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Sempre più ricerche ufficiali confermano la tesi riportata nel mio libro Colesterolo - avete rotto i grassi, cioè che il colesterolo è un salva chiappette!
Tra il 1987 e il 2012 è stato condotto uno studio, pubblicato a luglio 2023 su PubMed, su 1.479 uomini di età superiore i 60 anni.
Hanno valutato i marcatori di dislipidemia del colesterolo totale (TC), delle lipoproteine a bassa densità (LDL) e di quelle ad alta densità (HDL).
La conclusione è stata molto interessante, distruttiva per la maggior parte degli encefali in camice bianco.
Lo studio ha infatti dimostrato che valori più elevati di colesterolo totale e LDL (il cosiddetto "cattivo") sono associati in modo indipendente e paradossale ad un MINORE RISCHIO DI MORTALITA' per tutte le cause e a tempi di sopravvivenza più lunghi negli uomini.
Avete letto? Più il colesterolo totale e quello "cattivo" sono alti e minore è la mortalità!
Lo volete capire o no che il colesterolo e soprattutto il tristemente noto LDL sono fondamentali per la salute e la Vita?
Non sono solo utili ma proteggono dalle malattie, le stesse che secondo i medici sono invece causate dallo sterolo! 😂😂😂
Maestri nel confondere causa ed effetto!
Lo dico da decenni: stare lontani anni-luce dai pericolosi laureati in medicina (e non mi riferiscono ai Medici con la emme maiuscola) è la vera prevenzione e ci si salva il culo!
Diciamo che non si sbaglia quasi mai!

Fonte originale PubMed (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37467298/)

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Nel contesto delle malattie cardiovascolari la medicina in toto punta il dito contro il colesterolo. Il grasso è la causa di tutto: infarti, ischemie, ictus, ecc.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. La maggioranza delle persone ha paura e non mangia grassi, sfondandosi di carboidrati.
La Verità come sempre è un'altra cosa.
Le membrane cellulari sono costituite da acidi grassi (tra cui colesterolo) che donano stabilità, permettendo alla cellula di svolgere le sue preziose funzioni!
Durante una qualsiasi infiammazione dei vasi la riparazione dell’endotelio richiede colesterolo come materiale da costruzione. Per questo motivo il fegato deve lavorare per produrre i grassi e mandarli sul sito tramite la lipoproteina LDL (il cosiddetto "cattivo"), che ovviamente aumenterà.
I trigliceridi pure essi prodotti dal fegato vengono impacchettati nelle VLDL e mandati sul luogo dell'infiammazione. Infine il fegato sfrutta le HDL che trasportano altri antiossidanti, recuperando il colesterolo e trasportandolo indietro per essere riciclato.
In tutto questo perfetto e magnifico meccanismo, in caso di carenze o di errori nutrizionali si possono creare sostanze dannose che attaccano l'endotelio danneggiandolo, una di queste è l'OMOCISTEINA, un aminoacido che provoca danni, infiammazione e formazione di placca.
Non è il colesterolo il problema, ma semmai l'omocisteina che legandosi ai radicali liberi metallici diventa uno dei principali fattori per l'ossidazione delle lipoproteine, oltre che fattore di rischio cardiovascolare. Infine fa aumentare la coagulazione del sangue
Cosa possiamo fare? Sostenere il fegato con una depurazione, e compensare le carenze di Vitamina B6, B12 e Acido Folico. L'acido folico dovrebbe essere "metilato" così da essere assimilato velocemente e non appesantire il fegato!

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Il farmaco è stato autorizzato dall'EMA, l'Agenzia Europea per i Medicinali a dicembre del 2020. Il principio attivo è Inclisiran, il nome commerciale Leqvio® e viene prodotto da Novartis® di Basilea.
E' un farmaco-siero innovativo contro il colesterolo elevato la cui frequenza di somministrazione è una iniezione sottocutanea da praticare due volte l'anno!

Inclisiran abbassa i livelli di colesterolo LDL interferendo con l'RNA per limitare la sintesi della proteina PCSK9 coinvolta nella regolazione della degradazione dei recettori per le LDL presenti sulle membrane cellulari degli epatociti.

Il meccanismo di azione è il cosiddetto RNA interference, che utilizza dei piccoli frammenti di RNA per spegnere l’espressione di un gene bersaglio, responsabile in questo caso della produzione di una proteina PCSK9 coinvolta nel metabolismo del colesterolo!
Anche se non lo dicono è un nuovo diserbante questa volta approvato per la riduzione dei livelli di colesterolo LDL!

