La finta pandemia che ci stanno facendo vivere è una macchinazione a dir poco geniale. Un vero e proprio piano diabolico volto a modificare non solo l’antropologia, i rapporti e la psicologia sociali, ma anche la stessa biologia (grazie ai sieri) oltre all’approccio medico.
Per esempio, andare dal proprio medico per una visita lo hanno fatto diventare un rischio, visto che oggi lo si può fare a distanza e “in sicurezza”. A breve infatti non servirà più recarsi dal dottore, perché con un click e uno schermo o uno smartphone avremo esperti (reali e non) pronti a fornirci tutte le soluzioni ai nostri problemi.
Il futuro è nelle mani di Big Tech! Google, Amazon ed Apple: eccoli qua i veri padroni del mondo e della salute di miliardi di persone.
Fantascienza? Si certo, peccato che ogni volta che ci colleghiamo a Google per cercare qualcosa, o chattiamo su Facebook regaliamo ai signori del cyber-mondo una montagna di informazioni personali oltre ai dati sulla nostra salute. Per quale motivo secondo voi le applicazioni sono state create? L’Apple Watch ad esempio raccoglie e organizza tutti i dati psicofisici per collegarli all’account personale e Google ha acquisito Fitbit, un produttore di bracciali-orologio per il fitness che raccoglie informazioni preziosissime.
Non ce ne rendiamo conto, ma stiamo regalando quotidianamente i nostri dati sensibili sulla salute. Le Big Tech raccolgono direttamente le informazioni biologiche su milioni di pazienti per poi combinarle con i dati sulle attività ordinarie di mobilità e/o consumo in modo tale da creare dei profili dettagliatissimi sull’evoluzione delle personalità, dei bisogni e della salute. Ci conoscono meglio loro di noi stessi!
Nel 2013 Google ha creato Calico, una società con lo scopo di studiare il processo biologico di invecchiamento, mentre nel 2014 ha lanciato le lenti a contatto perennemente connesse capaci di controllare il livello di glicemia. Amazon ha elaborato il progetto “Comprehend Medical” per sfruttare i dati medici di milioni di pazienti, con scopo di estrarre elementi chiave per la diagnosi o la scelta dei farmaci. Sulla stessa linea Apple sta sviluppando Health Kit, una piattaforma di condivisione dati direttamente dagli ospedali mediante applicazioni.
Ora è abbastanza chiara la direzione intrapresa dal Sistema? Ovviamente per tale demoniaco progetto era necessario introdurre nella psiche e nell’inconscio dei sudditi il Green Pass, che passerà il testimone al microchip (contenente tutti i dati fiscali, bancari e sanitari) e far sparire letteralmente dalla circolazione tutti i bravi medici e terapisti degni di tale nome. Cosa perfettamente riuscita grazie al Covid: chi non è stato radiato è stato infatti sospeso dai rispettivi ordini professionali. Il risultato è agghiacciante: sono rimasti al lavoro soltanto camici bianchi vaccinati e assolutamente proni alle direttive delle lobbies farmaceutiche!
La tristissima e disumanizzante conclusione è che a breve la nostra salute dipenderà dalle diagnosi non più effettuate da persone in carne e ossa con decenni di esperienza clinica, ma da dottorucoli controllati e gestiti da Big Pharma e da freddi e disumanizzanti algoritmi matematici controllati e gestiti da Big Tech...
Nel 1920 alla John Hopkins University lo psichiatra Dr. J.B. Watson compie alcuni esperimenti su bambini piccoli di età dai 3 mesi a 1 anno. Gli esperimenti sono straordinari nella loro semplicità. In uno di questi presenta ad un bambino una candela accesa per vedere se ha paura del fuoco. In un altro introduce degli animali nell'ambiente per vedere se il bambino è spaventato.
Uno di questi esperimenti viene chiamato il “Little Albert Experiment” dove accanto ad un bambino di 3 mesi di nome Albert viene messo un coniglio. Dopo un po' il bambino si affeziona all'animale e comincia anche ad accarezzarlo. Poi il Dr. Watson decide di modificare l'ambiente producendo un forte rumore di martellamento ogni volta Albert tocca il coniglio, col risultato di spaventare il bambino. Alla fine, Albert prova repulsione per il coniglio, gridando terrorizzato ogni volta che gli viene messo vicino.
Cambiando l'ambiente Watson scopre che la mente non ancora sviluppata del bambino può essere controllata, insegnandole come comportarsi di volta in volta con possibilità e combinazioni infinite. Dai suoi esperimenti Watson raggiunge una conclusione radicale che getterà le basi dell'ingegneria politica e sociale del 20° secolo. Dalle sue ricerche conclude che la forza dominante nella società non è l'amore ma la paura.
Quindi miliardi e miliardi di dollari delle multinazionali vengono iniettati nel tempo nei campi dell'istruzione, della ricerca scientifica e politica per un piano prestabilito di ingegneria sociale e umana.
“Datemi un bambino e posso trasformarlo in qualsiasi tipo di uomo.”
Queste sono le parole dello psichiatra Dr. J.B. Watson, il fondatore del comportamentismo.
Secondo questa visione del mondo, il comportamento degli organismi, inclusi gli esseri umani, è facilmente prevedibile e scontato quindi controllabile, e da allora i governi e gli scienziati con massicci finanziamenti corporativi hanno lavorato con fervore nel condizionare l'essere umano ad essere quel perfetto ingranaggio di quella macchina chiamata oggi “il mercato”.
L'amore per il potere è la forza trainante dell'economia globale e l'installazione della paura nelle menti delle persone è lo strumento usato per manipolare la società, utilizzando i media mainstream per mantenere il gioco. La gente ha paura per il proprio lavoro, per i propri mezzi di sostentamento, impegni familiari, status finanziario e posizione sociale. Ha paura per la sua comunità, per le risorse pubbliche, il crimine, la sicurezza nazionale e l'assistenza sanitaria.
Molti cittadini oggi sono diventati schiavi arrendevoli e compiacenti, tolleranti verso l'obbedienza graduale, pronti a scambiare una schiavitù fisica per una psicologica. La cosa che più mi preoccupa non sono tanto le limitazioni che ci imporranno ma la remissività e arrendevolezza che sta sfornando una nazione di depressi sorridenti.
L'unica cosa che sta velocemente scomparendo nella società oggi è l'abilità di essere umani, l'abilità di discernere, ragionare, pensare criticamente e usare l'intuizione. Le persone in questi giorni fanno affidamento sui loro pari, sulle istituzioni governative e strizzano l'occhio verso i loro idoli che gli diano uno scopo, disperatamente alla ricerca di un corrimano per aggrapparsi, di significati e comprensione fuori dalle proprie menti. Hanno delegato il proprio pensare ad altri, spalancando la porta a qualsiasi psicopatico che allegramente assumerà il ruolo di leader, giocando a suonare il pifferaio magico per la mandria.
La commercializzazione della malattia è l'arte raffinata di vendere malanni, spacciare farmaci, vaccini ed esami che portano a profitti abominevoli. Al Politicamente Scorretto abbiamo fatto quattro chiacchiere sulla "Fabbrica dei malati"…
Trascrizione dell’intervento del dottor Thomas Mayer in diretta telefonica nella trasmissione “Appunti di Antroposofia e mondo altro” di Radio Gamma 5 di lunedì 6 dicembre 2021.
Grazie al libro che ho scritto “Coronavirus e vaccinazioni: effetti su anima e spirito in vita e nel post mortem” ho potuto raccogliere i lavori di 50 colleghi terapeuti. Moltissime esperienze sull’effetto che i vaccini hanno sulle persone. Sono colleghi in grado di percepire finemente l’aura e gli arti costitutivi soprasensibili. Alcuni di questi percepiscono l’anima delle persone nella vita dopo la vita. I risultati sono che le vaccinazioni eseguite da milioni di persone hanno un effetto bloccante su anima e spirito! E di questo nessuno ne parla. Perfino gli effetti collaterali dal punto di vista farmacologico non vengono presi seriamente in considerazione. Per esempio in Germania esistono ricerche che dimostrano come le vaccinazioni abbiano un effetto letale cinquanta volte maggiore rispetto alla malattia stessa che dovrebbero prevenire.
