L’uomo si è evoluto a diretto contatto con “papà” Sole e “mamma” Terra. Siamo infatti sempre stati esposti alla luce naturale camminando scalzi o usando scarpe con la suola di cuoio in grado di condurre l’elettricità! Poi il cosiddetto “benessere” ci ha lentamente allontanati dai nostri primordiali genitori, creando enormi problemi di salute fisici e psichici. Qualsiasi superficie composta da acqua e minerali è abbastanza conduttiva da consentire agli elettroni di fluire attraverso la pelle per raggiungere le cellule.
Earthing e Grounding (connettersi a terra) permettono di ritornare a equilibrare la carica elettrica del corpo con quella della Terra, avendo ripercussioni positive sulla salute. La Terra è un enorme serbatoio di elettroni caricati negativamente e senza una corretta connessione a questo serbatoio, le cellule non sono in grado di bilanciare la carica positiva che si traduce in un aumento di radicali liberi. Con il Grounding si normalizza il cortisolo migliorando il sonno, si calma la mente riducendo le infiammazioni e quindi anche i dolori. Le ferite guariscono più velocemente perché il sangue diventa meno viscoso in quanto le cariche negative degli elettroni riducono l’aggregazione dei globuli rossi. E’ importantissimo ri-tornare in contatto con la Terra con i piedi nudi! Gomma, plastica, vernici, materiali sintetici, asfalto derivano dalla petrolchimica e ci disconnettono e isolano dalla superficie terrestre. Ed è esattamente quello che vogliono per farci ammalare!!! Usiamo materiali naturali come coperte di lana, calzini in fibre naturali e torniamo a contattare la terra, l’erba, le rocce, la sabbia, gli alberi, il mare, i fiumi e i laghi.
In molti ricordano quel sabato maledetto di 32 anni fa: esattamente il 23 maggio 1992 alle ore 17:58. La vettura su cui viaggiavano Giovanni Falcone, la moglie FrancescaMorvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani) saltò in aria uccidendoli tutti. Una delle stragi di Stato più vergognose nella storia d'Italia. Mi viene da ridere quando parlano di pista mafiosa, anche se è impossibile separare la mafia dallo Stato, essendo una unica entità! Ma l'ordine è partito dall'esterno…
È stato l'inizio della fine per questo paese. Dopo circa due mesi infatti è avvenuta l'altra strage in Via D'Amelio dove persero la vita Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta.
Il compianto magistrato Paolo Borsellino
Qualche settimana dopo, il mercoledì 16 settembre 1992, passato alla storia come Black Wednesday, il criminale ebreo sionista George Soros e il suo Quantum Fund attaccarono l’Italia speculando contro la lira e causando l'espulsione dallo Sme (Sistema monetario europeo)!
L'ebreo ashkenazita George Soros
Quel giorno il topo-ministro Giuliano Amato, il ministro del Tesoro PieroBarucci, il governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e il direttore generale del Tesoro Mario Draghi (tutti delinquenti ampiamente premiati successivamente) fecero vaporizzare 48 miliardi di riserve della Banca Centrale, per poi alla fine cedere alle pressioni del mercato e svalutare la moneta italiana.
Tutto funzionale poiché dovevano spianare la strada all'operazione Tangentopoli, detta Mani Pulite: quella serie di inchieste della magistratura che tra il 1992 e il 1994 scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione. Come se fosse una novità la corruzione nel putrefatto mondo dei politici. Dovevano fare pulizia del vecchio sistema per far posto al nuovo… All'epoca non c'erano i social ma furono in milioni a seguire in tv i processi dello sbirro Antonio Di Pietro. La “Seconda Repubblica" era matura e doveva nascere sulle ceneri della prima.
Il procuratore Antonio di Pietro durante una delle ultime udienze del 1994
Tutti i politici hanno sempre rubato, ma una volta lasciavano le briciole ai morti di fame dei cittadini, i quali nei decenni dopo la Seconda Guerra mondiale sono riusciti non a caso a mettere via soldini. Dopo Mani Pulite anche le briciole se le sono spazzolate!!!
L’inchiesta giudiziaria teletrasmessa di Mani Pulite serviva a smuovere l’opinione pubblica che ha iniziato a prendere una posizione contro il vecchio mondo politico, reo di tutto, e a favore della magistratura, vista come i “supereroi che puniscono i cattivi”. Esattamente come le tifoserie. Nel frattempo però stavano minando la base finanziaria, economica e sociale del paese. In pratica la cosiddetta sinistra italiana doveva iniziare a smantellare l'Italia.
Guarda caso, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 ha dato il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l'ebreo De Benedetti.
L'ashkenazita Carlo De Bendetti e Romano Prodi
Capitolo iniziale di un crollo progressivo del complesso industriale e il punto di avvio di una crisi profonda del sistema. Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza e tante altre vennero scippate. Tra il ’93 e il ’94 vennero venduti la SME, le vetrerie Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni. Nel 1994 toccò ad Acciai Speciali Terni, 1995 Ilva Laminati Piani e Italimpianti; nel 1996 Dalmine… “Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse quel criminale di Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli ebrei ashkenaziti Gianni Agnelli e DeBenedetti. Ecco perché dovevano morire Falcone e Borsellino, avevano scoperto che la mafia non è l'anti-Stato ma ne è parte integrante!!!!
