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Marcello Pamio

Sta girando da un po’ di tempo un post secondo il quale il tampone naso-faringeo per il Sars Cov-2 è in grado di perforare la BEE, la Barriera emato-encefalica.
Diciamo fin da subito che si tratta di una sciocchezza enorme perché NON è possibile arrivare fino alla BEE: con il bastoncino si può arrivare fino alla parte superiore delle vie respiratorie.
Andando in profondità si può danneggiare la lamina cribrosa dell’etmoide: un osso particolare e forellato dove ci sono dei vasi molto importanti. Questo osso funge da "stufa" per l’aria che entra che deve essere riscaldata anche grazie alle vie nasali superiori con i peli.

Quindi quello che possono danneggiare è la lamina cribrosa, ma non si può arrivare a sfondare la BEE che si trova molto più in alto.
Fatta questa premessa obbligatoria, il tampone è in ogni caso un atto di violenza estrema che va bloccato con ogni mezzo!

Anche perché se il virus - come dicono gli esperti - si trasmette attraverso il droplet, cioè le goccioline di Flugge, non si comprende come mai non si possa fare un banale e indolore tampone semplicemente usando la saliva.
Perché devono introdurre così in profondità (circa 13 cm) il bastoncino rischiando contaminazioni e danni?

Il tampone è un atto invasivo contro natura: un test non validato che non ha nessun significato clinico nè tanto meno diagnostico (percentuale elevata di falsi positivi), ma è il mezzo ideale per poter dominare e gestire le paure delle masse.

Infine c’è il problema delle sequenze geniche prelevate col tampone: che fine fanno?
Forse vengono archiviate in un database con tanto di nome e cognome: una specie di agenda mondiale con il DNA di tutti...

Ovviamente anche i test sierologici non hanno un significato clinico.
Qual è il problema? I sudditi sono convinti che il tampone sia una fonte di tranquillità e sicurezza perché se risulta negativo significa che non sono venuti a contatto col virus, cosa questa totalmente assurda!
Bisogna smentire e sconfessare simili test, ma usando cervello e scienza, e non andando in giro a dire che il tampone sfonda la barriera che protegge l’encefalo, così si fa solo il gioco della Dittatura!

Marcello Pamio

Partiamo subito dicendo che le forze in gioco sono ripetitive e assolutamente scontate: le strategie che adottano infatti sono sempre le medesime.
Questa strategia sociale del Problema-Reazione-Soluzione è usata da millenni e ancora non ha perso lo smalto nel condizionare le masse di pecoroni addormentati e anestetizzati.
Il Sistema vuole mettere in atto una Soluzione, già bella pronta e pianificata, e non deve far altro che creare un Problema. Tutto qua. La Reazione è quasi sempre emotiva delle masse che accetta di buon grado la Soluzione. Un esempio magistrale per tutti è l’11 settembre 2001...
Oggi il Problema non è il terrorismo (non si parla più infatti di al-Qaeda, Isis, ecc.), ma un pericolo molto subdolo e invisibile: i virus!
In questo brodo sociale per giustificare la seconda ondata (mediatica) del corona, tanto osannata e acclamata dai virologi venduti dell’establishment, era ovvio che doveva verificarsi qualcosa che giustificasse le nuove ordinanze, le prossime restrizioni e i prossimi DPCM.
Chi meglio dei giovani poteva incarnare il perfetto capro espiatorio? Lo andavano dicendo da settimane i vari esperti: “il virus potrebbe colpire i giovani”; “i giovani saranno i prossimi contagiati”, ecc.

Discoteche queste maledette
Il governatore del Veneto Luca Zaia, ammirato da personaggi come De Benedetti (e questo dovrebbe far riflettere chi ha ancora il cervello connesso col resto del corpo), spedisce casualmente i carabinieri nelle discoteche con tanto di telecamera per filmare gli assatanati ballerini e avere così in mano la pistola fumante degli assembramenti!

Verrebbe da dire che al diversamente-astuto Zaia gli è sfuggito un piccolissimo particolare: le discoteche sono luoghi di assembramento per antonomasia. Se volevano veramente impedire lo scempio di un ritrovo di giovani in uno spazio limitato la soluzione era semplicissima: bastava non aprire le discoteche. Troppo semplice, vero?

Ovviamente l’apertura delle disco era funzionale proprio per ottenere gli assembramenti, e quindi creare il Problema, per poi attendere la Reazione dei sudditi (indignazione, preoccupazione e anche rabbia) e presentare infine la Soluzione: nuove restrizioni nell’attesa della seconda ondata e della seconda chiusura dell’Italia! Tutto estremamente chiaro e limpido.
Affinché il giochetto funzioni perfettamente era d’obbligo l’ombrello dell’emergenza sanitaria, per cui il governo non poteva non prorogarla, almeno fino al 15 ottobre, così da includere anche la riapertura delle scuole. Con la ripartenza delle classi è scontato che avverranno i primi “focolai” infettivi, anche perché per la prima volta nella storia dell’umanità un qualsiasi sintomo, dal colpo di tosse alla diarrea fulminante, è classificato e purtroppo gestito come Covid-19, come fosse mortale.

Patologia così letale che per sapere se hai preso il virus devi farti degli esami!

Il caso degli asintomatici è emblematico.
Se veramente credete che gli asintomatici (cioè persone sanissime senza sintomi) siano un problema per il Paese, allora la follia ha fatto breccia anche nel vostro cervello.
Volete sapere qual è il segreto di Pulcinella? Gli asintomatici, i tamponi, le discoteche e gli assembramenti sono funzionali per far crescere il numero dei positivi così da gonfiare i dati e giustificare le attuali e prossime decisioni golpiste di un governo che nessuno ha votato.
Ricordo che in tutto questo i media sono al primo posto per responsabilità. Creano e inducono panico e psicosi nelle masse. Masse che purtroppo continuano ad abbeverarsi alle loro fonti tossiche.

Nuove restrizioni
Decisioni come l’ordinanza firmata oggi dal burattino Luca Speranza, che entrerà in vigore domani: lunedì 17 agosto.
In pratica diventa obbligatorio “dalle ore 18 alle ore 6 sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale
Hanno anche sospeso le attività di ballo, le discoteche e locali assimilati.
Le discoteche hanno assolto il loro compito e quindi non servono più.

La cosa estremamente interessante è una ordinanza emanata il giorno dopo ferragosto che presenta il virus come un vampiro assetato di sangue che esce dalla tomba al calar del sole per tornarsene a casa alle prime luci del mattino. Ambiguo comportamento per un agente virale.
Oltre a quanto detto prima hanno anche voluto dare il colpo di grazia alle attività commerciali che più lavorano in estate: i locali all’aperto come bar, birrerie, ristoranti, ecc. Colpendo non a caso la fascia oraria più importante: dalle 18 alle 6. Perché non di mattina o nel primo pomeriggio?
Prendendo di mira uno dei pochi momenti di svago dei giovani. Fino a settembre la birra o lo spritz in compagnia, te lo sorseggi con la mascherina.
La sicurezza della nazione richiede questi e molti altri sacrifici che verranno…
Lo stanno facendo per noi!

Il seguente grafico mette in luce la strategia di creazione artificiale della seconda ondata del virus. I casi positivi (in rosso) stanno crescendo a dismisura (gonfiando le statistiche) grazie ai tamponi, ma i morti sono sempre praticamente azzerati.

Marcello Pamio

Se fosse vivo oggi il grande Massimo Troisi molto probabilmente al posto di “Pensavo fosse amore e invece era un calesse”, girerebbe il film “Pensavo fosse scuola e invece era un lager”.
Parlando di commedie è molto interessante il Comunicato Stampa del 14 agosto del presidente dell’ANP, l’associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola
Pensavamo di vivere in una tragedia, e invece era una commedia: Tanto rumore per nulla di William Shakespeare!” Questo è il sarcastico commento di Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP alla notizia del nuovo parere del Comitato Tecnico Scientifico (CTF) secondo cui il distanziamento di un metro a scuola, al rientro a settembre, può anche non essere mantenuto per qualche mese, in attesa dei nuovi banchi, purché si faccia uso della mascherina chirurgica!

Il Giannelli non comprende la ratio del parere del CTS e soprattutto come mai “non si sia fatta chiarezza prima su questo aspetto fondamentale”.
Proviamo a sparare una risposta? Forse dipende dal fatto che siamo governati da inetti e cialtroni messi là proprio per disintegrare la scuola, o meglio chi la frequenta, il nostro divenire? Così tanto per dire, ovviamente.
Anche perché - continua Antonello Giannelli - i dirigenti scolastici hanno risposto a innumerevoli monitoraggi ministeriali per comunicare più volte tutti i dati relativi alle classi, alle aule, ai corridoi, alle palestre, ai cortili, agli edifici, ai bagni, ecc.

A cosa è servito tutto questo immane lavoro? Riproviamo a dare una risposta? Ovviamente non è servito a nulla se non a tenere occupata la gente, creando il caos nelle scuole e nelle famiglie...
Quindi nell’attesa che arrivino (se mai arriveranno) i due milioni di nuovi banchi monoposto a rotelle, i giovani disabili da scolarizzare dovranno tenersi la museruola.
Per mesi il distanziamento sociale a scuola è stata una disposizione ministeriale inamovibile e assolutamente prioritaria, ora in mancanza delle rotelle diventa secondaria. Che dire? La forza di questo governo sta proprio nella coerenza!

