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Tratto dal libro di Marcello Pamio: "Colesterolo: avete rotto i grassi"

La storia delle statine inizia quasi mezzo secolo fa nei laboratori della compagnia farmaceutica statunitense Merck & Co. Qui infatti partirono le ricerche sulla biosintesi del colesterolo.
Nel 1956 venne isolato l’acido mevalonico da un estratto di lievito di birra per opera del biochimico statunitense Karl August Folkers (1906 – 1997), Carl Hoffman ed altri della Merck.

La formazione dell’acido mevalonico è stata la tappa intermedia che ha portato alla prima statina della storia nel 1976: la mevastatina. Non era così potente, ma Big Pharma si stava avvicinando alla scoperta del secolo e il Nobel ha certamente spianato la strada.
Nel 1964 infatti i biochimici Konrad Bloch (1912 – 2000) e Feodor Felix Konrad Lynen (1911 – 1979) condivisero il Premio Nobel per la Medicina e Fisiologia “per le loro scoperte riguardanti il meccanismo e la regolazione del metabolismo del colesterolo e degli acidi grassi”.

Poi Akira Endo riuscì ad isolare il primo inibitore dell’enzima HMG-CoA reduttasi. Nel 1979 Carl Hoffman e colleghi isolarono la lovastatina dal fungo Aspergillus terreus. Mentre studiavano questa molecola quelli della “Merck & Co.” sono riusciti a sintetizzare un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi, più potente: la Simvastatina.
Da allora il mercato è stato inondato da decine di molecole attive che combattono il colesterolo.

Inutile dire che l’ipercolesterolemia e tutte le malattie cardiovascolari rappresentano un mercato da mille e una notte per le lobby del farmaco. Decine di miliardi di dollari ogni anno entrano nelle casse degli azionisti di Big Pharma. E nonostante tutti i farmaci messi a disposizione le persone sono sempre più ammalate e continuano a morire. Ma la cosa sulla quale nessuno riflette è che non si guarisce da nessuna patologia. Le droghe si devono prendere a vita.
Il motivo è molto semplice:

le statine sono i farmaci più prescritti al mondo, per cui chi ha interessi a risolverle? Ovviamente nessuno.

Un report della società di ricerca, analisi e consulenza GlobalData afferma che entro il 2023 il mercato globale dei farmaci contro il colesterolo arriverà a raddoppiare il suo valore, passando dai 15,4 miliardi di dollari del 2013 a quasi 38 miliardi. Solo negli USA il mercato vale 20 miliardi di dollari annui.

Una recentissima meta analisi di 21 studi randomizzati ha messo in luce una cosa interessante: l'uso di statine riduce il rischio di morte di 0,8%. Ora potete ridere!
Sì, avete letto benissimo: una percentuale che non fare alcuna differenza. Per cui uno dovrebbe rischiare il diabete, dolori articolari, perdita di forza e massa muscolare, disturbi cognitivi e molto altro, per ridurre il rischio di morte dello 0,8%?

Le statine presentano sempre problemi, ma questi si verificano tardi nel tempo, anche mesi dopo.
La loro funzione è quella di inibire la sintesi del colesterolo nel fegato, ma oltre a questo impediscono anche la sintesi di altre molecole essenziali come l’Ubiquinolo, noto come Coenzima-Q10. Si tratta di una sostanza importantissima utilizzata da tutte le cellule per produrre energia che funge da antiossidante e si trova nei mitocondri, le centrali energetiche cellulari.
Senza il Q10 non si produce energia e questo è particolarmente grave nelle cellule muscolari. Così potete spiegarvi i dolori muscolari che moltissime persone manifestano a causa dei farmaci.
Ricordo infine che il cuore è un muscolo, quindi la carenza del Q10 può essere nociva anche per questo organo, peggiorando le funzioni cardiache. Prendo il farmaco per il colesterolo e mi ritrovo un problema cardiaco, non male direi.

Ma non finisce qua. La statina inibisce anche il Dolicolo, centrale nella produzione di molte proteine utilissime per il corretto funzionamento delle cellule. Gli effetti del Dolicolo sono impossibili da prevedere, il che significa che possiamo aspettarci di tutto…
Pochi sanno che le statine riescono a penetrare la Barriera emato-encefalica del cervello andando a disturbare la sintesi del colesterolo al suo interno. Questo effetto collaterale è terribile e completamente ignorato dalla classe medica.

