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Marcello Pamio - 8 maggio 2025
Il cosiddetto riscaldamento globale ha un andamento ciclico: il pianeta passa da periodi freddi a periodi caldi con situazioni intermedie dette "optimum climatico", dove il clima è temperato con temperature in crescita. Proprio quello che stiamo vivendo oggi, uscendo da una piccola epoca glaciale verificatasi tra il 1500 e il 1750.
Il nostro pianeta ha vissuto in uno stato di perenne glaciazione, intervallato ogni 100 mila anni da Optimum della durata di circa 20 mila anni.
A parte questi cambiamenti climatici naturalissimi, stiamo assistendo però a ingerenze esterne dell'uomo tramite geoingegneria (guerra climatica). Una manipolazione artificiale che va dall'irrorazione aerea di sostanze chimiche, all'irraggiamento elettromagnetico con 5G, HAARP ecc.
Per il Sistema la causa del cambiamento climatico è ovviamente Antropocentrica, per cui la colpa è del cancro con due gambe! Sorcio che va chemio-derattizzato.
Quindi con la geo-ingegneria stanno bloccando determinate frequenze luminose fondamentali alla Vita vegetale, animale e umana e creando situazioni climatiche estreme (alluvioni, inondazioni, grandinate, ecc.) per giustificare il Green Deal. Questo aprirà lo stargate all'elettrificazione e magnetizzazione della Vita, alla sottrazione di terre fertili, e alla creazione delle Smart City le città da 15 minuti.
Con meno irraggiamento solare il processo alchemico della "fotosintesi clorofilliana" non potrà avvenire. Le piante da sempre assorbono l'anidride carbonica dall'aria (con le foglie), e l'acqua con le radici per produrre, assieme al mistero della luce e della clorofilla (il sangue verde dei vegetali ricco di magnesio un metallo legato proprio alla Luce) zucchero e ossigeno: i mattoni della Vita!
L'uomo non è in grado di riprodurre in laboratorio quello che il filo d'erba fa da milioni di anni: trasformare l'energia luminosa in energia chimica!
Lo capite o no il progetto occulto nel criminalizzare la CO2? Le piante sono idrovore di CO2, e cosa fa il bipede umano? Sottrae terra, elimina le piante per mettere pannelli solari e pale eoliche. Non è roba da dementi, ma da satanisti. Lo ripeto: la CO2 è il principale nutrimento per i regni vegetale, animale e umano!
Sostituire la Terra e gli alberi con pannelli, pale eoliche, tralicci per il 5G, è la chiara volontà di rimpiazzare tutto ciò che è naturale e organico con l'artificiale e l'inorganico: la Vita con la NON-vita: l'umano con il dis-umano!
Sveglia: non è un problema di soldi. Le forze occulte transumaniste che lavorano dietro le quinte controllando le piramidi del potere vogliono rendere sterile il pianeta per impedire l'evoluzione non solo fisica ma anche spirituale dell'uomo!

Cosa aspetti, svegliati dal come e unisciti a Disinformazione.it

C'è poco da fare quelli che scrivono su Focus sono molto meglio dei comici di Zelig.
Per chi non la conosce, Focus potremo dire è la rivista cartacea del ridicolo Cikap, il comitato italiano kontro le affermazioni sul paranormale (oggi kontro le pseudoscienze. Anche loro si sono evoluti).
Lo so non è facile per gli eredi di pierino angela comprendere che il buco dell'ozono non è mai esistito. Ma è così.
E' stato inventato di sana pianta da James Ephraim Lovelock, chimico futurologo, ex collaboratore della NASA (ed è tutto dire), che ha elaborato la teoria di Gaia. È lui l’inventore del buco dell’ozono, provocato dal gas CFC il cui brevetto della Dupont scadeva casualmente quando "scoprirono" il buco…
Anche perché, se fosse esistito dovrebbero arrestare all'istante Samantha Cristoforetti per tutta la lacca che ha usato 🤣
Vi ricordo la presa per il culo colossale.
Negli anni '60 ci dissero che il petrolio sarebbe finito in 10 anni. Negli anni '70 che ci sarebbe stata un’altra era glaciale in 10 anni. Negli anni '80 che le piogge acide avrebbero distrutto tutte le coltivazioni. Negli anni '90 che appunto lo strato dell’ozono si sarebbe distrutto in 10 anni causando devastazioni. Nel 2000 che i ghiacciai si sarebbero sciolti in 10 anni…
Siamo ancora qua nel 2025 e l'unica cosa certa è il livello di coglionaggine della gente che crede ancora alla Scienzah

Cosa aspetti, unisciti a Disinformazione.it

Marcello Pamio - 2 novembre 2023

In provincia di Treviso (ma non solo anche a Padova, Vicenza e in altre regioni come il Friuli) chiuse le scuole di ogni ordine e grado di 42 comuni. Non si era mai vista una cosa del genere per un po' di acqua.
Ma oramai ci stanno abituando a tutto e di più.

Volete sapere il motivo?
Il Prefetto ha lanciato l'ALLARME IDROGEOLOGICO, o per essere più precisi ha parlato di "𝘊𝘳𝘪𝘵𝘪𝘤𝘪𝘵𝘢‌' 𝘐𝘥𝘳𝘰𝘨𝘦𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘢 𝘦 𝘐𝘥𝘳𝘢𝘶𝘭𝘪𝘤𝘢"!
Basta un pò di acqua più del dovuto e accade il finimondo….

