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Marcello Pamio

Ne avevamo già parlato a marzo 2020 del fatto che i giornali vendono sempre meno: la bella notizia è che tale tendenza sta proseguendo...
I numeri delle vendite di giornali a giugno 2020 non lasciano spazio ad errate interpretazioni: il mercato nazionale fra giugno 2019 e giugno 2020 è crollato di circa il 25%.
Tanto per capirci, un anno fa il totale delle copie cartacee vendute ammontava a quasi 2 milioni al giorno, mentre oggi sono scese sotto il milione e mezzo.
A memoria non c’è mai stato un periodo così brutto per la stampa e non c’entra il Covid perché il calo delle vendite non ha toccato solo i giornali sportivi o l’Avvenire (chiusura stadi e chiese), ma la quasi totalità delle testate.
Il Corriere della Sera ha abbassato le sue vendite del 11%, idem La Repubblica che ha sforato in negativo con un calo del 18% rispetto alle copie vendute un anno fa.

Vediamo i numeri
I giornaloni per antonomasia, dove si alternano a scrivere per le imprese del Regime le grandi e ben oliate penne, sono stati i più penalizzati dagli elettori. Chissà come mai?
Il Corriere della Sera per esempio a giugno 2018 vendeva oltre 209.000 copie, a giugno 2019 circa 190.000 copie e a giugno di quest’anno solo 164.000. Segue a ruota La Repubblica con 170.000 copie a giugno 2018, circa 145.000 nello stesso mese del 2019 e solo 114.000 quest’anno.

Nonostante l’aumento delle copie digitali e degli abbonamenti on-line i risultati dei bilanci dei grandi colossi sono inequivocabili.
Il Gruppo Rcs (Rizzoli-Corriere della Sera), ha visto il fatturato scendere da 475 a 319 milioni, il risultato netto da 38 milioni di utile a 12 di perdita; il ricavo del Gruppo Gedi (Repubblica, La Stampa e molti altri quotidiani, giornali locali e radio) è passato da 303 a 249 milioni, il risultato operativo da 8 milioni di utile a 20 milioni di perdita.
Numeri neri anche per Caltagirone editore che passa da 1,6 milioni di perdita un anno fa, a 18 milioni quest’anno.
Gli unici che crescono sono il Corriere delle Alpi del 1%, il Giornale del 5%, il Fatto Quotidiano del 7% e La Verità del 18%.
In edicola però il Fatto Quotidiano è sotto di 7.000 copie, il 19%, rispetto giugno 2018, La Repubblica è sotto del 27% e il Corriere della Sera del 20%!

Conclusioni
Anno dopo anno, semestre dopo semestre, i media mainstream perdono lettori per strada. Qualcuno si sposta dall’edicola al pc con gli abbonamenti on-line e le copie digitali, ma i giornali virtuali non coprono le voragini di soldi perdute costantemente dall’abbandono dei clienti. Anche perché nel digitale diventa sempre più pesante la riduzione dell’apporto pubblicitario...
Le vendite e i fatturati indicano che le persone si stanno svegliando dal letargo cerebrale e dal vuoto informativo che i media di regime veicolano, e l’andamento in controtendenza del quotidiano La Verità forse ne è la prova. Attualmente è infatti uno dei pochissimi che ha il coraggio di pubblicare notizie e informazioni al di fuori dal pensiero unico, al di fuori del paradigma, su tematiche delicate come libertà di cura, vaccini ecc.
I tempi sono maturi per dire basta ad una informazione vergognosamente unidirezionale, pilotata e direzionata esclusivamente al condizionamento mentale delle masse (vedi articolo sulle Egregore).

Senza i megafoni mediatici la dittatura sarebbe meno pervasiva e soprattutto
molto meno persuasiva!

Il potere - per il momento - lo abbiamo nelle nostre mani e nelle nostre tasche, ed è quello di non finanziare più tale sistema. Uscire dal sistema con l’intento di sganciarsi dal mainstream e dai loro tentacoli predatori.
Per cui boicottiamo i giornali, la televisione (non pagando più il pizzo) e tutti i network radiofonici, dando un chiaro segnale che il risveglio è in atto!
Nella fase due si andrà a lavorare nei piani sottili, perché un danno economico boicottando la vendita di giornali non bloccherà la deriva che stiamo vivendo, è solo il primo ma importante passaggio...

Tutti i dati sono pubblicati dal sito www.adsnotizie.it
La società ADS è nata nel 1975 dalle Associazioni: UPA (Utenti Pubblicità Associati), FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali), FEDERPRO (Federazione Professionale della Pubblicità) e FIP (Federazione Italiana Pubblicità); da allora rendono disponibili i dati di diffusione e tiratura della stampa quotidiana e periodica pubblicata in Italia.

Analisi del loro funzionamento magico

Negli ambienti spiritualisti, sentiamo spesso parlare di «egregore». Tuttavia la letteratura esoterica e spirituale seria ne fa raramente menzione. Ci è quindi sembrato utile chiarire questo concetto essenziale per la comprensione della nostra realtà occulta. Dunque, che cos’è un’egregora? Come nascono le egregore? Come sono organizzate? Come si nutrono? Esistono egregore buone o cattive? Chi regna al vertice della loro gerarchia?

I tre centri
Fin dall’Antichità, la scienza spirituale trasmessa nelle scuole misteriche insegna che l’essere umano è costituito di tre principali centri o «motori energetici». Grazie a questi centri, il corpo umano capta e trasforma l’energia del cosmo.

Il primo, è il centro del bacino, quello dell’energia vitale fondamentale, che sul piano fisico costituisce il motore dell’azione, il centro degli istinti di conservazione (alimentazione, protezione-sicurezza) e di riproduzione. È legato al piano sottile inferiore, il piano istintivo, e capta l’energia proveniente da questo piano energetico.

Il secondo, è il centro del cuore, il centro dei desideri, delle emozioni, dei sentimenti e della devozione ed è collegato al piano intermedio, emozionale o astrale. Su questo piano, capta un’energia più raffinata e di frequenza più elevata.

Il terzo, è il centro della testa. Capta un’energia superiore che trasforma sia in elettricità per trasmettere gli ordini tramite il sistema nervoso, sia in energia fisica per produrre il pensiero.

Noi siamo collegati a questi tre piani energetici sottili e la nostra coscienza passa da un piano all’altro, a seconda del tipo di esperienza che stiamo vivendo.
Questi piani sottili sono una realtà, la nostra realtà. Sono le dimensioni sulle quali esistiamo, ma anche le dimensioni sulle quali costruiamo, per lo più senza saperlo. Infatti, la nostra attività, sia essa istintiva, emozionale o psichica, ha effetti durevoli sulle dimensioni sottili.

La costituzione di un’egregora
Mediante la nostra attività noi tutti creiamo, individualmente, degli oggetti sottili, altrettanto reali quanto lo sono gli oggetti materiali, oggetti che i chiaroveggenti possono osservare e che qualsiasi persona sensibile riesce a captare e a percepire.

Attraverso il ripetersi di un desiderio, di un sentimento o di un pensiero possiamo addirittura dar vita a un’entità energetica autonoma e autoconservatrice. Una tale entità sottile nasce da un’attività ripetitiva, a prescindere dalla natura della medesima (istintiva, emozionale o mentale), è quella che chiamiamo golem.

Golem - The Legend of Man

Il sentimento amoroso dà vita a un golem. I tic e le manie (disturbi ossessivi compulsivi) costituiscono caratteristiche psichiatriche degli effetti generati da un golem. Anche il consumo di sigarette produce un golem.
Un golem può essere formato dall’attività di un gruppo di persone, nel qual caso si parla di egregora. Le egregore non sono altro che golem collettivi.
Possiamo quindi considerare le egregore come creature energetiche artificiali prodotte dal pensiero, dal desiderio o dalla volontà unificata di un gruppo di persone, dinamizzate e vivificate da rituali – o addirittura da sacrifici – e che acquisiscono una potenza di azione occulta.
Affinché si crei un’egregora, un gruppo di persone deve avere una volontà unificata, un obiettivo comune e uno stesso obiettivo, che può spaziare dal più futile al più elevato. Per esempio, una famiglia, una squadra di calcio, un’associazione umanitaria o un partito politico sono associati a egregore particolari.