Come sottolineo da anni, il Covid è servito, tra le altre cose, a sdoganare centinaia di farmaci genici!

Stanno per inondare il mercato da sbobba genica sperimentale dai costi proibitivi. Ma tanto pagherà pantalone…

QUANTO COSTA LEQVIO?
Una singola dose di Leqvio ha un prezzo al pubblico di ben 4.600 euro!
Ma per la terapia annuale di un singolo paziente, essendo doppia l'iniezione, il costo a carico del SNN, sistema sanitario nazionale, supera i 9.000 euro a paziente!
Avete idea del business?
Il problema è che stiamo parlando del colesterolo, uno sterolo fondamentale per la Vita umana!
Oltre al mongolino di peltro darei anche un bel vaso per i crisantemi a tutti quei dementi che si faranno sparare in circolo un altro diserbante genico.

Se non hai paura del colesterolo, unisciti al canale Telegram Disinformazione.it

Ragazzi dopo questa notizia dovrò buttare nel cesso il mio penultimo libro, quello sul colesterolo (l'ultimo è sul diabete).
Per cui vi invito ad acquistarne qualche copia prima che diventi introvabile!
Ecco la sconvolgente notizia:

DUE sole iniezioni all'anno per evitare infarto, ictus e trombosi!!!

Ecchecazzo!!!
Una specie di vaccino contenente una molecola a dir poco miracolosa in grado di abbattere il colesterolo bastardo, ovviamente LDL.

L'acqua di Lourdes si chiama 𝗜𝗻𝗰𝗹𝗶𝘀𝗶𝗿𝗮𝗻 ed è prodotta dalla 𝗡𝗼𝘃𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀.

𝗨𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝗶𝗲𝘁𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗮 𝟮𝟴𝟰 𝗺𝗴, 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮 '𝘀𝗼𝗹𝗼' 𝟰.𝟲𝟱𝟵,𝟴𝟮 𝗲𝘂𝗿𝗼!!!😳
Avete capito il vaccino?
Una peretta ogni 6 mesi, per la modica cifra di 9000 euro all'anno, e l'infarto…puff 😂😂😂😂.

Ma mi raccomando dovete sierarvi continuamente, perché se saltate un solo anno vi verrà un acciacco cardiaco. Occhio!
Scusate ma chi crede a simili idiozie è un demente, oppure un candidato alla demenza.
Ricordo che il colesterolo è basilare per la salute del cervello (ne è costituito per un quarto), per cui se uno lo abbassa chimicamente non può lamentarsi per eventuali danni all'encefalo!
Sapete qual è l'umorismo cosmico? A un malato di Alzheimer effettivamente non gli viene l'infarto!!! 😳

Marcello Pamio

Nel libro “La fabbrica dei malati” spiego nel dettaglio come avviene la creazione di milioni di nuovi malati ogni anno. Sto parlando di persone oggettivamente sane che diventano da un giorno all’altro malati da curare con farmaci e droghe. Sono i moderni schiavi dell’Industria farmaceutica.
Una delle strategie principe per la creazione di nuovi malati è proprio l’abbassamento dei cosiddetti “valori di normalità”, ossia quei parametri che stabiliscono se una persona è sana oppure no. Glicemia, trigliceridi, colesterolo, ipertensione, ecc.
Panel, gruppi di esperti rappresentati da baroni universitari, opinion leader (pagati profumatamente per la loro influenza tra i colleghi) si riuniscono in congressi e decidono le linee guida che saranno osservate da tutti i medici del mondo.
Stabiliscono quindi i famosi protocolli.
Una responsabilità enorme perché decidono se una persona è sana o malata.
Ovviamente la responsabilità va di pari passo con il livello di coscienza. Se infatti una persona non ha coscienza, non si pone alcun problema etico e morale nelle proprie valutazioni e decisioni, ed è certamente e più facilmente corruttibile dai soldi, dalla brama di fama e potere.

