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L'Iran è al primo posto nella lista degli "stati canaglia". Così almeno ci dicono.
Dagli anni 2000 ha iniziato ad incamerare euro al posto di dollari e questo ha dato molto fastidio all’economia USA, per non parlare della fornitura di gas naturale per 100 miliardi di dollari alla Cina che si è accaparrata una parte della propria sicurezza energetica.
Il piccolo Stato terrorista di Israele odia da sempre l'ex Persia, in quanto nemico acerrimo con le bombe nucleari. Cosi almeno ci dicono.

Lo voleva Ariel Sharon e lo vuole Netanyahu, ma agli inizi del 2000 il cane da guardia amerikano era sfiatato dall’occupazione dell’Iraq. Poi c'è stato l'auto-attentato dell'11 settembre 2001 per cui il problema Iran si è spostato nel tempo...
Ma è proprio come ce la raccontano? O c'è dell'altro?

Nascita del regime teocratico
Prima del 1979, il regime monarchico persiano era il principale alleato degli Stati Uniti.
C’era sempre stato un filo diretto fra Washington e Teheran, soprattutto fra il Pentagono e l’esercito persiano: mezzo milione di uomini, armati, equipaggiati e addestrati dagli Stati Uniti!
Non a caso negli anni Settanta gli States avevano venduto un grande quantitativo di armi alla Repubblica Iraniana di Mohammad Reza Pahlavi. Poi questo rapporto commerciale si incrinò nel 1979, quando degli studenti presero d’assalto l’ambasciata americana a Teheran facendo ostaggi 52 americani: Carter decise allora di imporre un embargo di armi.
Nel frattempo in Nicaragua si stava svolgendo una guerriglia fra il governo legittimo e i militanti del Contra.

Il presidente Reagan, succeduto a Carter, decise di vendere armi agli iraniani attraverso la mediazione di Israele, in cambio del rilascio di alcuni prigionieri. I soldi avrebbero sostenuto i contras nicaraguensi, in piena violazione del divieto del Congresso statunitense.
Quindi armi in cambio di soldi!
Ecco il piano: Israele avrebbe fornito le armi alle forze iraniane con la giustificazione che queste sarebbero state gestite da una fazione moderata all’interno del regime dell’Ayatollah Khomeini, la quale si diceva fosse interessata a un riavvicinamento con l'Amerika.

Israele aveva interessi nel mantenere Iran e Iraq in contrasto fra loro. Classica strategia nasonica: "finanziare entrambe le fazioni, accendere la miccia, stare a guardare la distruzione e poi guadagnare nella ricostruzione".

Il 27 gennaio 1979 avvenne la rivoluzione contro lo shah Mohammad Reza Pahlavi, al potere dal 1941. L’esercito restava fedele alla monarchia ma la folla in piazza era sempre più numerosa e a favore di Khomeini, il quale il 1° febbraio fece il suo ritorno trionfale in Iran dopo quindici anni di esilio.
Il 30 e 31 marzo un referendum popolare sancì la nascita della Repubblica islamica dell’Iran.
La nuova costituzione attribuiva il potere alla guida religiosa suprema, carica che fu assegnata ovviamente a Khomeini, consolidando così la natura teocratica del nuovo Stato, fondata sulla legge islamica sciita.

Ecco come nasce quello che a livello superficiale viene definito "paese canaglia", quando in realtà è funzionale al Sistema globale.
Ma per comprendere il quadro è necessario osservarlo nella sua interezza e complessità.

Islam è giudaismo postmessianico
L'Islam è un surrogato di Giudaismo talmudico con elementi evangelici e pagani. E' una falsa "religione" che ha sempre accolto a braccia aperte i giudei senza chiederne la conversione e che invece ha sempre combattuto ferocemente la Cristianità.
L'Islam è soltanto la religione giudaica postmessianica spiegata agli arabi da un rabbino.

Avete capito? Maometto si convertì al Giudaismo talmudico spinto da sua moglie Khadigia, ebrea di nascita, che aiutò il suo maestro, il rabbino della Mecca a giudaizzare l'Arabia!
Il Corano primitivo (traduzione e compendio arabo del Pentateuco di Mosè) è stato redatto da un rabbino ebreo ma dopo Maometto andò smarrito. Capita ovviamente: hanno perduto perfino i nastri originali dell'allunaggio...
L'attuale Corano non contiene più, come il primo, la traduzione e l'adattamento della storia sacra d'Israele, ma è soltanto un libro di aneddoti e storie.

Sembrerà folle ma l'islamizzazione dei paesi arabi è estremamente funzionale al giudaismo: un finto nemico contro cui combattere.
In Palestina ne abbiamo l'esempio magistrale. La vittoria dei "terroristi" di Hamas è stata scontata giacché Israele aveva fatto di tutto per scavare la terra sotto ai piedi alla dirigenza di Fatah, più volte accusata di terrorismo.
Tutte le organizzazioni politiche e militari palestinesi hanno un preciso sponsor: Hezbollah è sorretto dall’Iran, la Jiad islamica dalla Siria. E Hamas? Israele, of course.
Avere un gruppo "terroristico" che giustifichi tutte le nefandezze (impendendo guarda caso la pace tra i due popoli) è di estrema utilità per Israele.

Il (prossimo) Nobel per la Pace Donaldo e l'inizio dello scontro
Per arrivare ai nostri giorni, è fondamentale ricordare cosa accadde nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 gennaio 2020.
Alle 1 ora locale, Qasem Soleimani era da poco atterrato all'aeroporto di Baghdad quando fu ucciso da quattro missili lanciati da un drone MQ-9 che distrussero completamente le auto.
L'ordine arrivò direttamente dal futuro Nobel per la Pace, il presidente Donald Trump in persona. Attenzione, non si è trattato di un normale assassinio.
Soleimani era il comandante delle Guardie iraniane della Rivoluzione del 1979, il capo della squadra d'elite per le operazioni più segrete e soprattutto uomo chiave del regime degli ayatollah.
Secondo il Pentagono, l’ordine di uccidere Soleimani è partito direttamente da Donaldo con l’obiettivo di “evitare futuri attacchi iraniani”. 😂

La morte del generale segna l’inizio di fortissime tensioni in Medio Oriente, dato che Soleimani era visto come un eroe nazionale. Il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha dichiarato che: "Gli Stati Uniti si assumeranno la responsabilità”.
L'analista esperto di Medio Oriente Hassan Hassan ha definito l’omicidio di Soleimani “probabilmente il più significativo e importante dell’ultimo decennio”.

Ma siamo a gennaio 2020 e a raffreddare gli animi è arrivata la psicopandeminchia che ha messo la mascherina agli encefali.
Appena usciti dalla pantomima, guarda caso è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina, è ripreso il genocidio palestinese e ora lo scontro di civiltà con l'amico-nemico Iran...
Il caso non esiste, è tutto funzionale!