Avete capito? Non le chiudono per ristrutturarle visto che la maggior parte delle scuole sono prese con le bombe: piove dentro, cascano calcinacci e tegole sulla testa dei bambini. In altre parole sono pericolose.
Nooo….macché, ora hanno la scusa climatica per tenerle chiuse, aumentando i disagi in famiglia e pompando il terrorismo di massa!!!

Continuano a riempirsi la bocca del dissesto idrogeologico ma nessuno fa qualcosa di realmente concreto, se non chiudere le scuole, lasciando a casa i ragazzi e terrorizzando gli schiavi.

Ve lo sto dicendo da tempo: gli allarmi continueranno senza soluzione di continuità.
D'altronde lo scopo è tenere sulla graticola i sudditi, terrorizzandoli: allarme meteo, clima, vento, pediculosi e arriveremo perché no all'emergenza ragadi e polipi anali!
Ma va tutto bene così…🤥

Marcello Pamio - 19 luglio 2023

Il mainstream si conferma essere il megafono terroristico del regime! All'unisono gli spacciatori-di-odio stanno terrorizzando i subumani riguardo al riscaldamento globale: città infernali che vanno a fuoco; morti per calura, luoghi vietati per il troppo caldo, ecc.
Vi ricordo che siamo a luglio, notoriamente un mese caldino e afoso. Sapevatelo. E in estate sono sempre morti i vecchi disidratati e ammalati. Oggi molti di più per via del diserbante, of course.

I delinquenti dei media stanno lavorando esattamente come hanno fatto nel 2020, quando però il pericolo era il "figlio" incestuoso dell'inchiappettamento di un pipistrello da parte di un pangolino assatanato dagli occhi a mandorla.
Cambiano i fattori ma la supposta è sempre grossa uguale: paura e panico! Ma tranquilli le soluzioni ci sono già: lockdown climatici, città da 15 minuti, carta di debito "carbon credit", auto elettriche e alimentazione sostenibile (carne sintetica, vermi, ecc.).

Per uscire dal coma basta osservare il grafico sopra che mostra l'andamento delle temperature del pianeta dal 2400 a.C. ai nostri giorni. Le curve arancioni sono i periodi di caldo (dovuti ad attività del Sole e dei vulcani), mentre quelli azzurri rappresentano i periodi di piccole o grandi glaciazioni ("Minimo di Maunder" dove s'intende il numero di macchie solari).
La vedete o no l'ultima glaciazione (curva azzurra sulla destra)? Un periodo molto freddo terminato tra il 1700 e il 1800.

Questo per dire che oggi stiamo vivendo un periodo detto "Optimum climatico", un periodo che durerà migliaia di anni in cui la temperatura è più alta perché siamo appena usciti da una piccola glaciazione. Serve una laurea in fisica? No, basta usare l'encefalo. E' così difficile? Sì certo, bisogna averlo…
Se non lo capite, allora l'estinzione fa per voi, per cui continuate ad ascoltare i giornalai. Compratevi la Tesla e sgranocchiate piattole guardando Fazio e Mentana.

Marcello Pamio


Il “Minimo di Maunder”, detto anche “il minimo prolungato delle macchie solari” è un periodo di ridotta attività solare inspiegabile per la comprensione del bipede umano! Quello che sappiamo è che l'attività delle macchie aumenta e diminuisce con un ciclo undecennale di 11 anni.
Il nome deriva dall'astronomo britannico Edward Walter Maunder (1851-1928) il quale fu il primo a sottolineare il fenomeno. Aveva infatti notato una relazione tra il numero delle macchie e le temperature della Terra. Nelle sue osservazioni notò che il minimo coincide con periodi freddi, come la "Piccola Era Glaciale" avvenuta tra il 1500 e il 1715 circa. Periodo nel quale il Tamigi in Inghilterra gelò durante l'inverno, i vichinghi abbandonarono la Groenlandia, ecc.

Il regime non dice che il nostro pianeta ha vissuto in uno stato di perenne glaciazione, intervallato ogni 100.000 anni da alcune migliaia di anni di Optimum climatici (periodi dal clima relativamente caldo, come l’attuale) della durata di circa 20.000 anni.

Capite da soli che non c’entra una minchia l’anidride carbonica, e infatti la concentrazione atmosferica del gas oggi è ben maggiore che nel passato quando la temperatura era più alta come in epoca romana e medioevale! Nell'attuale Optimum abbiamo avuto periodi più caldi e periodi più freddi, chiamati piccole glaciazioni. Quindi quello che stiamo momentaneamente vivendo come “riscaldamento climatico” non solo è già successo una infinità di volte in passato, ma addirittura il pianeta è oggi più freddo rispetto a molti periodi passati.

Osservando l’andamento delle macchie solari, sembra proprio che il Minimo di Maunder lo raggiungeremo nel prossimi anni, quindi la direzione è il raffreddamento! Chi glielo dice all'autistica?
Queste cose le dicevano gli scienziati quando erano liberi di parlare. Oggi la dittatura ha imposto la narrazione del riscaldamento globale. Chi non la condivide viene escluso dai circoli accademici.
Usiamo il cervello!

