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Cosa possiamo fare di concreto per contribuire alla naturale efficienza del nostro Sistema Immunitario? Non è proprio l'indebolimento delle difese che predispone il terreno organico al contagio e alle epidemie?

Stranamente gli esperti del mainstream non si sono minimamente interessati a spiegare come potenziare l'immunità dell'uomo, e dall'altra a descriverci l'esistenza di molecole naturali potentissime nei confronti dei virus. Tutti loro all'unisono e a comando si sono occupati esclusivamente del distanziamento sociale, dei gel tossici per le mani e delle ridicole mascherine, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Eppure la letteratura scientifica è piena zeppa di studi dedicati a fantastiche molecole come Quercitina, Resveratrolo, Lattoferrina, Alfa-LattoAlbumina, Lisozima, Zinco, Vitamina C, oli essenziali, ecc. estremamente efficaci nei confronti di virus come MERS, SARS e SARS-CoV-2.
Lo scopo del presente libro è proprio quello di colmare questa lacuna presentando al grande pubblico queste miracolose sostanze che la Natura ci dona da millenni, sia per la prevenzione che per la cura...

Titolo: "Consigli e Rimedi naturali"
Autore: Marcello Pamio
Casa editrice: Sì edizioni
ISBN: 9 788831 438131

Per comunicazioni: librorimedinaturali@gmail.com

ATTENZIONE: Specificare l'indirizzo esatto di spedizione!


Corrado Penna

L’articolo Inusuale guarigione precoce di una paziente critica malata di COVID-191 relaziona sulla storia clinica di un’anziana signora di 74 anni con patologie pregresse (ipertensione, obesità, miastenia grave in remissione e artrosi), ricoverata con febbre e problemi respiratori, preoccupanti esiti radiografici (sospetta polmonite) negativa ai test per l’influenza e positiva a quello del COVID.

Uno dei primi trattamenti è stato con idrossiclorochina orale (400 mg una volta e poi 200 mg due volte al giorno), insieme ad azitromicina (antibiotico) per via endovenosa 500 mg una volta al giorno, solfato di zinco 220 mg tre volte al giorno e vitamina C orale (1 grammo due volte al giorno).

Ma la paziente ha sempre più difficoltà a respirare e ha sempre più bisogno di ossigeno, la febbre sale a 38, si manifestano la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) e lo shock settico; viene quindi intubata con ventilazione meccanica e al contempo viene somministrata norepinefrina. Il settimo giorno del suo ricovero, il secondo giorno di ventilazione meccanica, su richiesta della famiglia si inizia una terapia a base di altre dosi di vitamina C per endovena (11 grammi nelle 24 ore). Alla vitamina C viene associato il solfato di zinco (orale).

Due giorni dopo, le sue condizioni cliniche iniziano gradualmente a migliorare e i medici interrompono il trattamento di supporto con norepinefrina. Dopo 4 giorni di terapia a base di vitamina C endovena la radiografia del torace mostra che sia la polmonite che l'edema interstiziale sono migliorati notevolmente. Il trattamento con infusione di vitamina C ad alte dosi e solfato di zinco orale è continuato per un totale di 10 giorni.

Interessante è quanto viene scritto nella sezione Discussione (Discussion) e Conclusioni (Conclusions) dell’articolo, laddove leggiamo:

“è stata la prima malata di COVID-19 alla quale si è potuta interrompere precocemente la ventilazione meccanica” (…) Molti decenni di ricerca hanno dimostrato che la vitamina C è un componente essenziale della funzione delle cellule immunitarie e ha un ruolo critico in una varietà di meccanismi del sistema immunitario2 . I pazienti con carenza di vitamina C possono sviluppare una forma fatale di scorbuto e sono altamente suscettibili a una varietà di infezioni, inclusa la polmonite3 . La vitamina C migliora la motilità dei neutrofili, la fagocitosi, l’uccisione dei microbi attivando specie reattive dell’ossigeno e inducendo apoptosi, e previene il danno ossidativo grazie alle sue proprietà antiossidanti4 . Promuove anche la proliferazione dei linfociti B e T e la produzione di anticorpi5 . Dati recenti hanno dimostrato che la vitamina C previene anche la produzione di citochine pro-infiammatorie, compresa l’IL-6, che causa danni ai polmoni e porta all'ARDS; questo è un fattore componente della sindrome da rilascio di citochine che si osserva nei pazienti con COVID-19 in condizioni critiche6 . (…) Una recente meta-analisi di più studi ha dimostrato che la vitamina C riduce la durata della ventilazione meccanica e la durata della degenza in terapia intensiva nei pazienti con sepsi grave e ARDS7 . Questo risultato è stato confermato di recente anche in uno studio clinico randomizzato di Fowler et al. che ha coinvolto 167 pazienti con sepsi e ARDS che hanno ricevuto vitamina C endovenosa ad alte dosi fino a 15 g al giorno e hanno mostrato un miglioramento significativo nella mortalità a 28 giorni e una durata ridotta della degenza in terapia intensiva8 .

Sulla base dei dati di cui sopra, la vitamina C è stata sempre più utilizzata di recente nel trattamento della malattia COVID-19 e Peng et al., dell'Università di Wuhan, hanno avviato uno studio di fase II per studiare l'efficacia dell'infusione di vitamina C nel trattamento dell'ARDS associato a SARS-CoV-2, in cui i pazienti ricevono 24 g di vitamina C per via endovenosa al giorno per un totale di 7 giorni9 (…) La presente paziente ha ricevuto un'infusione di vitamina C ad alte dosi a causa della richiesta della famiglia dopo lo sviluppo di ARDS e l'inizio della ventilazione meccanica. Secondo uno studio di Bhatraju et al., che ha studiato COVID-19 in pazienti critici nella regione di Seattle, la durata mediana della degenza in terapia intensiva e della ventilazione meccanica erano rispettivamente di 14 e 10 giorni10 . Nel nostro caso, la durata della degenza in terapia intensiva e della ventilazione meccaniche sono state rispettivamente di soli 6 e 5 giorni. (…) Anche la durata della degenza in terapia intensiva e la durata della ventilazione meccanica nel paziente attuale erano inferiori rispetto ai pazienti COVID-19 ricoverati nel nostro istituto che non avevano ricevuto l’infusione di vitamina C. Il resto del corso ospedaliero del nostro caso è stato tranquillo e il paziente è stato dimesso a casa in condizioni stabili”.

La morale, ancora una volta, è che la paziente è stata salvata dalla vitamina C, ma soprattutto dalla famiglia che ha imposta la propria salda decisione sui medici (che non potevano utilizzare la terapia a base di vitamina C endovena, come si legge nell’articolo, perché “non è stata approvata come trattamento standard”11 , ovvero perché non rientrava nei protocolli ufficiali).

1 Unusual Early Recovery of a Critical COVID-19 Patient After Administration of Intravenous Vitamin C pubblicato su American Journal of Case Reports. 2020; 21: e925521-1–e925521-6, autori Hafiz Muhammad Waqas Khan, Niraj Parikh, Shady Maher Megala, George Silviu Predeteanu; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7405920/

2 Maggini S, Wintergerst ES, Beveridge S, Hornig DH. Selected vitamins and trace elements support immune function by strengthening epithelial barriers and cellular and humoral immune responses. Br J Nutr. 2007;98(Suppl. 1):S29–35; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17922955.

3 Hemilä H. Vitamin C and Infections. Nutrients. 2017;9(4):339; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5409678/.

4 Carr AC, Maggini S. Vitamin C and immune function. Nutrients. 2017;9(11):1211; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29099763.

5 Campbell JD, Cole M, Bunditrutavorn B, Vella AT. Ascorbic acid is a potent inhibitor of various forms of T cell apoptosis. Cell Immunol. 1999;194(1):1–5; https://youtu.be/aS1no1myeTM.

6 Portugal CC, Socodato R, Canedo T, et al. Caveolin-1-mediated internalization of the vitamin C transporter SVCT2 in microglia triggers an inflammatory phenotype. Sci Signal. 2017;10(472):eaal2005; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28351945.

7 Hemilä H, Chalker E. Vitamin C can shorten the length of stay in the ICU: A meta-analysis. Nutrients. 2019;11(4):708; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6521194/.

8 Fowler AA, Truwit JD, Hite RD, et al. Effect of vitamin C infusion on organ failure and biomarkers of inflammation and vascular injury in patients with sepsis and severe acute respiratory failure: The CITRIS-ALI Randomized Clinical Trial. JAMA. 2019;322(13):1261–70; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6777268/.

9 Vitamin C Infusion for the Treatment of Severe 2019-nCoV Infected Pneumonia. https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04264533.

10 Bhatraju PK, Ghassemieh BJ, Nichols M, et al. Covid-19 in critically ill patients in the Seattle Region – case series. N Engl J Med. 2020;382(21):2012–22. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7143164/.

