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I pazzi dosano nel sangue una proteina specifica detta PSA (Antigene Prostatico Specifico).
Il valore soglia (deciso per alzata di mano 😂) è 4 ng/ml, ma da anni stanno spingendo per la biopsia con Psa > 2,5! 😳
Stiamo parlando di 4 miliardesimi di grammo per millilitro di sangue! Quantità infinitesimali anche per le apparecchiature più sofisticate!
Pochi sanno che il livello del Psa varia moltissimo con l’età, con le dimensioni della ghiandola, per una banale infiammazione (prostatite) e può dipendere da stimoli meccanici (sforzi fisici, attività sessuale, sfregamento della sella della bici, ecc.).
E' una colossale ma pericolosa presa per il culo, perché il tumore si può trovare ad ogni livello di PSA, anche inferiore a 1! Quindi affidabilità pari al ridicolo.
Per non parlare della biopsia: un intervento chirurgico serio, anche se viene banalizzato. Con un 𝘢𝘨𝘩𝘦𝘵𝘵𝘰 lungo 18 cm si strappano campioni di tessuto (buchi) anche fino a 30 punti diversi!
Il motivo scientifico è presto spiegato: dato che la ghiandola non si può vedere il genio in camice bianco la buca dappertutto per aumentare statisticamente la probabilità di "beccare" le cellule tumorali!
Siamo al cabaret. La vita di un uomo dipende dal culo o dalla sfiga di beccare cellule atipiche! 😂
Che sia per questo che la Natura ha nascosto la prostata posizionandola in un punto non accessibile?
Comunque sia, bucherellarla qua e là fa aumentare il reale rischio di degenerazione…
L'altro dato interessante è l’aumento del cancro dopo l’introduzione dell’esame del PSA. Dopo il 1986, con l'inizio del test, il numero di tumori guarda caso è raddoppiato e poi decollato. Oggi sappiamo che lo screening non riduce la mortalità, ma fa solo aumentare le diagnosi e le sovradiagnosi!!!
Il reale rischio di morire per cancro è il 3%, e questo significa che il 97% (sovradiagnosi) degli uomini avrà più danni che benefici!
Dati confermati da recenti studi pubblicati sul New England Journal of Medicine: lo screening prostatico non ha alcun effetto sulla mortalità!
Infine c'è il problema della specificità: gli screening hanno moltissimi falsi positivi che indurranno a biopsie non necessarie ma con conseguenti effetti collaterali gravi (impotenza, incontinenza, dolore, ecc..).
Se dopo quanto detto farete ancora l'esame del PSA, beh, si chiama karma! Io morirò quando arriverà la mia ora, ma certamente integro con tutte le ghiandole al loro posto…

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Questo articolo pubblicato dal British Medical Journal a luglio 2024 è assai interessante perché finalmente mette il dito su una piaga sociosanitaria che denuncio da sempre (nei miei libri: "Cancro SPA" e "La Fabbrica dei malati").
Negli ultimi decenni i tassi di incidenza del cancro alla prostata hanno subito notevoli variazioni parallelamente ai test del PSA.
Tradotto: da quando hanno iniziato con l'assurdo e pericolosissimo esame dell'Antigene Prostatico Specifico (PSA) il numero di tumori è schizzato alle stelle. Chissà come mai, vero?
Ma i tassi di mortalità nel periodo 1980-2020 sono stati molto più bassi e meno variabili dei tassi d'incidenza: la variazione fino a 20 volte nell'incidenza del tumore contrasta con una corrispondente variazione di 5 volte nella mortalità! I ricercatori stanno puntando il dito contro la "sovradiagnosi": il più grave effetto collaterale degli screening!!!
In pratica quello che i camici bianchi diagnosticano con il test del PSA altro non sono che condizioni ridicole, non pericolose (come cisti, noduli, tumori incistati, ecc.) che non evolveranno mai, che non creeranno alcun problema alla salute, ma una volta scoperte, oltre a creare una fottuta paura di morire, obbligano il medico interventista a proseguire con le indagini.
E qui viene il bello. L'antipasto è un lungo e grosso dito medio dell'urologo che penetra l'ano alla ricerca della ghiandola perduta… Dopodiché il menù vero e proprio prosegue con una aberrante biopsia. Un ago lungo 18 cm, sempre dal buco del culo trapassa l'intestino retto, per andare a trapanare decine di volte (anche fino a 30 prelievi) una delle ghiandole più delicate, sensibili e importanti per l'uomo. Il sorbetto a questo punto lo degusteranno i vostri parenti fuori dalla camera ardente…
Bisogna essere pazzi o avere disturbi cognitivi per subire volontariamente una simile tortura. Ma questa è la medicina, bellezza! Questa è la prevenzione 🤣🤣🤣
Mi rivolgo a voi donne, che siete avanti anni luce rispetto a noi: svegliate dal coma gli uomini che avete accanto prima che sia troppo tardi. Non è molto simpatico infatti avere un compagno con il calzino pendente in mezzo alle gambe (impotenza) e col pannolone (incontinenza).
Viceversa, se volete sbarazzarvi della vostra metà, consigliategli dei lunghi giri in bici (con la sella dura che sfrega il perineo infiammando la ghiandola) ed esami costanti del PSA…🤣🤣🤣
Scherzi a parte state lontanissimi dai medici, evitando come la peste l'esame del PSA e godetevi la Vita al meglio, soprattutto la parte più intima delle relazioni, dato che la prostata è la ghiandola che gestisce e supervisiona il programma speciale, biologico e sensato della sessualità…

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"I messaggi insistenti del marketing e della pubblicità hanno convinto il pubblico a credere nell’equazione: cure mediche = salute.
Di fatto è vero il contrario: la medicina moderna è diventata la principale causa di malattia”
, Hans Ruesch.

l 25 giugno 2005 il British Medical Journal (BMJ) lanciava l’allarme della “eccessiva medicalizzazione e della continua riduzione dei valori di normalità”. Nell'editoriale si denunciava una situazione paradossale: se venissero applicate le attuali (dell'epoca) linee guida, all’età di 24 anni il 50% della popolazione norvegese sarebbe a rischio e a 49 anni tale percentuale salirebbe addirittura al 90%!
Una denuncia chiarissima, quando ancora le cose si potevano dire, dove si parla espressamente di eccessiva medicalizzazione della vita.
“Il bacino della normalità si sta restringendo a una pozzanghera” ha detto Til Wykes, professore di Psicologia Clinica e Capo della Scuola di Salute Mentale presso il King's College di Londra.