Marcello Pamio - 30 dicembre 2022

Il mondo intero da un po’ di tempo viene mantenuto in allarme e allerta da uno dei più colossali falsi della storia. No, non mi riferisco alla psicopandemenza, ma alla “crisi climatica”.
Hanno dovuto perfino cambiarne il nome in quanto dopo il 1999 le temperature si sono mantenute pressoché costanti, nonostante le emissioni aumentassero senza sosta, e dal “Riscaldamento globale”, detto anche “Global Warming”, sono passati al “Climate Change” o “Cambiamento climatico”.
Negli ultimi anni però l’opinione pubblica ha cominciato a riflettere sul fatto che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati nella storia del pianeta, e i camaleonti al potere, hanno cambiato di nuovo le carte in tavola: oggi non si parla più nemmeno di “Cambiamento climatico”, ma di “Crisi climatica”.
Lo scopo è sempre quello: generare paura, allarmi ingiustificati e vagheggiare catastrofi ambientali, per diffondere il panico (avendo la giustificazione per legiferare ad hoc) e monetizzare in denaro sonante oppure in carriere politiche e/o accademiche. Le crisi sono sempre grandi opportunità per il regime.

Per fortuna non tutti hanno l’anello al naso e nel 2019 il professor Uberto Crescenti docente di geologia ed ex rettore Universitario, riunì un gruppo di accademici, proponendo loro di scrivere una petizione ai responsabili politici di questo paese, spiegando che il riscaldamento globale di origine antropica è una vera e propria truffa! La petizione è stata inviata al Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera e del Consiglio. Risultato? Meno di zero.
A livello globale una simile petizione è stata firmata da oltre 900 gli scienziati e inviata al Segretario generale dell'ONU, ma l’Organizzazione delle Nazioni l’ha buttata nel cesso, preferendo al suo posto la scientificità della piccola autistica...

Le epoche glaciali e interglaciali
Il nostro pianeta ha vissuto in uno stato di perenne glaciazione - intervallato ogni 100.000 anni - da alcune migliaia di anni di Optimum climatici (periodi caratterizzati da un clima relativamente caldo) della durata di circa 20.000 anni.
Nessuno ricorda che la concentrazione atmosferica di CO2 oggi è ben maggiore che nel passato quando la temperatura era lo stesso livello di oggi, se non addirittura più alta come in epoca romana e medioevale!

Il clima quindi non sembra essere governato dalla CO2 e che quella generata dalle attività umane non sta riscaldando il pianeta.

Durante l'attuale Optimum climatico vi sono stati periodi più caldi intervallati da periodi più freddi (chiamati piccole glaciazioni).
Nella storia sono ben distinti gli Optimum climatici: Olocenico, Romano e Medievale e la cosa pazzesca è che la temperatura media del pianeta di oggi non ha ancora raggiunto i livelli di questi periodi caldi precedenti! Quindi di cosa stiamo parlando?
L’attuale riscaldamento climatico è già successo molte volte in passato, e anzi si può affermare che il pianeta è oggi più freddo rispetto molti periodi del passato.

Nella figura sopra si può vedere come dopo tre secoli di Periodo Caldo Medievale, seguirono altri tre secoli della Piccola Era Glaciale, con un minimo di temperatura globale medio intorno al 1690.
La Piccola Era Glaciale corrisponde ad un periodo di minima attività solare e il minimo della PEG è noto gli astrofisici come “Minimo di Maunder” (grafico sotto).

Minimo di Maunder

Siamo usciti dalla piccola Era Glaciale (1690) cominciò circa 330 anni fa quando la temperatura media globale cominciava lentamente ad aumentare!
L'attuale riscaldamento altro non è che la continuazione dell’uscita dalla Piccola Era Glaciale, i secoli più freddi degli ultimi 10.000 anni, ed è proprio per questo che il successivo riscaldamento non deve sorprendere!

Global cooling
Forse a molti è sfuggito un piccolo particolare: negli anni Settanta del secolo scorso l'allarme climatico era il raffreddamento globale, il Global Cooling!

Time edizione del 1977

Quando però il clima ricominciò a scaldarsi e lo fece per una decina d'anni, ci fu una sorta di dietrofront: il nuovo ordine di servizio era che le attività umane fossero sempre responsabili di disastri ambientali ma stavolta hanno iniziato lanciare strali contro il riscaldamento globale.
Addirittura chi sosteneva questo dava anche una spiegazione del raffreddamento precedente, e come mai fosse cessato. Dissero che oltre il gas serra CO2, l'umanità immetteva nell’atmosfera anche Ossidi di zolfo, che avrebbero l'effetto opposto sulla temperatura.

Quindi quando fa comodo i paraculi tirano in ballo l'ossido di zolfo che causa raffreddamento, o la CO2 che causa riscaldamento!

Il dato di fatto oggettivo è che negli ultimi 100 anni la temperatura è cresciuta nei periodi 1920-1940 e 1980-2000, ma ha smesso di aumentare - anzi è leggermente diminuita - negli anni 1940-1980 e 2000-2014. In tutto questo periodo però le emissioni di CO2 sono aumentate senza sosta!
Attenzione nessuno sta dicendo che la CO2 non sia un gas serra, ma evidentemente la sua incidenza sul riscaldamento del pianeta è irrilevante.

Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto, pubblicato l'11 dicembre 1997 impegnava i paesi che l'avessero sottoscritto a ridurre le emissioni in media di circa il 6% rispetto ai valori del 1990.

Nel 2008 fallimento del protocollo era lapalissiano, visto che le emissioni in quell'anno erano state il 40% superiori a quelle del 1990.

Nonostante questo l’Unione Europea approvava il pacchetto 20-20-20 per il clima.
I 27 paesi dell’UE avrebbero dovuto ridurre le emissioni del 20% entro il 2020, aumentare l'efficienza energetica del 20% e portare al 20% il contributo dell'energia rinnovabile al fabbisogno energetico europeo. Follia delle follie.
La colossale presa per il culo è che non ha alcun senso ridurre le emissioni in Europa quando quelle del resto del mondo continuano ad aumentare esponenzialmente. Attualmente i principali inquinatori sono Stati Uniti, Cina e India.
Se le emissioni degli Stati Uniti sono aumentate del 3% rispetto quelle del 1990, quelle della Cina e India sono aumentate rispettivamente del 320% e 350%.
Sapete qual è il risultato finale?

