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I dati che viaggiano su internet non sono sicuri e possono essere intercettati da chiunque si trovi sul loro percorso. Questa è la premessa: la sicurezza nel web non esiste!
Per fortuna possono venirci in aiuto le VPN (Virtual Private Network), cioè delle reti private virtuali che garantiscono privacy, anonimato e sicurezza attraverso un canale riservato (tunnel).

Il termine “virtuale” sta a indicare che tutti i dispositivi appartenenti alla rete non devono essere necessariamente collegati ad una stessa rete LAN locale, ma possono essere dislocati in qualsiasi punto del globo.
Una VPN quindi è un servizio che può essere utilizzato da chiunque per criptare il traffico internet e proteggere la propria identità online.
A nessuno piace essere spiato, per non parlare del rischio che i propri dati personali vengano trafugati o che la propria identità utilizzata per truffe e raggiri.
Navigare senza una rete privata virtuale significa essere costantemente in pericolo.

Il funzionamento è semplice: quando si accede a un sito web il fornitore di servizi internet riceve la richiesta e reindirizza l'utente alla destinazione desiderata. Ma quando ci sii connette a una VPN, questa reindirizza il tuo traffico internet attraverso un server virtuale prima di inviarlo a destinazione. Si può così selezionare in qualsiasi parte del mondo uno dei server messi a disposizione da un servizio VPN e questa cambia l’indirizzo IP e maschera la nostra posizione virtuale. In pratica navighiamo nascondendoci da qualche altra parte.

VPN e sicurezza
Purtroppo le VPN non sono tutte sicure. Capita spesso infatti che le reti virtuali non solo siano lente ma che controllino anche i nostri dati!
Le VPN funzionano costringendo tutto il traffico in entrata e in uscita da un device (desktop, portatile, smartphone, tablet) a passare attraverso una connessione criptata e a un server esterno prima di collegarsi a qualsiasi sito web. Questo dovrebbe impedire a chiunque di tenere traccia dei siti internet visitati. Il compito della VPN è anche quello di mascherare il nostro indirizzo IP di origine, utilizzando quello del server VPN o di un altro punto di uscita, aggirando così i blocchi di geolocalizzazione e della censura.

Purtroppo alcune VPN, soprattutto quelle gratuite, spesso si rivelano delle trappole perfette per ottenere proprio quello che volevamo evitare: i nostri dati.
Circa il 20% dei client appartenenti ai maggiori servizi VPN sono soggetti a questi bug che consentono di essere controllati.
Se utilizziamo una VPN, l’IP attraverso il quale effettuare le transazioni dovrebbe essere quello del server dietro cui ci “nascondiamo”, ma questi bug permettono di risalire all’IP assegnatoci dal nostro provider, facendo saltare la copertura e rendendo molto più agevole risalire alla nostra identità.

Ecco alcune soluzioni interessanti.

Browser vulnerabili (web RTC abilitato in maniera predefinita)
Brave, DuckDuckGo, Edge, Epiphany, Firefox, Google Chrome, Internet (Samsung Browser), Opera, Safari, Vivaldi

Questi programmi di navigazione appena visti non vanno male, ma bisogna impostare la configurazione ad hoc, perché di default hanno dei bug.

Browser non vulnerabili (web RTC abilitato in maniera predefinita)
Internet Explorer, Konqueror, NetSurf, Tor Browser

VPN vulnerabili
Astrill, Betternet Addons (Browser Plugin), BlackVPN, ChillGlobal, CyrenVPN, Glype, hide-me.org, Hola!VPN, Hola!VPN Chrome Extension, Hoxx VPN (firefox Browser Addons), HTTP PROXY in browser that support Web RTC, IBVPN Browser Addon, PHP Proxy, phx.piratebayproxy.co, psiphon3, SmartHide Proxy, SOCKS PROXY on browsers with Web RTC enabled, SumRando Web Proxy, TOR as PROXY on browsers with Web RTC enabled, Windscribe Addons (Browser Extension/Plugin)

Tra tutte le altre VPN molte sono sicure (diciamo quelle a pagamento) altre non è stato possibile testarle, per cui rimane il dubbio. Il mio consiglio spassionato è quello di investire qualche soldino, perché la sicurezza in Rete non ha prezzo. Personalmente avendo già il servizio email della società svizzera Proton, ho implementato anche la loro VPN.
Per esempio anche Mozilla (Firefox) ha reso disponibile in Italia il proprio servizio VPN a soli 4.99 euro al mese. Il suo funzionamento si basa su una rete globale di (oltre 400 in 30 Paesi).

VPN sicure
AirVPN, AnonVPN, Anonymizer, AutoVPN, Avast Secureline, Avira Phantom VPN, AzireVPN BeeVPN, Betternet, Blockless, BolehVPN, Boxpn, BTGuard, CactusVPN, Celo, CryptoStorm, CyberGhost, Disconnect.me, EarthVPN, Encrypt.me, ExpressVPN, FinchVPN, flter.me VPN, FlyVPN, Freedome, FrootVPN, GetFlix, Hide My IP, Hide.me, HideALLIP, HideIPVPN, hideman.net, HideMyAss, HideMy.name, Hotspot Shield, IBVPN, IntroVPN, Ipinator, Ipredator, IPVanish, Ironsocket, Ivacy, IVPN, LiquidVPN, Mullvad, NordVPN, OctaneVPN, Opera (Browser) VPN, OverPlay, oVPN.com, Perfect Privacy, Private Internet Access, PrivateTunnel, PrivateVPN, ProtonVPN, ProXPN, Proxy.sh, PureVPN, Qnap NAS, RA4W VPN, RootVPN, SaferVPN, SecureVPN.com, SecureVPN.to, SecurityKISS, Seed4.Me, ShadeYou, SlickVPN, SmartHide, Steganos, StrongVPN, SumRando VPN, Surfeasy, Surfeasy Addons, SwitchVPN, Synology NAS, Tails, TigerVPN, TopVPN, Torguard, TorVPN, Trust.Zone, TunnelBear, TunnelBear Addons, Tunnelr, Unblock VPN, VPN Gate, VPN Unlimited, VPN.ac, VPNArea, VPNbook, VPNJack, VPNSecure, vpnstaticip.com, VPNTunnel, VyprVPN!, WASEL Pro, Windscribe VPN, WiTopia Personal, WorldVPN, X-VPN, zenmate.com Addons, zenmate.com VPN, zenvpn.net, ZoogVPN, ZorroVPN.

Marcello Pamio

Con un lavoro paziente di oltre 300 anni, i nostri mandriani vogliono raggiungere l'obiettivo che si erano prefissati fin dall'inizio della civiltà: la super colonia dei Sapiens-imenotteri da spremere e schiavizzare.
Per fare questo sono necessari alcuni importanti passaggi, come hanno indicato i Saggi di Sion e lo stesso Conte Kalergi più recentemente. Devono distruggere definitivamente:

- la famiglia e la società;
- ogni forma di identità individuale;
- la spiritualità e le religioni.

Ottenendo finalmente il formicaio planetario: 9-10 miliardi non-individui abbandonati a se stessi, nomadi e senza radici, senza identità, senza sesso, senza religione, fragili fisicamente e psicologicamente, non più in grado di pensare e agire autonomamente, strumenti perfetti nelle mani della etnia dei SuperSapiens e della loro satanica orrenda cultura di morte.

Scomparsa definitiva della famiglia naturale
Come abbiamo visto tre secoli sono stati sufficienti a devastare prima e distruggere completamente poi l'unica vera società umana: la famiglia naturale! Anzitutto con la cultura, attraverso una serie di passaggi ai quali ogni volta hanno inneggiato euforicamente i goym (sub-umani), incapaci per natura di rendersi conto del precipizio nel quale venivano sospinti.
Un’impressionante e scientifica sequenza di ideologie:

- illuminismo per allontanare la spiritualità e combattere la religione;

- materialismo ateo per far trionfare egoismo ed edonismo;

- comunismo e capitalismo, ideologie e culture innaturali e apparentemente in antitesi, che negano la sacralità dell'individuo per rivolgersi esclusivamente alle masse;

- femminismo per allontanare le donne da loro ruolo naturale di mogli e madri;

- rivoluzione sessuale, aborto, divorzio per escludere la funzione riproduttiva del sesso focalizzandola esclusivamente sul piacere;

- guerra tra i sessi, uomo e donna non più complementari ma nemici;

- esaltazione dell’omosessualità e della transessualità per escludere una volta per tutte la funzione riproduttiva;


Nei prossimi anni il colpo di grazia verrà da fecondazione artificiale e uteri cibernetici, clonazione, chimerismo, DNA-editing, togliendo alla famiglia l'unica ragione fisiologica di esistere perché procreazione, cura, educazione, rifugio, protezione dei figli non riguarderanno più i post-umani ma le macchine sotto l'imperio del potere centrale della super Colonia
Mai più madri, padri, linee di sangue. Inutili, obsoleti scomparsi per sempre.
Il formicaio perfetto...