Aspetto esoterico
E' necessario comprendere che le forze in gioco hanno un piano ben preciso: creare una situazione esplosiva in Iran che coinvolga tutta la regione ed assorba le energie del mondo.
Un vortice di paura e terrore con il quale mantenere la popolazione globale sulla graticola.
La paura blocca le coscienze!

Chi meglio di un regime oppressivo, islamico e radicale intenzionato a creare la bomba atomica può essere il più adatto ai loro piani? Il nemico perfetto per eccellenza e all'interno del Medioriente!
Un tale regime fornisce, sia per la politica nucleare che per i diritti umani, infinite occasioni per interventi esterni e per disordini interni.
Lo scontro non riguarda l'entità anglosionista (Israele e Amerika sono un tutt'uno) e l'Iran, ma tale vortice di odio e paura trascina con sé nel baratro altre realtà connesse come Russia e Cina, anche loro sono pedine nella scacchiera mondialista.
Come perfetti erano Gheddafi, Khomeini, Saddam Hussein, Bin Laden, ecc.
Scusate ma di chi erano espressione veramente questi uomini? Di quali strategie e soprattutto di quali gruppi? Siamo sempre nel Problema-Reazione-Soluzione.

Oggi il popolo iraniano è stretto nella morsa di due fronti, apparentemente opposti: quello islamico fondamentalista e quello dei “liberatori democratici”.
Anche il mondo occidentale è all'interno di una gigantesca Matrix, un Risiko globale dove le forze in gioco stanno facendo di tutto per destabilizzare il banco, in quanto il loro principale nutrimento è l'odio e la paura!
Quindi quello che ci fanno vedere è solo cinema per miliardi di inermi e paralizzati spettatori inconsapevoli! Chi ci rimette sono le popolazioni che vivino all'interno...

Le analisi geopolitiche sono complesse in quanto tra attori e variabili il gioco è intricatissimo.
E' di queste ore l'attacco voluto dagli Stati Uniti d'America a tre siti nucleari iraniani. Donaldo, con questo intervento militare, senza il permesso del Congresso, ha commesso una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del TNP (trattato di non proliferazione, quello MAI firmato da Israele!).
Ma loro sono loro e gli altri non sono un cazzo!

Fatta questa premessa, personalmente la paura di una conflitto nucleare non mi sfiora minimamente. Nessuno è così coglione da distruggere il pianeta in cui vive! Anche se gli imbecilli non mancano.
Quindi le attuali minacce della Russia, della Cina e dello stesso Iran come interpretarle? Servono da una parte a creare paura e dall'altra ad aumentare gli armamenti (per la gioia dei nasoni), facendo di fatto affondare l'Europa in una crisi economica ed energetica senza precedenti.
Problema-Reazione-Soluzione

Ricordo a tal proposito che l'Iran è un paese membro dell'OPEC, il cartello che riunisce i 12 paesi maggior esportatori di petrolio. Quindi questo ennesimo conflitto (esattamente come ha fatto quello tra Russia e Ucraina) farà schizzare ancor di più il costo energetico piegando le gambe ai sudditi europei sempre più vicini alla soglia di povertà!
Ripeto: il caso non esiste ed è tutto funzionale!

Il solstizio d’estate è uno dei giorni più attesi.
La sua data quest'anno cade il 21 giugno e astronomicamente rappresenta il giorno più lungo e la notte più corta di tutta la ruota dell'anno.
Il solstizio d'estate veniva celebrato nell'antichità con riti magici e pagani per ringraziare Madre Terra, e i festeggiamenti erano accompagnati da fuochi purificatori per scacciare le tenebre e celebrare la Luce.
Si lasciavano andare le cose vecchie, quelle che non servivano più nella vita (come mariti, mogli, ecc.) 😂
Si bruciavano le cose vecchie, erbacce, foglie e si ballava attorno al fuoco.
Il significato esoterico e spirituale del Solstizio è legato al momento di massima potenza energetica e di trasformazione. Siamo infatti all'apice dell’energia solare e per questo molte pratiche sfruttano tale energia per scopi di guarigione, depurazione e rinnovamento (digiuno, ecc.).
Si celebra come detto la Luce ed è un rituale di passaggio (come l'altro solstizio invernale e i due equinozi).
La connessione con la natura è importantissima in questo passaggio perché ci connette profondamente con la nostra vera essenza per celebrare il ciclo vitale della Terra.
È importante meditare all'aperto e camminare a piedi nudi nell'erba (Grounding, Earthing) per onorare il nuovo inizio, la ripartenza e il ritorno alla vita…

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Per parlare di Bitcoin è necessario fare un piccolo passo indietro partendo dalle origini della crisi finanziaria iniziata nel 2007 e causata principalmente dalla politica monetaria della Federal Reserve statunitense (Fed) durante gli anni Duemila.
In quel periodo i prezzi delle case sono stati gonfiati in modo artificiale creando una bolla speculativa gigantesca, mentre in contemporanea il cartello bancario concedeva mutui alle persone nonostante queste avessero difficoltà a rimborsarli creando un elevatissimo rischio di insolvenza. Non contenti rivendevano i mutui a investitori nascondendo i pericoli.
Ovviamente le agenzie di rating davano valutazioni ottimistiche ai titoli derivati rischiosissimi.

Questa situazione tossica non poteva certo andare avanti, e non a caso sfociò nella famosa crisi finanziaria del 2008, nota come crisi dei subprime: una delle più gravi crisi finanziarie dal crollo di Wall Street del 1929 che segnò l'inizio della Grande Depressione.
Il 15 settembre 2008 la Lehman Brothers, una delle banche d'affari più grandi del mondo, fallì, dichiarando bancarotta. La crisi di fiducia nel sistema bancario si propagò a livello planetario.
Questa gigantesca catastrofe finanziaria del 2007-2008 ebbe conseguenze a lungo termine tra cui la crisi del debito sovrano europeo, la politica di austerità adottata da molti paesi e la ricerca di nuove riforme del sistema finanziario.

Ma quello che mise davvero in luce era la debolezza del sistema finanziario!
Per evitare un collasso del sistema infatti i camerieri (governi) di tutto il mondo dovettero intervenire per salvare i loro padroni: le banche!
Nazionalizzazioni, ricapitalizzazioni, dove lo Stato acquistava le azioni delle banche per fornire liquidità, fino ad altri interventi come garanzie e linee di credito che comportarono pesanti costi pubblici (aumento del debito), quindi come sempre a discapito dei sudditi.
In pratica le perdite - causate dalle loro politiche - sono state socializzate dagli Stati, quindi scaricate sugli schiavi che lavoravano realmente!
Nessuno però dice mai che il denaro se lo stampano loro a costo zero...

