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Marcello Pamio - 7 maggio 2023

Da oltre mezzo secolo il cartello chimico-farmaceutico, con la compiacenza dei valletti in camice bianco e l’avallo dei camerieri in giacca e cravatta nei parlamenti, porta avanti la guerra più assurda e pericolosa che esista: quella contro i grassi e il colesterolo!
Ma il colesterolo è una delle molecole più importanti del nostro organismo per la salute fisica, cognitiva e mentale.

Senza questo “grasso” sarebbe infatti impossibile costruire le pareti cellulari, anche cerebrali e gli impulsi delle fibre nervose; produrre ormoni centrali nella lotta o fuga (testosterone e cortisolo), e perfino la Vitamina D.

Quello che va assolutamente compreso è che il colesterolo ha un'importanza vitale per il cervello, infatti non saremo in grado di pensare e ragionare normalmente senza di esso.
E’ talmente importante che tutte le cellule sono in grado di produrne autonomamente: di fatto ogni giorno ne produciamo da tre a cinque volte in più rispetto a quanto ne arriva con la dieta.
Il paradosso è che se la nostra dieta non ne fornisce a sufficienza allora la produzione aumenta (endogena), se invece si aumentano i grassi saturi essa diminuisce. Ecco perché è difficile ridurne e controllarne il livello ematico regolando l'alimentazione.

Colesterolo e placche
Secondo la narrazione mainstream i grassi saturi sono pericolosi per le nostre arterie perché alzano il colesterolo, questo è ufficialmente riconosciuto come fattore di rischio cardiaco.
Ma si tratta solo di ipotesi - assolutamente false - ma molto funzionali.
La verità è che il colesterolo alto è vantaggioso, e sempre più studi lo confermano, per esempio le persone anziane con valori elevati vivono più a lungo di quelle con valori bassi. Chissà come mai...
Uno dei principali colpevoli è stato il dottor Ancel Keys, unprofessore di fisiologia americano che non aveva alcuna esperienza clinica. Ma è stato uno dei primi ad associare l’infarto con l’eccesso di grassi nella dieta. Il suo articolo del 1953 fu infatti l’apripista dell’attuale disastro sociale e sanitario.

A sinistra il grafico dei nove paesi a destra quello dei 22 paesi

Per suffragare la sua ipotesi utilizzò un grafico nel quale evidenziava l'associazione tra consumo di grassi e mortalità da cardiopatia coronariche in SEI Paesi diversi. Non tutti sanno che il furbetto del quartiere escluse volutamente i dati degli altri SEDICI paesi che non combaciavano con la sua ipotesi. Aveva a disposizione i dati di 22 paesi del mondo ma ne pubblicò solo sei. Come mai?
Semplicissimo, doveva creare il problema.

Poi nel corso dei decenni ci hanno pensato Big Pharma sfornando molecole, e i panel (gruppi di ricercatori nella busta paga di Big Pharma) abbassando il limite superiore di presunti “valori di normalità” ogni 5 anni. Negli anni Ottanta la soglia del colesterolo totale era 300, poi man mano è stata abbassata fino ai valori parossistici di oggi: 190-200 mg/dL. Così facendo la maggior parte delle persone sane su questo pianeta si è trasformata in pazienti da drogare con le statine e non solo! Per approfondire questo argomento rimando al mio precedente lavoro “La Fabbrica dei malati”.

Colesterolo e cervello
Il punto centrale di tutto il discorso è il seguente: il cervello non solo è l’organo più ricco di colesterolo, ma questo grasso è essenziale per il suo corretto funzionamento dato che la produzione degli impulsi nervosi ne richiede una produzione costante.
I camici bianchi non a caso sono stati istruiti dalle lobbies ad abbassarlo con ogni mezzo: lo scopo è rendere imbecille il suddito, ed è proprio quello che stiamo vedendo, e spero dopo gli ultimi tre anni non ci siano più dubbi sul rimbambimento generale.

Le capacità di apprendimento, ragionamento, concentrazione e organizzazione dei pensieri, legate alla quantità bassa del colesterolo presente, sono sempre più labili. Per non parlare della crescita esponenziale delle malattie neuro-degenerative (Alzheimer, demenza, ecc.). Io qualche domanda me la porrei...

Crescita esponenziale della demenza dal 1990 al 2015

Colesterolo e ormoni sessuali
Il testosterone è uno dei più importanti ormoni sessuali maschili viene prodotto (assieme al cortisolo) partendo proprio dal colesterolo. Non è un caso quindi che in letteratura sono stati descritti moltissimi casi di impotenza insorta dopo l’utilizzo delle statine.
Certamente la Natura nella sua magistrale sapienza, in caso di abbassamento del colesterolo causato dai farmaci, troverà altre strade per produrre gli ormoni sessuali, ma siamo sicuri che nel lungo periodo non ci saranno problemi in tale asse ormonale?

Effetti collaterali delle statine
Non esiste un solo farmaco in commercio privo di effetti collaterali, quindi parlare di farmaci e/o vaccini sicuri è una colossale presa per il culo.

Le statine presentano sempre problemi, ma questi si verificano tardi nel tempo, non subito.

