Questa settimana il mongolino di peltro se lo porta a casa Filippo Anelli, il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici! Cioè l'Ordine degli ordini: la mafia della mafia sanitaria. Secondo il genio in camice bianco la morte di numerosissimi suoi colleghi è da imputare allo stress!!!!
"Non nascondo che siamo preoccupati. Il timore diffuso tra i colleghi è che lo stress e i ritmi di lavoro insostenibili possono impattare negativamente sulla salute dei medici ed essere tra le concause della morte di alcuni colleghi"
Ma come si fa a dire una minchiata simile?
Filippo Anelli
Con quale moralità un laureato in medicina arriva a dire che la mattanza in atto è causata dallo stress? Quindi il dottor Anelli neppure immagina che la causa dei malori letali sono i diserbanti genici? 🤔 Ma stiamo scherzando spero? Sa tutto, ma deve recitare la parte! Si perché sarebbe ancora più grave se il dottor Anelli fosse veramente convinto della bontà dell'Agente Orange! Comunque sia, la nota positiva è che i camici bianchi, quelli con le alette da angelo, si stanno cagando sotto!!!!
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Marcello Pamio - 10 dicembre 2023 I pennivendoli continuano a far terrorismo scrivendo cazzate mega galattiche. Buttano in pasto al gregge di inferiori numeri preoccupanti: "Raddoppiano i contagi. Oltre 900 morti in 30 giorni". Ovviamente per colpa del Coviddi, il tutto certificato e santificato dai tamponi 😂😂😂 Questi sciacalli però non ricordano che
IN ITALIA DI MEDIA MUOIONO 1.800-2.000 PERSONE AL GIORNO PER PATOLOGIE!!!
Al primo posto le cardiovascolari (600 morti al dì) al secondo i tumori (500 morti al giorno) e poi a seguire le altre tra cui le cause iatrogene, cioè causate dai camici bianchi stessi. Quindi in 30 giorni, di vecchiotti malaticci e non, se ne vanno al campo santo da 50 a 60.000 e non 900. E il Covid non c'entra una minchia! Lo capite o no che vi prendono per il culo perennemente? Vi rendete conto o no dello squallidume informativo che abbiamo? Detto questo però…siccome sto cercando casa (e per via della bolla immobiliare non se ne trova), ho pensato di scrivere una letterina a Babbo Natale chiedendo di mettere sotto l'albero dei sudditi impauriti il quinto e anche il sesto peraccino. Non è da me spegnere la speranza nell'unica cura ufficiale affidabile e soprattutto sicura: in fin dei conti la crescita esponenziale dei contagi è veramente preoccupante…😏 Vediamo se si sgonfia sta bolla? Merry Christmas and happy vaccine! Disinformazione.it
Marcello Pamio - 4 marzo 2023 A dicembre 2022 un bel +19% rispetto al +8,4% di novembre: più del doppio. Questi dati si riferiscono all'aumento della mortalità (per tutte le cause) avvenuto in Europa a dicembre nei confronti del mese precedente. Tra i paesi presi con le bombe spicca la Germania con un incremento di +37%. Anche da noi in Italia ovviamente la stima è nera e riguarda novembre che passa da +0,5% a +9,4%, ma mancano casualmente i dati di dicembre 2022 che non sono ancora disponibili. Sapete com'è, vero? Con molta calma le cose le dicono. Forse! Il dato di fatto è che la gente muore sempre di più, crolla esanime per un malore e i dati lo confermano. Va detto anche che i numeri che ci snocciolano sono sicuramente molto più bassi della vita reale. Nonostante questo, la sub-umanità non riesce a comprendere che la causa sono i sieri genici. Troppo forte da accettare e digerire? Significherebbe ammettere che si è fatta una cagata colossale? Beh, ricordate che l'umiltà è la chiave che apre tutte le porte! Le cagate si fanno e sono importanti dal punto di vista esperienziale.
La cosa fondamentale è ora non continuare a cagarsi addosso, e capire che non serve esperire tutto: il napalm vaccinale che non faccia bene si sa da decenni, figuriamoci quello geneticamente modificato. Ma la paura da una parte e la paraculaggine dall'altra, fanno fare cose strane...
Marcello Pamio - 4 febbraio 2023 È tempo che la comunità scientifica ammetta che ci sbagliavamo su COVID, e che questo è costato vite umane! Il mainstream sta facendo mea culpa sulla gestione criminosa della psicopandemenza! Dopo il Wall Street Journal ora tocca al settimanale a stelle e strisce Newsweek! Il dottor Kevin Bass critica pesantemente la gestione: "la comunità scientifica (CDC, OMS, FDA) e i loro rappresentanti hanno ripetutamente sopravvalutato le prove e fuorviando il pubblico sulle proprie opinioni e politiche, tra cui l'immunità naturale rispetto a quella artificiale, la chiusura delle scuole e la trasmissione delle malattie, la diffusione dell'aerosol, l' efficacia e sicurezza del vaccino". Continua il dottor Bass: "Quando voci scientifiche di fama mondiale, come i professori di Stanford, John Ioannidis, Jay Bhattacharya e Scott Atlas, o i professori dell'Università della California di San Francisco Vinay Prasad e Monica Gandhi, hanno lanciato l'allarme, hanno subito censure da parte di folle implacabili di critici e detrattori". Quindi cominciano con 3 anni di ritardo le prime scuse pubbliche. Ci basta? Assolutamente no. Il dare in pasto alla sudditanza un capro espiatorio non è sufficiente. Se è pur vero che la massima responsabilità nel piano criminale l'hanno avuta i giornalisti dei media mainstream, a partecipare al disastro ci sono stati ovviamente tutti i politici (veri camerieri dei Poteri Forti), tutte le forze del disordine che hanno eseguito ordini contro i diritti umani e i diritti internazionali, e tutta la manovalanza: medici e infermieri con i rispettivi squallidi ordini. E per ultimo, non certo per importanza, le menti diaboliche, i cervelli satanici dietro tutta l'operazione: i Schwab, i Gates, i Fauci, i Bourla, i Von der Leyen, ecc. Tutti devono pagare per i crimini che hanno commesso contro l'uomo, non bastano certo un paio di articoletti per scusarsi… https://www.newsweek.com/its-time-scientific-community-admit-we-were-wrong-about-coivd-it-cost-lives-opinion-1776630
Nonostante il vergognoso terrorismo mediatico e politico, i numeri in Veneto parlano chiaro: non c'è alcuna necessità di chiusura. Ecco i dati del ministero della Salute aggiornati al 1 novembre 2020 alle ore 17.10.
