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Le persone sono ancora convinte che i prodotti solari - gentilmente offerti dalle industrie chimiche - siano pensati per la loro salute. Poveri, non capiscono che le aziende producono esclusivamente per il proprio fatturato e che della salute della plebe non gliene può fregare di meno.

Veniamo al punto: gli ingredienti usati per la protezione solare dovrebbero essere testati accuratamente per potenziali effetti sulla salute a breve, a medio e a lungo termine. Simili test includerebbero quelli di tossicità per irritazioni e allergie cutanee, oltre a testare l'assorbimento della pelle, il potenziale di tossicità del sistema ormonale e i danni alla riproduzione e allo sviluppo dei feti. Secondo voi questi accertamenti vengono fatti? Claro che sì: su poveri e disperati animali tenuti negli stabulari la cui fisiobiologia nulla ci azzecca con l'essere umano. Sofferenze inaudite a norma di legge affinché le industrie superino i controlli e possano bucare il commercio con le loro porcate chimiche!

Ci sono per fortuna società che non usano animali e questo è un bene, ma non cambia di una virgola il senso di questo articolo.
Nel 2021 la Food and Drug Administration, che regola (per modo di dire) la sicurezza di alimenti e farmaci ha proposto i suoi più recenti aggiornamenti alle normative in merito alla protezione solare. La scoperta è intrigante perché solo DUE ingredienti (ossido di zinco e biossido di titanio) possono essere classificati come “sicuri” ed “efficaci”.
No, scusate e tutto il resto della sbobba? Mistero della fede...

Una valanga di composti chimici sconosciuti, tanto più che vengono usati nomi in latino (per ingannarvi meglio) non possono essere classificati come “sicuri” per la salute (qualche esempio? Avobenzone, cinoxato, diossibenzone, ensulizole, homosalate, meradimato, octinoxato, octisalate, ottaceriolene, ossibenzone, padimato O e sulisobenzone, e moltissimi altri) eppure si trovano nelle creme solari che adulti e purtroppo anche bambini si spalmano felicemente sulla pelle!
Molte sostanze chimiche agiscono da perturbatori endocrini, cioè vanno a disturbare per non dire distruggere, il delicatissimo equilibrio endocrino e cioè ormonale. Avete idee delle conseguenze quando squilibriamo l'asse degli ormoni?

La pelle questa sconosciuta
Oltre ad espellere sostanze, la pelle è un organo digestivo, quindi in grado di assorbire. Non a caso Big Pharma ha inventato farmaci per uso topico.
Qualsiasi crema e/o pomata che sporca la pelle viene assorbita dai pori facendo penetrare le sostanze chimiche contenute direttamente nel sistema linfatico e sanguigno. Queste alla fine giungono al fegato. La ghiandola epatica infatti è il primo organo a risentire della tossicità di queste sostanze. Perciò usando le creme solari non facciamo altro che danneggiare il fegato, ma questo non è l’unico problema, c’è dell’altro…

La sintesi della Vitamina D, come ho spiegato innumerevoli volte durante le varie conferenze (e nei libri sulla Luce e sul Colesterolo), è un processo alchemico sviluppato dalla natura in milioni di anni e avviene partendo dal colesterolo.

Ciclo Vitamina D

Sì, avete capito bene: il precursore della famosa Vitamina D è proprio il grasso (per meglio dire uno sterolo) più odiato e combattuto al mondo!
Ecco perché le persone che prendono la statina per il colesterolo rischiano grosso...
Infine vi siete mai chiesti come fanno le creme solari ad evitare le scottature alla pelle?
Bloccando la componente ultravioletta (UV) del sole. Ma tale radiazione è proprio quella fondamentale per chiudere il cerchio nel ciclo produttivo della Vitamina D. Senza infatti gli ultravioletti non è possibile produrre una beata fava!
Quindi le creme solari rappresentano una doppia fregatura: intossicano l’organismo da una parte e impediscono la normale sintesi della Vitamina D dall’altra! Due rogne al prezzo di una, non male direi come promozione!