Alla fine cosa abbiamo sperimentato? Molti terapeuti che lavorano con il corpo non riescono più a percepire il flusso energetico delle persone. Per esempio gli operatori craniosacrali che si sono formati proprio per essere in grado di percepire l’onda energetica del paziente, hanno riferito di non essere più in grado! E solo dopo 5 o 6 sedute sono riusciti di nuovo a percepirne poca. Stiamo parlando di terapeuti che lavorano da 20 o 30 anni e non hanno mai visto una cosa simile. Nell’osservazione del siero abbiamo anche osservato come questo sia ‘occupato da spiriti ed esseri maligni’! Ed è per questo che il siero può creare grandi disordini nel sistema degli arti costitutivi, nel corpo, nell’anima e nello spirito.
Ovviamente l’impatto è diverso da persona a persona, ma capita per esempio che l’aura venga strappata, dilaniata così da impedire all’Io di incarnarsi correttamente. Alcuni hanno percepito il collegamento con il proprio angelo adombrato, oscurato, come pure il collegamento con il proprio corpo. La cosa che spaventa di più è che molte persone vaccinate non si accorgono di questi effetti. Altri invece più sensibili nella percezione hanno sperimentato un’oscurità, un distacco dal proprio essere spirituale.
Ho scritto questo libro e raccolto le esperienze proprio perché volevo rendere chiaro che questo tipo di vaccino è molto più aggressivo di tutti quelli che abbiamo avuto finora, e anche perché dal punto di vista spirituale si deve fare qualche cosa per affrontarlo. Ogni meditazione, ogni vera preghiera e ogni vero lavoro terapeutico che agisca negli arti costitutivi può essere di enorme beneficio. Questo si può ottenere anche grazie alla medicina omeopatica o altri rimedi naturali. Ho descritto molti casi di persone riuscite a lavorare e a liberarsi uscendo fuori da tale situazione. Ci sono poi persone cadute in depressione dopo il vaccino, e questo è un effetto molto forte, che non capita a tutti per fortuna, ma è un impulso che agisce in questa direzione in tutti i vaccinati.
Un’altra cosa che mi ha spaventato molto è stato osservare i defunti dopo il vaccino. Abbiamo trovato moltissime anime che dopo il passaggio della soglia non hanno avuto l’esperienza della luce, che normalmente si dovrebbe avere. Il loro corpo eterico (corpo vitale) era incollato come il catrame, per cui non potevano avere l’esperienza della luce e del proprio angelo. Per il defunto questa è una esperienza molto dolorosa. L’anima si sente come tagliata fuori, come in una gabbia, è come se l’anima rimasse legata alla Terra non potendo fare il percorso che normalmente dovrebbe fare nella vita dopo la morte.
Non dico che questo accade a tutti, però è più facile quando la morte avviene subito dopo la vaccinazione. Chiaramente se si ha tempo per digerire e trasformare l’effetto del siero questo non avviene. Ci siamo posti la domanda: come è possibile che una sostanza fisica possa avere un tale effetto anche dopo la morte? Ed è per questo che ho inserito un capitolo nel libro dove ho riportato altri farmaci che possono avere un effetto sulla vita dopo la morte. Per esempio conosciamo effetti simili anche nella chemioterapia. Abbiamo trovato spesso casi di persone che non riescono ad andare avanti dopo la morte avendo fatto in vita la chemio. Esperienze simili si trovano anche in chi ha fatto terapie con gli anticorpi, con gli psicofarmaci e la morfina.
Per comprendere meglio questa situazione voglio ricordare che quando moriamo non va perso nulla, e tutto quello che abbiamo vissuto e fatto ha una sua impronta nell’elemento spirituale, per cui rimane ancora per molto tempo. Gli effetti descritti nel libro riguardano il vaccino a m-RNA, e anche i vaccini che si facevano prima come per esempio il morbillo avevano le loro problematiche, ma non come questi. Una cosa interessante che abbiamo notato è che il vaccino usato in Cina ha molti meno problemi rispetto ai nostri!
Quando si da’ un farmaco si dovrebbe sempre osservare tutto dell’essere umano: il corpo fisico, la sua anima e il suo spirito. Soprattutto quale effetto ha dopo la morte. Cosa possiamo fare per elaborare una vaccinazione? E’ difficile dare una risposta perché ogni caso è diverso. Ci sono persone in grado di meditare la sostanza e di collegarsi ai mondi superiori in maniera forte e dove questo è sufficiente, altri invece devono fare un processo più lungo, perché hanno bisogno di terapie artistiche come dipingere, ecc. altri hanno bisogno di un naturopata o di un medico per avere farmaci e rimedi naturali che li aiuti a far uscire le sostanze tossiche.
E’ una via individuale e ognuno deve capire da chi farsi aiutare e sostenere in questo percorso. Per esempio ho sperimentato più volte come nei fine settimana meditativi ci fossero delle persone vaccinate e che alla fine del corso, dove l’atmosfera meditativa è molto intensa, si sono sentite ripulite dalle sostanze inoculate. Cosa possiamo fare quindi? Se rinforziamo il corpo, l’anima e lo spirito possiamo anche elaborare veleni! E se anche non riusciamo a farlo totalmente, si può sempre raggiungere un pezzo di guarigione. Io parlo solo della mia esperienza con persone vaccinate e posso dire che ho visto sperimentare da persone un appesantimento della loro aura, come macchie oscure. Lavorando con le terapie artistiche per esempio, la situazione generale e l’aura migliorano. Poi ci sono persone dove non si nota neppure che sono state vaccinate. Individualità che con la loro costituzione sono stati in grado di digerire totalmente gli effetti negativi dei sieri!
Ci aspetta dunque un nuovo Medioevo, fino a che giustizia non sarà fatta, e saranno perseguiti dalla legge tutti i farabutti che si sono macchiati per vile denaro, in questi due anni, dei crimini contro l’umanità che hanno perpetrato. Ci vorrà un anno, ce ne vorranno due? Stiano tranquilli lorsignori e si godano le loro briciole di potere. Mezza Europa ormai sta altrove e presto o tardi la legalità sarà ripristinata. Allora ci ricorderemo queste facce di cazzo che godevano a falsificare dati e a discriminare tra le persone per produrre utili per le aziende farmaceutiche. Medici tristi, schiavi del potere, con i camici pieni di sponsor più delle tute dei piloti di formula1, giornalisti asserviti, politici vili e venduti. Le vostre facce, che hanno cancellato le conquiste dei nostri e vostri padri, le ricorderemo. E per voi, per quelli scampati alla giusta galera, non ci sarà più spazio da nessuna parte: né negli ospedali, né nei telegiornali, né in parlamento. Godetevi i pochi soldi che siete riusciti a rubare alla gente, perché presto la pacchia finirà e l’ira della gente tradita sarà terribile.
Noi che non accettiamo di cedervi i nostri diritti, in qualche modo, sopravviveremo. Vivremo nelle riserve. Saremo perseguiti. Non potremo più lavorare, mandare a scuola i nostri figli, produrre, parlare. Saremo cancellati dai vostri asserviti notiziari. Ma non temete: come semi sotto la neve di questa dittatura germoglieremo e piano piano risorgeremo. Voi godetevi, finché non toccherà a voi, questo mondo di malati e di ipocondriaci, mascherati, farmacologizzati, schiavizzati. Piano piano anche le vostre coscienze addormentate si sveglieranno e capirete che chiunque accetti uno solo dei vincoli di questo stato fascista, che non ha neppure la dignità di imporre l’obbligo vaccinale perché sa che sarebbe sommerso di richieste miliardarie di risarcimento, è complice.
Disobbedire, difenderci con la legge e smettere di contribuire a nutrire questo stato, nel momento in cui viene meno il patto di alleanza chiamato costituzione, è ormai un dovere civico.