Le emissioni globali sono oggi il 60% in più di quelle del 1990, altro che il 6% che si auspicava il protocollo di Kyoto

Conclusioni
Nonostante la narrazione deil mainstream, il clima è certamente uno dei fenomeni più complessi in Natura, in quanto governato da numerosi parametri: pensare che esso possa dipendere agendo solo su un parametro è da dementi seriali.
La conclusione è molto semplice: l’aumento delle emissioni di gas serra e l’aumento del riscaldamento climatico non c’è alcuna correlazione e pertanto non vi è alcuna relazione di causa effetto!

Dal libro "Non esiste alcuna emergenza climatica", di Franco Battaglia, ed. 21mo secolo


Marcello Pamio

I cinesi sono di costituzione piccola, eppure la loro storia ci ha abituato a cose grandiose: una muraglia lunga più di 20.000 chilometri e vecchia di 2300 anni, e una Medicina Tradizionale che da millenni viene utilizzata, ancora oggi.
I cinesi odierni però ci stanno abituando a cose grandiosamente oscene...

Pig Hotels
Gli «hotel per i maiali» non sono strutture dedicate a pervertiti che così possono sfogare le loro brame sessuali, bensì enormi palazzoni di cemento armato dai 5 a 13 piani, adibiti ad allevamenti, dove alloggiano anche 1.000 suini per piano!
Non è una pensione per animali, ma un carcere dove le povere bestie vengono messe all’ingrasso per poi essere massacrate, il tutto per soddisfare il sempre più vorace appetito dei cinesi moderni.


Li chiamano «Pig hotels», e sono situati sul Monte Yaji, nella Cina meridionale.
La società Guangxi Yangxiang Co Ltd, gestisce sei allevamenti dai sette ai 13 piani.
Stiamo parlando degli edifici più alti del mondo di questo genere.

Qui in Europa sono stati costruiti allevamenti di maiali che si sviluppano su due o al massimo tre piani, ma non grattacieli.
La Cina avanza con l’industrializzazione dell'allevamento intensivo di maiali più grande del mondo, forte dell’idea che i suini siano un’ottima fonte di reddito, anche perché sempre più sudditi gialli vogliono ingrassare mangiando carne, ricalcando esattamente lo stile di vita occidentale
Questi mostri si innalzano su una valle in cui vi è una fittissima foresta, che la Yangxiang vorrebbe sviluppare come attrazione turistica! La disumanità è sempre un’attrazione indiscutibile! 


Attualmente la zona ospita 30.000 scrofe su un’area di 11 ettari e produce fino a 840.000 suinetti all’anno: si tratta dell’allevamento più grande e più intensivo a livello globale.

Stile di vita inaccettabile
Possiamo noi occidentali, con il nostro stile di vita incentrato nella sofferenza animale, criticare simili oscenità? Ovviamente no.
Quello che stanno facendo le popolazioni orientali è esattamente quello che abbiamo fatto noi dopo la Seconda guerra mondale, e cioè dopo le ricostruzioni e il successivo boom economico.
Da un’alimentazione parca e sana, costituita esclusivamente dai prodotti che la terra donava, siamo passati infatti a un regime innaturale, in cui i prodotti animali non rappresentavano solo una proteina (tra le più tossiche e acidificanti), ma un vero e proprio simbolo di benessere sociale! Il superamento di un periodo difficile dove le privazioni erano la “normalità”.
Ma così facendo, persone sane e soprattutto longeve, si sono lentamente trasformate nei sudditi ideali per le industrie alimentari e farmaceutiche! La conferma di ciò è nella crescita esponenziale di tutte le malattie infiammatorie, croniche e degenerative…

Il punto nodale è che attualmente un uomo occidentale (americano o europeo) mangia mediamente 100 kg di carne all’anno. Essendo una media, e tenendo conto che sempre più persone consapevoli abbracciano regimi come quello vegetariano o vegano, significa che in circolazione ci sono individui che ingurgitano 150 o 200 kg di carne all’anno
Ricordo che attualmente i 2/3 delle terre fertili sono usate per coltivare mangimi per animali o per allevare direttamente bestiame, anziché per produrre cibo per gli umani.[1]
La metà dei cereali (in Europa il 77% e in USA l’87%) e il 90% della soia coltivati nel mondo non va a nutrire persone, ma animali da macello[2].
Anche un bambino capirebbe che uno stile di vita del genere è destinato al totale fallimento perché impossibile da conciliare con un solo pianeta.

Se infatti simili aberrazioni venissero praticate dal miliardo e mezzo di cinesi, il pianeta Terra non sarebbe in grado di sostenere l’impatto ecologico di una simile alimentazione, neppure con i Pig Hotels.
Non a caso il Dragone per assicurarsi le materie prime ha investito 60 miliardi di euro in Africa, in pratica il Continente nero è diventato una colonia cinese
Questa operazione si esprime con il termine «Land Grabbing»: accaparramento di terre.


