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È la storia vera di James Howells, un ingegnere di origini gallesi che nel 2013 ha buttato per sbaglio un hard disk contenente la chiave privata di un wallet con dentro 8000 Bitcoin! 😳
Per l'esattezza è stata la sua fidanzata (sicuramente ex) a buttarlo via mentre puliva la scrivania!
Oggi, con il valore di Bitcoin che ha superato i 118.000 dollari, quella disattenzione è costata oltre 900 milioni di euro!!!
Howells da anni prova a recuperare quel disco finito nella discarica municipale della sua città, Newport.
Ha offerto milioni di dollari al consiglio comunale per ottenere l'autorizzazione agli scavi. Ha coinvolto esperti, avvocati, investitori, persino proposto di comprare l'intera area. Tutto inutile.
I rischi ambientali, il regolamento locale e le complessità logistiche hanno sempre bloccato ogni tentativo.
"Ho offerto di donare il 25% o 52,5 milioni di sterline alla città di Newport per distribuirli a tutti i residenti locali", ha dichiarato Howells alla CNN. Ma niente.
Disperato nel 2024 ha anche intentato una causa legale sostenendo che la proprietà del disco non sarebbe dovuta passare al comune, visto che non c'era volontà esplicita di abbandono. Ma la giustizia ha respinto sempre tutto.
Se questa storia è diventata iconica, non è solo per l'ammontare della cifra in gioco, ma per il messaggio che porta in sé. In un mondo dove il denaro digitale è accessibile SOLO attraverso chiavi crittografiche, la sicurezza non è una scelta, ma una responsabilità personale.
Non esistono infatti procedure di recupero, sportelli di emergenza o password secondarie.
La chiave privata è l'unico elemento che consente di firmare una transazione.  Perdere quella chiave equivale a perdere tutto!!!
Molti utenti sottovalutano questo rischio. La fretta, la mancanza di consapevolezza, sono tutte variabili che moltiplicano la possibilità di incidenti, e quando si parla di patrimoni digitali anche un piccolo errore può avere conseguenze irreversibili.
Non a caso ogni anno migliaia di utenti fanno la fine di Howells: dimenticano le seed phrase (parole chiave), smarriscono chiavette hardware, cancellano backup o usano dispositivi compromessi.
La lezione più importante di questa storia è semplice: affidarsi a un unico supporto lasciato sulla scrivania o in un cassetto è una pessima idea.
Esistono strumenti, metodi e buone pratiche che riducono sensibilmente il rischio di perdere l'accesso ai propri fondi. Uno di metodi più affidabili è l'uso di placche in acciaio inossidabile su cui incidere la propria frase di recupero. Sono resistenti al fuoco, all'acqua, alla corrosione, proteggono i dati in caso di disastri. Altri preferiscono creare più copie di backup e distribuirle in luoghi sicuro come casseforti, abitazioni diverse, depositi fiduciari.
Poi ci sono gli hardware wallet, dispositivi fisici esterni progettati per archiviare le chiavi e sono molto sicuri, come vedremo al prossimo articolo.

Tratto dal mensile "Cripto Wallet", luglio 2025

L'Iran è al primo posto nella lista degli "stati canaglia". Così almeno ci dicono.
Dagli anni 2000 ha iniziato ad incamerare euro al posto di dollari e questo ha dato molto fastidio all’economia USA, per non parlare della fornitura di gas naturale per 100 miliardi di dollari alla Cina che si è accaparrata una parte della propria sicurezza energetica.
Il piccolo Stato terrorista di Israele odia da sempre l'ex Persia, in quanto nemico acerrimo con le bombe nucleari. Cosi almeno ci dicono.

Lo voleva Ariel Sharon e lo vuole Netanyahu, ma agli inizi del 2000 il cane da guardia amerikano era sfiatato dall’occupazione dell’Iraq. Poi c'è stato l'auto-attentato dell'11 settembre 2001 per cui il problema Iran si è spostato nel tempo...
Ma è proprio come ce la raccontano? O c'è dell'altro?

Nascita del regime teocratico
Prima del 1979, il regime monarchico persiano era il principale alleato degli Stati Uniti.
C’era sempre stato un filo diretto fra Washington e Teheran, soprattutto fra il Pentagono e l’esercito persiano: mezzo milione di uomini, armati, equipaggiati e addestrati dagli Stati Uniti!
Non a caso negli anni Settanta gli States avevano venduto un grande quantitativo di armi alla Repubblica Iraniana di Mohammad Reza Pahlavi. Poi questo rapporto commerciale si incrinò nel 1979, quando degli studenti presero d’assalto l’ambasciata americana a Teheran facendo ostaggi 52 americani: Carter decise allora di imporre un embargo di armi.
Nel frattempo in Nicaragua si stava svolgendo una guerriglia fra il governo legittimo e i militanti del Contra.

Il presidente Reagan, succeduto a Carter, decise di vendere armi agli iraniani attraverso la mediazione di Israele, in cambio del rilascio di alcuni prigionieri. I soldi avrebbero sostenuto i contras nicaraguensi, in piena violazione del divieto del Congresso statunitense.
Quindi armi in cambio di soldi!
Ecco il piano: Israele avrebbe fornito le armi alle forze iraniane con la giustificazione che queste sarebbero state gestite da una fazione moderata all’interno del regime dell’Ayatollah Khomeini, la quale si diceva fosse interessata a un riavvicinamento con l'Amerika.

Israele aveva interessi nel mantenere Iran e Iraq in contrasto fra loro. Classica strategia nasonica: "finanziare entrambe le fazioni, accendere la miccia, stare a guardare la distruzione e poi guadagnare nella ricostruzione".

Il 27 gennaio 1979 avvenne la rivoluzione contro lo shah Mohammad Reza Pahlavi, al potere dal 1941. L’esercito restava fedele alla monarchia ma la folla in piazza era sempre più numerosa e a favore di Khomeini, il quale il 1° febbraio fece il suo ritorno trionfale in Iran dopo quindici anni di esilio.
Il 30 e 31 marzo un referendum popolare sancì la nascita della Repubblica islamica dell’Iran.
La nuova costituzione attribuiva il potere alla guida religiosa suprema, carica che fu assegnata ovviamente a Khomeini, consolidando così la natura teocratica del nuovo Stato, fondata sulla legge islamica sciita.

Ecco come nasce quello che a livello superficiale viene definito "paese canaglia", quando in realtà è funzionale al Sistema globale.
Ma per comprendere il quadro è necessario osservarlo nella sua interezza e complessità.

Islam è giudaismo postmessianico
L'Islam è un surrogato di Giudaismo talmudico con elementi evangelici e pagani. E' una falsa "religione" che ha sempre accolto a braccia aperte i giudei senza chiederne la conversione e che invece ha sempre combattuto ferocemente la Cristianità.
L'Islam è soltanto la religione giudaica postmessianica spiegata agli arabi da un rabbino.

