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Mentre l'anno volge al termine le notti si allungano e le ore di luce sono sempre più brevi, fino al giorno del Solstizio invernale il 21 dicembre.
Solstizio dal latino "Sol Stat", il sole si ferma. E difatti il sole per circa tre giorni sorge sempre nello stesso punto.

Il respiro della natura è sospeso nell'attesa di una trasformazione, e il tempo stesso pare fermarsi. È uno dei momenti di passaggio dell’anno, forse il più drammatico e paradossale: l'oscurità regna sovrana, ma nel momento del suo trionfo, cede alla luce che lentamente inizia a prevalere sulle brume invernali.

Dopo il solstizio, la notte più lunga dell'anno, le giornate ricominciano poco alla volta ad allungarsi.
Come tutti i momenti di passaggio il solstizio d'inverno è un periodo carico di valenze simboliche e magiche, dominato da una costellazione di miti e di simboli.
Echi ancestrali di un passato lontanissimo e dei quali abbiamo ormai perso il significato originario. Tuttavia, nelle moderne celebrazioni natalizie e di fine anno, è ancora possibile discernere di simboli di tradizioni primordiali sotto la loro veste attuale, Cristiana o consumistica che sia.

Cerchiamo per un attimo di immaginare come viveva l'antica umanità questo periodo dell'anno, in epoche prive della tecnologia moderna e delle quali buio e gelo erano sinonimi di fame e morte. Dalla Siberia alle Isole Britanniche, passando per l'Europa centrale, il Mediterraneo era tutto un fiorire di riti e cosmogonie che celebravano le nozze fatali della notte più lunga è del giorno più breve. Due temi principali si intrecciavano e si sovrapponevano, come temi musicali di una grande sinfonia. Uno era la morte del Vecchio Sole, e la nascita del Sole bambino, l'altra era il tema vegetale che narrava la sconfitta del Dio Agrifoglio, Re dell'anno calante, ad opera del Dio della Quercia, Re dell'anno crescente.

Se il sole è un Dio, il diminuire del suo calore e della sua luce è visto come segno di vecchiaia e declino. Occorre cacciare l'oscurità prima che il Sole scompaia per sempre.
Le genti dell'antichità che si consideravano parte del Grande Cerchio della Vita ritenevano che ogni loro azione, anche la più piccola, potesse influenzare i grandi cicli del Cosmo. Così si celebravano riti per assicurare la rigenerazione del Sole e si accendevano falò per sostenerne la forza, per incoraggiarne la rinascita e la ripresa della sua marcia trionfale.

L'inverno era pericoloso, non solo per il freddo e la scarsità di cibo, ma anche perché vagavano sulla terra spiriti defunti entrati dal varco che si era aperto alle calende di novembre, Samhain, l'attuale Ognissanti.
In un anno di 13 mesi lunari di 28 giorni ciascuno resta inevitabilmente fuori un giorno, il giorno senza nome che rappresenta una frattura nel ciclo del tempo. Il ritorno del caos primordiale. Il Solstizio è insieme festa di morte, trasformazione e rinascita.

Il Re oscuro, il vecchio Sole, muore e si trasforma nel Sole Bambino che rinasce dall'utero della dea: all'alba la grande Madre Terra da alla luce il Sole Dio.
La dea è la vita dentro la morte, perché anche se ora è regina del cielo e dell'oscurità mette al mondo il figlio della promessa, il Sole su amante che la rifeconderà riportando calore luce al suo regno.
Anche se i più freddi giorni dell'inverno ancora devono venire, sappiamo che con la rinascita del Sole la Primavera ritornerà.
Un'altra tradizione tramandata dai Saturnali è quella dei doni: in epoca imperiale a Roma ci si scambiavano lumi accesi simboli della luce crescente.

Alla fine dei Saturnali si festeggiava lo scontro tra Saturno e Giove e questo ricorda il tema delle due divinità che si combattono la metà crescente e quella calante dell'anno: il Re della Quercia e il Re dell'Agrifoglio.
Le attuali decorazioni natalizie richiamano l'antica usanza di mantenere vivo lo spirito della vegetazione con piante sempreverde. In analogia al Solstizio d'estate anche il Sostizio d'inverno è ricco di simboli vegetali. L'albero di Natale, l'abete, rappresenta in realtà l'albero del Cosmo delle mitologie nordiche.

