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Marcello Pamio

Il 25 febbraio scorso è stato ufficializzato nella Gazzetta l’inserimento del medicinale Triptorelina nell’elenco dei farmaci erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale.
La Triptorelina Pamoato è il principio attivo, il nome commerciale è Decapeptyl e appartiene alla categoria farmacologica degli «Analoghi degli ormoni liberatori delle gonadotropine», in pratica agisce causando la soppressione della funzione gonadotropa pituitaria, detto in parole semplici blocca alcuni importantissimi ormoni, come il testosterone, agendo direttamente sulla ghiandola endocrina pituitaria: l’ipofisi!

Attualmente viene somministrato nel carcinoma della prostata e in quello della mammella mediante un’iniezione che viene effettuata tassativamente ogni 3 mesi.
Ma perché un farmaco in uso nei tumori ormono-sensibili viene inserito nella Gazzetta ufficiale?
La risposta è semplice ma inquietante: perché l’impiego sarà allargato ai casi «in cui la pubertà sia incongruente con l’identità di genere (disforia di genere)».[1]
Quindi il Ministero della Salute e l’Aifa hanno autorizzato l’utilizzo di un farmaco ormono-castrante già in uso per il cancro al seno e alla prostata, per i bambini che non riconoscono il proprio corpo e/o la propria sessualità!

Questo è il risultato delle sempre più potenti lobbies pro-trans, le quali non solo aumentano le lettere degli acronimi LGBT, LGBTQ, LGBTQIA, LGBTQIAPK, ma anche la loro pressione sociale.
Associazioni ufficialmente nate per proteggere e sostenere i diritti di Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, Queer, Intersessuali, Asessuati[2], Pansessuali[3] e Kinky[4], ufficiosamente rappresentano invece un formidabile e funzionale strumento di manipolazione mediatica e politica assai rilevante.
Purtroppo è molto triste sapere che l’Italia è il primo paese in Europa per tumori in età pediatrica, il primo anche per obesità infantile, e la priorità del governo (quello del cambiamento) oltre alle vaccinazioni coatte è autorizzare un farmaco che castra i bambini confusi!

Ovviamente, come dietro le vaccinazioni c’è un progetto molto più lungimirante, così anche dietro a tutto questo vi è un piano ben più complesso ed occulto rispetto a quello che si può osservare in superficie…
E quello che sta accadendo in Inghilterra in questi giorni, dovrebbe far riflettere tutti…

Gender Indentity Development Service (GIDS)
Si tratta dell’unico centro britannico che si occupa di bambini che vogliono cambiare sesso.
Fa parte dell’NHS, del servizio sanitario di Sua Maestà e ha sede a Londra dentro il Tavistock.

Negli ultimi 5 anni i pazienti, tutti minorenni, sono cresciuti esponenzialmente da 468 a 2519 all’anno, con un aumento del 400%.
Quello che non viene evidenziato dai media è ciò che sta accadendo all’interno del Centro…
Lo psicanalista David Bell, a capo del personale del GIDS, ha spiegato in un suo report che il servizio per il cambio di sesso dei minorenni NON è in grado di valutare adeguatamente i suoi giovanissimi pazienti. Non solo, è arrivato anche a denunciare che il Centro riceve pressioni enormi in particolare dalle lobbies e dagli attivisti pro-trans. Lo avete letto da qualche parte?
Anche la d.ssa Polly Carmichael, direttrice del GIDS, ha dovuto ammettere pubblicamente che il suo centro riceve parecchie pressioni!
Infine sono arrivate le dimissioni del dottor Marcus Evans, che faceva parte della Fondazione che guida il GIDS. Le motivazioni sono sempre quelle: «il GIDS è stato accusato di essere troppo veloce nell’offrire cure mediche a bambini e ragazzi. Trattamenti (farmaci che bloccano gli ormoni) che hanno conseguenze di vasta portata sconosciute e che, senza una sufficiente esplorazione dei sentimenti e delle motivazioni del bambino, possono avere effetti devastanti sulla sua vita, la sua identità e il suo sviluppo.»[5]

Quindi due figure autorevoli del centro inglese hanno fatto outing, denunciando pubblicamente le enormi pressioni ricevute dalle lobbies sempre più politicizzate, che vorrebbero un mondo costituito da bambini transgender...
Ma perché simili pressioni da parte delle associazioni di settore, della politica e della finanza? Hanno solamente lo scopo di richiedere maggiori libertà, maggiori diritti, o c’è dell’altro?
Purtroppo la verità è a dir poco sconvolgente, e per prenderne coscienza è necessario conoscere la storia occultata dell’Istituto Tavistock…

Istituto Tavistock
L’Istituto Tavistock di Londra nacque nel 1920 in Tavistock Square, come clinica psichiatrica ad opera di Cyril Burt, esperto di ricerca sul paranormale e Hugh Crichton-Miller, vicepresidente dell’Istituto C.G. Jung di Zurigo.
Nel 1921 l’undicesimo Duca di Bedford, Marchese di Tavistock donò all’istituto una sede dove furono condotte ricerche sulle psicosi traumatiche da bombardamento nei reduci della Prima Guerra Mondiale. Si trattava di identificare con criteri scientifici la "soglia di rottura" della resistenza di un essere umano sottoposto a sollecitazioni limite.
Il progetto era patrocinato dall’Ufficio per la Guerra Psicologica dell’esercito britannico sotto il comando dello psichiatra John Rawlings Rees.

Nel 1932 divenne direttore del Tavistock un fuoriuscito tedesco, Kurt Lewin, specialista in "dinamiche di gruppo", ovvero tecniche di manipolazione del singolo inserito in un gruppo, tese a fargli acquisire una sua nuova personalità e nuovi valori.
Lewin era fondatore della clinica psicologica di Harvard, che avrebbe avuto una parte di tutto rilievo nel convincere gli americani ad entrare in guerra contro la Germania.
Sviluppatosi come centro di eccellenza per ricerche psichiatriche, il Tavistock, sulla scorta dei successi ottenuti nelle due guerre mondiali, nel 1947 mutava ufficialmente la sua denominazione in "Tavistock Institute of Human Relations".
Grazie ai finanziamenti della Rockefeller Foundation e a qualificanti presenze americane, il nuovo Istituto operava in sinergia con i britannici, fra i quali spiccava il vicedirettore della Clinica Tavistock, il suddetto Rees, cofondatore della Federazione Mondiale della Sanità Mentale.
Va ricordato pure che Rees ebbe per studente un personaggio fuoriuscito dalla Germania che avrebbe fatto una brillante carriera: Heinz (Henry) Alfred Kissinger.

Scopo dichiarato dell’Istituto era, ed è tutt'oggi, «applicare idee e metodi delle scienze sociali a problemi di politica e pratica», sviluppando progetti per l’organizzazione delle istituzioni, dell’industria, del commercio, della salute pubblica e dell’istruzione.
Un campo d’azione multidisciplinare che spazia dall’antropologia, all’economia, alla condotta organizzativa, alle scienze sociali, alla psicoanalisi, alla psicologia e sociologia.
Il progetto era ambizioso: applicare niente meno che al corpo sociale i risultati di quegli studi sul "punto di rottura" messi a punto nel corso delle due guerre mondiali, per distruggere ogni resistenza psicologica dell’individuo e metterlo alla mercé del Nuovo Ordine Mondiale.
Negli anni ‘60 fu lo stesso Tavistock, in collaborazione con i servizi segreti inglesi, a pilotare un esperimento della diffusione e dell’impiego della droga, soprattutto quella prodotta artificialmente, l’LSD, nell’ambito di quel fenomeno socialmente destabilizzante che fu denominato "controcultura", grazie alla larghe sovvenzioni della Fondazione Ford, del Centro Britannico di Studi Ambientali, del Ministero della Difesa britannico, dell’università di Harvard e del Consiglio delle Ricerche di Scienze Sociali della Gran Bretagna.
Personaggio di spicco della controcultura della droga era Gregory Bateson, padre degli hippy californiani, uno dei 5 scienziati di punta del Tavistock che si occupavano di esperimenti di "ingegneria sociale" mediati dalla droga.

Oggi il Tavistock Institute è una sorta di sofisticato laboratorio del RIIA per il controllo sociale, una via di mezzo fra un centro di studi psichiatrici e un centro di ricerche militari, che pubblica un mensile dal titolo Human Relations (Plenum Press).
Obiettivo primario del Tavistock, in ultima analisi, è la ricerca delle modalità per provocare «mutamenti dei paradigmi culturali» nelle società umane, attraverso l’instaurazione di «ambienti sociali perturbati» o la manipolazione delle «dinamiche occulte di gruppo».
A titolo di saggio nel 1989 venne tenuto presso l’Istituto Tavistock un ciclo di conferenze sul tema: «Il ruolo delle Organizzazioni Non Governative nell’indebolire gli stati nazionali», i cui atti vennero pubblicati nel 1991 sulla rivista Human Relations.
Il Tavistock Institute si appoggia a portavoci come la Ditchley Fondation, fin dalla sua fondazione, e a società di pensiero come Club di Roma e ai circoli Bilderberg con i quali collabora strettamente....

Il Tavistock si giova inoltre di una rete americana che include lo Stanford Research Istitute, fondato nel 1946, consulente di multinazionali del calibro della Wells Fargo dei Rothschild, della Bank of America e della Bechtel Corporation.
Ma la vera testa di ponte Tavistock negli Stati Uniti è rappresentata dal maggior "pensatoio" americano, la Rand Corporation, costituita a baluardo del RIIA e quindi del CFR, per il controllo della politica americana ad ogni livello, relazioni internazionali, armamenti, programmi spaziali, politica interna, ecc.
La rete del controllo della mente del singolo e dei comportamenti collettivi mirante a creare, col supporto delle grandi fondazioni, il pensiero unico fondante una nuova scala di valori "politically correct", in pochi decenni si è irradiata in tutto l’Occidente, imponendosi inavvertitamente nelle politiche degli stati, del sistema educativo, nel mondo bancario, degli affari e nei costumi.

Conclusione
Risulta ora più chiara la funzione dell’Istituto: un sofisticatissimo laboratorio di controllo sociale e mentale, ma soprattutto militare, il cui obiettivo è provocare «mutamenti dei paradigmi culturali» nelle società umane.
L’operazione, da far impallidire il diavolo stesso, è il passaggio ultimo che traghetterà l’attuale società verso il porto oscuro del transumano e postumano…

 

Approfondimenti

RIIA, Royal Institute of Internations Affairs
Il primo Istituto Affari Internazionali fu il RIIA fondato il 30 maggio 1919 all’Hotel Majestic di Parigi nel corso della Conferenza di Pace, dal cerchio di iniziati della Round Table, quindi da Cecil Rhodes, Alfred Milner, Arthur Balfour, Albert Grey e Lord Rothschild.
Assieme al CFR americano si trattava di porre in essere sulle due sponde dell’Atlantico un gruppo internazionale, da affiancare ai rispettivi governi per consigliarli e orientarli in tema di politica e affari internazionali.
Il RIIA, noto anche come Chatam House, ha adesso sede al numero 10 di St. James Square a Londra e nel 1979 contava su un Consiglio permanente di 33 persone alla guida di circa 3000 membri.