Ed è proprio così: la medicinah per fregare sempre più sudditi ha codificato un geniale quanto diabolico sistema di parametri chiamati “valori di normalità”, onnipresenti negli esami.
Attenzione non si tratta di numeri qualsiasi ma di valori in grado di decidere se siete sani o malati, se dovete prendere farmaci a vita, oppure no. Iniziate un po' a capire il giochetto?

Gli esami laboratoristici (sangue, urina, feci, ecc.) sono stati inventati proprio per giustificare questa colossale fregatura.

Misurano una o più sostanze specifiche (proteine come il PSA, zucchero, grasso, pressione arteriosa, ecc.) e i "risultati" vengono confrontati con i parametri che LORO hanno deciso essere la "normalità"! Sei fuori dal range? Cazzi tuoi: sei malato!
Poco importa che gli esami abbiano una affidabilità risibile (falsi negativi e positivi) e che siano una semplice quanto inutile fotografia istantanea (che cambia continuamente): ogni anno centinaia di milioni di persone oggettivamente sane diventano malate perché i grandi esperti (unti dalle case farmaceutiche) abbassano costantemente questi "valori di normalità".
Siamo polli in batteria e anche tra i leoni da tastiera, quelli che criticano ferocemente il Sistemah, al primo esame sballato, al primo gnocchetto nel seno o alla prima pisciata strana, corrono come anatroccoli smarriti dalla Scienzah disperati e impauriti. Infilandosi nel girone infernale…
Io non faccio esami, mi sento bene e il motivo è semplice: non avendo paura sto alla larga dalle grinfie dei camici bianchi!!!
Se si trascende la paura sono fottuti…

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L'amico Michele (ufficialmente diabetico di tipo-1) mi ha appena mandato gli esiti degli ultimi esami.
Beh ragazzi, non ho parole!!!
In data 15 settembre 2023 il suo C-Peptide era 0,5 ng/ml, il 21 dicembre 2023 era salito a 0,7 ng/ml e un anno dopo, il 27 dicembre 2024 è a 0,8 ng/ml! 😱
Il C-Peptide è un composto di aminoacidi che ha origine nelle cellule Beta del pancreas e viene considerato un indicatore di secrezione di insulina endogena da parte del pancreas. Valori bassi indicano una ridotta funzionalità della ghiandola di secernere l'ormone insulinico, e quindi diabete di tipo-1. Così narra la medicinah of course.
Comunque sia, in decenni non ho mai visto salire questo valore, ma sempre e solo abbassarsi!
Ma la Vita è un miracolo se godiamo senza farci fottere dalla PAURA, e Michele lo sta dimostrando, con il valore del C-Peptide che sta salendo, e tutto questo grazie alla dieta chetogenica e alla sua caparbietà pazzesca!
Avanti sempre, perché chi si ferma è perduto!!!

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Marcello Pamio - 7 gennaio 2023
Questo articolo proposto dall'amico Maurizio Blondet è assai interessante e va letto tutto fino alla fine!
Una recente indagine di laboratorio eseguita un patologo americano rivela che per le iniezioni del diserbante, non c'è stato un minimo di controllo di qualità. Fin qui nulla di nuovo direi. Ne hanno analizzate 100!
Alcune fiale erano soluzione salina, mentre altre erano cariche di contaminanti vari, come il tristemente noto PoliEtilenGlicole (PEG) che può causare shock anafilattico e impedire una corretta risposta immunitaria! Mediante la spettrometria di massa ha rivelato la presenza di particelle metalliche: alluminio, silicio, magnesio, cloruro di sodio, calcio, titanio e ferro. In nessuna hanno visto il grafene.
Quindi tutto dipende dal culo che hai (o karma): puoi trovare una fiala carica di PEG con rischio di shock anafilattico e risposta immunitaria disregolata, oppure semplice fisiologica!
Secondo il patologo Ryan Cole, quelli che sembrano microchip o nanotecnologie sono in realtà cristalli di colesterolo, zucchero e sale impilati (placche amiloidi)
Un siero Janssen conteneva quelli che sembrano detriti, inclusa, una scheggia di vetro, mentre tra le fiale Pfizer alcune avevano anche particelle non identificabili, alcune delle quali erano appiccicate tra loro.


“In generale, quando abbiamo esaminato tutti i diversi vaccini, una delle conclusioni a cui siamo giunti è che sono un miscuglio. C’erano vaccini che sembravano non avere particelle, quasi niente, come una iniezione salina [fisiologica, placebo]. E poi il uno era pieno di ogni genere di cose. Hai solo la sensazione che la produzione sia totalmente e completamente incoerente".

Articolo completo https://www.maurizioblondet.it/cosa-ce-nei-vax-spiegato-bene-finalmente/

Marcello Pamio

In una singola dose di vaccino Moderna ci sono 40 trilioni di molecole di RNA messaggero. Un quarto di queste cellule rimarrà nel braccio inoculato, ma i tre quarti entreranno nel sistema linfatico e nel flusso sanguigno. Quando una sostanza è in circolo le cellule che possono assorbirla sono quelle intorno ai vasi sanguigni (endotelio vascolare), e il luogo dove avviene questo è nei capillari! In questi piccolissimi vasi il sangue scorre più lentamente. I pacchetti di geni si aprono e il corpo inizia a mettersi al lavoro leggendo le istruzioni scritte e producendo trilioni di proteine Spike.
Lo scopo della Spike è che il corpo possa riconoscerla come proteine estranea per produrre anticorpi contro essa. Ma qui arriva il problema enorme:

quei frammenti genici verranno inglobati dalle pareti dell’endotelio, ma i vasi normalmente sono lisci per far scorrere meglio il sangue. Dopo il vaccino invece avranno piccoli pezzetti appuntiti sporgenti.

In simili condizioni è assolutamente inevitabile che si formino dei coaguli di sangue, perché le piastrine circolando continuamente alla ricerca di vasi infiammati, non appena ne trovano uno creano un coagulo!

I coaguli a livello capillare sono microscopici e disseminati, e non si possono vedere con gli esami tradizionali (Tac, Risonanza, ecc.) solo un test chiamato D-Dimero è in grado di stabilire questa condizione pericolosissima.

Quindi la maggior parte delle persone sta sviluppando coaguli di sangue senza saperlo!