Gerarchia delle egregore
Le egregore si organizzano e gerarchizzano su tre livelli che dipendono dal centro energetico dal quale si alimentano.
Il primo livello è quello del piano istintivo. A questo livello, le egregore si nutrono dell’energia istintiva, in particolare quella dell’istinto di conservazione e di protezione, nonché quella dell’istinto di riproduzione.
A questo primo livello corrispondono le egregore familiari, quelle delle discoteche, delle squadre di calcio ecc. Tali egregore dispongono di una potenza d’azione occulta reale per quanto limitata.
Il secondo livello è quello del piano intermedio o emozionale, in cui sono comparsi diversi tipi di egregore, fra cui quelle umanitarie e religiose. La loro sopravvivenza dipende dalla deviazione dell’energia devozionale. Mentre il centro energetico del cuore deve generalmente infondere il desiderio di elevazione, le egregore situate sul piano emozionale cercano, al contrario, di abbassare la persona e di renderla passiva.

La potenza di un’egregora dipende dalla somma di energia dei membri che l’hanno prodotta.
Possiamo pertanto facilmente comprendere che un’egregora religiosa, data la quantità di energia che è in grado di accumulare giornalmente, dispone di una potenza d’azione occulta considerevole. Se si paragona l’egregora di una squadra di calcio con quella della Chiesa Cattolica, che focalizza il fervore di un miliardo e duecento milioni di fedeli, oppure quella dell’Islam, che si avvale di un miliardo e seicento milioni di musulmani, possiamo facilmente immaginare la superiorità, in termini di potenza occulta, delle egregore religiose rispetto a quelle istintive.
Questa potenza permette alle religioni di procurare alla persona un forte sentimento di sicurezza, un sentimento di fusione con la comunità dei credenti, un sentimento di potenza. Queste egregore possono produrre guarigioni spettacolari, dei «miracoli» che dal punto di vista energetico o occulto si possono perfettamente spiegare. Queste egregore religiose, di frequenza intermedia, possono vivere diversi millenni.

Il terzo livello è quello del piano psichico o intellettuale. Questo piano è principalmente costituito delle egregore di tipo ideologico e magico, quali le egregore dei Gesuiti. I Gesuiti hanno progressivamente sviluppato rituali magici allo scopo di rafforzare il loro potere occulto sulla Chiesa. Grazie alla grande conoscenza delle forze occulte di cui dispongono, si sono progressivamente elevati al di sopra delle egregore religiose.
Queste egregore situate sul piano psichico sono di una frequenza elevata, a tal punto che sono in grado di produrre effetti occulti potenti. Sono loro che dominano la gerarchia occulta.

Conclusione
Ora sappiamo perché e come appaiono le egregore, come si organizzano sui piani sottili e quale potenza occulta possono acquisire.
Per capire come liberarsene, dobbiamo scoprire come le egregore si nutrono concretamente, rafforzando in tal modo il loro dominio sui nostri tre centri energetici. È ciò che scopriremo in un prossimo articolo…
(...)

I diversi tipi di rituali
Nella prima parte di questo articolo, abbiamo visto che l’essere umano è costituito di tre centri energetici collegati a tre piani sottili: il piano istintivo, il piano emotivo e il piano psichico. Quindi esistiamo e costruiamo su questi tre piani sottili. Mediante la nostra attività energetica (istintiva, emotiva o psichica) costruiamo oggetti sottili che, quando l’attività in questione si ripete, diventano entità energetiche autonome (golem). Quando sono collettivi (creati da un gruppo di persone), i golem diventano egregore. La potenza d’azione occulta di queste egregore dipende dalla qualità e dalla quantità d’energia loro trasferita.

Le egregore sono, più di qualsiasi altro elemento, ciò che costituisce l’aldilà. Dobbiamo quindi capirne esattamente il funzionamento se vogliamo comprendere la nostra realtà sottile senza possibilità d’errore e liberarci da qualsiasi influsso o manipolazione occulta. In questo articolo scopriremo come si nutre un’egregora, e come utilizza l’energia dell’uno o dell’altro dei tre centri motori umani.
L’energia è trasferita verso l’egregora attraverso i rituali. Ogni tipo di egregora si nutre in un modo specifico, con un rituale appropriato.
Sul piano istintivo le egregore sono nutrite da rituali poco strutturati: cerimonie familiari (doni, libagioni, protocolli ecc.), calcio (ideato da una società segreta inglese che ha lasciato la sua firma attraverso diversi simboli che appaiono durante le partite), trasmissioni televisive ecc.

Sul piano emotivo il rituale più efficace è quello della messa. Si tratta infatti di un rituale molto strutturato, poco esigente per i partecipanti che forniscono l’energia, ma molto esigente per gli officianti che canalizzano l’energia per poi trasmetterla. La messa utilizza l’energia proveniente dal bacino e dal cuore dei fedeli.

Sul piano psichico entra in gioco un rituale particolare, molto strutturato, perfettamente codificato e che coinvolge potenti simboli. Tutti i partecipanti sono selezionati, formati e iniziati. Si tratta di un rituale totale che implica l’energia proveniente dal bacino, dal cuore e dalla testa. Integrando simboli incomprensibili o mal compresi, questo genere di rituale pone la persona sotto un dominio occulto, a tutti i piani del suo essere.

Tuttavia, nonostante l’uso di rituali adeguati, le egregore riescono difficilmente a ottenere tutta l’energia di cui hanno bisogno.
Queste creature energetiche autonome diventano voraci. Ne deriva pertanto una guerra tra egregore che lottano per trovare maggiori fonti energetiche. I missionari cattolici illustrano bene questa lotta per la sopravvivenza. Un’altra possibilità per accrescere l’alimentazione energetica dell’egregora consiste nell’aumentare la frequenza dei rituali (i pasti), il che non è tuttavia sempre possibile dal lato pratico.

Il rito di sangue
La soluzione più efficace per permettere di accrescere l’intensità del rituale (e quindi del trasferimento energetico) è costituita dal rito di sangue. Il sangue è il liquido fisiologico che concentra l’energia dei tre centri: la potenza psichica della testa, l’energia pranica del cuore e la forza karmica del bacino. Sappiamo bene quanto sono elettrizzati i guerrieri quando il sangue scorre sul campo di battaglia.
Un esempio calzante di rito di sangue è quello dell’11 settembre 2001, che in realtà è stata una grande messa mediatica. Vi ritroviamo tutti gli elementi propri del rituale: sacrificio di persone (3000 morti), partecipazione emotiva e devozionale (a livello planetario), strutturazione dell’energia captata da alti iniziati e utilizzazione di potenti simboli, quali il pentagramma (Pentagono) e le due colonne del tempio (le due torri), ecc.

È chiaro che quando si sceglie di mediatizzare un omicidio fra le migliaia che accadono, è perché l’omicidio in questione partecipa a un rituale segreto.
Oltre agli assassinii rituali, i riti di sangue sono praticati apertamente e regolarmente dall’ebraismo e dall’Islam: il macello rituale kasher o hallal e l’aid («festa» dell’agnello) ne sono esempi noti.
Nonostante il massimo sfruttamento di tutte le fonti energetiche di cui può disporre, l’egregora permane insaziabile e aumenta regolarmente la pressione sugli esseri ai quali sottrae l’energia. Molti cercano quindi di sottrarsi al suo dominio, cosa tuttavia assai difficile.

Come sfuggire a un’egregora?
Entrare in contatto con un’egregora significa stabilire un legame con essa. In qualche modo, la persona chiede un prestito alla banca dell’occulto vivendo così al di sopra dei suoi mezzi energetici/karmici normali, «prendendo in prestito» diversi favori, potere, una guarigione o altro.

Ma questo mutuo dev’essere rimborsato e talvolta è impossibile farlo, anche a costo di tutta una vita di sforzi. Il tasso d’interesse può essere esorbitante. Il patto è di tipo mafioso e pochi riescono a sottrarvisi.
In alcuni casi bisogna aspettarsi di subire le rappresaglie dell’egregora, così come accade alle persone che abbandonano l’Islam, o quelle che hanno lasciato la Chiesa finendo sul rogo dopo lunghe torture. Lo stesso vale per le nazioni che, quando tentano di sottrarsi all’egregora planetaria, si vedono imporre la «democrazia» con le bombe.

La forza di coesione delle egregore poggia sulla paura inconsapevole delle rappresaglie che esse suscitano. Non è solo l’ebreo o il testimone di Geova, il cattolico o il musulmano a trovarsi sotto il dominio di un’egregora. Siamo tutti legati alle egregore che dominano nell’aldilà, e questo per il fatto di partecipare inconsciamente a ogni sorta di rituale: mediatici, politici (votazioni, ecc.), economici (lavoro, consumo ecc.), sociali, familiari, scolastici, amministrativi e così via.
Dalla nascita alla morte, siamo sotto il controllo totale delle egregore.
Questo dominio perdura e prende fine soltanto se riusciamo a liberare e a dominare i nostri tre motori energetici principali (testa, cuore e bacino), cosa che possiamo fare soltanto nel corso della nostra vita terrestre.

