Le distorsioni causate dalla moneta Fiat nel sistema universitario hanno avuto conseguenze devastanti. Tutti pensano erroneamente che le moderne universitarie siano libere, in realtà dipendono quasi tutte dai finanziamenti pubblici. Lo Stato fornisce loro fondi sotto forma di "finanziamenti alla ricerca". Dopo un secolo possiamo affermare che la moneta Fiat ha distrutto le moderne università: da luoghi di insegnamento e ricerca sono diventate agenzie pubblicitarie per governi e multinazionali. Un libero mercato garantirebbe la fedeltà alla missione educativa: far avanzare la conoscenza, e l'università non in grado di rispettare tale impegno verrebbe spazzata via. La ricerca universitaria sarebbe orientata a soddisfare i bisogni del mondo reale, dal momento che l'istituto stesso potrebbe permettersi di finanziare solo che i progetti in grado di offrire alla società significativi e tangibili benefici. Oggi per una università il successo non si basa sull'offrire insegnamento di qualità, quanto nel soddisfare i desideri dei finanziatori. L'effetto collaterale più grave dell'ingerenza dello Stato nelle università americane, grazie alla moneta fiat, è la distruzione del "metodo scientifico". Quello che oggi viene fatto passare per scienza è un mix di propaganda statale e pubblicità a grandi aziende. Dato che i fondi alla ricerca vengono assegnati principalmente dai burocrati del governo, il risultato finale è un cumulo di laureati senza alcuna utilità sociale. I dipartimenti sono popolati infatti da nani intellettuali semi-alfabeti di stampo marxista, la cui ideologia è promuovere il potere del governo e della sua parassitaria e in produttiva classe dirigente. Ricordo che la visione del mondo di Marx si basava sull'assunto che lo Stato prendesse il controllo sia della creazione di denaro che della gestione del credito, con una avanguardia rivoluzionarie incaricata di prendere tutte le decisioni economiche e sociali per conto degli schiavi. Dato che i finanziamenti pubblici costituiscono una parte importante dei budget universitari, ciascun istituto si trova costretto non a servire i bisogni dei propri studenti, quanto i favori dei pianificatori del sistema. I ricercatori di successo sono quelli che riescono a farsi pubblicare con maggiore frequenza articoli e ricerche nelle riviste importanti. La mania delle pubblicazioni ha portato alla completa corruzione dell'industria delle riviste accademiche, abominio di cui si alimentano tutti i professori. Gli editori sono i nuovi dominatori dell'intero mondo universitario! Le loro riviste determinano chi verrà assunto, promosso e riceverà un nuovo incarico nelle rispettive università. Le pubblicazioni scientifiche si sono consolidate nelle mani di poche case editrici, vero e proprio cartello mafioso. Gli accademici non vengono remunerati né per scrivere gli articoli né per revisionare. Addirittura molte riviste chiedono loro un compenso per pubblicarne gli articoli! La vera ricerca con la pubblicazione accademica si è ridotta a un circolo autoreferenziale che apporta benefici solo alle carriere di chi vi partecipa. L'obiettivo è essere pubblicati, non giungere a importanti conclusioni. Gli studiosi vogliono farsi pubblicare il più possibile per ottenere maggiori finanziamenti, mentre le riviste vogliono avere più materiale da vendere direttamente all'università e il pubblico. Così facendo la maggior parte delle ricerche e delle scoperte scientifiche siano false. Essendoci fortissime incentivi alla pubblicazione, la probabilità di vendere pubblicati risultati e conclusioni sbagliate cresce drasticamente. Similmente, venendo eseguiti tanti esperimenti si pubblicano solo i risultati desiderabili. La scienza, nel momento in cui i finanziamenti vengono sottratti alla concorrenza di mercato, è diventata una religione! Avete compreso la causa dell'attuale situazione? Oggi grazie all'effluvio di moneta Fiat sono riusciti a fagocitare le università e la ricerca, in una parola: la Scienza!
Bitcoin non è per tutti. Usarlo significa essere liberi di gestire il proprio denaro senza intermediari, ma a un prezzo: essere responsabili delle proprie scelte. Significa confrontarsi con la propria indole e con il mondo in cui si vive. Se ti sta bene che qualcuno decida per te cosa studiare, cosa comprare, come curarti e quanto guadagnare, allora Bitcoin non fa per te. Puoi anche trattarlo come una commodity qualsiasi su cui speculare. Ma se senti che qualcosa non torna, se cerchi un significato più profondo oltre le apparenze, allora potresti voler entrare nella tana del Bianconiglio.
