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Marcello Pamio – 18 luglio 2023
Finalmente un microscopico spiraglio si è aperto. Ci sono ancora dei sindaci che sanno usare il cervello. Pazzesco.
Marcello Bano, il sindaco di Noventa Padovana (PD) e Marco Schiesaro primo cittadino di Cadoneghe (PD) dicono no ai blocchi delle auto che partiranno in autunno.

Sembra che pian pianino stiano aumentando il numero di Comuni che non sono d'accordo ai ridicoli interventi proposti con la scusa del clima.
Per Marcello Bano i blocchi del traffico sono una «pagliacciata antiscientifica che colpisce ingiustamente le persone più povere e anziane, senza produrre alcun miglioramento apprezzabile alla qualità dell'aria». E ha perfettamente ragione. La prova l’abbiamo avuta durante il lockdown della psicopandeminchia. Nonostante il più grande blocco delle auto mai attuato nella storia i dati sul pm10 dell’Arpav per il primo trimestre 2020 sono stati i peggiori dell'ultimo decennio. Come mai? Ma elementare Watson: l'88% delle fonti di produzione di pm10 non ha nulla a che vedere con il traffico veicolare.
A loro delle pm10 non interessa una beata fava, il loro scopo è solo quello di creare disagi ai subumani…

Marcello Pamio – 18 luglio 2023

Da migliaia di anni l'uomo sfrutta numerose piante che stimolano la chimica del cervello per alterare il proprio stato mentale, per esempio il Peyote e le oltre 50 specie di piante appartenenti a molte famiglie diverse contenenti triptammine, come la N,N-dimetiltriptammina (DMT).

Uno di queste è lo yopo della famiglia delle Fabaceae: dai suoi semi si ricava una polvere da fiuto allucinogena, utilizzo attestato già nel 1496 nelle Indie occidentali dove era chiamato cohoba.
I semi della Ruta siriana, specie della famiglia delle Nitrariaceae da cui è stata isolata per la prima volta l'alcaloide indolico beta-carboninico armina, sono usati come incenso rituale in vari paesi nordafricani e arabi.

Ma c'è una bevanda magica chiamata ayahuasca (Banisteriopsis caapi), solitamente preparata con una miscela di piante contenenti alcaloidi beta-carbolinici e triptamminici, che ha raggiunto perfino una diffusione globale.
La liana ayahuasca (in lingua quechua significa “rampicante dell’anima”), conosciuta anche come caapi, dàpa, mihi, kahì, natema, pindé o yajé è una specie della famiglia delle Malpighiaceae. Cresce nelle zone tropicali umide del Sud America, come la regione occidentale del bacino dell'Amazzonia, la Colombia e in Perù. Questa grande liana produce dei fiori rosa, ma in genere sono la corteccia e talvolta anche foglie e radici utilizzate dalle popolazioni indigene per preparare una bevanda nota come ayahuasca, tradizionalmente bevuta solo dagli uomini per scopi cerimoniali, di divinazione o di guarigione.

Gli indios credono che permetta all’anima di fuggire dai confini del corpo, per poi vagare liberamente e tornare a questo secondo la propria volontà.
I rituali che fanno uso della ayahuasca durano molte ore, con piccole quantità di liquido che vengono bevute a intervalli di circa un'ora. Gli effetti dipendono da numerosi fattori.

L'ayahuasca si prepara insieme ad altre piante, la più comune delle quali è la chacruna (Psychotria viridis) della famiglia delle Rubiacee. Si ritiene che le diverse forme della liana di ayahuasca influenzino le esperienze vissute dallo sciamano, con almeno una classificazione basata sull'animale in cui verrà trasformato: giaguaro, anaconda o astore.
Il decotto induce stati mentali visionari, ma spesso anche effetti collaterali tra cui nausea, vomito, diarrea e brividi.

L’intossicazione da ayahuasca può consistere in una esperienza molto forte, con visioni di luci oltre le palpebre chiuse. Segue un periodo di debolezza, dopo di che ha inizio il gioco di colori: prima il bianco, poi l’azzurro tenue e fumoso, infine può subentrare un sonno interrotto da sogni anche deliranti. L’effetto postumo può essere una bella diarrea!

