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Il sangue non è un liquido qualsiasi ma un vero e proprio tessuto vivente allo stadio colloidale, costituito da componenti cellulari in sospensione nel plasma.
Un organo in grado di registrare tutto quello che viviamo dal punto di vista fisico, emotivo, spirituale e quantistico!
Il sangue circola all'interno dei vasi sanguigni portando ossigeno e nutrienti ai tessuti, procedendo a rimuovere tossine e anidride carbonica.
Deriva dal foglietto embrionale mesoderma, controllato dalla sostanza bianca per cui il suo vissuto è sempre legato ad una "svalutazione".

SENSO BIOLOGICO
Il senso biologico è diversificato: respirazione (trasporta ossigeno alle cellule e anidride carbonica dalle cellule), nutrizione (trasporta nutrienti), regolazione (delle secrezioni ghiandolari), difensivo (globuli bianchi), termoregolatore ed escretorio (portare i rifiuti affinché siano filtrati ed eliminati).
Detto questo il sangue si relaziona sempre con la famiglia, con il clan di appartenenza per via della condivisione dei "legami di sangue". Per cui qualsiasi sua alterazione (leucopenia, anemia, leucemia, trombocitopenia, ecc.) rappresenta una svalutazione in seno alla famiglia!
Ci sentiamo svalutati nel profondo fin dentro il midollo, struttura questa non a caso considerata la più intima dell'uomo, all'interno dello scheletro c'è il tessuto ematopoietico deputato alla sintesi degli elementi figurati del sangue: globuli bianchi (granulociti, linfociti, monociti), globuli rossi e piastrine.

Il seno è l’organo simbolo della protezione, della femminilità e della maternità, costituito da vari tessuti: ghiandole e derma (mesoderma antico - cervelletto), dotti galattofori e terminazioni nervose (ectoderma - corteccia)

GHIANDOLE MAMMARIE
Rappresentano una invaginazione del derma!
Le ghiandole sudoripare che erano contenute all’interno si sono trasformate e modificate nel corso del tempo per produrre latte cui cui nutrire i cuccioli del clan!

Nella ghiandola siamo di fronte al “conflitto del nido”, un vero e proprio dramma per una donna!
Preoccupazioni per il cucciolo (figlio o tutti quelli da “maternare”) in pericolo (malattia, incidente, ecc.) e bisogna prenderlo sotto le proprie ali protettive!
Se il nido è minacciato bisogna aumentare il nutrimento!
Ecco perché durante il conflitto attivo aumenta la funzione e cresce la ghiandola, come una cipolla. Si chiama adenocarcinoma a strati, tondo e compatto.
Il senso biologico: produrre più latte per il cucciolo in pericolo! E' tutto perfetto e magistrale.
Una volta superata la preoccupazione, avviene la necrosi caseosa ad opera di funghi e/o micobatteri con ascesso e mastite. Se non sono disponibili la massa si incista.
La grandezza della massa dipende al vissuto e dalla durata del conflitto.

DOTTI LATTIFERI
I dotti sono strutture che portano fuori il latte e derivano dall’epidermide (corteccia encefalica), in quanto sono una invaginazione della pelle.
Hanno sempre a che fare con le relazioni e gli scambi nel territorio.

I dotti lattiferi rappresentano infatti uno "strappo da un mammifero", una "separazione", un "abbandono", ecc.
Quando la donna perde il contatto con un mammifero il cervello ulcera l'epitelio di rivestimento dei dotti con uno scopo biologico preciso: far fluire il latte, non per allattare, ma per accudire! Fase questa asintomatica, senza indolore che può iniziare con la retrazione della pelle o del capezzolo.
Una volta risolto questo strappo, cioè ritrovato il contatto perduto, la risoluzione contempla un rigonfiamento, con febbre e dolore (anche se non sempre). La zona a monte del dotto rimane occlusa e questo prende il nome di carcinoma duttale.
L'enorme problema di questo tessuto - oltre alle terapie e alla paura - sono le continue recidive che possono condurre a enormi problemi…