Personalmente, come ho già fatto finora, rifiuterò qualunque tipo di discriminazione tra i miei pazienti, accogliendo tutti senza distinzione e operando nel rispetto del giuramento di Ippocrate, che tanti colleghi hanno dimenticato.
Treni, aerei, musei, stadi, discoteche, scuole? Se ci saranno precluse ne faremo a meno. Troveremo altre vite e altre forme, nelle nostre riserve, per guadagnarci da vivere. So curare le persone nella loro interezza, proteggendo la loro salute, senza abuso di farmaci soppressivi: continuerò a farlo anche in campagna o lontano dagli ospedali. Perché curare i malati non vuol dire obbedire alle convenienze di chi vende farmaci e vaccini alla popolazione sana. Vuol dire averne cura, con umanità, con tutte le risorse che la natura e la ricerca mettono loro a disposizione. Così ho sempre fatto, così continuerò a fare, agli inferi o sulla luna.
Voi, lobotomizzati privi di valore civico alcuno, godetevi il senso di superiorità che certa disinformazione mediatica vi ha fatto credere di avere, verso coloro che, mantenendo una testa pensante, rifiutavano – a costo di perdere il lavoro – le imposizioni illegali di uno stato venduto al miglior offerente. Durerà poco. Eliminati noi lupi, resterete voi pecore da tosare.
Attenti alle forbici, allora. Chi si ribella sarà punito.
Noi, finché ci sarà dato di vivere, vivremo. Al di fuori delle vostre scuole, dei vostri ordini professionali, dei vostri luoghi di lavoro, ormai depurati da chiunque abbia conservato la capacità di pensare.
La nostra umanità, il nostro amore, la nostra passione, non hanno bisogno delle vostre elemosine, e nessuno potrà portarci via ciò che siamo. Chi obbedisce è complice, oggi più che mai.
Noi sappiamo dove stare, voi saprete dove trovarci. Ma a differenza di voi, noi fino all’ultimo, liberi, combatteremo, sorrideremo, vivremo, ci terremo per mano con amore.
La farsa pandemica, alimentata dai media e sostenuta nei numeri dai tamponi, è servita per creare paura e disagio e arrivare alla “soluzione”: il vaccino! Il vaccino e il bailamme sociale hanno permesso l’accettazione della Certificazione Verde, che porterà al Credito Sociale.
Tutti pensano erroneamente che il Green Pass sia un semplice lasciapassare da usare esclusivamente in piena emergenza sanitaria. Purtroppo non è così: si tratta di una piattaforma digitale emessa dal Ministero delle Finanze, legata al Codice Fiscale e rappresenta l’inizio della fine di ogni libertà.
Una volta passato il Covid infatti, sarà la volta dell’emergenza climatica e/o energetica, che faranno diventare il GP lo strumento di controllo assoluto.
Da qui il senso del nome Green...
Sarà collegato con l’ID (identità digitale) e conterrà i dati economici, bancari, sanitari (fascicolo elettronico e passaporto vaccinale), biometrici e tutte le app funzionali per i pagamenti elettronici (IO, Apple pay, Google pay, ecc.).
La moneta infatti sparirà per lasciare il posto alla società cash-less. Tutto diventerà digitale (soldi, salute e vita) e tutto finirà nella piattaforma. Da qui in poi inizierà il controllo globale, anche sotto forma di Credito Sociale.
Come detto, quando finirà la farsa virale, daranno inizio alla gestione dei cambiamenti climatici. La piattaforma infatti terrà traccia perfino dell’impatto ambientale (sotto forma di emissione di CO2) dei prodotti che acquisteremo e raggiunta una soglia decisa da qualcuno, il Green Pass si bloccherà (colore rosso), come pure se avrete pendenze con la PA. Non pagate una multa, il bollo dell’auto o vi dimenticate una rata dell’Inps? Non potrete più lavorare, né accedere ai vari servizi, tra cui quelli sanitari (ospedali, cure mediche, ecc.)!
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Dovete essere bravi cittadini modello: sudditi ideali, con l’anello al naso, la mascherina ben indossata e il marchio della Bestia (il GP sarà integrato nel microchip). Ecco quello che hanno progettato, copiando il modello del regime cinese. Sta a noi bloccarlo sul nascere e impedire la dittatura più spietata della storia dell’umanità!
In una singola dose di vaccino Moderna ci sono 40 trilioni di molecole di RNA messaggero. Un quarto di queste cellule rimarrà nel braccio inoculato, ma i tre quarti entreranno nel sistema linfatico e nel flusso sanguigno. Quando una sostanza è in circolo le cellule che possono assorbirla sono quelle intorno ai vasi sanguigni (endotelio vascolare), e il luogo dove avviene questo è nei capillari! In questi piccolissimi vasi il sangue scorre più lentamente. I pacchetti di geni si aprono e il corpo inizia a mettersi al lavoro leggendo le istruzioni scritte e producendo trilioni di proteine Spike. Lo scopo della Spike è che il corpo possa riconoscerla come proteine estranea per produrre anticorpi contro essa. Ma qui arriva il problema enorme:
quei frammenti genici verranno inglobati dalle pareti dell’endotelio, ma i vasi normalmente sono lisci per far scorrere meglio il sangue. Dopo il vaccino invece avranno piccoli pezzetti appuntiti sporgenti.
In simili condizioni è assolutamente inevitabile che si formino dei coaguli di sangue, perché le piastrine circolando continuamente alla ricerca di vasi infiammati, non appena ne trovano uno creano un coagulo!
I coaguli a livello capillare sono microscopici e disseminati, e non si possono vedere con gli esami tradizionali (Tac, Risonanza, ecc.) solo un test chiamato D-Dimero è in grado di stabilire questa condizione pericolosissima.
Quindi la maggior parte delle persone sta sviluppando coaguli di sangue senza saperlo!
Questi vaccini stanno creando danni permanenti, ma il peggio deve ancora venire, perché ci sono alcuni tessuti nel corpo come intestino, fegato e reni che possono rigenerarsi abbastanza bene, ma altri come cervello, midollo spinale, muscolo cardiaco e polmoni, no! Una volta danneggiati il danno sarà permanente. I giovani che si stanno ammalando di miocardite a causa di queste iniezioni avranno il cuore definitivamente danneggiato.
E con ogni successiva iniezione i danni si sommano…
Cosa accadrà nei prossimi mesi o anni? Perché nessuno parla e denuncia? Dove cazzo sono i medici? Tutti venduti o impauriti?
Il dottor Charles Hoffe è un medico di Lytton in Canada. A luglio 2021 la cittadina dove lavorava è stata distrutta da un violento incendio perdendo completamente il suo studio privato dove analizzava i dati del test D-Dimero. Stava raccogliendo e analizzando dati inquietanti sulla condizione di salute dei vaccinati.
Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre Abraham Lincoln
I media ne parlano positivamente. E se gli zerbini del potere accendono i riflettori, invece di scaricare una betoniera di merda, significa solo una cosa: la propaganda per gli encefali è iniziata. Veniamo alla notizia: secondo la casa farmaceutica MSD (MercK Sharp Dome) il farmaco antivirale Molnupiravir dimezzerebbe il rischio di morte e ricovero di pazienti Covid non vaccinati. Si tratta di una pillola da somministrare per via orale, quattro al giorno per cinque giorni e avrebbe la capacità di impedire al coronavirus di replicarsi, riducendo la sua circolazione nell’organismo e aiutando il sistema immunitario a tenerlo sotto controllo. Detta così sembra la manna dal cielo.
Merck aveva avviato da qualche mese i test clinici per verificare sicurezza ed efficacia e questi sono stati interrotti per passare subito all’autorizzazione di emergenza per manifesta superiorità del farmaco rispetto il placebo. Addirittura Anthony Fauci, consulente della Casa Bianca per la pandemia, ha parlato di «risultati impressionanti». Come impressionante è curva delle azioni della Merck, che il giorno delle dichiarazioni hanno visto una crescita verticale
Venerdì 1 ottobre 2021 le azioni sono schizzate
La cura Molnupiravir costerà la bellezza di 700 dollari a paziente!