Questo è il terreno di coltura che ha preparato la gigantesca rivoluzione.
Il 31 ottobre 2008, nel mezzo di questa tempesta perfetta, nella Cryptography Mailing List del sito metzdowd.com (forum di appassionati ed esperti di crittografia e/o hacker), comparve il seguente messaggio:

Cryptography Mailing List
Bitcoin P2P e-cash paper
2008-10-31 18:10 UTC
I've been working on a new electronic cash system that's fully peer-to-peer, with no trusted third party

Lo firmava un certo Satoshi Nakamoto, personaggio sconosciuto a tutti.
Il testo diceva: "Ho sviluppato un nuovo sistema di denaro elettronico che è completamente peer-to-peer, senza una terza parte fiduciaria".
A seguire, dopo aver linkato il famoso White Paper, cioè il documento di 9 pagine che getta le basi e ne spiega il progetto, scriveva una sorta di sermone di una ventina di righe che illustrava le proprietà principali del sistema! Iniziò così uno scambio tra esperti e appassionati di crittografia.

Sabato 3 gennaio 2009 Satoshi scrive ufficialmente, sempre nella chat, di aver creato la Blockchain, il primo storico blocco chiamato non a caso "Blocco Genesi".
In questo blocco c'è un messaggio in codice: "Il Cancelliere sta per salvare le banche per la seconda volta". Proprio il 3 gennaio 2009 il Times di Londra titola così: "Chancellor on bricks of second bailout for banks".

Da quel 3 gennaio Bitcoin non è più un affare che riguarda tecnici, nerd e appassionati, ma una realtà da utilizzare!
Col senno di poi possiamo dire che il messaggio di Satoshi e soprattutto il suo Progetto non riguarda il mondo virtuale ma la società, la politica, la finanza e quindi la vita delle persone.
In un mondo in crisi con il sistema bancario pronto a colpire per l'ennesima volta i più deboli la criptovaluta è l'unica risposta, l'unica via d'uscita.

Sabato 10 gennaio 2009 il programmatore di videogiochi della California Hal Finney (che partecipava alla Cryptography Mailing List) pubblica nel suo profilo Twitter due semplici ma potenti parole: "Running bitcoin".
Della serie: il progetto è partito e non si fermerà mai più.

Lunedì 12 gennaio avviene la prima transazione tra due utenti: Satoshi (o chi per lui) invia 10 Bitcoin ad Hall Finney.
Bitcoin che non valgono assolutamente nulla, sono semplici dati.
E' una prova, un test.
Alle 23 in punto (orario UTC) dell'11 gennaio 2009 Satoshi preme il bottone "Invio" sulla tastiera del pc con il sistema operativo Windows e pochi istanti dopo Hal trova nel suo "portafoglio" digitale i 10 BTC.
La transazione va a buon fine e segna l'inizio di qualcosa di epocale, senza ombra di dubbio una delle più grandi rivoluzioni nella storia dell'umanità...

Circa un anno dopo, sabato 22 maggio 2010 la storia si arricchisce con il "Pizza Day", ovvero la prima transazione commerciale nel mondo reale che usa Bitcoin come valuta di scambio.


Alle 19:17 Laszlo Hanyecz segnala l'avvenuto acquisto di due pizze in cambio di 10.000 BTC!
Sopra la foto originale dello storico momento.
In pratica Laszlo è un programmatore informatico e frequentando i mondi della crittografia s'imbatte nei bitcoin, pensando come tanti alla classica catena di Sant'Antonio. Eppure ci sta e li mette alla prova. Grazie alla sua attività di mining, che vedremo dopo, accumula qualcosa come 70.000 bitcoin, che ricordo non valevano assolutamente nulla.

Nel forum Bitcointalk crea il topic "Pizza for bitcoin?" e scrive: "Pagherò 10.000 BTC per un paio di pizze...magari grandi. Grazie".
A quel punto un certo Jeremy Sturdivant, ingegnere californiano di 19 anni compra le pizze in dollari e in cambio ha ricevuto 10.000 bitcoin. Li rivende subito e parte per un viaggio con la fidanzata. All'epoca quei 10.000 BTC valevano circa 40 dollari.
Laszlo avendo lasciano il post aperto ha ricevuto altre 6 pizze, per un totale di 8 e una spesa di 40.000 bitcoin. Avete idea del valore odierno di quelle pizze? Circa 1 miliardo di dollari!
Indubbiamente la pizza più cara nella storia dell'umanità!
Il Pizza Day è stato di fatto un evento importantissimo, perché quel giorno Laszlo ha pensato di dare valore concreto ad una moneta virtuale. Con una valuta inesistente era possibile acquistare cibo vero.
Così facendo i bitcoin sono diventati reali!

Julian Assange
Alla fine dell'anno arriva il contributo involontario di Julian Assange, il fondatore nel 2006 di WikiLeaks.
Un hacker, un ribelle e battagliero personaggio tanto amato e tanto odiato (molti infatti lo vedono come un ingranaggio del Sistema), che ha sempre espresso la sua vena polemica e aggressiva sui temi della privacy e dei diritti individuali.
Ricercato e braccato dalla polizia di tutto il mondo, con i finanziamenti e le donazioni bloccate (Visa, Mastercard, Paypal, ecc.) decide di raccogliere fondi accettando i Bitcoin come pagamento decentralizzato. Non lo avesse mai fatto!

Satoshi non la prende bene e scrive su Bitcointalk (il primo grande forum dedicato alle criptovalute): "Faccio appello a WikiLeaks perché non provi a usare Bitcoin. Bitcoin è una piccola comunità embrionale in fase beta. Non otterrebbe più di qualche spicciolo, ma così facendo le attenzioni che attirerebbe potrebbero probabilmente distruggerci in questa fase".
I pionieri Bitcoin erano preoccupati che potesse provocare un indesiderato interesse governativo nella nuova valuta digitale, altri invece credevano che l'attenzione dei media lo avrebbe reso più popolare.
Comunque sia, WikiLeaks ha aperto alle donazioni in Bitcoin nel giugno del 2011.
Alla fine ha avuto pienamente ragione: "gli investimenti strategici di WikiLeaks nella valuta hanno registrato un ritorno di oltre l'8.000% in tre anni, aiutandoci a superare il blocco bancario extralegale degli Stati Uniti", ha affermato Assange.

Hal Finney è Satoshi Nakamoto?
Domenica 12 dicembre 2010 Satoshi Nakamoto pubblica un ultimo messaggio su Bitcointalk per poi svanire nel nulla per sempre.
La sua identità rimane un mistero assoluto, forse il mistero più grande visto che Nakamoto è la persona più ricca e più ricercata del pianeta. Se ovviamente era una persona in carne e ossa, e non come dicono in molti, un gruppo di persone. Ed è più facile questa ultima ipotesi anche se sempre più ricercatori vedono nel programmatore di videogiochi Hal Finney il vero Satoshi. Purtroppo Hal, ammalato di Sla, muore il 28 agosto 2014 all'età di 58 anni. O almeno così pare.
Dico questo perché dai registri della Alcor Life Extension Foundation con sede in Arizona, Hal Finney sarebbe il 128° paziente crioconservato nell'azoto liquido a -196°C.

