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Marcello Pamio

Le origini della «Glaxo»
La storia della Glaxo inizia nel lontanissimo 1715 quando Silvanus Bevan apre la farmacia Plough Court in centro a Londra.
In quel periodo gli «speziali», cioè gli antesignani dei farmacisti, erano i più comuni medici che offrivano consulenze e vendevano prodotti medicinali, saponi, olio di fegato di merluzzo, ecc.
Il dottor William Allen fu assunto dalla farmacia nel 1792 e divenne socio tre anni dopo.
Allen era uno stimato medico professionista e divenne membro fondatore della «Pharmaceutical Society» nel 1841.
I fratelli Handbury, nipoti di Allen entrarono a Plough Court e nel 1856 la compagnia divenne nota come «Allen & Hanburys». L’azienda si espanse grazie alle vendite dell’olio di fegato di merluzzo, usato per il rachitismo e per la carenza di vitamina A.
Siamo proprio agli albori perché la «Allen & Hanburys Ltd.» sarà acquisita da «Glaxo Laboratories Ltd.», una società della GSK.
La «G» del brand «GSK» rappresenta la prima lettera della parola «Glaxo».

La «Smith Kline»
Un'altra società che giocherà un ruolo centrale è la «Smith Kline».
Nel 1830 la casa farmaceutica «Smith & Gilbert» aprì la sua sede a Filadelfia.
Quando Gilbert si ritirò, George - il fratello minore di John K. Smith - entrò a far parte dell’azienda e costruì un impero grazie alla vendita all’ingrosso di farmaci.
Nel 1870 il nipote Mahlon Smith, che gestiva la società, fondò insieme al suo contabile Mahlon Kline la «Smith, Kline & Co».
Ecco spiegate le lettere finali dell’acronimo GSK, la «S» sta per «Smith» e la «K» per «Kline».
Nel 1880 altri due farmacisti, Henry S. Wellcome e Silas Burroughs, fondarono la «Burroughs Wellcome & Co.», una società per la vendita di farmaci a Londra.

Ricerca pioneristica di farmaci moderni
Nel 1894 furono aperti i «Wellcome Physiological Research Laboratories» con l’intento di effettuare la sperimentazione biologica, in particolare dei primi vaccini.

Origini del nome «Glaxo»
I caseifici di Joseph Nathan & Co. in Nuova Zelanda nel 1904 vendevano latte in polvere liofilizzato con il nome di «Defiance».
Alec Nathan racconta come volevano «registrare la parola “Lacto” ma questa non venne accettata dall’Ufficio marchi e brevetti, così delle lettere furono messe davanti e dietro alla parola “Lacto” fino a quando non è arrivata la parola eufonica: il cui risultato fu “Glaxo”».
Il punto interessante è che la «Joseph Nathan & Co.» sarà acquisita sempre dalla «Glaxo Laboratories Ltd.» nel 1947.
La pubblicità dell’epoca, siamo nel 908, era abbastanza inquietante: «Glaxo costruisce i pargoletti».
Questo perché il latte in polvere che producevano era considerato più sicuro del latte fresco non pastorizzato e questo ne fece schizzare la richiesta e le vendite per neonati e bambini.
Nel 1921 l’insulina fu scoperta come farmaco per gestire il diabete. Le aziende «Burroughs Wellcome» e «Allen & Hanburys» furono le prime nel Regno Unito a riprodurre l’insulina per uso commerciale. Addirittura nel 1923, «Allen & Hanburys» produceva il 95% dell’intera insulina del paese.
Nel 1924 Harry Jephcott, il chimico della «Joseph Nathan & Co.», riuscì a produrre un integratore di vitamina D, il quale divenne il primo prodotto farmaceutico «Joseph Nathan & Co.». L’azienda controllata della «Glaxo Laboratories Ltd.».Nel 1947, Glaxo Labs comprò la «Joseph Nathan & Co Ltd.» e nel 1958 la «Allen & Hanburys Ltd.».
Infine nel 1989 la «SmithKline Corp.» si fuse con il «Beecham Group plc» per formare il colosso «SmithKline Beecham plc».
Nel 1986, il «Wellcome Trust» vendette pubblicamente le azioni della «Wellcome Foundation Ltd.» per formare «Wellcome plc». Nel 1995, il Trust cedette le sue restanti azioni a «Glaxo plc», formando la più grande azienda farmaceutica del mondo: la «Glaxo Wellcome plc».
Un intreccio di acquisizioni e fusioni lungo tre secoli per giungere nell’anno 2000 al mega conglomerato formato da «SmithKline Beecham plc» e «GlaxoWellcome plc». Quello che nacque è la tristemente nota GSK: «GlaxoSmithKline plc».
Nel marzo del 2015 completarono una transazione con la svizzera Novartis per l’acquisizione della loro attività sui vaccini (esclusi gli antinfluenzali), rafforzando la posizione di leader mondiale nella produzione di vaccini. Mentre a marzo 2018 sempre la Novartis ha venduto il 36,5% del «Consumer Healthcare», una joint venture che gestisce i farmaci senza prescrizione. Un accordo da 13 miliardi di dollari![1]

Glaxo oggi
La GlaxoSmithKline è indubbiamente una delle transnazionali più potenti e losche al mondo.
Potente perché occupa il settimo posto tra le multinazionali della chimica e farmaceutica con un fatturato di oltre 27 miliardi di dollari all’anno, dopo Roche, Novartis, Pfizer, Sanofi-Pasteur, Johnson&Johnson e Merck. Nei vaccini la G.S.K. addirittura occupa il podio con un fatturato annuo di 5,5 miliardi nel 2015 e 8,5 miliardi previsti nel 2022.[2]
Losca perché gli scandali che hanno coinvolto questa azienda sono infiniti: corruzione, comparaggio, mazzette, vendita di farmaci off-label, sperimentazioni illegali, abusi farmaceutici nei bambini, ecc.
Tra i più noti a noi italiani è stata la corruzione avvenuta nei primi anni Novanta.
Il Direttore generale del ministero della Sanità Duilio Poggiolini intascava tangenti per accelerare le pratiche di aumento del prezzo dei medicinali o per inserirli nel prontuario. Era talmente avido che bramava soldi, oggetti preziosi, dobloni d’oro, quadri e gioielli vari. A febbraio del 1991 il presidente dell’allora «Smith Kline Beecham», unico produttore del vaccino Engerix B per l’epatite B, ha “donato” 600 milioni di lire al ministro della sanità Francesco De Lorenzo.
Dopo soli tre mesi, a maggio per l’esattezza, magicamente il vaccino è stato reso obbligatorio…
Nonostante una sentenza definitiva di colpevolezza e il carcere per il dottor De Lorenzo (ancora iscritto all’ordine dei medici di Napoli) il vaccino è rimasto sempre obbligatorio fino ai nostri giorni.
Poi ci sono tutti gli scandali che riguardano sperimentazioni illegali su bambini.
Secondo il quotidiano britannico «The Guardian», la GSK avrebbe usato dei neonati e bambini come cavie per testare farmaci estremamente tossici come quelli per l’Hiv. Grazie ad una indagine giornalistica dell’«Observer» la Glaxo avrebbe sponsorizzato almeno 4 trials clinici dal 1995 su 100 bambini.
Ecco qualche esperimento effettuato: venivano dati a bambini di 4 anni alti dosaggi di un cocktail di sette farmaci diversi contemporaneamente; in un altro esperimento si controllava la reazione in bambini di sei mesi con una doppia dose di vaccino per il morbillo; un altro esperimento prevedeva l’uso di bambini per «comprendere la tolleranza, studiare la sicurezza e la farmacocinetica» dei farmaci per l’Herpes.
In un altro ancora i bambini erano sottoposti al farmaco estremamente tossico AZT. Qui i bambini o nascevano da madri HIV-positive oppure veniva inoculato loro il virus dell’Hiv! [3]
Come si possono praticare simili aberrazioni e crimini impunemente?
Il motivo sarà chiaro a breve, ma la chiave di lettura è che questi colossi sono plurimiliardari, per cui possiedono un potere enorme in grado di sfidare la legge con arroganza.
A luglio del 2012 negli Stati Uniti la GSK è stata costretta a pagare 3 miliardi di dollari per aver corrotto i dottori in cambio della prescrizione di antidepressivi (Paxil, Avandia, Wellbutrin) per indicazioni non autorizzate (off-label), cioè fuori etichetta.
Spiccioli per i proprietari del gruppo GSK.

Chi possiede e controlla la Glaxo?
La GSK è una società spietata che non guarda in faccia nessuno e che non si ferma al primo intoppo pur di raggiungere gli obiettivi prefissati. Né più né meno come qualsiasi altra industria che si occupa di malattie. I principali scopi infatti sono la vendita di farmaci e vaccini.
Per vendere tali droghe è necessario e fondamentale che le persone e i bambini siano sempre più ammalati.
Vedremo però che il problema non sono la GSK, la Merck o la Sanofi: questi sono i brand che operano fisicamente nel settore delle droghe, coloro che devono produrre e spacciare.
Quelli che giocano un ruolo basilare sono gli azionisti.

Azionisti della GSK
Ecco l’elenco dell’azionariato della Glaxo.
«Vanguard Group, Inc.», titoli azionari 146,907,284, pari al 2.96%
«BlackRock Investment Management Ltd.», titoli azionari 137,165,476, pari a 2.77%
«Norges Bank Investment Management», titoli azionari 104,694,000 pari a 2.11%
«Legal & General Investment Management Ltd.», titoli azionari 100,349,016 pari a 2.02%
«BlackRock Advisors Ltd.», titoli azionari 88,133,021 pari a 1.78%
«Dodge & Cox», titoli azionari 77,042,000 pari a 1.55%
«BlackRock Fund Advisors», titoli azionari 70,362,981 pari a 1.42%
«State Street Global Advisors Ltd.», titoli azionari 61,379,698 pari a 1.24%
«Schroder Investment Management Ltd.», titoli azionari 59,098,752 pari a 1.19%
«Threadneedle Asset Management Ltd.», titoli azionari 57,917,665 pari a 1.17%
Alcuni di questi nomi, completamente sconosciuti alla maggior parte delle persone, rappresentano i veri Padroni del mondo, i controllori della Finanza internazionale.
Un’analisi delle relazioni tra 43.000 società multinazionali ha identificato un gruppo relativamente piccolo di società, principalmente banche e fondi con un potere sproporzionato sull’economia globale. Un piccolissimo gruppo in grado però di controllare tutto.
Restringendo il campo si possono elencare solo quattro colossi: «BlackRock», «State Street Corp», «FMR/Fidelity» e «The Vanguard Group».
Le sovrapposizioni e gli incroci azionari sono intricatissimi, ma alla fine questi gruppi appaiono dietro ogni multinazionale. Li ritroviamo infatti tra gli azionisti di Alcoa, Altria, A.I.G., AT&T, Boeing, Caterpillar, Coca-Cola, DuPont, G.M., H.P., Honeywell, Intel, Johnson&Johnson, McDonald’s, Merck, 3M, GSK, Pfizer, United Technologies, Verizon, Wal-Mart, Monsanto, Time Warner, Walt Disney, Viacom, Rupert Murdoch’s News, C.B.S., N.B.C. Universal, solo per citare le società più note.
Quali sono oggi le più grandi aziende al mondo? Risposta: «Bank of America», «JP Morgan», «Citigroup», «Wells Fargo», «Goldman Sachs» e «Morgan Stanley».
Chi le controlla?

«Bank of America» (con 2,17 trilioni di dollari)
State Street Corporation, The Vanguard Group, BlackRock, FMR, Paulson, JP Morgan, T. Rowe, Capital World Investors, AXA, Bank of NY, Mellon.

«JP Morgan» (con 2,39 trilioni di dollari)
State Street Corp., The Vanguard Group, FMR, BlackRock, T. Rowe, AXA, Capital World Investor, Capital Research Global Investor, Northern Trust Corp., Bank of Mellon.

«Citigroup» (con 1,88 trilioni di dollari)
State Street Corporation, The Vanguard Group, BlackRock, Paulson, FMR, Capital World Investor, JP Morgan, Northern Trust Corporation, Fairhome Capital Mgmt, Bank of NY, Mellon.

«Wells Fargo» (con 1,44 trilioni di dollari)
Berkshire Hathaway, FMR, State Street, The Vanguard Group, Capital World Investors, BlackRock, Wellington Mgmt, AXA, T. Rowe e Davis Selected Advisers.

Sembra incredibile ma perfino la Federal Reserve, la banca delle banche statunitensi, è controllata da State Street Corporation, The Vanguard Group, BlackRock, FMR/Fidelity.
Si può girare e rigirare il quadro ma il disegno inquietante rimane e rimarrà sempre il medesimo.
I «Big Four», cioè i Quattro Grandi sono sempre gli stessi e sempre presenti: «State Street Corporation», «The Vanguard Group», «BlackRock» e «FMR/Fidelity».
A questo punto sarebbe interessante sapere chi controlla i controllori?
Vediamo soltanto chi c’è dietro i due gruppi «State Street» e «BlackRock».

«State Street»
T. Rowe Price Associates (7.45%), Massachusetts Financial Services (7.43%), The Vanguard Group (6.66%.), SSgA Funds Management (5.12%), GIC Pte (4.33%), BlackRock Fund Advisors (4.27%), Fidelity Management & Research (3.71).

«BlackRock»
PNC Bank (21.4%), The Vanguard Group (5.20%), Norges Bank Investment Management (5.02%), Capital Research & Management (4.33%), Wellington Management (3.74%), BlackRock Fund Advisors (3.47%), SSgA Funds Management (3.41%), Fidelity Management & Research (2.18%).

Dietro «State Street corporation» vi è T. Rowe Price Associates e dietro «BlackRock» la PNC Bank.
Andando dietro le quindi di queste due banche sconosciute, troviamo…
T. Rowe Price Associates
The Vanguard Group (7.35%), SSgA Funds Management (5.45%), BlackRock Fund Advisors (5.21%), JPMorgan Investment Management (3.88%).

PNC Financial Services Group
Wellington Management (7.28%), The Vanguard Group (6.79%), SSgA Funds Management (4.95%), BlackRock Fund Advisors (4.45%), Capital Research & Management (3.92%), Capital Research & Management (2.86%), Fidelity Management & Research (2.84%), T. Rowe Price Associates (2.70%).