11 Letteralmente nell’orginale inglese: “as it has not been approved as a standard treatment”.

Marcello Pamio

Secondo la Fipe, l'associazione degli esercenti le norme imposte dall'attuale governo (illegittimo) sono semplicemente inapplicabili: “almeno l'80% dei locali, quelli a gestione familiare e le piccole imprese. Tutti destinati a chiudere”.
Quindi secondo le stime 8 attività su 10 non vedranno mai più la luce!
Ma a quelli comodamente seduti in Parlamento non importa perchè si nascondono dietro la parola "sicurezza", come se a questi individui, non votati da nessuno, importasse davvero la salute umana!

Grazie alla psico-pandemia i ristoranti che apriranno i battenti, se vorranno tornare a lavorare dovranno cambiare.
Dicono che alla follia non c'è mai limite, e stando alle immagini che girano nel web sembra proprio che sia vero...
Le immagini qui sotto sono inquietanti e fanno vedere il Metiamatic Eten, un ristorante vegano di Amsterdam che ha fatto delle "serre" il suo punto di forza.
I clienti se vogliono mangiare devono dimostrare di essere parenti e solo così possono entrare in piccole serre per essere serviti da camerieri mascherati come scienziati del CDC di Atlanta....

I piatti vengono passati ai clienti grazie a delle tavole lunghe oltre un metro

Forse meritiamo l'estinzione?
Rispondo con l'iniziativa di un designer francese…

La soluzione ideale per i ristoranti: una campana di plexiglass che pende dal soffitto e può proteggere i commensali mentre mangiano.
Si, siamo arrivati alla fine della nostra civilità!

Marcello Pamio

Mentre a Bolzano hanno riaperto i negozi e domani ripartiranno regolarmente ristoranti, bar e musei, in Calabria le saracinesce sono state abbassate per la seconda volta.

La governtarice Santelli infatti aveva giustamente pensato di dare ossigeno all'economia della sua regione completamente devastata dalle scellerate decisioni del governo. Ma la sentenza del Tar ha dato ragione allo Stato bloccando l'ordinanza. Non si può certo permettere ad una regione di ripartire dal punto di vista commerciale: “muoia Sansone con tutti i filistei”.

E mentre a Bolzano, grazie al suo statuto speciale, le persone si sono riversate nelle strade e nei locali, il governo ha una nuova grana: le regole anti-Covid previste per la ristorazione sembrano uscite da una mente disturbata e soprattutto scollegata con la realtà.
Termoscanner, mascherine obbligatorie per camerieri, cuochi e ovviamente per i clienti che devono andare al cesso oppure a pagare in cassa.
Oltre a questo abominio, la cosa sconvolgente sono i 4 metri di distanza tra un tavolo e l'altro.

Avete presente cosa significa per un locale posizionare un tavolino, magari corredato da un bel box in plexiglass, ogni 4 metri?
Quante persone andrebbero a consumare un pasto in simili condizioni? Lo scrivende certamente no!

La Fipe, l'associazione degli esercenti parla di norme semplicemente inapplicabili: “almeno l'80% dei locali, quelli a gestione familiare e le piccole imprese. Tutti destinati a chiudere”.
Secondo le stime quindi 8 attività su 10 non vedranno mai più la luce!
Ma a chi legifera mica importano queste quisquilie, la cosa centrale è la sicurezza pubblica, come se a questi individui contasse davvero la salute umana!

Confcommercio si accoda affermando che così facendo si vuole uccidere la ristorazione e infatti ad aprile aveva preventivato circa 50 mila saracinesche abbassate per sempre.
Ma a quale pericoloso gioco sta giocando il governo? In quali mani sono state messe le sorti di centinaia di migliaia di famiglie?
Da come stanno andando le cose, tutto fa propendere verso la sistematica distruzione del tessuto economico del Paese.

Marcello Pamio 

Sentite le parole del dottor Silvio Brusaferro, Presidente dell'ISS alla Conferenza stampa di oggi 13 marzo 2020 a Roma sui morti relativi al coronavirus.
Sono affermazioni che dovrebbero destare, per non dire svegliare, i cervelli anestetizzati dal Sistema...

"I pazienti morti positivi hanno una età media di 80,3 anni e sono prevalentemente maschi. Le donne sono solo il 25,3%.
Le fasce più colpite sono dai 70 anni, con il picco tra gli 80 e i 89 anni. La letalità è più elevata nelle persone oltre gli 80 anni
SOLO DUE PERSONE MORTE NON AVEVANO PATOLOGIE!
La maggior parte delle persone morte (46-47%) avevano 2 o 3 o più patologie.
I DUE PAZIENTI CON ETA' INFERIORE AI 40 ANNI, una di 39 anni aveva il cancro, l'altra sempre di 39 anni è deceduta a casa e aveva alcuni fattori di comorbilità, come diabete, obesità e altri disturbi"...

Quindi, nonostante i bollettini di guerra dei scandalosi media mainstream, che hanno creato una vera e propria psicosi collettiva, le persone più colpite sono quelle anziane e con diverse patologie pregresse, quindi persone che erano a rischio di morire ben prima della comparsa del virus!
 


Marcello Pamio

La morte è la morte e nessuno vuole mancare di rispetto alle vittime e alle famiglie colpite da un lutto.
Fatta questa premessa però è arrivato il momento di togliere un po' di ragnatele dal cervello, ripulendo magari l'interno della scatola cranica con l'Amuchina ordinata su Amazon o accalappiata con la forza durante i raid nei supermercati.
A qualcuno invece bisognerebbe dargli il biglietto da visita di un bravo psicanalista, perché c'è grossa crisi se si arriva a spendere 312 euro per un litro di disinfettante mani! Su e-bay infatti vendono "Amuchina Gel Xgerm" da 80 ml alla modica cifra di 24,90 euro, senza spese di spedizione però.

Veniamo al pericolosissimo coronavirus “Covid-19” giunto dall'Oriente (lungo la “Via della Seta”...) che attualmente ha un impatto molto inferiore ad una influenza stagionale (che detto tra noi causa all'incirca 300-400 morti ogni anno in Italia, alle quali vanno aggiunte tra le 4.000 e le 10.000 morti 'indirette' per complicanze), e come tale sta colpendo la popolazione.
I conti non tornano: ogni anno muoiono circa 10.000 persone per complicanze dovute a virus influenzali e nessuno di scompone, quest'anno stranamente con 12 morti, e dico 12 morti, stiamo vedendo orde di lanzichenecchi assaltare i discount facendo scorte per l'inverno (nucleare); scuole chiuse, città militarizzate, viaggi cancellati, ecc.
Quand'è che abbiamo perduto il senno?

Come ogni influenza coloro che ne pagano lo scotto peggiore NON sono i giovani (non a caso NON c'è nessun morto) ma le persone anziane, cioè quelle in condizioni di salute precaria, con patologie pregresse.
TUTTE le vittime infatti erano anziani o in cura per malattie molto gravi.
Inoltre va ricordato che tutte le persone decedute erano ricoverate in ospedale per altre patologie, per cui i nosocomi si confermano il luogo più pericoloso del pianeta!

Ecco l'elenco delle persone morte:

Castiglione D’Adda (Lodi): uomo di 62 ANNI ricoverato all’ospedale di Como. Era in dialisi e soffriva per patologie pregresse.

Castiglione D’Adda (Lodi): uomo di 80 ANNI ricoverato all’ospedale di Lodi per un infarto.

Casalpusterlengo (Lodi): donna di 75 ANNI, era andata in ospedale per una grave crisi respiratoria

San Fiorano (Lodi): uomo di 91 ANNI (non ci sono informazioni)

Codogno (Lodi): donna di 83 ANNI (non ci sono informazioni)

Trescore Cremasco (Cremona): donna di 68 ANNI morta all’ospedale di Crema. Era malata di cancro e aveva subito anche un infarto

Villa di Serio (Bergano): uomo di 84 ANNI deceduto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, era ricoverato per patologie polmonari.

Nembro (Bergano): uomo di 91 ANNI deceduto all’ospedale di Alzano

Vo' Euganeo (Padova): uomo di 78 ANNI era ricoverato all'ospedale di Schiavonia (PD) per una polmonite

Treviso (Treviso): donna di 76 ANNI, era ricoverata all'ospedale per obesità e grave scompenso cardiaco

Emilia-Romagna: uomo di 70 ANNI, paziente con importanti patologie pregresse

Caselle Landi (Lodi): uomo di 88 ANNI. (non ci sono informazioni).

La conclusione è scontata: se si vuole vivere a lungo, non serve attendere il vaccino miracoloso o evitare i cinesi come la peste, ma avere uno stile di vita sano e girare alla larga dagli ospedali!!!


