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Impianto neurale per “manipolare” il cervello via smartphone…


Marcello Pamio

Sempre più spesso la realtà in cui viviamo si fa gioco della fantascienza proiettata al cinema.
D’altronde non è così strano se ci pensiamo attentamente: la macchina massonica hollywoodiana serve proprio a preparare il futuro plasmando il presente.
Innumerevoli sono i film in cui ci si ritrova in un lontano futuro distopico, nel quale la popolazione è controllata mentalmente dal malvagio di turno.
Purtroppo per noi, questo futuro è arrivato!

Una recentissima ricerca[1] ha dato vita ad un nuovo dispositivo in grado di colpire specifici neuroni utilizzando in combinazione farmaci e fotostimolazione! Tradotto: è possibile assistere al controllo dei circuiti neurali utilizzando un impianto cerebrale gestito da uno smartphone!Tale progetto, frutto del lavoro sinergico tra Corea e Stati Uniti, potrebbe aiutare lo studio sul cervello e le sue malattie come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, ecc.
Così almeno ce la vogliono raccontare!

Secondo Raza Qazi, autore dello studio e ricercatore del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST) e della University of Colorado Boulder: «Il dispositivo neurale wireless consente la neuromodulazione chimica e ottica cronica che non è mai stata raggiunta prima d’ora».
Vorrebbero quindi sfruttare la tecnologia per studi farmacologici che potrebbero aiutare a sviluppare nuove terapie. Ma non solo...
Secondo Michael Bruchas, professore di anestesiologia e medicina del dolore all’Università di Washington, la tecnologia: «consente di ‘sezionare’ meglio le basi del comportamento del circuito neurale e di vedere in che modo i neuromodulatori specifici sintonizzano il comportamento in vari modi».

Studiano come controllare il comportamento umano mediante un dispositivo neurale wireless in grado, tra le altre cose, di somministrare farmaci specifici mediante un semplice cellulare!
Sicuramente i neuroscienziati battono in fantasia i fratelli Wacowski, uno a zero!
Ma se tale dispositivo neurale può essere controllato dall’utente mediante un semplicissimo smartphone, non è possibile un suo utilizzo (in remoto, cioè a distanza) anche da qualcun altro, magari con ideali meno nobili?
Le scoperte delle neuroscienze avanzano a passo spedito, come pure lo sviluppo di tecnologie neurali.
La conseguenza è che mai come ora nella storia dell’umanità il rischio del controllo assoluto dell’uomo è non solo realistico, ma a dir poco agghiacciante!

 

Per approfondire:

«Un impianto neurale per “manipolare” il cervello via smartphone», Claudia Svolacchia

https://biomedicalcue.it/impianto-neurale-cervello-smartphone/15335/?fbclid=IwAR2yV5VZvw-op3RBr-CwsWmnnXH6CKsvTo33qe4vEhxCZaungki8DAaPWSQ

 

[1] La ricerca è stata pubblicata su «Nature Biomedical Engineering»

 https://www.nature.com/articles/s41551-019-0432-1

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