In definitiva dietro a tutti c’è «The Vanguard Group»…

“Il Gruppo Vanguard”
Tra i Big Four, «The Vanguard Group» merita un capitolo a parte. Si tratta della più grande e potente società d’investimento del globo.
La sua influenza è ubiquitaria e interessa centinaia di società diverse, tra cui anche gli stessi Big Four, e proprio per questo motivo lo chiameremo per comodità «Il Gruppo».
Secondo il «Financial Times» questo moloch ha superato il record come assett manager a più rapida crescita al mondo: nel 2017 ha accumulato in nuovi affari 1 miliardo di dollari ogni singolo giorno.
Una stima preliminare pubblicata dallo stesso Vanguard ha mostrato di aver accumulato lo scorso anno 368 miliardi netti con un aumento del 13,9%.[4]
Secondo i calcoli di Bloomberg i due gestori di fondi più grandi al mondo («Vanguard» e «BlackRock Inc.») gestiscono un patrimonio di 20 trilioni di dollari, che corrispondono a 20 mila miliardi di bigliettoni verdi,[5] che tradotto nel vecchio conio sono 38 milioni di miliardi di lire.
Cifre impensabili e incalcolabili non solo per noi comuni mortali, ma anche per intesi Paesi industrializzati.
Il Gruppo ha partecipazioni in oltre 200 delle più grandi multinazionali al mondo, questo secondo il modulo 13F depositato presso la «Securities and Exchange Commission» americana.

Apple, Exxon Mobil, Chevron, Microsoft, Johnson & Johnson, General Electric, Google, Procter & Gamble, International Business Machine, Qells Fargo, JPMorgan Chase, Pfizer, Berkshire Hathaway, AT&T, Coca Cola, Bank of America, PepsiCo, Philip Morris International, Merck, Citigroup, Wal Mart Stores, Verizon Communications, Cisco Systems, Schlumberger, Intel, Oracle, Qualcomm, McDonalds, Amazon, Simon Property, Home Depot, United Technologies, Comcast, Walt Disney, Visa, Gilead Sciences, 3M, Occidental Petroleum, ConocoPhillips, Boeing, Amgen, Bristol Myers Squibb, Abbvie, American Express, Union Pacific, Mastercard, Unitedhealth, Altria, American International, United Parcel Service, CVS Caremark, Abbott Labs, Ford Motor, Ebay, Monsanto, Celgene, US Bancorp, Twenty First Century Fox, Goldman Sachs, Colgate Palmolive, Honeywell International, Facebook, Nike, Medtronic, Caterpillar, Public Storage, Biogen idec, Time Warner, Lowes, Starbucks, EOG Resources, Du Pont e i de Nemours & co, Walgreen, Mondelez international, EMC, Emerson Electric, Eli Lilly, Priceline, Express scripts holding, Costco wholesale, Health Care Reit, Duke Energy, Accenture, Anadarko Petroleum, Dow Chemical, Prologis, TJX Companies, HCV, Texas Instruments incorporated, Equity Residential, Target, Metlife, Ventas, Avalonbay Communities, Halliburton, Praxair, Automatic Data Processing, Danaher, Boston Properties, Hewlett Packard, PNC Financial Services Group, Lockheed Martin, Capital One Financial, Kimberly Clark, Southern, Dominion Resource, Illinois Tool Works, Viacom, Prudential Financial, Baxter International, Morgan Stanley, Nextera Energy, General Dynamics, Vornado Realty Trust, Phillips, Lyondellbasell Industries, Aflac, Freeport Mcmoran Copper, National Oilwell Varco, Ace, Apache, Bank of New York Mellon, BlackRock, Host Hotels & Resorts…

Tornando al tema centrale di questo articolo, «The Vanguard» possiede praticamente le più importanti aziende farmaceutiche planetarie: «Glaxo», «Novartis», «Baxter», «Eli Lilly», «Merck», «Abbott», «Bristol Myers Squibb», «Celgene», «Monsanto», «Gilead Sciences», ecc.
Il risvolto è interessante perché se l’azionariato è il medesimo dietro a tutte le multinazionali, significa che la competizione e la concorrenza commerciale non esistono, si tratta solo di pura illusione per ingannare i sudditi. Se milioni di dosi di un farmaco o vaccino vengono vendute dalla Glaxo piuttosto che dalla Merck, per i veri proprietari cosa cambia? Nulla. Quello che conta per loro è vendere droghe e perché ciò avvenga devono esserci clienti/pazienti, cioè la gente deve ammalarsi.
Il meccanismo e le strategie per creare malati sono state ampiamente descritte nei libri «La Fabbrica dei malati» e «Vaccinazioni: armi chimiche contro il cervello e l’evoluzione dell’uomo».
Il primo lavoro ha messo in luce i piani diabolici (quantitativo, qualitativo e temporale) per trasformare uomini sani in malati, mentre il secondo sui vaccini ha cercato di dimostrare che l’intervento farmacologico sui neonati e sui bambini piccoli, con la scusante delle malattie infettive, serve a predisporli a tutte le malattie…

Impero dei Rothschild
Alcuni documenti russi affermano che «The Vanguard Group» è di proprietà della famiglia dei Rothschild, Rockefeller, con partecipazioni dei Bush, Clinton, Donald Rumsfeld, Dick Cheney e altri loschi individui.
Per i Rothschild la cosa non è strana visto che l’impero ha tentacoli ed è ramificato in ogni dove e in ogni tempo.
Nel suo libro «La Guerra delle Valute», Song Hongbing, catalogava la famiglia dei Rothschild come la più ricca del globo con un capitale di circa 5 milioni di milioni di dollari. Cifra improponibile perfino nella scrittura …
Anche il politico texano Ron Paul del Partito Repubblicano aveva segnalato che la famiglia dei Rothschild possiede le azioni delle 500 principali multinazionali della rivista Fortune.
Tutte queste società controllate, guarda caso, dai soliti noti: «BlackRock», «State Street», «FMR/Fidelity» e «The Vanguard Group».

Conclusione
Il discorso è molto semplice: esistono pochissimi gruppi, totalmente sconosciuti alla maggior parte delle persone, che lavorando nell’ombra mediatica sono in grado di spostare migliaia di miliardi di dollari e decidere le sorti di miliardi di persone.
Controllano le multinazionali che contano, quelle che lavorano nell’informazione e nell’intrattenimento (media, tv e carta stampata), nelle telecomunicazioni, nella farmaceutica, nell’agroalimentare, nell’energia e nell’acqua.
Nulla sfugge al loro controllo e dove ci sono interessi economici loro sono nell’ombra!
Finanziano e provocano guerre e distruzioni in giro per il mondo per poi buttarsi a capofitto nella ricostruzione (BlackRock in Iraq/Afghanistan è un esempio magistrale); finanziano e armano tutte le dittature nei paesi in cui le risorse servono alle loro aziende (petrolio, acqua, cibo, energia, minerali e diamanti); finanziano e manovrano qualsiasi governo e governante al mondo.
L’unica cosa che aborrano è la luce dei riflettori (non a caso nessuno parla di loro) e ogni restrizione commerciale che impedisca al cancro-capitalismo liberista di metastatizzare tutto.
A questo punto siamo in grado di comprendere meglio la legge nr. 119/2017 sulle vaccinazioni firmata dal «pinocchietto» Lorenzin. Solo una mente limitata e confusa potrebbe pensare che un ministro non in grado di pensare, parlare e intendere abbia potuto concretizzare una simile aberrazione legislativa che trasforma i bambini italiani in cavie regalandoli alle industrie.
Il ministro ha apposto soltanto la firma al decreto, poi il Parlamento (sempre di venduti) l’ha convertito in legge.
Stiamo parlando del più grande esperimento umano a cielo aperto mai realizzato.
Obbligano i genitori per legge, pena l’esclusione scolastica e la multa a fare dieci più quattro vaccini.
Ma se il piccolo subisce un danno nessuno è colpevole e nessuno paga.
La legge 119 andava fatta, contro ogni logica e nonostante non vi fosse pericolo per la salute pubblica.
Le epidemie (prima meningite e poi morbillo) sono state inventate e montate ad arte dai media servili al Sistema. Avevano necessità di un cavallo di Troia, della pistola fumante per entrare in Parlamento per la conversione…
Il motivo è semplice: le pressioni politiche, economiche, finanziarie e lobbistiche messe in moto sono state e sono incalcolabili e trovano una spiegazione solo con i gruppi di potere appena visti.
Cui Prodest? Cui Bono? A chi giova avvelenare e intossicare milioni di esseri umani?
Secondo voi alla Lorenzin, agli azionisti della GSK, al gruppo occulto Vanguard, ai membri della famiglia dei Rothschild, agli arroganti e strafottenti burioni di turno interessa veramente la salute dei vostri figli? Siete veramente convinti che questi si stiano muovendo per il bene comune, per il bene del gregge?

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[1] «Novartis, accordo da 13 miliardi con GSK: vende il 36.5% Consume Healthcare», IlSole24Ore del 27 marzo 2018
[2] «World Preview 2016, Outlook to 2022», «EvaluatePharma», http://info.evaluategroup.com/rs/607-YGS-364/images/wp16.pdf
[3] «UK firm tried HIV drug on orphans», 4 aprile 2004, «The Guardian», www.theguardian.com/world/2004/apr/04/usa.highereducation
[4] «Vanguard retains title as world’s fastest-growing asset manager», 4 gennaio 2018, https://www.ft.com/content/753e1afe-f149-11e7-ac08-07c3086a2625
[5] «BlackRock and Vanguard Are Less Than a Decade Away From Managing $20 Trillion», 4 dicembre 2017, https://www.bloomberg.com/news/features/2018-03-19/what-michael-flynn-could-tell-the-russia-investigators


Marcello Pamio

La salute dei giovani di una nazione dovrebbe essere una priorità in uno stato di diritto.
Ma non è così, la priorità da noi sembra essere quella di fare propaganda al «gregge disorientato» sulla bontà e l’urgenza delle vaccinazioni di massa. Il resto è noia.
Poco importa infatti sapere che siamo il paese con il più alto numero di studenti disabili; negli ultimi 10 anni le disabilità sono aumentate del 40%; circa 1 bambino su 6 ha disturbi specifici dell’apprendimento e 1 ogni 87 nati sviluppa l’autismo; il diabete di tipo-1 interessa 1 bambino ogni 450, e dal 12 al 15% dei giovanissimi soffrono di ADHD. Per non parlare dei piccoli obesi: i bambini italiani sono infatti al primo posto in Europa.
Infine la situazione diventa parossistica in ambito oncologico…

Cancro: primo posto in Europa
L’Italia ha sempre occupato uno dei primi tre posti in Europa per incidenza tumorale in età pediatrica. Notizia di qualche giorno fa, siamo riusciti nell’impresa titanica di indossare la maglia nera, salendo al primo posto nel continente europeo.
Stando ai dati del Ministero della Salute, negli ultimi 10 anni e nelle aree più contaminate si è registrato globalmente un incremento anche del 90% di patologie tumorali!

A denunciarlo in un convegno alla Camera dei Deputati dal titolo: «Emergenza cancro - Fattori ambientali modificabili e stili di vita non corretti», la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) assieme alle «Confassociazioni Ambiente».
I cancri più diffusi sono quelli alla tiroide, alla mammella e mesotelioma.
L’allarme più grave ovviamente riguarda i tumori dei bambini.
Uno studio della IARC di Lione (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), condotto in 62 paesi in collaborazione con l’AIRC (Associazione Internazionale dei Registri del Cancro) e sulla rivista «Lancet Oncology» ha riportato questa triste realtà.
La fascia di età in cui è stata riscontrata la maggiore incidenza di tumori è tra 0 e 14 anni, e negli adolescenti tra i 15 e i 19 anni. Mentre le aree più interessate sono: Italia, Cipro, Malta, Croazia, Spagna e Portogallo.

Ad aggiungersi al triste bollettino, l’ultimo rapporto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) a cura dell'ISS, che rileva una «emergenza cancro» tra i più giovani!
I dati raccolti nel periodo 2006-2013 in 28 dei 45 siti italiani maggiormente inquinati hanno infatti sottolineato un incremento di tumori del 9% nei soggetti tra 0 e 24 anni, con picchi del 50% per i linfomi Non-Hodgkin, del 62% per i sarcomi dei tessuti molli e del 66% per le leucemie mieloidi acute.
Quindi gli ultimi studi confermano il triste primato: i bambini italiani non soltanto hanno una salute pessima e risultano essere i più obesi, ma hanno anche il maggior numero di patologie tumorali!

Fino a qualche decennio fa questa emergenza non esisteva e il cancro in età pediatrica era rarissimo: come mai? Cos’è successo nel frattempo?
Domande importanti alle quali nessun ministro della salute ha voluto cercare di dare una risposta, perché troppo concentrati a inventare epidemie mediatiche, sradicare l’«incurabile» morbillo (cosa impossibile d’altronde da realizzare) o la terribile tosse canina.

La «ragion di Stato» è vaccinare coattivamente l’intera popolazione italiana (adulti e bambini) con la scusa delle malattie infettive e dei bambini immunodepressi. Mentre le istituzioni hanno occhi solo per i vaccini, stanno morendo di cancro (e forse proprio per questo) un numero elevatissimo di bambini e adolescenti ogni anno.
Parafrasando la famosa citazione di Gandhi: «la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali», e contestualizzandola al tema del presente, si può affermare che «la grandezza di una nazione e il suo livello morale ed evolutivo, si possono giudicare dalla condizione psicofisica degli “uomini in divenire” (i bambini)».
Se ciò corrispondesse al vero, l’Italia è già sprofondata nel baratro più oscuro…

Marcello Pamio

Del Beppe nazionale e delle sue discrepanze ne ho scritto nel lontano 2007, in tempi non sospetti[1] (leggi qui), e ben due anni prima che nascesse il «Movimento Pentastellato» (4 ottobre 2009).
Nell’ultimo periodo però, le piroette e il cambiamento a 360 gradi fatto da Grillo è degno di un grande trasformista.
Va ricordato che è stato uno dei primi a sputtanare pubblicamente durante i suoi spettacoli la «madre di tutte le zoccole»: il signoraggio bancario e la truffa della creazione della moneta.
I banchieri diceva: «stampano le banconote e le prestano».
Per non parlare del debito nazionale: «a chi li dobbiamo due milioni e mezzo di miliardi?» chiedeva al pubblico sempre più stranito dalle battute.
Nel 1998 a Milano durante lo spettacolo «Apocalisse Morbida», davanti a migliaia di persone Grillo spiega a suo modo i vaccini: «Il principio del vaccino è: prendi un bambino sano, che non ha neanche un anno. Con un sistema immunitario perfetto. Gli inoculi un virusino piccolo in modo che lo abitui un po’. Nel caso arrivi il virus più grosso, il virusino piccolo è anni che gira e gli fa un culo così…
Se però il virus grosso non arriva, il virusino rimane lì, in giro. Poi oltre a lui c’è anche un po’ di mercurio…»[2]. Infine mostra nello schermo come hanno manipolato i grafici dell’incidenza delle malattie infettive, il tutto per osannare i miracolosi vaccini. Siamo nel 1998.                    

