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Dottor Luca Speciani

Una volta capito (e speriamo che alla fine ci siano arrivati anche quelli più “gnucchi”) che tutto questo circo è stato creato ad arte con l’obiettivo di forzare tutti ad una vaccinazione obbligatoria annuale, senza la quale non potremo più esercitare la nostra professione, mandare a scuola i nostri figli o semplicemente prendere un aereo o un treno... e preso atto della totale complicità in questo sfacelo di politici corrotti, giornalisti prezzolati, medici servi e pecore obbedienti... le soluzioni che restano a noi persone “normali” ma attente ai nostri diritti costituzionali, sono poche.

La prima è combattere a testa alta, perseguendo le vie legali, democratiche, civili a nostra disposizione. Che è ciò che abbiamo fatto in questi mesi, pagando di persona subendo provvedimenti disciplinari o multe e sanzioni a vario titolo. Con risultati però vicini allo zero. Perché quando vinci ben quattro ricorsi al TAR contro l’obbligatorietà vaccinale, e per la trasparenza delle decisioni governative e del comitato tecnico scientifico, ma nessuna TV o quotidiano nazionale ne dà notizia, capisci che stai perdendo, e che l’unica via sarebbe quella di una rivolta di piazza non più civile, democratica o legale. Ma capisci anche che probabilmente questo è proprio ciò che vogliono, e che se ti presti al gioco anche le ultime minime riserve costituzionali (già duramente calpestate dagli assurdi DPCM natalizi) andrebbero a cadere, accelerando il processo di lesione dei nostri diritti.

La seconda via è invece quella di comportarsi come se non esistessero. Vivere giorno per giorno continuando a fare progetti, ad amare, a piantare alberi, a ristrutturare casa, a investire sui propri figli e sulle proprie conoscenze, a comprare libri, a fare corsi... e dove e quando si può abbracciandosi e guardandosi in faccia. Può essere che in questo contesto la forza di milioni di persone che non hanno più paura di vivere (e di morire), e che non perdono ore a cercare di capire tra cervellotici decreti se il 27/12 il ragazzo quindicenne potrà o meno venire a trovare i nonni, possa essere più potente di tante vittorie (di Pirro) legali.
Potremmo chiamarla la “forza dell’indifferenza”. Una forza che nasce dal non dare più valore al loro circo mediatico.

Il Bullo, il prepotente di turno, non si umilia menandolo più forte. Lo si riporta al suo misero livello restando indifferenti alle sue sciocche provocazioni. Rendendolo così ridicolo.
Noi siamo ancora vivi, loro sono già morti. Morti dentro, poiché desiderano un mondo senza vita, senza abbracci, senza sorrisi, senza amicizie, senza socialità, senza condivisione, senza amore. Se dovremo morire, moriremo. Ma a loro, di noi, non resterà nulla. Che restino con i loro amati delatori, i loro giornalisti schiavi e i loro ignobili e deliranti decretini settimanali, schiacciati dalla paura della morte. A che serve vivere se sei già morto dentro?

Noi saremo altrove, abbracciati, ad amarci intensamente e a suggere dalla vita il suo miele fino all’ultima goccia.
Come canta De André, nella “ballata dell’amore cieco” in cui una donna crudele per vanità fa suicidare colui che la ama. Ma poi, presa da sgomento, lo vede: “morir contento e innamorato, quando a lei nulla era restato: non il suo amore, non il suo bene, ma solo il sangue secco delle sue vene”. È lo stesso sgomento che auguriamo a chi ci ha tolto affetti, vita, abbracci, gioco.

Continuiamo la nostra vita, indifferenti verso chi ci vorrebbe proni, togliendo così potere a chi se lo è indegnamente autoassegnato, con la scusa dell’emergenza, per toglierci libertà e diritti.
Non siamo soli. Siamo in tanti. Ce la faremo.
Intanto, una canzone, come un dolce meme, in questo giorno speciale continua a girarmi in testa, e fa: “All I want for Christmas is you”.
Buone feste a tutti.
Con Amore

Secondo i CDC di Atlanta, cioè i Centri di controllo delle malattie infettive statunitensi, dal 14 dicembre 2020 al 18 dicembre ben 3.150 persone sono diventate disabili a seguito del vaccino anti-Covid.
Attenzione stiamo parlando di soli 5 giorni di sperimentazione su cavie umane del vaccino Pfizer-BioNTech e solo in Inghilterra!
Le persone "unable to perform normal daily activities, unable to work, required care from doctor or health care professional", non sono più abili al lavoro…
Cosa accadrà quando questi vaccini verranno inoculati a centinaia di milioni di persone nel mondo?

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Fonte ufficiale https://www.cdc.gov/vaccines/acip/meetings/downloads/slides-2020-12/slides-12-19/05-COVID-CLARK.pdf

Marcello Pamio

Nel 1958 il visionario ingegnere Giorgio Rosa ebbe l’idea di progettare una sorta di isola artificiale da collocare al largo di Rimini fuori dal territorio italiano, oltre quindi le 6 miglia nautiche (11,112 km).
Con pochissimi mezzi, andando avanti e indietro due o tre volte alla settimana, in un paio di anni, Rosa, dopo molti sopralluoghi e studiando il sistema migliore per ancorare la sua piattaforma al fondale, riuscì nell’impresa titanica costruendo l’isola a 11 km e 600 metri dalla spiaggia, cioè 500 metri oltre il limite delle acque territoriali italiane, quindi in extraterritorialità.

I lavori subiscono una battuta d’arresto dovuta a problemi logistici ed economici nel luglio del 1962, quando inoltre le autorità italiana hanno intimato ai costruttori la rimozione di ogni ostacolo alla navigazione. Giorgio però non si perde d’animo e dopo aver contattato le Capitanerie di Porto di Rimini, Ravenna e Pesaro per opzionare gli spazi in banchina, ottenere i rifornimenti di gasolio e il permesso alla costruzione della struttura presso i Cantieri Navali e la pubblicazione dell’avviso ai naviganti per la segnalazione della presenza di strutture, riesce a far ripartire i lavori di realizzazione nel 1964.
Superati alcuni problemi tecnici e finanziari, fu avviata la costruzione della struttura che richiese diversi anni, anche perché a causa delle condizioni del mare e del meteo non era possibile lavorare molte ore alla settimana nei pressi della piattaforma.

Struttura dell'isola. Una serie di tubi impiantati nel fondale facevano da sostegno

I lavori di Giorgio Rosa non passarono naturalmente inosservati e verso la fine del 1966 la Capitaneria di porto di Rimini e la polizia intimarono di fermarsi, ma l’ingegnere proseguì riuscendo nell’opera di costruzione e il 20 agosto del 1967 aprì al pubblico la sua isola, anche se c’era ancora molto lavoro da fare per ampliarla e migliorarla.
La piattaforma aveva una superficie di circa 400 metri quadrati (sospesa a 26 metri di altezza dal livello del mare)e nei progetti c’era un ampliamento con un secondo piano per raddoppiare lo spazio a disposizione.
Le problematiche con lo Stato italiano (e non solo) crescevano ogni giorno e così il primo maggio del 1968 Rosa dichiarò unilateralmente l’indipendenza della sua isola artificiale, nominandosi presidente.
La “Repubblica” fu proclamata il Primo maggio 1968. «Eravamo in sei. Medici, commercialisti, gente normale» ricordava l’ingegnere.

