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Marcello Pamio

Prima di godersi il quadro geopolitico generale che lentamente sta prendendo forma è necessario fare un saltino indietro di qualche mese, ed esattamente dal 30 maggio al 2 giugno all’hotel Montreux Palace di Vaud in Svizzera. Nella cittadina elvetica affacciata sul lago di Ginevra, si è svolto l’annuale incontro segreto del Gruppo Bilderberg.

Quest’anno tra gli ospiti italiani, a parte l’immarcescibile Lilli Gruber, ha fatto la sua apparizione anche il figliol prodigo Matteo Renzi, il quale è stato invitato dall’élite per ricevere ordini sul prossimo governo italiano e sulla crescente e pericolosa ondata di populismo in Italia.

Ma andiamo per ordine: alle ultime elezioni parlamentari del 4 marzo 2018, il popolo ha votato e in cattedra sono saliti due partiti agli antipodi: Lega e Movimento 5 stelle!
Tutto ovviamente secondo copione, tutto secondo la scriteriata legge elettorale, che impedisce de facto un governo stabile.
Ma il Sistema forse non aveva calcolato l’inarrestabile consenso popolare ottenuto da Matteo Salvini, dettato solo da un profondo malessere generale: della serie la gente iniziava ad avere le palle piene di un Sistema parassitario e mafioso. Così sempre più persone hanno iniziato a seguirlo e soprattutto a credergli. In pratica si stava alimentando un sentimento nazionalista (definito dai media sovranismo), cosa pericolosissima per il Sistema! Pericolo che doveva essere fermato quanto prima.

Anche perché la massoneria franco-tedesca (rappresentata dalla doppia M: Merkel-Macron) non poteva permettere che l’Italia tornasse ad essere la locomotiva economica quale era prima dell’euro; dovevano impedire che tornasse a competere con le loro industrie.

A febbraio 2019 al G7 a Davos, Giuseppe Conte (uomo vicino al vaticano) viene pizzicato dalle telecamere a chiedere aiuto alla Merkel. Quindi abbiamo il premier di uno stato “democratico” che chiede aiuto alla massoneria tedesca, proprio quella che sta affossando l’Italia!

Ma tutti i sondaggi continuavano ad essere a favore di Salvini, mentre i pentastellati perdevano punti costantemente, per cui necessitavano interventi anche dall’interno…
Inizia così il boicottaggio del M5S: politica di totale ostruzionismo nei confronti delle proposte leghiste, come la chiusura dei porti, flat tax, grandi opere, ecc.
L’operazione chirurgica della «Sea Watch» è un esempio illuminante per chi ha ancora il cervello funzionante. Il Sistema ha pagato una squinternata ragazza tedesca per compiere una missione che diventerà la testa di ariete per la distruzione del nemico leghista: doveva prelevare immigrati dalle coste libiche (come fanno tutte le ong) per trasportarli in Italia in barba alle leggi nazionali e internazionali. Doveva proprio violare le leggi, per scatenare la reazione di una parte del governo...

Oggi sappiamo - come ha rivelato l’ex capo dei servizi segreti tedesco Maassen – che la comandante Carola è stata inviata (e pagata) dalla Germania per volontà della stessa Merkel.

Stiamo parlando di un gravissimo incidente diplomatico, di cui nessuno però ha sottolineato la portata, forse perché non viviamo in un paese democratico e sovrano.
I capetti del M5S sapevano benissimo di andare contro gli interessi degli italiani e dello Stato, ma stavano eseguendo gli ordini che arrivano dall’alto. In premio avrebbero ricevuto potere, soldi e qualche poltroncina…

Ricordiamo che il M5S è nato all’ombra del giustizialismo di Tangentopoli, è il topolino partorito dalla Piramide: il classico movimento «anti-sistema» creato dal Sistema stesso, nato con lo scopo di assorbire e convogliare la rabbia, il malcontento sempre più crescente tra milioni di italiani.
Proprio per questo compito furono cooptati Beppe Grillo e la Casaleggio associati.
Era cruciale incanalare il malessere della gente, dando l’illusione del “cambiamento”...

Non ha molto senso a questo punto sapere se Salvini era consapevole o meno di tutto questo diabolico disegno, perché TUTTI fanno parte del meccanismo.
Va detto a onore del vero che la governance del paese era sempre più difficile a causa dei conflitti interni tra le forze politiche (Lega e M5S), per non parlare delle contromanovre e boicottaggi degli stellini: ma può essere questa una valida motivazione per far cadere il governo?
Ovviamente Salvini ha ricevuto ordini ben precisi di togliersi di mezzo al momento opportuno!

Ma mentre il Movimento di Grillo ha ricevuto ordini dalla cricca europea, dalla massoneria che gestisce la finanza internazionale, Salvini da chi li ha ricevuti? Sicuramente non dalla medesima parte, perché egli era inviso proprio per quello che stava smuovendo a livello di pancia degli italiani, quindi cosa rimane? Forse l’America di Trump.
Possiamo dire qualsiasi cosa su The Donald, ma non che con la sua elezione presidenziale non si siano scompigliate tutte le carte del gioco della politica e dell’economia.
Non erano mai venuti fuori così tanti scandali di pedofilia come in questo periodo, e non può essere una banale coincidenza. Piaccia o non piaccia The President è consigliato da personalità potenti e molto astute...
Trump infatti non doveva essere eletto perché il «Deep State» («Potere profondo», il «Sistema», il «Governo ombra») che comanda da decenni aveva puntato su Hillary Clinton.
La Clinton è una marionetta del Sistema, mentre Trump no, per questo è pericolosissimo.

Tornando in Europa, il 22 gennaio 2019 sempre la cricca franco-tedesca ha firmato un trattato di cooperazione tra i due paesi, detto «Trattato di Aquisgrana», proprio per consolidare gli impegni europeisti e contrastare l’America.
La risposta minacciosa della Casa Bianca non si è fatta attendere: dazi all’industria automobilistica tedesca Volkswagen che potrebbero costare all’azienda qualcosa come 2,5 miliardi di euro all’anno, e dazi ai vini francesi. Mossa a dir poco geniale!
A ottobre c’è anche la Brexit che metterà a dura prova non solo Francia e Germania ma l’intera unità d’Europa! Boris Johnson sembra mettercela tutta per portare fuori dalla gabbia europea il Regno di Sua Maestà, e nonostante il fortissimo ostruzionismo interno, dovrebbe farcela!

Qui da noi la goccia che ha fatto traboccare il vaso governativo, togliendo una volta per tutte il velo di Maya dell’illusione, è stata il voto in Europa del M5S a favore di Ursula von der Leyen a Presidente della Commissione Europea. La candidata guarda caso proprio della Merkel e Macron.
L’unica spiegazione plausibile del perché il Movimento ha appoggiato la tedesca, era perché doveva farlo. Punto.

Arriviamo ai primi di settembre con la ridicola votazione interna al Movimento, mediante la «Piattaforma Rousseau», un programma privato gestito e controllato da Grillo e Casaleggio.
Il risultato era scontato e infatti quasi l’80% dei votanti “avrebbe” detto SI al tradimento degli ideali grillini con l’unione tra i due partiti che più si odiavano. Ma gli ordini sono ordini e pur di spegnere il risveglio delle coscienze del popolo italiano bisognava che passasse il SI.
Sicuramente hanno “ritoccato” i risultati (per giunta arrivati dopo ben 1 ora dal termine, cosa questa assurda per una consultazione elettronica, ma aveva bisogno di un po’ di tempo per “correggere” gli errori…) perché moltissimi grillini non erano e non sono d’accordo!
Ma grazie a questa falsa votazione, il M5S è riuscito ad evitare al popolo sovrano nuove elezioni e far tornare al governo (senza che nessuno li abbia votati, come gli ultimi 4 governi) il PD, cioè il partito più indecente che ci sia, quello delle banche, dell’immigrazione di massa, delle massonerie, corporazioni e cooperative. Il partito collegato a Renzi, uomo gestito dal Gruppo Bilderberg

Va detto a questo punto che a livello geopolitico europeo è in atto una guerra senza frontiere tra vari gruppi di Potere…
Un centro è certamente rappresentato dalle massonerie franco-tedesche, quelle che hanno strutturato a loro immagine e somiglianza la carta e i diritti dell’Unione europea.
Poi c’è la City di Londra e l’America che rappresentano due potenti centri nevralgici (la City, Wall-Street e la massoneria RSAA), ultimo ma non per importanza, il polo vaticano dei gesuiti.
Non è a caso che tutti i politicanti alla fine devono sempre passare a ricevere il consenso dalla «monarchia assoluta» gesuitica…

Quindi tedeschi e francesi vogliono a tutti i costi mantenere il controllo sull’Europa, aprendo la strada alla ricchissima Cina. E non a caso la «Via della seta» è un progetto multimiliardario finanziato dai cinesi, ma anche da vari paesi tra cui l’Italia. Si tratta di un corridoio commerciale, appoggiato anche dal nuovo governo PD-M5S, che spalancherebbe le porte al mondo «Made in Cina». Ma all’America una simile apertura non va giù, e proprio per questo stanno lavorando anche sotto banco, per impedirne la realizzazione.

La clessidra che scandisce il tempo a disposizione del “governo della vergogna” è stata girata, e tra scandali internazionali come spygate, pedofilia, pedosatanismo e altri…ne vedremo delle belle prossimamente su questo canale…


Marcello Pamio

Ultimamente la regione Emilia Romagna sta mostrando al mondo alcuni tristissimi primati che riguardano i più indifesi. Il riferimento alle vergognose disposizioni vaccinali e allo scandalo dei bambini sequestrati di Bibbiano non è casuale.
Ora vien fuori che si tratta anche di una delle regioni italiane con il maggior numero di casi di DSA, cioè «disturbi specifici dell’apprendimento»!
Se si considera infatti l’incremento avuto nell’ultimo biennio (18,6%), si arriva ad un aumento dei DSA nel corso degli ultimi 6 anni pari al 183%.[1] Le segnalazioni maggiori si verificano nella scuola secondaria (48,3%), dove è stato registrato anche il maggiore incremento. Dal 2012-13 al 2018-19 la crescita è stata infatti del 346%,[2] e tra le varie province Modena indossa la maglia nera.

Vedere numeri così alti di diagnosi di “disturbi mentali” nella stessa regione in cui si trova Bibbiano, la città dove i bambini venivano sequestrati alle famiglie naturali per venderli, fa sorgere assai brutti pensieri…
Secondo i dati delle «Rilevazioni Integrative sulle Scuole» del Miur, gli alunni con disabilità nell’anno scolastico 2014/2015 erano 234.788, pari al 2,7% del numero complessivo degli alunni frequentanti, quindi con un incremento pari al 39,9%.[3]

Per l’«Associazione italiana della dislessia» sarebbero invece 350.000 i ragazzi che hanno questa difficoltà, un vero e proprio boom, e a rincarare la dose ed allargare il problema ci pensa il dottor Raffaele Ciambrone, dirigente dell’Ufficio Disabilità del Miur secondo il quale «l’Italia è il paese con il più alto numero di studenti disabili (15.000, pari all’1%)».
Ma cosa sta succedendo? Possibile che sempre più bambini abbiano problemi nella lettura (dislessia), nella grafia (disgrafia) e nel calcolo (discalculia)? O c’è qualcos’altro?
Per comprendere tale fenomeno è necessario osservarlo da vari punti di vista.

Screening mentali
Il primo è legato alla pericolosa tendenza di utilizzare sempre più gli screening…
A Modena da molti anni infatti le autorità sanitarie e scolastiche adottano i cosiddetti percorsi di individuazione precoce, cioè gli «screening mentali».
Sono “banali” prove di lettura e scrittura che hanno lo scopo di rilevare quanto prima una difficoltà.
Per fare questo, ogni anno, circa 250 insegnanti vengono formati su come monitorare i percorsi di apprendimento dei bambini e come intervenire. Lo scopo ufficiale è individuare precocemente i bambini che mostrano problematiche per intervenire quanto prima.