I principi attivi dell’ayahuasca sono alcaloidi beta-carbolinici tra cui l’armina, che impediscono la degradazione della DMT presente nelle foglie di chacruna quando le due piante sono usate in combinazione, ed è proprio la DMT a provocare uno stato di coscienza alterato caratterizzato da introspezione, visioni e emozioni potenziate!
A partire dagli anni Sessanta ha preso piede un turismo legato all'ayahuasca che ha portato all'esportazione della bevanda anche in occidente. Ma slegato da set (stato d'animo), setting (contesto) e forme di controllo tradizionali, ha talvolta causato anche gravi danni.

Tipo di tossina: alcaolidi beta-carbolinici (armina e altri)

Sintomi di intossicazione: capogiri, pupille dilatate, aggressività, alterazioni della percezione visiva, nausea, ipersalivazione, vomito, diarrea

Principio di funzionamento: inibisce la degradazione della N,N-dimetiltriptammina (DMT) lasciando che questo composto venga assorbito dal cervello, dove provoca allucinazioni

Marcello Pamio – 17 luglio 2023

È difficile immaginare un pasto che non contenga almeno un membro della numerosa famiglia delle solanacee, che comprende non solo una delle principali radici coltivate del mondo, la patata, ma anche altre specie con frutti commestibili considerati verdure come pomodoro, melanzane, peperoni e peperoncino; oppure consumati come frutti, come l'uva spina e le bacche di goji.

Le solanacee hanno un lato oscuro, come indicato dal loro nome inglese “nightshades”, “ombre notturne” attribuito anche a diverse singole specie della famiglia appartenente al genere Solanum e contenenti le stesse tossine: i glicoalcaloidi.
Il nome “deadly nightshades” (ombra notturna letale) è attribuita alla Belladonna (Atropa belladonna) che contiene alcaloidi tropanici. Oltre alla Belladonna però, anche Mandragora, Stramonio, Tromboni d'Angelo e Giusquiamo sono solanacee contenenti alcalodi tropanici.

Belladonna
Mandragora
Stramonio
Tromboni d'Angelo
Giusquiamo

Nella stessa famiglia si trovano anche piante che producono altri tipi di alcaloidi.
Gli alcaloidi piperidinici presenti principalmente nel tabacco sono utilizzati sia per scopi ricreativi sia come insetticidi. Gli alcoidi capsaicinoidi presenti nei peperoncini sfruttano i recettori del calore e del dolore per dissuadere i mammiferi dal mangiarle, ma non hanno effetto sugli uccelli, che ne disperdono i semi.

Tabacco

Le specie di Solanum contenente glicoalcaloidi sono responsabili di molti casi di sospetto avvelenamento accidentale.
Anche la patata che potrebbe sembrare uno degl
i ortaggi più innocui nasconde invece un lato oscuro. C'è un motivo infatti se di questa specie mangiamo solo i tuberi: le foglie, i fusti e il frutto di queste erbacce perenne contengono tutti elevati livelli di tossine glicoalcaloidi. Anche gli stessi tuberi della patata contengono alcuni di questi composti, i più comuni dei quali sono l'alfa-solanina e l'alfa-caconina.

La funzione delle tossine è di proteggere la pianta da parassiti e malattie, perciò nei tuberi sono più concentrati nella buccia.

In piccole quantità i glicoalcaloidi contenenti nelle patate contribuiscono anche loro sapore.
Ma la quantità di questi composti tossici dipende non solo dalla varietà di patate ma anche dalla stagione e dalle condizioni in cui sono cresciute, inoltre i livelli possono aumentare anche in risposta agli stress.
La produzione di glicoalcaloidi è stimolata dalla luce: è per questo che le tossine sono più concentrate nelle foglie, nei fusti delle piante di patata ed è anche la ragione per cui i tuberi di colore verde non sono buoni da mangiare.