Le linee guida
Le linee guida ufficiali per i livelli di colesterolo ematico stabilivano il limite massimo di 200 mg/dL (qualche laboratorio spinge per 190 mg/dL).
I range considerati normali: Hdl: 40 - 80 mg/dL; Ldl: 70 - 180 mg/dL; Colesterolo totale: 120 - 220 mg/dL.
La Società europea di cardiologia (ESC) si è riunita a Roma proprio in questi giorni stilando le nuove linee guida internazionali, rivoluzionando in basso (ovviamente) i parametri del colesterolo.
Secondo la casta dei cardiologi il limite massimo del colesterolo Ldl va dimezzato, senza se e senza ma. Non esiste più alcun dubbio, ne sono certi.
Fino a ieri le indicazioni variavano a seconda del rischio personale legato a vari fattori, quali la familiarità, le malattie cardiache e lo stato di salute, e comunque il colesterolo “cattivo” (Ldl) non doveva mai superare i 190 mg/dL.
Da oggi NON dovrà mai superare quota 100 mg/dL e attenzione non solo nelle persone a rischio, ma praticamente in TUTTE.
Una generalizzazione e massificazione assai rischiosa per l’uomo della strada ma molto interessante per chi produce le statine…
Abbassando il valore del colesterolo Ldl ovviamente si abbasserà tutto anche il colesterolo totale, creando decine di milioni di nuovi malati. Molto probabilmente il colesterolo totale diventerà di 180 mg/dL...
Tale abbassamento non è strano visto che il mantra dei cardiologi ortodossi è: “Abbassare il colesterolo il più possibile!”
Si arriverà al punto che non servirà più alcun limite massimo perché le indicazioni, i protocolli saranno quelli di abbassare il colesterolo sempre di più. Follia disumanizzante di una medicina interventista assai lucrosa.

Lo studio che contraddice
Interessante è sapere che solamente due mesi fa uno studio pubblicato sul British Medical Journal affermava esattamente il contrario: il colesterolo alto non è un fattore di rischio per le malattie cardiache negli anziani!
Va precisato che il Bmj è uno dei pochissimi giornali accreditati, se non l’unico, sganciato dall’Industria chimica: non riceve finanziamenti e pubblicità diretta. Quindi è sempre stato una spina nel fianco dell’establishment.
Secondo lo studio, il colesterolo alto avrebbe un effetto protettivo contro diverse malattie tra cui il cancro.
Questa la conclusione di un gruppo internazionale di esperti che ha passato in rassegna 19 diversi studi sull’argomento condotti su 68.000 persone.
Quindi non sarebbe vero il legame tra alti livelli di colesterolo Ldl (il terribile colesterolo cattivo) e le malattie cardiache nelle persone sopra i 60 anni.
Infatti il 92% degli anziani con colesterolo alto ha vissuto a lungo o più a lungo di chi aveva livelli bassi di colesterolo!
E nel rimanente 8% della popolazione studiata non è stata trovata alcuna associazione.
Secondo i ricercatori pertanto bisogna “rivalutare la prescrizione di statine, i cui benefici sono stati esagerati”.
Tra le ricerche prese a sostegno ve ne sono due condotte su un campione complessivo di 140.000 persone, per 10 e 30 anni, che hanno rilevato un’incidenza più bassa di cancro in chi aveva il colesterolo più alto e una minore mortalità negli individui con una storia familiare di colesterolo alto.
Da una parte ci dicono che il colesterolo va abbassato sempre più, dall’altra che il colesterolo alto invece protegge l’uomo da malattie gravi, tra cui il cancro! Chi ha ragione?

Il nuovo farmaco che dimezza il colesterolo Ldl
E’ assai interessante sapere cosa bolliva nella pentola dell’Industria chimica precedentemente al congresso della Società di cardiologia europea…
La pentola - esattamente come il cappello del mago - conteneva nuovi e miracolosi prodotti. Erano lì pronti per l’umanità.
Il CHMP, Comitato dei Medicinali per Uso Umano dell’EMA, ha espresso parere favorevole per evolocumab (Rephata), messo a punto da Amgen e alirocumab (Praluent) prodotto dalla Sanofi, i primi farmaci anticorpo monoclonali per il trattamento dell’ipercolesterolemia.
La coincidenza veramente sorprendente è che il valore del colesterolo Ldl con questi farmaci viene più che dimezzato, esattamente come le ultimissime raccomandazioni dei cardiologi europei.
Il mago questa volta ha superato se stesso.
I cardiologi per salvaguardare la salute pubblica decidono per il dimezzamento del colesterolo cattivo e miracolosamente sono pronti dei farmaci che fanno esattamente questo.
Ma cosa volete di più?
Ecco un esempio degli stupefacenti miracoli che avvengono in medicina.
Anche perché servono circa 10 mesi per la procedura di autorizzazione alla messa sul mercato da parte dell’ente preposto (FDA, EMEA, ecc.).
Sapete questo cosa significa? Era tutto calcolato da tempo.
Anche il prezzo di questi prodotti è veramente stupefacente…
La Amgen ha reso noto il prezzo al quale sarà venduto in alcuni paesi europei il Rephata (evolocumab): in Gran Bretagna il prezzo è di 340 sterline per una singola confezione (sic) che dura meno di un mese (28 giorni), equivalenti a circa 6780 dollari per un anno di terapia.
Meno della metà del prezzo fissato per il mercato americano dove costa la bellezza di 14.100 dollari. In Austria e Finlandia la terapia annuale costerà tra gli 8220 e i 8820 dollari. Nel nostro Paese devono ancora decidere.
Il Praluent costerà invece 13.200 dollari a paziente per un anno di terapia.
Un mercato ricchissimo grazie ai nuovi farmaci e soprattutto illimitato grazie al dimezzamento del colesterolo!
Chi pagherà il nuovo salasso? Ovviamente i Sistemi Sanitari Nazionali oramai sul precipizio dell’abisso…