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Il pericardio è un tessuto di rivestimento arcaico che avvolge il muscolo cardiaco (in una sacca a camera stagna) svolgendo la funzione PROTETTIVA da agenti esterni e da sollecitazioni meccaniche. Il pericardio deriva dal foglietto embrionale detto mesoderma antico controllato dal cervelletto.
Quello che viviamo come “paura per il cuore" o "attacco al cuore" reale (biopsia, colpo, trauma, ecc.) oppure mentale come preoccupazione che i propri acciacchi siano dovuti al cuore (“lei è malato di cuore”, “il suo cuore non sta bene”, ecc.) può attivare questa pelle di protezione.
In pieno conflitto attivo c'è aumento di funzione e ispessimento del rivestimento per proteggere il muscolo cardiaco. D'altronde se abbiamo subito un attacco bisogna proteggersi o no?
In risoluzione i tessuti gonfiano impedendo la normale funzione cardiaca e aumentando la frequenza ed estensione dei battiti. La tachicardia ridondante può innescare la paura!

Un esempio da manuale di questo vissuto è accaduto a Sylvester Stallone durante le riprese di Rocky IV.
L'attore americano voleva raggiungere un tale livello di autenticità e intensità durante le riprese che ha pensato bene di prendersi una vagonata di pugni reali da Dolph Lundgren! Rocky infatti dietro le quinte disse al mostro svedese: “Perché non facciamo sul serio? Prova a mandarmi a KO. Colpiscimi più forte che puoi”.
Lundgren non se l'è fatto ripetere due volte e durante le scene tirò un pugno fortissimo che colpì cuore e sterno! Adrianaaaaaaaaa dove cazzo sei?
Stallone sentì un bruciore al petto molto intenso, ma non gli diede peso. La notte però non riuscendo a respirare fu portato al pronto soccorso dove passò ben otto giorni in terapia intensiva! 😂
Questo è un esempio magistrale di attivazione del pericardio per un "attacco diretto al cuore". La pericardite è quindi un meccanismo di difesa messo in atto dall'organismo per proteggersi da un attacco!
Ah, fate attenzione perché basta una biopsia al petto per attivarlo (e probabilmente anche un ben diserbante genico…). Ricordo infatti che l'ago e soprattutto i sieri non sono biologici (logica della Vita)…

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La corteccia sensoria "vive" i conflitti di separazione fisica, le perdite di contatto corporeo (con la propria terra, le proprie origini, con la famiglia, gli amici, ecc.).
In natura la perdita di contatto con il branco ha una connotazione "mortale".
In questo tessuto l'attivazione va nei due sensi: "mi sento separato", "ho perso il contatto" oppure "non voglio quel contatto", "quel contatto mi è sgradito", "mi fa paura", "vorrei liberarmi di qualcuno".
In pieno conflitto c'è l'ulcerazione dell'epidermide, totalmente non visibile e asintomatica. La pelle può essere pallida, fredda un po' ruvida al contatto. Avviene una riduzione della sensibilità.
In risoluzione c'è l'arrossamento cutaneo, il prurito, il dolore, il gonfiore. La rigenerazione cellulare può avvenire con croste, esantema, classico nella dermatite, eczema, dermatosi e dermatite. La medicina ha inventato tanti nomi diversi per descrivere le "malattie" della pelle, ma indicano tutti la medesima attivazione!

L'EPIDERMIDE
La pelle è lo strato che viene in contatto con l'ambiente esterno e i membri del gruppo, della famiglia, del clan.
È formata da epitelio squamoso stratificato in continuo rinnovamento, composto di cheratinociti che proliferano e si differenziano progressivamente mano a mano che vengono spinti verso l'esterno. Lo spessore varia da un minimo di 0,1 mm nelle palpebre a un massimo di 1,5 mm nelle palme delle mani e nelle piante dei piedi.
L'epidermide non ha vasi sanguigni e neppure linfatici, ma molte terminazioni nervose.