Nel 2013 urlava dalla piazza di Trento: «Vogliamo che ci sia uno stato in Italia. Noi vogliamo sovranità monetaria. Vogliamo una banca di Stato. Ce l’hanno messa in quel posto quando siamo entrati nell’euro e non ci hanno chiesto neanche il parere»[3]
Nulla di strano visto che ha lavorato, a suo dire, col grande Giacinto Auriti[4], la cosa molto strana è come mai ultimamente questi argomenti sono diventati un tabù per lui e il Movimento.

Grillo & il complottismo
Se entriamo nel discorso dei complotti, il nostro ha le idee chiarissime.
«L’Italia è, si sa, un popolo di santi, navigatori ed eroi. Purtroppo ospita anche una certa percentuale di coglioni, di una specie particolare: i coglion-complottisti. I dietrologi dell’acqua fresca. Le tinche del fango marcio. Questa razza italica non si arrende di fronte a nulla, tanto meno all’evidenza…”.
I coglioni sarebbero tutti coloro che parlano di cose inutili come scie chimiche, organismi geneticamente modificati, ecc.
Nel seguente video[5] (qui) in pochi secondi Grillo riesce, mescolando ad arte (roba da far impallidire anche Joseph Goebbels) a ridicolizzare temi delicatissimi come scie chimiche, fusione fredda e ogm, confermando nella sua sputtanalisi finale che in Italia: «siamo in una fase maniacale dell’ambientalismo…». Come dire: chi si occupa di queste cose è un malato di mente…

Ultimamente, forse non contento di come stanno andando le cose, si accanisce pure nei confronti dell’omeopatia[6] (vedi articolo).
All’appello mancava cosa, forse il microchip? Eccoci accontentati.
Qualche giorno fa, il 6 settembre 2018, nel suo blog se ne esce con un post dal titolo «Impianti chip per i malati di Alzheimer».

«Un’azienda statunitense ha prodotto dei microchip da impiantare sotto pelle per i malati di Alzheimer. Ecco come funzionano. È questa la tecnologia che amo».
Il microchip sarà il prossimo passaggio e non a caso la «Finestra di Overton» si è aperta su tale dispositivo...
La propaganda ha iniziato a lavorare alacremente per far superare alla gente la normale repulsione di farsi inoculare sottopelle un microscopico impianto.
Ovviamente «non c’è nessun rischio e soprattutto i benefici superano qualsiasi problema».
Sempre più articoli infatti stanno uscendo su aziende che hanno iniziato a usarlo nei dipendenti (così evitano di timbrare il cartellino, possono fare acquisti nelle mense senza contanti…); nei locali alla moda per evitare i pagamenti con le antiquate banconote o con la vecchia carta di credito (lo scanner sulla mano e il gioco è fatto). Articoli su bambini scomparsi che miracolosamente vengono ritrovati nell’arco di qualche ora grazie al GPS contenuto nel chip, ecc.
Pura propaganda.
Sembra finito il tempo delle rapine e degli scippi, della clonazione delle carte di credito, perché il microchip non è estraibile, non è clonabile e quindi rappresenta la manna dal cielo per la sicurezza.
Il passaggio nella tecnologia medica è stato immediato: nel chip infatti si potranno registrare tutti i dati sensibili del paziente, oltre ai parametri vitali, cosa questa molto interessante per le lobbies farmaceutiche e quelle assicurative…
Il Regime controlla i media per cui passano solo i lati positivi del chip: sicurezza, comodità, risparmio, controllo e prevenzione delle malattie, ecc.
Però non vengono spiegati quali sono i reali rischi, di questa inquietante e oscura tecnologia!
Lavorano sempre e solo nell’aspetto emotivo, come nel caso di Grillo: mostrando che il povero malato di Alzheimer non si perderà più con il Gps contenuto nel chip impiantato.
Si investono soldi nella ricerca volta alla vera comprensione della cause della demenza? Non serve perché la tecnologia (farmaci e microchip) ci sta rendendo la vita meno amara e meno schifosa.
Beppe Grillo con il suo articolo sull’Alzheimer sta facendo proprio questo gioco, anche perché non conoscerne i reali rischi...

I Grillo & i vaccini                                         
Dopo aver sparato a zero sui vaccini nel lontanissimo 1998, l’8 settembre 2007, al «Vaffa day», Beppe Grillo lancia un'altra invettiva contro i vaccini e, dal palco, convince le mamme a boicottare la chiamata dell’Asl. «Siamo l’unico paese dove esistono 10 vaccini obbligatori. Ti dicono che sei obbligato a curarti. Tra un po' ti diranno che è obbligatorio anche giocare al gratta e vinci e sosterranno che è un tuo diritto a vincere».
L’argomento vaccini sta(va) molto a cuore a Grillo perché sembra che uno dei suoi figli (ne ha sei: due con la prima moglie, due con l’attuale che ne aveva già due) sia affetto da autismo post-vaccinico. Più che valida motivazione per la sua repulsione nei confronti delle vaccinazioni di massa, ma nonostante una simile tragedia famigliare, e nonostante gli anni passati ad attaccare anche violentemente vaccini e vaccinazioni, quasi improvvisamente il genovese smette di parlarne, si disinteressa di tutto, anche e soprattutto dell’autismo, e spinge il suo partito a fare altrettanto. Come mai questo strano comportamento?

Come mai i pentastellati prima delle elezioni avevano una posizione chiarissima sul tema, come pure le dichiarazioni dell’onorevole Giulia Grillo prima dell’investitura di ministro e a distanza di un anno stanno facendo dietrofront? Cos’è successo?
Come mai un personaggio famoso, potente e assai ricco come Beppe Grillo, e tutto il suo partito (per voce del Ministro Giulia Grillo) hanno fatto una spudorata quanto squallida marcia indietro nei confronti delle vaccinazioni? E’ solo un problema di cognome, o c’è dell’altro?
Minacce, avvertimenti o sostituzione con cloni?
O dobbiamo parlare di vera e propria possessione, anche perché stando alle immagini di alcuni personaggi, prima e dopo il cambio, una simile ipotesi diventa molto realistica…
La Lorenzin era quasi umana prima di entrare al ministero, e si è trasformata in un vero e proprio mostro. Per non parlare di Beppe Grillo stesso.
Staremo a vedere dove arriverà la trasformazione del Ministro Giulia Grillo…

[1] https://disinformazione.it/2018/01/09/beppe-grillo-e-libero-o-controllato/

[2] Beppe Grillo, monologo del 1998 a Milano.

[3] Video Byoblu https://www.youtube.com/watch?v=C-Dcu33UPzQ

[4] Giacinto Auriti (1923-2006), giurista e saggista italiano, uno dei personaggi più critici nei confronti del sistema monetario e bancario

[5] https://www.youtube.com/watch?time_continue=42&v=XcHncy0MpQg

[6] https://disinformazione.it/2018/08/15/beppe-grillo-e-il-paraculum-100-ch/

Marcello Pamio

Non perde un colpo il «diversamente-umile».
Da quando l’incancrenito camice bianco si è autoincensato portavoce di quel sistema medico metastatizzato (che lui stesso sta accompagnando in tutta fretta all’obitorio), non passa giorno che non apra bocca per vomitare al mondo le sue brutture e le sue frustrazioni interiori.
Forte del fatto che gli zerbini della carta stampata gli danno quella visibilità che rappresenta, dopo l’aspetto economico, il boccone principale per il suo ego.
Forte anche del fatto che i suoi seguaci nei social crescono proporzionalmente alle sue psicopatiche sparate. Nulla di nuovo, se teniamo conto che una qualsiasi ragazza, sposata con un cantante (dicono), tappezzato di tatuaggi, al giorno d’oggi guadagna milioni di euro solamente postando la sua vita sui social, il tutto grazie ai 20 milioni di followers (seguaci)…

Ma torniamo al juke(black)box che continua a suonare la stessa irritante musica.
Questa volta a mettere il gettone e riscaldare il liquido che scorre nelle vene del medico-anti-somaro, è stato il caso del bambino di otto anni che dopo la leucemia non torna a scuola per la presenza in classe di cinque bambini delinquenti non vaccinati.
La soluzione che il dotto consiglia al Direttore Generale dell’ASL è semplice: «questo bambino va a scuola e tutti i figli non vaccinati degli egoisti irresponsabili ignoranti che seguono superstizioni senza senso stanno a casa».
Questa mi mancava: gli effetti collaterali di un farmaco pediatrico come il vaccino, rientrano nelle superstizioni!

Andando oltre alla simpatia o antipatia, e facendomi pure violenza, consiglio di cuore a Burioni di contattare quanto prima l’amico Beppe Grillo per chiedere delucidazioni su uno degli ultimi post. Grillo ha infatti espresso interesse e amorevolezza nei confronti del microchip per l’Alzheimer…
La demenza senile, al contrario della scienza burionesca è molto democratica, perché non guarda in faccia nessuno e colpisce tutti: operai, casalinghe, imprenditori e medici.
L’andamento della malattia neuro-degenerativa è soggettivo ma inizia sempre in maniera subdola passando per la manifestazione della propria natura più intima e terminando purtroppo con lo stadio vegetativo e privo di coscienza. Prima però di giungere alla perdita del proprio sé, le persone di animo buono, saranno buonissime, quelle di animo cattivo, saranno peggio della lebbra.
Stando alla sintomatologia, forse ci troviamo nel penultimo stadio…
Non ci sono altre spiegazioni per giustificare le minchiate sparate a mitraglia da un medico docente di microbiologia e virologia…
Prima che giungere allo stadio finale, provo a fare alcune semplici domande, in merito al bambino di 8 anni che non potrebbe andare a scuola per colpa dei non vaccinati.

  • Genitori e nonni del bambino sono immunizzati contro tutte le malattie?
  • Maestri, bidelli e dirigenti della scuola sono immunizzati contro le malattie?
  • Medici e infermieri in ospedale sono immunizzati contro le malattie?
  • Il bambino è segregato in casa o esce? Fuori casa non ci sono pericoli?
  • Uscendo da casa chi incontra al parco, al cinema, o al supermercato è vaccinato?
  • Prima della vergognosa Legge 119 gli immunodepressi esistevano o sono nati dopo?
  • I bambini appena vaccinati (come dicono le industrie che producono i vaccini) sono un pericolo o no per un bambino immunodepresso?
  • I compagni di scuola vaccinati sono realmente immunizzati (esistono i no-responder)?
  • Streptococchi, enterovirus e altri centinaia tra batteri e virus per cui non esiste un vaccino, sono un pericolo per gli immunodepressi?

Buttiamola in ridere con un simpatico indovinello che giro al prof. Roberto Burioni e a tutti quei genitori che con tanto fervore si accaniscono nei confronti di bambini (sani) non vaccinati, colpevoli di essere degli untori.
Le malattie infettive elencate dall’Istituto Superiore di Sanità sono circa 69: quante di queste malattie sono prevenibili con i vaccini?
Aiutino: pochissime!!!

Malattie infettive, secondo l’ISS
Antrace, Botulismo alimentare, Brucellosi, Bse, Campylobacter, Chikungunya, Citomegalovirus, Clamidia, Colera, Creutzfeld-Jakob, Difterite, Encefalopatia spongiforme bovina, Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili, Epatite virale, Febbre Congo-Crimea, Febbre dengue, Febbre di Lassa, Febbre emorragica di Marburg, Febbre emorragica Ebola, Febbre tifoide, Febbre West Nile, Giardia, Gonorrea (o blenorragia), Helicobacter pylori, Infezione da Hiv e Aids, Infezioni da Hpv e cervicocarcinoma, Infezione da Zika virus, Influenza, Influenza aviaria, Influenza da nuovo virus A/H1N1, Leishmaniosi, Legionellosi, Listeria, Malaria, Meningite, Monkeypox, Morbillo, Norovirus, Parotite, Pediculosi, Pertosse, Peste, Poliomielite, Rabbia, Rosolia, Rotavirus, Salmonella, Sars, Sifilide, Sindromi parainfluenzali, Streptococcus suis, Tetano, Toxoplasmosi, Trichinella, Tubercolosi, Vaiolo, Varicella, Zanzara tigre, Zecche, Zoonosi.

Marcello Pamio 

Fino a qualche anno fa, se una donna avesse detto al proprio medico curante di volere un vaccino trivalente e un vaccino anti-influenzale in gravidanza, probabilmente sarebbe stata internata in manicomio per accertamenti psichici.
Oggi invece i pazzi sono le persone e le donne che rifiutano tale intervento medico invasivo, e per essere onesti è il mondo accademico intero ad essere finito dentro un manicomio criminale.
L’endogestazione, cioè quelle famose quaranta settimane o dieci lune, rappresentano un periodo basilare e delicatissimo perché dentro il grembo materno si sta formando una creatura vivente e ogni squilibrio e/o ingerenza esterna può essere rischiosa per il feto perché può interagire con la formazione di tessuti, organi e apparati.