Detto questo, e stando alle dichiarazioni delle aziende sanitarie locali, sembra che il motivo dei numeri preoccupanti di Modena e delle altre province emiliani, sia dovuto al fatto che in Emilia si lavora bene e meglio nella prevenzione! Chiaro?
Secondo la dott.ssa Antonella Riccò, responsabile AUSL del Gruppo aziendale sui Disturbi specifici dell’apprendimento, in un’intervista alla “Gazzetta di Modena, in Emilia sono «i migliori in Italia»!
I numeri sarebbero «il risultato di un grande lavoro di collaborazione tra Asl, scuole, associazioni, pediatri di libera scelta e specialisti di medicina generale». Non solo, la sua previsione abbastanza infausta è che tra qualche anno «si arriverà ad una omogeneità delle percentuali su tutto il territorio nazionale».
La Riccò ci sta preparando psicologicamente alla crescita pandemica di tutti i disturbi di apprendimento a livello nazionale.
Ma nessuno, a parte qualche perla di saggezza degli esperti, si interroga sulle vere cause di questi disturbi. Se si tratta ovviamente di un vero problema, perché sappiamo benissimo che non solo gli screening tradizionali (psa, mammografia, sangue occulto, ecc.) servono a cercare i malati tra i sani, ma tanto più quelli psichiatrici.

Il dato oggettivo è che più test si eseguono sulla popolazione e maggiori saranno i riscontri positivi (diagnosi), in termini statistici.
Ma questi bambini “diagnosticati” hanno realmente dei problemi, o la crescita dei casi è solo un’illusione ottica dovuta ad una sempre più leggerezza nella diagnostica?
Una volta non venivano riscontrati perché maestri e professori non erano in grado di identificare le difficoltà di apprendimento degli allievi? O queste sono cresciute solo nell’ultimo periodo?
Non si sta dicendo che non esista il problema, si sta solo cercando di comprendere il fenomeno.
Quindi se diamo per vera l’ultima ipotesi, e cioè che i disturbi sono realmente cresciuti negli ultimi anni, la domanda cruciale è: cos’è successo di concreto ultimamente per indurre un simile aumento?

Metalli neurotossici
A questo punto è necessario toccare la delicatissima tematica dei «vaccini».
Se uno si chiede cosa c’entrano i vaccini con i DSA significa che ha gravi lacune conoscitive, perché oggi è risaputo, anche se viene negato con ogni mezzo, che dopo le vaccinazioni possono manifestarsi disturbi da lievi a veri e propri gravi danni neurologici.
Tralasciando le patologie gravi, moltissime manifestazioni subcliniche e/o disturbi vari, tra cui anche quelli dell’apprendimento, si manifestano lentamente nel tempo, per cui non verranno MAI correlate ai vaccini. Cosa questa scontata visto che i medici non correlano le gravi patologie che si scatenano subito dopo gli inoculi. Figuriamoci quelle lievi…

Una recente ricerca condotta dall’epidemiologo dottor Anthony Mawson ha portato invece alla luce rivelazioni scioccanti sui rischi associati a questa pratica medica: i bambini vaccinati hanno mostrato un rischio sensibilmente maggiore di sviluppare un disturbo dell’apprendimento. Nello studio sono stati presi in esame 666 bambini e i ricercatori hanno scoperto che quelli vaccinati avevano un rischio aumentato del 520% di sviluppare un disturbo dell’apprendimento rispetto ai bambini non vaccinati!
La percentuale del 520% non è proprio irrisoria, e in questa analisi non si parla solo di DSA, perché il team ha scoperto anche che i bambini vaccinati mostravano un rischio superiore del 420% di sviluppare autismo o ADHD!

La logica è come sempre ferrea. Nell’organismo di un bambino piccolo, gli organi e apparati si stanno formando e impiegheranno anni per la loro maturazione. Tra questi anche i vari meccanismi di difesa, come la barriera ematoencefalica (che protegge il cervello) e la barriera intestinale (che protegge il sangue dalle tossine). Queste importantissime barriere servono a lasciar passare SOLO quello che serve all’organismo bloccando tutto il resto. I primi anni di vita però risultano “permeabili”, cioè piene di “fessure” (intestino permeabile), e quindi le varie sostanze chimiche che entrano col cibo (pesticidi, erbicidi, mercurio, alluminio, ecc.) o con i vaccini pediatrici (adiuvanti e metalli neurotossici) possono raggiungere il circolo sanguigno e finire per essere trasportate fin dentro il cervello…
Dentro questo organo, il più sensibile del corpo umano (non a caso l’unico protetto da una scatola ossea durissima), simili sostanze tossiche creano squilibri, non solo organici (infiammazioni, ecc.) ma anche psichici!

Sarà un caso che Health Canada raccomanda ai bambini di età inferiore a 5 anni di non mangiare più di mezza scatoletta di tonno alla settimana, mentre alle donne gravide di NON mangiare più di 150 grammi di tonno al mese? Questo perché il pesce accumula la forma organica di mercurio (metil-mercurio) che risulta essere - dicono sempre loro - «particolarmente tossica per il sistema nervoso centrale e il cervello infantile in via di sviluppo»[4].
Ma come: gli stessi enti ufficiali (FDA, Health Canada, ecc.) che sconsigliano a bambini, gravide e puerpere di mangiare pesce perché contiene metalli neurotossici, non dicono nulla sui vaccini?
Questi farmaci non solo contengono i metalli, ma hanno in più l’aggravante dell’inoculo per via parenterale (braccio e/o gamba), che bypassando il sistema difensivo e le mucose fanno entrare i metalli direttamente nel circolo linfatico e sanguigno. Da qui la strada verso il cervello è velocissima!

Tornando ai disturbi di apprendimento, con l’aggravante della tossicità dei metalli è forse più facile da comprenderne il fenomeno.
Ci sarebbe un sistema pratico semplicissimo e molto economico da fare sulla carta, per verificare empiricamente se i vaccini giocano o meno un ruolo nell’eziologia dei DSA. Basterebbe prendere 1.000 bambini vaccinati e 1.000 non vaccinati e contare il numero delle diagnosi di DSA nei due gruppi. Statisticamente, se hanno ragione i medici vaccinatori, non ci dovrebbero essere grosse discrepanze. E chissà come mai questa ricerca non viene fatta: forse perché i risultati potrebbero scuotere e far tremare le fondamenta del Sistema?
In conclusione l’aumento di tale fenomeno nel corso degli anni, da una parte è stato certamente aiutato dalla crescita degli screening mentali, ma dall’altra potrebbe essere dovuto ad una degenerazione cerebrale a seguito di un aumento della tossicità ambientale. Tesi questa confermata anche dalla crescita esponenziale dei casi di demenza e di Alzheimer nella popolazione italiana.

Aspetto cognitivo
Per questa breve analisi sui DSA, non si poteva non toccare anche l’aspetto cognitivo.
Il bambino inizia ad apprendere appena viene al mondo e i vari processi di apprendimento continuano per molti anni a seguire, qualcuno dice per molti decenni.
Il cervello è un organo neuroplastico per cui deve essere continuamente stimolato e allenato in maniera corretta (alimentazione e stimoli sani) altrimenti perde, come un muscolo non utilizzato, le sue importantissime funzionalità.

Oggi sappiamo che la navigazione in internet, i giochi al computer, la consolle, i tablet e soprattutto gli smartphone rappresentano una gravissima minaccia per lo sviluppo cognitivo dei bambini e dei giovani.[5]

Il livello di distrazione dei ragazzi di oggi è veramente preoccupante: riescono a mantenere l’attenzione solo per pochissimi secondi. Questo cambiamento nelle capacità cognitive ha spinto il marketing a ridurre notevolmente i tempi delle pubblicità. Mentre una volta gli spot erano lunghi anche fino a 30 secondi, oggi soprattutto quelli in internet, sono di pochi secondi. I pubblicitari sanno che altrimenti si perderebbe l’attenzione del potenziale cliente.
L’altra cosa che risalta è una marcata perdita di memoria non solo nelle persone anziane, ma anche nei giovani.
Quindi la conclusione è abbastanza scontata: l’uso dei dispositivi e media digitali influisce negativamente sulle varie forme di attenzione e quindi anche di apprendimento dei bambini.
Per quanto riguarda l’iperattività, il neuropsichiatra tedesco Manfred Spitzer ci spiega che da «diverso tempo è stato dimostrato che l’utilizzo dei media dotati di schermi è corresponsabile del manifestarsi di questo disturbo»[6]. Stiamo parlando della Sindrome da iperattività (adhd), figuriamoci se ciò non vero anche per tutti i disturbi di apprendimento!

 

Note

[1] «Alunni con DSA, a Modena più 183 per cento in 6 anni. E’ allarme?» Vincenzo Brancatisano, www.orizzontescuola.it/alunni-con-dsa-a-modena-piu-183-per-cento-in-6-anni-e-allarme/

[2] Idem

[3] «L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, anno scolastico 2014/2015», Miur www.istruzione.it/allegati/2015/L%27integrazione_scolastica_degli_alunni_con_disabilità_as_2014_2015.pdf

[4] «Prenatal Nutrition Guidelines for Health Professionals - Fish and Omega-3 Fatty Acids», Her Majesty the Queen in Right of Canada, represented by the Minister of Health Canada 2009, www.canada.ca/en/health-canada/services/publications/food-nutrition/prenatal-nutrition-guidelines-health-professionals-fish-omega-3-fatty-acids-2009.html

[5] «Solitudine Digitale», Manfred Spitzer, ed. Corbaccio

[6] Idem


Marcello Pamio

Non vedo l’ora di godermi lo spettacolo del nuovo governo all’opera!
Ebbene sì, il mio non è masochismo ma un febbricitante amore per le comiche, del tipo Ric e Gian, Gianni e Pinotto, don Camillo e Peppone!
Sarà altrettanto eccitante osservare dal divano con tanto di popcorn tra le gambe, le fantomatiche votazioni della base del Movimento pentastellato, se mai i capetti decideranno di permetterlo ovviamente. E se lo faranno significherà una cosa sola: falsificheranno i voti dei grilli onesti (la maggioranza) che non ci stanno a una simile e immonda ammucchiata. La manipolazione dei voti è una cosa semplicissima e contemplata dalla «Piattaforma Rousseau»: un software privato gestito e controllato dal gruppo teatrale «Casaleggio & Grillo»...

Prima però di accendere la tv, poniamoci qualche piccola domanda:

  • Come mai i due partiti che hanno perso e stavano continuando a perdere sempre più elettorato decidono di mettersi assieme?
  • Come mai il più improbabile dei governi è pienamente sostenuto dai Poteri Forti: Troika, Vaticano, corporazioni e banche?
  • Infine: come mai hanno una paura fottuta delle elezioni?

Già solo quest’ultima, cioè la paura di dare la parola agli italiani, dovrebbe far riflettere tutti quelli che ancora hanno qualche neurone dentro il cervello!
Il PD ricordo essere il partito che esce sconfitto per due anni di seguito da tutte le consultazioni elettorali: referendum, politiche e infine anche le europee, nonostante qualcuno veda per quest’ultima un’inversione di tendenza. Sicuramente è il partito più lontano dalla gente, che lavora contro gli interessi delle persone comuni.
La sinistra è il vestito politico ideale per le lobbies, le banche e per un certo filone della massoneria…
L’altro è il Movimento 5 stelle, quelli nuovi che dovevano cambiare il mondo, e che in un solo anno sono riusciti a far cambiare voto a oltre 6 milioni di elettori. Che dire? Tanto di cappello!
Se le comiche dovessero iniziare, cosa dovremo aspettarci dal governo Conte 2.0?

Programma Conte 2.0

Porti aperti all’immigrazione
Il nuovo governo invece di chiudere i porti li spalancherà a tutti, cancellando le frontiere e permettendo una vera e propria invasione di massa legalizzata di milioni di giovani extracomunitari.
Ne arriveranno così tanti che saranno costretti a fare una legge per costringere i cittadini (quelli senza rolex e canotta rossa e sotto una certa soglia di fatturato), ad adottarne almeno uno.
Quelli che invece se ne prenderanno in casa almeno un paio, avranno uno sgravio fiscale sulla dichiarazione dei redditi.

