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Marcello Pamio

I risultati di una recente ricerca italiana pubblicata l’8 gennaio 2019 sul «Journal of Neuroscience Research» (J Neuro Res. 2019;1-11) sono estremamente interessanti e confermano in pieno (anche se nessuno lo dice) le «Leggi biologiche» codificate dal compianto dottor G. R. Hamer.
Oggi è eresia nominare pubblicamente l’innominabile, e infatti chi ha il coraggio di parlare delle scoperte rivoluzionarie del medico e teologo tedesco, finisce per essere messo alla gogna mediatica e/o radiato....

Lo studio ha preso in esame 84 persone alle quali è stato diagnosticato il PTSD, cioè il Disturbo Post-Traumatico da Stress. Parolona pregnante che non significa assolutamente nulla, ma che serve a medici, psicologi e psichiatri per cercare di spiegare il profondo disagio interiore vissuto da una persona.
Secondo i ricercatori questo PTSD può scatenare malattie cardiovascolari, cancro e sindrome metabolica. Avete letto attentamente? La «malattia emotiva» che colpisce spesso chi vive un evento traumatico/conflittuale particolarmente intenso, drammatico e pericoloso sarebbe l’innesco e/o la causa di patologie gravissime come il cancro o l’infarto.

Il gruppo di persone prese in esame è stato suddiviso in base al tipo di trauma vissuto: 39 vittime di attacchi terroristici, combattimenti bellici, rapimenti e torture e 45 vittime di altri eventi traumatici, come incidenti stradali, di caccia, o persone che avevano provato un forte trauma in seguito alla morte di una persona cara.
Il dottor Andrea Fagiolini[1], uno dei principali autori dello studio e direttore del Dipartimento di Salute Mentale e UOC Psichiatria dell’azienda ospedaliero-universitaria di Siena, spiega che «sebbene questi studi siano agli albori, i nostri risultati suggeriscono la possibilità che alcuni tipi di trauma, come quelli particolarmente intensi o ‘disarmanti’ degli attacchi terroristici, possano alterare alcuni sistemi del corpo umano in modo ancora più pervasivo di altri tipi di trauma, con conseguente maggiore possibilità di sviluppare malattie correlate, come il cancro”.

Il dottore dichiara che tali studi sono agli albori, peccato che se si prendesse la briga di studiare la mole documentale lasciata dal teutonico medico, capirebbe che tali informazioni sono a disposizione dell’umanità da quasi quarant’anni, dal 1981 per essere precisi.
Nonostante questo, è interessante uno studio ufficialissimo che correla l’aspetto biologico-emozionale alle manifestazioni patologiche gravi come il cancro.
Ovviamente per loro il cancro sarebbe dovuto a uno squilibrio del sistema endocrino: «i pazienti con PTSD hanno alterazioni del sistema endocrino, del sistema nervoso autonomo e di vari neurotrasmettitori». Squilibri che possono portare a «un aumento del cortisolo o a ulteriori squilibri che aumentano il rischio di genesi dei tumori, ad esempio, come conseguenza di alterazioni del sistema immunitario». Tutto sacrosanto, ma si limitano a guardare il dito e non la Luna: se solo so spingessero un po’ più in là del loro naso…

L’altra cosa emersa è l’associazione tra conflitto e cancro femminile, hanno riscontrato infatti più tumori nelle donne rispetto agli uomini, e questo rischio maggiore per le donne «potrebbe essere correlato a un diverso assetto del sistema endocrino o a una diversa suscettibilità per alcune neoplasie, come quelle mammarie, che potrebbero risentire più di altre delle disregolazioni endocrine e immunitarie correlate al PTSD».

La Verità è figlia del tempo, e non a caso questo studio da perfettamente ragione alle mirabolanti scoperte del medico più boicottato e maltrattato dell’ultimo secolo: Geerd Ryke Hamer, il quale, ovunque si trovi in questo momento, sta certamente ammiccando…
E comunque, gli studi e le verifiche empiriche di Hamer rappresentano in realtà solo la punta di un iceberg, e il portale che conduce alla visione di un Nuovo Mondo. Prima di lui infatti Hans Seyle, Henri Laborit, Lippet e molti altri hanno ampiamente dimostrato le connessioni tra stress e malattia. Dopo di lui Pribram, la Pert, Thorwald Dethlefsen, l’italiano Castrica e molti altri continuano ad evidenziare il ruolo primario del cervello nel generare una «malattia» o una «alterazione comportamentale».
Il vero merito di Hamer è aver aperto una breccia tra una medicina «commerciale» votata alla risoluzione di un sintomo mediante somministrazione obbligata di un farmaco e una medicina vera e scientifica in grado di spiegare nel 100% dei casi in maniera assoluta, ripetibile e prevedibile lo sviluppo di una alterazione anatomica e funzionale. Infine il merito straordinario di aver anche ridimensionato la «paura» della diagnosi…

Fonte

«Cancro, vivere un evento traumatico può aumentarne il rischio»
https://www.repubblica.it/oncologia/news/2019/01/14/news/cancro_vivere_un_evento_traumatico_puo_aumentarne_il_rischio-216547575/amp

[1] Autori dello studio: Fabio Ferretti, Andrea Pozza, Letizia Bossini, Laura Del Matto, Serena Desantis, Miriam Olivola, Giacomo Gualtieri, Anna Coluccia, Andrea Fagiolini.


Marcello Pamio

Se in questo ultimo periodo ti senti un po’ sfasato e non capisci il motivo; se vedi il mondo andare letteralmente a scatafascio; se non riesci a spiegarti razionalmente come possa esistere un individuo come Roberto Burioni, e se non ti capaci neppure del voltafaccia dei Grillo (comico e medico), rilassati e mettiti il cuore in pace perché è arrivata la spiegazione ufficiale!

A colmare il nostro disagio interiore ci ha pensato la rivista «Nature».
«Qualcosa di strano sta avvenendo in cima al mondo» ha scritto Alexandra Witze il 9 gennaio scorso.[1] Questo «qualcosa di strano» non si riferisce però al vuoto quantistico dell’encefalo del diversamente-umile, ma al Polo Magnetico terrestre.
Ebbene sì, il campo magnetico del nostro pianeta si sta spostando così rapidamente da costringere i geologi ad aggiornare prima del previsto il modello usato per prevedere i suoi movimenti.


Ovviamente nessuno ha ancora trovato una spiegazione scientifica e razionale a questa migrazione che metterebbe a repentaglio la vita così come noi la conosciamo.

D’altronde non si tratta di una sciocchezzuola, perché per esempio Google Maps, le bussole, le mappe che permettono a navi ed aerei di solcare oceani e cieli, ecc. dipendono dal «World Magnetic Model».
«La versione più recente del modello è uscita nel 2015 e avrebbe dovuto durare fino al 2020, ma il campo magnetico sta cambiando così rapidamente che i ricercatori hanno dovuto aggiornarlo già adesso», spiega sempre Alexandra Witze su Nature.
Il nuovo report andava aggiornato nel 2020 ma gli esperti hanno deciso di anticiparlo vista la notevole migrazione; la presentazione (del report) era prevista per il 15 gennaio, ma è stata spostata al 30 di questo mese. Lo slittamento, non del polo, ma della presentazione è stato dovuto allo «shutdown» americano, cioè al blocco delle attività amministrative del Governo federale deciso da Donald Trump per il mancato accordo con il Congresso, dove i Democratici hanno la maggioranza sul finanziamento di un muro al confine tra Stati Uniti e Messico.

