Il nuovo libro di Marcello Pamio ✔️ Come boicottare il cartello criminoso delle lobby farmaceutiche e sconfiggere il business sulla nostra salute! È possibile boicottare Big Pharma ed emanciparsi dalla società più ricca e potente del pianeta che specula sulla nostra salute? La risposta è sì e il libro mette in luce una strada che partendo dalla vera prevenzione, passa per la nutrizione per giungere al senso della malattia…. I tempi sono maturi e richiedono con una certa urgenza una Nuova Medicina, un nuovo approccio alla Vita che vada aldilà della visione riduzionista e nichilista della medicina protocollare controllata dalle lobby. Una medicina che concepisca l'essere umano nella sua globalità, all'interno di Leggi ferree immutabili. Le malattie non sono nemici da distruggere con ogni mezzo, ma qualcosa di molto più profondo: i sintomi, infatti, portano a coscienza un segnale ben preciso che va letto e interpretato!
Marcello Pamio - 31 marzo 2023 L'Herpes Zoster è una dolorosa eruzione cutanea ricoperta di vescicole conosciuta anche come fuoco di Sant'Antonio, causata dallo stesso virus della varicella. Così dicono gli esperti: peccato che i virus, come descritti dalla medicina ortodossa non esistano. Quindi come la mettiamo? L’herpes si manifesta a livello di pelle ma può anche interessare il derma (vescicole)! L’epidermide deriva dal foglietto ectodermico controllato dalla corteccia, mentre il derma deriva dal foglietto mesodermico controllato dal cervelletto! Sulla pelle viviamo il “contatto sgradito” o l’ “assenza di contatto”, nel derma invece l’“attacco insudiciante”! Nell’epidermide, mentre viviamo il conflitto si creano delle microulcerazioni che in risoluzione diventano croste secche e pruriginose; nel derma in pieno conflitto c’è invece aumento della protezione (ci si deve difendere da un attacco) con caseificazione con materiale purulento e vescicole. La medicina etichetta tutto come herpes ma in realtà sono tessuti diversi con diversi risentiti, che però possono attivarsi entrambi! Qual è il senso biologico? Sopportare meglio il contatto sgradito e/o l’insudiciamento con deturpazione e attacco! Da questa lettura risulta così strano che molti sierati hanno visto apparire lo zoster post inoculo?
La pelle è il rivestimento più esterno del corpo di un vertebrato. Nei mammiferi e quindi nell'essere umano è indubbiamente l’organo più esteso, coprendo una superficie di circa 2 m². Serve da protezione per i tessuti sottostanti (muscoli, ossa, organi) dai fattori esterni e dalla penetrazione dei microbi. Regola la temperatura corporea ed è impermeabile all'acqua, ma lascia passare alcune sostanze utili. La pelle si compone di due strati: uno esterno, sottile, senza vasi sanguigni, chiamato epidermide e l'altro interno molto più spesso, con numerosi vasi sanguigni e terminazioni nervose chiamato derma.
Dal punto di vista biologico tutte le cosiddette malattie della pelle sono collegate con uno dei due precisi vissuti/percepiti: “separazione da” o “contatto sgradito con”. Per cercare l’origine del conflitto, di solito non serve andare tanto lontano dalla famiglia, dal clan e dal proprio territorio (figli, genitori, partner, amici, colleghi di lavoro, ecc.), ma quando si manifesta il “problema” siamo “lacerati nella pelle”! La parte cerebrale interessata e connessa con l’epidermide è la corteccia sensoriale: la parte del cervello che si è sviluppata per ultima proprio per gestire nel corso dell'evoluzione le relazioni, l’identità e il territorio. Nel dettaglio il cervello adibito all'organizzazione del branco/famiglia e alla capacità di esprimere un legame sociale ed emozionale attraverso il con-tatto della pelle!
Separazione da qualcun In Natura la separazione da qualcuno è un evento emozionalmente molto stressante. La separazione dal branco o da qualcuno di specifico all’interno del branco è una condizione seria. E proprio per questa emergenza la corteccia attiva un Programma Speciale Biologico e Sensato (PSBS) per assistere l'organismo nell'affrontare l’evento traumatico. Questo programma speciale sarà sistematicamente etichettato come malattia o sintomo: dermatite, dermatosi, eczema, psoriasi, herpes, ecc.
Contatto sgradito Anche il contatto sgradito (persona, sostanza tossica, chimica, ecc.) per il cervello è una condizione emergenziale che necessita l’intervento del programma specifico...
Conflitto attivo Durante la fase di conflitto attivo, cioè fintantoché viviamo la “separazione” o il contatto non desiderato la pelle riduce la sua funzione, si ulcera, quindi perde cellule epidermiche causando una leggera e spesso non percepibile diminuzione della sensibilità al tatto. Si tratta di una speciale “paralisi sensoria”: una forma naturale di protezione da ulteriori traumi di questo genere. Se infatti siamo separati o il contatto non ci è gradito, non possiamo subire un altro conflitto! La conseguenza di tale perdita cellulare è che la pelle diventa più secca, rugosa e potrebbe anche leggermente squamarsi. Ma non sono sintomi che preoccupano le persone. Si beve di più e si usano creme per ridurre la secchezza. Non si tratta però di un problema idrico: è un programma speciale che procede senza la consapevolezza del soggetto...
Conflitto risolto La risoluzione del conflitto è il punto di svolta! Una volta ritrovato infatti il “contatto mancante”, o distaccati da quello sgradito, istantaneamente la pelle inizia a ricostituire e ripristinare le aree ulcerate con nuove cellule epiteliali. Durante questo processo di riparazione la pelle si infiamma, inizia a prudere e anche a gonfiarsi! Sintomi che allarmano ed è proprio a questo punto che l’ars medicandi ha raggiunto la maestria nell’inventare i nomi più disparati. Da questo momento in poi il medico inizierà a parlare di eczema, dermatite, acne rosacea, orticaria… Nomi diversi che indicano la stessa situazione: la risoluzione di un conflitto! Dal punto di vista biologico infatti tutti questi sintomi sono estremamente positivi perché indicano il processo di guarigione, indicano che la Natura sta facendo il suo corso. A questo punto possiamo fare tanti danni intervenendo...
