La Direttiva europea “ePrivacy” prevede espressamente il divieto di sorveglianza, intercettazione o conservazione di comunicazioni elettroniche delle persone, salvo consenso dell’utente o specifica autorizzazione di legge, quindi per mano della magistratura.
Ieri, 6 luglio 2021 il Parlamento europeo (537 voti favorevoli, 133 contrari e 20 astenuti) ha derogato la Direttiva ePrivacy e così facendo i provider di comunicazioni elettroniche (Whatsapp, Messenger…), i fornitori di servizi di posta elettronica potranno scansionare tutti i messaggi che passano sulle loro piattaforme alla ricerca di contenuti illegali (“pedopornografici” è la scusante).
In pratica hanno creato un’eccezione a questo divieto, permettendo ai gestori delle comunicazione (Facebook, Google inclusi) di sorvegliare e intercettare tutto: conversazioni private su messaggistica istantanea o email, alla ricerca di contenuti illegali.
Ovviamente la scusante pubblica è la lotta alla pedopornografia. Purtroppo è invece il cavallo di Troia per potere controllare tutto quello che passa nei nostri pc e smartphone.
Crittografia end-to-end
Al momento l’unica arma di difesa è usare servizi crittografati end-to-end, evitando tutti gli altri e le chat che non forniscono prova degli algoritmi di crittografia usati.
La crittografia end-to-end è una bomba per questo chatcontrol: nessun provider di comunicazione potrà sorvegliare e scansionare infatti le chat protette da crittografia end-to-end.
Questo è un problema per il Grande Fratello: non a caso sono iniziate delle analisi tecniche per cercare soluzioni in grado di bypassare la crittografia end-to-end. Quindi su questi schermi potremo aspettarci nei prossimi mesi una campagna anti-crittografia. Quando accadrà dovremo iniziare ad allevare piccioni...
Qualcuno forse ricorderà che il 18 ottobre 2019 (poche settimane prima del Covid) il Johns Hopkins Center for Health Security in collaborazione con il World Economic Forum (di Klaus Schwab l'economista ideologo del Grande Reset) e la Fondazione Bill & Melinda Gates hanno ospitato l’EVENT-201: una simulazione di pandemia globale causata da coronavirus! Quando si dicono le coincidenze, vero?
Ora lo stesso World Economic Forum sostiene il Cyber Poligon: un evento unico sulla sicurezza informatica globale che si svolgerà il 9 luglio prossimo. Sappiamo che il mondo sta diventando sempre più interconnesso e la velocità di sviluppo rende difficile valutare l’impatto del cambiamento e soprattutto l’impatto di un attacco informatico. Ma per fortuna ci pensano loro a prevenirli o causarli…
Il 9 luglio 2021 quindi i grandi esperti del pianeta si troveranno non solo a discutere i principali rischi della digitalizzazione e le migliori pratiche per lo sviluppo sicuro degli ecosistemi digitali, ma faranno una vera e propria esercitazione in cui si cercherà di mitigare un attacco informatico mirato alla catena di approvvigionamento in modo reale! Avete letto con attenzione?
Attacco informatico alla catena di approvvigionamento: energia, telecomunicazioni, distribuzione alimentare, banche...
Gli stessi che a fine 2019 hanno fatto l’esercitazione di una pandemia globale da coronavirus, pochi giorni prima che si realizzasse, ora simuleranno un attacco informatico su vasta scala. Molto interessante e al contempo inquietante!
Sicuramente non sarà il Grande Reset, ma queste simulazioni rientrano nelle prove generali di qualcosa di ben più grande, ma per sicurezza è bene procurarsi un po’ di soldi in contanti, qualche scatola di cibo a lunga conservazione, e un paio di piccioni viaggiatori..
Tra i relatori del Cyber Poligon figurano alcuni individui molto interessanti come i capi di Mastercard e Visa...