La transumanza della mandria africana
L'ONU, governo ombra dei Mercanti usurai, aveva previsto questa politica fin dal 2001 (anche se esistono documenti che ne parlano già dagli anni Settanta) e anche nei prossimi decenni continuerà a spingere immense mandrie africane verso l'Europa: forza lavoro giovane per lo sviluppo economico e meticciato per affogare l'eccellenza cognitiva occidentale nella sub-umanità africana, ma soprattutto per un motivo banale e pratico, la popolazione africana sta aumentando in maniera esponenziale e il continente nero non ha risorse sufficienti a sostenerla (risorse che servono a noi Occidentali). Se questa tendenza non sarà arrestata sarà la fine della nostra civiltà, esaltata oggi da milioni di imbecilli che inneggiano all'accoglienza senza rendersi conto delle conseguenze: criminalità, violenza, degrado, scomparsa definitiva delle etnie europee.

I numeri delle Nazioni Unite parlano da soli: nel 1900 in Europa viveva il 35% della popolazione mondiale in Asia il 52% e in Africa solo lo 8%. Con l'attuale tasso di fertilità, nel 2100 l'Europa scenderà al 1,8%, l’Asia al 35% e l'Africa esploderà fino al 55%: ovvero 4,4 miliardi di persone, 40% delle quali avrà meno di 15 anni.

L'Italia in particolare dovrà accogliere 120 milioni di immigranti per una popolazione complessiva di 194 milioni di unità di cui il 79% africani e loro discendenti...

La cultura della morte
Mentre l'umanità vera è naturalmente portata all'empatia verso ogni essere vivente, i nostri satanici mandriani nel loro disprezzo per la vita conoscono una sola cultura, la cultura della morte. Il prossimo futuro ci porterà i frutti finali di questa perversa religione:

- eugenetica (già in atto in varie parti del mondo) per sopprime i feti portatori di patologie;

- aborto al nono mese di feti sani, fino a un attimo prima del parto;

- aborto post-natale di bambini con malattie genetiche, chiamasi infanticidio;

- eutanasia sociale al sessantesimo anno di vita, quando superata l'età produttiva e riproduttiva il post-umano sarà solo di peso alla società;

- eutanasia spontanea con la suicide-machine già in commercio per togliere allo Stato anche questa dolorosa incombenza...

Tratto dal libro "Benvenuti all'inferno" di Giovanni Angelo Cianti, EVO edizioni

Marcello Pamio

È in atto - e sarà compiuto entro i prossimi 20 - 30 anni un mostruoso complotto che con la frode, l’inganno, la menzogna, la manipolazione di dati e statistiche, e la violenza, vuole annientare l’umanità e distruggere il pianeta.
Stiamo infatti assistendo alla realizzazione di tale progetto, messo in atto da governi di burattini goym. Gli scopi sono:

- Distruggere la salute umana, la biodiversità e l'ambiente;

- Realizzare una diluizione sociale di un meticciato che affogherà nella sub-umanità africana l'intera cultura, religione e civiltà occidentali, creando una popolazione informe dalle inesistenti capacità cognitive;

- Eliminare ogni residua forma di identità distruggendo la famiglia e i valori, con fecondazione e uteri artificiali, clonazioni e creazioni di chimere uomo-animale. Post-umani senza radici, ne identità che diverranno merce, bene di consumo;

- Distruggere la base di ogni forma di vita: la fotosintesi clorofilliana delle piante, con un aerosol stratosferico (le cosiddette scie chimiche), in nome dell’inesistente Global warming. Il tutto per lasciare spazio a “cibi” clonati e geneticamente manipolati;

- Creare una gabbia planetaria di onde elettromagnetiche che ingloberà uomini e cose rendendo gli umani, grazie alle nanoparticelle inoculate con i vaccini, marionette telecomandate.

Virus e nanoparticelle metalliche nelle vaccinazione
Nel 2017 arriva la distopica Global Health Security Agenda gestita dai vari psicocriminali quali George Soros, Bill Gates, Rockefeller, proprietari di Big Pharma, conseguente al Global Vaccine Action Plan 2011- 2025 dell'ONU che prevede la vaccinazione obbligatoria per tutto il mondo.

I vaccini contengono nanoparticelle metalliche (alluminio, mercurio e grafene) che hanno la peculiarità (lipofila) di depositarsi nei corpi grassi, in particolare nel sistema nervoso e nel cervello.

Geoingegneria e aerosol stratosferico
La ionizzazione dell'atmosfera con nanoparticelle di alluminio e altri metalli non solo amplificherà la trasmissione di onde elettromagnetiche, ma con la ricaduta al suolo, percolando nel terreno e nelle falde freatiche, entrerà nella catena alimentare di piante, animali umani inglobando tutto il mondo vivente nella rete 5G.

5G: rete elettromagnetica mostruosa che avvolgerà l'intero pianeta!

Servirà a creare “l'internet delle cose” capace di mettere in connessione un milione di soggetti/oggetti per km quadrato. L'enorme massa di dati che sarà in grado di veicolare però ha forti limiti di distanza e di penetrabilità. Costruzioni, pioggia e fogliame ad esempio ne impediscono la diffusione, e le superfici metalliche la possono riflettere. Per questo si dovrà creare una immensa rete di ripetitori/antenne da piazzare ogni 60-100 metri a formare una rete fittissima per trasmettere i segnali.

Umani, animali e piante saranno non solo bersagli di questo meccanismo demoniaco, ma anche e soprattutto amplificatori del sistema.

La nostra pelle non è uno scafandro inerte, bensì il tessuto terminale del sistema nervoso (interamente ricoerta di organelli esterocettori, capillari, dotti linfatici e soprattutto dotti sudoripari) tutto in diretta connessione con il cervello: perfetti amplificatori di segnali elettromagnetici. L'effetto del riscaldamento molecolare prodotto dalle microonde influenza il metabolismo, gli ormoni, il DNA, l'antibiotico resistenza dei batteri e lo stesso cervello!

Nell'immediato futuro quando il sistema 5G consentirà l'internet delle cose, le “cose” saremo proprio noi, oramai post-umani...

Il 5G lavorerà in congiunzione con l'internet delle cose cancellando ogni oggetto materiale presente - umani compresi - ciascuno dei quali sarà un ripetitore grazie a microchip, a nano-particelle inalate oppure inoculate con i vaccini.
Una immensa, spaventosa griglia di controllo che coprirà tutto il pianeta cui nessuno potrà sottrarsi!
Influirà col Brain hacking da remoto sulla nostra struttura energetica alterandola a comando, sui nostri sentimenti, emozioni e comportamenti rendendoci burattini tecnologici...

Tratto dal libro "Benvenuti all'inferno" di Giovanni Angelo Cianti

Serie televisiva dedicata allo scandalo oppioidi

Purdue Pharma è una società farmaceutica americana fondata nel 1892 dai dottori John Purdue Gray e George Frederick e acquistata nel 1952 dai fratelli Raymond e Mortimer Sackler.
La famiglia Sackler ha gestito l’azienda: tre dei sette figli di Mortimer, i due di Raymond e uno dei suoi nipoti hanno ricoperto ruoli nel consiglio direttivo.
A maggio del 1987 la FDA approva MS Contin (solfato di morfina) ed è la prima formulazione di un antidolorifico oppioide che consentiva la somministrazione ogni 12 ore invece delle canoniche 4-6 ore.
Nel dicembre 1995 viene approvato l’OxyContin della Purduecon una etichetta unica nel suo genere. In pratica secondo l’FDA la formulazione a rilascio controllato avrebbe comportato un minor potenziale di abuso poiché il farmaco sarebbe stato assorbito lentamente e non ci sarebbe stato un "rush" immediato o uno sballo che avrebbe promosso l’abuso.
Meno dell’1% di dipendenza: cosa ovviamente falsa!
L’etichetta avallata fu però il grimaldello usato da uno spietato e criminoso marketing volto a convincere la classe medica, da sempre restia a prescrivere oppioidi
L’etichetta della FDA ha cancellato ogni remora...

Come spacciare gli oppioidi?
I farmaci oppioidi sono usati nella gestione del dolore. Sintetizzati agli inizi del Novecento, la loro diffusione risale come abbiamo detto agli anni Novanta.
Gli spietati gestori della Pardue non volevano però convincere i medici a prescrivere la loro molecola solo per i dolori gravi, ma anche per dar sollievo al dolore leggero e cronico, e non avendo l’annoso problema della dipendenza lo si sarebbe potuto usare anche per un lungo periodo.
Grasso che cola per gli assatanati dei Sackler.

La strategia di marketing purtroppo funzionò e l’OxyContin si diffuse capillarmente, non solo tra i malati ma anche tra gli amici e i familiari, compresi i figli adolescenti dei pazienti che lo usavano.
Aiutò campagne televisive mirate ai pazienti sofferenti con messaggi altamente fuorvianti.
Presto si sviluppò anche un mercato nero perché la gente diventava dipendente, e i medici per tornaconti personali iniziarono ad abusare delle prescrizioni...

La realtà è tristissima: l’ossicodone, esattamente come tutti gli oppioidi, creava enormi problemi di dipendenza. Un paziente lo prendeva per alleviare i dolori e si ritrovava tossicodipendente.
Le morti per overdose negli Stati Uniti sono diventate frequentissime negli ultimi vent’anni: si stima dal 1999 oltre 800.000!

