Vai al contenuto

 
Marcello Pamio
 
Inizio prendendo a prestito la memorabile frase tratta dalla scena finale del film di fantascienza «Blade Runner», dove l’androide Roy Batty prima di spegnersi fa il monologo divenuto famoso, al poliziotto Deckard, interpretato da un giovane Harrison Ford.
«Io ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. E’ tempo di morire»
Sono passati 36 anni da quel capolavoro cinematografico, ma se in un ipotetico futuro Roy venisse ricostruito in laboratorio, la sua memoria cibernetica del periodo odierno esprimerebbe cose molto diverse: «Io ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. Individui senza diploma gestire ministeri dell’Istruzione. Famelici avvoltoi, nascondersi dietro gli aiuti umanitari e speculare sulla pelle di milioni di disperati. Squallide marionette senza arte imporre per legge 10 vaccini. Ho visto infine balenare nel buio della notte il luccichio del premio vinto dalla Federazione dei pediatri messo in palio dalla società che produce vaccini. E’ tempo di svegliarsi»
Purtroppo questa non è fantascienza bensì la triste realtà. In un paese normale queste cose non sarebbero mai potute accadere. Ma l’Italia si sa non lo è…
 
Soprattutto l’ultima vicenda supera anche la più fervida delle fantasie.
La FIMP, la Federazione Italiana Medici Pediatri qualche giorno fa ha ricevuto il premio per la migliore campagna di comunicazione sviluppata da operatori di sanità pubblica, università, centri di ricerca, società scientifiche, Asl e distretti sul tema vaccini.
Già questo è sufficiente per far impallidire anche il più peloso degli stomaci.
Dover premiare pubblicamente una campagna mediatica (cioè di marketing) organizzata da una società, per così dire scientifica, lascia il tempo che trova e fa comprendere che il Sistema è attualmente sotto scacco matto.
 
Ma il punto cruciale non è tanto questo. La cosa veramente sconvolgente è che a decretarne la vittoria è stata la giuria di «PerchéSì: laboratorio di idee per comunicare il valore dei vaccini», il primo “contest” sulla corretta ed efficace comunicazione sui vaccini promosso nientepopodimenoché dalla Sanofi-Pasteur, la divisione vaccini della Sanofi.
Stiamo parlando della terza multinazionale nella classifica mondiale delle società che fatturano di più con i veleni vaccinali. Nel 2017 ha incamerato 5,76 miliardi di dollari e le previsioni di EvaluePharma per il 2024 danno la ditta francese ad oltre 8 miliardi di dollari. Solo con i vaccini!
Dal punto di vista scientifico, umano, sanitario e istituzionale fa molta tristezza vedere come la Federazione dei pediatri si presti a simili giochetti e manipolazioni.
 
Il conflitto d’interessi è molto preoccupante, anche perché le istituzioni sanitarie pubbliche non dovrebbero essere scevre e indipendenti dalle industrie? Possono i medici pediatri avere collegamenti con le ditte che producono farmaci pediatrici?
Dove sono finiti i pediatri onesti intellettualmente? Se avessero ancora un briciolo infinitesimale di dignità professionale e amore per l’Ars Medicandi, dovrebbero ribellarsi cancellando l’iscrizione alla federazione e ritirando la quota annua...
 
«Prendiamo atto - scrive l'amica Nassim Langrudi del Corvelva - che la politica sanitaria di un paese sia diventata oggetto di iniziative in stile ‘ricchi premi & cotillon’, il che è veramente illuminante sulla validità scientifica che sta alla base dei vaccini».
La strada intrapresa dall’industria farmaceutica, sostenuta e appoggiata dalle associazioni di settore, è la medesima del marketing commerciale tradizionale. Quando i pubblicitari lavorano per esempio su un sapone, devono convincere i consumatori che non si tratta di un banale detergente, ma di un prodotto che oltre a lavare, regala emozioni e sogni. Il marketing non vende prodotti, ma illusioni e sogni.
Continua Nassim: «in pratica l’intero sistema è incentrato sulla pubblicizzazione del prodotto, sulla promozione pubblicitaria nei vari settori rivolta a vario pubblico. Peccato che si tratti di farmaci, non esenti da rischi (inesistenti nelle suddette campagne), somministrati per via parenterale, contenenti anche sostanze pericolose (vedere foglietti illustrativi) e, nel caso del ‘progetto vincente’, destinati a bambini».
Esatto. Il sapone in questo caso è un farmaco destinato ai neonati che contiene sostanze cancerogene, neurotossiche e DNA umano e animale in grado di scatenare reazioni immunitarie serie, complesse e imprevedibili.
Ecco come il marketing vende illusioni: i vaccini non sono farmaci normali, ma “prodotti” senza alcun rischio, che hanno salvato in passato e salvano tuttora milioni di vite umane. Il discorso non fa una piega. Peccato che la realtà sia molto diversa.
 