Il colore verde che può talvolta apparire sui tuberi è dovuto alla produzione di clorofilla per la fotosintesi, altro fenomeno innescato dalla luce. La presenza di clorofilla verde sulle patate è quindi indice di un innalzamento dei livelli delle tossine all'interno: un modo ingegnoso che consente alla pianta di evitare che i tuberi esposti, più vulnerabili vengono mangiati da animali e insetti.

Le varietà di patate in commercio contengono molto meno di 20 mg di glicoalcaloidi per 100 g di patate e sono del tutto sicure da mangiare. Così dicono. Le patate soggette a stress, per esempio colpite da peronospera, mangiate dagli insetti o anche ammaccate possono reagire aumentando i loro livelli di glicoalcaloidi. Il glicoalcaloidi danneggiano le cellule stimolando vomito e diarrea, inoltre possono interferire con la trasmissione di messaggi chimici tra i nervi, causando sintomi come mal di testa e convulsioni. Purtroppo la cottura non distrugge questi composti perciò è sempre meglio gettare delle patate verdi.

Detto questo è meglio fare molta attenzione con le solanacee in generale, e non solo con le patate, soprattutto se una persona ha delle patologie infiammatorie o quelle chiamate "autoimmunitarie".
Gli alcaloidi e le tossine contenute nelle solanacee vanno a stimolare eccessivamente il sistema immunitario.

Tratto dal libro "Piante che uccidono: gli effetti tossici delle piante più velenose del mondo", Elizabeth A. Dauncey, Sonny Larsson, Ricca editore

Marcello Pamio – 14 luglio 2023
L’operazione militare Big Buzz (grande ronzio) rientra nella guerra biologica.
I primi esperimenti sono stati compiuti dal democratico governo americano in Georgia nel 1955 disperdendo oltre 300.000 zanzare della febbre gialla con aerei. Per il test avevano allevato circa 1 milione di zanzare femmine non infette, dicono loro.
Il pensate insabbiamento dell'Operazione Big Buzz solleva inquietanti questioni sul ruolo della segretezza governativa e sulla trasparenza nelle operazioni militari.
Sono passati diversi anni da allora, e veniamo a sapere che in Florida c’è l'azienda britannica Oxitec finanziata e controllata dalla Bill & Melinda Gates Foundation che alleva e rilascia nell’ambiente centinaia di milioni di zanzare geneticamente modificate per contrastare la diffusione di malaria e dengue. Sarebbe la versione gm della zanzara della febbre gialla alterata in laboratorio per dare vita a una prole di sesso maschile (quindi non punge, così dicono loro) per ridurre la popolazione femminile che invece infetta i subumani.
Gates possiede anche un’altra fabbrica in Colombia per creare zanzare frankenstein…
Tutto rientra nel suo World Mosquito Program (WMP).
Senza alcun controllo Bill Gates fa rilasciare ogni settimana circa 30 milioni di zanzare modificate in ben 11 Paesi del mondo. Lo sta facendo per noi, ovviamente!
Negli States hanno iniziato a liberare zanzare in Florida, Texas e Baltimora. Girano video dove le persone ad un concerto devono scappare perché non ce la fanno a resistere ai mosquiti!
Il mese scorso il comico Matteo Bassetti al Messaggero allarma del pericolo: “Zanzare triplicate. In Italia aumenta il rischio di malattie infettive come la malaria”. Ma guarda caso!
La domanda sorge spontanea: visto che c’è lo zampino del pederasta eugenetista malthusiano non è che le zanzare sono il veicolo animale per diffondere agenti tossici tra la popolazione?
Non mi riferisco ai fantomatici virus ma a qualsiasi altro agente tossico che si possa inoculare nel sangue delle zanzare: prioni, metalli, proteine e lipidi sintetici, frammenti di DNA o RNA e qualsiasi altra sostanza in grado di scatenare una pesante reazione immunitaria e infiammatoria nell’organismo umano!
Lo chiedo per un mio amico…

RILASCIANO ZANZARE GENETICAMENTE MODIFICATE IN TEXAS E FLORIDA. CASI DI MALARIA IN TEXAS E FLORIDA.
MA GUARDA CASO (https://t.me/marcellopamio)…
Marcello Pamio - 14 luglio 2023
L'ho appena detto? Neanche farlo apposta. Guardate un po' la sincronicità degli eventi.
Il pederasta malthusiano fa liberare milioni di zanzare geneticamente modificate in Florida e Texas e casualmente pochi giorni fa spuntano casi di malaria a trasmissione locale…
Se qualcuno ancora crede al caso merita la castrazione chimica!