CFR, council on Foreign Relations
La sua fondazione è descritta nel sito ufficiale del CFR: «si trattò di un club molto discreto di finanzieri newyorkesi e di legali internazionali, organizzato nel giugno del 1918 alla Conferenza di Pace. Sotto la guida di Elihu Root, Segretario di Stato di Theodore Roosevelt e Premio Nobel per la pace, questo gruppo selezionato si chiamò Council of Foreign Relations. Iniziò con 108 membri...funzionari dell'alta banca, di società industriali, commerciali e finanziarie.»
Dalla sua fondazione il CFR ha assunto un ruolo di preminente intermediario fra il mondo dell’Alta Finanza americana, le compagnie petrolifere, le multinazionali e la politica estera del governo degli Stati Uniti. La sua influenza è così profonda e incisiva che può essere considerato il vero motore della politica americana.
Per corroborare tale affermazione si tenga conto che dalle file del CFR sono provenuti: quasi tutti i presidenti americani dopo Franklin Roosevelt, Bush Junior incluso; tutti i Segretari di Stato dopo il 1939; tutti i Segretari alla Difesa; tutti i Direttori della CIA e praticamente tutti i Capi di Stato Maggiore Supremo americano.
Si può affermare che il CFR è l’establishment!

Note

[1] http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/03/02/19A01426/SG

[2] Asessuali sono individui che non presentano caratteristiche che rimandano ad una precisa identità sessuale

[3] Pansessuale è l’individuo che ha la tendenza di porre il sesso al centro della vita psichica, della morale e dei rapporti sociali. https://dilei.it/sesso/cosa-significano-gli-acronimi-lgbtq-lgbtqia-e-lgbtqiapk/455645/

[4] L’aggettivo kinky deriva dal termine kink che descrive una serie di pratiche sessuali non consuete atte ad intensificare il rapporto tra due persone e la loro sessualità. https://dilei.it/sesso/cosa-significano-gli-acronimi-lgbtq-lgbtqia-e-lgbtqiapk/455645/

[5] «Minorenni spinti a cambiare sesso per non urtare gli attivisti LGBT», Francesco Borgonovo, “La Verità”, 5 marzo 2019


Marcello Pamio

Ecco l’ennesima follia dell’ideologia gender e di tutto quello che sottende questa pericolosissima deriva antropologica…
Si chiama Jack Johnson ha 22 anni e il suo sogno era quello di diventare il sosia del calciatore David Beckham. Fin qui sarebbe bastato un semplice TSO, ma alla dementia sappiamo non c’è limite.
E infatti dopo aver subito una serie infinita di operazioni e speso più di 25.000 euro, Jack ha deciso non solo di cambiare nuovamente il suo aspetto, ma anche il sesso.

Così ora vuole diventare identico alla moglie dell’ex calciatore del Real, Victoria Beckham!
Il suo nuovo sogno è diventare la sua gemella perché egli adora «la moda di Victoria, così tanto che ho persino portato i suoi tacchi alti. Adoro il suo viso e il suo corpo. Insomma amo tutto di lei e diventerò la sua gemella, quando avrò finito tutte le operazioni del caso».

I nuovi interventi potranno costare al giovane altri 20mila euro.
Ma per la felicità questo e molto altro ancora!
La famiglia e gli amici lo sostengono dicendo «che sono felici se sono felice e che saranno al mio fianco qualsiasi cosa deciderò di essere e fare. Il mio obiettivo adesso è quello di assomigliare a Victoria Beckham».

Se però Jack non dovesse trovare la felicità come la fotocopia di Victoria, potrebbe sempre investire ancora un po’ di soldi per cambiare non solo sesso, ma questa volta anche specie animale, visto che nella famiglia Beckham ci sono alcuni cani…


Marcello Pamio

Non ho mai pagato in vita mia il balzello chiamato canone Rai, ma dopo gli ultimi accadimenti televisivi che purtroppo ho perduto, sto seriamente pensando di diventare un bravo e onesto contribuente.
Ebbene sì mi piacerebbe infatti contribuire a pagare lo stipendio a Wladimiro Guadagno, per gli amici Luxuria, per le sue precise lezioni di transgender dedicate ai ragazzini, e poter ricevere comodamente sul divano di casa le invocazioni sataniche della vergine sanremese, al secolo Virginia Raffaele.
Della serie: la Vergine che invoca Satana, simbolicamente è geniale!

Mentre rifletto sul da farsi, il mondo accademico sta riflettendo sulle analisi vaccinali...
A Pavia i professori dell’ateneo bloccano gli esami di Stato per protesta contro le posizioni sui vaccini del Presidente dell’ordine dei biologi Vincenzo D’Anna.
Il prof. Carlo Alberto Redi, decano del dipartimento di Biologia e uno dei più importanti genetisti italiani (dicono i media mainstream) condivide pienamente la protesta, affermando che «l’ordine nazionale sta facendo delle scelte che non suonano scientifiche. È giusto boicottare gli esami, spero che l’esempio venga seguito dalla comunità scientifica».
Che dire? Sono pienamente d’accordo con il decano Redi.

Non solo mi auguro che si blocchino tutte le università, anche quelle non sanitarie, ma spero in una protesta ancor più forte: l’auto-sospensione e/o licenziamento in massa di tutti i docenti che non vogliono promuovere le analisi di quei farmaci che vengono inoculati su centinaia di migliaia di neonati. Diamo un segnale deciso a quel pericoloso brodo antiscientifico che sta crescendo.
Diciamo una volta per tutte: la Scienza Vera, quella assolutamente non democratica, perché dovrebbe promuovere esami e analisi dei farmaci e vaccini che sono in commercio da anni?
Se vengono usati sulla popolazione, neonati inclusi, da anni sicuramente i test di sicurezza da qualche parte ci sono. Eccheccazzo!
Le istituzioni (Aifa, Iss, Ema) quindi fanno benissimo a non pubblicare gli studi perché da una parte sarebbe come piegarsi alle intimidazioni di potenti gruppi e associazioni di lobbisti come il Corvelva, e dall’altra darebbero il fianco ad altri attacchi vergognosi da parte sempre dell’antiscienza.

Solo un povero mentecatto infatti potrebbe dubitare delle industrie produttrici, che spendono miliardi di euro per debellare tutte le malattie del globo. O forse state pensando che ci vogliono ammalati?
Dietrologia becera a parte, l’ultima bella notizia arriva proprio dal Corvelva, l’associazione veneta colpevole di aver eseguito privatamente gli assurdi quanto inutili esami vaccinali: restituiranno infatti all’Ordine Nazionale dei Biologi la donazione che avevano ricevuto proprio per eseguire i test.
Questo dimostra che non tutto il male vien per nuocere; e siccome è bene quel che finisce bene, sono dell’umore giusto per andare a comperare la tv e pagare il canone rai, anche perché se a Sanremo hanno invocato nientepopodimenoché satana, non oso immaginare chi potranno invitare prossimamente a “Porta a Porta”….

Articolo 

https://www.corvelva.it/it/speciali-corvelva/comunicati/corvelva-rinuncia-al-contributo-dell%E2%80%99ordine-nazionale-dei-biologi.html

Video di Marcello Pamio

Dall'ideologia di genere al transumanesimo per giungere al postumano. Ecco i passaggi cruciali - passando per l'ectogenesi - attraverso i quali si vuole la totale disgregazione dell'essere umano.
Una pericolosissima deriva antropologica che vuole trasformare l'uomo in un essere amorfo, privo di valori, delle radici e di cultura, e soprattutto privo di identità...

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Marcello Pamio

La Banca per i Regolamenti Internazionali (BIS) è la cupola del capitalismo e vertice di quella cricca finanziaria che sta tenendo in scacco il mondo intero.
Dopo aver indotto la Prima Guerra Mondiale infatti i veri Poteri Forti, cioè i banchieri internazionali volevano creare un sistema globale di controllo finanziario concentrato in mani private, in grado di dominare il sistema politico di ciascun paese oltre all’intera economia planetaria.
Questo Sistema doveva essere controllato con criteri feudali dalle banche centrali del mondo che agivano di concerto grazie ad accordi segreti, ai quali pervenivano nel corso di frequenti incontri e conferenze private.
Il vertice del Sistema era la BIS, Bank for International Settlements di Basilea in Svizzera: una banca privata di proprietà e sotto il controllo di banche centrali mondiali, esse stesse società private di capitali.

All’epoca le banche centrali nelle mani di uomini come Lord Montagu Norman della Banca d’Inghilterra, Benjamin Strong della Federal Reserve New York, Charles Rist della Banca di Francia e Hjalmar Shacht della Reichbank, cercavano di dominare i governi grazie alla loro capacità di controllo dei prestiti del Tesoro, di manipolare gli scambi con l’estero, di influenzare il livello dell’attività economica del paese e acquisire politici disposti a cooperare nel mondo degli affari dietro compensi economici.


I tempi cambiano, ma le strategie sono rimaste le medesime: le tresche di ieri infatti sono le stesse di oggi…

Nella costituzione, avvenuta nel 1930 a Basilea, oltre alle banche appena elencate si unirono anche J.P. Morgan & Co. di New York, First National Bank of New York e First National Bank of Chicago.
Il capitale autorizzato ammontava a 500 milioni di franchi svizzeri, equivalenti a oltre 145 milioni di grammi di oro fino, diviso in 200 mila azioni.[1]
La BIS in quanto istituzione privata era di proprietà di 7 direttori di banche centrali, e operava attraverso di loro che ne formavano allo stesso tempo il gruppo direttivo. Essi si accordavano su tutti i maggiori problemi finanziari del mondo, come pure su molti problemi economici politici, specie in riferimento a prestiti, pagamenti e al futuro economico delle aree più importanti del globo.
Stiamo parlando di una struttura finanziaria le cui remote origini risalgono alla creazione della Banca d’Inghilterra nel 1694 e Banca di Francia nel 1803.

Il Washington Post del 28 giugno 1998 dedicava alla Banca delle banche un articolo dal titolo inequivocabile: “Uomini chiave controllano il flusso mondiale del denaro”.
«Dieci volte l’anno gli alti papaveri finanziari che controllano i flussi monetari mondiali si raccolgono a cena sulle rive del Reno in conversazioni segrete in grado di mutare il corso dell’economia globale.
I 13 membri di questa Cabala economica sono i governatori delle banche centrali delle 10 nazioni industrializzate, più la Svizzera. 
La BIS venne fondata nel 1930 per facilitare i pagamenti ai vincitori delle riparazioni dei danni di guerra conseguenti la Prima Guerra mondiale. Con gli anni essa è diventata la Banca Centrale delle banche centrali. Suo ruolo successivo è stato quello di stanza di compensazione per regolatori, fornendo supporto nella supervisione di banche commerciali, mercati e degli scambi oltremare e protezione del sistema finanziario mondiale».

Un altro fuggevole sguardo sul gruppo segreto ci è fornito da Gerald Corrigan direttore della potente Goldman Sachs. Nella sua qualità di presidente della Federal Reserve New York fra il 1984 e 1993, Corrigan partecipò a ben 115 incontri mensili consecutivi alla BIS: «intorno al tavolo nessuno si serve di assistenti, agende, registratori e comunicati … vengono sviluppate relazioni personali meravigliose. Di conseguenza quando qualcosa va storto, lavorare con queste persone diventa molto più facile per via della fiducia che si è instaurata nel corso delle frequenti cene riservate. Per conto mio questo aspetto costituisce l’atto geniale dell’organizzazione».
Dal punto di vista storico la BIS è essenzialmente un’istituzione europea a partecipazione americana.
Nel luglio 1994 si sono aggiunti i direttori delle Banche centrali di Canada e Giappone, e più recentemente sono entrate a farne parte altre nazioni non europee portando i membri delle banche centrali a 60 (l’elenco completo a fine articolo).
La banca ha depositi per 112 miliardi di dollari, dei quali una parte in oro.
I fondi sono investiti attraverso banche commerciali e assicurazioni. Il 16% delle quote della BIS sono in mano alle banche centrali che ne fanno parte, il resto è posseduto da privati...