Chris McCurdy, Vice President and General Manager, IBM Security Eva Chen, CEO, Trend Micro Eugene Kaspersky, Chief Executive Officer, Kaspersky Lab Jürgen Stock, Secretary General, INTERPOL Petr Gorodov, Deputy Prosecutor General of the Russian Federation Peter Maurer, President of the International Committee of the Red Cross Vuk Žugić, Ambassador, Co-ordinator of Economic and Environmental Activities, OSCE Mandy Carver, SVP, Government and Intergovernmental Organization Engagement, ICANN Henrietta H. Fore, Executive Director, UNICEF Mark Barnett, President, Europe, Mastercard Matthew Dill, Senior Vice President, Visa Craig Jones, Cybercrime Director, INTERPOL Michael Daniel, President and CEO, Cyber Threat Alliance Teresa Walsh, Global Head of Intelligence, FS-ISAC
Ho toccato tasti dolenti Ho pagato care le mie affermazioni e le mie posizioni. Significa che non erano gratuite ma circostanziate. La sanzione è stata confezionata, adesso stanno perfezionando alcuni dettagli per metterla in pratica:
- trovare il sostituto di un medico che ha ridicolizzato la dirigenza dell’ASL,
- individuare una sede dove lo schiavo possa esercitare,
- avvisare i suoi pazienti che non hanno più un medico di fiducia ma uno d’ufficio, al quale dovranno rivolgersi solo per i compiti che è stato istruito a svolgere.
Fine di un’epoca? Non credo.
Ho qualche asso nella manica:
- il più immediato sarebbe andare in pensione e li spiazzerei, ma priverei anche i pazienti dell’opportunità di far valere i loro diritti, perché queste persone che si sono insediate al potere diranno: cosa volete è stato lui ad abbandonarvi non noi a cacciarlo,
- il più difficile sarebbe ricorrere, ma la storia insegna che opporsi ai servi del potere equivale a buttare via il tempo,
-il più pratico sarebbe restare e continuare a svolgere il mio lavoro al di fuori del servizio sanitario nazionale. Per me non cambierebbe nulla, a parte l’aspetto economico, e neanche per la maggioranza dei miei pazienti, che da tempo hanno capito che la salute è estranea alle politiche aziendali degli screening e dei vaccini.
Ma si potrebbe anche trasformare la sanzione in una occasione per scardinare un sistema sanitario infettato dall’ignoranza, dall’incompetenza e dal profitto: aprire una campagna di defezione di massa dalla medicina di base. Siccome il medico di medicina generale o di base non è più un medico disponibile, raggiungibile, affidabile… ha ancora senso affidargli la nostra fiducia e la nostra salute? Meglio andare al distretto sanitario e chiedere di essere cancellati: non vogliamo più nessun medico, non vogliamo più che qualcuno guadagni sulla nostra salute caricandola di malattie. Da domani il medico lo scegliamo noi e anche ce lo paghiamo.
I vari polliambulatori quando non sapranno più a chi distribuire il mangime accumulato cambieranno i loro programmi e potremmo finalmente ritornare ad una medicina a misura di paziente e di medico: da schiavi che curano polli a medici che si occupano di persone. Coraggio! I pazienti sono più numerosi dei medici e anche più liberi: il medico fa quello che gli dice l’ASL, ma voi non siete obbligati a fare quello che vi dice il medico.
E’ ora che le decisioni le prendiamo assieme: medici e pazienti. Al prossimo rinnovo dell’ACN (Accordo Collettivo Nazionale) sarebbe importante che al tavolo delle trattative ci fosse una terza figura, oltre ai politici e ai sindacati medici, quella più importante: una rappresentanza dei cittadini! E che non si parlasse solo di soldi e di malattia, ma anche e soprattutto di salute
Avere a disposizione un integratore contenente le 5 più importanti molecole naturali antinfiammatorie e immunomodulanti, diventa oggi una priorità assoluta. https://malaikacuorenatura.it/sinergy-line/
Ciao sono Marcello Pamio e assieme ad alcuni professionisti abbiamo studiato una linea di prodotti naturali per il benessere globale dell'uomo! Le formulazioni degli ingredienti sono state attentamente pensate fondendo le attuali conoscenze scientifiche con la saggezza delle tradizioni antiche, mentre la scelta delle materie prime di altissima qualità hanno lo scopo di dare il massimo risultato possibile. Provare per credere!
Il quinto Rapporto di Farmacovigilanza sui Vaccini COVID-19 dell’AIFA riguarda le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate tra il 27 dicembre 2020 e il 26 maggio 2021 per i 4 vaccini in commercio.
In totale sono pervenute 66.258 segnalazioni su 32.429.611 di dosi somministrate!
Le reazioni gravi sono il 10,4% del totale, con un tasso di 21 eventi gravi ogni 100.000 dosi. La maggior parte di queste riguarderebbe il vaccino Comirnaty (71,8%) della Pfizer e solo in minor misura al vaccino Vaxzevria (24%) di AstraZeneca, Moderna (3,9%), e Janssen (0,3%) della J&J.1 Il primo dato interessante è che il siero che sta facendo disastri è quello della Pfizer, eppure gli attacchi riguardano solo AstraZeneca: come mai? Ovviamente siamo in piena guerra, ma economica tra le lobbies!