L’orologio biologico interno è regolato da un gruppo di cellule nel nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo. Questo nucleo viene informato sulla intensità della luce esterna dalle cellule fotosensibili della retina e adatta i ritmi biologici del nostro corpo a quelli dovuti al susseguirsi di giorno e notte. Quindi le informazioni che partono dal nucleo modulano gli ”orologi interni” di organi e cellule! I segnali relativi all’informazione luminosa arrivano agli occhi sotto forma di onde scalari e tramite il tratto retino-ipotalamico modificano la salute del corpo. La letteratura afferma che segnali esterni come la luce (fotobiomodulazione) e deboli campi elettrici e magnetici pulsati possono aiutare a ristabilire i ritmi alterati.
Secondo la legge di Stark-Einstein il cambiamento fotochimico può essere innescato solo dalla luce assorbita. L’acqua è un fotoaccettore biologicamente importante nell’intervallo 600-1100 nm (luce rossa e infrarossa). Non a caso gli esseri umani sono composti per il 60-70% di acqua in peso. Gli studi dimostrano inoltre che l’acqua fornisce percorsi efficienti per l’immagazzinamento, la separazione e il successivo rilascio di cariche, grazie all'acqua nello stato di gel (acqua EZ).
Ecco perché una maggiore strutturazione dell’acqua favorisce l’attività della rete proteica e dei nodi di segnalazione dipendenti dall’energia. Pertanto le interazioni luce-acqua possono rappresentare una nuova via per l’accoppiamento dei ritmi fisiologici mediante il trasferimento di energia esterna in un regime multifrattale altamente efficiente. Tale interazione nei tessuti può alimentare e modulare selettivamente i ritmi fisiologici per aiutare a ristabilire l’omeostasi-omeocinesi nei sistemi biologici. La fotobiomodulazione e la fototerapia sono il futuro della medicina! Nulla di nuovo all'orizzonte visto che la luce solare, nella sua interezza spettrale, ha accompagnato e protetto l'uomo da milioni di anni!
Ci sono molti modi per controllare le masse, ma sicuramente uno dei più efficaci è stato quello di chiuderci dentro quattro mura lontani dal sole, facendoci sprofondare nella luce artificiale! Così facendo si abbassa il livello di Melatonina, un ormone fondamentale per la Vita, e anche quello della Dopamina, il neurotrasmettitore che partecipa al controllo dell’umore e di molte funzioni cognitive. Questo ci rende facili da manipolare!
La dopamina è infatti nota come “l'ormone del piacere” in quanto viene rilasciata nel momento in cui proviamo sensazioni appaganti. Ecco la ricerca costante di stimolazioni artificiali: tecnologia, droghe, alcol, media, cibi, zuccheri, pornografia….
Sempre più studi confermano invece che la luce blu artificiale (tv, smartphone, tablet, pc, ecc.) rovina il sonno in quanto stimola il Cortisolo: durata più breve, scarsa qualità, frequenti risvegli, ecc. Pochi sanno che i cromofori dei fotorecettori non visivi (cellule sensibili alla luce) si trovano praticamente in tutto il corpo e non solo negli occhi: pelle, grasso, capelli, ecc. e sono in grado di rilevare specifiche lunghezze d'onda della luce (rosso, verde, blu, ecc.).
Ricordo che ci siamo evoluti per milioni di anni immersi nella luce solare, ed è solo da un secolo circa che ci siamo isolati da tale salvifica radiazione! Non funzioniamo bene con la luce blu artificiale isolata (lampade LED, pc, tv, cellulari…), e l'esposizione cronica ha fatto aumentare i problemi psicofisiologici! Abbiamo bisogno di luce solare naturale (in particolare lunghezze d'onda della luce rossa e infrarossa), perciò torniamo ad uscire il più possibile (scie chimiche a parte) per esporci al Sole e quando non fosse possibile usiamo lampade di fotobiomodulazione! E alla sera se proprio dovete usare i dispositivi digitali, mettete lo schermo in rosso e indossate occhiali blu-blocker!
PS: Optare per occhiali che coprano tutto il blu ma anche tutto il verde (fino al 560 nm). Anche la luce verde, infatti, come la blu impatta su Cortisolo e Melatonina.
La pianta del piede è una delle zone più ricche di terminazione nervosa: circa 1300 per pollice quadrato. Ce ne sono di più rispetto ad ogni altra parte del corpo. Come mai la Natura ha concentrato tutte queste terminazioni proprio lì? Ovviamente per mantenerci in contatto con la Terra! Oggi sappiamo che l'energia elettrica è presente sulla superficie terrestre sotto forma di elettroni liberi, e l'uomo da milioni di anni ha attinto a tale energia attraverso i piedi.