Soldi ai medici e associazioni
L'industria farmaceutica è finalmente obbligata a riportare on-line tutti i contributi versati ai medici, alle società scientifiche e alle associazioni di malati.
Finora tutto è sempre rimasto avvolto da un'ombra di mistero. A chiederlo il Codice di trasparenza della Federazione europea dei produttori.
Il giro d'affari è miliardiario.
I mezzi usati sono sempre i soliti: attraverso l'utilizzo di società scientifiche o ospedali dove lavorano medici e dirigenti, aziende che organizzano incontri, agenzie di viaggio, alcune associazioni di pazienti e chi si occupa della formazione. L'industria chimico-farmaceutica arriva a tutti i protagonisti della filiera, da chi stila le linee guida per l'uso dei farmaci, a chi li prescrive (i medici) e poi li assume (il destinatario della ricetta). Il tutto in modo perfettamente legale.
Novartis e Pfizer per esempio hanno versato contributi a rispettivamente 3.500 e 2.000 operatori della salute per congressi o "consulenze".
I contributi più importanti però arrivano alle "organizzazioni sanitarie", per mezzo di sponsorizzazioni o semplici "donazioni".
L'associazione degli ematologi ha ricevuto 170.000 euro dalla Jansenn e quella dei reumatologi 312.000 euro dalla Pfizer.
Ma guardo caso c'è anche l'associazione dei cardiologi che ha ricevuto 400.000 euro dalla Amgen, proprio quella dei nuovi farmaci contro il colesterolo...

Magie in camice bianco
Il giochetto di prestidigitazione è sempre il medesimo?
In laboratorio producono una molecola chimica ben precisa (attenzione non un nuovo principio attivo, ma copie di altri già esistenti leggermente modificati), quindi preparano il medicinale e poi creano il problema sanitario, la malattia specifica per quel farmaco.
Il solito problema-reazione-soluzione.
Il problema è il colesterolo alto che va dimezzato, la reazione sono i congressi dei cardiologi, gli articoli (veline) alle agenzie stampa, e infine la soluzione è bella e pronta: i farmaci monoclonali! Meccanismo diabolicamente perfetto.

Il colesterolo è così pericoloso?
Esistono tantissimi articoli (vedi link sotto) ben fatti su questo argomento, però un accenno è importante per capire di cosa stiamo parlando.
Mi baserò sul libro “Colesterolo: menzogne e propaganda” del cardiologo francese Michel de Lorgeril.
Per il ricercatore del CNRS il colesterolo è diventato il nemico numero uno nella prevenzione delle malattie cardiovascolari perché fa comodo a tutti: gli interessi economici in gioco sono enormi, soprattutto dopo l’arrivo delle statine.
Non è un caso che i farmaci anti colesterolo rappresentano uno dei più grandi affari del mercato sanitario mondiale.
Il colesterolo interessa anche le industrie agroalimentari con i loro prodotti presumibilmente anticolesterolo (margarine, yogurt, ecc.).
Va superata anche la distinzione tra colesterolo buono e cattivo perché si tratta di semplici idiozie. Vi sono studi clinici recenti che mostrano come l’aumento del colesterolo buono e l’abbassamento di quello cattivo non proteggono dalle malattie cardiovascolari.
La pistola fumante sono tutti quei pazienti in cura con statine che muoiono lo stesso (forse a causa dei farmaci) a seguito di attacchi cardiaci. Dove stanno la prevenzione e la protezione?