Il "governo" della Repubblica. A destra Giorgio Rosa mentre stappa una bottiglia.

Chiamò il microstato “Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose” (“Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozoj”) e la dotò di una lingua ufficiale, appunto l’Esperanto, di un governo e di una propria valuta, però mai stampata.
Aveva vari servizi come un ristorante, una discoteca, un bar, un negozio di souvenir e un ufficio postale.
Il mese seguente tenne anche una conferenza stampa per comunicare al mondo la costituzione del nuovo stato.

Persone da tutto il mondo andavano a Rimini per vedere l’isola dei sogni, e moltissimi chiesero perfino la cittadinanza al nuovo Stato!
Ma il governo italiano ritenne che la sua isola minasse la sicurezza nazionale, per cui arrivò dall’alto l’ordine di demolizione. Fu organizzato un blocco navale e si mossero addirittura i servizi segreti.

Assalto militare
Il 25 giugno 1968 carabinieri, finanza, polizia e ispettori delle Imposte assaltarono e presero possesso dello “Stato”, facendo “prigioniero” il custode, Pietro Bernardini (un naufrago approdato sull’Isola e che si era stabilito prendendo in affitto una stanza sulla piattaforma).
La “Repubblica” andò in esilio anche se proseguì una dura battaglia legale, che a poco servì. Rosa inviò un telegramma di protesta al presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, senza ottenere risposta. Nelle settimane seguenti ci furono alcune interrogazioni parlamentari a riguardo e l’invio a Rosa di diverse proposte di acquisto della piattaforma.

«Mi dissero che l’ordine era partito da Washington: costituivamo un precedente pericoloso, temevano una piccola Cuba in Adriatico», aveva rivelato lo stesso Rosa, il quale però ha anche ricordato che all’epoca in Italia “comandava la Democrazia Cristiana” e quindi è impossibile che non sia stato lo zampino del Vaticano…
D’altronde la libertà fa paura, fa tremare i polsi a tutti quei governi e quegli stati che vivono grazie alla schiavitù!

Dal punto di vista propagandistico le autorità e i servizi segreti hanno dovuto ideare una coltre negativa attorno all’esperimento sociale, creando ad arte assurdi sospetti sull’isola nata come stratagemma per non pagare le tasse; come base di appoggio per i sommergibili russi; come casinò galleggiante, ecc.

Ad agosto il Ministero della Marina mercantile inviò alla Capitaneria di porto di Rimini un dispaccio in cui veniva richiesto a Rosa di demolire la piattaforma. L’ingegnere presentò un ricorso che fu respinto nonostante l’interessamento di alcuni esponenti politici e nel novembre del 1968 a Rimini furono sbarcati a terra tutti i materiali trasportabili trovati sull’Isola delle Rose, in vista della demolizione con esplosivo della piattaforma.

Lo smantellamento avvenne nei primi mesi del 1969. L’11 febbraio i sommozzatori della Marina Militare Italiana collocarono 675 kg di esplosivo sui pilastri dell’Isola. Col primo carico di esplosivo l’isola non crollò ma il Governo italiano ci riprovò due giorni dopo con oltre 1.000 kg riuscendo a deformare la struttura della piattaforma. Quest’ultima cedette definitivamente il 26 febbraio a causa di una forte burrasca.

L'isola distrutta...

Nei mesi successivi l’Isola viene smantellata e fisicamente eliminata in maniera completa.

I resti della Repubblica...

La vicenda ebbe numerosi strascichi, anche perché non aveva precedenti nella nostra storia giuridica.
Le polemiche continuarono anche dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato, secondo il quale le pretese di indipendenza e sovranità accampate dai proprietari della piattaforma erano infondate, e sapete per quale motivo? Secondo loro, anche fuori dall’Italia i cittadini italiani dovevano sottostare alle loro leggi statali!
La Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose non fu mai riconosciuta da alcuno stato del mondo nel suo breve periodo di vita.

Bandiera della Repubblica
La micronazione aveva come simbolo uno stemma su cui erano rappresentate tre rose rosse, con uno scudo bianco a fare da sfondo. La bandiera era arancione con al centro lo stemma della repubblica.

Bandiera ufficiale della Repubblica

L’inno era un brano tratto dalla prima scena del terzo atto dell’Olandese volante di Richard Wagner (“Chor der Norwegischen Matrosen”). La valuta scelta dal governo fu il Mill, con un cambio alla pari rispetto alla lira italiana. La repubblica non produsse mai banconote e monete della propria valuta, ma solamente alcuni francobolli. Uno dei quali mostrava la cartina dell’Italia con in evidenza la posizione in cui si trovava la piattaforma.

Francobolli ufficiali. Ogni lettera spedita veniva prontamente annullata dalle Poste italiane

Questa è l’unica guerra d’aggressione della Repubblica Italiana nella storia, e per evitare che casi simili potessero succedere di nuovo l’ONU ha spostato il confine delle acque territoriali da 6 a 11 miglia nautiche di distanza dalla costa dello Stato in tutto il mondo, mentre il Consiglio d’Europa ha dichiarato di non avere elementi sufficienti per potersi esprimere sulla controversia.
A Giorgio Rosa lo Stato italiano ha poi chiesto il pagamento della demolizione dell’isola per 11 milioni di lire.
Nel 2009 sono stati ritrovati sul fondo del mare alcuni resti della struttura e dei muri dell’isola, un mattone originale è a tutt’oggi conservato da Lorenzo, il figlio di Giorgio e Gabriella.

Quello che rimane dell'Isola delle Rose sul fondale al largo di Rimini

Giorgio Rosa è morto all’età di 92 anni il 2 marzo 2017, ma il suo folle sogno libertario è rimasto nella storia del Paese.

Hanno distrutto e affondato l'Isola
ma non potranno mai spegnere l'idea e bloccare la Libertà!

Il Film dedicato all'incredibile storia

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Ve lo dico come ungherese, come ebreo, come artista e come filosofo.
Gli uomini vogliono anche sognare. Hanno bisogno dei loro sogni.
Ebbene noi fabbricheremo sogni, sogni in serie, sogni divertenti che costano poco

Adolph Zukor, fondatore della Paramount

Dagli albori della cinematografia e quindi dai “sogni divertenti” di Adolph Zukor, siamo passati agli incubi e ai futuri osceni dell’odierna produzione. Non è a caso infatti secondo Marilyn Monroe: “Hollywood è un posto dove per un bacio ti pagano mille dollari e per l’anima cinquanta centesimi”.
Il cinema non è nato solo per intrattenere le masse facendole divertire, ma per spacciare sogni, ideali, per creare e modellare la realtà a piacimento dei produttori!
La vera natura l’ha descritta magistralmente Francis Ford Coppola: “Hollywood è Wall Street”.