Il quotidiano Le Figarò del 26 aprile 1994 pubblicava un articolo del Premio Nobel per l’economia Maurice Allais da cui si apprendeva che «l’ordine di grandezza dei flussi finanziari non sarà mai troppo sottolineato. I flussi finanziari controllati dalla Banca dei Regolamenti Internazionali ammontano a più di 1100 miliardi di dollari giornalieri, che corrisponde a circa 40 volte il livello di operazioni di trasferimento in transazioni commerciali attraverso il mondo».
Cifre da capogiro fondate in massima parte su denaro virtuale. Queste somme possono (e lo fanno) far saltare una banca, sconvolgere dall’oggi al domani l’economia di una nazione e/o le borse internazionali, ecc.
Incredibilmente un potere così immenso non può essere controllato da nessuno: né dalle banche centrali, né dagli stessi governi!

Questa sua intoccabilità è descritta nella Carta costitutiva del 20 gennaio 1930 al paragrafo 10: «la Banca, il suo patrimonio, le sue attività, nonché i depositi o altri fondi che le siano affidati, non potranno essere oggetto, né in tempo di pace né in tempo di guerra, di nessun provvedimento come espropriazioni, requisizioni, sequestri, confische, divieti o limitazioni di esportazione o importazione di oro o di divise, e di qualsiasi altro provvedimento analogo».
Nessuno può toccarla!

Consiglio di amministrazione
Da settembre 2015, il presidente del Consiglio di amministrazione (Board of Directors) è l’attuale governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, mentre il suo Direttore generale è, dal 1º dicembre 2017, il messicano Agustín Carstens.
Il Consiglio può avere 18 membri, inclusi 6 direttori d’ufficio e i governatori delle Banche centrali di Belgio, Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Questi ultimi possono nominare congiuntamente un altro membro della nazionalità delle banche centrali.
Per l’Italia attualmente il membro è il governatore della Banca centrale Ignazio Visco.

Il ruolo della BIS
Nonostante sia organizzata come una banca commerciale con azioni pubbliche, la sua immunità dalle interferenze dei governi e le tasse sia in guerra che in periodo di pace sono garantite da un Trattato internazionale firmato all’Aia nel 1930.
Tutti i suoi depositanti sono banche centrali, eppure è in grado di realizzare profitti su ogni transazione.
Inizialmente i banchieri che ne facevano parte, volevano il massimo anonimato per le loro – più o meno sporche - attività, per cui il quartier generale si trovava in un hotel abbandonato di sei piani, il Grand et Savoy Hotel Universe, con un annesso sopra l’adiacente Frey's Chocolate Shop.
Nessun segno sulla porta identificava la BIS, così i banchieri e gli spacciatori d’oro tranquillamente usavano anche il negozio Frey's, che si trova dall’altra parte della strada rispetto alla stazione ferroviaria..

In quelle stanze rivestite di legno sopra il negozio e nell’hotel, venivano prese decisioni importantissime che andavano dalla svalutazione o protezione delle valute mondiali; al prezzo dell’oro (Gold Fixing), alle regolamentazioni delle operazioni bancarie off-shore, per giungere al rialzo o al ribasso dei tassi di interesse a breve termine. Insomma decide vita e morte finanziaria di miliardi di persone!

Nel marzo 1977 l’anonimato finì perché cambiarono sede, facendo costruire un grattacielo circolare di 20 piani fuori terra, che con i suoi 69,5 metri di altezza sovrasta la città medievale. 

Un mostro di vetro e acciaio conosciuto come BIS Tower Bulding, o semplicemente la Torre di Basilea.
Assomiglia ad una centrale atomica, ma l’edificio è completamente climatizzato e totalmente autonomo, con un rifugio antiaereo nucleare nel sottosuolo, un sistema ridondante di estinzione degli incendi per cui i vigili del fuoco non devono mai essere chiamati, e perfino un ospedale privato, oltre a 20 chilometri di archivi sotterranei…

Più che la sede di una banca è una vera e propria fortezza indipendente e inespugnabile.
Ai piani inferiori ha sede il computer centrale che è direttamente collegato ai computer delle banche centrali membri e fornisce accesso istantaneo ai dati sulla situazione monetaria globale.

Una squadra di 18 trader professionisti, principalmente inglesi e svizzeri, collegati costantemente in Rete, lavorano per ricollocare i prestiti a breve termine sui mercati dell’Eurodollaro e difendere dalle perdite di cambio (vendendo contemporaneamente la valuta).
Un altro piano è invece tutto dedicato agli scambi e ai commerci di oro, e qui è normale vedere numerose persone al telefono che organizzano prestiti d’oro della banca agli arbitri internazionali, consentendo così alle banche centrali di ottenere interessi sui depositi in oro.

Tuttavia esiste una ragione molto più importante e occulta per cui le banche centrali trasferiscono regolarmente depositi alla BIS: vogliono fornire un grande profitto (alla banca e a sé stessi) per sostenere i servizi che fornisce...
La BIS infatti è molto più di una banca, anche se dall’esterno e ufficialmente sembra essere una piccola organizzazione, infatti solo 86 dei suoi 298 dipendenti sono classificati come personale professionale: e il rimanente? La Banca non è un’istituzione monolitica: artatamente nascosta nel guscio di una banca internazionale, come una serie di scatole cinesi l’una dentro l’altra, rappresenta i gruppi e i servizi di cui i banchieri hanno bisogno, e per questo pagano….
Abbiamo a che fare con una banca sconosciuta alla maggior parte delle persone, anche agli abitanti di Basilea, ma talmente potente da essere inviolabile.
Perfino l’economista John Maynard Keynes ha cercato di farla chiudere perché riciclava i soldi e l’oro che nazisti avevano rubato nei paesi occupati durante la Seconda Guerra Mondiale, ma senza risultato.
Anzi dopo la guerra, divenne ancora più influente e si trasformò nella principale camera di compensazione per le valute europee e luogo segreto di incontro privilegiato dei banchieri centrali…

 

Membri BIS:
Bank of Algeria, Central Bank of Argentina, Reserve Bank of Australia, Central Bank of the Republic of Austria, National Bank of Belgium, Central Bank of Bosnia and Herzegovina, Central Bank of Brazil, Bulgarian National Bank, Bank of Canada, Central Bank of Chile, People's Bank of China, Central Bank of Colombia, Croatian National Bank, Czech National Bank, Danmarks Nationalbank (Denmark), Bank of Estonia, European Central Bank (BCE), Bank of Finland, Bank of France, Deutsche Bundesbank (Germany), Bank of Greece, Hong Kong Monetary Authority, Magyar Nemzeti Bank (Hungary), Central Bank of Iceland, Reserve Bank of India, Bank Indonesia, Central Bank of Ireland, Bank of Israel, Bank of Italy, Bank of Japan, Bank of Korea, Bank of Latvia, Bank of Lithuania, Central Bank of Luxembourg, National Bank of the Republic of Macedonia, Central Bank of Malaysia, Bank of Mexico, Netherlands Bank, Reserve Bank of New Zealand, Central Bank of Norway, Central Reserve Bank of Peru, Bangko Sentral ng Pilipinas (Philippines), National Bank of Poland, Bank of Portugal, National Bank of Romania, Central Bank of the Russian Federation, Saudi Arabian Monetary Authority, National Bank of Serbia, Monetary Authority of Singapore, National Bank of Slovakia, Bank of Slovenia, South African Reserve Bank, Bank of Spain, Sveriges Riksbank (Sweden), Swiss National Bank, Bank of Thailand, Central Bank of the Republic of Turkey, Central Bank of the United Arab Emirates, Bank of England, Board of Governors of the Federal Reserve System (United States).[2]

[1] https://www.bis.org/about/charter-i.pdf

[2] “BIS member central banks”, https://www.bis.org/about/member_cb.htm?m=1%7C2%7C601


Marcello Pamio

Se in questo ultimo periodo ti senti un po’ sfasato e non capisci il motivo; se vedi il mondo andare letteralmente a scatafascio; se non riesci a spiegarti razionalmente come possa esistere un individuo come Roberto Burioni, e se non ti capaci neppure del voltafaccia dei Grillo (comico e medico), rilassati e mettiti il cuore in pace perché è arrivata la spiegazione ufficiale!

A colmare il nostro disagio interiore ci ha pensato la rivista «Nature».
«Qualcosa di strano sta avvenendo in cima al mondo» ha scritto Alexandra Witze il 9 gennaio scorso.[1] Questo «qualcosa di strano» non si riferisce però al vuoto quantistico dell’encefalo del diversamente-umile, ma al Polo Magnetico terrestre.
Ebbene sì, il campo magnetico del nostro pianeta si sta spostando così rapidamente da costringere i geologi ad aggiornare prima del previsto il modello usato per prevedere i suoi movimenti.


Ovviamente nessuno ha ancora trovato una spiegazione scientifica e razionale a questa migrazione che metterebbe a repentaglio la vita così come noi la conosciamo.

D’altronde non si tratta di una sciocchezzuola, perché per esempio Google Maps, le bussole, le mappe che permettono a navi ed aerei di solcare oceani e cieli, ecc. dipendono dal «World Magnetic Model».
«La versione più recente del modello è uscita nel 2015 e avrebbe dovuto durare fino al 2020, ma il campo magnetico sta cambiando così rapidamente che i ricercatori hanno dovuto aggiornarlo già adesso», spiega sempre Alexandra Witze su Nature.
Il nuovo report andava aggiornato nel 2020 ma gli esperti hanno deciso di anticiparlo vista la notevole migrazione; la presentazione (del report) era prevista per il 15 gennaio, ma è stata spostata al 30 di questo mese. Lo slittamento, non del polo, ma della presentazione è stato dovuto allo «shutdown» americano, cioè al blocco delle attività amministrative del Governo federale deciso da Donald Trump per il mancato accordo con il Congresso, dove i Democratici hanno la maggioranza sul finanziamento di un muro al confine tra Stati Uniti e Messico.

Il Polo scivola via…
Nature riporta che «il Polo Nord magnetico sta scivolando via dal Canada verso la Siberia, guidato dal ferro liquido nel cuore del Pianeta». Attenzione che il Polo magnetico non coincide con quello geografico, quindi non vedremo fisicamente il Canada spostarsi verso la Russia!
Secondo il dottor Domenico Di Mauro, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): «lo spostamento è la manifestazione in superficie di ciò che genera il campo magnetico terrestre: correnti elettriche che scorrono nel nucleo esterno del nostro Pianeta, fatto di ferro e nichel fusi, fluidi come l’acqua».

A cosa serve il campo magnetico?
Il campo magnetico della Terra è fondamentale per la vita, perché avvolge il pianeta in un invisibile guscio protettivo che si estende per decine di migliaia di chilometri nello spazio siderale, formando la cosiddetta «magnetosfera» che ci protegge dai raggi cosmici e dalle radiazioni provenienti dal vento solare e dal cosmo in generale.
Le prime misure delle variazioni del Polo magnetico risalgono alla prima metà dell’Ottocento.
Da allora gli esperti hanno registrato un progressivo allontanamento dal Canada verso la Siberia con una costante accelerazione che è passata da 15 a 55 chilometri l’anno.
Quindi attualmente il polo magnetico sta viaggiando come uno scooter, al triplo della velocità del passato: ben 55 km/anno. Velocità assai anomala!
E difatti nel 2001 il Polo Nord magnetico si trovava già nell’oceano artico.