L'invenzione delle scarpe moderne è deleteria perché ci ha separato da questa importantissima fonte energetica. Ricordo che l'uomo è un conglomerato di energia bioelettrica e sulla superficie del pianeta vi sono elettroni liberi caricati negativamente. Camminare a piedi nudi migliora tantissime condizioni psicofisiologiche: se siamo scarichi ci carica, se invece siamo carichi ci scarica. Diminuiscono per tanto le infiammazioni e i dolori.
Perfino cambia il Potenziale Z delle cellule. Sapete qual è il risultato? Una naturale fluidificazione del sangue! Si esatto. Il range ideale del Potenziale Z va da -9,3 millivolt a -15 mV, con una media di -12,5. Due ore di camminata a piedi nudi migliora il potenziale fino 14,26 mV. Un potenziale più alto indica una carica elettrica negativa maggiore delle membrane dei globuli rossi, e questo migliora la fluidità e la viscosità ematica! Ripristiniamo il contatto quanto prima con la Madre Terra, i benefici saranno garantiti!
Tratto dal libro "Earthing: a piedi nudi", Macro edizioni
Sempre più persone manifestano problematiche agli occhi e non solo. Ci siamo evoluti per milioni di anni esposti alla luce solare completa (dal mattino alla sera). Poi un centinaio di anni fa l’invenzione della corrente elettrica e delle lampadine ci hanno allontanato sempre più dalla salvifica radiazione, per giungere oggi, al parossismo: lavorare chiusi dentro delle scatole di cemento armato, illuminati da bulbi al neon o peggio ancora al led. Ma tutto questo non è naturale e infatti le patologie che colpiscono l’uomo sono in crescita esponenziale.
L’esposizione continua ai diodi emettitori di luce (LED) è una nuova fonte di inquinamento che può interrompere i basilari ritmi circadiani della retina. Questi ritmi sono fondamentali per regolare lo sviluppo refrattivo. Il meccanismo è così banale che ovviamente nessuno ci pensa. Alterazione dell’equilibrio del neurotrasmettitore ed ormone dopamina, aumento del cortisolo (causato dalla luce blu delle lampade) che stimola ed eccita, e inibizione invece dell’altro ormone fondamentale, la melatonina (che aumenta invece con la luce rossa e infrarossa), forse una delle molecole più importanti dell’organismo umano.
Se poi ci aggiungiamo l’utilizzo folle degli occhiali da sole che fanno scambiare al nostro cervello il giorno con la notte, in quei pochissimi minuti che stiamo all’aria aperta! Ricordo che tutti gli occhiali da sole venduti devono avere il filtro UV400 che blocca - non a caso - una radiazione ultravioletta importante.
Recenti studi, hanno anche mostrato che la luce artificiale moderna ha effetti sistemici. Ovvero su tutti gli aspetti del metabolismo. Fa ingrassare indipendentemente dalla dieta e, nel lungo termine, può innescare una serie di malattie infiammatorie.
Cosa possiamo fare? Innanzitutto, sembrerà banale ma è di vitale importanza tornare all’aria aperta il più possibile. Esporsi al sole senza occhiali, senza creme e/o pomate protettive, tutte tossiche!
Illuminare la casa di sera con lampadine che emettono luce rossa e infrarossa come quelle a incandescenza (con il filo di tungsteno) oramai introvabili perché fatte sparire scientificamente dal commercio per lasciare il posto alle lampadine a bulbo, a quelle a Led e ai neon!
L’utilizzo di lampadine ad incandescenza purtroppo non è economico per la nostra bolletta ed allora, sul mercato, si possono trovare specifiche lampadine a LED colorate di rosso (o giallo per il giorno) esternamente che bloccano tutta la luce blu e creano anche un’atmosfera rilassante e non sono energivore.
Infine l’utilizzo degli occhiali Blue Blocker, veri e propri dispositivi salvavita in questo periodo storico.
Sono occhiali in grado di bloccare la componente blu delle lampade artificiali, con lenti gialle (filtranti, così che passi una % di luce blu che ci tiene svegli) (ideali per guardare la tv, il pc o lo smartphone) o lenti rosse (totalmente bloccanti tutto lo spettro di luce blu) da usare alla sera per far calare i livelli di cortisolo e permettere alla nostra pineale di fare il suo lavoro: ovvero produrre la melatonina. Utile per tutti anche ci “pensa” di dormire bene, ma in particolare per chi non dorme bene o ha problemi di insonnia. Torniamo alla Natura!
Ringrazio la d.ssa Marina Mariani, che si occupa di sicurezza alimentare da oltre quarant’anni, per l’interessantissimo materiale che ha fornito durante la stupenda conferenza tenuta lunedì 4 marzo all’Associazione Scienza e Arte della Salute. Le informazioni qui sotto riportate sono state estrapolate dal sito ufficiale dell’EFSA!
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Gli insetti per uso alimentare umano che sono stati approvati dal governo in forma congelata, essiccata o in polvere, sono quattro:
Tarma (verme)gialla delle farine (Tenebrio molitor); Cavalletta (Locusta migratoria); Grillo (Acheta domesticus); Tarma minore della farina (Alphitobius diaperinus).
Compariranno nell’elenco degli ingredienti con il loro nome scientifico, per esempio: “farina parzialmente sgrassata di Acheta domesticus”.