Abbiamo detto che la loro funzione è inibire la sintesi del colesterolo nel fegato, ma impediscono anche la sintesi di altre molecole essenziali come l’Ubiquinolo, noto come Coenzima-Q10. Si tratta di una sostanza importantissima utilizzata da tutte le cellule per produrre energia che funge da antiossidante e si trova nei mitocondri, le centrali energetiche cellulari.
Senza il Q10 non si produce energia e questo è particolarmente grave nelle cellule muscolari. Così potete spiegarvi i dolori muscolari che moltissime persone manifestano grazie ai farmaci.
Ricordo infine che il cuore è un muscolo, quindi la carenza del Q10 può essere nociva anche per questo organo, peggiorando le funzioni cardiache. Prendo il farmaco per il colesterolo e mi ritrovo un problema cardiaco, non male direi.
Ma non finisce qua. La statina inibisce anche il Dolicolo, centrale nella produzione di molte proteine utilissime per il corretto funzionamento delle cellule. Gli effetti del Dolicolo sono impossibili da prevedere, il che significa che possiamo aspettarci di tutto...

Conclusione
Ha veramente senso questa guerra contro il colesterolo, solo perché ce lo dice la medicina allopatica? Stiamo parlando della stessa medicina che ha le mani e la coscienza sporche nella gestione ecatombale dell’influenza chiamata Covid!
E se abbassando questo importantissimo grasso rischiassimo cose molto più serie, come il danneggiamento del cervello?

Tratto da "Colesterolo? Si grazie", Uffe Ravnskow, ed. Fioriti

Marcello Pamio - 7 aprile 2023
Oltre a produrre l'adrenalina, le ghiandole surrenali secernono altri ormoni che controllano il metabolismo e la chimica corporea. Questo gruppo di ormoni proviene dallo strato esterno della ghiandola, o corteccia, e quello principale viene denominato cortisone.
Uno degli effetti più manifesti dei corti-costeroidi quello di ridurre l'infiammazione e alcune reazioni allergiche. Il problema è che questa utile proprietà costituisce solo una delle varie azioni di questi potentissimi ormoni, che anche a dosi moderate possono sconvolgere in modo drastico l'equilibrio chimico dell'organismo e dare luogo a grave tossicità, fino al decesso. Possono inoltre arrestare la produzione da parte del corpo dei suoi stessi steroidi e le conseguenze vanno dall'aumento della suscettibilità, alla depressione del sistema immunitario a infezioni varie.
Gli effetti collaterali negativi degli steroidi sono ben noti ai medici, ma poca attenzione viene prestata alla loro psicoattività. Questi farmaci infatti possono dar luogo a euforia estrema, simile alla fase maniaca della psicosi maniaco-depressiva: in questi casi la capacità di giudizio può essere fortemente limitata e il comportamento può farsi irregolare e illogico. Con l'uso continuato questa euforia iniziale può trasformarsi in una intensa depressione!
Gli steroidi possono rendere psicotici alcuni individui o far venire loro manie suicide!
Come mai nessuno ce lo dice? Dando per scontato che i camici bianchi lo sappiano!

Tratto dal libro "Dal cioccolato alla morfina: tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente", ed. Arcana
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Marcello Pamio - 4 aprile 2023
Durante i processi digestivi (prima nello stomaco e poi nel tenue) il glutine, la proteina indigeribile di alcuni cereali, viene idrolizzato in peptidi. Questo è permesso dalle transglutaminasi intestinali che modificano l'amminoacido glutammina.
Nelle persone celiache secondo la narrazione si formano anticorpi anti-transglutaminasi che sono la causa del processo infiammatorio e del danno a carico dei villi. La celiachia dipenderebbe per il 40% dai geni (quindi dalla sfiga), per un altro 40% dall'alimentazione e il restante 20% da fattori misteriosi (quindi sfiga al quadrato). Ma è proprio così? No, e infatti secondo le Leggi Biologiche qualsiasi intolleranza alimentare è un Binario Conflittuale millimetrico in cui è coinvolto un alimento (di solito proteina o zucchero) che rappresenta il fattore di innesco del Programma Sensato Biologico e Speciale chiamato "malattia". Il conflitto iniziale (detto Programmante) avviene spesso durante l'allattamento e/o svezzamento! È assai nota infatti una correlazione fra la durata dell'allattamento al seno e il ritardo nella comparsa della malattia celiaca.
Staccare la tetta ad un cucciolo è uno dei passaggi più delicati e traumatici se fatto in maniera scorretta. La tetta e il latte materno infatti non rappresentano solo il contatto con la propria divinità-mamma, ma da questi dipende la sopravvivenza stessa! Quindi staccare il capezzolo ad un neonato è sempre un conflitto importante (anche nell'adulto 😉). Se infatti il cucciolo lo vive come "distacco", "separazione" con un vissuto di "contrarietà indigesta" il suo cervello registra tale sofferenza. E con cosa le mamme iniziano lo svezzamento? Con pappette invereconde a base di glutine! Eccolo qua il Binario: il cervello associa il "glutine" a "sofferenza da distacco e contrarietà indigesta" e noi lo chiamiamo celiachia!
Slattare con lentezza e mai con il glutine!
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Marcello Pamio - 31 marzo 2023
Il decerebrato nella foto è Beppe Grillo il guru fondatore della Chiesa dell'Altrove. Ci sarebbe tanto da dire, bestemmie incluse, ma il ragioniere Giuseppe Grillo l'ho personalmente smaronato in tempi non sospetti quando ho scritto il 24 dicembre del 2007 l'articolo: "Beppe Grillo è libero o controllato?" (ancora visibile in rete). Ovviamente la domanda era retorica: è sempre stato parte del Sistema…
Sono passati sedici anni da allora, e dopo tutto quello che ha combinato l'ideatore del V-Day (rito pubblico di magia nera) e del Movimento 5 stalle (il finto cambiamento desiderato dal Sistema per incanalare il dissenso e il malumore), solo dei microcefali possono ancora seguirlo! Grillo si è smerdato da solo così tante volte che sembra impossibile che la gente gli vada dietro.
Bene, secondo il santone la carne chimica e sintetica salverà gli animali e l'uomo dai cambiamenti climatici. Avete capito?
Sarà il futuro, quindi cari adepti dell'Altrove preparatevi a mangiare dell'altra merda: grilli, scarafaggi, piattole, vermi e succose bisteccone sintetiche create partendo da cellule staminali coltivate in vitro e sfornate magari da una stampante in 3D! Ma è merda santa che salverà il mondo.
Buon appetito