Marcello Pamio

Cosa sta succedendo realmente in Italia? Siamo di fronte ad una vera emergenza sanitaria, o ci stanno prendendo ancora una volta per il didietro?
Siamo veramente ad un passo dalla fine della civiltà umana, o il virus dagli occhietti a mandorla rientra nella classica manovra di controllo economico e sociale?
Una cosa è certa: sono bastati pochi casi qua e là per innescare, come un effetto domino, la paura più recondita dell'essere umano.
Per essere onesti, il “qua e là” non è proprio corretto, visto che stranamente ne sono state interessate le due locomotive economiche del Paese: la Lombardia con 47 casi e il Veneto con 12.
L'analisi della distribuzione dei focolai indica che le comunità cinesi si sono stanziate solo al Nord.
Ma se sono i cinesi (e le persone andate in viaggio in Asia) a portare il virus, è molto strano che non ci siano casi a Roma o in altre grandi città ben compartecipate da lavoratori cinesi e/o viaggiatori...

La gente è letteralmente terrorizzata dagli avvoltoi che lavorano nei media maistream, squallidi esseri abituati a sguazzare nella melma emotiva ogni giorno. Ma altri problemi si affiacciano all'orizzonte per l'uomo moderno: i social e gli smartphone.
Basta infatti accedere a Facebook o avere un semplice account Whatsapp per essere letteralmente infettati da messaggi terroristici della peggiore specie.
Quello che sta girando sotto forma di byte è sicuramente molto più pericoloso del virus stesso!
A buttare benzina sul fuoco e alimentare la paura ci hanno pensato le amministrazioni comunali e regionali facendo chiudere attività commerciali, negozi e addirittura scuole.

Pensieri ed Egregora
Quando molti pensieri si focalizzano in una unica direzione, e quando questi pensieri sono associati e potenziati da forti emozioni, come per esempio la paura, si viene a generare una “forma-pensiero” che va sotto il nome di “Egregora” o “Eggregora”.
L'Egregora è assai ben conosciuta sia dalla massoneria che da tutte le religioni e i movimenti spiritualisti del globo. E' una specie di “creatura immateriale” che può crescere se viene alimentata costantemente dall'attività psichica. Il nutrimento d'eccellenza che il Sistema ha scelto è ovviamente la paura!
Pensieri ed Egregora sono creatori a loro volta...

Quale mondo si potrà mai creare se vengono nutriti costantemente?
La paura è una emozione funzionale importantissima e vitale, ma quando viene usata fuori dal suo contesto naturale e fisiologico, induce una cascata di problemi tra cui l'immunodepressione che rende l'uomo più fragile e cagionevole di salute.
Miliardi di persone fragili o facilmente predisposte alle patologie sono grasso che cola per chi vuole ridurre la popolazione globale, guadagnando montagne di soldi dalla riduzione stessa...

Incidenza e mortalità del coronavirus
Cerchiamo di capire cosa sta realmente succedendo a livello globale.
Secondo i dati del Worldmeter sul Coronavirus, costantemente aggiornati, ci sarebbero in totale: 

- 78.880 contagiati
- 2.466 morti.

Se su 79.000 persone infette 2.400 sono morte, stiamo parlando di un virus la cui mortalità è pari al 3% circa. Ricordo che la Sars viaggiava attorno al 9%!

Mortalità del coronavirus: 3%

Come mai viene decretato per sei mesi in Italia lo stato di “Emergenza sanitaria”, vengono isolati ospedali e intere città, chiuse scuole, per una banale influenza? Come mai non è stato fatto per la sars, l'aviaria, la mucca pazza? Ovviamente ci devono essere altre spiegazioni...

Sembreranno queste delle eresie per chi si informa solo tramite la televisione.
Forse a chi sta arraffando nei supermercati scatolette di tonno pinna gialla e fagioli borlotti; a chi sta riempiendo il carrello di acqua in bottiglia e confezioni di pile tripla A per la nuova torcia acquistata su Amazon assieme all'immancabile best seller: “Come sopravvivere ad un confluitto nucleare”, sfugge un piccolo particolare. 
Nessuno ha detto loro che ogni anno muoiono in Italia per influenza stagionale moltissime persone. Ma tutti quanti stanno attendendo con trepidazione il vaccino!

Secondo il dottor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, “in Italia i virus influenzali causano direttamente all'incirca 300-400 morti ogni anno, con circa 200 morti per polmonite virale primaria. A seconda delle stime dei diversi studi, vanno aggiunti tra le 4.000 e le 10.000 morti 'indiretti', dovute a complicanze polmonari o cardiovascolari, legate all'influenza”.

Ogni anno in Italia muoiono 10.000 persone
per complicanze da virus influenzale

Se teniamo conto che ogni anno muoiono 10.000 persone anche per infezioni prese in ospedale, il quadro assume una connotazione paradossale.
Quindi in Italia ogni anno più di 20.000 persone se ne vanno al creatore per un virus stagionale o per una infezione ospedaliera e per UN morto in Veneto siamo quasi alla Legge Marziale?
Qualcosa sfugge alla logica, anche perché il morto in questione, come la maggioranza delle persone interessate da infezioni simili, non era proprio un giovanotto: aveva 78 anni e non godeva proprio di perfetta salute.
Infatti l'altro tassello che manca a quelli che girano disperati per i centri commerciali alla ricerca dell'ultima bottiglia di Amuchina, è che nessuno muore per un virus, ma sempre per l'aggravamento di patologie pregresse.
Una persona in perfetta salute può morire per un virus? Assolutamente si, se il patogeno è appiccicato al paraurti del camion che la investe!

La paura alimenta la paura
Per essere mantenuti in uno stato di terrore e ipnosi oltre alla televisione ci hanno messo a disposizione Whatsapp, una app sicuramente utile, il cui rovescio della medaglia però è inquietante...
I messaggi sulla diffusione del coronavirus che viralmente girano in tutti i cellulari sono molto pericolosi, sicuramente più del virus stesso (se mai esistesse), sia per la pervasività che per la carica e forza creatrice del nostro pensiero, che se come detto diventa collettivo (eggregora), rafforza e amplifica ulteriormente la paura.

La Paura alimenta la Paura

Per accendere la televisione, normalmente, bisogna trovarsi a casa; mentre Facebook e WhatApp sono sempre con noi, perennemente con noi. Il cellulare ce lo portiamo sia in cesso che a letto, e a breve non potremo separarlo dal corpo perché lo avremo impiantato come protesi potenziatrice.
Quindi i dispositivi digitali sono onnipervasivi...

Fisiologia della paura
Vediamo ora cosa accade all'organismo quando si è in preda della paura.
Quando respiriamo e mangiamo paura da mattina a sera, il Sistema Nervoso Simpatico istantaneamente e istintivamente produce una cascata ormonale, liberando catecolamine come «noradrenalina» e «adrenalina» e ormoni come «estrogeno», «testosterone» e «cortisolo».
L'organismo reagisce con l'aumento del tono muscolare per l’azione (attacco o fuga) e con l'aumento della frequenza cardiaca (per far scorrere più velocemente il sangue) e del ritmo respiratorio per aumentare l’apporto di ossigeno.
Il fegato genera lo zucchero (leggasi diabete) partendo dal glicogeno, il tutto per avere energia per l'attacco o la fuga. Aumenta perfino il fattore di coagulazione del sangue per minimizzare eventuali perdite da ferite, e i vasi si restringono nell’apparato gastro-intestinale (non dobbiamo digerire se stiamo rischiando la vita).

Questo sconvolgimento elettro-chimico-fisico è totale e assolutamente funzionale in natura (per gli animali) cioè quando si vive realmente un pericolo. Ma tutto torna alla normalità quando il pericolo è finito.
L'uomo rispetto agli animali è dotato della mente: uno straordinario strumento che se viene usato male, lo inguaia.
Gli animali per esempio non hanno paura dei virus, perché non sanno cosa siano; i bambini piccoli non hanno paura della morte perché non la conoscono!
La mente dell'uomo invece è in grado di generare i problemi semplicemente pensando e vedendo un messaggio al cellulare. Poi la mente continua ad alimentarli rimuginandoli...
Oltre a quanto detto, una delle prime cose che il cervello dell'uomo attiva quando c'è paura sono i Tubuli Collettori dei reni! Lo scopo è trattenere il liquido più importante e prioritario per la Vita umana: l'acqua. Quindi ci gonfiamo e potenziamo gli edemi, anche quelli cerebrali.

Infine l'ultimo tassello da conoscere è che nel cervello esiste una piccolissima ghiandola detta ipofisi (pituitaria) che svolge un ruolo centrale in tutto questo. La sua parte anteriore si chiama “adenoipofisi”, quella posteriore “neuroipofisi”
L'adenoipofisi secerne: FSH e LH (ormoni mestruali), TSH (ormone tiroideo), GH (ormone della crescita), Prolattina, ACTH (cortisolo). Mentre la neuroipofisi secerne solo due ormoni: Ossitocina (l'ormone dell'amore) e ADH (l'ormone della paura).
L'Ossitocina viene prodotta durante l'atto sessuale, durante il parto e l'allattamento, ecc. e viene chiamata l'ormone dell'Amore, perché indica che si sta provando piacere.
L'ADH è invece l'ormone della paura, e funge da antidiuretico, cioè fa trattenere liquidi.