Questi vaccini stanno creando danni permanenti, ma il peggio deve ancora venire, perché ci sono alcuni tessuti nel corpo come intestino, fegato e reni che possono rigenerarsi abbastanza bene, ma altri come cervello, midollo spinale, muscolo cardiaco e polmoni, no! Una volta danneggiati il danno sarà permanente. I giovani che si stanno ammalando di miocardite a causa di queste iniezioni avranno il cuore definitivamente danneggiato.

E con ogni successiva iniezione i danni si sommano…

Cosa accadrà nei prossimi mesi o anni? Perché nessuno parla e denuncia? Dove cazzo sono i medici? Tutti venduti o impauriti?

Il dottor Charles Hoffe è un medico di Lytton in Canada. A luglio 2021 la cittadina dove lavorava è stata distrutta da un violento incendio perdendo completamente il suo studio privato dove analizzava i dati del test D-Dimero. Stava raccogliendo e analizzando dati inquietanti sulla condizione di salute dei vaccinati.

Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre,
ma non potete ingannare tutti per sempre
Abraham Lincoln


Marcello Pamio

Nonostante il bailamme mediatico, finalmente qualcosa inizia a trapelare.
Il 5 marzo 2020 sul quotidiano “San Francisco Chronicle” è uscito un articolo dal titolo: “Why some coronavirus patients are getting inconsistent test results”, “Perché alcuni pazienti con coronavirus stanno ottenendo risultati di test incoerenti”.(1)

L'autrice del pezzo Catherine Ho racconta l'emblematico caso del signor Rick Wright: un residente di Redwood City che si è auto-isolato a casa da quando è stato rilasciato dall'Università della California, San Francisco, la scorsa settimana.
La cosa interessante è che Wright ha effettuato 7 test di coronavirus nelle ultime due settimane che hanno prodotto risultati a dir poco inquietanti: negativo un giorno, positivo il successivo, positivo un paio di giorni dopo e infine di nuovo negativo.
Ulteriori test che ha fatto questa settimana hanno dato i medesimi risultati discordanti!
Wright non ha mostrato alcun sintomo del virus, ma era tra i passeggeri della nave da crociera Diamond Princess evacuati dal Giappone e messi in quarantena alla base aerea di Travis.

Purtroppo questo non è l'unico caso in cui i risultati del test per il coronavirus sono inconcludenti.
Una donna per esempio, evacuata da Wuhan e messa in quarantena presso la base dell'aeronautica militare di Lackland a San Antonio, era stata rilasciata questa settimana dopo che il tampone per ben due volte aveva dato segno negativo. Ma un test successivo ha dato esito positivo, per cui le autorità l'hanno rimessa in quarantena!
Gli esperti dei CDC si sono affrettati a dire che i risultati contrastanti non sarebbero dovuti alla poca affidabilità del test stesso, ma al fatto che il virus possa apparire più evidente in una parte del corpo piuttosto che in un'altra (il tratto respiratorio inferiore, superiore, naso o gola, ecc.).
Quindi a seconda di dove ti viene fatto il tampone si possono avere risultati non solo diversi ma anche contradditori.
Questa la possiamo chiamare scienza?

A conferma che i test per il coronavirus lascino molto a desiderare, ecco lo studio pubblicato il 5 marzo 2020 sul sito governativo www.pubmed.gov, la banca dati di biomedicina più importante al mondo.
Titolo: “Potential false-positive rate among the 'asymptomatic infected individuals' in close contacts of COVID-19 patients”, “Tasso Potenziale di falsi positivi tra gli individui infetti asintomatici a stretto contatto con i pazienti COVID-19”.(2)

I risultati sono sconvolgenti: quando il tasso di infezione dei contatti stretti, la sensibilità e la specificità dei risultati riportati sono stati presi come stime puntuali, il valore predittivo positivo dello screening attivo era solo del 19,67%; al contrario il tasso di falsi positivi era 80.33%.
Le analisi di sensibilità hanno supportato i risultati positivi per oltre il 47%.
Significa che quasi la metà dei test (e sicuramente molti di più) fatti agli “individui infetti asintomatici” a contatto con i pazienti COVID-19, potrebbero essere FALSI POSITIVI!

Oltre la metà dei tamponi
sarebbero FALSI POSITIVI

Il problema dei falsi positivi
Questo è un problema gravissimo, perché se dicendo ad una persona che ha una semplice influenza non succede nulla (tutti sanno essere un malanno stagionale che guarisce da solo), sentenziare invece ad una persona, magari attraverso uno scafandro da palombaro, che il suo tampone positivo indica che ha dentro il corpo un virus assassino (oltre 3000 morti), significa gettarla nel panico totale. Tutto ciò grazie al terrorismo mediatico dei giornalisti e degli esperti del settore.
Se poi questa persona viene ricoverata e messa in isolamento, i suoi sintomi si aggravano esponenzialmente portando alla degenerazione polmonare in maniera gravissima, per finire magari intubati e in rianimazione.
Il panico della morte, vissuto nella solitudine e nell'isolamento, attiva gli alveoli a livello polmonare provocando complicanze impensabili e soprattutto degenerative...
Detto questo è così folle pensare che molte persone (che rientrano nei falsi positivi) stiano morendo letteralmente di PAURA?

Per approfondire

Giuseppe Nobile: https://www.facebook.com/notes/giuseppe-nobile/coronavirus-2019-non-esiste-un-test-per-la-diagnosi-numero-molto-alto-di-falsi-p/2907776755948624/  

Note
(1) https://www.sfchronicle.com/health/article/Why-some-coronavirus-patients-are-getting-15106671.php
(2) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32133832 

Una piccolissima ghiandola della dimensione di circa 3 centimetri che la Natura ha sapientemente posizionato in una zona inaccessibile, nasconde una funzione eccezionale. Senza la prostata infatti non sarebbe possibile generare una nuova vita, quindi per l’evoluzione della specie umana è importantissima!
Il greco “prostata” vuol dire «accompagnare in terra straniera»...

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=PqKT2M6oMS4[/embedyt]


Marcello Pamio

Non ho mai pagato in vita mia il balzello chiamato canone Rai, ma dopo gli ultimi accadimenti televisivi che purtroppo ho perduto, sto seriamente pensando di diventare un bravo e onesto contribuente.
Ebbene sì mi piacerebbe infatti contribuire a pagare lo stipendio a Wladimiro Guadagno, per gli amici Luxuria, per le sue precise lezioni di transgender dedicate ai ragazzini, e poter ricevere comodamente sul divano di casa le invocazioni sataniche della vergine sanremese, al secolo Virginia Raffaele.
Della serie: la Vergine che invoca Satana, simbolicamente è geniale!