Malattie croniche Quando si parla di una malattia “cronica” della pelle significa che la fase di guarigione non può essere completata per continue recidive conflittuali. Le recidive non permettono alla Natura di proseguire nel suo magistrale decorso. Non è raro vedere persone che convivono anni o decenni con un problema di pelle senza mai risolverlo.
Come mai le malattie della pelle sono in crescita? Tutte le “attivazioni” della pelle (PSBS) sono in crescita esponenziale nella nostra società, specialmente tra i bambini. Non è così difficile per un giovane soffrire di conflitti di “separazione”: quando nasce un fratellino che porta via le attenzioni del clan; quando la mamma deve tornare a lavorare; quando c’è paura che i genitori lo lascino da solo o si separino… Per non parlare del disastro sociale che sono riusciti a creare negli ultimi due anni e mezzo con le folli regole del distanziamento e della museruola. Educare un bambino facendolo crescere con le delinquenziali idee che il distanziamento, il non toccarsi è normale; che la museruola aiuta e protegge; tutto ciò significa minare un sano sviluppo della corteccia frontale: il cervello deputato al con-tatto, alle relazioni sociali, all’identità e al territorio. Questi bambini che adulti diventeranno? Uomini corrotti con problemi relazionali gravissimi!
Lateralità biologica I disordini della pelle che compaiono in precise aree del corpo hanno un significato o sono casuali? Per il cervello è importantissimo riuscire a stabilire da dove arrivano i problemi nella gestione delle relazioni: se da destra oppure da sinistra. Ecco che il cervello posiziona i mammiferi del clan e del territorio in un lato specifico e mai casuale del corpo.
Uomo e donna destrimani: - Lato destro: partner, papà e tutti i pari (fratelli, sorelle, colleghi, ecc.) - Lato sinistro: linea germinale (mamma e figli)
Uomo e donna mancini: - Lato destro: linea germinale (mamma e figli) - Lato sinistro: partner, papà e tutti i pari (fratelli, sorelle, colleghi, ecc.)
Quindi se un destrimane (uomo o donna) vive un conflitto di separazione da un figlio o dalla madre sarà colpita la parte sinistra del corpo, se invece il conflitto è con il partner o il padre (o uno dei pari: fratello, collega, ecc.) sarà colpita la parte destra. Per i mancini s’inverte tutto il discorso. Tuttavia va detto a questo punto che il programma biologico sensato può avviarsi anche nel luogo dove la separazione viene percepita fisicamente (guance, addome o su qualsiasi parte dell’epidermide dalla quale la persona amata è stata “strappata via”). Quindi c’è assolutamente una lateralità biologica che dipende dall’essere mancini o destrimani, ma c’è anche la zona dove viene percepita l’assenza di contatto!
Vediamo adesso le principali “attivazioni” della pelle dette anche “processi di fisiologia speciale”.
Dermatite E’ un’infiammazione della pelle molto diffusa. Foglietto embrionale: Ectoderma. Cervello: Corteccia encefalica. Conflitto: separazione da qualcuno o qualcosa con rabbia e rancore. Va precisato che in questo caso anche un “contatto sgradito” con qualche sostanza considerata dal cervello pericolosa, tossica o sporca (chimica, ecc.) può attivare il PSBS
Dermatite
Senso biologico: la funzione della dermatite è riparare il tessuto epidermico ulcerato in fase attiva del conflitto. L’ulcerazione che si produce in pieno conflitto serve ad aumentare la sensibilità al contatto durante il percepito di separazione.
Eczema E’ una infiammazione acuta o cronica della pelle con bruciore locale. Foglietto embrionale: Ectoderma. Cervello: Corteccia encefalica. Conflitto: separazione (da una persona, animale od oggetto) e ci può essere anche la paura di rimanere soli. L’eczema è sempre un conflitto di separazione che però non guarisce perché non si comprende il processo. La separazione è sempre in relazione alla parte del corpo colpita
Eczema
Senso biologico: l’infiammazione che si produce serve a riparare il tessuto epidermico dopo una ulcerazione prodottasi nella fase di conflitto attivo.
Herpes Zoster E’ una infezione che produce bolle nella pelle a forma di grappolo. In questo caso può colpire l’epidermide (la parte superiore della pelle) ma anche il derma (la parte inferiore) e può manifestarsi dappertutto: schiena, nuca, glutei, volto, cuoio capelluto o cornea. Foglietto embrionale: Ectoderma e Mesoderma antico. L’ectoderma segue l’andamento visto precedentemente: ulcerazione durante il conflitto di separazione e ripristino durante la risoluzione. Il mesoderma antico invece (controllato dal cervelletto) in fase di conflitto attivo sviluppa piccole proliferazioni cellulari e nella fase di riparazione c'è una infiammazione molto dolorosa (che segue il percorso dei nervi) che spacca l’epidermide! Cervelli: Corteccia encefalica per l’ectoderma e cervelletto per il mesoderma antico. Conflitto: contatto non desiderato, nel senso di un ordine o una costrizione che non si vuole compiere, o il compierla lascia un senso di sporcizia e rabbia. Accumulo di emozioni che non si possono esprimere
Herpes Zooster
Senso biologico: in questo caso il cervelletto (adibito agli attacchi) deve proteggersi da un qualcosa di esterno, da un contatto considerato sporco, sgradevole e magari anche violento.
