I nuovi Mengele in camice bianco hanno scoperto come creare topi “bi-paterni". Da due papà! L'abominio è avvenuto all’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino, dove sfruttando la tecnologia CRISPR (editing genetico) sono riusciti a indirizzare i geni che normalmente devono essere ereditati sia dai genitori maschi che femmine. Siccome nello sviluppo degli embrioni serve il trasferimento dei geni impressi dal genoma paterno e da quello materno, il team di dementi ha utilizzato l'editing genetico per eliminare completamente i geni impressi. Hanno quindi coltivato cellule con DNA spermatico per raccogliere le staminali, poi con la CRISPR hanno interrotto 20 geni impressi, e infine queste cellule modificate sono state iniettate, insieme ad altri spermatozoi, nelle cellule ovuli dove avevano rimosso i nuclei. Gli embrioni risultanti sono stati trasferiti nell'utero di topi femmina. Risultato? Alcuni degli embrioni si sono sviluppati in cuccioli vivi sopravvivendo fino all'età adulta. Le aberrazioni iniziano sempre con esperimenti sui sorci, per poi passare ad altri animali e infine sull'ebete umano! Come dico da decenni questa pseudo scienza transumanista al servizio di forze oscure, vuole arrivare all'ectogenesi, cioè alla creazione della vita fuori dal grembo materno! Ovviamente nella depravante filosofia Woke si parla dell'ectogenesi come di una grande opportunità di appianare, una volta per tutte, la disuguaglianza intrinseca al lavoro riproduttivo, delegandolo interamente alla tecnologia. Non è mica giusto che solo le donne siano gravate dal peso del parto. Quindi diamo alle macchine questo ingrato compito. L'atto miracoloso della genesi di una vita è per i sinistroidi un "lavoro riproduttivo". Quindi se l'origine dell'oppressione femminile è di natura biologica, l'ectogenesi cancellerebbe, dissolvendo completamente la differenza tra maschio e femmina. Se non ce la fate a tenervi, tranquilli la bestemmia è stata depenalizzata. Il passaggio logico successivo è quello di svincolare anche la genitorialità dalla biologia. Così facendo la "famiglia naturale" non ha più alcun senso. E' un retaggio da vecchi dementi. Ci stanno abituando grazie a simili ricerche e a tutta l'immensa macchina propagandistica mainstream (Netflix docet) all'utero surrogato, alla famiglia allargata, a figli con due papà o due mamme e all'ectogenesi ecc. Se non riuscite a intravedere all'orizzonte l'alba del Transumanesimo, vi consiglio un bravo terapista!
Se non vuoi vedere partorire un aspirapolvere, unisciti a Disinformazione.it
Netflix, la più deviante etichetta dell’intrattenimento del mondo, tra il 2018 e 2020 ha prodotto la serie Altered Carbon, adattando allo schermo il romanzo Bay City scritto da Richard Morgan nel 2002.
In un futuro molto distopico è stata progettata una nuova tecnologia che permette di riconvertire la coscienza, scaricandola in un supporto per poi trasferirla in nuovo corpo. Questo è anche il tema centrale. In pratica la coscienza sarebbe un codice digitale che si può salvare e immagazzinare in una pila corticale impiantata nella nuca alla base del cranio.
Corre l'anno 2384 e l'identità umana può essere codificata come IDU (Immagazzinamento Digitale Umano). Questo permette agli esseri umani di sopravvivere alla morte fisica trasferendo i ricordi e la coscienza in “custodie” (corpi) nuove, sintetiche, clonate o naturali. La distruzione della pila comporta la "vera morte", ossia la morte dell'identità e della custodia. Fine dei giochi.
Ovviamente si tratta di una tecnologia costosissima e alla portata di pochi ricconi. I viaggi interstellari vengono così resi possibili trasmettendo il contenuto della pila corticale mediante “agotransfer” in una custodia/corpo su un altro pianeta. Coloro che si possono permettere tutto ciò sono le persone più ricche e potenti del mondo, che non a caso vengono chiamate Mat. Il richiamo a Matusalemme è scontato, infatti vivono per sempre.
Mentre la subumanità sguazza nei bassifondi in assenza del sole causa inquinamento umano, i Mat vivono in mega grattacieli che stando al di sopra delle nubi possono godere della luce solare. D’altronde sono i nuovi Dei, gli unici a potersi permettere infinite custodie e backup delle IDU, il che li rende virtualmente immortali.
Il protagonista di Altered Carbon è Takeshi Kovacs, ex combattente delle forze speciali, militare del Protettorato e poi ribelle Spedi. Viene ucciso dalle stesse forze speciali di cui un tempo faceva parte e la sua pila messa in stasi carceraria, ossia conservata in archivio senza essere inserita in un corpo. Dopo 250 anni Takeshi si “sveglia” in un nuovo corpo, quello di Elias Ryker, agente di polizia di Bay City (San Francisco), per volere di Laurens Bancroft, un Mat potente di oltre 360 anni, che si è apparentemente suicidato, perdendo tutti i ricordi dall'ultimo backup, cioè delle 48 ore antecedenti la morte. L’aristocratico ingaggia lo Spedi per indagare sulla sua morte...
Il titolo “Carbonio alterato” è molto sottile e sottintende la modifica della natura umana. La vita come noi la conosciamo è basata sul carbonio, per cui una sua alterazione comporterebbe una modifica antropologica dell’uomo. Siamo nel vivo del transumanesimo. Dal carbonio vogliono passare al silicio. Dall’uomo alla macchina!