Mentre rifletto sul da farsi, il mondo accademico sta riflettendo sulle analisi vaccinali...
A Pavia i professori dell’ateneo bloccano gli esami di Stato per protesta contro le posizioni sui vaccini del Presidente dell’ordine dei biologi Vincenzo D’Anna.
Il prof. Carlo Alberto Redi, decano del dipartimento di Biologia e uno dei più importanti genetisti italiani (dicono i media mainstream) condivide pienamente la protesta, affermando che «l’ordine nazionale sta facendo delle scelte che non suonano scientifiche. È giusto boicottare gli esami, spero che l’esempio venga seguito dalla comunità scientifica».
Che dire? Sono pienamente d’accordo con il decano Redi.

Non solo mi auguro che si blocchino tutte le università, anche quelle non sanitarie, ma spero in una protesta ancor più forte: l’auto-sospensione e/o licenziamento in massa di tutti i docenti che non vogliono promuovere le analisi di quei farmaci che vengono inoculati su centinaia di migliaia di neonati. Diamo un segnale deciso a quel pericoloso brodo antiscientifico che sta crescendo.
Diciamo una volta per tutte: la Scienza Vera, quella assolutamente non democratica, perché dovrebbe promuovere esami e analisi dei farmaci e vaccini che sono in commercio da anni?
Se vengono usati sulla popolazione, neonati inclusi, da anni sicuramente i test di sicurezza da qualche parte ci sono. Eccheccazzo!
Le istituzioni (Aifa, Iss, Ema) quindi fanno benissimo a non pubblicare gli studi perché da una parte sarebbe come piegarsi alle intimidazioni di potenti gruppi e associazioni di lobbisti come il Corvelva, e dall’altra darebbero il fianco ad altri attacchi vergognosi da parte sempre dell’antiscienza.

Solo un povero mentecatto infatti potrebbe dubitare delle industrie produttrici, che spendono miliardi di euro per debellare tutte le malattie del globo. O forse state pensando che ci vogliono ammalati?
Dietrologia becera a parte, l’ultima bella notizia arriva proprio dal Corvelva, l’associazione veneta colpevole di aver eseguito privatamente gli assurdi quanto inutili esami vaccinali: restituiranno infatti all’Ordine Nazionale dei Biologi la donazione che avevano ricevuto proprio per eseguire i test.
Questo dimostra che non tutto il male vien per nuocere; e siccome è bene quel che finisce bene, sono dell’umore giusto per andare a comperare la tv e pagare il canone rai, anche perché se a Sanremo hanno invocato nientepopodimenoché satana, non oso immaginare chi potranno invitare prossimamente a “Porta a Porta”….

Articolo 

https://www.corvelva.it/it/speciali-corvelva/comunicati/corvelva-rinuncia-al-contributo-dell%E2%80%99ordine-nazionale-dei-biologi.html


Marcello Pamio

"Se non capiamo le immagini dell'inconscio
o rifiutiamo la responsabilità morale che abbiamo dei loro confronti
vivremo una vita dolorosa"
C.G. Jung

La paura è una emozione importantissima che ci avverte di un pericolo.
In Natura la sua funzione è basilare perché, avvertendoci di una situazione rischiosa, dà l’opportunità per sopravvivere.
Ma mentre negli animali, una volta superato il pericolo, dopo aver lottato o essere fuggiti, la paura non serve più, nell’uomo avviene qualcosa di paradossale.
L’uomo infatti è l’unico animale al mondo che 24 ore su 24 respira e trasuda paura da ogni mitocondrio cellulare.

I «pericoli» per l’uomo moderno però non sono le belve feroci nascoste nella foresta e pronte a saltargli addosso, bensì semplici pensieri originati dal cervello: paura dei virus, delle malattie, anche la semplice guida dell’auto può diventare fonte di tensioni; per non parlare del lavoro, del terribile titolare, degli esami a scuola o degli esami in ospedale. Proprio questi ultimi saranno il tema del presente lavoro.
Va ricordato che per il cervello umano pensare e immaginare una situazione o viverla realmente è la medesima cosa. Questo fa sì che la paura reale o la paura immaginaria attivi nell’encefalo le aree corrispondenti all’attacco o alla fuga, con cascate ematiche di adrenalina, cortisolo, glucosio e ormoni vari, come l’antidiuretico Adh.

La paura per esistere ha bisogno di un pericolo
Negli animali, come detto, la paura per esistere deve corrispondere ad un pericolo reale, altrimenti non ha senso per la Natura! Nel bipede umano invece, la paura può esistere anche se il pericolo è solo immaginato.
Quella che sembra una banalità risulta invece il punto nodale di tutto: se abbiamo timore di qualcosa (inesistente), creiamo noi stessi il pericolo (reale) così da giustificare il nostro timore!

Forse un esempio aiuterà a capire meglio questa situazione.
La medicina si avvale di esami specifici chiamati marker tumorali, i cui valori aumentano - secondo la visione ortodossa - quando c’è un cancro. I marcatori (spesso ormoni, enzimi o proteine dosate nel sangue) sono dei parametri fissi stabiliti da qualche comitato (i cui membri sono quasi sempre collusi con le industrie del farmaco) e per la medicina allopatica indicano la presenza o meno di un tumore.
Il genio Pitagora insegnava la magia dei numeri, ma sicuramente non avrebbe mai immaginato che essi sarebbero stati usati dopo venticinque secoli per decidere la vita o la morte di milioni di persone: è proprio quello che sta accadendo al giorno d’oggi. 

Un uomo di cinquant’anni in piena salute e con la gioia di vivere, consigliato dal proprio medico di fiducia, fa l’esame del Psa. L’esito da come valore 5 (il limite di «normalità» è 4).
Di punto in bianco la salute ferrea dell’uomo inizia a vacillare sotto i colpi devastanti del dubbio e della paura del cancro e in men che non si dica egli si ritroverà a girovagare terrorizzato tra ospedali, urologi e radiologi. La sua tragedia umana finirà con un dito medio nel didietro, oppure con la sua povera prostata massacrata da un ago lungo 18 cm (vedere foto sotto), usato per prelevare campioni di tessuto, eseguendo dozzine di piccoli buchi.

