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Tratto da www.laleva.org

INTRODUZIONE

1) Aids la strategia del terrore

2) L’HIV non causa l’Aids

3) La quintessenza della truffa: i test sull’Aids

4) Le "cure" ufficiali
a. Un po’ di storia "WELLCOME TO DEATH"
b. La "cura" dell’AZT
c. Le altre "cure" ufficiali

5) Alcune domande
a. Ma l’aids esiste si o no?
b. Cos’è il sistema immunitario e come funziona?
c. E’ l’Aids (o meglio il virus hiv che "causerebbe" l’Aids) contagioso?
d. Ma allora chi si prende l’Aids come se lo becca?
e. Ma se l’Aids non si trasmette attraverso il sangue, sono pericolose si o no le trasfusioni?
f. E’ vero che le categorie più "a rischio" sono tossicomani e omosessuali?
h. E’ l’Aids una malattia mortale?
i. Sono stati colpiti dall’Aids in egual misura entrambi i sessi?
j. La prevenzione è servita a qualcosa sinora?
k. Cosa bisogna fare per non prendersi l’Aids?
l. Esistono cure alternative?
m.Terapie non convenzionali utilizzate nei casi di Aids
n. E il famoso vaccino?
o. Chi sono questi scienziati (medici, ecc.) scettici o "dissidenti" che avversano la teoria ufficiale? Sono essi credibili?

INTRODUZIONE

Vi sono molti medici, scienziati, ricercatori illustri, alcuni persino premi nobel, che affermano che la teoria ufficiale dell’AIDS, per cui sarebbe “il retrovirus HIV che causa l’AIDS”, è falsa e inconsistente, non verificata né provata in laboratorio, ma funzionale ai profitti multimiliardari delle case farmaceutiche e a politiche di controllo e discriminazione di intere categorie sociali, in particolar modo tossicomani e omosessuali.
Molti di essi fanno parte del gruppo di cooperazione internazionale denominato REGIMED “REsearch Group for Investigative MEDicine and journalism”, che si occupa dei problemi etici connessi alla ricerca medica ed alla pericolosità di certe sue applicazioni pratiche, fondato nel 1996 dai dottori Heinrich Kremer e Stefan Lanka.

Heinrich Kremer - dottore in medicina, psichiatria e neurologia, studioso di sociologia, psicologia e politica, ricercatore, esperto in riabilitazione psicosomatica, investigazione clinica su AIDS ed epatiti, trattamento della tossicodipendenza e profilassi delle infezioni - è stato per anni promotore ed organizzatore di progetti di medicina sociale in Germania, fino a quando, nel 1988, si dimise dagli incarichi ufficiali per disaccordi con le politiche del governo federale in materia di droga ed AIDS, e per l’ostracismo manifestatogli dall’establishment medico-farmaceutico nei confronti delle sue prese di posizione in contrasto con le tesi ufficiali sul meccanismo per cui “l’HIV causa l’AIDS”. Negli anni seguenti furono sospesi i finanziamenti per le sue ricerche e i risultati dei suoi studi da tempo vengono ignorati dai media, che stendono una cortina di silenzio sul suo lavoro e sulle sue conclusioni teoriche e pratiche. Dalla fine degli anni ’80 diventa ricercatore indipendente e si dedica alla diffusione di controinformazione su teorie e prassi mediche ufficiali. Dal 1996 diventa anche membro del “Study Group on Nutrition and Immunity” guidato dall’immunologo Alfred Hassing di Berna.

Stefan Lanka - biologo, virologo e genetista, laureatosi in scienze naturali presso l'Università di Costanza - si sta facendo conoscere in tutto il mondo per le sue ricerche scientifiche, in particolar modo nel campo dell'AIDS.
Lanka porta avanti anche un'attività scientifico-legale con Karl Krafeld ed altri collaboratori a Dortmund, per l'abrogazione dei cosiddetti test dell'AIDS, in quanto inaffidabili.
Stefan Lanka si è presentato spontaneamente in un processo per sangue "contaminato da HIV" a Goettingen (Germania), dichiarando sotto giuramento che l'HIV non esiste. Il Tribunale NON HA TROVATO UN SOLO SCIENZIATO UFFICIALE in grado di dimostrare scientificamente l'esistenza del virus in questione.
Il 24/2/97 il tribunale emise la sentenza (censurata dai mass-media): assoluzione totale del medico che era accusato di 14 omicidi e 5800 tentati omicidi. [....]

Va comunque sottolineato che il fronte dei “dissidenti” sulla teoria ufficiale dell’AIDS è molto vasto - ancorché sottoposto a censura e repressione sistematica - e di esso fanno parte anche figure slegate dal gruppo REGIMED che vanno da premi Nobel a medici, psicologi, ricercatori, biomedici, scienziati, politici, scrittori, intellettuali, e gente comune politicizzata, non “televisata” e con gli occhi aperti. Fra questi: Peter Duesberg, virologo esperto in retrovirus, biologo molecolare di fama mondiale; Kary Mullis, premio Nobel nel 1993 per la chimica per aver inventato uno strumento fondamentale di analisi del DNA, la PCR (Polymerase Chain Reaction).

Il sito internet di Duesberg http://www.duesberg.com – in inglese ovviamente – ed il sito Info AIDS – “Tutto quello che non vi hanno mai detto circa l'AIDS” http://infoaids.freeweb.supereva.it/index.htm?p – veramente ottimo ed in italiano – contengono moltissime informazioni (e collegamenti) su quanto affermato, scritto e prodotto da chi avversa la teoria ufficiale dell’AIDS.
Altra controinformazione AIDS in italiano: http://www.laleva.cc/cura/truffa_aids.html

Ma il sito fondamentale è “Rethinking AIDS” (Ripensare l’AIDS) http://www.virusmyth.net/aids/, che contiene collegamenti ad una quantità enorme di documenti.
Il dissenso in Italia è guidato principalmente da Luigi De Marchi (psicologo clinico e sociale) e Fabio Franchi (infettivologo, studioso di teoria e tecnica della metodologia), autori del libro "AIDS la grande truffa" (Edizioni SEAM) in cui vengono demolite le mistificazioni pseudo-scientifiche dell'ipotesi HIV/AIDS.
Va segnalato anche il dottor Elio Rossi - medico chirurgo - patologo clinico e dottore in psicologia – autore del libro "HIV e AIDS: Fine degli opposti estremismi" Edizioni Lombardo editore in Roma, un’altra denuncia contro l’inganno e l’assurdità della teoria ufficiale sull’AIDS.

Altri libri particolarmente interessanti tradotti in italiano (in inglese ce ne sono un casino) sono:

"Inventando il virus dell'AIDS" di P. Duesberg - Edizioni Baldini e Castoldi.

"L'AIDS è causato dall'uso di farmaci e da altri fattori di rischio non contagiosi", P. Duesberg, Ed. Andromeda Inediti, n. 78.

"Dossier AZT, la verità sul farmaco più tossico mai utilizzato per una terapia a lungo termine", basato sulle pubblicazioni di John Lauritsen, Ed. Andromeda Inediti, n. 90.

"Atti del convegno internazionale "Ripensare l'AIDS" ", Ed. Andromeda Inediti, n. 91.

“AIDS: e se fosse tutto sbagliato?” di Christine Maggiore – Ed. Macro Edizioni – settembre 2000. Questo libro è particolarmente interessante perché contiene molte testimonianze di sieropositivi rispetto alle cure alternative e a quelle ufficiali, ed al rifiuto di queste ultime, con relativi enormi benefici in termini di salute. In appendice si trova un ricchissimo indirizzario di associazioni e gruppi che si occupano di AIDS/HIV da punti di vista alternativi, di terapeuti che praticano terapie non convenzionali rispetto a problemi di deficienze del sistema immunitario, e una lista di siti internet su cui è reperibile una gran quantità di informazioni.

Infine nel 1992 uscì un libro visionario e profetico, anticipatore dei tempi, e con una lacerante profondità di analisi sociale e politica: “La Mal’aria – AIDS e società capitalista neomoderna” a cura del gruppo T4/T8 di Milano (edito da Calusca City Lights – Via Conchetta 18 – 20123 Milano). Una vera coltellata al cuore del delirio omicida capitalista in cui, tra l’altro, nel capitolo “L’AIDS come equivalente generale delle pesti neomoderne ed accumulazione forzata di medicina” Riccardo d’Este sosteneva la teoria sovversiva radicale del “Realizzare la salute attraverso l’abolizione della medicina”, e dopo una lunga analisi concludeva così:
“L’AIDS cammina con la società, con il capitale, con i sacerdoti medici. Siamo noi a doverci rifiutare di camminare con loro. Anche a costo della vita, che peraltro già ci fanno scontare nella sopravvivenza. Come si è detto un tempo, e va costantemente ripetuto, “meglio una fine nell’abisso che un abisso senza fine”. E forse, chissà, riusciremo a non farci male. Giocandocela tutta subito, oggi, in rivolta”.

Un altro libro assolutamente imperdibile è “Il tempo dell’AIDS” di Michel Bounan pubblicato in Italia da QUATTROCENTOQUINDICI - Torino 1993 (Ed. originale “Le temps du Sida”, Ed. Allia, Parigi, 1991).

LA STRATEGIA DEL TERRORE (1)
“E’ piaciuto a Dio, ai nostri giorni, di inviarci malattie che (come è da osservare) ai nostri avi erano sconosciute. Hanno detto, coloro che sono incaricati di interpretare le sacre scritture, che la lue è segno dell’ira divina e che così Dio punisce e flagella le nostre cattive azioni.”
(Ulrich von Hutten, Cavaliere tedesco, “Von den Franzosen oder blatteren”, 1519).

Nel 1981 il Dr. Michael Gottlieb (immunologo) individuò cinque persone malate, fra cui non era intercorsa relazione alcuna, caratterizzate da un sistema immunitario fortemente indebolito. Questa malattia venne battezzata con il nome generico di AIDS, Sindrome da Immunodeficienza Acquisita.
Nello stesso anno Ronald Reagan viene eletto presidente degli Stati Uniti.

Nel 1984, l'allora Ministro della Sanità statunitense Margaret Heckler ed il virologo Robert Gallo dell'Istituto Superiore di Sanità annunciarono in una conferenza stampa che l’AIDS era una nuova malattia virale, trasmessa attraverso il sangue o i rapporti sessuali. Fu detto che il virus che causava la malattia era l'HIV (Human Immunodeficiency Virus), e che sarebbero occorsi circa due anni per individuare un vaccino e sconfiggerlo. A distanza di ben sedici anni e miliardi di dollari spesi in ricerca, nessun vaccino è stato scoperto né ci sono indizi che siamo in procinto di averlo; e neppure è stata individuata una cura efficace.
Il principale accusato da parte dei "dissidenti" è proprio lui, Robert Gallo, il quale nel frattempo è diventato multimiliardario grazie al test dell'HIV da lui brevettato ai tempi dell'annuncio dell''84, ed anche potentissimo, dato che gestisce ingenti fondi stanziati per la ricerca sull'AIDS. Anche se Gallo sosteneva di aver isolato lui il virus HIV, l'Istituto Pasteur di Parigi lo denunciò sostenendo che il virus era lo stesso già scoperto da un ricercatore francese, Luc Montagner, che aveva inviato alcuni campioni a Gallo. Fu in seguito deciso (da Reagan e Chirac) che i due fossero considerati co-scopritori, dividendosi i proventi della scoperta. Un'indagine successiva sempre connessa alla vicenda ha addebitato a Gallo altri comportamenti poco encomiabili, ma non ha danneggiato più di tanto il "padre" di una teoria così importante.

Ma cosa avevano scoperto questi due signori?
Un gruppo di scienziati australiani, guidato dalla Dott.ssa Eleni Papadopulos-Eleopulos dopo aver condotto per anni esperimenti e studi di laboratorio è arrivato alla conclusione che non si può provare che l’HIV esista, lo si può solo supporre; ma quello che è realmente impossibile affermare è che questo sia un virus (o un retrovirus).
I dottori Stefan Lanka e Heinrich Kremer sostengono anch’essi che l’esistenza dell’HIV è una pura supposizione di laboratorio. Mai dimostrata e non dimostrabile la sua esistenza, mai prodotta una fotografia di una particella HIV, ma soprattutto mai pubblicati gli esperimenti di laboratorio che ne avrebbero provato l’esistenza.

La tesi di Lanka sulla supposta indiscutibile esistenza dell’HIV è molto acuta ed intelligente. Egli sostiene che il gran polverone “mediatico” suscitato dalla diatriba tra Gallo e Montagner, protrattosi per anni con scambi di accuse, scorrettezze e colpi bassi da telenovela (troppi soldi in gioco), su chi fosse il reale scopritore dell’HIV, è servito ad oscurare l’attenzione sul fondamento della cosa più importante: l’oggetto della contesa, cioè la scoperta stessa. Viene mica in mente a nessuno di mettere in discussione cosa abbiano scoperto due scienziati che litigano così furiosamente per la paternità di una scoperta tanto importante.
Quindi non v’è nessuna prova che esista il virus HIV, presunto portatore della sindrome da immunodeficienza acquisita.

Il prof. Duesberg, dal canto suo, sostiene che pur essendo indiscutibilmente vere le affermazioni di Lanka & Co., è verosimilmente presumibile che questo virus esista. Qui non ci dilunghiamo, perché la questione è supertecnica e superscientifica, e per i non addetti ai lavori difficilmente comprensibile. Chi ha voglia di farsi venire mal di testa su questa faccenda si può andare a leggere la tesi di Duesberg su http://www.duesberg.com
Dunque Duesberg sostiene sia ragionevole supporre che questo virus esista, ma, e questa è la cosa più importante, esso non potrebbe in nessun caso attaccare il sistema immunitario umano, poiché da esso ne sarebbe distrutto in breve tempo, perciò anche nel caso esso esista è praticamente inoffensivo (anche qui stesso discorso di prima; leggersi le info su http://www.duesberg.com)

In ogni caso quello che salta definitivamente è l’equazione HIV = AIDS =  morte.

“L’HIV è solo un latente, e perfettamente inoffensivo retrovirus di cui molti, ma non tutti, i malati di AIDS, possono essere portatori. Dire che l’HIV è la causa dell’AIDS significa mettere da parte tutto ciò che sappiamo sui retrovirus... La teoria dell’HIV è inconsistente, assurda e paradossale.”
Peter Duesberg

HIV NON CAUSA L'AIDS (2)
Kary Mullis - premio Nobel nel 1993 per la chimica per aver inventato uno strumento fondamentale di analisi del DNA, la PRC - racconta che nel 1988 stava preparando una relazione in cui doveva giustificare l'affermazione "l'HIV causa l'AIDS". Essendo un'affermazione importante, decise di citare il lavoro che lo dimostrava, e domandò ai suoi colleghi quale fosse il riferimento bibliografico più opportuno. Gli risposero che era una cosa nota, e che non era necessario citare riferimenti. Ma lui non desistette, e lo cercò nella biblioteca. Nulla. Allora cominciò a chiederlo a tutti i congressi a cui andava, ma nessuno seppe rispondergli; finché non gli capitò di domandarlo a Luc Montagner, il co-scopritore (assieme a Robert Gallo) dell'HIV. Montagner, sorpreso, gli disse di citare un certo studio.

Mullis rispose che quello studio non si occupava di quella dimostrazione. "No, in effetti", disse Montagner. Guardandosi attorno per trovare una via d'uscita, disse "perché non cita quel lavoro sul retrovirus della scimmia?" – "Ma quello che succede alle scimmie non prova quello che cerco io. E poi si tratta di un lavoro uscito pochi mesi fa. Io cercavo il lavoro originale che dimostrò per la prima volta il legame tra AIDS e HIV nell'uomo". A quel punto Montagner corse a salutare un collega che aveva visto da un'altra parte della sala. Nemmeno lo “scopritore” dell'HIV sapeva indicare chi avesse dimostrato che esso causava l'AIDS; non lo hanno mai fatto né lui né Gallo.
Le confutazioni alla teoria HIV = AIDS vengono comunque suggerite anche solo dal buon senso (e da un minimo di informazione) perché sono troppe le stranezze che rimangono insolute, e che la teoria virale non riesce a spiegare.

Tanto per cominciare, la presunta infezione da HIV non somiglia affatto a quello di un contagio generalizzato. Le prime stime parlavano di 200.000 sieropositivi in Italia, con un tempo di raddoppio dell'ordine dei 10 mesi: oggi tutti gli italiani dovrebbero essere sieropositivi. Invece, non solo i sieropositivi non sono aumentati, ma sono persino diminuiti, fino a dimezzarsi: 200.000 sieropositivi nel 1988, 150.000 nel 1991, 100.000 nel 1996.
E poi se questo virus così infettivo si trasmette attraverso il sangue e lo sperma e i liquidi vaginali, perché allora non dovrebbe trasmettersi attraverso la saliva, le lacrime, il sudore? La medicina ufficiale non ha mai dato una risposta concreta, salvo trovare l’escamotage (mai provato scientificamente) di sostenere che in questi liquidi la concentrazione di virus è così bassa da non poter essere infettiva (?).

Inoltre vi è il famoso discorso sulla presunta incubazione per l'AIDS (periodo intercorrente tra infezione e malattia), che ha subito sostanziali modifiche nel tempo: da 10,4 mesi nel 1984, è aumentata di un anno all'anno fino agli attuali 16 anni. Ogni anno che passa e i sieropositivi storici cioè quelli trovati infetti da HIV quando si approntò il primo test nel 1984, non si ammalano di AIDS, viene aggiunto un anno al periodo di incubazione dalla medicina ufficiale. Assurdo. L’incubazione del morbillo continua ad essere di 9 giorni da secoli. I sieropositivi di lunga data che non si ammalano di AIDS dovrebbero suggerire una riflessione sulla teoria HIV = AIDS, invece vengono semplicemente denominati “lunghi sopravviventi”, e la medicina ufficiale sta ferma lì a guardare ed aspettare che si ammalino.

In ogni caso le statistiche parlano chiaro: circa il 50% dei sieropositivi all’HIV non si ammala di AIDS; nondimeno ci sono casi di AIDS con tutti i test per l'AIDS negativi e ci sono sempre stati, fin dall'inizio dell'uso dei test. Per esempio nel novembre 1984, Montagner trovava il test negativo nel 32% dei pazienti con AIDS esaminati.
In Africa la metà / un terzo dei casi diagnosticati come AIDS avevano un test negativo. Duesberg ne aveva contati moltissimi, a livello mondiale, descritti nella letteratura scientifica fino al 1993.
Da notare che, dal punto di vista logico, affermare che l'unica causa dell'AIDS è l'HIV ed ammettere che vi sono casi in cui quello non è presente è una contraddizione madornale. Per tale motivo gli esperti si sono sempre premurati di negare l'evidenza, fino al punto di coniare un nuovo nome per i casi di AIDS senza virus (Idiophatic CD4 Lymphocitopenia), in modo da liberarsi con questo trucco dello scomodo argomento.

In generale, comunque, il numero delle persone infettate da HIV si è stabilizzato ed è in costante diminuzione da anni in tutto il mondo, invece di aumentare rapidamente come era stato predetto, e questo suggerisce che l’HIV sia un virus vecchio, che è stato con noi secoli senza causare nessuna epidemia.

"...L’AIDS non è né nuovo né unico, ma è stato inventato come parola-ombrello per coprire un complesso di malattie, alcune delle quali erano già state descritte dalla medicina nel 1539."
John Lauritsen, autore di “The Great AIDS Hoax” (la grande beffa dell’AIDS)

L' "establishment" obbietta che la mancata diffusione epidemica della malattia è dovuto ai risultati positivi della campagna di prevenzione. Rispondono i dissidenti che i risultati delle campagne di prevenzione non ci sono stati affatto.
Prova ne è il fatto che le prostitute, che dovrebbero essere particolarmente colpite da una malattia a trasmissione sessuale, sono invece praticamente immuni dall'AIDS (in Italia, nel 1993 soli 6 (!) casi di malate di AIDS, 22 nel '95), mentre altre malattie veneree risultano invece in aumento, smentendo che sia cresciuta l'attenzione alla profilassi.
E poi, ad esempio in Africa, le campagne di prevenzione attuate dai governi sono state veramente irrisorie, praticamente nulle. E allora come mai non c’è stata la tanto temuta e paventata epidemia, spesso descritta come un autentico flagello che stava per abbattersi sul continente nero?

Durante il 1989, Philippe ed Evelyne Kryen, responsabili di un'organizzazione medica di cooperazione con 230 impiegati a Kagera, Tanzania, diffusero le prime informazioni relative alla presenza dell'AIDS in Africa. Pubblicarono un dossier, illustrato, in cui veniva ipotizzato un futuro assai buio per il continente africano, flagellato dalla piaga dell'AIDS.
La stampa degli USA riprese ed amplificò questo dossier.

Ad esempio, nel marzo del 1992, il Washington Post scrisse che il continente africano stava soffrendo “una immensa catastrofe nel campo della salute pubblica” e che Kagera era “una delle aree più duramente colpite del mondo”.
Questo giornale attribuì a Philippe Kryen frasi del tipo: “sarebbe stato preferibile un terremoto” alla piaga dell'AIDS, dato che essa colpiva il gruppo più produttivo, quello delle persone più sessualmente attive.
Il 3 ottobre del 1993, il Sunday Times pubblicò un lungo articolo del suo reporter scientifico Neville Hodgkinson. In questo articolo, e dopo quattro anni di esperienza con pazienti africani, Philippe Kryen dichiarava: “L'AIDS non esiste. È una cosa che è stata inventata. Non ci sono basi epidemiologiche. Per noi non esiste.”
Ma il Washington Post non si fece eco di questa mutata opinione. E nessun altro giornale.

"Hanno considerato il gran numero di persone sieropositive (in Africa) prima di accorgersi che gli anticorpi della malaria - che in Africa hanno tutti - si mostrano nei test come ‘positivi all’HIV’."
Kary Mullis

La situazione dell’AIDS è assolutamente anomala rispetto a qualsiasi malattia che pretende di essere di origine virale, come sostiene Michael Martinez, sul documento "Why HIV Does Not Cause AIDS" (Perché l'HIV non causa l'AIDS).
Spiega Martinez: perché si possa parlare di infezione da germi, debbono essere verificati i cosiddetti "postulati di Koch": ovvero i microbi devono essere presenti in tutti i casi di malattia, e devono essere biologicamente attivi; devono poter essere isolati e accresciuti in coltura; i microbi in coltura devono riprodurre la stessa malattia se introdotti in un altro ospite; e devono essere di nuovo trovati nell'organismo ospite. Come si vede, anche se si tratta di microbi e non di virus, siamo di fronte a regole più che altro dettate dal buon senso.
Gallo invece sovverte totalmente queste regole, perché è possibile ritrovarsi malati anche senza virus!

E ancora: l’infezione da HIV, come ci è stato insegnato, debilita le difese immunitarie, spianando la strada ad altre malattie; sono queste, e non l'HIV, a portare alla morte il paziente. Queste malattie "complicanti" sono attualmente enumerate in una trentina. Ma, cosa strana, tra esse c'è il carcinoma uterino, che è a tutti gli effetti un tumore, e che di conseguenza non si capisce cosa abbia a che fare con il sistema immunitario... Un'altra, il sarcoma di Kaposi, è per ammissione degli stessi CDC (centri epidemiologici) statunitensi, "non causata dall'HIV ed indipendente da esso"!