La cosa interessantissima è che la neuroipofisi può secernere SOLO UNO dei due ormoni contemporaneamente.
Il significato di questo è molto profondo: l'uomo può scegliere se vivere nell'Amore e nel piacere (ossitocina), oppure nella paura (ADH).
Contemporaneamente, queste due condizioni sono impossibili: da qui possiamo comprendere che il contrario dell'amore è proprio la paura!

Paura e Amore sono in antitesi!

In quale stato d'animo vogliamo vivere? Quale mondo vogliamo lasciare ai nostri figli?
La strada imboccata sta alimentando l'egregora, cioè quel mostro che a sua volta fomenterà il terrore per autoalimentarsi, se invece si vuole un mondo migliore allora è arrivato il momento di cambiare!
Piuttosto che far girare video e/o messaggi che abbassano il livello e la vibrazione delle coscienze - partecipando de facto al gioco del Sistema - facciamo girare materale utile al risveglio delle coscienze.

Messaggi che illustrano per esempio che i microrganismi non sono esseri demoniaci pronti a sterminare il pianeta, ma esseri viventi che popolano la Terra da milioni di anni, ben prima che il bipede chiamato uomo facesse la sua apparizione. Oggi questi vivono all'interno e all'esterno dell'uomo nel cosiddetto Microbiota, e il loro numero è 10 volte superiore a quello di tutte le cellule organiche. Da questo punto di vista la guerra al microbo è follia allo stato puro: combattere i microbi significa uccidere l'uomo stesso. Ecco perché la parola chiave non dovrebbe essere guerra ma simbiosi.
Messaggi quindi che spiegano che il microbo non è nulla a confronto del terreno biologico dell'uomo. Se il suo terreno è in salute non c'è trippa per gatti!

E se siamo nell'amore e nel piacere, non possiamo avere paura, e se non si ha paura si è fuori dal Sistema: si è Uomini Liberi...

PS: per questa breve analisi non importa sapere se il virus è uscito accidentalmente dal laboratorio cinese di Wuhan per un errore umano, o se è stato ingegnerizzato e messo in circolazione dall'America come atto di guerra economica alla Cina, o se invece si tratta delle prove generali di una futura pandemia, con l'intento di verificare le reazioni delle masse...
Cambiano gli scenari (addendi) ma il risultato non cambia: lo scopo è sempre il controllo dell'uomo!
Il Sistema si nutre di odio, paura e terrore, per cui se interrompiamo questo circolo vizioso e perverso lo faremo morire d'inedia...


Marcello Pamio

L' “Anteprima mondiale EvaluatePharma” è arrivata alla dodicesima edizione.
Si tratta di un'analisi annuale che fornisce una visione di alto livello, dal mondo dei mercati finanziari, sulla performance prevista del settore farmaceutico e biotecnologico da oggi al 2024.
Questo studio evidenzia le tendenze nella prescrizione e vendita di farmaci, sul rischio di brevetto e sulla spesa in ricerca e sviluppo.

Prescrizione farmaci
In questa ultima previsione, esattamente come per le precedenti, le vendite di farmaci da prescrizione crescono costantemente anno dopo anno per raggiungere entro il 2024 la fantasmagorica cifra di 1,18 trilioni di dollari (1.180.000.000.000.000 $); stiamo parlando di 1.800 miliardi di verdi bigliettoni americani.
La linea immuno-oncologia contribuisce in modo significativo a tale crescita, come pure la nascita di nuove tecnologie: la terapia cellulare e genetica.
Pfizer sarà la principale azienda farmaceutica con prescrizione medica in Italia con un fatturato di $ 51,2 miliardi, davanti a Novartis e Roche.

Interessante è sapere che la vendita di farmaci nell'ultimo periodo è tre volte maggiore di quella che c'è stata tra il 2010 e il 2018, e che il mercato dei farmaci "orfani", ovvero quelli per malattie rare, è quasi raddoppiato, come se qualcuno ne prevedesse un aumento...

Top ten delle corporazioni farmaceutiche (Big Pharma)
Quando si parla di “Big Pharma” ci si riferisce a quel moloch potentissimo costituito dalle prime dieci multinazionali della chimica e farmaceutica: quelle che realmente controllano il mercato globale.
Ecco le più potenti al mondo: Pfizer, Novartis, Roche, J&J, Merck, Sanofi, GSK, AbbVie, Takeda, AstraZeneca.

Un cartello di industrie che fattura ogni anno qualcosetta come 415 miliardi di dollari!
Con simili numeri - che sono solo quelli derivanti dalla vendita di medicinali da prescrizione - Big Pharma ha, di fatto, un potere immenso, il che permette loro di manovrare e controllare qualunque cosa.

Top ten biotecnologiche
Per quanto riguarda invece la classifica delle più ricche aziende biotecnologiche a livello mondiale, c'è qualche variazione di nomi ma, esattamente come nella proprietà commutativa della moltiplicazione: cambiando l'ordine degli attori in gioco, il risultato non cambia.
Roche, Merck, Sanofi, Amgen, Johnson & Johnson, Eli Lilly, Novo Nordisk, AbbVie, Bristol-Myers Squibb, Pfizer.
Le biotecnologie stanno sempre più interessando le industrie perchè le considerano uno sbocco basilare per il prossimo futuro. Il biotech, che ci piaccia o no, interesserà sempre più aspetti della nostra vita: alimentazione, farmaceutica, sanitaria, industriale, tecnologica, ecc.

La top ten delle aree terapeutiche
La crescita delle aree terapeutiche è il sensore più interessante per sapere come sarà messa la salute pubblica nei prossimi 4 anni.
Questa classifica è in ordine decrescente di guadagni: dall'oncologia agli anti-diabetici, anti-reumatici, vaccini, anti-virali, immunospressori, dermatologici, broncodilatatori, organi di senso e anti-coagulanti.
Al primo posto in assoluto quindi l'oncologia, con un distacco notevole dalla seconda posizione occupata dal diabete. Oggi il cancro, soltanto grazie ai farmaci da prescrizione (sono escluse la diagnostica, la radioterapia, ecc.) fa guadagnare oggi alle industrie 123,8 miliardi di dollari (soldi peraltro sostenuti dai servizi sanitari nazionali), ma arriverà alla folle cifra di 236,6 miliardi di dollari entro il 2024.
Dati che presuppongono la crescita continua delle malattie tumorali nella popolazione...

I vaccini e gli antivirali rappresentano anch'essi un business molto allettante: un mercato da 87 miliardi di dollari all'anno. Le vaccinazioni infatti toccheranno i 44,8 miliardi di dollari, mentre gli antivirali 42,2 miliardi nel 2024.

Conclusioni
I rapporti di Evaluate Pharma lasciano sempre pochissimo spazio a libere interpretazioni.
La salute globale, secondo loro, è sempre più minacciata e le persone saranno falcidiate dal cancro, dal diabete, dai dolori reumatici, dalle malattie infettive e da tutto il resto.
La fortuna è che sono soltanto delle previsioni, quindi proiezioni elaborate analizzando i dati del passato e quelli del presente. Ma pur sempre delle previsioni teoriche.
L'uomo - anche se effettivamente ha un margine di manovra, il cosiddetto “libero arbritrio” piccolo - ha la possibilità di cambiare il futuro lavorando e agendo nel qui e ora (hic et nunc).

Queste analisi infatti si basano sulla previsione che i sudditi rimangano tali, cioè che gli schiavi continuino a rimanere schiavi all'interno delle loro prigioni prive di sbarre e ricche di schermi.
Lavorando dove dicono loro, mangiando le cose che loro propongono, informandosi nei loro canali, prendendo le droghe fabbricate da lorsignori, e pensando quello che loro vogliono.
Ma in questa Matrix, l'uomo ha sempre la possibilità di mettere in discussione la propria esistenza, facendo qualcosa di concreto, mettendo in atto un'azione concreta, meglio se dirompente.
Dal Sistema si esce solo se si stacca la spina che dalla nuca (come nell'omonimo film) ci tiene collegati a esso.
Si può modificare e cambiare lo stile di vita partendo da varie angolazioni. Ecco alcuni banali spunti:

  • nutrizione sana e vegeta, priva di sofferenza animale ma ricca di energia e nutrienti fondamentali;
  • muovendo ogni giorno il corpo per ossigenare, tenere in vigore le articolazioni, stimolando la circolazione sanguigna e linfatica;
  • cambiando il modo di pensare e vedere la realtà che ci circonda;

  • dando un senso alle cose che ci capitano, soprattutto alle malattie;

  • rigettando in toto l'informazione e la spazzatura cerebrale che va sotto il nome di “entertainment”. Tutti i media infatti fanno parte della macchinazione (tv, radio, internet e carta stampata).