Il Polo scivola via…
Nature riporta che «il Polo Nord magnetico sta scivolando via dal Canada verso la Siberia, guidato dal ferro liquido nel cuore del Pianeta». Attenzione che il Polo magnetico non coincide con quello geografico, quindi non vedremo fisicamente il Canada spostarsi verso la Russia!
Secondo il dottor Domenico Di Mauro, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): «lo spostamento è la manifestazione in superficie di ciò che genera il campo magnetico terrestre: correnti elettriche che scorrono nel nucleo esterno del nostro Pianeta, fatto di ferro e nichel fusi, fluidi come l’acqua».

A cosa serve il campo magnetico?
Il campo magnetico della Terra è fondamentale per la vita, perché avvolge il pianeta in un invisibile guscio protettivo che si estende per decine di migliaia di chilometri nello spazio siderale, formando la cosiddetta «magnetosfera» che ci protegge dai raggi cosmici e dalle radiazioni provenienti dal vento solare e dal cosmo in generale.
Le prime misure delle variazioni del Polo magnetico risalgono alla prima metà dell’Ottocento.
Da allora gli esperti hanno registrato un progressivo allontanamento dal Canada verso la Siberia con una costante accelerazione che è passata da 15 a 55 chilometri l’anno.
Quindi attualmente il polo magnetico sta viaggiando come uno scooter, al triplo della velocità del passato: ben 55 km/anno. Velocità assai anomala!
E difatti nel 2001 il Polo Nord magnetico si trovava già nell’oceano artico.

Inversione dei poli…
Secondo Di Mauro «questo spostamento del Polo Nord magnetico, più rapido negli ultimi anni, potrebbe essere il segno del possibile innesco di un’inversione dei poli magnetici. Un fenomeno che negli ultimi 170 milioni di anni è avvenuto più di 100 volte, l’ultima circa 780.000 anni fa. Questa inversione dei poli farebbe sparire lo scudo magnetico protettivo della Terra, esponendo il nostro Pianeta al flusso di particelle cariche del vento solare, pericolose per la salute umana».[2]
Quindi si paventa l’estinzione della razza umana?

L’inversione dei poli è un fenomeno naturale e periodico, avvenuto almeno un centinaio di volte negli ultimi 170 milioni di anni. L’ultima inversione completa è avvenuta circa 780.000 anni fa, mentre una quasi completa, che non si concretizzò, è avvenuta 40.000 anni fa.
Ma secondo gli esperti non c’è pericolo di catastrofi: il movimento veloce del polo nord magnetico secondo loro è collegato a un getto ad alta velocità di ferro liquido nelle profondità del pianeta, in corrispondenza del Canada.
«Il getto sembra indebolire il campo magnetico sotto il Canada», ha spiegato Phil Livermore, geomagnetista dell’Università britannica di Leeds. «La posizione del polo nord magnetico sembra essere governata da due grandi campi magnetici, uno sotto il Canada e uno sotto la Siberia. Il blocco siberiano oggi sta vincendo la competizione».[3]

I due poli: America e Russia
In base a questo punto di vista diventano sempre più interessanti le conferenze fatte agli inizi del secolo scorso dal filosofo e scienziato Rudolf Steiner sul popolo russo.
Nelle sue visioni dell’evoluzione spirituale del pianeta egli vedeva il ruolo centrale della Russia.
L’umanità nella sua cosmologia ha visto varie epoche e varie civiltà.
Nelle civiltà post-atlantidee, quella russa sarebbe infatti la Sesta dopo le prime cinque (paleo-indiana, paleo-iranica, egizio-Caldaica-Babilonese, greco-romana e anglo-tedesca) e nel loro susseguirsi vi è una sorta di movimento pendolare da Est a Ovest e viceversa.
La Russia geograficamente è il ponte fra Oriente e Occidente e simbolicamente fa da collegamento, da raccordo spirituale e culturale tra i due poli.[4]
Quindi il Polo Nord magnetico spostandosi dal Canada (Occidente) verso la Siberia, quindi verso la Russia e l’Oriente, sta forse indicando, esattamente come la stella polare il cammino spirituale della Terra?

Conclusione
Cammino a parte, ora comunque è tutto più chiaro. Grazie alla rivista Nature possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo e giustificare le sparate del virologo più famoso e bocciato d’Italia; possiamo comprendere perché l’attuale governo del cambiamento non cambia niente.
Siamo anche in grado di interpretare al meglio le straordinarie performance da doppiogiochisti/trasformisti/voltafaccia dei due GG nazionali: Giuseppe Grillo e Giulia Grillo.
Non sono invasati; non sono malati di mente; non sono venduti; non sono neppure inchippati: tutto dipende dal campo magnetico terreste fluttuante.
Per fortuna c’è Nature perché stavo pensando male…

 

[1] https://www.nature.com/magazine-assets/d41586-019-00007-1/d41586-019-00007-1.pdf

[2] https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/12/il-polo-nord-magnetico-migra-dal-canada-alla-siberia-lesperto-ingv-possibile-segno-di-una-futura-inversione-dei-poli/4892634/

[3] https://www.wired.it/attualita/ambiente/2019/01/14/polo-nord-magnetico-spostamento/

[4] http://www.centrostudilaruna.it/spengler-e-lanima-russa-la-russia-antica-e-la-pseudomorfosi-illuminista.html

 

Vincenzo D'Anna

E’ notizia di ieri il varo di un improvvisato “Patto Trasversale per la Scienza”, rivolto a tutte le forze politiche, per sostenere la ricerca scientifica e contrastare la pseudomedicina. A confezionarlo non un politico e neanche uno scienziato, nel senso vero del termine. Il patto è tra politica di potere, quello passato (Renzi) e quello presente (Grillo), e quella parte di Accademia Italiana che da sempre è contigua al potere politico e che, per benevolenza dello stesso potere, finisce per occupare le principali Istituzioni sanitarie statali. È infatti raro che ai vertici di Aifa e dell’Istituto Superiore di Sanità si possa arrivare per concorso, titoli e meriti. L'ultimo che ci arrivò, col governo Monti (parliamo dell’ISS), fu Fabrizio Oleari, defenestrato poi dal ministro Lorenzin che indicò Walter Ricciardi, suo successore.

In quel ”Patto” tutto c’è tranne la Scienza. Seguitemi. Partiamo da Big Farma, la potentissima associazione delle industrie farmaceutiche, colosso capace di finanziare la politica attraverso associazioni, think tank, convegni e meeting. Tutto chiaro, tutto scritto nei resoconti di bilancio. A questo potere incontrastato e suadente nessuno offre più un minimo contrasto, finanche lo Stato che, imponendo l'obbligo vaccinale, assume su sé stesso gli oneri delle chiamate in giudizio per gli eventuali eventi avversi provocati dai trattamenti sanitari obbligatori. Soldi pubblici, insomma, per risarcire i danni provocati dai privati delle case farmaceutiche!! Ecco allora che chi è contiguo con gli interessi di Big Farma e con il potere politico, si ingegna per saldare e tutelare i due interessi, politico ed economico, tappando la voce del dissenso con leggi che vietino di distinguersi dalle verità della “Sanità ufficiale”, ovvero decretata da quelle istituzioni sanitarie occupate dai rappresentanti designati dalla politica. Ma non basta. Occorrono mezzi di repressione per scongiurare che la Scienza e la Ricerca indipendente, ribattezzate pseudo scienza, siano bandite da ogni luogo tacciando chiunque si proponga di capire di cosa si componga un vaccino di essere un adoratore della falsa scienza.