Negli ultimi anni lo stesso Luc Montagner, co-scopritore del virus, ha iniziato nel corso di svariate conferenze in giro per il mondo una lenta e progressiva marcia indietro rispetto alla teoria HIV = AIDS, sostenendo che i suoi studi rivelano sempre più l’HIV come un semplice co-fattore scatenante la malattia, e non come l’unica causa determinante. Una vera e propria presa di distanza dal “fondamentalismo” di Gallo e seguaci.
Va detto che, comunque, il sapere ufficiale è ancora saldamente arroccato sulla posizione della teoria virale e sui miliardi “a pioggia” che questa garantisce, ed usa tutti gli strumenti di pressione e persuasione a sua disposizione.

Sul numero di settembre 1998 del mensile “Le Scienze” (edizione italiana di Scientific American), è stata pubblicata una lunga “indagine” dal titolo molto significativo: “Speciale AIDS: quali sono le prospettive nella battaglia contro l’HIV”.
Una trentina di pagine in cui non viene mai messo minimamente in dubbio che l’HIV sia l’unica ed esclusiva causa dell’AIDS, né che i test siano del tutto inaffidabili, ed in cui vengono elogiati trionfalmente i successi della medicina in questo campo. La tesi è tuttora quella che l’AIDS rappresenta una epidemia a livello mondiale (pandemia), la cui espansione esponenziale viene contenuta dagli strabilianti successi della scienza medica, soprattutto attraverso l’uso dei nuovi farmaci (gli inibitori della proteasi), combinati con i vecchi farmaci (AZT) e con l’aggiunta di altri farmaci ancora.

Vedremo più avanti l’assurdità di queste affermazioni.

E’ in ogni caso stupefacente l’autorevolezza con cui questi pennivendoli prezzolati (che si spacciano per “scienziati”) sostengono una simile quantità di menzogne e nefandezze. Questa è realmente quella che Kary Mullis definisce “la manipolazione informativa in azione”.

“Non vi è potente fregnaccia, che la tecnica moderna non sia lì pronta ad avallare, e rivestire di plastiche verginali, quando ciò risponde alla pressione irresistibile del capitale e ai suoi sinistri appetiti.”
Amadeo Bordiga (Politica e Costruzione, da “Prometeo” n. 4, luglio-settembre 1952)

LA QUINTAESSENZA DELLA TRUFFA: I TEST DELL'AIDS (3)
Bene, assodato che non è nemmeno certo che l’HIV esista, prendiamo ora in considerazione il perno su cui tutto ruota: i test.
La diagnosi d'infezione da HIV viene fatta sulla base dei risultati d'un test di screening (Elisa) e d'un test di conferma (Western Blot, WB) che rivelerebbero la presenza di anticorpi specifici. Vi sono anche altri test, meno diffusi e quasi tutti considerati “meno affidabili”(!).
Nei due test, il siero del paziente viene messo a contatto con le proteine virali (antigeni); se vi sono anticorpi contro le stesse proteine, questi si legheranno e saranno poi evidenziati con una seconda reazione; nel WB le proteine sono separate in bande con elettroforesi, in modo da riconoscerle separatamente.

Il test Elisa è molto più economico, ancorché più inaffidabile, se mai è possibile. In Italia è l’unico “passato” dalla sanità “pubblica” ed è considerato sufficiente per essere dichiarati “appestati” o meno.
Ma non è così in tutti i paesi, anzi, metodi e criteri sono parecchio diversificati.
L'affidabilità di questi test avrebbe dovuto essere valutata molto scrupolosamente, date le pesanti ripercussioni psicologiche, affettive, sociali e professionali che un responso positivo comporta per la persona (e spesso anche per chi la circonda). Purtroppo, sebbene tutti i test usati (come vedremo) non siano per niente affidabili, le "autorità" e gli "esperti" hanno operato ed operano "come se" lo fossero.

Va ricordato che, secondo gli stessi dati ufficiali, essi segnalano spesso molti "falsi positivi": in altre parole, molte persone sono erroneamente identificate come sieropositive, con effetti disastrosi per loro e per chi gli sta vicino, dato il clima di terrore mediaticamente creato.
Lo conferma Robin Weiss, noto virologo che detiene un brevetto proprio in questo campo: “In popolazioni in cui la diffusione della malattia (AIDS) è scarsa (quelle europee), questi falsi positivi costituiscono una percentuale consistente di tutti i sieropositivi. E le conseguenze d'un falso allarme in questa materia sono note: grave angoscia, depressione, spesso perdita del lavoro, rifiuto di assicurazioni sulla vita e contro le malattie (ahi ahi … - N.d.R. -) e, talvolta, tentati suicidi. La gravità del danno prodotto è enorme: quando i due test combinati (Elisa e WB) vengono applicati alla popolazione generale, producono un tasso di falsi positivi 5 volte maggiore dei presunti "veri positivi"”.

E' stato anche dimostrato che alcune malattie e fattori banali quale una semplice vaccinazione anti-influenzale possono rendere positivo il risultato.
Va alla già citata scienziata australiana, Eleni Eleopulos ed ai suoi colleghi il merito d'aver dimostrato in modo rigoroso l'attuale vergognosa situazione prendendo in esame le assurde molteplicità dei criteri diagnostici (che avrebbero dovuto essere uguali dovunque) e valutando i singoli aspetti dei test utilizzati.
In consonanza con quanto affermato anche da molti altri scienziati ed équipes di ricerca, la Eleopulos ricorda come i criteri di diagnosi siano profondamente diversi da Paese a Paese e come, quindi, i dati raccolti in base ad essi non siano né comparabili né cumulabili (sebbene vengano regolarmente comparati e cumulati) ai fini di una seria valutazione statistica internazionale.

In Africa, per esempio, la diagnosi di AIDS viene fatta nella maggior parte dei casi in termini puramente clinici, cioè sulla base dei sintomi (ma si tratta di sintomi comuni a malattie diffusissime ed antiche in quel continente, per esempio la malaria). In America meridionale, invece, tale diagnosi viene fatta quando il paziente, oltre a presentare certi sintomi, risulta positivo a uno di due test: il test Elisa o il "test dell'antigene" (i più economici e imprecisi).
In Europa e negli Stati Uniti, viceversa, questi due test non sono considerati sufficientemente affidabili: essi devono essere suffragati da un test detto di conferma, il Western Blot (WB).

Le cose non stanno così in Italia, dove come già visto basta l’Elisa, e vanno ancora diversamente in Gran Bretagna, ove frequentemente ci si affida al solo test Elisa, ma ripetuto più volte.
Approfondendo la ricerca sulla concordanza o meno tra test Elisa, WB e diagnosi clinica, Eleni Eleopulos ha constatato che la confusione cresceva ancora.
In Africa, la corrispondenza tra test Elisa positivo e diagnosi clinica è risultata del 50% circa, secondo la letteratura scientifica. Inoltre, come ammesso dagli epidemiologi Robert Biggar nel 1985 e Myron Essex nel 1994, in Africa "la reattività sia nell'analisi ELISA sia nella Western Blot possono essere non-specifiche " a causa di malattie diffuse ed endemiche (malaria, lebbra).

In Russia, la concordanza tra test Elisa e test di conferma (WB) è risultata minima. Stando ad informazioni pubblicate sull'autorevole rivista medica inglese The Lancet, nel 1990, in Russia vennero fatti 20,2 milioni di test ELISA, di cui 20.000 risultarono positivi, ma solo 112 vennero confermati con il WB; nel 1991, su 30 milioni di test ELISA, ben 30.000 risultarono positivi, ma di questi solo 66 risultarono confermati dal Western Blot cioè soltanto 1 ogni 455.
Negli Stati Uniti, su un totale di 1.200.000 militari di leva sottoposti al test Elisa 12.000 risultarono positivi, ma alla fine dei 3 controlli previsti, ne vennero confermati meno di 1/6 (1.920). Quale risultato ci sarebbe stato, si domanda la Eleopulos, se i controlli, invece di 3, fossero stati 2 o 5 e il loro ordine di esecuzione (Elisa e WB) diverso?

Quali sono i criteri per un test "di conferma" (WB) positivo? Quanto è standardizzato?
Nei soli Stati Uniti vi sono ben 4 criteri ufficiali, e solo uno (indicato nel kit diagnostico della Du Pont) è stato approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) nel 1987. Questo è il più restrittivo ed è usato da pochi laboratori. Se solo questo test fosse usato, negli Stati Uniti sarebbero confermati solo il 50% dei sieropositivi!
Ma in questo come in altri Paesi, continuano ad essere utilizzati kit differenti praticamente in ogni laboratorio (in Italia nel 1992 i kit in commercio erano almeno 18 e su nessuno di questi era stata fatta alcuna verifica di affidabilità da parte delle autorità sanitarie!).

Sono aspetti sconcertanti che vengono tenuti nascosti alla popolazione ma ben noti a molti ricercatori. Ecco il commento del Dr. Zolla-Pazner: "Confusione sulla identificazione di queste bande (i risultati del test Western Blot) è risultata in conclusioni scorrette negli studi sperimentali. [...] potrebbe essere necessaria la reinterpretazione dei risultati già pubblicati". Un altro gruppo così si è espresso nel 1989: "La sua tecnica (del Western Blot) non è stata standardizzata, l'importanza e le conseguenze delle variazioni verificatesi nei laboratori non sono ancora state misurate. I suoi risultati richiedono d'essere interpretati; i criteri per queste interpretazioni variano non solo da laboratorio a laboratorio, ma anche di mese in mese."

Alcune domande sui test:

E' un test riproducibile?

  • No, la risposta è negativa. In controlli di qualità effettuati in Laboratori di riferimento, al massimo livello, frazioni dello stesso siero davano risultati differenti in diversi laboratori e persino risultati differenti nello stesso laboratorio in tempi diversi!
  • Le stesse Autorità Sanitarie talvolta se ne sono accorte, ma la loro tendenza è sempre stata quella di occultare e minimizzare. Per esempio, a Parigi, nel 1993, sono stati ritirati dal commercio 9 kit diagnostici su un totale di 31 esaminati. E si trattava di kit per il WB prodotti da alcune delle più stimate aziende farmaceutiche tedesche, svizzere, francesi e americane.

E' un test specifico?

  • La Eleopulos e colleghi analizzano singolarmente ogni proteina ritenuta specifica del virus ed utilizzata nei test: nessuna supera l'esame, poiché proteine delle stesse dimensioni e caratteristiche sono presenti in cellule normali. Anticorpi diretti contro di esse sono rilevabili frequentemente in varie malattie: lebbra, tubercolosi, malattie autoimmuni, malaria, la stessa comunissima influenza, condizioni che provocano la formazione di grandi quantità di anticorpi.
  • Da quanto sopra emerge che anche il "test di conferma" (WB) sul quale, per definizione, non dovrebbero esserci dubbi, non rivela affatto la presenza di anticorpi specifici diretti contro l'HIV.

E gli altri test?

  • Neanche gli altri test dell'AIDS si salvano dalla critica impietosa della Eleopulos: né quello per l'isolamento del virus, né quello per l'individuazione di "particelle virali", o per la "ricerca dell'antigene" o per la "transcriptasi inversa" né la famosa PCR (Reazione Polimerasica a Catena).
  • Quest'ultimo test viene considerato insuperabile per sensibilità e specificità in quanto sarebbe in grado, si dice, di individuare un singolo virus in mezzo a milioni di cellule non infette (però costa!). Tuttavia Eleni Eleopulos ha constatato che molti ricercatori contestano l'affidabilità della PCR a causa dell'alto numero di falsi positivi che questo test produrrebbe e per l'impossibilità, lamentata da vari altri ricercatori, di ottenere risultati ripetibili.

“L’età capitalista è più carica di superstizioni di tutte quelle che l’hanno preceduta. La storia rivoluzionaria non la definirà età del razionale, ma età della magagna. Di tutti gli idoli che ha conosciuto l’uomo, sarà quello del progresso moderno della tecnica che cadrà dagli altari col più tremendo fragore”
Amadeo Bordiga (scritti, 1952)

LE CURE UFFICIALI (4)
“L’AIDS non è una malattia, non è un’epidemia, non è un’infezione: è morte da farmaci”.
Peter Duesberg

L’azienda leader nel mondo nella produzione di farmaci e “cure” per l’AIDS è la Glaxo Wellcome.
Un po’ di storia: “WELLCOME TO DEATH”
L'antica Burroughs-Wellcome venne creata nel 1880 da due farmacisti: Henry Wellcome e Silas Burroughs.
Nel 1936 venne fondata la Wellcome Trust. La Wellcome e la Rockefeller iniziarono ad associarsi.
L’orientamento politico è quello della destra bianca intollerante e reazionaria. L’élite finanziaria è l’alta borghesia ebraica.
Durante gli anni '30 rappresentante legale della Wellcome Trust fu la firma Sullivan & Cromwell, una delle più influenti di New York ed uno dei pilastri della Rockefeller. I suoi due avvocati, John Foster ed Allen Dulles sarebbero divenuti, rispettivamente, Segretario di Stato americano e direttore della CIA durante la guerra fredda.

Sin dagli anni 50 si preparano i suoi quadri tecnici, e in seguito il trust Wellcome partecipa al complesso universitario londinese fondato da Rockefeller. La sua influenza si estende nel campo dell'educazione sanitaria inglese e americana.
Negli anni 70, David Rockefeller crea la famosa Commissione Trilaterale, formata da industriali, accademici e uomini politici esperti in politica internazionale. Il nocciolo duro della Trilaterale è composto da dirigenti di un gruppo di aziende multinazionali il cui scopo è il mantenimento del potere economico (plutocrazia) in tutto il mondo. Fra queste multinazionali un posto preminente spetta alla Wellcome Trust Corporation. L’ombra lunga della Trilaterale condizionerà per anni governi e servizi segreti di mezzo mondo.
Nel 1981 Ronald Wilson Reagan vince le elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Nella “lobby” che finanziò la sua campagna elettorale troviamo in posizione predominante la Wellcome Trust Corporation.

Nello stesso anno, viene “scoperta” una nuova malattia, con patologia caratterizzata dall’indebolimento del sistema immunitario. Questa malattia sarà ben presto battezzata con il nome molto generico di AIDS, Sindrome da Immunodeficienza Acquisita.
Il 23 aprile 1984, con la presentazione dell'allora segretaria di Stato della Sanità e Assistenza Sociale degli USA, Margaret Heckler, il Dr. Robert Gallo annunciò nel corso di una conferenza stampa che aveva scoperto il retrovirus produttore dell'AIDS, che denominò HTLV-III (meglio conosciuto come HIV).
Nello stesso giorno veniva registrato un brevetto americano del test dell'HTLV-III sviluppato dallo stesso Gallo.

Fino al 1986, Wellcome Trust controllava il 100% della Wellcome Inc., produttrice di farmaci. Vendette il 25% delle proprie azioni e assunse la denominazione di Wellcome Foundation.
Da questo momento in poi assistiamo ad un cambiamento di rotta da parte delle istituzioni della Wellcome che rinunciano ad atteggiamenti etici populistici ed accademici per un mercantilismo d’assalto duro e puro.
Dopo il clamoroso insuccesso come trattamento anticancro, la Wellcome ottenne l'autorizzazione per ripresentare sul mercato l'AZT, ribattezzato Retrovir, per trattare i malati di AIDS.

Il 24 giugno del 1988, Duncan Campbell, in un articolo intitolato “The amazing AIDS scam”, sulla rivista “New Stateman and Society”, affermò che molti risultati clinici vengono nascosti dietro risultati commerciali. Affermò inoltre che il costo dell'AZT si era quintuplicato o decuplicato. Il costo mensile di un malato di AIDS è attualmente di circa due milioni di lire (all’inizio del 1997 era valutato statisticamente in circa 1650 dollari mensili).
Nel luglio del 1992, la Wellcome Trust ridusse la propria quota di partecipazione nella Wellcome Foundation ad un 40%, portando la sua quota annua di profitto a circa 2,3 miliardi di dollari.
Nel 1995 la Wellcome Inc. si unisce con la Glaxo Inc., colosso farmaceutico americano: nasce la Glaxo Wellcome Inc., potentissima supermultinazionale presente in ogni parte del mondo.

La Glaxo Wellcome chiude l’esercizio finanziario del 1997 con un fatturato di 13,8 miliardi di dollari.
Tutte le informazioni su questa spett.le azienda le trovate su http://www.glaxowellcome.com su cui potrete ammirare il logo animato: “disease has no greater enemy than Glaxo Wellcome” (la malattia non ha nemico più grande della Glaxo Wellcome). Amen.

LA "CURA" DELL'AZT
"L’AZT non aveva prospettive per due ragioni: i miei studi hanno mostrato che era cancerogeno in ogni dosaggio e che era troppo tossico anche per usi di breve periodo."
Dr. Richard Beltz - inventore dell’AZT (azidotimina)

L’AZT, sostanza contenuta nello sperma delle aringhe, fu sintetizzato come composto chimico di laboratorio dal chimico della Burroughs Wellcome  Richard Beltz nel 1964 nel tentativo di trovare una cura contro il cancro.
Data la sua elevatissima tossicità è impiegato come base per il veleno per topi.
Quindi, per anni, la medicina ha sperimentato sugli esseri umani un potentissimo topicida, e continua a farlo tuttora.
Non staremo qui a scendere nel “tecnico” su come agisce (per chi volesse saperne di più: “AIDS Gate” http://aliveandwell-eugene.dreamhost.com/aidsgate/ ), comunque l’AZT era stato utilizzato in medicina per distruggere le cellule malate, cancerose, ed impedirne la riproduzione. Fu un fiasco clamoroso. Innanzi tutto si scoprì subito che causava altri cancri, e successivamente che tutti i pazienti trattati con AZT morivano molto prima rispetto a quelli che non avevano ricevuto il trattamento (infatti, ripetiamo, si tratta di VELENO PER TOPI). Anzi, impediva anche di studiare l’evoluzione dei tumori, perché i pazienti morivano precocemente di avvelenamento da AZT. E la ragione è proprio abbastanza semplice: l’AZT non è come i moderni missili “intelligenti” americani, che lanciati contro obiettivi militari, vanno a colpire infallibilmente gli asili e gli ospedali iracheni. Esso non sa quali sono le cellule buone e quelle cattive, le attacca tutte quante e basta. Ovviamente la spiegazione scientifica è ben più complessa e articolata, ma più o meno questo è quello che succede con l’AZT.

Si disse allora che era una questione di dosaggi. Alte dosi uccidevano in breve tempo, ma dosaggi più bassi erano presumibilmente “benefici”. Così vennero fatte altre sperimentazioni su svariate patologie, fra cui soprattutto psoriasi e malattie della pelle. Roba da matti. Inutile dire che fu ben presto accantonato.
Va detto che le case farmaceutiche, siccome ricevono parecchi finanziamenti anche in denaro pubblico per le ricerche, spendono ogni anno montagne di soldi nella ricerca e creazione di nuovi farmaci. Ma molti di questi sono puramente speculativi. Il composto chimico magari funziona, produce alterazioni a vari livelli, e viene anche sperimentato su uomini (carcerati, malati di mente …) e animali, ma non ha malattie specifiche da curare, non si sa a cosa possa servire, così viene messo nel cassetto, in attesa che salti fuori la malattia o la scusa buona per tirarlo fuori.

Così è stato per l’AZT.

Vent’anni dopo, con l’avvento di una malattia così “mortifera e terrificante” come l’AIDS, la Wellcome rimise prontamente mano alla sua mirabile invenzione, affermando teorie folli, per cui l’AZT, prima di ammazzare le cellule, ammazzava i virus, ed essendo la recentissima scoperta di Gallo causata da un virus (l’HIV), terapie brevi e mirate sarebbero state efficacissime. La FDA (Food and Drug Administration, l'ente statunitense che verifica l'efficacia dei farmaci) lo approvò ufficialmente solo nel 1987, ma ne consentì l’uso in via sperimentale fin dalla “scoperta” dell’HIV (1984), anche in associazione con altri farmaci, come del resto, aveva già fatto in precedenza autorizzandone l’uso per altre patologie (cancri, ecc.), sin dal 1964.
Ricomincia la storia. La gente trattata con AZT sebbene in alcuni casi sembri avere un temporaneo, brevissimo miglioramento, si ammala definitivamente e muore.
Ma invece di sospenderne l’uso, arriva la teoria più demenziale: non bisogna usarlo da solo, ma associato ad altri farmaci che ne limitino i danni e ne integrino l’azione.

Chissà quanti malcapitati si sono ritrovati a dover prendere dosi incredibili di farmaci di ogni genere, fra cui l’AZT, nella speranza di curare una malattia che neanche esiste nei termini in cui viene presentata, morendo di intossicazione da farmaci.
L’AZT è stato usato indiscriminatamente su soggetti già debilitati, donne in gravidanza, neonati.
Moltissimi sono i casi di persone che accortesi del rapido peggioramento con l’AZT, hanno smesso di prendere ogni farmaco, salvandosi dalla morte, e creando quella casistica che la medicina ufficiale non sa spiegare, di soggetti che pur essendo sieropositivi non si ammalano e non muoiono.

Come cresce la voce del dissenso e l’informazione (controinformazione), sempre di più sono le persone che si salvano da una morte imminente annunciata come inevitabile.
A Londra, i superstiti pubblicano la rivista “Continuum”. In Olanda collaborano con la Fondazione per la Ricerca Alternativa sull'AIDS (SAAO), in Svizzera da anni sono attivi gruppi di auto aiuto e controinformazione sull’AIDS che hanno preso piede un po’ in tutta Europa.
La maggioranza delle persone colpite dall'AIDS che sono sopravvissute alla malattia lo hanno fatto grazie a grandi dosi di volontà e di senso critico, assumendo costumi di vita coscienti e responsabili, e perché no, anche antagonisti.

Il famoso campione Earvin "Magic" Johnson, risultato sieropositivo nel 1991, pare abbia assunto AZT per pochi giorni, risultandone debilitato, e che abbia subito smesso.
La sua salute migliorò subito, tanto che vinse alle Olimpiadi del 1992. In una recente conferenza stampa Magic ha dichiarato di non essere più malato di AIDS.

Un altro dei tanti misteri dell’AIDS.
“Il mistero di questo virus è stato generato dai duemila miliardi all'anno che vi sono stati spesi. Se prendi un altro virus e ci spendi duemila miliardi di dollari potrai ricamarci sopra tutti i misteri che vuoi”.
Kary Mullis - (“la manipolazione informativa in azione”).

LE ALTRE "CURE" UFFICIALI
Terapie convenzionali (farmaci antiretrovirali).

I primi ad essere impiegati sono stati i cosiddetti “inibitori della trascrittasi inversa”.
Gli ultimi, più recenti, gli “inibitori della proteasi”.

Trascrittasi inversa:
Processo di replicazione virale in cellule non precedentemente infettate, nel quale RNA virale ad un solo filamento viene trascritto in DNA virale a doppio filamento, consentendo la conversione del genoma virale in forma che si integra nel DNA della cellula ospite, infettandola.
L’inibizione della trascrittasi inversa non ha tuttavia effetto sulla produzione di virus da parte di cellule nelle quali l’integrazione ha già avuto luogo, quelle con infezione cronica.