In questo ultimo caso la sua esistenza è stata letteralmente sconvolta da un semplice numero!
Paradossalmente se il Psa fosse stato 3, la sua vita sarebbe continuata alla perfezione e in totale salute…

Se infatti una persona con la paura del cancro crede in tali parametri, sta letteralmente mettendo a rischio la sua stessa esistenza.
Come dimostro nel libro «La fabbrica dei malati» i marker sono esami fallaci che non dicono nulla e proprio per questo non dovrebbero essere usati come screening di massa.
Ma per il pensiero collettivo dei medici e dei sudditi, i marcatori sono affidabili.
Questo per dire che se una persona ha PAURA del cancro e si sottopone agli esami di rito, potrebbe vedere i marker tumorali salire!

LA PAURA HA BISOGNO DI UN PERICOLO: la paura del cancro trova giustificazione quando i marker crescono…

Ed ecco il vero motivo per cui sono cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni esami, screening e tutta la diagnostica per immagini. Non servono mica a prevenire i malanni, anzi, lo scopo è proprio il contrario: più esami infatti producono più diagnosi, e quindi più malati, il tutto per la gioia delle lobbies farmaceutiche!
Non si tratta di medicina, ma di matematica e statistica: siamo nel marketing e non nella prevenzione.
Ed è per questo che i vari gruppi “panel” di esperti abbassano regolarmente i cosiddetti «valori di normalità»: colesterolo, ipertensione, trigliceridi, glicemia, psa, ecc.
Più li abbassano e più persone oggettivamente sane diventano malate!

Cosa sono realmente gli esami
Non entro nel merito dei singoli esami e/o screening perché sono stati dettagliatamente trattati nel mio libro citato prima, qui vedremo alcuni esami sotto la lente delle Leggi biologiche.
Prima però cerchiamo di rispondere alla domanda: come mai vengono eseguiti tali esami, non dal punto di vista biologico, ma da quello ufficiale.
Vengono eseguiti perché «definiscono» le alterazioni (colesterolo, glicemia, ecc.) biochimiche dell’organismo, ma essendo questo un banale fotogramma, una foto istantanea di un momento, non possono dire assolutamente nulla sulle cause o sullo stato emozionale della persona.
Poi «definiscono» lo stadio della patologia, ma in quanto istantanea, non possono dire nulla anche sullo sviluppo futuro. Infine stabiliscono la prognosi e «definiscono» la terapia, che ovviamente sarà a base di farmaci tossici (una delle prime tre cause di morte al mondo).
Da questo si può evincere che gli esami massificati, esattamente come vengono fatti oggi, NON possono prevenire alcuna «malattia», ma semmai aiutano a trovare il malato nel sano, facendo aumentare a dismisura le diagnosi.

Esami del sangue e il senso biologico di alcune «alterazioni»
Non si vuole dare nessuna indicazione sull’utilità o meno degli esami, a questo scopo rimando al mio libro. In questa sede si vuole solo osservare le «alterazioni» (chiamate malattie) dal punto di vista del senso biologico.

Colesterolo alto
Siamo nelle cosiddette «dislipidemie», cioè nelle alterazioni dei lipidi circolanti.
Come detto prima i «valori di normalità» per il colesterolo hanno subito infinite modifiche a ribasso. Basti sapere per esempio che negli anni Ottanta il colesterolo totale era considerato “normale” sui 280 mg/dL, mentre oggi si viaggia tra i 180 e i 190 mg/dL.
Valori a parte, il senso biologico dell’innalzamento del colesterolo risponde a precise esigenze e richieste biologiche del cervello.
Durante un forte stress, nel pieno di un conflitto, l’encefalo richiede sostanze basilari per superare l’enpasse, come l’ormone cortisolo (detto ormone dello stress e secreto dalle ghiandole surrenali), e quindi è biologicamente sensato l’aumento del colesterolo, visto che i due sono collegati.

Una delle funzioni del colesterolo è anche quella di riparare le alterazioni dell’endotelio vascolare di coronarie e tutti i vasi arteriosi.
Per le coronarie il conflitto è legato alla «perdita di territorio», dove nella fase attiva si ha ulcerazione dell’endotelio vascolare con lo scopo magistrale di aumentare l’afflusso vascolare al miocardio.
La lotta per la difesa del proprio territorio (lavorativo, casalingo, ecc.) è vitale in Natura e necessita di tanto sangue, ossigeno, glucosio, adrenalina, cortisolo (e quindi colesterolo)!
Una volta risolto il conflitto, l’intima delle coronarie viene riparata e interviene, tra le varie sostanze, anche il colesterolo che serve ad incollare e ridare robustezza alle arterie.

Per tanto il colesterolo non è la causa delle placche e dell’arteriosclerosi, ma è solo una componente riparativa. Ma la medicina, come spesso accade, confonde la causa con l’effetto.
Il colesterolo quindi non si alza a causa dell’alimentazione, ma per altri motivi, e non a caso interessa persone un po’ aggressive, ambiziose e competitive. Persone spesso abituate al comando, al dover prendere decisioni e quindi sottoposte a pressioni e tensioni durature. La competitività per esempio nell’ambito lavorativo è un buon motivo per far crescere il “pericoloso” grasso.
Ma le pressioni esterne possono dipendere da problemi economici, separazioni, perdita di una persona cara (che interessa sempre il territorio), attività lavorative ad alta tensione, sport molto competitivi, ecc.
In pratica dove c’è conquista e competizione, il colesterolo è alto, perché è funzionale alla situazione stessa!

Psa alto
Nell’esempio dell’uomo di mezza età fatto prima, non ho specificato che l’esame del Psa non è un esame qualsiasi, come la glicemia o l'ipertensione, ma un vero e proprio marcatore tumorale. Quindi ogni variazione del parametro fa accendere l’allarme rosso….
Il Psa indica l’attività metabolica della piccola e sensibilissima ghiandola prostatica e varia moltissimo in base a condizioni soggettive come l’età, l’attività fisica e quella sessuale.
Esistono anche altre condizioni che influenzano negativamente il suo valore: per esempio una recente eiaculazione, una esplorazione o una ecografia rettale, l’uso prolungato della bicicletta o della moto.
Il medico normalmente non prendendo in considerazione queste condizioni che non c’entrano nulla con la patologia, quando osserva l’innalzamento del Psa, parte con approfondimenti e accertamenti invasivi (biopsie, prostatectomie, ecc.).
Il senso biologico della prostata e quindi di qualsiasi sua manifestazione patologica, ha a che fare con il conflitto detto del «boccone sessuale».
Per cui impotenza o infertilità; disfunzione erettile; sentirsi rifiutato e/o indesiderato dalla compagna; tradito o solo il sospetto di tradimento, ecc.
Tutte queste condizioni, se vissute in maniera conflittuale, possono mettere sotto pressione l’identità e l’orgoglio maschile, andando a modificare la struttura fisica dell’organo in oggetto.
Il tutto perché la prostata è la ghiandola simbolo della "potenza" maschile…