Così si spiegano le problematiche neurologiche che purtroppo non vengono menzionate nei bugiardini in quanto inferiori allo 0,5%.
Tenendo conto del numero esagerato delle prescrizioni, anche mezzo punto in percentuale indica che tali effetti interessano tantissime persone.
Mi riferisco a: perdita di memoria, amnesie, disturbi del sonno, cambiamenti comportamentali, attacchi collerici e/o depressivi, ecc.
Questi sintomi sono dovuti all’alterazione delle funzioni cerebrali: neurotossicità.

L’alternativa è il riso rosso fermentato? Assolutamente no, perché il riso rosso abbassa i valori del colesterolo nel sangue, esattamente come la statina.
Sebbene sia un integratore ha gli stessi potenziali effetti dei farmaci in quanto i meccanismi sono i medesimi.

Tratto dal libro "Colesterolo: avete rotto i grassi"

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Marcello Pamio - 8 settembre 2023

Volete la prova provata che l’Europa è gestita da satanisti che vogliono distruggere l’infanzia?
Leggetevi questo inquietante documento ufficiale. Il loro intento lo mettono nero su bianco.

Si intitola: “Standard per l’Educazione Sessuale in Europa” ed è stato redatto dall’ Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS e il Centro Federale per l’Educazione alla Salute, BzgA della Germania. L’edizione italiana è stata promossa e finanziata nientepopodimenoché dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica.

Naturalmente lo stanno facendo per i nostri cuccioli, “affinché possano vivere la sessualità e le relazioni di coppia in modo appagante e responsabile”.

Ma basta dare un’occhiata a chi c’è dietro per comprendere i veri scopi di questo progetto diabolico: International Planned Parenthood Federation; International Centre for Reproductive Health; Austrian Institute for Family Studies; European Society of Contraception and Reproductive Health; Family Health International, Family Planning Association; German Foundation for World Population; Kaiser Family Foundation; Population Council; United Nations Population Fund…

Tutte associazioni e/o gruppi che operano da decenni per la riduzione della popolazione! La chiamano in maniera simpatica: “pianificazione familiare”, quando in realtà è depopolazione!
Volete degli esempi? Il Population Council è stato fondato nel 1952 da John Davidson Rockefeller III assieme all’ashkenazita Lewis L. Strauss (segretario del presidente Hoover). Si rivelò presto uno dei più poderosi centri propulsivi delle campagne di birth control (controllo delle nascite), per gli aborti e la diffusione dei contraccettivi.

Vogliamo parlare anche della tristemente nota Planned Parenthood?

Nelle loro cliniche viene ammazzato un bambino ogni 96 secondi.

Solo in America da 1973 al 2015 hanno sterminato 60 milioni di neonati! I ricavi ovviamente sono enormi, grazie alla vendita di organi e feti alle lobbies del farmaco. Pensate che nel 2014 hanno superato 1,3 miliardi di dollari di fatturato. Questo è quello che sappiamo, ma i guadagni saranno molto maggiori…
Qualche nome collegato a Planned Parenthood? Kamala Harris, Bill Gates, Hillary Clinton, George Soros, Fondazione Rockefeller...

Detto questo, solo un coglione plurisierato può fidarsi di realtà criminose come queste. Ma si sa, i subumani si fidano della Scienzah…
Volete leggerli o no questi Standard per l’educazione sessuale che insegneranno ai vostri figli? Siete pronti?

Da 0 a 4 anni devono "scoprire il proprio corpo e i propri genitali".
Come anche capire che ci sono "diversi tipi di amore". E' proprio così!

Continuiamo con "il diritto di esplorare le identità di genere".
Quindi i bambini sotto i 4 anni devono sapere che non esiste solo femmina, rappresentata da mamma, e il maschio rappresentato da papà.
Ma ci sono anche i neutri, i binari e tutto il delirio inventato dalle lobbies LGBTQ+.