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Marcello Pamio - 31 marzo 2023
La Regione Friuli Venezia Giulia finanzierà tramite sovvenzioni (ben 20.000 euro dei soldi dei friulani) tutti i progetti che prevedano la produzione di prodotti kosher. E' la prima Regione in Italia a "istituzionalizzare" questa certificazione.
Massimiliano Fedriga sa molto bene che leccare il didietro ai nasoni porta sempre molti benefici e non solo alimentari…
La cucina Kosher (detta anche Kasher che letteralmente significa "adatta") rispetta i dettami della religione ebraica sull’alimentazione, regole stabilite dalla Torah, interpretate nel Talmud e codificate nel Shulkan Aruk un testo ordinativo e ritualistico religioso. Della serie: divieto di mescolare carne e latticini nello stesso pasto; gli animali permessi sono i ruminanti con lo zoccolo fesso cioè spaccato in due parti (mucca, vitello, pecora, capra ecc), mentre gli animali impuri sono gli altri (coniglio, maiale, cavallo, ecc.). Divieto anche di consumare il sangue (se non quello di un goym) che contiene la vitalità dell’animale…
La certificazione kosher viene rilasciata SOLO da un ente rabbinico specializzato incaricato di verificare e supervisionare tutta la filiera. Ovviamente la certificazione costa perché il rabbino deve venire di persona a mettere il naso nei processi produttivi e fare qualche rito religioso purificatorio.
Come sempre i nasoni non si smentiscono mai e riescono a spillare soldi ovunque…
Shalom

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Marcello Pamio – 23 marzo 2023
“L’anidride carbonica è infatti un componente maggiormente fondamentale per la sopravvivenza di quanto non lo sia l’ossigeno”, Yandell Henderson.
L’anidride carbonica generata come prodotto finale dell’ossidazione dei grassi, dei carboidrati che mangiamo e dell’attività fisica, viene trasportata attraverso il flusso ematico venoso ai polmoni dove, per condizioni di pressioni parziali basse e di pH in aumento dovuto all’entrata dell’ossigeno dagli alveoli polmonari, viene espulsa.
Respirare un corretto volume di aria, in termini di rapporto inspirazione/espirazione, aiuta i polmoni a mantenere la quantità necessaria/vitale di CO2, che dovrebbe mantenersi sul 6,7%.
Quando invece ci si iperventila viene eliminato un quantitativo eccessivo di CO2, facendone crollare drasticamente la pressione parziale con le conseguenze che vedremo…
L’ossigeno è relativamente insolubile nel sangue, cosicché circa il 98% viene trasportato da una metalloproteina contenuta nei globuli rossi: l’emoglobina!
Il rilascio di ossigeno alle nostre cellule, da parte dell’emoglobina DIPENDE dalla quantità di Anidride Carbonica prodotta dalle stesse in fase metabolica.


Se la CO2 non si trova presente in una certa percentuale in uscita dalle cellule, l’emoglobina rilascia meno ossigeno alle stesse.

Detto in altri termini: dove c'è più anidride carbonica disciolta in forma di bicarbonato, l'emoglobina percepisce un ambiente più acido e rilascia più facilmente ossigeno, nelle periferie, dove c’è più attività metabolica, come nel caso di attività muscolare.
Questo fondamentale fenomeno fisiologico si chiama “Effetto Bohr” e prende il nome dal suo scopritore Christian Bohr fisiologo danese padre del più celebre Niels Bohr.
In condizioni normali di respirazione (volume d’aria di 4-6 litri al minuto) il 75% dell’Ossigeno inspirato viene buttato fuori.
Respirare un volume maggiore di aria NON aumenta il quantitativo d’ossigeno nel sangue, dato che risulta già essere saturo al 97-98%, al contrario farà diminuire i livelli di pressione parziale di CO2.
Henderson scrisse: “…anche per i malati, il prolungamento di insufflazione di O2 puro può portare a danneggiare i polmoni e ridurre la quantità di globuli rossi, predisponendo il corpo a trarre meno ossigeno in futuro. “

Quindi, anche se aumentiamo volume e frequenza respiratoria (IPERVENTILAZIONE) la quantità di ossigeno caricato sull’emoglobina in fase inspiratoria non sarà direttamente proporzionale al suo rilascio a livello cellulare. Solo attraverso un aumento dei valori di CO2 ne verrà rilasciato proporzionalmente di più!