Se non ci fosse da piangere verrebbe quasi da ridere, e forse è proprio per questo che il presidente dell’ANP termina il Comunicato specificando “dopo una estate di lavoro frenetico che sembrava tragica e invece era solo comica”.
Un’estate comica? Come comica è stata la proposta dalla stessa ANP di far entrare in pagella le regole anti-Covid: voto in condotta a chi le rispetta o meno. Gli studenti che non rispettano il distanziamento e/o non usano correttamente la mascherina avranno un voto negativo in condotta. Più che metodo per responsabilizzare gli studenti è propaganda per indottrinare i giovani e separarli socialmente sempre di più! Almeno questa pazzia non è stata colta dal Ministero e il voto-Covid è rimasto nella mente malata di chi l’ha partorito.

Il problema serissimo è che tra meno di un mese milioni di giovani verranno rinchiusi dentro dei gulag e trattati non come studenti ma come potenziali e pericolosi untori. Immobili e zitti in classe con tanto di mascherina (se nel frattempo non sono arrivate le rotelle), mentre fuori dall’aula ogni loro spostamento sarà seguito e tenuto sotto controllo da telecamere e bidelli-kapò che gireranno armati di amuchina e termometro sempre pronti a sparare il raggo laser sulla fronte di ogni disgraziato che inavvertitamente dovesse espettorare muco per terra, o peggio ancora avere un colpetto di tosse.

E Dio solo sa cosa potrà accadere se il display indicherà un valore superiore a 37,5°C!
Per chi non dovesse averlo ancora capito, per chi ancora la mascherina ce l'ha avvolta all'encefalo, tutto questo bailamme a scuola è dovuto ad un banalissimo virus influenzale, che stando ai dati epidemiologici, e non alle chiacchiere da bar, è praticamente innocuo in età pediatrica (e nella quasi totalità delle persone adulte sane).
Da commedia tragicomica sono riusciti a trasformarla in un fanta-horror…

Trascrizione testo (3 luglio 2020)
https://acu2020.org/versione-italiana/

Cari cittadini, benvenuti alla CEC, Commissione d’inchiesta Extraparlamentare Corona.
Se non la apre il Parlamento, allora siamo noi cittadini chiamati a farlo.

CEC, indagheremo sul perché nel nostro paese siano state adottate queste misure restrittive a seguito della Covid-19, sul perché ora la gente soffre e se sia stato veramente seguito un criterio di proporzionalità nel definire che questa malattia sia causata da un Virus SARS-Cov-2.

Noi nutriamo dei seri dubbi che sia stato seguito un criterio di proporzionalità, tanto restrittive sono state le misure adottate. Questo fatto deve essere investigato, e dato che né l’opposizione né i partiti di governo – cioè il parlamento - hanno convocato una commissione d’inchiesta e che questa non è neanche in programma, è giunto il momento di prendere in mano la situazione. Qui nel circolo dei portavoce sul caso Corona inviteremo e ascolteremo esperti in ogni settore della vita, medico, sociale, giuridico, economico e molto altro.

Diversi rinomati esperti hanno accettato la nostra proposta, e, accanto al circolo dei portavoce, ai miei colleghi prof. Haditsch e dr. Schiffmann desidero presentarmi anche io.

Mi chiamo Heiko Schöning e sono un semplice medico di Amburgo.

La mia motivazione personale è che io sono un padre, come lo sono tanti altri in questo paese, e noi vediamo come i nostri figli soffrono, non soltanto perché i parchi gioco sono stati chiusi, ma anche perché sono stati separati gli uni dagli altri. E per gli adulti è ancora peggio.

Noi ci domandiamo: perché non si possono più andare a trovare i propri genitori e parenti nelle case di riposo? Il rischio di infezione è davvero così elevato? Abbiamo davvero un virus killer? Abbiamo la rabbia o la peste? Abbiamo dei seri dubbi che sia così!

Non abbiamo la peste!

Ma la realtà è che c’è invece qualcosa che aiuta. Questo lo ha già espresso anche il famoso premio nobel Alber Camus nel suo meraviglioso libro “La Peste”.

Questa onestà e questa trasparenza vogliamo ora garantire con la CEC, la Commissione di inchiesta Extraparlamentare Corona.

Ecco perché giungono qui esperti dal campo della medicina, prof. Bhakdi, dell’economia, prof. Otte, o anche del settore giudiziario, prof. Jungblut e molti altri, che si sono già impegnati. E noi invitiamo naturalmente anche esperti del governo, degli enti pubblici, del Robert-Koch-Institut ed esperti internazionali. Verrà fatto tutto in maniera trasparente. Le dichiarazioni degli esperti verranno trasmesse dal vivo, senza tagli, e saranno disponibili su Internet. Creeremo un sito web e avremo bisogno per questo di risorse aggiuntive. Per questo vi chiediamo di sostenerci in questa iniziativa dei cittadini C.E.C.

Che cosa emergerà nel migliore dei casi? Vedremo che non abbiamo alcun motivo di avere paura, esattamente come negli ultimi anni durante la stagione influenzale, infatti (il virus) sembra comportarsi esattamente così. Ma allora perché sono state adottate queste gravi misure?

Uno studio condotto dal ministero degli interni a questo proposito ha mostrato come in Germania il 90% degli interventi chirurgici necessari non siano stati eseguiti, il che ha colpito 2 milioni e mezzo di cittadini. E lo studio stima che a causa di questo provvedimento governativo si verificheranno dai 5000 ai 125000 decessi. Persone, cittadini e loro congiunti, che sono morti o che moriranno.

Questo studio è del 7 maggio 2020. Questo è il motivo per cui ora noi prendiamo in mano questa commissione di inchiesta sul caso Corona, perché non possiamo più aspettare.

Ed è molto più che una negligenza grave il fatto che gli enti governativi non solo non denuncino a viva voce questi fatti, ma addirittura sembra abbiano attuato una messinscena.

Infatti, i dati scientifici mostrano già adesso che per le misure adottate non esiste nessun fondamento. Quindi ci chiediamo tutti, anche naturalmente nel campo dell’economia – ma si tratta qui principalmente di vite umane -, chi ne trae vantaggio?

A queste domande cerchiamo di dare una risposta. Cui bono?

Grazie infinite anche per il supporto che ci avete dato finora e saremo felici di ricevere nuove risorse e collaborazione da parte vostra.

Ripetiamo, noi invitiamo tutti, anche la controparte, a parlare qui, tutto verrà reso disponibile su Internet in maniera trasparente. Ci rendiamo naturalmente disponibili anche per una conferenza stampa. Preghiamo quindi anche l’Associazione Conferenza Stampa Federale di aprire le loro porte sia per noi sia per la stampa straniera.

Un sincero ringraziamento.

E ora passo la parola al mio collega, il dr. Bodo Schiffmann.

Si, grazie dr. Schöning.

Perché è necessaria la Commissione di inchiesta Extraparlamentare Corona? Perché abbiamo a che fare con una mancanza del criterio di proporzionalità. I governi devono prendere delle decisioni, e in situazioni di emergenza, come ad esempio in una pandemia, devono anche adottare dei provvedimenti, che in un primo momento possono limitare i diritti costituzionali.

Ma i governi hanno anche il dovere di riesaminare continuamente questi provvedimenti e di allentarli il più presto possibile per evitare danni collaterali, come (ad esempio) quelli menzionati dal mio collega dr. Schöning.

Invece riceviamo unicamente numeri fuori dal loro contesto, numeri suscettibili soltanto di diffondere e alimentare paura, in quanto vengono i casi vengono semplicemente addizionati e non viene mostrato che esiste una discrepanza tra il numero dei test eseguiti e il numero delle persone effettivamente infette.

Strutture preesistenti e ben funzionanti, come la legge sulla protezione dalle infezioni, vengono semplicemente sospese e sostituite con qualcosa di nuovo, di molto più drastico, e l’unica cosa che ci arriva dal governo è il continuo fare appello al vaccino contro una malattia della quale ormai ben sappiamo, grazie a numerosi studi internazionali, che è paragonabile ad una forte influenza, che il tasso di mortalità non è più elevato rispetto ad una normale influenza e che quindi non giustifica le drastiche misure adottate.

C’è una ignoranza spaventosa degli studi e degli esperti internazionali in tutti i settori, siano essi virologi, batteriologi, epidemiologi, o anche scienziati, che semplicemente non vengono ascoltati o addirittura ignorati.

Peggio ancora, essi vengono designati come bugiardi, ciarlatani, o “teorici della cospirazione”, che diventerà sicuramente il motto dell’anno.

Per contro viene pubblicizzato un vaccino che può essere estremamente pericoloso, un vaccino che dal punto di vista medico non è necessario, perché non ci sono più dati che sostengano questa necessità. La situazione non è nemmeno più tale per cui in Germania ci siano malati sufficienti per testare l’efficacia di un vaccino. E si tratta di una nuova forma di vaccino, un vaccino RNA, che, contrariamente a quelli finora disponibili, è in grado di modificare il patrimonio genetico e di causare alla persona danni non immediatamente visibili. E qui bisogna pensare anche al principio medico “primum non nocere”, “innanzitutto non nuocere”.

Questo è il compito dei medici e noi qui speriamo che anche altri medici si impegnino e riflettano, poiché noi medici non possiamo più nuocere che essere di beneficio al paziente.

La mia motivazione sono i miei nonni e i miei genitori, i quali mi hanno insegnato che, quando ho la sensazione che i diritti fondamentali vengono limitati, che la democrazia viene limitata, che la stampa non è più una stampa libera, ma piuttosto si ha la sensazione che si tratti di propaganda, quando opinioni diverse vengono censurate ed eliminate, allora bisogna scendere in piazza, bisogna attivarsi o cercare di informare il pubblico di persona, come si fa con una Commissione di inchiesta Corona. Esattamente poiché esiste sempre il pericolo che il potere corrompa e che prima o poi i politici non riescano più ad avvedersene con il giusto equilibrio e i giusti obiettivi.