Alla gara purtroppo hanno partecipato molte istituzioni pubbliche, ecco i dieci finalisti, ovviamente pagati con i soldi pubblici:
 
- Campagna vaccinazioni operatori sanitari - SIP, Società Italiana di Pediatria (SIP)
- Vacciquiz - sempre la SIP
- Ilsitovaccinarsiinsicilia - dell’Università degli Studi di Palermo
- Campagna Vaccinarsiinpuglia - Università di Bari
- Progetto Bfree - FIMP, la vincitrice
- Programma AzioneSalute - ASL di Taranto
- I vaccini tornano a scuola - ASL di Taranto
- Proteggitiperproteggermi - Azienda Ospedaliera Università degli Studi di Palermo
- Campagna Promozione Vaccinazione influenzale - Azienda Ospedaliera Università di Perugia
- Evento adulti e vaccinati - Università di Pisa
 
Dopo aver sdoganato il marketing dei farmaci ora spudoratamente sdoganano le vaccinazioni come se fossero la panacea per tutti i mali. Banali farmaci i cui rischi per la salute sono minori di quelli di uno shampoo delicato per pelli sensibili…
A questo punto mi sento in dovere di dare gratis uno spunto per la gara pubblicitaria del prossimo anno. Una mamma bellissima (del tipo “famiglia barilla”), tranquilla e sorridente, fischiettando accompagna in SUV (l’auto che rende l’idea della sicurezza) il figlio biondo oro, appena uscito da un programma di eugenetica, a farsi inoculare una decina di vaccini. Cambio di scena, un’altra mamma, questa volta più trasandata, tipo figlia dei fiori, sta lavando sgraziatamente la testa di suo figlio, un bambino decisamente bruttino con tanto di alopecia areata, usando uno shampoo tossico e pericoloso…
Buca lo schermo il piccolo ariano chiedendo sorpreso: «Già fattoooo?», e pochi istanti dopo la scritta «Vax-indolor»! L’altro bambino invece non verrà mai più fatto vedere, lasciando all’immaginario collettivo l’idea della triste sorte a cui vanno incontro coloro che usano gli shampoo senza responsabilità…
Le ingorde lobbies puntano sempre a tutto il mercato, e ora sarà più chiaro il motivo per cui la Johnson & Johnson produce sia detergenti che farmaci…

Marcello Pamio

Le stime dell’Istat (aprile 2018) sulla «Produzione Industriale» indicano una diminuzione dell’1,2 % della produzione industriale rispetto a marzo.[1]
I settori di attività economica che invece registrano la maggiore crescita - guarda caso - sono quelli della produzione di farmaci e preparati farmaceutici, con un bel +11,1%.[2]
Come sempre il settore droghe e vaccini tira alla grande, anche quando tutti gli altri sono in calo o in contrazione.

Pharma top ten
Le previsioni mondiali sulle vendite di farmaci vengono dettagliatamente descritte dai report di EvaluatePharma. L’ultimo è intitolato: «World Preview 2018, Outlook to 2024».
Oramai EvaluatePharma è diventato il leader del settore nell’analisi delle previsioni in ambito biotecnologico e farmaceutico.

Le vendite di farmaci su prescrizione nel 2024 raggiungeranno 1,2 trilioni di dollari (1.200 miliardi di $), con una crescita annua del 6%! Una crescita inarrestabile anno dopo anno è la conferma che l’uomo è sempre più ammalato e sempre più dipendente dall’industria chimica.
Nel dettaglio, il mercato globale sarà ancora guidato da «Humira» (Adalimumab) con 15 miliardi di $, il blockbuster della AbbVie, che manterrà il primo posto nella classifica di vendita dei farmaci.

Humira è un antitumorale che rientra nei sempre più famosi e diffusi anticorpo-monoclonali umani prodotti da colture cellulari. Ufficialmente sono proteine, ma questa definizione potrebbe erroneamente far pensare che si tratti di sostanze innocue e prive di effetti collaterali, cosa assolutamente falsa ovviamente: presentano, come ogni farmaco/vaccino effetti collaterali anche molto gravi.

Al secondo posto con ben 12,6 miliardi di $, il Keytruda (Pembrolisumab) della Merck, un antitumorale sempre della famiglia degli anticorpo-monoclonali.