Scandalo Pardue Pharma
Lo scandalo è venuto alla luce grazie ad un’inchiesta giornalistica del New York Times e a due cause legali nello Stato di New York e nel Massachusetts. L’accusa pesantissima: la Purdue Pharma ha tratto profitto curando una dipendenza che lei stessa aveva contribuito in maniera determinante a creare. L’epidemia degli oppioidi, una delle più gravi piaghe sociali ad aver colpito gli Stati Uniti negli ultimi trent’anni. Da noi in Italia quasi non se n’è parlato, ma in America è stato centrale nel dibattito pubblico americano.

Va detto che la Purdue non è certo l’unica casa farmaceutica colpevole di simili crimini: sono almeno 22 i produttori di oppioidi finiti nel mirino di azioni legali avviate in America da stati, contee e città per la crisi degli oppioidi. Una delle più famose è sicuramente stata la Johnson & Johnson.

Purdue Pharma e la famiglia Sackler
Attualmente la casa farmaceutica Purdue sta affrontando circa 2000 cause legali negli Stati Uniti, molte di queste si sono concluse nel 2007 in un processo federale, dove la società ha dovuto dichiararsi colpevole di aver ingannato dottori, pazienti ed enti di controllo sui rischi di dipendenza e di abuso dell’ossicodone. Pagò 600 milioni di dollari di multe e risarcimenti.
L’esempio arrivò dalla Johnson&Johnson che dovrà risarcire 572 milioni di dollari per una aggressiva promozione di antidolorifici da oppioidi (Nucynta e Duragesic)
Dopo la condanna alla J&J, la Purdue Pharma ha negoziato un accordo da 12 miliardi negli Usa. La condotta della casa farmaceutica, ha stabilito il tribunale dell’Oklahoma, è stata responsabile di un’epidemia di dipendenza da oppioidi. Il paese è uno degli stati più colpiti dalla crisi degli oppioidi e i numeri non lasciano spazio a dubbi: fra il 2015 e il 2018 sono state prescritte 18 milioni di ricette per oppioidi, una cifra elevata considerato che la popolazione è solo di 3,9 milioni di persone.

Dal 2000 circa 6.000 residenti sono morti per overdose di oppioidi. Una strage silenziosa!
Nel 2019 la Pardue Pharma ha però dichiarato bancarotta, per cui non pagheranno, nonostante la rivista Forbes stimi il patrimonio della famiglia Sackler a circa 13 miliardi di dollari. Infine secondo la procuratrice dello stato di New York Letitia James la Pardue ha usato conti in Svizzera per trasferire circa un miliardo di dollari…

Il caso McKinsey
Un altra importante società che ha giocato un ruolo cruciale nello scandalo degli oppioidi è la società statunitense di consulenza McKinsey, che ha patteggiato 573 milioni di dollari con 47 stati per aver spinto la vendita dell’OxyContin.

Tra i consigli dati alla casa farmaceutica anche il modo di contrastare messaggi contro il farmaco di madri di ragazzi vittime di overdose.
Lo ricordo nuovamente: stiamo parlando di un fenomeno inquietante: si calcola che ogni giorno solo negli Usa 130 persone muoiano per overdose di questi farmaci, il cui fatturato annuo sfiora gli 80 miliardi di dollari!

Secondo il New York Times, McKinsey lavorò con Purdue suggerendo di concentrarsi sulla vendita delle lucrative pillole ad alto dosaggio anche dopo che la casa farmaceutica si dichiarò colpevole nel 2007 dell’indagine federale. Per molti anni McKinsey ha suggerito diverse tecniche per aumentare le vendite di OxyContin e quindi i profitti. Nel 2009 consigliò ad esempio di enfatizzare che “gli oppioidi riducono lo stress e rendono i pazienti più ottimisti e meno isolati”.
Nel 2013, il governo federale aveva raggiunto un accordo con Walgreens, la catena di farmacie, per contrastare le prescrizioni illegali di oppioidi. Le vendite di farmaci come l’OxyContin avevano iniziato a diminuire e a quel punto McKinsey ha raccomandò a Purdue di “fare pressioni sui vertici di Walgreens per allentare la stratta sulle prescrizioni”.

Anche le tecniche di “marketing innovativo” sono uscite dal cilindro della McKinsey: rimborsi ai venditori per ogni overdose, concedendo ai distributori uno sconto per ogni overdose di OxyContin attribuibile alle pillole che vendevano. Per McKinsey, e più in generale per il mondo della consulenza, si tratta di un precedente molto pericoloso. La società Usa per decenni è riuscita a schivare la responsabilità legale anche in caso di veri e propri disastri come Enron, di cui McKinsey era consulente.
E’ bene ricordare di chi stiamo parlando: la McKinsey è la società di consulenza dietro la riforma sanitaria italiana, ha formato i quadri dell’epoca, ha istruito per bene la d.ssa Giulia Grillo e oggi consiglia il governo nel Recovery Plan…

Conclusione
Il caso degli oppioidi in America rappresenta solo la puntina esterna di un iceberg mostruoso e gigantesco sotterraneo. Un meccanismo diabolico e perverso che dimostra in maniera inequivocabile che all’industria chimica la salute delle persone interessa meno di zero!
E’ la prova provata, la pistola fumante che Big Pharma guarda esclusivamente gli interessi economici, il business e le quote azionarie. Se per far diventare blockbuster (campione di incassi: superare la soglia del miliardo di dollari di fatturato in un anno) un farmaco serve creare una epidemia di dipendenze e/o assassinare centinaia di migliaia o milioni di persone, no problem: la meta viene prima di tutto!
Il problema è che questi criminali, che sfornano anche i vaccini e sieri genici, sono viste come le società che salveranno l’umanità...

Dopesick - Dichiarazione di dipendenza
Consiglio vivamente di guardare la serie televisiva Dopesick - Dichiarazione di dipendenza. Una serie arrivata in Italia il 12 novembre 2021: una unica stagione di 8 episodi.
Grazie alla tenacia della giornalista Beth Macy e alla lungimiranza del regista e sceneggiatore Danny Strong si è potuto raccontare in tv l'origine di una guerra invisibile che finora ha ucciso quasi 800.000 persone, bambini inclusi...

Tor è stato a lungo considerato il miglior metodo per navigare anonimamente e iniziare a usarlo è molto facile!
Analogamente a una VPN, Tor (The Onion Router) invia il traffico attraverso tunnel criptati, offuscando gli indirizzi IP degli utenti.
Tor, però, non è di proprietà di un’azienda. Chiunque può ospitare uno dei suoi nodi e connettersi gratuitamente senza registrarsi.
Le sue connessioni, dette circuiti, passano per almeno tre nodi Tor e ciascuno accede ad un livello di criptazione per scoprire il successivo. Non c'è quindi correlazione tra il primo e l'ultimo nodo.
Tor viene usato sia come intermediario per i servizi Web standard, sia per accedere ai suoi servizi nascosti con il nome di dominio .onion.

Molti utenti con scopi diversi
Si sente spesso parlare del fatto che Tor viene usato a scopi criminali.
Sicuramente viene sfruttato da malviventi, ma anche per moltissimi altri scopi del tutto legittimi. Il sito di BBC News, per esempio, è bloccato nei paesi che vogliono che i loro cittadini abbiano accesso solo alle informazioni del regime. Per questo dal 2019 la BBC ha un servizio Tor.
Anche Facebook, che pure è bloccato in alcuni paesi, è su Tor. Va però detto che loggarsi a servizi come Facebook e Google compromette in parte l'anonimato dell'utente. I cookie per il tracciamento delle pubblicità (ad-tracking) e i pulsanti di Like e Share vi seguono infatti sia che usiate una VPN sia Tor. Ma si possono evadere…

Tornando a Tor, andate all'indirizzo www.torproject.org/download e scaricate Tor Browser.
Ovviamente la versione per Linux. Estraetelo e poi eseguite il file del desktop in modo da aggiungerlo al vostro menu delle applicazioni.
Se non volete avere una versione statica del browser sul vostro computer potete aggiungere il repository Debian (è sconsigliato utilizzare l'edizione presente in quelli di Ubuntu).
Premete il pulsante Connect per collegarvi a Tor. Ci vuole qualche secondo ma non dovreste avere problemi neanche se usate un firewall. In alcuni paesi i relay Tor pubblici sono bloccati, ma ci sono modi per accedervi comunque.

Nella pagina delle impostazioni di Tor potete scegliere di usare un bridge router ossia uno dei nodi semi-pubblici.
Sono molto più difficili da bloccare perché non ne esiste un elenco completo. Una volta connessi, visitate il vostro sito preferito. Scoprirete così il principale svantaggio di Tor, ossia il fatto che è lento, a volte eccessivamente. Tutta la banda che sfrutta è di fatto donata, quindi cercare di usarla per attività che richiedono un passaggio di dati significativo, come per esempio lo streaming video, è considerata un'azione scorretta. D'altro canto se usate YouTube, dato che dovete fare il login per vedere i video, di fatto comunicate a Google che state usando Tor.

Il motore di ricerca potrà poi usare questa informazione per i suoi contenuti pubblicitari. Uno dei principali vantaggi di una VPN rispetto a Tor è proprio la possibilità di offrire più velocità. Ancora una volta, però, dovete sceglierla bene, in modo che non imponga limitazioni di banda.