Si appendevano ai suoi rami luci e frutti dorati per celebrare il mito solare. L'albero di Natale è in effetti di origini pre-cristiane, e per i Celti rappresentava il Re della Quercia.
L'Agrifoglio invece con le sue bacche rosse allude al Sole e la ghirlanda di agrifogli simboleggia la ruota dell'anno!

Oltre alla mela, la pianta sacra del Sostizio d’Inverno è il vischio, pianta simbolo della vita in quando le sue bacche bianche e taslucide somigliano allo sperma maschile. Il vischio, pianta sacra ai druidi, era considerata una pianta discesa dal cielo, figlia del fulmine e quindi emanazione divina.

Equiparato alla vita attraverso la sua somiglianza allo sperma, ed unito alla quercia, il sacro albero dell’eternità, questa pianta partecipa sui del simbolismo dell’eternità che di quello dell’istante, simbolo di rigenerazione e immortalità. La pianta era chiamata il tutto-sana, medicina universale dono del risanante momento dell’eternità. Ancora oggi baciarsi sotto il vischio è un gesto propiziatorio di fortuna.

Come festeggiare il Solstizio
La natura in questo tempo riposa per prepararsi a vivere un nuovo ciclo, per cui anche noi dovremo fare lo stesso. Prendere una pausa dedicandosi alla lettura, alla meditazione, a esercizi di rilassamento e alla scrittura.
Questo è il tempo in cui siamo più lontani dalla Sole, quindi dalla Luce, ma contemporaneamente anche consapevoli della sua Rinascita, possiamo provare a trattenere questa piccola luce in noi!
Possiamo anche decorare la casa con le piante del Solstizio, oppure fare un albero solstiziale, cioè un albero decorato con tante piccole raffigurazioni del sole.

Molto utile è accendere un fuoco, il camino o delle candele per rappresentare la nascita delle nostre speranze per il nuovo anno.

Tratto dal libro "Feste Pagane" di Roberto Fattore

Il 90% delle persone ha problemi ai denti!
Come mai la bocca è sempre più un disastro nonostante scovolini, spazzolini, filo interdentale e una caterva di dentifrici?
Una volta questi rimedi non esistevano eppure i nostri antenati avevano meno disturbi, come mai?
L'alimentazione gioca un ruolo importante. Un eccesso di carboidrati infatti va a modificare il pH orale permettendo la crescita di batteri. La dieta moderna è troppo squilibrata verso gli zuccheri, alimenti sconosciuti all'uomo del passato…
Ce lo confermano le scoperte del grande odontoiatra Wenston Price: i popoli indigeni hanno iniziato ad avere carie e non solo dopo l'introduzione del ben-essere portato dagli invasori (zucchero, farina bianca e alcol).
Poi c'è l'aspetto psico-emotivo. I denti servono a mordere il cibo, ma non solo…
Se non ci diamo il permesso e il diritto di "mordere la vita", parte un programma biologico che destruttura questa funzione.
Ultimo, ma non per importanza, c'è l'enorme problema dei prodotti per l'igiene orale!
Pochi sanno che la maggior parte dei dentifrici in commercio è tossica, perché contiene anestetici, antimuffa, fluoro e antibiotici!
Gli anestetici, nel lungo periodo fanno perdere tono e vigore alle nostre gengive, rendendole meno funzionali e aumentando i problemi.
Non solo, l'assimilazione sub linguale fa entrare in circolo sanguigno le sostanze messe in bocca, e queste potrebbero addormentare la pineale!
Per fortuna non è tutto negativo!
Qualche anno fa mi sono imbattuto in Blancodent grazie ad un'amica che dopo aver provato di tutto per gravi problemi dentari, si è trovata benissimo con questa polvere 100% commestibile, naturale, senza fluoro e senza alcuna sostanza chimica dannosa.
E' stata una piacevole scoperta e da allora lo uso, ecco perché sono qua a parlarne: le cose naturali e sane vanno aiutate!
Per info www.blancodent.it, se chiamate il numero 0266304780 ai miei lettori con il primo acquisto un omaggio!!!