E’ interessante notare che la Legge italiana (nr. 283 del 30 aprile 1962, Art. 5 d) dice: “è vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere o somministrare come mercede ai propri dipendenti, o comunque distribuire per il consumo, sostanze alimentari: insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive”...
Il vero problema è l’EFSA L’EFSA è l’autorità europea per la sicurezza alimentare, nata nel 2002 con sede a Parma. Il suo lavoro consiste nell’analisi dei fascicoli documentali presentati dalle industrie. L’EFSA non avendo un proprio laboratorio, non può svolgere ricerche indipendenti, per cui si basa SOLO sui dati ufficiali (spesso falsificati) forniti dai produttori. Avete capito dove sta il problema?
Le industrie infatti si nascondo dietro il “segreto industriale”. Ecco cosa riporta il sito dell’EFSA a tal proposito: “il richiedente (cioè l’industria che produce insetti) ha presentato alla Commissione una richiesta di tutela dei dati scientifici di proprietà industriale per una serie di dati presentati a sostegno della domanda, ossia: la descrizione dettagliata del processo di produzione, i risultati dell'analisi immediata, i dati analitici sui contaminanti, i risultati degli studi di stabilità, i dati analitici sui parametri microbiologici, le informazioni sulle vendite del nuovo alimento da parte della società, i risultati del test di solubilità del nuovo alimento per lo studio sulla genotossicità, i risultati degli studi sulla digeribilità delle proteine e lo studio sulla citotossicità/tossicità cellulare.
Per cui gli esperti dell’EFSA, costretti a tutelare il segreto industriale, si mettono un anello al naso e permettono la commercializzazione del prodotto!
Quali problemi hanno le farine di insetti? Innanzitutto va saputo che il 30% della farina di insetti è composto dall’intestino e dal suo contenuto. Solo gli uccelli e i rettili hanno un apparato digerente adatto per digerire gli insetti. Per cui la gente che usa simili schifezze si mangia l’intestino dell’insetto con tutto il suo contenuto: cacca e i batteri quali Salmonella, Escherichia Coli, Campylobacter, ecc.
Allergeni Vediamo cosa riporta il Journal of EFSA in merito agli allergeni presenti negli artropodi (e quindi anche negli insetti):
- TROPOMIOSINA: nel muscolo a riposo impedisce il contatto tra 7 molecole di G-actina e le rispettive teste di miosina, mantenendo il muscolo rilassato. Pertanto inibisce la contrazione del muscolo per blocco dell'interazione tra actina e miosina
- ARGININA KINASI: aumenta la pressione perché blocca la vasodilatazione
- CHITINASI svolge un ruolo cruciale nel regolare la maggior parte delle vie metaboliche della cellula.
Prioni, Batteri e Micotossine I Prioni costituiscono un rischio significativo. Questo perché gli insetti possono agire da vettori di prioni da substrati derivati da ruminanti, che possono costituire un rischio per esseri umani e animali da compagnia! Oltre ai prioni gli insetti possono trasportare batteri quali Enterobatteriacee, Proteus, Escherichia Coli, Pseudomonas, Salmonella, Stafilococchi, Streptococchi, Bacilli, Acinetobacter, Listeria monocytigenes…
Per non parlare delle micotossine non degradabili con la temperatura. I Micosporidi possono presentare rischi per la salute dei consumatori.
Quindi i prodotti finali a base di insetti possono essere contaminati da micotossine, come per esempio il Deossinivalenolo, che può portare a disfunzioni gastrointestinali (vomito, diarrea, ecc.), inibizione della sintesi proteica e degli acidi nucleici, alterazione della struttura di membrana e della funzionalità dei mitocondri, apoptosie, attivazione delle citochine, malfunzionamento del sistema ematopoietico.
Non sono rari campioni di polvere o insetti nei quali i lieviti e muffe si aggirano sulle 10.000 unità per grammo. Muffe come ASPERGILLUS, PENICILLIUN, FUSARIUM, CLADOSPORIUM E FICOMICETI sono stati rilevati sia nel tratto intestinale degli insetti freschi che negli insetti interi essiccati. Tutti questi producono micotossine…
Parassiti Poi c’è l’enorme problema dei parassitari: gli insetti infatti possono essere intermediari di patogeni, compresi tenie, trematodi epatici e nematodi e PROTOZOI. Non a caso il 30% degli insetti d’allevamento contiene parassiti che sono particolarmente dannosi per l’intestino e i polmoni dell’uomo.
Conclusione Quanto scritto penso sia sufficiente per comprendere che l’utilizzo alimentare di farine di insetti non è follia, ma un progetto satanico preciso con lo scopo di indebolire la genetica e predisporre l’uomo a una serie enorme di squilibri patologici…
L’intestino tenue è formato da tre parti distinte: duodeno, digiuno e ileo.