Transumanesimo La serie trasuda transumanesimo dalla prima all’ultima puntata. Un calderone inquietante che mette assieme il peggio del peggio. Cerchiamo di capire però cosa s’intende per transumano. Fu il biologo eugenetista Sir Julian Sorell Huxley (1887-1975), fratello del più noto Aldous Huxley (1894-1963), autore del romanzo distopico “Il mondo nuovo”, a coniare il neologismo “transumanesimo” e a travasarne il concetto nell'ambito scientifico. Julian era apertamente ateo e scientista fin nel midollo. Per lui non esisteva alcuna parte spirituale.
Sir Julian Huxley
Trascendere per Huxley significava superare i limiti fisici che la natura ha dato all'essere umano.
Questa visione aberrante della vita è l'essenza stessa del transumanesimo: l'emancipazione dell'umanità dai propri limiti, grazie alla tecnoscienza! Viene così a perdersi la distinzione tra “naturale” e “artificiale”. Le macchine infatti, essendo guidate dalla coscienza umana sono frutto dell'evoluzione naturale per cui hanno una coscienza!
Siamo di fronte ad un pericolosissimo movimento pseudoscientifico antireligioso e antispirituale. Attenzione che il transumano è solo una fase di passaggio al post-umano, cioè dal superamento della natura umana al dopo l'umano... Una delle ossessioni del pensiero transumanista è la conquista dell'immortalità, non a caso nella serie ne è il punto centrale.
L'inizio di questo processo si chiama Mind uploading, una tecnica che consiste nella scannerizzazione della struttura atomica e nervosa della corteccia cerebrale di un essere umano e il suo trasferimento in un materiale artificiale. Questo permetterebbe in futuro di copiare e scaricare il contenuto della mente di un individuo in un supporto di silicio. La mente così potrebbe vivere in eterno.
Quanti film e serie tv ha realizzato su questi argomenti la fucina satanica di Hollywood?"
Film del 2014Film del 1995
Uno dei passaggi intermedi di questa pericolosissima modifica antropologica è la creazione di interfacce uomo-macchina grazie alla biotecnologia, alla nanotecnologia e alla robotica. Il transumanesimo mira a distruggere l'ordine delle cose e a gettare l'umanità nel caos della dissoluzione. Tra i personaggi che partecipano di fatto a tale annichilamento vi sono Bill Gates, Klaus Schwab, Yuval Noah Harari, Elon Musk e molti altri meno noti.
Per esempio il pensiero di Harari è illuminante. E’ uno storico e saggista ebreo, considerato uno dei teorici nel paradigma transumanista. Uomo di punta del WEF di Klaus Schwab. Il pilastro del suo pensiero è il superamento della natura umana grazie all'innovazione della tecnologia, dunque il passaggio dall'organico all'inorganico, un passaggio obbligatorio che non può essere fermato. Dice lui.
Per Harari gli obiettivi dell'umanità sono la conquista dell'immortalità e il raggiungimento della felicità terrena illimitata grazie al benessere materiale. Quindi appannaggio solo dei ricchi. La sua visione è ipermaterialista: l'essere umano è riconducibile solo a processi elettrochimici che avvengono dentro il cervello, per cui anima e spirito non esistono.
Avete capito? Anima e spirito NON esistono, devono essere sradicati. Questo il punto centrale: la negazione dell'anima, del libero arbitrio e dell'uguaglianza serve ai transumanisti per giustificare la trasformazione dell'essere umano in macchina… Questo articolo serve solo a ridestare quel pensiero critico sempre più assopito. Solo la conoscenza infatti ci potrà rendere liberi. Solo conoscendo i veri scopi occulti sarà possibile leggere e vedere tra le righe dei film il vero messaggio occulto. Altered Carbon è un inno al transumano! Ritorniamo in possesso del pensiero e potremo guardare qualsiasi cosa!
Nel romanzo distopico di Aldous Huxley “Brave New World” scritto nel 1932, la gestazione dei bambini avviene al di fuori del corpo della donna. Cosa questa utile per sgravare le donne da questa incombenza e per poter avere totale controllo sui nascitura. L’aria che si respira leggendo le pagine è pura eugenetica. Il romanzo d’altronde è la testimonianza delle idee portate avanti dal fratello maggiore Julian Huxley (biologo) e da quell’élite mondialista di cui entrambi facevano parte. Julian è stato un celebre biologo tra i più appassionati promotori dell’eugenetica. Nipoti di Thomas Henry Huxley, uno dei più grandi sostenitori e divulgatori delle teorie darwiniste. Quindi cresciuti in un bel brodo culturale...
Il sogno di una società eugenetica (oggi si direbbe transumana) non si è mai assopito e infatti la propaganda mediatica su questo tema è dir poco spaventosa. Anzi, dovrei parlare di “programmazione predittiva”. “Matrix” (1999), "Womb” (2010) e il recentissimo “The Pod Generation” (2023) sono solo alcune delle decine di pellicole (e serie tv) dedicate a questo tema. Per non parlare di articoli nel mainstream. L’ultimo è stato pubblicato il 2 gennaio 2024 dal Toronto Sun: “Gli uteri artificiali stanno arrivando. I bambini potrebbero presto essere cresciuti fuori dal corpo di una donna?”. Il cui sottotitolo è veramente inquietante: “Un feto non ha diritti legali finché non tira il suo primo respiro. Ma che dire di quando potrebbe essere spostato in un utero fabbricato?”.