Bitcoin è più di una moneta: è un pensiero sociologico, un urlo politico, una trama matematica e un flusso finanziario. Ognuno lo interpreta a modo proprio, ma una cosa è certa: non può più essere cancellato. Troppo diffuso per essere fermato, Bitcoin ti mette di fronte a una scelta: fidarti o studiare. E chi sono quelli che hanno scelto di studiarlo e di abbracciarlo? I cripto-libertari. Non sono speculatori alla ricerca dell'ennesima scommessa vincente, non sono maghi della finanza: sono sognatori realisti, rivoluzionari pacifici, libertari (da non confondersi con i liberali). Per loro, Bitcoin non è solo un mezzo per fare soldi, ma un'opportunità per costruire un futuro diverso, più libero, più equo, sano ed eticamente morale, dove il potere non è accentrato nelle mani di pochi. Nonostante le narrative dominanti vogliano ridurre Bitcoin a un semplice asset finanziario, la realtà è diversa. La partita non è ancora chiusa e ogni giorno nuovi individui si uniscono a questa rivoluzione. C'è il bitcoiner della prima ora, che ha chattato con Satoshi Nakamoto, ma anche l'operaio di Brescia che ha trovato un modo innovativo per usarlo nella vita quotidiana, il ragazzo marocchino che scambia antiquariato in bitcoin, il falegname friulano e il camionista piemontese, il barista di Lignano, il pizzaiolo veneto, l'ingegnere romano, il venditore di telefonini e il dipendente dell'acquedotto di Napoli. Persone normali, che credono in una moneta libera e non inflattiva, una moneta che protegge dall'erosione del valore e dall'arbitrarietà dei governi e della sua moneta fiat. Bitcoin sta già cambiando il mondo: in Sud America e in Africa protegge milioni di persone dall'inflazione, permette agli «unbanked» di conservare i loro risparmi al sicuro, senza dipendere da banche o istituzioni finanziarie. E anche se questi nuovi utenti non hanno studiato i filosofi anarchici o l'economia austriaca, stanno vivendo sulla propria pelle l'importanza di un sistema finanziario libero.
Il genio è uscito dalla lampada I governi e le istituzioni possono cercare di regolamentarlo, di farselo amico, di comprarlo, ma Bitcoin non tornerà indietro. E tu? Vuoi essere spettatore o parte della rivoluzione? Il momento di prenderne un pezzettino è adesso. Non è un consiglio finanziario. È un consiglio filosofico.
Questo commento è la risposta all’editoriale di Vittorio Macioce su "Il paradosso anarchico dei bitcoin di Stato". È firmato da anarco-capitalisti che investono in criptovalute Tratto da https://t.me/Bitcoin_Veneto/1
Contrariamente a quanto suggerisce il nome, il denaro Fiat moderno non viene creato dal nulla per volontà del governo; in altre parole, non sono più gli Stati a stampare valuta distribuendola alla società. Il suo funzionamento è diventato nel tempo molto più sofisticato e contorto. Oggi, possiamo affermare che la caratteristica fondamentale del sistema Fiat sia quella di trattare le promesse di pagamento, governative o emesse da un'istituzione monetaria autorizzata, come fossero denaro. Nella rete Bitcoin per effettuare i pagamenti e regolare le transazioni possono essere utilizzate SOLO le monete esistenti. In maniera analoga in un'economia basata sull'oro possono essere usate solo le monete o lingotti d'oro già prodotti. In entrambi i sistemi, venditori o mutuanti possono decidere di consegnare un bene presente in cambio di una promessa di pagamento a valere su Bitcoin ancora da generare o su oro ancora da estrarre, ma solo assumendosi rischi a livello personale. Qualora infatti mutuatari non riuscissero a restituire le monete secondo i termini contrattuali, la perdita ricadrebbe interamente su di loro. Nel Fiat standard invece il credito consente di anticipare al presente valuta che verrà generata solo in futuro. Accendendo un prestito, infatti, la banca genera dal nulla una quantità di valuta Fiat che va ad aggiungersi a quella in essere prima dell'operazione. In altre parole, la rete Fiat crea denaro ogni qualvolta un'entità autorizzata dal governo concede un prestito in valuta Fiat locale. Essendo nato dall'inadempienza del governo, la caratteristica essenziale del Fiat standard è l'utilizzo del decreto governativo come fonte di valore del denaro. Questo rende il debito statale assimilabile in tutto e per tutto al denaro. Offuscare la linea di demarcazione tra denaro e credito rende praticamente impossibile poter misurare l'offerta di denaro. In un sistema di pagamento come Bitcoin, o ancorato all'oro, solo il denaro presente può essere utilizzato per regolare i pagamenti e distinguere i debiti. A differenza di quanto accade nel Gold Standard puro o come Bitcoin, l'offerta monetaria Fiat non corrisponde a un numero fisso e oggettivo di unità scambiate tra i membri della rete.