Per lo scopo di questo articolo ci interessa il digiuno, un tratto lungo circa 20 cm sempre vuoto. Il cibo passa dallo stomaco dal duodeno e scorre verso la parte finale del tenue per giungere al colon. Il digiuno è vuoto perchè lavora come il codice a barre nelle casse dei supermercati: registra e scansiona tutto il cibo che passa, quindi registra l'informazione degli alimenti ma anche tutto quello che il cervello sta vivendo in quel preciso momento! Le proteine passano molto velocemente in questo tratto intestinale, ed è per questo che glutine e caseina sono associate spessissimo alle cosiddette “allergie”. In realtà sono ancoraggi nei quali il cervello associa cibo e vissuto.
Ricapitolando:
Il cervello registra l’alimento (come informazione) ma anche tutto quello che sta registrando come emozioni (ansia, paura, rabbia, risentimento, contrarietà, porcheria, ecc.).
Nel digiuno viene associato l'alimento allo stimolo vissuto!
Un esempio per tutti. Se un neonato fa delle richieste alla mamma (desiderio di contatto, ecc.) ma queste non vengono recepite, per cui non vengono ascoltati i bisogni del cucciolo, il suo cervello potrebbe vivere una “contrarietà indigesta” nei confronti della mamma. Se in quel momento sta passando glutine o caseina, sapete cosa potrebbe accadere? Si potrebbero formare degli ancoraggi (alimento-emozione) che poi chiameremo allergia!
Ora forse è possibile comprendere meglio la celiachia! Si tratta di un potente ancoraggio dove il cervello del bambino ha associato il glutine ad una contrarietà indigesta nei confronti della mamma che gli ha tolto il latte per esempio! Lo svezzamento è un momento delicatissimo perché il neonato viene staccato e perde il contatto con la sua divinità. Qual è il primo alimento che gli viene dato? Ovviamente pappette a base di glutine! Anche la nascita di un fratellino potrebbe diventare una buona causa di contrarietà nei confronti della mamma che lo ha abbandonato per un altro!
Le allergie alimentari sono ancoraggi!
L’intestino tenue in generale si occupa dello smistamento e dell’analisi: discerne, assimila e poi rifiuta andando a finire nell’intestino crasso, il colon. La funzione principale del tenue è assorbente!
Non riesco ad assorbire quello che mi sta accadendo
Mentre l’intestino crasso (colon) è il serbatoio finale dove si accumulano i residui alimentari e dove l’organismo riassorbe numerose sostanze tra cui l’acqua, ecco perché la sua funzione è assorbente e secretiva. Se però nella vita di tutti i giorni abbiamo uno “stronzo” troppo grosso da espellere (una persona ci ha fatto un enorme torto, un affronto, un tradimento, ecc.), il cervello attiva l’intestino crasso!
Nel colon viviamo vissuto la «porcheria indigesta»!
La parte del cervello che controlla la mucosa del colon è il tronco encefalico (paleoencefalo, il cervello arcaico) per cui inizierà ad aumentare la funzione assorbente per permettere lo scivolamento, la fuoriuscita dello “stronzo”! Se assorbiamo troppa acqua però l’intestino aumenterà il transito che diventerà più veloce (diarrea), e per compensazione l’organismo farà diminuire l’attività e avremo la stipsi.
Tutto questo per dire che se una persona manifesta diarrea alternata a stipsi è il segnale inequivocabile che l’intestino è “attivato” per cui è necessario comprendere perché e soprattutto con chi stiamo vivendo una “porcata”, il tutto per uscire dalla situazione! Stare in questa condizione per tempo è molto pericoloso (diverticoli, rettocolite ulcerosa, morbo di Crohn, ecc)
Per fortuna la Natura abbonda di prodotti utili sia in caso di allergia, sia per aiutare la funzionalità intestinale senza irritare la mucosa...
Le persone sono ancora convinte che i prodotti solari - gentilmente offerti dalle industrie chimiche - siano pensati per la loro salute. Poveri, non capiscono che le aziende producono esclusivamente per il proprio fatturato e che della salute della plebe non gliene può fregare di meno.
Veniamo al punto: gli ingredienti usati per la protezione solare dovrebbero essere testati accuratamente per potenziali effetti sulla salute a breve, a medio e a lungo termine. Simili test includerebbero quelli di tossicità per irritazioni e allergie cutanee, oltre a testare l'assorbimento della pelle, il potenziale di tossicità del sistema ormonale e i danni alla riproduzione e allo sviluppo dei feti. Secondo voi questi accertamenti vengono fatti? Claro che sì: su poveri e disperati animali tenuti negli stabulari la cui fisiobiologia nulla ci azzecca con l'essere umano. Sofferenze inaudite a norma di legge affinché le industrie superino i controlli e possano bucare il commercio con le loro porcate chimiche!
Ci sono per fortuna società che non usano animali e questo è un bene, ma non cambia di una virgola il senso di questo articolo. Nel 2021 la Food and Drug Administration, che regola (per modo di dire) la sicurezza di alimenti e farmaci ha proposto i suoi più recenti aggiornamenti alle normative in merito alla protezione solare. La scoperta è intrigante perché solo DUE ingredienti (ossido di zinco e biossido di titanio) possono essere classificati come “sicuri” ed “efficaci”. No, scusate e tutto il resto della sbobba? Mistero della fede...