Giustamente i bambini a 6 anni devono iniziare a scoprire il proprio corpo, e cosa c'è di più bello della masturbazione? No, ditemelo?
"Gioia e piacere nel toccare il proprio corpo (masturbazione, auto-stimolazione)".
Io comunque me lo vedo un bambino di 6 anni che si fa le pippe guardando Jessica Rabbit. Giuro!

A 9 anni secondo i grandi esperti sessuologi il bambino ha "la prima esperienza sessuale". Mi stupisco che non l'abbia avuta prima questa esperienza orgasmica.

A 12 anni invece devono conoscere "l'impatto della maternità e della paternità. La pianificazione famigliare e contraccezione".
E' l'età giusta infatti per imparare ad infilarsi un bel preservativo al gusto di coca-cola, oppure una spirale!

Dopo i 15 anni invece devono conoscere i "cambiamenti nella fertilità", l'importanza della maternità surrogata e della riproduzione in provetta!

Conclusione
Cosa dire in conclusione? Personalmente non ho parole per descrivere cosa i satanisti al comando stanno facendo ai nostri cuccioli.
Attenzione non è a caso: è tutto scientificamente millimetrico.
Distruggere la gioventù oggi serve a programmare e creare i prossimi schiavi. Adulti corrotti, manipolabili e soprattutto frustrati e insoddisfatti della vita. La nuova subumanità ancora più schiavizzata della nostra!
Ma ricordate che possiamo (e dobbiamo) bloccare questo scempio anti-umano!

Odiano l'uomo e la Vita!

Ci siamo. Finalmente è uscito il mio ultimo libro sul Colesterolo. Roba col pelo ovviamente!
Per farlo ho dovuto girarmi come un calzino rispetto alle mie conoscenze. Ma siamo qua per evolvere o sbaglio? Quindi è importante andare oltre ai propri condizionamenti e alle proprie credenze.
Ringrazio Claudio Trupiano e Giorgio Beltrammi per aver scritto le prefazioni al libro.
Di cosa parlo? Vi metto l'indice che parla da solo…
Storia del colesterolo
Sindrome Metabolica
Statine
Danni al cervello
Il senso biologico del colesterolo
Le 5 Leggi biologiche
Infiammazioni
Chetodieta
Digiuno intermittente
I migliori grassi in cucina…

Si può ordinare on-line nei siti:

Macrolibrarsi https://www.macrolibrarsi.it/libri/__colesterolo-avete-rotto-i-grassi-libro.php

Il Giardino dei Libri https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__colesterolo-marcello-pamio-libro.php.

Marcello Pamio - 5 settembre 2023

Volete fare una colazione diversa dal solito, evitando i deleteri carboidrati e partendo invece con i grassi? Se la risposta è sì allora questa soluzione farà al caso vostro.
Personalmente da quando la faccio non ricordo più cosa significhi il calo glicemico a metà mattina!
Si chiama Bulletproof coffee, letteralmente "caffé antiproiettile”, per via delle sue caratteristiche incredibili di cremosità, bontà, potenza ed energia.
Poco importa se sia stato ideato o meno da Dave Asprey, presidente dell’Istituto di sanità della Silicon Valley.

La leggenda narra che Dave durante un viaggio in Tibet abbia provato il tè con burro di yak. Una volta tornato a casa volle creare la versione occidentalizzata.

Si tratta di una bevanda a base di caffè espresso frullato con un cucchiaino di burro. A me però Dave fa una pippa, perché le modifiche che ho apportato lo rendono spaziale.
Nel frullatore ad immersione metto il tuorlo di un uovo fresco rigorosamente bio (qualcuno lo mette tutto: albume compreso), un caffè espresso, un cucchiaino di burro ghee (il burro chiarificato), tre cucchiaini di olio di cocco e un cucchiaino di eritritolo/stevia, anche se lo zucchero è facoltativo perché è buono anche senza (l'alternativa potrebbe essere 1/2 cucchiaino di liquirizia in polvere). A seguire 1/2 cucchiaino di cannella in polvere e 1 cucchiaino del mix di spezie del famoso Golden Milk (curcuma, pepe e zenzero). Frullo tutto fino ad una consistenza cremosa.

L'uovo non si sente (lo giuro sui capelli di Bassetti) e il gusto è meravigliosamente dolce, speziato e leggermente piccante.
Con il Bulletproof sarete appagati, ma anche sazi ed energici fino a pranzo. Provare per credere.