Ferritina
La ferritina è una proteina che può contenere fino a 4.500 ioni di ferro, per cui la sua funzione principale è l’immagazzinamento del prezioso metallo.
Il sangue rappresenta simbolicamente il “clan familiare”, il nucleo della propria famiglia, e non a caso si dice «sangue del mio sangue» riferendosi ai figli…
Questa proteina è presente ampiamente in fegato, milza, midollo osseo e tessuto scheletrico.
Il livello di ferritina nel sangue permette di valutare le riserve di ferro presenti nell’organismo: il patrimonio del sangue!
Simbolicamente il ferro rappresenta la «solidità», la «durezza».
Il senso biologico della ferritina alta ci dice che siamo in fase riparativa, cioè abbiamo risolto un conflitto di inadeguatezza o svalutazione, il cui “sentito” è per esempio: «non riuscire ad essere abbastanza solidi e inflessibili», oppure «non riuscire ad essere tutti d’un pezzo». L’inconscio usa la metafora del «ferro» per comunicare al cervello e al corpo qualcosa che ha che fare con il «duro metallo».
Se la ferritina invece è bassa indica seria e importante svalutazione, ma in fase attiva, quindi in pieno conflitto: le riserve di ferro sono state svuotate, per cui non c’è più la capacità di resistere e/o combattere.

Conclusione
Gli esami proposti dalla medicina, con la scusa fittizia della prevenzione, sono sempre di più, ma il concetto di base è riuscire a comprendere il senso biologico delle alterazioni.
Detto questo va assolutamente ricordato che un esame non è l’Oracolo di Delfi.
Un freddo esame o un semplice numero nel cancro, è completamente diverso dal fatto di averlo il cancro, di viverlo!
Non esiste un solo test affidabile e perfetto nel cento per cento dei casi, e la dimostrazione sono le percentuali altissime di «falsi positivi» (l’apparecchio cioè vede qualcosa che in realtà non c’è) e di «falsi negativi» (la macchina non vede qualcosa che invece c’è).
I «valori di normalità» sono decisi a tavolino da “esperti” sulla busta paga delle case farmaceutiche, quindi in pieno conflitto d’interessi, e una serie di numeri non possono stabilire con esattezza matematica il nostro stato di salute o di malattia.
Le strumentazioni elettroniche per le misurazioni sono macchine costruite dall’uomo, per cui imperfette, con un tasso di errore intrinsecamente onnipresente. Un errore però, come spiegato prima, ha il potere di rovinare e sconvolgere la vita di una persona.
Infine ricordiamo che «LA PAURA UCCIDE PIU’ DELLA MALATTIA».

Per questo motivo a febbraio 2019 partirà un corso in 5 serate, organizzato dall’Associazione «Scienza e Arte della Salute», dedicato alla «Decodifica Biologica di organi e malattie», con l’intento di vedere le diagnosi e le malattie sotto una nuova luce, quella della consapevolezza.
Lo scopo quindi è fornire informazioni e conoscenze utili per diventare uomini liberi…
Per maggiori informazioni sul corso visita il sito www.artedellasalute.it

 

Per approfondire l’argomento “Attivazioni Biologiche”
http://www.attivazionibiologiche.info/articoli/esami-e-referti.html

 

 

Marcello Pamio

Come detto nell’articolo precedente, la slavina scatenata dalle analisi chimiche e biologiche su alcuni lotti vaccinali si sta avvicinando a valle! L’aria che tira sa di cambiamento...
Ma è una gran brutta aria per coloro che si abbarbicano e arrampicano sugli specchi dei grattacieli dell’establishment.
Nonostante le evidenze laboratoristiche e la richiesta da più parti di chiarimenti ufficiali, l’Aifa, l’Agenzia che paghiamo con i nostri risparmi e tasse, invece di basarsi sul precetto ippocratico più sacro per la medicina: «Primum non nocere», e sul «principio di precauzione» si limita a difendere il Sistema.

L’Aifa infatti, per voce del capo ufficio stampa Fabio Mazzei, scrive al direttore Il Tempo, il quotidiano colpevole di aver scritto il 23 dicembre scorso un articolo dal titolo: «Analisi choc su due lotti di vaccini» in cui hanno intervistato il Presidente dell’ordine dei biologi Vincenzo D’Anna.
L’Aifa prende subito le distanze specificando che «tutti i medicinali, devono rispettare gli standard di produzione previsti dalle autorità nazionali e internazionali che ne garantiscono l’elevata qualità e riproducibilità. In assenza di tali requisiti, nessun vaccino può essere autorizzato e immesso in commercio».

Come sempre, alle parole non seguono mai i fatti, i dati concreti, gli studi. Nulla di nulla. Solo citazioni dell’ortodossia scientista: “autorità”, “requisiti”, “certificati”… Il solito blablabla.
Perché la parola chiave è fiducia. I sudditi devono fidarsi del Sistema, per questo motivo il Sistema NON può essere messo in discussione, da nessuno.
L’Aifa quindi ricorda che «le autorità preposte effettuano controlli durante tutto il ciclo produttivo del vaccino. Inoltre, prima della distribuzione sul mercato, ogni singolo lotto è sottoposto a un ulteriore doppio controllo effettuato, in modo indipendente, sia dall’azienda produttrice che da una rete internazionale di laboratori accreditati, a loro volta controllati da altri enti (in Italia l’Istituto Superiore di Sanità)».
Risponde a tono il direttore Franco Bechis dicendo che da par loro non sono in discussione «i controlli effettuati dall'Istituto superiore della Sanità» e neppure la validità o meno dei vaccini.

Il punto cruciale - che come sempre non viene preso in considerazione - è che possano esserci in giro lotti o campioni di lotti vaccinali contraffatti e inefficaci per non dire dannosi per la salute pubblica.
«Basterebbe - conclude con semplicità Franco Bechis - ripetere quelle analisi con tutti i metodi che ritenete più opportuni e ogni dubbio sarebbe sciolto».
Sarebbe troppo complesso e troppo dispendioso per le casse pubbliche? Macché, sono scusanti per gli utili idioti: se le analisi le ha commissionate un’associazione come il Corvelva, rifarle per qualche laboratorio accreditato e con tutte le certificazioni del mondo sarebbe una passeggiata e non costerebbe nulla. Quello che manca è ovviamente la volontà!