Una valanga di composti chimici sconosciuti, tanto più che vengono usati nomi in latino (per ingannarvi meglio) non possono essere classificati come “sicuri” per la salute (qualche esempio? Avobenzone, cinoxato, diossibenzone, ensulizole, homosalate, meradimato, octinoxato, octisalate, ottaceriolene, ossibenzone, padimato O e sulisobenzone, e moltissimi altri) eppure si trovano nelle creme solari che adulti e purtroppo anche bambini si spalmano felicemente sulla pelle! Molte sostanze chimiche agiscono da perturbatori endocrini, cioè vanno a disturbare per non dire distruggere, il delicatissimo equilibrio endocrino e cioè ormonale. Avete idee delle conseguenze quando squilibriamo l'asse degli ormoni?
La pelle questa sconosciuta Oltre ad espellere sostanze, la pelle è un organo digestivo, quindi in grado di assorbire. Non a caso Big Pharma ha inventato farmaci per uso topico. Qualsiasi crema e/o pomata che sporca la pelle viene assorbita dai pori facendo penetrare le sostanze chimiche contenute direttamente nel sistema linfatico e sanguigno. Queste alla fine giungono al fegato. La ghiandola epatica infatti è il primo organo a risentire della tossicità di queste sostanze. Perciò usando le creme solari non facciamo altro che danneggiare il fegato, ma questo non è l’unico problema, c’è dell’altro…
La sintesi della Vitamina D, come ho spiegato innumerevoli volte durante le varie conferenze (e nei libri sulla Luce e sul Colesterolo), è un processo alchemico sviluppato dalla natura in milioni di anni e avviene partendo dal colesterolo.
Ciclo Vitamina D
Sì, avete capito bene: il precursore della famosa Vitamina D è proprio il grasso (per meglio dire uno sterolo) più odiato e combattuto al mondo! Ecco perché le persone che prendono la statina per il colesterolo rischiano grosso... Infine vi siete mai chiesti come fanno le creme solari ad evitare le scottature alla pelle? Bloccando la componente ultravioletta (UV) del sole. Ma tale radiazione è proprio quella fondamentale per chiudere il cerchio nel ciclo produttivo della Vitamina D. Senza infatti gli ultravioletti non è possibile produrre una beata fava! Quindi le creme solari rappresentano una doppia fregatura: intossicano l’organismo da una parte e impediscono la normale sintesi della Vitamina D dall’altra! Due rogne al prezzo di una, non male direi come promozione!
Per milioni di anni l’uomo si è esposto alla luce del sole (da mattina a sera, dagli ultravioletti agli infrarossi) per cui la pelle ha sviluppato programmi evolutivi perfetti di autoprotezione. I melanociti sono le cellule che risiedono tra l’epidermide (la parte superficiale della pelle) e il derma, in grado di produrre la melanina che conferisce la pigmentazione scura alla pelle.
Struttura epidermide
L'organismo quindi ha creato una specie di “schermo protettore” contro lo stimolo che minaccia l'integrità, in questo caso le scottature del sole: una specie di scudo biologico! Ma secondo voi è sano arrivare ad agosto bianchi come cadaveri e pretendere di abbronzarsi? La pelle va lentamente e sapientemente esposta al sole durante TUTTO l’anno, in particolare in autunno e inverno per quel poco che il clima lo permette, per poi aumentare l’esposizione in primavera arrivando così alla stagione più ostica, quella estiva, con i melanociti allenati e abbronzati. Non serve alcuna protezione. E così difficile da capire che non serve nulla di chimico, ma solo la conoscenza e l’esperienza?
Mentre l'anno volge al termine le notti si allungano e le ore di luce sono sempre più brevi, fino al giorno del Solstizio invernale il 21 dicembre. Solstizio dal latino "Sol Stat", il sole si ferma. E difatti il sole per circa tre giorni sorge sempre nello stesso punto.
Il respiro della natura è sospeso nell'attesa di una trasformazione, e il tempo stesso pare fermarsi. È uno dei momenti di passaggio dell’anno, forse il più drammatico e paradossale: l'oscurità regna sovrana, ma nel momento del suo trionfo, cede alla luce che lentamente inizia a prevalere sulle brume invernali.
Dopo il solstizio, la notte più lunga dell'anno, le giornate ricominciano poco alla volta ad allungarsi. Come tutti i momenti di passaggio il solstizio d'inverno è un periodo carico di valenze simboliche e magiche, dominato da una costellazione di miti e di simboli. Echi ancestrali di un passato lontanissimo e dei quali abbiamo ormai perso il significato originario. Tuttavia, nelle moderne celebrazioni natalizie e di fine anno, è ancora possibile discernere di simboli di tradizioni primordiali sotto la loro veste attuale, Cristiana o consumistica che sia.