La scelta tra Tor e VPN
Il confronto tra VPN e Tor si estende anche ad altre aree. È ben noto che in Tor esistono dei nodi di uscita ostili. Gli exit node sono l'ultimo passaggio prima che il traffico lasci la rete e venga indirizzato alla risorsa richiesta. Se l'utente accede a un servizio Tor, ossia a un indirizzo .onion, i nodi di uscita non vengono utilizzati. Altrimenti possono vedere a che dominio accedete, come potrebbe fare un provider VPN se non avesse attivata l'opzione no-log. A differenza delle reti virtuali, però, l'exit node non conosce l'indirizzo IP dell'utente.

Si torna quindi al tema della qualità del provider VPN che usate: un nodo di uscita malevolo è meglio di una rete virtuale privata di cui non potete fidarvi completamente. Se volete trovare altri siti Tor, un buon punto di partenza è The Hidden Wiki (https://thehiddenwiki.org/). Vi potete accedere con il vostro browser standard ed è ricco di collegamenti a popolari siti Tor.

Come impostazione predefinita Tor usa la modalità Permanent Private Browsing, che cancella tutti i cookie e i dati dei siti alla sua chiusura. Isola anche tra loro i cookie dei diversi siti, rendendo molto difficile, anche se non impossibile, il tracciamento delle pubblicità.
I detrattori di Tor sottolineano che originariamente era un progetto della marina statunitense e che è stato a lungo finanziato dal Dipartimento di Stato USA. La rete riceve ancora dei finanziamenti governativi, ma la maggior parte dei contributi viene dal settore privato. Una famosa presentazione della National Security Agency (NSA, Agenzia per la Sicurezza Nazionale USA) dal titolo Tor Stinks è stata resa pubblica da Edward Snowden nel 2013.

In essa, l'organismo del Dipartimento della difesa sottolineava la sua incapacità di decrittare il traffico Tor, anche se notava che la de-anonimizzazione era teoricamente possibile, con un po' di impegno. Non ci sono quindi backdoor segrete, ma sono stati tentati vari attacchi. Nel 2014 dei ricercatori dell'università Carnegie Mellon hanno portato a termine con successo un attacco di de-anonimizzazione contro Tor. Si è poi scoperto che la ricerca era finanziata dal governo USA e che il suo scopo (raggiunto dall'operazione) era individuare l'operatore di un marketplace nella darknet. Tor non è quindi effettivamente impenetrabile e sicuramente verranno scoperti altri metodi inventivi per attaccarlo. E però un progetto Open Source quindi le vulnerabilità dovrebbero essere condivise e risolte.

Ci sono nodi malevoli ma anche molte persone in gamba che lavorano per contrastarli. La scelta tra una VPN e Tor è quindi in ultima istanza soggettiva, quantomeno per le operazioni che non richiedono un browser veloce.

Dopo millenni di interventi socio-ingegneristici siamo finalmente in vista del risultato finale.
Il processo è stato particolarmente lento e laborioso ma i nostri mandriani sono metodici e pazienti.
Le tribù di nobili e fieri primati cacciatori-raccoglitori sono state ridotte a una mostruosa super colonia di formiche dal Sapiens Sapiens (ashkenaziti): con il Domesticus 2.0 l'evoluzione eso-biologica è quasi compiuta, come d'altronde era normale aspettarsi per una specie fabbricata apposta per servire...

Una sterminata massa informe di individui ormai senza identità, sradicati, solitari e nomadi sono disponibili senza remore alcuna. Fragili nel corpo e nella mente, completamente avulsi dall'equilibrio naturale, marionette da usare a comando, vengono tenuti immersi nella disgustosa melassa del buonismo, dell'edonismo e del politicamente corretto.

Come la sociobiologia ha ampiamente dimostrato una società di dimensioni inconcepibile per la natura, dedita alla economia predatoria di produzione si sostiene solo cancellando ogni forma di identità, sostituendo all'individuo la casta fino a fare della persona una cellula - facilmente intercambiabile - di un mostruoso super-organismo, la colonia appunto. Sulla felicità e libertà individuale prevale allora il bene comune cui tutto va sacrificato persino la vita. Solo così si possono gestire biomasse animali tanto esuberanti, solo così si riesce a rendere funzionali oggi più che mai che l'ambito produttivo è divenuto estremamente instabile e complesso. Ne sono ben consapevole le giovani generazioni che a questo vengono preparate fin dai primi anni di vita nelle scuole e in seguito dalla cultura di massa. Non avranno mai una casa di proprietà, un lavoro stabile, una famiglia, una dignitosa pensione. Sanno già che 5 su 10 di loro si ammaleranno di cancro, vivranno l'intera esistenza nella solitudine e nel caos sociale, saranno interconnessi con l'Intelligenza Artificiale in ogni istante, mangeranno solo cibo spazzatura. In compenso avranno diritto ad ogni genere di perversione sessuale, a droghe per qualsiasi necessità, a tutto ciò che servirà per impedire loro di pensare. D'altronde saranno così inebetiti dai vaccini e dalla propaganda da non rendersi neppure conto punto. Poi finalmente a 60 anni compiuti arriverà la pietosa dolce morte voluta dalla legge del formicaio è lo Stato lì accompagnerà affettuosamente a togliere il disturbo. Se non lo avranno fatto prima motu proprio

Distruzione dell'identità
In sociologia l'identità è la concezione che l'individuo ha di se stesso e delle caratteristiche che lo rendono unico e inconfondibile. Il processo identitario passa attraverso varie fasi fino ad essere interiorizzato divenendo la base del proprio "Io". È evidente che la costruzione della super colonia umana deve passare per la destrutturazione della identità individuale, è la legge dei grandi numeri.
Ma se non sai chi sei, a chi appartieni, se non hai riferimenti e valori, divieni un burattino al quale si può chiedere qualsiasi cosa perché incapace di distinguere il bene dal male perfino in merito alla tua sopravvivenza.

In pratica se non hai una tua identità semplicemente non sei, divieni un numero, un codice a barre, un meta-data in un supercomputer, un bit.

Sei un ammasso di carne, ossa e sangue che sopravvive se stesso in una società di morte che fa di ogni individuo uno zombie, un fantasma, un morto che cammina.
I mezzi per ottenere questo risultato sono molteplici e spesso si basano sugli stessi sistemi usati dalle formiche per determinare la casta delle larve: cibo, ormoni e coercizione.
In questa fase di socio ingegneria così scoperta e aggressiva le sinistre politiche hanno assunto un ruolo di primissimo piano. Movimenti, associazioni, scienziati, pensatori che mettono in guardia dai pericoli della perdita di identità e dei valori vengono accusati di psico-reati e sono costretti a subire ostracismo pubblico, vere e proprie aggressioni fisiche e talvolta processi.

Si tratta di un'azienda spietata che vuole eliminare per sempre:

- l'identità del sesso biologico

- l'identità del genere e del ruolo nella vita adulta

- l'identità familiare. La nostra linea di sangue. I genitori sono i modelli di riferimento fondamentali per l'assunzione del ruolo adulto, senza di loro è impossibile la maturazione psichica indispensabile per divenire uomo e donna. La famiglia naturale è una e sacra, senza di essa non esisterebbe il genere umano, è protezione per i bambini e anziani, rifugio materiale e morale per l'adulto in difficoltà. È la forma primigenia della società umana.

- l'identità culturale, etnica e valoriale.

- l'identità del proprio territorio.

- L'identità religiosa.

La nuova società orwelliana e il meticciato
L'idea della nuova società che ci aspetta viene dalla Cina, dove in base al sistema di controllo la popolazione è distinta tra chi ha credito sociale che viene premiato e chi ha discredito che viene punito con restrizione della libertà. I comportamenti premiali e quelli da punire ovviamente sono decisi dal regime...
In questa ottica il grande meticciato (cioè l’invasione di massa di extracomunitari) è funzionale per creare una nuova sub-umanità diluendo le eccellenti capacità cognitive e la millenaria cultura delle mandrie europee con i cluster genetici africani in uno scontro etnico che può portare solo alla nostra estinzione.

La decisione che fu presa oltre 20 anni fa delle Nazioni Unite senza alcun consenso democratico per ordine dei nostri mandriani, si basa su dati e numeri non questionabili. Il nome del programma già dice tutto Replacement Migration, Rimpiazzo Migratorio e risale all'anno 2000.

Documento delle Nazioni Unite

Per mantenere costante la popolazione in età di lavoro si prospettava lo scenario che prevedeva una immigrazione forzata di 39,2 milioni di africani entro il 2050 per arrivare al 30% di migranti sul totale della popolazione. Italia e Germania necessitano rispettivamente di 6500 e 6000 migranti per milione di popolazione.

Il multiculturalismo venduto agli europei è un'ideologia falsa e demenziale che non regge neppure un minuto alla prova dei fatti. Il motivo è strettamente antropologico: l'integrazione tra etnie e razze diverse è impossibile. Un popolo è unione di anime, di idem sentire, di valori, di credenze, di ideali, di religione. E anche di caratteristiche fisiche ben di riconoscibili.

La storia docet d’altronde: ogni volta che un Impero ha aperto ai popoli sottomessi ha decretato la propria fine....