Ricordiamo che tutto quello che dall’esterno entra e penetra nel corpo della mamma (attraverso aria, cibo, acqua e pelle) può, attraverso la placenta, finire nella vita intrauterina.
Qualsiasi sostanza chimica, l’inquinamento elettromagnetico, i farmaci, fino ad arrivare agli squilibri emozionali, possono interferire con la nuova creatura e nessuno può sapere come e in che modo.
Ecco il motivo per cui in gravidanza sia i medici (sempre più rari) che i terapisti e/o consulenti più evoluti, consigliano vivamente alle future mamme di stare attentissime a cosa mangiano, alle sostanza chimiche che si spalmano sulla pelle, ecc. Si arriva perfino a sconsigliare piante miracolose come la salvia (i cui effetti sarebbero leggermente abortivi) e i miracolosi oli essenziali naturali. Lo scopo è solo quello di salvaguardare e proteggere - fino al limite del possibile - la mamma con la sua creatura.

Il virus della follia sta circolando
Siamo passati dallo sconsigliare alle donne gravide oli essenziali, piante e perfino molti integratori naturali, all’inoculare vaccini contenenti livelli di DNA umano allucinanti, veleni tossici (formaldeide, ecc.) e neurotossici (sali di metalli pesanti), con la scusante della protezione dalle terribili malattie infettive.
Forse il virus della pazzia è fuggito dai laboratori di massima sicurezza e ha infettato le sale che contano….
La prova di questa infezione mentale è che nelle ultime settimane, grazie anche alla Circolare del 7 agosto 2018 del ministro Giulia GrilloVaccinazioni raccomandate per le donne in età fertile e in gravidanza»), i medici stanno vaccinando a tutto spiano in gravidanza. Prima volta nella storia italiana.
A subirne l’impatto più negativo sono soprattutto le donne straniere, che non sapendo bene la lingua, le leggi e soprattutto i propri diritti, vengono bistrattate e tartassate.
Gli esperti (senz’altro “infettati”) in camice bianco, attorno alla 28ma settimana di gestazione, terrorizzano le donne dicendo loro che è OBBLIGATORIO il vaccino DTP (difterite, tetano, pertosse (dTpa), e quello contro l’influenza (se la gestazione cade nel periodo delle epidemie).

Ma non è tutto, perché subito dopo il parto sempre le mamme DEVONO fare anche un bel quadrivalente MPRV (morbillo, partite, rosolia e varicella).
E lo scopo ovviamente è preventivo, cioè proteggere la salute del neonato!
Peccato che sia risaputo perfino dalle nostre nonne (quelle senza l’Alzheimer) che se una donna sana si è fatta una malattia infettiva in maniera naturale, è in grado di trasferire al neonato attraverso il latte quegli anticorpi che gli servono, creando una vera immunità.
Mentre vaccinare prima o durante la gravidanza impedisce tale passaggio mettendo ancor di più a rischio il bambino che risulterà non essere immunizzato naturalmente. Ma forse questo fa comodo a qualcuno…
Quindi oggi la prevenzione consiste nell’intossicare la mamma durante la gravidanza, e meglio farlo anche più volte…

Iperimmunizzazione
Le vaccinazioni appena dette: DTP e influenza, DEVONO ESSERE RIPETUTE ad OGNI gravidanza, e questo anche se la donna è già stata vaccinata o è in regola con i richiami decennali o abbia avuto la pertosse.
Avete capito? Quindi se una donna è stata vaccinata in gravidanza e rimane incinta di nuovo anche solo a distanza di pochissimo tempo, dovrebbe - secondo gli squinternati - rivaccinarsi di nuovo.
Anzi più ne fa e meglio è per tutti.
Ovviamente i rischi gravi di una iper-immunizzazione non vengono contemplati da nessuno.
Serve quanto prima un nuovo vaccino contro questo strano virus che sta letteralmente cancellando la memoria e spappolando il cervello umano….

Conclusione
Va detto per inciso che questa scandalosa operazione di pseudo-immunizzazione, ha una duplice valenza. Una economica e una pedagogica.
Interessando le donne gravide del paese il numero delle vaccinazioni aumenteranno di ben 464.000 unità all’anno, assieme ovviamente agli introiti delle lobbies farmaceutiche. Tanti infatti sono i bambini nati, secondo l’Istat nel 2017.
Dal punto di vista pedagogico l’impatto è ancor più subdolo, perché se passa il messaggio che è NORMALISSIMO e SICURISSIMO inoculare tossine nel corpo di una donna gravida, viene da sé che i vaccini incarneranno sempre più l’aureola di farmaci magici e innocui.
Ci inculcheranno nel cervello che in gravidanza è molto più rischioso bere un bicchiere di acqua che una vaccinazione ripetuta nel tempo.

 

Marcello Pamio -  15 agosto 2018

Lettera all’Ordine degli psichiatri italiani

Alzheimer? Demenza senile precoce? Utilizzo di stupefacenti? Abuso di psicofarmaci? Sostituzione con un clone? O più semplicemente il Re è completamente nudo?
Ai posteri-elettori l’ardua sentenza…
Mi riferisco all’ultima gravissima sparata di Giuseppe Grillo, ex comico, ex padre spirituale del «Movimento 5 stelle», e da ieri anche ex cervello pensante.
Una presa di posizione inquietante, sotto forma di post intitolato «Fate ordine» scritto assieme al suo neurologo. Già questo è un indizio interessante sulla sua attuale situazione...

Grillo e la «scientificità»
Il guru del «finto-cambiamento» parte in tromba sul concetto di scientificità.
Egli (forse assieme al suo neurologo) avrebbe in queste giornate afose e calde «riflettuto molto sulla difficoltà a comprendere il significato della parola scientifico da parte delle persone. E’ stato disorientante, preoccupante e quasi penoso, assistere ad una degenerazione del dibattito così profonda».
Prende immediatamente posizione nei confronti della Scienza, quella con la Esse maiuscola.
Difende quindi a spada tratta la Scienza di SuperQuark, la scienza alla pierino angel e robertino sborion (che lo applaude pubblicamente).
Secondo Grillo il nostro «sistema sanitario è uno dei migliori al mondo, per affidabilità e livello di copertura nei confronti dei cittadini. Agli occhi del SSN siamo tutti uguali nei diritti, indipendentemente da quale patologia ci ha colpiti».
La miopia del nostro è più grave del previsto, ma forse se hai i miliardi che il genovese ha depositato in banca, quello che vedi sono servizi perfetti ed efficienti, se invece i soldi non li hai e fai fatica ad arrivare a fine mese, allora ti devi accontentare di quello che passa il convento.
Ma sappiamo che la scienza non è democratica, come ci ricorda sempre il suo grande estimatore.

Di quale «scienza» Grillo si riempie la bocca?
Forse dovrebbe rivedere un attimo le dichiarazioni del dottor Richard Horton, capo-redattore della rivista «The Lancet» quando spiega come avvengono le pubblicazioni scientifiche, ridotte ad una mera «operazione di marketing travestita da scienza legittima. Le società farmaceutiche hanno trovato il modo di eludere le norme di controllo della revisione paritaria. In troppi casi riescono a seminare letteratura settoriale di lavori scientifici di bassa qualità che possono poi usare per promuovere i loro prodotti presso i medici. Le case farmaceutiche ci stanno imbrogliando. Ci arrivano articoli con su i nomi dei medici e spesso scopriamo che alcuni di loro sanno poco o niente di quanto hanno scritto».
Lo stesso Horton in un redazionale datato 11 aprile 2015 sempre su «The Lancet» ha denunciato pubblicamente che «metà della ricerca medica è falsa!».  Concludendo che «la scienza ha preso una piega verso il buio». Ma forse Grillo si trova più a suo agio nella tenebra, rispetto alla luce…
Oppure, tra un dvd e l’altro, potrebbe leggersi sotto l’ombrellone «Medicine letali e crimine organizzato», l’ultimo libro del dottor Peter C. Gøtzsche, scienziato di fama internazionale, già direttore del prestigioso «Nordic Center della Cochrane Collaboration» di Copenaghen, in cui spiega i requisiti per stabilire se un farmaco è efficace. «Attualmente il solo requisito che viene considerato vincolante per stabilire se un farmaco è efficace è la presenza di un effetto statisticamente significativo in soli due studi clinici randomizzati e controllati (dalle aziende stesse) a confronto con il placebo. Questo obiettivo è facilmente raggiungibile, anche perché se l’azienda non raggiunge il proprio obiettivo può continuare a realizzarne altri, fino al momento in cui ce ne sono almeno due che cedono alle sue insistenze. La comparazione con il placebo non ci dice nulla purtroppo se il nuovo farmaco è migliore o peggiore di un farmaco già in commercio.
Le aziende dispongono di svariate tecniche per manipolare gli studi clinici randomizzati che finanziano. Possiedono vari sistemi per ingannare le agenzie di controllo e far approvare farmaci pericolosissimi per la salute umana».
Ecco la medicina osannata da Grillo: quella che provoca ogni anno milioni di morti e un numero incalcolabile di disabilità, e proprio per questo motivo rientra nelle prime tre cause di morte nel mondo occidentale!
Ma queste ovviamente sono solo Fake News…

Metodologie diagnostiche
«E’ pur vero che non dovremmo stupircene più di tanto se consideriamo la diffusione di trattamenti e metodologie diagnostiche al limite dell’assurdo».
Molto interessante questa affermazione, anche perché Grillo il 26 settembre 2002 era a Bologna in un evento organizzato da Paolo Brunetti della storica casa editrice Andromeda, assieme al compianto professore Gianfranco Domenighetti (Ministro della sanità del Ticino per diversi decenni).
Titolo della straordinaria relazione: «Screening: disinformare per convincere».
Informazioni di vitale importanza per comprendere che gli screening, detti erroneamente «esami preventivi», come vengono praticati oggi, rientrano in un’operazione di marketing delle lobbies: cercare il malato nel sano, e lo trovano sempre.
Questo Grillo lo sapeva perfettamente, anche perché stimava Domenighetti.
Adesso però che il professore non c’è più, ha drasticamente cambiato bandierina…

Grillo Vs Omeopatia
Il senso del suo articolo era appellarsi all’Ordine dei farmacisti affinché nelle loro botteghe non si continui «a confondere i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici».
Il motivo è presto detto, secondo l’esperto genovese «i fortissimi dubbi sulla loro efficacia da parte del mondo scientifico sono di dominio pubblico».
Quale sarebbe il mondo scientifico, e dove sarebbero i documenti ufficiali? Il comico come sempre è un mago nel buttare il sasso nello stagno, nascondendo la mano.
Forse si riferisce al ridicolo documento preparato da un povero ginecologo con la fissa per le bufale? Uno che conosce l’omeopatia esattamente come Burioni conosce il rispetto, ma spinto da una «forza» interiore di moralità ha tentato, con risultati a dir poco pietosi, di demolire una medicina che esiste da circa 250 anni, che viene utilizzata da oltre 600 milioni di persone e prescritta da circa 500.000 medici laureati nel mondo (dati OMS).
Secondo Grillo forse un medico dopo sei anni di laurea universitaria, altri quattro o sei anni di specialistica, e altri tre o quattro anni di Scuola omeopatica è un semplice «guaritore» da strada, un ciarlatano che usa l’acqua fresca «illudendo» e «confondendo» i pazienti?
A questo punto mi auguro che le associazioni di categoria, cioè dei medici omeopati e antroposofi si sveglino dal profondo letargo in cui si sono lasciati coccolare, non solo rispondendo a tono, ma anche denunciandolo nelle sedi opportune.
Le farneticazioni di Grillo continuano e nella sua critica senza fondamenti di nuovo ribadisce che l’omeopatia «è stata più volte messa in discussione, sino a ripetuti quanto implacabili verdetti di inefficacia e inopportunità. Questo sia per quanto concerne la validità come opzione terapeutica che per la possibilità di un ritardo nell’approccio adeguato. Ritardo che potrebbe essere causato proprio dall’abuso di prodotti così a rischio di inefficacia e che, pur essendo in vendita in molte farmacie, farmaci non possono essere definiti».
In questo caso la faraonica ignoranza di Giuseppe è seconda solo alla sua arroganza.
Con il recepimento delle Direttive CE e la regolamentazione del D.l.vo 219 del 24 aprile 2006, che impone l’adeguamento a cui le aziende produttrici stanno facendo fronte, si legittimano totalmente i preparati omeopatici a «medicinali» a tutti gli effetti.
Anche ad ottobre 2017 i medicinali omeopatici sono stati equiparati in tutto e per tutto ai farmaci e le aziende del settore sono state obbligate a depositare i dossier per la registrazione dei prodotti e richiederne l’«Autorizzazione all’Immissione in Commercio» (la famosa AIC).
Non solo, ma i prodotti omeopatici sono definiti medicinali in tutta l’Unione Europea, ed in alcuni Stati sono posti a carico del SSN.
Quindi Beppe dovrebbe cambiare neurologo o dosare diversamente gli psicofarmaci prima di buttare al vento le sue già sconquassate credenziali.
Il livello più basso però lo raggiunge alla fine dell’articolo quando chiede «la sospensione della vendita presso le farmacie italiane di prodotti senza che ne sia stata scientificamente comprovata l’efficacia».
Mi dispiace doverglielo dire usando le parole di Andrea Mendelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti, ma «i rimedi omeopatici sono classificati dalla vigente normativa, sia comunitaria che nazionale, come farmaci. Il farmacista non può rifiutarsi di distribuire nessun farmaco regolarmente in commercio, compresi quelli omeopatici». [1]
Anche perché se Beppe si fosse concentrato un po’di più, e se avesse ascoltato meno consigli del suo «entourage», forse avrebbe raziocinato che i farmacisti guadagnano tantissimi soldi con la vendita degli omeopatici, che funzionino o meno non ha importanza…
Secondo lui i farmacisti smettono di incamerare soldi perché glielo chiede un menestrello di corte?