L’Alta Finanza (nelle mani del popolo eletto) è la proprietaria di Hollywood e sceglie attraverso i suoi fiduciari i soggetti dei film!
Quindi il cinema è la fucina dei grandi cambiamenti antropologici del mondo, al quale bisogna aggiungere la televisione, che oggi ha certamente surclassato la pellicola raggiungendo miliardi di persone…
Va assolutamente compreso che i film e le serie televisive hanno un contenuto ideologico che varia a seconda del momento storico e a seconda del messaggio che serve veicolare: il messaggio che i produttori vogliono che passi!
Per esempio tutti i film sulla Seconda Guerra Mondiale mostrano ovviamente gli alleati buoni e gli avversari cattivi, mentre quelli di fantascienza ci stanno lentamente a spizzichi e bocconi abituando ad un futuro ben preciso...

La Barriera
A proposito di futuro distopico, una delle ultime serie tv è illuminante.
La scarsità di risorse naturali ha trasformato le democrazie occidentali in spietati e disumani regimi dittatoriali militarizzati che giustificano la mancanza di libertà con la promessa di assicurare la sopravvivenza dei sudditi.

Questo è l’assunto di base della serie spagnola “La barriera”, che ha debuttato in streaming l’11 settembre 2020 (data non casuale) sulla piattaforma Netflix.

La trama è certamente inquietante e soprattutto molto realistica se vista con gli occhi odierni.
Nella Madrid del 2045 un virus mortale di nome “Noravirus” e un regime totalitario provocano la divisione della città in due zone distinte: il Settore 1, quello dei ricchi e dei privilegiati e il Settore 2 per tutti gli altri (i morti di fame). A dividere i due settori una barriera invalicabile, da cui il nome della serie “La Valla” (appunto “La barriera”). Un muro che divide non solo le persone ma anche i diritti e le libertà. Gli abitanti all’interno conducono una vita agiata: hanno la tv, il cellulare, la luce e tutti i comfort, mentre fuori regna la paura, la disperazione, la fame e i soprusi.

L’unico modo per passare da una parte all’altra è attraversare il muro che separa i settori, ma per farlo occorre avere un pass, un lasciapassare, altrimenti si viene cacciati via bruscamente dai militari che controllano e perlustrano continuamente le strade in entrambi i settori.

La Barriera

In tredici puntante (numero anche questo non casuale) vengono raccontati origine, diffusione e conseguenze dell’arrivo di un virus sconosciuto che causa da una parte la distruzione delle famiglie, visto che i bambini piccoli vengono sequestrati e fatti sparire dentro laboratori segretissimi perché dal loro sangue si producono gli anticorpi per il vaccino, e dall’altra la perdita di ogni libertà individuale, secondo il regime per garantire la sicurezza delle persone.
Ma il bene superiore sarebbe quello collettivo, non del gregge di pecore, ma dei pochi eletti e della dittatura. Esattamente quello che sta accadendo oggi nella vita vera e non in quella cinematografica.

Dopo la dichiarazione di “zona protetta”, il governo autoritario ha preso il potere e ha militarizzato tutto. Le persone terrorizzate dal virus hanno aperto la porta, chiedendo loro stessi il governo forte, autoritario, la dittatura, e la prima cosa che questa ha fatto è stata togliere la libertà, in nome della sicurezza di tutti.
La nuova “normalità” viene scandita e ripetuta costantemente dai megafoni lungo le strade: “per la vostra sicurezza, portate sempre con voi i documenti di riconoscimento. Non create assembramenti, indossate la mascherina....”. Altoparlanti che ricordano anche gli orari del coprifuoco.

Ma il Sistema mentre cerca un vaccino (per i ricchi) con il sangue dei bambini, lavora anche ad un piano eugenetico di riduzione della popolazione mondiale...
Vivono sotto la legge marziale, eppure non erano entrati in guerra. Ricorda qualcosa?
Noi oggi viviamo una “emergenza sanitaria” imposta a suon di Dpcm, e poco importa se questa sia stata completamente inventata, perché rimane la scusa perfetta per l’instaurazione e l’affermazione dello stato di polizia.

Finale incredibile

[Attenzione: chi ha intenzione di vedersi la serie è meglio non prosegua la lettura]

La serie termina con la morte del Presidente e la rivolta della popolazione e delle stesse forze dell’ordine. Hanno vinto i sudditi, il bene ha soverchiato il male. Applausi. Gli spagnoli finalmente iniziano dopo molti anni a vedere la luce della speranza e della “democrazia”. Tutto prefigurava un ritorno ai bei tempi ormai andati: si stava finalmente realizzando l’osannato “andrà tutto bene”. Ma non tutti gli arcobaleni segnano l’inizio di una bella giornata…

Il colpo di scena finale è quando il nuovo presidente eletto a furor di popolo spunta dal balcone per essere osannato dalla massa festante: si tratta della virologa responsabile dei sequestri dei bambini, del programma vaccinale e del progetto eugenetico. La presidenza è stata il premio per aver salvato il pianeta dal virus letale con il suo vaccino derivato da esperimenti eseguiti su centinaia di bambini, molti dei quali erano morti. Ma poco importa se il bene è superiore, giusto?

Segnale inequivocabile che non sarebbe cambiato assolutamente nulla, ma la gente era anestetizzata dall’illusione del cambiamento (come da noi il governo del Movimento 5 stelle/Lega).
L’ulteriore conferma del tragico finale arriva quando il capo della polizia, il più losco e criminale di tutti i personaggi, dopo i titoli di coda appare sullo schermo ricordando che: “il futuro ci appartiene”. Si riferiva a loro ovviamente e non a noi.

"Il futuro ci appartiene"....

Come si suol dire, cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Esattamente come nella dittatura: cambiano e si alternano i governi, i personaggi, ma il regime persiste inalterato, mutando ogni tanto solo la forma ma non la sostanza.

Netflix non si smentisce mai. Etichetta deviante per antonomasia anche in questa serie vuole farci vedere il futuro come un periodo distopico, dove i vaccini salveranno il mondo facendo tornare alla vita “normale”. Ma soprattutto che qualunque rivolta e/o rivoluzione verrà fatta, loro saranno sempre al potere...
Questo è quello che loro credono. Ma non sarà così se le coscienze inizieranno a destarsi!

Marcello Pamio

Il governo del Regno Unito si è piegato a novanta gradi dinnanzi al gigante farmaceutico Pfizer! Nulla di nuovo all’orizzonte: lo avevamo già detto infatti che le lobbies sono preoccupate da azioni legali che potranno seguire ad eventuali danni del nuovo vaccino, per cui hanno chiesto e ottenuto indennità e protezione dal venire citati in giudizio!