Iniziate a comprendere come mai il sistema economico è arrivato a fine corsa?
Tratto da "Fiat Standard", di Saifedean Ammous, ed USEMLAB
La Banca d'Inghilterra abbandonò di fatto il Gold standard nel 1914 adottando poi tra il 1925 e il 1931 il Gold bullion standard. Gli Stati Uniti sospesero il Gold standard nel 1917, per introdurlo nel 1922 e abbandonarlo nuovamente nel 1934. Gran Bretagna e Stati Uniti adottarono il gold-exchange standard nel 1922. Nel 1944 si introdusse a livello internazionale un Gold-exchange standard basato sulla valuta americana che nel 1971 lasciò definitivamente il posto a un puro Fiat standard basato sul dollaro. Dal 1914 dollaro e sterlina hanno perso oltre 95% del loro valore nei confronti dell'oro. Il processo di introduzione del Fiat standard è stato lungo e tortuoso ma ha mostrato tratti distintivi ricorrenti: confisca dell'oro, aumento dei prezzi, controllo dei prezzi, pianificazione centralizzata, espansione inflazionistica del credito, cicli economici di boom e crisi, tentativi di esportare inflazione monetaria scaricando la propria valuta Fiat sui regimi monetari stranieri. In conclusione il Fiat standard non è il risultato di un progetto ordinato e preciso. Costituisce invece l'inevitabile esito geopolitico del matrimonio tra Stato e moneta durato 60 anni, sempre impegnato nella ricerca di una qualche disperata soluzione al problema dell'incombente insolvenza del settore bancario. Detto più semplicemente, le banche centrali di tutto il mondo hanno seguito le orme di Gran Bretagna e Stati Uniti andando tutte quante in default sulla convertibilità aurea e imponendo di conseguenza l'uso di valuta Fiat. Il processo di attuazione di questo standard monetario, iniziato nel 1914, ha trovato la sua piena realizzazione nel 1971.
Tratto dal libro "Il Fiat Standard", Saifedean Ammous, ed. Usemlab
A Bogotà in Colombia la straordinaria Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi, è intervenuta alla Conferenza internazionale del Gruppo dell'Aia convocata dal presidente Gustavo Petro per "introdurre misure giuridiche, diplomatiche ed economiche concrete che possano fermare la distruzione di Israele" a Gaza. La Albanese, sanzionata la settimana scorsa dalla democratica Amerika, ha fatto un appello globale a tagliare i legami a tutti i livelli con lo Stato terrorista e genocida. Ha poi sottolineato che la Conferenza odierna dimostra che "è possibile un percorso diverso" aggiungendo che il Gruppo dell'Aia "ha il potenziale di segnare non solo una coalizione, ma un nuovo centro morale nella politica mondiale". Tanto di cappello a Francesca Albanese per la coerenza e soprattutto per il coraggio! Grazieeeee!!!!
Francesca Albanese è giurista italiana e dal 1 maggio 2022 Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. La prima donna a ricoprire tale incarico. Forte oppositrice dell'occupazione israeliana della Palestina, e solo per questo ha tutta la mia stima. Ha da sempre descritto gli Stati Uniti come una colonia della lobby israeliana e l'Europa completamente soggiogata dal "senso di colpa per l'olocausto", con il risultato che entrambi "condannano gli oppressi" e difendono gli oppressori!!! A scatenare l’ira degli Usa, che aveva già chiesto in passato la rimozione della funzionaria, è stato il suo ultimo rapporto per l'ONU, intitolato “Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio”, presentato la settimana scorsa. La colpa della Albanese è di elencare almeno 45 aziende private che sosterrebbero direttamente o indirettamente l’esercito israeliano e l’occupazione dei territori palestinesi facendo profitti sul genocidio. Tra cui immarcescibile Lockheed Martin, Caterpillar, Google, Microsoft, Amazon, Ibm, Palantir e anche l’italiana Leonardo. E così martedì scorso il segretario di Stato americano Marco Rubio ha detto che imporra' sanzioni alla Albanese. Cosa intenda il politico di origini sarde con "sanzioni" non è dato sapere. A me puzza da minaccia mafiosa… Adoro questa donna! Totale sostegno e soprattutto lunga vita a Francesca Albanese.