Ora potete comprendere cos’hanno combinato i medici tre anni fa negli ospedali pompando ossigeno puro nei polmoni di persone che respiravano a fatica, magari con polmonite bilaterali o peggio ancora con la CID, la Coagulazione intravasale disseminata? Quanti ne hanno stecchiti?
Forse sarebbe bastato tener conto dell’effetto Bohr e delle evidenze di Henderson e invece hanno eseguito pedissequamente i protocolli delinquenziali basati su farmaci letali e pompando ossigeno.
Risultato: strage di innocenti, ovviamente morti per Covid, mica per cause iatrogene!!!

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Marcello Pamio - 11 marzo 2023
Le religioni sono riuscite a distorcere - creando seri problemi di salute - perfino l'atto purificatorio per eccellenza: la cagata!
Ma andiamo per ordine…
Presso gli ebrei tutti i prodotti del corpo (sangue, escrementi e sperma) erano contaminanti. Il Vecchio Testamento menzionava gli escrementi sempre in termini dispregiativi. Nelle Sacre Scritture le nostre scorie infatti erano sempre associate all'idea di tortura e sporcizia infettante, e questo non solo per le feci ma anche per l'atto in sé dell'evacuazione. Perfino Adamo ed Eva non defecarono fino al momento della loro cacciata dal Paradiso. Della serie: la Terra è proprio un pianeta di merda!
Tutte queste devianze storico-religiose hanno portato (non a caso) nel corso dei secoli alla posizione più sbagliata per defecare: quella seduta! La posizione perfetta e fisiologica è quella accovacciata, detta alla turca: coinvolge i muscoli addominali che massaggiano l'intestino; è scomoda quindi non si presta a lunghe letture che rallentano il tempo di svuotamento e riducono lo stimolo; è la posizione più corretta per lo svuotamento completo dell'ampolla rettale in quanto favorisce l'annullamento dell'angolo ano-rettale che tende a diventare rettilineo permettendo l'evacuazione e riducendo i rischi di emorroidi da sforzo.

QUAL E' LA SOLUZIONE?
Se non abbiamo la turca in casa 😂 è vivamente consigliato (soprattutto per stipsi ed emorroidi) lo sgabello da wc (alto circa 18/20 cm) che permette di alzare i piedi formando un angolo di circa 35° tra petto e cosce, raddrizzando l'ampolla rettale.
Oltre allo sgabello aiuta avere in bagno book fotografico di Bassetti, Burioni, Fazio e tutta la Banda Bassotti televisiva. Occhio però a non esagerare con la diarrea!
Buona cagata a tutti!

PS: Il divergente W.A. Mozart spesso firmava le sue lettere con "colui che caga senza una scoreggia".

La depurazione del fegato è essenziale per il buon funzionamento del corpo e della mente! Molto spesso infatti dopo una seria depurazione si possono vedere sparire disturbi fisici, e assistere al ritorno dell'energia.
Ovviamente dopo i bagordi invernali, e con l'arrivo della bella stagione è il momento ideale!
Il fegato neutralizza tutto quello che è indesiderabile, e quello che non serve viene immagazzinato come riserva di energia. Siccome produce enzimi, proteine, anticorpi e ormoni, è responsabile della “consistenza” del sangue, della sua composizione e colore. E' l'organo del ricambio, ma la sua peculiarità è di essere permeato di liquido, quindi di forze vitali (eteriche), ed è proprio per questo motivo che l'energia dipende da esso!
Visto il rapporto con le forze eteriche è deputato alla distribuzione dei liquidi, per cui se ci si gonfia (edemi) il fegato è certamente squilibrato. Ma anche la volontà umana è in rapporto con il ricambio, per cui un problema epatico si riflette perfino nella nostra volontà! Se ci sentiamo bloccati nella Vita; se non sappiamo cosa fare, la depurazione è vivamente consigliata! Il serbatoio della memoria sta nel corpo eterico, quindi un indebolimento del fegato si ripercuote a vari livelli e principalmente nella memoria.
Tutti validissimi motivi per depurare più volte all'anno l'organo di Dio. Il nome in ebraico è infatti Kaved, che letteralmente significa "pesante", nel senso di rendere onore, "dargli peso, importanza". Il fegato purificando il Sangue dalle impurità (zavorra) ci permette di elevarci verso il Cielo…

COME DEPURARE IL FEGATO?
Dare forze vitali al corpo con una alimentazione viva e drenare le tossine grazie alla Natura!
Noi consigliamo: EPADEPURA (https://malaikacuorenatura.it/product/epa-depura/), DEPURTOX (https://malaikacuorenatura.it/product/depur-tox/) e CLORELLA
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Marcello Pamio - 13 gennaio 2023
Ho appena ricevuto da un amico questa foto scattata in un supermercato della Grande Distribuzione del Trentino.
Erano tutti pronti al via per rifilarci gli insetti. Attendevano solo il nullaosta ufficiale e ovviamente la propaganda del regime attraverso i vari testimonial entomofagi come lo chef Massimo Viglietti, il presentatore Carmine Del Grosso, la checca/isterica Alessandro Cecchi Paone, l'attrice spaziale Samantha Cristoforetti e tutti gli altri buffoni venduti al Sistema…
Non muovono il culo per difendere i sani prodotti Doc, e non impediscono la sparizione delle nostre tradizioni culinarie, mentre invece sono tutti iperattivi per piazzarci sta roba. Non vi sembra strano?
Sta a noi lasciare questo schifo immondo negli scaffali, boicottando tutto e tutti!
Diamo un segnale forte e chiaro.