Il governo statunitense ha già ordinato alla Merck 1,7 milioni di trattamenti, per un totale di 1,2 miliardi di dollari.
Il costo è altissimo ma comunque tre volte inferiore rispetto agli anticorpi monoclonali (il vero ed enorme business). I vaccini invece costano troppo poco e sono molto più rognosi da effettuare: una pillola invece è la soluzione ideale.
I sieri genici hanno avuto la funzione geniale di far penetrare nel corpo di miliardi di persone sostanze molto utili al Sistema...
Quindi i giochi sono già fatti? La direzione indica che i vaccini hanno le ore contate? Manterranno sicuramente la punturina annuale per i sudditi impauriti, al posto del desueto anti-influenzale, ma poi per bocca farmaci a gogò…
Perché l’uomo deve essere “curato” sempre, quando è malato ma soprattutto quando è sano. D’altronde uno dei direttori storici della Merck lo ha detto esplicitamente:
“Il mio sogno è fare farmaci per le persone sane.Questo ci permetterebbe di venderli a chiunque”
Marcello Pamio Pubblico integralmente la lettera scritta dalla Società Cooperativa Spiga d’Oro di Treviso per fare chiarezza nel caso della cara Lucia scomparsa da poco. Portare un po’ di Luce nella Tenebra è non solo doveroso ma sacrosanto per l’onore della Verità e soprattutto per la sua memoria. I giornalisti, stipendiati e controllati dall’editore cercano solo di vendere giornali, perché più vendi, più soldi fanno gli azionisti e più sicuro sarà il tuo contratto di lavoro. Poco importa se per fare questo “lavoro” devi vendere l’anima al diavolo e piegarti supinamente alle direttive redazionali.
“Lo scopo è lavorare: tengo famiglia” è il pensiero che vortica nei cervelli dei pennivendoli. Ebbene anche Lucia teneva una famiglia. E la famiglia ha deciso di precisare alcune cosette ai “venditori di fumo” e agli “odiatori seriali”. Io ricordo solo che il Sistema sta per crollare e quando avverrà vi trascinerà negli inferi... Posto ideale per chi porta avanti una logica demenziale come questa: Se una persona col cancro muore dopo le cure ufficiali è morta di cancro. Se una persona col cancro muore dopo le cure non riconosciute, allora è morta per le terapie.
Questa non è proprio logica, è più demenza senile. Eppure siete pagati per sostenere simili idiozie. Come mai non applicate il vostro metro di giudizio alle 500 persone che ogni giorno muoiono in Italia per cancro, nonostante (io direi per colpa) delle terapie oncologiche ufficiali? Se non lo fate allora per voi ci sono morti di serie A e morti di serie B! Se muori dopo la chemio, cioè dopo il veleno iniettato in vena fai parte della serie A; se invece muori dopo melatonina e somatostatina allora meriti di retrocedere in serie B, e tale cura deve essere espulsa dal campo. Concludo dicendo che la storia sarà l’arbitro che giudicherà il vostro operato
Grazie Lucia Marcello Pamio
Egregi clienti, come Spiga d'Oro soc coop vogliamo fare chiarezza sugli articoli non veritieri apparsi su alcuni quotidiani locali in merito alla vicenda della nostra cara collega Lucia, mancata pochi giorni prima dopo una lunga malattia. La non veridicità di tali articoli, apparsi subito strumentali, alla diffamazione della terapia Di Bella, trova incontro nelle parole del marito che qui alleghiamo, per giustizia alla cara memoria di Lucia, che ha lottato coraggiosamente e dignitosamente per 4 anni. Un forte ringraziamento va a tutti i clienti che hanno manifestato la loro solidarietà in un momento così triste, siete stati tantissimi!!! Grazie
Fango sul Metodo Di Bella, odiatori scatenati. E il marito di una paziente deceduta difende la cura «Voglio ristabilire la verità. Lo devo a mia moglie».
M.M. da una settimana ha perso la moglie. Gliel’ha strappata un cancro all’ovaio. Un tumore che la scienza classifica tra i più terribili e insidiosi. L.C. aveva scoperto la malattia nei primi mesi del 2017. Inizialmente aveva seguito i protocolli oncologici e soltanto all’inizio del 2020 si era affidata alla terapia Di Bella. Per un anno e mezzo aveva seguito scrupolosamente il protocollo del professor Luigi Di Bella portato avanti dal figlio Giuseppe. Appuntamenti, controlli, cure. Poi il peggioramento e la fine. Ed ecco che la sua morte fa subito notizia e diventa un pretesto per screditare ancora una volta la terapia. La sua storia finisce sui giornali. Ma il marito non ci sta e puntualizza: «Hanno strumentalizzato la sua morte. Mia moglie si è affidata al Metodo Di Bella solo dopo un lungo percorso terapeutico fatto di interventi chirurgici e chemioterapia. La terapia del professor Di Bella? Le ha regalato un anno e mezzo di vita normale». M.M. spiega: «Hanno scritto che si era affidata sin dall’inizio alla terapia Di Bella e che la cura non ha funzionato. Non è assolutamente vero. Tutto ciò è profondamente ingiusto».
La testimonianza del marito Poi racconta quello che è accaduto. «Mia moglie era stata operata di cancro ovarico nel marzo del 2017. Proposta la chemio aveva fatto inizialmente sei cicli fino al settembre dello stesso anno. Poi aveva continuato una terapia di mantenimento, ma non aveva portato i risultati sperati. A marzo del 2018 le avevano consigliato altri sei cicli di terapia che mia moglie aveva seguito fino al dicembre dello stesso anno. La malattia si era stabilizzata. Verso la fine del 2019 il tumore era ricomparso. A quel punto mia moglie non aveva voluto proseguire il percorso convenzionale. “Dopo due cicli non ce la faccio più. Non funziona”, mi aveva detto… ».
Il percorso con il MDB
M.M. è un fiume in piena. «Voleva trovare qualcosa di diverso – racconta – Aveva cominciato a documentarsi, a cercare una terapia alternativa che avesse fondamento scientifico. Ed ecco perché poi la decisione di affidarsi alla cura Di Bella. Voleva vivere e lottava senza abbattersi mai. E così scoperta la terapia Di Bella nel dicembre 2019 c’era stato l’incontro con il dottor Giuseppe Di Bella». E poi ancora. «Ricordo esattamente cosa aveva detto il dottor Di Bella: “Questa è una brutta bestia, dobbiamo cercare di tenerla a bada”. Da quel momento mia moglie aveva seguito attentamente tutta la cura fino a giugno di quest’anno. Mi preme sottolineare che con questa terapia ha avuto una qualità di vita decisamente migliore. La cura ha mantenuto stabile la malattia e reso migliori le sue condizioni di vita. Poi gli esami a febbraio di quest’anno hanno mostrato che la malattia aveva ripreso il suo corso. A maggio la situazione è peggiorata. Il resto della storia la conosce».
Il ringraziamento al dottor Di Bella Le sue ultime parole sono di ringraziamento al dottor Di Bella. «Lo ringrazio per il lavoro che ha fatto e per il sostegno del suo staff nel dare una speranza di vita a mia moglie. Mi dispiace per quanto scritto da alcuni giornali. È un atto deplorevole».
Per comprendere quello che vaccini e farmaci possono causare in gravidanza, è fondamentale entrare nel magico mondo della Vita, cioè nella stupefacente alchimia che giorno dopo giorno - in circa 10 lune - avviene nel grembo di una donna...
Ovuli Verso la metà del ciclo mestruale (in teoria il 14mo giorno dei 28 del mese lunare) un follicolo di Graaf maturo che contiene l’ovulo, si approssima alla superficie dell’ovaio e aumenta di grandezza per azione di due ormoni: il follicolo stimolante (FSH) e l’ormone luteinizzante (LH). Sotto questo stimolo viene completata la divisione meiotica e viene espulso il cosidetto primo corpo polare. In questo stato il follicolo va verso la superficie dell’ovaio. Dopo 28-36 ore dal picco del LH avviene la rottura del follicolo e l’espulsione dell'ovulo. Questa fase conosciuta da tutte le donne si chiama ovulazione. L’ovulo viene raccolto dalle Tube di Fallopio. Nel corso di 3-4 giorni viene trasportato verso l’utero e se non avviene la fecondazione l’ovulo degenera per essere fagocitato ed espulso. La fecondazione vera e propria però non avviene nell’utero, ma nelle tube, dette non a caso “luogo d’incontro”.