Placebo Vs vaccino Scontri a parte, però, l’AIFA non specifica una cosa importantissima: il numero delle persone che avrebbero ricevuto il placebo invece del vaccino! Ebbene sì, a milioni di italiani felicemente andati nei moderni santuari a ricevere il Santo Graal, in realtà sarebbe stato iniettato solamente qualche millilitro di fisiologica!
Ora potete bestemmiare contro gli stessi enti certificatori (AIFA, EMA, FDA) perché sono loro a richiederlo: «per confermare l’efficacia e la sicurezza i titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio devono fornire (entro dicembre 2023) la relazione finale dello studio clinico randomizzato, controllato verso placebo, in cieco per l’osservatore» (AIFA, classificazione di medicina per uso umano).
Le industrie avrebbero tempo fino al 2023 per fornire gli studi di sicurezza ed efficacia, e questi dati dovrebbero essere raffrontati con il placebo. Infatti nel Rapporto ISS n.3/2021 del 18 febbraio 2021 dal titolo “Aspetti di etica nella sperimentazione di vaccini anti-COVID-19” è riportato: «secondo le prime indicazioni della FDA per l’industria per lo sviluppo dei vaccini anti COVID-19, gli studi sui vaccini devono essere sempre randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo (FDA, 2020b)».”2
Quindi? Qual è la percentuale di italiani che avrebbe fatto il finto-vaccino? Stiamo parlando di un 30% o di un 50% come sarebbe più logico? Se fosse così allora le oltre 66.000 segnalazioni (numero di per sé ridicolo in quanto la maggior parte degli effetti collaterali non viene denunciata e non viene associata all’uso del siero) diventerebbero molte di più in proporzione, proprio per via del placebo!
Ora chi glielo dice a quei giovani che sono stati in coda per ore, anche per tutta la notte, che nel loro corpo la Scienza non ha introdotto le armate Brancaleone pronte a distruggere il pericolosissimo virus influenzale, ma semplicemente un po’ di cloruro di sodio? E soprattutto chi glielo dirà che le cavie, i topi da laboratorio del Nuovo Millennio, sono proprio loro?
"I nostri registri ci indicano che lei ha ricevuto un vaccino il giorno lunedì 28 marzo 2021. Durante l'analisi interna di quel giorno, ci siamo resi conto che lei potrebbe NON aver ricevuto il vaccino e che, invece, potrebbe aver ricevuto della soluzione salina. La soluzione salina non è pericolosa, ma non fornisce protezione contro il COVID-19" (traduzione a cura di Laura Carosi)
Note 1“Rapporto sulla sorveglianza dei vaccini anti-COVID-19”, https://www.aifa.gov.it/-/quinto-rapporto-aifa-sulla-sorveglianza-dei-vaccini-covid-19
2Rapporto ISS COVID-19 - n. 3/2021: “Aspetti di etica nella sperimentazione di vaccini anti-COVID-19”, Gruppo di lavoro ISS - Bioetica COVID-19, versione del 18 febbraio 2021
Il tumore con maggiore incidenza nell'uomo è alla prostata! E' frutto del caso, o ci sono altre spiegazioni? Stiamo parlando di una piccolissima ghiandola, della dimensione di circa 3 cm che la Natura ha posizionato in una zona irraggiungibile e nascosta, ma non per lo stregone in camice bianco. Purtroppo! Cos'è il PSA e quali sono gli enormi pericoli di questo esame routinario che rovina letteralmente la Vita a decine di milioni di uomini ogni anno? Comprendere infine il senso biologico della prostata è fondamentale per sfumare la paura della diagnosi...
La premessa al presente articolo per non essere male interpretato è obbligatoria. Personalmente considero il dottor Rudolf Steiner uno dei più grandi illuminati del secolo scorso, e le conoscenze spirituali che ha donato al mondo sono di rilevanza epocale. E’ proprio per questo che se guardiamo gli eventi e gli attori della nostra epoca, mantenendo nello sfondo i principi cardine dell’antroposofia, le cose appaiono estremamente interessanti e da un certo punto di vista anche un po’ fosche…
Secondo il filosofo e scienziato austriaco lo sviluppo dell’individualità umana e la sua libera riconnessione con il mondo spirituale sono delle necessità improrogabili nell’attuale momento storico. Non è un caso infatti che stiamo vivendo il periodo dell’anima cosciente.