Proteasi:
Le proteasi sono enzimi essenziali nel processo di trasformazione dei precursori virali in assemblaggio e formazione dei virus maturi. Questo processo avviene durante o subito dopo la gemmazione dei virioni dalla membrana della cellula ospite.

Inibitori della Trascrittasi inversa:
Zidovudina (AZT, Retrovir) – il primo antiretrovirale utilizzato, dapprima in monoterapia, attualmente in associazione con altri antiretrovirali. Presenta effetti tossici con effetti collaterali più frequenti all’inizio del trattamento.

Didanosina (DDI, Videx) – il secondo antiretrovirale utilizzato. Comporta la frequente insorgenza di neuropatie periferiche.

Zalcitabina (DDC, HIVid) – Stavudina (D4T, Zerit) – Lamivudina (3TC, Epivir)

Presentano effetti tossici con effetti collaterali in genere reversibili con sospensione del trattamento.

Nevirapina (Viramune) – Delavirdina (Rescriptor)

Hanno azione sinergica con AZT e DDI.

Inibitori della Proteasi:

Ritonavir (Norvir) – Gli effetti collaterali osservati più di frequente sono: nausea, diarrea, vomito, astenia, vasodilatazione, alterazione del gusto. Produce interazione con altri farmaci (antibiotici, antidepressivi, antistaminici).

Indinavir (Crixivan) – le principali complicazioni descritte sono state secchezza della cute e alterazione del gusto.

Saquinavir (Invirase) – appare come l’inibitore della proteasi meglio tollerato. Viene spesso somministrato in combinazione con il Ritonavir. Può provocare aumento delle transaminasi.

Nelfinavir (Viracept) – uno dei più recenti. Non presenta interazioni farmacologiche di particolare rilevanza. L’evento avverso più frequente è la diarrea.

Le terapie antiretrovirali comunemente utilizzate sono estremamente complesse, ed il regime terapeutico attualmente più utilizzato è quello che prevede l’associazione di più farmaci antiretrovirali, in genere due inibitori della trascrittasi inversa e un inibitore della proteasi, i cosiddetti “cocktail” antiretrovirali. Essi richiedono una rigorosa adesione del paziente al trattamento, al fine di prevenire l’insorgenza di resistenze.
Uno dei problemi più comuni nella pratica clinica di questi trattamenti è quello di decidere tempi e modi di somministrazione, ovvero quando iniziare, cambiare, sospendere o interrompere una terapia e come definire i costanti insuccessi.
Si noti bene che alla base di tutte queste “terapie” vi è l’accettazione passiva e acritica che L’HIV esista.

Ma siccome la sua esistenza non è mai stata dimostrata si somministrano veleni tossici per debellare un qualcosa di inventato.
A questo punto sorge obbligatoria la domanda “cui prodest?” (a chi giova?).
Quelle elencate fin qui sono le “cure” standard, quelle più diffuse, usate e abusate finora. Esistono comunque numerose altre terapie, misture e cocktail di farmaci usate e suggerite qua e là da medici, stregoni e sciamani ospedalieri. Chi da anni sta vivendo la vicenda AIDS sulla sua pelle ne sa qualcosa!

E’ da osservare ancora che la medicina ufficiale tende sempre a negare la palese tossicità dei farmaci impiegati, e ad attribuire la responsabilità della mortalità “per AIDS” al fatto che il virus HIV sarebbe un virus mutante, che in breve tempo diviene resistente ai farmaci, per cui bisogna introdurre sempre nuove terapie, associandole magari con quelle vecchie. Gli scienziati “dissidenti” sostengono che queste affermazioni sono totalmente a-scientifiche, in contrasto con tutti i postulati su cui si regge la medicina occidentale, quindi prive di qualsiasi fondamento sia scientifico che culturale, e soprattutto prive di verifiche, studi e sperimentazioni di laboratorio. Ma non c’è bisogno di essere scienziati per capire che simili teorie non possono che ignorare la salute della popolazione, tese come sono a garantire business miliardari per l’industria farmaceutica, e finanziamenti da capogiro per la ricerca.

“Checché ne dicano i professionisti della salute, la malattia non è un fenomeno negativo per l’individuo. Tutt’altro. E’ la risposta dell’organismo all’aggressione di agenti patogeni esterni e, talvolta, interni, scatenati però da condizioni esterne. Poiché si tratta di una risposta, la malattia significa resistenza, autodifesa. Scaricata la fase acutamente morbosa, l’organismo vivente tende (anzi tenderebbe, date le sollecitazioni farmacologiche cui tutti siamo sottoposti che appiattiscono le reazioni e le loro forme) a ritrovare il suo equilibrio biologico. Un po’ come la febbre: guai se non ci fosse, perché in questo caso significherebbe che l’organismo non ha più alcuna forza autodifensiva. (Un esempio per tutti: nel caso di epatopatie, di malattie del fegato, sinché la parte, il fegato, è dolorante significa che sta opponendo una resistenza agli agenti patogeni; quando ormai tace, vuol dire che l’organismo si è arreso, come nel caso di epatiti o cirrosi.) Ma la medicina, invece di assecondare la malattia e di condurla a un esito positivo, cioè ad un superamento della malattia stessa, vuole intervenire immediatamente con il bombardamento farmacologico (in specie con antibiotici e “bios”, ben si sa, vuol dire vita). Perché il tempo dell’uomo (essere organico) deve essere scandito dal tempo del capitale (essere inorganico). Il tempo della merce, del suo supporto fattivo, il lavoro, e della sua protesi gestionaria, la circolazione e l’amministrazione, deve essere totale. Il corpo umano, dunque, depauperato delle sue esigenze organiche vitali, non può funzionare che come una macchina. La medicina contemporanea si occupa per l’appunto di questo ed il suo apogeo sta proprio nella tecnica dei trapianti: sostituire i pezzi della macchina, cambiare le parti difettose del burattino, di Pinocchio.”
Riccardo d’Este (da “L’AIDS come equivalente generale delle pesti neomoderne ed accumulazione forzata di medicina” – La Mal’aria …, 1992)

ALCUNE DOMANDE (5)

- MA L'AIDS ESISTE O NO?
Si, esiste.

Esiste sicuramente una patologia che porta ad una grossa deficienza del sistema immunitario e talvolta anche alla morte. Anzi ce ne sono molte, non si sa nemmeno quante, ed alcune esistono probabilmente da secoli. E possiamo anche tranquillamente chiamarle tutte AIDS. Il primo caso di “sindrome da immunodeficienza” viene comunque descritto nella letteratura medica nel 1912.
L’unica cosa certa è che l’AIDS non è nulla di ciò che ci è stato raccontato finora.

- COS'E' IL SISTEMA IMMUNITARIO E COME FUNZIONA?
Vediamo di spiegarlo in poche parole. Per chi vuole saperne di più esiste una bibliografia vastissima.
Il sistema immunitario è la seconda linea di difesa dalle malattie del nostro organismo (la prima è la pelle). Essa è costituita dai globuli bianchi, chiamati linfociti, prodotti dal midollo osseo.
A seconda della loro funzione alcune di queste cellule sono dette cellule “B”, altre cellule “T”. Esistono più tipi di cellule ”T”. Per esempio le cellule T4 sono meglio conosciute come T4 Helper (aiutanti, che danno aiuto). Esse sono i cani da guardia del nostro organismo, e al sopravvenire di ogni minaccia esterna danno l’allarme e attivano il sistema immunitario. Dopodiché le cellule “B” si mettono immediatamente al lavoro e producono anticorpi per combattere ogni possibile tentativo futuro di attacco da parte della stessa causa.

Questo è il principio che sta dietro a tutti i vaccini: introdurre piccolissime quantità di agenti scatenanti una determinata malattia per fare in modo che le cellule B creino gli anticorpi, cosicché l’organismo conosca già quella affezione e sia pronto a difendersi e sconfiggerla in futuro.
Mentre le cellule B producono gli anticorpi per i futuri attacchi, sempre per effetto dell’allarme dato dai T4 Helper, il sistema immunitario scatena le cellule T Killer che hanno il compito di annientare e distruggere le cellule infettate dall’agente esterno.
Scusate la terminologia guerresca, ma la medicina occidentale è nata, cresciuta e sviluppatasi con le guerre, ed ogni descrizione ufficiale sembra sempre un campo di battaglia. (La medicina cinese o quelle orientali non si esprimono mai in questi termini).

Il guaio è che dopo la battaglia le cellule T Killer vanno richiamate e fermate, perché queste sono idiote come i Rambo americani, e se non le si ferma esse cominciano ad attaccare le cellule sane.
Qui entrano in gioco le cellule T8 Suppressor (soppressori), una sorta di polizia militare che si occupa di eliminare gli yankees  impazziti e far così cessare l’allarme immunitario.
In un organismo sano sono presenti circa da 800 a 1000 cellule T4 per microlitro di sangue, e circa la metà di cellule T8.

Le malattie del sistema immunitario (AIDS compreso, ovviamente) minano o “inceppano” questo meccanismo in molte maniere differenti.
E soprattutto sono sempre esistite, solo che non se ne era a conoscenza.
Prima della “scoperta” dell’AIDS, una persona con sistema immunitario debilitato poteva morire ad esempio di polmonite. E la diagnosi era di morte per polmonite. Oggigiorno se una persona è sieropositiva all’HIV una morte per polmonite è diagnosticata come morte per AIDS. Ma se una persona con sistema immunitario debilitato muore di polmonite e non è positiva all’HIV, la diagnosi rimane di morte per polmonite. Questo viene fatto per avvalorare la teoria HIV = AIDS, ma è un assurdo: o una persona muore di polmonite e basta, o se aveva il sistema immunitario debilitato la polmonite è stata l’esito di una patologia da immunodeficienza, HIV o non HIV.

- E' l'AIDS (o meglio il virus HIV che "causerebbe" l'AIDS) contagioso?
No, l’HIV non è contagioso. In primo luogo non si sa nemmeno se esista: la sua esistenza non è mai stata provata. In secondo luogo se anche esiste è veramente impossibile provare che sia un virus, come dichiarato dalla Dr. Eleopulos. In terzo luogo, nel caso che esista, e che malauguratamente sia proprio un virus, esso non sarebbe in grado di intaccare il sistema immunitario umano, come dimostrato da Duesberg seguendo una serie di postulati su cui si basa l’intero edificio della medicina occidentale, ed anche solo adoperando il buon senso.
Ormai un numero molto vasto di scienziati e ricercatori comincia ad ammettere che le teorie di Gallo e Montagner sono demenziali, anche se menzogna e mistificazione sono davvero dure a morire.
Riassumendo l’AIDS non è una malattia infettiva.
L’AIDS non si trasmette né attraverso i rapporti sessuali né attraverso il sangue.

Questo non significa che non sia saggio avere rapporti “protetti”: sifilide e malattie veneree sono statisticamente in aumento (alla faccia della cosiddetta “prevenzione”). Così come bisogna evitare lo scambio di siringhe: le epatiti sono anch’esse in forte aumento, e pare, sempre più aggressive, assieme a svariate altre malattie trasmissibili attraverso il sangue.

- Ma allora chi si prende l'AIDS come se lo becca?
Non esiste un singolo fattore scatenante (ad esempio un virus) come affermano i sostenitori dell’HIV e della teoria virale. E’ molto più verosimile pensare ad una serie di concause che interagiscono, indebolendo, a volte in maniera irreversibile, il sistema immunitario.
L’uso e l’abuso massiccio di farmaci è sicuramente la causa principale. L’enorme diffusione degli antibiotici, usati a dismisura anche quando non ce n’è proprio bisogno (ed è la maggioranza dei casi), ha indebolito enormemente il sistema immunitario umano.

Stesso discorso per i cortisonici (dannosissimi per tutto l’organismo, in particolar modo per il sistema immunitario), per gli psicofarmaci, ed in generale per tutti i farmaci.
Se al primo sintomo di un raffreddore o di un’influenza uno comincia immediatamente ad imbottirsi di farmaci (soprattutto antibiotici), egli mette subito fuori gioco il suo sistema immunitario, facendo combattere la malattia da un agente esterno. In tal modo il sistema immunitario si indebolisce fortemente, non impara più a “riconoscere” le malattie, e soprattutto perde la capacità di combatterle da solo. Un luogo comune inglese dice “use it or lose it”, cioè “usalo o perdilo”; se ad esempio faccio una vita sedentaria e non faccio mai esercizio fisico, cioè non uso mai il mio sistema muscolare, esso tenderà ad atrofizzarsi.

Lo stesso vale per il sistema immunitario. Se non lo uso mai, se non lo tengo in esercizio e lascio che siano esclusivamente i farmaci a combattere le malattie, esso tenderà inevitabilmente ad atrofizzarsi..
Sono dannosissimi anche i vaccini, che obbligano il sistema immunitario ad uno sforzo enorme e logorante.

Un vaccino contro l’influenza o contro l’epatite significa né più né meno che beccarsi queste malattie e per così dire “guarire” senza accorgersene.
Bisogna assolutamente evitare di fare vaccini di qualsiasi tipo, a meno che questo non sia veramente indispensabile, cioè si corra un rischio concreto e davvero probabile di contrarre una malattia grave.
Le vaccinazioni di massa sono sicuramente responsabili di un grosso indebolimento del sistema immunitario umano.

Le trasfusioni sono un altro enorme fattore di rischio. Abbiamo già visto che l’AIDS non è un virus, e non si trasmette attraverso il sangue. Ma attraverso le trasfusioni si possono contrarre una quantità di malattie debilitanti, ed inoltre le trasfusioni sono di solito accompagnate da terapie di farmaci immunodepressivi per evitare fenomeni di “rigetto”, poiché una trasfusione di sangue è a tutti gli effetti un trapianto (vedi più avanti). Peggio ancora, ovviamente, per i trapianti di organi.

Anche l’uso di droghe, soprattutto quelle pesanti (eroina, anfetamina, cocaina, alcool, ma anche tabacco, caffè, ecc…) contribuisce indiscutibilmente all’indebolimento del sistema immunitario, piaccia o non piaccia.

La cattiva alimentazione è un’altra concausa di debilitazione dell’organismo in generale. Tutti sanno che oggigiorno ci alimentiamo con cibi sofisticati ed adulterati, e spesso anche in maniera scorretta, troppi grassi, troppe calorie. Bisognerebbe cercare di tendere ad una alimentazione “sana” e corretta (per quanto possibile). Senza dilungarsi troppo, perché è evidente, altre cause di indebolimento fisico e psichico (e quindi anche del sistema immunitario) sono: la vita sedentaria, l’inquinamento, il degrado ambientale, lo stress, l’ansia, l’angoscia, la perdita del senso della realtà tipica del mondo mediatico e “mediato”, gli esperimenti medici, chimici e militari fatti segretamente sulla popolazione …

Anticorpi.info

Dietro le numerose ed insistenti preghiere rivoltemi  dagli  amministratori di questo blog ho deciso di regalarvi il privilegio di ascoltare la mia voce.
Prima di tutto mettiamo in chiaro una cosa:  io non sono come voi. Sono superiore. Faccio parte della categoria di persone alle quali i più attenti di voi addebitano lo stato di degenerazione in cui è scivolato il mondo.
Uno di quelli che controllano, organizzano, manipolano la società al solo scopo di preservare l'antico status di invisibile sovranità di cui gode la mia stirpe. Il mio nome non lo rivelerò, anche perchè dubito che vi direbbe qualcosa. Se proprio ci tenete potete chiamarmi Vostra Maestà, o Massimo Regnante, oppure Occhio che Tutto Vede.
L'organizzazione alla quale mi fregio di appartenere è tra le più potenti del mondo, e come si conviene alle organizzazioni di siffatta portata, è totalmente ignota alla gente comune.

Vi basti sapere che mediante strumenti quali la legge, l'economia e la politica noialtri controlliamo Ogni Singolo Aspetto di quella che da bravi boccaloni ritenete essere la cosiddetta "società democratica." Che ci crediate o no, non esiste tendenza, indirizzo, linea politica, sentimento  popolare, mutamento sociale, tradizione, consuetudine, uso, costume, legge, innovazione scientifica e tecnologica, personaggio famoso che prima di emergere a livello massivo  non sia stato preventivamente approvato dalla nostra organizzazione.

Noi decidiamo se e quando debba scoppiare una guerra. Decidiamo se la vostra economia sia florida oppure in crisi. Decidiamo come e quando dovete pensare a qualcosa. Decidiamo se dovete essere favorevoli o contrari. Decidiamo se dovete essere benestanti o nullatenenti, religiosi o atei, pacifici o bellicosi, sereni o terrorizzati. Decidiamo se vivrete a lungo o morirete giovani.
Perfino quando ritenete di trovarvi di fronte una qualche insperata nuova forma di sincera espressione democratica (ad esempio la rete globale, o l'attuale presidente degli USA), la realtà dei fatti è che dietro le quinte ci siamo noialtri, con la nostra agenda ed i nostri piani di governo che viaggiano sempre in siderale anticipo rispetto alle vostre patetiche intuizioni.

Delle modalità con cui riusciamo a fare tutto ciò parlerò nei prossimi post.
Per il momento vorrei soffermarmi su un singolo aspetto, fondamentale chiave di lettura utile a spiegare le cupe acque in cui naviga il mondo contemporaneo. Ossia il motivo per cui noi regnanti, di comune accordo, abbiamo deciso che la maggior parte di voi debba morire giovane.

Partiamo da un dato statistico. Secondo uno studio effettuato dall'ONU, ossia una delle organizzazioni "note" che noialtri controlliamo più o meno indirettamente, nell'anno 2025 la popolazione mondiale potrebbe superare lo spropositato numero di 8 miliardi di persone. Otto miliardi.
In assenza delle grandi malattie come cancro, diabete, aids, cardiopatie e leucemia, in assenza delle grandi guerre e degli eventi catastrofici che da brave pecorelle siete portati a ritenere "naturali", già attualmente la popolazione del globo avrebbe raggiunto questa spropositata entità numerica.

Avete mai provato a domandarvi quali potrebbero essere le conseguenze di una tale abnorme sovrappopolazione? Per fornirvi un'idea, provate a immaginare una scialuppa di salvataggio tarata  per trasportare 20 passeggeri, sulla quale cerchino in tutti i modi di restare aggrappati 100 naufraghi. A che destino andrebbe incontro viaggiando con una tale sovrabbondanza di passeggeri? Porterebbe in salvo tutti i naufraghi o finirebbe per affondare, causando la dipartita dell'intero equipaggio?
Ebbene, il mondo oggi è esattamente come quella barca; rischia di affondare insieme a tutti i suoi abitanti a causa della sovrabbondanza di individui che cerca di sopravviverci sopra.
Dobbiamo essere realisti. La realtà ci dice che sul pianeta Terra non vi è abbastanza cibo, energia, aria, acqua e perfino spazio fisico per contenervi tutti, saziare la vostra fame e smaltire i vostri rifiuti organici). Questa, detta in parole povere, è la ragione per cui da circa mezzo secolo ci stiamo adoperando per sterminarvi sistematicamente.
Del resto non è mica colpa nostra, se continuate a riprodurvi come conigli.

Abbiamo provato a dissuadervi in tutti i modi. Abbiamo creato l'AIDS, abbiamo attentato alla fertilità di entrambe i sessi, abbiamo diffuso la pornografia e incoraggiato la masturbazione, abbiamo cercato di inflazionare  il sesso così che vi venisse a nausea, abbiamo portato avanti un numero infinito di campagne sull'uso degli anticoncezionali, abbiamo fatto  di tutto e di più, ma non c'è stato nulla da fare.
In definitiva, non ci è rimasta altra scelta che puntare sulle maniere forti.

A tal proposito, credete forse che il cancro esistesse cento anni fa? Ebbene, vi sbagliate. Il cancro che voialtri conoscete lo abbiamo diffuso noialtri con la industrializzazione, subito prima di manipolare la memoria storica allo scopo di farvi credere che sia sempre esistito e che la Rivoluzione Industriale sia stata una grande conquista. Siete portati a pensare che le guerre scaturiscano da una micidiale concatenazione di eventi politici unita all'indole bellicosa dell'essere umano? Se vi fa stare meglio continuate pure a crederlo, ma in tutta sincerità vi dico che le cose stanno diversamente.

La verità è che l'essere umano è bellicoso in quanto noialtri abbiamo deciso che debba esserlo..
La verità è che i padroni del mondo hanno statuito che una certa percentuale di esemplari umani debbano periodicamente sterminarsi a vicenda in combattimento. E' bastato introdurre nella coscienza collettiva concetti astratti e divisivi quali patria, eroismo, valore, onore, nemico, straniero, confine, e via dicendo, il tutto connesso al mantenimento di uno stato di diffusa povertà, competitività e disoccupazione per garantire un costante livello di arruolamenti negli eserciti.

La verità è che le strisce bianche che quotidianamente sorvolano le vostre teste hanno poco a che fare con le scie di condensazione dei velivoli di venti anni fa, e molto a che fare con alcuni elementi chimici che abbiamo accuratamente selezionato affinchè producano nei vostri organismi, sulla terra che coltivate e sui prodotti agricoli che mangiate alcuni effetti - diciamo - non propriamente salubri.

La verità è che gli OGM sono stati creati per nuocere al primo mondo, non certo per aiutare il terzo.

La verità è che la prevenzione tanto pubblicizzata non è finalizzata a garantire la salute del cittadino, ma al reperimento di nuovi malati, ai quali diagnosticare una patologia da curare mediante i nostri farmaci pieni zeppi  di controindicazioni. Leggere attentamente le avvertenze, mi raccomando.

La verità è che gran parte delle epidemie e delle catastrofi naturali, di naturale hanno ben poco.

La verità è che quando (ormai entro breve) la Grande Catastrofe giungerà a mietere miliardi di vittime, l'evento avrà in se ben poco di trascendente, naturale o casuale.

Il problema è grave, sicchè la soluzione non potrà che essere drastica.
Prima di continuare ad illustrarvi quanto siamo bravi a fregarvi vorremmo però anche consolarvi un po'. Come?
Ma offrendovi un nuovo entusiasmante servizio che potrebbe rendere la vita di qualcuno di voi, per così dire, più SUCCOSA. Parliamo del nuovo servizio che sta cambiando il mondo e che cambierà la vostra rendendola tanto ... easy!

E-A-S-Y DISMISCION!
Quante volte vi è successo di dover abbozzare alla testardaggine di qualche burocrate che ostacolava i vostri sogni, i vostri piani di conquista del mondo, la vostra ricerca della felicità? Quante volte vi siete detti che se solo quella persona si fosse fatta da parte la vostra qualità della vita sarebbe molto migliorata? Noi della Nuova Officina Meravigliosa sappiamo bene come siete, conosciamo le vostre ambizioni totalitaristiche, la vostra grande voglia di far del male al vostro prossimo, ed è per questo che abbiamo creato qualcosa che soddisferà in pieno le vostre esigenze!
E-A-S-Y DISMISCION!

Anni di ricerca nei nostri laboratori di infiltrazione mediatica, finanziaria e istituzionale ci hanno consentito di sviluppare un innovativo metodo di cancellazione parziale o totale del personaggio scomodo, davvero irrinunciabile per voi che esigete il meglio nel campo delle offerte che non si possono rifiutare!
E-A-S-Y DISMISCION!