Leggete attentamente i punti 2 e 3 del “patto scellerato” e capirete la dimensione del bavaglio che si tenta di imporre alla libertà di dissenso. Eppure, da quando esiste, la Scienza, quella con la "S" maiuscola, mette in discussione anche sé stessa e non sta mai ferma. La Scienza cerca, dubita, s'interroga per progredire, non certo per regredire. Nei primi punti del patto si configura l'intento di impedire quella prassi che si fonda sulla conferma e/o la falsificazione di qualunque teoria o convincimento. Altro che «libere l’Arte e la Scienza» e «libero il loro insegnamento», come recita l’Articolo 33 della nostra Costituzione!!

Che c'entrano scienza e politica? I patti, quelli veri, si fanno tra scienziati su progetti di scienza, non tra scienziati e politici su questioni che non hanno alcuna attinenza con la scienza. Scienziati ed istituzioni, se proprio vogliono collaborare, lo facciano tirando fuori dai cassetti - sempre se le hanno - queste benedette analisi della farmacovigilanza, e ci dicano una volta per tutte, cosa c'è nei vaccini! Su di una scatola di Yogurt sono indicate tutte le sostanze che compongono l’alimento da ingerire, paradossalmente per un farmaco, che viene iniettato direttamente nel corpo di un bimbo, le autorità non esibiscono gli esami sulla sua esatta composizione.

Questo patto vuole mettere il bavaglio a tutti coloro che non si inchinano alla ragion di Stato ed alle verità precostituite. Negli Usa, Robert Kennedy Jr. ha smascherato la mancata farmacovigilanza sui vaccini, dimostrando che la politica seria sceglie gli interessi dei consumatori non i guadagni dei produttori. Ed è qui che deve entrare in gioco la nostra politica, evitando lo scontro ideologico tra pro-vax e no-vax, utilizzando gli strumenti per rassicurare la popolazione, intervenga finanziando studi e controlli terzi sui vaccini, accerti se funzionano i controlli di ISS ed AIFA su tutti i farmaci in commercio. Mi ripeto, in assenza di pandemie vere, si smetta con un obbligo che conculca la libertà dei cittadini di poter scegliere. L’unica teoria di gregge che risulta vera è quella della greppia, alla quale si alimentano interessi di boriosi venditori di allarmi e dei produttori di farmaci inutili e costosi. In nome di Dio tenete giù le mani dalla Scienza.

Vincenzo D'Anna, Presidente Ordine Nazionale dei Biologi


Marcello Pamio

Lui che si arroga il diritto di parlare solo con chi è sapiente.
Lui che non perde tempo con i somari del web.
Lui che offende tutti dall’alto del suo accademico scranno.
Ma questo scranno, grazie alle ricerche giornalistiche di Franco Bechis il direttore de «Il Tempo», sembra essere più o meno alto come la sedia del nano Dotto.
Per chi ancora non lo ha capito stiamo parlando del diversamente-umile Burioni.

Basta infatti leggere i verbali delle Commissioni di concorso universitario che hanno respinto le domande per una cattedra del dottor Roberto Burioni, giudicandolo «appena sufficiente».
La «Gazzetta Ufficiale» riporta la bocciatura della sua candidatura alla Sapienza di Roma, con le seguenti motivazioni: «il candidato presenta una produzione pur se di buon livello, piuttosto ripetitiva (…) lascia perplessi la sua attività didattica per la discontinuità delle sedi in cui si è svolta».

Le bocciature si sono ripetute anche in altre università d’Italia…

Eccolo qua l’incommensurabile genio, quello che si auto-osanna e auto-incensa come l’unico che ha il diritto di parlare di vaccini e di Scienza (con la esse maiuscola), quella non democratica.
A proposito di antidemocraticità, il Dotto ha preparato il «patto per la scienza», un testo estremamente pericoloso per le libertà del Paese.
Stiamo parlando di un rischio concreto per la libertà di cura, di pensiero, di espressione, di critica e di confronto scientifico. Insomma un patto col diavolo che preannuncia una dittatura ancor più serrata dell’attuale. Per fortuna al momento attuale le prestigiose firme messe in calce al vergognoso patto sono quelle di Roberto Burioni, Guido Silvestri, Riccardo Nencini, Matteo Renzi e Beppe Grillo.

Quindi il vuoto cosmico, ma l’appello va ai veri scienziati italiani (che ci sono), ai veri politici (se ancora ne esistono), ai veri comici (quelli ancora non venduti al Sistema), nella speranza che lascino franare nel vuoto questa pericolosissima deriva antidemocratica e antiliberale.
Infine, detto tra noi stiamo parlando di un documento presentato da Burioni, uno che, checché ne dica il suo ego, non ha i titoli accademici.
Uno che insegna al San Raffaele di Milano, l’università fondata da don Luigi Maria Verzè, la cui storia di scandali e misteri è sempre molto illuminante…

 


Marcello Pamio

Stai nuotando a stile libero in una piscina piena di merda e il tuo pensiero è quello di non beccarti le verruche camminando a piedi nudi mentre vai a vestirti….
Ecco il modo in cui grillini veraci vedono le sparate del leader maximum Pietro Beppus Cohaerens Grillum.
Secondo l’«Osservatorio politico sul Movimento 5 Stelle» infatti è tutto «un banalissimo errore scusabile». Tutto qua.

Beppe Grillo ha firmato il cosiddetto «patto per la scienza» promosso da Roberto Burioni (dice sempre l’Osservatorio «un soggetto “pro-vax” estremista che vorrebbe imporre in Italia una sorta di “fascismo vaccinale” in grado di annichilire la libertà dei cittadini») e firmato da Matteo Renzi: «per quanto la sua firma sia stata apposta in totale buona fede, si è trattato di un errore (scusabile)».
Il suo errore sarebbe stato quello di sottoscrivere un documento promosso dal virologo diversamente-umile. Tutto qua.
Peccato che abbia firmato un patto scellerato, ideato da una mente scellerata e condiviso da politici scellerati, in cui punti ai punti 2 e 3 si richiede l’inasprimento della dittatura sanitaria nei confronti di chi non si piega ai diktat di un regime medico-sanitario nelle mani delle lobbies farmaceutiche!

Ma ci tengono a sottolineare che «il Movimento 5 Stelle è a favore della Scienza e per sostenere la ricerca scientifica, ma è anche a favore della libertà, compresa la libertà di cura e la libertà di manifestazione del pensiero».
Libertà di cura? Libertà di pensiero? Siete seri? Non si direbbe proprio dalle cose che state facendo.

