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Marcello Pamio - 28 luglio 2022

La pelle è il rivestimento più esterno del corpo di un vertebrato. Nei mammiferi e quindi nell'essere umano è indubbiamente l’organo più esteso, coprendo una superficie di circa 2 m².
Serve da protezione per i tessuti sottostanti (muscoli, ossa, organi) dai fattori esterni e dalla penetrazione dei microbi. Regola la temperatura corporea ed è impermeabile all'acqua, ma lascia passare alcune sostanze utili.
La pelle si compone di due strati: uno esterno, sottile, senza vasi sanguigni, chiamato epidermide e l'altro interno molto più spesso, con numerosi vasi sanguigni e terminazioni nervose chiamato derma.

Dal punto di vista biologico tutte le cosiddette malattie della pelle sono collegate con uno dei due precisi vissuti/percepiti: “separazione da” o “contatto sgradito con”.
Per cercare l’origine del conflitto, di solito non serve andare tanto lontano dalla famiglia, dal clan e dal proprio territorio (figli, genitori, partner, amici, colleghi di lavoro, ecc.), ma quando si manifesta il “problema” siamo “lacerati nella pelle”!
La parte cerebrale interessata e connessa con l’epidermide è la corteccia sensoriale: la parte del cervello che si è sviluppata per ultima proprio per gestire nel corso dell'evoluzione le relazioni, l’identità e il territorio. Nel dettaglio il cervello adibito all'organizzazione del branco/famiglia e alla capacità di esprimere un legame sociale ed emozionale attraverso il con-tatto della pelle!

Separazione da qualcun
In Natura la separazione da qualcuno è un evento emozionalmente molto stressante. La separazione dal branco o da qualcuno di specifico all’interno del branco è una condizione seria. E proprio per questa emergenza la corteccia attiva un Programma Speciale Biologico e Sensato (PSBS) per assistere l'organismo nell'affrontare l’evento traumatico.
Questo programma speciale sarà sistematicamente etichettato come malattia o sintomo: dermatite, dermatosi, eczema, psoriasi, herpes, ecc.

Contatto sgradito
Anche il contatto sgradito (persona, sostanza tossica, chimica, ecc.) per il cervello è una condizione emergenziale che necessita l’intervento del programma specifico...

Conflitto attivo
Durante la fase di conflitto attivo, cioè fintantoché viviamo la “separazione” o il contatto non desiderato la pelle riduce la sua funzione, si ulcera, quindi perde cellule epidermiche causando una leggera e spesso non percepibile diminuzione della sensibilità al tatto.
Si tratta di una speciale “paralisi sensoria”: una forma naturale di protezione da ulteriori traumi di questo genere. Se infatti siamo separati o il contatto non ci è gradito, non possiamo subire un altro conflitto!
La conseguenza di tale perdita cellulare è che la pelle diventa più secca, rugosa e potrebbe anche leggermente squamarsi. Ma non sono sintomi che preoccupano le persone. Si beve di più e si usano creme per ridurre la secchezza. Non si tratta però di un problema idrico: è un programma speciale che procede senza la consapevolezza del soggetto...

Conflitto risolto
La risoluzione del conflitto è il punto di svolta!
Una volta ritrovato infatti il “contatto mancante”, o distaccati da quello sgradito, istantaneamente la pelle inizia a ricostituire e ripristinare le aree ulcerate con nuove cellule epiteliali. Durante questo processo di riparazione la pelle si infiamma, inizia a prudere e anche a gonfiarsi! Sintomi che allarmano ed è proprio a questo punto che l’ars medicandi ha raggiunto la maestria nell’inventare i nomi più disparati. Da questo momento in poi il medico inizierà a parlare di eczema, dermatite, acne rosacea, orticaria…
Nomi diversi che indicano la stessa situazione: la risoluzione di un conflitto!
Dal punto di vista biologico infatti tutti questi sintomi sono estremamente positivi perché indicano il processo di guarigione, indicano che la Natura sta facendo il suo corso.
A questo punto possiamo fare tanti danni intervenendo...

Malattie croniche
Quando si parla di una malattia “cronica” della pelle significa che la fase di guarigione non può essere completata per continue recidive conflittuali.
Le recidive non permettono alla Natura di proseguire nel suo magistrale decorso. Non è raro vedere persone che convivono anni o decenni con un problema di pelle senza mai risolverlo.

Come mai le malattie della pelle sono in crescita?
Tutte le “attivazioni” della pelle (PSBS) sono in crescita esponenziale nella nostra società, specialmente tra i bambini.
Non è così difficile per un giovane soffrire di conflitti di “separazione”: quando nasce un fratellino che porta via le attenzioni del clan; quando la mamma deve tornare a lavorare; quando c’è paura che i genitori lo lascino da solo o si separino…
Per non parlare del disastro sociale che sono riusciti a creare negli ultimi due anni e mezzo con le folli regole del distanziamento e della museruola. Educare un bambino facendolo crescere con le delinquenziali idee che il distanziamento, il non toccarsi è normale; che la museruola aiuta e protegge; tutto ciò significa minare un sano sviluppo della corteccia frontale: il cervello deputato al con-tatto, alle relazioni sociali, all’identità e al territorio.
Questi bambini che adulti diventeranno? Uomini corrotti con problemi relazionali gravissimi!

Lateralità biologica
I disordini della pelle che compaiono in precise aree del corpo hanno un significato o sono casuali?
Per il cervello è importantissimo riuscire a stabilire da dove arrivano i problemi nella gestione delle relazioni: se da destra oppure da sinistra.
Ecco che il cervello posiziona i mammiferi del clan e del territorio in un lato specifico e mai casuale del corpo.

Uomo e donna destrimani:
- Lato destro: partner, papà e tutti i pari (fratelli, sorelle, colleghi, ecc.)
- Lato sinistro: linea germinale (mamma e figli)

Uomo e donna mancini:
- Lato destro: linea germinale (mamma e figli)
- Lato sinistro: partner, papà e tutti i pari (fratelli, sorelle, colleghi, ecc.)

Quindi se un destrimane (uomo o donna) vive un conflitto di separazione da un figlio o dalla madre sarà colpita la parte sinistra del corpo, se invece il conflitto è con il partner o il padre (o uno dei pari: fratello, collega, ecc.) sarà colpita la parte destra. Per i mancini s’inverte tutto il discorso.
Tuttavia va detto a questo punto che il programma biologico sensato può avviarsi anche nel luogo dove la separazione viene percepita fisicamente (guance, addome o su qualsiasi parte dell’epidermide dalla quale la persona amata è stata “strappata via”).
Quindi c’è assolutamente una lateralità biologica che dipende dall’essere mancini o destrimani, ma c’è anche la zona dove viene percepita l’assenza di contatto!

Vediamo adesso le principali “attivazioni” della pelle dette anche “processi di fisiologia speciale”.

Dermatite
E’ un’infiammazione della pelle molto diffusa.
Foglietto embrionale: Ectoderma.
Cervello: Corteccia encefalica.
Conflitto: separazione da qualcuno o qualcosa con rabbia e rancore.
Va precisato che in questo caso anche un “contatto sgradito” con qualche sostanza considerata dal cervello pericolosa, tossica o sporca (chimica, ecc.) può attivare il PSBS

Dermatite

Senso biologico: la funzione della dermatite è riparare il tessuto epidermico ulcerato in fase attiva del conflitto. L’ulcerazione che si produce in pieno conflitto serve ad aumentare la sensibilità al contatto durante il percepito di separazione.

Eczema
E’ una infiammazione acuta o cronica della pelle con bruciore locale.
Foglietto embrionale: Ectoderma.
Cervello: Corteccia encefalica.
Conflitto: separazione (da una persona, animale od oggetto) e ci può essere anche la paura di rimanere soli. L’eczema è sempre un conflitto di separazione che però non guarisce perché non si comprende il processo. La separazione è sempre in relazione alla parte del corpo colpita

Eczema

Senso biologico: l’infiammazione che si produce serve a riparare il tessuto epidermico dopo una ulcerazione prodottasi nella fase di conflitto attivo.

Herpes Zoster
E’ una infezione che produce bolle nella pelle a forma di grappolo. In questo caso può colpire l’epidermide (la parte superiore della pelle) ma anche il derma (la parte inferiore) e può manifestarsi dappertutto: schiena, nuca, glutei, volto, cuoio capelluto o cornea.
Foglietto embrionale: Ectoderma e Mesoderma antico.
L’ectoderma segue l’andamento visto precedentemente: ulcerazione durante il conflitto di separazione e ripristino durante la risoluzione. Il mesoderma antico invece (controllato dal cervelletto) in fase di conflitto attivo sviluppa piccole proliferazioni cellulari e nella fase di riparazione c'è una infiammazione molto dolorosa (che segue il percorso dei nervi) che spacca l’epidermide!
Cervelli: Corteccia encefalica per l’ectoderma e cervelletto per il mesoderma antico.
Conflitto: contatto non desiderato, nel senso di un ordine o una costrizione che non si vuole compiere, o il compierla lascia un senso di sporcizia e rabbia. Accumulo di emozioni che non si possono esprimere

Herpes Zooster

Senso biologico: in questo caso il cervelletto (adibito agli attacchi) deve proteggersi da un qualcosa di esterno, da un contatto considerato sporco, sgradevole e magari anche violento.