Vaccini ed Herpes Zooster Una piccola parentesi è obbligatoria per quello che stiamo vivendo in questo periodo storico. La forzatura e l’obbligatorietà dei sieri genici sperimentali stanno indubbiamente incasinando il quadro biologico e microbiologico dell’essere umano. Non sapendo di preciso cosa le lobbies farmaceutiche abbiano realmente messo dentro questi sieri, possiamo essere certi che non vadano a squilibrare il microbiota, il microbioma, modificando flora, fauna, microrganismi e simbionti vari? Dall’altra parte c’è l’attacco all’integrità! Che ci piaccia oppure no, l’ago della siringa, per quanto mentalmente accettabile, non è biologico. I programmi speciali, biologici e sensati hanno milioni di anni e quando qualcosa taglia o buca la pelle il cervelletto lo potrebbe vivere come un “attacco” esterno alla propria integrità, attivando il derma... Siccome il cervelletto gestisce e controlla il foglietto embrionale (mesoderma antico) da cui originano tutte le pelli interne di protezione (derma, pleura, pericardio, peritoneo, ghiandola mammaria, meningi), è deputato alla “protezione”! Ora potete spiegarvi l’origine delle pleuriti, delle perdicarditi, ecc. Attacco in loco. E se l’attacco fosse causato da un inoculo forzato di un vaccino? Potrebbe il cervello attivare il derma, alla cui risoluzione i medici danno il nome di herpes zooster? Potrebbe essere questa una possibile spiegazione del recentissimo aumento pandemico dell’herpes? La zona colpita indica il simbolismo. Herpes zooster nel lato destro del fianco, indica partecipazione delle vie biliari quindi “attacco con rabbia rancore”...
Orticaria E’ una affezione cutanea che provoca prurito e bruciore con lesioni cutanee edematose e rossastre. Foglietto embrionale: Ectoderma. Cervello: Corteccia encefalica. Conflitto: separazione con perdita di contatto ma in questo caso c’è anche una tonalità di repulsione e irritazione. E’ sempre in relazione diretta con la zona colpita e la sua simbologia. Separazione che minaccia l’integrità, con ripugnanza e rifiuto. Paura vissuta in modo fisico con contatto. Contatto non desiderato che irrita. “Mi sento lontano dalle mie aspettative, sono deluso”. “Mi sento rifiutato”..
Orticaria
Senso biologico: è un segnale importante di avviso e di allarme con irritazione. Qualcosa ci brucia nel contatto ed è il motivo per cui vogliamo distaccarci. Contatto irritante che deve essere respinto!
Prurito Sensazione di pizzicore, formicolio o irritazione della pelle, che comporta il desiderio quasi morboso di grattarsi. Foglietto embrionale: Ectoderma. Cervello: Corteccia encefalica. Conflitto: separazione da una situazione/rapporto che provoca piacere (relativo al tatto, ad essere toccati, accarezzati, coccolati, ecc.). Mancanza di contatto con le emozioni relative alla specifica area corporea. Se c’è la bilirubina alta nel sangue, allora con il conflitto di separazione c’è anche rancore e ingiustizia (vie biliari). Senso biologico: segnale d’allarme come il dolore, ma in un contesto di bruciore e calore. Compare per via della stimolazione delle terminazioni nervose epidermiche e pertanto è sempre associato al contatto o separazione.
Psoriasi E’ una dermatosi che provoca irritazione e arrossamento della pelle, con squame di color bianco. La difficoltà nella psoriasi sta nel fatto che si è di fronte ad un binario: un doppio conflitto! Un doppio conflitto di separazione e/o contatto sgradito. E’ come se il cervello volesse il contatto ma contemporaneamente lo volesse evitare, quindi mentre la zona colpita sta guarendo riparte l’attivazione. Foglietto embrionale: Ectoderma. Cervello: Corteccia encefalica. Conflitto: doppio di separazione con contatto sgradito magari obbligato. Un conflitto di separazione da noi stessi (dalla propria identità) insieme ad un conflitto di contatto obbligato: “Non posso essere me stesso e in più devo rimanere con...”. Affinché si produca la psoriasi sono necessari due conflitti, uno attivo e l’altro in fase di riparazione (due avvenimenti distinti). In questo caso compaiono le placche della psoriasi. La psoriasi compare quando uno dei due conflitti è in guarigione o riparazione e l’altro è attivo. Nella fase attiva c’è desquamazione, mentre nella fase di riparazione c’è arrossamento. Le due fasi si sovrappongono nella stessa zona e formano la psoriasi
Psoriasi
Senso biologico: protezione da una doppia separazione. La pelle diventa una corazza protettrice, pertanto si ha paura di essere feriti. Dobbiamo sentire il contatto per strutturarci bene nella vita, e non lo sentiamo (separazione). È un conflitto biologicamente molto importante.
Vitiligine Si tratta dell’assenza, totale o parziale di melanociti nella pelle: la pelle diventa bianca Foglietto embrionale: Ectoderma. In fase di conflitto attivo c'è ulcerazione con riduzione di funzione, defunzionalizzazione dei melanociti, depigmentazione. In riparazione c’è arrossamento e infiammazione. Repigmentazione cutanea. Cervello: Corteccia encefalica. Conflitto: sporcizia, mancanza di luce, mancanza del padre o della funzione paterna. Spesso è un conflitto di separazione brutale, violenta da una persona cara (morte o separazione dal padre). Considerare sempre la parte del corpo in cui compare
Vitiligine
Senso biologico: permettere maggior entrata di luce attraverso la pelle. La melanina è collegata all'appartenenza ad un ceppo etnico ed alla regione geografica sua tipica.
Per approfondimenti
“Pelle – attivazioni biologiche” di Giorgio Beltrammi http://www.attivazionibiologiche.info/dizionario/pelle.html
“Capire le malattia della pelle”di Giorgio Beltrammi http://www.attivazionibiologiche.info/articoli/Malattie-della-pelle.html
I risultati di una recente ricerca italiana pubblicata l’8 gennaio 2019 sul «Journal of Neuroscience Research» (J Neuro Res. 2019;1-11) sono estremamente interessanti e confermano in pieno (anche se nessuno lo dice) le «Leggi biologiche» codificate dal compianto dottor G. R. Hamer.
Oggi è eresia nominare pubblicamente l’innominabile, e infatti chi ha il coraggio di parlare delle scoperte rivoluzionarie del medico e teologo tedesco, finisce per essere messo alla gogna mediatica e/o radiato....
Lo studio ha preso in esame 84 persone alle quali è stato diagnosticato il PTSD, cioè il Disturbo Post-Traumatico da Stress. Parolona pregnante che non significa assolutamente nulla, ma che serve a medici, psicologi e psichiatri per cercare di spiegare il profondo disagio interiore vissuto da una persona.