Italexit
Se da una parte il governo aprirà tutti i porti, dall’altra chiuderà definitivamente le aperture dell’Italexit, cioè l’uscita del nostro paese dall’Unione Europea, esattamente come sta facendo l’Inghilterra.
Secondo gli economisti sinistroidi, l’Italia è protetta dalle crisi economiche grazie al cappello stabile dell’Europa e grazie agli investitori stranieri. Ovviamente questa è una delle più grandi frottole mai raccontate, perché l’Unione monetaria è stata pensata non certo per proteggere i paesi membri, ma proprio per disintegrare l’economia europea. Per non parlare dei capitali stranieri che arrivano in Italia solo per scippare i gioielli industriali, sollevando la loro economia, non la nostra!
L’Italia per tornare ad essere uno dei paesi più produttivi del mondo dovrebbe tornare a battere moneta (nazionalizzando la banca centrale), quindi ritornare in possesso della sovranità monetaria!

Spariranno le violenze sui bambini
Il nuovo governo metterà una pietra tombale sulle indagini di Bibbiano e non solo. Tutte le indagini in corso, tenute dai fratelli magistrati, saranno chiuse con un bel “non luogo a procedere”.
Non sentiremo mai più parlare a livello mediatico di centinaia di migliaia di bambini sequestrati, portati via dalle famiglie naturali.
Calerà un sipario di silenzio dove «censura» sarà la parola d’ordine!

Vaccini per tutti
Il governo obbligherà tutta la popolazione italiana e non solo i bambini a vaccinarsi.
Della serie: dalla culla alla tomba! Con la scusa delle inventate epidemie di morbillo o delle infezioni ospedaliere, il cittadino modello dovrà diventare più responsabile, per se stesso e per gli altri fratelli e compagni. Quindi se si vuole frequentare la scuola si dovrà avere fatto tutti i vaccini e richiami, ma anche se si vorrà lavorare o diplomarsi o laurearsi o rinnovare la patente, ecc.
Non è un caso che le lobbies farmaceutiche siano sempre state molto generose e riconoscenti con i burattini (Renzi, Lorenzin, Grillo, ecc.), per cui un governo con PD e M5S sarà appoggiato in pieno.

Addio alla famiglia
La famiglia è da molto tempo sotto attacco. Stiamo parlando dell’ultimo baluardo di salvaguardia della nostra società! Quello che è in atto è una vera e precisa operazione millimetrica volta alla disgregazione di questo nucleo centrale.
Con la scusa dei “diritti” faranno leggi sulla «omotransfobia», sulla «omotransnegatività»; le adozioni di bambini saranno aperte a tutti (gay, rom, lesbiche, pansessuali, bisessuali, transgender, neutri, queer, ecc.). Addirittura la scandalosa Cirinnà (foto) ha avuto il coraggio di proporsi al ministero delle «pari opportunità» (Dio che ce ne scampi…).
Infine si potranno affittare e/o vendere tutti gli uteri che una donna vorrà!

Le coop
Con un simile governo le cooperative rosse degli amici e/o amici degli amici, torneranno ai massimi splendori. Queste cooperative sono quelle che guadagnano dall’immigrazione e dagli affidi di bambini. Stiamo parlando di un indotto plurimiliardario che non si può toccare, anzi…

Lo spread calerà…
L’Europa e il sistema bancario europeo hanno già fatto intendere che il nuovo governo va più che bene! Le banche in particolar modo non sono per nulla preoccupate, anzi stanno gongolando.
Quindi assisteremo alla diminuzione del ridicolo ma funzionale “spread”, perché anche per la Germania il presidente Conte è ok.
La BCE aprirà i forzieri, o per essere più precisi accenderà le stampanti per produrre vagonate di carta igienica chiamata euro, che finanzieranno l’Italia. Attenzione però: i soldini non arriveranno ai sudditi, ma alle banche commerciali che se li imboscheranno, come hanno sempre fatto!
Quindi la propaganda del regime ci dirà che la BCE crede nel governo e per questo motivo finanzia il paese, la realtà invece è che i soldi che arrivano andranno ad ingrassare sempre più i soliti banchieri internazionali!

Detto questo: siete pronti per partire con la proiezione? Mettetevi comodi, ma questa volta non saranno le comiche a intrattenerci, ma un thriller mozzafiato.
D’altronde un improponibile governo del genere, completamente sganciato dal popolo e sostenuto non dagli elettori ma solo dai Poteri Forti è infatti programmato geneticamente a deflagrare nel giro di breve tempo. Sentiremo il boato scuotere le case di tutti gli italiani...
A voler pensare male (direi in questo caso: pensare bene) il Governo Conte 2.0 sembra una programmazione costruita ad arte: un governo assolutamente irrealizzabile che servirà da detonatore!
I giochi di potere ovviamente non li conosciamo, ma da come stanno andando le cose, e soprattutto dalla strana accelerazione degli eventi politici, sorge l’idea di uno zampino esterno che vuole far saltare in aria tutta la santabarbara, togliendo dalla scena politica la feccia e i venduti, le lobbies e i massoni deviati, proprio quelli guarda caso che si sono coalizzati.
Se così sarà, allora vedremo proiettati nel cielo i fuochi pirotecnici di vari colori, tra i quali sicuramente rossi e gialli…


Fausto Carotenuto

E’ stato dato l’incarico di governo a Giuseppe Conte, il professore.
Ma chi è Conte?
La situazione è complessa ma, per capirla, forse basta capire chi è Conte.
I giornali non lo dicono. Si sa solo che, un giorno, il signor Bonafede (foto sotto, poi diventato ministro della giustizia) ha detto: io conosco un professore tanto carino, tanto bravo; perché non gli facciamo fare il presidente del Consiglio? E tutti han detto: ma sì, facciamoglielo fare.

Ma chi ci crede, a questa favola per bambini? Quanti professori bravi avete conosciuto? Li avete presentati e gli hanno fatto fare il presidente del Consiglio?

Non è così, chiaramente, anche perché poi questo Signor Nessuno ha dimostrato che a livello internazionale tutti gli davano retta. Tutti ne parlano bene, adesso vogliono fargli rifare il presidente del Consiglio. E intanto ha preso delle decisioni autonome – alla faccia dei 5 Stelle e della Lega – basandosi sul suo potere.
Che significa? Che probabilmente rappresenta un grande potere, anziché essere “nessuno”.
Diciamolo oggi, per la prima volta: il professor Giuseppe Conte altri non è che il successore di Andreotti.

Letteralmente: nel senso che il potere che era dietro ad Andreotti, con la sua potenza di fuoco e la grande influenza che Andreotti poteva esercitare, era esattamente lo stesso potere che ha dietro Giuseppe Conte, e che attraverso Conte ha cominciato a manovrare, nuovamente, con la stessa potenza.

Che sta succedendo? Prima di chiarire ancora meglio perché e percome Giuseppe Conte ha questo tipo di potenza, vediamo che cosa sta facendo. Forse questo è più interessante del gossip su Conte, anche se lui rappresenta e fa capire molto bene quello che sta succedendo.
E’ in atto un vero e proprio colpo di mano. Ma i colpi di mano politici, uno dopo l’altro, non servono a cambiare l’agenda politica del potere: servono solo a farla ingoiare a noi.
Perché i governi del mondo, non nascondiamocelo, dipendono tutti da uno stesso potere, che al massimo si esercita in un paio di piramidi di potere l’una contro l’altra - ma l’agenda è la stessa.

Tant’è vero che ormai tutti i più svegli dovrebbero essersi accorti che, quando un movimento o un partito va al governo, poi finisce sempre per fare le stesse cose che avevano fatto i governi precedenti, anche se nei suoi programmi c’era scritto il contrario.
Il caso del Movimento 5 Stelle, ultimamente, è evidentissimo: Tav, Tap, Muos, vaccini, spese militari, e chi più ne ha, più ne metta. Com’è che poi uno quando va al governo si ritrova a fare le stesse cose? Perché è tutto un gioco, per fare sempre le stesse cose. E quali sono? Quasi tutti i governi del mondo, tutti i grandi partiti, tutti i movimenti (che sono infiltrati e condizionati in ogni modo dai grandi poteri, finanziari, occulti) seguono l’agenda che viene loro dettata. E qual è l’agenda?

Noi ne parliamo da anni: il più grande fenomeno della storia, che è ora in corso, è il risveglio delle nostre coscienze.
Le agende dei poteri anti-coscienza vogliono frenare il risveglio delle coscienze: perché altrimenti, più la gente si sveglia, e meno certi poteri possono imperversare.
Per contro, più questi poteri imperversano, e più le coscienze si risvegliano (quindi, certi poteri “bianchi” vogliono che questo avvenga)
Quindi le forze anti-coscienza, le forze di manipolazione mondiale che controllano tutti i governi del mondo e tutti i partiti e le istituzioni principali, hanno come obiettivo questo: frenare il risveglio.

Ma come avviene, il risveglio? Il risveglio è la gente che, da un giorno all’altro, dice: io voglio capire come stanno le cose; io voglio il bene, voglio fare il bene, voglio salvaguardare la Terra, la salute; non voglio farmi dominare, voglio fare cose buone per me e per gli altri, eccetera.
Come si fa a frenare tutto questo? Semplice: si attaccano tutti i corpi umani, sia quelli densi che quelli sottili.
Quindi: Big Pharma si incarica di avvelenare i corpi insieme all’industria alimentare, i vaccini indeboliscono le strutture vitali, la cultura (completamente depravante, deviata: droghe, alcol) serve ad addormentare la gente, a deviarla.
Il teatrino della politica serve a non farle capire niente, la finanza serve a schiavizzare sempre di più la gente, a indirizzarla solo verso i beni materiali e a non farle avanzare nulla che possa servire al bene delle coscienze.

Questa agenda consiste anche nel far litigare le persone, metterle l’una contro l’altra, creare le guerre, far crescere le spese militari: cioè, un disastro. E il disastro serve a trattenere il risveglio, anche se poi lo provoca.
Ma intanto l’agenda di questi gruppi, attraverso i governi e la finanza internazionale, cerca in tutti i modi di indebolire le strutture mentali, culturali, animiche, psichiche e fisiche delle persone. Tutti i governi perseguono questa agenda.
Certo, devono cercare di non farsi scoprire: nessuno se ne deve accorgere. Ma tutti alla fine obbediscono: tutti proteggono Big Pharma, l’alimentazione sbagliata, la chimica, i campi elettromagnetici, le spese militari.
Lo fanno tutti, anche quelli che (lo abbiamo visto di recente) dicevano che non lo avrebbero mai fatto. Questa è una realtà, di fronte alla quale ci dobbiamo svegliare.

E c’è un’altra strategia che viene attuata per fare in modo che il risveglio non avvenga, o si rallenti.
Il risveglio avviene in modo orizzontale, da persona a persona, seguendo l’esempio, le piccole grandi cose fatte da movimenti e gruppi, a favore della Terra e degli altri. Allora, il timore di questi gruppi di manipolazione è che prima o poi questi movimenti, queste azioni indipendenti si organizzino e diventino potere, controllo di territori, di Comuni, di nazioni.
Visto che il movimento del risveglio è orizzontale, l’unico modo per frenarlo è verticalizzare.
E quindi, fare in modo che la gente perda il controllo delle istituzioni, che non abbia più parlamentari di riferimento, e comandino sempre di più strutture verticali e centralizzate (finanziarie, di potere, commerciali, politiche) che sfuggono al controllo della gente.
Nessuno di noi decide chi sono i leader europei o i leader mondiali: nessuno!

Questa è l’agenda che vogliono portare ulteriormente avanti, per arrivare a uno Stato Mondiale centralizzato, del quale l’Europa – sempre più unita e sempre più diretta da poteri oscuri – è un passaggio fondamentale. Incaricati di portare avanti questa agenda sono certi poteri, certi uomini, certi partiti.
Ma siccome la gente si sta svegliando, dopo un po’ quei partiti non li sopporta più: si rende conto che non fanno gli interessi dei cittadini, ma quelli della finanza, di certi gruppi, di certi poteri.
E quindi i progetti che servono ad addormentare la gente vanno continuamente rinnovati, perché altrimenti la gente non ci casca più. E quindi, gli uomini che hanno portato avanti queste linee - si chiamino Ciampi, Monti, Prodi, Berlusconi - devono essere cambiati, perché la gente non li segue più. E la gente è importante: senza l’illusione della gente, il potere non avrebbe le proprie basi. Per questo è costretto a rinnovarsi.