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Rilasciano zanzare geneticamente modificate in Texas e Florida. Casi di malaria in Texas e Florida. Ma guarda caso...


Marcello Pamio - 14 luglio 2023
L'ho appena detto? Neanche farlo apposta. Guardate un po' la sincronicità degli eventi.
Il pederasta malthusiano fa liberare milioni di zanzare geneticamente modificate in Florida e Texas e casualmente pochi giorni fa spuntano casi di malaria a trasmissione locale…
Se qualcuno ancora crede al caso merita la castrazione chimica!

Disinformazione.it

Marcello Pamio - 13 luglio 2023
Secondo i venduti dell'IPCC, il Gruppo Intergovernativo di Esperti sul Cambio Climatico le emissioni di CO₂ di combustibili fossili devono essere ridotte a zero entro il 2100.
"Se non salviamo noi stessi da noi stessi, siamo fregati", dice lo slogan.
La cosa strana è che tutta la vita è basata sul carbonio e questo viene generato dall'anidride carbonica nell’atmosfera. Tutto il carbone nei combustibili fossili che stiamo bruciando oggi una volta era nell’atmosfera come CO₂, prima che venisse consumato dal plancton nel mare e dalle piante nella terra. Carbone, petrolio e gas naturale sono i residui di questo plancton e piante che sono stati trasformati dal calore e dalla pressione.
Se non ci fosse stata la CO₂ nell’atmosfera la terra sarebbe un pianeta morto.
Parlando di cambiamento climatico, eliminate la CO₂ e avrete la morte del pianeta!!!

L'Agenzia per la protezione dell’ambiente ha decretato questa essenziale sostanza un contaminante!
Come può qualcosa che rende possibile la vita essere dannosa?
L'anidride carbonica è un alimento indispensabile per tutti gli esseri viventi!

Ce ne può essere troppo come dicono gli allarmi climatici? Se guardiamo al quadro completo troviamo qualcosa di sorprendente. Per la maggior parte della storia del pianeta è sempre stata presente nell’atmosfera a livelli molto più elevati di oggi. Durante l’esplosione cambriana quando la vita multicellulare apparì per la prima volta, i livelli di CO₂ erano 10 volte maggiori degli attuali.

In pratica stiamo vivendo in un’era di basso livello. Il livello ottimale di CO₂ per la crescita delle piante sarebbe 4 o 5 volte maggiore di quello che c'è attualmente. Questo è il motivo per cui nelle serre iniettano la CO₂ aggiuntiva: per incentivare la crescita delle piante!

Allo stesso modo incentivare la CO₂ nell’atmosfera terrestre promuoverebbe la crescita di cibo e foreste.
Ma arriviamo al punto cruciale: questo aiuterebbe il pianeta a sfamare i 10 miliardi di persone che toccheremo entro la metà del secolo.
E forse questo per qualcuno è un problema!

L’economia Green serve a ridurre la CO₂ e quindi le opportunità di alimentarsi.
Elimineranno così gli allevamenti per darci cibo morto, sintetico; spariranno le auto per rinchiuderci nelle prigioni-città da 15 minuti.
LO CAPITE O NO CHE IL CARBONIO CHE VOGLIONO ELIMINARE SIAMO NOI?

Marcello Pamio - 26 giugno 2023

Christine Lagarde, presidente della BCE dice che "il cambiamento climatico influisce sull'inflazione, e l'inflazione è la bestia che tutti i banchieri centrali - che indossino o meno una 'giacca verde' - vogliono domare e disciplinare".
Il ragionamento del rettile verde non fa una piega. Per i criminali al comando il clima influisce negativamente sull'inflazione, e l'inflazione (da loro stessi creata) è la madre di tutte le zoccole. 🤔
Tradotto: con la scusante del clima (Green Economy, Green Transition, Green Deal, ecc.) vogliono distruggere l'economia!