Secondo i ricercatori questo PTSD può scatenare malattie cardiovascolari, cancro e sindrome metabolica. Avete letto attentamente? La «malattia emotiva» che colpisce spesso chi vive un evento traumatico/conflittuale particolarmente intenso, drammatico e pericoloso sarebbe l’innesco e/o la causa di patologie gravissime come il cancro o l’infarto.
Il gruppo di persone prese in esame è stato suddiviso in base al tipo di trauma vissuto: 39 vittime di attacchi terroristici, combattimenti bellici, rapimenti e torture e 45 vittime di altri eventi traumatici, come incidenti stradali, di caccia, o persone che avevano provato un forte trauma in seguito alla morte di una persona cara.
Il dottor Andrea Fagiolini[1], uno dei principali autori dello studio e direttore del Dipartimento di Salute Mentale e UOC Psichiatria dell’azienda ospedaliero-universitaria di Siena, spiega che «sebbene questi studi siano agli albori, i nostri risultati suggeriscono la possibilità che alcuni tipi di trauma, come quelli particolarmente intensi o ‘disarmanti’ degli attacchi terroristici, possano alterare alcuni sistemi del corpo umano in modo ancora più pervasivo di altri tipi di trauma, con conseguente maggiore possibilità di sviluppare malattie correlate, come il cancro”.
Il dottore dichiara che tali studi sono agli albori, peccato che se si prendesse la briga di studiare la mole documentale lasciata dal teutonico medico, capirebbe che tali informazioni sono a disposizione dell’umanità da quasi quarant’anni, dal 1981 per essere precisi.
Nonostante questo, è interessante uno studio ufficialissimo che correla l’aspetto biologico-emozionale alle manifestazioni patologiche gravi come il cancro.
Ovviamente per loro il cancro sarebbe dovuto a uno squilibrio del sistema endocrino: «i pazienti con PTSD hanno alterazioni del sistema endocrino, del sistema nervoso autonomo e di vari neurotrasmettitori». Squilibri che possono portare a «un aumento del cortisolo o a ulteriori squilibri che aumentano il rischio di genesi dei tumori, ad esempio, come conseguenza di alterazioni del sistema immunitario». Tutto sacrosanto, ma si limitano a guardare il dito e non la Luna: se solo so spingessero un po’ più in là del loro naso…
L’altra cosa emersa è l’associazione tra conflitto e cancro femminile, hanno riscontrato infatti più tumori nelle donne rispetto agli uomini, e questo rischio maggiore per le donne «potrebbe essere correlato a un diverso assetto del sistema endocrino o a una diversa suscettibilità per alcune neoplasie, come quelle mammarie, che potrebbero risentire più di altre delle disregolazioni endocrine e immunitarie correlate al PTSD».
La Verità è figlia del tempo, e non a caso questo studio da perfettamente ragione alle mirabolanti scoperte del medico più boicottato e maltrattato dell’ultimo secolo: Geerd Ryke Hamer, il quale, ovunque si trovi in questo momento, sta certamente ammiccando…
E comunque, gli studi e le verifiche empiriche di Hamer rappresentano in realtà solo la punta di un iceberg, e il portale che conduce alla visione di un Nuovo Mondo. Prima di lui infatti Hans Seyle, Henri Laborit, Lippet e molti altri hanno ampiamente dimostrato le connessioni tra stress e malattia. Dopo di lui Pribram, la Pert, Thorwald Dethlefsen, l’italiano Castrica e molti altri continuano ad evidenziare il ruolo primario del cervello nel generare una «malattia» o una «alterazione comportamentale».
Il vero merito di Hamer è aver aperto una breccia tra una medicina «commerciale» votata alla risoluzione di un sintomo mediante somministrazione obbligata di un farmaco e una medicina vera e scientifica in grado di spiegare nel 100% dei casi in maniera assoluta, ripetibile e prevedibile lo sviluppo di una alterazione anatomica e funzionale. Infine il merito straordinario di aver anche ridimensionato la «paura» della diagnosi…
[1] Autori dello studio: Fabio Ferretti, Andrea Pozza, Letizia Bossini, Laura Del Matto, Serena Desantis, Miriam Olivola, Giacomo Gualtieri, Anna Coluccia, Andrea Fagiolini.
"Se non capiamo le immagini dell'inconscio o rifiutiamo la responsabilità morale che abbiamo dei loro confronti
vivremo una vita dolorosa" C.G. Jung
La paura è una emozione importantissima che ci avverte di un pericolo.
In Natura la sua funzione è basilare perché, avvertendoci di una situazione rischiosa, dà l’opportunità per sopravvivere.
Ma mentre negli animali, una volta superato il pericolo, dopo aver lottato o essere fuggiti, la paura non serve più, nell’uomo avviene qualcosa di paradossale. L’uomo infatti è l’unico animale al mondo che 24 ore su 24 respira e trasuda paura da ogni mitocondrio cellulare.
I «pericoli» per l’uomo moderno però non sono le belve feroci nascoste nella foresta e pronte a saltargli addosso, bensì semplici pensieri originati dal cervello: paura dei virus, delle malattie, anche la semplice guida dell’auto può diventare fonte di tensioni; per non parlare del lavoro, del terribile titolare, degli esami a scuola o degli esami in ospedale. Proprio questi ultimi saranno il tema del presente lavoro.
Va ricordato che per il cervello umano pensare e immaginare una situazione o viverla realmente è la medesima cosa. Questo fa sì che la paura reale o la paura immaginaria attivi nell’encefalo le aree corrispondenti all’attacco o alla fuga, con cascate ematiche di adrenalina, cortisolo, glucosio e ormoni vari, come l’antidiuretico Adh.
La paura per esistere ha bisogno di un pericolo Negli animali, come detto, la paura per esistere deve corrispondere ad un pericolo reale, altrimenti non ha senso per la Natura! Nel bipede umano invece, la paura può esistere anche se il pericolo è solo immaginato.
Quella che sembra una banalità risulta invece il punto nodale di tutto: se abbiamo timore di qualcosa (inesistente), creiamo noi stessi il pericolo (reale) così da giustificare il nostro timore!