A questo libero sviluppo però si oppongono alcune strutture di potere (élite) che vogliono invece impedire e/o bloccare l’evoluzione della coscienza e la libertà individuale. Quello che le forze dell’ostacolo stanno facendo (dietro i gruppi elitari) è impedire con ogni mezzo l’evoluzione spirituale. Per portare avanti questo compito devono mantenere il loro potere a discapito delle masse e soprattutto devono infiltrarsi nei gangli politici, sociali, economici, religiosi e anche spirituali della società! Stando sempre dietro le quinte...
I fronti di questa vera e propria guerra non sono chiari e gli attacchi arrivano dalle direzioni più inaspettate, anche purtroppo dall’interno. Ne sanno qualcosa coloro che hanno recentemente sperimentato delle sorprese in alcune fondazioni antroposofiche... La GLS Bank per esempio ha bloccato il conto delle donazioni al gruppo “Resistenza Democratica”, un movimento culturale che lotta contro la distruzione della costituzione, della società e dell’economia tedesca grazie alla falsa bandiera di una pandemia. Anche se la GLS è ufficialmente una banca etica tedesca fondata nel 1974 come iniziativa antroposofica, simili comportamenti lasciano molti dubbi sulla loro eticità...
L’Associazione Internazionale dei Medici Antroposofi (IVAA) e la Sezione Medica del Goetheanum invece stanno raccomandando vivamente le vaccinazioni sia pediatriche che quelle contro il Covid!
Infine l’associazione tedesca Demeter ha pubblicato una dichiarazione in cui prende le distanze da chi è contrario al pensiero unico e da tutti i “teorici della cospirazione di destra”, appoggiando pienamente tutte le misure adottate dal governo “per contenere la pandemia”, compresa ovviamente la “vaccinazione” di massa. C’è gran poco da commentare se osserviamo il quadro mantenendo salda la visione di Steiner e quello che oltre un secolo fa ha detto a proposito delle vaccinazioni di massa e della deriva autoritaria della sanità.
Quindi, prendendo simili decisioni, queste importanti associazioni si stanno assumendo una enorme responsabilità non solo scientifica e sociale, ma soprattutto spirituale. Infatti tutto questo non solo è contrario alla Scienza dello Spirito ad indirizzo antroposofico, ma è anche completamente privo di qualsiasi scientificità. Lo sforzo di Steiner è sempre stato quello di fissare dei punti di riferimento per il sano progredire dell’umanità, tenendo sempre lo sguardo all’assalto delle forze di opposizione, sempre presenti…
E questi punti fermi sono l’educazione Waldorf, l’agricoltura biodinamica e la medicina antroposofica: pietre miliari che devono essere comprese, sviluppate e soprattutto difese, altrimenti il rischio di perdere l’orientamento nella Vita spirituale è assai elevato.
Il punto di partenza comunque rimane sempre il sistema educativo. Da Schiller, Goethe alla pedagogia antroposofica di Rudolf Steiner esiste nel mondo moderno un’immagine che circoscrive l’obiettivo di tutta la pedagogia come educazione dell’individualità, un’immagine dell’uomo libero decisamente diversa da quella del lavoratore-schiavo come prodotto di massa asservito al regime. L’uomo, dotato di immaginazione morale, deve diventare il modellatore del suo ambiente per poter sviluppare liberamente le sue capacità e i suoi talenti, non deve trasformarsi in uno schiavo prono ai dettami del dittatore di turno.
Negli obiettivi dell’Agenda 21 dell’ONU e nell’interpretazione che le élite mondialiste ne danno, l’uomo non è un’individualità unica e irripetibile, ma una massa informe, un gregge disorientato. E così, grazie alla paura e al panico, stanno realizzando la necessaria ingegneria sociale con lo scopo chiarissimo di massificare tutto e tutti, con particolare attenzione ai bambini: ridotti a un gregge senza volto coperto da maschere, sottoposti ad un vero e proprio lavaggio del cervello ed esposti per diverse ore al giorno al rimbambimento mentale davanti allo schermo. Stiamo allevando una generazione di giovani traumatizzati e plasmabili, privati della propria individualità, della propria dignità, privi di radici e di cultura. Lo scopo è adattarli e prepararli al loro nuovo ruolo futuro: “appendice organica dell’intelligenza artificiale”. Detto in una parola: transumanesimo!