Cos’era successo, ultimamente?
Nessuno credeva più al Pd, ai professori, ai Monti, ai Prodi. Nessuno credeva nemmeno più a Berlusconi, troppo squalificato. Serviva un rinnovamento.
E questo scontento che stava crescendo era di due tipi: di destra, para-fascista, e – diremo – progressista, buonista (anzi, rivolto proprio verso il bene: tanta gente che voleva il bene, l’ecologia, la liberazione da questo contesto politico schiavizzante e dipendente solo da poteri che sfuggono alle persone).
Per il primo gruppo, diciamo “di destra”, è stata creata e alimentata la Lega.
E questa doveva portare avanti i peggiori sentimenti dell’umanità – ma in fondo nella direzione giusta, quella cioè di liberarsi da gruppi veramente terribili, rappresentati soprattutto dal Pd.

Dall’altra parte c’erano i benpensanti, che una volta si sarebbero detti “di sinistra”, quelli che volevano il bene: per loro è stato creato il Movimento 5 Stelle, per incapsulare il loro giusto scontento, la loro giusta voglia di libertà.
Ma il 5 Stelle è stato creato stranamente, da un comico seduttore appoggiato da poteri come Casaleggio, perfettamente integrati alla finanza internazionale.
Quindi, cosa ci si poteva aspettare?
Però i ragazzi benpensanti e buoni sono stati lanciati, hanno preso tanti voti, e alla fine ci siamo trovati un governo fatto da quelli che erano stati creati apposta per incapsulare in qualche modo lo scontento, sia di destra che dei benpensanti.

Naturalmente, entrambi gli strumenti erano pilotati fin dall’inizio (altrimenti non li avrebbero lasciati agire). Potevano fare un governo, ma questo governo non poteva far danni più di tanto. A cosa serviva, un governo del genere?
A fare da “bau-bau”. Cioè: a fare in modo che la gente si spaventasse: e la gente si è spaventata soprattutto della Lega. E serviva a fare in modo che i vari gruppi politici sparsi nel resto dell’arco politico e sociale dicessero: mah, è meglio riunirsi, perché altrimenti questo Salvini così duro e para-fascista ci crea un sacco di problemi (economici, coi mercati, con l’Europa).
Senza questa grande emergenza suscitata dal “bau-bau” Salvini (appositamente creato dal potere) non si sarebbero mai messi insieme, Pd e 5 Stelle.

Tutto questo serviva a fare in modo che Pd e 5 Stelle si mettessero insieme, e che una parte degli italiani dicesse pure: ma sì, perché no, facciamo risorgere dalle tombe i fantasmi del Pd; facciamo risorgere tutti quei servi del potere, che abbiamo già visto come tali, perché in fondo è meglio così. E adesso il Movimento 5 Stelle si troverà coi piedi nella melma: già non riusciva a muoversi prima, col governo precedente, con Salvini (non voleva muoversi, il 5 Stelle: ha cambiato opinione su tutto) e adesso sarà ancora peggio.

In mezzo a tutti i professori del Pd, collegati ai meccanismi del potere internazionale, il Movimento 5 Stelle avrà solamente il diritto di schiacciare il bottone per dire “sì”, altrimenti ci sarebbe la crisi di governo.
Però, diciamolo: il 5 Stelle in fondo è stato creato apposta, per traghettare nel cortile del potere, un’altra volta, i benpensanti.
Il governo gialloverde doveva portare avanti un’agenda, ma non fino in fondo; e poi non doveva fare danni, più di tanto. E quindi, per non fargli fare danni, un uomo – non del potere, ma del super-potere – che si chiama Giuseppe Conte, è stato tirato fuori dal cilindro per fare il presidente del Consiglio.
Lui ha cercato di limitare i danni e, in qualche modo, di arrivare a un nuovo equilibrio.

L’iniziativa l’ha presa Salvini? Sì, ma Salvini era anche ricattato probabilmente per la questione dei rubli. Salvini era anche qualcuno al quale probabilmente era stato detto chiaramente: guarda che a un certo punto ti devi togliere di mezzo; ti abbiamo fatto crescere, ma non esagerare.
Poi in fondo non ha fatto grossi danni: si è esercitato un po’ con gli immigrati, di cui al potere non importa nulla. Quindi, l’agenda vera di tutte le cose importanti, 5 Stelle e Lega l’hanno portata avanti lo stesso: vaccini, Tav, Tap, spese militari. Non hanno fatto danni, al potere.
Però adesso, visto che l’opinione pubblica era stata ingannata dai “bau-bau”, e si potevano rimettere insieme tutti i gruppi, col Pd, si poteva passare a una fase nuova. E naturalmente, l’uomo della fase nuova è lo stesso che aveva dato le garanzie per il governo gialloverde: Giuseppe Conte.

Ma chi è? E’ un ragazzo che studiava al Collegio Nazareh di Roma, di una fondazione di un cardinale del Vaticano. In questo collegio vengono fatti studiare dei ragazzi che poi saranno quelli che faranno gli interessi del Vaticano in giro per il mondo. E chi è stato il capo di questa fondazione, negli ultimi anni? Il cardinale Achille Silvestrini (foto sotto).

Stranamente, il più grande protettore di Giuseppe Conte è morto proprio ora, nel giorno del reincarico a Conte – ma i poteri vaticani non tremano, creeranno una sostituzione.
Ma chi era, Silvestrini? Era il potere della curia romana dietro ad Andreotti. 
Questo lo sanno tutti quelli che si occupavano di quelle cronache. Da chi prendeva ordini, Andreotti? Dal cardinale Silvestrini, uno dei capi della curia romana. Era il discepolo, il successore del potentissimo cardinal Casaroli.

Silvestrini è stato anche quello che ha manovrato perché i gesuiti arrivassero al potere, con l’elezione di Bergoglio: quindi, in questa fase Silvestrini è stato un uomo potentissimo. Era anziano, certo, ma restano i suoi.
Chi sono? Uno di loro, sempre nel Collegio Nazareth dove studiava il buon Conte, faceva il direttore: monsignor Pietro Parolin (foto sotto)

Chi è, oggi? E’ l’uomo più potente della Chiesa dopo Bergoglio, in questo momento: è il segretario di Stato del Vaticano.
E’ quello che strillava in tutti i modi, appena Salvini diceva qualcosa. E’ quello che, anche se gesuita non è, rappresenta il nuovo potere gesuitico. E con lui c’è una serie di altri uomini, legatissimi a Conte.

Gli esperti di Vaticano sanno (e qualcuno l’ha anche scritto) che Conte, probabilmente, in Italia è il professore più introdotto e più appoggiato dal Vaticano. Non stiamo parlando, quindi, dell’amico di Bonafede: stiamo parlando di uno che ha dietro lo stesso, identico potere che aveva Andreotti. E tutti sanno quale enorme potere esercitava Andreotti.
In una fase così delicata, serviva uno come lui per tenere sotto controllo il governo gialloverde, e poi per trasformarlo in un governo giallorosso.
Serviva Conte, per portare l’opinione pubblica che era contro il Pd – contro i professori, contro i fantasmi del passato – esattamente nelle mani dei fantasmi del passato.

E la cosa oggi è riuscita, anche perché il filo-gesuita presidente non aveva problemi in questo senso, e non ne aveva nemmeno il filo-gesuita Renzi, che faceva gli esercizi spirituali tutti gli anni dai gesuiti.
Nessuno dei due aveva problemi ad avviare questa svolta, né Conte né Renzi.
E guardate un po’: nessuno si è mosso, contro di loro. Anzi, tutti stanno esultando: lo spread cala, persino Trump elogia Conte (non elogia più Salvini, adesso elogia Conte); tutta la dirigenza europea – Juncker, Tusk, Oettinger – sta elogiando Conte dicendo che favorirà l’Italia in tutti i modi.
Lo stesso Renzi favorisce Conte, ma lo fa anche Grillo: favorisce uno che non era dei suoi, e praticamente l’ha messo sopra ai suoi – a dirigerli, a controllarli: con poche dichiarazioni, Grillo ha tolto quasi tutto il potere a quelli che pensavano di essere i suoi.

Questo è quello che sta succedendo. Cosa ci dobbiamo aspettare?
Questo governo non resterà immoto: tenterà in tutti i modi di avviare un’agenda europeista e verticalista ancora più forte. Adesso possono riprendere l’agenda in maniera molto forte, perché c’è stata l’emergenza: chissà quali passi ci aspettano. Cose di tipo montiano, che avvengono con i Prodi, con i Ciampi, con i Monti, con i Letta: aspettiamocele da Conte.
Tutto questo, però, non è detto che vada esattamente in porto: perché il potere è fatto di almeno due gruppi che lottano l’uno contro l’altro; e quindi, nella lotta per il predominio, può anche darsi che, con gli sgambetti reciproci, le cose non filino esattamente come previsto.
Comunque sia, questo ci indica diverse cose.

Primo: non dobbiamo credere ai governi. Non dobbiamo credere ai partiti che ci presentano. Non dobbiamo credere ai comici seduttori. Non dobbiamo credere a nulla, perché le carte che i media ci presentano sono tutte fasulle.
A chi dobbiamo credere? Alla nostra capacità di intervenire nelle situazioni locali, di fare il bene intorno a noi, di formare gruppi e movimenti che controlliamo senza delega, dove noi possiamo fare il bene direttamente e crescere, come coscienze, direttamente.
Loro vogliono il verticale? E noi dobbiamo fare l’orizzontale.
Noi non riusciremo a entrare nel verticale, perché quello richiede una delega solo a loro.
Occupiamoci dell’orizzontale – ma non facciamoci prendere in giro, da questi qua. E ce la faremo, perché ci sono anche delle grandi forze “bianche”, dietro a tutto questo, che non vedono l’ora che l’umanità si svegli (e lo sta facendo) per aiutarla. L’importante è che noi ci mettiamo in moto: se ci mettiamo in moto, verremo anche aiutati.

Fausto Carotenuto – www.libreidee.org


Marcello Pamio

Sempre più spesso la realtà in cui viviamo si fa gioco della fantascienza proiettata al cinema.
D’altronde non è così strano se ci pensiamo attentamente: la macchina massonica hollywoodiana serve proprio a preparare il futuro plasmando il presente.
Innumerevoli sono i film in cui ci si ritrova in un lontano futuro distopico, nel quale la popolazione è controllata mentalmente dal malvagio di turno.
Purtroppo per noi, questo futuro è arrivato!

Una recentissima ricerca[1] ha dato vita ad un nuovo dispositivo in grado di colpire specifici neuroni utilizzando in combinazione farmaci e fotostimolazione! Tradotto: è possibile assistere al controllo dei circuiti neurali utilizzando un impianto cerebrale gestito da uno smartphone!Tale progetto, frutto del lavoro sinergico tra Corea e Stati Uniti, potrebbe aiutare lo studio sul cervello e le sue malattie come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, ecc.
Così almeno ce la vogliono raccontare!

Secondo Raza Qazi, autore dello studio e ricercatore del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST) e della University of Colorado Boulder: «Il dispositivo neurale wireless consente la neuromodulazione chimica e ottica cronica che non è mai stata raggiunta prima d’ora».
Vorrebbero quindi sfruttare la tecnologia per studi farmacologici che potrebbero aiutare a sviluppare nuove terapie. Ma non solo...
Secondo Michael Bruchas, professore di anestesiologia e medicina del dolore all’Università di Washington, la tecnologia: «consente di ‘sezionare’ meglio le basi del comportamento del circuito neurale e di vedere in che modo i neuromodulatori specifici sintonizzano il comportamento in vari modi».

Studiano come controllare il comportamento umano mediante un dispositivo neurale wireless in grado, tra le altre cose, di somministrare farmaci specifici mediante un semplice cellulare!
Sicuramente i neuroscienziati battono in fantasia i fratelli Wacowski, uno a zero!
Ma se tale dispositivo neurale può essere controllato dall’utente mediante un semplicissimo smartphone, non è possibile un suo utilizzo (in remoto, cioè a distanza) anche da qualcun altro, magari con ideali meno nobili?
Le scoperte delle neuroscienze avanzano a passo spedito, come pure lo sviluppo di tecnologie neurali.
La conseguenza è che mai come ora nella storia dell’umanità il rischio del controllo assoluto dell’uomo è non solo realistico, ma a dir poco agghiacciante!