Al terzo posto con 11,9 miliardi di $ c’è un farmaco che deriva da un medicinale che ha segnato tristemente la storia dell’umanità: il Revlimid (Lenalidomide) della Celgene, impiegato per i mielomi, è un agente immunomodulante derivato dal Talidomide.          

Al quarto posto con 11,2 miliardi di $ c’è Opdivo (Nimoluvid) della Bristol-Meyer Squibb, un antitumorale (anticorpo-monoclonale).

Eliquis (Apixaban) è un anticoagulante prodotto dalla Bristol-Meyer Squibb assieme alla Pfizer, che fatturerà 10,5 miliardi di $ nel 2024.

Al sesto posto Imbruvica (Ibrutinib) della AbbVie e Johnson&Johnson, per le leucemie da 9,5 miliardi di $.

Poi è la volta di Ibrance (Palbociclib) della Pfizer, un antitumorale per il carcinoma al seno che farà incassare 8,2 miliardi di $.

Con 8 miliardi tondi si piazza all’ottavo posto Dupixent (Dupilumab) della Sanofi, un altro anticorpo-monoclonale per la dermatite atopica nei bambini.

Al penultimo posto Eylea (Aflibercept) della Bayer, con 6,2 miliardi di $, un farmaco per la degenerazione maculare.

Infine all’ultimo posto con 6,4 miliardi di $ lo Stelara (Ustekinumab) della Johnson&Johnson, un immunosoppressore (anticorpo-monoclonali).

Tra i primi 10 medicinali blockbuster[3] figurano 6 antitumorali e ben 5 farmaci anticorpo-monoclonali.
Adesso forse il quadro sarà più chiaro e si potrà meglio comprendere il motivo per cui le industrie e i vari furbetti-in-camice-bianco si stanno buttando a capofitto - braccia e portafogli aperti - su questi nuovi prodotti: saranno il mercato del futuro, e il dottor Roberto Burioni ne sa qualcosa…
Nella top 10 delle vendite globali appena vista, il Dupixent della Sanofi secondo le previsioni crescerà dagli attuali 247 milioni di $ del 2017 a oltre 8 miliardi nel 2024, con un tasso di crescita incredibile che supera il 64%. Secondo gli analisti nei prossimi anni vi sarà uno stratosferico aumento dei problemi dermatologici nei bambini. Come mai? Forse perché le vaccinazioni pediatriche sono aumentate a dismisura?

[1] https://www.istat.it/it/files//2018/06/Produzione_industriale_Aprile2018.pdf
[2] Idem
[3] Blockbuster è un qualsiasi farmaco che supera il miliardo di dollari di fatturato in un anno.

Le aziende al top
La svizzera Novartis sarà la principale compagnia di farmaci da prescrizione nel 2024 in Italia con un fatturato di 53,2 miliardi di dollari, davanti a Pfizer e Roche, che sono in competizione per il secondo posto.
Con il termine Big Pharma s’intendono le prime dieci multinazionali della chimica e farmaceutica: Novartis, Pfizer, Roche, J&J, Sanofi, GSK, Merck, AbbVie, AstraZeneca e Bristol-Myers Squibb, in ordine decrescente per fatturato.
Qui sotto invece le prime 20 società farmaceutiche del mondo, il cui fatturato (solo per farmaci da prescrizione) supererà entro il 2024 la fantasmagorica cifra dei 1200 miliardi di dollari all’anno!

    Prescrizione farmaci in miliardi di $  
  Società  Anno 2017 Anno 2024 %
         
1 Novartis 41.9 53.2 + 3%
2 Pfizer 45.4 51.2 + 2%
3 Roche 41.7 50.6 + 3%
4 Johnson&Johnson 34.4 47.4 + 5%
5 Sanofi 34.1 44.2 + 4%
6 GlaxoSmithKline 28.7 38.4 + 4%
7 Merck & Co. 35.4 38.0 + 1%
8 AbbVie 27.7 37.2 + 4%
9 AstraZeneca 19.8 31.7 + 7%
10 Bristol-Myers Squibb 19.3 28.7 + 6%
11 Amgen 21.8 24.8 + 2%
12 Novo Nordisk 17.0 24.6 + 5%
13 Celgene 12.9 23.7 + 9%
14 Eli Lilly 18.5 22.2 + 3%
15 Bayer 17.7 19.7 + 2%
16 Gilead Science 25.7 19.0 - 4%
17 Boehringer Ingelheim 14.3 18.3 + 4%
18 Shire 14.4 17.7 + 3%
19 Takeda 13.3 17.0 + 4%
20 Allergan 14.9 16.8 + 2%
 