Distraggono i subumani con il clima, intanto la BCE, la FED (e tutte le banche centrali private controllate dagli ashkenaziti) continuano un giorno sì e l'altro pure ad alzare i tassi di interesse, facendo crescere il costo del denaro.

Nooo ma tranquilli il problema è la CO2. Peccato che per queste manovre mafiose moltissime tra persone e società non riusciranno a star dietro all'impennata dei mutui, facendo lievitare i fallimenti…
Arriviamo quindi al punto: loro vogliono proprio il fallimento della società, per poter applicare l'Agenda mondialista e il Great Reset.

Ma detto tra noi sapete qual è il vero problema? Non tanto il progetto satanico distruttivo in sé, ma che moltissimi decerebrati diversamente-pensanti stanno partecipando al loro gioco. Danno ragione alle forze oscure! Non vedendo la presa per il culo e bevendo esclusivamente da fonti mediatiche tossiche, mettono il clima davanti a tutto anche al proprio microencefalo!

A sto punto spero nella profezia della supposta umana Klaus Schawb: Non avrete nulla e sarete felici!
Eh… già, molto felici sarete!

Marcello Pamio


Il “Minimo di Maunder”, detto anche “il minimo prolungato delle macchie solari” è un periodo di ridotta attività solare inspiegabile per la comprensione del bipede umano! Quello che sappiamo è che l'attività delle macchie aumenta e diminuisce con un ciclo undecennale di 11 anni.
Il nome deriva dall'astronomo britannico Edward Walter Maunder (1851-1928) il quale fu il primo a sottolineare il fenomeno. Aveva infatti notato una relazione tra il numero delle macchie e le temperature della Terra. Nelle sue osservazioni notò che il minimo coincide con periodi freddi, come la "Piccola Era Glaciale" avvenuta tra il 1500 e il 1715 circa. Periodo nel quale il Tamigi in Inghilterra gelò durante l'inverno, i vichinghi abbandonarono la Groenlandia, ecc.

Il regime non dice che il nostro pianeta ha vissuto in uno stato di perenne glaciazione, intervallato ogni 100.000 anni da alcune migliaia di anni di Optimum climatici (periodi dal clima relativamente caldo, come l’attuale) della durata di circa 20.000 anni.

Capite da soli che non c’entra una minchia l’anidride carbonica, e infatti la concentrazione atmosferica del gas oggi è ben maggiore che nel passato quando la temperatura era più alta come in epoca romana e medioevale! Nell'attuale Optimum abbiamo avuto periodi più caldi e periodi più freddi, chiamati piccole glaciazioni. Quindi quello che stiamo momentaneamente vivendo come “riscaldamento climatico” non solo è già successo una infinità di volte in passato, ma addirittura il pianeta è oggi più freddo rispetto a molti periodi passati.

Osservando l’andamento delle macchie solari, sembra proprio che il Minimo di Maunder lo raggiungeremo nel prossimi anni, quindi la direzione è il raffreddamento! Chi glielo dice all'autistica?
Queste cose le dicevano gli scienziati quando erano liberi di parlare. Oggi la dittatura ha imposto la narrazione del riscaldamento globale. Chi non la condivide viene escluso dai circoli accademici.
Usiamo il cervello!

Marcello Pamio - 19 giugno 2023

Le piattaforme di ghiaccio crollano, si assottigliano e si ritirano, ma poi crescono e si riformano in un gioco perenne di modifiche ambientali.
Questo recente studio pubblicato il 16 maggio 2023 ha analizzato la superficie di un'area costituita da 34 piattaforme di ghiaccio in Antartide dal 2009 al 2019. Il risultato sfata alcuni miti demenziali legati al riscaldamento globale.
Nell'ultimo decennio c'è stata sì una riduzione dell'area nella penisola antartica di 6693 chilometri quadrati e di 5563 nell'Antartide occidentale, ma queste perdite sono state ampiamente compensate da una crescita nell'area orientale di 3532 km e nelle grandi piattaforme Ross e Ronne–Filchner di oltre 14.028 chilometri.
Nella mappa sopra è visibile il cambiamento della piattaforma di ghiaccio in 10 anni: le aree rosse indicano la quantità persa di ghiaccio, quelle blu la superficie guadagnata!!