Il Dipartimento di Giustizia e l'FBI degli Stati Uniti hanno concluso che Jeffrey Epstein si è suicidato e non aveva una lista di clienti. Il promemoria afferma che nessun altro coinvolto nel caso Epstein (Donaldo compreso) verrà incriminato. Stranamente la zoccola sua collaboratrice, Ghislaine Maxwell sta scontando 20 anni per traffico sessuale di minori e reati correlati. Quindi l'ebreo pedofilo Epstein (agente sotto copertura del Mossad) non aveva alcuna lista clienti, avete capito? Verrà fuori che era anche un bravo chierichetto! 😂😂😂😂😂
L'Iran è al primo posto nella lista degli "stati canaglia". Così almeno ci dicono. Dagli anni 2000 ha iniziato ad incamerare euro al posto di dollari e questo ha dato molto fastidio all’economia USA, per non parlare della fornitura di gas naturale per 100 miliardi di dollari alla Cina che si è accaparrata una parte della propria sicurezza energetica. Il piccolo Stato terrorista di Israele odia da sempre l'ex Persia, in quanto nemico acerrimo con le bombe nucleari. Cosi almeno ci dicono.
Lo voleva Ariel Sharon e lo vuole Netanyahu, ma agli inizi del 2000 il cane da guardia amerikano era sfiatato dall’occupazione dell’Iraq. Poi c'è stato l'auto-attentato dell'11 settembre 2001 per cui il problema Iran si è spostato nel tempo... Ma è proprio come ce la raccontano? O c'è dell'altro?
Nascita del regime teocratico Prima del 1979, il regime monarchico persiano era il principale alleato degli Stati Uniti. C’era sempre stato un filo diretto fra Washington e Teheran, soprattutto fra il Pentagono e l’esercito persiano: mezzo milione di uomini, armati, equipaggiati e addestrati dagli Stati Uniti! Non a caso negli anni Settanta gli States avevano venduto un grande quantitativo di armi alla Repubblica Iraniana di Mohammad Reza Pahlavi. Poi questo rapporto commerciale si incrinò nel 1979, quando degli studenti presero d’assalto l’ambasciata americana a Teheran facendo ostaggi 52 americani: Carter decise allora di imporre un embargo di armi. Nel frattempo in Nicaragua si stava svolgendo una guerriglia fra il governo legittimo e i militanti del Contra.
Il presidente Reagan, succeduto a Carter, decise di vendere armi agli iraniani attraverso la mediazione di Israele, in cambio del rilascio di alcuni prigionieri. I soldi avrebbero sostenuto i contras nicaraguensi, in piena violazione del divieto del Congresso statunitense. Quindi armi in cambio di soldi! Ecco il piano: Israele avrebbe fornito le armi alle forze iraniane con la giustificazione che queste sarebbero state gestite da una fazione moderata all’interno del regime dell’Ayatollah Khomeini, la quale si diceva fosse interessata a un riavvicinamento con l'Amerika.
Israele aveva interessi nel mantenere Iran e Iraq in contrasto fra loro. Classica strategia nasonica: "finanziare entrambe le fazioni, accendere la miccia, stare a guardare la distruzione e poi guadagnare nella ricostruzione".
Il 27 gennaio 1979 avvenne la rivoluzione contro lo shah Mohammad Reza Pahlavi, al potere dal 1941. L’esercito restava fedele alla monarchia ma la folla in piazza era sempre più numerosa e a favore di Khomeini, il quale il 1° febbraio fece il suo ritorno trionfale in Iran dopo quindici anni di esilio. Il 30 e 31 marzo un referendum popolare sancì la nascita della Repubblica islamica dell’Iran. La nuova costituzione attribuiva il potere alla guida religiosa suprema, carica che fu assegnata ovviamente a Khomeini, consolidando così la natura teocratica del nuovo Stato, fondata sulla legge islamica sciita.