 

Per approfondire:

«Un impianto neurale per “manipolare” il cervello via smartphone», Claudia Svolacchia

https://biomedicalcue.it/impianto-neurale-cervello-smartphone/15335/?fbclid=IwAR2yV5VZvw-op3RBr-CwsWmnnXH6CKsvTo33qe4vEhxCZaungki8DAaPWSQ

 

[1] La ricerca è stata pubblicata su «Nature Biomedical Engineering»

 https://www.nature.com/articles/s41551-019-0432-1


Marcello Pamio

Lo sanno anche i bambini che le lobbies della chimica e farmaceutica sono un vero e proprio oligopolio, che detto in altri termini suona più o meno come “banda a delinquere”.
L’ultima condanna interessa la Johnson & Johnson che deve sganciare 572 milioni di dollari per rimediare alla devastazione creata dall'epidemia nello stato dell’Oklahoma.
Una epidemia di virus? No, è responsabile di aver alimentato “soltanto” la crisi degli oppioidi!
Avete letto bene: da oggi il curriculum di Big Pharma deve essere aggiornato perché oltre ad intossicare, avvelenare e uccidere milioni di persone nel mondo, ora sappiamo anche che li drogano!

Questa è la storica decisione del giudice distrettuale della Contea di Cleveland, Thad Balkman, nel primo processo contro un produttore di oppioidi che produce anche farmaci…
Ci sono altre 2.000 azioni legali avviate negli States contro diversi produttori, distributori e rivenditori dei medicinali incriminati, ritenuti responsabili della morte di 400.000 persone solo negli Usa dal 1999.
Secondo il giudice, che ha avviato l’azione legale nel 2017, la J&J ha avuto un ruolo attivo negli sforzi dell’industria farmaceutica per spingere i medici a superare la loro riluttanza nel prescrivere gli oppioidi.

Come li abbia convinti non ci vuole una laurea in medicina per capirlo, la tecnica ha un nome preciso: comparaggio! Regalini come smartphone, tablet, penne, viaggi, congressi in qualche paradiso, cenette ad hoc, ecc.
Possiedono miliardi di buone motivazioni per convincere un camice bianco della bontà del loro prodotto.

La multa di 572 milioni di dollari sembra imponente per una sola azienda, ma si tratta di quisquilie per un mostro che ha incamerato negli ultimi vent’anni decine e decine di miliardi di dollari.
Stiamo parlando di una società privata che solamente nel 2018 ha fatturato oltre 81 miliardi di dollari!
Cosa vuoi che sia mezzo miliardo? Sicuramente è stata più impegnativa la condanna della giuria di St. Louis dell’anno scorso che ha imposto alla J&J (J$J) una multa di 4,7 miliardi di dollari per il talco contaminato da amianto.

La pena comprende “danni compensativi e punitivi” alle 22 donne che hanno puntato il dito sull’asbesto (amianto) presente nel talco, come responsabile del loro cancro alle ovaie.
La giuria aveva stabilito prima i danni compensativi a 550 milioni di dollari, ovvero circa 25 milioni per ognuna delle donne rappresentate, ma poi ha deliberato i danni punitivi quantificandoli in 4.14 miliardi, portando così il totale ad un fantasmagorico 4,69 miliardi di dollari, una delle sanzioni più imponenti della storia.

La fedina della J&J è sempre stata abbastanza nera, né più né meno come quella delle altre con-sorelle.


["Il muro della vergogna"]

Ricordo infatti che a gennaio 2012 alla società del New Jersey venne comminata una multa di 158 milioni di $, ad aprile 1,1 miliardi di $ e ad agosto sempre dello stesso anno altri 181 milioni di $ per la vendita off-label del «Risperdal» (Risperidone è un principio attivo antipsicotico).
La vendita «off-label», cioè «fuori etichetta» (al di fuori delle condizioni autorizzate dagli enti) è giustamente vietatissima negli Stati Uniti d’America.
Ma per Big Pharma le leggi sono fatte per essere disattese, e infatti in 8 anni (dal 2004 al 2012) le società che costituiscono la Piovra tentacolare della chimica e farmaceutica sono state multate per 37 miliardi di $, soltanto per l’utilizzo off-label di alcuni psicofarmaci. Figuriamoci tutto il resto…

Tornando all’Oklahoma, questo Stato risulta non a caso uno dei più colpiti dalla crisi degli oppioidi, e i numeri non lasciano spazio a nessun dubbio: fra il 2015 e il 2018 sono state prescritte 18 milioni di ricette per oppioidi. Cifra folle se pensiamo che la popolazione è solo di 3,9 milioni di persone.
Dall’anno 2000, oltre 6.000 residenti sono morti per overdose di oppioidi.
Il giudice ha proseguito dicendo che la colpevolezza è dimostrata non solo dall’aumento dei tassi di dipendenza e dalle morti per overdose, ma anche «dalla Sindrome di astinenza neonatale» diffusa sempre nello Stato.
Quindi a rimetterci in salute non sono soltanto i pazienti-clienti, ma anche i loro innocenti figli…


Marcello Pamio

In un clima generale dove il Sistema sta facendo di tutto per rendere “normale” la pedofilia e il satanismo, poteva mancare un brand che vende magliette per “malvagi in erba”? Ovviamente no.
Tale marchio statunitense si chiama Wicked Clothes, e si rivolge ai giovanissimi!
Producono una linea composta da t-shirt e felpe suddivisa per categorie («Shop by Theme»): «Satanism», «Death ‘n’ Bones», «Witchcraft» e «Ghosts & Aliens»
Quindi si può scegliere tra «Satanismo», «Morte e teschi», «Stregoneria» e «Fantasmi e alieni»
Se questo non bastasse, c’è tutta una serie dedicata alle magliette per bambini dal nome simpatico e invitante: «Activities for children», cioè «Attività per bambini». Peccato che tra le “attività” troviamo «l'evocazione di demoni», «il patto col diavolo», «vendere l'anima al diavolo», ecc.
La società con sede ad Orlando in Florida si presenta come «una piccola azienda» che cerca di soddisfare i suoi clienti, ma dalle immagini che veicola, risulta chiarissimo che sta partecipando con la moda a propagandare satanismo, aborto e stregoneria.
Ma lasciamo parlare le magliette…


[Economia per bambini: "Vendi la tua anima]


["Me l'ha fatto fare il diavolo"]


["Se gli uomini potessero rimanere incinti", e poi un dito preme il bottone "Get abortion". Si tratta di inno all'aborto]


["Satana illumina il mio cammino"]


["Iniziamo un culto"]


["Evocare i demoni"]


["Patto col diavolo"]


["Chiamiamo l'esorcista"]

I giovani e peggio ancora i giovanissimi sono molto attirati da magliette come queste, molto colorate, provocanti e irriverenti, ma purtroppo per loro NON conoscono i simboli che indossano!
Apparentemente sembrano disegni innocui e privi di significato, ma in realtà non lo sono.

ma che tipo di messaggio viene veicolato, e soprattutto che tipo di energia viene richiamata indossando simboli satanici?

 

Per approfondire

"Wicked Clothes, il brand che promuove satanismo e stregoneria come “attività per bambini” 

https://oltrelamusicablog.com/2019/07/15/wicked-clothes-il-brand-che-promuove-satanismo-e-stregoneria-come-attivita-per-bambini/


Marcello Pamio 

A Ginevra dal 20 al 21 agosto 2019 si sono riuniti i rappresentanti di oltre 120 Stati membri delle Nazioni Unite per discutere dei nuovi “sistemi autonomi di armi letali”: «Second meeting of the GGE on LAWS», dove GGE on LAWS sta per «Group of Governmental Experts on emerging technologies in the area of Lethal Autonomous Weapons Systems».
Se non si è capito stiamo parlando di armi letali autonome, cioè di «robot assassini»!
Nessuno ovviamente nei media mainstream ne parla, perché l’ordine di scuderia è quello di tacere e occuparsi di altro, ma tali armi stanno rendendo reali molte trame fantascientifiche.
Al meeting dell’anno scorso Sabrina Dallafior, ambasciatrice svizzera presso l’ONU, responsabile del disarmo, ha dichiarato alla televisione svizzera SRF: «in termini di armi autonome, dobbiamo decidere se possiamo delegare a una macchina la decisione della vita o della morte. Dobbiamo concordare su quanta autonomia sia accettabile o inammissibile. L’autonomia accettabile o auspicabile potrebbe includere armi così precise da non provocare danni collaterali o vittime civili».
I parlamentari elvetici hanno invitato il governo a esigere un divieto dei LAWS, ma il Consiglio Federale ha respinto entrambe le richieste, sostenendo di nutrire "riserve" in merito a un divieto.
La maggior parte degli Stati riconosce che sono necessarie delle azioni per regolamentare o vietare l’impiego dei “robot assassini”, ma non sanno quali misure adottare.
Numerosi paesi si erano impegnati a non acquisire o sviluppare LAWS e 22 Stati si sono dichiarati favorevoli a un divieto preventivo, ma nel frattempo gli attivisti avvertono che paesi come Stati Uniti, Cina, Israele, Corea del Sud, Russia e Gran Bretagna stanno sviluppando droni armati e altri sistemi autonomi di armi con livelli decrescenti di controllo umano!


[Cani-robot killer, foto DARPA - Defence Advanced Research Project Agency] 

Qualche giorno fa alla riunione tenutasi a Ginevra, la Giordania è entrata a far parte dell’elenco dei 29 Stati che esortano a vietare i robot killer, al fine di mantenere il controllo umano sull’uso letale della forza.
Però Russia e Stati Uniti hanno respinto qualsiasi riferimento nel rapporto finale della riunione sulla necessità di un «controllo umano» sull’uso della forza.
Entrambi i paesi stanno investendo miliardi per sviluppare sistemi di armi con “controllo umano decrescente” sulle funzioni critiche di selezione e coinvolgimento degli obiettivi. Quindi un controllo umano decrescente sulle decisioni di vita o di morte...
A livello internazionale sta aumentando il numero dei tecnici impegnati nei vari campi tecnologici che si rifiutano di lavorare su progetti che potrebbero aprire la strada a una «guerra autonoma» e appunto alle «armi letali intelligenti». Sono oltre 4500 infatti gli esperti di AI (Intelligenza Artificiale) che hanno richiesto un nuovo Trattato internazionale per vietare simili sistemi letali!
Nel silenzio tombale dei media, paesi come USA, Russia, Cina, Israele, Corea del Sud e Inghilterra stanno investendo miliardi per costruire delle vere e proprie armi letali perfette, quelle non più controllate da un essere umano e dalla sua emotività, ma da fredde e disumane macchine robot!

Per approfondire l’argomento:

«Come impedire l'impiego di "robot assassini"?»
https://www.swissinfo.ch/ita/politica/armi-future_come-impedire-l-impiego-di--robot-assassini--/44032476 

«Russia e Stati Uniti tentano di legittimare le armi letali autonome (i "killer robots")»
https://www.disarmo.org/rete/a/46764.html  


Marcello Pamio

Il 5 agosto del 1968 un Comitato ad hoc della Scuola di medicina di Harvard pubblicò un rapporto che gettò le basi per la diffusione nel mondo di una nuova definizione di morte: il paziente non era più considerato morto solo dopo la cessazione delle funzioni cardiache e circolatorie (quindi anche respiratorie e del sistema nervoso), ma bastava l’assenza di attività dell’encefalo per dichiararlo morto!

Le conseguenze di questo Rapporto sono epocali e a dir poco spaventose: se la misura della VITA è l’attività cerebrale, allora diventa “normale” considerare morti e non degni di cure tutti gli esseri umani, compresi i bambini (il piccolo Alfie Evans è l’esempio perfetto) con qualche “limite” cerebrale.
Ma la «morte cerebrale» è un’imitazione della morte, NON è morte reale!
Purtroppo tale definizione è molto utile alla potentissima lobby degli espianti, che spinge nel guardare al corpo delle persone (con il sistema circolatorio attivo) come ad una fabbrica di pezzi di ricambio!

Siccome non è possibile espiantare gli organi da un cadavere, per farlo c’è bisogno di una persona viva, che però bisogna chiamare morta per giustificare tale prassi.
Così facendo però la Vita esiste ed è degna solo per la persona che ha funzioni cerebrali almeno minimamente attive, altrimenti perde di dignità e si può smembrare.
Questa agghiacciante visione ha eliminato de facto la concezione dell’anima!