Marcello Pamio – 21 settembre 2023

Pian piano, un passo alla volta, il ciclo annuale fa il suo giro nella Ruota della Vita, e in questo periodo raggiunge l’Equinozio d'Autunno (23 settembre) sotto il segno della Bilancia, che simboleggia guarda caso proprio l'equilibrio.

Giorno e notte, luce e ombra hanno lo stesso peso: il momento dell'equilibrio tra le due forze che governano il mondo.

Il ciclo vitale naturale, iniziato nel segno dell'Ariete in primavera, giunge così al termine con la Bilancia, come l’Alfa e l’Omega, asse verticale che collega l'alto e il basso.
L'asse Ariete-Bilancia e quello Cancro-Capricorno formano la croce della Vita: simboleggiano rispettivamente l'inizio (Ariete), l'equilibrio (Bilancia), la culla della Vita (Cancro) e la procreazione (Capricorno).

L'equinozio d'autunno è la penultima porta dell'anno agricolo, quella che indica la chiusura della stagione dei frutti e l'imminente avvicinarsi della stagione della morte: l'inverno. Per questo è un momento di preparazione dove si tirano le somme su ciò che si è seminato durante l'anno. I frutti sono ormai maturi e quello che si è raccolto servirà a tenerci vivi durante la stagione fredda: se avremo raccolto molto, sarà un inverno buono, se invece avremo raccolto poco sarà povero e affamato, e questo non solo dal punto di vista fisico ma anche spirituale.
In agricoltura è la fine del raccolto e la festa del secondo raccolto (dell'ultima frutta e degli ortaggi, in particolare dell'uva).

Il periodo che va dall’Equinozio di autunno al Solstizio d’inverno ha a che fare con il mondo oscuro del buio, dei morti, dell’aldilà presso cui i vivi non possono agire direttamente se non con una presa di coscienza della dimensione invisibile che esiste parallelamente alla nostra.
Per celebrare al meglio questo passaggio sarebbe interessante puntare all’aspetto meditativo, non in senso passivo, ma semmai di bilancio delle cose fatte e di presa di coscienza verso il ringraziamento, la speranza e soprattutto l’attesa per un nuovo ciclo!

Ancora una volta - dopo l’Equinozio primaverile - il giorno e la notte sono in perfetto equilibrio, ma dal 24 settembre in poi l’oscurità inizierà a crescere fino al culmine del Solstizio invernale (circa il 21 dicembre) con il massimo del buio e il minimo della Luce...

Guido Reni, 1636

Estremamente connessa ai significati dell’Equinozio d’autunno il 29 settembre è la festa di Michele, l’Arcangelo legato alle forze cristiche, alla forza Solare, sinonimo della volontà necessaria ad attraversare il buio della stagione invernale. Non a caso nell’iconografia è rappresentato come il difensore della Luce con una spada fiammeggiante in mano che tiene a bada il diavolo (mostro tellurico) accasciato ai suoi piedi e simbolo delle forze del male (tenebra).
Nonostante le forze della natura si affievoliscano in questo periodo, il senso dell’Arcangelo Michele è proprio quello di attingere al coraggio, alla forza, alla Luce interiore che sconfigge la paura che cresce con l’avvicinarsi del buio e del freddo.
Simbolicamente è la forza interiore che ognuno di noi ha e che ci permette di attraversare l’abisso del buio, per ricominciare un nuovo ciclo, fino alla rivincita della Luce...

Marcello Pamio - tratto da "Colesterolo: avete rotto i grassi"

La Sindrome metabolica è la condizione che si ha quando il sangue è pregno di glucosio e insulina.
Normalmente una persona a digiuno dovrebbe avere una glicemia che va da 70 a 110 mg/dL e questo valore corrisponde ad un totale di circa 5 grammi di zucchero.
Quando questo valore sale, il pancreas secerne insulina per trasformarlo ed immagazzinarlo nelle cellule adipose.

Potete comprendere da soli che avere stimoli insulinici ripetuti nel tempo (anche 5 o 6 volte al giorno) aumenta di molto il rischio di mandare il meccanismo in tilt è facilissimo.


Quindi un aumento dello zucchero nel sangue comporta enormi problemi di salute.