Il tema centrale dell’articolo è il caso di un feto a rischio durante la gravidanza. E quindi grazie all’utero artificiale verrebbe rimosso chirurgicamente dal corpo e trasferito nel contenitore esterno per il periodo di gestazione naturale. “L’idea è quella di fornire un ambiente che imiterebbe la placenta umana, un organo temporaneo che si sviluppa durante la gravidanza”. Tutto di cappello verrebbe da dire.
Sono maestri nel lubrificare la supposta? Avete capito come vi edulcorano l’amarissima pillola del mondo transumano? Tutto viene sempre fatto per scopi nobili e umanitari, come gli impianti neurali di Elon Musk. Ma le ripercussioni fisiche, etiche e spirituali dell’utero artificiale sono devastanti. Quando viene fatto il primo respiro: quando esce dal corpo o dalla macchina? Il bambino nasce quando lascia l’utero naturale o quando lascia quello artificiale? E come questo potrebbe modificare le politiche sull’aborto? Se una donna incinta decidesse di sua spontanea volontà di interrompere la gravidanza per far proseguire la maternità alla macchina, chi potrebbe impedirlo? E se un giorno non servisse più nemmeno la donna ma bastasse un ovulo fecondato? Hanno spalancato la Finestra di Overton per rendere normale tale aberrante disumanizzazione della nascita e quindi della vita! Ma lo scopo è infatti quello di traghettare la società verso il transumano, quindi è tutto perfetto!
Lorenza Veronese e Marcello Pamio – www.disinformazione.it
Il World Economic Forum fondato e diretto dal visionario economista tedesco Klaus Schwab è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1971 in Svizzera con lo scopo di riunire le più grandi menti politiche, economiche e finanziarie mondiali, per discutere questioni urgenti e per trovare soluzioni. Ricordiamo che proprio il WEF aveva ospitato a Ottobre 2019 l’Event 201 che simulava una pandemia da Coronavirus. Di fatto, poco dopo, questa “pandemia” si è diffusa in tutto il mondo.
Tra gli esponenti di questa fondazione nonché tra i partners principali vediamo nomi come Amazon, Allianz, Astrazeneca, Apple, banche di vari paesi occidentali e asiatici, Bill & Melinda Gates foundation, Procter and Gamble, Pfizer, Paypal, Angela Merkel, Xi Jinping (presidente della Cina), Mario Draghi ecc...
I manifesti del WEF sono, principalmente, due testi scritti a più mani e messi insieme sotto la direzione di Klaus Schwab dal Titolo “La Quarta Rivoluzione Industriale” pubblicato nel 2016 con prefazione di John Elkann e “Covid 19: The Great Reset” pubblicato nel 2020.
In questi testi Schwab e alcuni membri del WEF chiariscono la direzione delle ricerche e degli investimenti che sono stati fatti ad oggi, per raggiungere un Nuovo Ordine Mondiale. In questo articolo analizzeremo la ristampa aggiornata del primo testo, con il titolo “Governare la Quarta Rivoluzione Industriale”, pubblicato nel 2019 con la prefazione non più di Elkann, bensì di Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft.
Cos’è la Quarta Rivoluzione Industriale
La Quarta Rivoluzione Industriale segue alle prime 3:
La 1a Rivoluzione Industriale nel 1784 vede l’introduzione della macchina a vapore che permise di automatizzare alcuni processi produttivi.
La 2a Rivoluzione Industriale avvenne nel 1870 e fu fondata sull’utilizzo del petrolio e dell’energia elettrica, sulla nascita del motore a scoppio che diedero il via alle produzioni di massa.
La 3a Rivoluzione Industriale iniziò verso il 1970 e fu caratterizzata dalla nascita dell’informatica.
Il fondamento della Quarta Rivoluzione Industriale
La Rivoluzione Industriale che stiamo vivendo ai giorni nostri, introduce un nuovo concetto di tecnologia dove la fisica, il digitale e la biologia si fondono dando vita al cybersistema, alla realtà aumentata e ad un essere umano modificato (Transumanesimo). Analizziamole le problematiche alla base della Quarta Rivoluzione Industriale attraverso le parole stesse di Schwab...
Problema 1: Stabilire il confine tra uomo e macchina «Oltre ad arricchire il mondo intorno a noi però, le tecnologie sottese alla Quarta Rivoluzione Industriale diverranno una vera e propria componente dell'essere umano. In effetti, si ha già l'impressione che gli smartphone rappresentino un'estensione del nostro corpo. Alcuni dispositivi esterni, come ad esempio la tecnologia indossabile o le cuffie per la realtà virtuale, saranno presto impiantabili nel nostro cervello: gli esoscheletri e le protesi aumenteranno la nostra forza fisica e lo stesso avverrà per le nostre abilità cognitive grazie alle innovazioni nel campo della neurotecnologia: riusciremo, inoltre, a manipolare i nostri geni e quelli dei nostri figli. Ma le suddette innovazioni generano importanti quesiti. Ad esempio, qual è il confine tra uomo e macchina? E cosa si intende per essere umano?»
Questo è un punto cruciale per il Transumanesimo: la fusione tra uomo e macchina! Iniziando a "modificare", "potenziare" e "migliorare" l'uomo attraverso la biotecnologia abbinata alla robotica, qual è il limite per rimanere umani? E quando una macchina con Intelligenza Artificiale può essere definita vivente? Sicuramente dpvranno allargare la definizione di "uomo" e quindi anche il concetto stesso di Vita!