SEPARAZIONE
Perché la separazione è così importante per l'uomo? Perché da un certo punto di vista ci fa perdere una parte di noi, della nostra identità.
Quando una persona vive una separazione, cambia l'identità. L'uomo si trova spiazzato senza riferimenti in quella relazione o in quel territorio.
Ricordiamo che per il mammifero umano la separazione è sempre un dramma!

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Ufficialmente il Fuoco di Sant'Antonio è una infezione causata dalla riattivazione del virus della varicella zoster che produce bolle sulla pelle in forma di grappolo. E' estremamente doloroso in quanto colpisce oltre all'epidermide (la pelle) anche lo strato sottostante, il derma il quale è molto innervato. L'herpes si può manifestare in varie parti del corpo: schiena, fianchi (soprattutto il destro sede del fegato e delle vie biliari), nuca, natiche, volto, cuoio capelluto o perfino sulla cornea!
Cosa dice la biologia?
I foglietti embrionali interessati sono almeno due: Mesoderma (derma) ed Ectoderma (epidermide).
Quindi in fase di conflitto attivo nel derma si sviluppano delle piccole proliferazioni cellulari in forma di granuli. In fase di riparazione c'è una seria infiammazione molto dolorosa che apre l'epidermide e spunta all'esterno.

Senso biologico
Tali eruzioni seguono sulla pelle il cammino di uno o più nervi (da qui il dolore urente). In questo caso il senso biologico è quello della "protezione" che fa riferimento al senso del nervo coinvolto.

Il conflitto biologico
Quando viviamo un "contatto sgradito, non desiderato", un "contatto schifoso", un vero e proprio "attacco alla nostra integrità", un "ordine che non desideriamo compiere, ma che ci tocca" (vedi diserbanti), oppure "fortissime emozioni (quali la rabbia) che non possiamo esternare"… Insomma tutto quello che viviamo come "attacco schifoso e insudiciante", con tutte le sfumature soggettive che volete.

Cosa fare
Comprenderne il senso biologico, valutando attentamente la zona interessata, che casuale non lo è mai.
Quali sono stati i contatti diretti sulle zone colpite e vederle in relazione al loro simbolismo. Per esempio il fianco destro essendo la sede del fegato e delle vie biliari, avrà sempre una valenza legata a emozioni quali Rabbia/Rancore/Collera. Nei confronti di chi?
E' necessario poi tenere conto del percorso del nervo, cioè dove compare l'herpes, come la sua funzione biologica:
PROTEZIONE DA UN ATTACCO SCHIFOSO E INSUDICIANTE!
Infine per aiutare il processo di riparazione e alleviare un po' la sintomatologia, ungere la zona interessata più volte al giorno, con olio di cocco (oppure olio di calendula) con 4/5 gocce di olio essenziale di Ravintsara e Menta. I risultati saranno sconvolgenti.