Personalmente non ci volevo credere, anche perché ero abituato alla colazione dolce a base di carboidrati (fette biscottate, muesli, porridge, ecc.).
Ma quella brutta sensazione di vuoto che avevo dopo circa due ore (il tempo impiegato dall'insulina per abbattere la glicemia) dal pasto non mi appartiene più!

Ingredienti:

  • 1 caffé
  • 1 tuorlo d'uovo bio (oppure un uovo intero)
  • 1 cucchiaino di burro ghee
  • 3 cucchiaini di olio di cocco bio
  • 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 cucchiaino di spezie Golden Milk (curcuma, pepe e zenzero)
  • 1 cucchiaino di eritritolo/stevia (oppure 1/2 cucchiaino di liquirizia pura in polvere)

Procedimento

Frullare tutti gli ingredienti e bere
Se troppo denso perché l'uovo è piccolo, aggiungere un po' di acqua oppure latte

Disinformazione.it

Al centro della storia un personaggio femminile interpretato magistralmente dalla bravissima Valentina Lodovini, che personalmente adoro...
Giulia è la classica donna che vive in funzione degli altri. Subisce continue vessazioni da parte di tutti: dai colleghi che non riconoscono le sue competenze, alla sorella che pensa solo al gatto, al compagno di vita, un pittore fallito parassita, che la sfrutta. Per non parlare del peso che lievita ogni volta che si mette sulla bilancia...

Va tutto storto, ma la vita deve andare avanti, esattamente come le frustrazioni che l'accompagnano giornalmente.
Dopo anni di questa non-vita camuffata da falsi sorrisi di circostanza e da una pressoché totale disponibilità, Giulia non ne può più. E’ sempre più stanca di fare lo zerbino, lo stress le impedisce di dormire per cui è sull'orlo dell'esaurimento. La notte sta sul divano a sfondarsi di gelato al pistacchio.

Il destino di Giulia cambia dopo il fortuito incontro con un counselor in stile santone, interpretato dal bravo Neri Marcorè, che l'aiuta a liberasi da tutta quella energia negativa che reprimeva dentro di sé.
Detto in parole povere: sbrocca!

Questa è la parte più bella e divertente del film.
Dalle ceneri rinasce la nuova Giulia, una donna libera che senza peli sulla lingua e senza mezze misure dice ad ognuno quel che pensa, in pratica lascia fluire tutto quel che ha tenuto dentro e castrato in anni di repressione. Il risultato come potete immaginare è una bomba atomica. Alla gente infatti non fa molto piacere sentirsi dire tutto quello che si pensa di loro!
Non dico altro per non spoilerare.

Il film è simpatico perché tra una risata e l’altra mostra la molla che ha fatto scattare in Giulia il desiderio di dare una svolta alla propria vita.
Ma prima di farlo ha dovuto passare frustrazioni di ogni tipo, rischiando di fatto la malattia. Lo so cambiare, non è facile per via di tutti i condizionamenti, i sensi di colpa e le pippe mentali. Serve coraggio infatti essere se stessi in una società dove tutto è finto, dove il bon-ton deve mantenersi all’interno di cliché prestabiliti e politicamente corretti.
Ma se non lo fai paghi pegno: la malattia è dietro l'angolo.

Il regista Guido Chiesa affronta il pesante esaurimento al quale tutti noi siamo sottoposti nel quotidiano, sottolineando anche come sia più facile auto limitarsi nel dire le cose che pensiamo e proviamo per paura delle reazioni altrui, piuttosto che esternare il vissuto!
Cambio tutto insegna che non è mai troppo tardi per reimpossessarsi della propria vita! Non sto parlando di un capolavoro, ma è un film che merita assolutamente di essere visto!

Il 28 ottobre 2020 il ministro dallo sguardo vigile Speranza, sospese l'entrata in vigore del DM 1° ottobre 2020 sull'aggiornamento della Tabella contenente l'indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope. In particolare sull'inserimento dei medicinali delle composizioni di cannabidiolo (CBD) estratto dalla Cannabis.