Vi basta una semplice telefonata senza impegno al numero verde in sovrimpressione per individuare insieme ai nostri esperti il pacchetto che fa al caso vostro! Ma andiamo a fare una breve presentazione delle nostre offerte, e ricordate di chiamare ora, perché solo le prime 33 telefonate riceveranno in omaggio il best seller: Come Tassare al 75%  Senza Intaccare la Comune Percezione Democratica in 11 Semplici Passi.

Il nostro primo pacchetto è:
EASY DISMISCION BASIC - E' l'entry level, ma non pensate che non sia potente! Con una spesa adatta a tutte le tasche potrete defenestrare un amministratore locale poco collaborativo oppure un manager della comunicazione che si rifiuta di far vincere Sanremo al vostro giovane deficiente raccomandato! Easy Dismiscion Basic garantisce dimissioni irrevocabili nel giro di 30-45 giorni, mediante uno scandalo sessuale o di appropriazione indebita, oppure una totale riconversione operativa in favore delle vostre esigenze. Inoltre, acquistando in abbinamento la opzione SCIATAP potrete divertirvi a commissionare una pena detentiva contro quel giornalista che osò farvi fare una figuraccia in tivvù! La opzione Sciatap non è acquistabile separatamente.

EASY DISMISCION PREMIUM - Se nella vita fate sul serio, ma un personaggio di medio livello ha deciso di ostruire la strada verso la vostra realizzazione, Easy Dismission Premium fa al caso vostro! Con il nostro pacchetto Premium potrete liberarvi di qualsiasi governante nazionale, ricco industriale, presidente del FMI, magistrato, intellettuale, artista, studioso / cattedratico non adeguatamente asservito alle vostre esigenze. Easy Dismiscion Premium aggiunge alla affidabilità dei metodi tradizionali l'innovatività del ricatto finanziario o creditizio, ed il potere dirompente delle accuse di razzismo e/o pedofilia. Inoltre, abbinando la opzione DOMINO MEDIA potrete strumentalizzare lo scandalo per demonizzare l'intera fazione politica della vostra vittima, giustificando agli occhi della opinione pubblica il fatto che alle prossime elezioni truccate sarà sbattuta fuori dal parlamento!

EASY DISMISCION BANZAI - Non sarebbe bello se ogni scocciatore intenzionato a danneggiare lavostra reputazione con un articolo di giornale, un libro, una testimonianza legale, potesse suicidarsi semplicemente con un click? Il pacchetto BANZAI vi offre il miglior servizio di simulazione suicidi attualmente disponibile sul mercato! Con Easy Dismission Banzai potrete spaparanzarvi nel salone della vostra magione e attendere allegramente che sia pubblicato il trafiletto che annuncerà l'inatteso suicidio dello scocciatore, il quale da tempo soffriva di depressione, oppure era solito abusare di alcool, droga e psicofarmaci!

EASY DISMISCION PRO - Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Il pacchetto Pro è  la summa dei primi tre, ed è fatto per chi non pone alcun limite alla propria immaginazione. Se vivete al di fuori della economia e della legge, se quando vi occorrono contanti invece di andare al Bancomat passate dalla Zecca; se dopo cena vi rilassate con un film pedopornografico ,se i vostri migliori amici sono grandi sacerdoti di Baal Easy Dismiscion Pro è quello che fa per voi! Costa quanto un F35 senza aria condizionata ma vale la spesa fino all'ultimo centesimo! Un presidente della repubblica si è messo in testa di emettere moneta? Un sommo capo spirituale ha deciso di fare chiarezza sui lucrosi affari che avete imbastito coi vertici del suo culto? Un profeta / guru getta discredito sulla mentalità materialistica che state cercando di instaurare trasformando in vip una nutrita manica di kapò e prostitute?  Niente paura! Con il pacchetto PRO potrete cancellare le personalità più importanti del pianeta, le più amate, e far risultare che il decesso sia stato causato da un malore improvviso, un incidente o dal folle gesto di uno psicopatico! Easy Dismiscion Pro non guarda in faccia nessuno!

E allora, cosa aspettate? E-A-S-Y DISMISCION!
Chiamate adesso.

Bene. Dopo avervi illustrato le nostre proposte commerciali vi spiegherò meglio perché noialtri ragazzi della oligarchia siamo convinti che alla maggior parte di voi debba essere - diciamo così - revocato il permesso di soggiorno su questa terra.
C'è però un altro tema che ci sta particolarmente a cuore. E' il nostro sogno, la nostra ossessione, il progetto sul quale ci trastulliamo da secoli.
Sto parlando della schiavizzazione della razza umana, of course. E quando dico schiavizzazione, intendo dire a tutti gli effetti; non come accade oggi, attraverso i magheggi di matrix, che andranno pur bene come rappezzamento ma dal punto di vista della soddisfazione personale lasciano molto a desiderare.
Parlo di completa sottomissione; della possibilità di disporre di qualsiasi individuo su questo pianeta mediante aggeggi assimilabili a un joypad, pressappoco come si fa con Mario della Nintendo. In qualsiasi momento e per qualsiasi necessità. Non so se mi spiego.

Vi fu un tempo in cui tutto ciò era realtà. Nella antichità noi oligarchi eravamo venerati come dei in terra. Governavamo per "diritto divino", nel senso che la gente era convinta che le nostre teste coronate fossero una cosa decisa dagli dei. Tutto era semplice e meraviglioso. Qualcuno ti contraddiceva? Tu lo facevi scuoiare vivo. Un altro ti si rivolgeva con parole men che adoranti? Via la lingua. La figlia del panettiere ti attizzava più delle cortigiane? Ebbene, incaricavi qualcuno di recarsi a comperare un chilo di pane e cinquanta chili di figlia del panettiere.

Poi però intorno al Diciottesimo secolo accadde qualcosa che ci colse alla sprovvista. La gente, che fino ad allora si era bevuta le fregnacce sulla discendenza divina ed il sangue reale, incominciò a risvegliarsi. Bada che non sto parlando di qualche mente sveglia, com'era avvenuto fino ad allora. No, quella volta il fenomeno coinvolse un sacco di gente contemporaneamente. Una massa abnorme di plebei improvvisamente consapevoli della fregatura che per secoli noialtri ragazzi della oligarchia gli avevamo rifilato.
Puoi ben capire quanto delicata fosse la situazione. Se non ci fossimo inventati un magheggio alla velocità della luce avremmo rischiato di perdere non solo il potere, ma perfino le nostre stesse inestimabili vite!
Sicché dopo esserci consultati decidemmo di agire in modo tale che nella forma tutto cambiasse, affinché nella sostanza potessimo proseguire a governare come si era sempre fatto.
Organizzammo la rivoluzione francese e i successivi moti rivoluzionari che per decenni sommossero il mondo. Offrimmo vittime sacrificali alle folle assetate di vendetta, e nel frattempo facemmo in modo che si instaurasse questa nuova forma di organizzazione sociale, la cosiddetta: "democrazia rappresentativa."
La cosa è buffa perché tra tutte le forme di governo teorizzate e sperimentate nel corso dei secoli proponemmo proprio quella più irrealizzabile; la più utopistica, convinti che il popolo ci rispondesse con una sonora pernacchia.

Ebbene, ancora una volta se la bevvero.
Creammo così le figure che oggigiorno siete indotti a ritenere "gli uomini più potenti del pianeta", e da quel momento cessammo ufficialmente di esistere, lasciandovi l'illusione di essere i padroni del mondo per il semplice fatto di apporre una crocetta su una scheda elettorale più o meno ogni quattro anni, in favore del vostro "uomo potente" preferito.
Adesso che ci penso quella fu la prima cosa che ci preoccupammo di fare: trovare qualcuno che si assumesse la responsabilità dei casini che avremmo provocato per ritardare l'avvento di un nuovo risveglio collettivo. Qualcuno che attirasse su di se le attenzioni, le nevrosi e le rimostranze del popolo affinché noialtri potessimo dedicarci in tutta tranquillità allo studio di una soluzione - diciamo così - definitiva.
Selezionammo perciò alcuni dei nostri migliori schiavi, quelli più propensi all'annichilimento, e facemmo di loro degli specchietti per le allodole.
Proprio così, amico mio. Per quanto schiavizzato tu possa essere, vi è qualcuno che ti è superiore in quanto ad attitudine allo zerbinismo. Qualcuno disposto a svendere il proprio nome, il proprio onore, la propria dignità, e soprattutto la propria libertà intellettuale in cambio di un piatto di lenticchie.
Sto parlando degli uomini politici, of course.

Non tutti, ma quasi. Sebbene taluni siano animati da buone, per quanto sterili intenzioni, tutti gli altri intraprendono le loro carriere ben consci di dovere rinunciare ad ogni autonomia intellettuale in cambio dei privilegi che offriamo loro in cambio. Voglio dire, questi tizi denotano perfino un certo orgoglio nell'incarnare la più moderna versione di kapò sul mercato. Pur di possedere qualche milione in banca ed una sfilza di puerili privilegi di rara inutilità, calpestano continuamente le loro idee, il loro libero arbitrio, la loro coscienza, la loro stessa anima, e abbracciano con entusiasmo le loro catene, facendo tutto quanto necessario affinché le redini del mondo restino saldamente nelle nostre mani.

Che spasso! Quello dei politici fu uno dei magheggi meglio architettati di tutta la nostra illuminata carriera di oligarchi. Modestia a parte, quando si tratta di organizzare magheggi su scala globale non ci batte nessuno.

Cioè, nonostante questi poveri disgraziati facciano una vita d'inferno: sveglia alle sei, sempre di corsa, sempre in giro tra conferenze, congressi, commissioni parlamentari, riunioni elettorali, comizi elettorali, incontri di stato, summit economici, concertazioni sindacali; tutta roba su cui - ti garantisco - non hanno alcuna reale voce in capitolo. Nonostante il ruolo che occupano precluda loro le soddisfazioni del pensiero libero e della evoluzione spirituale. Nonostante siano le persone più sole al mondo, in quanto consapevoli che l'apparente amichevolezza ed interessamento della gente celi sempre - e sottolineo sempre - un fine utilitaristico. Nonostante siano costretti a mentire sapendo di mentire e ripetere, ripetere ovunque, innumerevoli volte, sempre le stesse menzogne, con tutto lo stress psicologico che ne consegue. Nonostante debbano sorridere a comando come dei bambolotti. Nonostante siano obbligati ad apparire sempre in forma, reattivi, determinati, informati. Nonostante siano derisi praticamente da chiunque, ad iniziare dai loro stessi figli per finire con i satiristi politici. Nonostante siano obbligati ad andare in giro circondati da squadriglie di guardie del corpo che li separano dalla realtà e dal mondo. Nonostante gli sia preclusa la possibilità di trascorrere due serate di seguito in compagnia dei loro famigliari, amici e animali domestici. Nonostante incorrano in frequenti lanci di monetine, componentistica fotografica, scarpe, souvenir, insulti, uova, pomodori. Nonostante a volte siano costretti a riparare in qualche esercizio commerciale per sottrarsi al linciaggio. Nonostante siano obbligati a metterci la faccia, interpetrando il ruolo che competerebbe a noialtri, quello di uomini più potenti del mondo, e di conseguenza debbano presenziare a frequenti, pallosissimi teatrini istituzionali in compagnia di altri kapò di diversa nazionalità. Nonostante debbano partecipare a lunghi talk show nei quali per giunta non sono neppure liberi di esprimersi liberamente, in quanto stipendiati per insultarsi a vicenda e inventarsi scuse su scuse per giustificare i casini che noialtri, da dietro le quinte, provochiamo.

Nonostante tutto ciò, noi della oligarchia siamo riusciti a fare in modo che la gente identificasse in costoro gli "uomini più potenti del pianeta." Chiamaci fessi. Perché - sai - loro comandano il mondo. Vanno in giro sotto scorta, in auto blu, ed hanno un sacco di belle case ed il privè riservato al Billionaire. Wow!
Ora, detto tra noi, questa è tutta roba da schiavi; una manciata di zuccherini per i cavallucci ammaestrati. Tu ce lo vedi un uomo davvero, dico davvero potente fare una vita grezza come quella di un politico? Andare a sfoggiare robetta sfigata in Sardegna in mezzo a un nugolo di mignotte e papponi? Andiamo, siamo seri. Saranno anche più ricchi e più in vista di molti altri schiavi, ma restano pur sempre degli schiavi di bocca buona.
Quand'è che un uomo può definirsi davvero potente? Forse quando viaggia in una auto blu? O quando le sue opinioni, la sua libertà intellettuale, la sua moralità sono in vendita, acquistabili in ogni momento dal primo lobbista che ne abbia voglia, come un fumetto su Ebay? Nossignore, tutti questi aspetti esprimono uno status di sottomissione al debito, alle leggi di matrix. E chiunque sia assoggettato a matrix automaticamente non può definirsi davvero potente.

Il vero potere opera al di fuori di matrix. E' in mano agli amministratori di matrix, questo geniale sistema entro cui la gente nasce e muore senza mai essere sfiorata dal sospetto di avere vissuto in catene.
Altro che sveglia alle sei, scadenze improrogabili e dibattiti tra buoi. Insomma, che gusto ci sarebbe ad essere gli uomini più potenti del mondo se poi ci si dovesse sbattere peggio di un qualsiasi precario? Gli uomini davvero potenti non si sbattono e sono molto gelosi della loro privacy. Fidati, è così. Le auto blu, le ville sontuose, i locali esclusivi sono il minimo che noialtri oligarchi potessimo concedere a questi poveri disgraziati in cambio dei loro servigi e del rischio di essere gonfiati di botte potenzialmente da ogni cittadino incazzato e su di giri. Tutto sommato non mi sembra così difficile da capire. Chi sceglierebbe di rischiare il culo al posto nostro, e di calpestare la propria identità e la propria anima se in cambio non potesse godere di qualche piccola soddisfazione personale.

Tornando al discorso principale, come ti dicevo, fino a qualche tempo fa la gente continuava a bersela. La stampa se la prendeva con i politici, l'opinione pubblica se la prendeva con i politici, i satiristi se la prendevano con i politici. I cineasti impegnati se la prendevano coi i politici.
E noialtri nel frattempo potevamo lavorare in tutta calma al progetto che in un futuro non troppo lontano ci avrebbe consentito di uscire nuovamente allo scoperto, rivendicare il nostro diritto divino e ricominciare a fare cose strabilianti tipo nominare senatore un cavallo.
Sta di fatto che - purtroppo -  proprio adesso che il nostro progetto era ormai ad un passo dalla concretizzazione, quel maledetto fenomeno è ricominciato. Eh, già, porco Horus. Un nuovo dannato risveglio collettivo. Ad un tiro di schioppo dai chip. Dalla fine degli anni '60 del secolo scorso la ipnosi è ricominciata a scemare, e la gente sta ricominciando a mangiare la foglia.

La situazione ricorda quella di trecento anni fa, ma con una basilare differenza: ci siamo già giocati la carta della democrazia. Voglio dire, una ennesima finta rivoluzione presupporrebbe l'instaurazione di una nuova organizzazione politica che sia migliorativa rispetto a quella attuale; già, peccato che non ne esistano! Come puoi migliorare un concetto già di per se utopistico? Tutte le possibilità opzionabili apparirebbero comunque inadeguate rispetto al tanto decantato "governo del popolo."
Per cui non ci resta che stringere i denti e resistere ancora per qualche anno, almeno fino a quando i nuovi chip corporei non si saranno mediamente affermati.

Abbiamo intensificato il bombardamento mediatico: cronaca nera, sesso e demenzialità a tutto spiano. Per confondervi le idee abbiamo immesso fluoruro nella acqua corrente, mercurio nei vaccini e metalli pesanti nell'aria. Ultimamente abbiamo perfino simulato un cambiamento epocale eleggendo un presidente degli Stati Uniti nero (eravamo indecisi tra il nero e la donna, ma poi abbiamo scelto il primo). Ogni giorno che passa dobbiamo inventarci qualcosa che rallenti questo processo di risveglio. Crisi economiche, licenziamenti di massa, disastri naturali, guerre al terrorismo. Abbiamo messo in pratica tutte le carte del Gioco degli Illuminati, e probabilmente tra non molto ci giocheremo pure quella della "invasione aliena". Insomma, stiamo raschiando il fondo del barile pur di distrarvi ancora per quel poco che manca alla diffusione dei chip.

Dopodiché potrete anche risvegliarvi in massa come nel film La Notte dei Morti Viventi, ma ormai sarà tardi.
Con i microchip le cose torneranno ad essere semplici e meravigliose come un tempo. Perfino migliori, oserei dire, poiché finalmente tra il popolo bue e Mario della Nintendo non passerà più alcuna differenza. A noi il joypad, a voi il compito di saltellare.

CHIUSURA
A noi il compito di saltellare quindi. Possiamo non farlo forse? Certo possiamo, a patto di iniziare a considerare il nostro immenso personale potere, il potere di diventare sovrani della nostra vita sapendo che niente e nessuno potrà mai controllarla se riusciremo a liberarci dalla paura per il domani (che di fatto in questo istante non esiste), dal timore che possa accaderci chissà quale disgrazia o che saremo puniti se non accetteremo ciò che ci viene imposto. Nulla è pericoloso per noi se siamo consapevoli di essere la sintesi dell'universo e come tali eterni e unici. Questa consapevolezza é ciò che l'Allegra Compagnia dei cosiddetti illuminati teme di più. Perché sa che con tale coscienza saremo capaci di liberarci dalla paura e liberi dalla paura farci una sonora risata pensando a quanto si stanno arrabattando per mantenere ciò che hanno già perso: il loro dominio su di noi.
Pensateci: oggi come oggi una semplice risata carica di ironia è in grado di inceppare un meccanismo di controllo millenario. Indubbiamente i nostri amici quì non se la passeranno bene d'ora in poi.
Che dite cominciamo a sbellicarci?

Fonte: Blog ANTICORPI. Articolo di HAARPO.
Tratto da http://www.anticorpi.info/

Marcello Pamio

La dittatura in Italia è sempre più manifesta.

Nonostante il chiarissimo voto del popolo italiano alle elezioni del 4 marzo scorso, il presidente della Repubblica, il siciliano Sergio Mattarella, ha avuto l’ardire di bloccare il governo nascente facendo cadere tutto.

Il presidente della repubblica nomina i ministri proposti dal presidente del consiglio, ma non ha alcuna discrezionalità ne possibilità di controllo sulle scelte del premier. Almeno fino a ieri…

Il comportamento di Mattarella in un paese democratico avrebbe innescato un putiferio, ma in Italia si respira da anni aria stagnante di dittatura. Tutto nella norma.

I giornalisti, che normalmente dovrebbero fungere da cani da guardia dei vari poteri, sono diventati barboncini bravissimi nel leccare le mani del padrone, e nel difenderlo con penna e calamaio.

Mattarella de facto, impedendo la formazione del governo eletto democraticamente dal popolo italiano, sta andando contro il popolo, facendo sprofondare sempre di più il paese nel baratro e nell’instabilità (ma forse è proprio quello che qualcuno desidera), rischiando perfino l’incriminazione per «attentato alla Costituzione».

Ci auguriamo infatti che la magistratura, le forze di polizia e l’esercito italiano intervengano per mettere fine a questa incresciosa situazione politico-economica che ha raggiunto livelli parossistici.

Ovviamente il gesuita messo al Quirinale è una pura emanazione dei Poteri Forti, dei poteri che contano e non certo della Germania, come molti erroneamente pensano.

Dietro simili manovre non c’è la Merkel, ma la Troika (triumvirato o triade: Fondo Monetario Internazionale, Commissione e Banca Centrale Europea) e gli immarcescibili e onnipresenti banchieri.

Per Mattarella il voto degli italiani è carta igienica, contano solo i report delle agenzie di rating, il parere della BCE, FMI, Banca dei Regolamenti, ecc.

Vale per lui più una A o una tripla AAA data da una agenzia privata controllata dalle banche, rispetto al voto di decine di milioni di cittadini.

Due agenzie (Moody’s, Standard & Poor’s) a livello planetario sono in grado di fare il bello e cattivo tempo, come far crollare le borse, alzare o abbassare lo spread, gonfiare o sgonfiare le bolle speculative, far cadere governi, cambiare papi, ecc.

Sono entrambe controllate dai soliti noti, dalle società più ricche del mondo: i fondi privati di investimento come Vanguard Group, BlackRock, State Street e pochissimi altri.

Ecco i veri controllori!

L’establishment sta facendo di tutto per mantenere gli schiavi-sudditi europei dentro la gabbia dell’eurozona. Guai a uscirne. Questo è il motivo per cui i golpe sono all’ordine del giorno.

La minaccia esplicita del commissario europeo al bilancio Gunther Oettinger è inquietante ma al contempo indicativa: «La borsa vi indicherà chi scegliere alle urne. I mercati spingeranno gli italiani a non votare per i populisti».

Attenzione il crucco non odia gli italiani (e neppure i loro soldi) ma solo i populisti. Negli anni Novanta infatti Oettinger ricevette attenzioni in Germania per via delle sue ambigue amicizie con personaggi calabresi in odore di ‘ndrangheta. Ha ricevuto in pratica finanziamenti da qualche losco furbacchione italiano. Ma sappiamo bene che pecunia non olet…

Quindi a comandare sono le borse e non i governi e ne sa qualcosa Berlusconi, il quale è stato l’ultimo presidente del consiglio regolarmente eletto dal popolo, dopo di lui solo governi-tecnici-fantocci-manovrati dall’élite, messi al potere dai banchieri internazionali per eseguire i loro programmi.

I risultati ovviamente sono sotto gli occhi di tutti, almeno di coloro che vogliono vedere.

I giornalisti pennivendoli e prezzolati, all’unisono allarmano il popolo-bue sulla pericolosità dell’uscita dall’euro. Il mantra è sempre lo stesso. Il vero pericolo è il contrario: un paese che esce potrebbe innescare una reazione a catena, tipo domino, deflagrante per il Sistema. Ecco il vero problema che farebbe saltare il giochetto: il Risiko globale.

Infine Mattarella giustifica pubblicamente la sua decisione dicendo di averlo fatto per tutelate i soldi degli italiani! Non si capisce se è serio o ironico.

Vuole tutelare i soldi dei poveri risparmiatori o regalarli alle banche che lo telecomandano a distanza?

Anche perché se fosse vero quello che dice, Mattarella dovrebbe spiegare al suo popolo dove si trovava quando sono avvenuti gli scippi di Banca Etruria, Monte dei Paschi e altri. Le banche hanno letteralmente fatto vaporizzare - sotto l’attento naso di Mattarella - miliardi di euro, rubati dai conti di centinaia di migliaia di veri risparmiatori italiani, per essere regalati agli amici degli amici. E chi paga? Come sempre il conto è di Pantalone…

Quindi eseguito l’ordine di bloccare con ogni mezzo il neogoverno, il mago del Quirinale con un Sim Sala Bim ha estratto dal cilindro il nuovo premier Carlo Cottarelli. La prestidigitazione ha dell’incredibile perché è riuscito a fare il giochetto nel giro di poche ore dal golpe. Questo fa pensare che era tutto pronto precedentemente…

Carlo Cottarelli va benissimo al Sistema, poiché uomo emanazione dell’establishment, uomo del Fondo Monetario Internazionale, uno che ha il vizietto di tagliare, e proprio per questo è chiamato «mister forbice».