Non è un caso infatti che la governance mondiale stia lavorando per la totale digitalizzazione del mondo, oggetti e viventi compresi. La strada per arrivarci passa attraverso una precisa narrazione, esattamente quella che stiamo vivendo: catastrofi globali, epidemie, crisi climatiche ed economiche, ecc. E la magica soluzione c’è, si chiama: Grande Reset con “vaccinazioni geniche” per tutti!
Lo spiega Klaus Schwab, fondatore del WEF (World Economic Forum), guru delle élite finanziarie e ideologo del Grande Reset. Nel suo “Stakeholder Capitalism” rivela investimenti mirati e sostenibili in quelle aziende, iniziative e prodotti che si allineano con gli SDGs (Sustainable Development Goals ), con gli “obiettivi di sviluppo sostenibile”. Obiettivi proposti casualmente dall’Agenda 21 dell’ONU! Ripetiamolo: il capitalismo mira alla completa digitalizzazione e transumanizzazione della Vita umana!
Tornando al problema iniziale: come e perché le associazioni antroposofiche storiche si sono lasciate convincere e ammaliare dal mainstream, dimenticando la vera sostanza spirituale? Come può un’associazione antroposofica, le cui fondamenta sono radicate nella Scienza dello Spirito, appoggiare una simile deriva disumanizzante? Sono semplici elucubrazioni? Purtroppo no.
Il nuovo segretario generale dell’associazione dei medici antroposofi (IVAA) a Bruxelles si chiama Elisa Baldini ed è una lobbista con legami diretti con la Fondazione Bill & Melinda Gates.
Sarà per questo che nel 2019 era a favore della vaccinazione contro il morbillo e oggi è a favore del vaccino contro il Covid? L’altra cosa interessante da notare è che al vertice della Federazione Demeter dal 2018 c’è Anne Flohr una donna in carriera come la Baldini, che ha lavorato per l’OMS e per la TMG Research gGmbH, un think tank per la sostenibilità. Alla Demter ricopre il ruolo di consulente per il comitato esecutivo e la strategia. Quale strategia sarebbe interessante da sapere...
E' così folle ipotizzare che questi personaggi, assieme agli altri, sono lì per traghettare la potente Sezione Medica, la Federazione delle Scuole Waldorf e l’Associazione Demeter all’interno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’ONU e quindi dell’Agenda che li sostiene? Uno dei punti centrali dell’Agenda 21 è infatti la cosiddetta salute mondiale e l’organizzazione privata che si fa carico di questa incombenza è l’OMS, una struttura privatistica controllata dal suo più grande sponsor: la Fondazione Bill & Melinda Gates. Salute ottenibile esclusivamente grazie ai vaccini.
Questo è assurdo dal punto di vista medico, ma alla luce del suddetto oscuramento della coscienza e del sottile lavorio delle forze oppositive, ha invece molto senso... E tutti coloro che sono contrari vengono combattuti con ogni mezzo, esattamente quello che stiamo sperimentando in questo momento storico. A causa di decenni di lavaggio del cervello c'è un enorme numero di persone che considera le vaccinazioni un grande progresso per l’umanità e che abbraccia la nuova religione mondialista: la medicina ufficiale. Lentamente siamo passati dalla tunica nera del prete a quella bianca del medico: dai dogmi religiosi a quelli scientifici.
Vogliono imporre per legge una terapia genica sperimentale con la scusante di recuperare le libertà civili costituzionalmente garantite? Impossibile senza violare i diritti umani! Chiunque sia d’accordo con questa linea agisce contro la Costituzione a livello politico, contro il Codice di Norimberga a livello etico e contro lo sviluppo della libera individualità a livello spirituale. Quindi chi si schiera appoggiando l’Agenda totalitaria non sta lavorando per la Scienza dello Spirito ad indirizzo antroposofico, ma per qualcun altro...
Ecco perché la cosa importante da ricordare sempre è di non confondere mai l’antroposofia con gli antroposofi!
Oggi martedì 25 maggio 2021, in diretta su Radio Gamma 5 nella trasmissione di Marcello Pamio è intervenuto a sorpresa Giuseppe Cruciani de "La Zanzara"…
Abbiamo un potere enorme, in tasca, e non lo sappiamo! Qualsiasi attività commerciale che rispetti i diritti umani e le libertà individuali va aiutata e sostenuta economicamente. Gli altri, che chiedono tamponi e/o pass vaccinali vanno evitati, boicottati e lasciati al loro triste destino. La Verità è figlia del tempo, per cui vedremo chi avrà ragione!