Avete capito voi frantumatori seriali di palline di ghiaccio?
Il più grande ritiro è stato osservato sulla piattaforma Larsen C con 5917 km di ghiaccio persi nel 2017, mentre il più grande aumento c'è stato sulla piattaforma di Ronne con un aumento dell'area di 5889 km dal 2009 al 2019. Quindi complessivamente l'area della piattaforma di ghiaccio antartica è cresciuta di 5.305 chilometri quadrati dal 2009.
Infine le osservazioni mostrano che le piattaforme di ghiaccio antartiche sono aumentate nell'ultimo decennio di 661 Gt (Gigaton) pari a 661miliardi di tonnellate (661.000.000.000)

Questo per sottolineare che la minchiata del riscaldamento globale è l'ennesima colossale truffa ai danni dei subumani. Lo scopo è quello di renderli sempre più schiavi, e secondo me fanno bene, perché i tempi sono maturi per collegare l'encefalo al resto del corpo!
Disinformazione.it (https://t.me/marcellopamio)

Marcello Pamio - 14 aprile 2023
L'utilizzo di dispositivi digitali, soprattutto se fatto con regolare frequenza, in modo prolungato ha precisi impatti sulla vita psichica, in particolare dei più giovani. L'osservatorio Nazionale Adolescenza nel 2017 ha pubblicato uno studio sulla catalogazione di tali impatti:

  • Vamping: tendenza dei ragazzi a navigare su internet durante la notte; 6 adolescenti su 10 rimangono svegli fino all'alba per comunicare con i coetanei;
  • Fear of missing out (FOMO): disagio ossessivo-compulsivo che deriva dalla paura di rimanere "tagliati fuori" da quanto avviene nel mondo digitale e che obbliga a stare sempre connessi
  • Like Addiction: per oltre 3 adolescenti su 10 è importante il numero di like ricevuti. Tanti Like accrescono l'autostima, pochi like e condizionano negativamente l'umore
  • Nomofobia (No-mobil-phone): paura-terrore di rimanere senza telefono o connessione Internet; 8 adolescenti su 10 hanno paura di rimanere senza cellulare o connessione; in questo caso il cellulare è vissuto come un prolungamento del proprio sé e la sua disconnessione come una privazione personale
  • Narcisismo digitale: tendenza che porta a eccedere con i selfie e la loro pubblicazione sui social
  • Challenge o Sfide Social: racchiudono tutte quelle catene (tipo Sant'Antonio) che nascono sui social network in cui si viene nominati o chiamati da altri partecipanti attraverso un messaggio o segnalazione (tag)
  • Hikikomori: è una patologia che coinvolge milioni di giovani che si autorecludono rimanendo in contatto con il mondo esterno solo attraverso la rete!
    …….
    Tratto dal libro "Crescere nell'era digitale", di Giorgio Capellani, ed. Edilibri

Marcello Pamio - 8 aprile 2023
La radiazione maggiormente rappresentata nello spettro solare è quella infrarossa (5/10% ultravioletti - 30/35% luce visibile - 55/65% infrarossi).
La luce del mattino (blu) serve a svegliarci (cortisolo, serotonina), mentre la luce della sera/tramonto (rossa e infrarossa) rilassa e ci prepara al sonno (melatonina)!
La nostra evoluzione è avvenuta per millenni alla luce del Sole, poi da circa 100 anni fa l’invenzione della corrente e delle lampade ci hanno separato da questa vitale e salvifica relazione diretta!
La Luce è vitale per TUTTI i processi biochimici: funzioni ormonali, digestive, metaboliche, ecc.
La melatonina è uno degli ormoni più importanti per la Vita, e viene prodotta dalla ghiandola pineale al buio o in presenza di luce infrarossa, la luce blu invece (pc, tv, smartphone, tablet) la blocca!
Di recente hanno scoperto che anche il mitocondrio cellulare è in grado di produrre melatonina quando viene raggiunto dalla radiazione infrarossa! La cosa incredibile è che la quantità di melatonina prodotta dai mitocondri è il 95% di tutta la melatonina dell’organismo!!!
Non solo non ce lo dicono, ma stanno facendo di tutto per farci ammalare…