Avete capito? Maometto si convertì al Giudaismo talmudico spinto da sua moglie Khadigia, ebrea di nascita, che aiutò il suo maestro, il rabbino della Mecca a giudaizzare l'Arabia!
Il Corano primitivo (traduzione e compendio arabo del Pentateuco di Mosè) è stato redatto da un rabbino ebreo ma dopo Maometto andò smarrito. Capita ovviamente: hanno perduto perfino i nastri originali dell'allunaggio...
L'attuale Corano non contiene più, come il primo, la traduzione e l'adattamento della storia sacra d'Israele, ma è soltanto un libro di aneddoti e storie.

Sembrerà folle ma l'islamizzazione dei paesi arabi è estremamente funzionale al giudaismo: un finto nemico contro cui combattere.
In Palestina ne abbiamo l'esempio magistrale. La vittoria dei "terroristi" di Hamas è stata scontata giacché Israele aveva fatto di tutto per scavare la terra sotto ai piedi alla dirigenza di Fatah, più volte accusata di terrorismo.
Tutte le organizzazioni politiche e militari palestinesi hanno un preciso sponsor: Hezbollah è sorretto dall’Iran, la Jiad islamica dalla Siria. E Hamas? Israele, of course.
Avere un gruppo "terroristico" che giustifichi tutte le nefandezze (impendendo guarda caso la pace tra i due popoli) è di estrema utilità per Israele.

Il (prossimo) Nobel per la Pace Donaldo e l'inizio dello scontro
Per arrivare ai nostri giorni, è fondamentale ricordare cosa accadde nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 gennaio 2020.
Alle 1 ora locale, Qasem Soleimani era da poco atterrato all'aeroporto di Baghdad quando fu ucciso da quattro missili lanciati da un drone MQ-9 che distrussero completamente le auto.
L'ordine arrivò direttamente dal futuro Nobel per la Pace, il presidente Donald Trump in persona. Attenzione, non si è trattato di un normale assassinio.
Soleimani era il comandante delle Guardie iraniane della Rivoluzione del 1979, il capo della squadra d'elite per le operazioni più segrete e soprattutto uomo chiave del regime degli ayatollah.
Secondo il Pentagono, l’ordine di uccidere Soleimani è partito direttamente da Donaldo con l’obiettivo di “evitare futuri attacchi iraniani”. 😂

La morte del generale segna l’inizio di fortissime tensioni in Medio Oriente, dato che Soleimani era visto come un eroe nazionale. Il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha dichiarato che: "Gli Stati Uniti si assumeranno la responsabilità”.
L'analista esperto di Medio Oriente Hassan Hassan ha definito l’omicidio di Soleimani “probabilmente il più significativo e importante dell’ultimo decennio”.

Ma siamo a gennaio 2020 e a raffreddare gli animi è arrivata la psicopandeminchia che ha messo la mascherina agli encefali.
Appena usciti dalla pantomima, guarda caso è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina, è ripreso il genocidio palestinese e ora lo scontro di civiltà con l'amico-nemico Iran...
Il caso non esiste, è tutto funzionale!

Aspetto esoterico
E' necessario comprendere che le forze in gioco hanno un piano ben preciso: creare una situazione esplosiva in Iran che coinvolga tutta la regione ed assorba le energie del mondo.
Un vortice di paura e terrore con il quale mantenere la popolazione globale sulla graticola.
La paura blocca le coscienze!

Chi meglio di un regime oppressivo, islamico e radicale intenzionato a creare la bomba atomica può essere il più adatto ai loro piani? Il nemico perfetto per eccellenza e all'interno del Medioriente!
Un tale regime fornisce, sia per la politica nucleare che per i diritti umani, infinite occasioni per interventi esterni e per disordini interni.
Lo scontro non riguarda l'entità anglosionista (Israele e Amerika sono un tutt'uno) e l'Iran, ma tale vortice di odio e paura trascina con sé nel baratro altre realtà connesse come Russia e Cina, anche loro sono pedine nella scacchiera mondialista.
Come perfetti erano Gheddafi, Khomeini, Saddam Hussein, Bin Laden, ecc.
Scusate ma di chi erano espressione veramente questi uomini? Di quali strategie e soprattutto di quali gruppi? Siamo sempre nel Problema-Reazione-Soluzione.

Oggi il popolo iraniano è stretto nella morsa di due fronti, apparentemente opposti: quello islamico fondamentalista e quello dei “liberatori democratici”.
Anche il mondo occidentale è all'interno di una gigantesca Matrix, un Risiko globale dove le forze in gioco stanno facendo di tutto per destabilizzare il banco, in quanto il loro principale nutrimento è l'odio e la paura!
Quindi quello che ci fanno vedere è solo cinema per miliardi di inermi e paralizzati spettatori inconsapevoli! Chi ci rimette sono le popolazioni che vivino all'interno...

Le analisi geopolitiche sono complesse in quanto tra attori e variabili il gioco è intricatissimo.
E' di queste ore l'attacco voluto dagli Stati Uniti d'America a tre siti nucleari iraniani. Donaldo, con questo intervento militare, senza il permesso del Congresso, ha commesso una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del TNP (trattato di non proliferazione, quello MAI firmato da Israele!).
Ma loro sono loro e gli altri non sono un cazzo!

Fatta questa premessa, personalmente la paura di una conflitto nucleare non mi sfiora minimamente. Nessuno è così coglione da distruggere il pianeta in cui vive! Anche se gli imbecilli non mancano.
Quindi le attuali minacce della Russia, della Cina e dello stesso Iran come interpretarle? Servono da una parte a creare paura e dall'altra ad aumentare gli armamenti (per la gioia dei nasoni), facendo di fatto affondare l'Europa in una crisi economica ed energetica senza precedenti.
Problema-Reazione-Soluzione

Ricordo a tal proposito che l'Iran è un paese membro dell'OPEC, il cartello che riunisce i 12 paesi maggior esportatori di petrolio. Quindi questo ennesimo conflitto (esattamente come ha fatto quello tra Russia e Ucraina) farà schizzare ancor di più il costo energetico piegando le gambe ai sudditi europei sempre più vicini alla soglia di povertà!
Ripeto: il caso non esiste ed è tutto funzionale!

Per parlare di Bitcoin è necessario fare un piccolo passo indietro partendo dalle origini della crisi finanziaria iniziata nel 2007 e causata principalmente dalla politica monetaria della Federal Reserve statunitense (Fed) durante gli anni Duemila.
In quel periodo i prezzi delle case sono stati gonfiati in modo artificiale creando una bolla speculativa gigantesca, mentre in contemporanea il cartello bancario concedeva mutui alle persone nonostante queste avessero difficoltà a rimborsarli creando un elevatissimo rischio di insolvenza. Non contenti rivendevano i mutui a investitori nascondendo i pericoli.
Ovviamente le agenzie di rating davano valutazioni ottimistiche ai titoli derivati rischiosissimi.