A cosa servono tutte queste terre? Innanzitutto per le materie prime come petrolio, oro, diamanti, uranio, coltan, ecc. che servono alle industrie, ma poi anche per coltivare legumi e cereali che finiranno nello stomaco degli animali da “smontaggio”, le quali carni finiranno nello stomaco di umani.
Cosa appunto potrà mai succedere al mondo se i cinesi vorranno ingozzarsi, come noi, di proteine animali? Qualcuno, per il bene proprio, lo impedirebbe…
«Il nostro stile di vita non è in discussione» continuavano a ripetere prima di ogni guerra George W. H. Bush senior, il povero figliuolo George W. Bush e anche Tony Blair.
Ma se il nostro stile di vita NON è in discussione, e se in siffatta maniera non possiamo andare avanti ancora tanto, cosa potrà succedere, o meglio, come si potrà impedire ai cinesi di dare il colpo di grazia al mondo?
Sistemi in realtà ce ne sono tantissimi per chi gioca con il clima e con i batteri…
Prima di arrivare ad assistere a sconvolgimenti provocati da guerre climatiche e/o guerre batteriologiche, sarebbe meglio iniziare a modificare in meglio il nostro attuale stile di vita, abbracciando quei regimi che rispettano l’ambiente e gli animali, e che ci predispongono in un terreno di salute ottimale.

 

https://www.nonsoloanimali.com/prosperano-in-cina-i-pigs-hotels-edifici-di-sette-piani-con-1-000-maiali-per-piano-da-macellare/

[1] Fonte: FAO e USA Agency for International Development

[2] Fonte: Database FAO, Food Balance Sheet, 2001


Marcello Pamio

Da settimane i media mainstream hanno acceso e puntato i riflettori su una sconosciuta ragazzina svedese, spuntata letteralmente dal nulla.
Nessuno l’aveva mai vista. Di punto in bianco….puff….esce dal cilindro, viene invitata a parlare al vertice sul clima delle Nazioni Unite e poi al Forum di Davos, oggi addirittura è stata candidata al Premio Nobel.
Tutte cose normali per una qualsiasi ragazza di 16 anni, vero?
Ma i suoi discorsi hanno emozionato e toccato le corde profonde dell’anima, appassionando gli ambientalisti di tutto il mondo, così è stata presa come modello da stimare ed emulare.
Se non bastasse per capire il quadro, persino Sergio Mattarella l’ha elogiata, e il diversamente-sobrio Jean-Claude Junker le ha fatto il baciamano.

Da agosto 2018, ogni venerdì mattina, invece di andare a scuola Greta si piazza davanti al Parlamento svedese con il cartello “Sciopero scolastico per il clima”, e in pochissimo tempo è diventata la più giovane ambientalista europea e promotrice delle marce degli studenti per il clima.
Il suo motto è: «non mi fermerò. Non fino a quando le emissioni di gas serra non saranno scese sotto il livello di allarme».
La realtà è che Greta Thunberg è stata fatta diventare un simbolo.

Da una parte sicuramente c’è lo sfruttamento in una «campagna di pubbliche relazioni» in vista dell’uscita del nuovo libro della madre, la cantante d’opera svedese Malena Ernman...

che sta strumentalizzando la povera figlia affetta dalla Sindrome di Asperger. Conosciamo anche il nome dello stratega della campagna di PR, Pubbliche Relazioni, Ingmar Rentzhog, un esperto di marketing e pubblicità. Dall’altra però Greta fa comodo anche al Sistema…

Quello che Greta non dice…
La giovane svedese è portatrice sana di cose ovvie e assolutamente scontate.
Il punto non è quello che Greta dice, ma quello che non dice!
Non è un po’ strano che nonostante attacchi i Poteri Forti, venga appoggiata dagli stessi, cioè dai circoli malthusiano-globalisti, e dalla dittatura europea? Gli stessi circoli che vogliono austerità, deflazioni, disoccupazioni di massa, depopolazione e gli stessi che stanno creando il problema climatico!

Global Warming
L’immensa grancassa di Poteri Forti sta tambureggiano l’allarme del Riscaldamento Globale, attribuendone la causa SOLO alla produzione industriale e ai consumi umani!
Il Global Warming è un fatto accertato e la causa dell’effetto serra è il cancro chiamato uomo, per cui la “soluzione” è quella di aderire immediatamente ai vari Protocollo di Kyoto ecc. che impongono la riduzione delle emissioni industriali, costi quel che costi, e non solo...
Nessuno sta negando l’ovvietà: basta aprire la finestra per capirlo.
Il pianeta sta certamente vivendo un periodo di riscaldamento globale, e il nostro stile di vita, improntato esclusivamente al consumismo sfrenato, è follia allo stato puro! Questi sono dati oggettivi e inoppugnabili, ma quello che si vuole sottolineare è che il Global Warming, innanzitutto non è causato dall'uomo (medio), e secondo viene usato (e fomentato) dall’élite dominante come un Cavallo di Troia per scopi tutt’altro che ambientalistici o naturalistici: instaurare nella popolazione il regime del caos e del terrore (paura di allagamenti, nubifragi, tornado, uragani, siccità, ecc.), far passare leggi sempre più repressive, spingere l’acceleratore della riduzione della popolazione, impedire a paesi emergenti di uscire dal loro baratro, ecc.