TRATTO DAL LIBRO "LA LUCE" DI MARCELLO PAMIO.
ORDINA https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-luce.php

Marcello Pamio - 8 aprile 2023
Al mattino lo spettro della Luce è più spostato verso il blu e l’ultravioletto (vedere immagine), mentre alla sera è più spostato verso il rosso e l’infrarosso.
Dall’andamento della luce naturale che si sposta dal viola al rosso nell’arco della giornata è possibile comprendere quali solo le lampade dannose o salutari.
Le classiche lampadine a filamento, ad incandescenza (e alogene) sono quelle con la maggior presenza di infrarossi. Come mai sono proprio quelle messe al bando? Si certo, per la nostra salute!
La maggior parte delle luci a LED sono raffreddanti e spingono verso il blu e l’ultravioletto. Non andrebbero mai usate di sera, perché la luce blu impedisce alla pineale di produrre melatonina, quindi le persone che non riescono a dormire bene sono quelle che si espongono a tale luce (smartphone, tablet, pc, ecc.)
La casa verso sera dovrebbe essere invece illuminata con le lampade a filamento oppure a infrarossi o a LED ma calde (1400-2200 K).
Ci privano delle cose utili perché lo scopo è farci ammalare…

TRATTO DAL LIBRO "LA LUCE" DI MARCELLO PAMIO (https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-luce.php) ☀️
ORDINA https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-luce.php

Marcello Pamio - 4 aprile 2023
Durante i processi digestivi (prima nello stomaco e poi nel tenue) il glutine, la proteina indigeribile di alcuni cereali, viene idrolizzato in peptidi. Questo è permesso dalle transglutaminasi intestinali che modificano l'amminoacido glutammina.
Nelle persone celiache secondo la narrazione si formano anticorpi anti-transglutaminasi che sono la causa del processo infiammatorio e del danno a carico dei villi. La celiachia dipenderebbe per il 40% dai geni (quindi dalla sfiga), per un altro 40% dall'alimentazione e il restante 20% da fattori misteriosi (quindi sfiga al quadrato). Ma è proprio così? No, e infatti secondo le Leggi Biologiche qualsiasi intolleranza alimentare è un Binario Conflittuale millimetrico in cui è coinvolto un alimento (di solito proteina o zucchero) che rappresenta il fattore di innesco del Programma Sensato Biologico e Speciale chiamato "malattia". Il conflitto iniziale (detto Programmante) avviene spesso durante l'allattamento e/o svezzamento! È assai nota infatti una correlazione fra la durata dell'allattamento al seno e il ritardo nella comparsa della malattia celiaca.
Staccare la tetta ad un cucciolo è uno dei passaggi più delicati e traumatici se fatto in maniera scorretta. La tetta e il latte materno infatti non rappresentano solo il contatto con la propria divinità-mamma, ma da questi dipende la sopravvivenza stessa! Quindi staccare il capezzolo ad un neonato è sempre un conflitto importante (anche nell'adulto 😉). Se infatti il cucciolo lo vive come "distacco", "separazione" con un vissuto di "contrarietà indigesta" il suo cervello registra tale sofferenza. E con cosa le mamme iniziano lo svezzamento? Con pappette invereconde a base di glutine! Eccolo qua il Binario: il cervello associa il "glutine" a "sofferenza da distacco e contrarietà indigesta" e noi lo chiamiamo celiachia!
Slattare con lentezza e mai con il glutine!
Disinformazione.it (https://t.me/marcellopamio)