Qualcuno ieri ha scritto che il Lazio, anticipando tutti, si è fatto il suo ddl Zan. In realtà è avvenuto qualcosa di molto peggiore e confuso, che offre un quadro devastante del funzionamento delle istituzioni e fa tremare al pensiero della facilità con cui in Italia l'ideologia riesce a penetrare a ogni livello senza incontrare particolari ostacoli.
Vediamo di ricostruire i fatti. Il 14 maggio in tutte le scuole del Lazio arriva una comunicazione dell'Ufficio scolastico regionale del ministero dell'Istruzione che ha come oggetto: «Strategie di intervento e promozione del benessere dei bambini e degli adolescenti con varianza di genere». Ai dirigenti scolastici di ogni ordine e grado vengono trasmessi due allegati. Uno è l'invito a partecipare a una conferenza online dedicata a «Le diverse sfumature dell'identità di genere». L'altro allegato è un robusto documento contenente le famigerate Linee guida».
A realizzare il tutto sono stati gli esperti del Saifip, ovvero il Servizio per l’adeguamento tra identità fisica e identità psichica. Sul documento sono riportati due loghi: quello dell’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma (a cui il Saifip fa riferimento) e quello della Regione Lazio. Si spiega poi che il testo è stato redatto «in collaborazione con l’associazione Genderlens e Agedo (genitori di bambini e adolescenti con varianza di gene).
Le linee guida sono articolate in 5 punti. Per prima cosa è prevista la formazione al personale scolastico e agli studenti» sui «temi della varianza ed espressione di genere». Al secondo punto si legge che gli istituti scolastici dovrebbero adottare «un linguaggio di genere inclusivo». Cioè, in concreto, le scuole dovrebbero modificare la modulistica ufficiale onde «garantire che gli studenti con varianza di genere siano in grado d’identificarsi in modo coerente con la loro identità di genere, piuttosto che essere costretti a scegliere una casella che non li descrive».
Il terzo punto riguarda la «Carriera alias». Si prevede «l'assegnazione di un'identità provvisoria, transitoria e non consolidabile» allo studente che manifesti la volontà di cambiare genere. In pratica, il minore trans dovrà essere indicato con un nome fittizio che non lo discrimini. Inoltre - siamo al quarto punto - le linee guida invitano gli insegnanti a rivolgersi agli studenti transgender utilizzando «il nome e i pronomi scelti» (un maschio che si identifichi come femmina dovrà essere indicato come «lei»). L’ultimo punto prevede che vengano creati bagni e spogliatoi «non connotati per genere».
Nell’introduzione alle Linee Guida si spiega con entusiasmo che «negli ultimi anni stiamo assistendo a una Gender Revolution». Il personale scolastico deve allora tenere presente che le «pressioni culturali a ‘normalizzarsi’, ad aderire ad una struttura patriarcale ed eternormativa» sono «fattori di rischio importanti e predominanti nello sviluppo di psicopatologie nel bambino o adolescente transgender».
Insomma, secondo le linee guida, la scuola deve appoggiare la «transizione sociale» dei minorenni, ovvero il processo attraverso il quale i ragazzi iniziano «a vivere nel genere esperito senza alcun intervento medico». Sintetizzando, bisogna che l'ambiente scolastico diventi «inclusivo e affermativo». Quest'ultima parola è la più terribile. L’approccio cosiddetto «affermativo» prevede di fatto che non si metta in discussione la scelta del minore di cambiare sesso, anzi la si incoraggi.
L’unica reazione ammessa da parte degli adulti è l’accettazione, tutto il resto è considerato discriminatorio. Il rischio, quindi, è che qualche giovane (o molti) s’incammini su una strada sbagliata, senza avere poi la possibilità di rimediare. Resta il mistero: ma chi ha permesso che le linee guida arrivassero nelle scuole? Qui viene il bello. Ieri abbiamo cercato di ricostruire l’iter del documento, e abbiamo scoperto cose folli. Secondo Michela Corsi, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio, tutto è iniziato quando alcune associazioni di genitori - si suppone Genderlens e Ageso – si sono presentate chiedendo più tutele per i minori trans. Queste associazioni hanno fornito il documento con le linee guida che riportava i loghi del San Camillo e della Regione. Vedendo i loghi istituzionali, l’ufficio laziale del ministero ha pensato bene di inoltrare il testo a tutte le scuole!