Dopo la morte
Alla morte di un membro di un gruppo strutturato (quindi legato a un’egregora), ossia quando il suo essere multidimensionale deposita il corpo fisico, normalmente avviene la volatilizzazione della personalità e la dissoluzione degli elementi sottili. Tuttavia questo processo può essere ritardato, o addirittura interrotto, quando una grande quantità di energia proveniente dal piano fisico nutre i resti della personalità, a tal punto che questa non può essere annientata.

Questa sopravvivenza artificiale e parassitaria della personalità nell’aldilà è la controparte che rende il patto occulto interessante per gli esseri profondamente egocentrici che hanno sempre rifiutato di affrontare la questione esistenziale della morte.
In definitiva, se non abbiamo concluso nessun contratto occulto importante durante la vita, sarà l’egregora della nostra religione di nascita che ci accoglierà dopo la morte, offrendoci ancora alcuni begli anni di sopravvivenza parassitaria, facendo di noi dei vampiri dell’aldilà che influenzano i desideri dei vivi per incitarli a fornire energia alla loro egregora, la struttura energetica nella quale si sono disincarnati.

L’aldilà è perfettamente strutturato da questo sistema gerarchico di egregore che costituisce una sorta di riflesso del mondo fisico. Ogni azione che sopraggiunge sul piano fisico ha i suoi effetti sui piani sottili poiché ogni gruppo umano è associato a una o più egregore.
Al vertice della gerarchia delle egregore troneggiano potenze che la tradizione gnostica ha tenuto a lungo segrete, divulgandone l’esistenza soltanto in seno a scuole misteriche per non attirare i fulmini delle autorità religiose.
Sono queste potenze egregoriche supreme, chiamate Eoni...

Tratto da https://thedayafter2012.blogspot.com/2019/08/le-eggregore-le-forme-pensiero-occulte.html

Marcello Pamio

Dopo aver sbagliato tutto nella gestione della psico-pandemia e aver contribuito a creare danni enormi (economici e sanitari) al mondo intero per via dei consigli contraddittori; dopo aver messo al bando una terapia funzionante come l’idrossiclorochina basandosi su uno studio pubblicato da Lancet dichiaratamente fraudolento; dopo essere stata comprata da un ente privato come la Fondazione Bill & Melinda Gates, l'Oms cosa fa? L'organizzazione invece di sciogliersi e salutare tutti, istituisce una Commissione con il compito di “raccomandare” gli investimenti e le riforme “per migliorare i sistemi sanitari e di protezione sociale” dei vari Paesi europei.

Sapere che una commissione esterna controllerà i soldi destinati al miglioramento dei sistemi sanitari e della protezione dei sudditi al tempo del corona, chiude un po’ lo stomaco. Ma quando si viene a conoscere che la “Poltrona Covid”, la presidenza della commissione è stata destinata al cyborg con loden blu: Mario Monti, la stretta si trasforma in veri e propri sforzi di vomito!

Ricordiamo che il professore anaffettivo per antonomasia, l’essere privo di empatia umana è stato uno dei politici più proficui nella distruzione sistematica di questo paese.
Gesuita fin nel midollo, ha lavorato a Yale (nota università dell’elité anglosassone), è stato uomo di punta di una delle banche più potenti del globo, la Goldman Sachs, membro del Bilderberg Group ed è anche Presidente europeo della Commissione Trilaterale (una specie di massoneria ultraliberista ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger). Monti figura anche nel comitato esecutivo del gruppo Aspen Institute Italia, un’altra struttura abbastanza ambigua finanziata dalle Fondazioni Ford e Rockefeller.

Mario Monti ad un incontro segreto degli Gruppo Bilderberg

Questo individuo dovrà consigliare all'Europa le mosse da attuare per uscire dalla situazione o, come direbbero i mal-pensanti, farci sprofondare sempre più nel baratro! Responsabilità enorme visti soprattutto gli interessi economici che gravitano attorno al virus…
Una tale cieca sfiducia è dettata sia dal curriculun vitae di Monti, sia da una memoria umorale e cellulare: il suo governo infatti è ancora impresso a caldo nelle ghiandole lacrimali e nelle vene del popolo italiano, almeno di coloro che ancora pensano e usano l'encefalo.

Marcello Pamio

Questo governo non votato da nessuno, ha una costante: piace prendere per il culo i sudditi!
Prima hanno creato ad arte, grazie al ruolo centrale dei media mainstream, una psico-pandemia (costruendo tutto il castello sopra un test fallimentare: il tampone orofaringeo) per chiudere e devastare economicamente il paese.
Poi hanno secretato i documenti del comitato tecnico-scientifico voluto dal governo Conte, dati alla base dei tristemente noti e illegittimi Dpcm.

Dopo la richiesta degli avvocati della Fondazione Luigi Einaudi e la sentenza del Tar, questi documenti sono stati desecretati e resi pubblici. Diciamo quasi pubblici…
Il verbale n. 21 datato 7 marzo 2020 sarebbe infatti composto (da quello che può evincere dal frantespizio, anche se non è ben visibile) 3577 pagine, ma il regime ha reso pubbliche solo 52 pagine. Quindi per ogni pagina rilasciata, ne hanno imboscate 70...

Frontespizio del verbale n. 21 composto da 3577 pagine

L’unica cosa al momento interessante che si può evincere da quel poco pubblicato è che il comitato di esperti non avrebbe mai parlato di chiusura totale del paese. Hanno soltanto definito “due livelli di misure di contenimento da applicarsi: l’uno, nei territori in cui si è osservata ad oggi maggiore diffusione del virus; l’altro, sull’intero territorio nazionale”, ma niente lockdown.
Come mai dopo soli due giorni, ed esattamente nel Dpcm del 9 marzo 2020, la dittatura annuncia la chiusura di tutto il Paese? Qual è il senso di creare un’organizzazione tecnico-scientifica se poi le decisioni le avevano già prese?
La risposta risiede ancora una volta nella presa per il culo!

Il gesuita Conte ha sempre dichiarato che la chiusura del paese, e i vari Dpcm, erano motivati dalle decisioni degli esperti: quindi ha sempre mentito sapendo di farlo!
Siamo di fronte all’ennesima messa in scena di un’opera teatrale dove gli spettatori passivi siamo sempre e solo noi? E’ stato tutto orchestrato ad arte anche la desecretazione dei documenti, per darci l’illusione di essere in un paese libero e democratico?

Ad aggravare tali sospetti è sapere che la sede romana della Fondazione Luigi Einaudi è al numero 44 di Piazzale delle Medaglie d'Oro, medesimo stabile (stesso numero civico) della Casa Nathan del Grande Oriente d’Italia, la confraternita massonica più famosa del paese.
Essendo la sala polifunzionale (vedere immagine) i fratelli col grembiulino la usano per le loro riunioni e cerimonie. Sicuramente sarà una coincidenza, ma ci auguriamo tutti non venga usata anche per le riunioni della Fondazione...

Sala polifunzionale del Grande Oriente d'Italia al civico 44 di Piazzale delle Medaglie d'Oro

Marcello Pamio

Tra le sedie a rotelle per i nuovi disabili, i collari elettrificati per mantenere la distanza e i water ad ultravioletti per sterilizzare dai virus le giovani natiche, il ministero dell’istruzione e il governo stanno firmando in queste ore il protocollo di sicurezza delle scuole. Menti geniali sopraffine stanno lavorando giorno e notte per disegnare e forgiare la nuova scuola italiana.
Attendiamo il documento ufficiale, ma stando ad alcune indiscrezioni le cose si fanno interessanti...

In caso di un alunno positivo TUTTA la classe andrà in quarantena per i canonici 14 giorni, e sarà poi a discrezione della ASL di competenza decidere se tutti gli alunni della classe verranno sottoposti al tampone, come pure estendere i test anche ai ragazzi delle altre sezioni.
Quindi basta UN solo bambino con febbre, diarrea, flatulenza persistente o tosse e un tampone positivo (poco importa se si tratta di uno dei tantissimi falsi-positivo) per far scattare l’allarme rosso in tutta la scuola.
Se per caso dovessero stanare due o più contagi tra le piccole canaglie di uno stesso istituto, Dio ce ne scampi: la ASL potrà chiudere il comprensorio, mettendo i sigilli sulle porte e imponendo lezioni a distanza.