Per milioni di anni l’uomo si è esposto alla luce del sole (da mattina a sera, dagli ultravioletti agli infrarossi) per cui la pelle ha sviluppato programmi evolutivi perfetti di autoprotezione.
I melanociti sono le cellule che risiedono tra l’epidermide (la parte superficiale della pelle) e il derma, in grado di produrre la melanina che conferisce la pigmentazione scura alla pelle.

Struttura epidermide

L'organismo quindi ha creato una specie di “schermo protettore” contro lo stimolo che minaccia l'integrità, in questo caso le scottature del sole: una specie di scudo biologico!
Ma secondo voi è sano arrivare ad agosto bianchi come cadaveri e pretendere di abbronzarsi?
La pelle va lentamente e sapientemente esposta al sole durante TUTTO l’anno, in particolare in autunno e inverno per quel poco che il clima lo permette, per poi aumentare l’esposizione in primavera arrivando così alla stagione più ostica, quella estiva, con i melanociti allenati e abbronzati. Non serve alcuna protezione. E così difficile da capire che non serve nulla di chimico, ma solo la conoscenza e l’esperienza?

Marcello Pamio - 10 dicembre 2023
I pennivendoli continuano a far terrorismo scrivendo cazzate mega galattiche.
Buttano in pasto al gregge di inferiori numeri preoccupanti: "Raddoppiano i contagi. Oltre 900 morti in 30 giorni". Ovviamente per colpa del Coviddi, il tutto certificato e santificato dai tamponi 😂😂😂
Questi sciacalli però non ricordano che

IN ITALIA DI MEDIA MUOIONO 1.800-2.000 PERSONE AL GIORNO PER PATOLOGIE!!!

Al primo posto le cardiovascolari (600 morti al dì) al secondo i tumori (500 morti al giorno) e poi a seguire le altre tra cui le cause iatrogene, cioè causate dai camici bianchi stessi.
Quindi in 30 giorni, di vecchiotti malaticci e non, se ne vanno al campo santo da 50 a 60.000 e non 900. E il Covid non c'entra una minchia!
Lo capite o no che vi prendono per il culo perennemente? Vi rendete conto o no dello squallidume informativo che abbiamo?
Detto questo però…siccome sto cercando casa (e per via della bolla immobiliare non se ne trova), ho pensato di scrivere una letterina a Babbo Natale chiedendo di mettere sotto l'albero dei sudditi impauriti il quinto e anche il sesto peraccino. Non è da me spegnere la speranza nell'unica cura ufficiale affidabile e soprattutto sicura: in fin dei conti la crescita esponenziale dei contagi è veramente preoccupante…😏 Vediamo se si sgonfia sta bolla?
Merry Christmas and happy vaccine!
Disinformazione.it

Marcello Pamio - 2 novembre 2023

Pain Hustlers è il classico film basato su una storia vera! E' il nuovo lavoro della brava e bella Emily Blunt e Chris Evans.
Liza Drake (Emily Blunt) conduce una vita dura; è la madre single di una figlia adolescente, abita in uno squallido motel della Florida e sbarca il lunario in uno strip club.
E' una donna sfortunata ma molto ambiziosa e quando conosce Pete Brenner (Chris Evans) la sua ambizione esplode…
Il film è stato ispirato da un articolo del New York Times del 2018 di Evan Hughes intitolato “The Pain Hustlers” e poi diventato in un libro.

Si tratta di uno scandalo realmente accaduto della società Insys Therapeutics, diventata nel film Zanna pharmaceutical e del loro farmaco di punta Lonafel a base di Fentanyl, analgesico oppiaceo!
Secondo il sito della DEA, il Fentanyl è “100 volte più potente della morfina e 50 volte più potente dell'eroina come analgesico”.
Potete quindi immaginarvi gli effetti collaterali, vero?

Il problema degli oppioidi è un problema serio e più diffuso di quello che immaginiamo. Ne ho parlato a suo tempo nella recensione della serie tv dedicata allo scandalo della Pardue Pharma e del loro antidolorifico OxyContin che fece oltre 800.000 morti per overdose. La serie si intitola Dopesick.