La Alcor infatti lavora nel mondo della crioconservazione dei corpi a temperature bassissime, in attesa che la medicina progredisca a tal punto da poter curare il defunto dalla malattia che lo ha ucciso, per poi rianimarlo.
Nonostante siamo ai confini della fantascienza, il corpo inanimato di Hal si trova all'interno della Alcor. Ad infittire ulteriormente il mistero ci sono le costosissime spese per il criomantenimento pagate da anonimi donatori in Bitcoin!!!
Tutto questo ha potenziato le ipotesi che Hal Finney fosse il vero Satoshi Nakamoto!

Il 6 marzo 2014 la rivista Newsweek ha pubblicato il copertina il disegno di un volto incravattato nascosto da una maschera di ferro a forma di B annunciando al mondo di aver scoperto la vera identità di Satoshi, l'uomo più ricco e ricercato del mondo.

Copertina di Newsweek del 14 marzo 2014

Si tratta di un ingegnere californiano dal nome inquietante: Dorian Prentice S. Nakamoto! La giornalista Leah McGrath Goodman ne è certa: è lui il vero fondatore di Bitocoin. Dorian è nato in Giappone nel 1949 e poi si è trasferito a Temple City nella contea di Los Angeles.
Ma a prescindere da ciò, che sia o non sia lui, che sia esistito un Nakamoto o che sia un gruppo, il discorso non cambia di un millimetro.
Adesso vediamo cos'è e come funziona Bitcoin!

Bitcoin
Dal quel lontano 2009 sempre più persone comuni, estranee al mondo della crittografia, hanno compreso il funzionamento di Bitcoin. Protocollo che permette di trasferire digitalmente il valore economico tra due persone in qualsiasi parte del mondo, in pochi istanti, in totale sicurezza e soprattutto in anonimato e senza intermediari (banche, istituti, ecc.).
Il punto centrale è la differenza tra criptovaluta e moneta in senso proprio. Entrambe hanno un valore economico, ma una moneta è un qualcosa di cui abbiamo il possesso ma non la proprietà! Gli euro infatti non sono nostri ma della banca, e se dobbiamo mandare a qualcuno dei soldi si deve per forza di cose passare per un istituto tramite assegno, bonifico o altro.
Gli euro passano da me all'altro mediante un terzo.

In Bitcoin non esiste il possesso ma la proprietà dell'informazione che descrive quei Bitcoin.

Dove si trova questa informazione? Nella tecnologia pazzesca chiamata Blockchain.
Un registro pubblico decentralizzato consultabile da chiunque e al cui interno vengono registrate tutte le informazioni (proprietà, transazioni, ecc.) relative ai Bitcoin in tutto il mondo.
Una specie di foglio di calcolo, un database ma decentralizzato. Un libro mastro globale distribuito in migliaia di computer disseminati in giro per il mondo.
Chiunque può visionare la Blockchain in qualsiasi momento perché risiede nella Rete.

Ecco come funziona. Se voglio mandare dei Bitcoin a qualcuno il registro viene interrogato per verificare se ho effettivamente la proprietà della criptomoneta e se sono autorizzato ad inviarli.
Se il registro (la Blochchain) conferma e anche tutti gli utenti della rete collegati, la transazione avviene e la proprietà del Bitcoin passa all'altra persona. Questo passaggio viene registrato in un blocco e inserito nella catena di blocchi e lì rimarrà in eterno.
La geniale tecnologia Blockchain rende tracciabile e visibile ogni transazione. Quello che ovviamente non è visibile è l'utente, cioè l'intestatario dell'indirizzo.

La rete certifica crittograficamente le identità attraverso pseudonimi senza alcun riferimento al nome o ad altri dati personali. La Blockchain in pratica prende il posto degli intermediari, cioè delle banche, e così facendo regala libertà assoluta e anonimato.
E lo ripetiamo: ogni transazione rimarrà registrata nella catena di blocchi senza possibilità alcuna di essere cancellata, manipolata o altro.

Max Supply e Halving
Satoshi Nakamoto ha introdotto un limite sulla creazione della criptovaluta per contenere l’inflazione e rendere i Bitcoin scarsi e quindi preziosissimi.
La quantità massima che potrà essere emessa è limitata infatti a 21 milioni!
Questo numero si chiamato Max supply o disponibilità massima o Hard cup.
Se la disponibilità della criptomoneta fosse illimitata e i BTC estratti all’infinito ognuna di queste cripto non varrebbe più nulla.
Ad oggi sono stati emessi circa 19 milioni di Bitcoin e perciò ne mancano soltanto 2 milioni per raggiungere il limite. La distribuzione dei Bitcoin terminerà quindi intorno all'anno 2140!

Un altro meccanismo pensato dal genio di Nakamoto è l’Halving. Si tratta di una regola che progressivamente diminuisce le ricompense elargite ai miner (minatori), quelli che validano i blocchi (i computer collegati in rete), che si dimezzano circa ogni quattro anni.
Ogni quattro anni o più precisamente dopo che 210.000 blocchi sono stati estratti sulla blockchain.
Serve a ridurre ulteriormente le cripto in circolazione mantenendone la scarsità.
Dopo l’halving di aprile 2024 i minatori ottengono 3,125 BTC per ogni blocco che validano. Oggi tale processo di validazione di un blocco dura, in media, circa 10 minuti.
Questa cifra si dimezzerà a 1,625 Bitcoin nel marzo 2028 a causa sempre dell’halving.
Il valore dei Bitcoin, nonostante le fluttuazioni influenzate da una varietà di elementi (domanda e offerta, interesse del mercato, le opinioni degli investitori, situazioni geopolitiche, ecc.) potrà solo salire, proprio grazie alla sua scarsità programmata!

Avete idea delle ripercussioni di tale tecnologia, e non solo in ambito finanziario ed economico?
Praticamente qualsiasi cosa di valore può essere tracciata e scambiata in una rete Blockchain, riducendo i rischi e tagliando i costi.
Come disse Julian Assange: "Bitcoin è un'innovazione estremamente importante, ma non nel modo in cui la maggior parte delle persone pensa. La vera innovazione di Bitcoin è una prova verificabile a livello globale pubblicata in un determinato momento. La blockchain inchioda la storia, infrangendo il detto di Orwell 'chi controlla il presente controlla il passato e chi controlla il passato controlla il futuro'."

PS: Ricordo che la scarcerazione di Julian Assange è costata 8 Bitcoin! Il governo australiano ha organizzato il volo di ritorno ma non lo ha pagato. Un donatore ha coperto le spese pagando in Bitcoin il valore di quasi mezzo milione di dollari!