Attenzione, se state pensando che i problemi siano finiti qui state sbagliando di grosso perché è ancor più complesso il caso degli insegnanti di scuola media o superiore.
Per gli insegnanti risultati positivi si esamineranno i contatti con studenti e altri colleghi nelle precedenti 48 ore per decidere chi tamponare o mettere in quarantena.
Se il docente è negativo ma per sua sfortuna ha avuto contatti a “rischio”, andrà in isolamento domiciliare soltanto lui e proseguirà le lezioni a distanza.

In qualsiasi caso sarà necessario riorganizzare tutta la didattica con un modello misto di lezioni in presenza e via web.
Anche un essere privo di encefalo potrà capire che fare scuola in siffatta maniera è follia coagulata, sia per i ragazzi che per il corpo docente. La scuola da centro focale dell’insegnamento e della pedagogia si sta trasformando in un campo di concentramento dove tutti, per la propria sopravvivenza o semplicemente per non finire in quarantena, saranno in lotta perenne con tutti.
I ragazzi guarderanno i compagni (da lontano senza toccarsi) con occhio critico per denunciare al preside chi non rispetta le regole imposte (mascherina e distanziamento), e lo stesso faranno gli insegnanti con gli studenti. Nei corridoi ritornerà la locuzione latina: Mors tua vita mea!

La scuola dovrebbe essere dopo la famiglia la principale sede di socializzazione e formazione della personalità; il luogo dove fornire tutti gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente. Oggi invece sta diventando sempre più simile ad una fabbrica stile “Tempi moderni” di Charlie Chaplin: una sottile catena di montaggio che sforna giovani alienati alla Vita…
Nel silenzio dei media, sempre compiacenti a chi paga di più; nel silenzio assordante di pediatri, pedagogisti e psicologi questi sciacalli vestiti da agnelli stanno devastando una delle istituzioni più importanti in assoluto!
Come può andare bene un simile scempio? Com’è possibile che molti genitori non se ne stiano preoccupando minimamente?

Corrado Penna

In certi casi gli anticorpi prodotti da una prima esposizione al virus naturale o al vaccino (che significa esposizione al virus inattivato o ad alcune proteine del virus stesso) possono rafforzare la capacità dell’agente infettivo di penetrare nelle nostre. Per esempio può capitare (con alcuni virus, non con tutti) quando sta svanendo l’immunità fornita dagli anticorpi passati con il latte materno e si viene in contatto con il virus, o quando si viene contagiati successivamente a una vaccinazione.

A questo punto si pone un problema: le sperimentazioni sul vaccino come possono appurare realmente l’esistenza di un tale fenomeno? Occorrerebbe esporre i vaccinati al virus vivo, ovvero infettarli dopo che si è appurata una produzione sufficiente di anticorpi. Si realizzeranno mai simili esperimenti (che fino ad ora esperimenti non sono stati eseguiti)? Sarebbe etico?

Ma per iniziare cerchiamo di fornire informazioni su questo fenomeno noto come ADE (Antibody-Dependent Enhancement che potremmo tradurre come “rafforzamento dipendente dagli anticorpi”).

Leggiamo su un articolo di giornale (1) che il vaccino in questione potrebbe in teoria anche aumentare la gravità di una infezione da Covid-19. Citando un articolo pubblicato sulla famosa rivista scientifica Nature che porta talora alla produzione di anticorpi in grado di legarsi ai virus facilitandone l’ingresso all’interno delle cellule, favorendo di conseguenza l’infezione, invece che bloccarla. Non sempre, non con tutte le persone, non con tutti i virus, non con tutti i livelli di anticorpi, ma questo fenomeno si è già riscontrato in passato con diversi virus, compresi alcuni coronavirus.

E adesso veniamo a un articolo pubblicato sul sito di un’azienda che si occupa anche della produzione di vaccini contro l’influenza: Paul Perreault, CEO di CSL(2): non affrettiamo la realizzazione del vaccino per il COVID-19 (3). Il sottotitolo dell’articolo è ancora più esplicativo e mostra una preoccupazione alquanto rilevante e diffusa: Unendosi a scienziati ed esperti medici, Perreault richiede rigore, precisione e il tempo necessario per garantire la sicurezza del vaccino.

Leggiamo in tale articolo:
Tutti vogliono convincere tutti ad accelerare e cercare di sbarazzarsi del nastro rosso”, ha detto Perrealt al Financial Times (www.ft.com/content/2b6f7068-8188-4cc6-bce4-97fb8b1f5178?list=intlhomepage). “Ma una parte dei motivi per cui quel nastro rosso sta lì, sono motivi di sicurezza; quando sai che dovrai somministrare miliardi di dosi di questo vaccino, vuoi assicurarti di fare la cosa giusta.”

CSL (…) Ha lanciato cinque progetti rivolti a COVID-19, tra cui un candidato al vaccino lanciato dai ricercatori dell'Università del Queensland. CSL Behring è anche membro fondatore della CoVIg-19 Plasma Alliance, un gruppo delle principali società al mondo che stanno lavorando insieme su un prodotto “iperimmune” (www.cslbehring.com/vita/2020/taking-plasma-treatment-to-the-next-level-with-a-hyperimmune) come potenziale trattamento.

(…) Perreault ha sollevato il problema di come alcuni vaccini abbiano causato un potenziamento dipendente dagli anticorpi (ADE). A causa di tale ADE, una persona vaccinata può sperimentare una forma ancora peggiore della malattia invece che essere immune da essa - qualcosa che è accaduto con un vaccino per la febbre dengue, ha detto Perreault. Questa realtà evidenzia la necessità di rigorosi studi e revisioni prima di distribuire un vaccino a persone di tutto il mondo, ha affermato.

Lo stesso problema è stato sollevato sulla rivista The Scientific American (www.scientificamerican.com/article/the-risks-of-rushing-a-covid-19-vaccine/) e dalla dottoressa Kate Sullivan, direttrice del reparto di allergia e immunologia presso l'ospedale pediatrico di Philadelphia e consulente della Immune Deficiency Foundation [fondazione sul deficit immunitario].

Leggiamo su The Scientific American: “Solo gli Stati Uniti hanno in programma di vaccinare centinaia di milioni di persone con il primo [vaccino] candidato che si dimostri funzionale. Un grave evento avverso ogni mille, per un vaccino somministrato a 100 milioni di persone significa danni a 100.000 persone altrimenti sane”, ha scritto William Haseltine, Ph.D., ex professore della Harvard Medical School e fondatore dei dipartimenti di ricerca sul cancro e l'HIV/AIDS della medesima università.

Sullivan ha spiegato la questione dell’ADE in un recente video su YouTube per i pazienti su come funzionano gli anticorpi e sul perché un vaccino richiederà tempo (youtu.be/19fxBpXvqt8).

Nel rafforzamento dipendente dagli anticorpi, gli anticorpi agiscono come una spugna e attirano più virus nelle cellule invece di bloccarne l'ingresso, ha detto Sullivan. “Quindi non succede chiaramente con ogni vaccino e non succede in tutte le persone che ricevono il vaccino”, ma è una questione che deve comunque essere investigata completamente prima che venga distribuito, ha detto. (…)

Piccola rassegna di studi scientifici

L’articolo Out of the frying pan and into the fire? Due diligence warranted for ADE in COVID-19 (4) (che già nel titolo accenna al rischio di finire “dalla padella nella brace”) ci spiega come il fenomeno dell’ADE si verifica con la re-infezione da virus Dengue (5) ma anche con le re-infezioni da parte di virus di altre famiglie come quella per l’appunto dei Coronaviridae.

Di conseguenza, lo sviluppo dei vaccini contro la patologia Covid-19 deve appurare che non si verifichi tale fenomeno che potrebbe causare un problema a livello mondiale oltre che causare un calo di fiducia da parte della popolazione nei confronti della scienza medica. L’articolo accenna, come già detto nell’introduzione, che il fenomeno dipende dal livello di anticorpi sviluppati dal paziente.

Antibody-dependent enhancement (ADE) is an atypical immunological paradox commonly associated with dengue virus re-infection. However, various research models have demonstrated this phenomenon with other viral families, including Coronaviridae. Recently, ADE in SARS-CoV-2 has emerged as one hypothesis to explain severe clinical manifestations. Whether SARS-CoV-2 is augmented by ADE remains undetermined and has therefore garnered criticism for the improper attribution of the phenomenon to the pandemic. Thus, critical evaluation of ADE in SARS-CoV-2 vaccine development will be indispensable to avoid a global setback and the erosion of public trust, e ricorda la storia recente del Dengvaxia, il primo vaccino a virus vivo attenuato contro il virus Dengue, che ha messo a rischio gli individui che non erano stati ancora a contatto con virus, e che ha causato mancanza di fiducia nella sanità pubblica e nei vaccini (in quelle regioni in cui il Denvaxia è stato somministrato). Nell’articolo si specifica che l’analisi di modelli animali (leggasi esperimenti su cavie animali) non ha mostrato al momento esempi di ADE associati al Covid-19, ma le cavie animali non sono esattamente esseri umani, come ci ricorda l’articolo Obstacles and advances in SARS vaccine development (6) (Ostacoli e progressi nello sviluppo di un vaccino per la SARS) nel quale leggiamo che la loro funzionalità “può essere intralciata dalla mancanza di una similarità patologica con la malattia umana”.