Inversione dei poli…
Secondo Di Mauro «questo spostamento del Polo Nord magnetico, più rapido negli ultimi anni, potrebbe essere il segno del possibile innesco di un’inversione dei poli magnetici. Un fenomeno che negli ultimi 170 milioni di anni è avvenuto più di 100 volte, l’ultima circa 780.000 anni fa. Questa inversione dei poli farebbe sparire lo scudo magnetico protettivo della Terra, esponendo il nostro Pianeta al flusso di particelle cariche del vento solare, pericolose per la salute umana».[2]
Quindi si paventa l’estinzione della razza umana?

L’inversione dei poli è un fenomeno naturale e periodico, avvenuto almeno un centinaio di volte negli ultimi 170 milioni di anni. L’ultima inversione completa è avvenuta circa 780.000 anni fa, mentre una quasi completa, che non si concretizzò, è avvenuta 40.000 anni fa.
Ma secondo gli esperti non c’è pericolo di catastrofi: il movimento veloce del polo nord magnetico secondo loro è collegato a un getto ad alta velocità di ferro liquido nelle profondità del pianeta, in corrispondenza del Canada.
«Il getto sembra indebolire il campo magnetico sotto il Canada», ha spiegato Phil Livermore, geomagnetista dell’Università britannica di Leeds. «La posizione del polo nord magnetico sembra essere governata da due grandi campi magnetici, uno sotto il Canada e uno sotto la Siberia. Il blocco siberiano oggi sta vincendo la competizione».[3]

I due poli: America e Russia
In base a questo punto di vista diventano sempre più interessanti le conferenze fatte agli inizi del secolo scorso dal filosofo e scienziato Rudolf Steiner sul popolo russo.
Nelle sue visioni dell’evoluzione spirituale del pianeta egli vedeva il ruolo centrale della Russia.
L’umanità nella sua cosmologia ha visto varie epoche e varie civiltà.
Nelle civiltà post-atlantidee, quella russa sarebbe infatti la Sesta dopo le prime cinque (paleo-indiana, paleo-iranica, egizio-Caldaica-Babilonese, greco-romana e anglo-tedesca) e nel loro susseguirsi vi è una sorta di movimento pendolare da Est a Ovest e viceversa.
La Russia geograficamente è il ponte fra Oriente e Occidente e simbolicamente fa da collegamento, da raccordo spirituale e culturale tra i due poli.[4]
Quindi il Polo Nord magnetico spostandosi dal Canada (Occidente) verso la Siberia, quindi verso la Russia e l’Oriente, sta forse indicando, esattamente come la stella polare il cammino spirituale della Terra?

Conclusione
Cammino a parte, ora comunque è tutto più chiaro. Grazie alla rivista Nature possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo e giustificare le sparate del virologo più famoso e bocciato d’Italia; possiamo comprendere perché l’attuale governo del cambiamento non cambia niente.
Siamo anche in grado di interpretare al meglio le straordinarie performance da doppiogiochisti/trasformisti/voltafaccia dei due GG nazionali: Giuseppe Grillo e Giulia Grillo.
Non sono invasati; non sono malati di mente; non sono venduti; non sono neppure inchippati: tutto dipende dal campo magnetico terreste fluttuante.
Per fortuna c’è Nature perché stavo pensando male…

 

[1] https://www.nature.com/magazine-assets/d41586-019-00007-1/d41586-019-00007-1.pdf

[2] https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/12/il-polo-nord-magnetico-migra-dal-canada-alla-siberia-lesperto-ingv-possibile-segno-di-una-futura-inversione-dei-poli/4892634/

[3] https://www.wired.it/attualita/ambiente/2019/01/14/polo-nord-magnetico-spostamento/

[4] http://www.centrostudilaruna.it/spengler-e-lanima-russa-la-russia-antica-e-la-pseudomorfosi-illuminista.html

Marcello Pamio

Riprendo l’ottimo post del dottor Andrea Tosatto, che ringrazio per lo spunto di riflessione, e approfitto per ampliarlo soprattutto con eloquenti immagini…

Il Bohemian Grove è un boschetto privato, una specie di campeggio ampio circa 1100 ettari sito nella Contea di Sonora a 120 km da San Francisco in California.
Più che un boschetto si tratta di una foresta vera e propria, piena zeppa di altissimi abeti rossi secolari, tutti di proprietà della prestigiosa setta che prende il nome dal bosco, il Bohemian Club!
Per due settimane di fila, nella metà di luglio di ogni anno a partire dal 1899, vi soggiornano alcuni degli uomini più ricchi e potenti del pianeta: uomini d’affari, banchieri internazionali, filantropi, funzionari di governo, presidenti degli Stati Uniti, proprietari di media, attori, cantanti e qualsiasi uomo di potere.

Tanto per fare qualche nome, vi hanno campeggiato loschi individui come Henry Kissinger, David Rockfeller, Bush senior e il suo disgraziato figliolo, Bill Clinton, Dick Cheney, Tony Blair, Al Gore, Colin Powell, Donald Rumsfeld, Arnold Schwarzenegger, Bono Vox (il cantante degli U2) e moltissimi altri....
La setta è chiaramente maschilista dato che l’ingresso è rigorosamente riservato ai soli maschi!

Il primo sabato del campo estivo si compie il tradizionale rito denominato «Cremation of Care», ossia una processione funebre dove uomini con tuniche, torce e pali appuntiti portano in una piroga una bara contenente l’effige di un essere umano (il “Care”) fino ai piedi di una statua alta circa 15 metri che rappresenta un gufo (animale simbolo del “club”), chiamato Moloch, la divinità adorata dai membri del Club.

Nel boschetto, la crème della crème si siede sulle rive del laghetto e davanti alla gigantesca statua brucia un feticcio umano, in una sorta di rito sacrificale officiato da sacerdoti che indossano mantelli da druidi…

Moloch è un’antica divinità pagana a cui si sacrificavano bambini, che dopo essere stati sgozzati venivano arsi.
Il gufo è presente anche nel logo del Bohemian Club e su altri edifici presenti all’interno del bosco.

Sotto il gufo viene recitato un sermone, con tanto di musiche ed effetti speciali e alla fine di una cerimonia ricca di antichi riferimenti luciferini, canaanei e babilonesi viene bruciata quest’effige umana, al grido di: «Cremation of care!».

Bohemian Club Dinner at Bohemian Grove Monte Rio, CA

A raduno finito, i «boemi» si ritirano nei 20 lussuosissimi “accampamenti” dislocati nel bosco, anche se secondo il giornale «S. Francisco Chronicle» gli incontri non terminano in questo modo, ma consumando rituali, conferenze e spettacoli di intrattenimento di vario genere...

Cosa realmente è il Bohemian Club? Rappresenta una ridicola goliardata e/o pagliacciata fatta da miliardari frustrati ed esauriti, o vi sono altre motivazioni, magari più occulte?
Possiamo realmente credere che i potenti del pianeta si riuniscano due settimane in un bosco super blindato solo per giocare a mosca cieca o a nascondino?
Molto probabilmente nel bosco boemo vengono consumati rituali esoterici e/o satanici basati su sesso e sacrifici umani (i tristemente noti «snuff-movies»), ma questa ovviamente è dietrologia…

Alla luce di quanto detto, prende meravigliosamente senso il testo di Bohemian Rhapsody dei Queen (RAPSODIA BOEMIANA) che descrive, evidentemente, un rito di iniziazione (incluso il finale: «Niente veramente importa») - CREMATION OF CARE!

Ecco il testo della canzone più ascoltata di sempre: ha superato infatti oltre 1,6 miliardi di ascolti online. Stiamo parlando del brano più trasmesso del XX secolo!

Bohemian Rhapsody

Questa è la vita vera?
o è solo fantasia?
Travolto da una frana
Senza scampo dalla realtà
Apri i tuoi occhi
Alza lo sguardo al cielo e vedrai
Sono solo un povero ragazzo, non ho bisogno di essere capito
Perché mi lascio trasportare, sono un indolente,

Un po' su un pò giù
Comunque soffi il vento, a me non importa

Mamma, ho appena ucciso un uomo,
Gli ho puntato una pistola alla testa,
Ho premuto il grilletto, ed ora è morto,
Mamma, la vita era appena iniziata,
Ma ora l’ho lasciata e l’ho buttata via
Mamma, ooo
Non volevo farti piangere
Se non sarò tornato a quest’ora domani
Va avanti, va avanti, come se niente fosse stato

Troppo tardi, è venuta la mia ora,
Rabbrividisco Il corpo mi fa male in continuazione,
Addio a tutti, devo andare
Devo lasciarvi tutti ed affrontare la verità
Mamma, ooo (comunque il vento soffia)
Non voglio morire,
Qualche volta vorrei non essere mai nato

Intravedo una sottile sagoma d’uomo,
Scaramouch, scaramouch, ballerai il fandango?
Fulmini e saette molto, molto spaventoso
Galileo, Galileo,
Galileo, Galileo,
Galileo figaro Magnifico

Ma sono solo un povero ragazzo e nessuno mi ama
solo un povero ragazzo di povera famiglia
Risparmiate la sua vita da questa mostruosità
mi lascio trasportare, sono un indolente, mi lascerete andare?
No, non ti lasceremo andare - lasciatelo andare
Non ti lasceremo andare - lasciatelo andare
Non ti lasceremo andare - lasciatemi andare
Non ti lasceremo andare - lasciatemi andare (mai!)
Non ti lasceremo andare - lasciatemi andare
Non mi lasceranno mai andare, ooo
No, no, no, no, no, no, no
Mamma mia, mamma mia, mamma mia lasciami andare
Beelzebù ha messo un diavolo da parte per me,
Per me
Per me
Così pensate di potermi lapidare e sputarmi in un occhio
Così pensate di potermi amare e lasciarmi morire
Oh tesoro non puoi farmi questo
Devo solo uscirne, devo solo uscire dritto via da qui

Ooh yeah, ooh yeah
Niente veramente importa
Chiunque può capirlo
Niente veramente importa, niente veramente m’importa,

 

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=FpKdSvwYsrE

https://it.wikipedia.org/wiki/Bohemian_Club


Marcello Pamio

Come può un essere incapace e psicologicamente interdetto diventare una star seguita e osannata da milioni di individui? Può eccome purtroppo, infatti la storia è pregna di esempi simili.
Quello di cui stiamo parlando è una operazione ben collaudata e oliata, adottata dalla potentissima e influente lobby dell’intrattenimento (cinema, musica, televisione).
Un’industria il cui scopo vitale è deviare le masse, intrattenere gli encefali, cancellare i valori, proporre modelli da emulare e fare anche soldi.
Ecco come lavorano: prendono degli squinternati sconosciuti, senza arte né parte, cerebralmente e moralmente predisposti, e nel giro di poco tempo li lanciano al mondo trasformandoli in oggetti sacrali (musicali, artistici, sessuali, ecc.), da desiderare e soprattutto imitare.

Se i nuovi idoli fanno quello che loro dicono, tutto va per il meglio: successo, fama, soldi e ovviamente alcol e droga; quando invece non servono più al (loro) gioco, o quando l’individuo (misteriosamente) prende coscienza della propria strumentalizzazione per scopi beceri, vengono immediatamente scaricati come rifiuti tossici. Dalla strada alle stelle e dal firmamento al letame, il passo è brevissimo.
Attenzione: questa operazione non è solo per scopi commerciali…
Va ricordato che il controllo mentale e il condizionamento delle masse avviene mediante simili psyops, operazioni psicosociali.

