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Non dobbiamo chiudere occhio tutta la notte.
O ci sveglieremo trasformati in qualcosa di inumano.
Molte persone perdono a poco a poco la loro umanità senza accorgersene.

(da “L’invasione degli ultracorpi”)

Livio Cadè - tratto da Ereticamente

Secondo Toynbee “le civiltà muoiono per suicidio, non per assassinio”. La nostra civiltà lo conferma. Noi stiamo per essere distrutti non da invasioni di orde barbariche, di eserciti ottomani o cavallette, e nemmeno di virus o batteri. L’uomo moderno si sta uccidendo da solo, è lui stesso a determinare l’invasione che porrà fine alla civiltà come oggi la conosciamo. L’invasore è un’entità immateriale che attacca le persone alterandone le funzioni cognitive, controllando la loro volontà e le loro emozioni. Non è possibile dire con certezza se l’infezione avvenga per via chimica, elettromagnetica o eterica. Sappiamo che colpisce il sistema nervoso centrale, compromettendo le facoltà psichiche correlate alla corteccia e al sistema limbico. Provoca, per così dire, una scissione tra l’anima e le funzioni cerebrali, come recidendo il filo che le lega. Questa pandemia mentale, per la quale non esiste vaccino, ha origini lontane.

Per comprenderne la cause, dobbiamo partire dalla nostra credenza più comune, ossia quella di essere liberi pensatori. L’idea che pregiudizi e censure appartengano al passato e che le democrazie moderne garantiscano libertà di pensiero è un’illusione diffusa. In realtà, nella società attuale, istruzione di massa e informazione son diventate strumenti totalitari di repressione e controllo delle coscienze. Le scuole sono centri di indottrinamento collettivo, e i media riempiono ogni giorno i cervelli di falsità e pregiudizi. La cultura stessa diviene organo di censura. Ogni cittadino sviluppa un dispositivo di blocco della libertà di pensiero, una sorta di sensore che, in caso di conflitto col pensiero omologato, fa scattare in lui un segnale d’allarme, un senso di indegnità morale e intellettuale che lo induce a rientrare immediatamente nei ranghi. Avendo interiorizzato questo sofisticato Super-io sociale, ha l’illusione di non subire censure esterne.

Questo non era certo possibile in tempi di analfabetismo e arretratezza culturale. Sicuramente un contadino medievale aveva maggior autonomia di giudizio di un laureato medio di oggi. Il mercato di capre, galline e rape cui si recava non faceva di lui un consumista e la ricca aristocrazia non era interessata alle sue opinioni. Tenere il popolo nell’ignoranza pareva una saggia forma di governo, ma in compenso gli si lasciava il suo buon senso e la sua ineducata intelligenza. Oggi sappiamo invece che scuole, libri, giornali, programmi radiofonici e televisivi, sono strumenti di governo assai più efficaci. L’ignoranza lascia vuoti pericolosi e ingovernabili. Molto più sicuro è riempire preventivamente la testa delle persone. Per questo la nostra società alimenta credenze e superstizioni molto più potenti che in passato. Quando il contadino medievale veniva frustato o depredato, non si illudeva di essere un uomo libero. Sapeva bene di esser servo e se per strada s’imbatteva nel nobile padrone rispettosamente si inchinava. Quando il predicatore tuonava dal pulpito, forse l’idea dell’inferno lo spaventava, ma nel suo pratico realismo non avrebbe scambiato la vacca con l’assoluzione dei peccati.

Noi crediamo invece a tutto ciò che i media raccontano, in uno stato di passiva e puerile dipendenza. L’infantilismo di massa è oggi la miglior garanzia per chi governa. Perciò ogni giorno vengono ripetuti, come filastrocche ad usum infantis, logori miti liberali e progressisti, fruste favole umanitarie e scientifiche. Si può far credere alla gente che le guerre siano missioni di pace, gli strozzini dei benefattori, immonde schifezze dei capolavori. In pratica, la nostra società si fonda sulla fiaba, vive di favole e leggende, e il cittadino medio non sa più distinguere tra realtà e fantasia. È proprio questa cultura ingannevole a distruggerci. Perché non si accontenta più di manipolare e falsificare la realtà, ma sopprime la verità dell’uomo alla radice. La menzogna è l’arma con cui la nostra civiltà si suiciderà. Possiamo così meglio comprendere cosa abbia reso possibile questa diabolica invasione, tesa apparentemente al dominio totale del pianeta ma in realtà scatenata da un oscuro impulso di autodistruzione (che è forse necessaria espiazione e purificazione). Le porte erano già state aperte, i ponti abbassati, le armi consegnate al nemico. Complici e collaborazionisti avevano preparato il terreno e la coscienza collettiva era ormai una cittadella indifesa, pronta a crollare.

È bastato raccontare una nuova e più sorprendente fiaba, usando il classico canovaccio della lotta tra il Bene e il Male: un invisibile demone semina morte e distruzione; il buon Re ordina al popolo di chiudersi in casa; le sagge fatine donano alla gente magiche mascherine con cui proteggersi (dire che le vendono sarebbe più esatto); sapienti maghi insegnano come tenersi lontani dal pericolo; su tutto il regno grava un terribile maleficio; la gente non può lavorare, amare, divertirsi; e sarà così finché il salvatore non giungerà, brandendo l’arma incantata che ucciderà il demone (superfluo dire quanto ci costerà questo gesto valoroso). Tradotta in una fiaba sanitaria tanto semplicistica quanto inverosimile, questa storia è volata per il mondo, e le spore degli ultracovid l’hanno usata come un vento per arrivare in ogni luogo. Pochissimi han capito che era una favola. Gli altri hanno sgranato gli occhi come bambini eccitati, spaventati e affascinati insieme.

Ordini contraddittori, multe folli, distanziamenti paranoici, alla fiaba si sono aggiunte enunciazioni e procedure surreali, come in un teatro dell’assurdo. A volte invece è il tono farsesco a prevalere. La figura tragicomica dell’asintomatico, la riduzione della vita a eterna ipocondria, le catene di Sant’Antonio degli ipotetici contagiati, i vessatori isolamenti, le profilassi coatte, son trovate degne di Molière. Più spesso però il racconto degenera in un cupo delirio: fantasmi della peste nera, lazzaretti, liturgie funebri, conferiscono alla fiaba toni da Grand guignol. Certo è disumano e insensatamente crudele, anzi un crimine feroce, proibire di assistere i propri cari morenti e di dar loro cristiana sepoltura. È una tirannia, ma grottesca e senza dignità. Fa amaramente ridere vedere un dittatore che nasconde la sua brutalità dietro paradossi e non-sense. I tiranni del passato erano meno ipocriti, e se ti mettevano la mordacchia o ti muravano vivo non si spacciavano per filantropi. Oggi invece si definisce ‘liberismo’ l’assenza di libertà. E, rispetto al moderno capitalismo, le antiche tirannidi erano certo più effimere e blande. Ma oggi i tiranni si celano dietro rassicuranti maschere. Sembrano pieni di buone intenzioni e di premure affettuose, preoccupati sempre per il nostro bene. Hanno l’aria sollecita di una mamma che ti costringa a prender l’olio di ricino. Come potremmo odiarli? Bruto uccise il padre, ma nessun tirannicida potrebbe pugnalare la mamma.

In ogni caso, il tirannicidio è démodé. E pure la sommossa popolare è oggi anacronistica. Questo per tre ragioni fondamentali. La prima è che se in passato la roncola o il forcone potevano forse competere con la lancia e la spada, oggi la roccaforte del potere è difesa da mercenari dotati di armi ultra-tecnologiche. Farsi massacrare sarebbe un sacrificio nobile ma inutile. La seconda è che non esiste un popolo, solo una massa di particelle umane rette da leggi meccaniche. La terza è che in questa massa scolarizzata e sclerotizzata dai media l’impulso di ribellarsi è stato opportunamente inibito. Inutile aspettarsi sussulti di rivolta in cervelli manovrati dagli slogan della pubblicità e della retorica politica. Assuefatta alla grande fiaba democratica, la gente scambia una condizione di schiavitù per libertà e non vede alcun giogo da cui liberarsi. Ed è ingenuo sperare che dei pennaioli prezzolati possano raccontar loro la verità, o che lo faccia una banda di scienziati ruffiani o di politici portaborse.

Da parte mia, mi rassegnai alla sconfitta il giorno che cessò l’obbligo di portar la maschera. Quella mattina speravo di rivedere per strada volti umani, liberi finalmente dall’umiliazione di quel miserabile e inutile cencio messo sulla bocca. Ma quasi tutti lo portavano ancora. Ne chiesi la ragione ad alcune persone, giovani e anziane. Mi dissero: “meglio esser prudenti”, “per senso di responsabilità”, “per sicurezza”, “l’ho scampata finora, voglio scamparla ancora” e altre simili risposte nelle quali non si troverebbe un atomo di intelligenza o di realismo. Entrai in un grande supermercato. Ero l’unico a volto scoperto tra centinaia di esseri che vagavano nascosti da una maschera, come mandrie marchiate col simbolo del padrone. I loro occhi, affiorando dal bavaglio, mi fissavano con un misto di odio, disprezzo e paura. Gli ultracovid erano ovunque. Avevano preso possesso delle persone, usando i loro corpi come involucri. Capii che la battaglia era persa. “Solo un dio ci può salvare”, pensai.