Questo per consentire al vaccino contro il coronavirus di essere lanciato in Inghilterra già la prossima settimana. Il Dipartimento di Salute e Assistenza Sociale ha confermato che la Pfizer ha ricevuto l’immunità non dal virus, ma dalle azioni penali.

La domanda sorge spontanea: se il vaccino è così sicuro, come mai questa manovra?

Non solo le lobbies dormiranno sonni tranquilli, ma anche il personale sanitario, cioè quelli che fisicamente useranno la siringa contenente il vaccino geneticamente modificato, saranno messi sotto una campana di cristallo e protetti da tutto.

Ricapitolando per chi è duro di comprendonio: i vaccini che stanno per arrivare, preparati in tempi rapidissimi (grazie alla scusa mediatica di una emergenza che non c’è) senza quindi garantire un minimo di sicurezza faranno sicuramente danni, anche perché inoculati a miliardi di persone, per cui si sono parati il culo da ripercussioni legali. Risultato? I danni saranno a carico dei sudditi, non solo quelli dell’impero britannico, ma degli schiavi di tutto il mondo, perché l’indennità sarà applicata ovunque!!

Quindi non spendete tutto nel black friday, ma mettete dentro un maialino in terracotta un po’ di soldini, pronti a romperlo quando sarà necessario pagare le cure mediche e/o riabilitative, o nella peggiore delle ipotesi servirà ai parenti rimasti per la vostra cremazione...

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https://www.independent.co.uk/news/health/coronavirus-pfizer-vaccine-legal-indemnity-safety-ministers-b1765124.html

Marcello Pamio

Non appena è stato comunicato dalle lobbies farmaceutiche l’avvio dello sviluppo di candidati vaccini, il Ministero della Salute italiano ha ritenuto di iniziare le interlocuzioni con altri partner europei per procedere alla disponibilità di un numero di dosi necessario per l’immunizzazione dei cittadini dei Paesi coinvolti e di tutta l’Unione Europea.

E’ nato così il documento: “Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 PIANO STRATEGICO. Elementi di preparazione e di implementazione della strategia vaccinale” a cura del Ministero della Salute, la Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Istituto Superiore di sanità, agenas e l’AIFA.

La Commissione UE e gli stati membri hanno poi sottoscritto un accordo in base al quale i negoziati con le aziende produttrici sono stati affidati in esclusiva alla stessa, affiancata da un gruppo di 7 negoziatori in rappresentanza degli Stati membri (tra i quali un italiano) e da uno Steering board che assume le decisioni finali, ove siedono rappresentanti di tutti gli Stati membri.

Le trattative si sono concentrate su un gruppo di società che stanno sviluppando vaccini con diversa tecnologia. Al momento l’Unione Europea si è già assicurata circa 1,3 miliardi di dosi!

Le aziende che sviluppano vaccini

Ecco le aziende che dovrebbero salvare il mondo dalle pandemie.
Sono sei: AstraZeneca, Pfizer/Biontech, Johnson&Johnson, Sanofi/GSK, Curevac e Moderna.

AstraZeneca: 40,38 milioni di vaccini
Johnson & Johnson: 53,84 milioni
Sanofi: 40,38 milioni
Pfizer/BNT: 26,92 milioni
CureVac: 30,285 milioni
Moderna: 10,768

I vaccini prodotti dalle “sei sorelle” saranno 202,573 milioni di dosi per un paese come l’Italia con 60 milioni di abitanti. Qualcosa non torna nei calcoli o qualcosa invece torna alla perfezione?

Anche se per alcuni vaccini gli inoculi sono doppi (quindi il numero va dimezzato), l’intendo del Sistema è quello di vaccinare i cittadini più e più volte, magari anche con farmaci diversi, visto che non nascono dalla medesima tecnologia…

Categorie da vaccinare
Sono state identificate le categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali: operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale dei presidi residenziali per anziani e le persone di età avanzata.
Stranamente mancano all’appello le forze dell’ordine, perennemente a rischio di infezione nelle loro pericolose missioni di multare chi gira senza mascherina, e ovviamente i politici i quali dovrebbero dare il buon esempio ai sudditi facendosi vaccinare in massa in diretta televisiva (vaccini veri e non soluzione salina ovviamente).

Solo testimoniando la coerenza sulla loro pelle, potranno convincere anche i dubbiosi nella bontà della prassi preventiva.

Il Piano strategico è scaricabile qui: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_5202_1_file.pdf

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Marcello Pamio

Avete rotto il cazzo. Mi dispiace essere così sboccato, ma c’è un limite a tutto!
Noi italiani a differenza di altri popoli siamo campioni nel patire senza lamentarci, siamo maestri indiscussi del “sudore e lacrime”.
Siamo così impegnati con il “black friday” ed i regali natalizi (che alla fine scambieranno col vicino perché non sarà permesso neppure uscire dal condominio) per vedere che il paese più bello del mondo, la culla storica dell’umanità per quanto riguarda cultura, arte e diritto, sta sprofondando sempre più dentro un liquame puzzolente e nauseabondo. Ma grazie alle mascherine e all’uso sconsiderato dell’igienizzante il fetore è molto attenuato...

Ma c’è un limite a tutto, e il limite di sopportazione è stato ampiamente superato.

Non è bastato imprigionare un paese per tre mesi, mettendo in quarantena forzata milioni di persone sanissime, quando perfino uno sbarbatello del primo anno di medicina sa che in quarantena si mettono le persone malate, e non quelle sane! Per la prima volta nella storia dell’umanità vengono isolati e segregati i sani, e ovviamente non si tratta di un errore…

Non è bastato distruggere l’educazione scolastica con la follia disumanizzante della didattica a distanza, imponendo ai bambini e ragazzi che a scuola ci possono andare le mascherine perfino da seduti al banco. Educare al simbolo di sottomissione per eccellenza è estremamente funzionale...

Non è bastato nemmeno mettere l’economia italiana a ferro e fuoco, costringendo alla chiusura e al fallimento centinaia di migliaia di aziende e partite iva, con il risultato che il 2021 non sarà ricordato come l’anno del vaccino anti-Covid, ma l’anno in cui milioni di persone saranno ridotte alla fame e alla disperazione perché non avranno i soldi per pagare il mutuo, gli affitti e perfino il cibo. Con tutti i risvolti sociali che pochissimi (soprattutto tra le ligie forze dell’ordine) hanno preso in considerazione. Pochi ad esclusione di chi queste dinamiche le ha studiate a tavolino...

Ufficialmente tutto questo per gestire una emergenza sanitaria rappresentata da un virus influenzale che non ha alzato per niente l’asticella delle morti medie che annualmente avvengono da sempre: ogni giorno infatti oltre 1800 persone muoiono per svariate patologie (600 al dì per disturbi cardiovascolari, 500 per cancro...).