La storia docet
La storia insegna qualcosa a proposito del riscaldamento.
Nel 1719 una canicola eccezionale, che sarà difficile attribuire all’industria umana, fece morire non i 15.000 anziani francesi deceduti nel 2013, ma oltre 450.000 persone. I sudditi del Re Luigi XV erano allora solo 22 milioni.
Per lo più i morti erano bambini colpiti da diarrea perché le falde, prosciugate per metà, erano infette. Altre dissenterie canicolari si produssero nel 1706 e nel 1747 e ciascuna fece oltre 200.000 morti.
Quindi prima della grande industrializzazione, prima che le attività dell’uomo liberassero anidride carbonica nell’aria, vi sono stati periodi molto più caldi dell’attuale. Come la mettiamo?
Sono banali esempi, che insegnano come la storia dell’umanità è stata ed è costellata da periodi caldissimi (e periodi freddissimi) indipendentemente dall’uomo.

Cambiamento climatico o guerra climatica?
«Abbiamo bisogno di un mondo più autoritario. Anche le migliori democrazie accettano che quando si avvicina una grande guerra, la democrazia deve essere sospesa per tutta la sua durata. Io ritengo che il cambiamento climatico sia una situazione grave come una guerra. Può essere necessario mettere la democrazia in sospeso per un po'. Dobbiamo avere poche persone dotate di autorità a comandare».
Questa frase non l’ha scritta Adolf Hitler nel suo Mein Kampf ma è uscita dalla bocca di James Ephraim Lovelock, il chimico futurologo, ex collaboratore della NASA, che ha elaborato la teoria di Gaia.

È l’inventore anche del buco dell’ozono, provocato a suo dire dal gas CFC, il cui brevetto della Dupont scadeva casualmente quando si scoprì il buco…
Lovelock è profondamente inserito nelle centrali di potere che protraggono l’impero britannico, anche perché egli è un uomo del liberismo secondo Adam Smith e seguace di progetti di riduzione della popolazione secondo Malthus*.
Quello che Lovelock adombra è il progetto di un governo autoritario mondiale con la scusa del controllo del riscaldamento globale.
Oggi ha 99 anni ed è ancora membro del The Optimum Population Trust, un think tank che promuove la riduzione della popolazione umana nel mondo, e della Royal Society of Edinburgh, società filosofica che promuove le azioni adatte ridurre dell’80% le emissioni di gas di carbonio.
Infine ha lavorato a stretto contatto con l’americano John Holdren, il fisico aeronautico diventato un fondamentalista della denatalità (consigliere del presidente Obama).


Holdren già nel 2009 proponeva di spargere milioni di tonnellate di particolato nell’alta atmosfera onde formare una nube capace di respingere i raggi solari...
Ricordo che l’ambientalismo catastrofico, l’effetto serra e il buco dell’ozono sono mossi da interessi costituiti potenti e dalle ideologie della crescita zero, teleguidati dalle Fondazioni Rockefeller.
«Alla ricerca di un nuovo nemico che ci unisse, giungemmo all’idea che l’inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, mancanza d’acqua, la carestia e cose del genere fossero adatte»
Così riporta una pubblicazione del Club di Roma**.
Il controllo del clima è una priorità per il Sistema.

Leggete cos'è scritto in un documento sugli "armamenti futuribili" della Us Air Force dal titolo "Air Force 2025": «la modificazione del clima offre nel quadro bellico un ampio ventaglio di opzioni per sconfiggere o coercire un avversario. Negli Stati Uniti la modifica del tempo atmosferico diverrà parte della sicurezza nazionale con applicazione all’interno e all’estero».
Controllare il clima rientra nella guerra militare, e quindi per gli Stati Uniti d’America una priorità per la sicurezza nazionale.

Geo-ingegneria climatica
Quali sono le cose che Greta e molti degli ambientalisti malthusiani non denunciano nel cambiamento climatico che stiamo vivendo? Nessuno di loro ha tira in ballo le scie chimiche (chemtrails) e le ingerenze dei potenti campi elettromagnetici usati nei vari programmi militari come HAARP.
Irrorare quotidianamente, spruzzando sostanze tossine e metalli pesanti nei cieli non ha ripercussioni nel clima globale?
Riscaldare la ionosfera (progetto HAARP) con quantità abnormi di energia non ha ripercussioni nel clima globale?
Come mai nessuno denuncia la guerra climatica in atto? Non lo sanno, non sono coscienti, oppure fanno parte del giochetto?
Queste sono le cose da denunciare al mondo, da gridare in faccia ai potenti della Terra, non le fregnacce messe in circolazione dal Sistema stesso.
Per questo motivo Greta è diventata la paladina ambientale, l’eroina dei più deboli e indifesi, ma anche dei potenti della Terra...

 

*Thomas Malthus
Il reverendo Thomas Robert Malthus oltre due secoli fa elaborò una teoria che pone in relazione la crescita della popolazione con lo sviluppo economico.
Il pastore anglicano, oltre ad essere economista e demografo britannico, sosteneva che la tendenza della popolazione di un paese è di crescere a tasso geometrico (1-2-4-16-32), mentre l’offerta di cibo segue un tasso aritmetico (1-3-5-7-11).
Quindi per evitare bassi livelli di vita o di assoluta povertà la strategia è di limitare il numero delle nascite!
Malthus, al soldo della Compagnia delle Indie Orientali, si mise a capo dell’ideologia del limite delle risorse a fronte della crescita demografica.
Successivamente la sua visione è stata fonte di ispirazione di moltissimi personaggi della politica, economia e finanza. Per esempio negli anni Trenta, la politica del genocidio che sottende l’ideologia dei «limiti delle risorse», fu riformulata nel corso di un incontro tra Adolf Hitler e Lord Lothian (Philip Kerr) il capo della Tavola Rotonda, la formazione più direttamente impegnata a sostenere la scalata al potere di Adolf Hitler in Germania. Il resto è storia…

** Il Club di Roma fu fondato durante alcuni incontri tenutisi a Villa Serbelloni, proprietà della Fondazione Rockefeller a Bellagio, sul Lago di Como.