Il "buonismo" della solidarietà, dell'accoglienza e della condivisione (tanto caro al gesuita Bergoglio) non puoi evocarlo per costringere la gente ad aprirsi verso chi neppure conosce.
Per questo gli unici nomi plausibili di questo fenomeno sono: invasione, rimpiazzo, sostituzione etnica e genocidio!!!

Tratto dal libro "Benvenuti all'inferno" di Giovanni Angelo Cianti

Marcello Pamio - 1 maggio 2022

A lungo si è dibattuto se Adolf Hitler (1889-1945?), il padre del nazismo, nonché eroe dei militari ucraini, fosse o meno di origini ebraiche. Folle l’idea che nelle vene dell’architetto dell’Olocausto scorresse sangue giudeo, ma dovremmo essere abituati al fatto che la realtà spesso supera la più fervida delle fantasie, e le prove storiche lo confermano!

Alois Hitler (1837-1903), il padre di Hitler, nacque nel 1837 da Maria Anna Schicklgruber (1795-1847), una donna non sposata che non rivelò mai l’identità del padre biologico, e per questo registrò il figlio come illegittimo. Nel 1930 Hans Frank, l’avvocato di Hitler, avrebbe indagato sull’albero genealogico del gerarca, trovando le prove che il padre di Alois era un ebreo austriaco. Oggi sappiamo che Maria viveva e lavorava come domestica nella casa di Solomon Mayer von Rothschild (1774-1855) in Austria, e quando rimase incinta venne cacciata dall’ashkenazita. L’aveva ingravidata Solomon, che quindi risulta essere il nonno di Hitler?

Recentemente i giornalisti Jean-Paul Mulders e Marc Vermeer hanno fatto analizzare il DNA di 30 stretti consanguinei del führer scoprendo un comune aplogruppo E1b1b1 assai raro, tipico delle popolazioni ashkenazi e nord africane.

Albero filogenetico

Prende così corpo l’ipotesi che appunto il padre di Hitler, Alois fosse figlio illegittimo di Solomon Mayer Rothschild presso il quale sua madre Maria Anna Schicklgruber prestava servizio come domestica, circostanza che risulta dai registri del commissariato di polizia. Scoperta la gravidanza la donna fu cacciata. Al concepimento di Alois, Solomon Rothschild aveva 63 anni ed era in crisi con la moglie che non viveva più con lui.

Nel 1907 alla morte della madre partì per Vienna dove sparì per 10 mesi. Cosa andò a fare? Fu allora deciso quello che sarebbe stato il suo futuro?

Hitler conosceva le sue origini e cercò di cancellarle.
Nel 1931 ordinò infatti alle SchutzStaffel (SS) di indagare sulle presunte voci riguardanti i suoi antenati e ordinò al genealogista Rudolf Koppensteiner di pubblicare l’albero genealogico illustrato.

Albero genalogico

Fu pubblicato nel libro “Die Ahnentafel des Fuehrers” nel 1937 e ovviamente la famiglia di Hitler era tedesca-austriaca e non ebraica. L’origine ariana di Hitler quindi era salva...

Marcello Pamio – 25 aprile 2022
Elon Musk si compra Twitter per 44 miliardi di dollari, e tutti festeggiano come se da domani il mondo sarà migliore! Com’era lo slogan: “andrà tutto bene”, vero? Per fortuna…
Al completamento della transazione il social media più noto al mondo diventerà una società privata interamente controllata dal numero uno di SpaceX. Musk stesso ha affermato: “la libertà di parola è il fondamento di una democrazia sana e Twitter è la piazza della città digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell'umanità”.
Tutto stupendo, pure troppo. Elon Reeve Musk è sicuramente un personaggio estroverso, ma è anche uno spietato volpone, non di primo pelo. E’ un imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese e naturalizzato statunitense. Universalmente noto come il pioniere e genio indiscusso della macchina elettrica, ma non è così. Nel 2003 Musk non ha fondato Tesla Motors, se l’è comprata con 6,5 milioni di dollari dai due ingegneri genialoidi che l’avevano creata: Marc Tarpenning e Martin Eberhard a cui servivano capitali per partire.

Marc Tarpenning e Martin Eberhard

Musk incassa centinaia di milioni di dollari vendendo crediti verdi a chi, per legge, deve sdebitarsi per l’inquinamento prodotto, come le altre società automobilistiche a benzina o diesel.
Dall’altra si è comprato Dogecoin una criptovaluta e qui la contraddizione sulla sua preoccupazione per il pianeta è massima, dal momento che i computer che servono per crearle (le cripto) assorbono lo 0,56% del fabbisogno elettrico mondiale.
Ora che i soldi li ha fatti grazie alla genialità altrui, Musk da una parte costruisce razzi per lo Spazio con lo scopo di colonizzare Marte, dall’altra si occupa di interfacciare l’uomo alla macchina grazie a Neuralink, la corporation di cui è proprietario.

Un centinaio di neuroscienziati stanno lavorando per lui, per impiantare elettrodi da 4 o 6 micron nel cervello umano attraverso chirurgia robotica. Lo scopo è favorire la simbiosi con le macchine, con i computer grazie all’Intelligenza Artificiale.
Questo si chiama transumanesimo! Musk è un transumanista che sostiene l’importanza dell’ibridazione tra umano, realtà artificiale e robot, con la scusa di comandare meglio le macchine, quando invece sarà vero il contrario…
Staremo a vedere se la libertà di parola ed espressione non saranno solo chiacchiere e distintivo. Vedremo se Twitter permetterà di criticare il transumanesimo e il postumano. Infine vedremo se cambierà qualcosa anche con il partner più importante di Musk: la Cina! Il regime comunista ha bandito Twitter nel 2009, ma ora con Musk potrebbe cambiare. La Cina infatti è il secondo mercato più grande di Tesla dopo gli Stati Uniti, e i produttori cinesi di batterie sono i principali fornitori per i suoi veicoli elettrici.

Marcello Pamio - 25 aprile 2022
I recenti accadimenti tra Russia e Ucraina hanno evidenziato un fatto: il nazismo non solo non è mai morto, ma viene tuttora alimentato dall’élite dominante. Addirittura oggi l'Ucraina è diventata la patria dei neonazisti!
Per meglio comprenderne i risvolti più oscuri, ecco i nomi di coloro che hanno permesso ad Adolf Hitler di prendere il potere in Germania e di innescare la Seconda guerra mondiale. Si tratta di una storia vergognosa, occultata ovviamente dai libri, che spiega come sia possibile creare una dittatura dal nulla, come sia possibile far ascendere una marionetta che conduca dritto alla guerra...

La democrazia occidentale nelle sue attuali caratteristiche, è una forma diluita di nazismo o fascismo. Al più è un paravento per mascherare le tendenze naziste e fasciste dell'imperialismo. Perché oggi vi è la guerra, se non per la brama della spartizione delle spoglie del mondo?” Mohandas Gandhi

Aveva perfettamente ragione la Grande Anima di Gandhi: oggi è dimostrato che l’ascesa al potere di Adolf Hitler e la preparazione alla guerra furono organizzate e finanziate dai banchieri ashkenaziti angloamericani.
D’altronde com’è possibile che una Germania devastata dal debito della Prima guerra mondiale, in meno di venti anni possa diventare una delle più ricche e forti potenze europee? Come può un imbianchino (pittore edile) totalmente sconosciuto salire al potere e in soli sette anni sfidare il mondo intero?

Senza aiuti economici della grande finanza ashkenazita e delle grandi industrie tutto quello che sappiamo essere successo, non si sarebbe mai realizzato!

La missione di Hitler
La missione di Hitler iniziò nel 1919 quando venne incaricato dall’esercito di controllare e spiare l’operato dei comunisti. Venne assunto infatti con l’incarico di controllare le attività dei gruppi politici radicali, con particolare attenzione a quelli di sinistra.

Adolf Hitler era l’uomo giusto per imporre alla Germania il potere dell’élite ricca, che avrebbe dominato occultamente.

Così dichiarò Dietrich Eckart: “Abbiamo bisogno di un camerata che ci sia Capo... un camerata che sappia sopportare il crepitio della mitragliatrice. La plebaglia ha bisogno di sentire la paura, tanto da farsela sotto. Non possiamo servirci di un ufficiale, perché il popolo non rispetta più gli ufficiali. La migliore soluzione sarebbe un operaio che sappia parlare... A costui non occorrerebbe molto cervello... E dovrebbe essere scapolo, così potremmo avere dalla nostra le donne”.[6]

Secondo lo storico Emil Ludwig Fackenheim, Hitler era semplicemente un attore: “Non credo che conoscesse la differenza fra recitare e credere... prima dei comizi, Hitler si atteggiava di fronte allo specchio. Era un uomo che veniva considerato un signor nessuno quando nella vita privata si trovava in compagnia di persone qualsiasi, soprattutto donne. Diventava un dio davanti alle masse. L’Hitler pubblico, era una creazione a cui collaboravano insieme l’attore e l’uditorio...”.[7]
Anche l’antisemitismo era per Hitler un modo per attrarre consensi, e lo faceva nonostante la sua stessa madre fosse di origine ebraica...

Chi finanziò l’ascesa di Hitler?
La ricca élite inglese e americana aveva aiutato Hitler a salire al potere e ad armarsi. I piani economici e finanziari della Germania nazista non erano sotto la supervisione di Hitler, bensì quest'ultimo riceveva ordini dai proprietari delle banche e delle grandi imprese presenti in Germania.
Sembra impossibile ma il crollo della borsa di Wall Street del 1929 contribuì alla sua ascesa...