Da una parte le lobbies guadagnano miliardi vendendo spazzatura, dall’altra sfruttano questi «candidati manchuriani»[1] per veicolare al mondo messaggi funzionali che deviano milioni di coscienze. Controllare le masse è il senso dell’intrattenimento.
Vi siete mai chiesti come mai i cantanti realizzati, le pop-star arrivate al successo, quelle miliardarie, non prendono mai una posizione chiara e ferma su importanti tematiche sociali? In fin dei conti ne avrebbero tutte le possibilità. La risposta è semplice: non lo possono fare perché altrimenti verrebbero scaricati (quando va bene) dalle major, che li tengono stretti per le palle (in senso figurato, visto che molte “artiste” sono donne).

Oggi infatti una manciata di potentissime società controlla la totalità del mercato musicale.
Agli inizi del Duemila le case discografiche erano quattro: «Universal Music Group», «Sony Music», «EMI», «Warner Music Group», ma dal 2011 l’assorbimento della EMI da parte di Sony ha creato uno dei più potenti conglomerati chiamato «The Big Three».
Quindi sono tre le società che controllano l’intero mercato mondiale, con un potere di persuasione incalcolabile.

Dal rap al trap
«Big Entertainment» crea dal nulla un “artista” con lo scopo di canalizzare rabbia e malumore e, soprattutto, influenzare le masse. Ogni epoca ha avuto e ha i suoi artisti “manchuriani”.
Oggi l’invasione degli ultracorpi sta avvenendo grazie al «trap», un sottogenere del «rap».
Nello slang americano la parola «trap» deriva da «trap house» cioè le case abbandonate in cui avviene lo spaccio di droga, e questo non è a caso, visto che le canzoni ne parlano sempre...
Ascoltando questo genere la cosa che più salta all’orecchio è un ritmo più dilatato e privo dell’andamento classico del rap. Caratteristica questa che ricorda un immaginario sensoriale alterato da droghe. Poi grazie all’utilizzo dei sintetizzatori digitali e all’interpretazione vocale, l’andamento è chiaramente ipnotico.
Lo scopo è ipnotizzare le masse, inoculando messaggi altamente devianti.

Purtroppo la popolarità del trap è dovuta ad una nuova generazione di giovani artisti, nati negli anni Novanta e per questo fonte di imitazione ed emulazione da parte di bambini e ragazzi.
In effetti i ragazzini italiani stanno ascoltando per lo più questi generi musicali, le cui canzoni parlano di denaro, successo, lusso, sesso e droghe.
Quello delle sostanze psicotrope e allucinogene è uno dei temi più ricorrenti nei testi, ma non si tratta delle classiche droghe musicate dal rap.
Nei brani si cita spesso infatti la «purple drank»: un beverone viola dagli effetti sedativi e psicoattivi composto da sciroppo per la tosse a base di codeina (oppioide derivato della morfina) e bevanda Sprite.
L’utilizzo delle droghe nell’ambito trap è stordente!

Basta con le sostanze eccitanti del passato, oggi i farmaci usati sono oppioidi derivati della morfina o dagli antistaminici. Quindi la chiara volontà è quella di non pensare: annichilimento delle coscienze!
Le droghe da strada e lo spinello fumato in compagnia sono il vecchio: le nuove droghe si consumano per lo più sul divano (o nella propria cameretta), in un’accezione più individualista dello sballo che avviene tra le mura domestiche[2], ipnotizzandosi ovviamente con i testi demenziali.

Morire per quest? E’ ora di dire ebbasta!
Nella tragedia avvenuta qualche giorno fa ad Ancona al concerto del trap Sfera Ebbasta hanno perso la vita sei persone.
Non è tanto importante sapere come ha fatto il proprietario del locale a vendere molti più biglietti della capienza della sala[3], o la Siae a vidimare 1600 biglietti[4] (a 30 euro cadauno per una sala da 459 persone), o perché un idiota di 16 anni ha spruzzato gas al peperoncino sulla folla, innescando il panico assoluto. Stiamo parlando di crimini che meritano il carcere.
La domanda cruciale è: cosa ci facevano così tanti ragazzini all’una di notte ad attendere un povero controllato mentale (che per giunta non sarebbe mai arrivato visto che aveva un concerto a 80 km di distanza) che inneggia a droga, violenza e sesso?
Ma soprattutto i genitori di questi giovani esistono o servono solo a cacciare la grana?

Forse la responsabilità è di una generazione di adulti debosciati rimasti ancora acerbi, non in grado di incarnare quelle figure di riferimento importanti per la crescita dei figli, ma che anzi, spesso e volentieri, sono i primi ad avvallare la stupidità e la futilità degli idoli dei figli. 
Non a caso spesso sono proprio le mamme a spingere le figlie - per colmare il loro vuoto interiore - a diventare una velina o un’attricetta cerebralmente annichilita con il solo miraggio del successo e della fama.
Perché oggi se il tuo profilo twitter non ha qualche milionata di follower sei una inutile merdaccia.
Il punto è che se noi adulti non diamo valori e modelli seri, moralmente adeguati ai giovani, questi li trovano nella società con tutti i rischi annessi e connessi…

Pertanto è ora di dire EBBASTA!
Disertare i concerti e boicottare i dischi è fondamentale, checchenedica la povera e squinternata sinistra italiana, sempre attenta a manifestare contro l’odio e il sessismo, ma sempre pronta ipocritamente a sfruttare ogni occasione per il proprio tornaconto politico. Alla festa del primo maggio infatti, la sinistra militante ha portato sul palco Sfera Ebbasta, nonostante le sue musiche inneggino proprio all’odio e al sessismo. Quando si dice coerenza!
Questi «manichini cantanti» non sono altro che ingranaggi di un meccanismo diabolico che mira all’annientamento culturale e mentale dei giovani. Deviare le masse è il mantra che hanno loro inoculato nel cervello, e lo fanno con le loro musichette ipnotiche ammantate di libertà…
Infine dovrebbero prendere le distanze anche tutti i cantanti, musicisti e artisti veri se ancora ne esistono. Basta essere accondiscendenti: simili e pericolosi individui vanno isolati e al più presto!

PS: Spezzo una lancia a favore di quegli artisti del rap (e non solo) che non rientrano in questo meccanismo di condizionamento mentale. Colgo quindi l'occasione per salutare e ringraziare il grande rapper veneto Herman Medrano, nonché amico personale, che è riuscito a usare l'arte e la musica anche per veicolare messaggi di un certo spessore.
Ecco alcuni bravi memorabili: 

"Naltra Venessia" 

"No se poe petenai" (Monsanto & C.) 

"Noseconossemo" 

 

Ecco invece il livello morale delle canzoni del rapper Sfera Ebbasta (della Universal).

Hey troia! Vieni in camera con la tua amica porca
quale? quella dell’altra volta
faccio paura, sono di spiaggia
vi faccio una doccia, pinacolada
bevila se sei veramente grezza, sputala
poi leccala leccala
limonatevi mentre Gordo recca
gioco a biliardo, con la mia stecca
solo con le buche
solo con le stupide
ste puttane da backstage sono luride
che simpaticone! vogliono un cazzo che non ride
sono scorcia-troie
siete facili, vi finisco subito

[1] Nome che deriva dal film “The Manchurian candidate”. Il candidato manciuriano è un assassino mentalmente programmato, tramite lavaggio del cervello, per fare fuori personaggi politicamente scomodi senza che i mandanti vengano coinvolti.

[2]Droga, individualismo e zero pensieri. Viaggio fra i parolieri della Traphttp://www.vita.it/it/story/2018/12/10/droga-individualismo-e-zero-pensieri-viaggio-fra-i-parolieri-della-tra/259/

[3] Secondo il premier Giuseppe Conte: “la sala principale dell’evento ha una capienza di 469 posti, sono stati venduti 1400 biglietti”, https://www.tpi.it/2018/12/10/tragedia-discoteca-ancona-sfera-ebbasta/

[4]Siae nella bufera per biglietti e doppia data”, “La Verità”, 11 dicembre 2018


Marcello Pamio

Il «gender non esiste», «è tutta una bufala», «sono teorie inventate»
Ecco alcune delle frasi che venivano prontamente tirate in ballo non appena qualcuno aveva l’ardire di scrivere qualcosa sulla “ideologia gender”. Se poi si accennava al fatto che dietro a questa teoria si nasconde un’operazione di modifica antropologica dell’uomo stesso, il TSO era automatico.

Oggi purtroppo è un dato di fatto e la realtà, come spesso accade, supera la più fervida immaginazione, anche grazie alla “Finestra di Overton” che si è spalancata sull’argomento, e non a caso oggi è diventato normalissimo sentire parlare in tv e nei media mainstream di cambiamento di genere, di genere fluido, disforia di genere, genderless, ecc. il tutto ammantato e condito ovviamente dalle solite parole passepartout: libertà, uguaglianza e diritti.
Nascondendosi dietro simili termini stanno invece attaccando la natura intrinseca dell’uomo, anche se molti si preoccupano solo del Black-Friday e di come anestetizzarsi l’encefalo davanti alla tv, comodamente fagocitati dal divano di pelle.

Per meglio plasmare le menti e le coscienze di per sé anestetizzate, hanno scomodato perfino il Dizionario Inglese di Oxford, storica e prestigiosa pubblicazione della Oxford University Press. Il dizionario infatti è stato aggiornato con l’aggiunta della definizione “Cisgender”: «un individuo il cui senso di identità personale corrisponde al sesso e al genere attribuitogli/le alla nascita».


Per cui, se il senso di identità di un bambino corrisponde al sesso che il Padreterno e la biologia gli hanno messo a disposizione, è un cisgender, altrimenti è un transgender. Chiaro? Alla fine della fiera ce la giochiamo con i prefissi latini “cis” e “trans”, dove cis indica “al di qua” e transal di là”.
Ahinoi quello che si affaccia all’orizzonte non è un gioco, perché inserire “cisgender” nel dizionario è stata una sottigliezza che contribuirà a cambiare la prospettiva culturale e percettiva. Classificando la cosiddetta «normalità» come cisgender, stanno affermando che non esistono più i «diversi» contrapposti, ma due categorie perfettamente alla pari: cis e trans appunto.

I media mainstream in tutto ciò hanno un’enorme responsabilità perché stanno lavorando alacremente e all’unisono in questo sconvolgimento socioculturale.
Un giornale per tutti è il liberale e sempre più fluido Espresso, che cerca continuamente di spiegare ai suoi quattro lettori, che il gender non è un capriccio o peggio ancora una aberrazione, ma «la traduzione dell’idea, complessa ma destinata a imporsi nel futuro prossimo, che l’essere umano non coincida con la sua biologia ma con un articolato algoritmo frutto di vita mentale, esperienze culturali e sessuali, ambiente esterno»[1] .

Quindi se un bambino nasce col pisello, non è detto che sia un maschietto, ma semmai un «articolato algoritmo» frutto delle esperienze che ha vissuto.

Della serie: chissenefrega delle leggi ferree della natura e di una biologia che ha milioni di anni, da oggi possiamo buttare tutto nel cesso, assieme alla carta d’identità. Ebbene sì, il City Council di New York ha recentemente deliberato la possibilità di scegliere il “Gender X” per il proprio figlio eliminando dunque la dicotomia maschio/femmina dalla carta di identità e dai vari certificati burocratici.[2]

Quindi se siete dei genitori indecisi sul sesso del vostro figlio non datevi pena, potete prendere tempo, registrando quella misteriosa creatura, che avete, non si sa bene perché, generato (o comperato affittando un utero) come “Gender X”.