Morte cerebrale: un’invenzione medico-legale.
Evidenze scientifiche e filosofiche

A maggio scorso si è tenuto a Roma il Convegno internazionale, organizzato dall’Accademia Giovanni Paolo II per la Vita umana e la Famiglia - JAHLF (un’organizzazione laica, non-governativa indipendente), dal titolo inequivocabile: «Morte cerebrale: un’invenzione medico-legale. Evidenze scientifiche e filosofiche».
Nonostante la becera propaganda veicolata dai media mainstream sulla donazione/espianto di organi, a livello mondiale sono numerosissimi gli scienziati, teologi e filosofi che avanzano enormi riserve, sollevano dubbi ed esprimono ferme obiezioni e critiche sia nei confronti del criterio della “morte cerebrale”, sia nei confronti della pratica di espianto-trapianto di organi.

Queste voci, anche se autorevolissime, ovviamente non trovano spazio nei media. Lo scopo del congresso era proprio quello di farle sentire.
Per esempio il filosofo Josef Seifert ha aperto i lavori dedicandosi a denunciare l’assoluta mancanza di giustificazioni di ordine scientifico alla base della decisione del «Comitato ad hoc di Harvard» che nel 1968, propose-impose il nuovo criterio di definizione di morte, sganciandolo dalle attività respiratoria e circolatoria, e fondandolo unicamente sul riconoscimento della cessazione delle funzioni cerebrali! Questo è il punto cruciale!
Le uniche due motivazioni addotte dal Comitato furono esclusivamente di carattere pragmatico ed utilitaristico: sollevare da una parte la collettività dal peso di numerosi pazienti mantenuti nelle strutture ospedaliere in condizioni di assenza di coscienza e dall’altra sgravare i medici espiantatori dal rischio di essere accusati di omicidio nei confronti dei pazienti “donatori”.
«La morte cerebrale - ha detto Seifert - è una delle maggiori vergogne della medicina», responsabile dell’uccisione di migliaia di persone a cui vengono tolti gli organi “da vive”.

Il neurologo Thomas Zabiega ha sottolineato come la morte cerebrale non sia altro che una diversa definizione di quella condizione denominata da Mollaret e Goulon nel 1959 «coma dépassé», cioè «coma irreversibile». Si è poi soffermato sull’inaccettabilità morale di criteri di ordine utilitaristico ed emozionale, esulanti da adeguate valutazioni di natura rigorosamente razionale.

Cicero G. Coimbra, neurologo e docente di neuroscienze all’Università Federale di Sao Paulo (Brasile), ha descritto la «penumbra ischemica globale» che si verifica quando il flusso di sangue al cervello si riduce dal 20 al 50% dell’apporto normale. In pratica il cervello risulta silente all’esame neurologico solo perché non ha sufficiente energia per sostenere l’attività sinaptica, ovvero la comunicazione tra i neuroni. Ma questa silenziosità per il Sistema è funzionale…
Si tratta di silenzio neuronale ma NON di morte cerebrale, il cervello se curato può riprendersi perché i neuroni sono vivi. Quindi il vero problema sorge con i test invasivi per la dichiarazione di “morte cerebrale”, il più pernicioso dei quali è il “test dell’apnea”, ovvero lo spegnimento del respiratore.
In genere lo spengono per 10 minuti per dimostrare che il paziente non può respirare da solo e quindi è morto. La realtà come sempre è diversa: i centri respiratori silenti non possono funzionare perché sono in «penumbra ischemica». Ma con lo spegnimento del respiratore il 40% dei pazienti ha un crollo del flusso sanguigno che distrugge i centri respiratori e produce un danno cerebrale irreversibile. Ecco perché il test dell’apnea deve essere abbandonato!
Per esempio anche se il piccolo Alfie era vivo, invece di ricevere la tracheostomia e le cure, i medici hanno deciso di farlo morire. Quando poi lo hanno visto respirare per quattro giorni anche senza la ventilazione, i medici, pur sorpresi, sapevano che avrebbe faticato a riprendersi senza cure adeguate...

Il dottor Paul Byrne, neonatologo statunitense ha operato una variegata rassegna di casi (da lui seguiti in prima persona) di individui strappati alle procedure di espianto, e ora vivi e vegeti.

L’anziano pediatra non ha mezze misure: «Non ha senso essere ‘donatori’: ogni organo è preso da un essere vivente».
«Nel caso di persone veramente morte le si porta in obitorio, non in sala operatoria, somministrandole accuratamente farmaci immobilizzanti. Questa si chiama vivisezione.

 

Per maggiori informazioni

«Lega Nazionale contro la Predazione di organi e la morte a cuore battente»
http://www.antipredazione.org/comunicatistampa/2019_05_02_n.9_Convegno-internazionale-contro-la-morte-cerebrale.htm

«Visitai Alfie: il problema è la "morte cerebrale"», Benedetta Frigerio
http://www.lanuovabq.it/it/visitai-alfie-il-problema-e-la-morte-cerebrale

«L’inganno della morte cerebrale e il business dei trapianti d’organi», Benedetta Frigerio
https://cristianesimocattolico.wordpress.com/2018/06/03/linganno-della-morte-cerebrale-il-business-dei-trapianti-dorgani/?fbclid=IwAR1BLqWZaPHxlYIhTHubNGd3FxYE7bY7mmGShNfexFWy7yv6zMbNaVPGf30


Marcello Pamio

I colossi della Silicon Valley stanno lavorando per la disumanizzazione dell’uomo...

Pixel 4 & Google
Il colosso di Mountain View in California Google ha pronto il nuovo Pixel 4, uno smartphone che si controllerà senza mani, con lo sblocco facciale ed una tecnologia basata sul Project Soli in stile «Minority Report»…
L’uscita è prevista per ottobre.

Il «Project Soli» è un piccolo radar in grado di leggere i movimenti delle mani e delle dita, interpretandoli grazie a programmi di intelligenza artificiale
Se con le dita nello spazio si imita la pressione di un tasto o lo spostamento su una mappa, senza toccare il cellulare, il radar è in grado di trasdurre questi movimenti in comandi («gesture»).
La FCC, Federal Communications Commission statunitense, si è pronunciata su questa tecnologia sviluppata presso i laboratori di Alphabet (di proprietà Google) dandone l’approvazione a capodanno, il 31 dicembre 2018.
A maggio Google aveva infatti sottoposto il progetto alla Commissione, chiedendone l’autorizzazione perché il microscopico radar a corto-raggio emette radiazioni nella banda di frequenze tra i 57 e i 64 GHz (miliardi di Hz)
Facebook ha fin da subito manifestato alla FCC preoccupazioni sui livelli di potenza richiesti da Google, non tanto per la salute pubblica (che non sia mai), ma perché potrebbero interferire con altre tecnologie attualmente esistenti.
Pixel 4 si potrà sbloccare attraverso il riconoscimento facciale esattamente come «Face ID» dell’iPhone, e si attiva anche con il telefono capovolto!

Risultato
Non bastano le onde elettromagnetiche emesse dai cellulari per la comunicazione e la connettività?
Non basta il 5G in arrivo, che sarà causa di devastazioni ambientali e salutari senza precedenti?
Ovviamente no, perché è in arrivo lo smartphone di ultima generazione con il radar che emette frequenze sulla banda dei radar militari!
Sappiamo bene che da quando è entrato in commercio lo smartphone, il telefono non è più un semplice telefono, ma un vero e proprio computer portatile (o fornetto a microonde) con tutti i rischi del caso.
Ora però con le emissioni elettromagnetiche abbiamo raggiunto il punto di non ritorno dalla pazzia.

A proposito di pazzia: siamo abituati a vedere per la strada persone che parlano da sole, perché collegate con il Bluetooth; come è normale vedere giovani e/o bambini che smanettano costantemente con la testa china in avanti e le dita anchilosate a forza di strisciare lo schermo. Ma da ottobre vedremo sempre più «Bimbiminkia» (come li definisce Giuseppe Povia) che gesticoleranno nell’aria, né più né meno come dei poveri malati di mente sotto trattamenti psichiatrici!
Ma questa è la tecnologia, bellezza!

Fiabe & Alexa
In tema di psichiatria non si può non citare Alexa, l’assistente vocale sviluppato da Amazon Lab126 che usa l’intelligenza artificiale.
Non importa se chi lo compra porta a casa una tecnologia che ascolta e impara dalle cose che diciamo.
Pochissimi lo sanno, ma Alexa sta imparando ad ascoltare, parlare e interpretare il linguaggio umano, catturando frasi e parole degli utenti. Queste vengono archiviate, e poi analizzate e ascoltate da umani, il tutto per interpretare quanto appreso dal sistema e per migliorarlo...

Nonostante questo, uno a casa propria può portare quello che vuole. Ma quando una simile diavoleria si intromette tra l’uomo e il bambino, quando una fredda e morta tecnologia si insinua tra il caldo mondo fiabesco e quello animico-spirituale, allora le cose diventano molto pericolose e bisogna intervenire!
Una ricerca inglese purtroppo avrebbe riscontrato che sempre più genitori si affidano ad Alexa per leggere le favole della buonanotte!

E’ stata la Charity Book trust a condurre il sondaggio su 1.000 genitori del Regno Unito con figli minori di 10 anni, con lo scopo di scoprire se l’abitudine di leggere fiabe facesse ancora parte della vita quotidiana di famiglia.
I risultati però hanno lasciato a bocca aperta: molti genitori si affidano alla tecnologia per questo tipo di attività! Uno su quattro, cioè il 26% circa, ha dichiarato di aver provato ad usare Alexa per le storie della buonanotte.
Mi auguro di cuore che tale ricerca sia stata finanziata da Amazon Lab…

E’ anche vero che se non abbiamo tempo e voglia di raccontare la fiaba a nostro figlio, Alexa diventa molto interessante. Ci pensa “lei” a questa incombenza.
Quanto è bello poter tornare a casa dal lavoro e mettere a letto il figlio accendendo Alexa e ordinando vocalmente di leggere «Cappuccetto Rosso» o la «Principessa sul pisello»?
Basta sprecare carta e soldi per comprare libri di fiabe e filastrocche!
Peccato che leggere una favola o meglio ancora raccontarla a voce, rimane una delle più importanti esperienze che un bambino e un genitore possano condividere.
Una condivisione che una tecnologia non potrà MAI sostituire!
Lo scopo infatti delle fiabe non è solo quello di far addormentare i bambini (questo lo può fare anche una fredda macchina), ma pure quello di creare un legame intimo tra chi racconta e chi ascolta!