Vaccini ed Herpes Zooster
Una piccola parentesi è obbligatoria per quello che stiamo vivendo in questo periodo storico.
La forzatura e l’obbligatorietà dei sieri genici sperimentali stanno indubbiamente incasinando il quadro biologico e microbiologico dell’essere umano. Non sapendo di preciso cosa le lobbies farmaceutiche abbiano realmente messo dentro questi sieri, possiamo essere certi che non vadano a squilibrare il microbiota, il microbioma, modificando flora, fauna, microrganismi e simbionti vari?
Dall’altra parte c’è l’attacco all’integrità! Che ci piaccia oppure no, l’ago della siringa, per quanto mentalmente accettabile, non è biologico. I programmi speciali, biologici e sensati hanno milioni di anni e quando qualcosa taglia o buca la pelle il cervelletto lo potrebbe vivere come un “attacco” esterno alla propria integrità, attivando il derma...
Siccome il cervelletto gestisce e controlla il foglietto embrionale (mesoderma antico) da cui originano tutte le pelli interne di protezione (derma, pleura, pericardio, peritoneo, ghiandola mammaria, meningi), è deputato alla “protezione”! Ora potete spiegarvi l’origine delle pleuriti, delle perdicarditi, ecc. Attacco in loco.
E se l’attacco fosse causato da un inoculo forzato di un vaccino? Potrebbe il cervello attivare il derma, alla cui risoluzione i medici danno il nome di herpes zooster? Potrebbe essere questa una possibile spiegazione del recentissimo aumento pandemico dell’herpes?
La zona colpita indica il simbolismo. Herpes zooster nel lato destro del fianco, indica partecipazione delle vie biliari quindi “attacco con rabbia rancore”...

Orticaria
E’ una affezione cutanea che provoca prurito e bruciore con lesioni cutanee edematose e rossastre.
Foglietto embrionale: Ectoderma.
Cervello: Corteccia encefalica.
Conflitto: separazione con perdita di contatto ma in questo caso c’è anche una tonalità di repulsione e irritazione. E’ sempre in relazione diretta con la zona colpita e la sua simbologia.
Separazione che minaccia l’integrità, con ripugnanza e rifiuto. Paura vissuta in modo fisico con contatto. Contatto non desiderato che irrita. “Mi sento lontano dalle mie aspettative, sono deluso”. “Mi sento rifiutato”..

Orticaria

Senso biologico: è un segnale importante di avviso e di allarme con irritazione. Qualcosa ci brucia nel contatto ed è il motivo per cui vogliamo distaccarci. Contatto irritante che deve essere respinto!

Prurito
Sensazione di pizzicore, formicolio o irritazione della pelle, che comporta il desiderio quasi morboso di grattarsi.
Foglietto embrionale: Ectoderma.
Cervello: Corteccia encefalica.
Conflitto: separazione da una situazione/rapporto che provoca piacere (relativo al tatto, ad essere toccati, accarezzati, coccolati, ecc.). Mancanza di contatto con le emozioni relative alla specifica area corporea. Se c’è la bilirubina alta nel sangue, allora con il conflitto di separazione c’è anche rancore e ingiustizia (vie biliari).
Senso biologico: segnale d’allarme come il dolore, ma in un contesto di bruciore e calore. Compare per via della stimolazione delle terminazioni nervose epidermiche e pertanto è sempre associato al contatto o separazione.

Psoriasi
E’ una dermatosi che provoca irritazione e arrossamento della pelle, con squame di color bianco.
La difficoltà nella psoriasi sta nel fatto che si è di fronte ad un binario: un doppio conflitto!
Un doppio conflitto di separazione e/o contatto sgradito. E’ come se il cervello volesse il contatto ma contemporaneamente lo volesse evitare, quindi mentre la zona colpita sta guarendo riparte l’attivazione.
Foglietto embrionale: Ectoderma.
Cervello: Corteccia encefalica.
Conflitto: doppio di separazione con contatto sgradito magari obbligato.
Un conflitto di separazione da noi stessi (dalla propria identità) insieme ad un conflitto di contatto obbligato: “Non posso essere me stesso e in più devo rimanere con...”.
Affinché si produca la psoriasi sono necessari due conflitti, uno attivo e l’altro in fase di riparazione (due avvenimenti distinti). In questo caso compaiono le placche della psoriasi.
La psoriasi compare quando uno dei due conflitti è in guarigione o riparazione e l’altro è attivo.
Nella fase attiva c’è desquamazione, mentre nella fase di riparazione c’è arrossamento. Le due fasi si sovrappongono nella stessa zona e formano la psoriasi

Psoriasi

Senso biologico: protezione da una doppia separazione. La pelle diventa una corazza protettrice, pertanto si ha paura di essere feriti. Dobbiamo sentire il contatto per strutturarci bene nella vita, e non lo sentiamo (separazione). È un conflitto biologicamente molto importante.

Vitiligine
Si tratta dell’assenza, totale o parziale di melanociti nella pelle: la pelle diventa bianca
Foglietto embrionale: Ectoderma.
In fase di conflitto attivo c'è ulcerazione con riduzione di funzione, defunzionalizzazione dei melanociti, depigmentazione. In riparazione c’è arrossamento e infiammazione. Repigmentazione cutanea.
Cervello: Corteccia encefalica.
Conflitto: sporcizia, mancanza di luce, mancanza del padre o della funzione paterna. Spesso è un conflitto di separazione brutale, violenta da una persona cara (morte o separazione dal padre). Considerare sempre la parte del corpo in cui compare

Vitiligine

Senso biologico: permettere maggior entrata di luce attraverso la pelle. La melanina è collegata all'appartenenza ad un ceppo etnico ed alla regione geografica sua tipica.

Per approfondimenti

Pelle – attivazioni biologiche” di Giorgio Beltrammi
http://www.attivazionibiologiche.info/dizionario/pelle.html

Capire le malattia della pelle”di Giorgio Beltrammi
http://www.attivazionibiologiche.info/articoli/Malattie-della-pelle.html

Marcello Pamio – 19 luglio 2022

Già a marzo 2022 il ministro dell'Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao al forum ANSA aveva dichiarato: “Stiamo pensando ad una piattaforma per l'erogazione di tutti i benefici sociali, il nome provvisorio è IDPay, tutto direttamente in digitale, addirittura in pagamento anticipato, senza bisogno di dover anticipare i soldi, venire riconosciuti nel punto vendita e ricevere l'ammontare di bonus di voucher grazie alla piattaforma” e si può partire “già da quest'anno”.
Vogliono entro il 2022 arrivare ai pagamenti e ai servizi digitali con IDPay, una piattaforma che permetterà ai sudditi di accedere ai bonus e alle misure di sostegno del governo. Quindi per accedere all’elemosina di Stato, alle erogazioni dei bonus pubblici servirà la piattaforma, altrimenti cazzi vostri.
Attenzione perché questa è la dolce carotina, il bastone nel didietro va ben aldilà degli spiccioli del regime, e della ridicola lotta all’evasione, perché si inserisce in un piano più ampio che ha già visto la nascita di PagoPa (che gestirà IDPay), la «piattaforma dell’interoperabilità» dove tutte le pubbliche amministrazioni come Agenzia delle Entrate, Anagrafe, Ministero dell’Interno e Inps agganceranno i propri dati. Avete capito cosa c’è sotto? Il quadro inizia a prendere forma se vi dico che a tale sistema confluiranno anche i dati della cartella sanitaria elettronica, dello status vaccinale e delle eventuali pendenze giudiziarie? Non si tratta solo della società cashless priva di contanti, ma è l’inizio della digitalizzare della Vita umana! E’ schiavitù digitale all’ennesima potenza!
L’uomo non sarà più un cittadino, ma un ID, un codice digitale: i cui diritti potranno essere attivati o disattivati semplicemente da una tastiera di un pc o peggio ancora da un algoritmo di una Intelligenza Artificiale! E’ l’apoteosi del controllo sociale!
Questa dittatura digitale va impedita con ogni mezzo…

Dr. Peter McCullough tratto da https://www.eventiavversinews.it/

Il meraviglioso processo biologico della riproduzione è l’aspetto più naturale e profondo della biologia umana. Nel corso dei millenni, tutti gli organismi hanno sviluppato metodi di riproduzione autosufficienti e robusti. Facciamo affidamento su questi principi in ostetricia per consentire il parto più naturale possibile fornendo sicurezza a madre e bambino.Lo scopo del ricovero, del taglio cesareo, del monitoraggio fetale, delle forme di parto assistito e delle unità neonatali è quello di fornire un ambiente sicuro per evitare complicazioni per un breve periodo prima che la vita familiare inizi a casa. Questo è il motivo per cui l’ostetricia non ammette farmaci nuovi o sperimentali o iniezioni di alcun tipo nelle cure di routine.

Sono ammessi solo i prodotti più antichi e collaudati che abbiano un profilo di sicurezza in gravidanza ben consolidato e testato.

Il CDC raccomanda un mese o due PRIMA della gravidanza di aggiornare il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MPR) se questi non sono stati precedentemente somministrati. Durante la gravidanza, sono raccomandati solo due vaccini: il vaccino antinfluenzale inattivato (il vaccino per iniezione, non il vaccino antinfluenzale nasale vivo) e il vaccino Tdap (tetano, difterite e pertosse).

