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Ci hanno sempre detto che la causa dei sintomi della menopausa, come vampate di calore, sbalzi d'umore, insonnia e osteoporosi, è dovuta ai bassi livelli di estrogeni.
Peccato che le donne in menopausa delle tribù native, che vivono con uno stile di vita tradizionale, non soffrono di nessun sintomo legato alla menopausa, nonostante i bassi livelli di estrogeni.
Quindi come la mettiamo?
Allora forse ci sono altre cause!
La conferma è che quando le donne native adottano una dieta e uno stile di vita occidentale, quello bello pregno di farine, di carboidrati e zuccheri, sapete cosa succede?
Iniziano a sperimentare proprio i sintomi caratteristici della cosiddetta Sindrome della menopausa!!!
C'è forse qualcosa che non va nel nostro stile di vita!!!
Per cui prima di prendere ormoni di sintesi o altre porcate chimiche non è meglio modificare la nutrizione? Eliminando i carboidrati per esempio!
Provare per credere.

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La radiazione maggiormente rappresentata nello spettro solare è quella infrarossa (5/10% ultravioletti - 30/35% luce visibile - 55/65% infrarossi).
La luce del mattino (blu) serve a svegliarci (cortisolo, serotonina), mentre la luce della sera/tramonto (rossa e infrarossa) rilassa e ci prepara al sonno (melatonina)!
La nostra evoluzione è avvenuta per millenni alla luce del Sole, poi da circa 100 anni l’invenzione della corrente e delle lampade ci hanno separato da questa vitale e salvifica relazione diretta!
La Luce è vitale per TUTTI i processi biochimici: funzioni ormonali, digestive, metaboliche, ecc.
La melatonina è uno degli ormoni più importanti per la Vita, e viene prodotta dalla ghiandola pineale al buio o in presenza di luce infrarossa, la luce blu invece (pc, tv, smartphone, tablet) la blocca!
Di recente hanno scoperto che anche il mitocondrio cellulare è in grado di produrre melatonina quando viene raggiunto dalla radiazione infrarossa! La cosa incredibile è che la quantità di melatonina prodotta dai mitocondri è il 95% di tutta la melatonina dell’organismo!!!
Non solo non ce lo dicono, ma stanno facendo di tutto per farci ammalare…

Tratto dal libro di Marcello Pamio "La Luce (https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__luce-marcello-pamio-libro.php?id=211408)

La melatonina è un ormone naturalmente prodotto dalla ghiandola pineale (o epifisi) e responsabile di migliaia di interazioni biochimiche (vedi i vari collegamenti nell'immagine sopra).
Va specificata una cosa: il 95% della melatonina prodotta (chiamata non a caso "segnale ormonale dell’oscurità) deriva dai mitocondri cellulari e non dalla pineale. Questo avviene quando siamo al buoio o ci esponiamo a luce rossa e infrarossa!
Quindi l'ormone non può venire rilasciato in maniera sana e corretta se alla sera ci esponiamo alla luce blu prodotta da: tv, smartphone, tablet e luci a LED. Chiaro?
Vediamo qualche funzione della melatonina.
Regola il ciclo sonno-veglia; migliora la salute delle ossa; previene/riduce il danno cellulare; cala l'infiammazione; abbassa la pressione arteriosa; tiene sotto controllo l'ansia; riduce i dolori; controlla la glicemia e migliora il profilo lipidico; regola il sistema cardiocircolatorio e quello immunitario; tiene sotto controllo alcune funzioni endocrine e riproduttive; gioca un ruolo importante nel metabolismo energetico, ecc.
Questo è solo quello che sappiamo dell'ormone, ma sicuramente c'è molto di più.
Esporsi il più possibile alla luce solare, soprattutto verso il tramonto dove la componente è non a caso rossa e infrarossa. E di sera la casa andrebbe illuminata con lampade a luce rossa o a incandescenza (avete capito perché le hanno tolte dal commercio, dandoci quelle a LED a luce fredda?).

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Indossare gli occhiali da sole può avere effetti inaspettati sulla salute.
Le lenti hanno un filtro solare UV400 specifico per proteggere gli occhi per almeno il 95% dei raggi UVA e il 99% di quelli UVB.
I raggi più nocivi secondo gli scienziatih.
Ricordate che loro ci tengono alla nostra salute 😂
L'uomo è immerso nella luce solare da centinaia di migliaia di anni e non mi risultano che in passato ci fossero tanti danni oculari, come invece ci sono oggi.
Bloccando infatti queste radiazioni vitali per l'occhio, il cervello e le ghiandole endocrine (pineale), si va ad interferire negativamente con una miriade di processi naturali dell'organismo. Il risultato è un indebolimento dell'uomo!
Lo stanno facendo con i filtri negli occhiali, con i filtri nelle creme solari per la pelle (che bloccano non a caso la produzione della Vitamina D) e bloccando certe radiazioni con la geo-ingegneria (sostanze che assorbono e nanoparticolati metallici che riflettono la luce)!
La luce solare va presa sempre ma in modo saggio, a piccole dosi costanti per ri-educare gli occhi e la pelle (ovviamente non imbrattata e unta da porcherie chimiche) a godere appieno delle frequenze e radiazioni della Luce che il Sole da miliardi di anni ci dona.
Questo aiuta il corpo e il Sistema Immunitario a rimanere in equilibrio.
Infine la tecnologia (quella seria) ci ha messo a disposizione lampade a infrarossi e lampade a UV in caso di assenza e/o carenza di luce…

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Ecco la colazione del super eroe, quella che faccio ogni mattina, sbafandomi due ovetti minimo.
Così dovrebbe presentarsi un uovo come dio comanda, fatto da galline felici alimentate in modo sano: il tuorlo dev'essere di un arancione vivo ricco di sostanze e non giallo pallido!
La cottura migliore è quella che cuoce l'albume e mantiene il tuorlo più crudo. Quindi cottura alla coque, in camicia o all'occhio di bue.

Le uova, come dico spesso, sono un vero e proprio super food in grado di apportare: Vitamine A, B, B2, B3, B6, B7, B12, E, D, K; Potassio, Zinco, Tiamina, Riboflavina, Luteina, Lecitina, Ferro, Acido folico, Acido Pantotenico, Niacina (Vitamina PP), Biotina, Colina, Selenio, Zeaxantina, Fosforo, Acidi grassi Omega-3.
Altro che integratore….