Casaleggio & vaccini
Un’ultima cosa, per far meglio comprendere quello che ruota attorno e dietro le recenti esternazioni di Grillo è il «Decreto Milleproroghe».
Si tratta di una vera e propria legge nella quale, tra le altre cose, veniva prorogato di un anno la scandalosa Legge Lorenzin (119/2017), permettendo ai bambini di entrare a scuola a settembre, evitando di fatto la “razzista” esclusione.
Il decreto, al momento, è stato approvato dal solo Senato, per cui sarà discusso dalla Camera soltanto al ritorno dalla pausa estiva, quindi a partire dall’11 settembre. Diventa impossibile una approvazione prima dell’inizio delle scuole (le ultime apriranno il 20 settembre). È molto probabile quindi che i bambini non vaccinati non vengano ammessi agli asili nido e alle materne nei primi giorni di scuola, se effettivamente i presidi si rifiuteranno di accogliere la circolare del 5 luglio.
Strano questo comportamento, perché avrebbero potuto tranquillamente legiferare prima e invece non è stato fatto, come mai? E come mai nello stesso preciso momento il Movimento stellato prende le distanza da Davide Barillari, un loro consigliere in Regione Lazio e primo firmatario della proposta di legge sui vaccini?
Forse per quello che Barillari ha scritto su FB? «La politica viene prima della scienza. I politici devono ascoltare la scienza, collaborare, non farsi ordinare dalla scienza cosa è giusto e cosa è sbagliato, accettando le parole della scienza mainstream come dogmi religiosi. Perché la scienza deve essere democratica, e quindi deve ascoltare tutti...compresi ricercatori e scienziati, che con dati alla mano, contestano il dogma ufficiale».
Sante parole condivise da tantissime persone, ma non dai vertici del M5S, che lo sconfessano pubblicamente. 
Ma Barillari ne ha per tutti: «gli scienziati dello stampo di Burioni, cioè legati a doppio filo sia alle multinazionali del farmaco che ai partiti del passato bocciati alle urne dagli italiani, sono davvero convinti di detenere l'unica verità possibile, eterna ed inconfutabile… e sono davvero convinti che la politica si debba inchinare supinamente a loro».
Qui dissento però, perché il sostantivo «scienziato» nei confronti di Burioni è assolutamente fuori luogo e inappropriato!
La risposta secca arriva in un post scriptum al termine di un articolo di Davide Casaleggio: «Il MoVimento 5 Stelle prende totalmente le distanze dalle dichiarazioni del consigliere regionale del Lazio Davide Barillari. La linea sui vaccini è quella messa nero su bianco nel contratto di governo votato dagli iscritti e portata avanti dal ministro della Salute Giulia Grillo».
Chi è Davide Casaleggio e come può decidere lui per l’intero Movimento, la delicatissima linea vaccinale? Perché gli elettori e tutti gli attivisti non insorgono? Questa si può chiamare democrazia?
Infine chi è veramente la «Casaleggio Associati» (leggi qui), a cosa sta giocando, e qual è il suo occulto ruolo dietro le quinte (e le battute) di Beppe Grillo?

Conclusione
Finalmente Grillo (e la Casaleggio) ha gettato la maschera e pure i vestiti diventando il nudo portavoce ufficiale delle lobbies della chimica e farmaceutica.
Ai dirigenti delle industrie chimiche viene infatti la gonorrea quando si parla di omeopatia, fitoterapia, rimedi tradizionali, quindi di prodotti naturali non brevettabili e che aiutano la vera guarigione.
L’intento del Sistema, a cui Grillo (o il suo clone) ha deciso di partecipare, è la distruzione delle medicine non convenzionali e naturali. Metodiche conosciute e usate da millenni vanno cancellate con ogni mezzo lecito e illecito, per far posto alla dogmatica e incontrovertibile «medicina scientifica».
«Nell’augurare - ironizza Grillo alla fine del post - a tutti i farmacisti italiani buon ferragosto mi viene in mente l’uso, almeno preventivo, dell’acqua fresca: bagnarcisi la testa in queste estati sempre più afose».
Nel ricambiare gli auguri a Grillo per un caldissimo ferragosto, mi è venuto in mente un rimedio omeopatico per i disturbi ossessivo-compulsivi: «PARACULUM 100 CH», 10 granuli ogni ora.
E’ il classico rimedio da sotto l’ombrellone, ottimo perché se non dovesse funzionare, può sempre usare i granuli per dolcificare il caffè…

Note

[1] «Omeopatia. Fofi replica a Beppe Grillo: “Per la legge gli omeopatici sono farmaci e i farmacisti non possono rifiutarsi di distribuirli”», 14 agosto 2018, www.quotidianosanità.it agosto  

Marcello Pamio

In data 16 luglio 2018 la storica Associazione Corvelva per il sostegno della libertà di scelta vaccinale ha inviato all’EMA (European Medicines Agency), l’Agenzia europea che controlla i farmaci, una lettera in cui esprimeva preoccupazione per i risultati delle analisi effettuate.
Facciamo un salto indietro nel tempo, al mese scorso, quando il Coordinamento a proprie spese ha commissionato ad un Ente scientifico altamente qualificato e specializzato nel sequenziamento del materiale genetico, l’analisi di eventuali contaminazioni biologiche in alcuni vaccini attualmente commercializzati in Italia. I vaccini analizzati sono stati sette.
Non sto qua a sottolineare le difficoltà che hanno dovuto superare per trovare un laboratorio serio che analizzi il contenuto vaccinale, e questo non certo per mancanza di laboratori. Stranamente alla parola “vaccini” moltissimi centri interpellati si sono letteralmente glissati.
Strano atteggiamento visto che le analisi erano a pagamento e non a titolo gratuito, ma forse il tema è troppo caldo e pericoloso... Come mai si ha così paura del contenuto dei vaccini pediatrici?

Comunque sia, superata l’impasse, gli esiti sono arrivati e i risultati a dir poco inquietanti.
Le analisi dimostrano che nei vaccini esaminati è presente DNA FETALE UMANO proveniente da un genoma intero in misura superiore ai limiti che EMA ed FDA hanno suggerito alla comunità scientifica. Sono, altresì, presenti modificazioni genetiche rispetto ai ceppi che i produttori indicano nella scheda tecnica del vaccino. Il quantitativo di DNA fetale contenuto nel tetravalente Priorix Tetra (morbillo, parotite, rosolia e varicella) risulta circa 140 volte superiore al limite massimo di 10 ng, e ben 140.000 volte superiore al limite minimo di 10 pg. Non solo, ma tale vaccino presenta molte più varianti genetiche degli antigeni, che potrebbero alterare significativamente sia la sicurezza che la sua efficacia.
Le conclusioni riportate dalla lettera che il Corvelva ha inviato all’EMA erano chiare e prive di fraintendimenti: vista la presenza di contaminazioni significative (DNA fetale) e di importanti varianti genetiche degli antigeni, si pongono dei dubbi sulla sicurezza dei vaccini analizzati.
I riscontri laboratoristici conferiscono ai vaccini analizzati carattere di palese NON CONFORMITA’, e di POTENZIALE NOCIVITA’!
Preoccupazioni molto serie e soprattutto più che legittime, visto che questi farmaci vengono inoculati nel corpo di neonati...

Risposta dell’EMA
L’EMA qualche giorno fa ha risposto alla missiva, facendo subito notare «che come per tutti i medicinali biologici, i vaccini possono contenere quantità residuali di frammenti di DNA che originano dal processo usato per la loro produzione e che non sono considerati contaminanti ma sostanze residue».
Una differenziazione da filo di lana caprina, che denota la chiara presa di posizione dell’ente.
Che c’azzecca sapere che non sono «contaminanti» ma «residui»? Il discorso non cambia di un nanometro il problema: questi «residui» sono legittimi o no? E soprattutto sono innocui alla salute pubblica? Tutto qua.

Precisano poi che «ogni sostanza residua risultante dalla produzione viene attentamente valutata dai regolatori durante la revisione delle autorizzazioni al commercio e ridotti a livelli accettabili».
Anche qui non specificano quali sarebbero i «livelli accettabili». Invece di fornire dati e parametri seri, si sono limitati a dire che tutto viene valutato dai «regolatori»…
L’EMA a questo punto ribadisce che «prende molto seriamente il suo ruolo nella Protezione della salute pubblica». E ci mancherebbe altro, anche perché sono pagati dai sudditi europei proprio per questo motivo. Però dato che «monitora tutti i medicinali già sul mercato, e così pure per la qualità, sicurezza ed efficacia di tutti i vaccini che sono costantemente monitorate dopo l’autorizzazione», qualche piccola perplessità nasce spontanea, visti i sempre più numerosi scandali di farmaci pericolosi ritirati dal mercato dopo aver danneggiato e ucciso persone. Qualche banale esempio?

«EMA ferma la vendita e ritira il farmaco contro la sclerosi. La decisione dell’agenzia europea del farmaco dopo i casi di infiammazione cerebrale, di cui tre mortali».

«Aifa, oltre 700 lotti di farmaci per ipertensione ritirati da commercio».

«Valsartan, l’AIFA dispone il ritiro di alcuni lotti di medicinali»…

L’elenco di farmaci ritirati è lunghissimo, e rappresenta la prova che non esiste alcuna sicurezza quando si parla di farmaci e vaccini.
Andando avanti con la risposta EMA, la chicca arriva quando nella descrizione dei vaccini Priorix Tetra, Vivotif, e Measles live vaccine BP, specificano che il rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio nei paesi membri, avviene «tramite procedura di autorizzazione nazionale e non via EMA». Tradotto: non è un problema dell’EMA ma dell’ente nazionale, in pratica se ne lavano le mani e passano rapidamente il cerino acceso nelle mani dell’AIFA
Staremo a vedere se l’Agenza italiana del farmaco, ripasserà la palla all’EMA in un balletto vergognoso.

Linee cellulari
L’EMA dopo aver scaricato il barile, entra nel dettaglio sulle linee cellulari usate per far crescere e proliferare i virus che saranno usati nei vaccini.
Tali cellule (usate dalle industrie) possono essere tumorigeniche, cioè possono scatenare un tumore.
Secondo «la Farmacopea Europea le MRC-5 sono riconosciute come non tumorigeniche, come dimostrato da decenni di utilizzo e controlli, quindi ad esse non si applica un limite superiore».
Affermare che le linee cellulari MRC-5 («Medical Research Council-5», derivanti da cellule estratte dai polmoni di un feto di 14 settimane abortito nel 1966 perché la mamma ventisettenne inglese era internata per “disturbi mentali”), non sono tumorali semplicemente perché vengono utilizzate da decenni, è come dire che il fumo non fa male perché vi sono persone che tabaccano una vita senza ammalarsi. Negli anni Cinquanta erano i medici stessi che consigliavano ai pazienti di fumare sigarette, forse perché il principale sponsor del JAMA, il giornale dell’Associazione dei Medicini americani era la Philip Morris?
Come possono affermare scientificamente che non esiste nesso di causalità tra vaccino e tumore? Dove sono gli studi e i trials clinici?
Come possono stabilire se un tumore o una patologia autoimmune viene slatentizzato dal DNA umano inoculato con i vaccini?
L’oggettiva realtà è che le patologie degenerative, tumorali e autoimmuni sono oramai una vera e propria pandemia: i tumori in età pediatrica sono in crescita esponenziale, e l’Italia ha il triste primato europeo. Per quale motivo i tumori infantili e le malattie autoimmuni erano patologie rarissime ed ora un vero e proprio flagello?
Ovviamente i vaccini non c’entrano nulla perché le linee cellulari non sono «tumorigeniche»: ce lo dice l’EMA!

Limiti consentiti
«Un limite superiore accettabile per i residui di DNA cellulare estraneo deve essere stabilito solo quando il processo di produzione utilizza certe linee cellulari con capacità di moltiplicazione illimitata in vitro». Qui si riferiscono alle cosiddette «linee cellulari continue» (CCLs, Continuous cell lines), cioè a quelle usate nei vaccini dagli anni Ottanta in poi.
Queste cellule particolari, a differenza delle precedenti (non continue) possono potenzialmente mantenersi in vita indefinitamente, in pratica sono cellule immortali.
Derivano direttamente da cellule tumorali umane o animali, oppure dalla trasformazione di una cellula normale (con durata di vita finita) mediante un virus oncogeno o sequenza virale.[1]
Sapere che i medici stanno inoculano nei neonati delle cellule immortali, rese tali grazie a «fattori di crescita tumorali», dovrebbero far venire i brividi a tutti.
Quali sono i rischi dell’utilizzo di queste cellule? Ce lo dice il documento dell’OMS dal titolo: «Raccomandazioni per la valutazione delle colture di cellule animali come substrati per la produzione di medicinali biologici prodotti e per la caratterizzazione di banche di cellule»[2]
Le CCLs possono esprimere virus endogeni e alcuni tumorigenici (nei modelli di animali immunodepressi). Rischi teorici identificati dal gruppo di studio del 1986 (ad esempio acidi nucleici, trasformazione di proteine ​​e virus) devono essere presi in considerazione.
Queste sono le raccomandazioni del WHO.
Nel capitolo «Tumorigenicity» dello stesso documento, molti CCLs (ad esempio BHK-21, CHO, HeLa) sono classificati come tumorigenici perché possiedono la capacità di formare tumori in animali immunodepressi come i roditori. Quindi gli studi dicono semplicemente che sono state testate sui topi, ma non sull’uomo: come mai? Esistono studi seri che vanno oltre la ridicola, disumana e ascientifica sperimentazione sugli animali? Un neonato di qualche mese di vita è paragonabile a un topo cresciuto e vissuto negli stabulari?
Se invece di un topo immunodepresso queste cellule tumorigeniche vengono inoculate nell’organismo di un bambino immunodepresso, qual è il risultato?
Non lo sapremo mai perché i camici bianchi all’unisono sconsigliano quegli esami prevaccinali che potrebbero invece fugare il dubbio di una qualche soppressione del sistema immunitario...