Eppure quello che i media fanno passare è l’esatto contrario! Si muore solo di Covid: l’influenza, la vecchiaia, il cancro, gli infarti e gli ictus sono spariti nel nulla, eclissati da un microscopico virus, che cela guadagni infiniti.

Detto questo risulta sempre più evidente che i nemici del popolo, della democrazia e dei diritti inalienabili dell’uomo sono i governanti sostenuti dai politici, in combutta con i fratelli magistrati, protetti dalle forze del disordine e propagandati dai loro portavoce: i media (radio, tv e giornali).

Ora per dare l’ultima mazzata dell’anno sulla testa già spaccata dei ristoratori, Natale e Capodanno sono stati blindati dentro i confini comunali nell’ennesimo decreto che conferma come il governo con la scusa della seconda e terza ondata (e poi ci sarà la quarta), cospira nei confronti del popolo italiano. Al governo non possono non sapere che per moltissime attività commerciali le festività natalizie rappresentano il periodo più importante dell’intero anno, per cui la nuova vergognosa manovra affosserà ancor di più l’economia.

Coprifuoco in tutta Italia alle 22:00 e ristoranti chiusi alle 18:00 e se non bastasse da Natale all’Epifania i blocchi aumenteranno e le misure saranno ancor più rigide.
Una cena al ristorante seduti a più di un metro di distanza è così pericolosa per la salute pubblica a tal punto da chiudere tutto? Forse perché il virus - derivando dal pipistrello - è solito uscir al calar delle tenebre e ama il buon cibo?

Oltre il danno anche la beffa!

Non possiamo più continuare ad accettare questa dittatura mascherata da democrazia che a suon di Dpcm sta limitando le libertà individuali e devastando la vita a milioni di persone.

Nel periodo natalizio quindi io continuerò, come ho sempre fatto, a circolare a piedi e in auto, uscendo dai comuni senza paura di eventuali ritorsioni sanzionatorie, perché chi sta violando la legge, la Costituzione e i Diritti Internazionali sono loro e non noi. Certamente potranno sanzionare, ma una simile multa non solo è illegittima ma anche ingiusta, per cui non va pagata!
Diamo un segnale chiaro al Sistema. Ora o mai più.
E poi iniziamo a costruire un nuovo mondo, parallelo e fuori da questo paradigma...

“Disobbedire contro una legge ingiusta è l’unica scelta”

H.D. Thoreau

Corrado Penna

Prendiamo i dati resi disponibili sul sito https://www.euromomo.eu/graphs-and-maps   che non è certo un sito “negazionista” o “complottista” come si suol dire, ma un sito che mostra i dati statistici sulla mortalità in una buona parte dei paesi europei. Per l’esattezza euromomo è un progetto supportato dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (European Centre for Disease Prevention and Control - ECDC), ovvero una istituzione sanitaria dell’Unione Europea, e dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e ospitato dallo Statens Serum Institut, ente danese[1] già produttore di vaccini e adesso beneficiario di finanziamenti da parte della Bill & Melinda Gates foundation[2].

Andiamo sul grafico della mortalità totale e facciamo lo zoom su due periodi particolari, quello dell’influenza del 2018 (quella già citata che aveva portato al “collasso delle terapie intensive”[3] e quello dell’epidemia di Sars-Cov2 nel gennaio-maggio 2020 (la cosiddetta “prima ondata del COVID”). Per presentare meglio i dati è stata evidenziata la zona al di sopra della baseline (la media delle morti negli anni passati verificatesi nel medesimo periodo dell’anno). SI è preso il punto in cui la mortalità ha iniziato a stare al di sopra di questo dato di base come inizio del picco epidemico, e il punto in cui la mortalità è iniziata a scendere al di sotto della baseline. Anche senza fare tutte le differenze e le somme settimana per settimana, un raffronto tra questi due periodi (mostrati ovviamente con il medesimo ingrandimento per non alterarne la percezione) non lascia dubbi: l’epidemia del 2018 ha causato più morti, anche se distribuite in un periodo più lungo

Un dubbio resterà sempre: quanti morti nel “peridoo del covid” sono stati causati in realtà (almeno in parte) dalla segregazione in casa delle persone, dal pericoloso rinvio delle visite di controllo per cardiopatici e diabetici[4], dal rinvio di operazioni chirurgiche indispensabili[5], dal rallentamento (in regime di “lockdown”) dell’assistenza ai malati non covid (basti pensare ai medici del servizio di continuità assistenziale[6] che non potevano visitare i pazienti, nemmeno nei paesi isolati, e che fornivano solo consulenze telefoniche) dall’ansia indotta dal  terrorismo mediatico  (che fa letteralmente “mancare l’aria” e percepire un “senso di oppressione al petto”[7]), dalla tristezza e dalla solitudine (che debilitano il sistema immunitario), dalla carenza di vitamina D per la mancata esposizione al sole, dalla carenza di quel po’ di moto quotidiano (come quella piccola passeggiata al parco che molti anziani prima potevano concedersi) dalle delibere che chiedevano di portare i pazienti infetti all'interno delle case di cura[8] in cambio del pagamento di rette maggiorate.

Sul rapporto tra psiche, sistema immunitario e infiammazione, vedi per esempio gli studi:

Loneliness in healthy young adults predicts inflammatory responsiveness to a mild immune challenge in vivo (La solitudine in giovani adulti sani predice la risposta infiammatoria a una lieve sfida immunitaria in vivo)[9] Nel quale leggiamo non solo che la risposta infiammatoria alla vaccinazione è stata maggiore nelle persone che soffrivano di solitudine, ma anche che “I risultati attuali sono in linea con le prove che la solitudine può modificare la reattività del sistema immunitario, suggerendo un potenziale percorso bio-comportamentale che collega la solitudine a problemi di salute”.

Affective immunology: where emotions and the immune response converge (Immunologia affettiva: quando emozioni e risposta immunitaria convergono)[10] che contiene un intero paragrafo su “Disturbi emotivi acuti e cronici e loro impatto sul sistema immunitario”.

Psychological Stress and the Human Immune System: A Meta-Analytic Study of 30 Years of Inquiry (Stress psicologico e sistema immunitario umano: uno studio meta-analitico di 30 anni di indagine)[11] una analisi comprensiva dei risultati di 30 anni di indagine sul campo, all’interno della quale leggiamo “Brevi fattori di stress naturalistici (come gli esami) tendevano a sopprimere l'immunità cellulare preservando l'immunità umorale. I fattori di stress cronici erano associati alla soppressione delle misure sia cellulari che umorali.” Dove si ricorda che l’immunità umorale è quella specifica degli anticorpi, mentre l’altra è quella a-specifica.


[1] Collegato al ministero della sanità danese: https://en.ssi.dk/about-us.

[2] Un finanziamento per la creazione di un vaccino economico contro il papilloma virus: https://www.gatesfoundation.org/How-We-Work/Quick-Links/Grants-Database/Grants/2012/11/OPP1070827.  