L'albume è proteico e contiene: ovoalbumina, conalbumina, ovoglobuline, ovomucina, avidina e lisozima.
Il tuorlo invece è ricco di acidi grassi insaturi, Omega 6, Omega 3 (EPA e DHA), importantissimi per contrastare le malattie cardiovascolari ed infiammatorie, proprio quelle causate - secondo i preti in camice bianco - dal colesterolo 😂

Se volete salvarvi la vita, fate il contrario di quello che dice la medicina! Non si sbaglia quasi mai.

Poi c'è il problema dell'ormone maschile per eccellenza: il testosterone!
Fra i tanti motivi del continuo declino dei livelli di questo ormone sessuale negli ultimi decenni, uno è quasi sicuramente il ridotto consumo di uova e colesterolo.

Ricordo infatti che il colesterolo (di cui il tuorlo d'uovo è ricco) è fondamentale per la sintesi di questo ormone. E' il precursore degli ormoni sessuali (cortisolo, androgeni vari, ecc.).

Negli uomini le cellule di Leydig nei testicoli utilizzano il colesterolo trasportato dal sangue e lo trasformano in testosterone, anche se questo processo diminuisce con il passare dei decenni.

Ma le uova hanno anche altre molecole importanti per la sintesi di questo ormone, come l'acido D-aspartico (uno dei principali regolatori della neurogenesi adulta e svolge un ruolo importante nello sviluppo della funzione endocrina), ed il consumo regolare dei tuorli può certamente aiutare a mantenere una corretta sintesi.

Da notare come il testosterone sia un ormone fondamentale non solo per gli uomini, ed anzi il suo uso terapeutico come terapia ormonale sostitutiva è ben più efficace per le donne, ed enormemente più sicuro, degli estrogeni comunemente usati.
Quindi come mai le donne con problematiche ormonali non consumano più uova? Per la colossale cagata inventata dai medici ancora a metà del secolo scorso, che vedrebbe il colesterolo la causa principale delle malattie cardiovascolari.

L’orologio biologico interno è regolato da un gruppo di cellule nel nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo. Questo nucleo viene informato sulla intensità della luce esterna dalle cellule fotosensibili della retina e adatta i ritmi biologici del nostro corpo a quelli dovuti al susseguirsi di giorno e notte.
Quindi le informazioni che partono dal nucleo modulano gli ”orologi interni” di organi e cellule!
I segnali relativi all’informazione luminosa arrivano agli occhi sotto forma di onde scalari e tramite il tratto retino-ipotalamico modificano la salute del corpo.
La letteratura afferma che segnali esterni come la luce (fotobiomodulazione) e deboli campi elettrici e magnetici pulsati possono aiutare a ristabilire i ritmi alterati.

Secondo la legge di Stark-Einstein il cambiamento fotochimico può essere innescato solo dalla luce assorbita. L’acqua è un fotoaccettore biologicamente importante nell’intervallo 600-1100 nm (luce rossa e infrarossa). Non a caso gli esseri umani sono composti per il 60-70% di acqua in peso.
Gli studi dimostrano inoltre che l’acqua fornisce percorsi efficienti per l’immagazzinamento, la separazione e il successivo rilascio di cariche, grazie all'acqua nello stato di gel (acqua EZ).

Ecco perché una maggiore strutturazione dell’acqua favorisce l’attività della rete proteica e dei nodi di segnalazione dipendenti dall’energia.
Pertanto le interazioni luce-acqua possono rappresentare una nuova via per l’accoppiamento dei ritmi fisiologici mediante il trasferimento di energia esterna in un regime multifrattale altamente efficiente. Tale interazione nei tessuti può alimentare e modulare selettivamente i ritmi fisiologici per aiutare a ristabilire l’omeostasi-omeocinesi nei sistemi biologici.
La fotobiomodulazione e la fototerapia sono il futuro della medicina! Nulla di nuovo all'orizzonte visto che la luce solare, nella sua interezza spettrale, ha accompagnato e protetto l'uomo da milioni di anni!

L’ipotalamo è una vera e propria interfaccia fra cervello e corpo. E' la struttura che riceve tutte le informazioni (interne ed esterne) e di conseguenza ne è influenzata: ansia, paura, angoscia, depressione, rabbia possono alterarne la sua attività!

E' bene sapere che l'ipotalamo è connesso con tutto il corpo attraverso due vie: i nervi che formano il sistema ortosimpatico e parasimpatico e la via ormonale.
Attaccata a questa struttura c'è una importantissima ghiandola: l'ipofisi. Ma è proprio l'ipotalamo che decide vita e morte degli ormoni secreti dall'ipofisi che poi raggiungono qualsiasi parte dell'organismo!

Ora forse è più chiaro l'Effetto Nocebo. Fenomeno correlato ad aspettative negative che producono un peggioramento fisico soggettivo ma assolutamente reale!
Le aspettative giocano un ruolo cruciale in ambito medico-sanitario, e l'ansia anticipatoria è uno dei meccanismi cruciali nell'insorgenza di una risposta negativa!

Potete così comprendere a cosa servono realmente i media mainstream! Da una parte a spacciare falsità seriali e a distrarre le coscienze, ma dall'altra a inoculare costantemente paura e ansia nei cervelli anchilosati dei sudditi, così da creare effetti nocebo a manetta. Gli ultimi quattro anni sono da manuale!
I media sono i terroristi più pericolosi al mondo, al cui paragone i gruppi (inventati) al-Qaeda e Isis sono gattini che fanno le fusa.
Ecco un altro buon motivo (come se mancassero) per spegnere i media, per togliere loro il potere!