Dopo aver mangiato carboidrati le molecole di glucosio fanno alzare la glicemia. Il glucosio non può passare dal circolo ematico ai tessuti e agli organi senza l’aiuto dell’insulina. Questo ormone è infatti la chiave che apre le serrature cellulari e fa entrare lo zucchero, togliendolo dal circolo ematico. L’eccesso di glucosio viene trasformato in grasso e immagazzinato nei tessuti adiposi (pancia, cosce, ecc.).

Quando la persona continua a riversare glucosio in grandi quantità, alla fine avrà anche livelli elevati di insulina nel sangue. La cellula si protegge e diventa insulino-resistente, ma ovviamente la persona continua a ingollare carboidrati e questo fa iperlavorare il pancreas con fiumi di insulina.
Questa persona non potrà perdere peso, e avrà sempre il terreno molto infiammato, e come detto aumenterà la produzione di colesterolo.

Avere troppa insulina in circolo, causato da troppo zucchero, è una delle cose più pericolose per la salute umana.
L’eccesso di glucosio nel sangue danneggia l’endotelio perché le molecole sono molto reattive, si attaccano per esempio alle proteine rendendole appiccicose.
Questo meccanismo si chiama AGEs, cioè Prodotti Finali della Glicosilazione Avanzata.
Le proteine incollate a questa “dolce malta” da una parte si attaccano alle pareti dei vasi danneggiandoli, dall’altra ostruendo i piccoli capillari degli occhi (retinopatie), quelli cerebrali (demenza e Alzheimer) e quelli sessuali dell’uomo (disfunzione erettile).
Non solo, la glicazione proteica danneggia praticamente tutti i tessuti del corpo. Quelli più vulnerabili sono articolazioni, cervello, occhio, pancreas, reni e vasi sanguigni.

Marcello Pamio - tratto dal libro "Colesterolo: avete rotto i grassi"

Marcello Pamio - 11 settembre 2023
Il Consiglio Regionale in Veneto ha approvato all'unanimità la "scatola nera" per le auto con più di 10 anni!
Sì, non è un errore siamo proprio in Veneto: nel nord-est leghista, quello di "Roma ladronaaaa", ricordate?
Sto parlando di un dispositivo di controllo che tutti gli schiavi con l'anello al naso che possiedono un veicolo Euro 0, 1, 2, 3 e 4 dovranno installare nella propria auto e ovviamente a proprie spese per poter circolare nell'Impero, nonostante le limitazioni.

La scatola nera con GPS è collegata a una app per cellulare per registrare i movimenti del veicolo, garantendo la possibilità di percorrere un tot di chilometri all'anno a seconda della classe ambientale.

Un euro 0 potrà fare solo 1000 km; gli euro 1 invece ben 2000, mentre 7000 sono i km per gli euro 3 e infine 10.000 km per gli euro 4.
Ho un dubbio: quanta strada secondo loro dovrei fare con la mia Alfa 75 la cui classe sarà euro meno 8? 🤔

Ma la chicca sono i Crediti Sociali in stile cinese camuffati da premi per i comportamenti virtuosi. Il veneto che da bravo suddito risparmierà carburante, frenate, ecc. per ogni chilometro percorso avrà in regalo ben 100 metri da percorrere nel corso dell'anno 😂😂😂
Insomma ai bravi cittadini c'è il bonus! E così a colpi di cento metri a volta, potranno andare velocemente all'Hub per spararsi l'ennesima dose di diserbante genico… Così ce li togliamo dalle palle una volta per tutte!

A dare la stupenda notizia della scatola nera è stato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni, Lucas Pavanetto che aggiunge fiero: “I veicoli non saranno più soggetti ai blocchi degli orari giornalieri vigenti, ma saranno monitorati attraverso il conteggio totale dei chilometri percorsi".
Scommettete che qualche annientato cerebralmente e iperdosato, ringrazierà gli squallidi camerieri dei banchieri per questo "regalo"?

PS: Se uno possiede un Nokia 8210 non può certo scaricare l'app. Come farà? 😉

Il 28 ottobre 2020 il ministro dallo sguardo vigile Speranza, sospese l'entrata in vigore del DM 1° ottobre 2020 sull'aggiornamento della Tabella contenente l'indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope. In particolare sull'inserimento dei medicinali delle composizioni di cannabidiolo (CBD) estratto dalla Cannabis.