Forse un esempio aiuterà a capire meglio questa situazione. La medicina si avvale di esami specifici chiamati marker tumorali, i cui valori aumentano - secondo la visione ortodossa - quando c’è un cancro. I marcatori (spesso ormoni, enzimi o proteine dosate nel sangue) sono dei parametri fissi stabiliti da qualche comitato (i cui membri sono quasi sempre collusi con le industrie del farmaco) e per la medicina allopatica indicano la presenza o meno di un tumore. Il genio Pitagora insegnava la magia dei numeri, ma sicuramente non avrebbe mai immaginato che essi sarebbero stati usati dopo venticinque secoli per decidere la vita o la morte di milioni di persone: è proprio quello che sta accadendo al giorno d’oggi.
Un uomo di cinquant’anni in piena salute e con la gioia di vivere, consigliato dal proprio medico di fiducia, fa l’esame del Psa. L’esito da come valore 5 (il limite di «normalità» è 4).
Di punto in bianco la salute ferrea dell’uomo inizia a vacillare sotto i colpi devastanti del dubbio e della paura del cancro e in men che non si dica egli si ritroverà a girovagare terrorizzato tra ospedali, urologi e radiologi. La sua tragedia umana finirà con un dito medio nel didietro, oppure con la sua povera prostata massacrata da un ago lungo 18 cm (vedere foto sotto), usato per prelevare campioni di tessuto, eseguendo dozzine di piccoli buchi.
In questo ultimo caso la sua esistenza è stata letteralmente sconvolta da un semplice numero!
Paradossalmente se il Psa fosse stato 3, la sua vita sarebbe continuata alla perfezione e in totale salute…
Se infatti una persona con la paura del cancro crede in tali parametri, sta letteralmente mettendo a rischio la sua stessa esistenza.
Come dimostro nel libro «La fabbrica dei malati» i marker sono esami fallaci che non dicono nulla e proprio per questo non dovrebbero essere usati come screening di massa.
Ma per il pensiero collettivo dei medici e dei sudditi, i marcatori sono affidabili.
Questo per dire che se una persona ha PAURA del cancro e si sottopone agli esami di rito, potrebbe vedere i marker tumorali salire!
LA PAURA HA BISOGNO DI UN PERICOLO: la paura del cancro trova giustificazione quando i marker crescono…
Ed ecco il vero motivo per cui sono cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni esami, screening e tutta la diagnostica per immagini. Non servono mica a prevenire i malanni, anzi, lo scopo è proprio il contrario: più esami infatti producono più diagnosi, e quindi più malati, il tutto per la gioia delle lobbies farmaceutiche!
Non si tratta di medicina, ma di matematica e statistica: siamo nel marketing e non nella prevenzione.
Ed è per questo che i vari gruppi “panel” di esperti abbassano regolarmente i cosiddetti «valori di normalità»: colesterolo, ipertensione, trigliceridi, glicemia, psa, ecc.
Più li abbassano e più persone oggettivamente sane diventano malate!
Cosa sono realmente gli esami Non entro nel merito dei singoli esami e/o screening perché sono stati dettagliatamente trattati nel mio libro citato prima, qui vedremo alcuni esami sotto la lente delle Leggi biologiche.
Prima però cerchiamo di rispondere alla domanda: come mai vengono eseguiti tali esami, non dal punto di vista biologico, ma da quello ufficiale.
Vengono eseguiti perché «definiscono» le alterazioni (colesterolo, glicemia, ecc.) biochimiche dell’organismo, ma essendo questo un banale fotogramma, una foto istantanea di un momento, non possono dire assolutamente nulla sulle cause o sullo stato emozionale della persona.
Poi «definiscono» lo stadio della patologia, ma in quanto istantanea, non possono dire nulla anche sullo sviluppo futuro. Infine stabiliscono la prognosi e «definiscono» la terapia, che ovviamente sarà a base di farmaci tossici (una delle prime tre cause di morte al mondo).
Da questo si può evincere che gli esami massificati, esattamente come vengono fatti oggi, NON possono prevenire alcuna «malattia», ma semmai aiutano a trovare il malato nel sano, facendo aumentare a dismisura le diagnosi.
Esami del sangue e il senso biologico di alcune «alterazioni» Non si vuole dare nessuna indicazione sull’utilità o meno degli esami, a questo scopo rimando al mio libro. In questa sede si vuole solo osservare le «alterazioni» (chiamate malattie) dal punto di vista del senso biologico.
Colesterolo alto Siamo nelle cosiddette «dislipidemie», cioè nelle alterazioni dei lipidi circolanti.
Come detto prima i «valori di normalità» per il colesterolo hanno subito infinite modifiche a ribasso. Basti sapere per esempio che negli anni Ottanta il colesterolo totale era considerato “normale” sui 280 mg/dL, mentre oggi si viaggia tra i 180 e i 190 mg/dL.
Valori a parte, il senso biologico dell’innalzamento del colesterolo risponde a precise esigenze e richieste biologiche del cervello.
Durante un forte stress, nel pieno di un conflitto, l’encefalo richiede sostanze basilari per superare l’enpasse, come l’ormone cortisolo (detto ormone dello stress e secreto dalle ghiandole surrenali), e quindi è biologicamente sensato l’aumento del colesterolo, visto che i due sono collegati.
Una delle funzioni del colesterolo è anche quella di riparare le alterazioni dell’endotelio vascolare di coronarie e tutti i vasi arteriosi.
Per le coronarie il conflitto è legato alla «perdita di territorio», dove nella fase attiva si ha ulcerazione dell’endotelio vascolare con lo scopo magistrale di aumentare l’afflusso vascolare al miocardio.
La lotta per la difesa del proprio territorio (lavorativo, casalingo, ecc.) è vitale in Natura e necessita di tanto sangue, ossigeno, glucosio, adrenalina, cortisolo (e quindi colesterolo)!
Una volta risolto il conflitto, l’intima delle coronarie viene riparata e interviene, tra le varie sostanze, anche il colesterolo che serve ad incollare e ridare robustezza alle arterie.
Per tanto il colesterolo non è la causa delle placche e dell’arteriosclerosi, ma è solo una componente riparativa. Ma la medicina, come spesso accade, confonde la causa con l’effetto.