Ecco come nasce quello che a livello superficiale viene definito "paese canaglia", quando in realtà è funzionale al Sistema globale. Ma per comprendere il quadro è necessario osservarlo nella sua interezza e complessità.
Islam è giudaismo postmessianico L'Islam è un surrogato di Giudaismo talmudico con elementi evangelici e pagani. E' una falsa "religione" che ha sempre accolto a braccia aperte i giudei senza chiederne la conversione e che invece ha sempre combattuto ferocemente la Cristianità. L'Islam è soltanto la religione giudaica postmessianica spiegata agli arabi da un rabbino.
Avete capito? Maometto si convertì al Giudaismo talmudico spinto da sua moglie Khadigia, ebrea di nascita, che aiutò il suo maestro, il rabbino della Mecca a giudaizzare l'Arabia! Il Corano primitivo (traduzione e compendio arabo del Pentateuco di Mosè) è stato redatto da un rabbino ebreo ma dopo Maometto andò smarrito. Capita ovviamente: hanno perduto perfino i nastri originali dell'allunaggio... L'attuale Corano non contiene più, come il primo, la traduzione e l'adattamento della storia sacra d'Israele, ma è soltanto un libro di aneddoti e storie.
Sembrerà folle ma l'islamizzazione dei paesi arabi è estremamente funzionale al giudaismo: un finto nemico contro cui combattere. In Palestina ne abbiamo l'esempio magistrale. La vittoria dei "terroristi" di Hamas è stata scontata giacché Israele aveva fatto di tutto per scavare la terra sotto ai piedi alla dirigenza di Fatah, più volte accusata di terrorismo. Tutte le organizzazioni politiche e militari palestinesi hanno un preciso sponsor: Hezbollah è sorretto dall’Iran, la Jiad islamica dalla Siria. E Hamas? Israele, of course. Avere un gruppo "terroristico" che giustifichi tutte le nefandezze (impendendo guarda caso la pace tra i due popoli) è di estrema utilità per Israele.
Il (prossimo) Nobel per la Pace Donaldo e l'inizio dello scontro Per arrivare ai nostri giorni, è fondamentale ricordare cosa accadde nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 gennaio 2020. Alle 1 ora locale, Qasem Soleimani era da poco atterrato all'aeroporto di Baghdad quando fu ucciso da quattro missili lanciati da un drone MQ-9 che distrussero completamente le auto. L'ordine arrivò direttamente dal futuro Nobel per la Pace, il presidente Donald Trump in persona. Attenzione, non si è trattato di un normale assassinio. Soleimani era il comandante delle Guardie iraniane della Rivoluzione del 1979, il capo della squadra d'elite per le operazioni più segrete e soprattutto uomo chiave del regime degli ayatollah. Secondo il Pentagono, l’ordine di uccidere Soleimani è partito direttamente da Donaldo con l’obiettivo di “evitare futuri attacchi iraniani”. 😂
La morte del generale segna l’inizio di fortissime tensioni in Medio Oriente, dato che Soleimani era visto come un eroe nazionale. Il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha dichiarato che: "Gli Stati Uniti si assumeranno la responsabilità”. L'analista esperto di Medio Oriente Hassan Hassan ha definito l’omicidio di Soleimani “probabilmente il più significativo e importante dell’ultimo decennio”.
Ma siamo a gennaio 2020 e a raffreddare gli animi è arrivata la psicopandeminchia che ha messo la mascherina agli encefali. Appena usciti dalla pantomima, guarda caso è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina, è ripreso il genocidio palestinese e ora lo scontro di civiltà con l'amico-nemico Iran... Il caso non esiste, è tutto funzionale!
Aspetto esoterico E' necessario comprendere che le forze in gioco hanno un piano ben preciso: creare una situazione esplosiva in Iran che coinvolga tutta la regione ed assorba le energie del mondo. Un vortice di paura e terrore con il quale mantenere la popolazione globale sulla graticola. La paura blocca le coscienze!
Chi meglio di un regime oppressivo, islamico e radicale intenzionato a creare la bomba atomica può essere il più adatto ai loro piani? Il nemico perfetto per eccellenza e all'interno del Medioriente! Un tale regime fornisce, sia per la politica nucleare che per i diritti umani, infinite occasioni per interventi esterni e per disordini interni. Lo scontro non riguarda l'entità anglosionista (Israele e Amerika sono un tutt'uno) e l'Iran, ma tale vortice di odio e paura trascina con sé nel baratro altre realtà connesse come Russia e Cina, anche loro sono pedine nella scacchiera mondialista. Come perfetti erano Gheddafi, Khomeini, Saddam Hussein, Bin Laden, ecc. Scusate ma di chi erano espressione veramente questi uomini? Di quali strategie e soprattutto di quali gruppi? Siamo sempre nel Problema-Reazione-Soluzione.