Laurea in economica, master alla London School ed Economics, la scuoletta dei Rothschild che serve a sfornare economisti ad hoc, cioè esperti indottrinati al verbo ufficiale.

Cottarelli, assolutamente privo della maggioranza, votato solo dai tristissimi sopravvissuti del Pd, si presenterà in Parlamento per fare cosa? Bere un caffè o altro?

Dovrà governare il paese traghettandolo fino alle prossime elezioni? Elezioni con la medesima e scandalosa legge elettorale?

Infine viene da chiedersi: se la prossima scelta del popolo (sicuramente plebiscitaria) non coinciderà ancora una volta con i diktat del presidente-fantoccio, cosa faranno? Un altro governo delle banche e poi di nuovo a votare? Avanti così fino all’esaurimento di tutto?

Nessuno è più schiavo
di colui che è prigioniero
senza saperlo
Johann Wolfgang von Goethe

Il secolo appena iniziato passerà alla storia per l’evoluzione informatica e tecnologica.
Il mondo intero oggi si aggiorna e si informa su internet, una rete nata negli anni Settanta dalle ricerche dell’ARPA (Advanced Research Project Agency, oggi DARPA) del Ministero della Difesa statunitense, quindi in ambito prettamente militare…
Gentilmente poi ci hanno messo a disposizione i vari Social Network (SixDegrees, Friendster, MySpace, LinkedIN e l’ultimo The Facebook…) con l’obiettivo di creare relazioni tra le persone.
La realtà è decisamente un’altra: sia internet che i social rientrano nel controllo globale…
Grazie a queste tecnologie il Sistema sa praticamente tutto di noi: le cose che amiamo, quelle che odiamo, i libri che leggiamo, la musica che ascoltiamo, dove andiamo a mangiare, i piatti preferiti, le preferenze politiche e anche le inclinazioni sessuali, ecc. ecc.
Dai dati che NOI gentilmente e gratuitamente stiamo cedendo al Sistema, esso è in grado di costruire il profilo perfetto di ogni abitante interconnesso alla Rete...

Pluralismo di informazione = libertà e democrazia?
La quantità di informazioni che riceviamo quotidianamente (tramite tv, radio, computer, tablet, smarthphone, iphone…) non ha paragoni rispetto al passato.
La logica ed errata conseguenza è che pensiamo di sapere…
Purtroppo non è così: accedere ad un maggior numero di informazioni non provoca nessun cambiamento nella società, anzi induce apatia!
Follia? Esagerazioni? No, oramai nessuno più si ribella al Sistema: lo schiavo rinchiuso dentro un carcere le cui pareti sono virtuali non si muove e non reagisce più.

Apatia e inerzia mentale…
Come detto conoscere la verità e accedere a un’infinità di notizie non significa nulla.
Anzi, il tutto aumenta il degrado psicologico rafforzando ancora di più l’incapacità di risposta e l’inerzia mentale.
Il Sistema conosce benissimo i vari meccanismi mentali, emotivi, sociali e psicologici dell’essere umano e proprio per questo ci ha messo a disposizione degli strumenti magistrali.
Il controllo mentale si basa anche sull’eccesso d’informazione!
Sembra un paradosso ma non lo è: bombardare di stimoli il cervello umano provoca una catena di avvenimenti che finiscono con la totale mancanza di risposta: l’apatia.

Eccesso di stimoli
L’uomo odierno è sottoposto ogni giorno a centinaia di migliaia di stimoli (linguistici, visivi, uditi) che devono essere elaborati dal nostro cervello. Si tratta di una vera e propria esondazione di dati, istante dopo istante.
Il punto cruciale non è sapere se il nostro cervello ha la capacità o meno di percepire ed elaborare tali immensi volumi di byte, ma come esso valuta, giudica e analizza le implicazioni che le informazioni possono comportare per se stesso e per la società.
Il marasma di informazioni non ci lascia il tempo materiale per fare una valutazione seria, e questo è funzionale!
Prima che la nostra mente sia in grado di giudicare l’informazione ricevuta veniamo bombardati da una nuova ondata di stimoli che ci distraggono e inondano la mente con altri dati.
Questo impedisce una corretta valutazione delle notizie che riceviamo, indipendentemente da quanto importanti siano le implicazioni che queste comportano.
Tutto quello che percepiamo con i sensi viene rapidamente digerito e dimenticato, trascinato via da un torrente incessante di altre informazioni che entrano e slavano il nostro cervello.

Il bombardamento continuo e incessante ci impedisce di giudicare adeguatamente il valore dei fatti, rendendoci in pratica schiavi non più in grado di agire e/o reagire alle circostanze.
L’apatia è sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vedere la realtà!

Frammentazione emozionale
Riducendo il tempo di risposta mentale viene ridotta anche la carica emotiva associata.
Ci indigniamo leggendo una notizia (i privilegi di una casta politica vergognosamente degradata e priva di dignità; i salvataggi delle banche con i nostri soldi; gli attentati che vengono compiuti dal Sistema per terrorizzare la massa; la vergognosa tassa illegittima del canone rai inserito delinquenzialmente nella bolletta dell’enel, ecc.) ma dopo pochissimi istanti veniamo bombardati da un fiume di altre notizie che deviano la nostra attenzione verso altre emozioni sempre superficiali e completamente diverse che ci fanno dimenticare tutto.
L’indignazione viene così spostata ed edulcorata in una vera e propria diluizione omeopatica delle nostre capacità mentali, emotive e soprattutto reattive.
Per il Sistema questo è grasso che cola: è meglio un popolo gregge addormentato, apatico, incapace di reagire, piuttosto che un insieme di persone sveglie, attive e consapevoli.

La Rivoluzione che non avverrà
L’impotenza è divenuta frustrazione e apatia. Ecco perché non avviene una Rivoluzione che sarebbe già dovuta scoppiare, vista la situazione odierna.
Il Sistema è così certo della nostra sottomessa condizione mentale che non si preoccupa di mostrarsi per quello che è, svelare i propri segreti e altarini per quanto sporchi e oscuri essi siano.
Anche perché rivelare verità occulte (libri, film, video, documentari, trasmissioni tivù, ecc.) in realtà contribuisce all’aumento del volume di informazioni e anche questo fa parte del gioco.
Ogni segreto portato dalla luce produce di conseguenza nuove ondate di informazioni che possono essere manipolate e rese tossiche con l’aggiunta di dati falsi, contribuendo alla confusione e al caos dell’informazione e da qui arrivano nuove ondate secondarie di articoli e servizi che ci stordiscono ancora di più facendoci sprofondare ulteriormente in uno stato mentale di apatia.
Poi c’è tutto il discorso dell’impunità di cui sembrano godere (e di fatto godono) i delinquenti patentati. I responsabili di crimini veri non vengono mai puniti seriamente e questo serve a generare nella popolazione frustrazione (nei confronti della giustizia, delle leggi, della politica, ecc.) che porta alla resa definitiva e alla totale sottomissione.
I discorsi classici da bar ne sono la prova : “non si può fare nulla”; “il sistema non cambierà mai”, “la politica è marcia”, ecc. Questi sono i vocaboli del perfetto suddito che si lamenta senza fare nulla per cambiare la situazione. Il lamento è la valvola di sfogo del morto che cammina (zombie), esattamente come vomitare su FB le proprie paturnie.

I Social sono funzionali
Facebook è l’esempio magistrale di tutto questo Sistema appena abbozzato.
Centinaia di migliaia di post inondano il social ogni istante. Quasi nessuno legge fino in fondo quello che pubblica ma tutti sono più veloci della luce nella condivisione con gli amici.
Su FB l’apatia generalizzata è stata genialmente camuffata da finta libertà di informazione, dove tutti possono dire la loro (sfogatoio pubblico); dove tutti possono leggere quello che vogliono.
Ma questa è vera e propria illusione di libertà.
Se pensiamo che dieci, cento, mille, diecimila persone condividendo un post (spesso senza neppure averlo letto) possano realmente cambiare il mondo siamo dei poveri illusi.
Facebook è uno strumento attivissimo nell’estensione dell’apatia globale!

Il mondo si cambia cambiando noi stessi, nella vita reale e non in quella inesistente dei Social.
Ogni acquisto che facciamo, ogni giornale che comperiamo, ogni canale televisivo che guardiamo (o meglio non guardiamo), ogni banca che boicottiamo, ogni supermercato che evitiamo, ecc. sono indicazioni chiare al Sistema.
A che serve condividere un post sui vari rimedi per la cura naturale del cancro se poi oltre a mangiare male ogni giorno continuiamo a fare inutili screening e alla prima diagnosi di tumore (e facendo tali esami arriverà matematicamente) si corre tremando dall’oncologo?
A che serve denunciare gli abusi delle banche se poi continuiamo a lasciare i nostri risparmi nei loro forzieri, partecipando al finanziamento di armi e guerre?
E’ da dissociati mentali allarmare il mondo che i farmaci uccidono più delle guerre se poi al primo banale acciacco ci imbottiamo di droghe!
L’elenco delle incoerenze purtroppo è lunghissimo...

Forse pubblicando migliaia di post ci sentiamo meglio a livello di coscienza? Pensiamo di aver fatto la nostra parte? Così possiamo girarci dall’altra parte continuando sereni nella nostra normalissima e apatica esistenza…
Ma il mondo in questa maniera non cambierà mai.
E il Sistema applaude e ci ringrazia fornendoci altri Social, altre Verità e altre informazioni…

Per maggiori informazioni "Ecco perché nessuno si ribella al sistema" http://lastella.altervista.org/ecco-perche-nessuno-si-ribella-al-sistema/

Di Olivier Bonnet - Tuttouno.blogspot.it.
Originale pubblicato su alterinfo.net con il titolo “La grande escroquerie du Téléthon. Le professeur Testard dénonce une mystification”. Traduzione a cura di Giuditta

Sono 20 anni che questa “grande fiera” televisiva continua… Ecco cosa ne pensa un ricercatore, uno specialista in biologia della riproduzione.

È scandaloso. Il Telethon raccoglie annualmente tanti euro quanto il bilancio di funzionamento di tutto l’Inserm. La gente pensa di donare soldi per la cura. Ma la terapia genica non è efficace. Se i donatori sapessero che il loro denaro, prima di tutto è utilizzato per finanziare le pubblicazioni scientifiche, ma anche i brevetti di poche imprese, o per eliminare gli embrioni dai geni deficienti, cambierebbero di parere.
Il professor Marc Peschanski, uno dei architetti di questa terapia genica, ha dichiarato che abbiamo intrapreso una strada sbagliata. Si stanno facendo progressi nella diagnosi, ma non per guarire. Inoltre, anche se progrediamo tecnicamente, noi non comprendiamo molto di più la complessità della vita. Poiché non possiamo guarire le malattie, sarebbe preferibile cercare di scoprirne l’origine, prima che si verifichino. Ciò consentirebbe l’assoluta comprensione dell’uomo, di una certa definizione di uomo”. Da un’intervista con Medicina-Douces.com

Jacques Testard, è direttore della ricerca presso l’Istituto Nazionale della Sanità e della Ricerca Medica (Inserm), specialista in biologia della riproduzione, “padre scientifico” del primo bebè-provetta francese, e autore di numerose pubblicazioni scientifiche che dimostrano il suo impegno per una “scienza contenuta entro i limiti della dignità umana”.
Testard scrive sul suo blog, fra l’altro:
Gli OGM (organismi geneticamente modificati) sono disseminati inutilmente, perché non hanno dimostrato il loro potenziale, e presentano un reale rischio per l’ambiente, la salute e l’economia. Essi non sono che degli avatar dell’agricoltura intensiva che consentono ai produttori di fare fruttificare i brevetti sulla Natura e la Vita.
Al contrario, i test terapeutici sugli esseri umani sono giustificati quando sono l’unica possibilità, anche piccola, per salvare una vita. Ma è assolutamente contraria all’etica scientifica (e medica) far credere a dei successi imminenti di uno o di un altro farmaco. Nonostante i numerosi errori, i fautori della terapia genica (spesso gli stessi fra quelli degli OGM) sostengono che “finiremo per arrivarci”, e hanno creato un tale aspettativa sociale che il “misticismo del gene” si impone ovunque, sino nell’immaginario collettivo.
Il successo costante del Telethon dimostra questo effetto, poiché a forza di ripetute promesse, e grazie alla complicità di personalità mediatiche e scientifiche, questa operazione raccoglie donazioni per un importo vicino al bilancio di funzionamento di qualsiasi ricerca medica in Francia. Questa manna influisce drammaticamente sulla ricerca biologica in quanto la lobby del DNA dispone del quasi monopolio dei mezzi finanziari (finanziamenti pubblici, dell’industria e della beneficenza) e intellettuali (riviste mediche, convenzioni, contratti, man bassa sugli studenti…).
Quindi, la maggior parte delle altre ricerche sono gravemente impoverite – un risultato che sembra sfuggire ai generosi donatori di questa enorme operazione caritativa…

Per completare, ultima citazione estratta dal libro di Testard “La bicicletta, il muro e il cittadino”:

Tecnoscienza e mistificazione: il Telethon
Da due decenni, ogni anno, due giorni di programmazione della televisione pubblica sono esclusivamente riservati ad un’operazione orchestrata, alla quale contribuiscono tutti gli altri mezzi di comunicazione: il Telethon. Col risultato che, delle patologie, certamente drammatiche ma che, per fortuna, interessano relativamente poche persone (due o tre volte inferiore alla sola trisomia 21, per esempio), mobilitano molto di più la popolazione e raccolgono molti più soldi rispetto ad altrettante terribili malattie, un centinaio o un migliaio di volte più frequenti.

Possiamo solo constatare un meritato successo di una efficace attività di lobbying e consigliare a tutte le vittime, di tutte le malattie, di organizzarsi per fare altrettanto.
Ma si dimenticherebbe, per esempio, che:

  • il potenziale caritativo non è illimitato. Quello che ci donano oggi contro la distrofia muscolare, non lo doneranno domani contro la malaria (2 milioni di decessi ogni anno, quasi tutti in Africa);
  • quasi la metà dei fondi raccolti (che sono equivalenti al bilancio annuale di funzionamento di tutta la ricerca medica francese) alimentano innumerevoli laboratori che influenzano fortemente le linee guida. Contribuendo in tal modo alla supremazia finanziaria dell’Associazione francese contro la distrofia muscolare (l’AFM che raccoglie e ridistribuisce a suo piacimento i fondi raccolti), sarebbe anche e soprattutto impedire ai ricercatori (statutari per la maggior parte, e quindi pagati dallo Stato, ma anche laureati e, soprattutto, studenti, sicuramente raccomandati, post-dottorato che vivono sul finanziamento della AFM) di contribuire alla lotta contro altre malattie, e/o di aprire nuove strade;
  • non è sufficiente disporre di mezzi finanziari per guarire tutte le patologie. Lasciar credere a questo strapotere della medicina, come lo fa il Telethon è indurre in errore i pazienti e le loro famiglie;
  • dopo venti anni di promesse, la terapia genica, non sembra essere la buona strategia per curare la maggior parte delle malattie genetiche;
  • quando delle somme così importanti sono raccolte, e portano a tali conseguenze, il loro utilizzo dovrebbe essere deciso da un comitato scientifico e sociale che non sia sottomesso all’organismo che le colletta.

Ma anche, come non domandarsi sul contenuto di una “magica” operazione in cui le persone, illuminate dalla fede scientifica, corrono fino ad esaurimento o fanno nuotare i loro cani nella piscina comunale… per “vincere la miopatia”? Alla fine della tecnoscienza, spuntano gli oracoli e i sacrifici di un tempo che credevamo finito…
In conclusione: Non fate donazioni al Telethon!

"Comitato giù le mani dai bambini" - www.giulemanidaibambini.org

Paroxetina è il nome del principio attivo, della molecola chimica, mentre il nome commerciale è: Daparox, Dapagut, Dropaxin, Eutimil, Sereupin, Seroxat, Stiliden e generici!

Nell’assordante silenzio di molti specialisti, una delle più autorevoli riviste mediche del mondo conferma i sospetti di parte della comunità scientifica: a fini di business, la multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline aveva alterato i dati sullo psicofarmaco. Appello al Ministro Lorenzin: serve un registro per monitorare queste prescrizioni.

La recente revisione sistematica[1] promossa da una delle più autorevole riviste mediche del mondo non lascia spazio a dubbi: i dati che finora hanno giustificato la prescrizione a bambini e adolescenti del potente antidepressivo paroxetina – usato anche in Italia – erano stati falsati dal produttore, la multinazionale farmaceutica GSK – GlaxoSmithKline, e quella molecola è “inefficace e pericolosa”.  Lo studio cosiddetto “329”[2] era stato pubblicato nel 2001, a firma di 22 ricercatori, e originariamente pareva confermare l’appropriatezza d’uso di questa molecola nei casi di depressione. In realtà la ricerca fu redatta da Sally K. Laden, una ghostwriter pagata dalla casa farmaceutica che aveva finanziato la ricerca allo scopo di dimostrare l’efficacia della molecola. Ci sono voluti poi 14 anni – e la tenacia di validi ricercatori – per ribaltare i risultati dello studio, e dimostrare che la paroxetina aumenta il rischio di suicidio per i minori che la assumono.

Dopo lo Studio 329 del 2001, le vendite della paroxetina e di altri SSRI subirono una fortissima impennata, grazie anche a prescrizioni di medici generici e pediatri, con il risultato che molti adolescenti subirono effetti negativi e alcuni morirono. La paroxetina divenne l’antidepressivo più venduto, con guadagni per centinaia di milioni di dollari e più di due milioni di ricette emesse ogni anno per i soli bambini e adolescenti”, ha commentato[3] Paolo Migone, Medico specializzato in Psichiatria in Italia e in USA[4]. “Mentre la GlaxoSmithKline continuava a utilizzare lo Studio 329 come dimostrazione dell’efficacia e sicurezza della paroxetina – prosegue Migone – già nel 2004 la Procura Generale di New York denunciò la multinazionale per frode contro i consumatori per aver contraffatto i dati e diffuso informazioni false. La causa si concluse con un accordo: la GSK doveva pagava 2,5 milioni di dollari di sanzione e si impegnava a pubblicizzare sul suo sito internet i dati effettivi dello Studio 329. Successivamente, anche il Dipartimento di Giustizia americano denunciò la GSK per truffa nei confronti di Medicare e Medicaid – le principali agenzie assicuratrici pubbliche che finanziano la Sanità in America – in quanto aveva diffuso affermazioni false o fraudolente. La GSK si dichiarò colpevole e accettò di pagare 3 miliardi di dollari – conclude Migone -  ovvero la multa più alta comminata a una azienda farmaceutica nella storia americana”.

La GlaxoSmithKline fu allora definitivamente obbligata a rendere noti i dati relativi alla paroxetina, “Ma lo fece a modo suo” – commenta Luca Poma, giornalista membro dell’Unione Nazionale Medico-Scientifica d’Informazione e portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”®, il più rappresentativo comitato italiano per la farmacovigilanza pediatrica[5]: “La multinazionale pubblicò infatti oltre 77.000 pagine di resoconti clinici visibili solo in remoto a video, senza che i file potessero essere scaricati o stampati. Una scelta ridicola e aggiungo anche dannosa sia dal punto di vista reputazionale che sostanziale: di fatto questi manager intralciarono deliberatamente le verifiche scientifiche, danneggiando la salute di bambini e adolescenti pur di continuare a fare soldi”.

Il team guidato dal professor Jon Jureidini presso l’Università di Adelaide ha successivamente identificato lo studio finanziato da GlaxoSmithKline come un esempio di un processo autorizzativo da rivedere, e utilizzando documenti in precedenza riservati ha rianalizzato i dati originali e ha scoperto che i dati all’epoca forniti dalla casa farmaceutica erano fortemente fuorvianti, e che il pericolo per i minori che utilizzano questo psicofarmaco è “clinicamente significativo”.[6]

L’articolo pubblicato ora sul BMJ – reso accessibile a tutti senza restrizioni, in virtù dell’assoluta importanza del tema trattato – è accompagnato da un editoriale di Fiona Godlee, editor-in-chief del BMJ, da un duro intervento di Peter Doshi, editor del giornale, e da altri contributi tra i quali un editoriale di David Henry e Tiffany Fitzpatrick e una ricerca di Ingrid Torjesen sull’aumento di crimini violenti nei giovani che assumono farmaci antidepressivi SSRI, cioè gli “inibitori selettivi del re-uptake della serotonina”, categoria farmacologica cui appartiene sia la paroxetina – commercializzata come “Daparox”, “Dropaxin”, “Eutimil”, “Sereupin” e “Seroxat” - che l’altrettanto tristemente famoso “Prozac”, cioè la fluoxetina.

“Ciò che sconcerta di più – prosegue Poma – è l’assordante silenzio di una parte significativa della neuropsichiatria infantile, anche italiana: risultati così sconcertanti – e per certi versi sconvolgenti – non hanno meritato neanche una dichiarazione da parte del SINPIA, la società scientifica che raggruppa gli specialisti in disturbi mentali dei minori; anche l’Istituto Mario Negri tace, sul loro sito neanche un comunicato; stesso dicasi dello Stella Maris, come della maggior parte dei centri più attivi nella somministrazione di psicofarmaci ai bambini nel nostro paese. D’altra parte non stupisce: all’associazione gemella del SIMPIA in USA, l’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, è stato chiesto per anni di ritrattare lo Studio 329, ma inutilmente. Tutte queste realtà dovrebbero vigilare sulla salute mentale dei più piccoli. Dovrebbero, appunto – conclude Poma – mai condizionale fu più appropriato.”

“Giù le Mani dai Bambini”® ha lanciato un appello al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, da sempre molto sensibile al tema del diritto alla salute dell’infanzia, affinché valuti l’istituzione di un registro per il controllo e monitoraggio delle somministrazioni di antidepressivi ai minori, molto diffusi anche in Italia, come già in vigore per gli psicofarmaci per i bimbi iperattivi.