Nessuna di queste malattie è frequente o pericolosa per le giovani donne nell’era degli antibiotici e delle cure.

La scelta è sempre elettiva e tra il paziente e il medico.

I produttori di vaccini COVID-19 con la FDA statunitense hanno escluso le donne in gravidanza e le donne in età fertile dalla sperimentazione negli studi randomizzati a causa dei rischi materno-fetali con nanoparticelle lipidiche, mRNA e PEG.

È prassi regolamentare rigorosa che, quando un gruppo è escluso dalle sperimentazioni randomizzate di registrazione di un nuovo prodotto, a tale gruppo sia altresì vietato assumere o utilizzare quel medicinale nella pratica per ovvi motivi di sicurezza.

Questa considerazione è sempre stata applicata alla gravidanza senza eccezioni.

All’inizio della campagna, i vaccini COVID-19 sono stati dichiarati “Categoria di gravidanza X” in una pubblicazione guidata dal Dr. McCullough e dall’esperto di perdite fetali Dr. Raphael Stricker. Nonostante questo avvertimento, il programma di vaccinazione CDC/FDA COVID-19 ha violato tale standard normativo e, dapprima delicatamente e poi con molta forza, ha incoraggiato le donne in gravidanza a correre dei rischi e ad accettare uno dei vaccini COVID-19.

Brock et al. hanno dimostrato un rischio aumentato di 7-8 volte di mortalità fetale dopo la vaccinazione COVID-19. Con gli avvertimenti della FDA per danni cardiaci, coaguli di sangue, danni neurologici e gravi reazioni allergiche, si può immaginare che se la portata delle informazioni fosse limitata a quella fornita dalla sola FDA statunitense, una qualsiasi donna ragionevole e suo marito rifiuterebbero un’iniezione sperimentale.

Consideriamo ora l’intero database con > 1000 pubblicazioni peer-reviewed o del server di prestampa su complicazioni, effetti collaterali, lesioni, disabilità e decessi del vaccino COVID-19; si può vedere quale straordinario pericolo incomba sulle nostre madri e sui futuri figli.

Inaspettatamente, l’American College of Obstetrics and Gynecology, per la prima volta nella sua storia, approva ufficialmente la vaccinazione sperimentale COVID-19 non testata sulle donne.

Negli studi pubblicati su rari casi fatali di COVID-19 con ospedalizzazione, il fattore comune è la mancanza o l’inadeguatezza del trattamento preospedaliero precoce.

Poiché in gravidanza di verifica un solido stato di immunità, la maggior parte delle donne con COVID-19 non richiede alcun trattamento. La maggior parte dei dipartimenti di travaglio e parto ha avuto tassi costanti di positività ai test di routine del 13,5% circa per molti mesi durante la pandemia.

Le donne ad alto rischio che presentano sintomi gravi possono essere trattate in sicurezza durante la gravidanza con lavaggi nasali virucidi, nutraceutici e integratori, idrossiclorochina, ivermectina, azitromicina, budesonide per via inalatoria, prednisone orale, aspirina ed eparina a basso peso molecolare. Anche i rapporti aneddotici sulla somministrazione di anticorpi monoclonali hanno avuto successo.Tutti i casi ospedalizzati pubblicati fino ad oggi non sono riusciti a eseguire e riferire sul trattamento completo prima dell’ospedale.

Link dell'articolo

https://www.eventiavversinews.it/nanoparticelle-lipidiche-mrna-peg-assalto-al-concepimento-naturale-gestazione-e-nascita/

Marcello Pamio

È in atto - e sarà compiuto entro i prossimi 20 - 30 anni un mostruoso complotto che con la frode, l’inganno, la menzogna, la manipolazione di dati e statistiche, e la violenza, vuole annientare l’umanità e distruggere il pianeta.
Stiamo infatti assistendo alla realizzazione di tale progetto, messo in atto da governi di burattini goym. Gli scopi sono:

- Distruggere la salute umana, la biodiversità e l'ambiente;

- Realizzare una diluizione sociale di un meticciato che affogherà nella sub-umanità africana l'intera cultura, religione e civiltà occidentali, creando una popolazione informe dalle inesistenti capacità cognitive;

- Eliminare ogni residua forma di identità distruggendo la famiglia e i valori, con fecondazione e uteri artificiali, clonazioni e creazioni di chimere uomo-animale. Post-umani senza radici, ne identità che diverranno merce, bene di consumo;

- Distruggere la base di ogni forma di vita: la fotosintesi clorofilliana delle piante, con un aerosol stratosferico (le cosiddette scie chimiche), in nome dell’inesistente Global warming. Il tutto per lasciare spazio a “cibi” clonati e geneticamente manipolati;

- Creare una gabbia planetaria di onde elettromagnetiche che ingloberà uomini e cose rendendo gli umani, grazie alle nanoparticelle inoculate con i vaccini, marionette telecomandate.

Virus e nanoparticelle metalliche nelle vaccinazione
Nel 2017 arriva la distopica Global Health Security Agenda gestita dai vari psicocriminali quali George Soros, Bill Gates, Rockefeller, proprietari di Big Pharma, conseguente al Global Vaccine Action Plan 2011- 2025 dell'ONU che prevede la vaccinazione obbligatoria per tutto il mondo.

I vaccini contengono nanoparticelle metalliche (alluminio, mercurio e grafene) che hanno la peculiarità (lipofila) di depositarsi nei corpi grassi, in particolare nel sistema nervoso e nel cervello.

Geoingegneria e aerosol stratosferico
La ionizzazione dell'atmosfera con nanoparticelle di alluminio e altri metalli non solo amplificherà la trasmissione di onde elettromagnetiche, ma con la ricaduta al suolo, percolando nel terreno e nelle falde freatiche, entrerà nella catena alimentare di piante, animali umani inglobando tutto il mondo vivente nella rete 5G.

5G: rete elettromagnetica mostruosa che avvolgerà l'intero pianeta!

Servirà a creare “l'internet delle cose” capace di mettere in connessione un milione di soggetti/oggetti per km quadrato. L'enorme massa di dati che sarà in grado di veicolare però ha forti limiti di distanza e di penetrabilità. Costruzioni, pioggia e fogliame ad esempio ne impediscono la diffusione, e le superfici metalliche la possono riflettere. Per questo si dovrà creare una immensa rete di ripetitori/antenne da piazzare ogni 60-100 metri a formare una rete fittissima per trasmettere i segnali.

Umani, animali e piante saranno non solo bersagli di questo meccanismo demoniaco, ma anche e soprattutto amplificatori del sistema.

La nostra pelle non è uno scafandro inerte, bensì il tessuto terminale del sistema nervoso (interamente ricoerta di organelli esterocettori, capillari, dotti linfatici e soprattutto dotti sudoripari) tutto in diretta connessione con il cervello: perfetti amplificatori di segnali elettromagnetici. L'effetto del riscaldamento molecolare prodotto dalle microonde influenza il metabolismo, gli ormoni, il DNA, l'antibiotico resistenza dei batteri e lo stesso cervello!

Nell'immediato futuro quando il sistema 5G consentirà l'internet delle cose, le “cose” saremo proprio noi, oramai post-umani...

Il 5G lavorerà in congiunzione con l'internet delle cose cancellando ogni oggetto materiale presente - umani compresi - ciascuno dei quali sarà un ripetitore grazie a microchip, a nano-particelle inalate oppure inoculate con i vaccini.
Una immensa, spaventosa griglia di controllo che coprirà tutto il pianeta cui nessuno potrà sottrarsi!
Influirà col Brain hacking da remoto sulla nostra struttura energetica alterandola a comando, sui nostri sentimenti, emozioni e comportamenti rendendoci burattini tecnologici...

Tratto dal libro "Benvenuti all'inferno" di Giovanni Angelo Cianti

Serie televisiva dedicata allo scandalo oppioidi

Purdue Pharma è una società farmaceutica americana fondata nel 1892 dai dottori John Purdue Gray e George Frederick e acquistata nel 1952 dai fratelli Raymond e Mortimer Sackler.
La famiglia Sackler ha gestito l’azienda: tre dei sette figli di Mortimer, i due di Raymond e uno dei suoi nipoti hanno ricoperto ruoli nel consiglio direttivo.
A maggio del 1987 la FDA approva MS Contin (solfato di morfina) ed è la prima formulazione di un antidolorifico oppioide che consentiva la somministrazione ogni 12 ore invece delle canoniche 4-6 ore.
Nel dicembre 1995 viene approvato l’OxyContin della Purduecon una etichetta unica nel suo genere. In pratica secondo l’FDA la formulazione a rilascio controllato avrebbe comportato un minor potenziale di abuso poiché il farmaco sarebbe stato assorbito lentamente e non ci sarebbe stato un "rush" immediato o uno sballo che avrebbe promosso l’abuso.
Meno dell’1% di dipendenza: cosa ovviamente falsa!
L’etichetta avallata fu però il grimaldello usato da uno spietato e criminoso marketing volto a convincere la classe medica, da sempre restia a prescrivere oppioidi
L’etichetta della FDA ha cancellato ogni remora...