E ancora che “la difficoltà nello sperimentare su modelli animali per l’ADE dipende dalla condizione che se l’ADE non è osservato non è detto che i vaccini siano sicuri nell’uomo riguardo all’ADE stesso. Al contrario se in un modello animale si manifesta l’ADE, possiamo imparare di più sul meccanismo dell’ADE indotto da SARS, il che può aiutarci a formare le basi per le linee guida di sviluppo di un vaccino sicuro”.

L’articolo Evaluation of Antibody-Dependent Enhancement of SARS-CoV Infection in Rhesus Macaques Immunized with an Inactivated SARS-CoV Vaccine (7) ci informa che è stato documentato il fenomeno dell’ADE indotto da vaccini contro i coronavirus della SARS (SARS-CoV) mentre con un altro vaccino, la sperimentazione su macachi rhesus tale fenomeno non si sarebbe presentato. Questo però, alla luce di quanto appena sottolineato sui “modelli animali” (esperimenti su cavie) può significare ben poco.

Note

1 Coronavirus, ecco come funziona il vaccino di Oxford. Oltre 32mila persone disposte a inocularsi Sars Cov 2 per testarlo, pubblicato su Il fatto quotidiano del 25 luglio 2020 e scritto da Peter D’Angelo; https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/25/coronavirus-ecco-come-funziona-il-vaccino-di-oxford-oltre-32mila-persone-disposte-a-inocularsi-sars-cov-2-per-testarlo/5878983/ .

2 A tale azienda fa capo anche la Siqirus, che si occupa di Vaccini anti-influenzali dopo avere acquisito la relativa branca dall’azienda Novartis, e che ha stipulato con la maggior parte degli Stati dell’Unione Europea un contratto preventivo per l’eventuale realizzazione e vendita di vaccini contro una prossima “pandemia influenzale”.

3 Articolo pubblicato il 13 luglio 2020 e scritto da Debra Moffitt, titolo originale CSL CEO Paul Perreault: Don't Rush the COVID-19 Vaccine; https://www.cslbehring.com/vita/2020/csl-ceo-paul-perreault-do-not-rush-the-covid19-vaccine.

4 Pubblicato su Microbes and Infection 2020 Jun 24 [ la pubblicazione on line precede quella su carta stampata], autori J M.Coish , A J.MacNeil; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7311339/.

5 l’ADE infatti è responsabile per il 90% del fenomeno delle febbri emorragiche e delle sindromi da shock indotte da tale virus,

6 Pubblicato su Vaccine 2006 Feb 13; 24(7): 863–871, autrice Deborah R. Taylor; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7115537/.

7 Pubblicato su Virologia Sinica 2018 Apr; 33(2): 201–204, autori Fan Luo, Fan-Lu Liao, et al.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6178114/.

Marcello Pamio

I media mainstream non si smentiscono mai e ogni occasione è buona per manifestare la loro infima natura. Per Repubblica, il Corriere, il FattoQuotidiano e tutta la tristissima combriccola di giornalai, ieri a Berlino ci sarebbero state poche migliaia di persone alla manifestazione contro le folli e assurde norme anti-Covid.
Quattro gatti negazionisti di estrema destra e no-mask, così sono stati descritti, ma per fortuna ci sono le immagini che parlano da sole e svergognano questi pennivendoli venduti e proni alla dittatura…
Comprate, comprate sempre i giornali!

Immagine del Corriere della Sera
Immagine de La Repubblica
A Il Fatto Quotidiano va il premio per la miglior zoomata…
Queste immagini mostrano realisticamente la vera partecipazione

Sicuramente non sono 15 mila; non sono estremisti di destra; non sono no-vax e neppure no-mask. Sono persone di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali che si sono rotte il cazzo di una schiavitù mascherata da democrazia.
Persone risvegliate dal coma vegetativo indotto dal Sistema che non ci stanno più ad essere prese per il culo.
Mentre in diversi paesi la protesta pacifica, ma ferma scende in piazza e nelle strade, da noi si sta disquisendo filosoficamente sulla proposta più demenziale dell'ultimo secolo: i tavolini con le rotelle per i "disabili" del Nuovo Millennio, cioè i piccoli studenti.
Una simile proposta può essere stata partorita da una mente malata che attende cure appropriate, oppure da una mente superfine giocherellona che vuole solo divertirsi alla faccia dei piccoli italiani e dei loro genitori addormentati.

Perché perdere tempo utile per andare a svolgere banali funzioni fisiologiche?

Marcello Pamio

Una sentenza del Tar aveva posto l’obbligo di divulgare i pareri del comitato tecnico scientifico alla base del sequestro di milioni di italiani rinchiusi contro la loro volontà in casa per mesi.
In pratica il Governo aveva imboscato i verbali del comitato mettendoli sotto il cappello di “segreti di Stato”, ma alcuni avvocati della Fondazione Einaudi hanno chiesto l’accesso agli atti, visto che sia i Dpcm che le misure restrittive si basano proprio sulle valutazioni prese dal gruppo di esperti.
Richiesta questa più che lecita e legittima e infatti il Tar ha accolto il ricorso.

Ma il governo di golpisti che sta complottando contro l’Italia può permettere ai sudditi di conoscere le vere motivazioni delle decisioni prese? Ovviamente no, e infatti chiede al Consiglio di Stato di secretarli definitivamente, di metterci sopra una pietra tombale.
Il macigno è stato messo il 31 luglio e la decisione l’hanno presa con decreto cautelare monocratico in attesa della valutazione del collegio convocato per il 10 settembre prossimo. D’altronde devono avere un po’ di tempo per correggere, cancellare e alleggerire il malloppo, o no?
Lo ripeto: stiamo parlando dei documenti tecnico-scientifici usati dal fantoccio Conte per emanare i Dpcm e devastare il paese.

Un governo privo di trasparenza che fa mettere il sigillo “Top Secret” su simili documenti significa che ha tantissime cose da nascondere. Un simile comportamento non fa altro che alimentare quelle teorie che vedrebbero il governo colluso nella distruzione sistematica del Paese.

Chi ci perde in tutto questo è come sempre la libertà di informazione e quelle decine di migliaia di morti e dei loro parenti che attendono ancora giustizia, attendono di sapere cos’è realmente successo in Italia.

Marcello Pamio

L’Italia è oramai un paese allo sbando. Qualche millennio fa eravamo il centro del mondo, ora semplicemente siamo al centro di una immensa e grottesca cospirazione.
Siamo gestiti da un governo non-eletto da nessuno che a colpi di maggioranza risicata (se i 30 senatori della finta opposizione avessero votato non avrebbero avuto il quorum) hanno prorogato l’emergenza sanitaria fino a metà ottobre. Emergenza che ovviamente non c’è se non nel cranio semivuoto della dittatura romana. L’esito era scontato: dopo aver fatto trenta non possono non fare trentuno...
Hanno segregato in casa milioni di persone violando ogni libertà e diritto costituzionale; hanno devastato la produzione industriale italiana e fatto chiudere i battenti ad un numero incalcolabile di attività commerciali; ora vogliono dare il colpo di grazia a quel poco di sovranità nazionale ancora rimasta.

Il paese è allo stremo sotto tutti i punti di vista e cosa fa il governo per tirarne su le sorti? Impegna i parlamenti per votare la finta emergenza sanitaria.
Abbiamo in Italia 40 pazienti in terapia intensiva mentre la Francia ne ha 385, eppure i transalpini non hanno prorogato l’emergenza, noi invece sì!
Per cui dovremo tenere sulla faccia ancora quei pericolosi cenci purulenti e pullulanti di batteri e funghi (le mascherine), mantenere quel misterosofico distanziamento di 1 metro (perché come gli esperti sanno il virus è molto preciso: dopo 100 centimetri lineari nell’aria cade stecchito a terra esanime), mettere il gel sulle mani (che distrugge il microbiota dell’epidermide) e tutte le fantomatiche idiozie che menti malate hanno imposto e menti ignoranti hanno recepito e applicato.