Il colesterolo quindi non si alza a causa dell’alimentazione, ma per altri motivi, e non a caso interessa persone un po’ aggressive, ambiziose e competitive. Persone spesso abituate al comando, al dover prendere decisioni e quindi sottoposte a pressioni e tensioni durature. La competitività per esempio nell’ambito lavorativo è un buon motivo per far crescere il “pericoloso” grasso.
Ma le pressioni esterne possono dipendere da problemi economici, separazioni, perdita di una persona cara (che interessa sempre il territorio), attività lavorative ad alta tensione, sport molto competitivi, ecc.
In pratica dove c’è conquista e competizione, il colesterolo è alto, perché è funzionale alla situazione stessa!
Psa alto Nell’esempio dell’uomo di mezza età fatto prima, non ho specificato che l’esame del Psa non è un esame qualsiasi, come la glicemia o l'ipertensione, ma un vero e proprio marcatore tumorale. Quindi ogni variazione del parametro fa accendere l’allarme rosso….
Il Psa indica l’attività metabolica della piccola e sensibilissima ghiandola prostatica e varia moltissimo in base a condizioni soggettive come l’età, l’attività fisica e quella sessuale.
Esistono anche altre condizioni che influenzano negativamente il suo valore: per esempio una recente eiaculazione, una esplorazione o una ecografia rettale, l’uso prolungato della bicicletta o della moto.
Il medico normalmente non prendendo in considerazione queste condizioni che non c’entrano nulla con la patologia, quando osserva l’innalzamento del Psa, parte con approfondimenti e accertamenti invasivi (biopsie, prostatectomie, ecc.).
Il senso biologico della prostata e quindi di qualsiasi sua manifestazione patologica, ha a che fare con il conflitto detto del «boccone sessuale».
Per cui impotenza o infertilità; disfunzione erettile; sentirsi rifiutato e/o indesiderato dalla compagna; tradito o solo il sospetto di tradimento, ecc.
Tutte queste condizioni, se vissute in maniera conflittuale, possono mettere sotto pressione l’identità e l’orgoglio maschile, andando a modificare la struttura fisica dell’organo in oggetto.
Il tutto perché la prostata è la ghiandola simbolo della "potenza" maschile…
Ferritina La ferritina è una proteina che può contenere fino a 4.500 ioni di ferro, per cui la sua funzione principale è l’immagazzinamento del prezioso metallo.
Il sangue rappresenta simbolicamente il “clan familiare”, il nucleo della propria famiglia, e non a caso si dice «sangue del mio sangue» riferendosi ai figli…
Questa proteina è presente ampiamente in fegato, milza, midollo osseo e tessuto scheletrico.
Il livello di ferritina nel sangue permette di valutare le riserve di ferro presenti nell’organismo: il patrimonio del sangue!
Simbolicamente il ferro rappresenta la «solidità», la «durezza».
Il senso biologico della ferritina alta ci dice che siamo in fase riparativa, cioè abbiamo risolto un conflitto di inadeguatezza o svalutazione, il cui “sentito” è per esempio: «non riuscire ad essere abbastanza solidi e inflessibili», oppure «non riuscire ad essere tutti d’un pezzo». L’inconscio usa la metafora del «ferro» per comunicare al cervello e al corpo qualcosa che ha che fare con il «duro metallo».
Se la ferritina invece è bassa indica seria e importante svalutazione, ma in fase attiva, quindi in pieno conflitto: le riserve di ferro sono state svuotate, per cui non c’è più la capacità di resistere e/o combattere.
Conclusione Gli esami proposti dalla medicina, con la scusa fittizia della prevenzione, sono sempre di più, ma il concetto di base è riuscire a comprendere il senso biologico delle alterazioni.
Detto questo va assolutamente ricordato che un esame non è l’Oracolo di Delfi.
Un freddo esame o un semplice numero nel cancro, è completamente diverso dal fatto di averlo il cancro, di viverlo!
Non esiste un solo test affidabile e perfetto nel cento per cento dei casi, e la dimostrazione sono le percentuali altissime di «falsi positivi» (l’apparecchio cioè vede qualcosa che in realtà non c’è) e di «falsi negativi» (la macchina non vede qualcosa che invece c’è).
I «valori di normalità» sono decisi a tavolino da “esperti” sulla busta paga delle case farmaceutiche, quindi in pieno conflitto d’interessi, e una serie di numeri non possono stabilire con esattezza matematica il nostro stato di salute o di malattia.
Le strumentazioni elettroniche per le misurazioni sono macchine costruite dall’uomo, per cui imperfette, con un tasso di errore intrinsecamente onnipresente. Un errore però, come spiegato prima, ha il potere di rovinare e sconvolgere la vita di una persona.
Infine ricordiamo che «LA PAURA UCCIDE PIU’ DELLA MALATTIA».
Per questo motivo a febbraio 2019 partirà un corso in 5 serate, organizzato dall’Associazione «Scienza e Arte della Salute», dedicato alla «Decodifica Biologica di organi e malattie», con l’intento di vedere le diagnosi e le malattie sotto una nuova luce, quella della consapevolezza.
Lo scopo quindi è fornire informazioni e conoscenze utili per diventare uomini liberi…
Per maggiori informazioni sul corso visita il sito www.artedellasalute.it
Per approfondire l’argomento “Attivazioni Biologiche”
http://www.attivazionibiologiche.info/articoli/esami-e-referti.html
Siamo in piena emergenza «pediculosi».
Per coloro che non masticano l’etimo, «pediculosi» deriva dal latino «pedicŭlus» (e il suffisso medico - «osi») che significa semplicemente infestazione di «pidocchi».
In pratica le teste dei nostri figli pullulano di questi piccoli ma fastidiosissimi parassiti.
Non passa giorno infatti che non arrivi un messaggio sui vari gruppi whatsapp (scuole e/o privati) su questa pericolosissima infestazione. Le mamme allarmate entrano automaticamente in «modalità panico», iniziando a comportarsi come un batteriologo del CDC di Atlanta in presenza di una epidemia di Ebola: con tanto di mascherina e guanti sterilizzano tutto quello che il piccolo untore ha toccato: federe del cuscino, coperte, lenzuola, asciugamani, guanti, berretto, ecc.