Io ho visto un pericolo di perdita della democrazia e assisto ogni giorno a sempre più numerosi tentativi di trasformare il nostro ordinamento democratico libero in uno stato di sorveglianza, basato sul lavaggio del cervello, sulle APP-Vigilanza e simili, il tutto dietro al pretesto della legge sulla protezione dalle infezioni.

Nel migliore dei casi otterremo il risultato di un completo chiarimento giuridico delle ragioni che sono dietro a queste misure, che da un punto di vista medico, scientifico ed economico sono esagerate, otterremo che i responsabili vengano assicurati alla giustizia e che situazioni come quella della influenza suina, con vaccini che hanno prodotto danni alle persone per una malattia contro cui non c’era nessuna necessità di vaccinarsi, non si possa più ripetere! E tutti i provvedimenti che sono stati presi devono essere immediatamente revocati, in quanto sono stati adottati sullo sfondo di scenari dell’orrore che non si sono verificati e che vengono continuamente tenuti in piedi per evocare e alimentare nella popolazione la paura di una malattia infettiva mortale, che in tale forma non esiste.

E nel migliore dei casi tutto questo verrà fuori e ne seguirà la fine immediata del lockdown e dell’obbligo della maschera. E proprio ad una data in cui non si verificavano più nuovi casi di malattia (il 29.5) è stato lanciato un appello all’uso obbligatorio delle maschere negli studi medici. Nelle ultime settimane – oggi è il 20 giugno 2020 – 14 giorni fa abbiamo avuto grandi manifestazioni di massa contro il razzismo in 20 grandi città tedesche, con un massimo fino a 20.000 partecipanti. Se il virus circolasse ancora in Germania in questa forma e con questo tasso di contagiosità, allora dovremmo oggi avere un incremento massiccio nel numero delle nuove infezioni, il che non si è verificato.

E in questo modo è dimostrato, che i provvedimenti non sono più in nessun modo giustificati. Ringrazio molto.

Grazie collega Schiffmann.

Vorrei sottolineare ancora una volta che quello che noi facciamo qui è assolutamente imparziale, qui non si tratta di sinistra o di destra, di grassi o di magri, di uomo o di donna. Qui si tratta effettivamente di vita o di morte per molti, di qualità della vita per gli adulti ma anche per i nostri bambini.

Questa è la nostra motivazione principale - anche per le generazioni future – che affrontiamo in prima persona la situazione di fronte alla quale ci siamo trovati negli ultimi mesi.

Noi cittadini dobbiamo di nuovo diventare sovrani e ce ne arroghiamo il diritto, perché lo abbiamo.

Noi stiamo in piedi sul terreno della costituzione. Nella costituzione, che tengo qui in mano, c’è un articolo meraviglioso, l’articolo 20, paragrafo 4: ”Tutti hanno il diritto alla resistenza, se nessuna altra misura pone rimedio”.

Possiamo anche considerare questa Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona come una delle ultime misure disponibili e sperare che i responsabili di governo, coloro che hanno prestato giuramento di non nuocere ma di aiutare il popolo, coloro che difendono il nostro paese, che tutti insomma, funzionari, ufficiali, medici, cittadini vengano coinvolti nella risoluzione di questa terribile situazione che tutti viviamo, nelle strade, nelle famiglie, e di persona tra i nostri amici e parenti.

Dobbiamo fare qualcosa contro questo stato di cose. E sono contento che non abbiamo solo la prospettiva tedesca, ma possiamo portarne anche una internazionale. E quindi sono contento di avere qui nel circolo dei relatori della CEC, Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona, anche un esperto dall’Austria, il prof. Haditsch. Prego.

Si, la ringrazio molto e un caloroso saluto a tutti.

Caro collega Schöning, è un grande onore per me e a dire il vero anche una questione che mi sta particolarmente a cuore prendere parte alla CEC, la Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona.

Spostandoci sul piano della questione dobbiamo porci la domanda, come mai è necessaria questa Commissione d’Inchiesta? Questa indagine è necessaria, perché fin dall’inizio sono state prese irresponsabilmente delle decisioni irragionevoli o deliberatamente oppure per negligenza grave e senza la dovuta diligenza, cioè senza neppure minimamente prendere in considerazione i danni collaterali. Queste decisioni hanno anche soppresso i diritti democratici fondamentali e calpestato i doveri etici.

In questo contesto c’è stato anche il palese tentativo di compensare con provvedimenti draconiani non mirati errori clamorosi, come ad esempio l’abbandono dei cittadini vulnerabili – mi permetto di ricordare le persone che si trovano nelle case di riposo – per non dover poi giustificare anche questo errore o almeno per distogliere l’attenzione da questi problemi.

Se questo sia avvenuto involontariamente, cioè per ignoranza, o intenzionalmente, e quindi per motivi contestabili, è irrilevante. In ogni caso gli organi decisionali risultano con ciò disqualificati di per se stessi.

Considerando la gravità delle decisioni prese, entrambe le opzioni descritte devono essere sottoposte ad una revisione dettagliata, e questo, data l’esperienza di estrema parzialità nella versione dei fatti da parte dei politici e dei media di stato, può essere effettuato solo nell’ambito di una commissione d’inchiesta Corona indipendente, quindi anche extraparlamentare.

La mia personale motivazione nel prestare la mia collaborazione consiste appunto nel fatto di essere microbiologo, virologo ed epidemiologo e di essere, da un punto di vista professionale, profondamente turbato da questo modo di procedere, finora assolutamente scriteriato.

Alcuni si chiederanno adesso, cosa intendo per “questo modo di procedere scriteriato?”.

Qui annovero a dire il vero la continua rappresentazione degli scenari “worst case” divulgata dai media, paragoni fuori luogo atti ad alimentare la paura, si pensi soltanto alla frase d’effetto del tutto sconcertante “la situazione italiana”, che nel migliore dei casi è applicabile soltanto ad alcune regioni del Nord Italia, e dove in realtà le regioni del sud Italia, pur se meno equipaggiate, hanno affrontato il tutto in maniera relativamente non problematica.

Rappresentazioni inadeguate e ostentate di tendenze minacciose, che nella pratica non si sono mai verificate, e che se fossero state correttamente valutate, non avrebbero nemmeno mai potuto verificarsi, grazie alla qualità del sistema sanitario tedesco.

Io sono anche medico generico. Innanzitutto, però anche come dottore non potevo sopportare più a lungo il modo di procedere sprezzante della persona e della salute, che si trova in netto contrasto con il contenuto e l’etica della mia professione.

Questa paura e questo allarmismo permanente, i danni sociali e psichici che ne derivano, i giganteschi danni collaterali medici ed economici e non da ultimo le massicce interferenze nella nostra vita culturale e associativa sono, io credo, almeno come medico olistico, ragione sufficiente e motivazione sufficiente per alzarmi in piedi e affrontare questa follia.

Considerando il disastro che non si può ancora quantificare, sembra necessario, pur certamente con il dovuto rispetto, ma senza mezzi termini, insistere per una valutazione oggettiva delle decisioni prese e per una assunzione di responsabilità da parte degli organi decisionali qualora una condotta scorretta venga accertata.

Si pone anche naturalmente la prospettiva della commissione d’inchiesta come interrogativo, che cosa ci possiamo aspettare? Cosa ne verrà fuori nel migliore dei casi?

Dal mio punto di vista, ne verrà fuori che tutti i cittadini – o quantomeno i colleghi medici, voglio dire, che si dovrebbero sentire vincolati dall’approccio ippocratico, cioè questo slogan “nil nocere”, “nicht zu schaden” – si informeranno, che si interrogheranno criticamente e procederanno ad una verifica di plausibilità anche al di fuori dei media consacrati alla linea di governo. E così si scoprirà che Bergamo non è l’Italia, Ischgli non è l’Austria, New York non è gli Stati Uniti e una festa di carnevale a Heinsberg, un quartiere a Göttingen e un mattatoio, ovunque sia, non sono la Germania.

Dovrebbe anche diventare evidente per tutti - che il sistema sanitario tedesco non ha mai corso neppure lontanamente il pericolo di essere scompensato, cioè di essere sovraccaricato - che numeri come il tasso di raddoppio e questa cifra sconcertante “R0” avevano in prima linea lo scopo di metter la popolazione sotto pressione per mezzo della paura e sono state comunicate in maniera non oggettiva e manipolativa per la mancanza di riferimenti al numero dei test effettuati, - che numeri falsi e poco seri riguardo ai decessi sono stati sfruttati a scopo di intimidazione - che il numero dei casi era già significativamente in calo prima della data del lockdown - che l’obbligo di portare la maschera ordinato 4 settimane DOPO era oggettivamente privo di fondamento, illegale e da un punto di vista psicosociale irresponsabile - che il mantenere ostinatamente provvedimenti e affermazioni già smentite, contro ogni buon senso e ogni comprovata evidenza, in questo contesto è un crimine - che in fin dei conti un drastico cambiamento delle strutture decisionali improntate ai partiti politici è più che dovuto, perché solo così si può evitare in maniera affidabile un permanere o un ripetersi di questo modus operandi nemico della democrazia.

Dal profondo del mio cuore auguro alla CEC, Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona, tutto il successo possibile nell’analisi oggettiva di tutte queste tematiche conflittuali.

La ringrazio molto, collega Haditsch.