Per approfondire

"Luomo più ricco del mondo", Gian Luca Comandini, ed. Rizzoli

"Bitcoin e criptovalute: investire nella finanza decentralizzata. Guida essenziale per la DEFI, gli Nft, il Bitcoin e Altrecoin", Fabio Rumolo

Marcello Pamio - 4 maggio 2025

Era da un po' che volevo parlare di tempo e soprattutto di orologi.
Negli ultimi anni sono passato da un interesse equiparabile a zero ad una vera e propria attrazione verso gli orologi meccanici. Non saprei spiegarne i motivi, anche se spesso me lo sono chiesto.
Più questa ammirazione cresceva e più si alimentava una profonda repulsione per gli obbrobri digitali (come gli smartwatch), che reputo un insulto non solo all'intelligenza ma anche alla bellezza! Perfetti esempi che rappresentano il momento attuale, dove il falso e l'orrido la fanno da padrone.
L'orologio meccanico non è un semplice misuratempo ma un'opera d'arte ingegneristica senza-tempo. Potremmo definirlo il trionfo dell’energia cinetica e questo nonostante la tecnologia al loro interno sia ormai vecchia di centinaia di anni...

Sulla concezione del tempo gli esperti hanno consumato fiumi di inchiostro; è stato oggetto di riflessione da parte di filosofi e scienziati fin dalla notte dei tempi.
Flusso continuo, direbbe Eraclito (6-5 sec. a.C.), mentre per Kant (1724-1804) era la struttura fondamentale per la percezione del mondo. La fisica ovviamente ha detto la sua ed Einstein (1879-1955) ha disintegrato tutto con il concetto di spazio-tempo.
Morale, nessuno sa con esattezza cosa sia e forse non c'è proprio nulla da comprendere...

Quindi, nonostante sia una mera invenzione dell'uomo, la sua misurazione è sempre stata una esigenza!
Le prime civiltà avevano buoni motivi per scandire il tempo. Era importante calcolare la durata di qualcosa (come per esempio un viaggio), come pure sapere quando si fossero verificati eventi fondamentali per la sopravvivenza della specie: il momento giusto per la semina, per la raccolta, ecc.
Questo bisogno coincide con il passaggio epocale della rivoluzione agricola del neolitico (10.000 e 8.000 a.C.). Periodo questo in cui l’uomo è passato dalla caccia e la raccolta ad uno stile di vita basato sull'agricoltura e la sedentarietà. Per la prima volta era possibile accumulare cibo e risorse, per cui era di vitale importanza prevedere momenti di siccità e/o di fertilità della terra.
Ma all'epoca per unità di tempo più brevi del giorno non erano stati identificati ritmi naturali cui appoggiarsi.

Né greci, né romani, né cinesi suddivisero il giorno. La rivoluzione delle ore arrivò dal Medio Oriente. In Mesopotamia, durante il regno di Hammurabi nel 1800 a.C. i babilonesi suddivisero il giorno e la notte in 6 ore ciascuna, ma fu grazie agli egizi se il giorno venne definito in cicli di 24 ore (12 diurne e 12 notturne).
Fu così che oltre 5.000 anni fa gli egiziani adottarono il più antico modo per calcolare il tempo osservando l’ombra proiettata dal sole mediante l’uso delle meridiane, il cui disegno circolare ritorna ancora oggi negli orologi che abbiamo al polso.

Ma per rendersi indipendenti dalla luce solare sempre gli egiziani usarono l’orologio ad acqua: un recipiente munito di un forellino attraverso il quale il liquido fuoriusciva lentamente; il livello d’acqua rimanente, misurato per mezzo di tacche sulla parete interna del vaso, indicava il tempo trascorso.
Un miglioramento fu fatto nel 250 a.C. da Archimede (287-212 a.C.). Il grandissimo genio matematico siracusano collegò un galleggiante all’ingranaggio per far muovere un indicatore su ciò che oggi riconosceremmo come il classico quadrante di un orologio.
Dall'acqua siamo passati alla clessidra (dal greco klepsydra e cioè kleps “ruba”, ydra “acqua”) e infine al segnatempo a ruota.
Già nel XIII secolo grandi orologi erano a disposizione di tutti perché venivano sistemati nei campanili delle chiese per fornire le informazioni sullo scorrere del tempo.

La professione dell'orologiaio lentamente cominciava a prendere forma, ma fu solo nel XV secolo che vennero inventati il bilanciere e la molla a spirale che resero gli orologi molto più precisi e meno ingombranti del pendolo.

Christiaan Huygens

Christiaan Huygens (1629-1695) matematico, astronomo e fisico olandese (fra i protagonisti della rivoluzione scientifica e colui che brevettò l'orologio a pendolo) realizzò nel 1673 un esemplare con molla a spirale e bilanciere che si può considerare uno dei primi orologi portatili al mondo.
A nessuno però venne in mente di agganciare un bracciale per portarli al polso. Per lo più infatti venivano portati dall'uomo in un taschino del gilet, e al collo come un gioiello dalle donne.

Fu Maria Annunziata Carolina Bonaparte (1782-1839), detta Carolina Murat, Regina di Napoli e sorella di Napoleone, a commissionare nel 1810 all'inventore e orologiaio svizzero Abraham-Louis Breguet (1747-1823) fondatore nel 1775 della celebre manifattura Breguet, ancora oggi attiva, un orologio a ripetizione che fosse possibile portare al polso.

Abraham-Louis Breguet

Di questo orologio si è persa ogni traccia, per cui bisogna aspettare almeno mezzo secolo per avere il primo orologio ufficialmente da polso.
Il merito va ad Antoine Norbert Patek (1812-1877) fondatore con Jean Adrien Philippe nel 1851 di una delle manifatture orologiaie indipendenti di Ginevra più prestigiose al mondo: la famosissima Patek Philippe & Co.

Da sinistra Antoine Norbert Patek e Jean Adrien Philippe

Patek nel 1868 realizzò il primo orologio da polso per la Contessa Koscowicz d'Ungheria, da sempre affascinata dagli oggetti tecnicamente all'avanguardia e di raffinata bellezza.
Nonostante mi trovi anni luce dalla regalità, rimango anche io sempre affascinato da queste opere di un'arte sopraffine!
Ricordo infine che i segnatempo sono un investimento a lungo termine!
La domanda sale e l'offerta rallenta, ecco perché collezionare orologi diventa una forma sempre più diffusa di investimento, che va considerata sul medio e lungo periodo. Esattamente come l'oro rappresentano un bene rifugio.
In questo periodo c'è un rialzo per i modelli in acciaio, ma i classici, in metallo pregiato come l'oro, conservano sempre il loro valore.
Ma come per tutti i tipi di collezionismo servono gusto, conoscenza e passione, senza mirare al mero guadagno.
Ovviamente questo discorso vale per i brand più prestigiosi, per le marche più famose e importanti al mondo (Patek Philippe, Vacheron Constantin, Audemars Piguet, Breguet, Rolex, TAG-Heuer, Omega, Jaeger-LeCoultre, Cartier, Zenith, Hublot, Blancpain, Lange & Söhne, Panerai, Glashütte Original, IWC Schaffhausen).

Ecco alcuni modelli da sogno, montati a mano dai migliori orologiai e costituiti da centinaia di componenti meccaniche...