Crollo della borsa a Wall Street nell'ottobre 1929

Dopo la Prima guerra mondiale i banchieri alimentarono una grande fiducia nel mercato e indussero molti alla speculazione. Poi improvvisamente ritirarono i crediti, generando insicurezza e panico.
Gli investitori furono trascinati nell’impeto delle svendite disperate e le azioni crollarono.

Emile Moreau, governatore della banca di Francia, scriveva nel suo diario l’8 febbraio del 1928:

“Le banche avevano ritirato improvvisamente dal mercato diciottomila milioni di dollari, cancellando le aperture di credito e chiedendone la restituzione”.[11]

Nel giugno del 1929, a causa di queste politiche bancarie, l’economia si bloccò e il 29 ottobre avvenne il crollo totale.
Povertà e disoccupazione, consumi e produzioni si fermarono per cui molte industrie e banche fallirono, ma i milioni di dollari “bruciati” non erano spariti: stavano nelle casse delle grandi banche che avevano creato la crisi. Queste avrebbero rilevato le imprese e le banche fallite!
In Germania la crisi fu talmente grave da accrescere oltremodo le adesioni al nazismo.

Le corporation che aiutarono il nazismo
Anche dopo l’entrata in guerra degli Usa, la Ford Motors continuò a produrre materiale bellico, che sarebbe stato utilizzato contro gli stessi cittadini americani. Quando i soldati americani sbarcarono in Normadia rimasero di stucco nel vedere i tedeschi con mezzi statunitensi.
E casualmente gli americani non bombardarono mai le fabbriche americane in Germania.
Anche l’IBM offrì a Hitler assistenza tecnica per i lavori forzati e per i programmi di sterminio. Grazie alle tabulatrici di Hollerith (antesignani dei calcolatori) furono schedati tutti gli ebrei.

Tabulatrici di Herman Hollerith

La famiglia Bush accrebbe notevolmente la propria ricchezza grazie al nazismo e soprattutto ai suoi lager. Prescott Bush, il nonno di George Bush junior, installò una fabbrica a Oswiecim, proprio vicino ai campi di Auschwitz, dove lavorarono i prigionieri ridotti in schiavitù.
Come se non bastasse Prescott aveva creato una rete di riciclaggio del denaro sporco con l’appoggio del finanziere Fritz Thyssen, proprietario di banche in Olanda, in Germania e negli Usa.

Prescott Bush stringe la mano ad Adolf Hitler

Il magnate delle ferrovie Averell W. Harriman e i banchieri tedeschi Thyssen fondarono nel 1924 una banca germano-statunitense: la UBC, Union Banking Corporation.
La presidenza venne assunta da George Herbert Walker, suocero di Prescott Bush. Questa banca riceveva i soldi ricavati dalle attività a sostegno del potere nazista e li rinviava alla Brown Brothers Harriman.

Brown Brothers Harriman

Il banchiere Thyssen nel 1931 era diventato uno degli uomini più potenti del nazismo e oggi il gruppo che porta il suo nome è il maggiore conglomerato industriale tedesco.
Molte altre società e banche americane finanziarono Hitler: la Chase Bank dei Rockefeller e la Deutsche Bank (controllata sempre dai Rockefeller) il cui direttore Hermann Joseph Abs era un fervente sostenitore del nazismo.
Alfred Kurzmeyer
(il Banchiere dell'Olocausto) aveva permesso alla Deutsche Bank di incassare denaro e oro appartenuti alle vittime del nazismo morte nei campi di sterminio (almeno 300 chili di oro). La banca aveva finanziato pure la costruzione del campo di concentramento di Auschwitz.

Non solo l’apparato militare venne sostenuto dall'élite americana, ma anche il progetto di sterminio. Non a caso durante il periodo nazista le grandi famiglie di banchieri Rockefeller, Warburg e Harriman sostennero finanziariamente tutte le ricerche eugenetiche.

James Forrestal, un miliardario di Wall Street, ebbe stretti rapporti con la Germania di Hitler: fu dal 1938 presidente della banca di investimenti Dillon and Read che aveva finanziato generosamente l’ascesa al potere del dittatore.
A partire dal 1920 i grandi e potenti gruppi economici come la Banca J.P. Morgan & Co. aiutarono l’economia e la politica tedeschi.

Nel 1919, la Commissione Overman del Senato statunitense rivelò che la Germania stava ricevendo prestiti dai Rothschild e dalla Chase National Bank di Morgan.
Nel 1923 la finanza anglo-americana impose a tal proposito Hjalmar Schacht alla presidenza della Reichbank. L’economia tedesca venne resa dipendente dalla City di Londra e da Wall Street.

Adolf Hitler e Hjalmar Schacht

Fu Schacht, il finanziere tedesco legato ai Morgan a creare la BIS, Bank of international settlement con sede a Basilea in Svizzera, proprio per supportare i finanziamenti al sistema nazista!
Indebitare la Germania ridotta al collasso era il modo migliore per controllarla e per insediare il governo più favorevole agli interessi dell'élite.
I cartelli industriali, che si imponevano nell’economia tedesca (Vereinigte Stahlwerke, I.G. Farben, General Electric, Standard Oil, ITT International Telephone and Telegraph ecc.), avevano nel loro consiglio di amministrazione finanzieri americani.
Alla vigilia della Seconda guerra mondiale il 95% della produzione di esplosivi proveniva dalla I.G. Farben e dalla Vereinigte Stahlwerke. Il 14 giugno 1940 la Standard Oil e la I.G. Farben istituirono il campo di concentramento di Auschwitz col preciso intento di avere manodopera.
La società I.G. Farben, controllata dai Rothschild, avrebbe reso possibile la guerra, perché senza le sue immense possibilità economiche, le sue notevoli ricerche e gli estesi legami internazionali la prosecuzione della guerra da parte della Germania sarebbe stata impensabile ed impossibile.

Senza il sostegno dei Rothschild, dei Morgan, dei Warburg e dei Rockefeller non ci sarebbero stati nessun Hitler e nessuna guerra!

Negli archivi di Norimberga ci sono le prove inoppugnabili che Hitler venne finanziato da Wall Street [33]. Ordini di finanziamento della campagna elettorale del 1933: almeno tre milioni di marchi che le Corporation e le banche americane (I.G. Farben, Ford, Federal Reserve Bank, Standard Oil Company ecc.) versarono attraverso la banca Delbruck Schickler a Rudolf Hess e Hjalmar Schacht (governatore della Banca Centrale).

La Ford Motor Company e la General Motors si occuparono della produzione dei carri armati.

La società americana Bendix Aviation (una controllata della G.M.) fornì la tecnologia necessaria al pilotaggio automatico degli aerei. I DuPont avevano tre alleati in Germania che facilitavano gli affari nell'ambito degli armamenti.
Anche il presidente Roosevelt era in torta e infatti non fece nulla per contrastare le società che stavano rendendo possibile la guerra. Il motivo era che egli stesso aveva interessi economici e finanziari collegati alle società che stavano aiutando Hitler.

Pure gli inglesi parteciparono generosamente al “progetto Hitler”. La Banca d'Inghilterra gestita da Montagu Norman offrì al regime nazista prestiti generosi: 6 milioni di oro cecoslovacco.
Come anche la Shell Oil, controllata dalla Corona inglese, partecipò.
Lo scopo occulto degli inglesi era quello di distruggere la potenza sovietica attraverso una guerra scatenata dalla Germania, mentre gli americani volevano una grande guerra per destabilizzare l’intera Europa e indebolire l’impero britannico...

Nel 1934 la Germania nazista importava l’85% dei raffinati petroliferi. In suo aiuto venne la Standard Oil di New Jersey, di proprietà della famiglia Rockefeller, che possedeva il brevetto della “benzina sintetica” che avrebbe permesso di estrarre il carburante dal carbone.
Il ministero dell'economia del terzo Reich e le industrie I.G. Farben firmarono un accordo per la produzione di 400.000 tonnellate di benzina sintetica all'anno, fino al 1944.
La Storia ovviamente è molto più complessa, ma in sintesi è più che sufficiente per comprendere com’è possibile creare un regime e scatenare una guerra mondiale devastante!

Per maggiori informazioni: “DITTATURE: la storia occulta" D.ssa Antonella Randazzo

Note:

[6] Shirer William Lawrence, op. cit. p. 260.

[7] Cit. Rosenbaum Ron, Il mistero Hitler, Mondadori, Milano 1999, p. 397.

[11] Moreau Emile, Memorie di un governatore della Banca di Francia, Cariplo-Laterza, Roma-Bari 1986. www.centrostudimonetari.org

[33] Sutton Antony C., Wall Street and the Rise of Hitler, Press, Seal Beach ( California ) 1976.