Vorrei sottolineare ancora una volta perché abbiamo dato vita adesso alla CEC, la Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona. Non vogliamo aspettare il Parlamento o gli altri che forse in futuro adempieranno, perché è urgente adesso, le persone soffrono adesso, i loro congiunti soffrono adesso, moltissimi hanno subito danni adesso e alcuni hanno addirittura lasciato la loro vita.

Esattamente come era stato nello studio interno del Ministeri degli Interni. Sono morti persino a causa delle misure del governo! E questo non corrisponde al criterio di proporzionalità.

Il motivo per cui è anche urgente che noi dobbiamo prendere in mano la situazione, proprio quando nessuno lo fa, che forse sarebbe più adatto, è una circostanza aggravante che desidero menzionare.

In tutto il mondo si trovano sempre persone a cui il cuore si ferma. Tutti corriamo questo rischio al 100%, prima o poi succederà a ciascuno che il cuore si fermi.

La buona notizia è che in questo caso si può fare la rianimazione, e ci sono delle linee guida su come deve essere effettuata. Queste linee guida sono cambiate internazionalmente all’inizio di aprile, e in seguito a questo anche in Germania. E queste linee guida, bisogna immaginarselo, dicono ora “a causa dell’elevato rischio di infezione da Covid-19 e del grave danno che ci si potrebbe causare”, non deve più essere fatta la respirazione bocca a bocca, questo bisogna immaginarselo, “si deve ora mettere un panno sopra la bocca”.

Questo significa che molte più persone nel mondo moriranno, in quanto è scientificamente dimostrato che, quando si fanno sia il massaggio cardiaco sia la respirazione, molte più persone sopravvivono. E così si crea più mortalità nelle statistiche. Dobbiamo anche far cadere queste nuove linee guida.

Perché questo vediamo in realtà, e riusciremo insieme a dimostrarlo esaurientemente in questa commissione d’inchiesta, non abbiamo la peste, non abbiamo un virus killer. Questa è una buona notizia!

Però ci dobbiamo chiedere: Perché le cose stanno così come stanno? Perché ci sono queste misure? Chi ne approfitta? Non vogliamo aspettare finché anche noi, i nostri amici e i nostri parenti subiscono danni personali e corporali.

Dobbiamo lavorare insieme adesso!

E io posso solo invitare, dietro di noi non ci sono gruppi, media, persone ricche, fondazioni. Più risorse abbiamo e più velocemente e professionalmente possiamo svolgere questo lavoro, anche internazionalmente.

Lo pubblicheremo anche in più lingue al meglio delle nostre possibilità. Sono tutti invitati ad aiutarci, nel miglior senso civico.

E quindi vi ringrazio anche molto per il supporto datoci finora.

Video completo degli interventi

Analisi del loro funzionamento magico

Negli ambienti spiritualisti, sentiamo spesso parlare di «egregore». Tuttavia la letteratura esoterica e spirituale seria ne fa raramente menzione. Ci è quindi sembrato utile chiarire questo concetto essenziale per la comprensione della nostra realtà occulta. Dunque, che cos’è un’egregora? Come nascono le egregore? Come sono organizzate? Come si nutrono? Esistono egregore buone o cattive? Chi regna al vertice della loro gerarchia?

I tre centri
Fin dall’Antichità, la scienza spirituale trasmessa nelle scuole misteriche insegna che l’essere umano è costituito di tre principali centri o «motori energetici». Grazie a questi centri, il corpo umano capta e trasforma l’energia del cosmo.

Il primo, è il centro del bacino, quello dell’energia vitale fondamentale, che sul piano fisico costituisce il motore dell’azione, il centro degli istinti di conservazione (alimentazione, protezione-sicurezza) e di riproduzione. È legato al piano sottile inferiore, il piano istintivo, e capta l’energia proveniente da questo piano energetico.

Il secondo, è il centro del cuore, il centro dei desideri, delle emozioni, dei sentimenti e della devozione ed è collegato al piano intermedio, emozionale o astrale. Su questo piano, capta un’energia più raffinata e di frequenza più elevata.

Il terzo, è il centro della testa. Capta un’energia superiore che trasforma sia in elettricità per trasmettere gli ordini tramite il sistema nervoso, sia in energia fisica per produrre il pensiero.

Noi siamo collegati a questi tre piani energetici sottili e la nostra coscienza passa da un piano all’altro, a seconda del tipo di esperienza che stiamo vivendo.
Questi piani sottili sono una realtà, la nostra realtà. Sono le dimensioni sulle quali esistiamo, ma anche le dimensioni sulle quali costruiamo, per lo più senza saperlo. Infatti, la nostra attività, sia essa istintiva, emozionale o psichica, ha effetti durevoli sulle dimensioni sottili.

La costituzione di un’egregora
Mediante la nostra attività noi tutti creiamo, individualmente, degli oggetti sottili, altrettanto reali quanto lo sono gli oggetti materiali, oggetti che i chiaroveggenti possono osservare e che qualsiasi persona sensibile riesce a captare e a percepire.

Attraverso il ripetersi di un desiderio, di un sentimento o di un pensiero possiamo addirittura dar vita a un’entità energetica autonoma e autoconservatrice. Una tale entità sottile nasce da un’attività ripetitiva, a prescindere dalla natura della medesima (istintiva, emozionale o mentale), è quella che chiamiamo golem.

Golem - The Legend of Man

Il sentimento amoroso dà vita a un golem. I tic e le manie (disturbi ossessivi compulsivi) costituiscono caratteristiche psichiatriche degli effetti generati da un golem. Anche il consumo di sigarette produce un golem.
Un golem può essere formato dall’attività di un gruppo di persone, nel qual caso si parla di egregora. Le egregore non sono altro che golem collettivi.
Possiamo quindi considerare le egregore come creature energetiche artificiali prodotte dal pensiero, dal desiderio o dalla volontà unificata di un gruppo di persone, dinamizzate e vivificate da rituali – o addirittura da sacrifici – e che acquisiscono una potenza di azione occulta.
Affinché si crei un’egregora, un gruppo di persone deve avere una volontà unificata, un obiettivo comune e uno stesso obiettivo, che può spaziare dal più futile al più elevato. Per esempio, una famiglia, una squadra di calcio, un’associazione umanitaria o un partito politico sono associati a egregore particolari.

Gerarchia delle egregore
Le egregore si organizzano e gerarchizzano su tre livelli che dipendono dal centro energetico dal quale si alimentano.
Il primo livello è quello del piano istintivo. A questo livello, le egregore si nutrono dell’energia istintiva, in particolare quella dell’istinto di conservazione e di protezione, nonché quella dell’istinto di riproduzione.
A questo primo livello corrispondono le egregore familiari, quelle delle discoteche, delle squadre di calcio ecc. Tali egregore dispongono di una potenza d’azione occulta reale per quanto limitata.
Il secondo livello è quello del piano intermedio o emozionale, in cui sono comparsi diversi tipi di egregore, fra cui quelle umanitarie e religiose. La loro sopravvivenza dipende dalla deviazione dell’energia devozionale. Mentre il centro energetico del cuore deve generalmente infondere il desiderio di elevazione, le egregore situate sul piano emozionale cercano, al contrario, di abbassare la persona e di renderla passiva.

La potenza di un’egregora dipende dalla somma di energia dei membri che l’hanno prodotta.
Possiamo pertanto facilmente comprendere che un’egregora religiosa, data la quantità di energia che è in grado di accumulare giornalmente, dispone di una potenza d’azione occulta considerevole. Se si paragona l’egregora di una squadra di calcio con quella della Chiesa Cattolica, che focalizza il fervore di un miliardo e duecento milioni di fedeli, oppure quella dell’Islam, che si avvale di un miliardo e seicento milioni di musulmani, possiamo facilmente immaginare la superiorità, in termini di potenza occulta, delle egregore religiose rispetto a quelle istintive.
Questa potenza permette alle religioni di procurare alla persona un forte sentimento di sicurezza, un sentimento di fusione con la comunità dei credenti, un sentimento di potenza. Queste egregore possono produrre guarigioni spettacolari, dei «miracoli» che dal punto di vista energetico o occulto si possono perfettamente spiegare. Queste egregore religiose, di frequenza intermedia, possono vivere diversi millenni.

Il terzo livello è quello del piano psichico o intellettuale. Questo piano è principalmente costituito delle egregore di tipo ideologico e magico, quali le egregore dei Gesuiti. I Gesuiti hanno progressivamente sviluppato rituali magici allo scopo di rafforzare il loro potere occulto sulla Chiesa. Grazie alla grande conoscenza delle forze occulte di cui dispongono, si sono progressivamente elevati al di sopra delle egregore religiose.
Queste egregore situate sul piano psichico sono di una frequenza elevata, a tal punto che sono in grado di produrre effetti occulti potenti. Sono loro che dominano la gerarchia occulta.

Conclusione
Ora sappiamo perché e come appaiono le egregore, come si organizzano sui piani sottili e quale potenza occulta possono acquisire.
Per capire come liberarsene, dobbiamo scoprire come le egregore si nutrono concretamente, rafforzando in tal modo il loro dominio sui nostri tre centri energetici. È ciò che scopriremo in un prossimo articolo…
(...)

I diversi tipi di rituali
Nella prima parte di questo articolo, abbiamo visto che l’essere umano è costituito di tre centri energetici collegati a tre piani sottili: il piano istintivo, il piano emotivo e il piano psichico. Quindi esistiamo e costruiamo su questi tre piani sottili. Mediante la nostra attività energetica (istintiva, emotiva o psichica) costruiamo oggetti sottili che, quando l’attività in questione si ripete, diventano entità energetiche autonome (golem). Quando sono collettivi (creati da un gruppo di persone), i golem diventano egregore. La potenza d’azione occulta di queste egregore dipende dalla qualità e dalla quantità d’energia loro trasferita.