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Per secoli la malattia è stata interpretata come una punizione degli Dei, e ovviamente anche per il cristianesimo, la persona che soffre sta espiando un peccato.
I santi sono le figure che meglio potevano incarnare il tramite tra l'uomo e la divinità. In mancanza di una medicina efficace la gente si rivolgeva al santo preferito, o meglio ancora, al santo specializzato.
E' così che si identificano progressivamente i santi a cui chiedere la guarigione di quella malattia particolare, esempio il Fuoco di Sant'Antonio, il ballo di San Vito, ecc.
Il santo di cui si parla qui non è il portoghese famoso in tutto il mondo con il nome di Sant'Antonio da Padova, ma Sant'Antonio Abate (252-357) vissuto ben mille anni prima.
Fu un grande taumaturgo, potremo dire il guaritore per eccellenza, colui che bisogna evocare quando la malattia è molto grave, oppure quando il dolore è insopportabile e urente. Per tale motivo dal Medioevo in poi Sant'Antonio Abate viene invocato per calmare e guarire tutti i dolori che bruciano la carne (zooster ad esempio).
La malattia in cui eccelle la potenza guaritrice del Santo viene chiamata "Fuoco sacro", ad imitazione del vecchio classico termine latino, e all'analogo francese "le mal des ardents", letteralmente "Il male di coloro che ardono".
Tutte le malattie con dolori intensi, soprattutto se accompagnate da eritema vivo sono state probabilmente chiamate con l'eponimo di "Fuoco di Sant'Antonio".
Antonio Abate è morto a 105 anni e fu il primo monaco anacoreta della Storia del cristianesimo. Nell'iconografia viene raffigurato come un vecchio con la barba bianca, il bastone a T, un maialino al suo piede sinistro e un fuoco ardente al piede destro. Questo ultimo è l'elemento caratterizzante della nomea "Sant'Antonio del Fuoco".
La lettera T (Tau dell'alfabeto greco e ultima lettera dell'ebraico) ha moltissimi significati ma certamente indica la croce Cristiana egizia, il bastone della vecchiaia del Santo.
Il maiale rappresenta invece la carnalità da condannare, e con il suo grasso si preparava l'unguento per curare proprio il Fuoco di Sant'Antonio!
Il fuoco nel pensiero arcaico appare come un dono divino e non a caso la fiaba che riguarda strettamente Sant'Antonio lo vede discendere agli inferi per rubare il fuoco che Dio aveva tolto agli uomini a causa dei loro peccati.

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Le forze antinatura sono sempre più manifeste nella nostra società, e questo è uno dei motivi per cui è necessaria una visione spirituale della Vita!
Per aiutare i "poveri spermatozoi" i Mengele in camice bianco hanno sviluppato degli "spermbot" in grado di catturare lo spermatozoo e depositarlo dentro l'ovulo.
Stiamo parlando di minuscole eliche metalliche poco più grandi della coda di uno spermatozoo (siamo nell'ordine di qualche micrometro) che possono essere controllate da un campo magnetico esterno.
I test hanno dimostrato (vedere il video) che riescono a prendere lo spermatozoo e a cacciarlo con violenza dentro l'ovulo, in quella che altro non è se non una aberrante fecondazione!
Solo una mente satanica e malata può sperimentare uno stupro in vitro facendolo passare per evoluzione!
D'altronde gli ebeti in camice bianco che si sostituiscono alla sapienza magistrale della Natura (chiamatelo anche Dio) fanno danni a prescindere!
L'incontro alchemico tra ovulo (femminile, Luna, movimento centrifugo) e spermatozoo (maschile, Sole, movimento centripeto) avviene nel terzo superiore delle Tube di Fallopio, non a caso chiamate: luogo d'incontro! E' proprio qui che avviene l'incontro magico che darà forse origine alla sacralità della Vita.
L’ambiente vaginale è così ostile che di tutti gli spermatozoi eiaculati (oltre 300 milioni) solo poche centinaia (circa 200) arrivano vivi alla zona ampollare e SOLO UNO FECONDERA' L'OVULO!
Così funziona da milioni di anni. La penetrazione nella corona radiata avviene dal punto di vista fisico grazie al movimento del flagello e all'azione della ialuronidasi e altri enzimi, dal punto di vista spirituale per risonanza: è un vero e proprio atto d'amore. Quello che penetra non lo fa con un carroarmato o una elica metallica radiocomandata, ma per vibrazione!
E' l'ovulo che sceglie di fare entrare lo spermatozoo o meno, e non viceversa. Così funziona l'alchimia della Vita.
Sei giorni dopo la fecondazione avviene l'impianto dell'embrione nella mucosa uterina (endometrio) della madre. A partire dall'ottavo giorno l'embrione è completamente impiantato nell'utero e le cellule sono totipotenti e senza differenziazioni. Da qui in poi, la crescita della nuova Vita dipenderà dal Tronco Encefalico della donna…
Cosa avverrà a causa di simili esperimenti antiumani? Beh, passare da un atto di amore a un atto criminale, ve lo lascio solo immaginare…
Marcello Pamio