Oggi, quando incontro qualcuno, non so se è ancora umano o uno di loro. Se parlo con un vecchio conoscente, non noto a tutta prima differenze sensibili. Per capire se il suo cervello ha contratto l’infezione aliena devo alludere al Covid come a un’enorme messinscena, negare che sia una devastante pandemia o un flagello di Dio. Se è un ultracovid si farà aggressivo. “E i morti”, protesterà, “tutti questi morti?” Questa domanda è fondamentale, nel senso che rivela il fondamento onirico della fiaba, il sogno di immortalità che la sostiene. Chi vive in questa fiaba non vede che la gente muore come prima, poco più, poco meno. Un’influenza che manda qualcuno all’altro mondo fa solo il suo onesto lavoro, come un infarto, un incidente o un tumore. Una persona sana lo sa e non passa il suo tempo a far inutili riti apotropaici, fuggendo o nascondendosi. Ma ora, in questa fiaba, sembra che le persone muoiano tutte di Covid. Solo un fantomatico virus sembra frapporsi tra noi e l’immortalità. Perciò bisogna combattere con ogni mezzo questo misterioso spettro. In preda a una psicosi igienista, la gente si illude che basti indossare una maschera, distanziarsi e sanificare l’ambiente per non morire più. Questa soggiacente struttura allucinatoria è il segno indubitabile di possessione da ultracovid.

Inutile cercare di scuoterli, di liberarli da quel parassita cerebrale. Ti guarderanno con aria allarmata, come fossi tu l’alieno. Non serve appellarsi alla logica, ai fatti, ai dati reali. Niente può scalfire il loro monolitico blocco di angosce e certezze. Se ti mostri scettico, se non ti conformi alla fiaba ufficiale, ti accuseranno di cinismo, negazionismo o complottismo. È una sorta di isteria collettiva, come il maccartismo degli anni ’50, la Red Scare – paura rossa – che vedeva in ogni anticonformista un pericoloso comunista. Non dovremo attendere molto per vedere questi invasati diventare zelanti delatori. Ogni buon cittadino dovrà collaborare alla caccia di streghe, dissidenti, sospetti untori. Naturalmente, secondo il delirante paradigma dell’asintomatico, tutti potranno essere segnalati alle autorità come soggetti potenzialmente pericolosi, i malati perché malati e i sani perché sani. Ma soprattutto verrà perseguito chi non mostrerà i sintomi di questa ipnotica invasione, della sottomissione totale. Come nel film di Siegel, alla vista di tali ‘asintomatici’, i posseduti richiameranno con alti gridi i tutori dell’ordine alieno, perché gli psico-resistenti vengano trasformati anch’essi in ultracovid o, in caso di immunità, eliminati. Avvolte e stritolate dalle spire di un gigantesco serpente poliziesco, le poche coscienze ancora vive verranno soffocate.

Le forze del Male sono oggi schiaccianti e non possiamo contrastarle. Vinceranno, per fas et nefas, debellando ogni resistenza. E quando avranno ridotto le nostre vite a sterili deserti, senza un’ombra di bellezza e di verità, e li avranno chiamati pace, salute, sicurezza, vedremo avverarsi quegli scenari da incubo, popolati da un’umanità degradata, che la fantascienza ha anticipato. Che fare? Nulla. La fiaba continuerà, con i suoi orrori e la sua infantile barbarie. Lasciamo che la gente segua il magico pifferaio e vada incontro al suo destino. Ma come salvare noi stessi e ciò che ci è caro? Potremmo forse mimetizzarci, sembrare come loro per passare inosservati. Fingere di consentire a discorsi assurdi e a comportamenti demenziali. Ma la nostra simulazione verrebbe smascherata. Potremmo “passare al bosco”, darci alla macchia e alla clandestinità. Cercare rifugio in un angolo del mondo non invaso, se ancora può esistere. Soprattutto, dobbiamo ricordarci che gli ultracovid si impadroniscono degli umani risucchiandone la mente durante il sonno. Perciò, restiamo svegli.

Infine la libertà rimetterà radici nella terra e rifiorirà, bagnata da sacre sorgenti.

Tratto da https://www.ereticamente.net/2020/08/linvasione-degli-ultracovid-livio-cade.html

Marcello Pamio

A luglio la FDA ha concesso al Neuralink del miliardario Elon Reeve Musk (ideatore delle automobili elettriche Tesla) una “designazione rivoluzionaria” del suo dispositivo consentendo al progetto di avanzare ulteriormente nelle fasi di test.
Elon Musk ha svelato al pubblico un prototipo funzionante di Neuralink: un impianto cranico in grado di comunicare con le cellule cerebrali.
E’ stato presentato come una cura rivoluzionaria per una serie di disturbi importanti (perdita di memoria, cecità, convulsioni, ictus e persino tossicodipendenza) la realtà è che siamo di fronte al preludio di una distopia da incubo!

Musk qualche giorno fa ha mostrato un dispositivo funzionante impiantato nel cervello di un povero maiale. Ecco cosa ha detto in apertura: “sono davvero entusiasta di mostrarvi quello che abbiamo. Penso che vi lascerà a bocca aperta.
La dimostrazione consisteva nel convincere una scrofa di nome Gertrude (con il chip cerebrale impiantato) a lasciare il suo recinto. A un secondo maiale invece avevano rimosso il dispositivo dimostrando che si può vivere benissimo anche dopo averlo tolto, mentre il terzo animale non aveva alcun dispositivo, e quindi fungeva da controllo.

L’ultima versione del Neuralink ha le dimensioni di una “grande moneta” ma è abbastanza sottile da stare attaccato al cranio: “invisibile e tutto ciò che puoi vedere dopo è una minuscola cicatrice", ha precisato Musk.

In effetti, potrei avere un Neuralink in questo momento e tu non lo sapresti - forse lo faccio
Elon Musk

La società spera di rendere il dispositivo accoppiabile con un'applicazione per smartphone tramite Bluetooth, per potenziali applicazioni mediche e persino per convogliare la musica direttamente nel cervello. Avete capito? Potremo ascoltare le canzoni di Sanremo direttamente da dentro l’encefalo.
Musk è dell’idea che sarà possibile installare l'impianto in meno di un’ora: “puoi entrare la mattina e lasciare l'ospedale nel pomeriggio, e senza anestesia generale”.

Lo scopo della sua dimostrazione era però accalappiare persone interessate: “Vogliamo che persone brave a risolvere problemi si uniscano all'azienda e ci aiutino a completare questo dispositivo, a prendersi cura degli animali, scrivere il software, creare i chip e produrre tutto”. E perché no, magari cercano anche cavie umane pronte a farsi aprire il cranio per l’innesto del chip!
Non a caso un utente scherzosamente, o forse no, ha risposto all’appello di Musk: “Se paghi il mio prestito studentesco e il mutuo, violerò le leggi sull'etica medica per far avanzare Neuralink. Posso essere comprato, parliamone”.

Moltissimi film di fantascienza partoriti dalla massonica Hollywood ci stanno programmando mentalmente ad un futuro nel quale uomini e macchine non solo convivono ma interagiscono fino a scambiare i propri ruoli: robot dall’aspetto umanoide e addirittura coscienze umane uploadate in macchine.
Gli organismi cibernetici sono sempre più una realtà perché il confine che separa la specie umana dalle macchine sta per essere superato...
Elon Musk è certamente un ottimo rappresentante di questa distopia che si chiama transumanesimo e postumano!

Analisi del loro funzionamento magico

Negli ambienti spiritualisti, sentiamo spesso parlare di «egregore». Tuttavia la letteratura esoterica e spirituale seria ne fa raramente menzione. Ci è quindi sembrato utile chiarire questo concetto essenziale per la comprensione della nostra realtà occulta. Dunque, che cos’è un’egregora? Come nascono le egregore? Come sono organizzate? Come si nutrono? Esistono egregore buone o cattive? Chi regna al vertice della loro gerarchia?

I tre centri
Fin dall’Antichità, la scienza spirituale trasmessa nelle scuole misteriche insegna che l’essere umano è costituito di tre principali centri o «motori energetici». Grazie a questi centri, il corpo umano capta e trasforma l’energia del cosmo.

Il primo, è il centro del bacino, quello dell’energia vitale fondamentale, che sul piano fisico costituisce il motore dell’azione, il centro degli istinti di conservazione (alimentazione, protezione-sicurezza) e di riproduzione. È legato al piano sottile inferiore, il piano istintivo, e capta l’energia proveniente da questo piano energetico.

Il secondo, è il centro del cuore, il centro dei desideri, delle emozioni, dei sentimenti e della devozione ed è collegato al piano intermedio, emozionale o astrale. Su questo piano, capta un’energia più raffinata e di frequenza più elevata.