Conclusione
Nessuno sperava nel ritiro immediato di alcuni lotti vaccinali, ma certamente le risposte fornite dall’Agenzia europea non sono sufficienti a garantire quella sicurezza che farmaci biologici come i vaccini, dovrebbero avere. Sembra quasi che l’EMA stia giocando al classico «gioco delle tre carte». Le carte in questo caso non c’entrano, ma il truffaldino giochetto è oramai diventato un modo di dire, ci si riferisce infatti a qualcuno in grado di parlare di una cosa negativa presentandola come positiva e quasi sempre per un tornaconto personale….
Stiamo parlando qui di farmaci iniettati nell’organismo di neonati, quindi non ingeriti per bocca ma somministrati per via parenterale, bypassando le normali vie di entrata del corpo, cioè saltando l’importantissimo MALTmucose-associated lymphoid tissue»), il tessuto linfoide delle mucose (presente sul tratto gastrointestinale, uro-genitale, nei polmoni, occhi e pelle).
Un virus, un batterio o un microrganismo patogeno penetra naturalmente nel corpo attraverso il MALT, quando viene mangiato, bevuto o respirato. Solo l’uomo in camice bianco ha trovato il modo di andare contro natura, saltando questa via naturale di entrata usando una siringa e impendendo quindi l’intervento corretto e sano del sistema immunitario, con tutti i rischi che possiamo solo immaginare.
Attendiamo con trepidazione la risposta dell’AIFA, in vista anche dell’esposto in Procura che verrà depositato a breve, dal momento che gli enti regolatori sembrano assai poco interessati ai gravi problemi evidenziati dalle analisi.
Nella speranza che in Italia vi sia ancora in qualche Procura un magistrato onesto intellettualmente, contrario ai soprusi che stanno vivendo i nostri bambini con la vergognosa imposizione coercitiva della legge 119/2017, e soprattutto che abbia il coraggio di andare contro gli interessi delle lobbies chimico-farmaceutiche.
La speranza, come si dice, è l’ultima a morire…

 

[1]http://www.who.int/biologicals/vaccines/TRS_978_Annex_3.pdf?ua=1

[2]«Recommendations for the evaluation of animal cell cultures as substrates for the manufacture of biological medicinal products and for the characterization of cell banks», http://www.who.int/biologicals/vaccines/TRS_978_Annex_3.pdf?ua=1  


Marcello Pamio

Assioma di partenza: Emma Bonino sta alla libertà, come Roberto Burioni sta all’intelligenza.
L’assioma è un principio che non ha bisogno di essere dimostrato, perché la proposizione è così evidente che chiunque dovrebbe vederla.
Eppure nel gregge disorientato quando si pensa alla Bonino - e al partito radicale da cui ha avuto origine la sua storia politica – si pensa a importanti concetti di libertà e diritti.

Oggi la Bonino non fa più parte dei radicali perché è stata espulsa da Pannella in persona. Forse la sua estrema sinistrosità la rende più idonea ai cosiddetti «radical chic», finanziati dall’amico ebreo George Soros, in pratica da quei ricchi che fanno finta di essere sensibili ai problemi dei più sfortunati, quando invece nascondono ben altri motivi…


Nel 1998 Emma, da Commissario Europeo, venne invitata alla riunione annuale del Club Bilderberg tenutosi in Scozia. Su 20 commissari perché venne scelta proprio lei?
Forse perché è anche membro dell’International Crisis Group, una «organizzazione indipendente che lavora per prevenire guerre e definire politiche che costruiranno un mondo più pacifico», cioè i classici «esportatori di democrazia» a suon di bombe a frammentazione e al fosforo. 
Forse perché è co-presidente anche dell’European Council on Foreign Relations, gruppo che esegue ricerche “indipendenti”, massicciamente finanziato dalla fondazione di Soros.
Forse perché è membro del comitato direttivo dell’Istituto Affari Internazionali, associazione culturale che mira a promuovere la conoscenza dei problemi internazionali nei campi della politica estera, dell’economia e della sicurezza, finanziato da istituzioni pubbliche nazionali (anche dal Ministero degli Esteri) e internazionali, e da fondazioni internazionali tra le quali figura sempre la Open Society Foundations di Soros.[1]

Semplici domande che però celano il motivo per cui questa donna, nonostante i clamorosi fallimenti dei partiti ai quali si è appoggiata, rimane sempre a galla, sempre alla ribalta.
Tornando al concetto di libertà vediamo la posizione sui vaccini riportata nel manifesto del suo ultimo partito (uno dei tanti asfaltati dal popolo alle ultime elezioni) «+Europa».
Già il nome dovrebbe inquietare e scuotere gli animi, perché in un momento storico in cui per la sopravvivenza dei popoli europei servirebbe allentare la morsa (finanziaria, politica ed economica) e soprattutto le ingerenze dei tecnocrati (non votati da nessuno) di Bruxelles, c’è chi chiede addirittura ancora più presenza del Moloch.
Nel sito ufficiale del partitino, come nelle migliori famiglie del Sistema, si parte col classico mantra negazionista: «non sono i vaccini a causare l’autismo», esattamente «come non è l’immigrazione a causare l’insicurezza». Il discorso e il parallelismo non fanno una piega. Partendo da un’ipotesi volutamente errata, è ovvio che si può sostenere qualsiasi tesi.

Ma poi per fortuna entrano nello scientifico dicendo che «si tratta di percezioni distorte, che è possibile correggere razionalmente».[2]
Finalmente potranno mettersi il cuore in pace i sempre più numerosi genitori di bambini autistici: il problema dei loro figli non dipende dal farmaco, ma da qualcos’altro.
Poco importa se i bambini erano sanissimi prima dei vaccini, e dopo le iniezioni hanno perduto qualcosa per sempre. E’ solo una percezione distorta, ce lo conferma la Bonino, per cui dobbiamo crederci.

L’apoteosi delle libertà la troviamo nel manifesto del partito.
«La libertà di scegliere di vaccinare i “propri” figli è una posizione da avversare senza alcuna riserva», e la spiegazione è ancor più inquietante: «in primo luogo perché i figli non sono “dei genitori” e non appartengono loro come un arto o un organo interno (su cui può valere il principio della libertà di cura)».
In questo caso non possiamo discutere con un mostro sacro come la Bonino, perché lei di organi e feti abortiti se ne intende eccome. Negli anni Settanta da dirigente del CISA, «Centro Informazione sulla Sterilizzazione e l’Aborto», si è vantata più volte di aver praticato il «Metodo Karman» cioè l’aspirazione del feto. All’epoca però si eseguiva con un dispositivo elettrico che costava parecchio, ma questo non ha demoralizzato Emma, la quale armata di pompa da bicicletta, un dilatatore di plastica e un vasetto in vetro ha fatto abortire migliaia di donne. Si è autoaccusata di aver eseguito personalmente 10.141 aborti.[3]
Aborti clandestini però in totale «sicurezza e igiene sanitaria»: quando si dice “impara l’arte e mettila da parte”...

Quindi secondo la visione distorta e pericolosissima della Bonino i figli non appartengono ai genitori, come invece lo sono una mammella o un testicolo. Se non sono dei genitori che li hanno concepiti, fatti crescere dentro l’utero materno e amati ancor prima della venuta al mondo, di chi sono? Elementare Watson, dello Stato ovviamente, l’entità che può quindi decidere di fare quello che vuole dei loro piccoli sudditi: gettarli nella spazzatura, metterli smembrati dentro nel vasetto di marmellata, come faceva la Bonino, oppure punturarli a dovere. Il tutto nel nome della libertà, mi raccomando!
Proseguiamo con la linea del suo partito: «il diritto a non vaccinare equivale al diritto a non fare studiare o a non fare giocare i bambini: una scelta che li priva di qualcosa di estremamente utile senza rendere loro assolutamente nulla».
In questo caso forse la Bonino denota di essere stata per troppo tempo vicina al fumo passivo (e non di sigaretta) di Pannella perché le privazioni dei bambini che lei enuncia sono già avvenute per opera dei suoi colleghi parlamentari.
La Lorenzin ha fatto convertire un decreto in legge che di fatto impedisce ai bambini non vaccinati di età compresa tra 0 e 6 anni l’accesso a scuola, quindi impedisce sia lo studio che i giochi.
Questi non sono diritti? O il diritto è solo quello di inoculare vaccini contenenti centinaia di sostanze chimiche diverse, tra cui devastanti metalli neurotossici?
Per la libertaria Bonino assolutamente sì!
Nulla di nuovo all’orizzonte, d’altronde non ci si poteva aspettare altrimenti da chi trasuda e propaganda la «Cultura della Morte» a dispetto della «Cultura della Vita».

Memorabile infine il volantino sempre di +Europa, nel quale è riportato che: «posticipare l’obbligo vaccinale mette a rischio la vita di migliaia di bambini».
Sul serio? Certo che detto da una che ha sulla coscienza decine di migliaia di feti abortiti, quindi di bambini morti, lascia un po’ il tempo che trova…
«Servirebbe un vaccino contro l’ignoranza», conclude perentorio sempre il volantino.
E qui hanno perfettamente ragione, servirebbe però a tutti questi ipocriti un ben trivalente, contro: «Ignoranza, Arroganza e Disumanità».

Note

[1] «Emma Bonino e George Soros: una lunga luna di miele sulla pelle dei popoli», Francesca Totolo, 12 gennaio 2018, https://www.ilprimatonazionale.it/politica/emma-bonino-e-george-soros-una-lunga-luna-di-miele-sulla-pelle-dei-popoli-78213/#_ftn1

[2] Idem

[3] https://www.ilprimatonazionale.it/politica/emma-bonino-e-george-soros-una-lunga-luna-di-miele-sulla-pelle-dei-popoli-78213/#_ftn1

Marcello Pamio

I vaccini si sa contengono sostanze note e altre meno note perché coperte dall’inviolabile segreto industriale, quasi a livello militare. Ma dietro a sigle e acronimi si celano materiali che potrebbero giocare un ruolo prioritario nell’eziologia di gravissime e incurabili patologie neonatali e non solo.

Da oggi il quadro generale sta prendendo forma….decisamente una forma molto inquietante.

Ad accendere il lumino e portare luce nella tenebra più oscura ci ha pensato il Corvelva, il Comitato veneto che da oltre vent’anni si occupa di fare corretta informazione nell’ambito delle libertà vaccinali. A proprie spese hanno infatti commissionato l’analisi delle contaminazioni biologiche e le verifiche delle sequenze genomiche.

Le motivazioni di tali analisi ce le spiega Nassim Langrudi, una responsabile del Corvelva: «siamo stati costretti a farlo, dal momento che si sente ripetere da tutti che i vaccini sono i farmaci più sicuri ed efficaci al mondo; che non presentano effetti collaterali, senza però averne mai avuto una dimostrazione tecnico-scientifica. Abbiamo voluto verificare empiricamente se queste affermazioni fossero fondate o meno».

Il Corvelva ha quindi portato in un laboratorio, non certo il primo scelto a caso, visto che «i laboratori appena sentono la parola ‘analisi’ associata a ‘vaccini’, tendono a tirarsi indietro.
Comportamento non certo strano questo, visto che tutto quello che va fuori dal pensiero unico viene disintegrato con ogni mezzo…
Fortunatamente esistono ancora professionisti seri disposti a fare il lavoro, pur sapendo che il campo è minato.

Vaccini analizzati
Corvelva ha fatto analizzare 7 campioni diversi: Priorix Tetra della britannica GlaxoSmithKline (tetravalente: morbillo, parotite, rosolia, varicella); Measles Vaccine live B.P. della Profarma AG (monovalente: morbillo); MMR Vax Pro della francese MSD vaccins (trivalente: morbillo, parotite, rosolia); Infanrix Hexa della GSK (esavalente: difterite, tetano, pertosse, epatite B, poliomielite, Haemophilus influenzae tipo b); PolioInfanrix della GSK (pentavalente: difterite, tetano, pertosse, epatite B, poliomielite); Fluad della senese Seqirus Srl, (influenza stagione: 2017/2018); Vivotif della britannica PaxVax, (vaccino contro la febbre tifoide).

Risultati delle analisi
Quello che è uscito dal laboratorio è a dir poco agghiacciante.

Priorix Tetra: il DNA totale estratto era pari 1729.8 ng, presente DNA genomico: varicella 14%, pollo 4%, uomo 78%.

MMR Vax Pro: il DNA totale estratto è non quantificabile, presente DNA genomico: pollo 28%, uomo 14%.

Measles vaccine live BP: il DNA totale estratto era di: 13.6 ng, presente DNA genomico: uomo 56.

Infanrix hexa: il DNA totale estratto è non quantificabile, presente DNA genomico: scimmia 4.69%.

PoliInfanrix: il DNA totale estratto è non quantificabile, presente DNA genomico: scimmia 5.14%.

Fluad: il DNA totale estratto è non quantificabile, presente DNA genomico: pollo 8%.

Vivotif: DNA totale estratto: 2500 ng per compressa, presente DNA genomico: Salmonella thyphy Ty21a 97%, Presente RNA di: Salmonella thyphy Ty21a 90 %, Uomo 8%.

Conclusioni e implicazioni
Per poter trarre delle conclusioni è necessario sapere quali sono i parametri attuali.
Ovviamente i limiti imposti ai residui di materiale genetico estraneo nei vaccini sono molto fumosi, secondo l’EMA addirittura non ci sono dei limiti per ciascun vaccino ma solo per alcuni, riportati nelle monografie del prodotto.
Quello che sappiamo è che il limite massimo previsto varia da 10 pg (10-12 grammi) a 10 ng (10-9 grammi, un miliardesimo), sulla base del calcolo teorico della possibilità da parte del DNA genomico estraneo di causare mutazioni oncogeniche.

Ne consegue che per questi l’MMR vax Pro risulta conforme rispetto al limite di 10 ng, mentre il Priorix Tetra risulta circa 140 volte superiore al limite massimo di 10 ng e ben 140.000 volte superiore al limite minimo di 10 pg.

Non è tutto, nel tetravalente della GSK, risultano presenti non solo porzioni o frammenti delle cellule fetali umane utilizzate per la coltura dei virus, ma l’intero genoma!

Nei vaccini Infanrix hexa e PolioInfanrix: il DNA virale del poliovirus è in quantità al di sotto dei limiti di rilevabilità mediante strumentazione all’avanguardia. In entrambi i vaccini sono presenti tracce di DNA di scimmia proveniente dalla linea cellulare Vero.

Il vaccino Fluad: presenta tracce di DNA proveniente dalla linea cellulare di pollo, e il vaccino Vivotif, per motivi non spiegabili presenta addirittura un 8% di DNA umano!

A questo punto è d’importanza vitale sapere cosa succede quando materiale genetico estraneo, come il DNA virale modificato e/o mutato, il DNA umano fetale e quello animale (scimmia, pollo, falena, ecc.) viene a contatto con il DNA di un neonato? Visto che la via primaria dei vaccini è quella parenterale mediante inoculo sottocutaneo.
Nel momento in cui il DNA estraneo viene a contatto col DNA umano del soggetto che ha ricevuto il vaccino, si verifica la cosiddetta ricombinazione omologa del DNA. Si tratta di un processo che avviene spontaneamente solo all’interno di una stessa specie, ma qui abbiamo più specie coinvolte.