Totale Top 20 498.8 624.7 + 3%
Altre 290.0 578.8 + 10%
Totale 788.80 1203.5 + 6%

Aree terapeutiche
Il settore medico che trainerà nel prossimo futuro (dal 2017 al 2024) l’intera industria farmaceutica, con una crescita prevista del 12,2%, è ovviamente quello oncologico.
on è un caso infatti che tra i 10 farmaci più venduti al mondo visti prima, almeno 6 sono anti-tumorali. Quindi secondo le previsioni degli esperti il cancro continuerà ad estendersi come un incendio, il tutto per la gioia dei produttori di anticorpo-monoclonali e/o chemioterapici…
Il cancro è il business per eccellenza.
Le terapie oncologiche saranno il segmento dominante nel 2024 con vendite che superiori a 233 miliardi di dollari (solo di farmaci da prescrizione!).
Al secondo posto i medicinali per il diabete con un fatturato di 60 miliardi di dollari (un quarto rispetto al cancro), al terzo le terapie anti-reumatiche con 56 miliardi di $. I vaccini si attestano a oltre 44 miliardi.
Molto interessante è il dato che tra le prime 10 aree terapeutiche, quella con la maggior crescita in termini percentuali (in miliardi di dollari come detto è il cancro) riguarda i farmaci immunosoppressivi. Quindi sempre più persone nel mondo si ammaleranno di cancro e patologie autoimmunitarie…

    In miliardi di $  
  Area terapeutica  Anno 2017 Anno 2024 %
         
1 Oncologia 104.0 233.0 +12.2%
2 Anti-diabetici 46.1 59.5 + 3.7%
3 Anti-reumatici 55.7 56.7 + 0.2%
4 Vaccini 27.7 44.6 + 7.1%
5 Anti-virali 42.4 39.9 - 0.9%
6 Immunosoppressivi 13.7 38.1 +15.7%
7 Broncodilatatori 27.2 32.3 + 2.5%
8 Dermatologici 12.9 30.3 + 13%
9 Organi sensori 21.6 26.9 + 3.2%
10 Ipertensivi 23.0 24.4 + 0.8%

Cancer top ten
Come detto il cancro si consolida il business per eccellenza per le industrie. Ma quali industrie?
La Roche è stabilmente al primo posto con un fatturato che sfiora il 28 miliardi di dollari solamente per le terapie oncologiche.

    in miliardi di $  
  Società  Anno 2017 Anno 2024 %
         
1 Roche 27.45 27.82 +0.2%
2 Celgene 11.64 18.55 + 7%
3 Bristol-Myers Squibb 8.52 14.71 + 8%
4 Johnson&Johnson 6.15 14.30 + 13%
5 Pfizer 5.86 14.03 + 13%
6 AstraZeneca 4.02 13.73 + 19%
7 Merck & Co. 4.11 13.21 + 18%
8 Novartis 7.88 9.71 + 3%
9 AbbVie 3.09 8.47 + 15%
10 Astellas Pharma 2.84 5.83 + 11%

La crescita maggiore però riguarderà aziende come Merck e AstraZeneca che rispettivamente vedranno il loro fatturato lievitare del 18 e 19% nei prossimi anni.

Top ten vaccini
Vediamo a questo punto quali sono le lobbies che hanno maggior interesse nelle vaccinazioni di massa.

    in miliardi di $  
  Società  Anno 2017 Anno 2024 %
         
1 GlaxoSmithKline 6.65 10.74 + 7%
2 Merck & Co. 6.54 9.39 + 5%
3 Sanofi  5.76 8.13 + 5%
4 Pfizer   6.00 7.25 + 3%
5 Novavax - 2.65 -
6 Emergent Biosolutions 0.28 1.11 + 21%
7 CSL 0.83 1.06 + 4%
8 Inovio Pharmaceuticals - 0.67 -
9 Bavarian Nordic 0.08 0.54 + 84%
10 Mitsubishi Tanabe Pharma 0.40 0.50 + 3%

Sul podio ovviamente non poteva mancare la britannica GSK, che con oltre 10,7 miliardi gestisce il mercato globale delle iniezioni...

Top ten antivirali
Di interesse generale anche sapere chi guadagna maggiormente dalle malattie virali.

    in miliardi di $  
  Società  Anno 2017 Anno 2024 %
         
1 Gilead Sciences 6.65 10.74 + 7%
2 GlaxoSmithKline 6.54 9.39 + 5%
3 AbbVie 5.76 8.13 + 5%
4 Johnson&Johnson 6.00 7.25 + 3%
5 Sino Pharmaceutical - 2.65 -
6 Merck & Co. 0.28 1.11 + 21%
7 Bristol-Myers Squibb 0.83 1.06 + 4%
8 Aurindo Pharma - 0.67 -
9 Arbutus Biopharma 0.08 0.54 + 84%
10 Roche 0.40 0.50 + 3%

Al primo posto la Gilead Sciences con 10,74 miliardi, ma al secondo posto, come d’altronde era prevedibile, la Glaxo.