In pratica volevano far diventare "medicinale" il CBD, un cannabinoide estratto dalla cannabis, che a differenza del THC non provoca alterazioni psichiche, ma al contrario può aiutare l'organismo con numerosissimi effetti benefici. Ed è proprio questo il problema: funziona alla grande.

Il 7 agosto 2023 il medico Orazio Schillaci, attuale ministro della salute, revoca la sospensione del 28 ottobre. Decreto pubblicato in gazzetta il 21 agosto 2023.
Quindi se non succederà nulla entro il 22 SETTEMBRE 2023, da questa data in poi l'olio di CBD non potrà più rientrare nella libera vendita, a meno che non sia preparato con CBD sintetico (che guarda caso non viene citato nella norma).
Non male direi come regalo di Schillaci alla potente lobbies del farmaco!

Ma tutto questo va in contrasto con la pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del novembre 2020, in cui si è sancito che i prodotti a base di CBD non devono essere considerati come stupefacenti.
C'è poi la sentenza nella Causa C-663/18 (Comunicato Stampa 141/2020) della Corte di Giustizia dell'Unione europea che ricorda come "uno Stato membro non può vietare la commercializzazione del cannabidiolo legalmente prodotto in un altro stato membro, qualora sia estratto dalla pianta Cannabis sativa nella sua interessa e non soltanto dalle sue fibre e dai suoi semi". Quindi, come la mettiamo? Fatta la legge, trovato l'inganno?
Basterà far figurare la produzione in un altro paese europeo e il gioco è fatto? Resta comunque un decreto vergognoso che mette i bastoni tra le foglie di una pianta importantissima e miracolosa.
Tutto quello che funziona viene sistematicamente boicottato dal regime.
Giù le mani dalla Maria!

Marcello Pamio - 1 settembre 2023
"Il sangue è un succo molto peculiare", diceva Johann Wolfgang von Goethe nel Faust…
Eh già…un liquido molto peculiare, soprattutto per i vampiri delle lobbies farmaceutiche!
Mi dispiace dirvelo, ma il sangue è un business spaventoso.
Il sangue delle sacche - quelle donate amorevolmente dalle persone - in minima parte viene usato per scopi nobili: la maggior parte viene venduto al miglior offerente.
Ora finalmente è uscito un documentario su questo argomento. Una inchiesta tedesca mandata in onda dal canale franco-tedesco Arte dal titolo “Le business du sang“.
Il video spiega come in Svizzera il sangue donato alla Croce Rossa (monopolista della raccolta) viene venduto a imprese private. Come detto, solo una piccola parte del sangue finisce a veri malati bisognosi, il resto (oltre l’80%) va nei laboratori di Big Pharma, che usa il plasma per estrarre proteine e chissà cos'altro. Lo scopo ovviamente è nobile: sfornare droghe legali, cioè farmaci costosissimi per alleviare ai subumani le pene (create da loro stessi).

Attualmente a livello mondiale solo quattro multinazionali (Octapharma, Baxter, CSL Behring e Grifols) si spartiscono la torta.
Secondo Forbes l’amministratore delegato di Octapharma, Wolfgang Marguerre, vanta un patrimonio di 6 miliardi di dollari.
Ma non è tutto, la cosa ancora più schifosa è sono riusciti a creare un nuovo mercato. Il sangue infatti arriva da disperati pagati 60 dollari per DUE litri di sangue. Avete capito? Gente messa male, spesso sono drogati o alcolisti che arrotondano facendosi svenare. Così per pochi spicci si fanno togliere il sangue, scusate volevo dire il "succo peculiare"!
Trenta dollari a litro. Tanto vale la Vita Umana?

Marcello Pamio - 19 agosto 2023

Sono stato autorizzato a pubblicare lo scambio di e-mail (ovviamente in maniera anonima) tra un installatore di accumulatori per casa al litio della nota marca 𝗧𝗲𝘀𝗹𝗮! Un progetto definitivo di un edificio particolarmente importante prevede 6 dispositivi da 13,5 kWh con accumulatori al litio, con l'impianto predisposto per essere raddoppiati.
In realtà ne prevede 5 che sono distribuiti sulle 3 fasi (una barzelletta per una casa).