Il terzo, è il centro della testa. Capta un’energia superiore che trasforma sia in elettricità per trasmettere gli ordini tramite il sistema nervoso, sia in energia fisica per produrre il pensiero.

Noi siamo collegati a questi tre piani energetici sottili e la nostra coscienza passa da un piano all’altro, a seconda del tipo di esperienza che stiamo vivendo.
Questi piani sottili sono una realtà, la nostra realtà. Sono le dimensioni sulle quali esistiamo, ma anche le dimensioni sulle quali costruiamo, per lo più senza saperlo. Infatti, la nostra attività, sia essa istintiva, emozionale o psichica, ha effetti durevoli sulle dimensioni sottili.

La costituzione di un’egregora
Mediante la nostra attività noi tutti creiamo, individualmente, degli oggetti sottili, altrettanto reali quanto lo sono gli oggetti materiali, oggetti che i chiaroveggenti possono osservare e che qualsiasi persona sensibile riesce a captare e a percepire.

Attraverso il ripetersi di un desiderio, di un sentimento o di un pensiero possiamo addirittura dar vita a un’entità energetica autonoma e autoconservatrice. Una tale entità sottile nasce da un’attività ripetitiva, a prescindere dalla natura della medesima (istintiva, emozionale o mentale), è quella che chiamiamo golem.

Golem - The Legend of Man

Il sentimento amoroso dà vita a un golem. I tic e le manie (disturbi ossessivi compulsivi) costituiscono caratteristiche psichiatriche degli effetti generati da un golem. Anche il consumo di sigarette produce un golem.
Un golem può essere formato dall’attività di un gruppo di persone, nel qual caso si parla di egregora. Le egregore non sono altro che golem collettivi.
Possiamo quindi considerare le egregore come creature energetiche artificiali prodotte dal pensiero, dal desiderio o dalla volontà unificata di un gruppo di persone, dinamizzate e vivificate da rituali – o addirittura da sacrifici – e che acquisiscono una potenza di azione occulta.
Affinché si crei un’egregora, un gruppo di persone deve avere una volontà unificata, un obiettivo comune e uno stesso obiettivo, che può spaziare dal più futile al più elevato. Per esempio, una famiglia, una squadra di calcio, un’associazione umanitaria o un partito politico sono associati a egregore particolari.

Gerarchia delle egregore
Le egregore si organizzano e gerarchizzano su tre livelli che dipendono dal centro energetico dal quale si alimentano.
Il primo livello è quello del piano istintivo. A questo livello, le egregore si nutrono dell’energia istintiva, in particolare quella dell’istinto di conservazione e di protezione, nonché quella dell’istinto di riproduzione.
A questo primo livello corrispondono le egregore familiari, quelle delle discoteche, delle squadre di calcio ecc. Tali egregore dispongono di una potenza d’azione occulta reale per quanto limitata.
Il secondo livello è quello del piano intermedio o emozionale, in cui sono comparsi diversi tipi di egregore, fra cui quelle umanitarie e religiose. La loro sopravvivenza dipende dalla deviazione dell’energia devozionale. Mentre il centro energetico del cuore deve generalmente infondere il desiderio di elevazione, le egregore situate sul piano emozionale cercano, al contrario, di abbassare la persona e di renderla passiva.

La potenza di un’egregora dipende dalla somma di energia dei membri che l’hanno prodotta.
Possiamo pertanto facilmente comprendere che un’egregora religiosa, data la quantità di energia che è in grado di accumulare giornalmente, dispone di una potenza d’azione occulta considerevole. Se si paragona l’egregora di una squadra di calcio con quella della Chiesa Cattolica, che focalizza il fervore di un miliardo e duecento milioni di fedeli, oppure quella dell’Islam, che si avvale di un miliardo e seicento milioni di musulmani, possiamo facilmente immaginare la superiorità, in termini di potenza occulta, delle egregore religiose rispetto a quelle istintive.
Questa potenza permette alle religioni di procurare alla persona un forte sentimento di sicurezza, un sentimento di fusione con la comunità dei credenti, un sentimento di potenza. Queste egregore possono produrre guarigioni spettacolari, dei «miracoli» che dal punto di vista energetico o occulto si possono perfettamente spiegare. Queste egregore religiose, di frequenza intermedia, possono vivere diversi millenni.

Il terzo livello è quello del piano psichico o intellettuale. Questo piano è principalmente costituito delle egregore di tipo ideologico e magico, quali le egregore dei Gesuiti. I Gesuiti hanno progressivamente sviluppato rituali magici allo scopo di rafforzare il loro potere occulto sulla Chiesa. Grazie alla grande conoscenza delle forze occulte di cui dispongono, si sono progressivamente elevati al di sopra delle egregore religiose.
Queste egregore situate sul piano psichico sono di una frequenza elevata, a tal punto che sono in grado di produrre effetti occulti potenti. Sono loro che dominano la gerarchia occulta.

Conclusione
Ora sappiamo perché e come appaiono le egregore, come si organizzano sui piani sottili e quale potenza occulta possono acquisire.
Per capire come liberarsene, dobbiamo scoprire come le egregore si nutrono concretamente, rafforzando in tal modo il loro dominio sui nostri tre centri energetici. È ciò che scopriremo in un prossimo articolo…
(...)

I diversi tipi di rituali
Nella prima parte di questo articolo, abbiamo visto che l’essere umano è costituito di tre centri energetici collegati a tre piani sottili: il piano istintivo, il piano emotivo e il piano psichico. Quindi esistiamo e costruiamo su questi tre piani sottili. Mediante la nostra attività energetica (istintiva, emotiva o psichica) costruiamo oggetti sottili che, quando l’attività in questione si ripete, diventano entità energetiche autonome (golem). Quando sono collettivi (creati da un gruppo di persone), i golem diventano egregore. La potenza d’azione occulta di queste egregore dipende dalla qualità e dalla quantità d’energia loro trasferita.

Le egregore sono, più di qualsiasi altro elemento, ciò che costituisce l’aldilà. Dobbiamo quindi capirne esattamente il funzionamento se vogliamo comprendere la nostra realtà sottile senza possibilità d’errore e liberarci da qualsiasi influsso o manipolazione occulta. In questo articolo scopriremo come si nutre un’egregora, e come utilizza l’energia dell’uno o dell’altro dei tre centri motori umani.
L’energia è trasferita verso l’egregora attraverso i rituali. Ogni tipo di egregora si nutre in un modo specifico, con un rituale appropriato.
Sul piano istintivo le egregore sono nutrite da rituali poco strutturati: cerimonie familiari (doni, libagioni, protocolli ecc.), calcio (ideato da una società segreta inglese che ha lasciato la sua firma attraverso diversi simboli che appaiono durante le partite), trasmissioni televisive ecc.

Sul piano emotivo il rituale più efficace è quello della messa. Si tratta infatti di un rituale molto strutturato, poco esigente per i partecipanti che forniscono l’energia, ma molto esigente per gli officianti che canalizzano l’energia per poi trasmetterla. La messa utilizza l’energia proveniente dal bacino e dal cuore dei fedeli.

Sul piano psichico entra in gioco un rituale particolare, molto strutturato, perfettamente codificato e che coinvolge potenti simboli. Tutti i partecipanti sono selezionati, formati e iniziati. Si tratta di un rituale totale che implica l’energia proveniente dal bacino, dal cuore e dalla testa. Integrando simboli incomprensibili o mal compresi, questo genere di rituale pone la persona sotto un dominio occulto, a tutti i piani del suo essere.

Tuttavia, nonostante l’uso di rituali adeguati, le egregore riescono difficilmente a ottenere tutta l’energia di cui hanno bisogno.
Queste creature energetiche autonome diventano voraci. Ne deriva pertanto una guerra tra egregore che lottano per trovare maggiori fonti energetiche. I missionari cattolici illustrano bene questa lotta per la sopravvivenza. Un’altra possibilità per accrescere l’alimentazione energetica dell’egregora consiste nell’aumentare la frequenza dei rituali (i pasti), il che non è tuttavia sempre possibile dal lato pratico.

Il rito di sangue
La soluzione più efficace per permettere di accrescere l’intensità del rituale (e quindi del trasferimento energetico) è costituita dal rito di sangue. Il sangue è il liquido fisiologico che concentra l’energia dei tre centri: la potenza psichica della testa, l’energia pranica del cuore e la forza karmica del bacino. Sappiamo bene quanto sono elettrizzati i guerrieri quando il sangue scorre sul campo di battaglia.
Un esempio calzante di rito di sangue è quello dell’11 settembre 2001, che in realtà è stata una grande messa mediatica. Vi ritroviamo tutti gli elementi propri del rituale: sacrificio di persone (3000 morti), partecipazione emotiva e devozionale (a livello planetario), strutturazione dell’energia captata da alti iniziati e utilizzazione di potenti simboli, quali il pentagramma (Pentagono) e le due colonne del tempio (le due torri), ecc.