Con il libro: «I limiti dello sviluppo» il Club propose nel 1972 le sue strampalate teorie ambientali che sollevarono una tempesta. Purtroppo il testo e le successive edizioni esercitarono una notevole influenza sul nascente movimento ambientalista italiano...
Il vero scopo del Club di Roma era - ed è - quello di organizzare la propaganda sulla crisi ambientale e sfruttare quest’ultima per giustificare la centralizzazione del potere, la soppressione dello sviluppo industriale sia in Occidente che nel Terzo Mondo ed il controllo della popolazione mediante l’eugenetica.

 

In questo video, il Premio Nobel Carlo Rubbia in circa 8 minuti smonta la bufala dei cambiamenti climatici

 

Marcello Pamio

Il periodo storico che stiamo vivendo attualmente in Italia è certamente molto pregnante sotto vari punti di vista.
Nonostante i tentativi beceri del Sistema di deviare l’attenzione pubblica mediante le armi di «distrazioni di massa» (tragedie umane, violenze e stupri di gruppo, innocenti incarcerati, ecc.), quello che sta avvenendo è scandaloso. E quello che sta avvenendo non deve essere percepito dal popolo-gregge.

Il nocciolo della questione è questo: che piaccia o meno (che sia coerente o meno) in Italia c’è un governo democraticamente eletto dai cittadini. Abbiamo avuto una serie di governi tecnici (tecnicamente governi golpisti) che nessuno aveva voluto e/o votato. L’ultimo in ordine cronologico, sicuramente il più scandaloso, quello del Pd è stato una emanazione diretta dei Poteri Forti internazionali, e i risultati sono sotto gli occhi di coloro che ancora hanno dei neuroni adibiti a trasdurre la realtà: distruzione sistematica dello stato sociale.
Ora (apparentemente) le cose, anche a livelli internazionali, hanno preso un’altra piega, per qualcuno inaspettata: l’elezione di Donald Trump negli States, l’uscita dalla zona euro dell’Inghilterra e qui da noi l’elezione di un governo per così dire popolare.
Veniamo al punto: il governo giallo-verde, secondo l’establishment dittatoriale europeo, avrebbe la grave colpa di essere un governo populista, quindi molto pericoloso per la stabilità del Sistema stesso.
Certi Poteri stanno temendo l’effetto domino: l’Italia potrebbe infatti essere un esempio per altri paesi e quindi generare a cascata una deriva destabilizzante per l’ordine costituito. Per questo e altri motivi si deve fermare con ogni mezzo lecito o meno.

Attacco speculativo e finanziario
Esistono vari strumenti per far ritornare all’ovile la pecora nera smarrita: dalle agenzie di rating, al fantomatico spread.
Le agenzie di rating sono nate agli inizi del Novecento negli Stati Uniti e hanno lo scopo di analizzare la solidità finanziaria di soggetti quali stati, enti, governi, imprese, banche, assicurazioni. Le principali agenzie sono tutte statunitensi: Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch.
Il rating, che valuta l’entità del rischio di credito, si divide in due principali categorie: il rischio commerciale ed il rischio paese, ma non misura altri tipi di rischi quale il rischio di tasso o di cambio, ecc. La valutazione della capacità del debitore di far fronte al rimborso del proprio debito finanziario viene fornita ricorrendo ad una scala alfabetica, che va da un valore massimo ad uno minimo.
Un monitoraggio effettuato dall’Adusbef su oltre 1.000 “report” emessi a pagamento dalle maggiori agenzie di rating, anche di origine bancaria, ha rappresentato la prova che tali rapporti sono risultati sballati al 91% ed efficaci al 9%.

Quando le agenzie diffondono su internet, tramite lettere finanziarie o stampa specializzata i loro reports su società quotate, i consigli (ad acquistare: buy; vendere: sell; o tenere: hold ) 9 volte su 10 si sono rivelati vere e proprie bufale a danno dei risparmiatori i quali hanno messo a repentaglio il loro risparmio, con perdite maggiori rispetto alla loro normale capacità di investimento.
Le società di rating essendo pagate dai committenti e non dagli investitori, sono portatrici sane di un conflitto di interessi gravissimo.
Il 19 ottobre 2006, 2 delle 3 agenzie di rating che agiscono in regime di oligopolio, hanno declassato l’Italia, hanno dato cioè un voto negativo alla capacità dell’Italia di gestire la sua economia.
Non è la prima volta che questo accade, infatti nell’agosto 1992, Standard & Poor’s declassava il debito italiano e casualmente a settembre, l’ebreo ungherese George Soros, speculava sterlina contro lira.
Il risultato è stato la svalutazione del 30% della lira, uscita dallo SME (mercato europeo) e l’apertura ai capitali anglo-statunitensi che sono entrati nel nostro paese per comprare a prezzi stracciati aziende e società importanti come Iri, Enel, Ina, Eni, Cirio, ecc.
Grazie alla deregolamentazione dell’economia, queste agenzie sono diventate il “Grande Fratello” finanziario e hanno progressivamente accumulato un potere immenso, superiore a quello degli stati e delle banche centrali, determinando le decisioni di tutti gli attori economici globali. 