PS: Per i curiosi che volessero approfondire molto la Biologia (intesa come "logica della vita"), dall'embriologia, al concepimento/fecondazione fino al senso biologico di tutti gli organi e quindi delle malattie, ecco il percorso che fa per voi: Scuola di Bionaturopatia (http://www.accademiadellasalute.it/) (di 2 anni) a Castello di Godego (TV) - www.accademiadellasalute.it

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Microscopia del sangue vivo in campo oscuro.
I cerchi bianchi con sfondo nero sono gli eritrociti (globuli rossi), i puntini piccolissimi che lampeggiano e si spostano sono particelle di grasso e zucchero che finiscono nel circolo sanguigno.
Al centro i due corpuscoli bianchi sono neutrofili, di cui quello a destra è schiacciato dai globuli rossi.
A sinistra invece potete vedere un linfocita "attivato", cioè un globulo bianco che ha inglobato qualcosa di sospetto e anomalo per l'organismo!
Osservare il sangue (microcosmo) è osservare il macrocosmo: magia allo stato puro!
Il sangue non è un liquido ma un tessuto "vivente" costituito per il 55% da plasma (di cui il 90% di acqua), 41% da eritrociti e 4% tra piastrine e globuli bianchi.
Le molecole di acqua esagonali (veri e propri cristalli liquidi) giocano un ruolo specialissimo nella funzione del sangue: "registratore elettromagnetico" di tutto quello che viviamo dal punto di vista fisico (alimentazione, veleni, tossine, sieri, ecc.), emotivo, quantistico e spirituale!
Tutto viene registrato.

"Il sangue è l'espressione dell'Io", Rudolf Steiner

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Gli acufeni sono un problema che interessa sempre più persone.
Ufficialmente la medicina allopatica brancolando nel buio più totale - come per qualsiasi malattia - non sa come intervenire.
Per cui vediamo cosa insegna la biologia, intesa come "logica della Vita" per ridurre e/o migliorare questo fastidiosissimo disturbo.

𝗦𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗯𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼
Innanzitutto è necessario comprendere che l'acufene è il non voler sentire qualcosa o qualcuno!
Per cui il fischio, il tinnito, il fruscio si formano per sovrastare proprio quello che non si vuol recepire. Quindi il senso è perfettamente biologico.

𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗳𝗮𝗿𝗲
La prima cosa da fare è prenderne consapevolezza, cioè portare a coscienza che non vogliamo sentire (in casa, a lavoro, nelle relazioni, ecc.). Questo ci da lo spunto per modificare necessariamente un qualcosa nella nostra vita e soprattutto nelle nostre relazioni.
Poi è necessario cambiare la funzione d'organo: se ci ha dato fastidio una cosa che abbiamo sentito, o qualcosa che continuiamo a sentire, iniziamo ad ascoltare cose che invece ci piacciono, suoni o musiche belle, armoniose e che amiamo.
Fondamentale è anche rilassare la muscolatura liscia e il massaggio a 4 mani (cioè con due operatori contemporaneamente) essendo altamente destrutturante ci fa perdere il controllo. Questa momentanea perdita di controllo è vitale e non solo per le problematiche alle orecchie…
La Natura è da sempre terapia, ma in questo caso ci serve a stimolare i sensi. Immergersi nella Natura dedicando 5 minuti alla vista (osservando le cose che ci circondano), poi 5 minuti all'olfatto (percependo i profumi e gli aromi), poi 5 minuti al tatto (toccando i rami, le foglie, l'acqua…), 5 minuti al gusto (assaporando le cose) e infine 5 minuti all'udito, ascoltando i suoni che possiamo percepire. Questo semplice esercizio serve a distogliere l'attenzione dai suoni, usando e stimolando gli altri sensi.
Infine, gli acufeni migliorano quando facciamo quello che ci fa rilassare nel corpo e nella mente!
Per cui ora vi domando: "𝘝𝘪 𝘢𝘮𝘢𝘵𝘦? 𝘊𝘰𝘴𝘢 𝘧𝘢𝘵𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦?". Vi prego non rispondete "𝘊𝘢𝘮𝘮𝘪𝘯𝘰" o "𝘓𝘦𝘨𝘨𝘰" per cortesia. Intendo cose molto più profonde, che risuonano a livello animico! Un esempio è l'Arte che può essere di grande aiuto (ballo, danza, musica, pittura, teatro, ecc.)…