Il secondo livello è rappresentato dalla ricerca: mediante una lente d’ingrandimento comperata per l’occasione su Amazon, scandagliano ogni millimetro quadrato della cute, alla disperata ricerca di una qualche forma di vita aliena.
Il panico si trasforma in terrore quando uno qualsiasi dei membri della famiglia si gratta la testa, anche se i pidocchi non c’entrano nulla. Nessuno in casa può fare gesti inconsulti durante «l’emergenza»….
Poi nei momenti di tranquillità, le mamme-del-CDC iniziano a sondare la rete alla ricerca di rimedi chimici o naturali. E qui viene il momento più triste per i poveri bambini che subiscono ogni sorta di trattamento: spazzolature forzate, alternate a phonate alla massima potenza; dal puzzolente olio di neem, all’aceto di mele per passare all’olio essenziale dell’Albero del The e finire con una tristissima spalmata di maionese sulla testa, che si dice essere un rimedio della nonna che funziona.
Il momento è delicato e nessuno in casa, tantomeno l’uomo con i pantaloni, può fiatare perché quando il livello di allarme ben esposto sulla parete del frigorifero, da Charlie, Bravo, Alfa 3, Alfa 2 arriva ad Alfa1, la mamma diventa l’espressione manifesta della Legge Marziale.
Senso delle pediculosi Per comprendere il significato delle parassitosi, è necessario dimenticare la teoria del chimico francese Louis Pasteur, che va sotto il nome di «teoria dei germi» o «monomorfismo».
Una teoria divenuta dominante perché comoda all’Industria Chimico-farmaceutica e che da quasi due secoli sta facendo disastri. La realtà è che i microbi sono parte integrante della Natura e dell’organismo, non sono patogeni, ma al contrario sostengono e favoriscono i processi di guarigione.
Siamo costituiti da 1014 batteri di oltre 400 specie diverse. Detto in altri termini, per nove decimi l’uomo è fatto da germi.
Esattamente come le mosche e i vermi non sono la causa della spazzatura, così batteri e parassiti cercano un habitat, un terreno idoneo e adeguato per nutrirsi e riprodursi.
Lo ha dimostrato il medico batteriologo francese Antoine Bechamp, contemporaneo di Pasteur: «il microbo non è nulla se paragonato al terreno». Quindi germi e parassiti sono delle forme viventi che si manifestano e proliferano nel corpo durante lo sviluppo di particolari processi fisiologici, simbiotici con un tessuto di determinata origine embriologica.
I pidocchi Perché in una stessa classe o in una famiglia i bambini o figli possono avere i pidocchi, ma quasi mai tutti insieme o allo stesso modo? E perché qualcuno se li «becca» ogni volta e qualcun altro mai?
I pidocchi non saltano da una testa all'altra, possono certamente transitare temporaneamente ma si annidano e proliferano abbondantemente SOLO nella testa del bambino che vive la percezione ripetuta di «non sentirsi accarezzato» da mamma e papà, per cui la cute del cuoio capelluto è in una continua altalena di fasi attive e soluzioni.
Siamo in presenza dei tessuti ectodermici del neoencefalo, per cui i pidocchi si sviluppano all’inizio della fase PCL-A, cioè della risoluzione del conflitto.
L’epidermide della cute è formata da sette strati.
Se il bambino vive il «conflitto di separazione» da mamma e papà, perché non viene accarezzato e coccolato come lui vorrebbe, la corteccia si irrita creando una riduzione della cute (piccoli «buchi») in modo da «allargare» il tessuto con lo scopo di sentire meglio il contatto che è venuto meno con mamma e papà.
In questa fase non ci sono sintomi, non si sente nulla.
Quando si va in risoluzione perché avviene finalmente l’anelato contatto, l’epidermide va in riparazione e avviene la ricostruzione del tessuto con riepitelizzazione.
Esattamente SOLO in questa fase possono attecchire i pidocchi perché, in quanto parassiti, si nutrono proprio degli strati di epitelio che si staccano dalla cute. Le controprove sono diverse, per esempio un bambino che non vive in casa il «conflitto di separazione» non potrà mai predisporre il terreno ai pidocchi. Capita anche che lo stesso bambino alterni il fastidio, in base proprio all’oscillazione di questa percezione: un figlio di genitori separati che sente fortemente la separazione dalla mamma, quando sta con lei ha i pidocchi (fase di soluzione), e quando sta con il papà non ne ha, perché è in fase attiva di separazione… Le continue recidive creano situazioni difficili da gestire e complesse da uscirne.
Conclusione Ovviamente quando il parassita prende il sopravvento, crescendo a dismisura e creando disturbi e fastidi, bisogna intervenire: dall’asportazione meccanica ai vari rimedi, meglio naturali.
Ma è di fondamentale importanza per tutti comprenderne il senso biologico, altrimenti non se ne verrà fuori.
Ci viene in aiuto il dizionario dei sinonimi perché il termine «pidocchio» indica anche una «persona attaccata al denaro», ma in senso lato una persona «avara», «tirchia».
In questo caso, avara e tirchia di cosa? Di carezze, coccole e affetto!
I parassiti sono un sintomo di un processo biologico in corso e rappresentano la cartina al tornasole della nostra società tutta concentrata su preoccupazioni affaristiche ed economiche; in cui i potentissimi mezzi di comunicazione (facebook, whatsapp, ecc.) ci stanno allontanando, facendo perdere il contatto e le relazioni vere.
Il sintomo e la manifestazione della pediculosi ci insegnano e indicano (purtroppo a spese della testa dei nostri figli) la strada da intraprendere per migliorarci ed evolvere.
Non credete: verificate!
Per approfondire
"Anche i parassiti hanno il loro senso biologico: quando, come e perché" https://magazine.5lb.eu/2014/09/parassiti-hamer-pidocchi-5098.html?m=1
Si chiama «campo estivo di Google», o più semplicemente «The Camp», ma attenzione: non è un grest per bambini, ma per “piccoli” miliardari, alti dirigenti web, attori, cantanti e premi Nobel.