[1] Joanna Le Noury, John M Nardo, David Healy, Jon Jureidini, Melissa Raven, Catalin Tufanaru & Elia Abi-Jaoude, «Restoring Study 329: Efficacy and harms of paroxetine and imipramine in treatment of major depression in adolescence». BMJ, 351: h4320. DOI: 10.1136/bmj.h4320.
[2] Lo studio contestato è Efficacy of paroxetine in the treatment of adolescent major depression: A randomized, controller trial. JAACAP, 2001, 40, 7: 762-772, di Martin B. Keller e altri. (DOI: 10.1097/00004583-200107000-00010), scaricabile dal sito Internet www.justice.gov/sites/default/files/opa/legacy/2012/07/02/complaint-ex2.pdf.
[3] in un articolo sulla rivista Psicoterapia e Scienze Umane, 2015, volume 49, n. 4; www.psicoterapiaescienzeumane.it
[4] Medico e ricercatore, autore di oltre 300 pubblicazioni, tra le altre cose è fondatore della sezione italiana della Society for Psychotherapy Research (SPR) e condirettore della rivista Psicoterapia e Scienze Umane. Ha insegnato alle Università di Bologna, Parma, San Raffaele di Milano, Torino e Aosta.
[5] www.giulemanidaibambini.org
[6] link diretto: www.bmj.com/content/bmj/351/bmj.h4320.full.pdf

Marcello Pamio

Cochrane Collaboration è una iniziativa internazionale no-profit indipendente, nata con lo scopo di raccogliere, valutare criticamente e diffondere le informazioni relative all’efficacia e alla sicurezza degli interventi sanitari.
Ho sempre ammirato il gruppo Cochrane per via dell’oggettività e imparzialità nei loro rapporti.
Un lavoro certosino portato avanti da circa 280.000 tra operatori sanitari (medici, epidemiologi, ecc.), ricercatori e rappresentanti di associazioni di pazienti in oltre 100 paesi del mondo.
Non avendo fondi per fare ricerca laboratoristica producono e sviluppano documenti di sintesi, denominati “revisioni sistematiche” sulla efficacia e sicurezza degli interventi sanitari di tipo preventivo, terapeutico e riabilitativo. In pratica analizzano, facendo pelo e contropelo, tutti gli studi pubblicati su un determinato argomento. Alla fine i risultati di queste revisioni sistematiche vengono pubblicate in un database elettronico chiamato «Cochrane Library».
I lavori sono eccezionali per via dell’assoluta trasparenza e indipendenza dai capitali privati, come per esempio quelli delle industrie farmaceutiche. Questo almeno fino a ieri…

Il 22 settembre 2016 nel sito ufficiale il Cochrane si annuncia che hanno ricevuto «una sovvenzione di $1,15 milioni dalla Fondazione Bill & Melinda Gates» (1).
In pratica la donazione servirà per sostenere le attività del gruppo, con un focus specifico però sulla salute materna e infantile. Mark Wilson, CEO di Cochrane ha dichiarato che sono «lieti e onorati di ricevere questa concessione». (2)
Forse ad essere più felici saranno le lobbies che con quattro spiccioli sono riuscite finalmente a togliersi una spina dal fianco. Una enorme spina che avevano impiantata da molti anni.
Cochrane infatti ha sempre dato molto fastidio al Sistema, proprio per la sua imparzialità e per le revisioni sistematiche, che guarda caso, sistematicamente dimostravano l’incompletezza e la fallacità di tanti studi scientifici pubblicati. Non ci sono molte istituzioni al mondo in grado di eseguire tali revisioni. Purtroppo da oggi c’è né una in meno…

Bill & Melissa Gates
Da molti anni la Fondazione Bill & Melissa Gates sotto la falsa veste della filantropia sostiene la campagna di depopolazione e le vaccinazioni di massa.
Non è dietrologia questa, perché basterebbe leggere e/o ascoltare attentamente le sconcertanti dichiarazioni di William Henry Gates III, meglio noto come Bill Gates, per prenderne coscienza.

Per esempio un suo intervento a TED nel febbraio del 2010 fa letteralmente impallidire.
Sul palco ha trattato il classico tema molto caro ai neo-eugenetisti: il riscaldamento globale.
Ovviamente sono le attività umane a causare l’innalzamento del livello di anidride carbonica, e quindi del Global Warming, per cui è l’uomo (visto come un cancro) che sta portando alla distruzione l’intero pianeta!
Se l’ipotesi di partenza è questa ovviamente la soluzione per risolvere questo gravoso problema e salvare il globo intero è la riduzione della popolazione mondiale. Il discorso non fa una piega, anche se sappiamo benissimo che il global warming è un’invenzione sinarchica per scopi demografici e di controllo sociale.
Il patron della Microsoft oltre alla semplice analisi fornisce pure una sintesi, cioè gli strumenti da adottare: vaccinazioni di massa e “servizi sanitari orientati alla riproduzione”, che tradotto farebbe più o meno “controllo delle nascite e aborti”.

Le sue parole esatte non lasciano spazio a dubbi:
«Prima di tutto, abbiamo la popolazione. Il mondo oggi ospita 6,8 miliardi di abitanti, e tale cifra sta crescendo speditamente verso i 9 miliardi. Ora, se davvero facessimo uno splendido lavoro in relazione a nuovi vaccini, sanità e servizi sanitari orientati alla riproduzione (aborti), noi potremo probabilmente ridurre quest’ultimo numero di una percentuale valutabile intorno al 15%»

Come detto per evitare il gravissimo riscaldamento globale è necessario ridurre la popolazione mondiale con farmaci/vaccini e aborti.
Se fanno impallidire e scandalizzare ancora oggi i discorsi di Adolf Hitler sulla razza, cosa dovremo dire nell’ascoltare un miliardario che riprende in mano le teorie malthusiane sulla depopolazione?
Colui che ha costruito un impero miliardario sulla Silicon Valley, su computer che non sono certo ad impatto zero nell’ambiente, oggi è il paladino dell’ambientalismo radical chic. La realtà è molto diversa: abbiamo a che fare con un vero e proprio eugenetista con la fissa per il controllo delle nascite.

Domenica 13 maggio 2018 vari quotidiani hanno pubblicato a pagina intera il suo accorato appello: «SOS pandemia. Sistema globale per difenderci». (3)
Bill Gates si è rivolto ai grandi del mondo dicendo che si devono «creare in fretta vaccini e cure». (4) Ma per cosa?
Le sue farneticazioni sono state riportate pari-pari dai media mainstream totalmente prostrati al Sistema. Nessuna intervista (con qualche domanda scomoda) di qualche giornalista, solo banale traduzione delle sue parole. Neanche fosse il Dalai Lama.
«Se la storia ci ha insegnato qualcosa è che ci sarà un’altra pandemia globale che seminerà la morte. Quest’anno ricorre il centenario dell’influenza del 1918, che uccise circa 50 milioni di persone in tutto il mondo (…). Se oggi si diffondesse nell’aria un agente patogeno altamente contagioso e letale come quello dell’influenza nel 1918, nel giro di sei mesi morirebbero quasi 33 milioni di persone in tutto il mondo». (5)

E’ necessario investire su altri approcci «come farmaci antivirali e terapie con anticorpi».
Il messaggio è chiarissimo!

«L’anno scorso alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera ho chiesto ai leader mondiali di immaginare che da qualche parte nel mondo ci sia un’arma, che esiste già, in grado di uccidere milioni di persone» (6)

L’oracolo di Seattle oltre ad uno scenario apocalittico fornisce la solita soluzione trita e ritrita: «sviluppare, testare e rilasciare nuovi vaccini nel giro di pochi mesi, invece che anni». (7)
Della serie: a che servono i test di sicurezza di un farmaco/vaccino? E’ tempo perso e milioni di persone rischiano la pellaccia nel frattempo. Meglio saltare i test e sperimentare direttamente sulle persone: tutto tempo risparmiato.

Conclusione
Il filantropo ha finalmente gettato la maschera…
Innanzitutto come fa Gates a prevedere che arriverà una nuova pandemia, calcolando con esattezza non solo i tempi (6 mesi) ma anche il numero di morti (33 milioni di persone)? Forse con i suoi 90 miliardi di dollari di patrimonio personale si è fatto costruire una sfera di cristallo che gli permette la chiaroveggenza?
Oppure ha accesso a informazioni che noi comuni mortali non possiamo immaginare? Informazioni per esempio sulla guerra biologica e/o batteriologica. Solo chi mette volutamente in circolazione agenti patogeni è in grado di sapere in anticipo le cose che accadranno…
A Monaco ha detto ai leader che “esiste già un’arma in grado di uccidere milioni di persone”, più che un appello sembra una vera e propria minaccia…
Dovremo seriamente preoccuparci per qualche epidemia causata da agenti patogeni coltivati nei laboratori militari di massima sicurezza? O rientra nel terrorismo mediatico il cui scopo è proseguire con le campagna di vaccinazioni di massa

Paradossalmente se fosse vero il primo caso, stona alquanto la sua falsa preoccupazione per le sorti del mondo in preda ad un virus letale, visto che propugna la riduzione della popolazione. Per Bill Gates infatti gli abitanti del pianeta sarebbero cresciuti troppo causando il riscaldamento globale, quindi ben venga l’influenza Spagnola 2018 o qualche altro virus a decimare la popolazione…
Tornando alla Cochrane: quanto tempo impiegheranno per occuparsi anche loro di denatalità? Magari con una bella revisione che dimostri l’importanza dei vaccini per il controllo delle nascite…
Nel frattempo si sono messi in perfetta armonia con le nuove direttive. Qualche giorno fa, esattamente il 9 maggio 2018, hanno infatti pubblicato i risultati di uno studio controllato e randomizzato secondo il quale vi sarebbero «nuove prove che mostrano come i vaccini contro il papilloma virus umani (HPV) proteggono dalle lesioni cervicali le giovani donne in particolare tra i 15 e i 26 anni» (8)
Quindi secondo il Cochrane Collaboration i vaccini anti-HPV sono utilissimi perché proteggono le giovani donne dalle lesioni alla cervice uterina.
Poco importa se questi vaccini possono manifestare effetti collaterali gravissimi e devastanti; come pure poco importa se due tra i cinque autori dello studio sono stati consulenti delle industrie che spacciano farmaci e vaccini come la GlaxoSmithKline, Merck, e Janssen. (9)

Note

(1)   http://www.cochrane.org/news/cochrane-announces-support-new-donor
(2)   Idem
(3)   «Il Piccolo», 13 maggio 2018
(4)   Idem
(5)   Idem
(6) Idem
(7) Idem
(8) http://www.cochrane.org/news/scientific-expert-reaction-new-cochrane-review-hpv-vaccine-cervical-cancer-prevention-girls-and
(9) Idem

Marcello Pamio

Con la scusa delle libertà l’uomo sta sempre più violentando la parte intima della natura.
Oggi sempre più coppie di genitori fanno crescere i propri figli senza “differenze sessuali”.
Non mi riferisco all’insegnamento del rispetto del diverso ma alla nuova moda, o per meglio dire alla nuova follia, che va sotto il nome di “educazione gender free”.
La Montessori era una vecchia decrepita, per non parlare di Steiner e dell’educazione waldorf: sono visioni dell’uomo antiquate e stantie che non valgono più, perché oggi per far crescere i bambini in salute e libertà è necessario eliminare il sesso.
Ma attenzione a non parlare di “castrazione” o di “violenza” però, perché altrimenti si potrebbero scomodare i “guardiani delle libertà”, le varie lobbies arcobaleno o la sinarchica LGBT...
Nei documenti ufficiali di questi bambini, alla voce “sesso” è riportato: «sconosciuto» o «neutro».
Questa sì che è vera libertà! D’altronde i termini “maschio” e “femmina” sono desueti e vanno abbandonati quanto prima perché ledono il libero sviluppo individuale. Esattamente come la festa del papà e della mamma che vanno cancellate perché violentano i diritti dei bambini che per esempio hanno due mamme o due papà.

Il discorso non fa una piega.
“Libertà di sesso” significa avere la facoltà di decidere come usare quello con cui si è nati. Più semplice e naturale di così… Se nasci col pisellino non è detto che tale “attrezzo” possa servirti in futuro, e la stessa cosa vale se nasci con la vagina. Sono solo organi, né più né meno come un’unghia del piede.
L’organo sessuale di cui la Natura ci ha dotato è infatti casuale e può essere dismesso se ci si convince o se ci convincono che siamo “altro”.
Quindi basta con queste assurdità, oggi non deve più esistere il sesso maschile o femminile, perché tutto deve essere “fluido”. Ma quanto è bello e libertario poter passare da uno all’altro, in maniera fluida, a seconda di come ci si sveglia alla mattina? Ci alziamo la mattina con una maggiore sensibilità? Perfetto, si apre l’armadio e si sceglie una bella gonna colorata. Apriamo gli occhi e avendo dormito male siamo incazzati col mondo? Un bel giubbotto in pelle con le borchie ci farà entrare nella giusta armonia.

Nascendo in famiglie dove i genitori sono due lesbiche o due gay (che hanno affittato un utero) o dove i genitori lasciano nella totale confusione, i segnali ambientali ed evolutivi (epigenetica) che si riceveranno saranno diversi, discrepanti e caotici.
Se nasciamo col pisello tra le gambe, ma i segnali ambientali stimolano verso una femminizzazione, non c’è problema: una operazione e qualche ormone ben assestato e il gioco è fatto.
Nasciamo invece con la vagina ma i segnali ambientali stimolano verso una mascolinizzazione, anche in questo caso chirurgia e farmaceutica fanno miracoli.
E tutto torna nell’ordine delle cose.

Per fortuna inoltre oggi è possibile anche bloccare per tempo con la chimica, bombardando a suon di ormoni di sintesi il bambino/a fino alla pubertà, cioè fino all’adolescenza, lasciando così libera quell’anima di scegliere il sesso che più gli risuona. Che dire: questo sì che è vero progresso scientifico.
Questi poveri genitori sono convinti che facendo crescere il proprio figlio/a senza la confusione del sesso potranno godersi al meglio un’infanzia libera da idee di genere, idee preconcette.
Idee deleterie su come vestirsi, agire, giocare e comportarsi.
Le industrie ovviamente sfruttano tale demenza (non senile) producendo bambole asessuate: la Barbie, anche se è esageratamente anoressica, ricorda troppo le femmine, mentre Ken è troppo maschile, per cui mancava una bambola fluida per non deviare negativamente i piccoli verso uno o l’altro sesso. Avremo bambole dove il sesso sarà intercambiabile e sostituibile esattamente come si cambia un vestitino.

Il livello è così infimo che questi genitori arrivano perfino a celare il sesso del piccino/a perfino ai nonni e agli amici. Non si sa mai che i vecchi possano influenzare negativamente il nipotino/a…
Quindi anche la scelta del nome non è semplice, visto che non si può certo chiamarlo/a Anna o Paolo, d’altronde sono nomi che celano il sesso.
I «gender creative» stanno aumentando nel mondo perché stanno aumentando i decerebrati e mentecatti tra gli adulti che confondono la libertà con l’abominio. Non esistono altri termini per definire al meglio questi scriteriati incoscienti che stanno creando e coltivando veri e propri mostri.
Non a caso uno dei papà ha dichiarato di aspettare con ansia il momento di «vedere i frutti del nostro lavoro».
Questo individuo ovviamente ha le idee un po’ confuse perché si lavora la terra e non certo una creatura spirituale perfetta come un bambino. Siamo noi adulti che apprendiamo dai figli. Sono i figli i veri e grandi maestri, ma solo se vengono lasciati crescere secondo le perfette Leggi della Natura, e non secondo le idiozie di malati di mente.

Negare le differenze sessuali è gravissimo e pericoloso, perché è percependo tali differenze che si impara, tra le altre cose, a sviluppare un pensiero sano.
Tutto questo ovviamente rientra in un piano massonico volto a modificare antropologicamente e spiritualmente l’essere umano. Creare un’umanità priva di identità, di valori, di religiosità e di modelli, è estremamente funzionale per il Sistema che vuole controllare il pianeta. Un gregge amorfo di perfetti sudditi.
Nella speranza che non vi siano più dubbi sul fatto che tale abominio va benissimo al Sistema, la prova sta nel fatto che questi genitori non solo non vengono arrestati per crimini contro l’evoluzione e l’infanzia, o visitati da qualche bravo psichiatra, ma addirittura vengono prese in considerazione le loro folli richieste arrivando a modificare i documenti ufficiali.
Mentre i genitori che per il bene del proprio figlio decidono non di castrarlo sessualmente creando danni irreversibili al suo sviluppo, ma di evitare i vaccini vengono perseguitati dalla legge, multati e impedito alle loro creature il diritto di istruzione. Come sempre: due pesi e due misure.
Castrare i propri figli, nel nome delle libertà, è politicamente corretto, evitare che i propri figli subiscano un danno dai vaccini è invece un crimine efferato.
Il mondo sta andando proprio alla rovescia.

Marcello Pamio

Il disease mongering è la strategia principe della creazione di malati e rappresenta un business inimmaginabile per le lobbies del farmaco. Far credere a persone sane di essere malate e di dover prendere farmaci è veramente geniale e altamente lucrativo.
All’interno di questa strategia di marketing figura da non molto tempo anche la medicalizzazione della gravidanza. Il periodo per eccellenza più meraviglioso per una donna è diventato un vero e proprio incubo costellato da esami e controlli, ma soprattutto intriso di paura (malformazioni fetali, toxoplasmi, batteri, carenze di acido folico, ferro, ecc.).
Oltre alla medicalizzazione della gravidanza oggi si assiste anche alla mercificazione della stessa, quindi non solo il periodo magico è diventato una malattia da “curare”, ma si è trasformato in una vacca grassa da mungere….
Partendo dalla vendita di ovuli, dello sperma, della fecondazione in vitro si arriva all’utero in affitto, che se anche vogliono farci credere si tratti di un gesto altruistico in realtà altro non è che la vendita di un bambino: l cessione di un neonato a terzi. Ne più ne meno una merce da scambiare e/o vendere.
In Italia l’utero in affitto è una pratica illegale anche se effettuata a titolo gratuito, però non è punibile se effettuata all’esterno. Quindi sempre più coppie italiane escono dai confini nazionali e vanno all’estero spendendo cifre fra i 30.000 e i 120.000 euro, dove questa pratica è lecita. Paesi dove la disperazione è all’ordine del giorno.

Parola alla giurisprudenza
La letteratura giuridica definisce “maternità surrogata” un accordo fra due o più parti, in forza del quale una donna (definita “madre surrogante”) per soddisfare esigenze di maternità e paternità altrui, dietro un corrispettivo o a titolo gratuito, contrattualmente noleggia il proprio utero a una coppia o a singoli, e si fa fecondare oppure impiantare un uovo fecondato, un embrione. Conduce a termine la gravidanza e si impegna a consegnare ai committenti il figlio, rinunciando a ogni diritto su di esso.
Se l’oggetto in discussione, cioè il bambino nato, ha un legame biologico con l’uomo committente e con la madre surrogante si parla di “maternità surrogata” vera e propria, se invece l’embrione è stato fecondato all’esterno dell’organismo surrogante (ovulo quindi fornito dalla madre committente o da un’altra donna ancora) e successivamente trasferito nell’utero della surrogante si parla allora di “utero in affitto”.
Trattasi di quisquilie giuridiche se si tiene conto che di mezzo c’è la Vita umana, la vita di una creatura innocente e pura che viene venduta al miglior offerente.

Distruzione della figura materna
E’ in atto la distruzione totale della figura materna e dell’atto stupendo del concepimento.
La scintilla di una nuova vita si accende quando lo spermatozoo feconda l’ovulo. Gli ovuli della madre vengono rilasciati dalle ovaie e viaggiano, circa uno ogni mese, attraverso le tube di Falloppio fino all’utero.
Gli spermatozoi del padre si spingono fino alla cervice e attraverso le tube raggiungono l’ovulo.
In un passato recente gli esperti pensarono che la fecondazione avvenisse quando gli enzimi posizionati sulla punta di ogni spermatozoo, agendo come dinamite, facevano esplodere il guscio esterno dell’ovulo in modo da far penetrare in esso il liquido seminale. Oggi sappiamo che ogni uovo seleziona lo spermatozoo con cui vuole avere a che fare compiendo così la prima irrevocabile decisione della vita. L’ovulo invece di partecipare passivamente apre il suo guscio e abbraccia lo spermatozoo dal quale si sente attratto (1).
In pratica l’ovulo sano e maturo, in grado di essere fecondato, “seduce” letteralmente lo spermatozoo disperdendo nell’apparato sessuale sottili molecole. Questo si chiama AMORE!
Il concepimento quindi non è un banale atto meccanico ma è un atto magico, un puro atto di amore cosmico. E’ l’ovulo che viene attratto dalla vibrazione di uno specifico spermatozoo.
Quindi alla fine è la donna che sceglie e non l’uomo, attirando a sé il seme prescelto che gli serve, quello la cui vibrazione è perfetta….
Oggi l’incontro magico e alchemico tra spermatozoo e ovulo è stato trasformato in un protocollo laboratoristico che avviene in una fredda e sterile provetta. Magari dopo un periodo di conservazione nel gelo assoluto dell’azoto liquido (2)
Per questo si parla di bambini venuti dal freddo!

Non esiste più lo scambio, la relazione, l’amore: viene a mancare completamente il calore affettivo e l’incontro amoroso dei corpi di un uomo e una donna che si amano e che vogliono costruire una famiglia.
Non è un caso infatti che la fecondazione in vitro provochi la morte della quasi totalità degli embrioni. E’ come se la Natura cercasse se non di impedire ma certamente di limitare tale pratica innaturale.
Da che mondo e mondo si nasce nel corpo di una donna: la mamma.
La mamma è tutto: la certezza necessaria ad ogni bambino, la continuità con la sua vita prenatale, un prolungamento di sé da cui man mano impara a staccarsi, prendendo coscienza della propria identità (3).
Oggi la mamma in quanto tale non esiste più, perché ce ne possono essere anche quattro o cinque: due venditrici di ovuli (una il nucleo e una magari il mitocondrio), una che affitta l’utero e porta avanti la gravidanza e infine la committente, la madre legale che sgancia i soldi a tutte le altre.
Se le committenti sono due lesbiche, magicamente le mamme diventano anche cinque, se invece i committenti sono una coppia di omosessuali, il bambino sintetico non ne ha neppure una.
Stiamo inesorabilmente perdendo la basilare figura della madre, e questo non è un caso.

Business da capogiro
La commercializzazione del corpo delle donne e dei bambini rappresenta un business impressionante: uteri in affitto, cellule riproduttive (ovuli e sperma), fecondazione artificiale, fecondazione assistita, cure ormonali, esami, ecc. rappresentano solo la punta dell’iceberg di una industria multimiliardaria. Una industria che gioca in borsa con la Vita, una industria che vende la Vita!
Soltanto in India e soltanto per il mercato dell’utero in affitto il giro di affari supera i 2,3 miliardi di dollari. Solo per l’affitto uterino.
Secondo il Wall Street Journal nel 2000 il solo mercato dello sperma valeva 100 milioni di dollari, oggi molto di più.
L’industria della fecondazione artificiale viaggia a 6,5 miliardi di dollari all’anno.
Diciamo che l’intero mercato sviluppa parecchi miliardi di dollari ogni anno ed è in continua crescita.
Una madre surrogante negli USA viene pagata dai 20.000 ai 130.000 dollari, in Cina da 63.000 a 125.000 euro, in Ucraina 30-40.000 euro, in Messico 7.000 euro e in India tra i 4.500 e i 5.000 dollari. Nell’isola di Creta addirittura la gestazione è fissata per legge a 9.000 euro.
Quasi 40.000 dollari per la donazione degli ovuli.
Un mercato in costante crescita. In Gran Bretagna per esempio, secondo il quotidiano The Indipendent il numero dei bambini nati da madri surrogate è salito negli ultimi 6 anni del 255% e il trend continua a salire.
Digitando su google la parola “surrogacy”, il motore trova oltre 1.3000.000 pagine web collegate.

Eugenetica
Dalla vendita della vita all’eugenetica il passaggio è sottilissimo…
Con il termine eugenetica s’intende lo studio e la disciplina che si prefiggono di favorire e sviluppare le qualità innate di una razza umana attraverso selezioni artificiali operate tramite la promozione di caratteri fisici e mentali ritenuti positivi.
Il termine eugenetica fu coniato da Francis Galton (cugino di Charles Darwin) nel 1883 e non è nata nella Germania nazista ma si diffuse inizialmente proprio nei democratici paesi anglosassoni: Inghilterra e Stati Uniti in primis.
Adolf Hitler venne in contatto con le teorie razziali durante la sua prigionia nel carcere di Landsberg leggendo proprio i trattati razziali dei ricercatori inglesi e americani.
Oggi è possibile visionando un catalogo scegliere i caratteri positivi della mamma surrogata in base alle caratteristiche e qualità genetiche (colore occhi, capelli, pelle, ecc.) o alle caratteristiche mentali (studi, quoziente intellettivo, hobby, ecc.).
Si sta facendo una selezione genetica o eugenetica?