In pratica volevano far diventare "medicinale" il CBD, un cannabinoide estratto dalla cannabis, che a differenza del THC non provoca alterazioni psichiche, ma al contrario può aiutare l'organismo con numerosissimi effetti benefici. Ed è proprio questo il problema: funziona alla grande.

Il 7 agosto 2023 il medico Orazio Schillaci, attuale ministro della salute, revoca la sospensione del 28 ottobre. Decreto pubblicato in gazzetta il 21 agosto 2023.
Quindi se non succederà nulla entro il 22 SETTEMBRE 2023, da questa data in poi l'olio di CBD non potrà più rientrare nella libera vendita, a meno che non sia preparato con CBD sintetico (che guarda caso non viene citato nella norma).
Non male direi come regalo di Schillaci alla potente lobbies del farmaco!

Ma tutto questo va in contrasto con la pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del novembre 2020, in cui si è sancito che i prodotti a base di CBD non devono essere considerati come stupefacenti.
C'è poi la sentenza nella Causa C-663/18 (Comunicato Stampa 141/2020) della Corte di Giustizia dell'Unione europea che ricorda come "uno Stato membro non può vietare la commercializzazione del cannabidiolo legalmente prodotto in un altro stato membro, qualora sia estratto dalla pianta Cannabis sativa nella sua interessa e non soltanto dalle sue fibre e dai suoi semi". Quindi, come la mettiamo? Fatta la legge, trovato l'inganno?
Basterà far figurare la produzione in un altro paese europeo e il gioco è fatto? Resta comunque un decreto vergognoso che mette i bastoni tra le foglie di una pianta importantissima e miracolosa.
Tutto quello che funziona viene sistematicamente boicottato dal regime.
Giù le mani dalla Maria!

Marcello Pamio - 1 settembre 2023
"Il sangue è un succo molto peculiare", diceva Johann Wolfgang von Goethe nel Faust…
Eh già…un liquido molto peculiare, soprattutto per i vampiri delle lobbies farmaceutiche!
Mi dispiace dirvelo, ma il sangue è un business spaventoso.
Il sangue delle sacche - quelle donate amorevolmente dalle persone - in minima parte viene usato per scopi nobili: la maggior parte viene venduto al miglior offerente.
Ora finalmente è uscito un documentario su questo argomento. Una inchiesta tedesca mandata in onda dal canale franco-tedesco Arte dal titolo “Le business du sang“.
Il video spiega come in Svizzera il sangue donato alla Croce Rossa (monopolista della raccolta) viene venduto a imprese private. Come detto, solo una piccola parte del sangue finisce a veri malati bisognosi, il resto (oltre l’80%) va nei laboratori di Big Pharma, che usa il plasma per estrarre proteine e chissà cos'altro. Lo scopo ovviamente è nobile: sfornare droghe legali, cioè farmaci costosissimi per alleviare ai subumani le pene (create da loro stessi).

Attualmente a livello mondiale solo quattro multinazionali (Octapharma, Baxter, CSL Behring e Grifols) si spartiscono la torta.
Secondo Forbes l’amministratore delegato di Octapharma, Wolfgang Marguerre, vanta un patrimonio di 6 miliardi di dollari.
Ma non è tutto, la cosa ancora più schifosa è sono riusciti a creare un nuovo mercato. Il sangue infatti arriva da disperati pagati 60 dollari per DUE litri di sangue. Avete capito? Gente messa male, spesso sono drogati o alcolisti che arrotondano facendosi svenare. Così per pochi spicci si fanno togliere il sangue, scusate volevo dire il "succo peculiare"!
Trenta dollari a litro. Tanto vale la Vita Umana?

Stavo proprio leggendo in questi giorni il suo libro “L’arte dell’invisibilità”, quando mi sono imbattuto nella notizia che Kevin Mitnick, considerato da tutti l’hacker più ricercato del mondo, è morto a 59 anni!
Universalmente conosciuto con il soprannome di "Condor" per via di una serie di crimini informatici e furti di dati commessi tra gli anni Ottanta e Novanta.

La più grande minaccia per la sicurezza di un’azienda o un’organizzazione, era solito dire, non è un virus informatico, ma l’uomo: “L’anello debole sono le persone”!

Kevin è stato una delle persone più ricercate negli Stati Uniti, ma ad abbatterlo è stato un cancro al pancreas (non sappiamo se incentivato o meno dai diserbanti genici).