Problema 2:Monopoli, mancanza di giustizia e diseguaglianze sociali «...una delle maggiori preoccupazioni legate alla Quarta Rivoluzione Industriale sarà la mancanza di giustizia nella distribuzione della ricchezza, aspetto che porterà all'aumento delle diseguaglianze sociali con un conseguente rischio in termini di coesione sociale. Il monopolio del potere è uno dei modi in cui la Quarta Rivoluzione Industriale può inasprire le diseguaglianze. È significativo in tal senso che Google controlli il 90% del mercato della pubblicità legata ai motori di ricerca, che Facebook gestisca il 77% dei social network e che Amazon possegga quasi il 75% del mercato degli e-book. E se si dimostrasse possibile creare un'intelligenza artificiale generale capace di migliorarsi sino a diventare superintelligenza, i primi soggetti che investissero in essa sarebbero in grado di dominare qualsiasi mercato.»
Problema 3: Impatto delle tecnologie sull’occupazione «... il rischio che molte occupazioni diventino automatizzate è più alto rispetto a quanto accaduto nel corso delle rivoluzioni industriali precedenti e la rapida diffusione dell'innovazione si traduce in una perdita di posti di lavoro più elevata..» Con questi presupposti, vediamo brevemente i dodici aspetti sui quali si sviluppa la Quarta Rivoluzione Industriale:
1. Le nuove tecnologie informatiche In questo capitolo si fa riferimento agli investimenti effettuati dal 1947 in poi, data di nascita del transistor, per rendere questa tecnologia sempre più piccola. Come riportato nel libro «oggi i transistor sono oramai più piccoli di un batterio. In commercio sono disponibili microchip con una grandezza che varia tra i 10 e i 14 nanometri, mentre Intel ha programmato di ridurne ulteriormente le dimensioni a 7 nanometri. Per dare un termine di paragone, un capello umano ha un diametro di 50.000 nanometri». Con dimensioni di qualche nanometro (miliardesimo di metro) significa che la tecnologia attuale è in grado di costruire circuiti, sensori, ripetitori e antenne molto più piccoli di un qualsiasi microrganismo (perfino di un virus o esosoma) e quindi tranquillamente inseribili anche all'interno di un vaccino...
2. La blockchain e il registro distribuito Un grande archivio, quindi, di big data online e disponibile a tutti, che determinerà la nostra identità digitale e la nostra credibilità finanziaria. La Finestra di Overton sul microchip è spalancata da diversi anni e oramai il biochip impiantabile è diventato una cosa "accettabile" e quindi "normale". L'attuale Green Pass sarà sostitutito dal chip, all'interno del quale verranno inseriti tutti i nostri dati personali, biometrici, fiscali, finanziari e sanitari
3. L'Internet delle Cose (IoT) Gli oggetti si scambieranno dati in modo indipendente anticipando le esigenze dell'uomo. Come afferma Schwab «nei prossimi dieci anni, più di 80 miliardi di dispositivi connessi nel mondo interagiranno tra loro e con gli individui...il mondo intorno a noi anticiperà con regolarità le nostre esigenze, analizzando i nostri modelli comportamentali.» Per l'internet delle cose sarà necessario il 5G. Non a caso il lavoro per la messa in opera di antenne prosegue ininterrottamente da danni (anche durante il lockdown), perché questa nuova tecnologia protocollo di trasmissione dati è funzionale anche per il controllo e la telesorveglianza (gestione telecamere, webcam, ecc.)...
4. L'intelligenza artificiale e la robotica Grazie agli enormi volumi di dati relativi ai comportamenti umani che noi abbiamo contributo a diffondere tramite i social, ai nostri acquisti online e a tutte le nostre operazioni digitali, l'intelligenza artificiale permeerà le nostre vite tramite macchine autonome che opereranno nella società. «Gli esperti prevedono che anche gli scenari da film di fantascienza, quali ad esempio i sistemi operativi intelligenti e assistenti digitali empatici, potrebbero diventare realtà. Forse un giorno i robot potranno coordinare attività di sorveglianza...la polizia ha già fatto ricorso ai robot per attività di ricerca, salvataggio o per attaccare uomini armati.» In Cina stanno sono già all'opera i primi giudici-robot con Intelligenza Artificiale in grado di snellire i processi e le udienze avendo una precisione e affidabilità (così dicono) del 97%.
5. I materiali innovativi Il principio di questi materiali è la miniaturizzazione applicata ai dispositivi informatici, dagli organismi sintetici alle batterie al grafene, questo è il futuro dei materiali. Ci saranno, ad esempio, nanorobot per la cura delle nostre cellule attraverso i farmaci che però provocheranno danni ambientali devastanti tramite i nano-inquinanti. In pochissimi anni il grafene, da materiale fantascientico e totalmente sconosciuto alla maggior parte delle persone è entrato nella bocca di tutti. A tal punto che sembra impossibile immaginare un mondo futuro privo di grafene. La cosa inquietante è che l'ossido di grafene è stato riscontrato nei vaccini anti-Covid incoulati a centinaia di milioni di persone. Cosa può causare il grafene all'interno dell'organismo umano? E quando attiveranno il 5G?