Cerchiamo per un attimo di immaginare come viveva l'antica umanità questo periodo dell'anno, in epoche prive della tecnologia moderna e delle quali buio e gelo erano sinonimi di fame e morte. Dalla Siberia alle Isole Britanniche, passando per l'Europa centrale, il Mediterraneo era tutto un fiorire di riti e cosmogonie che celebravano le nozze fatali della notte più lunga è del giorno più breve. Due temi principali si intrecciavano e si sovrapponevano, come temi musicali di una grande sinfonia. Uno era la morte del Vecchio Sole, e la nascita del Sole bambino, l'altra era il tema vegetale che narrava la sconfitta del Dio Agrifoglio, Re dell'anno calante, ad opera del Dio della Quercia, Re dell'anno crescente.
Se il sole è un Dio, il diminuire del suo calore e della sua luce è visto come segno di vecchiaia e declino. Occorre cacciare l'oscurità prima che il Sole scompaia per sempre. Le genti dell'antichità che si consideravano parte del Grande Cerchio della Vita ritenevano che ogni loro azione, anche la più piccola, potesse influenzare i grandi cicli del Cosmo. Così si celebravano riti per assicurare la rigenerazione del Sole e si accendevano falò per sostenerne la forza, per incoraggiarne la rinascita e la ripresa della sua marcia trionfale.
L'inverno era pericoloso, non solo per il freddo e la scarsità di cibo, ma anche perché vagavano sulla terra spiriti defunti entrati dal varco che si era aperto alle calende di novembre, Samhain, l'attuale Ognissanti. In un anno di 13 mesi lunari di 28 giorni ciascuno resta inevitabilmente fuori un giorno, il giorno senza nome che rappresenta una frattura nel ciclo del tempo. Il ritorno del caos primordiale. Il Solstizio è insieme festa di morte, trasformazione e rinascita.
Il Re oscuro, il vecchio Sole, muore e si trasforma nel Sole Bambino che rinasce dall'utero della dea: all'alba la grande Madre Terra da alla luce il Sole Dio. La dea è la vita dentro la morte, perché anche se ora è regina del cielo e dell'oscurità mette al mondo il figlio della promessa, il Sole su amante che la rifeconderà riportando calore luce al suo regno. Anche se i più freddi giorni dell'inverno ancora devono venire, sappiamo che con la rinascita del Sole la Primavera ritornerà. Un'altra tradizione tramandata dai Saturnali è quella dei doni: in epoca imperiale a Roma ci si scambiavano lumi accesi simboli della luce crescente.
Alla fine dei Saturnali si festeggiava lo scontro tra Saturno e Giove e questo ricorda il tema delle due divinità che si combattono la metà crescente e quella calante dell'anno: il Re della Quercia e il Re dell'Agrifoglio. Le attuali decorazioni natalizie richiamano l'antica usanza di mantenere vivo lo spirito della vegetazione con piante sempreverde. In analogia al Solstizio d'estate anche il Sostizio d'inverno è ricco di simboli vegetali. L'albero di Natale, l'abete, rappresenta in realtà l'albero del Cosmo delle mitologie nordiche.
Si appendevano ai suoi rami luci e frutti dorati per celebrare il mito solare. L'albero di Natale è in effetti di origini pre-cristiane, e per i Celti rappresentava il Re della Quercia. L'Agrifoglio invece con le sue bacche rosse allude al Sole e la ghirlanda di agrifogli simboleggia la ruota dell'anno!
Oltre alla mela, la pianta sacra del Sostizio d’Inverno è il vischio, pianta simbolo della vita in quando le sue bacche bianche e taslucide somigliano allo sperma maschile. Il vischio, pianta sacra ai druidi, era considerata una pianta discesa dal cielo, figlia del fulmine e quindi emanazione divina.
Equiparato alla vita attraverso la sua somiglianza allo sperma, ed unito alla quercia, il sacro albero dell’eternità, questa pianta partecipa sui del simbolismo dell’eternità che di quello dell’istante, simbolo di rigenerazione e immortalità. La pianta era chiamata il tutto-sana, medicina universale dono del risanante momento dell’eternità. Ancora oggi baciarsi sotto il vischio è un gesto propiziatorio di fortuna.
Come festeggiare il Solstizio La natura in questo tempo riposa per prepararsi a vivere un nuovo ciclo, per cui anche noi dovremo fare lo stesso. Prendere una pausa dedicandosi alla lettura, alla meditazione, a esercizi di rilassamento e alla scrittura. Questo è il tempo in cui siamo più lontani dalla Sole, quindi dalla Luce, ma contemporaneamente anche consapevoli della sua Rinascita, possiamo provare a trattenere questa piccola luce in noi! Possiamo anche decorare la casa con le piante del Solstizio, oppure fare un albero solstiziale, cioè un albero decorato con tante piccole raffigurazioni del sole.
Molto utile è accendere un fuoco, il camino o delle candele per rappresentare la nascita delle nostre speranze per il nuovo anno.