Non è un caso infatti che nella pedagogia waldorf il racconto delle fiabe è uno degli elementi cardine della formazione dell’uomo.
Le fiabe non sono, come pensa la mente mediocre, dei raccontini scritti e buttati là, ma una vera e propria raccolta di immagini che dalla memoria orale e tradizionale dei popoli vengono sistemate e organizzate filologicamente (l’esempio dei fratelli Grimm è magistrale).
I bambini vivono in un mondo sognante dove tutto è sacro, in cui la logica non esiste e dove non servono pensiero e concetti, ma solo cuore e sentimento![1] Un computer o un assistente vocale hanno cuore e sentimento?
Le fiabe sono un dono artistico proveniente dal Mondo dello Spirito, da quella patria celeste dalla quale l’uomo stesso proviene. Il loro messaggio è occulto solo nella forma: la fiaba infatti parla per immagini, simboli, indica la ricerca degli immortali archetipi a cui l’essere umano deve sempre riferirsi per poter evolvere.[2]

Ma qual è lo scopo primario delle fiabe? Quello di stimolare le tre forze animiche dell’uomo: pensare, sentire e volere.
Ecco perché le fiabe non sono solo nutrimento per la fantasia dei bambini, sono anche cibo necessario per l’animo dell’adulto!
L’altro aspetto fondamentale è che dovrebbe sempre essere la viva voce umana, non una voce registrata a raccontare fiabe al bambino, perché come detto, la fiaba è nutrimento spirituale per l’anima, ma fa parte anche dell’educazione, quella che può passare solamente da persona a persona.
Solo un essere umano infatti possiede dei sentimenti e poiché sono i sentimenti che educano, le fiabe vanno raccontate da una persona e non da una macchina!
Ma forse Amazon quando creò Alexa voleva proprio partecipare al controllo e alla disumanizzazione dell’uomo… 

[1]  «Le fiabe, nutrimento per la crescita», http://www.scuolawaldorf.org/le-fiabe-nutrimento-per-la-crescita/

http://www.scuolawaldorf.org/le-fiabe-nutrimento-per-la-crescita/

[2] «La fiaba: un mondo di verità raccontate in immagini», Maddalena Lena, http://www.liberascuola-rudolfsteiner.it/2017/12/28/la-fiaba-immagini-di-realta-interiori/


Beatrice Cavalli, Marcello Pamio

Secondo i dati pubblicati da Greenpeace dall’inizio del 2019 in Siberia sono bruciati qualcosa come 15 milioni di ettari di bosco, e ne stanno bruciando altri 5,6 milioni.[1]
Attualmente vengono effettuati interventi di spegnimento solo per un miserrimo 10%.
Numerose sono le petizioni sottocritte per chiedere che vengano effettuati interventi necessari e urgenti[2].
Il 25 luglio scorso la Camera bassa del Parlamento russo si è rifiutata di approvare il mandato protocollare al proprio Comitato specializzato di rivolgersi al Governo della Federazione Russa con la proposta di dichiarare lo stato di emergenza nelle regioni della Siberia colpite dagli incendi boschivi[3].
Ovviamente si sono accese discussioni relative alla situazione, e diversi sono i punti di vista: qualcuno ritiene che si debba intervenire, altri che non si debba fare assolutamente nulla.
Proponiamo le due posizioni antitetiche, sfruttando i pareri di due tra i numerosi giornalisti che si sono espressi sul problema.

Il primo è il giornalista Sergej Mardan, il quale nell’articolo del 1 agosto scorso, pubblicato sulla “Komsomol’skaja Pravda[4] fa notare che gli incendi boschivi in Siberia non sarebbero una novità, in quanto la tajga brucia ogni estate.
Quindi l’allarme diffuso in internet e le petizioni sottoscritte costituirebbero per lui una isteria infondata, dato che le cifre statisticamente non si differenzierebbero di molto da quelle dell’anno scorso: al 31 luglio di quest’anno, infatti, dal Ministero per le situazioni di emergenza della Federazione Russa (MČS Rossii) sono stati effettuati interventi per lo spegnimento di incendi boschivi su 107.000 ettari di bosco, mentre altri 2,8 milioni di ettari di bosco che bruciano vengono solo tenuti sotto controllo visto che gli incendi non presentano pericolo per centri abitati. Mentre l’anno scorso sono stati effettuati interventi di spegnimento su 64.000 ettari, mentre 2,4 milioni di ettari incendiati sono stati solo tenuti sotto controllo.

Sempre per Sergej Mardan, assurdo e infondato sarebbe l’isterismo sull’allarme di catastrofe ecologica mondiale lanciato dopo la dichiarazione del Governatore di Krasnojarsk secondo il quale cercare di spegnere gli incendi boschivi sarebbe economicamente senza senso.            
Egli fa presente che soltanto lungo la ferrovia Transiberiana e la ferrovia Bajkal-Amur (BAM) si trovano città e aeroporti, ma più all’interno non ci sarebbe anima viva, quindi che bruci tutto il bosco senza problemi. Su quelle verdi distese - dice il giornalista - cresce la foresta vergine, esattamente come cresceva 100, 1000, 100 mila anni fa. Ogni anno questa foresta brucia e poi in un periodo (insignificante rispetto all’eternità), di 30-40 anni cresce quella nuova, per cui non ha senso, dal punto di vista economico, volare per 1000 km all’interno della tajga per spegnere gli incendi: il bosco non è di nessuno e per giunta è una risorsa rinnovabile, mentre il carburante costa 60 rubli al litro, per mandare un aereo antincendio ad una distanza di 1000 km servono 25 tonnellate di carburante, e di voli ne occorrono più di uno, ed anche più di 10 e perfino più di cento.
Alla fine cerca di indorare la pillola, dicendo che in Russia, su una superficie totale boschiva di 1,14 miliardi di ettari, ne stanno bruciando 2,5 milioni, quindi solo un ridicolo 0,2%...

Ma le cose staranno davvero così?
Sicuramente può essere che quest’anno gli incendi boschivi siano usati come distrazione di massa, cioè per distogliere l’attenzione della popolazione da altri problemi, basti pensare alla situazione relativa alle prossime elezioni, in particolare al rifiuto di registrare diversi candidati realmente indipendenti e alla registrazione dei candidati pseudo-indipendenti sostenuti dal partito di potere “Edinaja Rossija” con pretesti vari e spudorate violazioni della legge.
O peggio ancora, si pensi all’approvazione nel silenzio tombale del progetto di legge che prevede modifiche a tutta una serie di leggi e codici volte ad indebolire ulteriormente ed a cancellare il diritto di proprietà su immobili e terreni, e a legalizzare i programmi e le azioni già in essere dell’attuale potere di spoliazione e deportazione dei proprietari. Certamente gli incendi stanno distraendo la popolazione, ma significa forse questo che la preoccupazione sia infondata o non abbia ragione di essere?

Il secondo giornalista è Andrej Uglanov, redattore capo del settimanale «Argumenty nedeli»Argomenti della settimana»), il quale nel suo video intitolato «Lesnye požary: kto stoit za prestuplenijem veka»Incendi boschivi: chi c’è dietro al crimine del secolo»)[5] pone al mondo alcune interessanti domande.
Come mai bruciano i boschi al confine con la Cina? E come mai la gente ogni anno soffoca nel fumo degli incendi boschivi? Chi ha trasformato 12 anni fa il 70% dei boschi statali della Russia in lotti di bosco ceduo privati, dandoli in mano - guarda caso - alla mafia cinese?

Perché German Gref è in libertà e non in carcere per la lobbizzazione del Codice boschivo anti russo del 2007?
Come mai dopo 200 anni di prosperità boschiva della Russia le attuali autorità hanno tagliato alla radice il servizio di guardie forestale migliore al mondo e il servizio aereo di spegnimento incendi?

E la domanda più importante: di chi è la mano che ha dato fuoco ai boschi?
Il giornalista fa notare come i canali televisivi federali presentano la situazione. Per loro, brucia già tutto, e solo l’eccelso Putin e Medvedev sono i grandi salvatori: volano dappertutto, distribuiscono sberle a tutti, e hanno già trovato gli incendiari. Hanno spinto a spegnere il fuoco i militari, e nonostante tutto quanto, Medvedev si è lasciato sfuggire che “mancano guardie forestali!”.
Questo è, secondo il giornalista Andrej Uglanov, il punto cruciale che sta all’origine del problema e delle responsabilità.

Già dai tempi dell’Impero Russo tutto ciò che succedeva nei boschi veniva regolato dai codici boschivi.
Nel 1831 venne creato il corpo delle guardie forestali, e a quel tempo i boschi erano di proprietà sia statale che privata.
Nel 1918 tutto passò sotto il controllo dei comitati boschivi dei governatorati (gubernii), successivamente inziò la gestione dei boschi sulla base di un piano unico statale. Poi tutti i boschi dell’Unione Sovietica furono trasmessi al governo e successivamente al governo del Paese furono attribuite le funzioni di protezione dei boschi dagli incendi.

Nel 1947 fu creato il Ministero dell’economia boschiva dell’URSS, e l’anno seguente approvato l’elenco di tutte le aziende silvicole e di tutte le unità forestali territoriali che le componevano (lesničestva).
Si trattava di un enorme complesso diviso in unità forestali territoriali con ingressi e passaggi a ciascuno dei quali era assegnata una guardia forestale.
Il primo colpo ai boschi russi fu inferto subito dopo la morte di Stalin, quando la gestione dei boschi fu trasmessa al Minselchoz che fece uscire il decreto di cessazione dei lavori per la creazione delle linee forestali difensive statali, dei boschi di quercia a destinazione industriale e di abolizione della programmazione statale di rimboschimento e imboschimento obbligatoria per i kolchoz e i sovchoz.

Nei successivi 20 anni ne vennero fatte di cotte e di crude, ma si riuscì a non attentare al sistema di gestione dei boschi nelle unità territoriali amministrative più basse che risalivano al sistema di gestione di prima della rivoluzione.
La vera e propria gozzoviglia, spiega l’autore del video, incominciò con Boris Nikolaevič Eltsin sotto il quale vi furono una serie di codici boschivi, che peraltro perfino sotto di lui non intaccavano l’appartenenza statale dei boschi.
La devastazione definitiva del patrimonio boschivo è avvenuta sotto Putin ad opera dei suoi capi di Stato. Il codice boschivo del 2007 (definito già allora da Greepeace “criminale”) uccise i leschozy e lesničestva che si erano formati in 200 anni.

Il bosco tutto ad un tratto divenne bene mobile, i diritti sul quale non dovevano essere registrati.
Da quel momento si poteva vendere il bosco separatamente dalla terra, sicché il bosco lo poteva tagliare chiunque. Così hanno tagliato di tutto, cancellando l’unica cosa che poteva trattenere l’acqua, e così quello rimasto prende fuoco per una qualsiasi scintilla: perfino la lente formata dalla rugiada mattutina attraverso la quale passa un raggio di sole può incendiare l’erba secca.
I vari animali: orsi, alci, volpi e tutti gli altri esseri viventi, di punto in bianco sono stati scacciati dalla loro nicchia ecologica. Moltissimi orsi oggi capitano nelle città perché non sanno più dove vivere.
Hanno distrutto oltre i leschozy, anche il servizio di difesa aerea dei boschi: tutti i piccoli aerei che prima volavano e tenevano sotto controllo gli incendi, che potevano portare paracadutisti ed operai, sono stati soppressi. Adesso per spegnere gli incendi inviano l’enorme IL-76 del Ministero della difesa della Russia che costa uno sproposito.

Quindi dal 2007 rimasero senza lavoro 170.000 guardie forestali con le loro famiglie, tutte persone che difendevano il bosco e gli animali compresi.
Secondo il nuovo codice, la difesa dei boschi sarebbe dovuta ai nuovi padroni, che se ne infischiavano degli incendi, degli orsi e delle persone.
Non solo, incendiare i terreni improduttivi è diventato di moda.
Hanno iniziato a tagliare i boschi e la colpa è del Codice boschivo del 2007.
Il suo autore è stato il Ministero dello sviluppo economico, a capo del quale c’era una persona di etnia tedesca cresciuta in Kazachstan che non sapeva cos’è un bosco, oppure voleva vendicarsi del Paese che mandò i suoi genitori in esilio a causa della loro nazionalità.

Fu così che German Gref inventò questa sua azione criminale: privatizzare tutto (terra, acqua e boschi) trasmettendo questa carta al Presidente del Comitato per lo sfruttamento delle risorse naturali, Natalja Komarova, della Duma di Stato. Lei, assieme ai membri del suo comitato, benedisse l’infame documento. Alla Duma questo codice lo presentò l’allora capo del governo Fradkov. Nella Duma questo codice venne timbrato dall’allora presidente del parlamento Gryzlov, mentre nel Consiglio della Federazione dopo un breve colloquio con Putin dall’allora presidente Mironov.

E così oggi in Russia tutto brucia, mentre i principali colpevoli si godono la vita in libertà invece di stare in carcere e soffocare per il fumo.
Il taglio del legno in Russia è al primo posto nel mondo per commercio, ma anche le perdite di copertura boschiva in Russia hanno costituito solo l’anno scorso 5,5 milioni di ettari, tre volte di più che negli Stati Uniti.
L’autore fa il confronto con la situazione incendi negli Stati Uniti, dove non solo esiste un’organizzazione capillare che interviene prontamente alla prima segnalazione, ma anche tutte le spese relative allo spegnimento degli incendi sono a carico del centro federale.

In Russia, invece, grazie a Gref si obbligano le regioni a farsi carico di tutte le spese!
In America, inoltre, c’è un severo controllo sul taglio dei boschi per il quale è necessaria l’approvazione della commissione competente e il benestare della popolazione. Una volta effettuato il taglio, poi, vengono marchiati non solo gli alberi tagliati, ma anche i relativi ceppi, e se ai controlli qualcosa non quadra sono multe per mezzo milione di dollari e carcere per cinque anni.