Si vengono così a formare cellule con un DNA virus/uomo/animale/cellula-fetale/vaccinato che possono venire riconosciute come estranee scatenando una risposta immunitaria (infiammazione) volta a eliminare queste cellule anomale. Siccome l’oggetto del contendere sono proprio le cellule del soggetto stesso, si può scatenare nei soggetti che presentano una predisposizione ad una seria «risposta autoimmune».

Sarà forse un caso che attualmente le malattie autoimmuni (circa un centinaio) sono in crescita esponenziale tra la popolazione, non solo adulta ma soprattutto quella infantile? Purtroppo non sono in crescita solo queste ma tutte le patologie croniche, degenerative e tumorali.
Non sapremo mai (forse) se il malloppo di DNA che riempie i vaccini pediatrici a livelli inimmaginabili sia casuale, dovuto a contaminazioni, oppure scientifico, cioè con lo scopo di indurre mutazioni nel DNA umano, volte da una parte a generare una società di persone predisposte a tutte le malattie, dall’altra a bloccare il percorso evolutivo delle masse...

Detto questo, ci auguriamo che dopo questa seria e circostanziata denuncia scientifica, le autorità competenti la smettano di nascondere la testa sotto la sabbia, iniziando a prendere delle serie e importanti decisioni: di mezzo c’è la salute dei più indifesi. Anche perché crediamo che vi siano i presupposti per richiedere il ritiro dei vaccini, visto che dai risultati sono completamente fuori parametro. Staremo a vedere se gli enti preposti a supervisionare la salute pubblica, avranno la forza di mettere i bastoni tra le ruote a colossi come GSK.

Condivido le parole di Nassim quando ricorda che noi tutti, genitori e non, «abbiamo l’obiettivo e il dovere morale di portare alla luce le criticità, se presenti, della politica vaccinale. Se esistono dei pericoli è giusto parlarne, se questi pericoli sono dimostrati è doveroso garantire la possibilità di scegliere se assumersi questo rischio specifico oppure no. C’è bisogno di trasparenza e di onestà, non di obblighi».

Chiaro Ministro Grillo? Siamo felicissimi della sua gravidanza, anche se la somiglianza (sotto vari punti di vista) con colei che l’ha preceduta è un po’ inquietante.
Sembra quasi che al Sistema siano funzionali dei ministri della salute che partoriscano durante il mandato, e che poi facciano pubblicamente le vaccinazioni ai loro figli…
Cosa c’è di più affidabile per l’inconscio collettivo di una mamma-ministro che ha appena partorito il suo cucciolo? L’impatto propagandistico non ha precedenti.
Ma questa, dottoressa Grillo, è una sua libera scelta e va rispettata. Esattamente come vanno rispettate le scelte dei genitori che decidono di non fare i vaccini alle proprie creature.
Oggi abbiamo bisogno di trasparenza, sicurezza, farmacovigilanza attiva e NON obblighi!

Marcello Pamio

Premetto che non sono leghista, anzi, per molto tempo in gioventù ho votato a sinistra, e ora, col senno di poi devo dire che un po’ mi vergogno…
Un giorno, quando il cervello si è sviluppato e le sinapsi neuronali sono tornate a collegarsi ho compreso il giochetto delle parti, e di come i partiti sono funzionali al Sistema. Tutti.
Da quel momento ho rigettato tutte le bandierine e sono diventato un uomo libero.

Il meccanismo è sempre lo stesso: viene messo al potere il gruppo politico che in quel momento storico è congeniale per il ruolino di marcia. Una macchina politica perfetta, ben oliata, dall’Unità di Italia ai nostri giorni: oltre settant’anni di partiti-marionette rappresentati da uomini-robot corrotti che hanno messo in pratica le linee guida etero-dirette, cioè dirette dall’esterno del paese.

Esiste però una piccola differenza tra il passato e oggi; una volta il grado di corruzione e/o la moralità dei politici lasciava, oltre al proprio tornaconto, anche un piccolo spazietto per il benessere dei cittadini-sudditi, e questo è confermato dalla crescita economica degli anni Ottanta e Novanta.
Dopo Tangentopoli però, quando l’operazione di polizia-pulizia ha cambiato le regole interne e le dinamiche, gli onorevoli-sciacalli hanno iniziato a portare avanti le linee guida del liberismo sfrenato e a pensare solo alla “roba” loro, ad arraffare, incamerare e rubare quello che possono, non lasciando nemmeno le briciole al popolo affamato.

Ogni tanto però questo meccanismo perfetto s’inceppa manifestando delle falle: l’elezione di Donald Trump in America per esempio è una di queste, ma non è l’unica…
Gli italiani il 4 marzo 2018 hanno votato per il cambiamento, e questo grazie alle devastazioni operate dai peggiori governi delle due Repubbliche, quelli a firma del Partito Democratico (pura emanazione massonica del turbocapitalismo metastatizzato), che sono riusciti a mettere a ferro e fuoco l’Italia in tutti i settori strategici: sanità, educazione, economia, finanza, terziario…
Eseguendo gli ordini dall’alto, hanno seriamente minato la struttura portante del paese.
Il boomerang è però tornato al mittente e i recenti risultati politici lo esprimono chiaramente: il Pd è stato asfaltato in quasi tutte le città.
Vediamo il cimitero che si sono lasciati alle spalle…

Immigrazione? No, armi di migrazione di massa
L’immigrazione è stato uno dei temi centrali delle politiche di sinistra. Lo è tuttora.
Sotto la falsa scusante degli aiuti umanitari e dell’accoglimento si nasconde un immenso business non solo per lo Stato e le mafie (difficile tra queste due entità distinguerne i contorni), ma anche per moltissimi altri attori: associazioni, organizzazioni non governative (ONG), organizzazioni di volontariato, cooperative rosse, enti religiosi, alberghi, faccendieri, hotpoint, ecc.
Insomma un bel po’ di gente sguazza sulla pelle dei disperati.

Un extracomunitario che arriva costa allo Stato ben 35 euro al giorno. Poca roba apparentemente, ma se si moltiplica questa cifra per centinaia di migliaia di persone all’anno, il risultato è un business faraonico. Ma questa è solo la puntina dell’iceberg…
Da un punto di vista puramente economico, secondo l’OCSE un immigrato frutta al paese ospitante in media 3.500 euro di gettito fiscale annuo[1]. I migranti senza documenti che lavorano hanno spesso una busta paga a nome di terzi, e versano quindi contributi ad un sistema di previdenza sociale di cui non possono beneficiare.[2] Ecco perché i governi di sinistra sono molto interessati ai disperati, mica per il discorso umanitario, ma perché rappresentano una risorsa.
Solo il “povero” Saviano di turno, con la scorta che ancora paghiamo noi e dal suo attico in centro a New York può osannare il contrario. Il filosionista che vive da nababbo proprio grazie a quella che apparentemente combatte a parole (la camorra), continua a impartire lezioni di diritto e di economia.
Il suo ridicolo mantra per difendere l’invasione e attaccare l’attuale governo è che i soldi per i disperati ci arriverebbero dall’Europa, per cui non è un problema di quattrini. Peccato che Saviano si dimentichi di dire che nulla arriva dall’Europa che non sia prima uscito dalle tasche dei sudditi, in questo caso gli italiani. Negli ultimi 14 anni abbiamo versato all’Europa 213 miliardi di euro e ne abbiamo incassati 141, con un disavanzo di ben 72 miliardi.[3] Quindi i soldi che l’Europa ci “regala” per l’invasione umanitaria, anche se apparentemente non pesano nel bilancio di Stato, sono soldi che sono stati prima tolti ai cittadini italiani!
Ma Saviano è troppo occupato a romanzare la camorra di Napoli, mentre ammicca a Central Park, non capendo, o facendo finta di non capire, che romanzare la malavita in codesta maniera sta mietendo più vittime e danni dell’affiliazione stessa. Qual è infatti l’effetto di Gomorra per la Camorra vera? Andate a domandarlo a chi vive lottando ogni giorno contro le organizzazioni criminali nella città partenopea.

Infine, ma non per importanza, l’immigrazione rientra in un progetto a più ampio respiro, volto alla destabilizzazione dei popoli che subiscono l’invasione. Annientamento dei salari, aumento della disoccupazione tra i nativi italiani, disintegrazione del tessuto sociale, crescita esponenziale della malavita locale e del crimine, cancellazione delle diversità, ibridazione dei popoli mediante un meticciato e mescolamento delle razze, ecc. Il tutto per creare un popolo di perfetti sudditi-consumatori: esseri privi di umanità, svuotati interiormente, senza radici, senza identità, tradizioni e religioni.
A confermare queste preoccupanti ipotesi da una parte sono gli squallidi individui come George Soros che finanziano con badilate di milioni di dollari tutto questo, e dall’altra ci sono i dati statistici.
Se infatti le persone fuggissero realmente da guerre, soprusi o altro, età e sesso dei richiedenti asilo sarebbero variegate, e invece stranamente oltre l’80 percento è di età compresa tra i 18 e i 37 anni, e la quasi totalità sono maschi (oltre l’87%)[4].
Sorge a questo punto una domanda inquietante: perché arrivano solo maschi sani e in età fertile?

In tutto questo bailamme, cosa fa il Ministro dell’Interno, al momento Matteo Salvini? Fa esattamente quello che farebbe una persona sana di mente, ma che nessuno prima di lui ha fatto: impedire alle navi che vanno a prendere i disperati nelle coste libiche di scaricarli in Italia. Non solo; va direttamente a Tripoli per concordare con i dirigenti una linea politica in comune.
Risultato? Attacchi e insulti pubblici.
Democratici e radical chic si sono stracciati le vesti (di marca ovviamente). Per non parlare dei miliardari che nonostante non vivano nel mondo reale, si sono scandalizzati per la chiusura dei porti. Dove sta il problema immigrati per chi mangia in ristoranti chic, viaggia sui SUV e vive in ville superblindate? Pensare al benessere del “negro” di turno è solo un modo per lavarsi e sistemarsi la coscienza sporchissima.
Il caso Amendola è esemplare. Il figlio del grande doppiatore avrebbe annunciato di non poter stare in un paese che chiude i porti. Sul serio? Benissimo, nell’attesa che riempia di gioia noi e la cinematografia italiana emigrando all’estero (magari in Libia visto che si sono liberati dei posti), possiamo solo concludere che i mentecatti in Italia non sono ancora una razza in via di estinzione. Questi poveri di spirito e scarsi di intelligenza non ricordano che il problema immigrati è esploso quando gli occidentali (noi compresi), guidati dagli yankee sparatutto e ammazzatutto, sono andati a detronizzare e assassinare in maniera illegittima e vergognosa il colonello Mu’ammar Gheddafi. La Libia con il pericoloso “dittatore” era un paese laico, dove si viveva bene, le religioni si tolleravano, e soprattutto nessuno veniva sequestrato al largo delle coste dai barconi per essere deportato in Italia.
Oggi, dopo la “liberazione”, il paese è devastato e le coste pullulano di barconi. Strano ma vero!
Sembra proprio che l’intervento militare sia stato fatto ad hoc…

Infine basterebbero quattro neuroni connessi per spingere il cervello a fare un altro semplice ragionamento sul discorso delle navi che battono bandiera straniera.
La bandiera non è un fatto di goliardia o folklore, lo dice il diritto internazionale. Se una nave sventola la bandiera di uno Stato, questo è il paese di riferimento e tutta l’imbarcazione è considerata territorio di quello specifico Stato, dove vigono le leggi specifiche del paese. Il Regolamento di Dublino prevede che dei cosiddetti “profughi” debba farsi carico lo Stato che per primo ne viene in contatto, quindi per esempio quello della nave che li deporta.[5] Quindi non si capisce come mai una nave battente bandiera francese, olandese o altro, debba scaricare i profughi nelle coste italiane e non a casa propria. Ovviamente la risposta è abbastanza semplice: hanno ricevuto l’ordine di farlo. Punto.
Poi ci sono i casi delle navi battenti bandiera straniera ma non registrate nei rispettivi paesi. Qui siamo di fronte a vere e proprie navi pirata, e in questo caso c’è il diritto di impedirne la navigazione, il sequestro della nave e l’arresto del comandante e dell’equipaggio.
La realtà odierna ce la spiega perfettamente il prof. Augusto Sinagra, già docente di Diritto Ordinario: «si è in presenza di una nuova e inedita tratta di schiavi, di un disgustoso e veramente vomitevole schiavismo consumato anche con la complicità dell’UE»[6].
Quindi il Ministro Salvini, che piaccia o non piaccia, sta facendo il suo dovere e questo rompe molte uova nel paniere, soprattutto a coloro che guadagnano e speculano sulla tratta degli schiavi moderni.

Buona Scuola…per idioti
Il secondo tassello cruciale è l’educazione.
Grazie ad un premier decerebrato e ministri ignoranti con il decreto legislativo della Buona Scuola si configura un vero e proprio disastro antropologico. Un disastro così ben congegnato e funzionale, che è impossibile pensare sia stato ideato dal povero Matteo Renzi e dalla sua compagine. L’idea viene da molto lontano e da molto più in alto.
Qual è il progetto? Strutturare le scuole per sfornare idioti. Semplice.
Meno ore per studiare autori come Dante, Petrarca, Machiavelli e più tempo per far crescere l’individualismo egoistico, competitivo e aggressivo.
Gli studenti non vengono visti come esseri unici e irripetibili, dai quali mediante l’educazione (ex-ducere) fare uscire i talenti e le capacità, ma come una sorta di magma informe, una specie di esercito di terracotta di Xi’an, da plasmare in un manipolo di perfetti schiavi-ignoranti e non pensanti. Un uomo libero di pensare, sentire e agire è per il Sistema come l’acqua santa per il diavolo.
Penso sia quasi impossibile fare peggio del ministro Fedeli, per cui staremo a vedere cosa il nuovo ministro riuscirà a combinare, ma la cosa fondamentale da rimembrare sempre è che la formazione culturale dei giovani è di vitale importante per un paese sano.