Ma se pensavamo di aver raggiunto il culmine della follia e dell’umiliazione, sbagliavamo di grosso.
Parallelamente alle regole igieniche decise dalla Task force governativa, sulle coste oramai devastate del Bel Paese stanno sbarcando continuamente immigrati (molti dei quali infetti) con borse, zaini, cappelli in paglia e addirittura barboncini in braccio!
Ebbene sì, sono apparsi i primi immigrati animalisti.

Da una parte abbiamo il suddito dalla pelle chiara che portato alla fame deve sottostare a normative da laboratorio biochimico di massima sicurezza, e dall’altra abbiamo i nuovi elettori del PD-5Stalle, dalla pelle leggermente più ambrata, che scappano (o semplicemente escono dalla porta dimenticata aperta) dai centri di accoglienza per andarsene in giro tranquillamente con il cagnetto in braccio.
Se queste immagini non scuotono quel briciolo di dignità e coscienza rimasti, è bene sapere anche che due associazioni hanno chiamato in causa l’Italia di fronte al Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite per la “violazione sistematica dei diritti dei richiedenti asilo”.
Avete capito? Il governo sta permettendo l’entrata di uomini, cani e mancano solo i porci da ogni luogo, e qualcuno porta a processo il paese per violazione dei diritti degli immigrati.

Le due fantomatiche entità sono: l’”Associazione studi giuridici sull’immigrazione(Asgi) e il “Cairo Institutes for human rights studies” (Cihrs).
Non c’è voluto tanto per scoprire che l’Asgi è finanziata dalla Fondazione italiana a finalità umanitarie Charlemagne Onlus, dalla Tavola Valdese e dall’immancabile Open Society Foundations dello speculatore George Soros, colui che ha foraggiato tutti i gruppi eversivi e destabilizzanti del pianeta (le varie Rivoluzioni colorate), mentre il principale finanziatore del Cairo Institute è la Rockefeller Brothers Found. Niente male come curriculum, anche se queste informazioni sono da razzisti complottari che ce l’hanno a morte con quei poveri disperati che scappano dai loro paesi… Ma da cosa scappano??? Ah certo: dalla guerra, dalla fame, dalle repressioni e dalle tribù cannibali che si cibano di poveri barboncini.

Qualcuno sta giocando a Risiko con le sorti del mondo e nessuno lo dice.
Hanno trasformato un banale virus influenzale in un grimaldello per mantenere uno stato di emergenza perenne con lo scopo di instaurare definitivamente l’Ordine Internazionale del Caos.
In questo modo hanno carta bianca per restringere le già risibili libertà individuali, indebitare e distruggere economicamente i paesi, fagocitare la classe medica e la ricerca scientifica, obbligare alla vaccinazione di massa (con il fine di ridurre la popolazione), impiantare il microchip e creare per ognuno di noi l’Identità Digitale in modo da avere dall’alto il dominio assoluto.

Le parti in gioco? I sudditi con la museruola che si preoccupano delle ferie e di tornare quanto prima alla normalità (quale lo sanno solo loro) mollando a settembre senza preoccupazioni i propri figli nei gulag scolastici, dall’altra le marionette della politica, esseri privi di coscienza che indipendentemente dalla bandierina di partito prendono ordini dai veri manovratori, coloro che realmente muovono le pedine sulla scacchiera: gli Illusionisti!

Marcello Pamio

Rimango sempre sconvolto dal fatto che molti genitori non si scompongono minimamente all’idea di portare a settembre i propri figli nei Gulag di seconda generazione!
La loro coscienza è tranquilla perché hanno sempre pronta la giustificazione del lavoro. Siccome devono produrre (per pagare le rate del plasma da 50 pollici o le rate del viaggio a Sharm el Sheikh) non possono mica tenerli a casa, per cui: museruola in faccia al piccolo, gel disinfettante sulle mani, zainetto in spalla e a scuola senza fiatare.

Questi esseri inconsapevoli non hanno la più pallida idea delle cose che potranno accadere da qui a settembre, e che si stanno già verificando quasi ogni giorno nei centri estivi…
Probabilmente stanno vivendo una realtà parallela, e paradossalmente rischiano di perdere proprio quel lavoro tanto agognato e tanto usato come scusante.
Il saggio direbbe: “o ci arriviamo per conoscenza o ci arriviamo per sofferenza”.

Ma veniamo ai fatti degli ultimi giorni.
Bambina positiva al Covid, chiude il centro estivo: 80 in isolamento.” Uno dei tanti titoli dei quotidiani.
E’ accaduto in provincia di Padova, dove è scattato il protocollo sanitario per tutti coloro che hanno frequentato il centro estivo dopo che è stato riscontrato un caso di positività in una bambina.
Stiamo parlando di semplice positività, anche perché nessuno sa con certezza se quel tampone galeotto è uno dei tantissimi falsi positivi (vedere nota): la cosa importante per le autorità sanitarie è mettere in sicurezza il mondo intero, per cui tamponi e quarantena a tutti. Chiusura immediata del centro ed esami a tappeto per piccoli e adulti.

Avete capito genitori cosa vi aspetta al varco? Dovete mollare i figli a scuola perché avete bisogno di andare a lavorare? Ma di quale lavoro stiamo parlando se vi metteranno in quarantena forzata?
Forse tra il caldo, le partite di calcio e le ferie vi sta sfuggendo un piccolo particolare: la stessa sorte dei centri estivi toccherà alla vostra scuola a partire da settembre.
Se inizieranno con i tamponi a tappeto come qualcuno sta ventilando, oppure se in classe un alunno o vostro figlio stesso dovesse manifestare i classici e normalissimi sintomi autunnali e/o invernali: febbre, tosse, mal di gola, malessere, ecc., dovrà immediatamente fare il tampone, e non solo lui.

E se l’esito sarà positivo? Lo facciamo dire dalla “saggia” Azzolina: “tutti i compagni dovrebbero fare i tamponi e l’intera classe, temporaneamente, non si presenterebbe a scuola”.
Quindi tutti a casa felici e contenti i ragazzi, meno i genitori e ancor meno i poveri nonni, sempre più spremuti fino al midollo.
Non solo i compagni ma anche tutti i genitori e parenti dei ragazzi della classe interessata dovranno fare gli accertamenti di rito. Stiamo parlando di decine e decine di test.

Attenzione voi che guardate solo al lavoro perché starete a casa in quarantena per almeno due settimane nell’attesa della negativizzazione del tampone. E se niente niente il tampone negativo tarderà ad arrivare, a casa starete a meditare!
Rime a parte, la situazione della scuola e dell’insegnamento in generale sono state completamente e volutamente devastate da un manipolo di individui messi là proprio per questo scopo.
Educare alla libertà interiore e permettere ai talenti che ogni piccola creatura ha di manifestarsi, sono diventati un crimine da debellare con ogni mezzo. I giovani, che ricordo non essere dei genitori, devono infatti essere plasmati dallo Stato. Devono venire modellati dalle buone e sane norme, imposte con decreti presidenziali, con i droni e l’esercito…

Siamo arrivati alla follia con l’entrata in pagella delle regole anti-Covid. L’allucinante proposta arriva dall’Anp (associazione nazionale presidi): voto a chi le rispetta o meno.
Vuoi essere un bravo suddito? Impara a memoria il decalogo: mettiti l’anello al naso e la museruola sulla bocca, non fare domande ma denuncia i compagni poco responsabili, allora sarai ricompensato (esattamente come i cani degli esperimenti di Pavlov) con un bel voto in pagella.
Questo metodo per responsabilizzare gli studenti puzza da controllo sociale e mentale, emana il fetore di modifica antropologica...

Conclusione
Questa è l’analisi: la sintesi ci suggerisce di cambiare paradigma. La Vita stessa ce lo sta urlando, ma con la tv accesa è difficile sentirla.
Possiamo cogliere l’occasione per invertire la rotta e la direzione o almeno provarci.
I tempi richiedono un impellente intervento: abbandonare in massa la scuola!
So che è difficilissimo e per qualcuno impensabile, ma se vogliamo cercare di salvare il salvabile lo possiamo fare solo hic et nunc, cioè qui e ora.
L’inizio potrebbe essere ritirare le iscrizioni per settembre. Così facendo daremo un potente e chiaro segnale ai presidi, ai dirigenti scolastici e anche agli altri genitori. Un segno di vera responsabilità.
Se lo facessero in tanti, moltissime scuole dovrebbero chiudere lasciando a casa maestri, insegnanti e presidi. Non sto augurando una strage professionale, l’intendo è quello di dare alla pedagogia il ruolo centrale che ha nello sviluppo dell’essere umano. Ricordo ai distratti che la scuola odierna serve a sfornare utili-idioti non pensanti.