PATEK PHILIPPE

Grand Complications Celestial dedica il suo quadrante a una carta rotante dei corpi celesti. In qualsiasi momento si può ammirare l'esatta configurazione del cielo notturno nell'emisfero settentrionale, con il movimento apparente delle stelle, le fasi e l'orbita della Luna e il tempo di passaggio meridiano di Sirio.
Una ellisse incornicia la porzione di cielo visibile da Ginevra e da tutte le altre città situate alla stessa latitudine.
Cassa e lunetta in platino.

Grand Complications Celestial

Patek Philippe 5002P Sky Moon Tourbillon ha il quadrante opalino con goffratura incrociata Patek Philippe Calatrava, numeri romani in oro bianco, quattro quadranti secondari che indicano giorno, mese, anno bisestile ed età della luna, data retrograda in smalto rosso. Realizzato in vetro zaffiro con scala argentata di 24 ore e numeri arabi nel bordo interno per il tempo siderale, piano dell'emisfero settentrionale che ruota in senso antiorario sopra il quadrante.

Patek Philippe 5002P Sky Moon Tourbillon

VACHERON CONSTANTIN

Elegante interpretazione del calendario perpetuo, questo orologio in oro rosa 18K racchiude un movimento automatico ultra-piatto dello spessore di soli 4,05 millimetri, che indicherà l’ora esatta fino al 2100.

Vacheron Constantin Patrimony Perpetual Calendar

BREGUET

La sua complicazione consente di visualizzare la data esatta tenendo conto della lunghezza variabile dei mesi e del ciclo degli anni bisestili. Tale opera tecnica in oro bianco 18K è possibile in virtù della “memoria” meccanica di 4 anni, ossia 1461 giorni, del movimento. Eppure una complessità del genere non ha impedito a Breguet di realizzare anche un movimento tra i più sottili mai prodotti, caratterizzato dallo spessore di soli 4,5 mm. Le fasi lunari sono martellate a mano: il cielo scintilla grazie all’utilizzo di una laccatura blu satinata.

Breguet Classique Perpetual Calendar 7327. Costituito da 294 componenti meccanici!

IWC

Questo di IWC in oro 18K è il primo calendario perpetuo secolare e tiene conto automaticamente delle eccezioni del calendario gregoriano per gli anni bisestili (saltando tre anni bisestili in 400 anni). E' dotato di un’indicazione delle fasi lunari con una precisione matematica di 45 milioni di anni. Composto da 386 parti meccaniche!

IWC Portugieser Perpetual Calendar


L'OROLOGIO PIU' COMPLESSO AL MONDO

Ecco l'orologio più complesso mai realizzato da mano umana.

The Berkley Grand Complication prodotto da Vacheron Constantin, una delle più antiche manifatture di orologi al mondo, con sede a Ginevra.
Hanno impiegato qualcosa come 11 anni di sviluppo, di cui un intero anno dedicato solo al suo assemblaggio. Questo segnatempo è una pietra miliare nella storia dell’orologeria contemporanea!
Stiamo parlando del primo orologio al mondo a presentare un calendario perpetuo cinese, caratterizzato dal ciclo complesso e irregolare tipico del calendario lunisolare: il calibro di Manifattura utilizzato (3752) è stato programmato fino al 2200, compiendo un’impresa impossibile.
Questa opera è composta da 2.877 componenti meccanici diversi!


Non c'è nulla da aggiungere.

"La bellezza salverà il mondo"

Chiudo con questa frase di Fëdor Michajlovič Dostoevskij (1821-1881), tratta dal suo romanzo "L'idiota".
Questa frase è da interpretare come la promessa di salvezza tramite la bellezza, ma è anche un invito a cercarla in tutte le sue forme, sia quella più profonda e spirituale che nell'estetica materiale, come per esempio indossando al polso un segnatempo meccanico

L'Argentina si prepara a declassificare i file del governo sui fuggitivi nazisti che arrivarono nel paese alla fine della Seconda Guerra Mondiale, tra cui baffetto Adolfo.
Scusate ma qual è la notizia?
Chi ha il cervello connesso non si è mai bevuto la storiella…
Mentre le truppe sovietiche si facevano strada nel cuore di Berlino il 30 aprile 1945, Hitler e la neosposetta Eva Braun si uccisero nel führerbunker per evitare la cattura. 😂😂😂
Così dice la narrativa ufficiale.
La verità come sempre è un'altra cosa.
I gerarchi nazisti grazie alla complicità di Amerika e Vaticano vennero fatti uscire dalla Germania e portati oltre oceano.
Due le Operazioni congiunte: "Paperclip" e "Odessa".
L'Operazione Paperclip di stampo amerikano tra il 1945 e il 1959, avrebbe trasferito nei laboratori militari a stelle e strisce circa 1.500 scienziati nazisti.
L'Operazione Odessa (Organisation Der Ehemaligen SS-Angehörigen, Organizzazione degli ex-membri delle SS) realizzata dal Vaticano avrebbe messo in salvo numerosi nazisti in Sudamerica…
Lo so, rientro tra i bastardi revisionisti, ma non è colpa mia se la storia andrebbe riscritta tutta.

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Marcello Pamio – 21 marzo 2025

L’equinozio di primavera segna il passaggio dalla “morte” della natura invernale al risorgere del Sole, della Luce e della vita primaverile! E’ la forma più antica di capodanno!
Dopo il gelo dell’inverno infatti la primavera celebra la fertilità della terra, la rinascita.
In questo giorno in cui le ore di luce e quelle notturne sono uguali si accendevano i fuochi rituali sulle colline.
La pianta sacra all’Equinozio di Primavera è il Trifoglio, associato al triskell, la ruota sacra a tre braccia.
Oggi l’eterna lotta tra Luce e tenebra trova un momento d’equilibrio, ma da domani la Luce durerà sempre di più!
L’Equinozio di Primavera è chiamato festa di Oestara fin dalla notte dei tempi e veniva festeggiato il 21 Marzo.
Non è un caso che nell’antica Roma l’anno iniziava a marzo. Novembre era il nono, dicembre era il decimo mese, gennaio l’undicesimo e febbraio il dodicesimo e ultimo. La ruota dell’anno quindi ripartiva con marzo, il primo mese (capodanno)!
L’equinozio di primavera (Festa di Oestara) veniva celebrato a metà delle stagioni tra Imbolc (2 febbraio) e Beltane (1° maggio).
Per i Celti l’anno era una ruota con 8 raggi e ad ogni raggio equivaleva un passaggio. Uno era Oestara, dedicato alla dea Eostre, divinità dei fiori e della primavera, dal cui nome deriva il termine inglese Easter che vuol dire Pasqua, poi quelli col grembiulino nero hanno stravolto e storpiato tutto…
BUONA PRIMAVERA A TUTTI