Questa situazione tossica non poteva certo andare avanti, e non a caso sfociò nella famosa crisi finanziaria del 2008, nota come crisi dei subprime: una delle più gravi crisi finanziarie dal crollo di Wall Street del 1929 che segnò l'inizio della Grande Depressione.
Il 15 settembre 2008 la Lehman Brothers, una delle banche d'affari più grandi del mondo, fallì, dichiarando bancarotta. La crisi di fiducia nel sistema bancario si propagò a livello planetario.
Questa gigantesca catastrofe finanziaria del 2007-2008 ebbe conseguenze a lungo termine tra cui la crisi del debito sovrano europeo, la politica di austerità adottata da molti paesi e la ricerca di nuove riforme del sistema finanziario.

Ma quello che mise davvero in luce era la debolezza del sistema finanziario!
Per evitare un collasso del sistema infatti i camerieri (governi) di tutto il mondo dovettero intervenire per salvare i loro padroni: le banche!
Nazionalizzazioni, ricapitalizzazioni, dove lo Stato acquistava le azioni delle banche per fornire liquidità, fino ad altri interventi come garanzie e linee di credito che comportarono pesanti costi pubblici (aumento del debito), quindi come sempre a discapito dei sudditi.
In pratica le perdite - causate dalle loro politiche - sono state socializzate dagli Stati, quindi scaricate sugli schiavi che lavoravano realmente!
Nessuno però dice mai che il denaro se lo stampano loro a costo zero...

Questo è il terreno di coltura che ha preparato la gigantesca rivoluzione.
Il 31 ottobre 2008, nel mezzo di questa tempesta perfetta, nella Cryptography Mailing List del sito metzdowd.com (forum di appassionati ed esperti di crittografia e/o hacker), comparve il seguente messaggio:

Cryptography Mailing List
Bitcoin P2P e-cash paper
2008-10-31 18:10 UTC
I've been working on a new electronic cash system that's fully peer-to-peer, with no trusted third party

Lo firmava un certo Satoshi Nakamoto, personaggio sconosciuto a tutti.
Il testo diceva: "Ho sviluppato un nuovo sistema di denaro elettronico che è completamente peer-to-peer, senza una terza parte fiduciaria".
A seguire, dopo aver linkato il famoso White Paper, cioè il documento di 9 pagine che getta le basi e ne spiega il progetto, scriveva una sorta di sermone di una ventina di righe che illustrava le proprietà principali del sistema! Iniziò così uno scambio tra esperti e appassionati di crittografia.

Sabato 3 gennaio 2009 Satoshi scrive ufficialmente, sempre nella chat, di aver creato la Blockchain, il primo storico blocco chiamato non a caso "Blocco Genesi".
In questo blocco c'è un messaggio in codice: "Il Cancelliere sta per salvare le banche per la seconda volta". Proprio il 3 gennaio 2009 il Times di Londra titola così: "Chancellor on bricks of second bailout for banks".

Da quel 3 gennaio Bitcoin non è più un affare che riguarda tecnici, nerd e appassionati, ma una realtà da utilizzare!
Col senno di poi possiamo dire che il messaggio di Satoshi e soprattutto il suo Progetto non riguarda il mondo virtuale ma la società, la politica, la finanza e quindi la vita delle persone.
In un mondo in crisi con il sistema bancario pronto a colpire per l'ennesima volta i più deboli la criptovaluta è l'unica risposta, l'unica via d'uscita.

Sabato 10 gennaio 2009 il programmatore di videogiochi della California Hal Finney (che partecipava alla Cryptography Mailing List) pubblica nel suo profilo Twitter due semplici ma potenti parole: "Running bitcoin".
Della serie: il progetto è partito e non si fermerà mai più.

Lunedì 12 gennaio avviene la prima transazione tra due utenti: Satoshi (o chi per lui) invia 10 Bitcoin ad Hall Finney.
Bitcoin che non valgono assolutamente nulla, sono semplici dati.
E' una prova, un test.
Alle 23 in punto (orario UTC) dell'11 gennaio 2009 Satoshi preme il bottone "Invio" sulla tastiera del pc con il sistema operativo Windows e pochi istanti dopo Hal trova nel suo "portafoglio" digitale i 10 BTC.
La transazione va a buon fine e segna l'inizio di qualcosa di epocale, senza ombra di dubbio una delle più grandi rivoluzioni nella storia dell'umanità...

Circa un anno dopo, sabato 22 maggio 2010 la storia si arricchisce con il "Pizza Day", ovvero la prima transazione commerciale nel mondo reale che usa Bitcoin come valuta di scambio.


Alle 19:17 Laszlo Hanyecz segnala l'avvenuto acquisto di due pizze in cambio di 10.000 BTC!
Sopra la foto originale dello storico momento.
In pratica Laszlo è un programmatore informatico e frequentando i mondi della crittografia s'imbatte nei bitcoin, pensando come tanti alla classica catena di Sant'Antonio. Eppure ci sta e li mette alla prova. Grazie alla sua attività di mining, che vedremo dopo, accumula qualcosa come 70.000 bitcoin, che ricordo non valevano assolutamente nulla.

Nel forum Bitcointalk crea il topic "Pizza for bitcoin?" e scrive: "Pagherò 10.000 BTC per un paio di pizze...magari grandi. Grazie".
A quel punto un certo Jeremy Sturdivant, ingegnere californiano di 19 anni compra le pizze in dollari e in cambio ha ricevuto 10.000 bitcoin. Li rivende subito e parte per un viaggio con la fidanzata. All'epoca quei 10.000 BTC valevano circa 40 dollari.
Laszlo avendo lasciano il post aperto ha ricevuto altre 6 pizze, per un totale di 8 e una spesa di 40.000 bitcoin. Avete idea del valore odierno di quelle pizze? Circa 1 miliardo di dollari!
Indubbiamente la pizza più cara nella storia dell'umanità!
Il Pizza Day è stato di fatto un evento importantissimo, perché quel giorno Laszlo ha pensato di dare valore concreto ad una moneta virtuale. Con una valuta inesistente era possibile acquistare cibo vero.
Così facendo i bitcoin sono diventati reali!

Julian Assange
Alla fine dell'anno arriva il contributo involontario di Julian Assange, il fondatore nel 2006 di WikiLeaks.
Un hacker, un ribelle e battagliero personaggio tanto amato e tanto odiato (molti infatti lo vedono come un ingranaggio del Sistema), che ha sempre espresso la sua vena polemica e aggressiva sui temi della privacy e dei diritti individuali.
Ricercato e braccato dalla polizia di tutto il mondo, con i finanziamenti e le donazioni bloccate (Visa, Mastercard, Paypal, ecc.) decide di raccogliere fondi accettando i Bitcoin come pagamento decentralizzato. Non lo avesse mai fatto!