Marcello Pamio - 7 aprile 2023
Oltre a produrre l'adrenalina, le ghiandole surrenali secernono altri ormoni che controllano il metabolismo e la chimica corporea. Questo gruppo di ormoni proviene dallo strato esterno della ghiandola, o corteccia, e quello principale viene denominato cortisone.
Uno degli effetti più manifesti dei corti-costeroidi quello di ridurre l'infiammazione e alcune reazioni allergiche. Il problema è che questa utile proprietà costituisce solo una delle varie azioni di questi potentissimi ormoni, che anche a dosi moderate possono sconvolgere in modo drastico l'equilibrio chimico dell'organismo e dare luogo a grave tossicità, fino al decesso. Possono inoltre arrestare la produzione da parte del corpo dei suoi stessi steroidi e le conseguenze vanno dall'aumento della suscettibilità, alla depressione del sistema immunitario a infezioni varie.
Gli effetti collaterali negativi degli steroidi sono ben noti ai medici, ma poca attenzione viene prestata alla loro psicoattività. Questi farmaci infatti possono dar luogo a euforia estrema, simile alla fase maniaca della psicosi maniaco-depressiva: in questi casi la capacità di giudizio può essere fortemente limitata e il comportamento può farsi irregolare e illogico. Con l'uso continuato questa euforia iniziale può trasformarsi in una intensa depressione!
Gli steroidi possono rendere psicotici alcuni individui o far venire loro manie suicide!
Come mai nessuno ce lo dice? Dando per scontato che i camici bianchi lo sappiano!

Tratto dal libro "Dal cioccolato alla morfina: tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente", ed. Arcana
Disinformazione.it (https://t.me/marcellopamio)

Marcello Pamio

Jennifer ha 37 anni e circa un anno e mezzo fa le viene diagnosticata una Tiroidite di Hashimoto grave. All’esame ecografico infatti la tiroide appare “di dimensioni nei limiti, un po’ globosa, ipoecogena e diffusamente disomogenea. Marcato diffuso incremento della vascolarizzazione intraparenchimale”. Diagnosi, come detto: “Ipotiroidismo in tiroidite cronica autoimmune”.
Qualche giorno fa, a gennaio 2021, Jennifer viene visitata da uno dei più bravi endocrinologi del Veneto ed il risultato è sorprendente: è guarita. Non c’è più la tiroidite!
Il medico stupito le dice che è un caso rarissimo, infatti nella sua carriera ha visto solo due guarigioni oltre alla sua.

Tiroidite di Hashimoto
Detta anche tiroidite cronica autoimmune, è ufficialmente un’infiammazione seria della ghiandola. Per motivi che ancora la medicina non sa spiegare, il sistema immunitario attacca se stesso. La tiroide viene infatti invasa dai globuli bianchi e vengono creati degli anticorpi che la attaccano.
Se crediamo a questa narrazione, per il cosiddetto “effetto nocebo”, saremo malati per tutta la vita. Per fortuna ci sono persone che ragionano con la propria testa e soprattutto non si accontentano delle pseudospiegazioni della medicina allopatica, che in questo caso (come nella totalità dei casi?) non ne conosce l’eziopatogenesi.
Prima di vedere cos’ha fatto Jennifer per invertire la diagnosi è importante conoscere il senso biologico della tiroide...

Senso biologico della tiroide
Me ne sono già occupato in precedenti articoli di cui vi rimando alla lettura per completezza, ma in sintesi la tiroide è “l’Organo del Tempo”!
La sua derivazione embriologica: tessuto endodermico che la collega ai bisogni primari e primordiali, possiamo per semplicità dire che gestisce il “boccone vitale”, il boccone legato alla sopravvivenza.

La tiroide infatti nasce in risposta alla rapidità di azione nella vita!

Il poter afferrare velocemente un boccone (ovviamente non solo in senso alimentare) o il doverlo espellere altrettanto rapidamente perché “tossico”, sono funzioni di primaria importanza!

Gli ormoni tiroidei non a caso rivestono un ruolo centrale nell’accelerare la velocità di reazione dell’organismo ed entrano in gioco quando si è presi da un’urgenza, quando abbiamo necessità di essere molto veloci. Il lobo di destra viene attivato quando non si è abbastanza rapidi da riuscire ad afferrare un “boccone” e quindi accaparrarsi qualcosa, quello di sinistra quando non siamo abbastanza veloci nel liberarci da quel boccone. In pratica si fa tutto di corsa, mille cose diverse, come se fosse questione di vita o di morte!
Quello che non si fa è l’unica cosa realmente utile per la tiroide...

Per essere veloci nella vita la natura ha contemplato la tiroide!

Detto questo vediamo cosa realmente ha fatto Jennifer.
Ha iniziato togliendo gli alimenti che infiammano pesantemente la ghiandola, come per esempio il glutine e le solanacee (pomodori, patate, melanzane…). Se alla base c'è un'infiammazione è ovvio che ridurla medianta la nutrizione aiuta il terreno!
Poi si è presa del tempo per se stessa!
Sì, avete letto bene: del tempo per sé!
Fermarsi per godere e gioire della Vita, tornare a provare piacere per le cose che si fanno in maniera però prioritaria, cioè mettendosi al centro di tutto, dimenticandosi la fretta.

Potranno sembrare delle sciocchezze per gli sprovveduti che non hanno problemi, ma per una donna tiroidea, una che viaggia (o ha viaggiato) a velocità supersonica, il cui cervello vive nella fretta, è difficilissimo! Sono maestre nel fare mille cose, ma per gli altri. Nel momento in cui ci si ferma realmente, il cervello dopo un po’ si renderà conto che questo stop, il prendersi del tempo NON è mortale e si costruiranno nuove reti neurali…
Alla fine il meccanismo biologico (tiroidite per esempio) non avrà più senso di continuare.
Dobbiamo comprendere che il cervello, l’organo più complesso dell’universo, non fa nulla di sbagliato. Se attiva un organo (o una ghiandola come tiroide, prostata, ecc.) non lo fa certo per cattiveria o per sfortuna: lo fa perché NOI non abbiamo fatto l’azione che avremmo dovuto fare! Per questo lavoro “sporco” che fa al nostro posto, c’è ovviamente uno scotto da pagare…