Come spacciare gli oppioidi?
I farmaci oppioidi sono usati nella gestione del dolore. Sintetizzati agli inizi del Novecento, la loro diffusione risale come abbiamo detto agli anni Novanta.
Gli spietati gestori della Pardue non volevano però convincere i medici a prescrivere la loro molecola solo per i dolori gravi, ma anche per dar sollievo al dolore leggero e cronico, e non avendo l’annoso problema della dipendenza lo si sarebbe potuto usare anche per un lungo periodo.
Grasso che cola per gli assatanati dei Sackler.

La strategia di marketing purtroppo funzionò e l’OxyContin si diffuse capillarmente, non solo tra i malati ma anche tra gli amici e i familiari, compresi i figli adolescenti dei pazienti che lo usavano.
Aiutò campagne televisive mirate ai pazienti sofferenti con messaggi altamente fuorvianti.
Presto si sviluppò anche un mercato nero perché la gente diventava dipendente, e i medici per tornaconti personali iniziarono ad abusare delle prescrizioni...

La realtà è tristissima: l’ossicodone, esattamente come tutti gli oppioidi, creava enormi problemi di dipendenza. Un paziente lo prendeva per alleviare i dolori e si ritrovava tossicodipendente.
Le morti per overdose negli Stati Uniti sono diventate frequentissime negli ultimi vent’anni: si stima dal 1999 oltre 800.000!

Scandalo Pardue Pharma
Lo scandalo è venuto alla luce grazie ad un’inchiesta giornalistica del New York Times e a due cause legali nello Stato di New York e nel Massachusetts. L’accusa pesantissima: la Purdue Pharma ha tratto profitto curando una dipendenza che lei stessa aveva contribuito in maniera determinante a creare. L’epidemia degli oppioidi, una delle più gravi piaghe sociali ad aver colpito gli Stati Uniti negli ultimi trent’anni. Da noi in Italia quasi non se n’è parlato, ma in America è stato centrale nel dibattito pubblico americano.

Va detto che la Purdue non è certo l’unica casa farmaceutica colpevole di simili crimini: sono almeno 22 i produttori di oppioidi finiti nel mirino di azioni legali avviate in America da stati, contee e città per la crisi degli oppioidi. Una delle più famose è sicuramente stata la Johnson & Johnson.

Purdue Pharma e la famiglia Sackler
Attualmente la casa farmaceutica Purdue sta affrontando circa 2000 cause legali negli Stati Uniti, molte di queste si sono concluse nel 2007 in un processo federale, dove la società ha dovuto dichiararsi colpevole di aver ingannato dottori, pazienti ed enti di controllo sui rischi di dipendenza e di abuso dell’ossicodone. Pagò 600 milioni di dollari di multe e risarcimenti.
L’esempio arrivò dalla Johnson&Johnson che dovrà risarcire 572 milioni di dollari per una aggressiva promozione di antidolorifici da oppioidi (Nucynta e Duragesic)
Dopo la condanna alla J&J, la Purdue Pharma ha negoziato un accordo da 12 miliardi negli Usa. La condotta della casa farmaceutica, ha stabilito il tribunale dell’Oklahoma, è stata responsabile di un’epidemia di dipendenza da oppioidi. Il paese è uno degli stati più colpiti dalla crisi degli oppioidi e i numeri non lasciano spazio a dubbi: fra il 2015 e il 2018 sono state prescritte 18 milioni di ricette per oppioidi, una cifra elevata considerato che la popolazione è solo di 3,9 milioni di persone.

Dal 2000 circa 6.000 residenti sono morti per overdose di oppioidi. Una strage silenziosa!
Nel 2019 la Pardue Pharma ha però dichiarato bancarotta, per cui non pagheranno, nonostante la rivista Forbes stimi il patrimonio della famiglia Sackler a circa 13 miliardi di dollari. Infine secondo la procuratrice dello stato di New York Letitia James la Pardue ha usato conti in Svizzera per trasferire circa un miliardo di dollari…

Il caso McKinsey
Un altra importante società che ha giocato un ruolo cruciale nello scandalo degli oppioidi è la società statunitense di consulenza McKinsey, che ha patteggiato 573 milioni di dollari con 47 stati per aver spinto la vendita dell’OxyContin.

Tra i consigli dati alla casa farmaceutica anche il modo di contrastare messaggi contro il farmaco di madri di ragazzi vittime di overdose.
Lo ricordo nuovamente: stiamo parlando di un fenomeno inquietante: si calcola che ogni giorno solo negli Usa 130 persone muoiano per overdose di questi farmaci, il cui fatturato annuo sfiora gli 80 miliardi di dollari!

Secondo il New York Times, McKinsey lavorò con Purdue suggerendo di concentrarsi sulla vendita delle lucrative pillole ad alto dosaggio anche dopo che la casa farmaceutica si dichiarò colpevole nel 2007 dell’indagine federale. Per molti anni McKinsey ha suggerito diverse tecniche per aumentare le vendite di OxyContin e quindi i profitti. Nel 2009 consigliò ad esempio di enfatizzare che “gli oppioidi riducono lo stress e rendono i pazienti più ottimisti e meno isolati”.
Nel 2013, il governo federale aveva raggiunto un accordo con Walgreens, la catena di farmacie, per contrastare le prescrizioni illegali di oppioidi. Le vendite di farmaci come l’OxyContin avevano iniziato a diminuire e a quel punto McKinsey ha raccomandò a Purdue di “fare pressioni sui vertici di Walgreens per allentare la stratta sulle prescrizioni”.

Anche le tecniche di “marketing innovativo” sono uscite dal cilindro della McKinsey: rimborsi ai venditori per ogni overdose, concedendo ai distributori uno sconto per ogni overdose di OxyContin attribuibile alle pillole che vendevano. Per McKinsey, e più in generale per il mondo della consulenza, si tratta di un precedente molto pericoloso. La società Usa per decenni è riuscita a schivare la responsabilità legale anche in caso di veri e propri disastri come Enron, di cui McKinsey era consulente.
E’ bene ricordare di chi stiamo parlando: la McKinsey è la società di consulenza dietro la riforma sanitaria italiana, ha formato i quadri dell’epoca, ha istruito per bene la d.ssa Giulia Grillo e oggi consiglia il governo nel Recovery Plan…

Conclusione
Il caso degli oppioidi in America rappresenta solo la puntina esterna di un iceberg mostruoso e gigantesco sotterraneo. Un meccanismo diabolico e perverso che dimostra in maniera inequivocabile che all’industria chimica la salute delle persone interessa meno di zero!
E’ la prova provata, la pistola fumante che Big Pharma guarda esclusivamente gli interessi economici, il business e le quote azionarie. Se per far diventare blockbuster (campione di incassi: superare la soglia del miliardo di dollari di fatturato in un anno) un farmaco serve creare una epidemia di dipendenze e/o assassinare centinaia di migliaia o milioni di persone, no problem: la meta viene prima di tutto!
Il problema è che questi criminali, che sfornano anche i vaccini e sieri genici, sono viste come le società che salveranno l’umanità...

Dopesick - Dichiarazione di dipendenza
Consiglio vivamente di guardare la serie televisiva Dopesick - Dichiarazione di dipendenza. Una serie arrivata in Italia il 12 novembre 2021: una unica stagione di 8 episodi.
Grazie alla tenacia della giornalista Beth Macy e alla lungimiranza del regista e sceneggiatore Danny Strong si è potuto raccontare in tv l'origine di una guerra invisibile che finora ha ucciso quasi 800.000 persone, bambini inclusi...

Marcello Pamio - 31 marzo 2022
Per quale motivo la pelle si ammala? Come mai il nostro manto protettivo ad un certo punto inizia ad irritarsi, arrossarsi o desquamarsi? Perché una persona manifesta l’eczema, un’altra la psoriasi ed un’altra ancora l’herpes? E la zona interessata è casuale? Purtroppo queste, come tante altre domande, rimangono prive di risposta per la medicina allopatica.
Quello che invece ha scoperto l’anima illuminata del dottor G.R. Hamer, grazie allo studio di decine di migliaia di casi, è che le malattie della pelle non sono mai casuali, ma tutte collegate ad uno specifico “conflitto di separazione" che la persona vive nei confronti di qualcuno di importante nel clan: figlio, genitori, partner, amici, ecc. La “separazione” in pratica “lacera” la pelle!

Il cervello della pelle
La zona cerebrale che gestisce e controlla l’epidermide è la Corteccia Sensoria: non a caso la parte specifica del nostro cervello sviluppata nel corso dell'evoluzione per gestire la socialità, le relazioni, l'organizzazione del clan, del branco (famiglia) e soprattutto per gestire la capacità di esprimere un legame sociale ed emozionale attraverso il contatto della pelle. In una parola: CON-TATTO!

Per un mammifero la separazione è sempre uno stress emotivo molto rilevante, infatti in Natura separarsi dal branco rappresenta una condizione di estrema emergenza.
Ed è proprio il motivo per cui la Corteccia fa scattare il Programma Speciale Biologico e Sensato: per assistere al meglio l’organismo ad affrontare tale evento.

Quando stiamo vivendo il conflitto di separazione la pelle si ulcera, perde materia, si riducono le cellule epidermiche, causando una diminuzione della sensibilità al tatto. Questo processo (quasi sempre non percepibile in quanto asintomatico) ha una logica ferrea a dir poco magistrale: si tratta infatti di una “paralisi sensoria” di protezione da ulteriori traumi. Se già stiamo soffrendo per una separazione, non possiamo sopportare altre perdite. La conseguenza di questa riduzione delle cellule epidermiche è che la pelle diventa secca, rugosa e si può desquamare.