È chiaro che quando si sceglie di mediatizzare un omicidio fra le migliaia che accadono, è perché l’omicidio in questione partecipa a un rituale segreto.
Oltre agli assassinii rituali, i riti di sangue sono praticati apertamente e regolarmente dall’ebraismo e dall’Islam: il macello rituale kasher o hallal e l’aid («festa» dell’agnello) ne sono esempi noti.
Nonostante il massimo sfruttamento di tutte le fonti energetiche di cui può disporre, l’egregora permane insaziabile e aumenta regolarmente la pressione sugli esseri ai quali sottrae l’energia. Molti cercano quindi di sottrarsi al suo dominio, cosa tuttavia assai difficile.

Come sfuggire a un’egregora?
Entrare in contatto con un’egregora significa stabilire un legame con essa. In qualche modo, la persona chiede un prestito alla banca dell’occulto vivendo così al di sopra dei suoi mezzi energetici/karmici normali, «prendendo in prestito» diversi favori, potere, una guarigione o altro.

Ma questo mutuo dev’essere rimborsato e talvolta è impossibile farlo, anche a costo di tutta una vita di sforzi. Il tasso d’interesse può essere esorbitante. Il patto è di tipo mafioso e pochi riescono a sottrarvisi.
In alcuni casi bisogna aspettarsi di subire le rappresaglie dell’egregora, così come accade alle persone che abbandonano l’Islam, o quelle che hanno lasciato la Chiesa finendo sul rogo dopo lunghe torture. Lo stesso vale per le nazioni che, quando tentano di sottrarsi all’egregora planetaria, si vedono imporre la «democrazia» con le bombe.

La forza di coesione delle egregore poggia sulla paura inconsapevole delle rappresaglie che esse suscitano. Non è solo l’ebreo o il testimone di Geova, il cattolico o il musulmano a trovarsi sotto il dominio di un’egregora. Siamo tutti legati alle egregore che dominano nell’aldilà, e questo per il fatto di partecipare inconsciamente a ogni sorta di rituale: mediatici, politici (votazioni, ecc.), economici (lavoro, consumo ecc.), sociali, familiari, scolastici, amministrativi e così via.
Dalla nascita alla morte, siamo sotto il controllo totale delle egregore.
Questo dominio perdura e prende fine soltanto se riusciamo a liberare e a dominare i nostri tre motori energetici principali (testa, cuore e bacino), cosa che possiamo fare soltanto nel corso della nostra vita terrestre.

Dopo la morte
Alla morte di un membro di un gruppo strutturato (quindi legato a un’egregora), ossia quando il suo essere multidimensionale deposita il corpo fisico, normalmente avviene la volatilizzazione della personalità e la dissoluzione degli elementi sottili. Tuttavia questo processo può essere ritardato, o addirittura interrotto, quando una grande quantità di energia proveniente dal piano fisico nutre i resti della personalità, a tal punto che questa non può essere annientata.

Questa sopravvivenza artificiale e parassitaria della personalità nell’aldilà è la controparte che rende il patto occulto interessante per gli esseri profondamente egocentrici che hanno sempre rifiutato di affrontare la questione esistenziale della morte.
In definitiva, se non abbiamo concluso nessun contratto occulto importante durante la vita, sarà l’egregora della nostra religione di nascita che ci accoglierà dopo la morte, offrendoci ancora alcuni begli anni di sopravvivenza parassitaria, facendo di noi dei vampiri dell’aldilà che influenzano i desideri dei vivi per incitarli a fornire energia alla loro egregora, la struttura energetica nella quale si sono disincarnati.

L’aldilà è perfettamente strutturato da questo sistema gerarchico di egregore che costituisce una sorta di riflesso del mondo fisico. Ogni azione che sopraggiunge sul piano fisico ha i suoi effetti sui piani sottili poiché ogni gruppo umano è associato a una o più egregore.
Al vertice della gerarchia delle egregore troneggiano potenze che la tradizione gnostica ha tenuto a lungo segrete, divulgandone l’esistenza soltanto in seno a scuole misteriche per non attirare i fulmini delle autorità religiose.
Sono queste potenze egregoriche supreme, chiamate Eoni...

Tratto da https://thedayafter2012.blogspot.com/2019/08/le-eggregore-le-forme-pensiero-occulte.html

Marcello Pamio

Dopo aver sbagliato tutto nella gestione della psico-pandemia e aver contribuito a creare danni enormi (economici e sanitari) al mondo intero per via dei consigli contraddittori; dopo aver messo al bando una terapia funzionante come l’idrossiclorochina basandosi su uno studio pubblicato da Lancet dichiaratamente fraudolento; dopo essere stata comprata da un ente privato come la Fondazione Bill & Melinda Gates, l'Oms cosa fa? L'organizzazione invece di sciogliersi e salutare tutti, istituisce una Commissione con il compito di “raccomandare” gli investimenti e le riforme “per migliorare i sistemi sanitari e di protezione sociale” dei vari Paesi europei.

Sapere che una commissione esterna controllerà i soldi destinati al miglioramento dei sistemi sanitari e della protezione dei sudditi al tempo del corona, chiude un po’ lo stomaco. Ma quando si viene a conoscere che la “Poltrona Covid”, la presidenza della commissione è stata destinata al cyborg con loden blu: Mario Monti, la stretta si trasforma in veri e propri sforzi di vomito!

Ricordiamo che il professore anaffettivo per antonomasia, l’essere privo di empatia umana è stato uno dei politici più proficui nella distruzione sistematica di questo paese.
Gesuita fin nel midollo, ha lavorato a Yale (nota università dell’elité anglosassone), è stato uomo di punta di una delle banche più potenti del globo, la Goldman Sachs, membro del Bilderberg Group ed è anche Presidente europeo della Commissione Trilaterale (una specie di massoneria ultraliberista ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger). Monti figura anche nel comitato esecutivo del gruppo Aspen Institute Italia, un’altra struttura abbastanza ambigua finanziata dalle Fondazioni Ford e Rockefeller.

Mario Monti ad un incontro segreto degli Gruppo Bilderberg

Questo individuo dovrà consigliare all'Europa le mosse da attuare per uscire dalla situazione o, come direbbero i mal-pensanti, farci sprofondare sempre più nel baratro! Responsabilità enorme visti soprattutto gli interessi economici che gravitano attorno al virus…
Una tale cieca sfiducia è dettata sia dal curriculun vitae di Monti, sia da una memoria umorale e cellulare: il suo governo infatti è ancora impresso a caldo nelle ghiandole lacrimali e nelle vene del popolo italiano, almeno di coloro che ancora pensano e usano l'encefalo.

Marcello Pamio

Questo governo non votato da nessuno, ha una costante: piace prendere per il culo i sudditi!
Prima hanno creato ad arte, grazie al ruolo centrale dei media mainstream, una psico-pandemia (costruendo tutto il castello sopra un test fallimentare: il tampone orofaringeo) per chiudere e devastare economicamente il paese.
Poi hanno secretato i documenti del comitato tecnico-scientifico voluto dal governo Conte, dati alla base dei tristemente noti e illegittimi Dpcm.

Dopo la richiesta degli avvocati della Fondazione Luigi Einaudi e la sentenza del Tar, questi documenti sono stati desecretati e resi pubblici. Diciamo quasi pubblici…
Il verbale n. 21 datato 7 marzo 2020 sarebbe infatti composto (da quello che può evincere dal frantespizio, anche se non è ben visibile) 3577 pagine, ma il regime ha reso pubbliche solo 52 pagine. Quindi per ogni pagina rilasciata, ne hanno imboscate 70...

Frontespizio del verbale n. 21 composto da 3577 pagine

L’unica cosa al momento interessante che si può evincere da quel poco pubblicato è che il comitato di esperti non avrebbe mai parlato di chiusura totale del paese. Hanno soltanto definito “due livelli di misure di contenimento da applicarsi: l’uno, nei territori in cui si è osservata ad oggi maggiore diffusione del virus; l’altro, sull’intero territorio nazionale”, ma niente lockdown.
Come mai dopo soli due giorni, ed esattamente nel Dpcm del 9 marzo 2020, la dittatura annuncia la chiusura di tutto il Paese? Qual è il senso di creare un’organizzazione tecnico-scientifica se poi le decisioni le avevano già prese?
La risposta risiede ancora una volta nella presa per il culo!

Il gesuita Conte ha sempre dichiarato che la chiusura del paese, e i vari Dpcm, erano motivati dalle decisioni degli esperti: quindi ha sempre mentito sapendo di farlo!
Siamo di fronte all’ennesima messa in scena di un’opera teatrale dove gli spettatori passivi siamo sempre e solo noi? E’ stato tutto orchestrato ad arte anche la desecretazione dei documenti, per darci l’illusione di essere in un paese libero e democratico?