In pratica possiamo riprendere in mano la nostra Vita, tornando ad essere i creatori e gli artefici del nostro destino.
Sicuramente potranno apparire piccoli accorgimenti, ma possono realmente far cambiare qualcosa!
Il futuro non è quello previsto e scritto da Evaluate Pharma nell'inchiostro della carta, o nei pixel di uno schermo. Davanti a noi, nel nostro futuro percorso individuale non esisterà nulla che non sia derivato dalle azioni messe in atto in ogni istante nel presente!
Esiste solo questo, il “presente”, che come dice nel nome è un vero e proprio DONO e sta a noi coglierlo per viverlo e goderlo al meglio, preparando quel terreno che diventerà il nostro domani!
Un domani forse migliore di quello prospettato...

Marcello Pamio

La tiroide è una piccola ghiandola del peso di circa 20 grammi che appartiene al sistema endocrino: produce, immagazzina e soprattutto rilascia alcuni ormoni tiroidei nel sangue.
Oggi appartiene all'apparato endocrino ma non è sempre stato così, perché in una precedente fase evolutiva la tiroide e le paratiroidi erano ghiandole esocrine che rilasciavano i loro secreti nel lume intestinale.
L'origine del nome indica anche la sua funzione: Tyro=scudo ed Eido=immagine, e difatti la sua forma ricorda quella di uno scudo.
Si trova nel collo, contigua posteriormente alla trachea, ed è formata da due lobi ghiandolari, uno a destra e uno a sinistra.
La parte funzionale della tiroide è il follicolo costituito da un strato di cellule epiteliali, i tireociti, che sintetizzano gli ormoni iodati.
La tiroide è controllata dall’asse centrale: ipotalamo-ipofisi-tiroide. L'ipofisi anteriore produce l'ormone TSH, che stimola appunto la tiroide. La delicatissima interazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-tiroide mantiene stabile la quantità degli ormoni tiroidei che circolano nel sangue.
Gli ormoni tiroidei sono importantissimi ed infatti interagiscono in pratica con tutto l'organismo:

  • aumentano il consumo di ossigeno e la produzione di calore
  • aumentano il metabolismo del colesterolo
  • aumentano l'assorbimento dei carboidrati
  • diminuiscono il glicogeno epatico,
  • aumentano l'attività del sistema simpatic
  • stimolano il sistema nervoso centrale
  • stimolano la normale crescita e sviluppo corporeo.

La sua principale funzione è però quella di produrre gli ormoni T3 e T4, essenziali per la regolazione del metabolismo.
Quando si parla di tiroide non si può non parlare dello iodio, l'alogeno che rappresenta il materiale primario di questi ormoni, poiché forma il 65% del peso della T4, anche se detto tra noi, per il senso biologico di questa ghiandola lo iodio ha una rilevanza molto marginale...

Derivazione embriologica
La tiroide è costituita da tre foglietti embrionali diversi: la ghiandola è di derivazione endodermica, i dotti tiroidei derivano dall'ectoderma, mentre i vasi ed il connettivo dal mesoderma.
Per questo lavoro ci occuperemo solo della ghiandola (endodermica), che, come abbiamo visto nei precedenti approfondimenti (stomaco, intestino, fegato, prostata), deriva dal tessuto o foglietto embrionale primordiale che gestisce il "boccone vitale", il boccone legato alla sopravvivenza.
La tiroide infatti nasce in risposta alla rapidità di azione nella vita! Il poter afferrare velocemente un boccone (non solo alimentare ovviamente), o il dover espellerlo altrettanto rapidamente perché per esempio è “tossico”, sono funzioni assolutamente vitali.
Si potrebbe obiettare che la ghiandola non è vitale perché se una volta tolta si può vivere lo stesso, e questa osservazione è corretta, ma si vive solo prendendo degli ormoni per bocca, altrimenti sopraggiunge la morte. E' vitale perché in Natura non è contemplato l'Eutirox!
Gli ormoni tiroidei hanno un ruolo importantissimo nell'accelerare la velocità di reazione dell'organismo ed entrano in gioco quando siamo presi da un’urgenza, quando abbiamo necessità di essere molto più veloci. Per essere più precisi, il lobo di destra entra in gioco e viene attivato quando non si è abbastanza veloci da riuscire ad afferrare il boccone e quindi accaparrarsi qualcosa.
Il lobo di sinistra invece si attiva quando non siamo abbastanza veloci nel liberarci da un boccone.
La tiroide è funzionale non solo per afferrare velocemente la preda, ma anche per sfuggire dal predatore. Risponde al classico dilemma biologico "mangiare o essere mangiati".

Per essere veloci nella vita
la natura ha contemplato la tiroide!

Ipertiroidismo
E' la condizione in cui ci sono troppi ormoni in circolo sanguigno, il che indica una iperattività della ghiandola.
Questa cascata ormonale risponde ad una necessità biologica dell'individuo che si trova nella condizione di dover far presto a conseguire ciò che gli è necessario o di rigettare rapidamente ciò che il suo cervello ritiene dannoso o pericoloso.
Come detto prima, siamo nel tessuto del “boccone vitale”, e il sentito è quello di dover far presto a prenderlo o rigettarlo.

La tiroide
dà il tempo e il ritmo

Una volta l'uomo doveva far presto a raccogliere il cibo o sfuggire da pericoli e animali predatori, oggi il cervello dell'uomo attiva la ghiandola tiroidea quando si deve essere veloci in una competizione con altri individui - a lavoro per esempio, oppure in famiglia.
La sintomatologia dell'ipertiroidismo è dovuta all'eccesso di ormoni tiroidei: perdita di peso, nervosismo e irritabilità, intolleranza ai climi caldi, eccessiva sudorazione, tremori, debolezza muscolare, tachicardia, palpitazioni, ipereccitabilità emozionale, apprensione, insonnia, perdita di grasso e di massa muscolare, aumento di volume della tiroide, perdita di capelli, amenorrea, tremori delle dita, cute assottigliata, esoftalmo (occhi sporgenti).

Si fa tutto di corsa
come se fosse questione
di vita o di morte!

Sono i sintomi che indicano chiaramente una fase di conflitto attivo, per esempio l'esoftalmo (occhi sporgenti) è illuminante perché rappresenta il classico segnale di paura, per cui la persona spalanca e sporge gli occhi per scovare e vedere meglio e prima il pericolo...
In simili condizioni il cervello attiva la ghiandola, fa aumentare la sua funzione (e quindi anche la massa) perché reputa necessari molti ormoni in circolo per fare presto a risolvere il problema.
Agli esami diagnostici, come per esempio la scintigrafia, la tiroide presenta un nodulo unico detto "caldo".

Biodecodifica
Per aiutare una ghiandola tiroidea iperattiva è necessario fermarsi, PRENDERSI IL TEMPO!
Fermarsi per godere e gioire della Vita, tornare a provare piacere per le cose che si fanno, dimenticandosi la fretta. Se non proviamo piacere perché la nostra vita è costellata solo da impegni e doveri (lavorativi, famigliari, sociali, ecc.), allora diventa di vitale importanza ritagliarsi del tempo per noi stessi: staccare la spina e allontanarsi da tutti quanti, smartphone incluso.
Sarà molto difficile per una donna tiroidea, che viaggia a velocità supersoniche e il cui cervello vive costantemente nella velocità e fretta, ma non ci sono molte altre strade.
Se ci si ferma, alla fine il cervello si renderà conto che NON è così mortale, e alla fine il meccanismo biologico non avrà più senso di continuare. Si formeranno così nel cervello nuove reti neurali...

Ipotiroidismo
Al contrario di quanto appena detto, l'ipotiroidismo è la condizione in cui avviene una ridotta produzione di ormoni tiroidei, oppure la loro mancata utilizzazione.
L'ormone T4 viene prodotto all'interno della tiroide per poi essere convertito nella forma attiva T3 nei tessuti periferici. In alcune condizioni stressogene, la tiroide può produrre una sufficiente quantità di T4 da ottenere un valore plasmatico normale, ma la sua conversione in T3 può essere inibita causando un'insufficienza relativa di T3 attivo. In questo caso i pazienti possono manifestare i sintomi di ipotiroidismo.