Il film Pain Hustlers riprende quel triste filone, dandogli un taglio leggermente diverso, ma merita di essere visto. Interessante è osservare tutta la vicenda dagli occhi di Liza (Emily) che prima crea e poi distrugge tutto…
Non dico altro perché non spoilero neppure sotto oppiacei…

Video di Marcello Pamio - 1 ottobre 2023
E' il direttore d’orchestra della sessualità e simbolicamente racchiude il “rispetto della gerarchia”, la “continuazione della specie” e “la potenza sessuale’’.
Il senso biologico della ghiandola è legato al «boccone vitale sessuale», e la prostata si attiva quando viviamo frustrazioni sessuali, disfunzioni erettili, tradimento, o quando ci sentiamo sottomessi (o umiliati) da un’autorità femminile….
Ma anche quando, per l'avanzare dell'età, perdiamo la «potenza» in senso molto lato…

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Marcello Pamio - tratto da "Colesterolo: avete rotto i grassi"

La Sindrome metabolica è la condizione che si ha quando il sangue è pregno di glucosio e insulina.
Normalmente una persona a digiuno dovrebbe avere una glicemia che va da 70 a 110 mg/dL e questo valore corrisponde ad un totale di circa 5 grammi di zucchero.
Quando questo valore sale, il pancreas secerne insulina per trasformarlo ed immagazzinarlo nelle cellule adipose.

Potete comprendere da soli che avere stimoli insulinici ripetuti nel tempo (anche 5 o 6 volte al giorno) aumenta di molto il rischio di mandare il meccanismo in tilt è facilissimo.


Quindi un aumento dello zucchero nel sangue comporta enormi problemi di salute.

Dopo aver mangiato carboidrati le molecole di glucosio fanno alzare la glicemia. Il glucosio non può passare dal circolo ematico ai tessuti e agli organi senza l’aiuto dell’insulina. Questo ormone è infatti la chiave che apre le serrature cellulari e fa entrare lo zucchero, togliendolo dal circolo ematico. L’eccesso di glucosio viene trasformato in grasso e immagazzinato nei tessuti adiposi (pancia, cosce, ecc.).

Quando la persona continua a riversare glucosio in grandi quantità, alla fine avrà anche livelli elevati di insulina nel sangue. La cellula si protegge e diventa insulino-resistente, ma ovviamente la persona continua a ingollare carboidrati e questo fa iperlavorare il pancreas con fiumi di insulina.
Questa persona non potrà perdere peso, e avrà sempre il terreno molto infiammato, e come detto aumenterà la produzione di colesterolo.

Avere troppa insulina in circolo, causato da troppo zucchero, è una delle cose più pericolose per la salute umana.
L’eccesso di glucosio nel sangue danneggia l’endotelio perché le molecole sono molto reattive, si attaccano per esempio alle proteine rendendole appiccicose.
Questo meccanismo si chiama AGEs, cioè Prodotti Finali della Glicosilazione Avanzata.
Le proteine incollate a questa “dolce malta” da una parte si attaccano alle pareti dei vasi danneggiandoli, dall’altra ostruendo i piccoli capillari degli occhi (retinopatie), quelli cerebrali (demenza e Alzheimer) e quelli sessuali dell’uomo (disfunzione erettile).
Non solo, la glicazione proteica danneggia praticamente tutti i tessuti del corpo. Quelli più vulnerabili sono articolazioni, cervello, occhio, pancreas, reni e vasi sanguigni.

Marcello Pamio - tratto dal libro "Colesterolo: avete rotto i grassi"

Il 28 ottobre 2020 il ministro dallo sguardo vigile Speranza, sospese l'entrata in vigore del DM 1° ottobre 2020 sull'aggiornamento della Tabella contenente l'indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope. In particolare sull'inserimento dei medicinali delle composizioni di cannabidiolo (CBD) estratto dalla Cannabis.

In pratica volevano far diventare "medicinale" il CBD, un cannabinoide estratto dalla cannabis, che a differenza del THC non provoca alterazioni psichiche, ma al contrario può aiutare l'organismo con numerosissimi effetti benefici. Ed è proprio questo il problema: funziona alla grande.