C'è poco da fare quelli che scrivono su Focus sono molto meglio dei comici di Zelig.
Per chi non la conosce, Focus potremo dire è la rivista cartacea del ridicolo Cikap, il comitato italiano kontro le affermazioni sul paranormale (oggi kontro le pseudoscienze. Anche loro si sono evoluti).
Lo so non è facile per gli eredi di pierino angela comprendere che il buco dell'ozono non è mai esistito. Ma è così.
E' stato inventato di sana pianta da James Ephraim Lovelock, chimico futurologo, ex collaboratore della NASA (ed è tutto dire), che ha elaborato la teoria di Gaia. È lui l’inventore del buco dell’ozono, provocato dal gas CFC il cui brevetto della Dupont scadeva casualmente quando "scoprirono" il buco…
Anche perché, se fosse esistito dovrebbero arrestare all'istante Samantha Cristoforetti per tutta la lacca che ha usato 🤣
Vi ricordo la presa per il culo colossale.
Negli anni '60 ci dissero che il petrolio sarebbe finito in 10 anni. Negli anni '70 che ci sarebbe stata un’altra era glaciale in 10 anni. Negli anni '80 che le piogge acide avrebbero distrutto tutte le coltivazioni. Negli anni '90 che appunto lo strato dell’ozono si sarebbe distrutto in 10 anni causando devastazioni. Nel 2000 che i ghiacciai si sarebbero sciolti in 10 anni…
Siamo ancora qua nel 2025 e l'unica cosa certa è il livello di coglionaggine della gente che crede ancora alla Scienzah

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L’Istituto Tavistock di Londra nacque nel 1920 in Tavistock Square, come clinica psichiatrica ad opera di Cyril Burt, esperto di ricerca sul paranormale e Hugh Crichton-Miller, vicepresidente dell’Istituto C.G. Jung di Zurigo. Il progetto era patrocinato dall’Ufficio per la Guerra Psicologica dell’esercito britannico sotto il comando dello psichiatra John Rawlings Rees.
Grazie ai finanziamenti della Rockefeller Foundation e a qualificanti presenze americane, il nuovo Istituto operava in sinergia con i britannici, fra i quali spiccava il vicedirettore della Clinica Tavistock, il suddetto Rees, cofondatore della Federazione Mondiale della Sanità Mentale. Ricordo che lo psichiatra John Rawlings Rees ebbe per studente l'ebreo Heinz (Henry) Alfred Kissinger…
Negli anni ‘60 l'istituto Tavistock, in collaborazione con i servizi segreti inglesi e la CIA, pilotò un esperimento sulla diffusione e l’impiego della droga, soprattutto quella prodotta artificialmente, l’LSD, nell’ambito di quel fenomeno socialmente destabilizzante che fu denominato "controcultura".
Dovevano bloccare il risveglio delle coscienze, e cosa c'è di meglio delle droghe?
I soldi arrivarono a fiumi dalla Fondazione Ford, dal Centro Britannico di Studi Ambientali, dal Ministero della Difesa britannico, dell’università di Harvard e dal Consiglio delle Ricerche di Scienze Sociali della Gran Bretagna, CIA, ecc.
Ovviamente queste tecniche di controllo sociale si estesero a tutto il mondo e l'Italia, come sempre, divenne un laboratorio a cielo aperto d'elezione.
Dall'acido lisergico (LSD) degli anni Sessanta e Settanta, infiltrarono nelle masse di giovani la devastante eroina… Il resto è storia. Una triste storia!
Oggi il livello coscienziale, quello cognitivo e la pulsione alla rivoluzione sono talmente infimi che le droghe non servono più, bastano i social, OnlyFans e la tv.

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L'ex presidente francese Nicholas Sarkozy è sotto processo con l'accusa di aver intascato 50 milioni di euro dal colonnello libico Muammar Gheddafi! Ha anche l'obbligo di indossare per un anno la "cavigliera elettronica".
Come mai solo lui? E gli altri camerieri dei banchieri, non ditemi che non si sono intascati nulla? 🤣
Sarkozy, che è stato condannato due volte per crimini separati da quando ha lasciato l’incarico, ha parlato di una cospirazione contro di lui.
Ma daiii, sul serio? Finché stai a novanta gradi, servendo umilmente il Sistema, avrai potere, ricchezza, droghe e donne, ma quando non servi più, finisci nel baratro grazie a qualche scandalo. E' sempre stato così il giochetto…

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Dopo i due precedenti lavori "La mafia uccide solo d’estate" e "In guerra per amore" Pierfrancesco Dilibero in arte Pif ci riprova con "E noi come stronzi rimanemmo a guardare", liberamente ispirato al concept "Candido" del collettivo I Diavoli.
Pif in questo caso tenta la strada della fantascienza per far passare un messaggio assai tosto.
Arturo Giammaresi, interpretato da Fabio De Luigi, è un manager che viene licenziato a causa dell’algoritmo da lui stesso creato e viene lasciato dalla fidanzata a causa di un’app che giudica le compatibilità. Scartato e isolato da un Sistema che esclude tutti gli over 40 non gli rimane che diventare un rider (tipo fattorino di Amazon) della multinazionale Fuuber.
Non vorrei spoilerare ma il messaggio che passa è importante su quanto sta accadendo nel mondo del lavoro. In un futuro non troppo lontano infatti app e algoritmi decreteranno la vita e la morte professionale di una persona. Un futuro distopico non ben definito, ma recente, dove gli strumenti tecnologici (smartphone, computer, apparecchi di riconoscimento facciale, ecc.) invece di liberare l'uomo lo rendono sempre più schiavo e imprigionato.
Pierfrancesco Dilibero è un visionario a cui interessa ammonire la popolazione sui rischi di una società troppo interconnessa, oppure è anche lui un ingranaggio della macchina propagandistica della "programmazione predittiva"? Della serie: ci stanno preparando e abituando al mondo che loro vogliono…
Nonostante abbia perso qualche punto in un paio di scene che fanno trasparire la condivisione del regista alla cagata del riscaldamento globalle (quella del Polo Nord dove la gente fa il bagno e quella delle aree eco-friendly, dove le inquinanti auto a combustione non possono entrare), il film merita di essere visto perché almeno fa riflettere!
Il finale è inquietantemente realistico!!!

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Marcello Pamio - 15 agosto 2024

Re Salomone inizia la costruzione del Tempio di Gerusalemme tra il 960 e l'822 a.C. impiegando circa una settantina di anni per terminarlo.
Nel 586 a.C. un popolo pagano ( i Caldei) proveniente da Ur dei Caldei, l'attuale Baghdad, capitanato da Nabucodonosor, invade la Palestina e distrugge la città santa di Gerusalemme, compreso il Tempio!
Al centro del tempio nella Sancta Sanctorum era conservata l'arca dell'Alleanza (Esodo 26, 34) e alla sala poteva accedere una sola volta l'anno (nel giorno del kippūr) il sommo sacerdote per offrire il sacrificio.
Questo luogo è sacro per gli ebrei in quando sede della Shekinah1, cioè della presenza di Dio!

Il profeta Abacuc, vissuto circa 580 anni prima di Cristo assiste personalmente alla prima distruzione del Tempio di Salomone.