Il ‘re degli hacker’ ha manomesso reti informatiche aziendali e governative, sottratto migliaia file di dati, compresi segreti industriali e numeri di carte di credito che ha sempre affermato di non aver mai utilizzato.
E’ riuscito a bucare i sistemi informatici della potente compagnia telefonica Pacific Bell, di Motorola, Nokia, Nec, Apple e moltissimi altri.

Quando entrò in gioco l’Fbi, la sua cambia drasticamente, trasformandolo in un fuggitivo. Passerà parecchio tempo a Denver con il nome inventato di Eric Weisz (il vero nome dell’illusionista Harry Houdini). Qui si iscriverà in palestra per cambiare fisico, modificherà la sua camminata e cercherà di restarsene per conto suo per evitare di essere riconosciuto in un periodo durante il quale le televisioni mostrano spesso il suo volto.

Nel 1994, quando ha 31 anni ed è in fuga, Mitnick commette un errore fatale. Nel giorno di Natale entra nel computer del ricercatore Tsutomu Shimomura, esperto di sicurezza informatica impiegato nel San Diego Supercomputer Centre. Il giapponese non la prende bene e si mette all’opera per capire chi è il responsabile dell’incursione, scoprendo che il modem da cui tutto è partito è collegato a una rete telefonica vicina a Raleigh, North Carolina, dove nel frattempo Mitnick si è trasferito.

Alle 2 del mattino del 16 febbraio 1995 l’Fbi sfonda la porta di casa e lo arresta con l’accusa di uso illegale del telefono e di frode informatica.
Ma nel corso del processo l’accusa riesce a convincere il giudice che Mitnick sarebbe stato in grado di intrufolarsi nei più critici sistemi di sicurezza nazionale e sferrare un attacco nucleare. Accusa a dir poco ridicola, ma eravamo agli albori della cybersicurezza, per cui il giudice si convince dell’estrema pericolosità di Mitnick e lo condanna a cinque anni di carcere di cui uno in isolamento.

Contro la sentenza si levò la protesta di un movimento mondiale con lo slogan "Free Kevin".

Cosa ha spinto Mitnick a rischiare così tanto? “Le motivazioni sono sempre state opache”, si legge sul New York Times. “Si è recentemente scoperto che aveva accumulato migliaia di numeri di carte di credito, inclusi quelli di alcuni ben noti milionari della Silicon Valley. Eppure non c’è al momento alcuna prova che Mitnick abbia usato questi numeri. Inoltre, ignorando la possibilità di guadagni economici derivanti dalle informazioni sottratte, Mitnick è sempre sembrato più che altro interessato a dimostrare che le sue capacità tecniche erano superiori degli esperti incaricati di garantire la sicurezza dei sistemi informatici”.

Scontata la pena, Kevin Mitnick aveva cambiato vita, sfruttando le sue abilità per lavorare come consulente informatico, fondando la società di cybersicurezza Mitnick Security.

A Mitnick nel 2000 gli hanno dedicato perfino un film: Takedown

R.I.P.