Tratto dal libro "Feste Pagane" di Roberto Fattore
Il 90% delle persone ha problemi ai denti! Come mai la bocca è sempre più un disastro nonostante scovolini, spazzolini, filo interdentale e una caterva di dentifrici? Una volta questi rimedi non esistevano eppure i nostri antenati avevano meno disturbi, come mai? L'alimentazione gioca un ruolo importante. Un eccesso di carboidrati infatti va a modificare il pH orale permettendo la crescita di batteri. La dieta moderna è troppo squilibrata verso gli zuccheri, alimenti sconosciuti all'uomo del passato… Ce lo confermano le scoperte del grande odontoiatra Wenston Price: i popoli indigeni hanno iniziato ad avere carie e non solo dopo l'introduzione del ben-essere portato dagli invasori (zucchero, farina bianca e alcol). Poi c'è l'aspetto psico-emotivo. I denti servono a mordere il cibo, ma non solo… Se non ci diamo il permesso e il diritto di "mordere la vita", parte un programma biologico che destruttura questa funzione. Ultimo, ma non per importanza, c'è l'enorme problema dei prodotti per l'igiene orale! Pochi sanno che la maggior parte dei dentifrici in commercio è tossica, perché contiene anestetici, antimuffa, fluoro e antibiotici! Gli anestetici, nel lungo periodo fanno perdere tono e vigore alle nostre gengive, rendendole meno funzionali e aumentando i problemi. Non solo, l'assimilazione sub linguale fa entrare in circolo sanguigno le sostanze messe in bocca, e queste potrebbero addormentare la pineale! Per fortuna non è tutto negativo! Qualche anno fa mi sono imbattuto in Blancodent grazie ad un'amica che dopo aver provato di tutto per gravi problemi dentari, si è trovata benissimo con questa polvere 100% commestibile, naturale, senza fluoro e senza alcuna sostanza chimica dannosa. E' stata una piacevole scoperta e da allora lo uso, ecco perché sono qua a parlarne: le cose naturali e sane vanno aiutate! Per info www.blancodent.it, se chiamate il numero 0266304780 ai miei lettori con il primo acquisto un omaggio!!!
Pian piano, un passo alla volta, il ciclo annuale fa il suo giro nella Ruota della Vita, e in questo periodo raggiunge l’Equinozio d'Autunno (23 settembre) sotto il segno della Bilancia, che simboleggia guarda caso proprio l'equilibrio.
Giorno e notte, luce e ombra hanno lo stesso peso: il momento dell'equilibrio tra le due forze che governano il mondo.
Il ciclo vitale naturale, iniziato nel segno dell'Ariete in primavera, giunge così al termine con la Bilancia, come l’Alfa e l’Omega, asse verticale che collega l'alto e il basso. L'asse Ariete-Bilancia e quello Cancro-Capricorno formano la croce della Vita: simboleggiano rispettivamente l'inizio (Ariete), l'equilibrio (Bilancia), la culla della Vita (Cancro) e la procreazione (Capricorno).
L'equinozio d'autunno è la penultima porta dell'anno agricolo, quella che indica la chiusura della stagione dei frutti e l'imminente avvicinarsi della stagione della morte: l'inverno. Per questo è un momento di preparazione dove si tirano le somme su ciò che si è seminato durante l'anno. I frutti sono ormai maturi e quello che si è raccolto servirà a tenerci vivi durante la stagione fredda: se avremo raccolto molto, sarà un inverno buono, se invece avremo raccolto poco sarà povero e affamato, e questo non solo dal punto di vista fisico ma anche spirituale. In agricoltura è la fine del raccolto e la festa del secondo raccolto (dell'ultima frutta e degli ortaggi, in particolare dell'uva).
Il periodo che va dall’Equinozio di autunno al Solstizio d’inverno ha a che fare con il mondo oscuro del buio, dei morti, dell’aldilà presso cui i vivi non possono agire direttamente se non con una presa di coscienza della dimensione invisibile che esiste parallelamente alla nostra. Per celebrare al meglio questo passaggio sarebbe interessante puntare all’aspetto meditativo, non in senso passivo, ma semmai di bilancio delle cose fatte e di presa di coscienza verso il ringraziamento, la speranza e soprattutto l’attesa per un nuovo ciclo!
Ancora una volta - dopo l’Equinozio primaverile - il giorno e la notte sono in perfetto equilibrio, ma dal 24 settembre in poi l’oscurità inizierà a crescere fino al culmine del Solstizio invernale (circa il 21 dicembre) con il massimo del buio e il minimo della Luce...
Guido Reni, 1636
Estremamente connessa ai significati dell’Equinozio d’autunno il 29 settembre è la festa di Michele, l’Arcangelo legato alle forze cristiche, alla forza Solare, sinonimo della volontà necessaria ad attraversare il buio della stagione invernale. Non a caso nell’iconografia è rappresentato come il difensore della Luce con una spada fiammeggiante in mano che tiene a bada il diavolo (mostro tellurico) accasciato ai suoi piedi e simbolo delle forze del male (tenebra). Nonostante le forze della natura si affievoliscano in questo periodo, il senso dell’Arcangelo Michele è proprio quello di attingere al coraggio, alla forza, alla Luce interiore che sconfigge la paura che cresce con l’avvicinarsi del buio e del freddo. Simbolicamente è la forza interiore che ognuno di noi ha e che ci permette di attraversare l’abisso del buio, per ricominciare un nuovo ciclo, fino alla rivincita della Luce...