Il senso biologico
Abbiamo detto che gli ormoni tiroidei servono ad accelerare il metabolismo e la reazione dell'uomo nei confronti a uno o più eventi, per cui la mancata secrezione di questi ormoni ha a che fare con un risentito ben preciso: la persona vorrebbe rallentare, cioè slegarsi dallo scorrere del tempo che appare troppo veloce. Vorrebbe quindi distaccarsi da ciò che la sta coinvolgendo.
L'ipotiroidismo è la soluzione di un lungo periodo di ipertiroidismo, di iperattività della ghiandola. Molto spesso questa condizione non viene diagnosticata perché in una società come la nostra le persone attive e intraprendenti, quelle che dormono poche ore per notte e lavorano 12 ore al giorno, vengono addirittura premiate; ma quando il processo s'inverte e si passa all'ipotiroidismo, arriva la diagnosi perché i disturbi sono importanti e possono destare preoccupazioni: scarsa energia, affaticamento e stanchezza (specialmente al mattino), disturbi del sonno, difficoltà a perdere peso, intolleranza al calore e/o al freddo specie alle mani ed ai piedi, depressione e sbalzi di umore, fobie, lentezza mentale, assenza di memoria, cefalee od emicranie, gonfiore della faccia e ritenzione idrica, acne, pelle secca, unghie fragili, aerofagia e flatulenza, stipsi o diarrea, difficoltà di deglutizione, indigestioni, alterazioni mestruali, problemi di fertilità, ridotta libido, rigidità articolare e crampi muscolari, frequenti infezioni respiratorie, allergie, asma, palpitazioni e/o problemi cardiaci, disturbi visivi.
Quando una persona si sente costantemente stanca, alla fine va a fare gli esami del sangue e spesso torna a casa con la diagnosi di ipotiroidismo. Ma per fortuna le lobbies hanno inventato il farmaco d'elezione...
Va detto che i farmaci come l'Eutirox vanno contro la biologia perché mantengono la persona in perenne conflitto attivo, in pratica mantengono la donna in conflitto attivo per sempre, o almeno fintantoché la prende.

Tiroiditi
Ne esistono di acute, subacute, croniche e autoimmuni (Tiroidite di Hashimoto).
Quella di Hashimoto è la forma più frequente e colpisce di preferenza il sesso femminile con un rapporto di 5 a 1 rispetto a quello maschile.
Per la biologia la tiroidite non è causata da un sistema immunitario che di punto in bianco un giorno, si sveglia iniziando ad attaccare la ghiandola tiroidea, ma rappresenta la fase di riparazione di una attivazione ghiandolare tiroidea recidivata diverse volte.

Conclusione
Abbiamo visto che la tiroide è l'organo del tempo, che dà il tempo, la velocità e anche il ritmo, alla Vita!
Questo è il motivo per cui se si vuole intervenire biologicamente sulla ghiandola per riequilibrarne il funzionamento è necessario fermarsi per ritrovare nel proprio spazio vitale il proprio tempo, iniziando a provare piacere.
Fermarsi deve diventare la parola chiave, e il termine “fermarsi” va preso alla lettera e significa proprio questo: non fare assolutamente nulla!
Non vale fermarsi dal lavoro, per esempio, dedicandosi ad altro. Il senso è fermarsi per far comprendere al cervello che la pausa non è mortale.
Per cui potrebbe essere interessante iniziare prendendosi due o tre giorni, un fine settimana, staccando con il mondo intero, parenti inclusi. Si può andare in un centro benessere, una spa, oppure una baita in montagna, ecc. Il luogo è secondario rispetto all'intento di non fare nulla, a meno che il posto non sia stressogeno per altri motivi (troppa gente, fastidi vari, ecc.).
Così facendo si possono formare nell'encefalo nuove reti neurali che andranno a modificare quelle precedenti e l'imprinting che abbiamo ricevuto da piccini, perché va detto a questo punto che il problema del tempo (quindi della tiroide) nasce come rete neurale nei primi 6 mesi di vita, quando non ci viene dato dalla mamma “il diritto ad esistere” e il “diritto di avere tempo per sé”.
Nasciamo cerebralmente immaturi e rimaniamo in questa condizione per diversi anni, e questo è il motivo per cui quello che ci accade nei primissimi mesi ci condiziona per tutta la vita.
Le reti sinaptiche si formano fuori dall'utero materno e la “programmazione” avviene nei primi 3 anni di vita quando il cervello comincia a confrontarsi con la realtà esterna.
Se per esempio la mamma non si prende il tempo da dedicare esclusivamente al proprio cucciolo, se non se lo tiene strettamente a contatto con la pelle (come avviene normalmente invece nelle popolazioni di colore dove il bimbo è sempre a contatto con la mamma grazie ad una fascia), si possono creare dei conflitti “programmanti” che andranno ad interessare organi specifici come la tiroide e le surreni. Questi bambini crescendo saranno sempre stanchi (surreni) oppure ipercinetici (tiroide).

Video a cura del dottor Joseph Mercola sulla condizione della Sanità occidentale.
Nonostante il terrorismo mediatico e gli allarmismi su meningite, morbillo, influenza, solo negli States oltre 400.000 persone muoiono a causa di ERRORI MEDICI (cause iatrogene). Ogni giorno 1 paziente su 25 contrae almeno una infezione in ospedale, stiamo parlando di quasi 2 milioni di individui ogni anno! Circa il 70% di tutti gli americani assume un farmaco da prescrizione. Una persona su 5 prende psicofarmaci, e 1 anziano su 4 ogni giorno ingolla da 10 a 19 pillole!

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Marcello Pamio

Dopo aver trattato il senso biologico dello stomaco, è importante conoscere il rimanente apparato gastroenterico, cioè quel “tubo” che va dalla bocca all'ano.
Stiamo parlando di un apparato molto complesso, caratterizzato da ben 5 funzioni specifiche che la Natura ha perfezionato nell'arco di milioni di anni: sensoriale, peristaltica, secretiva, assorbente ed escretiva (eliminativa).
Ogni organo che appartiene al gastroenterico può avere più funzioni diverse, ma solitamente ne ha una principale, che lo caratterizza.

Per esempio: la bocca serve per comprendere se quello che mettiamo dentro dall'esterno sia vitale o no, per cui la sua funzione specifica è la sensoria; nell'esofago invece (come in tutto il tratto intestinale) vi è la peristaltica che serve a far scivolare il boccone in avanti; nello stomaco la funzione più rilevante è quella secretiva, basilare per digerire il cibo; nell'intestino tenue e nel colon, dove avviene l'assorbimento rispettivamente dei nutrienti e dell'acqua, a far da padrona c'è la funzione assorbente; per giungere infine nell'intestino retto, il cui processo basilare è l'eliminazione, quindi si ha l'escretiva.

Conoscere queste funzioni diventa centrale per cogliere il senso biologico dell'organo o dell'apparato.
Diciamo fin da subito che il conflitto dell'apparato digestivo ha sempre a che vedere con il “BOCCONE INDIGERIBILE” (come abbiamo visto per lo stomaco), ma in questo caso assume la connotazione di una “PORCHERIA INDIGESTA”.

"PORCHERIA INDIGESTA"

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DUODENO
Dopo che il boccone esce dallo stomaco, prosegue e finisce nel primo tratto intestinale chiamato duodeno: un tubo lungo 25 centimetri (circa 12 pollici) a forma di C, che si trova tra il piloro (sfintere fatto di muscoli) e il digiuno.
Nel duodeno confluiscono i secreti dello stomaco (molto acidi) e, più o meno a metà della sua lunghezza, nella cosiddetta “Papilla del Vater”, giungono le secrezioni del fegato e del pancreas tramite i dotti biliari e pancreatici. Questi succhi ed enzimi permettono la digestione.
Il ruolo del duodeno è quello quindi di “tamponare” gli acidi.

DUODENO > TAMPONARE GLI ACIDI

Il termine “duodeno” significa “tra due uomini, tra due situazioni” e in effetti si trova tra due colossi: lo stomaco collegato direttamente e il fegato tramite le vie biliari
Anche in questo caso il conflitto è sempre legato al boccone che non si riesce a digerire, però in una contrarietà più spiccatamente famigliare!

"NON RIESCO A DIGERIRE IL BOCCONE
IN UNA CONTRARIETA' FAMIGLIARE"

Patologie del duodeno: dall'ulcera al cancro
L'ulcera duodeale è sempre più diffusa, e per comprenderne il senso è necessario sapere che la mucosa è divisa in due aree: la prima porzione è di origine ectodermica (rabbia/rancore in una relazione), mentre le altre due porzioni sono endodermiche (boccone vitale).
Sono due tessuti diversi (endoderma ed ectoderma) con DUE vissuti completamente diversi.
L'ectoderma vive un conflitto di “rabbia/rancore nel territorio” (famigliari, lavoro, ecc.) e si può avere l'ulcerazione della mucosa (nella prima parte) con dolore lancinante.
Una volta risolto si avrà la ricostruzione dei tessuti con sanguinamento.
L'endoderma invece vive il conflitto del “boccone indigesto” (seri contrasti in famiglia, al lavoro, con amici) per cui si ha l'aumento della funzione digestiva e assorbente.

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DIGIUNO
Subito dopo il duodeno c'è un pezzetto di intestino lungo circa 20 centimetri.
Questo piccolo tratto “elabora” il cibo che passa, esattamente come fa il lettore del codice a barre dei supermercati quando passa un prodotto.
Il bolo alimentare, dopo essere entrato dalla bocca e dopo aver superato stomaco e duodeno, risulta sempre più frammentato, esattamente come l'informazione che veicola.
La caratteristica principale del digiuno è proprio questa: “ANALIZZARE” ciò che passa.