Il 7 agosto 2023 il medico Orazio Schillaci, attuale ministro della salute, revoca la sospensione del 28 ottobre. Decreto pubblicato in gazzetta il 21 agosto 2023.
Quindi se non succederà nulla entro il 22 SETTEMBRE 2023, da questa data in poi l'olio di CBD non potrà più rientrare nella libera vendita, a meno che non sia preparato con CBD sintetico (che guarda caso non viene citato nella norma).
Non male direi come regalo di Schillaci alla potente lobbies del farmaco!

Ma tutto questo va in contrasto con la pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del novembre 2020, in cui si è sancito che i prodotti a base di CBD non devono essere considerati come stupefacenti.
C'è poi la sentenza nella Causa C-663/18 (Comunicato Stampa 141/2020) della Corte di Giustizia dell'Unione europea che ricorda come "uno Stato membro non può vietare la commercializzazione del cannabidiolo legalmente prodotto in un altro stato membro, qualora sia estratto dalla pianta Cannabis sativa nella sua interessa e non soltanto dalle sue fibre e dai suoi semi". Quindi, come la mettiamo? Fatta la legge, trovato l'inganno?
Basterà far figurare la produzione in un altro paese europeo e il gioco è fatto? Resta comunque un decreto vergognoso che mette i bastoni tra le foglie di una pianta importantissima e miracolosa.
Tutto quello che funziona viene sistematicamente boicottato dal regime.
Giù le mani dalla Maria!


Marcello Pamio - 11 agosto 2023

L'etimologia ("intimo significato della parola") è lo studio dell'origine, della storia delle parole. L'etimo ovviamente è stato cancellato dalle scuole, anche perché i Gulag 2.0 devono sfornare sudditi, invertebrati non-pensati, mica persone libere in grado di ragionare. Guai avere persone con un libero pensiero critico, è troppo pericoloso per il regime!

La parola "farmaco" per esempio deriva dal greco antico φαρμακον, "pharmakon", che significa «veleno». Serve altro per capire?

Quindi le lobbies della chimica e farmaceutica (Big Pharma) sono i più grandi spacciatori legali di veleni al mondo!

Solo un vero schiavo difende il proprio aguzzino; solo un imbecille potrebbe pensare che le case farmaceutiche stiano lavorando per il nostro benessere, per alleviare le nostre pene e i nostri mali.
Poveri subumani non capiscono che il Sistema ci vede come dei polli in batteria, o come vacche all'ingrasso.

Più malattie implica più clienti da "curare" con le loro droghe, e quindi guadagni illimitati.

Semplicemente disarmante.
Tutto questo per dire che non esiste un solo farmaco in commercio privo di effetti collaterali, figuriamoci i vaccini o i sieri genici!
Quindi parlare di droghe sicure è un ossimoro.

Ora vien fuori che i farmaci più venduti al mondo: le statine per il colesterolo alto e gli inibitori di pompa protonica (gastroprotettori) per reflussi e gastriti, fanno aumentare il rischio di demenza!
La Society of Nuclear Medicine and Molecular Imaging attraverso la PET ha rivelato nei consumatori di statine un declino altamente significativo del metabolismo nell’area del cervello (corteccia cingolata) interessata guarda caso proprio dall’Alzheimer.
Mentre uno studio pubblicato su Neurology, la rivista dell’American Academy of Neurology ha confermato che i farmaci per il reflusso gastroesofageo fanno aumentare del 33% in più il rischio di demenza rispetto alle persone che non li assumono!

La Nuova Medicina insegna, che ci piaccia o non ci piaccia, il senso biologico di quello che stiamo vivendo.

Le problematiche gastriche indicano senza ombra di dubbio che milioni di persone non digeriscono affatto qualcosa o qualche aspetto nella propria vita, dalle relazioni con altri mammiferi, all'identità e territorio (lavoro).
Tutte le cosiddette patologie gastriche sono una "attivazione" cerebrale quando non riusciamo ad accettare e/o digeriamo qualcosa.
L'ipercolesterolemia è sempre un Programma biologico sensato e magistralmente perfetto attivato quando siamo in lotta nel territorio e per il territorio, una lotta per la conquista di qualcosa. A lavoro o anche a casa.