[3] Milano, terapie intensive al collasso per l’influenza: già 48 malati gravi molte operazioni rinviate; https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_gennaio_10/milano-terapie-intensive-collasso-l-influenza-gia-48-malati-gravi-molte-operazioni-rinviate-c9dc43a6-f5d1-11e7-9b06-fe054c3be5b2.shtml.

[4] Vedi l’articolo “Se continua così a Natale ne moriranno più di infarto che di Covid”, pubblicato sul sito dell’agenzia di stampa AGI il 24 novembre 2020; https://www.agi.it/salute/news/2020-11-24/terapie-intensive-covid-cardiologia-infarti-10408959/.

[5] Vedi l’articolo Il Covid paralizza gli ospedali: 400 mila in attesa del chirurgo. Ora rischiamo 20 mila morti Pubblicato su La Stampa il 29 maggio 2020 e scritto da Paolo Russo; https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2020/05/29/news/il-covid-paralizza-gli-ospedali-400-mila-in-attesa-del-chirurgo-ora-rischiamo-20-mila-morti-1.38903227.

[6] La cosiddetta “guardia medica”.

[7] Vedi ad esempio l’articolo Asma, Dispnea, Ansia e Attacchi di Panico: Paura e Controllo della Difficoltà Respiratoria  scritto il 26 novembre 2018 dal dottor Enrico Ballor, pneumologo e psicoterapeuta; https://www.medicinadelrespiro.it/malattie/asma/dispnea-ansia-attacchi-panico-difficolta-respiratoria/.

[8] Vedi l’articolo Quell'assurda delibera lombarda che ha infettato le case di riposo,pubblicato il 4 aprile 2020 su Il quotidiano del Sud scritto da Claudio Marincola; https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/2020/04/04/quellassurda-delibera-lombarda-che-ha-infettato-le-case-di-riposo/.

[9] Pubblicato su Brain Behaviour and Immunity. 2019 Nov;82:298-301, autori JT Balter J E Raymond et al.; https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31476413/.

[10] Pubblicato su Dialogues in Clinical Neuroscience. 2017 Mar; 19(1): 9–19, autore Fulvio D’acquisto; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5442367/.

[11] Pubblicato su Psychologica Bullettin 2004 Jul; 130 (4): 601–630, autori Suzanne C. Segerstrom e Gregory E. Miller; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1361287/.

Marcello Pamio

Il Laboratorio di Virologia e di Biosicurezza dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma ha rilevato la bassa sensibilità di un test rapido “Standard Q Covid-19 Ag” della SD Biosensor. Stiamo parlando di una sensibilità del 21,95%, rispetto a quella superiore al 80% dichiarata dall’azienda produttrice. Maggiore è la sensibilità e più precise saranno le diagnosi.
All’inizio di questa emergenza (nonostante non sappiamo ancora se il virus sia stato realmente isolato) i tamponi cercavano i 3 geni caratterizzanti il SARS-CoV-2: gene-E, gene-RdRp2, gene-N. Ora con la scusa di velocizzare i tempi, i kit hanno iniziato ad amplificare SOLO UN GENE SU TRE, e questo crea numerosissimi falsi positivi (come ha spiegato il prof. Giorgio Palù, virologo dell’Università di Padova).
Ovviamente se il virus fosse presente nel corpo, dovrebbero trovare tutti e 3 i geni, perché in teoria solo se il virus è integro possiamo parlare di un ruolo “patogeno” e “infettante”…
Quindi tutti osannano il tampone rapido, magari come il fai-da-te del diversamente-statista veneto, ma nessuno sottolinea la pericolosa inaffidabilità. Ricordo ancora una volta che il test è la madre di tutte le zoccole, perché se siamo in questa condizione di follia generalizzata è a causa del numero di falsi positivi (asintomatici) generati da questo esame. Al Sistema il tampone è vitale, perché grazie ai numeri falsi giustificano la loro operazione di distruzione del paese!
Se la gente lo capisse e in massa rifiutasse di fare il tampone (a parte chi ha sintomi impegnativi ovviamente) tutto il castello costruito attorno al Covid crollerebbe miseramente in un baleno…
Invece ogni giorno si vedono sudditi in colonna per ore al drive-in per farsi tamponare comodamente seduti all’interno del proprio abitacolo.

https://www.onb.it/2020/11/26/rapporto-spallanzani-bassa-sensibilita-di-un-test-rapido/

Marcello Pamio

Il 12 settembre 2018 il presidente Donald Trump ha firmato l’Ordine esecutivo sull’imposizione di determinate sanzioni in caso di interferenza straniera in un’elezione degli Stati Uniti.
Questa decisione del Presidente degli Stati Uniti d’America, vista con gli occhi di oggi è a dir poco geniale.
In pratica l’interferenza di organizzazioni nelle infrastrutture delle elezioni degli Stati Uniti o la distribuzione segreta di propaganda e disinformazione, “costituisce una minaccia insolita e straordinaria per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti”.
Falsificare i dati e spostare voti (esattamente quello che è avvenuto all’ultima elezione), dal giorno della firma del presente Ordine Esecutivo è diventato una seria “minaccia per la sicurezza nazionale”. In America una minaccia per la sicurezza nazionale è sempre una cosa molto seria.
La proliferazione di dispositivi digitali e comunicazioni basate su internet ha creato vulnerabilità significative e amplificato la portata e l’intensità della minaccia di interferenza straniera.
Con la presente dichiaro un’emergenza nazionale per far fronte a questa minaccia
”.
Ovviamente ogni riferimento alla manipolazione del software Dominio è puramente casuale...

Ordine Esecutivo del 12 settembre 2018, https://www.whitehouse.gov/presidential-actions/executive-order-imposing-certain-sanctions-event-foreign-interference-united-states-election/

Di conseguenza Trump ordina:
Non oltre 45 giorni dopo la conclusione di un’elezione negli Stati Uniti, il Direttore dell’intelligence nazionale (CIA), in consultazione con i capi di qualsiasi altro dipartimento esecutivo e agenzia, deve condurre una valutazione di qualsiasi informazione indichi che un governo straniero, o qualsiasi persona che agisce in qualità di agente o per conto di un governo straniero, ha agito con l’intento o lo scopo di interferire in tale elezione. La valutazione deve identificare, nella misura massima possibile, la natura di qualsiasi interferenza straniera e qualsiasi metodo impiegato per eseguirla, le persone coinvolte e il governo o i governi stranieri che l’hanno autorizzata, diretta, sponsorizzata o sostenuta. Il Direttore dell’intelligence nazionale fornirà questa valutazione e adeguate informazioni di supporto al Presidente, il Segretario di Stato, il Segretario del Tesoro, il Segretario alla Difesa, il Procuratore generale e il Segretario per la sicurezza interna”.