Satoshi non la prende bene e scrive su Bitcointalk (il primo grande forum dedicato alle criptovalute): "Faccio appello a WikiLeaks perché non provi a usare Bitcoin. Bitcoin è una piccola comunità embrionale in fase beta. Non otterrebbe più di qualche spicciolo, ma così facendo le attenzioni che attirerebbe potrebbero probabilmente distruggerci in questa fase".
I pionieri Bitcoin erano preoccupati che potesse provocare un indesiderato interesse governativo nella nuova valuta digitale, altri invece credevano che l'attenzione dei media lo avrebbe reso più popolare.
Comunque sia, WikiLeaks ha aperto alle donazioni in Bitcoin nel giugno del 2011.
Alla fine ha avuto pienamente ragione: "gli investimenti strategici di WikiLeaks nella valuta hanno registrato un ritorno di oltre l'8.000% in tre anni, aiutandoci a superare il blocco bancario extralegale degli Stati Uniti", ha affermato Assange.

Hal Finney è Satoshi Nakamoto?
Domenica 12 dicembre 2010 Satoshi Nakamoto pubblica un ultimo messaggio su Bitcointalk per poi svanire nel nulla per sempre.
La sua identità rimane un mistero assoluto, forse il mistero più grande visto che Nakamoto è la persona più ricca e più ricercata del pianeta. Se ovviamente era una persona in carne e ossa, e non come dicono in molti, un gruppo di persone. Ed è più facile questa ultima ipotesi anche se sempre più ricercatori vedono nel programmatore di videogiochi Hal Finney il vero Satoshi. Purtroppo Hal, ammalato di Sla, muore il 28 agosto 2014 all'età di 58 anni. O almeno così pare.
Dico questo perché dai registri della Alcor Life Extension Foundation con sede in Arizona, Hal Finney sarebbe il 128° paziente crioconservato nell'azoto liquido a -196°C.

La Alcor infatti lavora nel mondo della crioconservazione dei corpi a temperature bassissime, in attesa che la medicina progredisca a tal punto da poter curare il defunto dalla malattia che lo ha ucciso, per poi rianimarlo.
Nonostante siamo ai confini della fantascienza, il corpo inanimato di Hal si trova all'interno della Alcor. Ad infittire ulteriormente il mistero ci sono le costosissime spese per il criomantenimento pagate da anonimi donatori in Bitcoin!!!
Tutto questo ha potenziato le ipotesi che Hal Finney fosse il vero Satoshi Nakamoto!

Il 6 marzo 2014 la rivista Newsweek ha pubblicato il copertina il disegno di un volto incravattato nascosto da una maschera di ferro a forma di B annunciando al mondo di aver scoperto la vera identità di Satoshi, l'uomo più ricco e ricercato del mondo.

Copertina di Newsweek del 14 marzo 2014

Si tratta di un ingegnere californiano dal nome inquietante: Dorian Prentice S. Nakamoto! La giornalista Leah McGrath Goodman ne è certa: è lui il vero fondatore di Bitocoin. Dorian è nato in Giappone nel 1949 e poi si è trasferito a Temple City nella contea di Los Angeles.
Ma a prescindere da ciò, che sia o non sia lui, che sia esistito un Nakamoto o che sia un gruppo, il discorso non cambia di un millimetro.
Adesso vediamo cos'è e come funziona Bitcoin!

Bitcoin
Dal quel lontano 2009 sempre più persone comuni, estranee al mondo della crittografia, hanno compreso il funzionamento di Bitcoin. Protocollo che permette di trasferire digitalmente il valore economico tra due persone in qualsiasi parte del mondo, in pochi istanti, in totale sicurezza e soprattutto in anonimato e senza intermediari (banche, istituti, ecc.).
Il punto centrale è la differenza tra criptovaluta e moneta in senso proprio. Entrambe hanno un valore economico, ma una moneta è un qualcosa di cui abbiamo il possesso ma non la proprietà! Gli euro infatti non sono nostri ma della banca, e se dobbiamo mandare a qualcuno dei soldi si deve per forza di cose passare per un istituto tramite assegno, bonifico o altro.
Gli euro passano da me all'altro mediante un terzo.

In Bitcoin non esiste il possesso ma la proprietà dell'informazione che descrive quei Bitcoin.

Dove si trova questa informazione? Nella tecnologia pazzesca chiamata Blockchain.
Un registro pubblico decentralizzato consultabile da chiunque e al cui interno vengono registrate tutte le informazioni (proprietà, transazioni, ecc.) relative ai Bitcoin in tutto il mondo.
Una specie di foglio di calcolo, un database ma decentralizzato. Un libro mastro globale distribuito in migliaia di computer disseminati in giro per il mondo.
Chiunque può visionare la Blockchain in qualsiasi momento perché risiede nella Rete.

Ecco come funziona. Se voglio mandare dei Bitcoin a qualcuno il registro viene interrogato per verificare se ho effettivamente la proprietà della criptomoneta e se sono autorizzato ad inviarli.
Se il registro (la Blochchain) conferma e anche tutti gli utenti della rete collegati, la transazione avviene e la proprietà del Bitcoin passa all'altra persona. Questo passaggio viene registrato in un blocco e inserito nella catena di blocchi e lì rimarrà in eterno.
La geniale tecnologia Blockchain rende tracciabile e visibile ogni transazione. Quello che ovviamente non è visibile è l'utente, cioè l'intestatario dell'indirizzo.

La rete certifica crittograficamente le identità attraverso pseudonimi senza alcun riferimento al nome o ad altri dati personali. La Blockchain in pratica prende il posto degli intermediari, cioè delle banche, e così facendo regala libertà assoluta e anonimato.
E lo ripetiamo: ogni transazione rimarrà registrata nella catena di blocchi senza possibilità alcuna di essere cancellata, manipolata o altro.

Max Supply e Halving
Satoshi Nakamoto ha introdotto un limite sulla creazione della criptovaluta per contenere l’inflazione e rendere i Bitcoin scarsi e quindi preziosissimi.
La quantità massima che potrà essere emessa è limitata infatti a 21 milioni!
Questo numero si chiamato Max supply o disponibilità massima o Hard cup.
Se la disponibilità della criptomoneta fosse illimitata e i BTC estratti all’infinito ognuna di queste cripto non varrebbe più nulla.
Ad oggi sono stati emessi circa 19 milioni di Bitcoin e perciò ne mancano soltanto 2 milioni per raggiungere il limite. La distribuzione dei Bitcoin terminerà quindi intorno all'anno 2140!