Tecnico al cliente: 𝘓𝘰 𝘴𝘢𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘪 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘪𝘵𝘪𝘰? 𝘓𝘰 𝘴𝘢𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘧𝘢 𝘪𝘭 𝘭𝘪𝘵𝘪𝘰?
𝘛𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘭𝘪 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘪𝘯𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘪𝘣𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘦 𝘤𝘭𝘪𝘮𝘢𝘵𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘭'𝘦𝘴𝘱𝘭𝘰𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘪.

Risponde il cliente: 𝘭𝘪 𝘮𝘦𝘵𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘭𝘰𝘤𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘰. 𝘚𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘧𝘰𝘳𝘯𝘪𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘵𝘦𝘥𝘦𝘴𝘤𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘪 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘶𝘯 𝘢𝘳𝘮𝘢𝘥𝘪𝘰, 𝘪𝘯 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭'𝘦𝘴𝘱𝘭𝘰𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘢𝘨𝘩𝘪 𝘯𝘦𝘭 𝘳𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘢𝘣𝘣𝘳𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰.

Il tedesco risponde: 𝘵𝘪𝘦𝘯𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘭'𝘢𝘳𝘮𝘢𝘥𝘪𝘰 𝘳𝘪𝘵𝘢𝘳𝘥𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘪 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘦𝘴𝘱𝘭𝘰𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘢 𝘶𝘯'𝘰𝘳𝘢. 𝘐𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭'𝘰𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘷𝘪 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘳𝘭𝘪 𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯 𝘮𝘶𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘦 𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘭𝘪 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘭'𝘦𝘴𝘱𝘭𝘰𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘧𝘢 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘪.

Allora il cliente si è deciso a metterli in un container coibentato e climatizzato in un punto dove l'esplosione non determini danni.
Queste cose i tecnici e gli addetti ai lavori le sanno molto bene. Gli ignoranti siamo noi.
Ma tranquilli va tutto bene: la transizione ecologica ed energetica è per il nostro bene!!!

A proposito di neuromarketing e dei comportamenti di acquisto, lo sapevate che la nostra vista è di gran lunga il meno potente dei nostri sensi, per sedurci, generare il nostro interesse e spingerci ad acquistare?
Oggi siamo iperstimolati visivamente, molto di più rispetto al passato. Vari studi dimostrano però che quanto più siamo stimolati, tanto più difficile è catturare la nostra attenzione.
Come detto, olfatto e udito sono sostanzialmente più potenti di quello che si sia mai pensato.

I pubblicitari per molto tempo hanno dato per scontato che l’immagine sia tutto. Ecco perché le aziende hanno speso milioni di dollari per creare il loro logo. Questo perché il marketing si è concentrato sull’attirare e motivare i consumatori visivamente. Ma la verità è che le immagini visive sono di gran lunga più efficaci e più memorabili quando sono abbinate ad un altro senso, come l'udito o l'olfatto.

Per coinvolgerci emotivamente a pieno, le aziende stanno scoprendo che farebbero meglio a inondarci di profumi per le nostre narici, e di musica per le nostre orecchie!
Questa tecnica si chiama Sensory Branding.

Quando vediamo e annusiamo contemporaneamente qualcosa che ci piace (come il talco Johnson’s & Johnson’s combinato con il suo profumo vagamente di vaniglia), si attivano insieme varie regioni del nostro cervello fra le quali la corteccia orbitofrontale mediale destra, una regione associata alla percezione di qualcosa di piacevole o gradevole.
Quando siamo esposti a combinazioni che sembrano funzionare, sono attivate sia la corteccia piriforme destra (che è la corteccia olfattiva primaria), sia l'amigdala che codifica la rilevanza emotiva.

L'odore di un prodotto attiva molte delle stesse regioni che sono attivate dalla sua vista. In altre parole se sentite il profumo di ciambelle, è molto probabile che ve ne facciate anche un'immagine nella vostra testa. Com'è possibile però che gli odori attivino le stesse aree cerebrali delle immagini? La risposta sta nei neuroni specchio. Grazie ai neuroni specchio anche i suoni possono evocare immagini visive altrettanto potenti.
Ecco un esempio. Quale che sia la vostra età, se vi arriva un filo di profumo del talco Johnson’s è molto probabile che tutte le associazioni infantili si risveglino nella vostra memoria. Essere allattati dalla mamma; la sensazione di essere stretti fra le sue braccia.
Le associazioni di questo tipo sono il motivo per cui alcune aziende usano il profumo di vaniglia nei loro prodotti.