Oggi il popolo iraniano è stretto nella morsa di due fronti, apparentemente opposti: quello islamico fondamentalista e quello dei “liberatori democratici”. Anche il mondo occidentale è all'interno di una gigantesca Matrix, un Risiko globale dove le forze in gioco stanno facendo di tutto per destabilizzare il banco, in quanto il loro principale nutrimento è l'odio e la paura! Quindi quello che ci fanno vedere è solo cinema per miliardi di inermi e paralizzati spettatori inconsapevoli! Chi ci rimette sono le popolazioni che vivino all'interno...
Le analisi geopolitiche sono complesse in quanto tra attori e variabili il gioco è intricatissimo. E' di queste ore l'attacco voluto dagli Stati Uniti d'America a tre siti nucleari iraniani. Donaldo, con questo intervento militare, senza il permesso del Congresso, ha commesso una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del TNP (trattato di non proliferazione, quello MAI firmato da Israele!). Ma loro sono loro e gli altri non sono un cazzo!
Fatta questa premessa, personalmente la paura di una conflitto nucleare non mi sfiora minimamente. Nessuno è così coglione da distruggere il pianeta in cui vive! Anche se gli imbecilli non mancano. Quindi le attuali minacce della Russia, della Cina e dello stesso Iran come interpretarle? Servono da una parte a creare paura e dall'altra ad aumentare gli armamenti (per la gioia dei nasoni), facendo di fatto affondare l'Europa in una crisi economica ed energetica senza precedenti. Problema-Reazione-Soluzione Ricordo a tal proposito che l'Iran è un paese membro dell'OPEC, il cartello che riunisce i 12 paesi maggior esportatori di petrolio. Quindi questo ennesimo conflitto (esattamente come ha fatto quello tra Russia e Ucraina) farà schizzare ancor di più il costo energetico piegando le gambe ai sudditi europei sempre più vicini alla soglia di povertà! Ripeto: il caso non esiste ed è tutto funzionale!
Che gli ashkenaziti (falsi ebrei) abbiano rivestito un ruolo centrale nella fondazione delle più importanti case di produzione cinematografica nel mondo è arcinota. Ricordiamo Paramount, Time-Warner, MGM, Twentieth Century-Fox, Universal, Columbia e Walt Disney. Che la stragrande maggioranza dei produttori sia di ascendenza ashkenazita, fino a sfiorare nei ruoli direttivi quote del cento per cento, è già meno nota. E gli attori, potevano essere esenti da questo collegamento? Ovviamente no. Non a caso i più bravi e premiati attori di Hollywood sono….! Ecco un elenco assolutamente incompleto dei nomi di alcuni di loro…
ATTORI ASHKENAZITI DI HOLLYWOOD Woody Allen (nato Allan Stewart), Pamela Anderson (nata Johan Goldstein), Gillian Anderson, Jennifer Aniston (demi-juive), Lawrence Bacall (nata Elizabeth “Betty” Joan Weinstein Perske), Patrizia Arquette, Ellen Barkin, Jennifer Beals, Warren Beatty (nato Henry Warren Beaty), Jack Black, Orlando Bloom (Orlando Jonathan, Blanchard), Larry Kravitz, Tom Bosley (Happy Days), Matthew Broderick (demi-juive), Charles Bronson (nato Bunchinsky), Mel Brooks (Melvin Kaminsky), Sandra Bullock, Steve Buscemi, James Caan (nato Cahn, figlio di un macellaio Kosher), Jennifer Connelly, Kevin Costner, David Cronenberg, Billy Crystal, Jamie Lee Curtis, Tony Curtis, Bette Davis, Daniel Day-Lewis, Robert De Niro, Eric Douglas, Kirk Douglas, Michael Douglas, Robert Downey Jr, Michael Dreyfuss, David Duchovny (X-Files), Katharine Hepburn, Mark Zuckerberg (Facebook), Mia Farrow, Farrah Fawcett, Peter Falk (Colombo), Harrison Ford, Jodie Foster, Zsa Zsa Gabor, Art Garfunkel (musicista), Whoopi Goldberg, Cary Grant, Gene Hackman, Robert Harris (nato Hurwitz), Rita Hayworth, Dustin Hoffman (nato David Hoffman), Philip Saymour Hoffman, David Horowitz, Ellen Hunt, Scarlett Johansson, Buster Keaton, Larry King (nato Harvey Lawrence Zeiger), Ben Kingsley, Calvin Klein, Christopher Lambert, Shield McCartney, Jerry Lewis, Dean Martin, Walter Matthau, Lisa Minelli, Paul Newman, Demi Moore (nata Demetria Gene Guynes), Julianne Moore, Olivia Newton John, Jack Nicolson, Leslie Nielsen, Scott Bakula, Gwyneth Patrow (demi-juive), Sean Penn, Joaquin Phoenix, Sydney Pollac, Natalie Portman, Lisa Mary Presley, Sidney Rome, Robert Redford, Tim Roth, Winona Ryder, Peter Sellers, Silvester Stallone (nato Michael Sylvester Enzo Stallone), Ben Stiller, Meryl Streep, Barbra Streisand, Warren Beatty, Richard Gere, Liam Neeson, Uma Thurman, Liv Taylor, Elizabeth Shue, Rachel Weisz, Gene Wilder, Robin Williams, Henry Winkler, James Wood……