DIGIUNO → ANALIZZA QUELLO CHE PASSA

Allergie alimentari
Essendo il tratto intestinale deputato all'analisi, è proprio nel digiuno che si creano i più potenti ancoraggi tra alimenti e allergie!
Il motivo è abbastanza semplice e logico. Cosa fa il cervello in ogni istante? Analizza e registra milioni di stimoli che arrivano costantemente dall'esterno e dall'interno.
Quando passa nel digiuno per esempio una proteina (glutine, caseina) il Sistema sta anche registrando tutti i vissuti...

DIGIUNO ASSOCIA ALIMENTO A STIMOLO ESTERNO

Il risultato si chiama “ancoraggio”. In pratica avviene un collegamento, un'associazione tra un alimento e uno o più vissuti, e questo può scatenare un'intolleranza o anche un'allergia grave.
L'esempio del neonato è illuminante.
Se il cucciolo d'uomo mentre sta mangiando caseina o glutine vive una “porcheria indigesta” perché la mamma si è allontata da lui o perché gli ha tolto la tetta o perché non viene tenuto in braccio come lui vorrebbe, ecc. il digiuno può fare l'associazione: caseina/glutine = sofferenza (porcheria).
Quindi per quel cervello (bambino o adulto che sia) ogni volta che nel digiuno passa caseina o glutine, si riattiva la sofferenza perchè “la mamma è assente”...
Perché gli esempi si riferiscono sempre e solo alle proteine? Perché normalmente sono le proteine a passare per prime nel digiuno, e questo spiega il motivo per cui le allergie non interessano mai o quasi mai grassi o carboidrati, ma sempre la parte proteica!
Quindi la prima cosa che passa viene associata al vissuto.

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INTESTINO TENUE
Nell'intestino tenue, di cui fanno parte sia il digiuno che l'ileo, il conflitto è:

"NON RIESCO AD ASSORBIRE
QUELLO CHE MI STA ACCADENDO"

Il bambino di pochi mesi non può capire perché la mamma se ne va via (per lavoro) lasciandolo solo o in balia di un'estranea (nonna o babysitter), come pure non può capacitarsi del perché viene tenuto a distanza dal petto dandogli da bere un liquido animale mediante una tettarella finta di lattice, invece del caldo capezzolo. Quello che però il suo cervello vive e registra è una sofferenza: una porcheria indigesta, che crea un ancoraggio con quello che sta passando in quel preciso momento nel digiuno...
Il cervello dei neonati è praticamente governato dal Tronco Encefalico, quindi vive di bisogni primari, per cui fa la PORCHERIA INDIGESTA.

Una “porcheria” che non riusciamo a far passare (a perdonare).
Allargando il discorso, possiamo dire che tutto il tratto intestinale parla di profonda INGIUSTIZIA!
Quando si vive una porcheria indigesta il cervello fa aumentare un po' la sottomucosa con lo scopo di assorbire meglio la “porcheria” e, quando viene risolto il conflitto, la parte in più viene distrutta e durante la digestione può formare gas intestinale (flatulenze, ecc.).

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INTESTINO CRASSO
Se il sentito dell'intestino tenue è una PORCHERIA INDIGESTA, nell'ultimo tratto del colon questa è ancora più pesante, più “sporca”, una vera e propria “porcata”.

PORCATA INACCETTABILE/INDIGERIBILE

Nell'intestino tenue vi sono i malassorbimenti, cioè gli assorbimenti sbagliati di tutto quello che è vitale e che facciamo nostro, nel colon invece riassorbiamo l'acqua (9 litri di acqua) ed eliminiamo gli scarti.

Cancro, stipsi, morbo di Crohn

Stipsi: la persona stitica vive tutto come una porcheria indigesta, tutto come “porcata”, ed è incapace di lasciare andare e soprattutto di perdonare..
Il colon (vedi immagine sopra) è diviso in tre parti: ascendente, trasverso e discendente, ognuna di queste gestisce il riassorbimento di circa 3 litri di acqua. Se per un conflitto si attiva una delle tre parti, supponiamo il tratto trasverso, la sua funzione aumenta di molto, per cui aumenterà anche la velocità di transito, ma l'organismo per compensazione farà diminuire la funzione delle altre due (tratti ascendende e discendente), con il risultato che l'intestino nel suo complesso rallenterà la funzione e si avrà la stipsi.
La stitichezza è un problema diffusissimo tra la popolazione, e questo dato indica una cosa sola: sempre più persone vivono conflitti nella propria vita, attivando una o più parti del colon...

Morbo di Crohn: durante il conflitto di porcheria indigesta alcune parti del colon si gonfiano e la funzione di quel tratto, come è stato detto, aumenta, ma le altre due diminuiscono.
Quando si va in risoluzione, il Sistema va a digerire la parte in più che è stata creata per migliorare l'assorbimento del colon, mediante caseificazione. Coloro che soffrono di Crohn continuano a recidivare il problema. Le recidive conflittuali si realizzano quando il conflitto attivo e la soluzione si alternano ogni giorno, in un'escalation pericolosa.
Per esempio se una persona vive una porcheria a lavoro, quando alla sera torna a casa lo risolve, ma la mattina seguente ritorna a lavoro e si riattiva. Poi alla sera..
Questo circolo vizioso, se non viene interrotto, danneggia la mucosa provocando scariche diarroiche con pus e sangue.

Cancro: se la “porcata” che il cervello ha vissuto è molto grossa, oltre all'aumento della funzione di assorbimento vista prima, il cervello potrebbe far crescere la sottomucosa con l'intento biologico di aumentare la funzione escretiva, cioè deve eliminare la porcata. Questo prende il nome di adenocarcinoma.

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INTESTINO RETTO
Abbiamo detto che il colon riassorbe l'acqua ed espelle le feci, cioè le deve buttare fuori (endoderma) e non a caso la funzione è sia assorbente che escretiva, ma più ci si avvicina all'ano, più il sentito dell'ectoderma (ultimi 12 centimetri) è particolarmente preciso: l'ho preso nel didietro!

Mucosa ectodermica
In fase di conflitto di una porcheria che non si riesce ad evacuare si ha l'ulcerazione della mucosa con lo scopo di allargare il condotto per farlo passare. A conflitto risolto avviene la ricostruzione del tessuto ulcerato con la comparsa di scariche nelle feci di muco e sangue.
Il retto nell'uomo e anche negli animali ha a che fare con l'identità, e quindi con il riconoscimento della posizione e ruolo nel clan (famiglia, lavoro, amicizie, ecc.).
Forse ora è più chiaro il gesto di annusarsi il culo tra i cani: questi animali sanno per istinto che nella zona del retto c'è l'identità, una specie di impronta genetica unica.
E questo è proprio il motivo per cui un conflitto nell'intestino retto riguarda sempre la perdita di identità, “non so qual è il mio ruolo o il mio posto”. Le emorroidi sono il classico esempio.

Mucosa endodermica
Il conflitto dell'ultima parte del retto non è più una “porcheria subita”, ma “l'ho preso nel culo”.
Si tratta di un conflitto vile e ripugnante: una gravissima ingiustizia!

"L'HO PRESO NEL DIDIETRO"

Sarebbe di interesse generale poter chiedere a tutte le persone con un cancro del retto o dell'ano se 6-8 mesi prima della diagnosi, avessero o meno vissuto una pesante fregatura (con tutte le sfumature del caso: economica, relazionare, professionale, lavorativa, famigliare, ecc.)...

Ringrazio per la collaborazione, le informazioni scientifiche sulle connessioni mente-corpo il dottor Matteo Penzo e la “Scuola del Sintomo” (www.daleth.it)


Marcello Pamio

Il fegato è la ghiandola più grande del corpo umano. Stiamo parlando di un organo del peso di oltre 1,5 kg le cui numerose funzioni sono vitali.
Il sangue che esce dallo stomaco e dall'intestino non passa direttamente nel torrente venoso per giungere al cuore, ma viene convogliato al fegato attraverso una fittissima rete di capillari, sfocianti poi nella vena porta (1). Altro sangue che riceve il fegato giunge dall'arteria epatica.
Il sangue di entrambe queste sorgenti (intestini e arteria epatica) nel fegato viene ripulito e filtrato dalle varie sostanze pericolose; i nutrienti messi da parte e usati nel processo metabolico, per poi finire nelle vene sovraepatiche e gettato nella grossa vena cava che lo porterà al cuore, e da qui in tutto l'organismo.
Il fegato è una fabbrica metabolica a dir poco strabiliante, continuamente all'opera e il calore prodotto al suo interno contribuisce anche al riscaldamento del corpo.