PS: attenzione anche all'impatto negativo dell'inquinamento elettromagnetico

Vuoi sentire meglio? Allora unisciti a Disinformazione.it

L'acufene è una fastidiosa sensazione di presenza di rumori o suoni tipo sibilo, ronzio o tintinnio senza che provengano da nessuna fonte esterna. La causa per la medicina allopatica è come sempre sconosciuta. Questi suoni possono essere acuti, gravi, deboli o così forti da impedire una normale interazione e relazione con l'ambiente circostante.
All'inizio gli acufeni si verificano prima in un orecchio (destro o sinistro non è a caso) e poi possono interessare entrambi.
L'otite è invece una infiammazione acuta o cronica dell'orecchio.
I foglietti embrionali interessati sono due: "Ectoderma" ed "Endoderma", il primo controllato dalla sostanza grigia (neoencefalo) e il secondo dal tronco encefalico (paleoencefalo o cervello arcaico).

Le tre parti dell'orecchio
Dividiamo l'orecchio in tre parti: orecchio esterno, medio ed interno.
L'orecchio medio è tappezzato di tessuto endodermico (boccone uditivo) che innerva anche la chiocciola per assorbire il suono e il nervo acustico (causa di vertigini).

👂ORECCHIO DESTRO: indica il bisogno di sentire qualcosa (portare dentro il boccone uditivo)
👂ORECCHIO SINISTRO: dove quasi tutti i bambini fanno l'otite (non a caso), è il non voler ricevere il boccone uditivo, il non voler sentire (come le urla o parole pesanti dei genitori in casa).
L'orecchio esterno e la membrana sono costituite da epitelio pavimentoso ectodermico.
L'orecchio interno ha parti sia ectodermiche che endodermiche ed è in relazione sia con l'udito che con l'equilibrio.

Il senso biologico
Qual è il senso biologico? A cosa servono i suoni o i fischi che sentiamo? A livello generale siamo nella "separazione uditiva"! La funzione è quella di supplire una mancanza di tipo sonoro!
"Non posso credere alle mie orecchie", "non posso sentire quello che hai detto".
È il nervo acustico stesso che cerca di riparare una separazione da un suono (qualcosa che volevamo sentire), oppure la necessità di separarci da un suono (qualcosa che non volevamo sentire che ci da fastidio), producendo uno stimolo che va a sostituirlo.
Non riceviamo sufficienti e/o buone parole o addirittura "troppo silenzio". Dall'altra siamo in presenza di una aggressione sonora, come il troppo rumore, o il "non voler sentire o ascoltare certe cose") che può creare una momentanea ipoacusia.

Se non vuoi diventare sordo, unisciti a Disinformazione.it

♥️ La bellezza della Natura è che tutto è perfetto e segue una logica:
LA LOGICA DELLA VITA!