Ieri, però, l’Azienda ospedaliera San Camillo ha disconosciuto le linee guida, spiegando di non essere «responsabile né dei contenuti né delle modalità con cui tale documento è stato diffuso». Come ci ha ribadito a voce il direttore amministrativo dell’ospedale Francesca Milito, il San Camillo non ne sapeva nulla. Dalla Regione Lazio, pur senza commenti ufficiali, hanno condiviso sui social il comunicato dell’ospedale: anche loro hanno preso le distanze.
Ma quindi da dove escono queste benedette indicazioni sui minori trans? Ad organizzare tutto - così dice il San Camillo - sarebbe stato l'istituto Metafora, un «centro di ricerca» di cui fa parte la dottoressa Maddalena Mosconi, psicologa. Questa ultima in veste di «responsabile dell’area minori del Saifip», ha illustrato ai giornali le linee guida laziali celebrandone l’importanza. In effetti la dottoressa Mosconi risulta fra i responsabili del Saifip, il quale a sua volta risulta insediato all’interno dell’ospedale San Camillo.
Sul suo profilo Facebook ufficiale, il Saifip si presenta come «Servizio di consulenza e sostegno» per chi vuole «rettificare l’attribuzione di sesso». Scorrendo il profilo, però, sorge qualche perplessità. Più che consulenti di un ospedale, quelli del Saifip sembrano attivisti. Ad esempio hanno collaborato alla realizzazione delle «panchine con i colori transgender» a Roma, un'iniziativa a sostegno della campagna pro ddl Zan. Viene da chiedersi: ma è normale che un minorenne che pensa di cambiare sesso riceva, in ospedale, i consigli di un militante Lgbt?
In questo modo si tutelano i ragazzi o li si avvia – per ideologia – su una strada potenzialmente pericolosa? Soprattutto, però, ci domandiamo: come è possibile che le linee guida siano arrivate nelle scuole? Con quanta superficialità è stata gestita questa vicenda? Gli alti livelli del ministero non sapevano (compreso, pare, il ministro Bianchi), la Regione non sapeva (l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato si è detto «sorpreso» e ha ribadito che il San Camillo non sapeva)… Eppure il testo è giunto ovunque.
Rossano Sasso, sottosegretario leghista all’Istruzione, scoperta la magagna, si è messo all’opera per far ritirare le linee guida, cosa che è avvenuta ieri sera. L’Usr del Lazio ha motivato il ritiro spiegando che la «fiducia nel pedigree del documento non può che essere incrinata dal fatto di aver appreso che l’estensore avrebbe una affiliazione scientifica diversa da quella che era stata rappresentata a questo ufficio». Ah, quindi se le linee guida le avesse «approvate» il San Camillo sarebbero ancora in vigore? Curioso. Tanto più se consideriamo che gli autori delle linee guida sono realmente collaboratori del San Camillo…
Intanto - forse ignaro dei dettagli - il Presidente dell'Associazione Nazionale presidi, Antonello Giannelli ha fatto in tempo a rilasciare commenti favorevoli al documento trans. E’ il gender all'italiana: un delirio ideologico-burocratico.
Ioannidis, celebre epidemiologo di Stanford, tira le orecchie al microbiologo di riferimento per i chiusuristi: «Il mio studio non è stato ritirato». E a «Piazzapulita» contesta: «Mi hanno messo in bocca parole non mie»
Da qualche giorno è l'epidemiologo del momento anche qui in Italia. Professore di medicina, epidemiologia e salute pubblica all'università di Stanford, John P. A. Ioannidis è diventato noto anche al grande pubblico televisivo italiano. Si è parlato di lui nelle ultime due puntate di Piazzapulita su La 7. Chi legge La Verità non si farà cogliere impreparato. Il primo a parlarvi di lui è stato il nostro Antonio Grizzuti, che nel numero del 31 marzo vi ha illustrato uno dei suoi ultimi studi, pubblicato sul Journal of clinical epidemiology. Le conclusioni sono chiare: «Pur non potendo escludere piccoli benefici dalle chiusure (in gergo Npi) in termini di contenimento della diffusione dei casi, non ne troviamo di significativi. Simili riduzioni possono essere raggiungibili con provvedimenti meno severi».