Quindi l’aumento del colesterolo non è di per sé una causa di problemi cardiovascolari.
Il colesterolo può essere letto come una alterazione dello stile di vita nei parametri biologici, vera e unica causa della malattie cardiovascolari.
Il colesterolo è un semplice indicatore di rischio. Tutto qua.
Tutti gli studi clinici pubblicati dopo il 2005 sono negativi sulla questione.
Il tasso di colesterolo si può ridurre con l’assunzione di farmaci (che bloccano la sintesi del colesterolo nel fegato), ma se contemporaneamente lo stile di vita non cambia, il rischio rimane lo stesso.
Se per esempio una persona continua a fumare, ad essere sedentaria, ecc. pensando di essere protetto dalla statina, essa andrà probabilmente comunque incontro ad un disastro.
E’ bene pertanto che le persone lo sappiano: le statine non forniscono alcuna protezione!
Abbassano il colesterolo senza alcun effetto sulla mortalità.
Molti studi sulle statine sono molto sospetti a causa del coinvolgimento delle industrie.
Infatti il programma ALLHAT del 2002, l’unico sponsorizzato da istituzioni pubbliche indipendenti e non dalle lobbies, non mostra alcuna protezione malgrado il colesterolo basso.

In ultima analisi le statine, presentate come la panacea per tutti i mali, hanno numerosi effetti collaterali.
Per le persone attive, sembrano influenzare la qualità della vita causando dolori muscolari e depressione, nel lungo termine esiste un aumentato rischio di cancro specialmente nelle persone con più di 60 anni.
Lo studio PROSPER del 2002 mostra maggior incidenza di cancro e numero di morti per cancro nei pazienti che usavano la pravastatina, rispetto alle persone senza trattamento.

Colesterolo e infiammazioni
Il colesterolo è quasi del tutto endogeno, prodotto dal fegato.
Il corpo lo produce di riflesso quando vi sono infiammazioni in circolo.
Il problema quindi non è il colesterolo: esso sarebbe la soluzione che sta cercando di mettere in atto l’organismo per guarire.
Il vero pericolo è l’infiammazione delle pareti delle arterie e se questo viene ignorato (come fanno i medici), il colesterolo può accumularsi ostacolando il flusso del sangue verso il cuore o verso il cervello, sfociando in un attacco cardiaco o un ictus. La colpa ovviamente cadrà sul colesterolo.
Ma la colpa è del colesterolo che cerca di spegnere gli incendi o dello stile di vita che ha creato le infiammazioni?
Le fonti di infiammazione sono diverse. Quando nel corpo c’è un livello alto di ossidazione, contemporaneamente si attivano i radicali liberi.
Il colesterolo Ldl si ossida nel corpo grazie al consumo di grassi artificiali (margarine), oli parzialmente o totalmente idrogenati, oli vegetali prodotti a caldo, cibi geneticamente modificati, una dieta con molti zuccheri e cereali raffinati, alcool e tabacco.
Anche la presenza di metalli pesanti come mercurio (vaccini, amalgame, ecc.), alluminio (farmaci, vaccini, pentole, ecc.), piombo (benzine, vernici, ecc.), ecc. creano numerose infiammazioni.

A cosa serve il colesterolo?
Va detto semplicemente che il colesterolo è di vitale importanza per la salute umana.
- Ogni singola cellula nel corpo è composta da colesterolo;
- il colesterolo aumenta l’integrità della membrana della cellula e fornisce alle cellule la necessaria robustezza e stabilità;
- ogni ormone steroideo è composto da colesterolo;
- la capacità del corpo di sintetizzare la vitamina D dipende dal colesterolo;
- il colesterolo è un antiossidante, uno spazzino dei radicali liberi e spegne le infiammazioni;
- i sali biliari, fondamentali per la digestione e l’assimilazione dei grassi, sono composti da colesterolo;
- il sistema immunitario necessità del colesterolo per riparare le cellule danneggiate;
- il colesterolo sostiene la memoria; ecc. ecc.

Ci sarebbero ancora tante altre informazioni importanti sul colesterolo.
Ma questo certamente basta per affermare che la pratica medica che cerca di eliminarlo dall’organismo con ogni mezzo è follia allo stato puro.
Chi ci guadagna in tutto questo non è certo l’uomo, il quale invece sarà sempre più schiavo del Sistema, sempre più ammalato, bensì l’Industria che spaccia droghe.
L’Industria che crea malati e che vende malattie!