Cataloghi on-line
E’ possibile vedere in cataloghi specializzati i profili delle madri surrogate. Le madri temporanee che porteranno il bambino in pancia per nove mesi e poi lo cederanno per soldi ad altri. Le donne in catalogo sono bionde, more, ricce, lisce, bianche, nere, asiatiche: per ogni donatrice è elencata altezza, peso, scuole frequentate e hobby (4). Un vero e proprio catalogo eugenetico.
Addirittura vi sono le donne “premium”, cioè portatrici che hanno già fatto da surrogata e per questa esperienza il prezzo sale di molto.
Si decide tutto a monte, in un ufficio, magari sorseggiando un caffè bollente. La vita non ha più senso. Si decide se far abortire la surrogata per un qualsiasi motivo, si decide cosa deve mangiare.
Addirittura molti acquirenti preferiscono e scelgono la madre surrogata lesbica per essere sicuri di che questa non abbia rapporti sessuali con penetrazione durante l’attesa! Non si sa mai. Ovviamente il tutto per il bene del nascituro.

I vip scelgono l’utero in affitto
I vip sembrano avere la predilezione per l’affitto dell’utero.
Non avendo problemi di soldi il giochetto è semplicissimo, esattamente come fare la spesa al supermercato.
Dopo Sarah Jessica Parker ed Elton John hanno fatto uso della cicogna a pagamento anche gli attori Nicole Kidman e Dennis Quaid. Robert de Niro è stato uno dei primi, perché già nel 1995 aveva pagato per due gemelli maschi.
I cantanti Miguel Bosè e Ricky Martin sono entrambi papà di due gemellini comprati al supermercato della vita, per arrivare al giovanissimo calciatore Cristiano Ronaldo.
Tutti questi testimonial famosi possiedono un potere di persuasione enorme perché le persone li adorano, rispettano ed emulano. Quindi invece di dare segnali educativi ed evolutivi alle masse, mostrano loro che se hai i soldi puoi fare quello che vuoi, anche comprarti un bambino.

Il caso thailandese
Una coppia australiana ha affittato per 12.000 dollari l’utero di una giovane thailandese.
Alla fine della gravidanza, la ventunenne surrogata partorisce una coppia di gemelli, uno dei quali però ha la Sindrome di Down.
Apriti cielo…. Gli acquirenti lasciano alla mamma il bambino down per portarsi in Australia la sorellina sana e senza difetti.
La coppia australiana aveva chiesto alla donna di abortire al quarto mese, dopo la scoperta del difetto cromosomico, ma la mamma per motivi religiosi (è buddista) si è rifiutata e ora il figlio handicappato le è rimasto in custodia.
Quanto lontani siamo dalla legge per “La salvaguardia della salute ereditaria del popolo tedesco”, emanata l’8 ottobre 1935 in cui si autorizzava l’aborto nel caso in cui uno dei genitori fosse affetto da malattie ereditarie?
Questo caso emblematico purtroppo non è certo l’unico: accadono sempre più spesso quando si compra e si vende la vita umana.

Natura docet
La scelta omosessuale, cioè di vivere assieme ad una persona dello stesso sesso va assolutamente rispettata. Della propria vita si è liberi di fare ciò che si vuole, nel rispetto però degli altri e della vita stessa. Proprio per questi motivi non ci si può dimenticare le conseguenze e le responsabilità che questa scelta comporta. Bisogna infatti ricordare e accettare una realtà inequivocabile: il concepimento e quindi la nascita di un figlio richiedono sempre la partecipazione di una donna e un uomo.
Questo avviene in Natura da millenni e avverrà anche in futuro se l’uomo non interverrà modificando e sconvolgendo le leggi perfette.
Si può andare contro le leggi perfette e armoniose della natura, ma bisogna ricordare che il rovesciamento di principi e regole (antinatura) ha sempre conseguenze inevitabili e poco piacevoli…

Conclusione
Quello che manca in tutto il mercato materialistico-egoistico è una concezione spirituale.
Possedere una visione che trascende la mera materia, che trascende l’egoismo umano di avere per forza un figlio, anche quando tutte le condizioni lo impediscono, farebbe comprendere che la Vita è sacra e va rispettata, e il bambino è un essere spirituale frutto dell’amore tra un uomo e una donna.
Dal punto di vista spirituale i genitori (madre e padre) fanno avvicinare e richiamano un’anima piuttosto che un’altra. Ma è l’anima del bambino che dai mondi spirituali decide di incarnarsi e scendere in questa esperienza terrena scegliendo quei genitori in linea con la propria interiorità perché gli servono per fare determinate esperienze di vita.
Se questo è vero, ciò che sta accadendo oggi apre uno scenario molto interessante per non dire inquietante...
Se una donna e un uomo non riescono ad avere un figlio dipende dal caso, dalla sfortuna o ci sono delle motivazioni più sottili? Motivazioni che sempre più spesso non vengono prese in considerazione… Stessa cosa nel caso di due donne lesbiche o due uomini gay che non possono per ovvi motivi avere un figlio naturale.
In questi casi è possibile invertire il processo di incarnazione?
Cosa accadrebbe infatti se le attuali tecniche innaturali di concepimento forzassero la mano e facessero scendere anime non ancora pronte per tale esperienza? Quali sarebbero le conseguenze se queste anime venissero letteralmente strappate e fatte precipitare nel mondo terreno da un uomo e una donna che non erano stati scelti, o addirittura da due uomini o due donne che pagano il noleggiare di un utero inseminato?
Chi ne paga le conseguenze ovviamente sono i bambini che diventano il gioco egoistico di adulti privi di morale.
Non più il calore e l’amore al centro del creato, ma il bisturi, la provetta, gli ormoni, l’utero affittato e il denaro assieme all’egoismo umano che fanno muovere le fila di tutto.
Ecco perché i bambini sintetici venuti dal freddo rappresentano, non per colpa loro, il degrado e il totale allontanamento della società moderna da una sana visione spirituale della Vita.

(1) "Bambini si nasce”, Thomas Verny, ed. Bonomi
(2) "La fine della maternità” Eugenia Roccella, ed. Cantagalli
(3) Idem
(4) “Non si può sdoganare l’utero in affitto. E’ e resta una compravendita di bambini”, Caterina Giojelli, www.tempi.it

Marcello Pamio

Affittare il proprio ventre per vendere un bambino
o affittare le proprie braccia per lavorare nell’industria,
qual è la differenza?

Pierre Bergé ex compagno di Yves Saint-Laurent

Ogni cosa oggi è diventata merce, perfino la Vita stessa!
L’utero in affitto, lungi dall’essere la liberalizzazione della donna moderna (il cui motto era e forse è ancora: “l’utero è mio e me lo gestisco io”) ha legittimato una nuova forma di schiavismo femminile e di subordinazione al mercato delle donne stesse. La schiavitù forse più becera e squallida.
L’utero in affitto, lungi dall’essere quell’atto amorevole e spassionato come il Sistema vorrebbe farci credere è un business superegoistico multimiliardario. Il mercato della Vita, la vendita e compravendita di bambini!
L’utero in affitto è uno dei passaggi più importanti che stanno conducendo verso la distruzione totale della famiglia e la creazione dell’Uomo Nuovo.

Dall’utero in affitto all’Uomo Nuovo
Cosa c’entra il gender con l’utero in affitto?
Il gender che piace così tanto ai Poteri Forti mondialisti è la demolizione delle “vecchie” identità (siano esse sociali, religiose, politiche e ovviamente sessuali) che in qualche modo rappresentano un ostacolo all’omologazione globale. Uno degli ultimi obbiettivi da colpire è l’istituzione familiare, vista come un ostacolo alla creazione di un uomo senza punti di riferimento, affettivamente instabile: un consumatore amorfo senza identità, confuso e assolutamente precario.
Se l’individuo è solo e senza punti di riferimento, sarà più facilmente manipolabile a livello sociale e civile. Non si sacrificherà per la famiglia ma annegherà i propri dispiaceri nello shopping compulsivo, nell’alcol, nelle droghe e nel sesso.
L’utero in affitto rientra in uno dei passaggi cruciali…

“La generazione viene scollata dall’atto sessuale, dalla famiglia e diviene un lusso per pochi.

Mediante l’annullamento della filiazione, l’identità umana cessa di avere una storia e una provenienza: si riduce all’assemblaggio di una macchina e a una vera e propria fabbrica eugenetica di nascituri governata dai desideri narcisistici individuali dei consumatori”. Diego Fusaro

L’ultimo libro di Enrica Perucchietti non è solo di estrema attualità, ma per certi versi anticipa i tempi facendo intravedere dove porterà la strada imboccata dall’umanità: quello che potrà accadere in un futuro molto prossimo se non si interverrà prima…
L’oligarchia sinarchica che ci governa e controlla sta mettendo a segno passaggi cruciali verso il totale controllo della popolazione: dalla cancellazione dell’identità (gender) e di ogni valore, alla disintegrazione della famiglia per giungere alla perdita totale del senso della e per la Vita.
La Vita infatti oggi sta perdendo sempre più di significato e i bambini che ne sono la rappresentazione sono stati trasformati in oggetti di scambio, vere e proprie merci da comprare al supermercato.

Oggi infatti i bimbi si possono prenotare per tempo, si comprano attraverso cliniche lussuosissime, si assemblano come meglio si crede scegliendo su cataloghi ad hoc e si fanno partorire attraverso donne schiavizzate, vere e proprie incubatrici di carne umana. E se la “merce” dovesse per qualche motivo essere difettosa o non andar bene agli acquirenti, si può sempre portarla indietro o gettarla nella pattumiera o peggio ancora donarla a qualche clinica interessata a smembrarla per usarne gli organi e trasformarli in creme anti-aging, lozioni solari, farmaci, vaccini, ecc.
Non è fantascienza purtroppo: oggi moltissime ricerche vengono effettuate su neonati sopravvissuti all’aborto. In Inghilterra per esempio la Langham Street Clinic vendeva feti vivi tra la 18ma e la 22ma settimana al Middlesex Hospital, mentre in Russia vi è una florida industria che fornisce materiale abortivo alle aziende farmaceutiche e a quelle che producono cosmetici.

La sacralità della Vita è stata distrutta mercificandola per denaro, cupidigia ed egoismo.
Quello che sta accadendo sotto gli occhi di tutti è eugenetica allo stato puro.
Chiariamo fin da subito: l’utero in affitto è un business mondiali sta eugenetico. Un business da svariati miliardi di dollari ogni anno.
L’indottrinamento mentale è in atto da anni grazie a pubblicazioni editoriali e film, e purtroppo i risultati dimostrano che il lavoro è stato fatto molto bene. Oggi l’utero in affitto è percepito dalle masse come un gesto di altruismo invece che per quello che realmente è: una vendita di bambini!
La nascita tramite maternità surrogata altro non è che una “cessione di neonato” a pagamento.

Quante persone “donerebbero” o “venderebbero” il proprio figlio di 3 anni? Invece ci vogliono far credere che un neonato nei primissimi giorni di vita sia un’altra cosa rispetto a un essere vivente: un bene che può entrare a far parte di un accordo privato preventivo fra due parti contraenti.
La Vita stessa è diventata un oggetto di scambio. Vita poi strettamente legata alla morte se entriamo nelle cliniche dove si esegue la fecondazione artificiale…

Il primo bambino sintetico
Nel 1978 ebbe inizio lo sviluppo delle tecniche di fecondazione.
Nasce il primo bambino in provetta. Evento spacciato al mondo come passaggio storico, ma pochi considerano il rovescio di tale fecondazione: la morte di tutti gli altri embrioni in gioco. Per una vita si distruggono tutte le altre: mors tua vita mea direbbe il machiavellico e ben stipendiato camice bianco che lavora in tali cliniche.
Oggi, per tornare alla fecondazione naturale, non è più necessaria la relazione, il calore affettivo, l’amore di coppia, l’unione tra uomo e donna perché tale atto magico si può sostituire con l’incontro forzato in una fredda provetta tra ovocita e spermatozoo, spesso con la conservazione nel gelo dell’azoto liquido. Da qui la definizione delle creature innocenti nate in provetta come “bambini venuti dal freddo”.

Nonostante si usino termini edulcorati come “fecondazione in vitro” o l’ancora più sobrio “fecondazione assistita” il termine corretto è “fecondazione artificiale”. È un artificio e quindi totalmente innaturale.
La forma più estrema di fecondazione eterologa è la pratica dell’utero in affitto.
Essendo la fecondazione artificiale omologa (se i gameti appartengono alla stessa coppia) oppure eterologa (se uno o entrambi i gameti appartengono a estranei) si apre un mercato illimitato legato a gameti, ovuli, spermatozoi, farmaci, ormoni, ecc.

Ovuli a suon di ormoni
Si cercano ovuli freschi, di giovane donne atletiche, belle e intelligenti. Meglio ancora se laureate. Perché l’ovulo non è meno importante, anzi, della madre surrogante.
La realtà è questa: giovani donne economicamente disperate si sottopongono per denaro a devastanti bombardamenti ormonali ai fini della produzione massiva di ovuli. Per poche centinaia di dollari rischiano letteralmente la vita. Pubblicità ingannevoli girano anche sui social network tipo Facebook: “Se sei alta, attraente e magra… e hai il desiderio di aiutare qualcuno, fai la differenza, dona i tuoi ovuli”.
Molte ragazze spinte dal denaro ma anche dal messaggio altruistico si imbarcano in un viaggio a volte senza ritorno. Senza alcuna visita medica preventiva che accerti patologie o altro, ricevono a casa il kit con le istruzioni dettagliate per cominciare ad assumere ormoni per stimolare le ovaie.
I contatti inizialmente avvengono tramite internet o per telefono.

Queste ragazze costringono il loro corpo a suon di ormoni sintetici a produrre un numero elevatissimo di ovociti (normalmente se ne producono al massimo due in un mese), con tutti i rischi che ne conseguono. Il 70% dei cicli di stimolazione ormonale ovarica fallisce miseramente ma i rischi per le donne sono altissimi: cancro al seno, cancro all’ovaio e all’endometrio, sterilità, infertilità, emorragie, ictus, infarti e paralisi.
A queste giovani ragazze viene dato per esempio il Lupron che è un farmaco approvato dalla FDA per la cura del cancro alla prostata alla stadio terminare e non per la super-ovulazione. Quindi un utilizzo off-label fuori etichetta vitatissimo dalla legge statunitense.
Ma alla florida industria della fecondazione artificiale poco importa se una donna-cavia si ammala o muore perché ce saranno altre che prenderanno il suo posto.
D’altronde gli interessi in gioco solo per gli ovociti sono enormi: oltre 6 miliardi e mezzo di dollari all’anno. Mercato in costante crescita.

Un business spaventoso
A questo bisogna aggiungere il business della fecondazione artificiale, che secondo uno studio realizzato da Allied Analytics llp e pubblicato su Research and Markets, istituto leader a livello internazionale per le ricerche e l’analisi dei dati di mercato, si attesterebbe attorno ai 9 miliardi di dollari ed entro il 2020 potrebbe salire a 21 miliardi.
Secondo l’American Society for Reproductive Medicine dal 2004 al 2011 il numero delle nascite da utero in affitto aumentato del 200%.
Il tutto a vantaggio delle case farmaceutiche che hanno in mano il mercato degli ormoni, delle banche del seme, di chi vuole sperimentare sugli embrioni e naturalmente le cliniche specializzate.
Dobbiamo infine aggiungere il business legato direttamente alla maternità surrogata.
Una madre surrogante americana per esempio può venire pagata dai 20.000 e 25.000 dollari, in India tra 4.500 e 5.000 dollari.
Ovviamente il cliente finale che ordina il bambino paga sei, sette volte tanto!
Più ci spostiamo nei Paesi poveri e in via di sviluppo e meno le donne guadagnano per la gestazione. Sono tutte donne disperate, molte di loro hanno già diversi figli e lo fanno esclusivamente per denaro. Accettano il contratto legale che le costringe alla fine delle quaranta settimane, se il figlio è sano (altrimenti sono costrette ad abortire o a tenerselo senza soldi ovviamente), a cederlo ai genitori acquirenti.

E i diritti dei bambini?
Fanno crescere dentro di loro una Vita per poi abbandonarla e qui subentrano altri grossissimi problemi che nessuno sottolinea sufficientemente.
Tutti si riempiono la bocca di diritti. Diritti delle donne, diritti delle copie eterosessuali che non possono avere figli, diritti delle coppie gay che pretendono di averne uno, ecc. Nessuno però si preoccupa minimamente dei diritti del bambino, della creatura che è diventata merce di scambio.
Per il neonato la mamma non è colei o purtroppo colui che sgancia migliaia di euro per comprarlo, ma quella donna che lo ha portato in grembo per circa nove mesi, della quale conosce tutto: il battito cardiaco, l’odore, il respiro, la voce, i pensieri e perfino le emozioni.

Quella mamma alla quale verrà strappato e portato via non appena verrà al mondo.
Una separazione forzata, innaturale e prematura costituisce uno dei traumi più difficili da rimarginare e che molto probabilmente la creatura pagherà per tutta la vita: ferite da abbandono e da separazione.
La scienza odierna non contempla queste dinamiche perché vede ancora il neonato come un essere vivente ma privo di coscienza e consapevolezza. Le ultime ricerche in ambito psichiatrico e comportamentale dimostrano invece il contrario.
Tutto quello che è successo nel momento del concepimento, durante la gravidanza, la nascita e nei primi anni di vita, è registrato.
Tutto quanto, che ci piaccia o meno.

Il bambino dentro il grembo è in grado di percepire e memorizzare quello che avviene nell’ambiente esterno e una parte della scienza sta finalmente prendendo coscienza di tali fenomeni.
Il periodo prenatale e perinatale fa parte a tutti gli effetti del percorso della vita, l’inizio di un continuum che è la nostra esistenza fisica e psichica.
Già a partire dal 1924 Otto Rank ipotizzò un legame fra il parto e molti problemi esistenziali e psicologici visti come reazioni o conseguenza al trauma della nascita e concepì l’utero come un “paradiso perduto” a cui si tende nella ricerca del piacere.
Addirittura il dottor Frank Lake arriva ad affermare che l’esperienza più formativa per un essere umano è quella prenatale, specialmente quella del primo trimestre intrauterino! Cosa succede alla coscienza del bambino che dopo nove mesi viene letteralmente strappato da sua mamma? Nessuno lo prende seriamente in considerazione.

Nella vita prenatale si posano i mattoni fondamentali per la costruzione di un essere umano, non solo dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista emozionale e caratteriale del futuro adulto. Come sarà da adulto quel bambino strappato via per soldi dagli affetti materni? Il grande psichiatra statunitense Thomas Verny, uno dei massimi esperti mondiali sugli effetti che l’ambiente prenatale e postnatale possono avere sullo sviluppo della personalità, spiega cosa avviene durante il concepimento:

«La scintilla di una nuova vita si accende quando lo spermatozoo feconda l’ovulo.

Gli spermatozoi, prodotti in grande quantità – almeno 300 milioni per ogni eiaculazione – si spingono fino alla cervice e attraverso le tube di Falloppio fino a raggiungere l’ovulo.

Uno spermatozoo vincerà la gara, penetrando nell’ovulo e innescando la reazione biochimica a catena che presumibilmente porterà alla nascita di un bambino nove mesi dopo.

Mentre la maggior parte degli spermatozoi si spinge verso l’ovulo a una velocità di 10 centimetri all’ora, alcuni mostri di velocità compiono lo stesso tragitto in circa 5 minuti.

In un passato recente gli esperti pensarono che la fecondazione avvenisse quando gli enzimi posizionati sulla punta di ogni spermatozoo, agendo come dinamite, facevano esplodere il guscio esterno dell’ovulo in modo da far penetrare il liquido seminale.

Oggi sappiamo che ogni uovo seleziona lo spermatozoo con cui vuole avere a che fare compiendo così la prima irrevocabile decisione della vita.

L’ovulo, invece di partecipare passivamente a questa pièce teatrale, apre il suo guscio e abbraccia lo spermatozoo dal quale si sente attratto».

Questa è alchimia e amore allo stato puro, ben diverso dalla provetta e dall’azoto liquido.
In pratica l’ovulo in grado di essere fecondato “seduce” letteralmente lo spermatozoo disperdendo nell’apparato sessuale sottili molecole…
Tale straordinaria immagine ci fa intravedere un po’ più da vicino la scintilla che innesca la Vita, il processo che avviene tra un ovulo femminile e uno spermatozoo maschile.
La Vita procede così da sempre.
Nella maternità surrogata avviene l’inversione di questi processi perché invece di due figure genitoriali − la madre e il padre − entrano in gioco fino a sei figure genitoriali: due committenti (quelli che sganciano i quattrini) che diventano i genitori legali; due genitori biologici, i venditori di gameti (che però potrebbero anche essere tre, perché la cellula uovo potrebbe essere di una donna che fornisce il mitocondrio e di un’altra che fornisce il nucleo) e infine la madre surrogante, il vero e proprio utero affittato e noleggiato.

Entriamo così nell’anti-natura.
Allargando il discorso non è impossibile assistere a legami paradossali di parentela: la nonna che partorisce il nipote, sorelle che partoriscono fratellastri e via dicendo.
La Vita perde così la sua magia per trasformarsi in un mercato dove colui che paga ha sempre ragione.

Love is love?
Il mantra del Love is love dura finché il capriccio del committente non si scontra con un “difetto di fabbrica”. Se ad esempio il bambino nasce malato o con qualche malformazione (come è accaduto diverse volte), essendo stato concepito a priori come una merce, viene rimandato indietro al mittente, cioè alla madre surrogante.