Il secondo passaggio sarebbe quello di organizzarsi in nuove realtà educative, proprio quelle che stanno nascendo come i funghi: scuole parentali, asili nel bosco, realtà genitoriali, scuolette, ecc.
Tutti quei genitori che non sono stati ancora del tutto cerebralmente anestetizzati dal Sistema, e quelli che hanno compreso i rischi e la degenerazione della situazione attuale si dovrebbero mettetere assieme, unire le forze e gli intenti perché è prioritario - se vogliamo salvare questo pianeta - aiutare i nostri figli a diventare uomini liberi pensanti.

Il nostro obiettivo: elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere, ad apprendere per tutta la vita, dalla vita stessa. Rudolf Steiner

Tampone

Il gold standard diagnostico di Covid-19 è il test PCR (reazione a catena della polimerasi) che funziona così: il materiale genetico del virus (RNA), raccolto infilando un lungo tampone in fondo a una narice e/o alla gola, viene copiato milioni di volte (amplificato) fino quando può essere rilevato. Questo purtroppo non è affidabile (come disse il biochimico Kary Banks Mullis, Premio Nobel nel 1993 proprio per aver scoperto la PCR), perché copiando milioni di volte il materiale genetico è molto facile che venga individuato qualche frammento virale...

Marcello Pamio

E’ conosciuto almeno dagli anni Trenta del secolo scorso anche se in letteratura uno dei primi a parlare di adrenocromo fu Aldous Leonard Huxley (1894-1963) nel suo libro “Le porte della percezione: paradiso e inferno” del 1954.
Huxley è stato uno scrittore visionario ma soprattutto uno sperimentatore. Oltre alla saggistica infatti si è dedicato alla meditazione filosofica indotta dalle droghe: egli era convinto che la felicità e l’infelicità altro non fossero che il frutto di reazioni chimiche all’interno dell’organismo umano.
Questa sua visione della vita lo portò a sperimentare estesamente su sé stesso gli effetti di molte droghe (mescalina, LSD, ecc).
L’adrenocromo - ha scritto - “è un prodotto della decomposizione dell'adrenalina, può produrre molti dei sintomi osservati nell'intossicazione da mescalina. Ma l’adrenocromo probabilmente si forma spontaneamente nel corpo umano. In altri termini, ciascuno di noi può essere capace di fabbricare minute dosi chimiche di ciò che si ritiene provochi profondi cambiamenti nella coscienza. Alcuni di questi cambiamenti sono simili a quelli che si verificano nella più caratteristica peste del ventesimo secolo, la schizofrenia”. Aveva perfettamente ragione Huxley quando scrisse che “si forma spontaneamente nel corpo umano”, e dopo vedremo come si produce e soprattutto perché...

A riportare alla ribalta mediatica l’adrenocromo ci ha pensato il romanzo “Paura e disgusto a Las Vegas” scritto da Hunter Stockton Thompson nel 1971, da cui hanno tratto il demenziale film “Paura e delirio a Las Vegas” con Johnny Depp, in cui si parla espressamente della droga descrivendola come uno psichedelico dagli effetti simili all’LSD, anche se “la mescalina al confronto è un gingerino”...

Brevetto chimico
Il 26 febbraio 1985 gli Stati Uniti hanno assegnato il brevetto numero 4,501,923 all’inventore inglese Deryck F. Boot che lavorava per la Minnesota Mining and Manufacturing Company, meglio nota come 3M Co., la potentissima corporation americana che produce oltre 60.000 prodotti industriali di ogni tipo (mascherine, adesivi, abrasivi, dispositivi di protezione individuale, pellicole per vetri, prodotti dentali, materiali elettrici ed elettronici, prodotti medici, software sanitari ecc).
Il brevetto descrive un processo per preparare l'adrenocromo comprendente adrenalina ossidante o un suo sale.

Oggi in medicina l’adrenocromo viene somministrato per via endovenosa per curare soggetti epilettici, mentre sotto forma di adrenocromo monosemicarbazone (carbazocromo) viene utilizzato come emostatico nelle emorragie capillari per trattarne la fragilità, ma in questa forma è totalmente privo di azione simpaticomimetica e quindi del tutto inutile per gli scopi tanto desiderati e ricercati dall’élite...

Adrenocromo
Cos’è in realtà questa sostanza, e perché è così ambita?
L'adrenocromo, la cui formula è C9H9NO3, è il potente precursore ormonale dell'adrenalina secreto dal corpo in grandi quantità in momenti di intensa paura, rabbia o pericolo di vita. Lo scopo è quello di ottimizzare la risposta adrenalinica dei muscoli e dei nervi, proteggere i tessuti e gli organi dai rigori della scarica di adrenalina, ottimizzando al meglio il meccanismo di combattimento o fuga come risposta alla paura umana in situazioni di estrema necessità come quelle legate alla sopravvivenza.
Si può pensarlo come un potentissimo additivo per il carburante della “macchina umana” di fronte ad un pericolo. Sembra non esserci nulla di simile sulla terra.
Possiede, tra le altre cose, capacità rigenerative dei tessuti, sarebbe in grado di ripristinare la reattività nervosa e la funzione cognitiva.

Miracolo dell’orecchio del coniglio e del cuore della rana
In uno studio belga pubblicato nel 1946, i clinici furono in grado di usare una perfusione di adrenocromo acquoso per riportare in vita l'orecchio di un coniglio congelato, consentendo ai medici di ripristinare la vascolarizzazione e la risposta dello stimolo nervoso al tessuto precedentemente necrotizzato. Cose impensabili non solo allora ma anche oggi.
I medici hanno dimostrato la capacità dell'adrenalina ossidata nel ripristinare i sistemi nervosi danneggiati, e i risultati hanno stimolato la pratica di applicare l’adrenocromo nei siti di incisione dei pazienti al fine di accelerare la rigenerazione e la guarigione dei nervi.
In un altro studio questa volta del 1939, la perfusione di adrenocromo è stata usata per rigenerare e riavviare il cuore di una rana, riportando in vita l'animale.

Bambini come “donatori”
Come detto precedentemente l’adrenocromo prodotto chimicamente è un farmaco che non ha nulla a che vedere con la sostanza endogena naturale prodotta da un essere umano in pericolo!
La cosiddetta “droga dell’immortalità” deve venire estratta direttamente dall’organismo, meglio se giovane e fresco come quello di un bambino perché con l’età la sua produzione cala.
L’altro motivo è che la sovraesposizione ripetuta all'adrenalina ossidata dell'adulto porta a nefasti effetti collaterali fisici e mentali: convulsioni epilettiche, sintomi simili al Parkinson, schizofrenia e psicosi delirante.

I bambini risultano essere la migliore “fonte” di estrazione, sia perché è più facile trovare una piccola creatura come “donatore” rispetto ad un adulto, e poi perché l'adrenocromo giovanile è bilanciato chimicamente in modo da ridurre gli orribili effetti collaterali della versione per adulti.
Vale la regola: più giovane è il “donatore” e migliore è la droga!
Per avere una maggiore concentrazione di adrenocromo è necessaria una potente scarica adrenalinica e questa si genera quando la persona e/o il bambino subisce violenza psicologica o fisica e quando viene letteralmente impaurito e terrorizzato.

Questo abominio potrebbe essere la spiegazione del pernicioso e indicibile traffico di bambini, rapimenti, sfruttamento, abusi e persino sacrifici di minori da parte di queste pericolosissime congreghe? Pochi sanno perché i media non ne parlano, ma ogni anno milioni i bambini nel mondo spariscono nel nulla: una parte torna a casa ma il restante non viene più ritrovato!
La Verità è figlia del tempo e per fortuna le cose stanno venendo fuori.
L’altra cosa che sta lentamente emergendo è che questa droga sembra essere largamente utilizzata dai membri dell’élite legati a logge pedosataniste, di cui moltissime star di Hollywood, e non solo, ne fanno parte.
In pratica l'adrenocromo ha assunto le connotazioni mitologiche della fonte dell’eterna giovinezza: il Santo Graal dei pedosatanisti luciferini che regnano purtroppo in mezzo a noi...

Conclusione
Non possiamo sapere con assoluta certezza se l’adrenocromo è una invenzione fantasiosa di qualche mente perversa o realmente la droga più ricercata e in voga dalla crème de la crème.
Ma droga a parte, la cosa certa è che esistono numerose congreghe dedicate al culto luciferino, mi riferisco alle sette pedosataniste che si dedicano alla profanazione rituale dell'innocenza infantile per il potenziamento “spirituale” da una parte (se possiamo chiamarlo così), e forse anche al potenziamento chimico-ringiovanente dall’altra.