Dietro le agenzie…
Le «tre sorelle» del rating non sono solamente l’espressione dell’intreccio dominante delle multinazionali, ma una vera e propria struttura organizzata delle principali banche planetarie che controllano il sistema finanziario e debitorio delle nazioni e di tutti i settori dell’economia sia privata che pubblica. 
Dietro le potentissime agenzie ci sono infatti i soliti noti, come Capital World Investors, The Vanguard Group, BlackRock Fund Advisors, State Street Global Advisors.
Eccoli qua i signori della finanzia internazionale, coloro che decidono le sorti di società, multinazionali, governi e paesi.

Attacco all’Italia
E’ fuori da ogni discussione che nel nostro paese sta imperversando dall’esterno una vera e propria dittatura finanziaria e politica (Commissione Europea e banchieri internazionali) che a colpi di normative, spread e declassamenti vuole da una parte avvertire il governo di turno, e dall’altra intimorire le masse mediante spauracchi.
Si tratta di strategie magistrali che hanno lo scopo di indurre nel cervello delle persone la paura del cambiamento. E’ sempre meglio che le masse «preferiscano rimanere nelle loro catene abbandonando ogni velleità di liberazione».[1]
La paura di perdere denari, di inficiare il tasso del mutuo, di perdere valore di acquisto sta letteralmente bloccando e condizionando milioni di coscienze.
Una conferma arriva da «Zero Hedge», uno dei più importanti siti economici alternativi americano.
«L’Establishment europeo ha appena dichiarato guerra all’Italia» è il titolo con cui Zero Hedge commenta un’intervista alla CNBC di Jeroen Dijsselbloem, l’ex ministro delle finanze olandese che è stato presidente dell’Eurogruppo.
Nell’intervista Dijsselbloem invita apertamente la speculazione a lanciare un attacco alle finanze italiane, spiegando loro (ai mercati) esattamente come devono fare.[2]
La cosa gravissima è queste dichiarazioni sono uscite dalla bocca di un «consigliere strategico del Meccanismo Europeo di Stabilità, EMS», ossia quell’istituzione europea che dovrebbe fornire assistenza ai paesi dell’area euro che sono in crisi economica, e al quale l’Italia partecipa con più di 125 miliardi di euro, di cui oltre 14 miliardi già versati.

Ci si mette pure il clima
Non bastavano le critiche e gli attacchi politici da parte dell’Unione Europea, le speculazioni da parte delle istituzioni finanziarie globaliste, ora ci si mette anche il clima.
Il cambiamento climatico è oramai una verità oggettiva fuori da ogni discussione, se poi sia un fenomeno ciclico naturale o del tutto innaturale causato dall’uomo, questo è un altro discorso.
In questa sede interessa solo la guerra climatica. Usciamo una volta per tutte dall’aureola della cospirazione perché oggi sappiamo che la «guerra climatica» è una triste realtà. Lo sappiamo anche grazie alla denuncia di Fabio Mini, generale della Nato.
Secondo Mini: «La guerra ambientale non è più solo una ipotesi: è già in atto. Ma guai a dirlo, si passa per pazzi».
«La bomba climatica è la nuova arma di distruzione di massa a cui si sta lavorando in gran segreto per acquisire vantaggi inimmaginabili su scala planetaria. Alluvioni, terremoti, tsunami, siccità, cataclismi. Uno scenario che purtroppo non è più fantascienza».
«I militari hanno già la capacità di condizionare l’ambiente: tornado, uragani, terremoti e tsunami alterati o addirittura provocati dall’uomo sono una possibilità concreta»[3]

Se è vero quello che dice il generale, oggi i militari possiedono e usano una tecnologia in grado di modificare a proprio piacimento il clima di una regione.
Per cui se il governo di un paese qualsiasi non si sta comportando secondo il ruolino di marcia imposto dal regime, il Sistema può interferire direttamente e/o indirettamente sul clima (Haarp, scie chimiche, ecc. ma anche sul lato economico-finanziario e sanitario con epidemie) facendo piegare le ginocchia ai governanti di turno.
Viene da sé che in uno stato di calamità o di crisi diventa molto complesso portare avanti le proprie politiche per chi è al comando, anche perché essendo ancora dentro il meccanismo europeo (vera e propria prigione che ha di fatto cancellato le sovranità), non si possono mettere in atto politiche economiche e monetarie (stampare moneta per esempio), per cui si finirà incastrati ancor di più nella morsa degli aguzzini. A meno che…

Con questo non si vuole affermare che la situazione post-apocalittica che stiamo vivendo in queste ore in Italia sia una macchinazione diabolica di qualche mente perversa, ma la sincronicità quasi perfetta con gli altri accadimenti economico-finanziari fa sorgere almeno qualche dubbio...
Nonostante tutto questo bailamme economico-finanziario-climatico, il Regime che sta facendo di tutto per non perdere il potere acquisito è prossimo al collasso. E lo sanno alla perfezione.
Quello che è in atto - ignorato e oscurato volutamente dai media mainstream - è un profondissimo e inesorabile risveglio di coscienze. Certamente un processo lento, ma inesorabile e inarrestabile.
E va anche detto che dietro a questo movimento, altri governi stanno lavorando nell’ombra, non per contrastarlo ma per agevolarlo…

Note

[1] Diego Fusaro citazione

[2] «Hanno progettato il golpe. Per aggiotaggio», Maurizio Blondet, www.maurizioblondet.it/hanno-progettato-il-golpe-dijsselbloem-lo-ha-ammesso/

[3] «Clima impazzito? No è guerra climatica» Fabio Mini generale Nato,

 http://retenews24.it/clima-impazzito-no-e-guerra-climatica-parla-il-generale-nato-ecco-costa-accadendo-davvero-e-cosa-accadra-entro-il-2025/