Centinaia di milioni di persone invece di cambiare qualcosa nella propria vita, invece di uscire (lotta o fuga) da una relazione o da un lavoro, ecc. preferiscono imbottirsi di droghe nella speranza che passi il disturbo.
Ma fintantoché rimaniamo all'interno del problema non vedremo mai la luce fuori dal tunnel..

Alla fine seembra quasi che il cartello farmaceutico ci voglia dementi. Ovviamente non dovete credermi, dovete solo guardavi in giro…

Marcello Pamio – 17 luglio 2023

È difficile immaginare un pasto che non contenga almeno un membro della numerosa famiglia delle solanacee, che comprende non solo una delle principali radici coltivate del mondo, la patata, ma anche altre specie con frutti commestibili considerati verdure come pomodoro, melanzane, peperoni e peperoncino; oppure consumati come frutti, come l'uva spina e le bacche di goji.

Le solanacee hanno un lato oscuro, come indicato dal loro nome inglese “nightshades”, “ombre notturne” attribuito anche a diverse singole specie della famiglia appartenente al genere Solanum e contenenti le stesse tossine: i glicoalcaloidi.
Il nome “deadly nightshades” (ombra notturna letale) è attribuita alla Belladonna (Atropa belladonna) che contiene alcaloidi tropanici. Oltre alla Belladonna però, anche Mandragora, Stramonio, Tromboni d'Angelo e Giusquiamo sono solanacee contenenti alcalodi tropanici.

Belladonna
Mandragora
Stramonio
Tromboni d'Angelo
Giusquiamo

Nella stessa famiglia si trovano anche piante che producono altri tipi di alcaloidi.
Gli alcaloidi piperidinici presenti principalmente nel tabacco sono utilizzati sia per scopi ricreativi sia come insetticidi. Gli alcoidi capsaicinoidi presenti nei peperoncini sfruttano i recettori del calore e del dolore per dissuadere i mammiferi dal mangiarle, ma non hanno effetto sugli uccelli, che ne disperdono i semi.

Tabacco

Le specie di Solanum contenente glicoalcaloidi sono responsabili di molti casi di sospetto avvelenamento accidentale.
Anche la patata che potrebbe sembrare uno degl
i ortaggi più innocui nasconde invece un lato oscuro. C'è un motivo infatti se di questa specie mangiamo solo i tuberi: le foglie, i fusti e il frutto di queste erbacce perenne contengono tutti elevati livelli di tossine glicoalcaloidi. Anche gli stessi tuberi della patata contengono alcuni di questi composti, i più comuni dei quali sono l'alfa-solanina e l'alfa-caconina.

La funzione delle tossine è di proteggere la pianta da parassiti e malattie, perciò nei tuberi sono più concentrati nella buccia.

In piccole quantità i glicoalcaloidi contenenti nelle patate contribuiscono anche loro sapore.
Ma la quantità di questi composti tossici dipende non solo dalla varietà di patate ma anche dalla stagione e dalle condizioni in cui sono cresciute, inoltre i livelli possono aumentare anche in risposta agli stress.
La produzione di glicoalcaloidi è stimolata dalla luce: è per questo che le tossine sono più concentrate nelle foglie, nei fusti delle piante di patata ed è anche la ragione per cui i tuberi di colore verde non sono buoni da mangiare.

Il colore verde che può talvolta apparire sui tuberi è dovuto alla produzione di clorofilla per la fotosintesi, altro fenomeno innescato dalla luce. La presenza di clorofilla verde sulle patate è quindi indice di un innalzamento dei livelli delle tossine all'interno: un modo ingegnoso che consente alla pianta di evitare che i tuberi esposti, più vulnerabili vengono mangiati da animali e insetti.

Le varietà di patate in commercio contengono molto meno di 20 mg di glicoalcaloidi per 100 g di patate e sono del tutto sicure da mangiare. Così dicono. Le patate soggette a stress, per esempio colpite da peronospera, mangiate dagli insetti o anche ammaccate possono reagire aumentando i loro livelli di glicoalcaloidi. Il glicoalcaloidi danneggiano le cellule stimolando vomito e diarrea, inoltre possono interferire con la trasmissione di messaggi chimici tra i nervi, causando sintomi come mal di testa e convulsioni. Purtroppo la cottura non distrugge questi composti perciò è sempre meglio gettare delle patate verdi.