Se però neppure il tempo è galantuomo e le idee sul sesso non si sono ancora chiarite a dovere, siete fortunati perché le industrie farmaceutiche hanno tirato fuori dal cilindro un farmaco in grado di bloccare la pubertà per tutto il tempo necessario alla consapevolezza di emergere.

Adattandoci al nuovo lessico, o per meglio dire alla “neolingua”, dobbiamo essere tutti un po’ più “trans” e andare oltre al fatto che questo farmaco si chiama Decapeptyl[3] (molecola attiva Triptorelina) ed è autorizzato dall’Aifa per il cancro alla prostata e alla mammella.[4]

Avete letto bene: appartiene alla categoria farmacologica dei cosiddetti «analoghi degli ormoni liberatori delle gonadotropine» e agisce causando la soppressione della funzione gonadotropa pituitaria.

Il farmaco ha una sua logica se somministrato ad una persona con un cancro ormone-sensibile, perché appunto sopprime gli ormoni della crescita, ma dato ad un adolescente (etichettato da qualche psichiatra come “disforico”) è follia perché va a castrare quella fase delicatissima chiamata pubertà.

Purtroppo il Comitato nazionale di Bioetica (Cnb) a luglio di quest’anno ha dato parere positivo all’uso del farmaco. Fino a oggi la triptorelina NON era autorizzata da Aifa anche in ragione delle conseguenze irreversibili collegate al suo impiego.

Non esistono infatti studi di sicurezza e dati sufficienti in grado di rassicurare sulla mancanza di effetti collaterali a breve e lungo termine così come non risulta sufficientemente provato se l’interruzione della pubertà fisiologica possa avere conseguenze negative sulla crescita, sulla struttura scheletrica, sull’apparato cardio-vascolare, neurologico e metabolico e sulla fertilità.[5] Non sono state esplorate sufficientemente le conseguenze sull’uomo del blocco dello sviluppo sessuale in rapporto allo sviluppo emotivo-cognitivo.[6]

Nonostante la totale ignoranza viene prescritto lo stesso!

Ma se anche la castrazione ormonale del farmaco anticancro dovesse risultare inutile nella scelta sessuale, è possibile far decidere al destino scegliendo casualmente uno tra i 23 possibili generi sessuali (tanti sono i generi della specie umana censiti dall’Australian Human Rights Commission)[7], andando quindi oltre la tradizionale distinzione «retrograda e materialistica concezione genetico-biologica-fisico-anatomica»[8] del maschio e femmina. Oggi infatti bisogna tenere in considerazione anche: omosessuali, bisessuali, transgender, trans, transessuali, intersex, androgini, agender, crossdresser, drag king, drag queen, genderfluid, genderqueer, intergender, neutrois, pansessuali, pan gender, third gender, third sex, sistergirl e brotherboy.

Anche se ufficialmente si nega che l’ideologia gender è approdata nelle scuole pubbliche, qualche giorno fa a Perugia sono stati fatti dei test per indagare i gusti e le scelte sessuali dei ragazzi delle medie e superiori.

«Sei eterosessuale, omosessuale, bisessuale o asessuale?» Ecco alcune delle domande che il Dipartimento della formazione dell’Università di Perugia ha posto ai ragazzi di scuola media e superiore in appositi test approvati anche dall’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, che sottoporrà il progetto a 54 scuole della Regione.[9]

Ufficialmente lo scopo del quiz sarebbe «la sicurezza, perché bullismo omofobico, razzismo e violenza di genere hanno tutti a che fare con la violenza».[10] Siamo sempre alle solite balle, trite e ritrite: chiaramente il fine è ideologico!

Condivido le parole del primo presidente Cei, Angelo Bagnasco, il quale ha dichiarato che: «il gender si nasconde dietro a valori veri come parità, equità, autonomia, lotta al bullismo e alla violenza ma in realtà pone la scure alla radice stessa dell’umano per edificare un “transumano” in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità».[11]

Esattamente questo è il punto cruciale, perché in gioco c’è la natura stessa dell’uomo: si chiama transumanesimo, cioè oltre l’umano!

Un movimento in costante crescita che vuole applicare le scoperte scientifiche per annullare e cancellare i limiti umani imposti dalla Natura, bloccare l’invecchiamento, cancellare i sessi e infine svincolarsi dalla morte stessa per giungere all’immortalità. Idee folli che però si stanno invece sviluppando velocemente «tra i secchioni informatici della Silicon Valley e delle università come il MIT»[12].

Lo scopo ultimo è creare un superessere (il termine superuomo ha delle connotazioni di genere, quindi non deve essere usato) in grado di superare ogni limite umano grazie alla tecnica (microchip, organi artificiali, ecc.), alla genetica (mutazioni del DNA, ibridazione, ecc.), all’informatica (backup di mente ed emozioni, ecc.), e all’antropologia (modifica e cancellazioni delle differenze e dei generi sessuali).

Ma sarà un essere «nomade privo di meta e a corto di identità».

Un individuo privo di direzione nella vita, che non sa dove andare e non sa neppure chi è, rappresenta un essere facilmente manipolabile: il suddito ideale per il Sistema…

[1] "Né maschio, né femmina: sui documenti arriva il Gender X. Perché anche l'identità è migrante”, http://espresso.repubblica.it/visioni/2018/11/21/news/e-sui-documenti-arriva-il-gender-x-1.328830

[2] Idem

[3] Prodotto dalla casa farmaceutica britannica «Ipsen Limited»

[4] http://www.cifav.it/it/farmaco/d/decapeptyl-triptorelina-pamoato

[5]Costa sta accadendo con la Disforia di genere?” http://www.internationalwebpost.org/contents/COSA_STA_ACCADENDO_CON_LA_DISFORIA_DI_GENERE_11051.html?fbclid=IwAR3jnCM9_xfnZ_83oZmzXMNIWm63aM96nqJ_e868G0-4a348bPjzA6DXjw4#.XAaub3A8-Um

[6] Idem

[7] «Maschio e femmina li creò? Ma va là, esistono 23 generi sessuali», https://www.tempi.it/maschio-e-femmina-li-creo-ma-va-la-esistono-23-generi-sessuali/

[8] Idem

[9] «Perugia, test choc per i ragazzi delle scuole medie: "Ti senti omosessuale?"», https://news.fidelityhouse.eu/cronaca/perugia-test-choc-per-i-ragazzi-delle-scuole-medie-ti-senti-omosessuale-382493.html?utm_source=facebook_fb01d&utm_medium=facebook_fb01d_615&utm_campaign=fb01d_382493_615

[10] Idem

[11]Teoria gender, ecco chi si nasconde dietro le parole di condanna di papa Francescohttp://espresso.repubblica.it/attualita/2016/10/04/news/gender-cosa-c-e-dietro-le-parole-di-papa-francesco-1.284857

[12]Il transumano fa progressi. Letali”.  Maurizio Blondet, https://www.altreinfo.org/cultura-e-societa/18201/il-transumano-fa-progressi-letali-maurizio-blondet/

Marcello Pamio

Era solo questione di tempo…
Il «dio in terra», quello col camice bianco e l’ego malato, da molti decenni sta mettendo le mani e i nanobisturi nel DNA, nella catena della Vita, nel «libro segreto» e delicatissimo.
Ovviamente se lo fanno è perché stanno lavorando per noi, d’altronde il fine ultimo è sempre il miglioramento, la diagnosi precoce, la prevenzione e la guarigione. Cosa c’è di più nobile?
Però questo tipo di manipolazione disastrosa ha un preciso nome: «eugenetica». Termine coniato nel 1883 dall’antropologo britannico Francis Galton (1822-1911), nipote di Charles Darwin (1809-1882), per indicare quella disciplina che avrebbe lo scopo di favorire e migliorare le qualità di una razza.
Le teorie malate di Galton, sostenute e amplificate dalle correnti darwiniste e malthusiane, vennero assorbite e diffuse prima nei paesi anglosassoni (Inghilterra e Stati Uniti in primis) e infine nella Germania nazista[1]. Avete letto bene, Hitler venne in contatto con le teorie razziali durante la sua prigionia nel carcere di Landsberg leggendo proprio i trattati razziali dei ricercatori inglesi e americani. Ma anche se il führer ha avuto un leggero ritardo, i suoi medici non hanno mai smesso di ricercare…

L’esempio di Candido Godoi è illuminante. Si tratta di una cittadina, in uno sperduto angolo del Brasile, che ha un primato assai strano: il 20% dei parti è gemellare, quindi 1 su 5, quando la media mondiale è di 1 ogni 100. Ma non è finisce qua, perché oltre alle centinaia di parti gemellari, i bambini sono tutti biondi e con gli occhi azzurri!
Sarebbero i «figli» (vedi foto sotto) del tristemente noto Angelo della Morte, il dottor Josef Mengele.

Ebbene sì, sempre più evidenze dimostrerebbero che il medico dei lager è fuggito dalla Germania, sotto protezione della CIA, grazie ad un passaporto falso della «Croce Rossa» e all’intercessione del Vaticano. Il dottor morte sarebbe prima andato in Argentina e poi in Brasile, e qui avrebbe fatto per decenni esperimenti sulla popolazione…
Secondo i libri di storia, con il processo di Norimberga il nazismo è stato spazzato via, insieme ai suoi aberranti esperimenti. Purtroppo la realtà è sempre molto distante.

Oggi all’eugenetica hanno infilato un vestitino nuovo, edulcorandola con altri nomi.
D’altronde cos’è la «diagnosi prenatale» e cosa sono gli studi sul patrimonio genetico per la selezione genotipica dei soggetti a rischio di malattie? Per non parlare della selezione germinale mediante la scelta di gameti conservati nelle banche del seme. O che ne so, scegliere in un catalogo i tratti genetici (biondo, alto, occhi azzurri, sportivo, ecc.) che vorremmo in nostro figlio?
Non è eugenetica vedere in cataloghi specializzati i profili delle madri surrogate? Quelle donne che porteranno il bambino in pancia per nove mesi e poi lo cederanno per soldi ad altri. Le donne in catalogo possono essere bionde, more, ricce, lisce, bianche, nere, asiatiche, e per ogni donatrice è elencata altezza, peso, titolo di studio e hobby[2]. Quindi il ricco compratore può scegliere e selezionare le caratteristiche della donna il cui utero porterà dentro la sua «merce».

Nel 1968 la manipolazione della genetica umana viene delineata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e indirizzata solo alla riduzione della mortalità imputabile alla malattia e alla prevenzione della malattia stessa. Ma sappiamo essere solo chiacchiere e distintivi…
Dall’inizio del XX secolo ai nostri giorni, di acqua sotto i ponti della macabra ricerca ne è passata tantissima, e tralasciando le modifiche animali, arriviamo direttamente alla creazione dei primi esseri umani con DNA modificato.
L’inquietante notizia arriva dalla Cina.