Dal libro "ONU: gioco al massacro" di Franco AdessaApril 22, 2022

Nel 1965, il presidente degli USA, Lyndon Baines Johnson, dichiarava che 5 dollari investiti nel controllo della popolazione valevano quanto 100 dollari investiti nello sviluppo economico.
Nixon il 18 luglio 1969 in un messaggio al Congresso sulla popolazione, sottolineava: «Crediamo che le Nazioni Unite (...) dovranno prendere l’iniziativa di reagire contro la crescita della popolazione mondiale. Gli Stati Uniti collaboreranno interamente ai loro programmi in questo senso. Sono fortemente impressionato dalla forza del recente rapporto, prodotto dal gruppo di specialisti dell'Associazione delle Nazioni Unite, di cui John Davidson Rockefeller III è il presidente».

Nel 1970, l’Amministrazione Nixon emise una direttiva che chiedeva una serie di studi per la diminuzione della popolazione mondiale.

Il 24 aprile 1974, venne pubblicato, con la firma di Henry Kissinger, il NSSM-200:National Security Study Memorandum 200” (Implications of Worldwide Population Growth for US Security and Overseas Interests) che venne indirizzato, tra l'altro, al presidente americano Gerald Ford, ai Ministeri della Difesa, dell'Agricoltura, al Direttore della CIA e agli amministratori della AID (Agency for International Development). Il "Memorandum" è «(...) uno studio sull’impatto della crescita della popolazione mondiale sugli interessi strategici esteri americani. (...) (e) mette a fuoco le implicazioni politiche ed economiche internazionali della crescita della popolazione, più che (i relativi) aspetti ecologici, sociologici o di altra natura»(1).

Il 16 ottobre 1975, il Memorandum viene inviato al Presidente Ford, insieme a raccomandazioni confidenziali di Henry Kissinger, che incoraggiavano il Presidente a prendere una decisione sulla necessità «della leadership degli Stati Uniti sulle questioni concernenti la popolazione mondiale».

Questo cinico documento, che apertamente riconosce la relazione esistente tra la potenza politico-economico-militare di una nazione e il suo incremento demografico, in piena malafede, propone lo spopolamento di intere nazioni come unica soluzione in grado di mantenere i privilegi americani nel commercio di materiali strategici per il settore industriale e di conservare la supremazia militare americana. La crescita demografica di questi paesi viene additata come il peggior nemico da combattere con determinazione e con ogni mezzo! Lo studio sottolinea il pericolo, rappresentato dal crescente ruolo politico e strategico, sulla scena mondiale, delle nazioni più popolose del pianeta, e fornisce un elenco di questi paesi ai quali gli Stati Uniti devono dedicare una particolare attenzione; essi sono: India, Bangladesh, Pakistan, Nigeria, Messico, Indonesia, Brasile, Filippine, Thailandia, Egitto, Turchia, Etiopia, Colombia.

Agli elevati costi in aiuti economici, indispensabili per aumentare la produzione agricola dei paesi popolosi, viene fornita questa alternativa: «una serie di disastri nei raccolti potrebbe trasformare alcune di queste nazioni (in via di sviluppo) in casi di malthusianesimo classico, con carestie che potrebbero coinvolgere milioni di persone».

Il Rapporto, pur riconoscendo storicamente che le nazioni in fase di industrializzazione sono accompagnate da un desiderabile incremento demografico: «...la loro popolazione, generalmente, subisce una fase di rapida crescita demografica...dovuta alla relativa facilità nell'applicazione di politiche sanitarie che determinano un declino della mortalità, mentre il tasso delle nascite rimane alto», insiste sulla politica di spopolamento, giustificandola con queste parole: «dal punto di vista degli interessi americani, la riduzione delle richieste di cibo dei paesi in via di sviluppo (dovuta alla limitazione della crescita demografica) è vantaggiosa (perché questo) riduce solo le loro richieste di aiuti economici, mentre non intacca lo scambio commerciale»(2)

Il Memorandum riporta il "problema della resistenza delle Nazioni in via di sviluppo" ai piani di riduzione della popolazione, contenuti nel "World Population Conference Plan Action", presentato alla Conferenza Mondiale sulla Popolazione di Bucarest, nell'agosto del 1974, lamentando i cinque tremendi attacchi dell'Algeria, con l'appoggio di diversi paesi africani; dell'Argentina, sostenuta dall'Uruguay, Brasile, Perù e, più limitatamente, da altri paesi latino-americani; del gruppo dell'Europa dell'Est (meno la Romania); della Repubblica Popolare Cinese e della Santa Sede.

Il Memorandum sottolinea la necessità di applicare pressioni sui governi stranieri e sui loro leaders, in modo sottile ed efficace, al fine di erodere queste opinioni e queste resistenze, offrendo anche la collaborazione del Governo americano alle Organizzazioni dell'ONU, quali: OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), UNFPA (Fondo per le Attività sulla Popolazione delle Nazioni Unite), Banca Mondiale e UNICEF, in altre attività che includono anche la pianificazione familiare.

Un'altra direttiva del "Memorandum" richiede che gli Stati Uniti si occupino di programmi di familiarizzazione di questi obiettivi di contenimento e di riduzione della popolazione dei paesi in via di sviluppo, da tenere presso la sede centrale delle Nazioni Unite a New York, e indirizzati a ministri, ad alti incaricati governativi, a responsabili politici ed altri leaders privati che abbiano una certa influenza sull'opinione pubblica.

Nello studio, viene previsto anche il ruolo della Banca Mondiale che, con le sue risorse e con la sua stretta collaborazione con agenzie dell'ONU, quali la AID (Agency for Intemational Development) e la UNFPA (Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite), potrebbe promuovere, con efficacia, l'accettazione di queste politiche anti-demografiche presso i responsabili dei paesi in via di sviluppo.

Dopo aver individuato il pericolo di determinati paesi popolosi e ricchi di materie prime, perché, in futuro, "capaci di sostenere un'espansione demografica", il "Memorandum" indica le linee d'azione per indurre queste popolazioni ad accettare un cambiamento radicale di mentalità e imporre il modello della famiglia ridotta e quello di società a basso tasso di natalità.
Il documento espone al Presidente degli Stati Uniti e al Segretario di Stato il problema della crescita della popolazione come una questione di estrema importanza, raccomandando loro l'obiettivo strategico di ridurre drasticamente i tassi di fertilità nel terzo mondo.

Nulla viene escluso per ottenere i risultati desiderati: viene raccomandato il trasferimento della "tecnologia contraccettiva", la sterilizzazione, l'aborto, il condizionamento della popolazione e dei leaders politici; viene persino consigliato l'uso di propaganda da trasmettere nel mondo, via satellite. Tutto questo - viene suggerito - dovrà essere fatto in modo sottile senza rischiare di suscitare reazioni ed opposizioni, scegliendo la strada del propagandare più i benefici della riduzione della popolazione, quali la libertà di scelta individuale, l'assistenza sanitaria e lo sviluppo economico dei paesi più poveri, che i lati negativi.

Se tutto questo non bastasse, si prospetta anche che gli aiuti economici e il cibo dovranno essere condizionati all'impegno, dimostrato dal paese richiedente, sul fronte della riduzione del tasso di fertilità interno!

Il documento include, infine, una breve analisi sugli aspetti razziali, etnici, culturali e religiosi che possono portare a conflitti e a rivoluzioni politiche. In modo particolare, dove la densità demografica non sia rilevante, viene esaminata la capacità di destabilizzazione del diverso tasso di crescita demografica dei diversi gruppi etnici: «Pertanto, differenze nel tasso di crescita di queste popolazioni possono esercitare un ruolo determinante nel causare cambiamenti politici e conflitti, laddove la densità demografica, la "sovrappopolazione" di cui si parla, sia molto meno importante» 99.

Il 26 novembre 1975, le raccomandazioni politiche del "Memorandum 200", insieme ai suggerimenti proposti da Kissinger, vennero accolti dall'Amministrazione americana. Lo spopolamento di intere nazioni della terra entrava, così, a far parte della politica estera degli Stati Uniti! A firmare e a ufficializzare questo atto era stato il Direttore del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, e intimo di Kissinger, Brent Scowcroft. Subito dopo, Kissinger creava lo “Office of Population Affairs", presso il Dipartimento di Stato, e lo "Ad Hoc Group on Population Policy", presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale, per la messa in atto delle politiche genocide proposte dal "Memorandum 200".

Quattro decenni dopo, NSSM-200 rimane un documento fondamentale sul controllo della popolazione emesso e attuato dal governo degli Stati Uniti. Continua quindi a rappresentare la politica ufficiale degli Stati Uniti sul controllo della popolazione.
Nel 1996 le “nazioni sviluppate” del mondo hanno donato 2,2 miliardi di dollari per attività di controllo della popolazione. Quel numero è più che quadruplicato a 10,1 miliardi di dollari nel 2013, per un totale di 102,2 miliardi di dollari nel periodo 1996-2013. Quasi la metà di questi soldi, pari a 50 miliardi di dollari, è stata “donata” dagli Stati Uniti.
Il 63% di questo denaro va nella denatalità e nel controllo la popolazione dell'Africa, il continente - guarda caso - con le maggiori risorse minerarie del globo.
Tale somma NON ha migliorato il tenore di vita delle persone, anzi. Questi 100 miliardi di dollari hanno trasformato le grandi famiglie povere in piccole famiglie povere, se invece fosse stato riversato in un vero sviluppo economico (strade, sanità, acqua, scuole, elettrificazione e attrezzature per l’agricoltura) avrebbe veramente potuto migliorare le condizioni di vita.
Ma ovviamente lo scopo era ed è un altro!