Libertà di scelta e di cura?
Il terzo anello riguarda la salute pubblica.
In questo settore la liceale Beatrice Lorenzin passerà alla storia per essere riuscita nell’impresa titanica di disintegrare la salute di milioni di persone, e di imporre per legge 10 vaccini ai neonati.
Colei che riesce a confondere virus e batteri, che in tv snocciola dati falsi sulla mortalità per morbillo, grazie ad un Parlamento di venduti e un inetto presidente della Repubblica, è riuscita a presentare il decreto legislativo n. 73, e poi farlo convertire nella legge 119/2017. Legge che si configura come un vero e proprio disastro umanitario e sanitario.

Imporre per legge 10 vaccini, più altri 4 fortemente consigliati, ai neonati, in un momento privo di allarmi sanitari e rischi per la salute pubblica è un crimine contro la democrazia e l’umanità.
Siccome NON esistono studi e sperimentazioni cliniche controllate che ne garantiscano la totale innocuità, si può parlare a ragione veduta di una vera e propria “sperimentazione umana” eseguita negli ambulatori delle ASL.
Sperimentazione assolutamente illegale perché viola i più sacrosanti diritti umani per non parlare dei “Trattati internazionali”.
La Carta Costituzionale è chiarissima, all’art. 32 dice che «nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».
L’articolo 7 del «Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici» del 19 dicembre 1966, stabilisce: «Nessuno può essere sottoposto [...], senza il suo libero consenso, ad un esperimento medico o scientifico».
Nell’articolo 3 della «Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea», entrata in vigore il 1° dicembre 2009, intitolato «Diritto all’integrità della persona», al comma 1 si dice: «Ogni persona ha diritto alla propria integrità fisica e psichica», al 2 «Nell’ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati: a) il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge…»
Nella «Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea», l’articolo 1 stabilisce che «La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata».

Inoculando 10 vaccini nel corpo di un neonato sano, senza malattie, senza epidemie o rischi sanitari, si sta violando o no la dignità dell’essere umano?
A tal proposito il Ministro dell’Interno Salvini avrebbe detto in diretta radio che «dieci vaccini obbligatori sono inutili e talvolta dannosi e pericolosi». Apriti cielo.
Se Salvini avesse bestemmiato dentro San Pietro, o inveito contro Maometto in moschea oppure offeso Yahweh in sinagoga, il risultato sarebbe stato inferiore.
Cosa avrebbe detto di così bestiale il Ministro? Nulla, Salvini ha solo acceso un riflettore su un gravissimo problema.

Nonostante i Pregliasco, i Burioni, i Rezza, i Lopalco, i Villani di turno, NON ESISTE NESSUNO STUDIO CHE CONFERMI LA SICUREZZA DI 10 VACCINI!
Quindi per il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE sarebbe bene che il ministro mettesse fine a queste sterili polemiche, e che i medici, pediatri, virologi, ecc. pagati dalle case farmaceutiche e quindi in pieno conflitto d’interessi si zittissero una volta per tutte.

Invece di bacchettare il collega, continuando a ripetere come un disco incantato che i vaccini sono un presidio preventivo indiscutibile; invece di ricevere a colloquio i medici collusi col Sistema, il ministro dovrebbe fare una cosa sola: stracciare la Legge 119/2017 e iniziare a occuparsi di cose molto più serie e importanti: il cancro in età pediatrica (siamo al primo posto in Europa); l’obesità infantile (sta crescendo a ritmi esponenziali), la chimica che troviamo nell’acqua che beviamo, nell’aria che respiriamo e nel cibo che mangiamo, per fare solo qualche esempio.
Questi sono alcuni dei problemi seri in Italia, non certo il morbillo o la meningite! A meno che non voglia la Grillo legarsi al destino di colei che l’ha preceduta e avere sulla coscienza tanti bambini innocenti danneggiati…
In queste ore puntualmente e con precisione chirurgica, i media mainstream stanno amplificando casi di meningite (in bambini coperti dai vaccini) e morbillo in alcune città d’Italia.
La vita è sempre molto ricca di coincidenze…

Il neo-ministro dovrebbe infine sapere alcune cosette sugli esperti che santificano i vaccini nei media:

  • La FIMP, Federazione Medici Pediatri ha ricevuto nel 2016 (dati EFPIA, European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations692 euro tra “donazioni” e “oneri da contratto” dalla GSK, società che vende vaccini.
    Inoltre a giugno 2018 è stata premiata per la migliore pubblicità dalla Sanofi-Paster, società che vende vaccini.
  • La SIP, Società Italiana Pediatri diretta da Alberto Villani ha ricevuto nel 2016 (dati EFPIA) 840 euro per “oneri da contratto” dalla GSK, e 1.525 euro dalla Sanofi-Pasteur, due società che vendono vaccini.
  • L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco ha ricevuto nel 2016 (dati EFPIA) 315 euro per “corrispettivo per servizi e consulenze” dalla GSK.
  • L’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano, dove insegna casualmente Roberto Burioni, ha ricevuto nel 2016 (dati EFPIA) 232 euro tra “corrispettivi” dalla GSK.
  • L’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, in cui Alberto Villani (direttore SIP) ricopre il ruolo di responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria Generale e Malattie Infettive, ha ricevuto nel 2016 (dati EFPIA) 000 euro per “sponsorizzazioni” dalla Sanofi-Pasteur.

ecc. ecc.
L’elenco non è completo, ma basta per comprendere come le principali istituzioni sanitarie, gestite dai grandi luminari della scienza che propagandano la bontà, innocuità e sicurezza dei vaccini, ricevono ogni anno soldi dai produttori di vaccini. Tutto normale?
Possiamo fidarci - Ministro Grillo - e consegnare i nostri figli nati sani, nelle mani di gente che risulta essere nella busta paga delle industrie chimiche?
Dopo aver cestinato la Legge 119, andrebbero reintegrati immediatamente tutti quei medici che sono stati ingiustamente radiati dagli ordini professionali solo per aver messo in discussione una pratica medica come quella vaccinale. Radiare un professionista serio solo per la sua «opinione» è un atto gravissimo che lede libertà e diritti. Infine, sarebbe importante cancellare gli ordini professionali sanitari proprio perché il potere di controllo che hanno sui propri associati è pericolosissimo per la libertà e l’indipendenza dell’Ars Medicandi.
In conclusione tanto di cappello al Ministro Salvini per la coerente linea che sta portando avanti, e visto il tema attuale dei barconi, per aver messo la “barra a dritta” nonostante il mare molto mosso…

Note
[1] «Assises Citoyennes des Migrations: Vers la Justice migratoire», CNCD 2017, www.cncd.be/IMG/pdf/appeljusticemigratoireassisesfinal.pdf
[2] Idem
[3] «Ci guadagna solo chi lucra sull'accoglienza», www.ilgiornale.it/news/cronache/migranti-col-piano-ue-guadagna-solo-chi-lucra-1284237.html
[4] «Aiutiamoci a casa nostra», www.ilfoglio.it/cronache/2017/08/08/news/aiutiamoci-a-casa-nostra-147931
[5] «Matteo Salvini ha ragione», Prof. Augusto Sinagra, già professore di Diritto Ordinario all’Università
[6] Idem

 
Marcello Pamio
 
Inizio prendendo a prestito la memorabile frase tratta dalla scena finale del film di fantascienza «Blade Runner», dove l’androide Roy Batty prima di spegnersi fa il monologo divenuto famoso, al poliziotto Deckard, interpretato da un giovane Harrison Ford.
«Io ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. E’ tempo di morire»
Sono passati 36 anni da quel capolavoro cinematografico, ma se in un ipotetico futuro Roy venisse ricostruito in laboratorio, la sua memoria cibernetica del periodo odierno esprimerebbe cose molto diverse: «Io ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. Individui senza diploma gestire ministeri dell’Istruzione. Famelici avvoltoi, nascondersi dietro gli aiuti umanitari e speculare sulla pelle di milioni di disperati. Squallide marionette senza arte imporre per legge 10 vaccini. Ho visto infine balenare nel buio della notte il luccichio del premio vinto dalla Federazione dei pediatri messo in palio dalla società che produce vaccini. E’ tempo di svegliarsi»
Purtroppo questa non è fantascienza bensì la triste realtà. In un paese normale queste cose non sarebbero mai potute accadere. Ma l’Italia si sa non lo è…
 
Soprattutto l’ultima vicenda supera anche la più fervida delle fantasie.
La FIMP, la Federazione Italiana Medici Pediatri qualche giorno fa ha ricevuto il premio per la migliore campagna di comunicazione sviluppata da operatori di sanità pubblica, università, centri di ricerca, società scientifiche, Asl e distretti sul tema vaccini.
Già questo è sufficiente per far impallidire anche il più peloso degli stomaci.
Dover premiare pubblicamente una campagna mediatica (cioè di marketing) organizzata da una società, per così dire scientifica, lascia il tempo che trova e fa comprendere che il Sistema è attualmente sotto scacco matto.
 
Ma il punto cruciale non è tanto questo. La cosa veramente sconvolgente è che a decretarne la vittoria è stata la giuria di «PerchéSì: laboratorio di idee per comunicare il valore dei vaccini», il primo “contest” sulla corretta ed efficace comunicazione sui vaccini promosso nientepopodimenoché dalla Sanofi-Pasteur, la divisione vaccini della Sanofi.
Stiamo parlando della terza multinazionale nella classifica mondiale delle società che fatturano di più con i veleni vaccinali. Nel 2017 ha incamerato 5,76 miliardi di dollari e le previsioni di EvaluePharma per il 2024 danno la ditta francese ad oltre 8 miliardi di dollari. Solo con i vaccini!
Dal punto di vista scientifico, umano, sanitario e istituzionale fa molta tristezza vedere come la Federazione dei pediatri si presti a simili giochetti e manipolazioni.
 
Il conflitto d’interessi è molto preoccupante, anche perché le istituzioni sanitarie pubbliche non dovrebbero essere scevre e indipendenti dalle industrie? Possono i medici pediatri avere collegamenti con le ditte che producono farmaci pediatrici?
Dove sono finiti i pediatri onesti intellettualmente? Se avessero ancora un briciolo infinitesimale di dignità professionale e amore per l’Ars Medicandi, dovrebbero ribellarsi cancellando l’iscrizione alla federazione e ritirando la quota annua...
 
«Prendiamo atto - scrive l'amica Nassim Langrudi del Corvelva - che la politica sanitaria di un paese sia diventata oggetto di iniziative in stile ‘ricchi premi & cotillon’, il che è veramente illuminante sulla validità scientifica che sta alla base dei vaccini».
La strada intrapresa dall’industria farmaceutica, sostenuta e appoggiata dalle associazioni di settore, è la medesima del marketing commerciale tradizionale. Quando i pubblicitari lavorano per esempio su un sapone, devono convincere i consumatori che non si tratta di un banale detergente, ma di un prodotto che oltre a lavare, regala emozioni e sogni. Il marketing non vende prodotti, ma illusioni e sogni.
Continua Nassim: «in pratica l’intero sistema è incentrato sulla pubblicizzazione del prodotto, sulla promozione pubblicitaria nei vari settori rivolta a vario pubblico. Peccato che si tratti di farmaci, non esenti da rischi (inesistenti nelle suddette campagne), somministrati per via parenterale, contenenti anche sostanze pericolose (vedere foglietti illustrativi) e, nel caso del ‘progetto vincente’, destinati a bambini».
Esatto. Il sapone in questo caso è un farmaco destinato ai neonati che contiene sostanze cancerogene, neurotossiche e DNA umano e animale in grado di scatenare reazioni immunitarie serie, complesse e imprevedibili.
Ecco come il marketing vende illusioni: i vaccini non sono farmaci normali, ma “prodotti” senza alcun rischio, che hanno salvato in passato e salvano tuttora milioni di vite umane. Il discorso non fa una piega. Peccato che la realtà sia molto diversa.
 
Alla gara purtroppo hanno partecipato molte istituzioni pubbliche, ecco i dieci finalisti, ovviamente pagati con i soldi pubblici:
 
- Campagna vaccinazioni operatori sanitari - SIP, Società Italiana di Pediatria (SIP)
- Vacciquiz - sempre la SIP
- Ilsitovaccinarsiinsicilia - dell’Università degli Studi di Palermo
- Campagna Vaccinarsiinpuglia - Università di Bari
- Progetto Bfree - FIMP, la vincitrice
- Programma AzioneSalute - ASL di Taranto
- I vaccini tornano a scuola - ASL di Taranto
- Proteggitiperproteggermi - Azienda Ospedaliera Università degli Studi di Palermo
- Campagna Promozione Vaccinazione influenzale - Azienda Ospedaliera Università di Perugia
- Evento adulti e vaccinati - Università di Pisa
 
Dopo aver sdoganato il marketing dei farmaci ora spudoratamente sdoganano le vaccinazioni come se fossero la panacea per tutti i mali. Banali farmaci i cui rischi per la salute sono minori di quelli di uno shampoo delicato per pelli sensibili…
A questo punto mi sento in dovere di dare gratis uno spunto per la gara pubblicitaria del prossimo anno. Una mamma bellissima (del tipo “famiglia barilla”), tranquilla e sorridente, fischiettando accompagna in SUV (l’auto che rende l’idea della sicurezza) il figlio biondo oro, appena uscito da un programma di eugenetica, a farsi inoculare una decina di vaccini. Cambio di scena, un’altra mamma, questa volta più trasandata, tipo figlia dei fiori, sta lavando sgraziatamente la testa di suo figlio, un bambino decisamente bruttino con tanto di alopecia areata, usando uno shampoo tossico e pericoloso…
Buca lo schermo il piccolo ariano chiedendo sorpreso: «Già fattoooo?», e pochi istanti dopo la scritta «Vax-indolor»! L’altro bambino invece non verrà mai più fatto vedere, lasciando all’immaginario collettivo l’idea della triste sorte a cui vanno incontro coloro che usano gli shampoo senza responsabilità…
Le ingorde lobbies puntano sempre a tutto il mercato, e ora sarà più chiaro il motivo per cui la Johnson & Johnson produce sia detergenti che farmaci…