Uno scienziato con gli occhi a mandorla ha dichiarato di aver contribuito a creare i primi esseri umani geneticamente modificati al mondo: due gemelle di cui ha alterato il DNA.
Alla fine due gemelline Lulu e Nana, di meno di un mese, sono i primi esseri umani nati con il loro DNA modificato grazie a una tecnica di ingegneria genetica chiamata Crispr.
Lo ha annunciato all’«Associated Press» lo stesso He Jiankui dell’Università di Shenzhen, in occasione di convegno a Hong Kong, il quale ha subito spiegato che l’intento non era di curare o prevenire malattie ereditarie, ma di rendere l’organismo resistente all’infezione dal virus HIV dell’Aids. A parte il fatto che ci sarebbero tante cose da dire su questo fantomatico retrovirus, ma ricordo che già nel 2015 i cinesi (ahinoi leader in questo settore) avevano annunciato al mondo di avere modificato geneticamente embrioni umani, non adatti, però, a essere impiantati.
Sono riusciti a manipolare uno zigote umano, derivato da ovociti fecondati da due spermatozoi, ottenuti con procedure di fecondazione in vitro.
All’epoca hanno usato la medesima tecnologia, la «Crispr-cas9» e i risultati sono stati allucinanti: il gene è stato “riparato” solo in pochi casi, mentre si sono avute diverse mutazioni non volute in altri geni. Infine, gli embrioni sono risultati essere composti da cellule geneticamente differenti.[3]

Nonostante questo sono andati avanti.
Finora tale tecnica è stata usata solo sulle cellule somatiche per curare malattie, ma non certo su quelle riproduttive o addirittura su embrioni umani.
Modificare e alterare ovuli, spermatozoi o embrioni significa mette le mani nelle caratteristiche genetiche che poi verranno trasmesse alla prole dell’individuo GM.
Questi esperimenti sono ufficialmente banditi nella maggior parte dei Paesi, eppure le tecniche di manipolazione genetica umana stanno proseguendo.
Alcuni ricercatori hanno addirittura definito l’esperimento del cinese «una mostruosità», perché gli embrioni manipolati erano sanissimi e non avevano malattie genetiche.

Perfino la dottoressa Jennifer A. Doudna, docente di chimica e biologia molecolare a Berkeley, una di quelle che ha contribuito alla creazione di Crispr, nel 2015 ha chiesto una moratoria mondiale sull’utilizzo della tecnologia che lei stessa ha sviluppato. Come mai?
Nel 2017 nella prefazione del libro scritto dalla Doudna, si paragona l’editing molecolare alla «bomba atomica», e in effetti nelle mani sbagliate, queste manipolazioni sono una vera e propria bomba ad orologeria che può deflagrare in maniera inaspettata.
Subito dopo l’annuncio della nascita delle due gemelle, la «Technology Review», rivista scientifica del prestigioso «Massachusetts Institute of Technology», riferisce che la procedura di modifica del DNA è stata descritta in un documento dell’università cinese di Shenzen ed era stata approvata dal comitato etico dell’ateneo.
Sette gli embrioni che sarebbero stati geneticamente modificati sul recettore CCR5, per una maggiore resistenza al virus dell’Hiv, e in futuro - aprite bene le orecchie - a quelli di vaiolo e colera[4].

Quindi gli embrioni prima, e le due gemelline poi, sono cavie da laboratorio per testare quella che sarà sicuramente la nuova frontiera genetica della «guerra ai germi».
Oltre ai vaccini esterni (che non funzionano e fanno danni), questi genialoidi da manicomio stanno manipolando il DNA per attivare e/o stimolare i geni adibiti alla risposta immunitaria!
Più chiaro di così!

Fin prima del concepimento l’uomo verrà geneticamente programmato per resistere a qualsiasi malattia infettiva e non, che loro hanno deciso.
Il concepimento naturale, da quest’ottica, è di per sé un atto riprovevole e soprattutto foriero di «errori», per questo sarà sostituito negli anni, dalla perfezione dell’ingegneristica molecolare.

Film di fantascienza, come «Gattaca: la porta dell’universo» (1997), o «The Island» (2005), stanno diventano sempre più realistici.
Nel primo la suddivisione in classi della società è rigidamente basata sul codice genetico. Solo i cosiddetti «Validi» sono concepiti in laboratorio e “scelti” dai propri genitori per avere accesso ai ruoli più in vista, mentre i «Non-validi», quelli nati da un rapporto amoroso naturale, sono destinati ai lavori più umili. Il messaggio è millimetrico: i figli dell’amore sono sfigati nella vita!
Il secondo film invece descrive un futuro molto prossimo, in cui una colonia chiamata «L’Isola» letteralmente “coltivati” in laboratorio migliaia di cloni come riserva di organi per i rispettivi padroni-umani.
Quanto manca alla realizzazione di queste visioni? Soprattutto ora che la bomba atomica è stata sganciata all’interno del DNA umano?

Supponendo che le due gemelline Lulu e Nana ce la facciano a crescere, quali potranno essere le conseguenze dirette e/o indirette del loro patrimonio genetico manipolato? La ricombinazione genica, e l’innata attitudine della Natura di correggere eventuali “errori” o “ingerenze”, aprono scenari da far impallidire il maestro dell’horror, Stephen King…

 

[1] «Eugenetica», http://www.treccani.it/enciclopedia/eugenetica/

[2] «Chi offre di più? Ovuli, uteri in affitto e bambini sintetici…», Marcello Pamio,  https://disinformazione.it/2018/05/29/chi-offre-di-piu-ovuli-uteri-in-affitto-e-bambini-sintetici/

[3] «In un laboratorio cinese è stato modificato un embrione umano», Internazionale, 25 aprile 2015 https://www.internazionale.it/scienza/2015/04/25/embrione-modificato-cina

[4] «Bimbe Ogm, Mit: c'è documento e ok etico» http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ContentItem-ee664197-a83a-4c03-b4b8-c349e164b0aa.html?refresh_ce

 

Massimo Mazzucco

È il sogno proibito di tutte le case farmaceutiche. Una malattia che non c'è ancora, ma che deve per forza esistere, annidata là fuori da qualche parte, alla quale noi dovremo semplicemente dare un nome, una volta che l'avremo scoperta.
Per ora la chiameremo semplicemente malattia X.
Guardate cosa scrive «Eco Health Alliance», una organizzazione dedicata allo studio delle pandemie nel mondo. L’articolo si intitola «Malattia X: la prossima pandemia».
«A molte miglia dalla città più vicina, nascosto negli anfratti scuri di una grotta nella provincia Guangdong, lui aspetta. O forse si nasconde negli alti fogliami che avvolgono il fiume Kinabatangan. O forse giace dormiente in una delle migliaia di specie originarie dell’Amazzonia. E’ la malattia X».

Sembra l'inizio di film horror. E invece:
«Non è fantascienza, è la realtà. La malattia X è lo stupido nome dato alla minaccia estremamente seria che i virus sconosciuti rappresentano per la salute umana. Insieme alle febbri emorragiche come Ebola, Marburg, e Lassa, insieme ai virus encefalitici come MERS, SARS, e Nipah, alle malattie trasmettibili come la febbre emorragica del Congo, la febbre della Rift Valley o il virus della Zika, la malattia X è uno dei patogeni elencati di recente nella lista delle priorità dell'organizzazione mondiale della sanità.
Mentre abbiamo visto l'impatto che la maggior parte di queste malattie può avere - vi sono state grosse pandemie di SARS, Ebola, and Zika negli ultimi 15 anni - non sappiamo che cosa posso fare di preciso la malattia X, perché ancora non conosciamo cosa sia.
Ci sono 1,67 milioni di virus sconosciuti su questo pianeta. Al meglio delle nostre stime, qualcosa fra i 631.000 e gli 827.000 di questi virus hanno la capacità di infettare le persone. Gli scienziati attualmente conoscono solo 263 virus che possono infettare la popolazione, il che significa che non sappiamo praticamente nulla del 99,96% delle potenziali minacce epidemiche»

Cioè praticamente, metti il numero ipotetico a qualche milione di miliardi, e poi scopri che conosci solo l’infinitesima parte di quel numero potenziale. Questa è la petitio principii, applicata alla scienza.
«Sappiamo però quali specie possono più facilmente trasportare la malattia X. Conosciamo le famiglie virali alle quali la malattia X probabilmente appartiene, e quindi quali tipi di virus possono più probabilmente esserle simili. Grazie alla nostra mappa globale con i punti caldi a rischio di pandemia, noi sappiamo in quali parti del mondo la malattia X abbia più probabilità di attaccare le persone».

Cioè, la malattia non esiste ancora, ma loro sanno già a quale virus assomiglierà, e soprattutto dove andrà a colpire.
«Ed è qui che inizia la nostra ricerca. Eco Health Alliance partecipa al Global Virome Project, un progetto visionario che intende trovare e studiare la grande maggioranza dell'1,67 milioni di virus ancora sconosciuti. La speranza è quella di riuscire a sapere tutto sulla malattia X prima che ci colpisca»

Sono sconosciuti, ma loro sanno già che sono 1,67 milioni. Un po’ come quando calcolavano le "cellule dormienti di Al Quaeda", che nessuno sapeva dove fossero, ma che "erano almeno 5.000"

«La nostra missione è di dare un nome alla malattia X, per aiutare il mondo a prepararsi e a prevenire il suo arrivo fra gli umani. Oggi si trova probabilmente in una foresta a molte miglia di distanza dalla città più vicina, ma questo potrà cambiare rapidamente. Si stima che un virus respiratorio simile all'influenza possa raggiungere tutte le maggiori capitali del mondo nell'arco di 60 giorni. Sono la nostra esperienza e il nostro approccio multidisciplinare che si frappongono fra voi e la prossima epidemia»

Grazie a Dio che ci sono loro!
A questo punto, mi resta solo una domanda da fare: secondo voi, questo "prossimo virus" si annida veramente in una qualche foresta disabitata dell’Amazzonia, oppure si annida piuttosto in qualche laboratorio segreto di una grande casa farmaceutica?

Massimo Mazzucco, tratto da https://www.luogocomune.net/LC/21-medicina-salute/5073-e-in-arrivo-la-malattia-x 

Ecco la pagina della OMS che elenca la malattia X fra le urgenze di cui preoccuparsi

 

Tra i numerosi partner di questa fantomatica associazione, figurano corporation come Boehringer Ingelheim, Colgate, Johnson & Johnson; università del calibro di Princeton, Tufts, California e organizzazioni come CDCGHSA…

Elenco completo dei partner:

Boehringer Ingelheim, Colgate-Palmolive, Good Deed Seats, Harland Clarke, Johnson & Johnson, Cardiff University, Chittagong Veterinary and Animal Sciences University, Chulalongkorn University, Danau Girang Field Centre, Department of Ecology, Evolution, and Environmental Biology, Earth Institute Center for Environmental Sustainability, East China Normal University, John Hopkins Bloomberg School of Public Health, King Saud University, Princeton University, Ross University School of Veterinary Medicine, The Center for International Earth Science and Information Network, Tufts University Center for Conservation Medicine, University of California,

University of Free State, University of Pittsburgh School of Public Health, University of Pretoria, University of Wisconsin Nelson Institute for Environmental Studies, University of Wyoming, CDC Center for Disease Control & Prevention, Department of Veterinary Services, Malaysia National Institutes of Health, National Wildlife Health Center, Ministry of Health, Malaysia, NYC Department of Health, NYS Department of Environmental Conservation, Perhilitan, Sabah Wildlife Department, American Museum of Natural History, The Asian Nature Conservation Forundation, Convention on Biological Diversity, Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO), Future Earth, GHSA Global Health Security Agenda Consortium, International Union for the Conservation of Nature, Instituto de Pesquisas Ecologicas e Planetary Health Alliance

Marcello Pamio

Sarà una delle rivoluzioni tecnologiche più imponenti del nostro tempo e avrà effetti e ripercussioni sulla vita e sulla salute di miliardi di persone.
Mi riferisco al “5G”: la nuovissima generazione di trasmissioni dati, che permetterà di connettere ad altissima velocità miliardi di dispositivi che oggi sono semplici elettrodomestici “passivi”.
A breve gli oggetti dentro e fuori casa si trasformeranno in “esseri attivi”: frigoriferi, tivù, radio, forni, perfino abiti e qualsiasi oggetto elettronico o meno.
Secondo le previsioni, oltre 20 miliardi di dispositivi saranno interconnessi con la Rete entro il 2020.
Attualmente sarebbero “solo” più o meno 6 miliardi.