In Russia tagliano i boschi fondamentalmente delle bande di criminali legati ai cinesi...
Viene portato in Cina legname per 6 miliardi di dollari all’anno (valutazione al prezzo stracciato del legname tondo).


Non è possibile immaginare le enormi masse di legname portate via ininterrottamente senza fine, accatastate ai confini con la Cina per poi essere trasportate tranquillamente durante l’anno nelle loro fabbriche di lavorazione. E sono quasi sempre tagli illegali!
Le poche guardie forestali rimaste non possono fare nulla, altrimenti finirebbero ammazzati tutti.
Riguardo alle dimensioni degli incendi boschivi in Russia: negli ultimi anni si usa misurare la superficie colpita dagli incendi in ettari. Risultato: milioni. Cifre impressionanti.

Ma la statistica ci dice che l’anno peggiore per incendi boschivi si ebbe in Russia nel 1915, quando era in corso la Prima Guerra Mondiale: 160.000 chilometri quadrati di boschi, in ettari pari a 16 milioni.
Nel terribile 2010, quando soprattutto a Mosca tutto era avvolto nel fumo, gli incendi hanno interessato 20.000 chilometri quadrati. Nel 2017 ben 14.000 chilometri quadrati.
Nel 2018 sono stati 30.000 chilometri quadrati.
Quest’anno 2,3 milioni di ettari, cioé 23.000 chilometri quadrati.
La Russia zarista negli anni di guerra è stata in grado di affrontare incendi di 160.000 chilometri quadrati, e oggi i sabotatori con il loro codice Gref non vengono a capo neanche della decima parte?
A differenza dell’epoca oggi abbiamo aerei, elicotteri, e satelliti. Ma tutto è stato annullato proprio da Gref.
Perché ogni giorno la televisione mostra sempre gli incendi? E come Medvedev e Putin stiano lottando col fuoco quasi da soli?  

Le varianti di risposta possono essere due.
La prima, come sempre la statistica mente, e gli incendi in realtà sono 10 volte di più.
La seconda, è, come detto prima, un sistema per distrarre l’attenzione della gente da qualche imbroglio politico: il crollo catastrofico delle entrate della popolazione o le imminenti elezioni a Mosca e San Pietroburgo o altro.
Così è meglio spaventare per bene tutti con gli incendi e le inondazioni.

L’analisi di Andrej Uglanov è decisamente la più approfondita e responsabile.
Chi parte dal presupposto che “tanto, in trenta o quarant’anni il bosco ricresce” non tiene in considerazione il fatto che non è detto che bastino trent’anni perché si ripristini tutto l’ecosistema, ammesso poi che si ripristini, con tutta la biodiversità iniziale; che in ogni caso bisognerebbe essere sicuri che non bruci più di quanto ricresce; che in Russia la distruzione dei boschi e delle foreste avviene non solo ad opera del fuoco: i boschi vengono tagliati illegalmente col pretesto dei “tagli sanitari”, vengono distrutti, inquinati, etc.
Sembra che per coprire questa distruzione si arrivi a “ritoccare” le immagini satellitari perché appaia “verde” ciò che ora è ormai deserto.

Riassumendo le cause principali che hanno portato a questa situazione:

- modifica a livello legislativo dello status giuridico dei boschi;
- sistematica distruzione del sistema di protezione dei boschi;
- favoreggiamento del taglio selvaggio con leggi a favore di “acquirenti” stranieri (cinesi);
- favoreggiamento della distruzione col mancato intervento immediato per lo spegnimento degli incendi con la scusa di questioni di finanziamento e che sarebbe economicamente non vantaggioso.

Considerazioni personali
Un’analisi approfondita del problema non può essere contenuta in qualche paginetta.
In Russia i boschi vengono sistematicamente distrutti ovunque e questo è particolarmente visibile nelle città. A Mosca per esempio, con la scusa di renderli “confortevoli” e “attivi” i boschi-parchi-riserve naturali vengono “diradati” e privati del sottobosco per far posto a piste ciclabili, a locali dove strafogarsi di panini e hamburger, ecc.
Questo in Russia. Ma vogliamo vedere cosa succede in Italia? Cosa ne è stato del Corpo Forestale dello Stato? Cosa succede a chi taglia alberi illegalmente? Vengono forse condannati a pagare, o messi in prigione come - secondo Andrej Uglanov - succederebbe negli Stati Uniti?

Non succede anche in Italia che i boschi vengano “diradati” e privati del sottobosco per far posto alle piste ciclabili, o ad altri vari “panem et circenses”, tipo poligoni di tiro con l’arco, o giochi ed intrattenimenti vari? Non ha forse anche l’Italia il suo Gref o simile?
Dove sono quelli che si adoperano per proteggere i boschi? Come possiamo aiutarli?
Molti anni fa un russo mi disse che in Italia, come del resto in tutta l’Europa, non ci sono più boschi.
Al momento quella affermazione mi lasciò perplessa: “Come non ci sono boschi? Certo che ci sono, in montagna, per esempio”.

Successivamente ho compreso cosa intendeva: in Italia non ci sono più boschi veramente naturali, vergini, ma solo parchi modellati dagli uomini. Parchi ridotti e aggiustati dall’uomo a propria misura.
E più l’essere umano degenera e si degrada fisicamente e mentalmente, più riduce e aggiusta (distrugge) a sua misura la natura - la fa diventare “comoda”.
Se vogliamo salvare il salvabile dobbiamo ritrovare il piacere e la soddisfazione di far fatica: di salire e scendere con le nostre gambe, non importa quanto ripide e lunghe siano la salita o la discesa, camminare con le nostre gambe, saltare, portare pesi con i nostri muscoli, sbarazzandoci di tutto il superfluo, e scopriremo che muoversi non è poi così faticoso. Muoversi è Vita.
Nel bosco non si può andare con le ruspe, neanche con quelle piccole, né con le moto, né con le biciclette, e neanche con le slitte trainate dai cani. Nel bosco si può andare solo a piedi, percorrendo sentieri il più stretti e meno visibili possibile, senza fare danno, senza lasciare traccia, facendo il minor rumore possibile, cercando di non disturbare la Natura neanche col rumore dei nostri pensieri.

Mosca, 20.08.2019

[1] https://greenpeace.ru/blogs/2019/08/14/17597/

https://greenpeace.ru/blogs/2019/08/16/kak-pozhary-sibiri-vlijajut-na-klimat-vo-vsjom-mire/

[2] https://www.change.org/p/требуем-ввести-режим-чс-на-всей-территории-сибири-по-лесным-пожарам-июль-2019г) questa petizione dal 22 luglio ha raccolto più di un milione di firme. Chiede di dichiarare lo stato di emergenza sul territorio della Siberia.

[3] https://www.youtube.com/watch?v=tz3VQrcKUKI&feature=youtu.be&fbclid=IwAR1rpRAFUelrdU6OP8VC3yZHYYfwn--VP4bgizhq0fDqzxYK2Xna34mXbxw

[4] https://www.kp.ru/daily/27010/4072087/

[5] https://www.youtube.com/watch?v=9Bz1m6anTRk


Marcello Pamio

La maîtresse di Jeffrey Epstein è stata trovata.
Ghislaine Maxwell, oltre a parlare correttamente quattro lingue, disporre di due brevetti di pilota, uno per l’elicottero e uno per il sommergibile, è l’ex fidanzata del pedofilo miliardario, nonché reclutatrice di minorenni e probabile agente Mossad.
Aveva ultimamente fatto perdere le sue tracce, ma ci ha pensato il New York Post a stanarla!
Nell’immaginario collettivo dei comuni mortali cresciuti a suon di film hollywoodiani si immagina un agente operativo dell’intelligence ebraica nascosta in qualche rifugio segreto a prova di bomba atomica in attesa di ordini cifrati dal comando centrale, oppure con parrucca e tailleur nero mentre sorseggia champagne in uno di quei ristoranti dove per prenotare bisogna essere mafiosi.

E invece dove hanno pizzicato la Maxwell? In uno squallidissimo fast-food a mangiare patate fritte e hamburger, il tutto innaffiato da un poco salutare milk-shake, vestita con quello che sembra un incrocio tra una tuta da ginnastica e un pigiama (a righe i pantaloni tra le altre cose…).
Va detto che la Ghislaine al momento non è ricercata dall’FBI, ma dopo quello che è successo (fuga/suicidio/assassinio?) all’ex compagno di letto e merende, i federali potrebbero decidere di ascoltarla.
Ma qualcosa, anche in questo caso, non torna. A stonare infatti sono proprio le immagini!

Gli scatti fatti dai giornalisti del New York Post l’hanno immortalata seduta su una panchina all’esterno di un fast food a Los Angeles.
Alcune cose risultano stonate …

  • Nella foto (di sinistra) in cui la Ghislaine guarda dritto l’obiettivo del fotografo, come se si fosse messa in posa, sopra il tavolo si vede un vassoio rosso con del residuo di cibo, due bicchieri, il cellulare, una borsa e un libro. Sulla panca alla sua sinistra si intravede l’angolo di un altro vassoio rosso che sta a indicare che ne aveva DUE. Ma nell’altra foto (a destra), ripresa lateralmente, tutti gli oggetti sopra il tavolo hanno cambiato posizione. Non solo, la Ghislaine ha avuto il tempo di mettere a fuoco il mondo inforcando gli occhiali da vista, e di far sparire il vassoio rosso (particolare sotto) che dovrebbe essere invece totalmente visibile!

Come mai queste discrepanze? Che fine ha fatto il vassoio?
La procacciatrice di bambini stava pranzando da sola o era in compagnia? Il vassoio lo ha fatto sparire lei per rendere la foto più pulita, oppure per nascondere che non era sola?
Potranno sembrare delle sciocchezze ad un occhio non allenato, ma ricordo un piccolo particolare: la Maxwell non è una persona qualsiasi, non è una star scovata da un paparazzo: è la testimone principale di uno dei più allucinanti e incredibili scandali di pedofilia degli ultimi decenni. E’ stata la compagna e socia del pedofilo miliardario Epstein.
Per cui se decide di sparire dalla scena, ma misteriosamente viene beccata da un fotoreporter, non penso che la reazione normale sia quella di mettersi in posa sistemando gli occhiali e spostando gli oggetti sopra il tavolo!  

  • La seconda cosa ambigua è che la Ghislaine stava leggendo (sempre stando alle dichiarazioni del New York Post) un libro: “The Book of Honor”, il cui sottotitolo è “The secret lives and deaths of CIA operations”, cioè “Il libro dell’onore: Le vite e le morti segrete degli operativi CIA”.

Diciamo che non è proprio la classica lettura estiva da fare sotto l’ombrellone o mentre si pranza in un fast-food ad agosto.
Anche in questo caso, per i teorici della cospirazione, quelli cresciuti a pane e film gialli, sembra un vero e proprio messaggio in codice.
Forse voleva ricordare a qualcuno che sia lei che Epstein sono agenti operativi che mantengono fino alla fine il codice d’onore?

  • Anche la location è assai interessante. Viene da chiedersi infatti come mai, con tutti i ristoranti, pizzerie, fast-food che ci sono a Los Angeles, la Ghislaine doveva andare a mangiare proprio nella catena “In-n-out”, che tradotto corrisponde a “Dentro-e-fuori”? Scelta puramente casuale dettata dalla fame, oppure simbolicamente (il dentro-e-fuori) si riferisce a qualcuno? Qualche allusioni all’ex Epstein? Oppure, esattamente come per il libro, simbolicamente sta comunicando a chi di dovere che lei e il suo amichetto stavano lavorando per l’intelligence deviata?

Non lo sapremo mai. Forse è tutta una banale coincidenza e quanto appena scritto è solo il frutto delle fantasie di una mente malata e border-line!
Lo vedremo a breve perché molte altre cose accadranno su questi canali…

Curiosità
Alla signorina Maxwell, Epstein regalò non solo il brevetto di pilota, ma anche un vero e proprio elicottero (foto sotto) per la modica cifra di 4 milioni di dollari!

Sicuramente l'ebreo miliardario non lo ha fatto per generosità o altruismo, ma perché il velivolo serviva per trasportare comodamente qualche piccola vittima nell'isola degli orrori!