Il nostro corpo reagisce organicamente di fronte ad un evento che ci coglie impreparati.
Attraverso l'evoluzione si è strutturato nel tempo attenendosi ad un principio semplice e fondamentale: l'istinto di sopravvivenza e la lotta necessaria per la sopravvivenza stessa.
Così facendo il cervello dell'uomo si è dotato di programmi fisiologici (speciali e sensati) che gli consentono di restare in vita.
Tali programmi, chiamati "malattie", sono ormai parte integrante del corpo umano, immagazzinati nel DNA, e vengono attivati quando la Vita lo richiede.
Quindi organi e apparati “si attivano” per uno specifico evento, reale o creduto tale!

L'uomo è composto da cellule, organi e apparati. E questi derivano da tre foglietti germinativi che si formano durante le prime fasi gestazionali: il primo foglietto è quello "endodermico", poi c'è il "mesodermico" e infine "l'ectodermico".
Ogni foglietto è "controllato" da una parte del cervello (tronco, cervelletto, sostanza bianca e sostanza grigia) che corrisponde ad uno specifico "vissuto": bisogni primari di sopravvivenza, attacco o preoccupazione, incapacità e svalutazione, territorio o identità.

🕉 Siamo di fronte a conoscenze magnifiche e affascinanti che ci permettono di comprendere quello che stiamo vivendo, con lo scopo di ritornare in equilibrio!

(https://www.artedellasalute.it/298-2/biodecodifica/)👉 Da martedì 22 ottobre corso di Biodecodifica sulle 5 leggi biologiche con Marcello Pamio.
Si può partecipare in sede oppure online su zoom. (https://www.artedellasalute.it/298-2/biodecodifica/)

Ass. Scienza e Arte della Salute
a Castello di Godego TV
(vicino a Castelfranco Veneto)
www.artedellasalute.it

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ACUFENE
L’acufene è la presenza di rumori o suoni tipo sibilo, fischio, ronzio o tintinnio non dovuti a fonti esterne, ma percepiti dentro le orecchie.
Questi suoni possono essere acuti, gravi, deboli o così forti da impedire una normale interazione e relazione con l’ambiente circostante.
Gli acufeni possono insistere su uno orecchio solo, ma possono interessare anche entrambi.
La causa per la medicina allopatica è come sempre sconosciuta, mentre lo studio delle Leggi Biologiche consente di conoscerne le cause e quindi anche i possibili rimedi.
Il foglietto embrionale interessato in questo caso è l’ectoderma, controllato dalla sostanza grigia o corteccia encefalica.
Il conflitto biologico è ovviamente uditivo, nel senso di “non voler udire qualcosa”, ecco per cui si attiva un acufene interno con lo scopo proprio di non sentire!
In concomitanza si può aver una progressiva riduzione diminuzione della facoltà uditiva per una specifica frequenza.
In soluzione del conflitto la capacità uditiva si ripristina. Se si rimane nel conflitto (si chiama recidiva) il problema prosegue anche per molto tempo!

OTITE
Un analogo conflitto uditivo si può riflettere nel nervo acustico. In questo caso il foglietto embrionale è l’endoderma ed è riconducibile alla funzione biologica del prendere o sputare “un boccone uditivo”.
La lateralità ci insegna che l'orecchio di destra si attiva per il boccone in entrata, quindi "che si vorrebbe sentire", mentre l'orecchio di sinistra è legato al boccone uditivo in uscita, quindi che si "vorrebbe buttare fuori".
La motivazione filogenetica è facilmente riconducibile alla necessità arcaica di allerta per captare i suoni “vitali” per la sopravvivenza: un suono diventa vitale quando la sua provenienza ci aiuta a sopravvivere sia nel senso di prendere sia di rifiutare.
Il processo fisiologico in fase attiva è quello di una proliferazione delle cellule di tipo assorbente, con successiva riduzione e manifestazione dell’otite purulenta.
Un esempio frequente è l’otite dei bambini nei quali prevale il bisogno di cogliere un suono o una voce vitale per la sopravvivenza (orecchio di destra), o il rifiuto di un suono/voce perché ritenuto tossico e/o pericoloso (orecchio di sinistra).

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