Ecco alcune delle funzioni del fegato:

  • trasforma gli alimenti trasportati dal sangue;
  • produce e secerne la bile;
  • elabora proteine importanti (fibrinogeno, albumine, globulina);
  • raccoglie ferro e rame, utili per la produzione delle cellule rosse del sangue;
  • detossifica le sostanze nocive assorbite dal sangue;
  • trasforma e immagazzina i carboidrati sottoforma di glicogeno;
  • gioca un ruolo essenziale nell'immagazzinamento e metabolismo dei grassi.

I DUE TESSUTI DEL FEGATO
Le cose dette fino a questo punto sono conoscenze risapute perfino dalla fisiologia canonica, quello che invece non viene preso in considerazione è che il fegato attraverso reti neurali specifiche è in relazione con DUE parti del cervello: il Tronco Encefalico (emiparte destra) e la Corteccia Grigia.
Tanto per capirci: le “funzioni” vere e proprie del fegato, quindi il suo “senso biologico”, risiedono in queste due aree cerebrali!
Quindi ci sono due aree cerebrali diverse per due tessuti (endoderma ed ectoderma), con due risentiti (conflitti) che possono manifestarsi in due tumori differenti...

FEGATO ENDODERMICO
La prima area, il Tronco encefalico governa la parte di fegato (epatociti) che deriva dal tessuto più arcaico, l’endoderma. Le sue funzioni sono: ACCUMULARE glucosio (zucchero) sotto forma di glicogeno e DEPURARE il sangue che arriva dall’intestino dalle “schifezze” e dalle tossine scaricandole con la bile.
Ora le vediamo entrambe seppur molto superficialmente:

1) ACCUMULATORE
Un “epatopatico comportamentale” si presenta come un ACCUMULATORE, una persona che non butta via nulla, che vive sempre nella sensazione che gli manchi qualcosa di vitale (soldi, beni materiali, ecc.).
In questo tessuto il tumore (adenocarcinoma) è a forma di una o più palline rotondeggianti e piene di glicogeno e bile (casualmente le funzioni governate dal tronco).
Il conflitto è:

"MANCANZA DEL BOCCONE VITALE"

Mentre una volta l'uomo faceva il conflitto di mancanza del boccone vitale quando realmente non aveva da mangiare, oggi purtroppo il termine “vitale” è diventato soggettivo e dipende dalle credenze e dai condizionamenti (famiglia, religioni, società) che abbiamo vissuto.
Il “vitale” è ogni qualvolta nella vita, cioè nel cervello, formiamo una rete neurale specifica collegata con un bisogno. I veri bisogni dell'essere umano sono: ARIA-ACQUA-CIBO-SONNO-SESSO (questo ultimo da intedersi non solo come fisicità, ma anche come relazioni). Tutto il resto NON E' VITALE.

Oggi purtroppo l'uomo moderno considera “boccone vitale” non solo il cibo, ma anche tutto quello che viene vissuto come tale! Qui arrivano i problemi, perché se siamo cresciuti in una famiglia dove i soldi erano visti come basilari, dove il percepito del denaro era vitale, se da adulti vivremo un qualsiasi conflitto di mancanza, o una perdita economica (fallimento), il Tronco si attiverà arrivando a generare un adenocarcinoma al fegato. Stessa identica cosa se la mancanza interessa l'auto, il rapporto di coppia, la famiglia, ecc.
Un esempio per tutti potrà chiarire il meccanismo. Se perdiamo improvvisamente il lavoro perché ci licenziano o perché fallisce la fabbrica (cose che accadono in Italia molto spesso), il cervello per superare il conflitto aumenta la funzione epatica creando accumuli di grasso (fegato steatosico) e glicogeno (zucchero). Statisticamente sarebbe molto interessante osservare i dati epidemiologici del cancro (o altre patologie) al fegato nelle persone lasciate a casa dal lavoro, rispetto alla media nazionale.

In soluzione, il tumore viene caseificato grazie all'intervento di funghi e micobatteri, oppure finisce incistato con formazione di cisti.
Una cosa importante da tenere in seria considerazione in questa fase risolutiva, è che si può formare ascite, un liquido sieroso che gonfia l'addome. Questo siero è ricchissimo di proteine per cui ogni volta che viene incoscientemente aspirato dal medico che ignora queste Leggi, il cervello lo riforma continuamente. Più liquido aspirato e maggiori saranno le proteine scippate da muscoli e organi andando di fatto a debilitare e dimagrire l'organismo in generale.
Ovviamente è tutta colpa del cancro se la persona viene consumata fino alla morte...

2) DEPURATORE
La seconda importante funzione del fegato è la disintossicazione e depurazione costante del sangue.
Ogni 4 minuti circa il sangue fa un giro completo del corpo, passando attraverso il fegato.
Tale ghiandola deve “supportare” e “sopportare” tutte le schifezze che gli arrivano costantemente dal sangue che esce dagli intestini.
Per cui se viviamo situazioni in cui ci sentiamo INCAPACI DI SOPPORTARE gli eventi, il fegato si attiva...

"INCAPACITA' DI SOPPORTARE
QUELLO CHE SI STA VIVENDO"

FEGATO ECTODERMICO
Il secondo tessuto ectodermico è collegato alla Corteccia Grigia che governa le Vie Biliari, le quali risentono e si aprono quando si è “incazzati”, rabbiosi, pieni d’ira e sempre nella sensazione di essere incastrati in una situazione spiacevole. Può essere una costrizione lavorativa, relazionale, un'identità non riconosciuta, ecc.
In questo tessuto il tumore (carcinoma) mostra molte lesione più fusiformi (dotti) con cellule prive di glicogeno e bile.

CIRROSI ED EPATITE
Anche le classiche manifestazioni patologiche del fegato dipendono dal tessuto interessato.
La cirrosi per esempio è legata all'endoderma (quindi “boccone vitale”) e deriva da continue recidive di un conflitto appunto di “mancanza”.
L'epatite, sempre più diffusa nella società moderna, è legata al tessuto ectodermico, e rappresenta la fase di risoluzione di un forte conflitto di Rabbia/Rancore delle Vie Biliari.

FEGATO: L'ORGANO DI DIO
Il termine “fegato” deriva dal latino “ficus”, cioè fico, l’unico frutto che secondo i vangeli viene dato da mangiare al Cristo. Quindi un frutto divino? Sembra proprio di sì perché con le foglie di fico Adamo ed Eva nascondevano la loro “dimensione” umana: prima erano esseri spirituali, ma con il fico si “accorgono” di essere terreni...
In ebraico Fegato si dice KaVoD, che significa “peso”, “onore”, “qualcosa di greve”, “rispetto”, etc. In gemiatria ebraica convertendo KaVoD in numeri si ottiene 26, lo stesso numero della parola Jahwè. Il fegato è l’organo che purifica il Sangue (44) dalle sue impurità e ci permette di vivere (44-26=18 questo numero è Vita in ebraico).
Quindi forse il fegato è l’organo che ci permette di elevarci a Dio? Di trovare la nostra parte più spirituale, se e solo se però ci liberiamo dalla zavorra materialistica, cioè dalla sensazione che ci “manchi qualcosa”?
Dall’altro il fegato ectodermico “parla” anche del bisogno di “cambiare noi stessi” e non gli altri.
La Rabbia ed il Rancore si generano infatti dall’ira che proviamo quando vogliamo che qualcuno o qualcosa cambi, all'esterno di noi. Quindi invece di cambiare noi stessi per primi, cerchiamo di far cambiare gli altri (cosa impossibile), e questa impotenza e frustrazione generano appunto rabbia e rancore...

CONCLUSIONE
Una patologia al fegato endodermico, qualsiasi essa sia (cirrosi, cancro, ecc.) sta portando alla luce una “mancanza vitale”!
Quindi la domanda da porsi è: “COSA CI MANCA?”, “DOVE CI SENTIAMO MANCARE?”
Un qualsiasi conflitto che interessa il fegato ci mostra che una parte di noi è saldamente ancorata ad una materialità, a certi tipi di bisogni (spesso non realmente vitali) che impediscono l'evoluzione, impediscono di diventare divini. Ecco perché il fegato viene detto l'organo di Dio...
E' utile sapere per una maggiore comprensione del senso biologico che molte persone hanno trovato giovamento da patologie epatiche recitando il Salmo 23:

IL SIGNORE E' IL MIO PASTORE:
NON MANCO DI NULLA!

Discorso religioso a parte, recitando queste due righe centinaia di volte al giorno, potrebbe accadere qualcosa di veramente miracoloso, che non ha nulla di mistico: il cervello infatti si potrebbe alla fine convincere che NON manca nulla di vitale...
Uscendo dall'aspetto biblico una persona potrebbe sostituire la frase da ripetere ogni giorno con la più neutra:

LA MIA VITA E' PIENA.
HO TUTTO QUELLO CHE MI SERVE
NON MI MANCA NULLA!

Ringrazio per la collaborazione, le informazioni scientifiche sulle connessioni mente-corpo il dottor Matteo Penzo e la “Scuola del Sintomo” (www.daleth.it)