«Noi attivisti siamo dalla parte della scienza, ma combattiamo qualsiasi “scienza” voglia prevalere sulla libertà dei cittadini o violare il rispetto della persona umana».
Combattete la scienza che vuole prevaricare sulla libertà?  Grandiosi, ma non si direbbe proprio dalle cose che state facendo.
«Si pensi alle sperimentazioni su esseri umani condotte dai medici nella Germania nazista in nome della “scienza” e del “progresso”».
Esatto, più o meno come le sperimentazioni su bambini imposte dalla Legge 119/2017 in Italia nel nome della “sicurezza”? Legge che però NON avete cancellato e/o modificato!

«L’errore di Beppe è scusabile, non solo perché ha apposto la sua firma in totale buona fede (su un documento che il prof. Silvestri ha avuto la pessima idea di sottoporgli), ma anche perché ha poi precisato a scanso di equivoci: «Non c’è stata nessuna svolta, io critico l’obbligatorietà dei vaccini che (...) è questione politica; non i vaccini in sé, che quando sono sicuri ed efficaci rappresentano il frutto della scienza».
Qui raggiungono l’apoteosi: uno scafato come Grillo, nonché genovese doc, firma un documento senza averlo letto attentamente? Se fosse così allora le neuroscienze dovrebbero studiarlo attentamente.
E infine, il cosiddetto «frutto della scienza» più che sicuro ed efficace è assai marcio e pieno di vermi, visto i risultati che i recenti esami stanno hanno portato alla luce…

 

Marcello Pamio

Il fustigatore dei cattivi, il finto guru della blue economy, l’ideatore del Vaffa, il garante del Movimento 5 stelle ha ricevuto l’illuminazione sulla strada di Genova.
Giuseppe Pietro Grillo, dopo i bagordi delle festività e dopo l’Epifania (etimologicamente appunto «apparizione» e «manifestazione») ha compreso che la Scienza, quella con la esse maiuscola, va difesa a spada tratta.
Per fare questo, essendo carnevale, ha tolto la sua maschera per indossarne subito una in tema e si è messo a braccetto con coloro che ha sempre criticato e attaccato.

«Mi impegno - ha proclamato il diversamente-coerente - a non sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica».
Basterebbe rivedere i suoi video passati per capire che gli è accaduto qualcosa di grave.
Si può sempre, per amor di dio, cambiare idea, ma in questo caso Grillo ha cambiato anche il DNA…

Quindi l’ex comico ha sottoscritto il «Patto per la Scienza», già firmato dall’ex premier Matteo Renzi e dal virologo Roberto Burioni.
In questo Patto al punto 2 è scritto qualcosa di assai intrigante perché la «pseudoscienza» e la «pseudomedicina», che secondo loro metterebbero a repentaglio la salute pubblica, sono quelle del «negazionismo dell’Aids, dell’anti-vaccinismo, delle terapie non basate sull’evidenza scientifica, etc.».
Sottoscrizione memorabile quella di Grillo, visto che nei suoi spettacoli proprio lui parlava spesso di Aids, di vaccini e di scoperte scientifiche e/o mediche non riconosciute e al limite dell’eresia.
Quando la coerenza si fa persona…

Nel punto 3 invece tutti i firmatari si impegnano a «governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non-dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica». Stanno tutti avvallando, compreso Grillo e il suo Movimento, la radiazione di tutti quei medici che mettono in discussione il pensiero unico, il verbo dettato dalle lobbies farmaceutiche.
Se critichi i vaccini vieni radiato; se critichi i protocolli oncologici vieni bruciato, ecc.
La dittatura sanitaria è bella che manifesta, e infatti le radiazioni si stanno già verificando senza questo ridicolo Patto per la Scienza: cosa accadrà quando il documento verrà recepito dal governo, quello ovviamente del Cambiamento?

La conclusione è positiva, perché se sono arrivati a dover compilare e far sottoscrivere a burattini e marionette il «Patto per la Scienza», il significato è chiarissimo: il Sistema è giunto al suo stadio terminale!
La scienza, quella seria e vera, non quella avariata, collusa o burionata, si è sempre basata sul dubbio, sull’indagine, sull’approvazione ma anche sulla confutazione. Questa scienza non ha bisogno certo di pietosi «Patti di alleanza»!
Detto questo comunque, per accelerare il processo degenerativo del Sistema, spero venga firmato da tutte le parti in gioco.
A carnevale ogni idiota vale…

 

Qualche spunto per riflettere...

https://www.youtube.com/watch?v=J7zwTtzh9c4&feature=youtu.be

Di seguito il Patto:

1) «Mi impegno a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun “colore politico”, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili»;

2) «Mi impegno a non sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica (negazionismo dell’Aids, anti-vaccinismo, terapie non basate sull’evidenza scientifica, etc.)»;

3) «Mi impegno a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non-dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica»;

4)«Mi impegno ad implementare programmi capillari di informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, ed ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità»;

5) «Mi impegno affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base».

Marcello Pamio

Riprendo l’ottimo post del dottor Andrea Tosatto, che ringrazio per lo spunto di riflessione, e approfitto per ampliarlo soprattutto con eloquenti immagini…

Il Bohemian Grove è un boschetto privato, una specie di campeggio ampio circa 1100 ettari sito nella Contea di Sonora a 120 km da San Francisco in California.
Più che un boschetto si tratta di una foresta vera e propria, piena zeppa di altissimi abeti rossi secolari, tutti di proprietà della prestigiosa setta che prende il nome dal bosco, il Bohemian Club!
Per due settimane di fila, nella metà di luglio di ogni anno a partire dal 1899, vi soggiornano alcuni degli uomini più ricchi e potenti del pianeta: uomini d’affari, banchieri internazionali, filantropi, funzionari di governo, presidenti degli Stati Uniti, proprietari di media, attori, cantanti e qualsiasi uomo di potere.

Tanto per fare qualche nome, vi hanno campeggiato loschi individui come Henry Kissinger, David Rockfeller, Bush senior e il suo disgraziato figliolo, Bill Clinton, Dick Cheney, Tony Blair, Al Gore, Colin Powell, Donald Rumsfeld, Arnold Schwarzenegger, Bono Vox (il cantante degli U2) e moltissimi altri....
La setta è chiaramente maschilista dato che l’ingresso è rigorosamente riservato ai soli maschi!

Il primo sabato del campo estivo si compie il tradizionale rito denominato «Cremation of Care», ossia una processione funebre dove uomini con tuniche, torce e pali appuntiti portano in una piroga una bara contenente l’effige di un essere umano (il “Care”) fino ai piedi di una statua alta circa 15 metri che rappresenta un gufo (animale simbolo del “club”), chiamato Moloch, la divinità adorata dai membri del Club.

Nel boschetto, la crème della crème si siede sulle rive del laghetto e davanti alla gigantesca statua brucia un feticcio umano, in una sorta di rito sacrificale officiato da sacerdoti che indossano mantelli da druidi…

Moloch è un’antica divinità pagana a cui si sacrificavano bambini, che dopo essere stati sgozzati venivano arsi.
Il gufo è presente anche nel logo del Bohemian Club e su altri edifici presenti all’interno del bosco.

Sotto il gufo viene recitato un sermone, con tanto di musiche ed effetti speciali e alla fine di una cerimonia ricca di antichi riferimenti luciferini, canaanei e babilonesi viene bruciata quest’effige umana, al grido di: «Cremation of care!».