Con la risoluzione del conflitto c’è il punto di svolta. Quando per un qualsiasi motivo viene per il cervello ripristinato il contatto mancante, contemporaneamente alla guarigione a livello psicoemotivo, avviene anche quella del corpo: la pelle inizia a ricostituirsi ed a ripristinare le aree ulcerate con nuove cellule epidermiche. In questa fase di riparazione la pelle s’infiamma, diventa rossa, può prudere e gonfiarsi. Ed è proprio in questo momento che allarmati per la malattia andiamo dal medico uscendo con la prescrizione cortisonica...

Dobbiamo invece comprendere che qualsiasi problema cutaneo (eczema, dermatite, acne rosacea, orticaria, o herpes) è un sintomo importante che indica il processo di guarigione!

A quanto appena detto va aggiunto un secondo "programma" della pelle: "contatto sgradito". Oltre alla perdita di contatto il cervello che governa l'epidermide, cioè la Corteccia, si attiva anche con un "contatto sgradito" (relazione, sostanza chimica o tossica, ecc.) e la pelle subisce lo stesso andamento descritto.

Lateralità
Il dottor Hamer ha scoperto un’altra cosa interessante: la zona in cui si manifesta il problema di pelle è influenzata dalla lateralità biologica. Una persona (uomo o donna) destrimane manifesterà il conflitto di separazione dal figlio o dalla madre sulla parte sinistra del corpo, mentre sarà colpita la parte destra quando il conflitto è con il partner. Per i mancini questo discorso si inverte.
Va sempre tenuto in considerazione però che questo programma biologico e sensato della pelle si avvia anche nel luogo dove la separazione viene percepita. “Mi hanno strappato la mamma dalle braccia” (problemi gli arti superiori), “mio papà non mi accarezza più la testa” (alopecia), ecc.

Conclusione
Oggi assistiamo ad un vero e proprio attacco alla corteccia sensoria. Con la scusa del Covid hanno imposto delle norme a dir poco delinquenziali: distanziamento, museruola, isolamento, ecc.
Il danno è pazzesco e coloro che ci rimettono di più sono proprio i nostri cuccioli perché avendo ancora la massima plasticità cerebrale, sono più facilmente plasmabili.
Questo potrebbe spiegare la crescita esponenziale dei problemi di pelle. Già i bambini soffrono spesso di conflitti di separazione ogni qualvolta nasce un fratellino, quando la mamma si stacca per andare a lavorare, quando vengono lasciati da soli, ecc.
Ci mancavano le demenziali norme anti-covid...

La conclusione non è scontata. Da simili mirabolanti conoscenze dovremo giungere alla consapevolezza che la sapienza della Natura è incommensurabilmente magistrale: nulla è casuale, ma tutto è perfettamente bio-logico (logica della Vita). Quindi avere fiducia nelle Leggi che governano il creato. Dall’altra sarebbe importante iniziare ad ascoltare attentamente e onestamente i bisogni che sorgono da dentro, siano essi fisici o spirituali. Mi riferisco ai bisogni primari (fisiologici quali sete, fame, ecc.) e di sicurezza; ai bisogni sociali (essere amati, accettati e riconosciuti) e ai bisogni spirituali (legati al bello, al vero e al giusto).

Purtroppo i condizionamenti imposti dalla cultura, dalle religioni e dalla società creano danni enormi, facendo nascere l'insoddisfazione nel lavoro, nella vita e nelle relazioni.
Quando infatti i bisogni non vengono soddisfatti, possono avviarsi i programmi Speciali Biologici e Sensati (malattia) con lo scopo di tornare nella norma. Così facendo offrono però alla persona la possibilità di rivedere i bisogni disattesi, quelli che hanno alterato il normale procedere delle tappe di una vita stupenda.

Per maggiori informazioni http://www.attivazionibiologiche.info/

Ipotesi sul vissuto degli ultimi due anni!

Mai come in questo ultimo periodo storico è diventato di vitale importanza conoscere il funzionamento degli organi, in particolare quelli deputati alla respirazione. Solo comprendendone il senso biologico profondo saremo in grado di capire cosa è successo negli ultimi due anni...

Polmoni e libertà
Il polmoni rappresentano lo scambio tra il mondo esterno e il mondo interno. L’aria (e la vita) entra in noi per essere poi distribuita al sangue e ad ogni cellula del corpo, grazie al ferro contenuto nei globuli rossi. Stiamo parlando del soffio vitale!
Simbolicamente l’apparato respiratorio è collegato alla libertà, allo spazio e alla sicurezza, e non a caso il genio della lingua è precisissimo: “ho bisogno di spazio”, “ho bisogno di libertà”, “mi togli l’aria”, ecc. per indicare alcune delle sofferenze che viviamo...
Quindi un qualsiasi problema a questo organo rappresenta sempre difficoltà di scambio: bisogni di aria, spazio, libertà e autonomia.

Bronchi
I bronchi tecnicamente non servono per respirare ma per convogliare l’aria dai polmoni all’esterno: sono per questo organi di relazione e scambio. Biologicamente servono per “ringhiare” con l’intento di far scappare il nemico! Avete presente il cane che ringhia quando una persona o un animale si avvicinano al suo territorio? Auscultate con lo stetoscopio i polmoni di un bambino con la bronchite e capirete quanto appena detto.

I bronchi derivano da un preciso foglietto embrionale chiamato “ectoderma”, controllato dalla corteccia cerebrale!
Si attivano, cioè manifestano un “problema” quando ci sentiamo «minacciati», quando viviamo un «pericolo nel territorio», e ogni qualvolta alziamo la voce o litighiamo con qualcuno nel o per il territorio. Anche «la mancanza di protezione» e «l’attacco all’integrità» del clan (famiglia) e la percezione di una «invasione del territorio» a causa di un veleno (magari un virus) sono validi motivi di attivazione.
Nel momento in cui viviamo il conflitto, cioè quando abbiamo il percepito di «minaccia o invasione nel territorio», o viviamo «litigi e discussioni in famiglia», la corteccia cerebrale ulcera i bronchi per far passare meglio l’aria, li “apre” per poter ringhiare meglio e far scappare il nemico…
Una volta passata la minaccia, la corteccia aumenta la funzione e cicatrizza, calcificando le necrosi (ulcere), usando muco bronchiale. Il risultato di tutto ciò noi lo chiamiamo bronchite!

Alveoli
A differenza dei bronchi gli alveoli derivano da un foglietto embrionale completamente diverso: l’endoderma. Tale tessuto è controllato dal tronco encefalico, il cervello arcaico o rettile che risponde al «boccone vitale», in questo caso ovviamente il «boccone aria».

Se nei bronchi il vissuto è la «minaccia nel territorio», negli alveoli è il «panico della morte», la paura arcaica di soffocare, di affogare. Stiamo parlando della paura viscerale per antonomasia.

In pieno conflitto il tronco attiva gli alveoli, aumentandone la funzione con l’intento primordiale di aumentare gli scambi gassosi per respirare meglio. Se questo prosegue nel tempo può dare luogo a quello che in fisiopatologia si chiama adenocarcinoma. Superata la paura arrivano microrganismi specifici (funghi e micobatteri) che cercano di caseificare, cioè demolire la massa...

Polmonite: la minaccia del XXI secolo?
La polmonite è negli ultimi tempi diventata senza forse la patologia più conosciuta e temibile del pianeta.
Ufficialmente è caratterizzata da una infiammazione del tessuto polmonare, in particolar modo degli spazi interalveolari e dei bronchioli.
La conoscenza profonda del senso biologico diventa allora uno strumento fondamentale per proteggerci.
Cosa avviene con la polmonite? I foglietti embrionali che si attivano sono i due appena visti: endoderma ed ectoderma, il primo ripeto controllato dal tronco encefalico e il secondo dalla corteccia cerebrale. Due cervelli con due vissuti completamente diversi.

Quello che accade quindi all’organo durante una polmonite è un mix dei due vissuti.
In pieno conflitto avviene l’ulcerazione della mucosa bronchiale (ectodermica) per far passare meglio l’aria (per ringhiare con forza) e/o un aumento di funzione alveolare (endodermica) con iperproduzione di muco, per acchiappare meglio il «boccone aria».
In soluzione avviene la ricostruzione delle ulcere bronchiali con un aumento mucolitico, e la demolizione delle masse alveolari grazie al contributo di microorganismi quali funghi e/o micobatteri.

I conflitti vissuti nella polmonite sono:minaccia territoriale” e “paura dell'invasione” dei bronchi e “paura della morte” per asfissia, degli alveoli.
Esattamente il percepito vissuto da centinaia di migliaia di persone negli ultimi due anni.

Perdita dell’olfatto e del gusto
Molte persone hanno riscontrato sintomi particolari come la perdita dell’olfatto e del gusto.
Ovviamente per la narrazione ufficiale la causa sarebbe il virus, senza però spiegare come mai sono state colpite solo alcune persone e non tutte.
I centri del gusto e dell’olfatto hanno a che fare con il lobo sinistro della perinsula, quella che gestisce non a caso le percezioni interne ed esterne ambientali. In particolare l’olfatto è lo strumento che ci avvisa di eventuali minacce nel territorio. Virus a parte, la sparizione di questi due sensi è fenomeno percettivo rispetto al contesto e rispetto all’ambiente.