Spermatozoi Nell’uomo invece dopo la spermiogenesi gli spermatozoi si accumulano nell’epididimo dove acquisiscono la maturità biochimica per essere in grado di fecondare l’ovulo. Qui passano all’incirca 12 giorni. Nella eiaculazione gli spermatozoi si riversano nel dotto deferente e si mescolano con la secrezione delle vescicole seminali e della prostata. Lo scopo è basilare: una secrezione altamente basica ricca di zucchero come fruttosio per nutrire gli spermatozoi da una parte e proteggerli dall’ambiente estremamente acido della vagina dall’altra.
Nella copula, il seme si deposita nella parte anteriore della vagina la cui mucosa è acida ad azione battericida (batteri acidofili, ecc.). Il liquido seminale a carattere alcalino protegge gli spermatozoi da questo ambiente ostile, dando loro il tempo di guadagnare il collo uterino dove incontrano un ambiente ottimale per la loro motilità con un pH tra 6 e 6,5.
Fecondazione La fecondazione avviene nel terzo superiore della Tuba di Fallopio che ha captato l’ovulo. Comincia con la penetrazione dello spermatozoo nella corona radiata. Lo spermatozoo non entra perché è il più veloce ed è arrivato per primo, o perché è il più furbo: è l’ovulo stesso a decidere chi e soprattutto quando. Le motivazioni molto probabilmente non sono al nostro livello, ma risiedono nei mondi spirituali... Quindi, dopo la fusione della membrana plasmatica dello spermatozoo con quella dell’ovocita, il gamete maschile penetra nel citoplasma e conclude la divisione meiotica formando il secondo corpo polare.
Una volta che l’ovulo è stato fecondato, deve essere evitata la polispermia o che un altro gamete maschile entri e per questo la natura ha contemplato due tipi di blocco: uno rapido che consiste in un cambio del potenziale della membrana a 2-3 secondi dalla fecondazione e dura cinque minuti. Uno lento che presuppone la fusione dei granuli corticali prossimi alla membrana interna all'ovocita, per formare uno strato isolante che impedisce la penetrazione di più spermatozoi.
Impianto Dopo la fecondazione, comincia la prima tappa dello sviluppo embrionario. Dopo tre giorni di divisioni si giunge ad un stato di 16 cellule compatte che riceve il nome di morula. Al quarto giorno di gestazione e dopo un processo nel quale interviene la pompa del Na+ e K+ dei blastomeri si produce una entrata di acqua all’interno della morula che genera una cavità chiamata blastocele. Questo stadio si conosce con il nome di blastocisti e siamo nel quinto giorno dopo la fecondazione. Uno strato esterno di cellule che produrrà il trofoblasto che a sua volta darà la placenta e una massa cellulare interna che sarà l’embrione.
6 giorni dopo la fecondazione avviene il vero e proprio impianto nella mucosa uterina (endometrio) della madre. In pratica le cellule del trofoblasto sono quelle che si introducono nella mucosa grazie alla produzione di enzimi proteolitici che si fanno largo nell’endometrio. A partire dall’ 8° giorno l’embrione è completamente impiantato nell’utero della madre e le cellule sono totipotenti e senza differenziazioni. Ora comincia la prima differenziazione…
Il sinciziotrofoblasta produce Gonadotropina corionica, un ormone che impedisce la degenerazione del corpo luteo fino al 4° mese di gravidanza. Il corpo luteo secerne il progesterone necessario per mantenere l’endometrio in condizione di poter mantenere la gravidanza. Cosa questa fondamentale per la vita e la prosecuzione della specie.
A partire dal quarto mese sono le cellule del trofoblasto che producono il progesterone. Qualsiasi trattamento che provoca l’inattivazione del corpo luteo prima del 4° mese produrrà un aborto. Verso il 9° giorno, si produce una membrana di cellule che vanno a rivestire la strato interno del citotrofoblasta, la cavità esocelomica, dando luogo al futuro sacco vitellino. Verso l’11-12° giorno di sviluppo, la blastocisti si approfondisce nella parete uterina e le cellule del sinciziotrofoblasto cominciano a infiltrarsi di più nella mucosa uterina e grazie ad un intenso processo di angiogenesi il sangue materno comincia a fluire nel sistema trofoblastico: è l’inizio della circolazione uteroplacentare.
Verso il 13° giorno di sviluppo l’endometrio è completamente cicatrizzato, tuttavia a volte c’è una emorragia nel sito di impianto come conseguenza dell’aumento del flusso sanguigno nella circolazione uteroplacentare. Dato che questa emorragia si produce verso il ventottesimo giorno del ciclo mestruale, può confondersi con una mestruazione normale e causare equivoci nel calcolo del giorno del parto.
Quanto appena detto non rende minimamente giustizia alla magia della Vita, ma è più che sufficiente per comprendere i rischi enormi che si corrono quando si interagisce in questo periodo.
Vaccini, infertilità e aborti Il 17 giugno 2021 il New England Journal of Medicine pubblica lo studio: “Preliminary Findings of mRNA Covid-19 Vaccine Safety in Pregnant Persons” (“Risultati preliminari della sicurezza del vaccino mRNA Covid-19 nelle donne incinte”).
I media mainstream (megafoni della dittatura) ci dicono che i vaccini in gravidanza sono sicurissimi, mentre il NEJM afferma che “i dati sulla loro sicurezza in gravidanza sono limitati”. Come la mettiamo?
Lo studio ha analizzato i dati dal 14 dicembre 2020 al 28 febbraio 2021 del sistema di sorveglianza “V-safe” e del “Vaccine Adverse Event Reporting System” (VAERS), per verificare la sicurezza dei vaccini a mRNA nelle donne gravide. Hanno partecipato un totale di 35.691 donne incinte di età compresa tra 16 e 54 anni. Tra le 3.958 partecipanti arruolate nel registro V-safe: 827 hanno avuto una gravidanza completata di cui 115 (13,9%) un aborto e 712 (86,1%) un parto vivo. Già questi dati dicono che un rischio c’è, ma le segnalazioni al VAERS sono ancora più inquietanti: “tra i 221 eventi avversi correlati alla gravidanza l’evento riportato più frequentemente è stato l’aborto spontaneo: 46 casi”!
Quindi stando ai due sistemi di registrazione gli aborti interessano il 13,9% secondo V-safe e addirittura il 20,8% secondo il VAERS.
Dai dati pubblicati 1 donna su 5 rischia di perdere la creatura che porta in grembo a causa dei sieri genici.
Purtroppo per tutti noi questi dati molto preoccupanti in realtà sono ancor più seri perché è risaputo che le segnalazioni di reazioni avverse vengono fatte dall’1 al 10% dei casi. Il numero quindi reale di aborti indotti dai farmaci è molto, molto più alto!
Sincitina Non è tutto, perché c’è un altro enorme problema che dovrebbe interessare le future mamme… I cosiddetti vaccini COVID-19 trasportano la proteina spike del virus SARS-CoV-2 come presunto antigene per attivare la risposta immunitaria. Quindi il siero servirebbe da attivatore del sistema immunitario nei confronti di questa proteina. La spike condivide però un’elevata somiglianza genetica e proteica con due proteine umane: Sincitina-1 e Sincitina-2.
Le sincitine sono proteine che mediano la fusione tra le cellule (formando i cosiddetti sincizi, da cui il nome stesso) che costituiscono lo strato esterno della placenta e hanno proprietà immunosoppressive. Le sincitine sono espresse fisiologicamente durante la gravidanza: intervengono nello sviluppo della placenta, nel differenziamento dei trofoblasti, nell'impianto dell'embrione nell'utero materno e nell'immunosoppressione del sistema immunitario della madre per prevenire il rigetto allogenico dell'embrione. Infatti la Sincitina-2 (non la 1) rende il feto invisibile al sistema immunitario della madre, prevenendo così il rigetto, poiché l’embrione è un unico essere umano irripetibile, geneticamente diverso dalla madre e quindi potenzialmente pericoloso per il sistema immunitario!