La Scuola di Tecniche Manuali Olistiche è nata ben 5 anni fa con il desiderio di formare operatori professionisti e preparati capaci di accompagnare la persona al vero e unico benessere!
Si tratta di un percorso triennale certificato al termine del quale prevede il rilascio di un’attestazione in linea con la legge 4/2013.
Può essere l'occasione per fare un grande cambiamento nella vita e aprirsi uno sbocco lavorativo!

Programma
400 ore di Piano studi
105 ore di Riflessologia Olistica Plantare
105 ore di Massaggio Olistico
80 ore di Pratica dei trattamenti
35 ore di Anatomia simbolica
30 ore di Nutrizione Superiore
45 ore di Seminari per la crescita personale

Insegnanti: Laura Bonfante, Giulia Concheri, Marcello Pamio e Jhonny Mariotto
Il programma completo nel sito: www.scuolatecnicheolistiche.it
Se hai curiosità, domande o vorresti informazioni più specifiche puoi scriverci al nostro indirizzo: info@artedellasalute.it oppure chiama al numero +39 340 3303 923

Marcello Pamio
Sempre più persone manifestano una o più allergie. Per quale motivo? Qual è la causa?
Come sempre la medicina brancola nel buio. Definisce allergia la capacità dell'organismo di reagire in maniera anomala verso determinate sostanze, dette allergeni, con cui era stato precedentemente sensibilizzato. Teorizza sulla causa che provoca la reazione allergica, ma non se ne conosce l’eziologia.
Le domande prive di risposta sono tante: perché una persona reagisce con il muco, con il naso colante, un altro con l'asma e un altro ancora con un rash cutaneo?
In aiuto ci vengono le conoscenze straordinarie della Nuova Medicina che permettono di comprenderne il senso biologico.

Interpretazione della Nuova Medicina
L’intero processo allergico (come ogni cosiddetta “malattia”) è un’interazione biologica tra psiche, cervello e organo corrispondente.
Analizziamo nel dettaglio quali sono i sintomi tipici del raffreddore e di alcune reazioni allergiche: congestione nasale, naso che cola e starnuti.
Sappiamo che la mucosa nasale è controllata da un relè cerebrale nel lobo frontale della corteccia.
Migliaia di scansioni del cervello hanno confermato che è proprio questa particolare zona del cervello che viene influenzata quando sperimentiamo un conflitto nel territorio/relazioni chiamato “di puzza”. Della serie: “questa cosa mi puzza!”, “questa situazione mi puzza”.

Tale specifico conflitto può essere vissuto in termini reali attraverso un odore improvviso e violento, uno shock, un trauma oppure anche in senso figurato.
Nel momento in cui si verifica questo “conflitto”, la corteccia cerebrale da l’ordine di ulcerare la mucosa nasale, processo questo solitamente inavvertito, cioè privo di sintomi. Le uniche cose evidenti sono i segni tipici della fase di conflitto attivo, come brividi, leggera perdita di appetito e una certa inquietudine interiore. Non appena si risolve il conflitto, spesso lasciando l'ambiente o uscendo dalla situazione che appunto “puzzava”, l'ulcerazione della mucosa nasale viene ripristinata. Il ripristino della perdita di tessuto provoca sempre congestione nasale e spesso mal di testa, a causa dell'edema cerebrale nella zona colpita, che cerca anch'essa di guarire.

Starnuti e naso che cola sono quindi segnali che l'organismo è finalmente in grado di sbarazzarsi del residuo del processo di riparazione e, in senso figurato, di ciò che ha causato la "puzza".
Detto in soldoni: il fenomeno allergico è la fase di riparazione (vagotonica) di un conflitto biologico! A seconda dei tessuti coinvolti, il valore conflittuale varia.

Esempio rinite allergica
Una rinite allergica è la fase di riparazione di un conflitto di separazione (contatto non voluto) da una sostanza che emette un odore particolare. Durante la fase attiva, che dura pochi istanti, si ha come detto, un’ulcerazione della mucosa. A conflitto risolto la fase vagotonica avvia il processo di riparazione con gonfiore mucoso, secrezione, senso di naso chiuso e sternuti (crisi epilettoide).
Una caratterizza diffusissima della crisi allergica è la sua recidività, il che indica una cosa precisa: continuiamo a rivivere l’evento o la situazione che ha scatenato il tutto...

Il cervello registrata tutto quello che stiamo vivendo
Per comprendere quanto appena detto è importante sapere che quando sperimentiamo un conflitto o uno shock inaspettato, la mente (e il nostro subconscio) è in una situazione di grande ricettività e in pratica raccoglie e registra tutte le componenti che circondano il conflitto o il vissuto: odori, sapori, suoni, oggetti o persone e li memorizza fino a quando il conflitto è completamente risolto.
Questo lo chiamiamo “programmante” e nella Nuova Medicina tali “impronte” o registrazioni che rimangono a seguito di uno shock sono dei binari. Rimane infatti una memoria del vissuto!

Se una persona è già in fase di guarigione e si trova improvvisamente in un binario attraverso l'associazione o il contatto vero e proprio con una sostanza/situazione, avviene il riavvio dell'intero conflitto e del programma speciale, con tutti i sintomi che appartengono a quel particolare conflitto. In termini biologici è una reazione allergica vera e propria. Quindi quella che è comunemente viene chiamata un allergia è di fatto la fase di guarigione dopo la ricaduta del conflitto!

Lo scopo biologico dell'allergia è simile ad un sistema di allarme che avverte: "in una situazione del genere, hai avuto uno shock. Attenzione!"
In pratica un qualsivoglia scatenante (polline, peli, acari, polvere, graminacee, ecc.) richiama o riattiva il programmante con il suo vissuto corrispondente. Il seguente esempio sarà chiarificatore.
Una persona subisce uno shock biologico mentre si trova in campagna ad un pic-nic. Durante un gioco a rincorrersi uno dei bimbi cade in un buco profondo nel terreno e subisce un danno fisico.

In quel momento la madre subisce uno shock fortissimo ed il suo naso fiuta (ecco il conflitto da puzza) l'odore dell'erba e i suoi occhi vedono dei fiori sparsi attorno al buco nel terreno nel quale è caduto il proprio figlio. Lo shock è un attimo di intensa consapevolezza e il subconscio fotografa e registra tutto, ogni sensazione, compreso l'odore dell'erba e il colore dei fiori.
Quelle immagini e quegli odori rimangono impressi e vanno ad associarsi allo shock patito. Da quel momento, la percezione dell'odore dell'erba e la vista di quel tipo particolare di fiore, sarà in grado di riportare il suo organismo a rivivere lo stesso shock vissuto a suo tempo, pur non essendoci le condizioni dell'epoca. I sintomi saranno proporzionali all'intensità dello shock primario.

Per cui la donna potrà manifestare una rinite intensa con molti starnuti ed una copiosa secrezione, ma potrebbe anche vivere un edema laringeo di ampie proporzioni e rischiare l'asfissia. Potrebbe vivere uno shock anafilattico e rischiare anche la vita.
In altre parole, l'odore dell'erba e/o la presenza di quel fiore si trasformano in campanelli d'allarme per cui la donna viene richiamata a mettersi in protezione, ad allontanarsi da quel posto per non subire lo stesso shock. Il polline dei fiori, le molecole odorose dell'erba non sono le cause tossiche della reazione allergica, ma unicamente degli attivatori di sensori che inducono la persona a fuggire di fronte al probabile pericolo.
L'odore e l'immagine sono ganci di salvezza, a cui il corpo si aggrappa per non patire cose dolorose già vissute.

Allergie agli alimenti
Se qualcuno è allergico a un determinato cibo (arachidi, uova, fragole, cioccolato, ecc.) l'alimento è stato consumato nel momento preciso dello shock conflittuale.
Ora dobbiamo essere chiari perché quando escludiamo dalla dieta la sostanza irritante, NON è l'evitare quella sostanza che cura l'allergia, è solamente evitare i binari!
Se una persona reagisce ad un certo polline con il naso che cola, si può concludere che il polline in questione era presente quando il conflitto ha avuto luogo.
Finché il conflitto non viene risolto completamente, il polline specifico servirà come traccia e la "allergia stagionale" si ripeterà anno dopo anno.
I binari devono essere sempre presi in considerazione quando si tratta di disturbi "cronici" come l'artrite, l'angina pectoris, l'asma, le emorroidi, o le infezioni ricorrenti.

Secondo la Nuova Biologia, quando si parla di “cronico” si indica una recidiva, cioè siamo ricaduti nella medesima situazione del conflitto scatenante.
Per interrompere questo ciclo continuo di ricadute, ed essere in grado di completare la fase di guarigione una volta per tutte, dobbiamo necessariamente individuare il binario che è stato fissato al conflitto originario. Gli indizi sulla causa della allergia sono di solito nascosti nel “contesto” della reazione allergica (stagione, il tempo, il clima, il luogo) e i sintomi specifici devono essere esaminati con cura (rinite, sfogo di pelle, mal di testa, irritazione oculare, ecc.).

Per esempio, se una persona soffre di emicrania solo nei fine settimana, è molto probabile che la fonte del suo problema è nel posto di lavoro.
Integrando il senso biologico dei sintomi nella nostra vita quotidiana si impara, magari con gratitudine, la lingua magica con la quale ci parla Madre Natura.

La terapia
La terapia delle allergie come potete immaginare non è semplice e può essere sintomatica e causale. La prima fa uso di rimedi naturali e/o chimici che allevino la fase simpaticotonica. La terapia causale invece comporta la ricostruzione del conflitto iniziale, risalire allo shock che ha scatenato tutto e analizzare accuratamente i contenuti.

La persona dovrebbe poi fare qualcosa di vero per risolvere definitivamente questo continuo aggancio a sostanze o percezioni che non sono in se la causa del conflitto, ma semplici inclusioni subconsce. È possibile che la soluzione del conflitto programmante risolva del tutto il fenomeno allergico, anche in breve tempo.
Dall’altra parte, come insegna la medicina naturale, anche una profonda disintossicazione organica attraverso lo stile di vita aiuta ad alleviare i sintomi e spesso a risolverli definitivamente.

Grazie ad un’alimentazione ricchissima di vegetali allo stato crudo, una depurazione organica di fegato e intestini, e attraverso le tecniche che lavorano in modalità centrifuga (che portano fuori come idrotermofangopratica, clisteri, cataplasmi, fregagioni fredde, spazzolature a secco della pelle, ecc.) liberiamo l’organismo dalle scorie, dalle tossine e i benefici saranno immediati.

Per maggiori informazioni

www.artedellasalute.it
www.attivazionibiologiche.info/

Marcello Pamio - tratto da Attivazioni Biologiche www.attivazionibiologiche.it

Sempre più persone nel ricco e opulento Occidente soffrono di patologie legate all’apparato cardiovascolare. A livello ufficiale si tratta della prima causa di morte, con circa 600 decessi ogni giorno in Italia.
Per cercare di capire qualcosa in più sull’ipertensione è doveroso partire dalla concezione biologica dell’essere spirituale chiamato uomo. Tutti gli organi e gli apparati derivano da 4 foglietti embrionali specifici (endoderma, mesoderma antico, mesoderma recente ed ectoderma), i quali sono gestiti e controllati da 4 cervelli corrispondenti (tronco encefalico, cervelletto, sostanza bianca e sostanza grigia). E ognuno di questi cervelli risponde ad un conflitto o un ri-sentito.

Questa premessa serve per capire che quando si parla di un organo o di una funzione d’organo è necessario conoscerne l’origine embriologica. L’ipertensione non fa eccezione.

A livello generale la cosiddetta pressione alta è una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata. Questo comporta un aumento di lavoro per il muscolo cardiaco. La pressione è riassunta da due misure: sistolica e diastolica, che dipendono dal fatto che il muscolo cardiaco si contrae (sistole) o si rilassa (diastole) tra un battito e l'altro.
Il valore per cosi dire “normale” a riposo è rappresentato da una pressione compresa tra i 100 e i 140 mmHg di sistolica e tra i 60 e i 90 mmHg di diastolica.

L’ipertensione viene classificata come primaria (essenziale) o come secondaria. Circa il 90-95% dei casi riguarda l'ipertensione primaria, il che significa che vi è pressione alta senza evidenti cause mediche di base, il restante 5-10% dei casi è classificato come ipertensione secondaria, causata da altre malattie che colpiscono i reni, le arterie, il cuore o il sistema endocrino.
A questo punto, sfruttando le conoscenze delle Leggi Biologiche, conosciamo le cinque condizioni che possono attivare il “programma” chiamato “ipertensione”.

IPERTENSIONE FUNZIONALE
Quando ci troviamo a vivere una situazione conflittuale, cioè quando si ha un importante e impellente problema da risolvere (al lavoro, nelle relazioni, in famiglia, ecc.) il cervello mette in atto un programma biologico e sensato volto ad aumentare la pressione arteriosa.
Dove sta la ratio in un aumento pressorio? Lo scopo è semplicissimo ma funzionale: mantenere alta la perfusione degli organi principali per favorirci nella lotta finalizzata alla soluzione del conflitto!

In tale lotta se non avessimo gli organi (per la fuga o l’attacco) irrorati di sangue, non andremmo da nessuna parte. L’ipertensione quindi diventa un’opportunità di sopravvivenza in un momento difficile della nostra vita!
Questo tipo di ipertensione non è molto marcata, e normalmente viene riscontrata con il rilevamento della pressione. Anzi, il solo fatto di poter riscontrare valori pressori eccessivi può causare una situazione psico-emotiva e poi biologica che va ad innalzare essa stessa la pressione.
La persona è del tutto asintomatica, ma l’emozione legata alla paura di essere ipertesa (magari perché un familiare o un amico ne è affetto), la porta ad esserlo davvero. Un circolo perverso insidioso.

IPERTENSIONE DELLA MIDOLLARE DEL SURRENE
A differenza della precedente questa condizione può dare una forte alterazione dei valori pressori.
Il conflitto che attiva le surrenali è uno stress estremo: la percezione per esempio di essere senza via di scampo, in una situazione senza possibilità di fuga. Da qui la necessità di uno sforzo estremo che ci liberi da una situazione diventata insostenibile.

Proprio per questo motivo (in conflitto attivo) il tessuto midollare delle surreni cresce per aumentare la produzione di ormoni importanti come le catecolamine (cortisone ad esempio) e consentire di avere un extra di carburante per uscire con forza e/o fuggire dalla situazione insopportabile.
Per questo tipo di ipertensione si consiglia di trovare una soluzione al problema quanto prima, perché nel lungo periodo può essere molto pericolosa.

IPERTENSIONE DEL PERICARDIO
Il conflitto in questo caso è a seguito della percezione di un attacco diretto al cuore, inteso proprio come trauma reale oppure immaginativo (un pugno al petto, un’operazione al torace, allusioni alla salute del cuore, diagnosi importanti che coinvolgano il cuore, ecc.).

Continue recidive conflittuali possono determinare cicatrizzazioni ripetute che rendono difficoltoso il ritorno sanguigno e che possono causare un innalzamento del valore pressorio diastolico, cioè della pressione minima!

IPERTENSIONE DEL PARENCHIMA RENALE
Anche questo tipo di ipertensione, come per le surreni, può determinare una forte alterazione dei valori pressori.
Si tratta di un conflitto in relazione all’acqua, ai liquidi in generale (aver subito una inondazione, un allagamento, aver patito un annegamento sventato, aver subito delle fleboclisi).
Si ha il percepito di essere “fuori dal proprio mare”: fuori dal proprio percorso di vita. Quando facciamo qualcosa (e ci tocca farla), ma vorremmo fare tutt’altro.

Per drenare l’eccesso di liquidi può essere utile fare dei bagni in una vasca con acqua calda e 2 kg di sale marino. L’effetto osmotico e centrifugo del sale aiuta l’estrazione dei liquidi in eccesso. Simbolicamente è un ritorno artefatto al proprio mare di origine.

IPERTENSIONE A SEGUITO DI RECIDIVE A CARICO DELLE ARTERIE
L’ipertensione da coinvolgimento vascolare arterioso serve ad aiutare la funzione cardiaca in presenza di un risentito del tipo: “il mio cuore non ce la fa”. La percezione è quella di non farcela in una certa situazione. Quindi siamo in piena svalutazione, non ci sentiamo abili a fare qualcosa.

Il coinvolgimento ripetuto delle tonache muscolari delle arterie porta ad un loro ispessimento ed alla relativa rigidità. I vasi risultano avere una elasticità inferiore e la pressione all'interno del vaso rimane alta.
In questo caso il cervello mantiene alta la pressione diastolica, cioè la cosiddetta minima.

Conclusione
Dopo quanto detto spero sia chiaro che non esiste una ipertensione perché ci sono almeno cinque condizioni biologiche che possono influenzarla!
Qualunque sia l’interpretazione che diamo però, l’ipertensione indica una cosa: il cervello sta cercando la soluzione ad una condizione divenuta per noi pesante e insopportabile. Con la mente siamo maestri a raccontarcela, a sviare, ma oggettivamente e biologicamente significa che siamo “sotto pressione”, per cui è vitale trovare una valvola di sfiato…
L’arte sotto qualsivoglia forma è uno strumento terapeutico utilissimo, ma è chiaro che dobbiamo comprendere la causa della “pressione” e cercare di risolverla definitivamente!

Biodecodifica
Dal punto di vista simbolico il sangue rappresenta il clan, mentre il cuore la “casa”, per cui una problematica all’apparato cardiovascolare potrebbe indicare un conflitto nella propria famiglia.
L’ipertensione manifesta la “pressione” che viviamo all’interno del nido (casa): evidenzia quindi un malessere che non riusciamo ad affrontare. Un vecchio problema emozionale non risolto, rimasto aperto che però continua a creare “pressione” interiore.

Mani calde o fredde
Il calore delle mani indica quale tipo di ipertensione va decodificata.

Ipertensione centrale: si avranno le mani calde.
In pratica il ventricolo spinge il sangue con forza, apriamo le porte del cuore (la nostra casa): «Vogliamo che qualcuno se ne vada dalla nostra casa».

Ipertensione periferica: si avranno mani fredde.
In pratica il contrario: «non vogliamo che qualcuno entri in casa nostra», oppure «non vogliamo che qualcuno se ne vada». Per questo chiudiamo le porte!

Alimentazione
Ricordiamo infine il ruolo cruciale che gioca la nutrizione. Cellule, organi, apparati e il sangue stesso vengono nutriti da quello che beviamo, mangiamo, digeriamo e assorbiamo ogni giorno.
Non possiamo lamentarci di eventuali acciacchi e/o malanni se quotidianamente ci ingozziamo di cibi spazzatura, pregni di chimica mortifera, additivi e zuccheri sintetici, o se non beviamo adeguatamente!
Non merita il nostro rispetto solo la parte spirituale, anche il nostro tempio (il corpo) è importante!

Nel caso specifico dell’ipertensione è molto importante per esempio idratare correttamente le cellule e il sangue apportando un quantitativo idrico sufficiente. In disidratazione idrica, condizione questa all’ordine del giorno tra le persone, tutti i liquidi compresi sangue e linfa, diventano più densi.
Idem con i cibi acidificanti (cereali, zuccheri, eccesso proteico) i quali rilasciando dopo la digestione delle ceneri acide fanno diminuire il pH dei liquidi, provocando un aumento della loro densità.
Un leggero aumento della densità del sangue comporta un pari aumento del lavoro cardiaco necessario per spingere tale liquido nei vasi. La conseguenza è un aumento della pressione arteriosa.

Il grande psichiatra, psicoanalista ed esoterista Carl Gustav Jung diceva:

Non siamo qui per guarire dalle nostre malattie, ma le malattie sono qui per guarire noi.

La malattia è un segnale che 'educa', porta fuori il male dell’essere (mal-essere) spirituale. Attraverso la malattia e il sintomo quindi il cervello ci sta parlando prendendo il corpo a testimone!
L'ipertensione ci comunica una cosa precisa e importante: stiamo vivendo una fortissima "pressione" (sociale, relazionale, lavorativa, ecc.), ma dall'altra ci da anche la possibilità (biologica) e l'opportunità (pratica) di uscirne.
Se ascoltassimo di più il nostro corpo, e se avessimo poi il coraggio (azione del Cuore) di cambiare qualcosa nella nostra Vita... assisteremo a miracoli incredibili!!!