Ioannidis ha cioè confrontato i risultati delle serrate totali e delle sole limitazioni alla mobilità. E arriva a una conclusione. Indipendentemente dalla severità della chiusura, i risultati sono identici. In sostanza fa a pezzi il lockdown e con questo tutta la retorica dei chiusuristi. A partire da quella di Andrea Crisanti, che nella trasmissione andata in onda giovedì 22 aprile perde le staffe di fronte al deputato leghista Claudio Borghi. Questi invitava alla prudenza di fronte alle continue proposte di chiusura proprio citando il lavoro di Ioannidis che però - a detta di Crisanti - sarebbe stato ritirato poiché contestato da molti suoi colleghi. Con i quali Ioannidis si sarebbe addirittura scusato. Questa - in sostanza - la lapidaria sentenza di Crisanti, cui veniva generosamente concessa l'ultima parola «in quanto esperto».
Passano sette giorni e in quella trasmissione – anche se in collegamento – si siede chi scrive.
Vengono mandati in onda alcuni minuti di una chiacchierata che Ioannidis ha avuto con un altro Andrea. Il divulgatore scientifico Casadio, che collabora spesso con la redazione di Piazzapulita. Trasmissione che pure Ionnidis ha visto e sul quale muove alcuni appunti. Con gentilezza, ma al contempo con fermezza.
Chiede che sia resa disponibile l'intera intervista in lingua originale. «Mi preoccupa il fatto che la trasmissione italiana ogni tanto mi metta in bocca alcune parole molto diverse da quelle che ho detto». E si sofferma con precisione in almeno due punti della trasmissione indicando ora, minuti e secondi in cui la traduzione di Casadio sarebbe stata tutt'altro che fedele. Ioannidis, infatti, non si è solo riguardato quella intervista tradotta in italiano ma pure tutta la trasmissione.
E anche quella di una settimana prima. «Non parlo bene l’italiano», mi dice lo studioso, «ma lo capisco e sono quindi rimasto sbalordito dalle parole del professor Crisanti e da quelle con cui Andrea Casadio – una settimana dopo – ha travisato l’intervista»
Mi sento chiamato in causa di persona, avendo vivamente discusso con Casadio in quella sede su questi temi. Sebbene continuamente interrotto riesco a fatica a esprimere un paio di concetti chiave. A partire dal fatto che gli studi scientifici sono tutti fatti per essere analizzati, dibattuti e se del caso confutati. Ma questa operazione non può che avvenire mediante pubblicazione di osservazioni e repliche argomentate su riviste scientifiche. Soprattutto attraverso la pubblicazione di ricerche sottoposte alla revisione di altrettanti esperti cattedratici (peer review), come appunto nel caso Ioannidis.
Non possono essere certo le battute di colore di Casadio a demolire la validità del lavoro scientifico. Il tono di loannidis si fa serio. «È stato abbastanza triste e non particolarmente onorevole che (Casadio, ndr) abbia scelto di presentarmi a Piazzapulita come un "bastian contrario", ma ognuno ha diritto alla sua opinione. Tuttavia, il fatto che nessuno dei miei documenti sia stato ritirato" non è un'opinione soggettiva. È un fatto oggettivo».
loannidis si rivolge direttamente ad Andrea Casadio: «Questa diffamazione è grave e inaccettabile e devasta principalmente la tua credibilità, non la mia, fino a quando non ti correggerai».
Eh già proprio così. Perchè i due Andrea (Casadio e Crisanti) sono accomunati non solo dal nome di battesimo ma anche da un’accusa che a loannidis non va affatto giù. Quella di aver ritirato un suo studio dalla circolazione. «Nessuno dei miei paper è stato ritirato». E loannidis inizia a snocciolare numeri sulla rilevanza scientifica dello studio. Dico la verità, mi perdo. Lo studioso alla fine mi ringrazia per averlo difeso in trasmissione.
In realtà ha ben poco da ringraziarmi. Mi sono semplicemente limitato a osservare che l'indice H di Ioannidis (un numero che misura la qualità e la produttività del lavoro di un accademico) era oltre tre volte quello di Crisanti. Mi verrebbe da notare che anche sommando l'indice H dei vari Crisanti, Galli, Burioni, Ricciardi e Pregliasco non arriveremmo al suo di numero. Non lo faccio. Non mi va di trascinarlo nel pollaio. Mi limito semplicemente a salutarlo. E ringraziarlo a mia volta per la pazienza.