Fra tutti i sensi, l’olfatto è il più primitivo, quello con le radici più profonde. È il modo in cui i nostri antenati hanno sviluppato il gusto per il cibo, hanno cercato partner e intuito la presenza di nemici.
Quando sentiamo l'odore di qualcosa, i recettori degli odori nei nostri nasi puntano dritti al sistema limbico, che controlla le emozioni, i ricordi e il senso di benessere.
Con tutti gli altri sensi, si pensa prima di rispondere, ma con l’olfatto il cervello risponde prima che si pensi!

Non a caso il negozio principale della Samsung a New York profuma di melone, una fragranza distintiva che ha lo scopo di rilassare i consumatori e di metterli in una disposizione d'animo da isole dei Mari del Sud.
Nei supermercati il profumo di pane è dato da un aroma chimico (“crosta di pane bianco”) che viene irrorato perché si è dimostrato un ottimo investimento per aumentare le vendite di molte linee di prodotti. I direttori dei grandi magazzini sanno bene che quando l'aroma di pane o di dolci sale al naso, arriva subito la fame e aumentano gli acquisti...
Una catena di negozi in California ha sperimentato la diffusione di profumo di caffè fresco nei suoi parcheggi per attirare i clienti. La Procter & Gamble recentemente ha messo in commercio dei fazzolettini per il viso Puffs con il profumo di Vicks, con l'obiettivo di far presa sui ricordi di infanzia dei clienti, curati dalle loro madri per il raffreddore con l'unguento Vicks.

Ecco come ci prendono per il...naso!

Tratto dal libro "Neuromarketing: attività cerebrale e comportamenti d'acquisto", Martin Lindstrom, ed. Apogeo

La "guerra al colesterolo" è una guerra contro la salute umana e in particolare contro il funzionamento cerebrale. Questo perchè il nostro encefalo è costituito per un quarto da questo grasso! Muovere guerra al colesterolo significa minare le nostre capacità celebrali.
Domande alle quali ho cercato di dare una risposta:
Cos’è il colesterolo e a cosa serve?
Sul colesterolo è stato detto tutto il male possibile e immaginabile. Se la medicina avesse avuto ragione, avremmo dovuto assistere ad un calo di tutte le patologie cardiovascolari. E’ andata effettivamente così?
Qual è il senso biologico del colesterolo? Infine cosa possiamo fare?

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Marcello Pamio - 11 agosto 2023

L'etimologia ("intimo significato della parola") è lo studio dell'origine, della storia delle parole. L'etimo ovviamente è stato cancellato dalle scuole, anche perché i Gulag 2.0 devono sfornare sudditi, invertebrati non-pensati, mica persone libere in grado di ragionare. Guai avere persone con un libero pensiero critico, è troppo pericoloso per il regime!

La parola "farmaco" per esempio deriva dal greco antico φαρμακον, "pharmakon", che significa «veleno». Serve altro per capire?

Quindi le lobbies della chimica e farmaceutica (Big Pharma) sono i più grandi spacciatori legali di veleni al mondo!

Solo un vero schiavo difende il proprio aguzzino; solo un imbecille potrebbe pensare che le case farmaceutiche stiano lavorando per il nostro benessere, per alleviare le nostre pene e i nostri mali.
Poveri subumani non capiscono che il Sistema ci vede come dei polli in batteria, o come vacche all'ingrasso.

Più malattie implica più clienti da "curare" con le loro droghe, e quindi guadagni illimitati.

Semplicemente disarmante.
Tutto questo per dire che non esiste un solo farmaco in commercio privo di effetti collaterali, figuriamoci i vaccini o i sieri genici!
Quindi parlare di droghe sicure è un ossimoro.