Dal 4 novembre quindi la CIA e tutti gli altri dipartimenti e/o agenzie governative e federali statunitensi stanno indagando se durante le scorse elezioni qualcuno ha messo le manine nel conteggio dei voti...
Coloro che verranno beccati con le dita nella marmellata, oltre alla pena per un reato federale, vedranno bloccati e congelati tutti i beni e i conti che si trovano negli Stati Uniti, e in più sanzioni nei confronti delle più grandi entità commerciali autorizzate o domiciliate nel paese il cui governo ha partecipato, diretto, sponsorizzato o sostenuto l’interferenza elettorale, inclusa almeno un’entità di ciascuno dei seguenti settori: servizi finanziari, difesa, energia, tecnologia e trasporti.
Un danno economico inimmaginabile.
Se per esempio verrà fuori che la Cina ha allungato un po’ troppo il braccetto interferendo con le elezioni, le ripercussioni economiche che subirà saranno pesantissime…

I controlli della CIA e degli altri enti non possono superare il 18 dicembre 2020 (45 giorni dalle elezioni), ma da alcune indiscrezioni entro pochi giorni verranno fatte rivelazioni esplosive da parte degli avvocati di Trump su quella che verrà ricordata come la più grande frode elettorale degli Stati Uniti d’America!
L’avvocatessa Sidney Powell (ex procuratrice federale) per esempio ha tuonato a Fox News: “Vorrei avvertire qualsiasi Stato in questo momento che pensa di certificare questa elezione, di ripensarla molto seriamente, perché ciò che certificheranno è la propria frode e la propria complicità nell’attentato. Stiamo per liberare il Kraken”. Una vera e propria minaccia!

Il kraken è un mostro marino leggendario dalle dimensioni abnormi, rappresentato come una gigantesca piovra con tentacoli grandi e lunghi da avvolgere e affondare un’intera nave.
La nave dei pirati del Deep State sta infatti per essere scaraventata negli abissi: le prove schiaccianti dei brogli e dell’attacco dall’estero agli Stati Uniti sono state depositate alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Ora la decisione spetterà all’organo supremo.
E mentre il Deep State sta affossando, cerca di far credere il contrario: Trump è infatti accusato di aver fatto un golpe, quando in realtà sono loro gli artefici!
A brevissimo vedremo gli effetti del Kraken e sarà interessante osservare anche il cambiamento di espressione nelle facce di coloro che si sono affrettati a riconoscere Joe Biden come legittimo presidente, quando legittimo non è, come neppure presidente.

Marcello Pamio

Manca poco più di un mese a Natale, e quasi nessuno se n’è accorto. Gli anni scorsi subito dopo Ognissanti iniziava un massiccio martellamento di prodotti, pubblicità, video, canzoni e jingles natalizi, per non parlare di panettoni, luminarie e stelle filanti. Quest’anno no: come mai?
Semplice, è arrivato l’ordine dall’alto ai vari editori di cancellare la festività dai media.
Ovviamente il motivo è più che valido: il coronavirus!

La realtà è un po’ diversa: ci stanno rosolando lentamente sulla piastra, per prepararci al prossimo anno che inizierà con i botti, e non pensiate al capodanno. Il veglione infatti si farà a casa in totale solitudine senza alcun razzetto o fontanella, perché verranno messi al bando dal prossimo Dpcm in quanto i petardi potrebbero svegliare dal sonno notturno il SarsCoV-2... Che non sia mai!

Mi riferisco al “patentino” e all’ipotesi di obbligo in base alle fasce di età che sta prendendo forma.
A dirlo il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. “Stiamo disegnando un piano dei vaccini, il primo sarà quello di Pfizer e all’Italia arriveranno 3,4 milioni di dosi nella seconda parte di gennaio, che serviranno a vaccinare 1,7 milioni di italiani perché a ogni persona dovranno essere somministrate due dosi”.

La cosa interessante è che il prodotto Pfizer richiede condizioni particolari per la conservazione: temperature di circa 70/80 gradi sotto lo zero!
Ma tranquilli i frigoriferi “ci sono”, ha rincuorato Arcuri.

Stanno anche “progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciabilità dei beni sul territorio”, ha detto il Commissario, rispondendo ad una domanda sulla folle ma purtroppo concreta ipotesi di un patentino.

Il “patentino” o “pass” come l’ha definito il diversamente-statista del veneto Zaia, darà diritto ai sudditi di tornare ad una pseudo-normalità, che ovviamente normalità non sarà. Ma come si dice: la cosa importante è crederci.
Quindi vuoi andare ai concerti? Usare i mezzi pubblici? Viaggiare all’estero? E perchè no, mangiarti una pizzetta in compagnia senza il problema del numero di commensali? Bene, lo potrai fare se e solo se ti sarai fatto sparare in vena un po’ di RNA sintetico, un po’ di materiale modificato geneticamente, creato in laboratorio dalle menti più criminali del pianeta!
Buona “normalità” a tutti...

Ce la stanno facendo, ormai. Manca poco.
Hanno incominciato con la balla degli asintomatici infettivi, per continuare con il conteggio di migliaia di persone sane tra i “contagiati” grazie a tamponi farlocchi che non distinguono tra un’influenza normale e Covid19 (abbiamo in corso una denuncia in merito), e che considerano alla stessa stregua - grazie ad un numero di cicli di PCR elevato - chi abbia la malattia e chi abbia un solo innocuo viroma in corpo.

Cristiano Ronaldo, Edin Dzeko, Zlatan Ibrahimovic, Milan Skriniar positivi. Trentenni dal fisico imponente che continuano ad allenarsi da soli, con grande intensità. Ma che sono tecnicamente “contagiati”, che fanno crescere il numero di quelli che, secondo loro, presto intaseranno le terapie intensive.

Perché non ricordano che ogni anno (ma in alcuni di più) le terapie intensive erano al collasso nel momento influenzale di punta.
E non ricordano che ogni anno molti anziani fragili o immunodepressi, obesi o sotto multiterapie farmacologiche non ce l’hanno fatta. Ma allora non c’era da mandare a puttane l’economia di un paese per consegnarlo nelle mani del gruppo Bilderberg, e allora non gliene fregava niente a nessuno, e si girava sull’autobus pieno, con il vicino che ti tossiva sul collo.

Ma i decessi, alla fine erano sempre gli stessi.
Hanno solo trasformato una parte dei 1800 morti giornalieri italiani in morti da Covid19. L’influenza ordinaria è scomparsa, del tutto. E se muori d’infarto o di cancro, puoi star sicuro che ti faranno diversi tamponi, anche post mortem, per dire che sei morto di Covid.

Qualunque persona sana di mente avrebbe dovuto ormai capire che, a partire dal divieto targato OMS (di Bill Gates) di fare le autopsie, fino al seppellimento delle poche intelligenti cure che funzionano (vedi plasmaferesi, eparina, idrossiclorochina) siamo davanti alla più grande presa per il culo dal dopoguerra ad oggi.
Di fronte alla quale le storiche bugie sul colesterolo e sulla chemioterapia sembrano marachelle infantili.