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Marcello Pamio

La tiroide è una piccola ghiandola del peso di circa 20 grammi che appartiene al sistema endocrino: produce, immagazzina e soprattutto rilascia alcuni ormoni tiroidei nel sangue.
Oggi appartiene all'apparato endocrino ma non è sempre stato così, perché in una precedente fase evolutiva la tiroide e le paratiroidi erano ghiandole esocrine che rilasciavano i loro secreti nel lume intestinale.
L'origine del nome indica anche la sua funzione: Tyro=scudo ed Eido=immagine, e difatti la sua forma ricorda quella di uno scudo.
Si trova nel collo, contigua posteriormente alla trachea, ed è formata da due lobi ghiandolari, uno a destra e uno a sinistra.
La parte funzionale della tiroide è il follicolo costituito da un strato di cellule epiteliali, i tireociti, che sintetizzano gli ormoni iodati.
La tiroide è controllata dall’asse centrale: ipotalamo-ipofisi-tiroide. L'ipofisi anteriore produce l'ormone TSH, che stimola appunto la tiroide. La delicatissima interazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-tiroide mantiene stabile la quantità degli ormoni tiroidei che circolano nel sangue.
Gli ormoni tiroidei sono importantissimi ed infatti interagiscono in pratica con tutto l'organismo:

  • aumentano il consumo di ossigeno e la produzione di calore
  • aumentano il metabolismo del colesterolo
  • aumentano l'assorbimento dei carboidrati
  • diminuiscono il glicogeno epatico,
  • aumentano l'attività del sistema simpatic
  • stimolano il sistema nervoso centrale
  • stimolano la normale crescita e sviluppo corporeo.

La sua principale funzione è però quella di produrre gli ormoni T3 e T4, essenziali per la regolazione del metabolismo.
Quando si parla di tiroide non si può non parlare dello iodio, l'alogeno che rappresenta il materiale primario di questi ormoni, poiché forma il 65% del peso della T4, anche se detto tra noi, per il senso biologico di questa ghiandola lo iodio ha una rilevanza molto marginale...

Derivazione embriologica
La tiroide è costituita da tre foglietti embrionali diversi: la ghiandola è di derivazione endodermica, i dotti tiroidei derivano dall'ectoderma, mentre i vasi ed il connettivo dal mesoderma.
Per questo lavoro ci occuperemo solo della ghiandola (endodermica), che, come abbiamo visto nei precedenti approfondimenti (stomaco, intestino, fegato, prostata), deriva dal tessuto o foglietto embrionale primordiale che gestisce il "boccone vitale", il boccone legato alla sopravvivenza.
La tiroide infatti nasce in risposta alla rapidità di azione nella vita! Il poter afferrare velocemente un boccone (non solo alimentare ovviamente), o il dover espellerlo altrettanto rapidamente perché per esempio è “tossico”, sono funzioni assolutamente vitali.
Si potrebbe obiettare che la ghiandola non è vitale perché se una volta tolta si può vivere lo stesso, e questa osservazione è corretta, ma si vive solo prendendo degli ormoni per bocca, altrimenti sopraggiunge la morte. E' vitale perché in Natura non è contemplato l'Eutirox!
Gli ormoni tiroidei hanno un ruolo importantissimo nell'accelerare la velocità di reazione dell'organismo ed entrano in gioco quando siamo presi da un’urgenza, quando abbiamo necessità di essere molto più veloci. Per essere più precisi, il lobo di destra entra in gioco e viene attivato quando non si è abbastanza veloci da riuscire ad afferrare il boccone e quindi accaparrarsi qualcosa.
Il lobo di sinistra invece si attiva quando non siamo abbastanza veloci nel liberarci da un boccone.
La tiroide è funzionale non solo per afferrare velocemente la preda, ma anche per sfuggire dal predatore. Risponde al classico dilemma biologico "mangiare o essere mangiati".

Per essere veloci nella vita
la natura ha contemplato la tiroide!

Ipertiroidismo
E' la condizione in cui ci sono troppi ormoni in circolo sanguigno, il che indica una iperattività della ghiandola.
Questa cascata ormonale risponde ad una necessità biologica dell'individuo che si trova nella condizione di dover far presto a conseguire ciò che gli è necessario o di rigettare rapidamente ciò che il suo cervello ritiene dannoso o pericoloso.
Come detto prima, siamo nel tessuto del “boccone vitale”, e il sentito è quello di dover far presto a prenderlo o rigettarlo.

La tiroide
dà il tempo e il ritmo

Una volta l'uomo doveva far presto a raccogliere il cibo o sfuggire da pericoli e animali predatori, oggi il cervello dell'uomo attiva la ghiandola tiroidea quando si deve essere veloci in una competizione con altri individui - a lavoro per esempio, oppure in famiglia.
La sintomatologia dell'ipertiroidismo è dovuta all'eccesso di ormoni tiroidei: perdita di peso, nervosismo e irritabilità, intolleranza ai climi caldi, eccessiva sudorazione, tremori, debolezza muscolare, tachicardia, palpitazioni, ipereccitabilità emozionale, apprensione, insonnia, perdita di grasso e di massa muscolare, aumento di volume della tiroide, perdita di capelli, amenorrea, tremori delle dita, cute assottigliata, esoftalmo (occhi sporgenti).

Si fa tutto di corsa
come se fosse questione
di vita o di morte!

Sono i sintomi che indicano chiaramente una fase di conflitto attivo, per esempio l'esoftalmo (occhi sporgenti) è illuminante perché rappresenta il classico segnale di paura, per cui la persona spalanca e sporge gli occhi per scovare e vedere meglio e prima il pericolo...
In simili condizioni il cervello attiva la ghiandola, fa aumentare la sua funzione (e quindi anche la massa) perché reputa necessari molti ormoni in circolo per fare presto a risolvere il problema.
Agli esami diagnostici, come per esempio la scintigrafia, la tiroide presenta un nodulo unico detto "caldo".

Biodecodifica
Per aiutare una ghiandola tiroidea iperattiva è necessario fermarsi, PRENDERSI IL TEMPO!
Fermarsi per godere e gioire della Vita, tornare a provare piacere per le cose che si fanno, dimenticandosi la fretta. Se non proviamo piacere perché la nostra vita è costellata solo da impegni e doveri (lavorativi, famigliari, sociali, ecc.), allora diventa di vitale importanza ritagliarsi del tempo per noi stessi: staccare la spina e allontanarsi da tutti quanti, smartphone incluso.
Sarà molto difficile per una donna tiroidea, che viaggia a velocità supersoniche e il cui cervello vive costantemente nella velocità e fretta, ma non ci sono molte altre strade.
Se ci si ferma, alla fine il cervello si renderà conto che NON è così mortale, e alla fine il meccanismo biologico non avrà più senso di continuare. Si formeranno così nel cervello nuove reti neurali...