Marcello Pamio - 31 agosto 2023
Nel 2015 i ricercatori in Sicurezza Informatica, Ken Munro e David Lodge vollero scoprire se i televisori Samsung ad attivazione vocale ascoltassero le conversazioni nella stanza anche quando il dispositivo non era in uso.
Se da un lato scoprirono che la tv digitale in realtà resta inattiva quando è spenta, si resero conto che registrano invece tutto ciò che viene detto una volta in funzione.
I dati registrati non sono crittografati, per cui se si riesce ad accedere alla rete domestica è possibile origliare qualunque conversazione in casa.
Ma il problema è anche un altro: Samsung trasmette quei dati non solo a se stessa, ma anche a un'altra società chiamata Nuance, una società di software di riconoscimento vocale.
Per disabilitare questa funzione, basta andare nel menu “impostazioni”, selezionare “funzioni Smart” e negare il “riconoscimento vocale”.
I flussi di dati non crittografati però non sono un esclusiva di Samsung. Durante un test delle smart TV LG, un ricercatore scoprì che i dati vengono inviati alla stessa LG tramite internet ogni volta che lo spettatore cambia canale!
Quindi tutte le informazioni sulla visione vengono spedite via internet.
Questo è quello che fa una tv digitale, riuscite ad immaginare cosa fa lo smartphone?
La comunità è divisa in dure, da una parte chi è convinto che bisogna togliere la batteria del cellulare per essere sicuri che non stia ascoltando, dall’altra che invece è convinto che basti spegnerlo.
In realtà basterebbe infiltrare un semplice malware in uno smartphone, per cui il dispositivo non si spegne mai del tutto e potrebbe quindi registrare ogni conversazione.
E’ oggettivo che alcuni telefoni si risvegliano quando pronunciamo una frase magica, proprio come i televisori ad attivazione vocale. Questo implica che siano sempre in ascolto. In attesa della frase. Implica anche, che ciò che diciamo è in qualche modo registrato e trasmesso.
Qualcuno azzarda l’ipotesi che la NSA abbia inserito chip nei nostri telefoni capaci di fornire alimentazione e consentire il tracciamento anche quando il telefono è fisicamente spento e anche se la batteria viene estratta.
Indipendentemente dal fatto che il telefono sia in grado di ascoltare o meno, il browser installato lo è di certo.
Intorno al 2013 Google avviò il cosiddetto hotwording, una funzione che permette di dare un semplice comando che in Chrome attiva la modalità di ascolto. Molti altri seguirono l’esempio, come Siri di Apple, Cortana di Microsoft e Alexa di Amazon.
Quindi il tuo telefono, il tuo PC e quel dispositivo autonomo sul tavolino da caffè contengono tutti i servizi back-end, sul cloud, progettati per rispondere a comandi vocali.
Questo significa che ti ascoltano.
Per il pc esistono dei modi poco tecnologici per mitigare queste inquietanti funzioni di intercettazione. Per la webcam basta metterci sopra un pezzo di nastro adesivo, per il microfono una delle migliori difese è quella di inserire una finta spina nella presa. Per farlo prendi un vecchio paio di cuffie o auricolari rotti e taglia semplicemente il cavo vicino al jack del microfono. Ora collega quel mozzicone alla presa e il tuo computer penserà che c'è il microfono, anche se non c'è…

Le sfere metalliche lucide si sono materializzate in varie città del mondo!
No, non si tratta di alieni venuti da altri mondi, e neppure delle palle sempre più gonfie delle persone per la commedia che che ci stanno facendo vedere. Sono dei dispositivi rivoluzionari che "inaugurano una nuova era di umanità globale e stabilità finanziaria". Così dicono gli ideatori.
Per i detrattori, invece, come lo scrivente, sono strumenti distopici agghiaccianti.

Worldcoin è la Rete globale per le Identità Digitali planetarie, nata dalla fusione tra Intelligenza Artificiale, controllo sociale e criptomonete. L’ideatore è Sam Altman, l’ashkenazita fondatore di OpenAI (ChatGPT). Guarda caso, sempre lui...

Sam Altman

Le sfere servono a scansionare gli occhi delle persone in cambio di un ID digitale e di una criptovaluta. Una valanga di decerebrati (parlano di 2 milioni) sono stati in colonna per ore pur di farsi scansionare l’iride e ricevere una manciatina di criptomonete. Infatti per l’occasione Worldcoin ha creato il proprio token crittografico, chiamato WLD, offrendo 25 unità (circa 60 dollari) a chiunque si faccia scansionare gli occhi da una sfera.

Colonna di persone in Kenya per farsi dare i soldini...

Ma vi rendete conto del livello? Vendere l'anima per 60 dollari!
D'altronde siamo abituati: vi ricordate un paio di anni fa? Qualcuno ha venduto il proprio corpo ai diserbanti genici per una birra o un gelato.

Scansionamento dell'iride

Ma qual è l'obiettivo di Worldcoin? Secondo Altman sarebbe la soluzione finale per distinguere definitivamente gli umani dalla IA.
Ma per dimostrare di essere umani veri, Worldcoin necessita delle vostre iridi che sono uniche, per poi rilasciare la famosa Identità Digitale Mondiale chiamata World ID. Con questo ID le persone potranno usarlo per il riconoscimento e accedere ai vari siti e/o app con sicurezza assoluta. Bellissimo, vero? Straordinario direi, peccato che gli scopi occulti sono a dir poco aberranti. Stanno spingendo la digitalizzazione di tutti gli aspetti della Vita, perché così avranno il controllo assoluto dell’uomo. E l'ID è parte cruciale.