Detto questo è meglio fare molta attenzione con le solanacee in generale, e non solo con le patate, soprattutto se una persona ha delle patologie infiammatorie o quelle chiamate "autoimmunitarie".
Gli alcaloidi e le tossine contenute nelle solanacee vanno a stimolare eccessivamente il sistema immunitario.

Tratto dal libro "Piante che uccidono: gli effetti tossici delle piante più velenose del mondo", Elizabeth A. Dauncey, Sonny Larsson, Ricca editore

Marcello Pamio - 6 luglio 2023
Il documento appena pubblicato dagli ashkenaziti di Pfizer assomiglia al bignami degli orrori di Joseph Mengele.
Circa 393 pagine pregne di eventi avversi del diserbante genico in un periodo di soli 6 mesi (19 dicembre 2021 - 18 giugno 2022) e redatto da qualche coraggioso operatore sanitario. Stiamo parlando di farmaco-vigilanza passiva che si basa sulle rarissime segnalazioni riportate da pochi coraggiosi medici.

Sono denunce spontanee, quindi riuscite ad immaginare qual è la reale situazione? Probabilmente dovremo moltiplicare per un fattore 100, dato che le segnalazioni rappresentano una percentuale che va dall'1 al 10% del totale. Potete ora capire come mai nessuno vuole la farmacovigilanza attiva?

Ecco i danni registrati: trombocitopenia (893 persone con il sangue che non coagula); 16.000 miocarditi; 25.000 tachicardie gravi e linfoadenopatie. Quasi 16.000 casi di acufeni (ricordate Piero Peluche?), 5000 paralisi facciali e ben 1783 paresi. Le emicranie (che non passano con niente) sono state 30.000, come pure le ipoestesie (riduzione parziale o totale della sensibilità). Circa 970 persone non possono più vedere la Vita e 700 donne hanno avuto gravi complicanze in gravidanza.
Bastano? Direi più che sufficienti per comprendere i crimini contro l'umanità a cui hanno partecipato Big Pharma, l'intera classe politica, l'intera classe medica e tutti i giornalisti! Colpevoli moralmente e non solo…

Marcello Pamio - tratto dal libro "Scacco a Big Pharma"

«Un tempo le aziende farmaceutiche promuovevano i farmaci per trattare le malattie.
Adesso succede spesso il contrario: promuovono malattie che si adattino ai loro farmaci».

Marcia Angell

Una delle lezioni del compianto Giovanni Falcone era quella di seguire i soldi. Seguire il corso del fiume di denaro potrebbe far scoprire chi realmente c’è dietro a tutto. Quelli che non si vedono mai nei media mainstream, perché avendo il controllo su tutto volutamente non appaiono. E se non si vedono, non esistono…
Vediamo quindi chi sono gli azionisti di Big Pharma.

Johnson & Johnson
The Vanguard Group, SSgA Funds Management, Inc., BlackRock Fund Advisors, Geode Capital Management LLC, Northern Trust Investments, Inc., Wellington Management Co. LLP, State Farm Investment Management, Massachusetts Financial Services e Norges Bank Investment Management

Pfizer Inc.
The Vanguard Group, Inc., SSgA Funds Management, Inc., BlackRock Fund Advisors, Capital Research & Management Co., Wellington Management Co. LLP, Geode Capital Management LLC, Northern Trust Investments, Inc., Charles Schwab Investment Managem, Norges Bank Investment Management, State Farm Investment Management.

Moderna Inc.
Baillie Gifford&Co, The Vanguard Group Inc., BlackRock Fund Advisors, SSgA Funds Management, Inc., Coatue Management LLC, Geode Capital Management LLC, Renaissance Technologies LLC, Northern Trust Investments, Inc., Norges Bank Investment Management

BioNtech
Baillie Gifford & Co., PRIMECAP Management Co., J.O. Hambro Capital Management Lt, Flossbach von Storch AG, BlackRock Fund Advisors, T. Rowe Price Associates, Inc., Fidelity Management & Research Co., Capital Research & Management Co., D. E. Shaw & Co. LP, Temasek Holdings Pte Ltd10.