Un altro meccanismo pensato dal genio di Nakamoto è l’Halving. Si tratta di una regola che progressivamente diminuisce le ricompense elargite ai miner (minatori), quelli che validano i blocchi (i computer collegati in rete), che si dimezzano circa ogni quattro anni.
Ogni quattro anni o più precisamente dopo che 210.000 blocchi sono stati estratti sulla blockchain.
Serve a ridurre ulteriormente le cripto in circolazione mantenendone la scarsità.
Dopo l’halving di aprile 2024 i minatori ottengono 3,125 BTC per ogni blocco che validano. Oggi tale processo di validazione di un blocco dura, in media, circa 10 minuti.
Questa cifra si dimezzerà a 1,625 Bitcoin nel marzo 2028 a causa sempre dell’halving.
Il valore dei Bitcoin, nonostante le fluttuazioni influenzate da una varietà di elementi (domanda e offerta, interesse del mercato, le opinioni degli investitori, situazioni geopolitiche, ecc.) potrà solo salire, proprio grazie alla sua scarsità programmata!

Avete idea delle ripercussioni di tale tecnologia, e non solo in ambito finanziario ed economico?
Praticamente qualsiasi cosa di valore può essere tracciata e scambiata in una rete Blockchain, riducendo i rischi e tagliando i costi.
Come disse Julian Assange: "Bitcoin è un'innovazione estremamente importante, ma non nel modo in cui la maggior parte delle persone pensa. La vera innovazione di Bitcoin è una prova verificabile a livello globale pubblicata in un determinato momento. La blockchain inchioda la storia, infrangendo il detto di Orwell 'chi controlla il presente controlla il passato e chi controlla il passato controlla il futuro'."

PS: Ricordo che la scarcerazione di Julian Assange è costata 8 Bitcoin! Il governo australiano ha organizzato il volo di ritorno ma non lo ha pagato. Un donatore ha coperto le spese pagando in Bitcoin il valore di quasi mezzo milione di dollari!

Per approfondire

"Luomo più ricco del mondo", Gian Luca Comandini, ed. Rizzoli

"Bitcoin e criptovalute: investire nella finanza decentralizzata. Guida essenziale per la DEFI, gli Nft, il Bitcoin e Altrecoin", Fabio Rumolo

Dal 5 maggio 2025 Skype non sarà più disponibile e Microsoft suggerisce agli utenti di passare a Microsoft Teams Free dove è possibile trasferire chat e contatti.
Per chi vuole stare fuori dal sistema ecco alcune soluzioni…

WIRE

Wire è una piattaforma Svizzera di messaggistica sicura e collaborazione aziendale sviluppata da Wire Swiss GmbH.
Il suo punto di forza è l'approccio alla privacy e alla sicurezza con un sistema di crittografia end-to-end su tutti i contenuti scambiati, inclusi i messaggi di testo, chiamate vocali, videochiamate e condivisione di file. A differenza di molte altre piattaforme di comunicazione Wire è Open Source e conforme alle normative europee sulla protezione dei dati come GDPR.
Disponibile su Linux, Android, Windows, macOS, iOS e attraverso una versione web può accompagnarvi su tutti i vostri dispositivi. Supporta chat individuali e di gruppo, oltre a tutte le funzioni citate, quindi è utile sia per l'uso personale sia per la collaborazione aziendale. Inoltre offre la possibilità di fare il self-hosting su server privati per un controllo totale sui dati, un opzione interessante per chi ha bisogno della massima riservatezza.
Può andare a sostituire sia Skype sia Slack, anche se meno ricco di quest'ultimo dal punto di vista degli strumenti avanzati di collaborazione e integrazione con altre piattaforme di lavoro.

KCHAT


Un'altra soluzione interessante è KChat, un servizio di messaggistica istantanea aziendale sviluppato dalla Svizzera Infomaniac.
È progettato per offrire una soluzione di comunicazione conforme alle normative europee sulla privacy con particolare attenzione alle protezioni dei dati e all’hosting esclusivamente in Svizzera. Si basa su Mattermost, un progetto Open Source per la comunicazione aziendale che offre funzionalità avanzate di chat, organizzazione in canali tematici e collaborazione tra team. Il codice sorgente della versione desktop è disponibile su GitHub.
Il programma inoltre ha l'interfaccia in italiano anche se per creare l'account dovrete gestire qualche frase in francese.

OLVID

Un'alternativa migliore di WhatsApp è Olvid, un'applicazione di messaggistica sviluppata in Francia e progettata per offrire la massima privacy e protezione dei dati.
A differenza di altre piattaforme come Signal e la stessa WhatsApp non utilizza server di autenticazione centralizzati né numeri di telefono per identificare gli utenti. Questo approccio garantisce che solo i partecipanti alle conversazioni possono conoscere l'identità reciproca eliminando qualsiasi possibilità di tracciamento da parte di terze parti.
La sua architettura si basa su un modello crittografico avanzato che garantisce l'integrità e la riservatezza delle comunicazioni senza bisogno di un'infrastruttura esterna per gestire le chiavi di sicurezza. Questo significa che non esistono metadati tracciabili e che nessun intermediario può accedere alle conversazioni. Olvid è conforme alle normative europee sulla privacy, come GDPR. E' disponibile su Android, iOS e come applicazione desktop per Linux, Windows e macOS.
Potete infine creare un account senza fornire alcuna informazione personale.

SKRED

Molto interessante anche Skread (nonostante il logo inquietante) sempre francese per Android e iOS. Non richiede un indirizzo email o numero di telefono per l'utilizzo e non necessita di abbonamenti, non richiede neppure una scheda SIM e non lascia tracce delle comunicazioni.
Utilizza la crittografia end-to-end e funziona su un modello peer-to-peer assicurando che solo i partecipanti alla conversazione possono accedere ai contenuti scambiati. L’interfaccia è progettata per facilitare lo scambio di messaggi, immagini, video, chiamate vocali e videochiamate. A differenza di Olvid, Skred è pensato per un anonimato totale senza alcun sistema di verifica dell'identità rendendolo particolarmente adatto per chi desidera una comunicazione privata senza lasciare alcuna traccia digitale.

Marcello Pamio - 4 maggio 2025

Era da un po' che volevo parlare di tempo e soprattutto di orologi.
Negli ultimi anni sono passato da un interesse equiparabile a zero ad una vera e propria attrazione verso gli orologi meccanici. Non saprei spiegarne i motivi, anche se spesso me lo sono chiesto.
Più questa ammirazione cresceva e più si alimentava una profonda repulsione per gli obbrobri digitali (come gli smartwatch), che reputo un insulto non solo all'intelligenza ma anche alla bellezza! Perfetti esempi che rappresentano il momento attuale, dove il falso e l'orrido la fanno da padrone.
L'orologio meccanico non è un semplice misuratempo ma un'opera d'arte ingegneristica senza-tempo. Potremmo definirlo il trionfo dell’energia cinetica e questo nonostante la tecnologia al loro interno sia ormai vecchia di centinaia di anni...