Conclusione
La conclusione è scontata anche perché le previsioni del rapporto «World Preview 2018, Outlook to 2024» non lasciano spazio a nessun dubbio: la salute dell’uomo andrà peggiorando nei prossimi anni. La crescita della vendita di farmaci passerà dagli attuali 800 miliardi di $ nel 2018 agli oltre 1.200 miliardi di dollari nel 2024. Le lobbies gongolano e brindano…
Ci ammaleremo sempre più di tumori e di patologie autoimmunitarie.

Per queste ultime, non solo il numero di persone ammalate è in costante crescita, ma anche il numero stesso delle malattie continua imperterrito ad aumentare. Oggi la medicina ortodossa ne conta 80 diverse[1], ma sicuramente superano il centinaio. E non passa giorno che non ne venga scoperta e/o inventata una…
Come mai una volta erano rare e ora interessano sempre più persone, bambini compresi?

Elenco di alcune patologie autoimmuni: Alopecia Areata, Anemia Perniciosa, Artrite Psoriasica, Artrite Reumatoide, Celiachia, Cirrosi delle vie biliari, Cistite Interstiziale, Colangite Sclerosante, Colite ulcerosa, Connettiviti, Crioglobulinemia, Dermatite Atopica, Dermatite Erpetiforme, Diabete di Tipo 1, Epatite Autoimmune, Eritema nodoso, Febbre Reumatica, Fibromialgia, Granulomatosi, Lichen Planus, Lichen Ruber Planus, Lichen Sclerosus, Lupus eritematoso sistemico, Malattie infiammatorie, Malattia di Behçet, Miastenia Gravis, Miastenia oculare, Morbo di Addison, Morbo di Crohn, Morbo di Graves – Basedow, Morbo di Kawasaki, Pemfigo, Polimialgia Reumatica, Psoriasi, Sarcoidosi, Sclerosi Multipla, Sclerodermia, Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi, Sindrome delle Gambe Senza Riposo,  Sindrome di Cushing, Sindrome di Guillain-Barrè, Sindrome di Ménière, Sindrome di Sjogren, Sindrome di Reiter, Spondilite Anchilosante, Tiroidite Autoimmune, Tiroidite di Hashimoto, Vasculite Vitiligine, ecc.

Qual è il motivo per cui di punto in bianco il Sistema Immunitario, cioè quel meccanismo perfetto che la Natura ha adottato e di cui ha dotato l’uomo per conoscere e interagire con l’ambiente esterno inizia ad attaccare il corpo, cioè inizia a distruggere se stesso? Com’è possibile?
Sarebbe interessante comprendere se la chimica in generale e nel dettaglio le nanoparticelle che respiriamo, beviamo, mangiamo e ci spalmiamo sulla pelle, come pure le vaccinazioni di massa giochino un ruolo attivo in tutto questo.

Se tutto ciò non bastasse, l’uomo oltre al cancro e alle malattie autoimmuni, sarà anche sempre più depresso e la colpa non è dell’inconscio ma della chimica. Questa volta ce lo dice il JAMA .
La scoperta recentissima dell’Università dell’Illinois è stata pubblicata nientepopodimenoché dal Journal of American Medical Association, la rivista ufficiale della casta dei camici bianchi americani.
La ricerca ha scoperto l’acqua calda: oltre 200 farmaci d’uso comune (inibitori di pompa protonica, anti-dolorifici, anti-ipertensivi, anti-concezionali, ecc.) possono indurre la depressione tra i consumatori.
Circa il 15% degli adulti che ha usato 3 o più farmaci contemporaneamente ha avuto casi depressivi durante l’assunzione. Tale percentuale cala al 9% per chi ne ha assunti due e al 7% per i consumatori che ne hanno usato soltanto uno. Stiamo parlando dei farmaci più prescritti al mondo, delle droghe usate ogni giorno da miliardi di persone.
Quindi i pochissimi fortunati a cui non verrà il cancro, sicuramente avranno a che fare con una malattia autoimmune o una bella depressione…
Ma non disperatevi perché la case farmaceutiche sono al lavoro per sfornare una molecola che curi la nuova depressione iatrogena.

[1] «Autoimmunità», Istituto Superiore di Sanità, www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/a/autoimmunita