Eli Lilly
The Vanguard Group, Inc., PNC Bank, NA, BlackRock Fund Advisors, SSgA Funds Management, Inc., PRIMECAP Management
Co., Fidelity Management & Research Co., Wellington Management Co., Capital Research & Management Co., T. Rowe Price Associates, Inc., State Farm Investment Management.

Si potrebbe andare avanti a oltranza con l’elenco ma il risultato non cambierebbe.
Gira e rigira, i nomi sono sempre gli stessi. I gruppi che controllano Big Pharma sono praticamente tre: BlackRock, Vanguard Group e State Street! E questi imperi sono a loro volta interconnessi!
Eccoli qua i veri Padroni del mondo!


Il nuovo libro di Marcello Pamio ✔️
Come boicottare il cartello criminoso delle lobby farmaceutiche e sconfiggere il business sulla nostra salute!
È possibile boicottare Big Pharma ed emanciparsi dalla società più ricca e potente del pianeta che specula sulla nostra salute?
La risposta è sì e il libro mette in luce una strada che partendo dalla vera prevenzione, passa per la nutrizione per giungere al senso della malattia….
I tempi sono maturi e richiedono con una certa urgenza una Nuova Medicina, un nuovo approccio alla Vita che vada aldilà della visione riduzionista e nichilista della medicina protocollare controllata dalle lobby. Una medicina che concepisca l'essere umano nella sua globalità, all'interno di Leggi ferree immutabili.
Le malattie non sono nemici da distruggere con ogni mezzo, ma qualcosa di molto più profondo: i sintomi, infatti, portano a coscienza un segnale ben preciso che va letto e interpretato!

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Marcello Pamio - 7 maggio 2023

Da oltre mezzo secolo il cartello chimico-farmaceutico, con la compiacenza dei valletti in camice bianco e l’avallo dei camerieri in giacca e cravatta nei parlamenti, porta avanti la guerra più assurda e pericolosa che esista: quella contro i grassi e il colesterolo!
Ma il colesterolo è una delle molecole più importanti del nostro organismo per la salute fisica, cognitiva e mentale.

Senza questo “grasso” sarebbe infatti impossibile costruire le pareti cellulari, anche cerebrali e gli impulsi delle fibre nervose; produrre ormoni centrali nella lotta o fuga (testosterone e cortisolo), e perfino la Vitamina D.

Quello che va assolutamente compreso è che il colesterolo ha un'importanza vitale per il cervello, infatti non saremo in grado di pensare e ragionare normalmente senza di esso.
E’ talmente importante che tutte le cellule sono in grado di produrne autonomamente: di fatto ogni giorno ne produciamo da tre a cinque volte in più rispetto a quanto ne arriva con la dieta.
Il paradosso è che se la nostra dieta non ne fornisce a sufficienza allora la produzione aumenta (endogena), se invece si aumentano i grassi saturi essa diminuisce. Ecco perché è difficile ridurne e controllarne il livello ematico regolando l'alimentazione.

Colesterolo e placche
Secondo la narrazione mainstream i grassi saturi sono pericolosi per le nostre arterie perché alzano il colesterolo, questo è ufficialmente riconosciuto come fattore di rischio cardiaco.
Ma si tratta solo di ipotesi - assolutamente false - ma molto funzionali.
La verità è che il colesterolo alto è vantaggioso, e sempre più studi lo confermano, per esempio le persone anziane con valori elevati vivono più a lungo di quelle con valori bassi. Chissà come mai...
Uno dei principali colpevoli è stato il dottor Ancel Keys, unprofessore di fisiologia americano che non aveva alcuna esperienza clinica. Ma è stato uno dei primi ad associare l’infarto con l’eccesso di grassi nella dieta. Il suo articolo del 1953 fu infatti l’apripista dell’attuale disastro sociale e sanitario.

A sinistra il grafico dei nove paesi a destra quello dei 22 paesi

Per suffragare la sua ipotesi utilizzò un grafico nel quale evidenziava l'associazione tra consumo di grassi e mortalità da cardiopatia coronariche in SEI Paesi diversi. Non tutti sanno che il furbetto del quartiere escluse volutamente i dati degli altri SEDICI paesi che non combaciavano con la sua ipotesi. Aveva a disposizione i dati di 22 paesi del mondo ma ne pubblicò solo sei. Come mai?
Semplicissimo, doveva creare il problema.