Bohemian Club Dinner at Bohemian Grove Monte Rio, CA

A raduno finito, i «boemi» si ritirano nei 20 lussuosissimi “accampamenti” dislocati nel bosco, anche se secondo il giornale «S. Francisco Chronicle» gli incontri non terminano in questo modo, ma consumando rituali, conferenze e spettacoli di intrattenimento di vario genere...

Cosa realmente è il Bohemian Club? Rappresenta una ridicola goliardata e/o pagliacciata fatta da miliardari frustrati ed esauriti, o vi sono altre motivazioni, magari più occulte?
Possiamo realmente credere che i potenti del pianeta si riuniscano due settimane in un bosco super blindato solo per giocare a mosca cieca o a nascondino?
Molto probabilmente nel bosco boemo vengono consumati rituali esoterici e/o satanici basati su sesso e sacrifici umani (i tristemente noti «snuff-movies»), ma questa ovviamente è dietrologia…

Alla luce di quanto detto, prende meravigliosamente senso il testo di Bohemian Rhapsody dei Queen (RAPSODIA BOEMIANA) che descrive, evidentemente, un rito di iniziazione (incluso il finale: «Niente veramente importa») - CREMATION OF CARE!

Ecco il testo della canzone più ascoltata di sempre: ha superato infatti oltre 1,6 miliardi di ascolti online. Stiamo parlando del brano più trasmesso del XX secolo!

Bohemian Rhapsody

Questa è la vita vera?
o è solo fantasia?
Travolto da una frana
Senza scampo dalla realtà
Apri i tuoi occhi
Alza lo sguardo al cielo e vedrai
Sono solo un povero ragazzo, non ho bisogno di essere capito
Perché mi lascio trasportare, sono un indolente,

Un po' su un pò giù
Comunque soffi il vento, a me non importa

Mamma, ho appena ucciso un uomo,
Gli ho puntato una pistola alla testa,
Ho premuto il grilletto, ed ora è morto,
Mamma, la vita era appena iniziata,
Ma ora l’ho lasciata e l’ho buttata via
Mamma, ooo
Non volevo farti piangere
Se non sarò tornato a quest’ora domani
Va avanti, va avanti, come se niente fosse stato

Troppo tardi, è venuta la mia ora,
Rabbrividisco Il corpo mi fa male in continuazione,
Addio a tutti, devo andare
Devo lasciarvi tutti ed affrontare la verità
Mamma, ooo (comunque il vento soffia)
Non voglio morire,
Qualche volta vorrei non essere mai nato

Intravedo una sottile sagoma d’uomo,
Scaramouch, scaramouch, ballerai il fandango?
Fulmini e saette molto, molto spaventoso
Galileo, Galileo,
Galileo, Galileo,
Galileo figaro Magnifico

Ma sono solo un povero ragazzo e nessuno mi ama
solo un povero ragazzo di povera famiglia
Risparmiate la sua vita da questa mostruosità
mi lascio trasportare, sono un indolente, mi lascerete andare?
No, non ti lasceremo andare - lasciatelo andare
Non ti lasceremo andare - lasciatelo andare
Non ti lasceremo andare - lasciatemi andare
Non ti lasceremo andare - lasciatemi andare (mai!)
Non ti lasceremo andare - lasciatemi andare
Non mi lasceranno mai andare, ooo
No, no, no, no, no, no, no
Mamma mia, mamma mia, mamma mia lasciami andare
Beelzebù ha messo un diavolo da parte per me,
Per me
Per me
Così pensate di potermi lapidare e sputarmi in un occhio
Così pensate di potermi amare e lasciarmi morire
Oh tesoro non puoi farmi questo
Devo solo uscirne, devo solo uscire dritto via da qui

Ooh yeah, ooh yeah
Niente veramente importa
Chiunque può capirlo
Niente veramente importa, niente veramente m’importa,

 

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=FpKdSvwYsrE

https://it.wikipedia.org/wiki/Bohemian_Club


Paolo Gulisano - «La Nuova Bussola Quotidiana» http://lanuovabq.it/it/gli-affari-del-grande-vaccinatore-e-ora-di-vederci-chiaro

In una intervista il dimissionario presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Gualtiero Ricciardi, accusa il ministro Salvini di posizioni antiscientifiche solo per aver sostenuto la libertà vaccinale, ma evita di raccontare i suoi legami con le case farmaceutiche produttrici di vaccini e con il Pd, che gettano un'ombra inquietante su certe politiche vaccinali e sugli affari che si muovono in questo mondo.

Negli scorsi giorni ha dovuto rispolverare la sua consumata esperienza di attore per spiegare le sue repentine dimissioni da presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Parliamo di Gualtiero Walter Ricciardi, medico, docente universitario, collaboratore di varie organizzazioni a carattere scientifico, e in gioventù attore. Prese parte infatti in ruoli minori a diversi film di ambientazione partenopea, dove il mattatore era il celebre Mario Merola, il re della sceneggiata napoletana. I titoli dei film dove recitò Ricciardi sono tutto un programma: Io sono mia, L’ultimo guappo, Il mammasantissima.

Ricciardi ha da tanti anni lasciato le scene e i set, ma se dovesse mettersi nuovamente davanti ad una macchina da presa il suo film dovrebbe intitolarsi Vaccinator. Ricciardi infatti negli anni scorsi è stato una sorta di braccio armato delle politiche sanitarie dei governi Renzi e Gentiloni. Fu chiamato ai vertici della Sanità italiana dal Ministro Lorenzin nel 2014, come Commissario Straordinario dell’Iss, per poi diventarne l’anno seguente presidente, sempre su indicazione della Lorenzin. Una scelta evidentemente di carattere non solo meritocratico, ma anche politico.

La politica Ricciardi l’aveva corteggiata a lungo: socio fondatore di Italia Futura di Montezemolo, si candida poi con Scelta Civica di Monti, ma resta fuori dal Parlamento. Viene recuperato dal PD, che come detto gli affida un ruolo cruciale, un ruolo di cui egli stesso ebbe a vantarsi nel settembre 2017 alla festa del Pd di Firenze, rivendicando la sua parte da protagonista nella legge che ha imposto dieci vaccini obbligatori. Per lui, per altro, ci volevano tredici vaccini obbligatori: avrebbe aggiunto anche lo pneumococco, oltre all’anti-meningococco B e C, contenuti nel decreto iniziale. E Ricciardi, in qualità di presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha partecipato anche al Piano nazionale sui vaccini, apripista della legge. Nonostante queste significative collaborazioni politiche, Ricciardi nell’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: «Guai se la politica interferisce con la scienza».

Già, perché ora lo scenario politico è cambiato, e a Ricciardi il Governo attuale proprio non va giù, ma con dei distinguo: «Malgrado il buon rapporto personale con la ministra della Salute Giulia Grillo, la collaborazione tra l'Istituto e l'attuale governo non è mai decollata. Al contrario, su molti argomenti alcuni suoi esponenti hanno sostenuto posizioni ascientifiche o francamente antiscientifiche». Quale sia il bersaglio del professore diventa sempre più esplicito nel proseguo dell’intervista: «È chiaro che quando un vicepresidente del Consiglio (Matteo Salvini, ndr) dice che per lui, da padre, i vaccini sono troppi, inutili e dannosi, questo non è solo un approccio ascientifico». Inoltre, prosegue l’ex attore, «Dire in continuazione che i migranti portano malattie è senza fondamento e mette in difficoltà le istanze tecniche, costrette a una specie di autocensura per non contraddire il livello politico».