A causa della somiglianza tra le sincitine e la proteina spike le risposte anticorpali indotte dal siero genico potrebbero innescare una reazione crociata contro le prime, causando effetti collaterali allergici, citotossici e/o autoimmuni che interessano sia la salute umana che la delicatissima fase della riproduzione.
Oggi è risaputo che i sieri a mRNA possono modificare il DNA umano attraverso il meccanismo del silenziamento genico. Quindi il rischio è che il gene della Sincitina potrebbe essere messo a tacere. Quando la quantità di questa proteina diminuisce si possono verificare gravissimi difetti nella placenta, scarsa differenziazione del trofoblasto umano e conseguente perdita della gestazione. Se quanto detto è vero stiamo rischiando l’infertilità delle giovani donne che oggi si fanno inoculare il siero magico.
Conclusione Stanno giocando con il fuoco. Col camice bianco si credono dio e manipolano la catena della Vita. Ma questi sieri genici sperimentali potrebbero influenzare negativamente la fertilità umana a causa dell’elevata somiglianza tra le sincitine e la proteina spike!
Se gli anticorpi generati dai sieri anti COVID-19 riconoscessero le sincitine umane come le spike sarebbero bloccate e neutralizzate rendendole incapaci di svolgere la loro funzione e impedendo de facto l’impianto dell’embrione.
Risultato? Oltre agli aborti (poco) “spontanei”, nel giro di poco tempo dall’inoculo, verrebbe messa a rischio la futura fertilità delle giovani donne.
da più di un anno e mezzo mi trovo, direi ormai mio malgrado, in prima linea per combattere la versione monocorde della storia “pandemica”. Ho pubblicato circa 30 interventi di carattere militante, ho pubblicato tre libri – due dei quali tradotti ora in più lingue, l’ultimo dei quali scritto a quattro mani con un professore, Luca Marini, ben più autorevole di me – su un’idea evidentemente non allineata di scienza, dissidenza e poesia. Ho fatto concerti, alcuni credo importanti, per raccontare una storia diversa.
All’Università di Bologna, dove ho – o ho avuto – l’onore di insegnare, sono stato censurato per avere espresso la mia libertà di pensiero dalle stesse autorità accademiche che mi chiedevano di organizzare manifestazioni pubbliche, in nome della libertà di pensiero, per il nostro sventurato studente Patrick Zaki (che un qualche dio benedica te, ragazzo, insieme a chi si trova nella tua condizione in modo anche più anonimo). Insegno con grande consapevolezza la Filologia sulla cattedra che fu prima di Giosue Carducci e poi di Giovanni Pascoli. In nome di questa consapevolezza, vengo ora al punto, con una premessa.
La premessa è che io non ho fiducia in accorpamenti di gruppi, in iniziative, in ricorsi vari. Non ho fiducia nei dibattiti interni. Non ho fiducia nelle class action. Io ho fiducia negli individui e nella poesia di ciascuno, nella dissidenza individuale e nel mettersi alla prova in prima persona.
Care colleghe, cari colleghi, la cosa più concreta che ora mi viene in mente, in questa prospettiva, e dentro questo scenario oscuro e raccapricciante, è un dissenso individuale. Chi come me non ha e non avrà mai alcun green pass ha già dissentito e dissente, e subirà e subisce le conseguenze discriminatorie del caso che le/gli sono state sentenziate. Non penso ci sia bisogno di altro.
Ma io credo che proprio chi invece possiede un green pass ma possiede anche una visione non settaria della realtà potrebbe diventare adesso l’elemento che il dispositivo di soggiogamento non aveva previsto: potrebbe, come docente, come amministrativo, come parte di una comunità – la Scuola, l’Università – che un tempo è stata il faro e il baluardo per lottare contro le derive autoritarie, e su cui si è fondato il libero pensiero e la felicità dell’uomo, NON RECARSI AL LUOGO DI LAVORO, RIFIUTARE DI INSEGNARE, DI LAVORARE, DI ESSERE COMPLICE DI UN’ISTITUZIONE CHE SI FA PORTAVOCE DI UNA DISCRIMINAZIONE.
Potrebbe annunciarlo al proprio direttore, al proprio rettore, al proprio responsabile (figure da cui, in un mondo diverso da quello patetico in cui viviamo, ci si sarebbe aspettati una mossa simile contro le istituzioni!).
È venuto il tempo di capire – e qui mi rivolgo ai rettori, ai direttori di dipartimento, ai dirigenti scolastici, ai coordinatori di iniziative interdisciplinari – se tutte le belle parole sull’inclusione e la diversità, sull’Agenda UNESCO 2030, sulla libertà di pensiero, sullo sviluppo sostenibile, sulla lotta contro ogni discriminazione erano alla fine solo parole.
È venuto il tempo di capire se si ha la faccia tosta di presentarsi di fronte ai nostri studenti per insegnare loro qualcosa che ha a che fare con lo spirito critico, nel momento stesso in cui si accetta di farlo rinunciando al proprio spirito critico, esibendo un lasciapassare che rende consapevolmente ridicola ogni prospettiva di autonomia di pensiero.
Care colleghe, cari colleghi, io vi esorto a un gesto di dissidenza individuale. Rispettando ogni opinione che sia contraria alla mia – la mia, intendo, che è fin troppo chiara – vi esorto a chiedere a voi stessi, in coscienza, se ha davvero senso pensare a voi stesse e voi stessi come insegnanti, come docenti, come persone libere in un’istituzione libera, a fronte di questo ricatto che costringe voi a obbedire a una regola insensata e le vostre colleghe e colleghi che non obbediscono a stare fuori dalle aule che anche grazie a loro – e adesso è più chiaro che mai – sono diventate luoghi di pensiero critico e libero.
Care colleghe, cari colleghi, io credo che spetti a noi, ma ora soprattutto a voi, farsi portavoce di quell’idea di civiltà non seriale, non pedissequa, non servile, in nome della quale la Scuola e l’Università erano nate.
Sono certo che verranno tempi migliori. Le acque dei laghi appenninici continuano a incresparsi nelle notti di luna. Un bellissimo autunno indora le faggete azzurre. La verità e la bellezza continueranno in qualche luogo a danzare insieme. Ci saranno cose che non rimpiangeremo. Ci saranno cose che rimpiangeremo. Ognuno di noi saprà scegliere che cosa rimpiangerà o non rimpiangerà di questi tempi di tenebra. Io credo che molto, o tutto, dipenda da gesti individuali e da scelte chiare. Credo che molto, o tutto, dipenda da voi.
Francesco Benozzo
Insegna Filologia romanza all’Università di Bologna. È il responsabile di gruppi di ricerca internazionali, coordina progetti interuniversitari e dirige alcune riviste scientifiche di linguistica e filologia. Poeta e musicista (arpa celtica) è autore di oltre 700 pubblicazioni scientifiche, di 11 album musicali prodotti tra Italia, Gran Bretagna e Danimarca, e di poemi epici orali tradotti in diverse lingue. Dal 2015 è stabilmente candidato al Premio Nobel per la Letteratura.
Il dottor Thomas Cowan, laureato in medicina al Michigan State University College of Human Medicine e vicepresidente della Fondazione Weston A. Price, da una spiegazione molto interessante dei virus e delle infezioni, e lo fa partendo dal pensiero del grande filosofo e scienziato Rudolf Steiner.
“Nel 1918, dopo l’enorme pandemia dell’influenza spagnola hanno chiesto a Steiner a cosa fosse dovuta. Lui rispose: ‘i virus sono semplicemente le escrezioni di una cellula avvelenata’. I virus sono delle parti di DNA o RNA, o di qualche altra proteina, che vengono espulsi dalla cellula. Si formano quando la cellula è avvelenata, non sono la causa di niente”.
Siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione copernicana della biologia. Quando sono intossicate e/o avvelenate, le cellule cercano con ogni mezzo di ripulirsi eliminando all’esterno i detriti (esosomi). Questi “detriti” (frammenti variegati di DNA ricoperti da una proteina) vengono riconosciuti dalla medicina allopatica come “virus”.
I virus sono difficilmente inquadrabili dalla medicina ufficiale e il motivo è semplice: non hanno un apparato digestivo, respiratorio, riproduttivo e motorio, come invece hanno i batteri per esempio. Quindi i virus non sono esseri viventi e questo è confermato anche dalla virologia!Ma allora se non sono vivi, come si fa ad ucciderli, e soprattutto come fanno a essere la causa di quello che viene loro imputato: infezioni ed epidemie?
Ebbene sì, i virus (un pezzettino microscopico di DNA) nonostante siano morti, sarebbero così astuti e infingardi da riuscire a moltiplicarsi, causando infezioni, prendendo possesso del nucleo cellulare e dando specifici ordini. Dal punto di vista del presente approfondimento invece, le malattie virali sarebbero il risultato di avvelenamenti più o meno profondi delle cellule, causati da agenti fisici, chimici e purtroppo anche elettromagnetici.
Per quanto riguarda questa ultima, la componente elettromagnetica, è molto interessante osservare che ogni pandemia negli ultimi 150 anni corrisponde perfettamente ad un salto di qualità nell’elettrificazione della Terra. Tale meccanismo si può spiegabile perfettamente con la biologia: quando un essere vivente (animale o uomo) viene esposto ad un nuovo campo elettrico e/o magnetico, le cellule non abituate si intossicano velocemente reagendo a questo avvelenamento come possono: liberando esosomi...
Elettrificazione
L’andamento epidemiologico delle malattie è cruciale in questa analisi, perché i dati non lasciano spazio a molti dubbi: alcune patologie (quelle che oggi stanno flagellando la società moderna) erano pressoché sconosciute prima dell’arrivo dell’elettricità. Ma andiamo per ordine... Nel 1859 Londra subì una trasformazione che non si era mai verificata prima. Un groviglio di cavi elettrici venne portato sulle strade, nei negozi e sui tetti. Nel 1869 qualcosa come 2500 miglia di cavi attraversavano la metropoli.
Casualmente nel 1869 apparve dal nulla una nuova malattia chiamata “nevrastenia”, cioè nervi deboli. Diagnosticata per la prima volta dal medico George Miller Beard. I medici non hanno mai realmente compreso la causa biologica di questa patologia, pensando fosse un problema della civiltà moderna (stress), arrivando alla fine a tirare in ballo la psicologia. Freud diede il colpo di grazia riclassificando la nevrastenia come un disagio mentale (“nevrosi d’ansia”).
Oggi sappiamo invece che è causata dalla sensibilità dell’apparato neurosensoriale alle onde elettriche, quindi un problema organico e non psichiatrico! La prima fase è stata l’installazione delle linee telegrafiche dal 1875: una ragnatela di 700.000 miglia di cavi di rame (una mole tale da poter circumnavigare il globo almeno 30 volte). Un dedalo di fili che ha iniziato a irradiare una forma sconosciuta di energia…
Ufficialmente il 1889 fu l’anno in cui iniziò l’era elettrica moderna, e proprio in quel periodo apparve la prima grande pandemia di influenza mortale. Diciamo che fu l’anno in cui i disturbi elettrici assunsero un carattere globale. Alla fine dell’autunno del 1917 è avvenuta l’introduzione delle onde radio intorno al mondo, e pochi mesi dopo scoppiò la tristemente nota Influenza Spagnola. Nel 1957 è iniziata l’era dei radar che hanno ricoperto la Terra di nuove e sconosciute radiazioni. Era la prima volta che gli esseri umani subivano questo tipo di esposizione, e poco dopo è apparsa l’influenza Asiatica che durò un anno.
Nel 1968 è stata la volta dell’influenza di Hong-Kong, immediatamente dopo aver posizionato in orbita 28 satelliti (nella Fascia di Van Allen) come parte del Programma Iniziale di Comunicazione Satellitare della Difesa (IDCSP) che emettevano radiazioni. Circa sei mesi dopo ecco una nuova epidemia “virale”.
Fascia di Van Allen
Ricapitolando i passaggi epocali: nel 1889, 1918, 1957 e 1968 l’involucro elettrico della Terra viene improvvisamente e profondamente disturbato da campi elettrici e magnetici nuovi. Ovviamente la medicina allopatica non presta minimamente attenzione all’ingerenza di questi campi per l’uomo, e il motivo è semplice: non si considera la natura elettrica dell’organismo umano. Se si facesse un minimo sforzo, si scoprirebbe che deboli correnti governano praticamente tutto quello che accade a livello chimico e biochimico: dalla coagulazione del sangue, al funzionamento del muscolo cardiaco e del cervello, alla produzione energetica dei mitocondri, alla quantità di rame nelle ossa che creano correnti utili al loro mantenimento, ecc. Oggi per esempio sappiamo che ogni cellula ha una propria corrente elettrica (differenza di potenziale di membrana va da 60 a 120 mV circa), mantenuta dall’acqua strutturata all’esterno e all’interno della membrana cellulare.
Importanzadell’acqua
L’acqua ha delle proprietà a dir poco strabilianti. Questo liquido mirabolante sostiene letteralmente la Vita. Oltre ai tre consueti stati della materia (solido, liquido e gassoso), l’acqua ne ha anche un quarto: quello di gel (EZ, acqua coerente o strutturata). Questa quarta fase si struttura contro una superficie idrofila ed è costituita da una specie di gelatina con carica elettrica negativa, mentre la rimanente acqua - quella esterna al gel - ha carica positiva. Questa differenza crea un potenziale elettrico.
Il gel struttura sta attorno alle membrane cellulari ed è negativo, l’altra acqua meno strutturata ma ricca di minerali e ioni è positiva. Questa differenza di potenziale rende l’acqua una vera e propria “batteria”, caricata dal calore e dalla luce, elementi che tendono a far crescere la zona di esclusione, cioè il gel (EZ). Questo è il motivo per cui il calore generato dalla febbre è sempre guarigione!
Per la precisione l’acqua EZ si forma quando viene esposta alla luce infrarossa di 1200 nanometri di lunghezza d’onda. Le molecole d’acqua assorbendo la luce infrarossa iniziano a vibrare e poiché hanno legami molto forti tra di loro, l’energia vibrazionale si trasferisce da una molecola all’altra, proprio come un’ondulazione attraverso uno stagno. Risultato: finiscono per avvicinarsi e stabilizzarsi, diventano più dense e viscose e immagazzinano energia sotto forma di una carica negativa.
Quindi l’acqua EZ è una batteria biologica che trasporta energia vibrazionale sempre pronta ad erogarla. Per esempio distribuisce più elettroni ai mitocondri cellulari ed energia fondamentale per far lavorare al meglio le proteine organiche. Quando per esempio una tossina viene a trovarsi nel gel, il corpo cerca subito di sbarazzarsene e lo fa appunto attraverso la febbre. Il calore scioglie e liquefa il gel in modo che tale tossina possa uscire attraverso il muco. Alzare la temperatura quindi è una tecnica perfetta per detossificare.
L’enorme problema è che le tossine chimiche e i campi elettromagnetici danneggiano questo gel, interferendo anche con tutti i processi fisiologici. Oggi sappiamo che un segnale Wi-Fi fa diminuire la dimensione del gel anche del 15%. Se un router vicino all’organismo provoca questo, cosa farà il 5G?
Virus o esosomi? La teoria dei germi propugnata nel XIX secolo dal farmacista Louis Pasteur è completamente falsa e ne stiamo pagando ancora lo scotto dopo oltre un secolo. E’ una teoria che va a nozze con la cupidigia dell’industria chimico-farmaceutica. Se infatti la causa della malattia è un germe che arriva dall’esterno, solo i farmaci possono annientarlo e i vaccini prevenirlo. Poi con la scoperta del microscopio la situazione si è decisamente incancrenita, perché hanno iniziato a vedere e trovare nelle malattie determinati germi. La spiegazione era perfettamente logica: se in un tessuto malato ci sono dei batteri, è ovvio che sono loro la causa.