6. La stampa multidimensionale «Nelle società più ricche di oggi le persone reperiscono beni e cibo da tutto il mondo attraverso la filiera produttiva fisica, ma la stampa 3D potrebbe cambiare questo stato delle cose. In futuro potremmo ricreare localmente beni ad uso personale, come l'abbigliamento, l'elettronica e l'utensileria grazie alle stampanti 3D» Punto a sfavore di questa "super-tecnologia" è che oltre a stampare plastica, verranno impiegati materiali come il grafene e il carburo cementato che poi saranno da smaltire, oltre ad inficiare sull'occupazione tagliando fuori molte attività lavorative come quelle legate alla logistica. Ma questo non è nulla confronto alla possibilità, come sottolinea Phil Dickens professore di Tecnologia inglese del WEF, di stampare tessuti viventi come arti o interi organi del nostro corpo.
7. Le biotecnologie In Cina si sono riprodotti segmenti del DNA per combattere il cancro e alcuni studiosi stanno realizzando un "gene-drive" (o driver genetico) contro la malaria che renderà sterili le zanzare in Africa. Oltretutto, ci viene presentato un utilizzo delle biotecnologie in campo medico e nell'agricoltura. In campo medico si parla, ovviamente, di ingegneria genetica e farmacogenomica . Si applaude agli investimenti che si stanno facendo sui biomateriali che andranno ad agire sull'invecchiamento umano. Che impatto avranno, poi, queste modifiche agli equilibri genetici e ambientali non è dato sapere.
8. Le neurotecnologie In questo capitolo emerge a pieno il mito dell'uomo aumentato ("superuomo"). Grazie alla tecnologia si potrà correggere eventuali errori del cervello e potenziarne le funzionalità. Alcuni esempi riportati sono la capacità di guardare grazie ad infrarossi, registrare o rivivere sogni e ricordi e controllare oggetti al di fuori di noi. In questo modo sarà possibile anche la lettura del cervello anticipando pensieri ed azioni degli individui.
9. La realtà virtuale e aumentata Conosciamo la realtà virtuale spesso legata ai videogames, anche se l'esercito la utilizza da diversi anni per simulazioni e addestramenti. Mentre la realtà virtuale, tramite appositi dispositivi, sostituisce il mondo fisico con uno simulato, quella aumentata potenzia la nostra capacità percettiva. Essa funziona introducento elementi virtuali e personaggi realistici nel mondo fisico. Tramite modem impiantati nel nostro cervello, protesi o nanorobot avremo la possibilità di viaggiare senza spostarci, lavorare da remoto come se fossimo in azienda e studiare da casa (in DAD) come se fossimo a scuola. Inoltre si potrà rivivere momenti storici passati o aiutare i chirurghi in sala operatoria, per esempio, scansionando in 3d un tumore da rimuovere.
10. La cattura, conservazione e trasferimento dell'energia In questo capitolo si indica come innovazione rivoluzionaria la fusione nucleare. Si prevede, quindi, un futuro di energia pulita (secondo gli autori) a costo accessibile grazie al nucleare e all'intelligenza artificiale che regolerà la distribuzione dell'energia attraverso le reti mondiali.
11. La geoingegneria «La geoingegneria si basa sull'assunto che l'essere umano possa deliberatamente ed efficacemente controllare i processi della complessa biosfera della Terra». Grandi sono le sfide che l'innovazione sta affrontando come l'inquinamento, la siccità e il surriscaldamento globale. Tra queste tecnologie innovative si investe in specchi giganti nella stratosfera per deviare i raggi solari e l'introduzione di composti chimici nell'atmosfera per aumentare le piogge, nonché lo sviluppo di grossi apparecchi per rimuovere l'anidride carbonica dall'aria. Anche qui, non è chiaro l'impatto che avranno queste sostanziali modifiche degli equilibri della Terra.
12. Le tecnologie dello spazio Non contenti di aver portato allo stremo questo pianeta, si investe molto sulle tecnologie dedicate ai viaggi spaziali. Il transumanista Elon Musk con la sua SpaceX sta lavorando per ridurre i costi per i viaggi nello spazio. Lo scopo è la ricerca di nuove risorse da estrarre in altri pianeti e il turismo spaziale.
Infine ampio spazio viene dedicato all'importanza dei droni, per i quali è prevista un'attività intensa entro il 2040, sia nel campo della sicurezza che della logistica (vedi Amazon). Dal punto di vista dei valori umani: spesso si fa riferimento a questo aspetto nel libro che però viene ogni volta controbilanciato da sezioni e affermazioni che riguardano l'importanza dell'evoluzione tecnologica e del beneficio economico che ne deriva, "benefici" che dovrebbero farci mettere questi valori in secondo piano. In conclusione ci teniamo a ricordare la fine che ha fatto il Prometeo menzionato da Schwab nel capitolo del suo libro intitolato "il potere prometeico delle biotecnologie". Prometeo come Icaro nella mitologia greca fanno una brutta fine sfidando gli dei e cercando di rompere gli equilibri naturali. Con l'occasione vorremmo lasciarvi con una bellissima frase di un grande personaggio storico e culturale del nostro paese, Alessandro Manzoni. Nel 1830 Manzoni affermava:
"Non sempre ciò che viene dopo è progresso".
Questo è il futuro che queste menti "eccelse" hanno scelto e programmato per noi, ma la scelta ultima rimane sempre e solo nostra. Sta a noi ora decidere che direzione vogliamo prendere e cosa vogliamo per il nostro futuro, quello dei nostri figli e metterlo in atto.