Sono alterazioni così anomale in un periodo in cui si “respira” e si “percepisce” un clima di sospetto, segregazione, paura, malattia e morte?
Infine va tenuto anche conto che l’olfatto (il senso più arcaico dell’uomo) ha a che fare anche con il sentirsi inclusi nell’ambiente in cui si vive: l’odore dell’appartenenza e dell’inclusione.
Per l’uomo, essendo un animale sociale, è importantissimo sentirsi parte dell’ambiente in cui vive.

Nella perdita dell’olfatto questo senso di appartenenza viene a mancare: è come se ci sentissimo estranei in casa nostra o al lavoro. Questa è una conseguenza del fatto che assistiamo impotenti alla totale accettazione da parte di amici, parenti, fratelli e conviventi, della fallace narrazione? In una simile condizione non è così folle sentirsi di non appartenere a quel clan. Sentire l’esclusione.
Infine a complicare il quadro dobbiamo trattare anche il “conflitto del profugo”...

Profugo: pesce fuor d’acqua
Il quadro biologico appena descritto può aggravarsi quando la persona vive una profonda tristezza associata a quella condizione chiamata “profugo”.
Il “conflitto del profugo” detto anche “attivazione dei tubuli collettori renali” (endoderma) è un conflitto esistenziale e senza ombra di dubbio uno dei più gravi che l’uomo possa vivere.
Si tratta di un percepito animale profondo, primordiale e arcaico (controllato non a caso dal tronco). Il cervello fa trattenere i liquidi per sopravvivere, come ultima spiaggia, perché non esiste un liquido più importante dell’acqua per la Vita umana e animale!

Per comprenderlo basterebbe osservare l’atteggiamento del pesce quando un’onda lo sbatte fuori dall’acqua, nella battigia. Per sopravvivere il suo cervello inizia a trattenere acqua nell’attesa dell’onda che lo riporterà a casa: il mare!

Esattamente quello che vive l’uomo quando non si sente più a casa, quando è fuori dal proprio mare: un pesce fuor d'acqua. Per esempio una persona segregata, imprigionata, nell’isolamento sociale e/o lavorativo, nell’ospedalizzazione forzata, in conflitto o guerra (contro una pandemia per esempio). Condizioni queste in cui il percepito è di avere perso tutto, di non avere più punti di riferimento, di essere fuori dal contesto minimo di sopravvivenza, di dover costantemente lottare per sopravvivere...

Attenzione perché gli effetti di questo conflitto sono pesantissimi: da una parte si trattengono i liquidi e urea (la parte azotata dell’urina) che portano a gonfiori, edemi sparsi, ma dall’altra si ha la recrudescenza di qualsiasi sintomo pregresso. Questo ultimo punto può fare la differenza, perché un qualsivoglia sintomo come dolore, difficoltà respiratoria (dispnea), malessere, sanguinamento, energia, ecc. nel profugo si amplificano di molto, facendo aumentare la paura (di morire ma non solo) e quindi di auto-alimentare lo stesso profugo, il quale farà trattenere ancor di più liquidi, ecc. in un circolo vizioso pericolosissimo, spesso a decorso letale!
Non è un caso infatti che Geerd Ryke Hamer, l’illuminato medico al quale va l’incommensurabile riconoscenza di aver consegnato al mondo queste conoscenze, alla domanda da parte dei medici sulla strategia più importante per aiutare le persone in sofferenza, rispondeva perennemente e teutonicamente di “sprofugarle”, cioè portarle fuori dal “profugo”, da quell’atavica paura, da quel senso di nullità e disperazione legato alla perdita dei punti di riferimento, al senso di aver perso tutto…

Quanto appena descritto è l’esatto quadro di quello che noi abbiamo vissuto e respirato dai primi mesi del 2020, quando improvvisamente i media mainstream all’unisono hanno iniziato e continuato a martellare, bombardando le coscienze con immagini e notizie devastanti di panico e morte. I risultati sono sotto gli occhi di tutti ancora oggi...

Per approfondire
Attivazioni Biologiche http://www.attivazionibiologiche.info/

Marcello Pamio - tratto da Attivazioni Biologiche www.attivazionibiologiche.it

Sempre più persone nel ricco e opulento Occidente soffrono di patologie legate all’apparato cardiovascolare. A livello ufficiale si tratta della prima causa di morte, con circa 600 decessi ogni giorno in Italia.
Per cercare di capire qualcosa in più sull’ipertensione è doveroso partire dalla concezione biologica dell’essere spirituale chiamato uomo. Tutti gli organi e gli apparati derivano da 4 foglietti embrionali specifici (endoderma, mesoderma antico, mesoderma recente ed ectoderma), i quali sono gestiti e controllati da 4 cervelli corrispondenti (tronco encefalico, cervelletto, sostanza bianca e sostanza grigia). E ognuno di questi cervelli risponde ad un conflitto o un ri-sentito.

Questa premessa serve per capire che quando si parla di un organo o di una funzione d’organo è necessario conoscerne l’origine embriologica. L’ipertensione non fa eccezione.

A livello generale la cosiddetta pressione alta è una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata. Questo comporta un aumento di lavoro per il muscolo cardiaco. La pressione è riassunta da due misure: sistolica e diastolica, che dipendono dal fatto che il muscolo cardiaco si contrae (sistole) o si rilassa (diastole) tra un battito e l'altro.
Il valore per cosi dire “normale” a riposo è rappresentato da una pressione compresa tra i 100 e i 140 mmHg di sistolica e tra i 60 e i 90 mmHg di diastolica.

L’ipertensione viene classificata come primaria (essenziale) o come secondaria. Circa il 90-95% dei casi riguarda l'ipertensione primaria, il che significa che vi è pressione alta senza evidenti cause mediche di base, il restante 5-10% dei casi è classificato come ipertensione secondaria, causata da altre malattie che colpiscono i reni, le arterie, il cuore o il sistema endocrino.
A questo punto, sfruttando le conoscenze delle Leggi Biologiche, conosciamo le cinque condizioni che possono attivare il “programma” chiamato “ipertensione”.

IPERTENSIONE FUNZIONALE
Quando ci troviamo a vivere una situazione conflittuale, cioè quando si ha un importante e impellente problema da risolvere (al lavoro, nelle relazioni, in famiglia, ecc.) il cervello mette in atto un programma biologico e sensato volto ad aumentare la pressione arteriosa.
Dove sta la ratio in un aumento pressorio? Lo scopo è semplicissimo ma funzionale: mantenere alta la perfusione degli organi principali per favorirci nella lotta finalizzata alla soluzione del conflitto!

In tale lotta se non avessimo gli organi (per la fuga o l’attacco) irrorati di sangue, non andremmo da nessuna parte. L’ipertensione quindi diventa un’opportunità di sopravvivenza in un momento difficile della nostra vita!
Questo tipo di ipertensione non è molto marcata, e normalmente viene riscontrata con il rilevamento della pressione. Anzi, il solo fatto di poter riscontrare valori pressori eccessivi può causare una situazione psico-emotiva e poi biologica che va ad innalzare essa stessa la pressione.
La persona è del tutto asintomatica, ma l’emozione legata alla paura di essere ipertesa (magari perché un familiare o un amico ne è affetto), la porta ad esserlo davvero. Un circolo perverso insidioso.

IPERTENSIONE DELLA MIDOLLARE DEL SURRENE
A differenza della precedente questa condizione può dare una forte alterazione dei valori pressori.
Il conflitto che attiva le surrenali è uno stress estremo: la percezione per esempio di essere senza via di scampo, in una situazione senza possibilità di fuga. Da qui la necessità di uno sforzo estremo che ci liberi da una situazione diventata insostenibile.

Proprio per questo motivo (in conflitto attivo) il tessuto midollare delle surreni cresce per aumentare la produzione di ormoni importanti come le catecolamine (cortisone ad esempio) e consentire di avere un extra di carburante per uscire con forza e/o fuggire dalla situazione insopportabile.
Per questo tipo di ipertensione si consiglia di trovare una soluzione al problema quanto prima, perché nel lungo periodo può essere molto pericolosa.

IPERTENSIONE DEL PERICARDIO
Il conflitto in questo caso è a seguito della percezione di un attacco diretto al cuore, inteso proprio come trauma reale oppure immaginativo (un pugno al petto, un’operazione al torace, allusioni alla salute del cuore, diagnosi importanti che coinvolgano il cuore, ecc.).

Continue recidive conflittuali possono determinare cicatrizzazioni ripetute che rendono difficoltoso il ritorno sanguigno e che possono causare un innalzamento del valore pressorio diastolico, cioè della pressione minima!

IPERTENSIONE DEL PARENCHIMA RENALE
Anche questo tipo di ipertensione, come per le surreni, può determinare una forte alterazione dei valori pressori.
Si tratta di un conflitto in relazione all’acqua, ai liquidi in generale (aver subito una inondazione, un allagamento, aver patito un annegamento sventato, aver subito delle fleboclisi).
Si ha il percepito di essere “fuori dal proprio mare”: fuori dal proprio percorso di vita. Quando facciamo qualcosa (e ci tocca farla), ma vorremmo fare tutt’altro.

Per drenare l’eccesso di liquidi può essere utile fare dei bagni in una vasca con acqua calda e 2 kg di sale marino. L’effetto osmotico e centrifugo del sale aiuta l’estrazione dei liquidi in eccesso. Simbolicamente è un ritorno artefatto al proprio mare di origine.