Ipotiroidismo
Al contrario di quanto appena detto, l'ipotiroidismo è la condizione in cui avviene una ridotta produzione di ormoni tiroidei, oppure la loro mancata utilizzazione.
L'ormone T4 viene prodotto all'interno della tiroide per poi essere convertito nella forma attiva T3 nei tessuti periferici. In alcune condizioni stressogene, la tiroide può produrre una sufficiente quantità di T4 da ottenere un valore plasmatico normale, ma la sua conversione in T3 può essere inibita causando un'insufficienza relativa di T3 attivo. In questo caso i pazienti possono manifestare i sintomi di ipotiroidismo.

Il senso biologico
Abbiamo detto che gli ormoni tiroidei servono ad accelerare il metabolismo e la reazione dell'uomo nei confronti a uno o più eventi, per cui la mancata secrezione di questi ormoni ha a che fare con un risentito ben preciso: la persona vorrebbe rallentare, cioè slegarsi dallo scorrere del tempo che appare troppo veloce. Vorrebbe quindi distaccarsi da ciò che la sta coinvolgendo.
L'ipotiroidismo è la soluzione di un lungo periodo di ipertiroidismo, di iperattività della ghiandola. Molto spesso questa condizione non viene diagnosticata perché in una società come la nostra le persone attive e intraprendenti, quelle che dormono poche ore per notte e lavorano 12 ore al giorno, vengono addirittura premiate; ma quando il processo s'inverte e si passa all'ipotiroidismo, arriva la diagnosi perché i disturbi sono importanti e possono destare preoccupazioni: scarsa energia, affaticamento e stanchezza (specialmente al mattino), disturbi del sonno, difficoltà a perdere peso, intolleranza al calore e/o al freddo specie alle mani ed ai piedi, depressione e sbalzi di umore, fobie, lentezza mentale, assenza di memoria, cefalee od emicranie, gonfiore della faccia e ritenzione idrica, acne, pelle secca, unghie fragili, aerofagia e flatulenza, stipsi o diarrea, difficoltà di deglutizione, indigestioni, alterazioni mestruali, problemi di fertilità, ridotta libido, rigidità articolare e crampi muscolari, frequenti infezioni respiratorie, allergie, asma, palpitazioni e/o problemi cardiaci, disturbi visivi.
Quando una persona si sente costantemente stanca, alla fine va a fare gli esami del sangue e spesso torna a casa con la diagnosi di ipotiroidismo. Ma per fortuna le lobbies hanno inventato il farmaco d'elezione...
Va detto che i farmaci come l'Eutirox vanno contro la biologia perché mantengono la persona in perenne conflitto attivo, in pratica mantengono la donna in conflitto attivo per sempre, o almeno fintantoché la prende.

Tiroiditi
Ne esistono di acute, subacute, croniche e autoimmuni (Tiroidite di Hashimoto).
Quella di Hashimoto è la forma più frequente e colpisce di preferenza il sesso femminile con un rapporto di 5 a 1 rispetto a quello maschile.
Per la biologia la tiroidite non è causata da un sistema immunitario che di punto in bianco un giorno, si sveglia iniziando ad attaccare la ghiandola tiroidea, ma rappresenta la fase di riparazione di una attivazione ghiandolare tiroidea recidivata diverse volte.

Conclusione
Abbiamo visto che la tiroide è l'organo del tempo, che dà il tempo, la velocità e anche il ritmo, alla Vita!
Questo è il motivo per cui se si vuole intervenire biologicamente sulla ghiandola per riequilibrarne il funzionamento è necessario fermarsi per ritrovare nel proprio spazio vitale il proprio tempo, iniziando a provare piacere.
Fermarsi deve diventare la parola chiave, e il termine “fermarsi” va preso alla lettera e significa proprio questo: non fare assolutamente nulla!
Non vale fermarsi dal lavoro, per esempio, dedicandosi ad altro. Il senso è fermarsi per far comprendere al cervello che la pausa non è mortale.
Per cui potrebbe essere interessante iniziare prendendosi due o tre giorni, un fine settimana, staccando con il mondo intero, parenti inclusi. Si può andare in un centro benessere, una spa, oppure una baita in montagna, ecc. Il luogo è secondario rispetto all'intento di non fare nulla, a meno che il posto non sia stressogeno per altri motivi (troppa gente, fastidi vari, ecc.).
Così facendo si possono formare nell'encefalo nuove reti neurali che andranno a modificare quelle precedenti e l'imprinting che abbiamo ricevuto da piccini, perché va detto a questo punto che il problema del tempo (quindi della tiroide) nasce come rete neurale nei primi 6 mesi di vita, quando non ci viene dato dalla mamma “il diritto ad esistere” e il “diritto di avere tempo per sé”.
Nasciamo cerebralmente immaturi e rimaniamo in questa condizione per diversi anni, e questo è il motivo per cui quello che ci accade nei primissimi mesi ci condiziona per tutta la vita.
Le reti sinaptiche si formano fuori dall'utero materno e la “programmazione” avviene nei primi 3 anni di vita quando il cervello comincia a confrontarsi con la realtà esterna.
Se per esempio la mamma non si prende il tempo da dedicare esclusivamente al proprio cucciolo, se non se lo tiene strettamente a contatto con la pelle (come avviene normalmente invece nelle popolazioni di colore dove il bimbo è sempre a contatto con la mamma grazie ad una fascia), si possono creare dei conflitti “programmanti” che andranno ad interessare organi specifici come la tiroide e le surreni. Questi bambini crescendo saranno sempre stanchi (surreni) oppure ipercinetici (tiroide).


Marcello Pamio

Il 24 giugno di quest’anno è morto, alla veneranda età di 102 anni, il chimico George Rosenkranz.
Stiamo parlando di uno dei padri della pillola anticoncezionale, farmaco che nel 2020 spegnerà ben 60 candeline.