Tutto però sta venendo fuori e i segni della verità stanno emergendo quotidianamente.
Il caso del miliardario pedofilo Jeffrey Epstein è illuminante da questo punto di vista.
Epstein era un procuratore e organizzatore di questa aberrante pratica sessuale di magia nera, e il suo arresto ha permesso di scoperchiare, almeno in parte, il Vaso di Pandora.

Sappiamo nomi e cognomi dei numerosi clienti (non di tutti purtroppo) di Epstein, quelli che hanno volato con il suo jet privato “Lolita Espress” per andare a impaurire e/o violentare i bambini nella sua isoletta (Isle of Sin, l'isola del peccato)…

Il jet privato di Epstein "Lolita Express"

A questo punto chi può negare l’ipotesi che i vari personaggioni non volassero nell’isola degli orrori per partecipare alla produzione della droga?
Tra i nomi venuti alla ribalta: Bill, Hillary e Chelsea Clinton, Woody Allen, Kevin Spacey, Bill Cosby, Mick Jagger, Principe Andrea, Charles Spencer (fratello di Lady Diana),il filantropo Bill Gates, Tony Blair, Michael Bloomberg, Richard Branson, Rupert Murdoch, persino Henry Kissinger e moltissimi altri nomi della politica, della finanza e di Hollywood.

Anche il filantropo Bill Gates risulta nell'elenco passeggeri…

Nell’armonia e nell’equilibrio del Sistema, oltre a queste forze indubbiamente di tenebra si stanno muovendo anche le forze di Luce, e difatti le notizie e i nomi iniziano a trapelare...
Anche le dichiarazioni inequivocabili del presidente Donald Trump sono su questa linea.
La difesa a spada tratta dei bambini e soprattutto le azioni che sta mettendo in atto Trump (il presidente che non doveva essere eletto), indicano senza ombra di dubbio che è in atto una vera e propria guerra ai più alti livelli, o ai più bassi dipende dai punti di vista.
Uno scontro senza eguali tra il mondo umano e quel substrato occulto (Deep State) di anime perdute e totalmente pervertite.

Concludo con qualche immagine recente dei divi di Hollywood, perché stranamente il loro corpo sembra aver subito un tracollo fisico nell’ultimo periodo. Tracollo inspiegabile se si confrontano le foto con le precedenti…
Siamo di fronte alla prova che molte star sono in astinenza di qualche droga? Oppure si tratta solo di normalissimo invecchiamento fisiologico accelerato dal lockdown?

Jhonny Depp, 57 anni
Celine Dion, 52 anni
Regina Elisabetta II, 94 anni. Principe Filippo Mountbatten, 99 anni e il papa…

Esperimento sulla rana è citato in questo articolo scientifico:
https://physoc.onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1113/jphysiol.1949.sp004305 

Esperimento sul coniglio è citato in questo articolo scientifico:
http://pharmrev.aspetjournals.org/content/1/1/1

In questo articolo si legge: "Adrenochrome causes an elective inhibition of the process, which determines the content of associative thinking. This occurs in doses that do not heighten the lability of basic processes, do not reduce excitation, and do not loose temporary connections as is the case with LSD".
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0074774208600252

Questo riguardo le possibili reazioni "psicotiche" indotte da adrenocromo:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4813425/

Marcello Pamio

Mi permetto di estrapolare l’interessantissimo ma corposo documento del prof. Marco Mamone Capria dedicato al recente rapporto congiunto Istat-ISS dal titolo: “Impatto nell'epidemia COVID-19 sulla mortalità: cause di morte nei deceduti positivi a SARS-Cov-2”.
Il prof Mamone Capria è un epistemologo e docente di matematica all’Università di Perugia, quindi va detto per inciso che non è un medico, e appunto la sua disamina prende in considerazione esclusivamente i dati pubblicati.
La prima osservazione fatta riguarda l’incoerenza tra i dati dell’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) e quelli dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità). Paradossalmente i due enti spesso non vanno proprio d’accordo.
Un esempio per tutti: la mortalità dell’influenza. Secondo l’Istat i decessi sarebbero centinaia, mentre per l’ISS sarebbero svariate migliaia.
Com’è possibile una simile discrepanza?

Ecco la tabella ricavata dai dati Istat

Mentre questa è dell’ISS

Prendiamo la stagione influenzale 2014-15 come esempio, sapendo che la maggior parte delle morti per influenza avviene durante i primi quattro mesi del 2015.
Per l’ISS il numero dei decessi attribuiti all’influenza è 20.259, mentre per l’Istat solo 675: un numero 30 volte inferiore! Differenza questa che non aiuta molto la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni pubbliche.
Il punto da sottolineare è che l’ISS attribuisce molte più morti dell’Istat.
La cosa diventa assai interessante quando si entra nel terreno del COVID-19, perché il virus è riuscito a fare miracoli sotto vari punti di vista, e in questo caso è riuscito a riunire le due entità.

Incredibilmente hanno cominciato a produrre rapporti congiunti e questo fa ovviamente nascere alcune domande...
Come avranno fatto per esempio a mettersi d’accordo sui decessi, usando due metodologie che finora hanno portato a risultati così divergenti? E soprattutto quali risultati sono stati ottenuti da questo connubio?
I risultati ce li hanno sbattuti in faccia fin da subito: 9 persone su 10 sarebbero, secondo il rapporto congiunto, morte SOLO per il virus!
Ecco la conclusione del Rapporto: «COVID-19 è la causa direttamente responsabile della morte nell’89% dei decessi di persone positive al test SARS-CoV-2, mentre per il restante 11% le cause di decesso sono le malattie cardiovascolari (4,6%), i tumori (2,4%), le malattie del sistema respiratorio (1%), il diabete (0,6%), le demenze e le malattie dell’apparato digerente (rispettivamente 0,6% e 0,5%)».

Inoltre il «COVID-19 è una malattia che può rivelarsi fatale anche in assenza di concause. Non ci sono infatti concause di morte preesistenti a COVID-19 nel 28,2% dei decessi analizzati»
Qualcuno sta forse giocando con i numeri?
Dico questo perché stando al rapporto dal titolo “Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia - Aggiornamento del 9 luglio 2020” dell’ISS (basato su 3.857 cartelle cliniche) “la percentuale di deceduti SENZA altre patologie è il 4%”.
Com’è possibile che per l’ISS/Istat la percentuale di decessi senza altre patologie è del 28,2% mentre per l’ISS è solo del 4%? Stiamo parlando di un aumento del 700%?

Ecco di seguito le due tabelle messe vicine per meglio vedere le differenze.

Le percentuali in cui una malattia compare come “patologia preesistente” e, rispettivamente, come “concausa” di morte, mostrano vistose differenze.
Come mai il diabete per esempio passa dal 30% al 16%, riducendosi di metà; oppure l’ipertensione dal 66% al 21%, con una riduzione di ben tre volte?
Quali sono i dati corretti o che più si avvicinano alla realtà?
L’affermazione che il 28,2% dei decessi di pazienti con tampone positivo non avessero concause importanti risulta quindi estremamente dubbia, e di sicuro non adeguatamente argomentata.

Conclusione
La conclusione è abbastanza scontata: il Covid-19 ha fatto letteralmente sparire moltissime cause di morte “tradizionali”, ha eclissato le morti per il complesso delle similinfluenze, ha fatto sparire le infezioni ospedaliere, i morti per inquinamento e dulcis in fundo ha magicamente eclissato tutti gli errori medici (le cause iatrogene causano circa 45.000 morti all’anno)…
Chi può infatti arrogarsi il diritto di stabilire con certezza assoluta che una persona anziana, magari obesa con diabete mellito e una cardiopatia ischemica grave, risultando positiva al tampone è morta sicuramente SOLO per Covid-19? Questa persona avrebbe superato l’inverno indenne se non fosse stata infettata da SARS-CoV-2 o da un altro delle centinaia di virus similinfluenzali circolanti?
Nessuno sano di mente può stabilire una simile correlazione, a parte ovviamente la “medicina basata sulle evidenze”. Dove per “evidenze” s’intende il diktat del regime: TUTTI I DECESSI SONO COVID-19!
Alla fine era abbastanza scontato che il “matrimonio” forzato e probabilmente imposto dall’alto, tra Istituto Superiore di Sanità e Istat avrebbe difeso a oltranza e a spada tratta tutta la linea governativa, infischiandosene impunemente di tutte le migliaia di persone decedute e dei rispettivi parenti.