Le egregore sono, più di qualsiasi altro elemento, ciò che costituisce l’aldilà. Dobbiamo quindi capirne esattamente il funzionamento se vogliamo comprendere la nostra realtà sottile senza possibilità d’errore e liberarci da qualsiasi influsso o manipolazione occulta. In questo articolo scopriremo come si nutre un’egregora, e come utilizza l’energia dell’uno o dell’altro dei tre centri motori umani.
L’energia è trasferita verso l’egregora attraverso i rituali. Ogni tipo di egregora si nutre in un modo specifico, con un rituale appropriato.
Sul piano istintivo le egregore sono nutrite da rituali poco strutturati: cerimonie familiari (doni, libagioni, protocolli ecc.), calcio (ideato da una società segreta inglese che ha lasciato la sua firma attraverso diversi simboli che appaiono durante le partite), trasmissioni televisive ecc.

Sul piano emotivo il rituale più efficace è quello della messa. Si tratta infatti di un rituale molto strutturato, poco esigente per i partecipanti che forniscono l’energia, ma molto esigente per gli officianti che canalizzano l’energia per poi trasmetterla. La messa utilizza l’energia proveniente dal bacino e dal cuore dei fedeli.

Sul piano psichico entra in gioco un rituale particolare, molto strutturato, perfettamente codificato e che coinvolge potenti simboli. Tutti i partecipanti sono selezionati, formati e iniziati. Si tratta di un rituale totale che implica l’energia proveniente dal bacino, dal cuore e dalla testa. Integrando simboli incomprensibili o mal compresi, questo genere di rituale pone la persona sotto un dominio occulto, a tutti i piani del suo essere.

Tuttavia, nonostante l’uso di rituali adeguati, le egregore riescono difficilmente a ottenere tutta l’energia di cui hanno bisogno.
Queste creature energetiche autonome diventano voraci. Ne deriva pertanto una guerra tra egregore che lottano per trovare maggiori fonti energetiche. I missionari cattolici illustrano bene questa lotta per la sopravvivenza. Un’altra possibilità per accrescere l’alimentazione energetica dell’egregora consiste nell’aumentare la frequenza dei rituali (i pasti), il che non è tuttavia sempre possibile dal lato pratico.

Il rito di sangue
La soluzione più efficace per permettere di accrescere l’intensità del rituale (e quindi del trasferimento energetico) è costituita dal rito di sangue. Il sangue è il liquido fisiologico che concentra l’energia dei tre centri: la potenza psichica della testa, l’energia pranica del cuore e la forza karmica del bacino. Sappiamo bene quanto sono elettrizzati i guerrieri quando il sangue scorre sul campo di battaglia.
Un esempio calzante di rito di sangue è quello dell’11 settembre 2001, che in realtà è stata una grande messa mediatica. Vi ritroviamo tutti gli elementi propri del rituale: sacrificio di persone (3000 morti), partecipazione emotiva e devozionale (a livello planetario), strutturazione dell’energia captata da alti iniziati e utilizzazione di potenti simboli, quali il pentagramma (Pentagono) e le due colonne del tempio (le due torri), ecc.

È chiaro che quando si sceglie di mediatizzare un omicidio fra le migliaia che accadono, è perché l’omicidio in questione partecipa a un rituale segreto.
Oltre agli assassinii rituali, i riti di sangue sono praticati apertamente e regolarmente dall’ebraismo e dall’Islam: il macello rituale kasher o hallal e l’aid («festa» dell’agnello) ne sono esempi noti.
Nonostante il massimo sfruttamento di tutte le fonti energetiche di cui può disporre, l’egregora permane insaziabile e aumenta regolarmente la pressione sugli esseri ai quali sottrae l’energia. Molti cercano quindi di sottrarsi al suo dominio, cosa tuttavia assai difficile.

Come sfuggire a un’egregora?
Entrare in contatto con un’egregora significa stabilire un legame con essa. In qualche modo, la persona chiede un prestito alla banca dell’occulto vivendo così al di sopra dei suoi mezzi energetici/karmici normali, «prendendo in prestito» diversi favori, potere, una guarigione o altro.

Ma questo mutuo dev’essere rimborsato e talvolta è impossibile farlo, anche a costo di tutta una vita di sforzi. Il tasso d’interesse può essere esorbitante. Il patto è di tipo mafioso e pochi riescono a sottrarvisi.
In alcuni casi bisogna aspettarsi di subire le rappresaglie dell’egregora, così come accade alle persone che abbandonano l’Islam, o quelle che hanno lasciato la Chiesa finendo sul rogo dopo lunghe torture. Lo stesso vale per le nazioni che, quando tentano di sottrarsi all’egregora planetaria, si vedono imporre la «democrazia» con le bombe.

La forza di coesione delle egregore poggia sulla paura inconsapevole delle rappresaglie che esse suscitano. Non è solo l’ebreo o il testimone di Geova, il cattolico o il musulmano a trovarsi sotto il dominio di un’egregora. Siamo tutti legati alle egregore che dominano nell’aldilà, e questo per il fatto di partecipare inconsciamente a ogni sorta di rituale: mediatici, politici (votazioni, ecc.), economici (lavoro, consumo ecc.), sociali, familiari, scolastici, amministrativi e così via.
Dalla nascita alla morte, siamo sotto il controllo totale delle egregore.
Questo dominio perdura e prende fine soltanto se riusciamo a liberare e a dominare i nostri tre motori energetici principali (testa, cuore e bacino), cosa che possiamo fare soltanto nel corso della nostra vita terrestre.

Dopo la morte
Alla morte di un membro di un gruppo strutturato (quindi legato a un’egregora), ossia quando il suo essere multidimensionale deposita il corpo fisico, normalmente avviene la volatilizzazione della personalità e la dissoluzione degli elementi sottili. Tuttavia questo processo può essere ritardato, o addirittura interrotto, quando una grande quantità di energia proveniente dal piano fisico nutre i resti della personalità, a tal punto che questa non può essere annientata.

Questa sopravvivenza artificiale e parassitaria della personalità nell’aldilà è la controparte che rende il patto occulto interessante per gli esseri profondamente egocentrici che hanno sempre rifiutato di affrontare la questione esistenziale della morte.
In definitiva, se non abbiamo concluso nessun contratto occulto importante durante la vita, sarà l’egregora della nostra religione di nascita che ci accoglierà dopo la morte, offrendoci ancora alcuni begli anni di sopravvivenza parassitaria, facendo di noi dei vampiri dell’aldilà che influenzano i desideri dei vivi per incitarli a fornire energia alla loro egregora, la struttura energetica nella quale si sono disincarnati.

L’aldilà è perfettamente strutturato da questo sistema gerarchico di egregore che costituisce una sorta di riflesso del mondo fisico. Ogni azione che sopraggiunge sul piano fisico ha i suoi effetti sui piani sottili poiché ogni gruppo umano è associato a una o più egregore.
Al vertice della gerarchia delle egregore troneggiano potenze che la tradizione gnostica ha tenuto a lungo segrete, divulgandone l’esistenza soltanto in seno a scuole misteriche per non attirare i fulmini delle autorità religiose.
Sono queste potenze egregoriche supreme, chiamate Eoni...

Tratto da https://thedayafter2012.blogspot.com/2019/08/le-eggregore-le-forme-pensiero-occulte.html

Marcello Pamio

Dopo aver sbagliato tutto nella gestione della psico-pandemia e aver contribuito a creare danni enormi (economici e sanitari) al mondo intero per via dei consigli contraddittori; dopo aver messo al bando una terapia funzionante come l’idrossiclorochina basandosi su uno studio pubblicato da Lancet dichiaratamente fraudolento; dopo essere stata comprata da un ente privato come la Fondazione Bill & Melinda Gates, l'Oms cosa fa? L'organizzazione invece di sciogliersi e salutare tutti, istituisce una Commissione con il compito di “raccomandare” gli investimenti e le riforme “per migliorare i sistemi sanitari e di protezione sociale” dei vari Paesi europei.

Sapere che una commissione esterna controllerà i soldi destinati al miglioramento dei sistemi sanitari e della protezione dei sudditi al tempo del corona, chiude un po’ lo stomaco. Ma quando si viene a conoscere che la “Poltrona Covid”, la presidenza della commissione è stata destinata al cyborg con loden blu: Mario Monti, la stretta si trasforma in veri e propri sforzi di vomito!

Ricordiamo che il professore anaffettivo per antonomasia, l’essere privo di empatia umana è stato uno dei politici più proficui nella distruzione sistematica di questo paese.
Gesuita fin nel midollo, ha lavorato a Yale (nota università dell’elité anglosassone), è stato uomo di punta di una delle banche più potenti del globo, la Goldman Sachs, membro del Bilderberg Group ed è anche Presidente europeo della Commissione Trilaterale (una specie di massoneria ultraliberista ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger). Monti figura anche nel comitato esecutivo del gruppo Aspen Institute Italia, un’altra struttura abbastanza ambigua finanziata dalle Fondazioni Ford e Rockefeller.

Mario Monti ad un incontro segreto degli Gruppo Bilderberg

Questo individuo dovrà consigliare all'Europa le mosse da attuare per uscire dalla situazione o, come direbbero i mal-pensanti, farci sprofondare sempre più nel baratro! Responsabilità enorme visti soprattutto gli interessi economici che gravitano attorno al virus…
Una tale cieca sfiducia è dettata sia dal curriculun vitae di Monti, sia da una memoria umorale e cellulare: il suo governo infatti è ancora impresso a caldo nelle ghiandole lacrimali e nelle vene del popolo italiano, almeno di coloro che ancora pensano e usano l'encefalo.