Tutto questo ha uno scopo preciso: distruggere l’economia, uccidendone la sua forza trainante, l’impresa privata. L’unica, checché se la raccontino i tanti dipendenti statali grandi elettori delle forze al governo, a pagare le tasse che pagano il loro stipendio.
Ora hanno chiuso bar, ristoranti, centri estetici, palestre, discoteche, cinema, teatri, stadi, centri sportivi, piscine, negozi di qualunque genere purché non alimentari, aziende turistiche, professionisti e consulenti non medici, attività corsistiche e congressuali, musei. Ma i tabaccai aperti 24h/24. Un segnale chiaro sulle priorità di questo governo che vuol vedere i decessi crescere, non calare.

Ma veramente qualcuno crede alla favoletta dei “15 giorni di sacrificio, così poi facciamo Natale con tutto aperto”? C’è un limite alla presa per il culo?
Chiunque sa che il picco influenzale si ha tra fine dicembre e la metà di febbraio, dunque è evidente che, finché il conteggio dei “contagiati” si continuerà a fare con i tamponi che non distinguono tra influenza normale e COVID, potranno continuare a raccontarci che l’epidemia è in crescita.

Per colpa dei runner e della movida estiva, ovviamente.
Avete capito o no che lo scopo è la distruzione della nostra economia così come la conosciamo oggi? Quali aziende, tra le poche che erano sopravvissute al primo lockdown, reggeranno al secondo? Nessuna.

Chi pagherà lo stipendio agli allegri statali che oggi lo ricevono ancora tutto intero?
Chi credono che lo pagasse? Conte? Con le sue pelose elemosine che non arrivano mai?
Se le partite IVA chiudono (e chiuderanno tutte) lasciando per strada milioni di disoccupati, credete forse che questo possa avvenire senza traumi?
Senza che qualcuno sfasci vetrine e auto della polizia? Siete illusi.
Se “il fuoco ha risparmiato le vostre 1100”, come cantava De André, non crediate di non essere coinvolti.

Presto, nella totale bancarotta statale (già si stima per quest’anno un 50-70% di entrate fiscali in meno) finirete coinvolti anche voi, che tanto inneggiate a nuovi lockdown, perché “con la salute non si scherza”.
Si può scherzare con i 500 morti al giorno cardiovascolari, con i 400 morti al giorno per tumore, ma non con quelli da influenza. Quelli no. Perché per prevenire i primi basterebbe controllare fumo, sedentarietà, obesità, pesticidi.

Per i secondi invece servono i lockdown. Funzionali al loro criminale progetto.
Per impedirci di protestare hanno chiuso le scuole (da sempre laboratorio di protesta) dalla seconda media in su. Hanno vietato raduni, congressi, assembramenti di ogni genere e tipo.

Anche a casa, mai più di sei intorno al tavolo, e ben mascherati. Con la inutile mascherina, simbolo di evidente sottomissione, visibile a tutti.
E allora, amici, facciamo funzionare il cervello: che cosa abbiamo da perdere, ormai?
La soluzione è una sola: pacifica, serena, decisa. Rialziamo la testa e teniamo tutto aperto. Tutti. Tutti insieme.

I deliranti Dpcm ormai settimanali del nostro misero governo, privo ormai di qualunque sostegno popolare, sono tutti, dal primo all’ultimo, illegali e incostituzionali.
Lo hanno stabilito giudici di ogni parte d’Italia, annullando le sanzioni comminate al tempo del primo lockdown. Perché un dpcm è poco più di un atto amministrativo e non può imporre, nemmeno in stato di emergenza, di violare leggi dello stato o addirittura di comprimere i diritti costituzionali su cui si basa la nostra democrazia.

La disobbedienza civile diventa un dovere quando i governanti sono corrotti e perseguono obiettivi diversi da quelli della difesa della nostra costituzione e della nostra, pur fragile, democrazia.
È questa l’Italia che volete, per non rischiare di essere tra quello 0,05% di persone che (magari curate con protocolli errati perché imposti da un’OMS che non vuole guariti, ma morti), una volta incontrato il virus, non gli sopravvivono?

Abbiamo davvero così paura di morire da pretendere, per ridurne il rischio, un’Italia permanentemente in coprifuoco, con i bambini mascherati e distanziati, le famiglie divise, le città chiuse, la polizia a controllarvi la busta della spesa? Come abbiamo potuto accettare tutto questo senza ribellarci? Siamo tutti diventati rane bollite?

La soluzione c’è, ed è dietro l’angolo. Rialziamo la testa. Ora, subito. Teniamo aperte le nostre attività. Da subito. Con le normali cautele che il periodo richiede, ma teniamo aperto. Tutto.
Verranno a sanzionarci, e noi ci faremo multare. Tanto già sappiamo che le sanzioni verranno annullate. Ci minacceranno di farci chiudere. E come? Se siamo tutti aperti, come faranno?
A chi ci sanziona ricordiamo che sta agendo in forza di autorità e non in forza di legge, registrando nome, cognome e titolo di chi ci minaccia. Non è escluso che costui possa pagare di persona, con un salato risarcimento, la propria arroganza.

Solo rialzando la testa tutti insieme potremo ribaltare questa surreale dittatura che sta sconvolgendo le nostre vite. Cosa abbiamo da perdere ormai?
Le nostre attività, i nostri lavori “non essenziali” (come li ha definiti qualche deficiente che non ha mai lavorato un solo giorno nella propria vita) stanno per chiudere. Tutti. Uno dopo l’altro.
I nostri dipendenti finiranno tutti in mezzo ad una strada. E noi con loro, poco prima o poco dopo.
Con che soldi mangeranno? Con le elemosine di Conte che poi, dopo le roboanti promesse televisive, si perdono nei meandri della farraginosa amministrazione statale?

Alla fine, in bancarotta per un introito tasse pari a zero, non riceveranno più alcuno stipendio neppure gli statali, oggi tanto sereni.
Chi ci darà da mangiare? Il nuovo governo unico mondiale, a cui però dovremo cedere tutti i nostri beni e tutte le nostre libertà costituzionali.
Siamo ancora in tempo. Forse. Ma serve reagire subito. Ora.
Chi aveva sperato che con la scomparsa estiva del virus si sarebbe tornati alla normalità ha commesso un grave errore di valutazione. È ora di alzare la testa e di essere uomini, nel senso più pieno della parola. Riappropriamoci della nostra umanità, del nostro sorriso, dei nostri abbracci. E delle nostre vite, del nostro reddito, del nostro lavoro.

Se non facciamo nulla, la strada è ormai tracciata e perderemo tutto.
Che cosa abbiamo dunque da perdere?
È l’ora della disobbedienza civile. Teniamo tutto aperto.
Lavoriamo come abbiamo fatto ogni giorno della nostra vita.
Se siamo in tanti, non potranno fare nulla, se non prendere atto che il loro piano criminale è fallito.
Riprendiamoci la nostra vita e il nostro lavoro, ora.
Domani potrebbe essere davvero troppo tardi.