L’utero artificiale
Ma non finisce qua perché lo scopo ultimo della Sinarchia è creare la vita fuori dall’utero: ectogenesi!
Le ricerche infatti oggi sono indirizzate verso la creazione di un utero artificiale.
La gestazione sarà definitivamente separata dall’utero materno.
Hollywood ha già fatto intravedere questa strada. Una strada terribile che apre scenari inquietanti sotto tutti i punti di vista. Dalla nascita di vere e proprie fabbriche di neonati per soddisfare le voglie e i desideri, per non dire i capricci di coppie etero, coppie gay e anche single molto ricchi; ad allevamenti di cloni umani da usare come serbatoi o depositi di organi nel caso servissero ai ricchissimi proprietari…

Sta a noi prendere coscienza dei gravissimi pericoli a cui conduce la strada che abbiamo intrapreso.
Pericoli per l’intera umanità e per la sua evoluzione spirituale.
Possiamo rimanere seduti comodamente sul divano davanti all’omnipervasiva e lobotomizzante tv e accettare impassibili che la Vita venga sacrificata sull’altare del dio denaro, che la Vita diventi un prodotto acquistabile, interscambiabile e smontabile, oppure possiamo intervenire cercando di cambiare l’attuale deriva.
Leggere questo libro è il primo passaggio…

Tratto dal libro "Utero in affitto" di Enrica Perucchietti, ed. rEvoluzione


Marcello Pamio

Nel 1847 nasce a Philadelphia presso l’Accademia di Scienze Naturali, l’AMA, l’Associazione dei medici americani, cioè la casta dei camici bianchi.
L’anno seguente, nel 1848, l’AMA inizia subito a criticare e attaccare tutto quello che l’associazione non riconosce come “scientifico”, stabilendo dei criteri per analizzare i ciarlatani e i rimedi miracolosi, spiegandone i pericoli pubblici.
Nel 1906 l’AMA pubblica il «Medical Education Directory» di tutte le scuole mediche degli USA stabilendo i requisiti di ammissione. Passaggio questo epocale visto che da sempre tutti potevano professare e praticare l’arte terapeutica.
Il periodo storico è molto interessante perché l’industria chimico-farmaceutica, chiamata Big Pharma, è nata come conseguenza della «Teoria dei germi» del chimico Louis Pasteur, e della «vaccinologia».
Secondo la teoria dei germi, tutte le malattie erano causate da agenti (microbi) esterni che entravano nel corpo, mentre per la teoria vaccinale le persone possono essere immunizzate contro le malattie se esposte ad agenti patogeni iniettati sotto forma di vaccini.
Entrambi questi concetti, quello di Pasteur e quello dei vaccini, sono imperniati sull’antagonismo della teoria dei germi nei confronti dei microbi patogeni e/o infettivi.
Microbi che rappresentano una minaccia e per questo vanno distrutti con ogni mezzo fisico o chimico.

Va ricordato che a Pasteur l’idea della teoria dei germi era venuta per rispondere alle sempre più frequenti lamentele dei birrai i quali erano demoralizzati perché le loro birre scadevano prematuramente a causa dei batteri che si cibavano dei residui del processo di fermentazione.
Da qui la scoperta (che cambiò la visione e la concezione della medicina) di Pasteur che i batteri brulicano dentro e sopra ogni cosa esposta all’aria aperta.
Nessuno però sottolinea le scoperte di un grandissimo medico (e non chimico) contemporaneo di Pasteur, il batteriologo Antoine Bechamp.
Bechamp si era reso conto che quello che permette ai germi di proliferare non sono i germi stessi ma l’ambiente in cui vivono, e che i batteri non comparivano spontaneamente come credeva erroneamente Pasteur.
I batteri sono pleomorfi, cioè sono in grado di cambiare forma e dimensione a seconda delle condizioni ambientali del terreno (pH, umidità, ecc.), mentre per Pasteur esisteva solo il monomorfismo secondo cui i batteri rimangono sempre uguali a se stessi.
Due visioni agli antipodi.
Un altro personaggio dell’epoca che giocò un ruolo importante fu Claude Bernard.
Mentre Bechamp aveva scoperto molte più cose sulla vera natura dei batteri più di quanto non fosse stato capito fino ad allora, Bernard colmò le lacune relative al perché i germi agiscono e funzionano in quel modo in diversi ambienti.
Fu grazie al lavoro di questo ultimo che dobbiamo la nostra attuale comprensione dell’equilibrio del pH e degli effetti di un ambiente acido o alcalino sui microrganismi.
Bernard si era reso conto che i germi sono nocivi solo quando si trovano in un ambiente che permette loro di arrecare danno, per cui se l’ambiente viene mantenuto in una condizione ottimale le persone non dovrebbero preoccuparsi di entrare in contatto con i microbi.
Eresia allo stato puro: tesi e sperimentazioni cliniche da rigettare e bruciare sul rogo.
Per quale motivo? Per il semplice fatto che all’Industria chimica che stava sorgendo proprio in quell’epoca, solo la teoria di Pasteur andava bene allo scopo di vendere farmaci.
Se la causa della malattia è un agente esterno la medicina può usare solo la chimica per distruggere il patogeno. Se invece la causa della malattia non è il microbo ma il terreno interno all’essere umano, come sostenuto e dimostrato da Bechamp e Bernard, ovviamente la chimica non serve…

RAPPORTO FLEXNER
Il Rapporto Flexner è un lavoro pubblicato nel 1910 che avrebbe cambiato in modo radicale il corso della medicina americana e quindi anche quella mondiale.
Alcune potentissime organizzazioni industriali e bancarie come la Fondazione Rockefeller, la Fondazione Carnegie e JP Morgan, assieme all’AMA stessa finanziarono il Rapporto.
L’incarico di condurre una valutazione di 155 facoltà di medicina situate in tutta l'America del nord fu dato ad un certo Abraham Flexner.
Flexner aveva valutato i vari metodi di insegnamento utilizzati in ciascuna scuola allo scopo di impostare e preordinare il sistema standardizzato della medicina che i suoi committenti intendevano realizzare.
Prima della pubblicazione del Rapporto, quella che molti ancora oggi definiscono medicina alternativa, era semplicemente la medicina antica, la medicina della tradizione.
Va detto che nel XIX secolo la formazione in campo medico veniva attuata principalmente secondo tre modalità:
- programmi di tirocinio in cui i medici del luogo fornivano agli studenti un'istruzione pratica;
- istituzioni private in cui i medici tenevano lezioni a gruppi di studenti nelle scuole di medicina di loro proprietà;
- programmi di tirocini universitari in cui gli studenti ricevevano una combinazione di formazione didattica e clinica all'interno di accademie ospedaliere collegate all'università.

Molti non sanno che all’epoca vi erano un gran numero di scuole di pensiero e ogni sorta di approccio alla medicina, ognuna con i suoi risultati e benefici. Le scuole di medicina erano oltre 650 soltanto in America.
L’idea malvagia dei gruppi Rockefeller e Carnegie era di unificare la medicina in un unico sistema, sottoposto ovviamente al loro controllo!
Dovevano escogitare però un modo per convincere la popolazione che la formazione medica necessitava di una riforma e lo fecero diffondendo l’idea che le facoltà di medicina non insegnavano correttamente e soprattutto derubavano gli iscritti per un loro profitto privato. In questo lavoro di condizionamento mentale e di cambiamento della percezione della realtà si fecero aiutare da Edward Bernays (che vedremo dopo) il padre della propaganda.
Molte scuole di medicina operavano come dipartimenti didattici a scopo di lucro, nei college così come nelle università si accettavano praticamente tutti quelli disposti a imparare e in grado di pagare la retta.

Prima del Rapporto Flexner non esisteva ancora una vera e propria Industria Farmaceutica.
Le cose però cambiarono in fretta dopo che l’industria petrolifera intravide il potenziale profitto: grazie alla chimica organica potevano alterare le molecole, basate sul petrolio che loro estraevano, trasformandole in ogni sorta di sostanze.
Un business da mille e una notte.
Nacquero così i primi brevetti, i primi farmaci chimici, le prime molecole attive.
Flexner e la sua squadra d’élite denominata Hopkins Circle crearono il terreno per far sì che l’AMA assumesse il controllo totale del sistema didattico, creando di fatto un monopolio medico, eliminando tutta la concorrenza alla formazione medica basata sul modello petrolchimico.
Il passaggio cruciale di questo piano diabolico consisteva nell’utilizzo dei soldi e della soglia minima di finanziamento, garantendo così che le donazioni in milioni di dollari delle lobbies andassero solo alla formazione delle scuole di medicina «certificate» da loro.
Questo provocò la scomparsa di moltissime scuole esistenti, perché gli studi universitari trovandosi nell’impossibilità di mandare avanti una facoltà, sospesero le loro attività.
Carnegie e Rockefeller avevano cominciato a far piovere centinaia di milioni di dollari nelle scuole mediche in cui si insegnava una medicina basata sull’uso massiccio di farmaci.
Il cambio dei finanziamenti alle scuole veniva richiesto di continuare ad insegnare materie esclusivamente orientate all’impiego di farmaci senza attribuire alcun importanza alla medicina naturale.
Qualsiasi scuola medica che insegnasse qualcosa di diverso dal loro programma finì per chiudere a causa delle pochissime iscrizioni e della mancanza di soldi.
Scuole di omeopatia, chiropratica, fitoterapia furono costrette a chiudere i battenti. Entro il 1925 più di 12.000 erboristi avevano smesso di esercitare la loro attività, e in pochi anni più di 1.500 chiropratici sarebbero stati perseguitati a norma di legge per «ciarlataneria».
Le 22 scuole di medicina omeopatica dagli inizi del secolo si sarebbero ridotte a 2 nel 1923. Nel 1950 tutte le scuole in cui si insegnava l'omeopatia erano state chiuse.
In totale il numero delle facoltà di medicina passarono da 650 a 50 e in qualche decennio la salute mondiale cadde nelle mani dell’élite (Carnegie, Rockefeller, JP Morgan, ecc.) che finanziò il Rapporto!
Tale Rapporto ha definitivamente privato la medicina di tutta la sua vita, trasformandolo in un vuoto meccanismo per la generazione di profitto.
Oggi questa situazione è sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere: la medicina è stata fagocitata da un monopolio o sarebbe meglio dire un oligopolio chimico-industriale.

PROPAGANDA DI REGIME
Un ruolo chiave in tutto questo lo ebbe il cosiddetto capostipite degli spin doctor, Edward Bernays, nipote di Sigmund Freud e non a caso considerato il padre della propaganda.
Secondo Bernays non solo è facilissimo spostare l’opinione delle persone, ma facendo leva sulle emozioni si riesce a vendere qualsiasi cosa.
Le sue tecniche furono così efficaci nel manipolare le masse che il capo della propaganda nazista Joseph Goebbels ne avrebbe adottate alcune nel corso della Seconda Guerra Mondiale come strumento per raccogliere il consenso per il partito.
A Bernays si deve lo sconvolgente passaggio della tipica colazione americana da pane tostato e succo di frutta a uova e bacon, con conseguenze tragiche per la salute pubblica, ma con enormi profitti per un grosso produttore di carne suina che lo aveva assunto.
Dal punto di vista medico, inizia un vero e proprio lavaggio del cervello delle masse che creò ben presto una società fatta da persone imbottite di farmaci, per ordine del nuovo esercito di medici indottrinati a fare solo questo.
Tutti i medici che si rifiutavano di accettare tali direttive venivano prontamente definiti ciarlatani grazie al dipartimento interno di propaganda dell’AMA, istituito nel 1913.
L’ultimo passaggio cruciale, cioè la pietra tombale alla libertà, venne deposta dal presidente Roosevelt nel 1938 con la firma del Food and Drug and Cosmetic Act, la legge che diede origine alla tristemente nota FDA, l’ente sovranazionale che stabiliva e stabilisce vita, morte e miracoli su farmaci, droghe e alimenti.

FDA passa per esser un ente governativo, ma in realtà si tratta di una creatura della propaganda del Sistema industriale.
Big Pharma infatti era appena stata creata proprio in contemporanea con la FDA e ciascuna delle due entità avrebbe fornito il proprio aiuto per mantenere in vita l’altra.
Le industrie farmaceutiche iniziarono così a sfornare medicinali con il benestare e la benedizione delle scuole di medicina, dei mass media che pubblicizzavano i loro prodotti, e della FDA che ne garantiva l’autorizzazione, contribuendo a creare credibilità scientifica.
Oggi sappiamo molto bene che la credibilità scientifica della FDA è stata creata ad arte per dare l’illusione alle persone di un ente che controlla e supervisiona la salute pubblica.
Tale ente controllore, che riceve finanziamenti miliardari dai controllati, serve solo ad autorizzare i veleni dell’industria…

DITTATURA SANITARIA
Sono passati poco più di cento anni da quando il Rapporto Flexner fece piazza pulita della medicina tradizionale, della concorrenza, instaurando un vero e proprio cartello o monopolio della salute.
L’attuale situazione della medicina è drammaticamente ancora più inquietante di allora. Se prima i tentacoli sempre più lunghi delle lobbies della farmaceutica avvolgevano le scuole, le università, oggi si sono insinuati perfino all’interno delle istituzioni e dei governi.
Mentre una volta i medici che praticavano la medicina naturale invece della mortifera chimica imposta dalle lobbies venivano tacciati dai colleghi ortodossi di «ciarlataneria», oggi invece se un medico mette solo in discussione la pratica vaccinale, viene radiato a prescindere.
Mai come oggi la medicina ufficiale è schiava e serva di quelle forze che l’hanno creata.
Finalmente la dittatura sanitaria ha gettato la maschera mostrando il suo vero orripilante volto…

Per approfondimenti:
“Cancro: le cure proibite”, dvd di Massimo Mazzucco
“La verità sul cancro”, libro di Ty Bollinger

Marcello Pamio

La situazione in Italia sta degenerando.
Da una parte il Sistema rappresentato da una Sinarchia di immensi potentati finanziari internazionali in grado di manovrare squallidi e vuoti cloni umani posizionati nelle stanze che contano di governi illegittimi.
Controllano ovviamente anche tutte le istituzioni che contano non solo in ambito politico ma pure giuridico, economico e religioso.
L’esempio della Consulta che non blocca una legge incostituzionale, classista e devastante per la salute di milioni di persone è chiarissimo.
Mettono gli individui manipolati nelle posizioni che contano. L’ultimo in ordine cronologico è il presidente della Sip (Società italiana pediatri) Alberto Villani, che l’altro giorno è stato nominato dal ministro Beatrice Lorenzin membro del Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS (SCRC - Standing Committee of the Regional Committee).
Il Comitato Regionale si occupa principalmente di formulare le politiche regionali, di supervisionare le attività dell’Ufficio Regionale OMS e di promuovere iniziative di sanità pubblica internazionale!
Qualcuno non lo ricorderà ma questo individuo è il medico che pubblicamente continua a dire che NON esiste alcun danno da vaccino e che NON c’è mai stato un solo morto per questi farmaci!
Mente sapendo di mentire?

Ricordo che la Sip da lui diretta ha ricevuto nell’anno 2015 dalle lobbies che spacciano vaccini (Sanofi, Glaxo e Pfizer) la bellezza di 64.000 euro, mentre nel 2016 e soltanto dalla Glaxo ha ricevuto 26.840 euro per “oneri da contratto”.
Un mese fa circa è toccato al dottor Raniero Guerra (già cda della Fondazione Glaxo), nominato Assistant Director general dell’OMS. Al dottor Guerra, Direttore Generale della Prevenzione va il “merito” di aver pianificato il nuovo piano vaccinale che i nostri bambini hanno iniziato a subire.
Quindi oggi tutti quei personaggi che lavorano a testa bassa per il Sistema, difendendo a siringa tratta le vaccinazioni vengono premiati con cariche onorifiche e posti di rilievo, mentre i medici che in Scienza e Coscienza mettono in discussione la rischiosissima pratica vaccinale vengono semplicemente radiati.
Un Sistema quindi che sta lavorando contro Natura, contro la Vita stessa.

Dall’altra parte della barricata, all’interno del sempre più crescente (e forse proprio per questo motivo) movimento di coscienze che lottano per arginare e impedire questa pericolosissima deriva dittatoriale con l’unico intento di cambiare il mondo, salvando il salvabile e proteggendo i più indifesi, i bambini, si muovono e si infiltrano strani individui che remano contro.
Lupi travestiti da agnelli; sciacalli mascherati da protettori; divisori che apparentemente uniscono; coagulatori che sottilmente dividono.
Quando le coscienze si uniscono e si muovono le divisioni diventano funzionali e quando le coscienze crescono, gli attacchi e la paura diventano basilari.
Schiavi venduti che hanno sacrificato la propria anima al potere, all’ego e al denaro.
In questa categoria vi sono coloro che partecipano a tale ambaradan non tanto per soldi (almeno non apparentemente) ma per squilibri psichici, come i neosacerdoti e le neosacerdotesse con l’evidente «disturbo narcisistico di personalità».
Quello che conta è il proprio Ego per cui gli altri che si fottano.
Per evangelizzare i loro discepoli-non-pensanti mantenendoli sempre più sotto controllo li devono mettere tutti contro tutti, nel famoso “divide et impera”.
Il mantra è sempre quello: «tutti sono dei collusi e venduti, solo io sono Puro e sono il Verbo!»

Questi e gli altri, anche se apparentemente in opposizione stanno lavorando a favore del Sistema, e il risultato pericolosissimo è che le persone iniziano a perdere fiducia nelle associazioni, nei movimenti e soprattutto nei confronti dell’uomo e della Vita.
Spegnere la speranza nei confronti della Vita, e annichilire la speranza di un cambiamento per un mondo migliore è un crimine contro l’evoluzione delle coscienze. Grasso che cola per un Sistema che sguazza e sopravvive proprio grazie alle divisioni e alla paura!
E mentre il popolo in risveglio si divide per colpa dei falsi profeti, loro alla finestra godono...
Tutti impegnati e intanto l’olocausto prosegue: giornalmente aumenta il numero di bambini sacrificati sull’altare della scienza.
Quella scienza basata sulle evidenze (delle lobbies) e protocollata dalle medesime.
Attenzione però: il problema vaccinale è solo la piccolissima punta dell’iceberg; quello che infatti si sta affacciando all’orizzonte è assai ben più grande e inquietante...
Il progetto mira all’attacco fisico, emozionale e spirituale che passa attraverso il cambiamento antropologico dell’essere umano!
Oltre all’indebolimento fisico, che avviene attaccando il sistema immunitario con vaccini, farmaci e alimenti innaturali, c’è un attacco mirato al mondo emozionale (astrale) mediante il “virus” deleterio della paura, per giungere a snaturare l’identità intima dell’uomo.
Necessario è demolire le «vecchie identità», siano esse sociali, religiose, politiche o culturali perché rappresentano un ostacolo all’omologazione e al controllo globale.
Tra le identità da cancellare con una certa priorità vi sono quelle sessuali ovviamente.
E lo stiamo vedendo proprio in questo periodo, per chi ha occhi e orecchie aperte…
Secondo l’ideologia gender (ridicolizzata e sminuita dai servi del Sistema) le differenze sessuali tra “maschio” e “femmina” sarebbero solo “morfologiche” e quindi senza nessuna importanza. La differenza che conta è solo di tipo “culturale”.

L’attacco alla sessualità rappresenta il più sconcertante piano di manipolazione dell’essere umano mai tentato prima d’ora nella storia.
Mentre il cervello della maggior parte delle persone è anestetizzato, stanno succedendo alcuni passaggi epocali.

- Fanno scomparire i crocifissi dalle scuole in nome della libertà religiosa, cancellando di fatto una tradizione millenaria e che piaccia o meno le nostre stesse radici e origini.

- Cancellano le diversità sessuali e insegnano a scuola la pornografia.

- Stanno letteralmente distruggendo la famiglia, in quanto ultimo baluardo e importantissimo punto di riferimento. Un uomo senza dei punti ben fermi è un burattino facilmente manipolabile. I termini “padre” e “madre” saranno sostituti dai più neutri “genitore 1” e “genitore 2”.

- Cancellano le differenze sessuali (oltre al sesso “maschile” e “femminile” vi è “altro”) per omologare tutto e tutti.

- Il bambino non è più un atto di amore ma un atto di compra-vendita. Per far nascere un bimbo infatti oggi non serve più un rapporto amoroso tra un uomo e una donna, perché bastano i soldi per “acquistarlo” tranquillamente al supermercato. Donne prive di moralità e scrupolo affittano a pagamento il proprio utero per generare un bambino che sarà poi ceduto con tanto di contratto alla nuova amorevole famiglia: coppie etero oppure due uomini o due donne o ancora una persona sola. La Vita non ha più alcun valore perché è diventata una merce che si può ordinare on-line... e se per qualche motivo non dovesse andare bene, il “pacco” lo si può sempre rispedire al mittente.

Sul gender perfino l’American College of Pediatricians - l’Associazione dei pediatri americani - a settembre 2017 ha preso pubblicamente una posizione ferma. I pediatri quindi escono allo scoperto per denunciare una deriva gravissima che sfocia nella prescrizione del Gonapeptyl Depot, ormoni di sintesi che bloccano la pubertà per consentire in seguito la trasformazione nel «genere» voluto.
Un bombardamento chimico a suon di ormoni che ha gravi rischi per la salute e l’equilibrio psichico dei bambini.
Il problema non riguarda solo i bambini americani ma tocca i bambini di tutto il mondo visto che il farmaco della Ferring spa è prescrivibile anche in Italia…

La crescita di tale fenomeno è a dir poco orripilante: secondo il Mirror in Inghilterra «50 bambini a settimana alla clinica del cambiamento di sesso. Alcuni hanno 4 anni, alcuni sono confusi, altri sono prigionieri nel corpo sbagliato».
La fortuna di questi bambini è che a Londra esiste qualcuno che può liberarli dalle sofferenze: hanno infatti aperto un reparto, pagato dal servizio sanitario nazionale, chiamato «Gender Identity Development Service (GIDS)», che soccorre «bambini, giovani e loro famiglie che sperimentano difficoltà nello sviluppo del loro genere».
Questo umanitario servizio è nella sede del Tavistock and Portman NHS - Foundation Trust, una filiale del tristemente noto Tavistock Institute di Londra, specializzato nel realizzare «cambiamenti di paradigma» nella mentalità di massa.
Il numero dei piccoli che bussano alla sua porta «è salito del 24% negli ultimi sei mesi, fino a 1302», di cui 2 di questi pazienti hanno 4 anni, altri 17 hanno solo 6 anni.
Solo dall’età di 11 anni circa il Tavistock - riconoscendo in loro «disforia di genere» - li “cura” con potentissimi e pericolosissimi ormoni per ritardare l’inizio della pubertà…
«Giunti a età più matura, 16-17 anni, possono decidere se vogliono proseguire con riallineamento del gender. Allora alle fanciulle viene somministrato testosterone e ai ragazzi estrogeni per innescare il cambiamento».
No comment.

Quindi oltre al gravoso e scandaloso obbligo vaccinale ci sono delle dinamiche estremamente inquietanti che si stanno muovendo.
Progetti che mirano all’attacco degli «adulti in divenire», come amava definire i bambini lo scienziato e filosofo Rudolf Steiner.
I nostri figli sono il bersaglio primario, e non è solo un discorso economico che indubbiamente esiste e serve al Sistema.
L’attacco, come detto, avviene su vari livelli: corpo fisico (ogm, vaccini, ormoni, farmaci, scie chimiche, ecc.), corpo astrale (paura, emozioni, ecc.) e spirito con la trasformazione e omologazione antropologica dell’essere umano….
Quindi tutte le persone che hanno ancora dei neuroni connessi, e soprattutto che amano la Vita e hanno a cuore i bambini dovrebbero andare oltre il proprio Ego e i propri problemi mentali cercando di stare uniti nella lotta.
Un popolo frammentato e diviso è la manna dal cielo per il Sistema.
Di mezzo non c’è il proprio Ego ma l’evoluzione stessa dell’umanità.
Per cui d’ora in poi quando sentite qualche sacerdote o qualche sacerdotessa aizzare le persone contro questo o contro quello sappiate che sta lavorando per l’ombra e non per la Luce!!!

Per maggiori informazioni

“L’ideologia Gender e la distruzione della famiglia”: www.disinformazione.it/gender.htm
“Sempre nuove conquiste della liberazione”: www.maurizioblondet.it/sempre-nuove-conquiste-della-libera…/
«UNISEX: la creazione dell’uomo ‘senza identità’», Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta