Per quale motivo l'uomo si ammala? Colpa del destino, della sfortuna, di una genetica difettosa o cosa? E come mai si "ammala" proprio quell'organo e non un altro? Perché sul lato destro e non sinistro del corpo? Queste domande fondamentali, per non dire vitali, rimangono ancora prive di risposta per la medicina allopatica! Grazie alle straordinarie conoscenze della Nuova Medicina e delle Leggi Biologiche comprenderemo che una cosiddetta "malattia" rappresenta un processo Biologico, Perfetto e soprattutto Sensato! Se riconosciamo che Psiche, Cervello e Organo sono interconnessi e inseparabili, è evidente che quando ci "ammaliamo" stiamo vivendo qualcosa di preciso e non casuale! Siamo di fronte a conoscenze magnifiche e affascinanti che ci permettono di comprendere quello che stiamo vivendo, con lo scopo di superare la paura e farci ritornare in equilibrio!
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Perdonate la mia assenza ma stavo ultimando l'ultimo libro intitolato: "GIU' LE MANI DALLA PROSTATA" Un lavoro obbligatorio in quanto da me vengono sempre più persone con "problemi" prostatici. Stiamo parlando di una piccolissima ghiandola esocrina del sistema riproduttivo maschile dalle dimensioni di una castagna rovesciata di 2,5 x 3 cm e del peso di soli 15-20 grammi. Eppure è lo scrigno segreto della potenza sessuale maschile. Pensate che per il tronco encefalico (il cervello arcaico) è la ghiandola principe dell'evoluzione della specie (senza infatti non è possibile procreare) e interessa non solo l'intimità di coppia ma anche la vita di milioni di italiani!!! Così potrete spiegarvi come il tumore alla prostata sia il più frequente tra i maschi (quasi il 20% di tutti i tumori maschili) con oltre 40.000 nuovi casi ogni anno. Dimostrerò anche come questo accanimento sia dovuto a Big Pharma che ha trasformato la ghiandola della Vita nella gallina dalle uova d'oro: un mercato da oltre 100 miliardi di dollari all'anno! Aprite le orecchie maschietti: se vorrete rimanere tali 😉. Preparatevi a leggerlo e soprattutto a mettere in pratica le cose riportate… Una di queste ve la regalo subito: state lontani come la peste dai camici bianchi!!! Dovreste vedere i medici come Malgioglio vede la fig@. Più o meno!
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Questo articolo pubblicato dal British Medical Journal a luglio 2024 è assai interessante perché finalmente mette il dito su una piaga sociosanitaria che denuncio da sempre (nei miei libri: "Cancro SPA" e "La Fabbrica dei malati"). Negli ultimi decenni i tassi di incidenza del cancro alla prostata hanno subito notevoli variazioni parallelamente ai test del PSA. Tradotto: da quando hanno iniziato con l'assurdo e pericolosissimo esame dell'Antigene Prostatico Specifico (PSA) il numero di tumori è schizzato alle stelle. Chissà come mai, vero? Ma i tassi di mortalità nel periodo 1980-2020 sono stati molto più bassi e meno variabili dei tassi d'incidenza: la variazione fino a 20 volte nell'incidenza del tumore contrasta con una corrispondente variazione di 5 volte nella mortalità! I ricercatori stanno puntando il dito contro la "sovradiagnosi": il più grave effetto collaterale degli screening!!! In pratica quello che i camici bianchi diagnosticano con il test del PSA altro non sono che condizioni ridicole, non pericolose (come cisti, noduli, tumori incistati, ecc.) che non evolveranno mai, che non creeranno alcun problema alla salute, ma una volta scoperte, oltre a creare una fottuta paura di morire, obbligano il medico interventista a proseguire con le indagini. E qui viene il bello. L'antipasto è un lungo e grosso dito medio dell'urologo che penetra l'ano alla ricerca della ghiandola perduta… Dopodiché il menù vero e proprio prosegue con una aberrante biopsia. Un ago lungo 18 cm, sempre dal buco del culo trapassa l'intestino retto, per andare a trapanare decine di volte (anche fino a 30 prelievi) una delle ghiandole più delicate, sensibili e importanti per l'uomo. Il sorbetto a questo punto lo degusteranno i vostri parenti fuori dalla camera ardente… Bisogna essere pazzi o avere disturbi cognitivi per subire volontariamente una simile tortura. Ma questa è la medicina, bellezza! Questa è la prevenzione 🤣🤣🤣 Mi rivolgo a voi donne, che siete avanti anni luce rispetto a noi: svegliate dal coma gli uomini che avete accanto prima che sia troppo tardi. Non è molto simpatico infatti avere un compagno con il calzino pendente in mezzo alle gambe (impotenza) e col pannolone (incontinenza). Viceversa, se volete sbarazzarvi della vostra metà, consigliategli dei lunghi giri in bici (con la sella dura che sfrega il perineo infiammando la ghiandola) ed esami costanti del PSA…🤣🤣🤣 Scherzi a parte state lontanissimi dai medici, evitando come la peste l'esame del PSA e godetevi la Vita al meglio, soprattutto la parte più intima delle relazioni, dato che la prostata è la ghiandola che gestisce e supervisiona il programma speciale, biologico e sensato della sessualità…
Le vene sono i vasi che convogliano il sangue proveniente dalla periferia verso cuore e polmoni. Avendo una parete più sottile dotata di minori fibre muscolari, la loro struttura è meno robusta delle arterie ma è composta da valvole unidirezionali che fanno in modo che il sangue possa scorrere in un verso solo. Tali valvole sono presenti in maggior numero nelle gambe.
CONFLITTO Le vene derivano dal foglietto embrionale chiamato mesoderma, per cui le attivazioni riguardano sempre una "svalutazione"! In conflitto attivo di svalutazione l’endotelio dei vasi si ulcera con lo scopo preciso di allargare il lume per far passare meglio il sangue! Avviene l'ulcerazione sia dell’endotelio che della muscolatura liscia delle arterie!
SENSO BIOLOGICO La funzione delle vene è quella di "eliminare lo sporco" e riportare il sangue impuro (carico di anidride carbonica e acidi vari) al cuore (simbolicamente la casa, il focolare) affinché venga poi nei polmoni ripulito e ossigenato. Il vissuto è preciso: ci sentiamo "limitati", “non riusciamo a trascinarci", “non riusciamo ad andare avanti”. Ecco perché si chiama non a caso il “conflitto della palla al piede”. Non possiamo andare avanti, intraprendere un percorso per qualcosa o qualcuno (figli, marito, moglie, ecc.) che ci rallenta e/o ci blocca. Abbiamo "le gambe legate", "i piedi di piombo". Simbolicamente non possiamo tornare al focolare per qualcosa che ce lo impedisce. Per le vene periferiche dobbiamo sommare anche il vissuto di abbandono… In risoluzione avviene la riparazione e ricostruzione delle ulcere e il vaso si infiamma, diventa caldo e si gonfia.
LATERALITA' Anche per questo tessuto esiste una lateralità biologica. Non è mai a caso se varici/flebiti/trombi o altro interessano la gamba destra o la sinistra. Solo i camici bianchi credono alla sfiga e al caso, e il motivo è perché non conoscono le Leggi Biologiche, con i risultati che purtroppo conosciamo!
DONNA/UOMO DESTRIMANI
Gamba dx: conflittualità con marito o moglie o padre o fratelli o colleghi (la linea dei pari)
Gamba sn: conflittualità con figli o madre (e tutti quelli da maternare)
DONNA/UOMO MANCINI
Gamba sn: conflittualità con marito o moglie o padre o fratelli o colleghi (la linea dei pari)
Gamba dx: conflittualità con figli o madre (e tutti quelli da maternare)
Il vero problema sono le recidive! Se riattiviamo continuamente il conflitto, il vaso si gonfia rischiando di occludersi, le valvole cedono (vene varicose o varici), l’intima si ulcera e atrofizza con il rischio di placche aterosclerotiche e trombi.
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L'alluce valgo è una deviazione laterale dell'alluce che interessa sia l'apparato osteo-muscolare che quello legamentoso. E' un'alterazione che può creare dolore e modifiche anche alle altre dita del piede. Questa attivazione colpisce prevalentemente le donne: come mai? Tutte le strutture osteoarticolari derivano dal foglietto embrionale "mesoderma recente" controllato dalla Sostanza Bianca e sono collegate con quello che ci permette di essere abili e capaci nello spazio e nel movimento. In questo tessuto noi "viviamo" il conflitto di svalutazione ("non sono abile a") e i tessuti vanno in necrosi (si parla di osteolisi). Fase questa totalmente asintomatica. Il conflitto di svalutazione fa riferimento al sentito personale di "non farcela", "non riuscire a…" Nella fase di riparazione avviene la ricostruzione dei tessuti alterati e le strutture sostituite con un tessuto più efficace e resistente (callo osseo). Qui abbiamo dolore. Ma qual è la svalutazione? Non riuscire a prendere una decisione riguardante una direzione nella vita: “Non riesco ad andare dove vorrei”, "vorrei cambiare direzione ma non posso", ecc. L'alluce va visto come il timone direzionale nel cammino! Se infatti si vuole cambiare improvvisamente direzione mentre si sta camminando, il corpo ruota proprio nel punto del metatarso, proprio dove cresce l'alluce valgo: è il punto di svolta, il perno della rotazione. Il senso biologico è magistrale: produrre un tessuto più efficiente ed efficace per cambiare direzione, ma siccome non lo facciamo, il tessuto continua a crescere… Sono proprio le recidive del conflitto che portano alla deformazione dolorosissima delle strutture coinvolte! Ricordiamo che la sapienza del corpo è magistrale. Il corpo non mente e andrebbe ascoltato.
Il sangue non è un liquido qualsiasi ma un vero e proprio tessuto vivente allo stadio colloidale, costituito da componenti cellulari in sospensione nel plasma. Un organo in grado di registrare tutto quello che viviamo dal punto di vista fisico, emotivo, spirituale e quantistico! Il sangue circola all'interno dei vasi sanguigni portando ossigeno e nutrienti ai tessuti, procedendo a rimuovere tossine e anidride carbonica. Deriva dal foglietto embrionale mesoderma, controllato dalla sostanza bianca per cui il suo vissuto è sempre legato ad una "svalutazione".
SENSO BIOLOGICO Il senso biologico è diversificato: respirazione (trasporta ossigeno alle cellule e anidride carbonica dalle cellule), nutrizione (trasporta nutrienti), regolazione (delle secrezioni ghiandolari), difensivo (globuli bianchi), termoregolatore ed escretorio (portare i rifiuti affinché siano filtrati ed eliminati). Detto questo il sangue si relaziona sempre con la famiglia, con il clan di appartenenza per via della condivisione dei "legami di sangue". Per cui qualsiasi sua alterazione (leucopenia, anemia, leucemia, trombocitopenia, ecc.) rappresenta una svalutazione in seno alla famiglia! Ci sentiamo svalutati nel profondo fin dentro il midollo, struttura questa non a caso considerata la più intima dell'uomo, all'interno dello scheletro c'è il tessuto ematopoietico deputato alla sintesi degli elementi figurati del sangue: globuli bianchi (granulociti, linfociti, monociti), globuli rossi e piastrine.
Il seno è l’organo simbolo della protezione, della femminilità e della maternità, costituito da vari tessuti: ghiandole e derma (mesoderma antico - cervelletto), dotti galattofori e terminazioni nervose (ectoderma - corteccia)
GHIANDOLE MAMMARIE Rappresentano una invaginazione del derma! Le ghiandole sudoripare che erano contenute all’interno si sono trasformate e modificate nel corso del tempo per produrre latte cui cui nutrire i cuccioli del clan!
Nella ghiandola siamo di fronte al “conflitto del nido”, un vero e proprio dramma per una donna! Preoccupazioni per il cucciolo (figlio o tutti quelli da “maternare”) in pericolo (malattia, incidente, ecc.) e bisogna prenderlo sotto le proprie ali protettive! Se il nido è minacciato bisogna aumentare il nutrimento! Ecco perché durante il conflitto attivo aumenta la funzione e cresce la ghiandola, come una cipolla. Si chiama adenocarcinoma a strati, tondo e compatto. Il senso biologico: produrre più latte per il cucciolo in pericolo! E' tutto perfetto e magistrale. Una volta superata la preoccupazione, avviene la necrosi caseosa ad opera di funghi e/o micobatteri con ascesso e mastite. Se non sono disponibili la massa si incista. La grandezza della massa dipende al vissuto e dalla durata del conflitto.
DOTTI LATTIFERI I dotti sono strutture che portano fuori il latte e derivano dall’epidermide (corteccia encefalica), in quanto sono una invaginazione della pelle. Hanno sempre a che fare con le relazioni e gli scambi nel territorio.
I dotti lattiferi rappresentano infatti uno "strappo da un mammifero", una "separazione", un "abbandono", ecc. Quando la donna perde il contatto con un mammifero il cervello ulcera l'epitelio di rivestimento dei dotti con uno scopo biologico preciso: far fluire il latte, non per allattare, ma per accudire! Fase questa asintomatica, senza indolore che può iniziare con la retrazione della pelle o del capezzolo. Una volta risolto questo strappo, cioè ritrovato il contatto perduto, la risoluzione contempla un rigonfiamento, con febbre e dolore (anche se non sempre). La zona a monte del dotto rimane occlusa e questo prende il nome di carcinoma duttale. L'enorme problema di questo tessuto - oltre alle terapie e alla paura - sono le continue recidive che possono condurre a enormi problemi…
Da che mondo e mondo l'uomo ha sempre avuto la tosse. Purtroppo la psicopandeminchia ha appiattito l'elettroencefalogramma a tal punto che questo perfetto meccanismo di espulsione delle tossine è diventato un problema grave, quasi letale. C'è ancora chi si fa il tampone per fugare il dubbio che la tosse non sia causata da qualche fantomatico e inesistente virus!
Quindi mi rivolgo a chi è ancora in grado di usare l'encefalo. La tosse è un riflesso naturale e magistrale di risposta ad una irritazione delle vie respiratorie: lo scopo è quello di espellere i fattori irritanti (reali o virtuali). L'aria incamerata nei polmoni è soggetta ad una pressione diaframmatica pazzesca che può far espellere, durante proprio la tosse, la massa d'aria alla velocità di oltre 900 km/h. E' questa espulsione violenta che permette la fuoriuscita di corpi estranei!
La tosse interviene sempre nei Programmi Speciali Biologici e Sensati dell'epitelio pavimentoso che riveste laringe e i bronchi (c'è differenza tra tosse alta faringea e tosse bassa bronchiale).
Albero bronchiale
Siamo nel foglietto embrionale Ectodermico, e nella fase conflittuale avviene l'ulcerazione della mucosa con lo scopo di allargarla. Qui può esserci tosse secca e stizzosa. In risoluzione le ulcere vengono riparate con gonfiore della mucosa e parziale ostruzione dei bronchi e/o laringe. Ecco l'espulsione del muco con la tosse detta "grassa"! Il senso biologico sta nell'ulcerazione perché il cervello cerca di favorire il passaggio di aria per permettere di prepararsi alla lotta… Nei bronchi il vissuto è infatti una minaccia e/o paura per il territorio (casa, scuola, ecc.), nella laringe quello che non abbiamo detto o quello che non avremmo dovuto dire. Siccome non riusciamo a ingoiare qualcosa, è meglio sputarlo e buttarlo fuori… Viene da sé che ingollare farmaci chimici per spegnere il 'gravissimo' sintomo della tosse, significa bloccare tale meccanismo biologico, con tutti i rischi annessi e connessi!
Dal punto di vista biologico tutte le cosiddette "malattie" della pelle sono collegate con due precisi vissuti o percepiti: “separazione da” o “contatto sgradito con”. Per trovare l’origine del conflitto non serve andare tanto lontano dalla famiglia, dal clan e dal proprio territorio (figli, genitori, partner, amici, colleghi, ecc.), ma quando si manifesta il “problema” ci sentiamo “lacerati nella pelle”! Siamo nell’epidermide controllata dalla corteccia encefalica sensoriale, la parte del cervello sviluppatasi per gestire nel corso dell’evoluzione le relazioni sociali, l’identità e il territorio. In Natura la separazione da qualcuno è sempre un evento emozionalmente stressante (la separazione dal branco è una condizione serissima per ogni mammifero). Ed è proprio per questa emergenza che la corteccia attiva un Programma Speciale Biologico e Sensato per assistere l’organismo nell’affrontare l’evento. Questo programma speciale sarà etichettato come malattia: dermatite, dermatosi, eczema, psoriasi, herpes, ecc. Ma si tratta di una fase di guarigione!!! In questo contesto un aiuto potrebbe arrivare dal Collagene, cioè dalla principale proteina strutturale che si trova non solo nella pelle, ma anche nelle cartilagini, nei tendini, nei legamenti, nelle ossa e serve a mantenere l’elasticità e la tonicità. Anche l’Acido Ialuronico è importante, soprattutto per il tessuto cutaneo e le articolazioni dove mantiene idratazione e tono. L'integratore Collagene della Sinergy Line è quindi molto utile come rinforzo di pelle, muscoli, nervi, tendini e articolazioni, anche in caso di dolori muscolo/scheletrici. Miglioramento immediato di pelle, capelli e unghie!
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Marcello Pamio Sempre più persone manifestano una o più allergie. Per quale motivo? Qual è la causa? Come sempre la medicina brancola nel buio. Definisce allergia la capacità dell'organismo di reagire in maniera anomala verso determinate sostanze, dette allergeni, con cui era stato precedentemente sensibilizzato. Teorizza sulla causa che provoca la reazione allergica, ma non se ne conosce l’eziologia. Le domande prive di risposta sono tante: perché una persona reagisce con il muco, con il naso colante, un altro con l'asma e un altro ancora con un rash cutaneo? In aiuto ci vengono le conoscenze straordinarie della Nuova Medicina che permettono di comprenderne il senso biologico.
Interpretazione della Nuova Medicina L’intero processo allergico (come ogni cosiddetta “malattia”) è un’interazione biologica tra psiche, cervello e organo corrispondente. Analizziamo nel dettaglio quali sono i sintomi tipici del raffreddore e di alcune reazioni allergiche: congestione nasale, naso che cola e starnuti. Sappiamo che la mucosa nasale è controllata da un relè cerebrale nel lobo frontale della corteccia. Migliaia di scansioni del cervello hanno confermato che è proprio questa particolare zona del cervello che viene influenzata quando sperimentiamo un conflitto nel territorio/relazioni chiamato “di puzza”. Della serie: “questa cosa mi puzza!”, “questa situazione mi puzza”.
Tale specifico conflitto può essere vissuto in termini reali attraverso un odore improvviso e violento, uno shock, un trauma oppure anche in senso figurato. Nel momento in cui si verifica questo “conflitto”, la corteccia cerebrale da l’ordine di ulcerare la mucosa nasale, processo questo solitamente inavvertito, cioè privo di sintomi. Le uniche cose evidenti sono i segni tipici della fase di conflitto attivo, come brividi, leggera perdita di appetito e una certa inquietudine interiore. Non appena si risolve il conflitto, spesso lasciando l'ambiente o uscendo dalla situazione che appunto “puzzava”, l'ulcerazione della mucosa nasale viene ripristinata. Il ripristino della perdita di tessuto provoca sempre congestione nasale e spesso mal di testa, a causa dell'edema cerebrale nella zona colpita, che cerca anch'essa di guarire.
Starnuti e naso che cola sono quindi segnali che l'organismo è finalmente in grado di sbarazzarsi del residuo del processo di riparazione e, in senso figurato, di ciò che ha causato la "puzza". Detto in soldoni: il fenomeno allergico è la fase di riparazione (vagotonica) di un conflitto biologico! A seconda dei tessuti coinvolti, il valore conflittuale varia.
Esempio rinite allergica Una rinite allergica è la fase di riparazione di un conflitto di separazione (contatto non voluto) da una sostanza che emette un odore particolare. Durante la fase attiva, che dura pochi istanti, si ha come detto, un’ulcerazione della mucosa. A conflitto risolto la fase vagotonica avvia il processo di riparazione con gonfiore mucoso, secrezione, senso di naso chiuso e sternuti (crisi epilettoide). Una caratterizza diffusissima della crisi allergica è la sua recidività, il che indica una cosa precisa: continuiamo a rivivere l’evento o la situazione che ha scatenato il tutto...
Il cervello registrata tutto quello che stiamo vivendo Per comprendere quanto appena detto è importante sapere che quando sperimentiamo un conflitto o uno shock inaspettato, la mente (e il nostro subconscio) è in una situazione di grande ricettività e in pratica raccoglie e registra tutte le componenti che circondano il conflitto o il vissuto: odori, sapori, suoni, oggetti o persone e li memorizza fino a quando il conflitto è completamente risolto. Questo lo chiamiamo “programmante” e nella Nuova Medicina tali “impronte” o registrazioni che rimangono a seguito di uno shock sono dei binari. Rimane infatti una memoria del vissuto!
Se una persona è già in fase di guarigione e si trova improvvisamente in un binario attraverso l'associazione o il contatto vero e proprio con una sostanza/situazione, avviene il riavvio dell'intero conflitto e del programma speciale, con tutti i sintomi che appartengono a quel particolare conflitto. In termini biologici è una reazione allergica vera e propria. Quindi quella che è comunemente viene chiamata un allergia è di fatto la fase di guarigione dopo la ricaduta del conflitto!
Lo scopo biologico dell'allergia è simile ad un sistema di allarme che avverte: "in una situazione del genere, hai avuto uno shock. Attenzione!" In pratica un qualsivoglia scatenante (polline, peli, acari, polvere, graminacee, ecc.) richiama o riattiva il programmante con il suo vissuto corrispondente. Il seguente esempio sarà chiarificatore. Una persona subisce uno shock biologico mentre si trova in campagna ad un pic-nic. Durante un gioco a rincorrersi uno dei bimbi cade in un buco profondo nel terreno e subisce un danno fisico.
In quel momento la madre subisce uno shock fortissimo ed il suo naso fiuta (ecco il conflitto da puzza) l'odore dell'erba e i suoi occhi vedono dei fiori sparsi attorno al buco nel terreno nel quale è caduto il proprio figlio. Lo shock è un attimo di intensa consapevolezza e il subconscio fotografa e registra tutto, ogni sensazione, compreso l'odore dell'erba e il colore dei fiori. Quelle immagini e quegli odori rimangono impressi e vanno ad associarsi allo shock patito. Da quel momento, la percezione dell'odore dell'erba e la vista di quel tipo particolare di fiore, sarà in grado di riportare il suo organismo a rivivere lo stesso shock vissuto a suo tempo, pur non essendoci le condizioni dell'epoca. I sintomi saranno proporzionali all'intensità dello shock primario.
Per cui la donna potrà manifestare una rinite intensa con molti starnuti ed una copiosa secrezione, ma potrebbe anche vivere un edema laringeo di ampie proporzioni e rischiare l'asfissia. Potrebbe vivere uno shock anafilattico e rischiare anche la vita. In altre parole, l'odore dell'erba e/o la presenza di quel fiore si trasformano in campanelli d'allarme per cui la donna viene richiamata a mettersi in protezione, ad allontanarsi da quel posto per non subire lo stesso shock. Il polline dei fiori, le molecole odorose dell'erba non sono le cause tossiche della reazione allergica, ma unicamente degli attivatori di sensori che inducono la persona a fuggire di fronte al probabile pericolo. L'odore e l'immagine sono ganci di salvezza, a cui il corpo si aggrappa per non patire cose dolorose già vissute.
Allergie agli alimenti Se qualcuno è allergico a un determinato cibo (arachidi, uova, fragole, cioccolato, ecc.) l'alimento è stato consumato nel momento preciso dello shock conflittuale. Ora dobbiamo essere chiari perché quando escludiamo dalla dieta la sostanza irritante, NON è l'evitare quella sostanza che cura l'allergia, è solamente evitare i binari! Se una persona reagisce ad un certo polline con il naso che cola, si può concludere che il polline in questione era presente quando il conflitto ha avuto luogo. Finché il conflitto non viene risolto completamente, il polline specifico servirà come traccia e la "allergia stagionale" si ripeterà anno dopo anno. I binari devono essere sempre presi in considerazione quando si tratta di disturbi "cronici" come l'artrite, l'angina pectoris, l'asma, le emorroidi, o le infezioni ricorrenti.
Secondo la Nuova Biologia, quando si parla di “cronico” si indica una recidiva, cioè siamo ricaduti nella medesima situazione del conflitto scatenante. Per interrompere questo ciclo continuo di ricadute, ed essere in grado di completare la fase di guarigione una volta per tutte, dobbiamo necessariamente individuare il binario che è stato fissato al conflitto originario. Gli indizi sulla causa della allergia sono di solito nascosti nel “contesto” della reazione allergica (stagione, il tempo, il clima, il luogo) e i sintomi specifici devono essere esaminati con cura (rinite, sfogo di pelle, mal di testa, irritazione oculare, ecc.).
Per esempio, se una persona soffre di emicrania solo nei fine settimana, è molto probabile che la fonte del suo problema è nel posto di lavoro. Integrando il senso biologico dei sintomi nella nostra vita quotidiana si impara, magari con gratitudine, la lingua magica con la quale ci parla Madre Natura.
La terapia La terapia delle allergie come potete immaginare non è semplice e può essere sintomatica e causale. La prima fa uso di rimedi naturali e/o chimici che allevino la fase simpaticotonica. La terapia causale invece comporta la ricostruzione del conflitto iniziale, risalire allo shock che ha scatenato tutto e analizzare accuratamente i contenuti.
La persona dovrebbe poi fare qualcosa di vero per risolvere definitivamente questo continuo aggancio a sostanze o percezioni che non sono in se la causa del conflitto, ma semplici inclusioni subconsce. È possibile che la soluzione del conflitto programmante risolva del tutto il fenomeno allergico, anche in breve tempo. Dall’altra parte, come insegna la medicina naturale, anche una profonda disintossicazione organica attraverso lo stile di vita aiuta ad alleviare i sintomi e spesso a risolverli definitivamente.
Grazie ad un’alimentazione ricchissima di vegetali allo stato crudo, una depurazione organica di fegato e intestini, e attraverso le tecniche che lavorano in modalità centrifuga (che portano fuori come idrotermofangopratica, clisteri, cataplasmi, fregagioni fredde, spazzolature a secco della pelle, ecc.) liberiamo l’organismo dalle scorie, dalle tossine e i benefici saranno immediati.
Sempre più persone nel ricco e opulento Occidente soffrono di patologie legate all’apparato cardiovascolare. A livello ufficiale si tratta della prima causa di morte, con circa 600 decessi ogni giorno in Italia. Per cercare di capire qualcosa in più sull’ipertensione è doveroso partire dalla concezione biologica dell’essere spirituale chiamato uomo. Tutti gli organi e gli apparati derivano da 4 foglietti embrionali specifici (endoderma, mesoderma antico, mesoderma recente ed ectoderma), i quali sono gestiti e controllati da 4 cervelli corrispondenti (tronco encefalico, cervelletto, sostanza bianca e sostanza grigia). E ognuno di questi cervelli risponde ad un conflitto o un ri-sentito.
Questa premessa serve per capire che quando si parla di un organo o di una funzione d’organo è necessario conoscerne l’origine embriologica. L’ipertensione non fa eccezione.
A livello generale la cosiddetta pressione alta è una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata. Questo comporta un aumento di lavoro per il muscolo cardiaco. La pressione è riassunta da due misure: sistolica e diastolica, che dipendono dal fatto che il muscolo cardiaco si contrae (sistole) o si rilassa (diastole) tra un battito e l'altro. Il valore per cosi dire “normale” a riposo è rappresentato da una pressione compresa tra i 100 e i 140 mmHg di sistolica e tra i 60 e i 90 mmHg di diastolica.
L’ipertensione viene classificata come primaria (essenziale) o come secondaria. Circa il 90-95% dei casi riguarda l'ipertensione primaria, il che significa che vi è pressione alta senza evidenti cause mediche di base, il restante 5-10% dei casi è classificato come ipertensione secondaria, causata da altre malattie che colpiscono i reni, le arterie, il cuore o il sistema endocrino. A questo punto, sfruttando le conoscenze delle Leggi Biologiche, conosciamo le cinque condizioni che possono attivare il “programma” chiamato “ipertensione”.
IPERTENSIONE FUNZIONALE Quando ci troviamo a vivere una situazione conflittuale, cioè quando si ha un importante e impellente problema da risolvere (al lavoro, nelle relazioni, in famiglia, ecc.) il cervello mette in atto un programma biologico e sensato volto ad aumentare la pressione arteriosa. Dove sta la ratio in un aumento pressorio? Lo scopo è semplicissimo ma funzionale: mantenere alta la perfusione degli organi principali per favorirci nella lotta finalizzata alla soluzione del conflitto!
In tale lotta se non avessimo gli organi (per la fuga o l’attacco) irrorati di sangue, non andremmo da nessuna parte. L’ipertensione quindi diventa un’opportunità di sopravvivenza in un momento difficile della nostra vita! Questo tipo di ipertensione non è molto marcata, e normalmente viene riscontrata con il rilevamento della pressione. Anzi, il solo fatto di poter riscontrare valori pressori eccessivi può causare una situazione psico-emotiva e poi biologica che va ad innalzare essa stessa la pressione. La persona è del tutto asintomatica, ma l’emozione legata alla paura di essere ipertesa (magari perché un familiare o un amico ne è affetto), la porta ad esserlo davvero. Un circolo perverso insidioso.
IPERTENSIONE DELLA MIDOLLARE DEL SURRENE A differenza della precedente questa condizione può dare una forte alterazione dei valori pressori. Il conflitto che attiva le surrenali è uno stress estremo: la percezione per esempio di essere senza via di scampo, in una situazione senza possibilità di fuga. Da qui la necessità di uno sforzo estremo che ci liberi da una situazione diventata insostenibile.
Proprio per questo motivo (in conflitto attivo) il tessuto midollare delle surreni cresce per aumentare la produzione di ormoni importanti come le catecolamine (cortisone ad esempio) e consentire di avere un extra di carburante per uscire con forza e/o fuggire dalla situazione insopportabile. Per questo tipo di ipertensione si consiglia di trovare una soluzione al problema quanto prima, perché nel lungo periodo può essere molto pericolosa.
IPERTENSIONE DEL PERICARDIO Il conflitto in questo caso è a seguito della percezione di un attacco diretto al cuore, inteso proprio come trauma reale oppure immaginativo (un pugno al petto, un’operazione al torace, allusioni alla salute del cuore, diagnosi importanti che coinvolgano il cuore, ecc.).
Continue recidive conflittuali possono determinare cicatrizzazioni ripetute che rendono difficoltoso il ritorno sanguigno e che possono causare un innalzamento del valore pressorio diastolico, cioè della pressione minima!
IPERTENSIONE DEL PARENCHIMA RENALE Anche questo tipo di ipertensione, come per le surreni, può determinare una forte alterazione dei valori pressori. Si tratta di un conflitto in relazione all’acqua, ai liquidi in generale (aver subito una inondazione, un allagamento, aver patito un annegamento sventato, aver subito delle fleboclisi). Si ha il percepito di essere “fuori dal proprio mare”: fuori dal proprio percorso di vita. Quando facciamo qualcosa (e ci tocca farla), ma vorremmo fare tutt’altro.
Per drenare l’eccesso di liquidi può essere utile fare dei bagni in una vasca con acqua calda e 2 kg di sale marino. L’effetto osmotico e centrifugo del sale aiuta l’estrazione dei liquidi in eccesso. Simbolicamente è un ritorno artefatto al proprio mare di origine.
IPERTENSIONE A SEGUITO DI RECIDIVE A CARICO DELLE ARTERIE L’ipertensione da coinvolgimento vascolare arterioso serve ad aiutare la funzione cardiaca in presenza di un risentito del tipo: “il mio cuore non ce la fa”. La percezione è quella di non farcela in una certa situazione. Quindi siamo in piena svalutazione, non ci sentiamo abili a fare qualcosa.
Il coinvolgimento ripetuto delle tonache muscolari delle arterie porta ad un loro ispessimento ed alla relativa rigidità. I vasi risultano avere una elasticità inferiore e la pressione all'interno del vaso rimane alta. In questo caso il cervello mantiene alta la pressione diastolica, cioè la cosiddetta minima.
Conclusione Dopo quanto detto spero sia chiaro che non esiste una ipertensione perché ci sono almeno cinque condizioni biologiche che possono influenzarla! Qualunque sia l’interpretazione che diamo però, l’ipertensione indica una cosa: il cervello sta cercando la soluzione ad una condizione divenuta per noi pesante e insopportabile. Con la mente siamo maestri a raccontarcela, a sviare, ma oggettivamente e biologicamente significa che siamo “sotto pressione”, per cui è vitale trovare una valvola di sfiato… L’arte sotto qualsivoglia forma è uno strumento terapeutico utilissimo, ma è chiaro che dobbiamo comprendere la causa della “pressione” e cercare di risolverla definitivamente!
Biodecodifica Dal punto di vista simbolico il sangue rappresenta il clan, mentre il cuore la “casa”, per cui una problematica all’apparato cardiovascolare potrebbe indicare un conflitto nella propria famiglia. L’ipertensione manifesta la “pressione” che viviamo all’interno del nido (casa): evidenzia quindi un malessere che non riusciamo ad affrontare. Un vecchio problema emozionale non risolto, rimasto aperto che però continua a creare “pressione” interiore.
Mani calde o fredde Il calore delle mani indica quale tipo di ipertensione va decodificata.
Ipertensione centrale: si avranno le mani calde. In pratica il ventricolo spinge il sangue con forza, apriamo le porte del cuore (la nostra casa): «Vogliamo che qualcuno se ne vada dalla nostra casa».
Ipertensione periferica: si avranno mani fredde. In pratica il contrario: «non vogliamo che qualcuno entri in casa nostra», oppure «non vogliamo che qualcuno se ne vada». Per questo chiudiamo le porte!
Alimentazione Ricordiamo infine il ruolo cruciale che gioca la nutrizione. Cellule, organi, apparati e il sangue stesso vengono nutriti da quello che beviamo, mangiamo, digeriamo e assorbiamo ogni giorno. Non possiamo lamentarci di eventuali acciacchi e/o malanni se quotidianamente ci ingozziamo di cibi spazzatura, pregni di chimica mortifera, additivi e zuccheri sintetici, o se non beviamo adeguatamente! Non merita il nostro rispetto solo la parte spirituale, anche il nostro tempio (il corpo) è importante!
Nel caso specifico dell’ipertensione è molto importante per esempio idratare correttamente le cellule e il sangue apportando un quantitativo idrico sufficiente. In disidratazione idrica, condizione questa all’ordine del giorno tra le persone, tutti i liquidi compresi sangue e linfa, diventano più densi. Idem con i cibi acidificanti (cereali, zuccheri, eccesso proteico) i quali rilasciando dopo la digestione delle ceneri acide fanno diminuire il pH dei liquidi, provocando un aumento della loro densità. Un leggero aumento della densità del sangue comporta un pari aumento del lavoro cardiaco necessario per spingere tale liquido nei vasi. La conseguenza è un aumento della pressione arteriosa.
Il grande psichiatra, psicoanalista ed esoterista Carl Gustav Jung diceva:
Non siamo qui per guarire dalle nostre malattie, ma le malattie sono qui per guarire noi.
La malattia è un segnale che 'educa', porta fuori il male dell’essere (mal-essere) spirituale. Attraverso la malattia e il sintomo quindi il cervello ci sta parlando prendendo il corpo a testimone! L'ipertensione ci comunica una cosa precisa e importante: stiamo vivendo una fortissima "pressione" (sociale, relazionale, lavorativa, ecc.), ma dall'altra ci da anche la possibilità (biologica) e l'opportunità (pratica) di uscirne. Se ascoltassimo di più il nostro corpo, e se avessimo poi il coraggio (azione del Cuore) di cambiare qualcosa nella nostra Vita... assisteremo a miracoli incredibili!!!
Il tumore con maggiore incidenza nell'uomo è alla prostata! E' frutto del caso, o ci sono altre spiegazioni? Stiamo parlando di una piccolissima ghiandola, della dimensione di circa 3 cm che la Natura ha posizionato in una zona irraggiungibile e nascosta, ma non per lo stregone in camice bianco. Purtroppo! Cos'è il PSA e quali sono gli enormi pericoli di questo esame routinario che rovina letteralmente la Vita a decine di milioni di uomini ogni anno? Comprendere infine il senso biologico della prostata è fondamentale per sfumare la paura della diagnosi...