IPERTENSIONE A SEGUITO DI RECIDIVE A CARICO DELLE ARTERIE
L’ipertensione da coinvolgimento vascolare arterioso serve ad aiutare la funzione cardiaca in presenza di un risentito del tipo: “il mio cuore non ce la fa”. La percezione è quella di non farcela in una certa situazione. Quindi siamo in piena svalutazione, non ci sentiamo abili a fare qualcosa.

Il coinvolgimento ripetuto delle tonache muscolari delle arterie porta ad un loro ispessimento ed alla relativa rigidità. I vasi risultano avere una elasticità inferiore e la pressione all'interno del vaso rimane alta.
In questo caso il cervello mantiene alta la pressione diastolica, cioè la cosiddetta minima.

Conclusione
Dopo quanto detto spero sia chiaro che non esiste una ipertensione perché ci sono almeno cinque condizioni biologiche che possono influenzarla!
Qualunque sia l’interpretazione che diamo però, l’ipertensione indica una cosa: il cervello sta cercando la soluzione ad una condizione divenuta per noi pesante e insopportabile. Con la mente siamo maestri a raccontarcela, a sviare, ma oggettivamente e biologicamente significa che siamo “sotto pressione”, per cui è vitale trovare una valvola di sfiato…
L’arte sotto qualsivoglia forma è uno strumento terapeutico utilissimo, ma è chiaro che dobbiamo comprendere la causa della “pressione” e cercare di risolverla definitivamente!

Biodecodifica
Dal punto di vista simbolico il sangue rappresenta il clan, mentre il cuore la “casa”, per cui una problematica all’apparato cardiovascolare potrebbe indicare un conflitto nella propria famiglia.
L’ipertensione manifesta la “pressione” che viviamo all’interno del nido (casa): evidenzia quindi un malessere che non riusciamo ad affrontare. Un vecchio problema emozionale non risolto, rimasto aperto che però continua a creare “pressione” interiore.

Mani calde o fredde
Il calore delle mani indica quale tipo di ipertensione va decodificata.

Ipertensione centrale: si avranno le mani calde.
In pratica il ventricolo spinge il sangue con forza, apriamo le porte del cuore (la nostra casa): «Vogliamo che qualcuno se ne vada dalla nostra casa».

Ipertensione periferica: si avranno mani fredde.
In pratica il contrario: «non vogliamo che qualcuno entri in casa nostra», oppure «non vogliamo che qualcuno se ne vada». Per questo chiudiamo le porte!

Alimentazione
Ricordiamo infine il ruolo cruciale che gioca la nutrizione. Cellule, organi, apparati e il sangue stesso vengono nutriti da quello che beviamo, mangiamo, digeriamo e assorbiamo ogni giorno.
Non possiamo lamentarci di eventuali acciacchi e/o malanni se quotidianamente ci ingozziamo di cibi spazzatura, pregni di chimica mortifera, additivi e zuccheri sintetici, o se non beviamo adeguatamente!
Non merita il nostro rispetto solo la parte spirituale, anche il nostro tempio (il corpo) è importante!

Nel caso specifico dell’ipertensione è molto importante per esempio idratare correttamente le cellule e il sangue apportando un quantitativo idrico sufficiente. In disidratazione idrica, condizione questa all’ordine del giorno tra le persone, tutti i liquidi compresi sangue e linfa, diventano più densi.
Idem con i cibi acidificanti (cereali, zuccheri, eccesso proteico) i quali rilasciando dopo la digestione delle ceneri acide fanno diminuire il pH dei liquidi, provocando un aumento della loro densità.
Un leggero aumento della densità del sangue comporta un pari aumento del lavoro cardiaco necessario per spingere tale liquido nei vasi. La conseguenza è un aumento della pressione arteriosa.

Il grande psichiatra, psicoanalista ed esoterista Carl Gustav Jung diceva:

Non siamo qui per guarire dalle nostre malattie, ma le malattie sono qui per guarire noi.

La malattia è un segnale che 'educa', porta fuori il male dell’essere (mal-essere) spirituale. Attraverso la malattia e il sintomo quindi il cervello ci sta parlando prendendo il corpo a testimone!
L'ipertensione ci comunica una cosa precisa e importante: stiamo vivendo una fortissima "pressione" (sociale, relazionale, lavorativa, ecc.), ma dall'altra ci da anche la possibilità (biologica) e l'opportunità (pratica) di uscirne.
Se ascoltassimo di più il nostro corpo, e se avessimo poi il coraggio (azione del Cuore) di cambiare qualcosa nella nostra Vita... assisteremo a miracoli incredibili!!!

Marcello Pamio - 3 gennaio 2022

La finta pandemia che ci stanno facendo vivere è una macchinazione a dir poco geniale. Un vero e proprio piano diabolico volto a modificare non solo l’antropologia, i rapporti e la psicologia sociali, ma anche la stessa biologia (grazie ai sieri) oltre all’approccio medico.

Per esempio, andare dal proprio medico per una visita lo hanno fatto diventare un rischio, visto che oggi lo si può fare a distanza e “in sicurezza”. A breve infatti non servirà più recarsi dal dottore, perché con un click e uno schermo o uno smartphone avremo esperti (reali e non) pronti a fornirci tutte le soluzioni ai nostri problemi.

Il futuro è nelle mani di Big Tech!
Google, Amazon ed Apple: eccoli qua i veri padroni del mondo e della salute di miliardi di persone.

Fantascienza? Si certo, peccato che ogni volta che ci colleghiamo a Google per cercare qualcosa, o chattiamo su Facebook regaliamo ai signori del cyber-mondo una montagna di informazioni personali oltre ai dati sulla nostra salute. Per quale motivo secondo voi le applicazioni sono state create?
L’Apple Watch ad esempio raccoglie e organizza tutti i dati psicofisici per collegarli all’account personale e Google ha acquisito Fitbit, un produttore di bracciali-orologio per il fitness che raccoglie informazioni preziosissime.

Non ce ne rendiamo conto, ma stiamo regalando quotidianamente i nostri dati sensibili sulla salute.
Le Big Tech raccolgono direttamente le informazioni biologiche su milioni di pazienti per poi combinarle con i dati sulle attività ordinarie di mobilità e/o consumo in modo tale da creare dei profili dettagliatissimi sull’evoluzione delle personalità, dei bisogni e della salute.
Ci conoscono meglio loro di noi stessi!

Nel 2013 Google ha creato Calico, una società con lo scopo di studiare il processo biologico di invecchiamento, mentre nel 2014 ha lanciato le lenti a contatto perennemente connesse capaci di controllare il livello di glicemia.
Amazon ha elaborato il progetto “Comprehend Medical” per sfruttare i dati medici di milioni di pazienti, con scopo di estrarre elementi chiave per la diagnosi o la scelta dei farmaci.
Sulla stessa linea Apple sta sviluppando Health Kit, una piattaforma di condivisione dati direttamente dagli ospedali mediante applicazioni.

Ora è abbastanza chiara la direzione intrapresa dal Sistema? Ovviamente per tale demoniaco progetto era necessario introdurre nella psiche e nell’inconscio dei sudditi il Green Pass, che passerà il testimone al microchip (contenente tutti i dati fiscali, bancari e sanitari) e far sparire letteralmente dalla circolazione tutti i bravi medici e terapisti degni di tale nome.
Cosa perfettamente riuscita grazie al Covid: chi non è stato radiato è stato infatti sospeso dai rispettivi ordini professionali. Il risultato è agghiacciante: sono rimasti al lavoro soltanto camici bianchi vaccinati e assolutamente proni alle direttive delle lobbies farmaceutiche!

La tristissima e disumanizzante conclusione è che a breve la nostra salute dipenderà dalle diagnosi non più effettuate da persone in carne e ossa con decenni di esperienza clinica, ma da dottorucoli controllati e gestiti da Big Pharma e da freddi e disumanizzanti algoritmi matematici controllati e gestiti da Big Tech...

Carol Watkins

Nel 1920 alla John Hopkins University lo psichiatra Dr. J.B. Watson compie alcuni esperimenti su bambini piccoli di età dai 3 mesi a 1 anno. Gli esperimenti sono straordinari nella loro semplicità. In uno di questi presenta ad un bambino una candela accesa per vedere se ha paura del fuoco. In un altro introduce degli animali nell'ambiente per vedere se il bambino è spaventato.

Uno di questi esperimenti viene chiamato il “Little Albert Experiment” dove accanto ad un bambino di 3 mesi di nome Albert viene messo un coniglio. Dopo un po' il bambino si affeziona all'animale e comincia anche ad accarezzarlo. Poi il Dr. Watson decide di modificare l'ambiente producendo un forte rumore di martellamento ogni volta Albert tocca il coniglio, col risultato di spaventare il bambino. Alla fine, Albert prova repulsione per il coniglio, gridando terrorizzato ogni volta che gli viene messo vicino.

Cambiando l'ambiente Watson scopre che la mente non ancora sviluppata del bambino può essere controllata, insegnandole come comportarsi di volta in volta con possibilità e combinazioni infinite. Dai suoi esperimenti Watson raggiunge una conclusione radicale che getterà le basi dell'ingegneria politica e sociale del 20° secolo.
Dalle sue ricerche conclude che la forza dominante nella società non è l'amore ma la paura.