Rosenkranz, ebreo ungherese, scampato all’olocausto si rifugiò prima a Cuba e poi in Messico, dove entrò a lavorare nei laboratori della casa farmaceutica Syntex. Qui mise insieme un gruppo di lavoro che si dedicò agli ormoni di sintesi.
I ricercatori sapevano già all’epoca che alti livelli di estrogeni e progestinici inibivano l’ovulazione, ma il grosso problema era che produrre ormoni dagli animali (per esempio estraendoli dall’urina delle cavalle mantenute gravide) costava troppo.

Il 15 ottobre del 1951 Rosenkranz - assieme ad un rifugiato austriaco, Carl Djerassi, e ad uno studente, Luis Miramontes - sintetizza la progestina (chiamata norethindrone o norethisterone), che viene subito usata non come anticoncezionale, ma per il trattamento della fertilità.
La pillola costava poco ed era di facile utilizzo.

Ci vollero ben 10 anni affinché venisse commercializzata come pillola anticoncezionale vera e propria!
Storicamente però il periodo era molto particolare e infatti molte lobbies non si mostrarono entusiaste del nuovo prodotto: temevano il boicottaggio e le proteste dei numerosi gruppi religiosi.
Negli anni Sessanta invece, il clima generale divenne molto più favorevole e la pillola venne ripresa da altri ricercatori sempre della Syntex guidati da M.C. Chang, Gregory Pincus e John Rock. E lanciata nel mondo.
Era un periodo, questo, in cui già lo spettro di un mondo predestinato ad un eccesso di popolazione allarmava scienziati e governi. Nacque allora la corsa frenetica per il controllo delle popolazioni...

L’uso della pillola anticoncezionale si diffuse rapidamente, e questo segnò una svolta epocale dal punto di vista dei costumi: era infatti la prima volta che si forniva alle donne la possibilità di separare il sesso dal concepimento!
Questo farmaco avrebbe liberato le donne anche dal peso di gravidanze indesiderate, aprendo così la porta ad una maggiore eguaglianza e libertà.
Attualmente nel mondo ci sono oltre 150.000.000 di donne che hanno scelto la pillola quale metodo anticoncezionale preferito. Gli esperti dicono che tale farmaco sia stato una delle medicine più studiate della storia.

Ma è vero? Ed è tutto oro quello che luccica?
Quando si toglie il velo sottile del lancio pubblicitario, delle dissimulazioni farmaceutiche e dei tentativi clinico-sanitari, emerge purtroppo un altro quadro che rivela le conseguenze distruttive sulla salute e il benessere delle donne, causate dagli ormoni steroidi.
Secondo un rapporto del novembre 1995 del bollettino «Natural Fertility Management», questo farmaco provoca circa 150 mutamenti chimici nel corpo di una giovane donna!
Gli ormoni dirigono e determinano i processi fisiologici, inoltre possono influenzare anche gli stati emozionali e psicologici.

Quando una donna è incinta i livelli di tali ormoni crescono e la produzione di ovuli viene arrestata. I livelli ormonali continuano a salire durante la gravidanza segnalando al cervello di smettere di secernere ormoni che stimolano la produzione di ovuli. La pillola, imitando questa azione, inganna continuamente il cervello facendogli credere che la gravidanza sia avvenuta.
Di fatto vengono bloccate le mestruazioni e le perdite di sangue che si verificano ogni mese dipendono dalla sospensione per sette giorni degli ormoni sintetici (quindi il nome corretto dovrebbe essere «perdite da privazione» e non mestruazioni).

Lateralità e bilancia ormonale
La cecità dell’essere umano e l’incapacità della “scienza” da lui stesso creata ci hanno impedito di osservare la Natura e la sua perfezione. Ed oggi rimaniamo ciechi di fronte ad evidenze impossibili da non vedere. Interveniamo, senza alcun rispetto, attraverso la chimica in un sistema che usa la chimica come secondo messaggero, senza neppure conoscerne meccanismi, funzionamento e regole. E’ lecito, o forse no qualora vi siano dei sintomi, ma in assenza di un problema alcuno, introdurre sostanze chimiche nel corpo è, se non altro, privo di ogni razionalità.
Il nostro cervello è alimentato da “corrente elettrica” e quando questa smette di scorrere veniamo dichiarati morti! E' grazie proprio a questa corrente che si scatenano una miriade di reazioni chimiche, che noi in maniera alquanto presuntuosa reputiamo giuste o sbagliate.

Una di queste è la delicatissima produzione di ormoni sessuali: testosterone ed estrogeni.
Quindi, li somministriamo esternamente senza alcun rispetto per la persona, solo per ottenere un effetto piuttosto che un altro. Dove mettiamo l’aspetto sociale? E il comportamentale sessuale?
Poco importa! Eppure, è arcinoto che il “ciclo mestruale” dà profonde alterazioni umorali e comportamentali nella donna, per cui assumere ormoni esogeni può alterare l’umore ed il comportamento sociale. Ma noi non ci priviamo di questo privilegio. Come pure non ci chiediamo se somministrare estrogeni ad una donna destrimane o a una donna mancina sia la stessa cosa.
D'altronde che cosa c'azzecca la lateralità con gli ormoni?
Gli ormoni sessuali hanno invece un impatto diverso se a riceverli è una donna destrimane oppure mancina (per lateralità dominante non s’intende la mano che si usa per scrivere o il piede per calciare, ma lateralità biologica cioè il modo in cui il cervello «legge» gli ormoni).