Marcello Pamio

Tra le sedie a rotelle per i nuovi disabili, i collari elettrificati per mantenere la distanza e i water ad ultravioletti per sterilizzare dai virus le giovani natiche, il ministero dell’istruzione e il governo stanno firmando in queste ore il protocollo di sicurezza delle scuole. Menti geniali sopraffine stanno lavorando giorno e notte per disegnare e forgiare la nuova scuola italiana.
Attendiamo il documento ufficiale, ma stando ad alcune indiscrezioni le cose si fanno interessanti...

In caso di un alunno positivo TUTTA la classe andrà in quarantena per i canonici 14 giorni, e sarà poi a discrezione della ASL di competenza decidere se tutti gli alunni della classe verranno sottoposti al tampone, come pure estendere i test anche ai ragazzi delle altre sezioni.
Quindi basta UN solo bambino con febbre, diarrea, flatulenza persistente o tosse e un tampone positivo (poco importa se si tratta di uno dei tantissimi falsi-positivo) per far scattare l’allarme rosso in tutta la scuola.
Se per caso dovessero stanare due o più contagi tra le piccole canaglie di uno stesso istituto, Dio ce ne scampi: la ASL potrà chiudere il comprensorio, mettendo i sigilli sulle porte e imponendo lezioni a distanza.

Attenzione, se state pensando che i problemi siano finiti qui state sbagliando di grosso perché è ancor più complesso il caso degli insegnanti di scuola media o superiore.
Per gli insegnanti risultati positivi si esamineranno i contatti con studenti e altri colleghi nelle precedenti 48 ore per decidere chi tamponare o mettere in quarantena.
Se il docente è negativo ma per sua sfortuna ha avuto contatti a “rischio”, andrà in isolamento domiciliare soltanto lui e proseguirà le lezioni a distanza.

In qualsiasi caso sarà necessario riorganizzare tutta la didattica con un modello misto di lezioni in presenza e via web.
Anche un essere privo di encefalo potrà capire che fare scuola in siffatta maniera è follia coagulata, sia per i ragazzi che per il corpo docente. La scuola da centro focale dell’insegnamento e della pedagogia si sta trasformando in un campo di concentramento dove tutti, per la propria sopravvivenza o semplicemente per non finire in quarantena, saranno in lotta perenne con tutti.
I ragazzi guarderanno i compagni (da lontano senza toccarsi) con occhio critico per denunciare al preside chi non rispetta le regole imposte (mascherina e distanziamento), e lo stesso faranno gli insegnanti con gli studenti. Nei corridoi ritornerà la locuzione latina: Mors tua vita mea!

La scuola dovrebbe essere dopo la famiglia la principale sede di socializzazione e formazione della personalità; il luogo dove fornire tutti gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente. Oggi invece sta diventando sempre più simile ad una fabbrica stile “Tempi moderni” di Charlie Chaplin: una sottile catena di montaggio che sforna giovani alienati alla Vita…
Nel silenzio dei media, sempre compiacenti a chi paga di più; nel silenzio assordante di pediatri, pedagogisti e psicologi questi sciacalli vestiti da agnelli stanno devastando una delle istituzioni più importanti in assoluto!
Come può andare bene un simile scempio? Com’è possibile che molti genitori non se ne stiano preoccupando minimamente?

Corrado Penna

In certi casi gli anticorpi prodotti da una prima esposizione al virus naturale o al vaccino (che significa esposizione al virus inattivato o ad alcune proteine del virus stesso) possono rafforzare la capacità dell’agente infettivo di penetrare nelle nostre. Per esempio può capitare (con alcuni virus, non con tutti) quando sta svanendo l’immunità fornita dagli anticorpi passati con il latte materno e si viene in contatto con il virus, o quando si viene contagiati successivamente a una vaccinazione.

A questo punto si pone un problema: le sperimentazioni sul vaccino come possono appurare realmente l’esistenza di un tale fenomeno? Occorrerebbe esporre i vaccinati al virus vivo, ovvero infettarli dopo che si è appurata una produzione sufficiente di anticorpi. Si realizzeranno mai simili esperimenti (che fino ad ora esperimenti non sono stati eseguiti)? Sarebbe etico?

Ma per iniziare cerchiamo di fornire informazioni su questo fenomeno noto come ADE (Antibody-Dependent Enhancement che potremmo tradurre come “rafforzamento dipendente dagli anticorpi”).

Leggiamo su un articolo di giornale (1) che il vaccino in questione potrebbe in teoria anche aumentare la gravità di una infezione da Covid-19. Citando un articolo pubblicato sulla famosa rivista scientifica Nature che porta talora alla produzione di anticorpi in grado di legarsi ai virus facilitandone l’ingresso all’interno delle cellule, favorendo di conseguenza l’infezione, invece che bloccarla. Non sempre, non con tutte le persone, non con tutti i virus, non con tutti i livelli di anticorpi, ma questo fenomeno si è già riscontrato in passato con diversi virus, compresi alcuni coronavirus.

E adesso veniamo a un articolo pubblicato sul sito di un’azienda che si occupa anche della produzione di vaccini contro l’influenza: Paul Perreault, CEO di CSL(2): non affrettiamo la realizzazione del vaccino per il COVID-19 (3). Il sottotitolo dell’articolo è ancora più esplicativo e mostra una preoccupazione alquanto rilevante e diffusa: Unendosi a scienziati ed esperti medici, Perreault richiede rigore, precisione e il tempo necessario per garantire la sicurezza del vaccino.

Leggiamo in tale articolo:
Tutti vogliono convincere tutti ad accelerare e cercare di sbarazzarsi del nastro rosso”, ha detto Perrealt al Financial Times (www.ft.com/content/2b6f7068-8188-4cc6-bce4-97fb8b1f5178?list=intlhomepage). “Ma una parte dei motivi per cui quel nastro rosso sta lì, sono motivi di sicurezza; quando sai che dovrai somministrare miliardi di dosi di questo vaccino, vuoi assicurarti di fare la cosa giusta.”

CSL (…) Ha lanciato cinque progetti rivolti a COVID-19, tra cui un candidato al vaccino lanciato dai ricercatori dell'Università del Queensland. CSL Behring è anche membro fondatore della CoVIg-19 Plasma Alliance, un gruppo delle principali società al mondo che stanno lavorando insieme su un prodotto “iperimmune” (www.cslbehring.com/vita/2020/taking-plasma-treatment-to-the-next-level-with-a-hyperimmune) come potenziale trattamento.

(…) Perreault ha sollevato il problema di come alcuni vaccini abbiano causato un potenziamento dipendente dagli anticorpi (ADE). A causa di tale ADE, una persona vaccinata può sperimentare una forma ancora peggiore della malattia invece che essere immune da essa - qualcosa che è accaduto con un vaccino per la febbre dengue, ha detto Perreault. Questa realtà evidenzia la necessità di rigorosi studi e revisioni prima di distribuire un vaccino a persone di tutto il mondo, ha affermato.

Lo stesso problema è stato sollevato sulla rivista The Scientific American (www.scientificamerican.com/article/the-risks-of-rushing-a-covid-19-vaccine/) e dalla dottoressa Kate Sullivan, direttrice del reparto di allergia e immunologia presso l'ospedale pediatrico di Philadelphia e consulente della Immune Deficiency Foundation [fondazione sul deficit immunitario].

Leggiamo su The Scientific American: “Solo gli Stati Uniti hanno in programma di vaccinare centinaia di milioni di persone con il primo [vaccino] candidato che si dimostri funzionale. Un grave evento avverso ogni mille, per un vaccino somministrato a 100 milioni di persone significa danni a 100.000 persone altrimenti sane”, ha scritto William Haseltine, Ph.D., ex professore della Harvard Medical School e fondatore dei dipartimenti di ricerca sul cancro e l'HIV/AIDS della medesima università.

Sullivan ha spiegato la questione dell’ADE in un recente video su YouTube per i pazienti su come funzionano gli anticorpi e sul perché un vaccino richiederà tempo (youtu.be/19fxBpXvqt8).

Nel rafforzamento dipendente dagli anticorpi, gli anticorpi agiscono come una spugna e attirano più virus nelle cellule invece di bloccarne l'ingresso, ha detto Sullivan. “Quindi non succede chiaramente con ogni vaccino e non succede in tutte le persone che ricevono il vaccino”, ma è una questione che deve comunque essere investigata completamente prima che venga distribuito, ha detto. (…)

Piccola rassegna di studi scientifici

L’articolo Out of the frying pan and into the fire? Due diligence warranted for ADE in COVID-19 (4) (che già nel titolo accenna al rischio di finire “dalla padella nella brace”) ci spiega come il fenomeno dell’ADE si verifica con la re-infezione da virus Dengue (5) ma anche con le re-infezioni da parte di virus di altre famiglie come quella per l’appunto dei Coronaviridae.

Di conseguenza, lo sviluppo dei vaccini contro la patologia Covid-19 deve appurare che non si verifichi tale fenomeno che potrebbe causare un problema a livello mondiale oltre che causare un calo di fiducia da parte della popolazione nei confronti della scienza medica. L’articolo accenna, come già detto nell’introduzione, che il fenomeno dipende dal livello di anticorpi sviluppati dal paziente.