Insomma, il motivo per cui Ricciardi si sarebbe dimesso è Salvini che vorrebbe la libertà vaccinale (come nella maggior parte dei Paesi Europei) e che dice che i migranti portano malattie. Lo scienziato, anziché dimostrare con fatti e prove che il Vice Premier ha torto, si stizzisce e se ne va sbattendo la porta. Dopo anni di collaborazione con esponenti politici, improvvisamente Ricciardi vuole che i politici stiano lontani dalla Sanità. Una affermazione quantomeno contraddittoria. D’altra parte, oltre a quelli politici ci sono in gioco ben altri interessi quando si parla di salute, e in particolare in quello che è stato il principale campo d’azione di Ricciardi, cioè i vaccini.

Sull’ex presidente dell’Iss sono da tempo in corso indagini per la valutazione dei suoi conflitti di interesse. E’ ormai da tempo accertato che ha fatto da consulente per le case farmaceutiche sui loro vaccini. Per un incarico assunto in Europa, Ricciardi dovette stilare la sua dichiarazione di interessi presso la Commissione europea in data 28 marzo 2013. Il documento rivela che l’ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità ebbe a stilare gli HTA (Health Technology Assessment), cioè la valutazione dell’impatto sulla salute, di una serie di vaccini per le case farmaceutiche. Quello che balza agli occhi è che l’ultimo vaccino per cui fece da consulente fu quello contro il Meningococco B, che è stato poi inserito nel Piano nazionale sui vaccini, nonostante il parere contrario di molti ricercatori dello stesso Istituto Superiore di Sanità. Fece da consulente, inoltre, per i vaccini contro il papilloma virus, che nell’ultimo piano vaccinale è stato inserito anche per i maschi. Come anche è stato inserito nel piano nazionale sui vaccini cui ha partecipato l’antipneumococcico, per cui lui è stato consulente per diverse aziende.

Ad inizio dicembre, i membri del gruppo di lavoro Vaccino Veritas hanno inviato al ministro della Salute Giulia Grillo una richiesta di attivazione di una Commissione d’Inchiesta Ministeriale per «valutazione conflitti d’Interesse e omissione di peculiari informazioni a garanzia della tutela della Salute Pubblica, nonché dell'integrità, indipendenza e trasparenza della Pubblica Amministrazione» a carico di Ricciardi.

Il Codacons ha presentato una diffida urgente e pubblicato tutti i rapporti intercorsi tra Ricciardi e le aziende farmaceutiche produttrici di vaccini. L’eco di queste richieste di chiarimenti è arrivata fino in Inghilterra: il prestigioso British Medical Journal lo scorso 17 dicembre ha pubblicato un articolo dal titolo «Un alto dirigente della sanità pubblica italiana affronta le accuse di non aver reso pubblici i suoi rapporti con le case farmaceutiche».
In realtà il professor Ricciardi queste accuse non le ha neppure menzionate nell’intervista al Corriere della Sera, e l’intervistatore si è ben guardato dal citarle. E’ molto più facile accusare il cattivissimo Salvini, reo di tutti i mali, compreso magari il volerci vedere chiaro nel grande affare delle vaccinazioni.


Marcello Pamio

Alla premiazione dei Golden Globes vengono riunite tutte le star del mondo dell’intrattenimento: cinema, musica, televisione.
Le «Palle d’oro» sono il premio assegnato dall’Associazione Stampa estera di Hollywood e la cerimonia si svolge nei saloni del Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills a Los Angeles, a sole 10 miglia dal Monte Lee dove si erge la famosissima scritta "Hollywood" lunga oltre 100 metri.
Fin qui nulla di strano, visto che la kermesse avviene ogni anno dagli anni Cinquanta.

La notte degli sfarzi irriverenti è stata però sconvolta da una strana e un poco ambigua gag.
Quest’anno i conduttori sono stati Sandra Oh e Andy Samberg.
Ad un certo punto Sandra Oh se ne esce avvertendo i superVip seduti comodamente in platea di arrotolarsi le maniche «perché state tutti per farvi il “flu shot”»!
Mentre lo diceva un gruppo di finti “dottori” e “infermieri” sono usciti brandendo siringhe e tentando (per finta) di fare le vaccinazioni antinfluenzali alle celebrità.
«Questi sono tutti infermieri professionisti dal Rite Aid di Echo Park. Se siete antivaccinisti, mettetevi un fazzoletto sopra la testa e vi salteremo. Costa solo 15 dollari ragazzi, ringraziateci»
Il tutto è stato corroborato dalla canzone LMFAO «Shots».
L’attrice Linda Cardellini ha poi confermato a Vanity Fair che gli aghi ovviamente erano falsi.
Le immagini video hanno immortalato il candidato al Golden Globe Willem Dafoe perché è stato uno degli obiettivi dei finti dottori, e la sua reazione ha decisamente fatto parlare.

Propaganda vestita da gag…
La gag durante il Golden Globe fa pensare molto.
Inscenare una finta vaccinazione ad un galà trasmesso in una diretta fa capire che sono alla frutta.
Per non parlare dello scandaloso annuncio agli anti-vaccinisti in sala, cioè a quelli che hanno l’ardire di mettersi contro il Sistema padronale. «Se siete antivaccinisti, mettetevi un fazzoletto in testa e vi saltiamo», il tutto condito dalle risate isteriche del conduttore.
Le star e gli attori in sala, almeno stando alle immagini riprese, erano del tutto ignari della scenetta, per cui da una parte sembra che abbiamo voluto “fare la conta” degli attori per così dire affidabili.
Della serie «o con noi, o contro di noi».

Dall’altra parte sfruttare una ghiottissima occasione mediatica vista da 20 milioni di americani per inneggiare alle vaccinazioni, fare propaganda.
Il risultato però, vedendo le immagini, è stato controproducente per le menti malate che hanno pensato e organizzato quella finta vaccinazione. Le facce tra l’attonito e il preoccupato degli attori avvicinati dalle siringhe, fa ben sperare che ancora qualcuno, anche all’interno della massonica Hollywood, sa ragionare con la propria testa!

 

«Propaganda nazista ai Golden Globes 2019»
http://www.medicinapiccoledosi.it/vaccini/propaganda-nazista-ai-golden-globes-2019/


Marcello Pamio

«La peste suina africana dilaga in Europa, 9 nazioni colpite»
Così ha aperto il quotidiano «Il Messaggero» il 19 dicembre 2018.
È quanto sarebbe emerso dalla conferenza ministeriale tenutasi a Bruxelles e convocata con urgenza dal commissario alla salute Vytenis Andriukaitis.
Gli untori questa volta sono i cugini dei maiali, i cinghiali.
Il Commissario europeo spiega che «in diverse regioni d’Europa la popolazione di cinghiali si è sviluppata in modo incontrollato, questo ha un ruolo importante nella diffusione e persistenza della malattia».[1]
Suini e cinghialate a parte, il messaggio del Sistema è chiarissimo: occhio che è in arrivo la mortale influenza H1N1.