Primo Tempio di Salomone

Poi con il Re di Persia Ciro, che vinse i caldei nel 530 a.C., Israele ha il permesso di ritornare in Palestina e riedificare il tempio.
Questo secondo Tempio, dove Gesù stesso predica, viene distrutto nel 70 d.C. dai romani!

Secondo Tempio di Gerusalemme

Oggi i fondamentalisti ebrei vorrebbero ricostruire il terzo Tempio per dimostrare che Gesù era un falso e ha sbagliato quando aveva predetto agli apostoli: "in Verità io vi dico, che di questo tempio non ne resterà pietra su pietra".

La distruzione del tempio comporta la fine della religione ebraica dell'Antico Testamento perché non possono più offrire il "sacrificio".

Non solo il luogo sacro non c'è più, ma con la sua distruzione andarono disperse anche le liste dei sacerdoti discendenti da Aronne!
Per fare il sacerdote in Israele infatti non c'è la vocazione come nella chiesa cattolica; nell'Antico Testamento si diventava sacerdoti solo se si discendeva direttamente da Aronne!
La lista è andata perduta nell'incendio per cui non ne resta traccia...

Ma allora cosa rappresenta il muro del pianto che si vede nella Spianata delle moschee?

Muro del pianto

Nonostante dicano sia l'unica parete rimasta del muro del Tempio, è solo un antemurale distante dal tempio vero e proprio.
Quindi Gesù ha predetto bene: non sono rimaste pietre del tempio!

Gli ebrei non hanno più il sacerdozio, in quanto nessuno conosce i discendenti di Aronne, non hanno il Tempio e neppure l'altare sul quale offrire il sacrificio, per cui la religione ebraica dell'Antico Testamento è completamente finita!

Sono 2000 anni che tentano inutilmente di ricostruire il tempio!

Oggi con la guerra sionista che sta devastando la Striscia di Gaza gli estremisti di destra ultra ortodossi, come Benjamin Netanyahu, hanno immolato una vacca rossa aspergendo con il sangue i fedeli in quello che dovrebbe essere la celebrazione del sacrificio delle sacre scritture.
In Israele ogni tanto nasce una giovenca rossa che fa pensare al ritorno di Gesù, e per soddisfare i requisiti della antica legge era necessaria una vacca rossa che aiutasse a purificare gli israeliti da ogni impurità.

I sionisti hanno la coscienza così sporca che non basterebbe un allevamento intero di vacche!!!
Secondo la tradizione rabbinica dai tempi di Mosè sono state sacrificate nove giovenche rosse e dalla distruzione del secondo tempio non è più stata macellata nessuna vacca rossa.

Ma per celebrare il sacrificio devono ricostruire il Tempio e per ricostruirlo devono far saltare in aria la Moschea al-Aqsa (detta anche Moschea di Omar), quella con la stupenda cupola d'oro, perché si ergerebbe proprio sopra il vecchio Tempio...

Il punto è che alla base di ogni religione ci sono tre elementi fondamentali: il sacerdote, l'altare e la "vittima", cioè il sacrificio.
Gli ebrei al momento hanno solo la ridicola vacca rossa, ma che se ne fanno dell'animale visto che manca tutto il resto?

E poi nessuno sa con esattezza dove risieda esattamente la Sancta Sanctorum, perché proprio sullo spazio del primo tempio sono state costruite all'epoca di Costantino molte chiese cristiane che poi i musulmani hanno convertito in moschee.
Quando il criminale Ariel Sharon il 28 settembre del 2000 entrò assieme ai coloni nella Spianata delle moschee per profanare il luogo santo ai musulmani, fece un'azione che non doveva fare neppure per gli ebrei super ortodossi. Sotto la Spianata infatti c'è la Sancta Sanctorum, quindi Sharon ha rischiato di profanare il luogo più sacro che esista!
Sono così legati alle tradizioni gli ebrei che perfino dall'alto è vietato passarci sopra. Gli aerei della El Al Israel Airlines infatti non possono sorvolare la moschea al-Aqsa, perché rischierebbero di violare dall'alto la sala che contiene la Shekinah!

La conclusione è a dir poco pazzesca: gli ebrei non hanno più una religione!!!

Note
1) Shekinah è una parola caldea che significa "dimora", usata dagli ebrei per designare il simbolo visivo della presenza di Dio nel Tempio di Salomone.

Tratto dall'intervista di don Curzio Nitoglia
"Dal libro del Profeta ABACUC ai nostri giorni"

Da sempre gli ashkenaziti hanno un filo diretto col demonio, possiamo dire quantomeno dal famoso Vitello d'Oro di Aronne!
Tra tutte le divinità dal tardo Paleolitico ad oggi, quella del toro è la figura più preponderante, la più feroce e spietata, designata col nome di Ba'al e cioè la personificazione di Satana. A Creta per esempio il toro divenne il Minotauro, mostro metà uomo e metà bovino al quale venivano sacrificati i bambini.

Ma è nelle terre di Canaan che c'è stato lo sviluppo più feroce del culto di Ba'al a cominciare dalle civiltà Fenicia e Giudea!
Il toro è stato trasfigurato nel Vitello d'Oro di Aronne e associato spesso a Yahvè. I cananei, ebrei compresi, lo veneravano col sacrificio dell'olocausto: il Moloch.

Moloch

Ba'al, il toro delle viscere della terra diviene Satana, mentre Moloch è un termine fenicio che significa "ciò che ti ho mandato", quindi offerta rituale: olocausto!
Ricordo che Aronne era fratello di Mosè e sposò Elisheba, della tribù di Giuda, dalla quale ebbe quattro figli Nabid, Abihu, Eleazar e Itamar.
Faccendiere di corte, abile negli intrighi, ribelle e traditore spesso in contrasto col fratello per il controllo dei Giudei, durante l'esodo non gli fu permesso di entrare in Canaan. L'esodo non fu un pellegrinaggio mistico come ci narrano i nasoni, ma una guerra di conquista sanguinosa per accaparrarsi nuovi territori, una guerra condotta per strappare ai Filistei la loro terra, come oggi stanno facendo i sionisti con i palestinesi.

Tra Aronne e Mosé si trattò di una diatriba familiare perché i due fratelli erano portatori di interessi diversi. Aronne era al servizio del dio Ba'al, Mosè al servizio di Yahweh. Aronne visto che Mosè latitava da 40 giorni sul monte Sinai credette di poterne approfittare per imporre al popolo un diverso culto molto diffuso tra i cananei, in particolare tra i Fenici, il culto del dio sotterraneo e satanico Ba'al, raffigurato da un Toro feroce con tre occhi, cui si offrivano sacrifici umani (olocausti) nella cerimonia detta del Moloch.
Dopo oltre duemila anni gli adoratori di Ba'al, di Satana si sono insediati nei posti di comando e continuano impunemente non solo a mostrarsi alla luce del sole, ma anche con i loro sacrifici di bambini, gli olocausti (vaccini, rituali satanici, ecc.)…

Tratto dal libro "ADE: la sinagoga di Satana", di Giovanni Angelo Cianti
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