Quindi torniamo alla parolina magica: fiducia.
Dobbiamo fidarci di coloro che permettono l’entrata in commercio di farmaci, anche se dopo moltissimi di questi vengono ritirati per aver danneggiato e/o ucciso persone.
Qualche banale esempio?

Secondo dati Aifa, nel 2016 sono stati ritirati in Italia i seguenti farmaci:[1]

Redoff, Clobetasolo Pierre Fabre, Almotriptan Sandoz, Sertralina Sandoz, Montelukast Teva Italia, Pantoprazolo EG, Potassio Cloruro FKI, Aria Sol, Enalapril Zentiva, Desogestrel Zentiva, Pergoveris, Helixate Nexgen, Kogenate Bayer, Nacrez, Enciela, Leponex, Irbentens, Ossigeno, Azitromicina Zentiva, Glucagen Hypokit, Lescol, Prostigmine, Itraconazolo EG, Cerchio Cuore SP, Diapatol - Diidergot - Ekuba - Indamol – Stemetil, Fluimucil, Visuglican, Yondelis, Adoport, Glucosio Baxter, Zorac, Enalapril Mylan Generics, Enalapril Teva Italia, Naprilene, Lanex, Rifadin, Biogermin, Cuprum Oxydulatum rubrum, Morfina Cloridrato S.A.L.F., Etacortilen, Taxotere, Netildex, Surfactal, Morfina Cloridrato, Locabiotal, Magnesio Solfato, Eugastran, Levogenix, Procalin e Mucosalin, Pantoprazolo, Miozac, Daktarin, Furosemide, Efracea, Pentacol

Nel 2017 sono stati ritirati in Italia i seguenti farmaci[2]:

Mundoson Fluido, Ibifen, Leustatin, Gentamicina Solfato, Acido Zoledronico, Colchicina Lirca, Biochetasi, Atorvastatina Pfizer, Gentamina B. Braun, Gentamina Solfato Italfarmaco, Gentomil, Riopan, Epaviten, Oxo, Pentaglobin, Uman Albumin – IgVena, Salazopyrin EN, Edronax, Furosemide Galenica Senese, Tiklid, Mirtazapina Zentiva, Lisomucil Tosse Mucolitico, Telmisartan e Idroclorotiazide Zentiva, Acido acetilsalicilico e vitamina C Angelini, Mucosolvan, Riopan, Halcion, Diclofenac Almus, Ecomì, Venosmine, Valeriana Arkocapsule, Talwin, Albiomin 5% e 20%, Fastjekt, Levofloxacina Krka, Ischemol A, Gentamicina Solfato Fisiopharma, Antispasmina colica, Mitomycin C, Telmisartan e Idroclorotiazide Zentiva, Annister, Aspirina – AlkaEffer, Guttalax, Paracetamolo Sandoz, Paracetamolo Pensa, Paracetamolo EG, Metformina EG, Metformina Mylan Generics.

Nel 2018, anno ancora incompleto, sono stati ritirati in Italia i seguenti farmaci[3]:

Buccolam, Bosentan Medac, Bicavera, Airol, Taxime, Aliflus, Zorias, Lynparza, Optimark, Zinbryta, Reminyl, Acido Zoledronico Medac, Toliman, Clorexan, Clorexidina e Alcool Etilico Sanitas, Broncomnes, Enterogermina, Zerinolflu, Valsartan Almus - Valsartan HCT Almus, Valsartan Pensa - Valsartan HCT Pensa, Valpression- Combisartan, Valsartan Alter, Valsartan e HCT Ranbaxy, Valsartan e HCT Teva Pharma, Valsartan Aurobindo, Cantensio - Valsartan DOC Generici - Valsartan e HCT DOC Generici, Valsartan Tecnigen - Valsartan e HCT Tecnigen, Valsartan EG - Valsartan e HCT EG, Valbacomp – Alsartir, Valsartan Zentiva - Valsartan e HCT Zentiva, Valsodiur Pressloval – Validroc, Valsartan Sandoz - Valsartan e HCT Sandoz, Intratect, Guttalax, Ambromucil, Palexia

Dobbiamo fidarci di questi individui?
I loro saranno pure prodotti «certificati e conformi alle procedure e ai requisiti condivisi a livello europeo e internazionale sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili», ma sempre porcherie rischiose per la salute rimangono.
Stiamo parlando di 62 farmaci ritirati nel 2016, 54 nel 2017 e 40 nel 2018, quindi per un totale di oltre 150 farmaci ritirati dal commercio nell’ultimo triennio, per un qualche motivo.
Ricordo che tutti questi farmaci hanno superato i requisiti degli standard internazionali…

A questo punto qualcuno potrebbe ergersi dal letargo cerebrale dicendo che questi dati rappresentano la pistola fumante, cioè indicano senza dubbio che la farmacovigilanza funziona in Italia.
Peccato che la maggior parte dei lotti ritirati è avvenuto dopo segnalazione volontaria della ditta produttrice!
In conclusione non si capisce bene a cosa serva l’Agenzia italiana del farmaco, l’ente nazionale, pagato dai contribuenti che alla fin fine non controlla, come dovrebbe, i farmaci e i vaccini immessi nel nostro territorio.

Fonte:

[1] http://www.aifa.gov.it/content/difetti-di-qualità?fbclid=IwAR2SsvbsN5cvzdqZXiknZ4dYjiLKv7Rph7tDiSqbItXARQ-syulaWhVqf9s

[2] http://www.aifa.gov.it/content/difetti-di-qualità?fbclid=IwAR2SsvbsN5cvzdqZXiknZ4dYjiLKv7Rph7tDiSqbItXARQ-syulaWhVqf9s

[3] http://www.aifa.gov.it/content/difetti-di-qualità?fbclid=IwAR2SsvbsN5cvzdqZXiknZ4dYjiLKv7Rph7tDiSqbItXARQ-syulaWhVqf9s


Marcello Pamio

Lo sapevo con assoluta precisione matematica che le analisi chimiche e biologiche effettuate dall’associazione Corvelva, avrebbero scoperchiato il Vaso di Pandora e dato la spintina iniziale alla pallina di neve che si trovava in cima alla montagna innevata…
Una piccola pallina che sta diventando una valanga inarrestabile, e quando arriverà a valle si trascinerà dietro molte cose e molte persone.
Il vecchio farà posto al nuovo paradigma...