La connessione di quinta generazione renderà possibile lo sviluppo della telemedicina, dell’auto a guida autonoma e delle cosiddette città intelligenti, dove tutto è costantemente tenuto sotto controllo elettronico.
La “G” sta per “Generation” e infatti è la quinta generazione del cosiddetto standard per la trasmissione dati attraverso una rete di telefonia mobile. I precursori sono stato l’1G (il famoso e obsoleto «TACS») in cui i segnali radio erano “analogici”, il 2G (il GSM), il 3G (UMTS) e l’ultimo 4G (LTE, long term evolution, “evoluzione a lungo termine”).
Attenzione che a differenza delle altre generazioni, il 5G non è solo una nuova “interfaccia radio” perché qui la rete da “fisica” diventa “virtuale”, qui si vuole inglobare tutto…

Rischi elettromagnetici
Qualsiasi tecnologia presenta dei rischi, e quando si è nell’ambito delle onde elettromagnetiche tali rischi sono estremamente pericolosi perché riguardano la salute.
Con la nuova generazione ci potranno essere anche rischi di cyber-attacchi sulle future reti mobili, le quali conterranno informazioni personali e dati sensibili oggi inimmaginabili.
L’intero globo e tutti i dati umani finiranno nei server o nei cloud virtuali, mettendo a rischio la sicurezza planetaria.
Sul fronte dell’inquinamento delle onde elettromagnetiche invece, coloro che speculano e guadagnano stanno chiedendo la revisione delle regole italiane sui limiti elettromagnetici che rappresentano un freno alla realizzazione della futura rete.
Come sempre la follia e la cupidigia umane rasentano il paradosso: invece di diminuire i limiti attuali che sono di per sé troppo alti per garantire la sicurezza della salute, questi sciacalli chiedono di eliminare e/o abbassare tali limiti per far posto alla nuova tecnologia.
Il punto cruciale è il seguente: per raggiungere velocità così elevate è necessario utilizzare uno spettro di frequenza finora mai utilizzato. Il 5G sfrutta le onde millimetriche, vale a dire onde radio tra 30 e 300 GHz. Stiamo parlando di uno spettro di frequenza talmente elevato che nessuno Stato ha ancora assegnato, anche perché fino a qualche anno fa era impensabile utilizzare questo spettro per la comunicazione. Siamo nella fascia delle microonde, la cui frequenza va appunto da 250 MHz a 300 GHz, e la lunghezza d’onda da 1 mm a 10 cm.
Queste onde possono penetrare di qualche millimetro l’epidermide umana. Questa caratteristica particolare, come verrà spiegato tra poco, viene sfruttata nelle armi-non-letali a energia diretta in dotazione al Pentagono.
La caratteristica principale del 5G, che lo differenzierà dai precedenti standard, è la velocità di connessione: secondo gli operatori dovrebbe viaggiare 100-1000 volte più veloce dell’attuale 4G.
Ma come sempre il rovescio della medaglia è molto insidioso e pericoloso…

Italia e le sperimentazioni del 5G
L’Italia è il paese-cavia ideale per le lobbies. Lo sappiamo molto bene.
Con qualche spicciolo è possibile testare di tutto. Non è un caso che siamo l’unico paese al mondo a inoculare sulla popolazione infantile oltre 10 vaccini obbligatori, senza avere nessuno studio o trials clinici che ne garantiscano la sicurezza.
Quindi potevamo perdere anche questa sperimentazione? Ovviamente no, e infatti il nostro Paese è stato tra i primi in Europa e nel mondo ad avviarla.
Sono diverse le città scelte per le sperimentazioni (che sono già avviate): Milano, Prato, l’Aquila, Bari, Matera sono le cinque città dove il Ministero dello Sviluppo Economico ha fatto partire la sperimentazione del 5G, alle quali si sono aggiunte Roma e Genova.  
Città distribuite lungo tutto lo stivale che permetteranno di testare al meglio le potenzialità della nuova tecnologia e mettere alla prova le capacità degli operatori italiani di realizzare un’infrastruttura tecnologicamente all’avanguardia nel giro di pochi mesi.

Frequenze & appalti
Il governo Conte, quello del grande "cambiamento", ha appaltato le frequenze del 5G.
Le frequenze in gioco sono: 700 MHz, 3.700 MHz e 26 GHz.
Ad accaparrarsi i blocchi i soliti noti: Iliad, Telecom, Vodafone, Fastweb e Wind-Tre.
I 700 MHz sono andati a Iliad, Vodafone e Telecom. 
I 3.700 MHz sono andati a Telecom, Vodafone, Wind-Tre e iliad
I 26 GHz invece a Telecom, Iliad, Fastweb e Wind-Tre 

Soltanto Telecom e Vodafon hanno investito 4,8 miliardi di euro!
Il governo ha fatto Bingo perché è stato ampiamente superato l'obiettivo minimo: l'asta per il 5G porterà ben 6,55 miliardi di euro, oltre 4 miliardi in più dei 2,5 miliardi preventivati come soglia minima!

Infrastrutture per 5G
La nuova tecnologia impiegherà un’infrastruttura differente rispetto a quella del passato (a livello d’antenne e non solo) e protocolli comunicativi in grado di garantire una maggior capacità di banda, una maggior velocità di connessione e una minor latenza.
Vi sarà quindi l’implementazione di «piccole cellule», di cui si ignora il numero, ma sicuramente elevatissimo, che non andranno a sostituire le altre, ma a sommarsi alle attuali reti wireless in uso da Telecom (17.000), Vodafone (altrettanti), Wind Tre (26.000).
In Italia complessivamente ci sarebbero già 60.000 antenne di telefonia mobile, con quelle per il 5G raggiungeremo un numero folle.
Le antenne del 5G dovranno per forza di cosa crescere come funghi in ogni dove.
Attualmente le antenne per la telefonia sono distanti tra loro qualche centinaio di metri o qualche chilometro, per la nuova tecnologia dovranno essere presenti ogni cento metri e anche meno.
Le città e le campagne saranno invase da antenne: tetti, alberi, lampioni, campanili, ecc.

Ma tutto questo è per il nostro stile di vita, per il nostro ben-essere.
Pensate: potremo guidare la nostra autovettura seduti comodamente sul water di casa, mentre sorseggiamo una tazzina di caffè macchiato. Oppure potremo farci controllare a distanza la prostata dal medico urologo, grazie ad una app dello smartphone e un piccolo sensore che va infilato nel retto collegato al cellulare con cavo usb, e questo anche se il dottore è in vacanza e si sta rilassando alle isole Fiji. Ma sarà anche possibile, sempre dal cesso ma questa volta dell’ufficio, controllare se nel frigo di casa vi sono alimenti scaduti; se per esempio dobbiamo fermarci a comprare il latte parzialmente scremato con il quale macchiamo il caffè che beviamo alla mattina sopra il water…
Questa sì che è tecnologia!

Armi ad energia diretta
L’esercito statunitense ha sviluppato un sistema di controllo della folla non letale, chiamato «Active Denial System» (ADS). Dei veri e propri cannoni portatili montati su camion sparano onde millimetriche a radiofrequenza nella frequenza dei 95 GHz (esattamente lo spettro che rientra nel 5G) in grado di penetrare l’epidermide di 0,4 mm delle persone, producendo istantaneamente un’intollerabile sensazione di riscaldamento che li porta alla fuga.

Esattamente come il forno a microonde che purtroppo ancora molte persone usano in cucina, questi cannoni militari vanno a scaldare gli strati di acqua contenuta sotto la pelle…
Quindi per dare avvio al «Progetto 5G», migliaia di antenne, cioè piccoli cannoni («armi non letali»), saranno disseminati nelle città di tutto il mondo.
Quale sarà l’effetto sulla salute pubblica di un bombardamento costante di microonde? L’effetto sugli animali lo sappiamo già…

5G e la strage degli innocenti (uccelli)
In giro per il mondo si stanno verificando delle cose molto strane.
Casualmente nelle città scelte per la sperimentazione del 5G avvengono delle morie di uccelli da film di Hitchcock.
A Roma oramai lo hanno definito «l’incubo storni», in pratica uccelli dal cielo cadono stecchiti in terra come le mosche. Un vero e proprio disastro sia per i residenti che per gli automobilisti.
La stessa stranissima cosa sta avvenendo anche a l’Aquila.
Sono in corso indagini, ma al momento gli esperti interpellati non sanno dare nessuna spiegazione, anche perché forse non stanno seguendo la pista giusta, quella delle microonde!
La realtà è che migliaia di uccelli precipitano dal cielo…
Sappiamo benissimo che le onde possono disturbare seriamente l’orientamento spaziale degli animali che usano da sempre il campo magnetico terrestre (uccelli migratori, cetacei, delfini, ecc.).
Qui però gli uccelli vengono letteralmente stecchiti sul colpo!

Il mistero della Smart-Dust
Si chiama «Polvere intelligente» (smart-dust) e il Pentagono l’ha definita «la tecnologia strategica dei prossimi anni».[1]
Si tratta di un “pulviscolo intelligente” composto da miliardi di microscopici computer, della dimensione di un millimetro cubo, in grado però di incorporare sensori elettronici, capacità di comunicare via onde radio, software e batterie.
Questa “polvere” in grado di captare calore, suoni e anche movimenti, si può disperdere su territori immensi, anche grazie all’avio dispersione in cielo (tramite le scie chimiche).

Quando si parla di ricerche militari fantascientifiche il nome DARPA, braccio scientifico del ministero della Difesa, non manca mai. Dietro la smart-dust infatti c’è la «Defense Aduanced Research Projects Agency» (Darpa), l’Agenzia potentissima che ha inventato, tra le altre cose, Internet.
Per la polvere magica la Darpa si è affidata al dipartimento di ingegneria elettronica e informatica di Berkeley!
La rivoluzione di questi microsensori diffusi nell’ambiente «diventerà la primaria fonte di superiorità nei sistemi di armamento», come hanno candidamente dichiarato nel sito ufficiale www.darpa.mil.
Il problema è che la smart-dust abbinata sinergicamente alla tecnologia 5G potrà rappresentare il pericolo numero uno per la libertà, perché fornirà gli strumenti perfetti per il controllo globale assoluto.
Come sempre, purtroppo la realtà supera ogni più fervida immaginazione…

Conclusione
Dopo quanto detto diventa di vitale importanza impedire lo sviluppo della quinta generazione.
Rifiutiamo telefoni, smartphone e qualsiasi altro apparecchio e/o elettrodomestico nato per il 5G, o anche solo predisposto e implementabile alla nuova tecnologia militare!
Il nostro futuro e quello dei nostri figli lo abbiamo nelle nostre mani oggi.
Ricordiamo che i bambini sono gli esseri (come gli animali) più a rischio di ammalarsi, proprio perché si trovano nella fase delicata di crescita e di sviluppo.
Sarà un caso ma nel nostro paese i tumori in età pediatrica stanno crescendo a ritmo pandemico, e l’Italia vanta il triste primato a livello europeo.
Se non vogliamo avere il primato di mortalità infantile anche a livello mondiale, pensiamoci molto seriamente e subito…

 

Per maggiori informazioni

http://www.tankerenemy.com/2007/09/smurt-dust-ecco-la-polvere-che-spia.html?m=1

http://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/sistemi-radar/smart-dust-una-griglia-di-controllo-globale/

[1] «Smart-Dust: ecco la polvere che spia», Federico Rampini «La Repubblica» del 31 ottobre 2002