Purtroppo non è così! I batteri non sono causa di nulla ma si trovano sul luogo della malattia per lo stesso motivo per cui i pompieri si trovano sul luogo dell’incendio.
I batteri sono la squadra di puliziacon il compito di digerire e sbarazzarsi dei tessuti morti e putrefatti,esattamente come i vermi che si trovano nel cadavere per ripulire i tessuti.
Gli esosomi sono componenti semplici delle cellule. Quando un organismo è minacciato (fame, avvelenamento, tossicità, ecc.) le cellule mettono in moto un meccanismo di impacchettamento, propagazione e rilascio di questi veleni. Gli esosomi hanno caratteristiche identiche ai “virus”: stesse dimensioni, contengono le stesse cose e agiscono sugli stessi recettori.
Esosomi
Eccolo qua l’inghippo del secolo: gli esosomi sono indistinguibili dai “virus”. Le cellule e/o tessuti buttano fuori i veleni sotto forma di esosomi e questo è un meccanismo perfetto della Natura per ripulire dalle sostanze che potrebbero arrecare danno. Maggiore è la tossicità, più esosomi saranno prodotti e più “virus” saranno trovati…
Infine un’altra cosa molto interessante da sapere è che gli esosomi agiscono da messaggeri, avvisando altre cellule e tessuti del pericolo imminente e per ultimo forniscono l’adattamento genetico ai cambiamenti ambientali (inquinamenti chimici ed elettromagnetici). Se siamo ancora vivi (seppur malatissimi) dall’inizio dell’elettrificazione è merito degli esosomi.
La guerra ai virus, è una guerra alla Vita
Le porfirine La “porfirina” è uno dei più importanti componenti per la vita, senza di essa le piante non potrebbero crescere e l’uomo non potrebbe respirare! Ovunque si trasformi energia, scorrono elettroni solo se ci sono le porfirine. Tecnicamente sono pigmenti sensibili alla luce. Nelle piante una porfirina (la clorofilla) si lega all’atomo di magnesio per realizzare l’alchimia chiamata fotosintesi. Nel grande ciclo della vita, le porfirine vegetali assorbono l’energia solare (energia luminosa) e trasportano elettroni che trasformano l’anidride carbonica e l’acqua in zucchero (energia chimica) e ossigeno.
Negli animali e nell’uomo è sempre una porfirina (eme) che si lega al ferro e permette all’emoglobina di trasportare la molecola più importante in assoluto: l’ossigeno! Detto in soldoni: le porfirine sono molecole (enzimi) che si interfacciano tra ossigeno e Vita e grazie a loro è possibile la respirazione.
La loro alta reattività (trasformatrici di energia) e la loro alta affinità con i metalli pesanti le rende però anche tossiche quando si accumulano in eccesso in un tessuto. In un mondo inquinato come il nostro da sostanze chimiche e purtroppo anche elettromagnetiche, il percorso della porfirina è sempre sollecitato, e solo chi ha un serio corredo enzimatico tollererà bene l’inquinamento.
Nell’organismo umano le porfirine risiedono un po’ dappertutto ma principalmente si trovano nel sistema nervoso, dove gli elettroni scorrono, ma non nei neuroni: nelle guaine mieliniche che avvolgono i nervi. Quando le sostanze chimiche ambientali avvelenano il percorso delle porfirine, queste si accumulano in eccesso, legate ai metalli e questo può perturbare la conducibilità elettrica dei nervi, alterando la loro eccitabilità (dando origine o aggravando patologie molto importanti).
Mitocondri e respirazione cellulare Parlando di respirazione non è possibile non parlare dei mitocondri. Nelle nostre cellule all’interno di piccoli corpuscoli chiamati “mitocondri”, aminoacidi, acidi grassi e glucosio vengono scomposti in modo che possano combinarsi con l’ossigeno per produrre anidride carbonica, acqua e soprattutto energia. Questo processo si chiama Ciclo di Krebs, e l’ultimo componente di questo processo di combustione, la catena di trasporto degli elettroni, riceve appunto elettroni dal ciclo e li consegna alle molecole di ossigeno permettendo la respirazione.
Mitocondri cellulari
L’inquinamento dei campi elettromagnetici esterni modifica sia la velocità che il percorso di questo processo vitale, e il risultato è una combustione finale del cibo compromessa. In questo modo proteine, grassi e zucchero iniziano a competere tra loro risalendo nel flusso sanguigno: i grassi si depositano, lo zucchero rimane in circolo senza essere assorbito e il cervello (assieme a tutti gli altri organi) va in carenza importante di ossigeno. La Vita rallenta! L’elettrificazione quindi causa una seria carenza nella respirazione cellulare e organica, con tutti i risvolti negativi di una simile condizione. Un serio difetto della respirazione cellulare potrebbe essere il problema di fondo dell’epidemia moderna di patologie e “pandemie”...
Conclusione La conclusione è semplice, ma non viene presa in considerazione dalla medicina: tutta la vita degli animali e dell’uomo viene influenzata dalla presenza di elettricità nell’atmosfera. Per migliaia di anni l’umanità e il mondo animale hanno vissuto con il cervello sintonizzato sulla risonanza di Schumann della Terra (8Hz circa) e immersa in un campo elettrico statico di 130 volt per metro.
Ora però è cambiato tutto: la sinfonia elettrica naturale che da la vita e la mantiene, è inquinata come non era mai successo prima nella storia dell’umanità, da onde elettromagnetiche “sporche” generate dalla tecnologia (prima telegrafo, corrente elettrica, oggi satelliti, Wi-fi, radio, telefonia, tv, ecc.). L’ultimo salto nell’elettrificazione pericolosissima della Terra si chiama 5G e queste radiazioni sono incompatibili con la Vita e la Salute! Stiamo parlando di una tecnologia in grado di destrutturare l’acqua di cui siamo formati e impedire una corretta e sana respirazione cellulare. Ricordiamo anche che la sensibilità delle persone ai campi elettromagnetici dipende dalla qualità e quantità dell’acqua interna, e dalla presenza o meno di metalli tossici conduttivi nel corpo.
Quando l’organismo è infatti pregno di metalli (alluminio, mercurio, ossido di ferro, grafene, ecc.) diventa un perfetto conduttore in grado di assorbire meglio i campi...
Sarà un caso che la prima città al mondo interamente coperta dal 5G è Wuhan?
Coltivare lo Spirito Da una parte è necessario usare con parsimonia e coscienza queste tecnologie, cercando con ogni mezzo di bloccare il 5G, le cui conseguenze sull’uomo sarebbero devastanti. Dall’altra parte è necessario coltivare e rinforzare l’aspetto spirituale. Rudolf Steiner nel 1917 disse che: “ai tempi in cui non c’era ancora la corrente elettrica, quando l’aria non brulicava di influenze elettriche, era più facile essere umani. Per questo motivo, al fine di essere interamente umano oggi, è necessario sviluppare delle capacità spirituali più forti di quanto ce ne fosse bisogno un secolo fa”.
Importantissimo quindi è sviluppare capacità spirituali, perché è veramente difficile essere umani ai giorni nostri, e lo sarà sempre di più: le forze in gioco stanno lavorando per meccanizzare l’uomo facendolo sprofondare nel più becero materialismo (le energie e gli istinti più bassi), che grazie a nanotecnologia, robotica, genetica e Intelligenza Artificiale sfocerà nell’uomo-macchina. A questo serve la profonda materializzazione che include digitalizzazione, meccanizzazione e magnetizzazione: andare verso il transumano detto anche antiumano. L’attuale psicopandemia non a caso sta consacrando il mondo al transumanesimo, ma questo non si può dire!
Per approfondire
“Il mito del contagio” Thomas S. Cowan “La tempesta perfetta” Arthur Firstenberg