Il cervello della donna destrimane «legge» meglio gli estrogeni, mentre quello della donna mancina «legge» meglio il testosterone. Ciò influenza profondamente il loro comportamento, le loro reazioni, il loro percepito, la loro sessualità, il loro piacere: sono due donne diverse, pensate e volute dalla Natura per avere ruoli diversi.
Il cervello “tollera meglio”, se somministrati, il progesterone piuttosto che gli estrogeni. Quindi cosa succede quando si prende la pillola?
Nelle donne mancine, abituate a “sentire e percepire la Vita” attraverso il testosterone, la pillola obbliga il cervello a rivolgersi all’altro emisfero, provocando una specie di ribellione dello stesso.
Una mancina che viene spinta chimicamente nell’altra modalità cerebrale di «lettura» ormonale, diventa leggermente più “depressa”, ma contemporaneamente più calda (estrogeni) nei rapporti sessuali. L’effetto più frequente è una intolleranza più o meno marcata delle mancine all’assunzione di estrogeni: dal banale “mal di testa” (che può arrivare ad essere insopportabile) sino ad un malessere che spinge il più delle volte la donna a dover interrompere l’assunzione della stessa.
La donna destrimane invece tollera molto meglio l’assunzione della pillola: già abituata agli estrogeni, l’effetto sul comportamento è un aumento della maniacalità.
In tutto ciò è da chiedersi se, in mancanza di un’esigenza reale per malattia o altro, sia legittimo somministrare ormoni chimici in grado di modificare il “comportamento, le emozioni e le percezioni” di una donna, trasformandola in una persona “diversa da sé”.

La pillola restringe il cervello (e causa depressione)
La notizia origina da uno studio dell’Albert Einstein College of Medicine di New York nel quale si è scoperto che, nelle donne che assumono la pillola, si verifica un restringimento dell’ipotalamo. Un’ area piccolissima, della grandezza di un pisello, situata tra i due emisferi, ma che è in grado di regolare le funzioni involontarie del corpo, l’insorgere delle emozioni adeguate in base agli stimoli esterni, ecc. Ma è anche il legante fra il sistema nervoso e quello endocrino che produce appunto gli ormoni.
La ricerca avrebbe riscontrato una riduzione delle dimensioni dell’area intorno al 6%!

Secondo il capo dello staff di ricercatori Dr. Michael Lipton, studi precedenti hanno dimostrato che gli ormoni sessuali promuovono la crescita dei neuroni, quindi ipotizzano che gli ormoni sintetici nei contraccettivi «interferiscano con questi effetti e portino a una minore crescita delle cellule cerebrali».
La cosa certa è che in psichiatria era già stata riscontrata da tempo una misura più ridotta dell’ipotalamo in pazienti affetti - ma guarda caso - da depressione e crisi aggressive…

A questo proposito è interessante notare che è stato già dimostrato come l’utilizzo di anticoncezionali fosse collegato ad un aumento dei casi di depressione e/o di suicidio.

In particolare, nel 2016 su Jama Psychiatry uscì uno studio danese che concludeva che «l’uso di contraccettivi ormonali, specialmente nelle adolescenti, era associato a conseguenze utilizzo di antidepressivi e ad una prima diagnosi di depressione, suggerendo che la depressione sia un potenziale evento avverso dell’uso di contraccettivi ormonali»; del 2017 è invece un secondo studio pubblicato sull’American Journal of Psychiatry le cui conclusioni riportano che «l’uso di contraccettivi ormonali era positivamente associato a conseguenti tentativi di suicidio e suicidio» e che «le ragazze adolescenti mostravano il rischio relativo più alto». Questi due studi sembravano essere passati più o meno in sordina, anche se diversi soggetti (Aogoi - Ass. ostetrici ginecologi ospedalieri italiani; Sic - società italiana contraccezione) si sono affrettati a minimizzare i risultati in termini di attendibilità e di impatto sui “vantaggi” dati dalla contraccezione, sostenendo che la diffusione di questi risultati provochi inutile allarmismo e che non vengano tenuti in considerazione i vantaggi dati dalla contraccezione… addirittura ci si spinge a considerare che anche la gravidanza ed il post-partum possano costituire un fattore di rischio aumentato di suicidio!

Ciononostante, nel novembre 2019 (curiosamente a 3 anni di distanza dal primo studio, quando si dice il tempismo…), Aifa ha emanato un comunicato, corredato di Nota Informativa Importante destinata ai medici, in cui si dice che:

L’umore depresso e la depressione sono effetti indesiderati noti associati all’uso dei contraccettivi ormonali. La depressione può essere grave ed è un noto fattore di rischio per l’insorgenza di comportamento suicidario e suicidio.

A conclusione della valutazione del segnale di sicurezza condotta a livello europeo, relativo al rischio di comportamento suicidario e suicidio, associati a depressione, in pazienti che utilizzano contraccettivi ormonali, è stato deciso l’aggiornamento delle informazioni sulprodotto dei contraccettivi ormonali con una nuova avvertenza.

Le pazienti devono essere informate sulla necessità di contattare il proprio medico in caso di cambiamenti d'umore e sintomi depressivi, anche se questi si verificano poco dopo l'inizio del trattamento.

Tutto ciò non fa altro che confermare quanto detto sopra: i cambiamenti che andiamo a provocare nell’organismo sono tutt’altro che blandi e costituiscono la causa di profondi mutamenti comportamentali e sociali.

Conclusione
Siamo liberi di pensare che la pillola anticoncezionale abbia veramente liberato la donna, in realtà la sua azione l’ha «castrata» chimicamente interrompendo il suo ciclo naturale, squilibrandone organi e ghiandole importantissime come utero e ovaie. Per non parlare dei cambiamenti emozionali e caratteriali e, ora possiamo dire, anche organici con la riduzione del cervello.
Concludo ricordando che la sorte spesso sa essere molto ironica e soprattutto simbolica.
A Rosenkranz nel 1984 rapirono la moglie chiedendo in cambio un riscatto!
Quindi al padre ufficiale della pillola, allo scienziato che “liberò” le donne emancipandole sessualmente, sequestrarono la moglie.
Tutto finì per fortuna benissimo, perché il chimico riuscì a raccogliere in brevissimo tempo 1 milione di dollari e le forze di polizia liberarono la donna, arrestando i sequestratori.
Questa la simbolica vicenda però non può non destare l’attenzione in chi non crede nel caso…

Fonti

https://jamanetwork.com/journals/jamapsychiatry/fullarticle/2552796 Novembre2016
Association of Hormonal Contraception With Depression

https://ajp.psychiatryonline.org/doi/full/10.1176/appi.ajp.2017.17060616?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori:rid:crossref.org&rfr_dat=cr_pub=pubmed&Novembre2017   
Association of Hormonal Contraception With Suicide Attempts and Suicides

https://www.aifa.gov.it/documents/20142/847370/2019.11.15_NII_contraccettivi_ormonali.pdf/8304b6f2-c321-a9e1-975c-c186fda4c753