Ad aggravare tali sospetti è sapere che la sede romana della Fondazione Luigi Einaudi è al numero 44 di Piazzale delle Medaglie d'Oro, medesimo stabile (stesso numero civico) della Casa Nathan del Grande Oriente d’Italia, la confraternita massonica più famosa del paese.
Essendo la sala polifunzionale (vedere immagine) i fratelli col grembiulino la usano per le loro riunioni e cerimonie. Sicuramente sarà una coincidenza, ma ci auguriamo tutti non venga usata anche per le riunioni della Fondazione...

Sala polifunzionale del Grande Oriente d'Italia al civico 44 di Piazzale delle Medaglie d'Oro

Marcello Pamio

I media mainstream non si smentiscono mai e ogni occasione è buona per manifestare la loro infima natura. Per Repubblica, il Corriere, il FattoQuotidiano e tutta la tristissima combriccola di giornalai, ieri a Berlino ci sarebbero state poche migliaia di persone alla manifestazione contro le folli e assurde norme anti-Covid.
Quattro gatti negazionisti di estrema destra e no-mask, così sono stati descritti, ma per fortuna ci sono le immagini che parlano da sole e svergognano questi pennivendoli venduti e proni alla dittatura…
Comprate, comprate sempre i giornali!

Immagine del Corriere della Sera
Immagine de La Repubblica
A Il Fatto Quotidiano va il premio per la miglior zoomata…
Queste immagini mostrano realisticamente la vera partecipazione

Sicuramente non sono 15 mila; non sono estremisti di destra; non sono no-vax e neppure no-mask. Sono persone di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali che si sono rotte il cazzo di una schiavitù mascherata da democrazia.
Persone risvegliate dal coma vegetativo indotto dal Sistema che non ci stanno più ad essere prese per il culo.
Mentre in diversi paesi la protesta pacifica, ma ferma scende in piazza e nelle strade, da noi si sta disquisendo filosoficamente sulla proposta più demenziale dell'ultimo secolo: i tavolini con le rotelle per i "disabili" del Nuovo Millennio, cioè i piccoli studenti.
Una simile proposta può essere stata partorita da una mente malata che attende cure appropriate, oppure da una mente superfine giocherellona che vuole solo divertirsi alla faccia dei piccoli italiani e dei loro genitori addormentati.

Perché perdere tempo utile per andare a svolgere banali funzioni fisiologiche?

Marcello Pamio

Una sentenza del Tar aveva posto l’obbligo di divulgare i pareri del comitato tecnico scientifico alla base del sequestro di milioni di italiani rinchiusi contro la loro volontà in casa per mesi.
In pratica il Governo aveva imboscato i verbali del comitato mettendoli sotto il cappello di “segreti di Stato”, ma alcuni avvocati della Fondazione Einaudi hanno chiesto l’accesso agli atti, visto che sia i Dpcm che le misure restrittive si basano proprio sulle valutazioni prese dal gruppo di esperti.
Richiesta questa più che lecita e legittima e infatti il Tar ha accolto il ricorso.

Ma il governo di golpisti che sta complottando contro l’Italia può permettere ai sudditi di conoscere le vere motivazioni delle decisioni prese? Ovviamente no, e infatti chiede al Consiglio di Stato di secretarli definitivamente, di metterci sopra una pietra tombale.
Il macigno è stato messo il 31 luglio e la decisione l’hanno presa con decreto cautelare monocratico in attesa della valutazione del collegio convocato per il 10 settembre prossimo. D’altronde devono avere un po’ di tempo per correggere, cancellare e alleggerire il malloppo, o no?
Lo ripeto: stiamo parlando dei documenti tecnico-scientifici usati dal fantoccio Conte per emanare i Dpcm e devastare il paese.

Un governo privo di trasparenza che fa mettere il sigillo “Top Secret” su simili documenti significa che ha tantissime cose da nascondere. Un simile comportamento non fa altro che alimentare quelle teorie che vedrebbero il governo colluso nella distruzione sistematica del Paese.

Chi ci perde in tutto questo è come sempre la libertà di informazione e quelle decine di migliaia di morti e dei loro parenti che attendono ancora giustizia, attendono di sapere cos’è realmente successo in Italia.

Marcello Pamio

L’Italia è oramai un paese allo sbando. Qualche millennio fa eravamo il centro del mondo, ora semplicemente siamo al centro di una immensa e grottesca cospirazione.
Siamo gestiti da un governo non-eletto da nessuno che a colpi di maggioranza risicata (se i 30 senatori della finta opposizione avessero votato non avrebbero avuto il quorum) hanno prorogato l’emergenza sanitaria fino a metà ottobre. Emergenza che ovviamente non c’è se non nel cranio semivuoto della dittatura romana. L’esito era scontato: dopo aver fatto trenta non possono non fare trentuno...
Hanno segregato in casa milioni di persone violando ogni libertà e diritto costituzionale; hanno devastato la produzione industriale italiana e fatto chiudere i battenti ad un numero incalcolabile di attività commerciali; ora vogliono dare il colpo di grazia a quel poco di sovranità nazionale ancora rimasta.

Il paese è allo stremo sotto tutti i punti di vista e cosa fa il governo per tirarne su le sorti? Impegna i parlamenti per votare la finta emergenza sanitaria.
Abbiamo in Italia 40 pazienti in terapia intensiva mentre la Francia ne ha 385, eppure i transalpini non hanno prorogato l’emergenza, noi invece sì!
Per cui dovremo tenere sulla faccia ancora quei pericolosi cenci purulenti e pullulanti di batteri e funghi (le mascherine), mantenere quel misterosofico distanziamento di 1 metro (perché come gli esperti sanno il virus è molto preciso: dopo 100 centimetri lineari nell’aria cade stecchito a terra esanime), mettere il gel sulle mani (che distrugge il microbiota dell’epidermide) e tutte le fantomatiche idiozie che menti malate hanno imposto e menti ignoranti hanno recepito e applicato.

Ma se pensavamo di aver raggiunto il culmine della follia e dell’umiliazione, sbagliavamo di grosso.
Parallelamente alle regole igieniche decise dalla Task force governativa, sulle coste oramai devastate del Bel Paese stanno sbarcando continuamente immigrati (molti dei quali infetti) con borse, zaini, cappelli in paglia e addirittura barboncini in braccio!
Ebbene sì, sono apparsi i primi immigrati animalisti.

Da una parte abbiamo il suddito dalla pelle chiara che portato alla fame deve sottostare a normative da laboratorio biochimico di massima sicurezza, e dall’altra abbiamo i nuovi elettori del PD-5Stalle, dalla pelle leggermente più ambrata, che scappano (o semplicemente escono dalla porta dimenticata aperta) dai centri di accoglienza per andarsene in giro tranquillamente con il cagnetto in braccio.
Se queste immagini non scuotono quel briciolo di dignità e coscienza rimasti, è bene sapere anche che due associazioni hanno chiamato in causa l’Italia di fronte al Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite per la “violazione sistematica dei diritti dei richiedenti asilo”.
Avete capito? Il governo sta permettendo l’entrata di uomini, cani e mancano solo i porci da ogni luogo, e qualcuno porta a processo il paese per violazione dei diritti degli immigrati.

Le due fantomatiche entità sono: l’”Associazione studi giuridici sull’immigrazione(Asgi) e il “Cairo Institutes for human rights studies” (Cihrs).
Non c’è voluto tanto per scoprire che l’Asgi è finanziata dalla Fondazione italiana a finalità umanitarie Charlemagne Onlus, dalla Tavola Valdese e dall’immancabile Open Society Foundations dello speculatore George Soros, colui che ha foraggiato tutti i gruppi eversivi e destabilizzanti del pianeta (le varie Rivoluzioni colorate), mentre il principale finanziatore del Cairo Institute è la Rockefeller Brothers Found. Niente male come curriculum, anche se queste informazioni sono da razzisti complottari che ce l’hanno a morte con quei poveri disperati che scappano dai loro paesi… Ma da cosa scappano??? Ah certo: dalla guerra, dalla fame, dalle repressioni e dalle tribù cannibali che si cibano di poveri barboncini.

Qualcuno sta giocando a Risiko con le sorti del mondo e nessuno lo dice.
Hanno trasformato un banale virus influenzale in un grimaldello per mantenere uno stato di emergenza perenne con lo scopo di instaurare definitivamente l’Ordine Internazionale del Caos.
In questo modo hanno carta bianca per restringere le già risibili libertà individuali, indebitare e distruggere economicamente i paesi, fagocitare la classe medica e la ricerca scientifica, obbligare alla vaccinazione di massa (con il fine di ridurre la popolazione), impiantare il microchip e creare per ognuno di noi l’Identità Digitale in modo da avere dall’alto il dominio assoluto.

Le parti in gioco? I sudditi con la museruola che si preoccupano delle ferie e di tornare quanto prima alla normalità (quale lo sanno solo loro) mollando a settembre senza preoccupazioni i propri figli nei gulag scolastici, dall’altra le marionette della politica, esseri privi di coscienza che indipendentemente dalla bandierina di partito prendono ordini dai veri manovratori, coloro che realmente muovono le pedine sulla scacchiera: gli Illusionisti!