Quindi miliardi e miliardi di dollari delle multinazionali vengono iniettati nel tempo nei campi dell'istruzione, della ricerca scientifica e politica per un piano prestabilito di ingegneria sociale e umana.

“Datemi un bambino e posso trasformarlo in qualsiasi tipo di uomo.”

Queste sono le parole dello psichiatra Dr. J.B. Watson, il fondatore del comportamentismo.

Secondo questa visione del mondo, il comportamento degli organismi, inclusi gli esseri umani, è facilmente prevedibile e scontato quindi controllabile, e da allora i governi e gli scienziati con massicci finanziamenti corporativi hanno lavorato con fervore nel condizionare l'essere umano ad essere quel perfetto ingranaggio di quella macchina chiamata oggi “il mercato”.

L'amore per il potere è la forza trainante dell'economia globale e l'installazione della paura nelle menti delle persone è lo strumento usato per manipolare la società, utilizzando i media mainstream per mantenere il gioco. La gente ha paura per il proprio lavoro, per i propri mezzi di sostentamento, impegni familiari, status finanziario e posizione sociale. Ha paura per la sua comunità, per le risorse pubbliche, il crimine, la sicurezza nazionale e l'assistenza sanitaria.

Molti cittadini oggi sono diventati schiavi arrendevoli e compiacenti, tolleranti verso l'obbedienza graduale, pronti a scambiare una schiavitù fisica per una psicologica. La cosa che più mi preoccupa non sono tanto le limitazioni che ci imporranno ma la remissività e arrendevolezza che sta sfornando una nazione di depressi sorridenti.

L'unica cosa che sta velocemente scomparendo nella società oggi è l'abilità di essere umani, l'abilità di discernere, ragionare, pensare criticamente e usare l'intuizione. Le persone in questi giorni fanno affidamento sui loro pari, sulle istituzioni governative e strizzano l'occhio verso i loro idoli che gli diano uno scopo, disperatamente alla ricerca di un corrimano per aggrapparsi, di significati e comprensione fuori dalle proprie menti. Hanno delegato il proprio pensare ad altri, spalancando la porta a qualsiasi psicopatico che allegramente assumerà il ruolo di leader, giocando a suonare il pifferaio magico per la mandria.

Carol Watkins (traduzione di Stefano Fiore)

La commercializzazione della malattia è l'arte raffinata di vendere malanni, spacciare farmaci, vaccini ed esami che portano a profitti abominevoli. Al Politicamente Scorretto abbiamo fatto quattro chiacchiere sulla "Fabbrica dei malati"…

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Trascrizione dell’intervento del dottor Thomas Mayer in diretta telefonica nella trasmissione “Appunti di Antroposofia e mondo altro” di Radio Gamma 5 di lunedì 6 dicembre 2021.

Grazie al libro che ho scritto “Coronavirus e vaccinazioni: effetti su anima e spirito in vita e nel post mortem” ho potuto raccogliere i lavori di 50 colleghi terapeuti. Moltissime esperienze sull’effetto che i vaccini hanno sulle persone. Sono colleghi in grado di percepire finemente l’aura e gli arti costitutivi soprasensibili. Alcuni di questi percepiscono l’anima delle persone nella vita dopo la vita.
I risultati sono che le vaccinazioni eseguite da milioni di persone hanno un effetto bloccante su anima e spirito! E di questo nessuno ne parla. Perfino gli effetti collaterali dal punto di vista farmacologico non vengono presi seriamente in considerazione. Per esempio in Germania esistono ricerche che dimostrano come le vaccinazioni abbiano un effetto letale cinquanta volte maggiore rispetto alla malattia stessa che dovrebbero prevenire.

Alla fine cosa abbiamo sperimentato? Molti terapeuti che lavorano con il corpo non riescono più a percepire il flusso energetico delle persone. Per esempio gli operatori craniosacrali che si sono formati proprio per essere in grado di percepire l’onda energetica del paziente, hanno riferito di non essere più in grado! E solo dopo 5 o 6 sedute sono riusciti di nuovo a percepirne poca. Stiamo parlando di terapeuti che lavorano da 20 o 30 anni e non hanno mai visto una cosa simile.
Nell’osservazione del siero abbiamo anche osservato come questo sia ‘occupato da spiriti ed esseri maligni’! Ed è per questo che il siero può creare grandi disordini nel sistema degli arti costitutivi, nel corpo, nell’anima e nello spirito.

Ovviamente l’impatto è diverso da persona a persona, ma capita per esempio che l’aura venga strappata, dilaniata così da impedire all’Io di incarnarsi correttamente. Alcuni hanno percepito il collegamento con il proprio angelo adombrato, oscurato, come pure il collegamento con il proprio corpo.
La cosa che spaventa di più è che molte persone vaccinate non si accorgono di questi effetti.
Altri invece più sensibili nella percezione hanno sperimentato un’oscurità, un distacco dal proprio essere spirituale.

Ho scritto questo libro e raccolto le esperienze proprio perché volevo rendere chiaro che questo tipo di vaccino è molto più aggressivo di tutti quelli che abbiamo avuto finora, e anche perché dal punto di vista spirituale si deve fare qualche cosa per affrontarlo.
Ogni meditazione, ogni vera preghiera e ogni vero lavoro terapeutico che agisca negli arti costitutivi può essere di enorme beneficio. Questo si può ottenere anche grazie alla medicina omeopatica o altri rimedi naturali.
Ho descritto molti casi di persone riuscite a lavorare e a liberarsi uscendo fuori da tale situazione.
Ci sono poi persone cadute in depressione dopo il vaccino, e questo è un effetto molto forte, che non capita a tutti per fortuna, ma è un impulso che agisce in questa direzione in tutti i vaccinati.

Un’altra cosa che mi ha spaventato molto è stato osservare i defunti dopo il vaccino.
Abbiamo trovato moltissime anime che dopo il passaggio della soglia non hanno avuto l’esperienza della luce, che normalmente si dovrebbe avere. Il loro corpo eterico (corpo vitale) era incollato come il catrame, per cui non potevano avere l’esperienza della luce e del proprio angelo. Per il defunto questa è una esperienza molto dolorosa.
L’anima si sente come tagliata fuori, come in una gabbia, è come se l’anima rimasse legata alla Terra non potendo fare il percorso che normalmente dovrebbe fare nella vita dopo la morte.

Non dico che questo accade a tutti, però è più facile quando la morte avviene subito dopo la vaccinazione. Chiaramente se si ha tempo per digerire e trasformare l’effetto del siero questo non avviene.
Ci siamo posti la domanda: come è possibile che una sostanza fisica possa avere un tale effetto anche dopo la morte? Ed è per questo che ho inserito un capitolo nel libro dove ho riportato altri farmaci che possono avere un effetto sulla vita dopo la morte. Per esempio conosciamo effetti simili anche nella chemioterapia. Abbiamo trovato spesso casi di persone che non riescono ad andare avanti dopo la morte avendo fatto in vita la chemio. Esperienze simili si trovano anche in chi ha fatto terapie con gli anticorpi, con gli psicofarmaci e la morfina.

Per comprendere meglio questa situazione voglio ricordare che quando moriamo non va perso nulla, e tutto quello che abbiamo vissuto e fatto ha una sua impronta nell’elemento spirituale, per cui rimane ancora per molto tempo.
Gli effetti descritti nel libro riguardano il vaccino a m-RNA, e anche i vaccini che si facevano prima come per esempio il morbillo avevano le loro problematiche, ma non come questi.
Una cosa interessante che abbiamo notato è che il vaccino usato in Cina ha molti meno problemi rispetto ai nostri!

Quando si da’ un farmaco si dovrebbe sempre osservare tutto dell’essere umano: il corpo fisico, la sua anima e il suo spirito. Soprattutto quale effetto ha dopo la morte.
Cosa possiamo fare per elaborare una vaccinazione? E’ difficile dare una risposta perché ogni caso è diverso. Ci sono persone in grado di meditare la sostanza e di collegarsi ai mondi superiori in maniera forte e dove questo è sufficiente, altri invece devono fare un processo più lungo, perché hanno bisogno di terapie artistiche come dipingere, ecc. altri hanno bisogno di un naturopata o di un medico per avere farmaci e rimedi naturali che li aiuti a far uscire le sostanze tossiche.

E’ una via individuale e ognuno deve capire da chi farsi aiutare e sostenere in questo percorso.
Per esempio ho sperimentato più volte come nei fine settimana meditativi ci fossero delle persone vaccinate e che alla fine del corso, dove l’atmosfera meditativa è molto intensa, si sono sentite ripulite dalle sostanze inoculate.
Cosa possiamo fare quindi? Se rinforziamo il corpo, l’anima e lo spirito possiamo anche elaborare veleni! E se anche non riusciamo a farlo totalmente, si può sempre raggiungere un pezzo di guarigione. Io parlo solo della mia esperienza con persone vaccinate e posso dire che ho visto sperimentare da persone un appesantimento della loro aura, come macchie oscure. Lavorando con le terapie artistiche per esempio, la situazione generale e l’aura migliorano.
Poi ci sono persone dove non si nota neppure che sono state vaccinate. Individualità che con la loro costituzione sono stati in grado di digerire totalmente gli effetti negativi dei sieri!