Antibody-dependent enhancement (ADE) is an atypical immunological paradox commonly associated with dengue virus re-infection. However, various research models have demonstrated this phenomenon with other viral families, including Coronaviridae. Recently, ADE in SARS-CoV-2 has emerged as one hypothesis to explain severe clinical manifestations. Whether SARS-CoV-2 is augmented by ADE remains undetermined and has therefore garnered criticism for the improper attribution of the phenomenon to the pandemic. Thus, critical evaluation of ADE in SARS-CoV-2 vaccine development will be indispensable to avoid a global setback and the erosion of public trust, e ricorda la storia recente del Dengvaxia, il primo vaccino a virus vivo attenuato contro il virus Dengue, che ha messo a rischio gli individui che non erano stati ancora a contatto con virus, e che ha causato mancanza di fiducia nella sanità pubblica e nei vaccini (in quelle regioni in cui il Denvaxia è stato somministrato). Nell’articolo si specifica che l’analisi di modelli animali (leggasi esperimenti su cavie animali) non ha mostrato al momento esempi di ADE associati al Covid-19, ma le cavie animali non sono esattamente esseri umani, come ci ricorda l’articolo Obstacles and advances in SARS vaccine development (6) (Ostacoli e progressi nello sviluppo di un vaccino per la SARS) nel quale leggiamo che la loro funzionalità “può essere intralciata dalla mancanza di una similarità patologica con la malattia umana”.

E ancora che “la difficoltà nello sperimentare su modelli animali per l’ADE dipende dalla condizione che se l’ADE non è osservato non è detto che i vaccini siano sicuri nell’uomo riguardo all’ADE stesso. Al contrario se in un modello animale si manifesta l’ADE, possiamo imparare di più sul meccanismo dell’ADE indotto da SARS, il che può aiutarci a formare le basi per le linee guida di sviluppo di un vaccino sicuro”.

L’articolo Evaluation of Antibody-Dependent Enhancement of SARS-CoV Infection in Rhesus Macaques Immunized with an Inactivated SARS-CoV Vaccine (7) ci informa che è stato documentato il fenomeno dell’ADE indotto da vaccini contro i coronavirus della SARS (SARS-CoV) mentre con un altro vaccino, la sperimentazione su macachi rhesus tale fenomeno non si sarebbe presentato. Questo però, alla luce di quanto appena sottolineato sui “modelli animali” (esperimenti su cavie) può significare ben poco.

Note

1 Coronavirus, ecco come funziona il vaccino di Oxford. Oltre 32mila persone disposte a inocularsi Sars Cov 2 per testarlo, pubblicato su Il fatto quotidiano del 25 luglio 2020 e scritto da Peter D’Angelo; https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/25/coronavirus-ecco-come-funziona-il-vaccino-di-oxford-oltre-32mila-persone-disposte-a-inocularsi-sars-cov-2-per-testarlo/5878983/ .

2 A tale azienda fa capo anche la Siqirus, che si occupa di Vaccini anti-influenzali dopo avere acquisito la relativa branca dall’azienda Novartis, e che ha stipulato con la maggior parte degli Stati dell’Unione Europea un contratto preventivo per l’eventuale realizzazione e vendita di vaccini contro una prossima “pandemia influenzale”.

3 Articolo pubblicato il 13 luglio 2020 e scritto da Debra Moffitt, titolo originale CSL CEO Paul Perreault: Don't Rush the COVID-19 Vaccine; https://www.cslbehring.com/vita/2020/csl-ceo-paul-perreault-do-not-rush-the-covid19-vaccine.

4 Pubblicato su Microbes and Infection 2020 Jun 24 [ la pubblicazione on line precede quella su carta stampata], autori J M.Coish , A J.MacNeil; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7311339/.

5 l’ADE infatti è responsabile per il 90% del fenomeno delle febbri emorragiche e delle sindromi da shock indotte da tale virus,

6 Pubblicato su Vaccine 2006 Feb 13; 24(7): 863–871, autrice Deborah R. Taylor; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7115537/.

7 Pubblicato su Virologia Sinica 2018 Apr; 33(2): 201–204, autori Fan Luo, Fan-Lu Liao, et al.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6178114/.

Marcello Pamio

I media mainstream non si smentiscono mai e ogni occasione è buona per manifestare la loro infima natura. Per Repubblica, il Corriere, il FattoQuotidiano e tutta la tristissima combriccola di giornalai, ieri a Berlino ci sarebbero state poche migliaia di persone alla manifestazione contro le folli e assurde norme anti-Covid.
Quattro gatti negazionisti di estrema destra e no-mask, così sono stati descritti, ma per fortuna ci sono le immagini che parlano da sole e svergognano questi pennivendoli venduti e proni alla dittatura…
Comprate, comprate sempre i giornali!

Immagine del Corriere della Sera
Immagine de La Repubblica
A Il Fatto Quotidiano va il premio per la miglior zoomata…
Queste immagini mostrano realisticamente la vera partecipazione

Sicuramente non sono 15 mila; non sono estremisti di destra; non sono no-vax e neppure no-mask. Sono persone di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali che si sono rotte il cazzo di una schiavitù mascherata da democrazia.
Persone risvegliate dal coma vegetativo indotto dal Sistema che non ci stanno più ad essere prese per il culo.
Mentre in diversi paesi la protesta pacifica, ma ferma scende in piazza e nelle strade, da noi si sta disquisendo filosoficamente sulla proposta più demenziale dell'ultimo secolo: i tavolini con le rotelle per i "disabili" del Nuovo Millennio, cioè i piccoli studenti.
Una simile proposta può essere stata partorita da una mente malata che attende cure appropriate, oppure da una mente superfine giocherellona che vuole solo divertirsi alla faccia dei piccoli italiani e dei loro genitori addormentati.

Perché perdere tempo utile per andare a svolgere banali funzioni fisiologiche?

Marcello Pamio

Una sentenza del Tar aveva posto l’obbligo di divulgare i pareri del comitato tecnico scientifico alla base del sequestro di milioni di italiani rinchiusi contro la loro volontà in casa per mesi.
In pratica il Governo aveva imboscato i verbali del comitato mettendoli sotto il cappello di “segreti di Stato”, ma alcuni avvocati della Fondazione Einaudi hanno chiesto l’accesso agli atti, visto che sia i Dpcm che le misure restrittive si basano proprio sulle valutazioni prese dal gruppo di esperti.
Richiesta questa più che lecita e legittima e infatti il Tar ha accolto il ricorso.

Ma il governo di golpisti che sta complottando contro l’Italia può permettere ai sudditi di conoscere le vere motivazioni delle decisioni prese? Ovviamente no, e infatti chiede al Consiglio di Stato di secretarli definitivamente, di metterci sopra una pietra tombale.
Il macigno è stato messo il 31 luglio e la decisione l’hanno presa con decreto cautelare monocratico in attesa della valutazione del collegio convocato per il 10 settembre prossimo. D’altronde devono avere un po’ di tempo per correggere, cancellare e alleggerire il malloppo, o no?
Lo ripeto: stiamo parlando dei documenti tecnico-scientifici usati dal fantoccio Conte per emanare i Dpcm e devastare il paese.

Un governo privo di trasparenza che fa mettere il sigillo “Top Secret” su simili documenti significa che ha tantissime cose da nascondere. Un simile comportamento non fa altro che alimentare quelle teorie che vedrebbero il governo colluso nella distruzione sistematica del Paese.

Chi ci perde in tutto questo è come sempre la libertà di informazione e quelle decine di migliaia di morti e dei loro parenti che attendono ancora giustizia, attendono di sapere cos’è realmente successo in Italia.

Marcello Pamio

L’Italia è oramai un paese allo sbando. Qualche millennio fa eravamo il centro del mondo, ora semplicemente siamo al centro di una immensa e grottesca cospirazione.
Siamo gestiti da un governo non-eletto da nessuno che a colpi di maggioranza risicata (se i 30 senatori della finta opposizione avessero votato non avrebbero avuto il quorum) hanno prorogato l’emergenza sanitaria fino a metà ottobre. Emergenza che ovviamente non c’è se non nel cranio semivuoto della dittatura romana. L’esito era scontato: dopo aver fatto trenta non possono non fare trentuno...
Hanno segregato in casa milioni di persone violando ogni libertà e diritto costituzionale; hanno devastato la produzione industriale italiana e fatto chiudere i battenti ad un numero incalcolabile di attività commerciali; ora vogliono dare il colpo di grazia a quel poco di sovranità nazionale ancora rimasta.

Il paese è allo stremo sotto tutti i punti di vista e cosa fa il governo per tirarne su le sorti? Impegna i parlamenti per votare la finta emergenza sanitaria.
Abbiamo in Italia 40 pazienti in terapia intensiva mentre la Francia ne ha 385, eppure i transalpini non hanno prorogato l’emergenza, noi invece sì!
Per cui dovremo tenere sulla faccia ancora quei pericolosi cenci purulenti e pullulanti di batteri e funghi (le mascherine), mantenere quel misterosofico distanziamento di 1 metro (perché come gli esperti sanno il virus è molto preciso: dopo 100 centimetri lineari nell’aria cade stecchito a terra esanime), mettere il gel sulle mani (che distrugge il microbiota dell’epidermide) e tutte le fantomatiche idiozie che menti malate hanno imposto e menti ignoranti hanno recepito e applicato.

Ma se pensavamo di aver raggiunto il culmine della follia e dell’umiliazione, sbagliavamo di grosso.
Parallelamente alle regole igieniche decise dalla Task force governativa, sulle coste oramai devastate del Bel Paese stanno sbarcando continuamente immigrati (molti dei quali infetti) con borse, zaini, cappelli in paglia e addirittura barboncini in braccio!
Ebbene sì, sono apparsi i primi immigrati animalisti.