Marcello Pamio

E’ conosciuto almeno dagli anni Trenta del secolo scorso anche se in letteratura uno dei primi a parlare di adrenocromo fu Aldous Leonard Huxley (1894-1963) nel suo libro “Le porte della percezione: paradiso e inferno” del 1954.
Huxley è stato uno scrittore visionario ma soprattutto uno sperimentatore. Oltre alla saggistica infatti si è dedicato alla meditazione filosofica indotta dalle droghe: egli era convinto che la felicità e l’infelicità altro non fossero che il frutto di reazioni chimiche all’interno dell’organismo umano.
Questa sua visione della vita lo portò a sperimentare estesamente su sé stesso gli effetti di molte droghe (mescalina, LSD, ecc).
L’adrenocromo - ha scritto - “è un prodotto della decomposizione dell'adrenalina, può produrre molti dei sintomi osservati nell'intossicazione da mescalina. Ma l’adrenocromo probabilmente si forma spontaneamente nel corpo umano. In altri termini, ciascuno di noi può essere capace di fabbricare minute dosi chimiche di ciò che si ritiene provochi profondi cambiamenti nella coscienza. Alcuni di questi cambiamenti sono simili a quelli che si verificano nella più caratteristica peste del ventesimo secolo, la schizofrenia”. Aveva perfettamente ragione Huxley quando scrisse che “si forma spontaneamente nel corpo umano”, e dopo vedremo come si produce e soprattutto perché...

A riportare alla ribalta mediatica l’adrenocromo ci ha pensato il romanzo “Paura e disgusto a Las Vegas” scritto da Hunter Stockton Thompson nel 1971, da cui hanno tratto il demenziale film “Paura e delirio a Las Vegas” con Johnny Depp, in cui si parla espressamente della droga descrivendola come uno psichedelico dagli effetti simili all’LSD, anche se “la mescalina al confronto è un gingerino”...

Brevetto chimico
Il 26 febbraio 1985 gli Stati Uniti hanno assegnato il brevetto numero 4,501,923 all’inventore inglese Deryck F. Boot che lavorava per la Minnesota Mining and Manufacturing Company, meglio nota come 3M Co., la potentissima corporation americana che produce oltre 60.000 prodotti industriali di ogni tipo (mascherine, adesivi, abrasivi, dispositivi di protezione individuale, pellicole per vetri, prodotti dentali, materiali elettrici ed elettronici, prodotti medici, software sanitari ecc).
Il brevetto descrive un processo per preparare l'adrenocromo comprendente adrenalina ossidante o un suo sale.

Oggi in medicina l’adrenocromo viene somministrato per via endovenosa per curare soggetti epilettici, mentre sotto forma di adrenocromo monosemicarbazone (carbazocromo) viene utilizzato come emostatico nelle emorragie capillari per trattarne la fragilità, ma in questa forma è totalmente privo di azione simpaticomimetica e quindi del tutto inutile per gli scopi tanto desiderati e ricercati dall’élite...

Adrenocromo
Cos’è in realtà questa sostanza, e perché è così ambita?
L'adrenocromo, la cui formula è C9H9NO3, è il potente precursore ormonale dell'adrenalina secreto dal corpo in grandi quantità in momenti di intensa paura, rabbia o pericolo di vita. Lo scopo è quello di ottimizzare la risposta adrenalinica dei muscoli e dei nervi, proteggere i tessuti e gli organi dai rigori della scarica di adrenalina, ottimizzando al meglio il meccanismo di combattimento o fuga come risposta alla paura umana in situazioni di estrema necessità come quelle legate alla sopravvivenza.
Si può pensarlo come un potentissimo additivo per il carburante della “macchina umana” di fronte ad un pericolo. Sembra non esserci nulla di simile sulla terra.
Possiede, tra le altre cose, capacità rigenerative dei tessuti, sarebbe in grado di ripristinare la reattività nervosa e la funzione cognitiva.

Miracolo dell’orecchio del coniglio e del cuore della rana
In uno studio belga pubblicato nel 1946, i clinici furono in grado di usare una perfusione di adrenocromo acquoso per riportare in vita l'orecchio di un coniglio congelato, consentendo ai medici di ripristinare la vascolarizzazione e la risposta dello stimolo nervoso al tessuto precedentemente necrotizzato. Cose impensabili non solo allora ma anche oggi.
I medici hanno dimostrato la capacità dell'adrenalina ossidata nel ripristinare i sistemi nervosi danneggiati, e i risultati hanno stimolato la pratica di applicare l’adrenocromo nei siti di incisione dei pazienti al fine di accelerare la rigenerazione e la guarigione dei nervi.
In un altro studio questa volta del 1939, la perfusione di adrenocromo è stata usata per rigenerare e riavviare il cuore di una rana, riportando in vita l'animale.

Bambini come “donatori”
Come detto precedentemente l’adrenocromo prodotto chimicamente è un farmaco che non ha nulla a che vedere con la sostanza endogena naturale prodotta da un essere umano in pericolo!
La cosiddetta “droga dell’immortalità” deve venire estratta direttamente dall’organismo, meglio se giovane e fresco come quello di un bambino perché con l’età la sua produzione cala.
L’altro motivo è che la sovraesposizione ripetuta all'adrenalina ossidata dell'adulto porta a nefasti effetti collaterali fisici e mentali: convulsioni epilettiche, sintomi simili al Parkinson, schizofrenia e psicosi delirante.

I bambini risultano essere la migliore “fonte” di estrazione, sia perché è più facile trovare una piccola creatura come “donatore” rispetto ad un adulto, e poi perché l'adrenocromo giovanile è bilanciato chimicamente in modo da ridurre gli orribili effetti collaterali della versione per adulti.
Vale la regola: più giovane è il “donatore” e migliore è la droga!
Per avere una maggiore concentrazione di adrenocromo è necessaria una potente scarica adrenalinica e questa si genera quando la persona e/o il bambino subisce violenza psicologica o fisica e quando viene letteralmente impaurito e terrorizzato.

Questo abominio potrebbe essere la spiegazione del pernicioso e indicibile traffico di bambini, rapimenti, sfruttamento, abusi e persino sacrifici di minori da parte di queste pericolosissime congreghe? Pochi sanno perché i media non ne parlano, ma ogni anno milioni i bambini nel mondo spariscono nel nulla: una parte torna a casa ma il restante non viene più ritrovato!
La Verità è figlia del tempo e per fortuna le cose stanno venendo fuori.
L’altra cosa che sta lentamente emergendo è che questa droga sembra essere largamente utilizzata dai membri dell’élite legati a logge pedosataniste, di cui moltissime star di Hollywood, e non solo, ne fanno parte.
In pratica l'adrenocromo ha assunto le connotazioni mitologiche della fonte dell’eterna giovinezza: il Santo Graal dei pedosatanisti luciferini che regnano purtroppo in mezzo a noi...

Conclusione
Non possiamo sapere con assoluta certezza se l’adrenocromo è una invenzione fantasiosa di qualche mente perversa o realmente la droga più ricercata e in voga dalla crème de la crème.
Ma droga a parte, la cosa certa è che esistono numerose congreghe dedicate al culto luciferino, mi riferisco alle sette pedosataniste che si dedicano alla profanazione rituale dell'innocenza infantile per il potenziamento “spirituale” da una parte (se possiamo chiamarlo così), e forse anche al potenziamento chimico-ringiovanente dall’altra.

Tutto però sta venendo fuori e i segni della verità stanno emergendo quotidianamente.
Il caso del miliardario pedofilo Jeffrey Epstein è illuminante da questo punto di vista.
Epstein era un procuratore e organizzatore di questa aberrante pratica sessuale di magia nera, e il suo arresto ha permesso di scoperchiare, almeno in parte, il Vaso di Pandora.

Sappiamo nomi e cognomi dei numerosi clienti (non di tutti purtroppo) di Epstein, quelli che hanno volato con il suo jet privato “Lolita Espress” per andare a impaurire e/o violentare i bambini nella sua isoletta (Isle of Sin, l'isola del peccato)…

Il jet privato di Epstein "Lolita Express"

A questo punto chi può negare l’ipotesi che i vari personaggioni non volassero nell’isola degli orrori per partecipare alla produzione della droga?
Tra i nomi venuti alla ribalta: Bill, Hillary e Chelsea Clinton, Woody Allen, Kevin Spacey, Bill Cosby, Mick Jagger, Principe Andrea, Charles Spencer (fratello di Lady Diana),il filantropo Bill Gates, Tony Blair, Michael Bloomberg, Richard Branson, Rupert Murdoch, persino Henry Kissinger e moltissimi altri nomi della politica, della finanza e di Hollywood.

Anche il filantropo Bill Gates risulta nell'elenco passeggeri…

Nell’armonia e nell’equilibrio del Sistema, oltre a queste forze indubbiamente di tenebra si stanno muovendo anche le forze di Luce, e difatti le notizie e i nomi iniziano a trapelare...
Anche le dichiarazioni inequivocabili del presidente Donald Trump sono su questa linea.
La difesa a spada tratta dei bambini e soprattutto le azioni che sta mettendo in atto Trump (il presidente che non doveva essere eletto), indicano senza ombra di dubbio che è in atto una vera e propria guerra ai più alti livelli, o ai più bassi dipende dai punti di vista.
Uno scontro senza eguali tra il mondo umano e quel substrato occulto (Deep State) di anime perdute e totalmente pervertite.