Con trombette e cotillon si sono riuniti per tre giorni dal 5 al 7 agosto 2016 in Sicilia nel lussuoso albergo Verdura Golf & Spa Resort. Riservatezza totale per gli oltre trecento illustri ospiti che atterrati all’aeroporto di Palermo con jet privati sono stati poi trasferiti in elicottero nella suddetta struttura.
Tra i partecipanti: CEO di grandi imprese della rete come eBay, Uber, Google, SpaceX, Tesla, rappresentanti del mondo della finanza, cantanti, attori e diversi giornalisti. Tra gli ospiti italiani Jovanotti, Lapo Elkann (onnipresente al Club Bilderberg), l’amministratore di Vodafone Vittorio Colao (presente anche lui a giugno 2018 al meeting del Club Bilderberg di Torino) e l’imprenditore turistico pugliese Aldo Melpignano.
Ufficialmente lo scopo dell’incontro era: scambiarsi idee su argomenti di scienza, tecnologia, affari, arti e cultura. Temi che andavano dall’allungamento della vita umana, alla progettazione delle città del futuro.
Naturalmente oltre a simili argomenti impegnativi, nel pomeriggio gli invitati potevano divertirsi con intrattenimenti e sport come vela, flyboard, quadski, paddleboard, golf, bici e molto altro ancora.
Anche in questi incontri, esattamente come in quelli del Club Bilderberg, è vietatissimo registrare audio e video, per cui nessuno sa con esattezza cosa si siano detti in quei giorni.
Qualcosa ha fatto trapelare, seppur in maniera inconsapevole, Jovanotti…
Ed in effetti il quadro generale sta prendendo forma, proprio grazie alle esternazioni del cantante.
Nell’ultimo periodo, tra inviti e dichiarazioni molto ambigue, Jovanotti dimostra di essere stato cooptato da un certo tipo di Sistema...
Firenze, 3 giugno 2015
Ospite d’onore all’Università dell’ateneo toscano, Jovanotti si è lasciato sfuggire alcune frasi molto intriganti.
Ecco le esatte parole: «…Ad un summit segret…ehm…privato, molto molto esclusivo. Non posso parlare liberamente perché era un incontro “off the record”, ovvero era un incontro a porte chiuse, senza nemmeno la connessione internet. Di fatto è stato molto interessante, c’erano premi Nobel, amministratori delegati di multinazionali, aziende farmaceutiche, tecnologiche, ingegneri, attivisti dei diritti umani, femministe, c’era perfino il capo della Banca mondiale, ma nessun politico. Non c’era un politico. Perché non c’erano i politici? Io l’ho domandata questa cosa: perché non servono! In questo ambito la politica non è importante».
Il summit segreto a cui si riferisce Jovanotti è ovviamente “The Camp” del colosso Google.
Dopo questo incontro ancora più inquietanti sono le sue affermazioni durante un concerto.
Bologna, 14 aprile 2018
Al mega concerto di Bologna, Jovanotti fa comprendere chiaramente che, da giovane ribelle e contestatore quale era, si è trasformato in uno dei tanti megafoni ufficiali del Sistema.
Sul palco il 14 aprile (in un periodo molto caldo dal punto di vista politico) le sue affermazioni su vaccini e Fake News sono molto tristi e inequivocabili.
(video di 36 secondi https://www.youtube.com/watch?v=PUCEdwf30ok ).
Ecco le sue parole: «Io posso fare una ricerca su internet ma c’è gente che ha dedicato la vita allo studio delle malattie, allo studio delle cure. Queste persone che hanno passato la vita allo studio della medicina, che è faticoso, io non credo che siano lì per fregare il prossimo...si fanno le ricerche su internet ma poi ci si affida a chi ne sa di più».
Questo profondissimo discorso era corredato da immagini gigantesche proiettate sul megaschermo!
La domanda sorge spontanea: come mai Jovanotti, durante un suo concerto prende una posizione così schierata? Posizione che ovviamente va contro la sua stessa natura?
Jovanotti e la strana afonia
Come diceva il grande Carl Gustav Jung: «Tutto quello che non portiamo in coscienza ci ritorna».
E sembra proprio che a Jovanotti stia ritornando indietro qualcosa.
Attenzione alle date…
Il 14 aprile il cantante fa quel tristissimo spot sui vaccini a Bologna e … dopo più o meno un giorno gli viene un misterioso edema alle corde vocali che causa il rinvio della data successiva del 16 aprile.
Molto interessante come coincidenza, vero? Cos’è successo? Come mai una laringite, che indica «spavento»? Per quale motivo è «rimasto senza parole»?
Non ci è dato sapere se nei giorni successivi al concerto egli ha avuto anche una leggera bronchite, perché se ciò fosse avvenuto, sarebbe la prova che il cantautore prima di essere stato spaventato ha subito - in maniera più o meno velata - una minaccia…
La laringe si attiva con lo spavento, mentre i bronchi si attivano con la minaccia.
Secondo le straordinarie «Leggi Biologiche» l’edema delle corde vocali con conseguente afonia è un processo infiammatorio che va a «riparare» una situazione nella quale si è provato uno spavento...qualcosa che ha «lasciato senza parole». Il sentito biologico (che precede lo stato coscienziale) è esattamente questo: un sussulto che attiva l’epitelio della laringe per permettere di «tirare dentro più aria per poi gridare più forte».
Quando arriva lo spavento la persona si sente ammutolita, senza parole, senza fiato.
E basta una semplice telefonata per innescare il tutto…
Poi finalmente con il concerto si rimuove l’origine dello spavento, cioè quello che è stato imposto e/o minacciato, e la laringe va in «riparazione» creando edema e lasciando «senza parole» (esattamente la sensazione provata al momento del trauma).
Jovanotti stesso ha pubblicamente affermato che è la prima volta in assoluto che gli capita qualcosa del genere in carriera, forse perché è la prima volta che viene minacciato e obbligato a dire alcune cose?
Come venire fuori da questa soluzione?
Semplice: se Jovanotti è stato cooptato da un certo tipo di Sistema e questo gli sta imponendo qualcosa che crea conflitti, mettendo così a repentaglio la sua voce, non gli rimane altro che una terapia biologica e sensata: urlare al mondo quello che sta succedendo, esternando il vissuto, e facendo capire ai fans che non è stato comprato del tutto…