Fonti
"Governare la quarta rivoluzione industriale" di Klaus Schwab – Edizioni Franco Angeli
Come sarà il futuro dell’umanità? Il settimanale Panorama ha intervistato il dottor Peter Schwarts, ingegnere aeronautico di formazione, ma diventato uno dei più apprezzati futurologi a livello globale. Lo ha voluto perfino Steven Spielberg per aiutarlo ad immaginare il mondo del suo film “Minority Report”. Schwarts ha partecipato alla creazione di Arpanet, l’antesignana rete che poi è diventata internet, ha contribuito al programma Apollo della Nasa e i suoi libri (“The art of the long view” e “The long boom”) sono manuali adottati dalle più blasonate business schools. Collabora anche con la Rockefeller Foundation... Stando alle previsioni, ne ha azzeccate parecchie finora, quindi è bene ascoltare quello che dice.
Lavoro Per quanto concerne il lavoro, ovviamente sarà sempre più smart perché grazie al coronavirus si sono accorti che molte cose possono essere gestite a distanza. Risultato: sempre meno persone negli uffici e questo determinerà la perdita del contatto e delle relazioni umane… Proprio quello che sta accadendo a scuola con la vergognosa DAD, la didattica a distanza, anche se i danni sociali, psicologici e relazionali li vedremo più avanti.
Vaccini Il vaccino secondo Schwarts è sicuro e molto efficace e più andremo avanti con questa psicopandemia più le persone si faranno inoculare di tutto, e alla fine i dubbi, le preoccupazioni e le resistenze andranno a scemare. La sana abitudine vaccinale si diffonderà ovunque e diventerà la nuova normalità. Previsione questa già anticipata anche dagli esperti: le persone infatti dovranno farsi almeno un vaccino all’anno!
Tecnologie La voce nell’interazione con le macchine e le tecnologie farà da padrona, assieme alle interazione neurali mediante chip. Tra non molto potremo chiedere qualcosa al pc o allo smartphone col solo pensiero e questi risponderanno. Ovviamente l’Intelligenza Artificiale (AI) sarà ovunque. Un banalissimo esempio: le porte di casa riconosceranno il nostro viso e si apriranno senza chiave. Il futuro immaginato (proprio da lui) sul film Minority Report sta diventando realtà...
Vecchiaia Avremo anziani relativamente in salute a 140 anni e sicuramente saremo “esseri umani aumentati, fisicamente e mentalmente più capaci”. Il dottor Schwarts stende il tappeto rosso al transumanesimo e al postumano. Uomini “potenziati” grazie alla biotecnologia e all’ingegneria robotica. Le persone per esempio che avranno riportato danni al cervello dopo un incidente, con un microchip neurale potranno recuperare la memoria. Nuove strade terapeutiche per malattie neurodegenerative fungeranno da testa di ariete per queste ricerche, ma lo scopo occulto è far diventare normale impiantare microchip non solo nel corpo ma anche nel cervello! Ne sa qualcosa il miliardario di Tesla, Elon MuskLe protesi a braccia e gambe saranno diffusissime in futuro, e proprio per questo “le forme classiche della nostra fisicità non rappresenteranno più un limite”. Esattamente quello che vuole il transumanesimo, andare oltre l’umano, oltre la materialità del corpo fisico!
Alla fine dell’intervista il dottor Schwarts svela il suo sogno, quello di tutti i transumanisti: l’immortalità! “Per essere onesto fino in fondo, sogno l’immortalità. Sarebbe splendido vedere come sarà il mondo tra mille anni”. Ma ci pensate se lo venisse a sapere Silvio Berlusconi? Poter partecipare a festine-maiali per qualche millennio? Oppure dal nostro punto di vista vivere secoli assistendo impotenti ai squallidi giochi dei parassiti della politica come Conte, Di Maio, Renzi, Zingaretti e tutti gli altri? No grazie. Chi ha paura della morte, ha paura della Vita! L’immortalità è la cosa più abominevole dal punto di vista spirituale e denota una totale visione materialistica dell’esistenza!
Conclusione Il futuro immaginato da Peter Schwarts è assolutamente inquietante, perché con la scusa del miglioramento della qualità, della sicurezza e della durata della vita, l’uomo sta scivolando sempre più velocemente verso una disumanizzazione globale. L’uomo del futuro infatti non avrà nulla in comune, o quasi, con l’uomo del passato.
- Vaccini e farmaci gm andranno a modificare la genetica; - Paura e condizionamenti sociali andranno a modificare la mente; - Protesi robotiche andranno a modificare il corpo fisico.
Non è detto che quello vede Schwarts diventi per forza di cose realtà. Sta a noi agire e modificare nel presente per creare un futuro migliore. Questo lavoro per va fatto “qui e ora” (hit et nunc)…
A luglio la FDA ha concesso al Neuralink del miliardario Elon Reeve Musk (ideatore delle automobili elettriche Tesla) una “designazione rivoluzionaria” del suo dispositivo consentendo al progetto di avanzare ulteriormente nelle fasi di test. Elon Musk ha svelato al pubblico un prototipo funzionante di Neuralink: un impianto cranico in grado di comunicare con le cellule cerebrali. E’ stato presentato come una cura rivoluzionaria per una serie di disturbi importanti (perdita di memoria, cecità, convulsioni, ictus e persino tossicodipendenza) la realtà è che siamo di fronte al preludio di una distopia da incubo!
Musk qualche giorno fa ha mostrato un dispositivo funzionante impiantato nel cervello di un povero maiale. Ecco cosa ha detto in apertura: “sono davvero entusiasta di mostrarvi quello che abbiamo. Penso che vi lascerà a boccaaperta”. La dimostrazione consisteva nel convincere una scrofa di nome Gertrude (con il chip cerebrale impiantato) a lasciare il suo recinto. A un secondo maiale invece avevano rimosso il dispositivo dimostrando che si può vivere benissimo anche dopo averlo tolto, mentre il terzo animale non aveva alcun dispositivo, e quindi fungeva da controllo.