REGISTI ASHKENAZITI Walt Disney, Frank Capra, Francis Ford Coppola, Brian De Palma, Martin Scorsese, Robert Altman, James Cameron, Robert Aldrich, Sidney Lumet, Roman Polanskij, Sydney Pollac, Stanley Kubrick, Woody Allen, Oliver Stone, Tim Burton, Ben Stiller, Steven Spielberg, Andy e Larry Wachoski…
Dal 5 maggio 2025 Skype non sarà più disponibile e Microsoft suggerisce agli utenti di passare a Microsoft Teams Free dove è possibile trasferire chat e contatti. Per chi vuole stare fuori dal sistema ecco alcune soluzioni…
WIRE
Wire è una piattaforma Svizzera di messaggistica sicura e collaborazione aziendale sviluppata da Wire Swiss GmbH. Il suo punto di forza è l'approccio alla privacy e alla sicurezza con un sistema di crittografia end-to-end su tutti i contenuti scambiati, inclusi i messaggi di testo, chiamate vocali, videochiamate e condivisione di file. A differenza di molte altre piattaforme di comunicazione Wire è Open Source e conforme alle normative europee sulla protezione dei dati come GDPR. Disponibile su Linux, Android, Windows, macOS, iOS e attraverso una versione web può accompagnarvi su tutti i vostri dispositivi. Supporta chat individuali e di gruppo, oltre a tutte le funzioni citate, quindi è utile sia per l'uso personale sia per la collaborazione aziendale. Inoltre offre la possibilità di fare il self-hosting su server privati per un controllo totale sui dati, un opzione interessante per chi ha bisogno della massima riservatezza. Può andare a sostituire sia Skype sia Slack, anche se meno ricco di quest'ultimo dal punto di vista degli strumenti avanzati di collaborazione e integrazione con altre piattaforme di lavoro.
KCHAT
Un'altra soluzione interessante è KChat, un servizio di messaggistica istantanea aziendale sviluppato dalla Svizzera Infomaniac. È progettato per offrire una soluzione di comunicazione conforme alle normative europee sulla privacy con particolare attenzione alle protezioni dei dati e all’hosting esclusivamente in Svizzera. Si basa su Mattermost, un progetto Open Source per la comunicazione aziendale che offre funzionalità avanzate di chat, organizzazione in canali tematici e collaborazione tra team. Il codice sorgente della versione desktop è disponibile su GitHub. Il programma inoltre ha l'interfaccia in italiano anche se per creare l'account dovrete gestire qualche frase in francese.
OLVID
Un'alternativa migliore di WhatsApp è Olvid, un'applicazione di messaggistica sviluppata in Francia e progettata per offrire la massima privacy e protezione dei dati. A differenza di altre piattaforme come Signal e la stessa WhatsApp non utilizza server di autenticazione centralizzati né numeri di telefono per identificare gli utenti. Questo approccio garantisce che solo i partecipanti alle conversazioni possono conoscere l'identità reciproca eliminando qualsiasi possibilità di tracciamento da parte di terze parti. La sua architettura si basa su un modello crittografico avanzato che garantisce l'integrità e la riservatezza delle comunicazioni senza bisogno di un'infrastruttura esterna per gestire le chiavi di sicurezza. Questo significa che non esistono metadati tracciabili e che nessun intermediario può accedere alle conversazioni. Olvid è conforme alle normative europee sulla privacy, come GDPR. E' disponibile su Android, iOS e come applicazione desktop per Linux, Windows e macOS. Potete infine creare un account senza fornire alcuna informazione personale.