Sulla concezione del tempo gli esperti hanno consumato fiumi di inchiostro; è stato oggetto di riflessione da parte di filosofi e scienziati fin dalla notte dei tempi.
Flusso continuo, direbbe Eraclito (6-5 sec. a.C.), mentre per Kant (1724-1804) era la struttura fondamentale per la percezione del mondo. La fisica ovviamente ha detto la sua ed Einstein (1879-1955) ha disintegrato tutto con il concetto di spazio-tempo.
Morale, nessuno sa con esattezza cosa sia e forse non c'è proprio nulla da comprendere...

Quindi, nonostante sia una mera invenzione dell'uomo, la sua misurazione è sempre stata una esigenza!
Le prime civiltà avevano buoni motivi per scandire il tempo. Era importante calcolare la durata di qualcosa (come per esempio un viaggio), come pure sapere quando si fossero verificati eventi fondamentali per la sopravvivenza della specie: il momento giusto per la semina, per la raccolta, ecc.
Questo bisogno coincide con il passaggio epocale della rivoluzione agricola del neolitico (10.000 e 8.000 a.C.). Periodo questo in cui l’uomo è passato dalla caccia e la raccolta ad uno stile di vita basato sull'agricoltura e la sedentarietà. Per la prima volta era possibile accumulare cibo e risorse, per cui era di vitale importanza prevedere momenti di siccità e/o di fertilità della terra.
Ma all'epoca per unità di tempo più brevi del giorno non erano stati identificati ritmi naturali cui appoggiarsi.

Né greci, né romani, né cinesi suddivisero il giorno. La rivoluzione delle ore arrivò dal Medio Oriente. In Mesopotamia, durante il regno di Hammurabi nel 1800 a.C. i babilonesi suddivisero il giorno e la notte in 6 ore ciascuna, ma fu grazie agli egizi se il giorno venne definito in cicli di 24 ore (12 diurne e 12 notturne).
Fu così che oltre 5.000 anni fa gli egiziani adottarono il più antico modo per calcolare il tempo osservando l’ombra proiettata dal sole mediante l’uso delle meridiane, il cui disegno circolare ritorna ancora oggi negli orologi che abbiamo al polso.

Ma per rendersi indipendenti dalla luce solare sempre gli egiziani usarono l’orologio ad acqua: un recipiente munito di un forellino attraverso il quale il liquido fuoriusciva lentamente; il livello d’acqua rimanente, misurato per mezzo di tacche sulla parete interna del vaso, indicava il tempo trascorso.
Un miglioramento fu fatto nel 250 a.C. da Archimede (287-212 a.C.). Il grandissimo genio matematico siracusano collegò un galleggiante all’ingranaggio per far muovere un indicatore su ciò che oggi riconosceremmo come il classico quadrante di un orologio.
Dall'acqua siamo passati alla clessidra (dal greco klepsydra e cioè kleps “ruba”, ydra “acqua”) e infine al segnatempo a ruota.
Già nel XIII secolo grandi orologi erano a disposizione di tutti perché venivano sistemati nei campanili delle chiese per fornire le informazioni sullo scorrere del tempo.

La professione dell'orologiaio lentamente cominciava a prendere forma, ma fu solo nel XV secolo che vennero inventati il bilanciere e la molla a spirale che resero gli orologi molto più precisi e meno ingombranti del pendolo.

Christiaan Huygens

Christiaan Huygens (1629-1695) matematico, astronomo e fisico olandese (fra i protagonisti della rivoluzione scientifica e colui che brevettò l'orologio a pendolo) realizzò nel 1673 un esemplare con molla a spirale e bilanciere che si può considerare uno dei primi orologi portatili al mondo.
A nessuno però venne in mente di agganciare un bracciale per portarli al polso. Per lo più infatti venivano portati dall'uomo in un taschino del gilet, e al collo come un gioiello dalle donne.

Fu Maria Annunziata Carolina Bonaparte (1782-1839), detta Carolina Murat, Regina di Napoli e sorella di Napoleone, a commissionare nel 1810 all'inventore e orologiaio svizzero Abraham-Louis Breguet (1747-1823) fondatore nel 1775 della celebre manifattura Breguet, ancora oggi attiva, un orologio a ripetizione che fosse possibile portare al polso.

Abraham-Louis Breguet

Di questo orologio si è persa ogni traccia, per cui bisogna aspettare almeno mezzo secolo per avere il primo orologio ufficialmente da polso.
Il merito va ad Antoine Norbert Patek (1812-1877) fondatore con Jean Adrien Philippe nel 1851 di una delle manifatture orologiaie indipendenti di Ginevra più prestigiose al mondo: la famosissima Patek Philippe & Co.

Da sinistra Antoine Norbert Patek e Jean Adrien Philippe

Patek nel 1868 realizzò il primo orologio da polso per la Contessa Koscowicz d'Ungheria, da sempre affascinata dagli oggetti tecnicamente all'avanguardia e di raffinata bellezza.
Nonostante mi trovi anni luce dalla regalità, rimango anche io sempre affascinato da queste opere di un'arte sopraffine!
Ricordo infine che i segnatempo sono un investimento a lungo termine!
La domanda sale e l'offerta rallenta, ecco perché collezionare orologi diventa una forma sempre più diffusa di investimento, che va considerata sul medio e lungo periodo. Esattamente come l'oro rappresentano un bene rifugio.
In questo periodo c'è un rialzo per i modelli in acciaio, ma i classici, in metallo pregiato come l'oro, conservano sempre il loro valore.
Ma come per tutti i tipi di collezionismo servono gusto, conoscenza e passione, senza mirare al mero guadagno.
Ovviamente questo discorso vale per i brand più prestigiosi, per le marche più famose e importanti al mondo (Patek Philippe, Vacheron Constantin, Audemars Piguet, Breguet, Rolex, TAG-Heuer, Omega, Jaeger-LeCoultre, Cartier, Zenith, Hublot, Blancpain, Lange & Söhne, Panerai, Glashütte Original, IWC Schaffhausen).

Ecco alcuni modelli da sogno, montati a mano dai migliori orologiai e costituiti da centinaia di componenti meccaniche...


PATEK PHILIPPE

Grand Complications Celestial dedica il suo quadrante a una carta rotante dei corpi celesti. In qualsiasi momento si può ammirare l'esatta configurazione del cielo notturno nell'emisfero settentrionale, con il movimento apparente delle stelle, le fasi e l'orbita della Luna e il tempo di passaggio meridiano di Sirio.
Una ellisse incornicia la porzione di cielo visibile da Ginevra e da tutte le altre città situate alla stessa latitudine.
Cassa e lunetta in platino.

Grand Complications Celestial

Patek Philippe 5002P Sky Moon Tourbillon ha il quadrante opalino con goffratura incrociata Patek Philippe Calatrava, numeri romani in oro bianco, quattro quadranti secondari che indicano giorno, mese, anno bisestile ed età della luna, data retrograda in smalto rosso. Realizzato in vetro zaffiro con scala argentata di 24 ore e numeri arabi nel bordo interno per il tempo siderale, piano dell'emisfero settentrionale che ruota in senso antiorario sopra il quadrante.