L’ultima versione del Neuralink ha le dimensioni di una “grande moneta” ma è abbastanza sottile da stare attaccato al cranio: “invisibile e tutto ciò che puoi vedere dopo è una minuscola cicatrice", ha precisato Musk.
In effetti, potrei avere un Neuralink in questo momento e tu non lo sapresti - forse lo faccio Elon Musk
La società spera di rendere il dispositivo accoppiabile con un'applicazione per smartphone tramite Bluetooth, per potenziali applicazioni mediche e persino per convogliare la musica direttamente nel cervello. Avete capito? Potremo ascoltare le canzoni di Sanremo direttamente da dentro l’encefalo. Musk è dell’idea che sarà possibile installare l'impianto in meno di un’ora: “puoi entrare la mattina e lasciare l'ospedale nel pomeriggio, e senza anestesia generale”.
Lo scopo della sua dimostrazione era però accalappiare persone interessate: “Vogliamo che persone brave a risolvere problemi si uniscano all'azienda e ci aiutino a completare questo dispositivo, a prendersi cura degli animali, scrivere il software, creare i chip e produrre tutto”. E perché no, magari cercano anche cavie umane pronte a farsi aprire il cranio per l’innesto del chip! Non a caso un utente scherzosamente, o forse no, ha risposto all’appello di Musk: “Se paghi il mio prestito studentesco e il mutuo, violerò le leggi sull'etica medica per far avanzare Neuralink. Posso essere comprato, parliamone”.
Moltissimi film di fantascienza partoriti dalla massonica Hollywood ci stanno programmando mentalmente ad un futuro nel quale uomini e macchine non solo convivono ma interagiscono fino a scambiare i propri ruoli: robot dall’aspetto umanoide e addirittura coscienze umane uploadate in macchine. Gli organismi cibernetici sono sempre più una realtà perché il confine che separa la specie umana dalle macchine sta per essere superato... Elon Musk è certamente un ottimo rappresentante di questa distopia che si chiama transumanesimo e postumano!
Il «gender non esiste», «è tutta una bufala», «sono teorie inventate»…
Ecco alcune delle frasi che venivano prontamente tirate in ballo non appena qualcuno aveva l’ardire di scrivere qualcosa sulla “ideologia gender”. Se poi si accennava al fatto che dietro a questa teoria si nasconde un’operazione di modifica antropologica dell’uomo stesso, il TSO era automatico.
Oggi purtroppo è un dato di fatto e la realtà, come spesso accade, supera la più fervida immaginazione, anche grazie alla “Finestra di Overton” che si è spalancata sull’argomento, e non a caso oggi è diventato normalissimo sentire parlare in tv e nei media mainstream di cambiamento di genere, di genere fluido, disforia di genere, genderless, ecc. il tutto ammantato e condito ovviamente dalle solite parole passepartout: libertà, uguaglianza e diritti.
Nascondendosi dietro simili termini stanno invece attaccando la natura intrinseca dell’uomo, anche se molti si preoccupano solo del Black-Friday e di come anestetizzarsi l’encefalo davanti alla tv, comodamente fagocitati dal divano di pelle.
Per meglio plasmare le menti e le coscienze di per sé anestetizzate, hanno scomodato perfino il Dizionario Inglese di Oxford, storica e prestigiosa pubblicazione della Oxford University Press. Il dizionario infatti è stato aggiornato con l’aggiunta della definizione “Cisgender”: «un individuo il cui senso di identità personale corrisponde al sesso e al genere attribuitogli/le alla nascita».
Per cui, se il senso di identità di un bambino corrisponde al sesso che il Padreterno e la biologia gli hanno messo a disposizione, è un cisgender, altrimenti è un transgender. Chiaro? Alla fine della fiera ce la giochiamo con i prefissi latini “cis” e “trans”, dove cis indica “al di qua” e trans “al di là”.
Ahinoi quello che si affaccia all’orizzonte non è un gioco, perché inserire “cisgender” nel dizionario è stata una sottigliezza che contribuirà a cambiare la prospettiva culturale e percettiva. Classificando la cosiddetta «normalità» come cisgender, stanno affermando che non esistono più i «diversi» contrapposti, ma due categorie perfettamente alla pari: cis e trans appunto.
I media mainstream in tutto ciò hanno un’enorme responsabilità perché stanno lavorando alacremente e all’unisono in questo sconvolgimento socioculturale.
Un giornale per tutti è il liberale e sempre più fluidoEspresso, che cerca continuamente di spiegare ai suoi quattro lettori, che il gender non è un capriccio o peggio ancora una aberrazione, ma «la traduzione dell’idea, complessa ma destinata a imporsi nel futuro prossimo, che l’essere umano non coincida con la sua biologia ma con un articolato algoritmo frutto di vita mentale, esperienze culturali e sessuali, ambiente esterno»[1] .
Quindi se un bambino nasce col pisello, non è detto che sia un maschietto, ma semmai un «articolato algoritmo» frutto delle esperienze che ha vissuto.