Un enorme plauso va al Presidente dell’ordine dei biologi, Vincenzo D’Anna, perché la sua presa di posizione ufficiale è a dir poco epocale e va contro ogni previsione.
L’establishment è stato spiazzato e per questo sta attaccando con ogni mezzo.
La cosa certa è che D’Anna non può essere additato con l’etichetta tanto amata e usata dal Sistema, quella di No-Vax, anche perché lui, da biologo crede eccome all’efficacia dei vaccini. Il presidente specifica nell’intervista del quotidiano Tempo di oggi 23 dicembre 2018, che «non è manco a tema l’utilità o meno dei vaccini, in queste analisi di laboratorio. L’indagine è stata sulla qualità della realizzazione dei prodotti messi in commercio».

Le analisi hanno «rilevato decine di impurità in più lotti. E al momento sono state individuate 43 sostanze improprie, nel senso che lì non si sarebbero dovute trovare». Sostanze come anticrittogamici, diserbanti, antibiotici, antimalarici…
La conclusione di D’Anna è coerente e assolutamente condivisibile: «bisogna che le agenzie ripetano queste analisi, facciano i controlli e rendano pubblici sia i risultati che il loto giudizio».
Per agenzie s’intendono quegli enti (Ema, Aifa, Iss, ecc.) che dovrebbero (il condizionale è d’obbligo dopo quanto sta venendo fuori) controllare i farmaci e i vaccini prima che entrino in commercio.

Ed è esattamente quello che tutti si auspicano, a parte i soliti «cervelli-non-in-fuga»…
Personaggi come il «diversamente-umile» Roberto Burioni e il collega «gine-bunker» Salvo Di Grazia, non si smentiscono mai e prendono posizioni prone al Sistema a prescindere.


Di Grazia ama riempirsi la bocca di «bufale», non campane, ma mediatiche.
«Un quotidiano riprende i ridicoli risultati di una pseudo analisi di vaccini per farne notizia», e si lancia nella classica invettiva a dir poco risibile: «ora o i produttori denunciano chi sparge queste falsità o la magistratura controlla o stanno manipolando la realtà».
Innanzitutto definire «ridicoli» dei risultati di analisi biologiche e chimiche eseguite da un serio laboratorio, senza avere per le mani dei controesami che dimostrino la loro fallacità, è da arroganti e irresponsabili. Se poi teniamo conto che a parlare è un medico iscritto a un ordine, è ancora più grave dal punto di vista deontologico.
Di mezzo c’è la salute pubblica di milioni di persone, bambini e neonati in primis, per cui il principio di precauzione dovrebbe essere sacrosanto.

Secondo, forse il Di Grazia troppo preso dall’embolo, non ha capito che sarebbe auspicabile da tutti una denuncia da parte dei produttori, così in tribunale sarà possibile fare maggiore chiarezza.
Quindi al distratto ginecologo posso dire che NESSUNO è così fesso da denunciare qualcuno, anche perché i produttori sanno perfettamente che ciò sarebbe controproducente e non solo per l’immagine…
La bella notizia per noi è che se invece le analisi saranno confermate, la denuncia civile e penale potrebbe interessare proprio il dottor Di Grazia in persona, per aver da una parte denigrato («ridicoli risultati», «pseudoanalisi») i lavori, e dall’altra, in quanto medico, aver partecipato, con il suo comportamento, a mettere a rischio la salute pubblica.

Con il dottor Gianni, non può mancare il dottor Pinotto.
Burioni, da maestro venerabile quale è, supera tutti quanti.
«I nostri vaccini, quegli stessi usati in tutto il mondo, sono efficaci, sicuri, puliti e non contaminati».
Punto. Se lo dice il medico che passa il tempo a offendere il mondo intero, come non crederci? In fin dei conti lui è l’oracolo di Pesaro.
Peccato che nessuno di questi presentino prove, documenti, studi, conferme scientifiche della sicurezza vaccinale. Tutti sanno che sono sicuri per default.
Quindi loro non devono presentare nulla, ma lo pretendono da tutti gli altri. Come mai questa dissonanza?

Continua Bubù, «le prove così presentate - riferendosi alle analisi vaccinali - non sono inoppugnabili, sono semplicemente ridicole e, per chi se ne intende anche solo minimamente, fanno tenerezza per l’ingenuità di chi ha condotto queste ricerche».
Il «Roberto-tenerone» quindi, senza portare alcuna prova documentale, si abbarbica in pseudogiri di parole che mostrano per l’ennesima volta la sua vacuità scientifica.
La chicca, come il caffè, arriva sempre alla fine: «i vaccini sono sicuri ed efficaci fino a prova contraria». Chiaro? Ma la prova contraria non esiste e non esisterà mai, perché qualsiasi analisi venga presentata è «un concentrato di sciocchezze ed errori sperimentali, dei quali qualcuno dovrà presto vergognarsi, perché presto verranno smascherate e sbugiardate».
Anche se il termine «vergogna» non esiste nel suo dizionario, vale per Burioni la stessa cosa detta per Di Grazia: se non saranno «smascherate e sbugiardate» le analisi, e quanto prima, sarà responsabilità loro, professionale e giuridica…

In conclusione, dato che gli enti di controllo (Aifa, Ema, Iss) sono del tutto assenti o fanno orecchie da mercante, ci auguriamo che quanto prima un magistrato o un procuratore prenda la siringa al balzo innescando una serie di controlli in laboratorio seri e doverosi.
Mi auguro che anche gruppi come i Nas, invece di essere usati per scovare il piccolo untore negli asili, possano venire usati per scoprire le adulterazioni in prodotti che verranno inoculati su milioni di esseri umani. Visto che da gennaio del 2017 hanno costituito il Nucleo Carabinieri Aifa per la tutela della salute, e possono svolgere accertamenti e verifiche sulle «spesa farmaceutica e sulla tracciabilità del farmaco per la prevenzione ed il contrasto alle truffe in danno del Servizio Sanitario Nazionale e regionali» e «monitorare gli eventi avversi connessi l’uso dei farmaci».
In questo caso se le analisi saranno confermate abbiamo a che fare con prodotti farmaceutici non conformi alla legge, e quindi rientrano, oltre in un quadro di pericolosità, anche nel «danno al servizio sanitario»...