Concludo con qualche immagine recente dei divi di Hollywood, perché stranamente il loro corpo sembra aver subito un tracollo fisico nell’ultimo periodo. Tracollo inspiegabile se si confrontano le foto con le precedenti…
Siamo di fronte alla prova che molte star sono in astinenza di qualche droga? Oppure si tratta solo di normalissimo invecchiamento fisiologico accelerato dal lockdown?

Jhonny Depp, 57 anni
Celine Dion, 52 anni
Regina Elisabetta II, 94 anni. Principe Filippo Mountbatten, 99 anni e il papa…

Esperimento sulla rana è citato in questo articolo scientifico:
https://physoc.onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1113/jphysiol.1949.sp004305 

Esperimento sul coniglio è citato in questo articolo scientifico:
http://pharmrev.aspetjournals.org/content/1/1/1

In questo articolo si legge: "Adrenochrome causes an elective inhibition of the process, which determines the content of associative thinking. This occurs in doses that do not heighten the lability of basic processes, do not reduce excitation, and do not loose temporary connections as is the case with LSD".
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0074774208600252

Questo riguardo le possibili reazioni "psicotiche" indotte da adrenocromo:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4813425/

Marcello Pamio

Ecco la prova che le istituzioni governative, sia centrali che locali, stanno raccontando un sacco di fregnacce alla gente!
L’ultimo in ordine cronologico è il rapporto Istat del 16 luglio 2020 dal titolo: “Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità: cause di morte dei deceduti positivi al Sars-Cov-2”.
I risultati sono a dir poco eclatanti, e come sempre accade sono stati ripresi e ampiamente amplificati dai megafoni portavoce del Sistema; i tristemente noti media mainstream annunciano a gran voce: “9 pazienti su 10 morti per il virus”. Avete letto bene: il 90% delle morti di quest’anno SONO state causate, senza ombra di dubbio, dal virus con gli occhietti a mandorla.
Finalmente hanno depositato la pietra tombale sulla testa e sulla bocca di tutti quei complottisti della domenica che ancora vanno affermando che le persone sono morte CON il virus e non a causa di esso. Non se ne poteva più di questi sciacalli che continuano a mettere in discussione il Verbo governativo.

Ora sappiamo con assoluta certezza che sui decessi non hanno pesato per nulla le condizioni di salute preesistenti delle persone coinvolte, quindi le gravissime patologie pregresse che la stragrande maggioranza aveva: sono state ininfluenti al cospetto di Mister Vairus...
Se diamo retta ai media, sembra che in Italia a gennaio sia entrato non uno dei tanti coronavirus, e cioè un virus influenzali, ma l’ebola ingegnerizzato e modificato per sterminare la popolazione!

Rapporto Covid-19
Vediamo questo Rapporto epocale...
I ricercatori dell’ISTAT e dell’ISS hanno analizzato 4.942 schede di morte di soggetti positivi al tampone su un totale di 31.573 segnalazioni complessive alla data del 25 maggio 2020, quindi meno di un sesto del totale.

Le conclusioni, come detto, sono chiarissime e non lasciano spazio ad alcun dubbio: “il Covid-19 è la causa direttamente responsabile della morte nell’89% dei decessi di persone positive al Sars-Cov-2”.

Le malattie pregresse hanno causato il decesso solo per uno striminzito 11% dei casi, quindi una scoreggietta a confronto col virus, anche se gli esperti indipendenti hanno scritto che “il 71,8% dei decessi di persone positive al virus ha almeno una concausa: il 31,3% ne ha una, il 26,8% due e il 13,7% ha tre o più concause”.
Quindi oltre 70 persone su 100 avevano UNA O PIU’ PATOLOGIE croniche e/o degenerative, anche gravissime, ma queste non hanno influenzato l’esito letale perché non si possono comparare con la ferocia assassina dell’agente virale.

In base all’analisi condotta sulle schede di decesso, Covid-19 è la causa direttamente responsabile della morte, ossia la causa iniziale, nell’89% dei decessi di persone positive. In questi casi, la morte è quindi causata direttamente da Covid-19, seppure spesso sovrapposto ad altre malattie preesistenti”.
Ora, ironia a parte, sarebbe illuminante sapere come sono riusciti senza nessun esame autoptico (ricordo che le autopsie sono state vivamente sconsigliate dall’attuale governo...) ma soltanto leggendo una scheda di morte compilata da altri medici, a stabilire con assoluta certezza che una persona con il cancro metastatizzato o con una grave patologia cardiovascolare o il diabete mellito è morta DIRETTAMENTE per il Covid-19. Solo perché aveva il tampone positivo?
Sarebbe altresì meraviglioso, questa volta per la psichiatria, poter studiare l’encefalo di quei ricercatori che sono riusciti a scrivere: “la polmonite è presente in 3.977 morti (80.5%) MA IN NESSUN CASO E’ LA CAUSA INIZIALE del decesso. La presenza della polmonite (malattia causata dal Sars-Cov-2) conferma il ruolo rilevante di Covid-19 come causa direttamente responsabile di gran parte dei decessi".

Puzza un po’ di dissonanza cognitiva: prima avvertono i lettori che la polmonite NON è la causa iniziale della morte, ma dopo poche righe precisano che la presenza della polmonite conferma il ruolo del Covid-19 come causa iniziale della morte.
Insomma il mantra ufficiale è sempre lo stesso: la causa delle morti è il coronavirus!
I dati ISTAT invece mostrano un quadro leggermente diverso e soprattutto molto interessante.
Spulciando i dati pubblicati sulla mortalità nei primi mesi dell’anno (da gennaio a maggio), negli ultimi 6 anni (2015-2020) in alcune regioni i decessi nel 2020, nonostante l’influenza mascherata da ebola, sono nettamente inferiori a quelli degli anni precedenti.

Va precisato a questo punto che nel 2020 praticamente quasi TUTTI i decessi sono stati registrati come “Covid-19”. Una persona morta devastata dalle cure per il cancro, è morta per il Covid; un anziano pluricentenario morto di vecchiaia, ovviamente è stato ucciso dal virus, ecc.
Nonostante tale vergognoso conteggio che ha gonfiato a dismisura i dati a beneficio della psico-pandemia, in alcune regioni italiane i morti negli anni precedenti sono stati molto più numerosi.
Come la mettiamo?
Un esempio per tutti: il numero di decessi avvenuti a Padova e provincia dal 2015 al 2020.

Nessuno ha il coraggio di dirlo, ma paradossalmente la mortalità nel 2020 a Padova e provincia, nonostante il Covid, è stata la più bassa degli ultimi 6 anni!
Nell’anno 2017 la mortalità è stata maggiore del 10% rispetto a quest’anno, e non abbiamo ricordi di chiusure regionali, blocchi della produzione industriale e sequestro dei cittadini. O sbaglio?
Alla fine della fiera, conti alla mano, la bravura del governatore del Veneto Luca Zaia è stata quella di creare un’illusione mediatica e puramente propagandistica. Non c’è stata alcuna pandemia.

Cause multiple
La Tabella 1 pubblicata a pagina 6 nel Rapporto elaborato da ISTAT e ISS mostra la “Distribuzione delle cause nei decessi dei pazienti positivi a Sars-Cov-2 per causa iniziale e multipla”.
Il totale delle “cause multiple” di morte è di 12.575.

Distribuzione delle cause nei decessi dei pazienti positivi al Sars-Cov-2, per causa iniziale e multipla

Questo dato, se teniamo conto che hanno analizzato solo 4.942 cartelle cliniche, indica che la media delle patologie per persona era di 2.5! Significa che le persone morte avevano mediamente due patologie e mezza!
Possiamo veramente credere che queste non abbiano influito per nulla sulle cause di morte? In fin dei conti parliamo di cancro, malattie cardiovascolari, renali, ecc.

La curva sale dopo marzo
Dai grafici dell’ISTAT si evince un’altra cosa intrigante. La curva del numero dei morti del 2020 (linea rossa, vedere immagine) inizia a superare quella dei morti degli anni precedenti (curva blu) sempre verso la seconda/terza settimana di marzo.

Questo può significare due cose: la prima che marzo è il mese nel quale la carica virale è massima e uccide più persone, mentre la seconda potrebbe essere collegata alla dichiarazione di pandemia avvenuta l’11 marzo 2020. Va detto che l’organizzazione mondiale della sanità non ha dichiarato lo “Stato di pandemia globale”, ha detto che “il Covid-19 può essere caratterizzato come una pandemia”. Quel “può essere” fa una grande differenza.
Dichiarazione vera o falsa che sia, ha certamente modificato i protocolli, gli approcci terapeutici, le modalità di registrazione dei morti e le autopsie...