SKRED
Molto interessante anche Skread (nonostante il logo inquietante) sempre francese per Android e iOS. Non richiede un indirizzo email o numero di telefono per l'utilizzo e non necessita di abbonamenti, non richiede neppure una scheda SIM e non lascia tracce delle comunicazioni. Utilizza la crittografia end-to-end e funziona su un modello peer-to-peer assicurando che solo i partecipanti alla conversazione possono accedere ai contenuti scambiati. L’interfaccia è progettata per facilitare lo scambio di messaggi, immagini, video, chiamate vocali e videochiamate. A differenza di Olvid, Skred è pensato per un anonimato totale senza alcun sistema di verifica dell'identità rendendolo particolarmente adatto per chi desidera una comunicazione privata senza lasciare alcuna traccia digitale.
Marcello Pamio - 8 maggio 2025 Il cosiddetto riscaldamento globale ha un andamento ciclico: il pianeta passa da periodi freddi a periodi caldi con situazioni intermedie dette "optimum climatico", dove il clima è temperato con temperature in crescita. Proprio quello che stiamo vivendo oggi, uscendo da una piccola epoca glaciale verificatasi tra il 1500 e il 1750. Il nostro pianeta ha vissuto in uno stato di perenne glaciazione, intervallato ogni 100 mila anni da Optimum della durata di circa 20 mila anni. A parte questi cambiamenti climatici naturalissimi, stiamo assistendo però a ingerenze esterne dell'uomo tramite geoingegneria (guerra climatica). Una manipolazione artificiale che va dall'irrorazione aerea di sostanze chimiche, all'irraggiamento elettromagnetico con 5G, HAARP ecc. Per il Sistema la causa del cambiamento climatico è ovviamente Antropocentrica, per cui la colpa è del cancro con due gambe! Sorcio che va chemio-derattizzato. Quindi con la geo-ingegneria stanno bloccando determinate frequenze luminose fondamentali alla Vita vegetale, animale e umana e creando situazioni climatiche estreme (alluvioni, inondazioni, grandinate, ecc.) per giustificare il Green Deal. Questo aprirà lo stargate all'elettrificazione e magnetizzazione della Vita, alla sottrazione di terre fertili, e alla creazione delle Smart City le città da 15 minuti. Con meno irraggiamento solare il processo alchemico della "fotosintesi clorofilliana" non potrà avvenire. Le piante da sempre assorbono l'anidride carbonica dall'aria (con le foglie), e l'acqua con le radici per produrre, assieme al mistero della luce e della clorofilla (il sangue verde dei vegetali ricco di magnesio un metallo legato proprio alla Luce) zucchero e ossigeno: i mattoni della Vita! L'uomo non è in grado di riprodurre in laboratorio quello che il filo d'erba fa da milioni di anni: trasformare l'energia luminosa in energia chimica! Lo capite o no il progetto occulto nel criminalizzare la CO2? Le piante sono idrovore di CO2, e cosa fa il bipede umano? Sottrae terra, elimina le piante per mettere pannelli solari e pale eoliche. Non è roba da dementi, ma da satanisti. Lo ripeto: la CO2 è il principale nutrimento per i regni vegetale, animale e umano! Sostituire la Terra e gli alberi con pannelli, pale eoliche, tralicci per il 5G, è la chiara volontà di rimpiazzare tutto ciò che è naturale e organico con l'artificiale e l'inorganico: la Vita con la NON-vita: l'umano con il dis-umano! Sveglia: non è un problema di soldi. Le forze occulte transumaniste che lavorano dietro le quinte controllando le piramidi del potere vogliono rendere sterile il pianeta per impedire l'evoluzione non solo fisica ma anche spirituale dell'uomo!
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I testi sessisti nelle canzoni non vanno bene. Parola di ghesboro Cecchettin! Forse vanno meglio le croci rovesciate, come insegna Elena Cecchettin, e il padre nostro al contrario?