Ora vien fuori che i farmaci più venduti al mondo: le statine per il colesterolo alto e gli inibitori di pompa protonica (gastroprotettori) per reflussi e gastriti, fanno aumentare il rischio di demenza!
La Society of Nuclear Medicine and Molecular Imaging attraverso la PET ha rivelato nei consumatori di statine un declino altamente significativo del metabolismo nell’area del cervello (corteccia cingolata) interessata guarda caso proprio dall’Alzheimer.
Mentre uno studio pubblicato su Neurology, la rivista dell’American Academy of Neurology ha confermato che i farmaci per il reflusso gastroesofageo fanno aumentare del 33% in più il rischio di demenza rispetto alle persone che non li assumono!

La Nuova Medicina insegna, che ci piaccia o non ci piaccia, il senso biologico di quello che stiamo vivendo.

Le problematiche gastriche indicano senza ombra di dubbio che milioni di persone non digeriscono affatto qualcosa o qualche aspetto nella propria vita, dalle relazioni con altri mammiferi, all'identità e territorio (lavoro).
Tutte le cosiddette patologie gastriche sono una "attivazione" cerebrale quando non riusciamo ad accettare e/o digeriamo qualcosa.
L'ipercolesterolemia è sempre un Programma biologico sensato e magistralmente perfetto attivato quando siamo in lotta nel territorio e per il territorio, una lotta per la conquista di qualcosa. A lavoro o anche a casa.

Centinaia di milioni di persone invece di cambiare qualcosa nella propria vita, invece di uscire (lotta o fuga) da una relazione o da un lavoro, ecc. preferiscono imbottirsi di droghe nella speranza che passi il disturbo.
Ma fintantoché rimaniamo all'interno del problema non vedremo mai la luce fuori dal tunnel..

Alla fine seembra quasi che il cartello farmaceutico ci voglia dementi. Ovviamente non dovete credermi, dovete solo guardavi in giro…

Marcello Pamio - 11 agosto 2023

Perché sterminare migliaia di poveri topi inutilmente quando è così semplice comprendere che il glutine non fa bene?
Attenzione non mi riferisco ai celiaci, ma a tutti quanti!
Questa proteina (che rientra nella famiglia delle lectine) è complessissima da digerire, è immunostimolante (cioè impatta sul sistema immunitario) e soprattutto è molto infiammante. Per questi motivi una dieta ricca di glutine fa aumentare l'infiammazione nell'organismo, tra cui il cervello: la nostra unità centrale di processo!
Non tutti conoscono le lectine. Sono molecole auto-prodotte dalle piante come difesa dagli animali predatori (insetti, erbivori, ecc.), ma una volta ingerite nel metabolismo si legano ai carboidrati (zuccheri) nell'intestino, nel cervello, nelle articolazioni, causando reazioni infiammatorie pesanti!

Che infiammi l'intestino lo sanno tutte le persone sufficientemente sensibili e oneste con se stesse (movimenti di pancia, aria e gonfiore addominale, feci sfatte, dolori, mal di testa, sfoghi cutanei, ecc.). Ora finalmente iniziano a parlare anche dell'impatto sul cervello.
Il glutine non è l'unica lectina, anzi, la Wheat germ agglutinin (WGA che si trova nella crusca) è una proteina la cui molecola è molto più piccola, per cui riesce a passare senza problemi la barriera intestinale (e non serve avere una permeabilità) e purtroppo anche quella emato-encefalica (Bee), innescando la formazione di placche come meccanismo di autodifesa del corpo e del cervello da una sostanza tossica e acidificante.

Nell'organismo questa lectina si comporta a livello endocrino un po' come l'insulina spingendo lo zucchero dentro le cellule di grasso e causando l'aumento della massa adiposa. Donne, avete capito il passaggio appena espresso? Il grasso che si deposita nei vostri fianchi, nelle cosce e nel culo (mai nelle tette come vorreste voi) non arriva dal grasso ma dai carboidrati (zuccheri) in eccesso! Detto in altri termini: volete dimagrire? Toglietevi dal piatto i carboidrati!
Al contempo la WGA impedisce allo zucchero di entrare nelle cellule muscolari interferendo perfino con la digestione delle altre proteine. Insomma un bel casino.
Ovviamente tutto dipende dalla quantità che ingurgitiamo con la dieta, ma viene da sé che in caso di patologie (infiammatorie, degenerative, ecc.) i carboidrati andrebbero eliminati completamente! Se invece parliamo di prevenzione, allora una loro drastica riduzione è vivamente consigliata!