Patek Philippe 5002P Sky Moon Tourbillon

VACHERON CONSTANTIN

Elegante interpretazione del calendario perpetuo, questo orologio in oro rosa 18K racchiude un movimento automatico ultra-piatto dello spessore di soli 4,05 millimetri, che indicherà l’ora esatta fino al 2100.

Vacheron Constantin Patrimony Perpetual Calendar

BREGUET

La sua complicazione consente di visualizzare la data esatta tenendo conto della lunghezza variabile dei mesi e del ciclo degli anni bisestili. Tale opera tecnica in oro bianco 18K è possibile in virtù della “memoria” meccanica di 4 anni, ossia 1461 giorni, del movimento. Eppure una complessità del genere non ha impedito a Breguet di realizzare anche un movimento tra i più sottili mai prodotti, caratterizzato dallo spessore di soli 4,5 mm. Le fasi lunari sono martellate a mano: il cielo scintilla grazie all’utilizzo di una laccatura blu satinata.

Breguet Classique Perpetual Calendar 7327. Costituito da 294 componenti meccanici!

IWC

Questo di IWC in oro 18K è il primo calendario perpetuo secolare e tiene conto automaticamente delle eccezioni del calendario gregoriano per gli anni bisestili (saltando tre anni bisestili in 400 anni). E' dotato di un’indicazione delle fasi lunari con una precisione matematica di 45 milioni di anni. Composto da 386 parti meccaniche!

IWC Portugieser Perpetual Calendar


L'OROLOGIO PIU' COMPLESSO AL MONDO

Ecco l'orologio più complesso mai realizzato da mano umana.

The Berkley Grand Complication prodotto da Vacheron Constantin, una delle più antiche manifatture di orologi al mondo, con sede a Ginevra.
Hanno impiegato qualcosa come 11 anni di sviluppo, di cui un intero anno dedicato solo al suo assemblaggio. Questo segnatempo è una pietra miliare nella storia dell’orologeria contemporanea!
Stiamo parlando del primo orologio al mondo a presentare un calendario perpetuo cinese, caratterizzato dal ciclo complesso e irregolare tipico del calendario lunisolare: il calibro di Manifattura utilizzato (3752) è stato programmato fino al 2200, compiendo un’impresa impossibile.
Questa opera è composta da 2.877 componenti meccanici diversi!


Non c'è nulla da aggiungere.

"La bellezza salverà il mondo"

Chiudo con questa frase di Fëdor Michajlovič Dostoevskij (1821-1881), tratta dal suo romanzo "L'idiota".
Questa frase è da interpretare come la promessa di salvezza tramite la bellezza, ma è anche un invito a cercarla in tutte le sue forme, sia quella più profonda e spirituale che nell'estetica materiale, come per esempio indossando al polso un segnatempo meccanico

L'Argentina si prepara a declassificare i file del governo sui fuggitivi nazisti che arrivarono nel paese alla fine della Seconda Guerra Mondiale, tra cui baffetto Adolfo.
Scusate ma qual è la notizia?
Chi ha il cervello connesso non si è mai bevuto la storiella…
Mentre le truppe sovietiche si facevano strada nel cuore di Berlino il 30 aprile 1945, Hitler e la neosposetta Eva Braun si uccisero nel führerbunker per evitare la cattura. 😂😂😂
Così dice la narrativa ufficiale.
La verità come sempre è un'altra cosa.
I gerarchi nazisti grazie alla complicità di Amerika e Vaticano vennero fatti uscire dalla Germania e portati oltre oceano.
Due le Operazioni congiunte: "Paperclip" e "Odessa".
L'Operazione Paperclip di stampo amerikano tra il 1945 e il 1959, avrebbe trasferito nei laboratori militari a stelle e strisce circa 1.500 scienziati nazisti.
L'Operazione Odessa (Organisation Der Ehemaligen SS-Angehörigen, Organizzazione degli ex-membri delle SS) realizzata dal Vaticano avrebbe messo in salvo numerosi nazisti in Sudamerica…
Lo so, rientro tra i bastardi revisionisti, ma non è colpa mia se la storia andrebbe riscritta tutta.

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Questo video pubblicato sul sito dell'ANSIA sembrava un servizio giornalistico e invece è la classica marchetta pubblicitaria vomitevole.
Un gruppo di chirurghi internazionali ha presentato il Consensus on Natural Breast Beauty, il Consenso sulla bellezza naturale del seno.
Già vedere un gruppo di chirurghi estetici che esaltano la bellezza del seno finto stride assai, ma sapete da chi sono stati supportati questi ricchissimi camici bianchi? Da POLYTECH, cioè dal produttore di seni in silicone. Una società da oltre 240.000 protesi all'anno! Direi un piccolissimo conflitto d'interessi!
Stiamo parlando di un mercato globale, quello delle protesi mammarie, che nel 2024 ha raggiunto i 2,78 miliardi di dollari all'anno (quasi 900 milioni negli States e 1,89 miliardi nel resto del mondo)!
Le previsioni della società? Le spiega ai microfoni dell'ANSIA proprio Karsten Hemmrich, CEO di POLYTECH Health Aesthetics: "lo sviluppo del mercato mondiale raddoppierà entro dieci anni, entro il 2034".
Quindi per il produttore di seni finti, il numero delle donne che ricorreranno alla chirurgia per impiantarsi un seno finto raddoppierà a breve!
Lo capite o no che a nessuno interessa risolvere il cancro? E' un business mostruoso per tutti, da Big Pharma ai medici collusi!

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Il demone alla presidenza della BCE, Christine Madeleine Odette Lallouette, coniugata Lagarde lo spaccia per progresso, ma l'euro digitale CENTRALIZZATO è il sogno del controllo finanziario globale.
Ogni pagamento verrà registrato e ogni acquisto monitorato, molto più di oggi. Certamente non esiste un sistema più dittatoriale di questo.
Il denaro è libertà: l'euro digitale è controllo assoluto.
Già oggi il denaro in banca non è nostro, ma possiamo sempre ritirarlo e usarlo. Domani con il digitale sarà la fine di ogni libertà!!!
L'unica strada si chiama decentralizzazione…

Notizia bomba. Il colosso planetario Blackrock assieme a Global Infrastructure Partners (Gip), la svizzera Terminal Investment Ltd (Til) e il gruppo Msc dell’armatore italiano Gianluigi Aponte, hanno fatto il colpo gobbo acquistando due dei maggiori porti del Canale di Panama da CK Hutchinson, società con sede a Hong Kong. Stiamo parlando dei porti di Balboa e Cristóbal.
L'accordo è oggettivamente una grandissima vittoria per Trump che riduce di molto l'influenza e il potere cinesi, rafforzando il controllo statunitense su una delle rotte marittime più strategiche al mondo.
Secondo Donaldo infatti il controllo del Canale - ceduto a Panama nel 2000 - sarebbe nelle mani della Cina attraverso la Hutchinson. Controllo multimiliardario!
Ora staremo a vedere cosa i mangia-involtini faranno…

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Secondo i dati ufficiali ogni anno circa 55.000 donne hanno una diagnosi poco piacevole di cancro al seno.
Tutto questo grazie agli screening, cioè grazie agli esami gratuiti il cui scopo è trovare il malato nel sano! E lo trovano sempre, per la gioia di Big Pharma.