Della serie: chissenefrega delle leggi ferree della natura e di una biologia che ha milioni di anni, da oggi possiamo buttare tutto nel cesso, assieme alla carta d’identità. Ebbene sì, il City Council di New York ha recentemente deliberato la possibilità di scegliere il “Gender X” per il proprio figlio eliminando dunque la dicotomia maschio/femmina dalla carta di identità e dai vari certificati burocratici.[2]
Quindi se siete dei genitori indecisi sul sesso del vostro figlio non datevi pena, potete prendere tempo, registrando quella misteriosa creatura, che avete, non si sa bene perché, generato (o comperato affittando un utero) come “Gender X”.
Se però neppure il tempo è galantuomo e le idee sul sesso non si sono ancora chiarite a dovere, siete fortunati perché le industrie farmaceutiche hanno tirato fuori dal cilindro un farmaco in grado di bloccare la pubertà per tutto il tempo necessario alla consapevolezza di emergere.
Adattandoci al nuovo lessico, o per meglio dire alla “neolingua”, dobbiamo essere tutti un po’ più “trans” e andare oltre al fatto che questo farmaco si chiama Decapeptyl[3] (molecola attiva Triptorelina) ed è autorizzato dall’Aifa per il cancro alla prostata e alla mammella.[4]
Avete letto bene: appartiene alla categoria farmacologica dei cosiddetti «analoghi degli ormoni liberatori delle gonadotropine» e agisce causando la soppressione della funzione gonadotropa pituitaria.
Il farmaco ha una sua logica se somministrato ad una persona con un cancro ormone-sensibile, perché appunto sopprime gli ormoni della crescita, ma dato ad un adolescente (etichettato da qualche psichiatra come “disforico”) è follia perché va a castrare quella fase delicatissima chiamata pubertà.
Purtroppo il Comitato nazionale di Bioetica (Cnb) a luglio di quest’anno ha dato parere positivo all’uso del farmaco. Fino a oggi la triptorelina NON era autorizzata da Aifa anche in ragione delle conseguenze irreversibili collegate al suo impiego.
Non esistono infatti studi di sicurezza e dati sufficienti in grado di rassicurare sulla mancanza di effetti collaterali a breve e lungo termine così come non risulta sufficientemente provato se l’interruzione della pubertà fisiologica possa avere conseguenze negative sulla crescita, sulla struttura scheletrica, sull’apparato cardio-vascolare, neurologico e metabolico e sulla fertilità.[5] Non sono state esplorate sufficientemente le conseguenze sull’uomo del blocco dello sviluppo sessuale in rapporto allo sviluppo emotivo-cognitivo.[6]
Nonostante la totale ignoranza viene prescritto lo stesso!
Ma se anche la castrazione ormonale del farmaco anticancro dovesse risultare inutile nella scelta sessuale, è possibile far decidere al destino scegliendo casualmente uno tra i 23 possibili generi sessuali (tanti sono i generi della specie umana censiti dall’Australian Human Rights Commission)[7], andando quindi oltre la tradizionale distinzione «retrograda e materialistica concezione genetico-biologica-fisico-anatomica»[8] del maschio e femmina. Oggi infatti bisogna tenere in considerazione anche: omosessuali, bisessuali, transgender, trans, transessuali, intersex, androgini, agender, crossdresser, drag king, drag queen, genderfluid, genderqueer, intergender, neutrois, pansessuali, pan gender, third gender, third sex, sistergirl e brotherboy.
Anche se ufficialmente si nega che l’ideologia gender è approdata nelle scuole pubbliche, qualche giorno fa a Perugia sono stati fatti dei test per indagare i gusti e le scelte sessuali dei ragazzi delle medie e superiori.
«Sei eterosessuale, omosessuale, bisessuale o asessuale?» Ecco alcune delle domande che il Dipartimento della formazione dell’Università di Perugia ha posto ai ragazzi di scuola media e superiore in appositi test approvati anche dall’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, che sottoporrà il progetto a 54 scuole della Regione.[9]
Ufficialmente lo scopo del quiz sarebbe «lasicurezza, perché bullismo omofobico, razzismo e violenza di genere hanno tutti a che fare con la violenza».[10] Siamo sempre alle solite balle, trite e ritrite: chiaramente il fine è ideologico!
Condivido le parole del primo presidente Cei, Angelo Bagnasco, il quale ha dichiarato che: «il gender si nasconde dietro a valori veri come parità, equità, autonomia, lotta al bullismo e alla violenza ma in realtà pone la scure alla radice stessa dell’umano per edificare un “transumano” in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità».[11]
Esattamente questo è il punto cruciale, perché in gioco c’è la natura stessa dell’uomo: si chiama transumanesimo, cioè oltre l’umano!
Un movimento in costante crescita che vuole applicare le scoperte scientifiche per annullare e cancellare i limiti umani imposti dalla Natura, bloccare l’invecchiamento, cancellare i sessi e infine svincolarsi dalla morte stessa per giungere all’immortalità. Idee folli che però si stanno invece sviluppando velocemente «tra i secchioni informatici della Silicon Valley e delle università come il MIT»[12].
Lo scopo ultimo è creare un superessere (il termine superuomo ha delle connotazioni di genere, quindi non deve essere usato) in grado di superare ogni limite umano grazie alla tecnica (microchip, organi artificiali, ecc.), alla genetica (mutazioni del DNA, ibridazione, ecc.), all’informatica (backup di mente ed emozioni, ecc.), e all’antropologia (modifica e cancellazioni delle differenze e dei generi sessuali).
Ma sarà un essere «nomade privo di meta e a corto di identità».
Un individuo privo di direzione nella vita, che non sa dove andare e non sa neppure chi è, rappresenta un essere facilmente manipolabile: il suddito ideale per il Sistema…