La strage suina…
Nel mondo sono centinaia di migliaia le morti per influenze varie, eppure bastano una manciata di casi isolati per innescare il pandemonio.
Quando infatti i media si focalizzano, accendendo i riflettori, bastano pochissimi casi mirati per scatenare il panico tra i sudditi-non-pensanti.
Tra la fine del 2018 e l’inizio del nuovo anno i media hanno - non a caso - iniziato a martellare ed amplificare casi di morte avvenuti presumibilmente a seguito dell’influenza suina.
A fine dicembre una giovane giornalista americana di 26 anni, Bre Payton è stata prima ricoverata per complicanze respiratorie e poi morta a causa, dicono, del virus H1N1 e della meningite.
Dal giorno di Natale è in coma Robert Brennan, un ragazzo di 14 anni ricoverato in condizioni disperate nel reparto di terapia intensiva all’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool. Rischia di morire, ma anche se sopravvivrà il suo cervello ha riportato danni irreversibili[2]. Anche in questo caso si parla del virus H1N1.
Questo è l’inizio della fine…

Un po’ di storia
Facciamo un salto indietro nel tempo, a febbraio 1976 negli Stati Uniti d’America.
In quel periodo la tv mandava in onda continuamente spot pubblicitari per terrorizzare i sudditi americani e convincerli a farsi vaccinare contro l’influenza suina!
Scomodarono perfino il presidente Gerald Ford, il quale impose per legge il vaccino dopo che la presunta epidemia colpì la base militare di Fort Dix nel New Jersey, uccidendo 19 militari.
Ovviamente fu una chiara False-Flag, perché si sono scordati di dirci che molto probabilmente la vera causa delle morti è da imputare ai numerosi vaccini somministrati ai soldati… Non a caso il 27 aprile 2009 (quando ancora erano liberi di scrivere), il quotidiano «Time» riportava che il vaccino del 1976 provocò dozzine di morti e gravi effetti collaterali come la Sindrome di Guillan-Barré (progressiva paralisi agli arti), ma non solo: ci furono addirittura più morti (oltre 30) per colpa del vaccino che per il virus dell’influenza suina.[3]

La maggior parte delle persone però non ha una memoria storica, e difatti la storia si sta ripetendo.
I media veicolano solo notizie terroristiche, e i responsabili della salute pubblica, invece di fare ordine e chiarezza, spingono alle vaccinazioni di massa. Big Pharma intanto sfrega gli artigli…

Affari d’oro per Big Pharma
Forse la colossale presa in giro della finta pandemia di influenza suina del 2009 non è bastata.
La cosa certa è che ha permesso alle industrie di diventare sempre più potenti!
Ricordo che in quell’anno una delle maggiori banche d’investimento, J.P. Morgan (dell’impero Rockefeller), aveva calcolato le prenotazioni fatte dai governi «alle 3-4 aziende in grado di produrre il vaccino su larga scala, almeno 600 milioni di dosi».[4]
Non solo: sempre secondo J.P. Morgan, si dovevano sommare altre 350 milioni di dosi, che avrebbero fatto lievitare le vendite di vaccini a circa 1 miliardo di dosi. Questo solo per i vaccini!
Capito cos’è realmente stata l’operazione H1N1?

Il bottino dei vaccini è stato spartito tra i quattro big della farmaceutica: GlaxoSmithKline, Sanofi Aventis, Novartis e Astra Zeneca, a cui va aggiunto anche quello dei medicinali dove ha primeggiato Roche con il mitico Tamiflu e ancora la Glaxo con il Relenza.[5]
Qualcuno all’epoca aveva parlato di sicurezza del vaccino contro l’A-H1N1?
Macché: «sulla sicurezza del vaccino non si scende a compromessi» aveva proclamato Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell’OMS![6] 
Per coerenza, dall’11 giugno 2009 la stessa OMS ha innalzato il livello di sicurezza a 6, cioè il massimo dell’allerta: in una simile emergenza l’Organizzazione sovranazionale può legittimamente «costringere» i sudditi a farsi vaccinare, a limitare gli spostamenti e può imporre quarantene.

Infine per assicurare le centinaia di milioni di dosi entro l’autunno - scrive il britannico «The Guardian» - l’EMA (l’ente europeo dei farmaci) aveva permesso alle società produttrici di scavalcare la fase dei test su larga scala sugli uomini. D’altronde si era in piena pandemia, le strade avevano montagne di cadaveri accatastati…
In pratica l’Agenzia europea ha autorizzato, scavalcando ogni concetto di sicurezza, la «procedura rapida» perché appunto vi era la «pandemia» con livello 6.
Ci stupiamo che oggi l’EMA non intervenga nello scandalo delle analisi effettuate sui vaccini pediatrici?
La pandemia di influenza suina è stata ed è una truffa colossale assai pericolosa.
Truffa perché Big Pharma con la paura incamera miliardi di dollari; pericolosa perché nasconde un grossissimo problema di salute pubblica: i vaccini ed i veleni chimici che contengono.

Note

[1] «La peste suina africana dilaga in Europa, 9 nazioni colpite. “Abbattere i cinghiali”», https://www.ilmessaggero.it/salute/medicina/peste_suina_europa_cinghiali_19_dicembre_2018-4183187.html   

[2] «Influenza suina, 14enne in coma dal giorno di Natale. La madre: «Se sopravviverà avrà danni permanenti» https://www.ilmessaggero.it/mondo/influenza_suina_coma_14_anni_natale_cervello-4213372.html

[3] «How to Deal with Swine Flu: Heeding the Mistakes of 1976» , Time, 27 aprile 2009, www.time.com/time/health/article/0,8599,1894129,00.html

[4] «Virus A, affari d’oro per Big Pharma. Il vaccino vale 10 miliardi di dollari», Maurizio Ricci, La Repubblica del 22 luglio 2009

[5] Idem

[6] “Influenza A, preoccupazione sul vaccino”, 27 luglio 2009, “Il Gazzettino”

Marcello Pamio

Gli ospedali si mantengono saldamente al primo posto per pericolosità…
Ogni giorno infatti circa 20 persone muoiono per infezioni ospedaliere, e ogni tre giorni invece un neonato subisce un danno sempre all’interno di un ospedale.
L’ultima fotografia che interessa la drammatica condizione dei bambini negli ospedali è stata scattata da AmTrust una società «assicurativa di riferimento in Italia per professionisti e piccole medie imprese».  Stiamo parlando di una delle principali assicurazioni attive nel campo della medicina.