Conclusione
La conclusione è scontata, esattamente come i rapporti degli enti sovranazionali che dovrebbero difendere e proteggere la salute pubblica.
I dati sono nelle loro mani, e possono essere modificati e interpretati per farci credere qualunque cosa. Pur di continuare a mantenerci attiva l’anestesia cerebrale, devono continuare a instillare il virus della paura. Solo così possono mantenere saldo il potere.
Un giochetto questo per chi controlla i media mainstream...

Marcello Pamio

Dopo che il Presidente Trump ha con coerenza e coraggio ritirato il finanziamento di 900 milioni di dollari dall'Organizzazione Mondiale della sanità, al primo posto figura la Fondazione Bill & Melinda Gates!
Così facendo Trump ha smascherato mettendo in luce la dittatura oligarchica...
Attualmente infatti Bill Gates "dona" ogni anno all'OMS oltre 500 milioni di dollari, ciò lo rende a tutti gli effetti il controllore privato dell'organizzazione sovranazionale!

Elenco dei 20 principali controbuenti dell'OMS

Stiamo parlando di uno dei più loschi invididui attualmente (non si sa ancora per quanto) a piede libero....
Uno che tra le tante cose inneggia alla riduzione della popolazione mondiale.
Ecco le parole di Bill Gates alla manifestazione TED nel febbraio del 2010.
«Il mondo oggi ospita 6,8 miliardi di abitanti, e tale cifra sta crescendo speditamente verso i 9 miliardi. Ora, se davvero facessimo uno splendido lavoro in relazione a nuovi vaccini, sanità e servizi sanitari orientati alla riproduzione (aborti), noi potremo probabilmente ridurre quest’ultimo numero di una percentuale valutabile intorno al 15%»

L'intervento del neo-eugenetista al TED

Stando al filantropo neo-eugenetista malthusiano, utilizzando correttamente il controllo delle nascite (aborti, omosessualizzazione, genderizzazione...) e i vaccini, possono ridurre la popolazione di almeno 1 miliardo di anime (il 15% di 7 miliardi)!

Registro di volo del jet privato "Lolita Express"

I registri di volo del "Lolita Express", il tristemente noto jet privato del pedofilo miliardario Jeffrey Epstein, rivelano che Bill Gates ha volato dall'aeroporto di Teterboro nel New Jersey a Palm Beach il 1° marzo 2013.
Si tratta di uno dei pochi voli di quell'anno in cui il pilota Larry Viskoski ha registrato il nome di un passeggero. Quindi nessuno può escludere a priori che il filantropo non si sia fatto altri allegri voletti....

Melinda Ann French Gates, moglie e compagna di merende di Bill

In questa foto Melinda Gates, la storica compagna di Bill Gates, sfoggia al collo un interessante pendente che assomiglia molto ad un crocifisso, però rovesciato!
Segno dell'appartenenza a qualche congrega satanista? Ma nooo, sarà sicuramente la nuova moda in voga tra i miliardiari...

Marcello Pamio

Che il caldo dia alla testa è abbastanza risaputo, se poi a questo aggiungiamo qualche ettolitro di prosecco rigorosamente chimico, allora la demenza si fa preoccupante...
Esattamente come sono preoccupanti le dichiarazioni dei governanti, le attuali marionette messe sopra le cadrieghe che contano.
Da un po' di tempo sono venute alla ribalta le teorie della terra piatta, ma l'unica cosa realmente piatta è l'elettroencefalogramma degli individui al governo. La piattezza in politica oramai è lapalissiana, non esiste più alcuna differenza tra i partiti: dal ministro della salute, allo sceriffo del Veneto, dal PD, ai cinquestelle arrivando fino alla Lega infatti il modo di agire è il medesimo, e questo dovrebbe farci riflettere un bel po'...
Pensavamo di aver raggiunto il massimo grado di mentecattagine con una banale influenza? Macché, al peggio non esiste limite.

Il Ministro della salute Roberto Speranza (convolato a nozze nel 2015 in una città decisamente casuale: Gerusalemme), sta valutando “l'ipotesi di trattamenti sanitari obbligatori nei casi in cui una persona deve curarsi e non lo fa”. Valutano in pratica “il Tso per chi rifiuta la quarantena”.
Capito l'antifona? In Italia non si è liberi di intraprendere un percorso terapeutico e neppure il suo contrario: cioè non è permesso non curarsi, se non con i loro protocolli.
Che sia chiaro: alla salute dei sudditi ci pensa lo Stato: prima li sodomizza e poi li cura. Prima mette loro una bella camicia di forza, poi se rompono le balle li imbottisce di psicofarmaci e infine viene curata l'influenza.

Se il ministro col kippah in tasca è in balia degli eventi, o meglio in balia delle lobbies, il governatore del Veneto Luca Zaia, anch'esso col cropricapo ebraico, sfoggia la spilla dorata da sceriffo: “ricovero coatto e Tso per chi rifiuta le cure”. Non ha nessun dubbio!

Matteo Salvini e Luca Zaia

Per lo statista veneto, il Trattamento sanitario obbligatorio “non si usa solo per i casi di malati di mente”, ma si può “usare anche per l'epidemia, per chi non vuole stare in ospedale se è infetto”.
Non si limita a questo purtroppo, perché l'esperto di prosecco chiede a gran voce che “a livello nazionale si possa portare al penale la violazione dell'isolamento fiduciario anche del negativo”.
Questo è molto interessante perché il governatore del Veneto vorrebbe mandare in galera anche chi viola l'isolamento SENZA aver nessun sintomo. Quindi una persona sanissima, senza sintomi e con il tampone negativo, per Zaia deve rimanere incarcerata a casa.
Il leader della Lega Matteo Salvini riferendosi alle minchiate al quadrato sparate dal collega di partito veneto dice che “fa bene a essere rigoroso”.
Siamo di fronte a ignoranza megagalattica oppure a “dissonanza cognitiva”?
La cosa certa è che quando si dice una cosa e il suo contrario, il cervello va in pappa.

Il Tso è una misura di prevenzione adottata nel caso di persone in stato di profonda alterazione psicofisica, ed è regolamentato da una legge del 1978.
Per cui Zaia e Speranza non possono non sapere che il primo problema per una sua applicazione alle persone positive al coronavirus sarebbe di tipo normativo.
Una persona deve venire giudicata da un medico con l'ausilio se necessario dell'intervento delle forze di polizia. Ma se lo psichiatra reputa che quella persona è presente a se stessa e non ha caratteristiche psico-fisiche alterate come può far applicare il Tso? Come può un medico firmare il Tso nei confronti di una persona sanissima (negativa al tampone) o asintomatica o con la febbre, se è mentalmente sana e lucida? Non si può, a meno che non vadano a modificare la normativa vigente!

A rincarare tale dose d'ignoranza ci pensa anche il presidente dell'Anci (associazione che raduna tutti i sindaci d'Italia), Antonio Decaro il quale ha auspicato che per “aiutare a controllare i focolai ci sia stato dato intanto il potere di disporre velocemente un Tso”.
Insomma tutti desiderano uno strumento più veloce e snello per psichiatrizzare quelli fuori dal coro, perché detto tra noi, le masse belanti non creano nessun problema al Sistema!
Sfugge a lorsignori un piccolo fatto: esiste già il reato penale per chi è a conoscenza di una patologia. L’articolo 438 del codice penale prevede pene tra gli 8 anni e l’ergastolo per chiunque cagioni un’epidemia mediante la diffusione di germi patogeni.
Infine risultano ancora più preoccupanti le recenti dichiarazioni del Codacons: “sì a Tso per positivi che sfuggono a isolamento”, anche perché l'associazione dei consumatori è composta da avvocati!

Ma forse al Covid va il merito di aver tolto la maschera al Sistema, a tutte quelle persone cerebralmente anestetizzate, ma soprattutto ai lupi trasvestiti da agnelli...
Il “mongolino d'oro” però va al dottor Stefano Vella, infettivologo della Sapienza di Roma, il quale ha benedetto il Tso perché “lo Stato ha il dovere giuridico di sostituirsi al singolo cittadino quando lo stesso rifiuta cure mediche che appaiono indispensabili e necessarie”.
Secondo Vella lo Stato può e deve decidere cosa è bene per un cittadino.
Un simile discorso generico è molto preoccupante perché lo si può estendere a chi rifiuta i tamponi o le cure per il Covid (ricovero, farmaci e vaccini), ma anche a tutti quelli che rifiutano per esempio i protocolli oncologici, e non solo...
Se questa non è una dittatura, cosa manca?

All'inagurazione della masseria della famiglia di Bruno Vespa, assembramenti di invitati, fotografi, giornalisti tutti senza mascherina e senza rispettare la distanza. Quello a destra è Luca Zaia!!!
Loro possono e noi no.

A sinistra Michele Emiliano Presidente Regione Puglia (PD), al centro Bruno Vespa (PD, Lega, Cinque Stelle, ecc.) e a sinistra Luca Zaia (Lega)
Il miracolo del Covid: unisce tutti!!!