Poi nel corso dei decenni ci hanno pensato Big Pharma sfornando molecole, e i panel (gruppi di ricercatori nella busta paga di Big Pharma) abbassando il limite superiore di presunti “valori di normalità” ogni 5 anni. Negli anni Ottanta la soglia del colesterolo totale era 300, poi man mano è stata abbassata fino ai valori parossistici di oggi: 190-200 mg/dL. Così facendo la maggior parte delle persone sane su questo pianeta si è trasformata in pazienti da drogare con le statine e non solo! Per approfondire questo argomento rimando al mio precedente lavoro “La Fabbrica dei malati”.

Colesterolo e cervello
Il punto centrale di tutto il discorso è il seguente: il cervello non solo è l’organo più ricco di colesterolo, ma questo grasso è essenziale per il suo corretto funzionamento dato che la produzione degli impulsi nervosi ne richiede una produzione costante.
I camici bianchi non a caso sono stati istruiti dalle lobbies ad abbassarlo con ogni mezzo: lo scopo è rendere imbecille il suddito, ed è proprio quello che stiamo vedendo, e spero dopo gli ultimi tre anni non ci siano più dubbi sul rimbambimento generale.

Le capacità di apprendimento, ragionamento, concentrazione e organizzazione dei pensieri, legate alla quantità bassa del colesterolo presente, sono sempre più labili. Per non parlare della crescita esponenziale delle malattie neuro-degenerative (Alzheimer, demenza, ecc.). Io qualche domanda me la porrei...

Crescita esponenziale della demenza dal 1990 al 2015

Colesterolo e ormoni sessuali
Il testosterone è uno dei più importanti ormoni sessuali maschili viene prodotto (assieme al cortisolo) partendo proprio dal colesterolo. Non è un caso quindi che in letteratura sono stati descritti moltissimi casi di impotenza insorta dopo l’utilizzo delle statine.
Certamente la Natura nella sua magistrale sapienza, in caso di abbassamento del colesterolo causato dai farmaci, troverà altre strade per produrre gli ormoni sessuali, ma siamo sicuri che nel lungo periodo non ci saranno problemi in tale asse ormonale?

Effetti collaterali delle statine
Non esiste un solo farmaco in commercio privo di effetti collaterali, quindi parlare di farmaci e/o vaccini sicuri è una colossale presa per il culo.

Le statine presentano sempre problemi, ma questi si verificano tardi nel tempo, non subito.

Abbiamo detto che la loro funzione è inibire la sintesi del colesterolo nel fegato, ma impediscono anche la sintesi di altre molecole essenziali come l’Ubiquinolo, noto come Coenzima-Q10. Si tratta di una sostanza importantissima utilizzata da tutte le cellule per produrre energia che funge da antiossidante e si trova nei mitocondri, le centrali energetiche cellulari.
Senza il Q10 non si produce energia e questo è particolarmente grave nelle cellule muscolari. Così potete spiegarvi i dolori muscolari che moltissime persone manifestano grazie ai farmaci.
Ricordo infine che il cuore è un muscolo, quindi la carenza del Q10 può essere nociva anche per questo organo, peggiorando le funzioni cardiache. Prendo il farmaco per il colesterolo e mi ritrovo un problema cardiaco, non male direi.
Ma non finisce qua. La statina inibisce anche il Dolicolo, centrale nella produzione di molte proteine utilissime per il corretto funzionamento delle cellule. Gli effetti del Dolicolo sono impossibili da prevedere, il che significa che possiamo aspettarci di tutto...

Conclusione
Ha veramente senso questa guerra contro il colesterolo, solo perché ce lo dice la medicina allopatica? Stiamo parlando della stessa medicina che ha le mani e la coscienza sporche nella gestione ecatombale dell’influenza chiamata Covid!
E se abbassando questo importantissimo grasso rischiassimo cose molto più serie, come il danneggiamento del cervello?

Tratto da "Colesterolo? Si grazie", Uffe Ravnskow, ed. Fioriti