In un Comunicato stampa del 23 ottobre 2018 AmTrust ha presentato i risultati dell’«Osservatorio Baby Case 2018»
L’analisi è stata condotta su oltre 900 casi accaduti e denunciati tra il 2010 e il 2017 all’interno di 138 strutture del SSN assicurate dalla Compagnia.
Se in 7 anni sono stati denunciati 900 casi di malasanità significa, come detto in apertura, che ogni 3 giorni 1 bambino subisce un danno!
Dati purtroppo sottostimati, perché AmTrust ha potuto registrare e seguire ovviamente solo i casi denunciati e solo quelli nelle strutture da loro assicurate. E tutti gli altri? Per esempio i danni non denunciati? Non sempre i genitori hanno la forza di reagire chiedendo giustizia; tenendo conto - spiega sempre AmTrust - che la maggior parte delle denunce arriva diversi anni dopo la nascita!
E i danni accaduti in altre strutture? Il Ministero della salute cataloga ben 1386 di strutture di ricovero pubbliche e private in Italia…

La situazione è allarmante ma, per fortuna, si sta edulcorando un po’, stando alle cifre del 2018 che lasciano intravedere una lieve flessione, una inversione di tendenza.
Felicissimi per questa tendenza a ribasso, ma non possiamo stabilire se sia dovuta a un netto ed improvviso miglioramento delle condizioni ospedaliere, o magari agli effetti psicologici nefasti indotti dalla Legge Lorenzin (L.119/2017 sull’obbligo vaccinale), che ha fatto lievitare enormemente la pressione sia sulla classe medica che sui genitori, facendo sì che nessun camice bianco si arrischi più a parlare male dei vaccini (figuriamoci associargli un danno), e forse sortendo lo stesso risultato anche sulle denunce di malasanità!
Giusto oggi, ad esempio, leggiamo che in una sola settimana ben 4 neonati sono morti all’interno dello stesso ospedale di Brescia.[1]
Ovviamente la direzione sanitaria esclude l’esistenza di un nesso fra gli episodi. Il primario del centro Gaetano Chirico afferma: «Non è epidemia, non c’è alcun focolaio, il rischio è di generare timori e allarmi infondati».[2] Sarà sicuramente come dice, ma stranamente tutti i neonati erano ricoverati nello stesso reparto di terapia intensiva…
Anche perché lo stesso reparto era stato chiuso l’estate scorsa dopo la morte di un neonato per un’infezione causata da un misterioso germe.
Ricordiamo però che il problema nazionale è il morbillo e coloro che non si vaccinano!

 

[1] https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/brescia-un-altro-neonato-morto-in-ospedale-e-il-quarto-in-pochi-giorni_3184168-201902a.shtml

[2] «Brescia, neonato muore in ospedale per un’infezione: disposta l’autopsia. È il terzo caso in una settimana», https://www.corriere.it/cronache/19_gennaio_06/brescia-neonato-muore-ospedale-un-infezione-disposta-l-autopsia-terzo-caso-una-settimana-31ce2d30-119c-11e9-9792-87746038bd2f.shtml


Vincenzo D’Anna

All’insaputa di molti, nel nostro Paese si sta consumando una vera e propria battaglia tra coloro i quali invocano la libertà di proteggere il proprio corpo dalle ingerenze dello Stato etico, e quanti, all’opposto, sostengono questa specie di tiranno che pretende di stabilire quale sia il bene da garantire al popolo. Un’espropriazione forzosa, insomma, del diritto di auto-determinazione con i cittadini trasformati in “sudditi obbedienti”, ancorché in nome del bene che la Nazione intende garantire loro anche con la prassi della vaccinazione obbligatoria.

A nulla vale che ci sia un aperta violazione dell’art.32 della Costituzione che pure vieta l’imposizione di trattamenti sanitari. In questo caso però si tratta di ben altro, perché qui si paventa un imminente quanto inesistente pericolo epidemico che renderebbe obbligatoria la pratica vaccinale volta a proteggere la salute pubblica, che, in quanto tale, gode della priorità rispetto alle singole libertà individuali. Un ragionamento ineccepibile se fosse vera la premessa.

Fortunatamente, infatti, l’epidemia di morbillo di cui tanto si è parlato nei mesi scorsi, è del tutto inventata e come fattore epidemico e pericoloso per la salute pubblica, è del tutto irrisoria. Non esiste la definizione di epidemia per patologie come il morbillo, malattia esantematica a prognosi fausta che ha infettato milioni di bambini e che ha indici di morbilità (numero di casi) e di complicanze gravi e/o mortali al di sotto di decine di altre ben più gravi patologie che pure falcidiano l’umanità. Allora da cosa discende questa “forzatura” scientifica e politica giunta addirittura a consentire all’Ordine dei Medici di radiare coloro i quali nutrivano perplessità e dubbi sulla sicurezza, non sulla efficacia si badi bene, della pratica vaccinale? Perché stuoli di medici sono stati zittiti con il bastone quando la Scienza, fin dal giorno in cui è nata, si è sempre basata sul dubbio, sull’indagine, sull’accertamento continuo fatto di studio, approvazione o confutazione dei saperi acquisiti o tramandati da studiosi di epoche precedenti? Perché per i vaccini si dovrebbe tornare alla teoria Aristotelica dello Ipse Dixit, cioè della verità assoluta ed immutabile, in aperto contrasto con la scienza moderna?

Eppure l’Epistemologia (ricerca della verità) scientifica ci insegna che tutto progredisce per conferme oppure falsificazioni dei risultati.

Perché, allora, si ha paura di quanti avvertono che i vaccini non sono sicuri fino a quando non si scoprirà la loro esatta composizione, quella degli additivi, dei conservanti, degli adiuvanti e degli scarti di produzione di cui essi sono composti? Perché iniettarli nei corpi di bimbi appena nati oppure ad appena tre mesi di vita, quando il loro sistema immunitario e le difese organiche sono notoriamente immaturi ed incompleti? Perché, nonostante le polemiche, l’Aifa (Agenzia per il Farmaco) non pubblica gli esami di certificazione e di qualità che sono per legge propedeutici alla commercializzazione di medicinali come, appunto, i vaccini che presentano eventi avversi anche gravi e mortali, come le stesse avvertenze allegate ammoniscono? Perché sostanze come alluminio (nelle creme) e formaldeide sono state ritirate dal commercio in quanto tossiche ma intanto continuano ad essere presenti nei vaccini?

Di recente ricerche commissionate e pagate da un’associazione di genitori contrari all’obbligo vaccinale, hanno evidenziato che alcuni di questi prodotti conterrebbero decine di impurità e di sostanze potenzialmente tossiche e/o nocive e tuttavia gli scienziati hanno pensato bene di irridere tali analisi senza tuttavia esibire gli esami che pure gli organi di controllo di qualità e sicurezza avrebbero dovuto realizzare!

Come mai? E come mai il presidente dell’istituto superiore di Sanità si è dimesso perché in aperto conflitto d’interesse con decine di consulenze ben retribuite dai produttori di vaccini ed il tutto è stato fatto passare come una forma di protesta contro il governo reo di aver assunto posizioni anti-scientiste? Perché nonostante le varie denunce né le procure, né i Nas hanno agito per rendere pubbliche le procedure dei controlli di legge? Perché si continua a tollerare un lacuna giuridica che consente ai produttori di vaccini di non dover eseguire tutti gli esami sul prodotto finito?

Sono questi i quesiti sistematicamente ignorati da stampa e mondo accademico in Italia dove una schiera di pseudo esperti dà per vero e provato quel che forse vero e sicuramente provato non è. È nell’interesse dei cittadini ignorare queste cose?

Nel nostro Paese c’è molta gente che teme per la libertà ma essendo la libertà una conquista di tutti i giorni, non possiamo accettare che essa venga delegata agli interessi della politica politicante e della scienza finanziata e perciò tacitata dalla Big Pharma di turno.

Vincenzo D'Anna, Presidente Ordine Nazionale Biologi