Da una parte abbiamo il suddito dalla pelle chiara che portato alla fame deve sottostare a normative da laboratorio biochimico di massima sicurezza, e dall’altra abbiamo i nuovi elettori del PD-5Stalle, dalla pelle leggermente più ambrata, che scappano (o semplicemente escono dalla porta dimenticata aperta) dai centri di accoglienza per andarsene in giro tranquillamente con il cagnetto in braccio.
Se queste immagini non scuotono quel briciolo di dignità e coscienza rimasti, è bene sapere anche che due associazioni hanno chiamato in causa l’Italia di fronte al Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite per la “violazione sistematica dei diritti dei richiedenti asilo”.
Avete capito? Il governo sta permettendo l’entrata di uomini, cani e mancano solo i porci da ogni luogo, e qualcuno porta a processo il paese per violazione dei diritti degli immigrati.

Le due fantomatiche entità sono: l’”Associazione studi giuridici sull’immigrazione(Asgi) e il “Cairo Institutes for human rights studies” (Cihrs).
Non c’è voluto tanto per scoprire che l’Asgi è finanziata dalla Fondazione italiana a finalità umanitarie Charlemagne Onlus, dalla Tavola Valdese e dall’immancabile Open Society Foundations dello speculatore George Soros, colui che ha foraggiato tutti i gruppi eversivi e destabilizzanti del pianeta (le varie Rivoluzioni colorate), mentre il principale finanziatore del Cairo Institute è la Rockefeller Brothers Found. Niente male come curriculum, anche se queste informazioni sono da razzisti complottari che ce l’hanno a morte con quei poveri disperati che scappano dai loro paesi… Ma da cosa scappano??? Ah certo: dalla guerra, dalla fame, dalle repressioni e dalle tribù cannibali che si cibano di poveri barboncini.

Qualcuno sta giocando a Risiko con le sorti del mondo e nessuno lo dice.
Hanno trasformato un banale virus influenzale in un grimaldello per mantenere uno stato di emergenza perenne con lo scopo di instaurare definitivamente l’Ordine Internazionale del Caos.
In questo modo hanno carta bianca per restringere le già risibili libertà individuali, indebitare e distruggere economicamente i paesi, fagocitare la classe medica e la ricerca scientifica, obbligare alla vaccinazione di massa (con il fine di ridurre la popolazione), impiantare il microchip e creare per ognuno di noi l’Identità Digitale in modo da avere dall’alto il dominio assoluto.

Le parti in gioco? I sudditi con la museruola che si preoccupano delle ferie e di tornare quanto prima alla normalità (quale lo sanno solo loro) mollando a settembre senza preoccupazioni i propri figli nei gulag scolastici, dall’altra le marionette della politica, esseri privi di coscienza che indipendentemente dalla bandierina di partito prendono ordini dai veri manovratori, coloro che realmente muovono le pedine sulla scacchiera: gli Illusionisti!

Marcello Pamio

Rimango sempre sconvolto dal fatto che molti genitori non si scompongono minimamente all’idea di portare a settembre i propri figli nei Gulag di seconda generazione!
La loro coscienza è tranquilla perché hanno sempre pronta la giustificazione del lavoro. Siccome devono produrre (per pagare le rate del plasma da 50 pollici o le rate del viaggio a Sharm el Sheikh) non possono mica tenerli a casa, per cui: museruola in faccia al piccolo, gel disinfettante sulle mani, zainetto in spalla e a scuola senza fiatare.

Questi esseri inconsapevoli non hanno la più pallida idea delle cose che potranno accadere da qui a settembre, e che si stanno già verificando quasi ogni giorno nei centri estivi…
Probabilmente stanno vivendo una realtà parallela, e paradossalmente rischiano di perdere proprio quel lavoro tanto agognato e tanto usato come scusante.
Il saggio direbbe: “o ci arriviamo per conoscenza o ci arriviamo per sofferenza”.

Ma veniamo ai fatti degli ultimi giorni.
Bambina positiva al Covid, chiude il centro estivo: 80 in isolamento.” Uno dei tanti titoli dei quotidiani.
E’ accaduto in provincia di Padova, dove è scattato il protocollo sanitario per tutti coloro che hanno frequentato il centro estivo dopo che è stato riscontrato un caso di positività in una bambina.
Stiamo parlando di semplice positività, anche perché nessuno sa con certezza se quel tampone galeotto è uno dei tantissimi falsi positivi (vedere nota): la cosa importante per le autorità sanitarie è mettere in sicurezza il mondo intero, per cui tamponi e quarantena a tutti. Chiusura immediata del centro ed esami a tappeto per piccoli e adulti.

Avete capito genitori cosa vi aspetta al varco? Dovete mollare i figli a scuola perché avete bisogno di andare a lavorare? Ma di quale lavoro stiamo parlando se vi metteranno in quarantena forzata?
Forse tra il caldo, le partite di calcio e le ferie vi sta sfuggendo un piccolo particolare: la stessa sorte dei centri estivi toccherà alla vostra scuola a partire da settembre.
Se inizieranno con i tamponi a tappeto come qualcuno sta ventilando, oppure se in classe un alunno o vostro figlio stesso dovesse manifestare i classici e normalissimi sintomi autunnali e/o invernali: febbre, tosse, mal di gola, malessere, ecc., dovrà immediatamente fare il tampone, e non solo lui.

E se l’esito sarà positivo? Lo facciamo dire dalla “saggia” Azzolina: “tutti i compagni dovrebbero fare i tamponi e l’intera classe, temporaneamente, non si presenterebbe a scuola”.
Quindi tutti a casa felici e contenti i ragazzi, meno i genitori e ancor meno i poveri nonni, sempre più spremuti fino al midollo.
Non solo i compagni ma anche tutti i genitori e parenti dei ragazzi della classe interessata dovranno fare gli accertamenti di rito. Stiamo parlando di decine e decine di test.

Attenzione voi che guardate solo al lavoro perché starete a casa in quarantena per almeno due settimane nell’attesa della negativizzazione del tampone. E se niente niente il tampone negativo tarderà ad arrivare, a casa starete a meditare!
Rime a parte, la situazione della scuola e dell’insegnamento in generale sono state completamente e volutamente devastate da un manipolo di individui messi là proprio per questo scopo.
Educare alla libertà interiore e permettere ai talenti che ogni piccola creatura ha di manifestarsi, sono diventati un crimine da debellare con ogni mezzo. I giovani, che ricordo non essere dei genitori, devono infatti essere plasmati dallo Stato. Devono venire modellati dalle buone e sane norme, imposte con decreti presidenziali, con i droni e l’esercito…

Siamo arrivati alla follia con l’entrata in pagella delle regole anti-Covid. L’allucinante proposta arriva dall’Anp (associazione nazionale presidi): voto a chi le rispetta o meno.
Vuoi essere un bravo suddito? Impara a memoria il decalogo: mettiti l’anello al naso e la museruola sulla bocca, non fare domande ma denuncia i compagni poco responsabili, allora sarai ricompensato (esattamente come i cani degli esperimenti di Pavlov) con un bel voto in pagella.
Questo metodo per responsabilizzare gli studenti puzza da controllo sociale e mentale, emana il fetore di modifica antropologica...

Conclusione
Questa è l’analisi: la sintesi ci suggerisce di cambiare paradigma. La Vita stessa ce lo sta urlando, ma con la tv accesa è difficile sentirla.
Possiamo cogliere l’occasione per invertire la rotta e la direzione o almeno provarci.
I tempi richiedono un impellente intervento: abbandonare in massa la scuola!
So che è difficilissimo e per qualcuno impensabile, ma se vogliamo cercare di salvare il salvabile lo possiamo fare solo hic et nunc, cioè qui e ora.
L’inizio potrebbe essere ritirare le iscrizioni per settembre. Così facendo daremo un potente e chiaro segnale ai presidi, ai dirigenti scolastici e anche agli altri genitori. Un segno di vera responsabilità.
Se lo facessero in tanti, moltissime scuole dovrebbero chiudere lasciando a casa maestri, insegnanti e presidi. Non sto augurando una strage professionale, l’intendo è quello di dare alla pedagogia il ruolo centrale che ha nello sviluppo dell’essere umano. Ricordo ai distratti che la scuola odierna serve a sfornare utili-idioti non pensanti.

Il secondo passaggio sarebbe quello di organizzarsi in nuove realtà educative, proprio quelle che stanno nascendo come i funghi: scuole parentali, asili nel bosco, realtà genitoriali, scuolette, ecc.
Tutti quei genitori che non sono stati ancora del tutto cerebralmente anestetizzati dal Sistema, e quelli che hanno compreso i rischi e la degenerazione della situazione attuale si dovrebbero mettetere assieme, unire le forze e gli intenti perché è prioritario - se vogliamo salvare questo pianeta - aiutare i nostri figli a diventare uomini liberi pensanti.

Il nostro obiettivo: elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere, ad apprendere per tutta la vita, dalla vita stessa. Rudolf Steiner

Tampone

Il gold standard diagnostico di Covid-19 è il test PCR (reazione a catena della polimerasi) che funziona così: il materiale genetico del virus (RNA), raccolto infilando un lungo tampone in fondo a una narice e/o alla gola, viene copiato milioni di volte (amplificato) fino quando può essere rilevato. Questo purtroppo non è affidabile (come disse il biochimico Kary Banks Mullis, Premio Nobel nel 1993 proprio per aver scoperto la PCR), perché copiando milioni di volte il materiale genetico è molto facile che venga individuato qualche frammento virale...