Dichiarazioni Agoni - https://www.galileonet.it/aifa-nota-contraccettivi-ormonali-depressione/

https://www.marieclaire.com/it/bellezza/viso-corpo/a30134669/pillola-anticoncezionale-effetti-collaterali/

http://www.attivazionibiologiche.info/PasadoFuturo/mestruazione.html

https://www.repubblica.it/salute/2019/06/24/news/morto_a_102_anni_rosenkranz_il_padre_della_pillola_-229537658/

Marcello Pamio

Non passa ormai giorno senza che la cronaca venga interessata da qualche scandalo legato alla salute.
Dopo il recentissimo ritiro dei farmaci contenenti il principio attivo «Ranitidina» (Buscopan antiacido, Zantac, Ranitidina Almus, Ranidil, Ulcex…) ora salta fuori che i medicinali usati per castrare chimicamente i bambini, bloccandone la pubertà, uccidono molte persone!
Le segnalazioni sono registrate nel sito ufficiale degli Eventi Avversi dell’FDA: «FDA Adverse Events Reporting System (FAERS) Public Dashboard».[1]

Il primo nella lista nera è l’«Acetato di leuprolide», principio attivo del farmaco «Lupron» (Lupron Depot, Lupron Depot-Ped). In circa 7 anni, dal 2012 ad oggi, sono state segnalate oltre 40.764 reazioni avverse, di queste 25.591 considerate «gravi». Mentre i pazienti deceduti sono stati 6.378!


E’ d’obbligo a questo punto precisare che solo una infinitesima parte degli eventi avversi di un farmaco vengono segnalati e registrati, quindi la realtà è assai più preoccupante!
Andando avanti, nell’elenco degli effetti collaterali del farmaco si trovano disturbi al seno, neoplasie maligne, disturbi psichiatrici e anche nervosi.

Questo bloccante ormonale viene prescritto nel trattamento di patologie ormono-sensibili come il cancro prostatico e/o certe endometriosi, ma purtroppo anche nei bambini con la tristemente nota «disforia di genere».
Il Lupron è stato registrato e autorizzato dalla FDA per trattamenti ormonali in ambito oncologico, perciò quando viene usato nei bambini e/o adolescenti il suo utilizzo è «off-label», fuori dalla prescrizione, quindi non legale.
Alla società produttrice, la AbbVie, poco importano gli eventi avversi, se il fatturato del farmaco continua a salire:  solo negli Stati Uniti ha raggiunto 829 milioni di dollari nel 2017 e ben 892 milioni nel 2018.[2]
Questo incremento delle vendite è da annoverate solo per i trattamenti del cancro prostatico o anche per le disforie?

Anche se i morti causati dal Lupron fossero tutti adulti cancerosi, la preoccupazione va immediatamente all’impatto che questa pesantissima droga potrà avere sui bambini!
Attenzione che stiamo parlando di bambini sanissimi, in una fase delicatissima di sviluppo psico-ormonale, che vengono fisicamente castrati perché i loro decerebrati genitori pensano che ritardare la pubertà possa dare loro il tempo utile per decidere verso quale sesso voglio orientarsi.
Quando si dice bambini s’intende proprio questo: secondo il dottor Michael Laidlaw, endocrinologo della California, infatti i medici stanno somministrando testosterone a ragazzine «confuse sessualmente» di appena 8 anni!
Non a caso nella libertaria California nel 2017 hanno abbassato l’età minima per somministrare gli ormoni sessuali da 13 a 8 anni...
Risultato? Ragazzine di 13 anni che si fanno rimuovere i seni tramite mastectomia, e ragazzi di 17 anni con il pene di un bambino di nove, o che perdono il richiamo sessuale a causa di questi allucinanti farmaci!

E in Italia come siamo messi? Ovviamente male, come sempre.
Grazie al medico-ministro Giulia Grillo, il 25 febbraio scorso è stata autorizzata la Triptorelina e inserita nell’elenco dei farmaci erogabili a totale carico del SSN. Cioè lo paghiamo noi con le tasse.


Esattamente come il Lupron, la Triptorelina Pamoato, il cui nome commerciale è Decapeptyl è un «Analogo degli ormoni liberatori delle gonadotropine», agisce causando la soppressione della funzione gonadotropa pituitaria, detto in parole semplici blocca alcuni importantissimi ormoni, come il testosterone, agendo direttamente sulla ghiandola endocrina pituitaria: l’ipofisi!
Tradotto fa più o meno “castrazione chimica”!

Attualmente viene somministrato nel carcinoma della prostata e in quello della mammella mediante un’iniezione che viene effettuata tassativamente ogni 3 mesi, e da pochi mesi vengono trattati anche i bambini.
Anche in questo caso gli effetti collaterali sono numerosi.
Secondo la FDA, questo farmaco in pochissimi anni ha racimolato ben 1.889 eventi avversi, di cui 1.377 gravi, con oltre 100 morti!
L’effetto avverso più diffuso è la «Sindrome da iperstimolazione ovarica» con 141 casi (su1.889) mentre al terzo posto con 105 casi c’è una «Demenza tipo Alzheimer».
Al secondo posto figura «Off label use» (utilizzo fuori dalle condizioni autorizzate, quindi si presume per la «disforia di genere») con 130 casi di effetti collaterali, di cui 70 gravi e 2 morti!

La conclusione è molto semplice: il Ministero della Salute italiano ha autorizzato e permette la prescrizione a bambini e/o adolescenti (un po’ confusi, con squilibri emotivi e psicologici) diagnosticati come «disforici di genere», un farmaco che se va bene ti fa diventare un demente, e se va male, ti ammazza!

Per maggiori informazioni

"La cultura della morte. Chi la vuole e chi ne gode..."
https://www.maurizioblondet.it/la-cultura-della-morte-chi-ne-gode-e-chi-la-vuole/ 

[1] https://fis.fda.gov/sense/app/d10be6bb-494e-4cd2-82e4-0135608ddc13/sheet/45beeb74-30ab-46be-8267-5756582633b4/state/analysis

[2] https://news.abbvie.com/news/abbvie-reports-full-year-and-fourth-quarter-2018-financial-results.htm