Se un servizio è gratuito il prodotto siete voi. Ricordatelo sempre.

Le protesi impiantate alla mammella sono circa 30.000 all'anno. Stando al Tariffario in vigore la mastectomia radicale alla mammella costa 5.400 euro, mentre la ricostruzione con introduzione di protesi circa 3.800 euro.
Per cui ogni operazione al seno costa quasi 10.000 euro a persona, per un totale di 2 miliardi ogni anno!
Per non parlare delle terapie oncologiche. Il costo dei veleni è infatti circa 60.000 euro all'anno a paziente!

Abbiamo visto prima che il tumore viene diagnosticato a 55.000 donne ogni singolo anno, per cui Big Pharma incassa solo con le droghe qualcosa come 3,3 miliardi, che sommati ai 2 per gli interventi, fanno del cancro al seno un vero e proprio business miliardario!
Con questo non sto dicendo che una donna non deve fare esami o terapie. Ognuno deve essere libero di fare quello che vuole e di intraprendere il percorso terapeutico che desidera. Sottolineo solo l'importanza di stare attenti agli screening, in quanto non sono preventivi (ma diagnostici) e abbondano di "falsi positivi" (l'esame vede un tumore che però non c'è), e di "falsi negativi" (non vede il tumore che invece c'è).
Gli screening servono solo a trovare nuovi clienti per le industrie!

Infine va ricordato l'enorme problema della Sovradiagnosi: la maggior parte delle diagnosi oncologiche infatti sono semplici tumori in situ, cioè masse incistate che non crescono e che non danno alcun problema alla salute. Ma una volta scoperte con l'esame… Ciaoneeee…
La paura vi farà fare tutto quello che i camici bianchi (terza causa di morte nel mondo) vi diranno!
L'unico antidoto rimane sempre la conoscenza.

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Da gennaio l'ex direttore operativo di PayPal, l'ashkenazita David Sacks sarà lo zar della IA, Intelligenza Artificiale e delle criptovalute della White House.
Non tutti sanno che Sacks assieme a Peter Thiel e Elon Muskio fanno parte della cosiddetta mafia di PayPal. Avevano lanciato la startup di pagamenti e dopo la quotazione a Wall Street, l'hanno venduta per passare ad altri progetti, sempre nel segno della totale liberalizzazione delle nuove tecnologie. Nel loro vocabolario non esistono i termini "restrizioni" e "vincoli".
Ora che Sacks ha in mano le leve del comando a Washington farà esplodere il mondo delle criptovalute e della IA: "Due aree cruciali per il futuro della competitività americana" come ha detto lo stesso Donaldo!
Casualmente ieri Trump ha lanciato la sua criptovaluta ufficiale su rete Solana denominata TRUMP!
Ad un giorno dall'insediamento (se non lo tirano giù dalle spese in queste ore) la sua cripto ha superato i 15 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato e ora viaggia tra le prime quindici di maggior valore dopo 1 giorno dal suo lancio.
Come sempre, preparate il popcorn e lanciate il wallet…perché ne vedremo delle belle!

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Ho da un po' di anni la passione (ahimé) per gli orologi meccanici.
Nel tempo vi ho parlato di alcuni modelli come il Redentore Ultrablack di Venezianico, il PanoMaticLunar di Glashütte Original, il Dynawind Esercito di Wyler Vetta e l'orologio più complicato al mondo: The Berkley Grand Complication costruito dalla Vacheron Constantin.
Oggi voglio presentarvi l'ultima collezione della stupenda manifattura italiana Panerai che rende omaggio ai Navy Seals della Marina degli Stati Uniti d'America.
Il marchio ha annunciato per la prima volta una partnership con la forza militare d’élite nel settembre 2022, anche se si occupa degli orologi per la Marina degli Stati Uniti e della Marina italiana fin dagli anni Cinquanta.
Giovanni Panerai ha aperto il suo primo negozio sul Ponte alle Grazie a Firenze nel lontano 1860, ma non era il classico negozio di orologi con laboratorio, bensì la prima scuola di orologeria della città. La storia di Panerai parte proprio da qui.
La collaborazione con la Marina è iniziata agli albori del secolo scorso e non solo per i segnatempo. Per soddisfare infatti i requisiti militari della Regia Marina Italiana Guido Panerai sviluppa una polvere a base di radio per rendere i quadranti degli strumenti e dei mirini più luminosi. Così è nato il brevetto del Radiomir, una pasta di radio che diventerà un elemento chiave della produzione orologiaia. Sempre per soddisfare i parametri della Marina vengono testati diversi segnatempo per i sommozzatori del reparto acquatico ultra resistenti che saranno successivamente introdotti sul mercato civile nel 1998 con il nome di Luminor Submersible.
Panerai sposta l’attenzione oltre oceano collaborando con i Navy SEALs americani creando una serie di orologi che si distinguono per i cinturini mimetici marroni e per gli indici luminescenti color sabbia sul quadrante nero sfumato, un omaggio alle leggendarie forze speciali, il cui nome è inciso sulla parte inferiore di ogni quadrante.

La collezione Navy SEALs incarna la robusta forza e la precisione di una delle unità militari d'élite più famose del mondo.

PANERAI SUBMERSIBLE NAVY SEALS
Orologio meccanico a carica automatica costituito da 200 componenti, tra cui 31 rubini, con gli indici beige e il cinturino mimetico, insieme alle scritte Navy SEALs sia sul quadrante che sul fondello. Il cuore pulsante all’interno è il calibro automatico P.9010 con una riserva di carica di ben 3 giorni.

La cassa è importante da 47 mm di diametro in titanio satinato, mentre la lunetta girevole unidirezionale in senso antiorario con scala graduata è in Carbotech™, materiale super tecnologico, nero sfumato con indici e punti luminescenti.
Subacqueo fino alla pressione di 50 bar, cioè fino alla profondità di 500 metri!

Panerai ha sempre mantenuto fermo l'impegno nella creazione di orologi che incarnano ideali di sfida, coraggio, spirito di squadra e soprattutto resistenza.
Che si tratti di un subacqueo professionista, un avventuriero o un conoscitore di orologi high-tech realizzati magistralmente, orologi come questi sono definiti dalla passione di spingersi oltre i confini di ciò che è possibile…