Con l'ID avranno il controllo assoluto della Vita

Immaginate una qualsiasi situazione che necessiti del riconoscimento: dai pagamenti, alle visite, alle vaccinazioni, ecc. Ecco, in tutti questi casi l'Identità Digitale sarà fondamentale. L'ID associata alla transizione della moneta fiat (contanti) verso quella digitale, sarà la tomba delle libertà.
Se non ci svegliamo dal coma e quanto prima, conosceremo di persona la dittatura più spietata e distopica che sia mai stata pensata!

Marcello Pamio - 20 agosto 2023

Perché compriamo una cosa invece di un'altra? Siamo realmente noi che l'acquistiamo? Chi o cosa influenza veramente le nostre scelte?
Le industrie spendono ogni anno svariati miliardi di dollari affinché i loro prodotti compaiano negli spettacoli televisivi, video musicali e film. Se lo fanno è perché il tornaconto è enorme!
Questa tecnica molto persuasiva di neuromarketing si chiama "Product placement" ("Posizionamento di prodotto").

In ogni film o trasmissione tv vengono inseriti prodotti a pagamento. Almeno il 75% di tutte le trasmissioni in prima serata presentano prodotti che sono stati pagati dalle lobbies. Addirittura alcune trasmissioni vengono appositamente create attorno a specifici brand. Ovviamente il subumano medio non si accorgerà di nulla…
Non ci credete? Ecco un esempio per tutti molto illuminante.
Verso l'inizio degli anni Ottanta, la Ray-Ban, società produttrice di occhiali da sole con sede in America, faticava a sopravvivere: le sue vendite rimanevano drammaticamente basse.
Finché un giorno l'azienda non firma un contratto con Paul Brickman regista di Risky Business, film del 1983, e Tom Cruise dà tutta una nuova immagine a quelle lenti di sapore un po' retrò.
Il film fu un grande successo e le vendite della Ray-Ban aumentarono di oltre il 50%.
Sempre Tom Cruise, tre anni dopo, in Top Gun saliva nel suo caccia con giubbotto di pelle dell'Air Forze e occhiali da aviatore Ray-Ban: il produttore di occhiali da sole poté registrare un altro incremento del 40% dei suoi profitti.
Il successo della Ray-Ban nel "product placement" si è ripetuto 20 anni dopo. Nei sei mesi successivi all'uscita di Men In Black 2 in cui Will Smith indossava quegli occhiali, a quel punto estremamente retrò, le vendite della società triplicarono!
E questo è quello che noi comuni mortali sappiamo, figuriamoci tutto il resto…

Tratto dal libro: "Neuromarketing: attività cerebrale e comportamento d'acquisto", Martin Lindstrom

Marcello Pamio - 20 agosto 2023

Prosegue la transizione dalla moneta contante a quella digitale.
Si tratta di un passaggio molto lento - così la mandria non se ne accorge - ma inesorabile…
Si sta infatti registrando la chiusura dei bancomat dalle città italiane. Il processo di rimozione non è recente e le statistiche ufficiali lo evidenziano.
Il numero è calato del 12% dal 2012 al 2022.
Quindi il progetto di far sparire i soldi cartacei non è certo nato ieri.

Ancor più seria è la riduzione degli sportelli bancari: diminuiti del 36%.
Nel 2010 c'erano 34.036 sportelli ora sono 24.321 in Italia (dati forniti da Banca d’Italia.)
Tutto ormai viene essere effettuato via app e smartphone.
Tutto il Sistema spinge verso la digitalizzazione della moneta: tassello cruciale della dittatura per il controllo assoluto. Quando infatti tutto sarà digitalizzato, la vostra vita - che già vale una cicca - varrà ancora meno e dipenderà da una tastiera di un pc.

Ma tranquilli beoti, va tutto benissimo: continuate pure a pagare il caffè con la carta di credito, perché fa figo!!!

Visto su https://quifinanza.it/economia/economia-italiana/addio-contante-bancomat-spariti/741084/