NSSM 200 non è mai stato abrogato. Rappresenta ancora la posizione formale del governo degli Stati Uniti sulle questioni demografiche.

Note:

(1) Summary of National Security Study Memorandum 200

(2) Idem

Marcello Pamio – tratto dal libro “L’Ebreo internazionale” di Henry Ford, 1938
Conoscere le notizie prima degli altri, sapere quello che deve accadere, prima che lo sappiano gli altri, è sempre stata una prerogativa degli ashkenaziti, resa più facile dalla stretta coesione dei propri gruppi e comunità. Sono stati gli inventori delle “note informative”.
Per molti secoli gli ashkenaziti sono stati il popolo meglio informato del mondo intero: dalle fonti segrete delle Corti e delle Cancellerie, costituite da ashkenaziti privilegiati che occupavano posizione altolocate, essi erano a conoscenza di tutti gli eventi mondiali. Hanno sempre avuto spie dappertutto.

Un esempio interessante e storico di come hanno saputo sfruttare le ultime notizie a proprio vantaggio è costituito dalla carriera di Nathan Rothschild di Londra.
Mayer Amschel Rothschild è l'ashkenazita a capo dell'impero omonimo, ebbe 5 figli che si sparsero per tutta l'Europa per meglio controllare il continente: Nathan a Londra, Jacob a Parigi, Amschel a Francoforte, Carl a Napoli e Solomon a Vienna.
Questo banchiere aveva basato tutti i suoi piani finanziari sul presupposto che Napoleone, in quel tempo esiliato al’Isola d’Elba, fosse eliminato definitivamente dalla scena politica europea.

Nathan Mayer Rothschild

Invece Napoleone tornò, e durante i 100 giorni del suo ultimo governo, nel 1815, sembrò che tutto l’edificio finanziario innalzato dai Rothschild dovesse crollare definitivamente.
Nathan quindi aiutò con tutti i mezzi la Prussia e l’Inghilterra contro Napoleone, e quando l’esercito francese e quello degli alleati, si trovano di fronte a Waterloo nessuno, come lui, ebbe maggior interesse nella vittoria di questi ultimi.

Battaglia di Waterloo

Nathan aveva sempre avuto paura del sangue; era personalmente un vigliacco e tremava al minimo accenno di violenza; eppure il suo interesse per l’esito della battaglia, dalla quale dipendevano la sua esistenza e la sua fortuna, fu tale da indurlo a correre in Belgio; qui seguì l’esercito inglese e fin dal principio della battaglia si nascose in un punto da dove poteva seguirne le fasi, al riparo dai proiettili di Hougoumont.

Castello di Hougoumont dove avvenne la battaglia

Nel preciso istante in cui Napoleone riunì le sue ultime riserve per un disperato tentativo, Nathan non ebbe più dubbi, ed esclamò, come egli stesso ebbe a raccontare più tardi: «la casa dei Rothschild ha vinto la battaglia».
Abbandonò in fretta il campo, montò a cavallo e si recò a Bruxelles senza dire una parola a nessuno. Di lì passo ad Ostenda, dove imperversava un tale temporale che nessuna nave si azzardava intraprendere la traversata per l’Inghilterra. Ma Rothschild dimenticò la sua paura e la sua avarizia, al pensiero di quanto avrebbe potuto guadagnare alla borsa di Londra e offrì prima 500 franchi, poi 800 arrivano fino a 1000, pur di essere trasportato sull’altra sponda.
Nessuno accettò, fino a quando si presentò un capitano, dicendo di essere disposto a tentare la folle impresa ma solo se Rothschild sborsava 2000 franchi. Così che fece. I due partirono e arrivarono entrambi mezzi morti nella costa inglese; ma Rothschild non si fermò: ordinò cavalli da posta e corse a Londra senza perdere un minuto e senza lesinare quattrini.

In quell’epoca non esistevano né il telegrafo né altri mezzi rapidi di comunicazione.
Tutta l’Inghilterra era costernata per le cattive notizie che circolavano dappertutto.

La mattina del 20 giugno 1815, quando Nathan Rothschild apparve in Borsa al suo posto abituale, nessuno sospettava ciò che egli sapeva. L’ashkenazita appariva pallido e stanco, e il suo triste aspetto fu attribuito alle cattive notizie che doveva aver ricevuto sulla guerra.

Borsa di Londra

Dopodiché lo osservarono mentre vendeva tranquillamente i suoi titoli. Come? Rothschild vendeva? Le quote scesero catastroficamente, un panico enorme s’impossessò degli agenti di borsa e dei finanzieri; sul mercato si rovesciò una pioggia di titoli di Stato, e nel frattempo tutto quello che veniva offerto in vendita, era comprato dagli agenti segreti di Rothschild, pagati per acquisire tutto quello che gli altri svendevano!

Questo accadde nei giorni 20 e 21 giugno 1815, e alla chiusura della borsa di Londra (mercoledì 21 giugno), le casseforti di Rothschild erano ricolme di titoli. Nello stesso pomeriggio arrivò un corriere espresso con la notizia che Arthur Wellesley, meglio noto come Duca di Wellington, aveva sconfitto Napoleone, il quale è fuggito al Sud.
Nathan Rothschild aveva guadagnato qualcosa come 40 milioni per il solo fatto di essere stato il primo a conoscere una notizia di attualità prima degli altri...

San Giorgio e il drago nel dipinto a olio su tela di Paolo Uccello

Marcello Pamio

La leggenda di San Giorgio e il drago è una delle più antiche rappresentazioni del martire-cavaliere che combatte il male, simboleggiato dal drago.
Tra gli uccisori del mostro nessuno ha riscosso tanta venerazione quanto appunto San Giorgio e infatti non è un caso che sia il patrono di vari paesi, tra cui l’Inghilterra.
I cristiani si identificarono facilmente nel santo coraggioso che aveva liberato una terra in mano agli infedeli: come santo protettore dei crociati, nessuno era più adatto di lui.

E’ così importante che l’Ordine di San Giorgio rappresenta la più alta onorificenza militare della Federazione Russa! Ma guarda caso...
Per comprendere il motivo per cui in molte città russe sono apparsi cartelloni pubblicitari con una grande “Z” formata da un nastro nero e arancione, bisogna sapere che questi sono appunto i colori del nastro di San Giorgio, simbolo di protezione dalle forze del male, e simbolo anche dello slogan “Non rinunciamo al nostro popolo”. Tale riferimento va alla popolazione russofona che vive in Ucraina, proprio quella massacrata nel silenzio tombale degli ipocriti occidentali dal 2015 in poi.

Cartelloni pubblicitari apparsi in molte città russe

E’ il nastro di San Giorgio, cioè l’eroe che uccise il drago adottato come simbolo della sconfitta del nazismo!

Nastro di San Giorgio

Lo so, la demenza è galoppante, parallelamente ai vuoti di memoria storica. Vi ricordo che il 2 maggio 1945 fu l’armata rossa (oggi i nemici dell’umanità) a far capitolare i nazisti tedeschi, i quali si arresero definitivamente il 9 maggio. Il nazismo era morto, così come il suo leader, grazie ai russi. Scusate, ma quanto manca al 9 maggio 2022?
E’ per questo che i russi si fregiano con orgoglio della Z con il nastro di San Giorgio!

La Z e la swastika
La Z è un antichissimo simbolo cristiano ortodosso: sacrale per i popoli slavi perché fornisce protezione dalle forze oscure, dalle forze del male.
Dal punto di vista simbolico la Z è una lettera latina mentre in Russia si usa l’alfabeto cirillico, dove l’equivalente di questa lettera assomiglia più al numero “3”!
Il numero 3 rappresenta la trinità (padre, figlio e spirito santo) perché tre sono le linee nella Z: la linea superiore che rappresenta il Cielo, il mondo spirituale, quella inferiore che riporta alla Terra, il Figlio, mentre la linea diagonale è lo Spirito Santo che unisce l’alto con il basso, impedendo il passaggio alle forze oscure.
Probabilmente è un simbolo ancestrale, forse la più antica preghiera slava conosciuta.

Antica rappresentazione della swastika

Interessante è quando vengono unite due Z capovolte: salta fuori la croce uncinata, detta swastika: antichissimo simbolo religioso di stampo solare e protettivo. Questo simbolo è stato usato dai nazisti in senso totalmente distruttivo e criminale!
Tutto ovviamente tranne che solare...

Campagna diffamatoria
Vi sembra normale e soprattutto giustificata la vergognosa compagna propagandistica che il Sistema sta facendo ad una semplice lettera? E’ solo perché è divenuta l’orgoglio russo o solo perché è apparsa nei carri armati?
Ad un occhio accecato e ad un cervello atrofizzato potrebbe apparire di si, la verità invece è molto più profonda…. Dietro tutto ciò risalta un odio viscerale, un profondissimo ed arcaico rancore nei confronti del popolo russo (che ha distrutto il nazismo nel 1945), e di quello che rappresenta. La Russia è infatti l’ultimo baluardo dei valori cristiani. L’ultima barriera che difende la vera spiritualità e la difende dal drago dai satanisti del Deep State…
L’accanimento universale ad una lettera dell’alfabeto cela un vero e proprio attacco da parte delle forze oscure al collegamento con i mondi spirituali!