Il grafico qui sopra mette in evidenza la variazione (in percentuale) del numero di morti avvenuti in Veneto dal 1 marzo 2020 al 1 novembre del 2020. E' lampante che dal mese di aprile in poi il numero dei decessi ha iniziato a calare esponenzialmente, e la curva ancora oggi viaggia appena sopra lo zero. I morti infatti avvenuti il primo di novembre 2020 sono stati 17, assolutamente nella media.
Qui sopra il numero di pazienti in terapia intensiva. Il Veneto (indicato dalla freccia rossa) si piazza al penultimo posto a livello nazionale, quindi molto al di sotto della cosiddetta "soglia di allerta" , rappresentata dalla linea rossa orizzontale.
Il grafico qui sopra invece mostra la variazione giornaliera dei casi "positivi". Di primo acchito sembra che il numero dei contagi sia schizzato alle stelle da settembre in poi, e invece rappresenta solo sono il numero di persone a cui un tampone (inaffidabile e ascientifico) ha "diagnosticato" la positività! Tutto qua. Da quando hanno iniato a eseguire migliaia e migliaia di test era ovvio che il numero dei "casi" salisse proporzionalmente. Ma NON si tratta di malati e neppure di contagiosi, perché la quasi totalità sono persone oggettivamente sane senza sintomi! E infatti i dati parlano da soli. Attualmente in Veneto abbiamo:
Casi totali sono 59.253, di cui 2.418 decessi (dall'inizio dell'anno), 832 ricoverati con sintomi, 132 in terapia intensiva e 25.421 dimessi/guariti. Se dai casi totali togliamo i decessi, le persone ancora ricoverata e tutti i dimessi, risulta che i "positivi" a casa sono 30.450.
Dato che il totale in Veneto dei positivi è 31.414 e di questi 30.450 è a casa, risulta che circa il 97% dei casi sono persone asintomatiche, cioè totalmente senza sintomi, o con sintomi talmente lievi (influenzali o para influenzali) che non necessitano neppure di un ricovero!!!
In Veneto il 97% dei casi sono persone asintomatiche o con sintomi talmente lievi che non necessitano di cure ospedaliere!
Il governatore Zaia quindi non ha i numeri per poter chiudere la regione e devastare ancor di più l'economia locale. Se lo dovesse fare è perché ha piegato la testa e aperto il portafogli "Roma Ladrona", e per tanto sarà da ritenere personalmente responsabile di tutto quello che vivremo, socialmente ed economicamente, nelle prossime settimane. Mi auguro che le categorie del settore (commercianti, turismo, ristorazione, avvocati, ecc.) si sveglino dal come letargico e si coalizzino per reagire a un simile soppruso.... Il governatore Zaia quindi non ha i numeri per poter chiudere la regione e devastare ancor di più l'economia locale!
Mi permetto di estrapolare l’interessantissimo ma corposo documento del prof. Marco Mamone Capria dedicato al recente rapporto congiunto Istat-ISS dal titolo: “Impatto nell'epidemia COVID-19 sulla mortalità: cause di morte nei deceduti positivi a SARS-Cov-2”. Il prof Mamone Capria è un epistemologo e docente di matematica all’Università di Perugia, quindi va detto per inciso che non è un medico, e appunto la sua disamina prende in considerazione esclusivamente i dati pubblicati. La prima osservazione fatta riguarda l’incoerenza tra i dati dell’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) e quelli dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità). Paradossalmente i due enti spesso non vanno proprio d’accordo. Un esempio per tutti: la mortalità dell’influenza. Secondo l’Istat i decessi sarebbero centinaia, mentre per l’ISS sarebbero svariate migliaia. Com’è possibile una simile discrepanza?
Ecco la tabella ricavata dai dati Istat
Mentre questa è dell’ISS
Prendiamo la stagione influenzale 2014-15 come esempio, sapendo che la maggior parte delle morti per influenza avviene durante i primi quattro mesi del 2015. Per l’ISS il numero dei decessi attribuiti all’influenza è 20.259, mentre per l’Istat solo 675: un numero 30 volte inferiore! Differenza questa che non aiuta molto la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni pubbliche. Il punto da sottolineare è che l’ISS attribuisce molte più morti dell’Istat. La cosa diventa assai interessante quando si entra nel terreno del COVID-19, perché il virus è riuscito a fare miracoli sotto vari punti di vista, e in questo caso è riuscito a riunire le due entità.
Incredibilmente hanno cominciato a produrre rapporti congiunti e questo fa ovviamente nascere alcune domande... Come avranno fatto per esempio a mettersi d’accordo sui decessi, usando due metodologie che finora hanno portato a risultati così divergenti? E soprattutto quali risultati sono stati ottenuti da questo connubio? I risultati ce li hanno sbattuti in faccia fin da subito: 9 persone su 10 sarebbero, secondo il rapporto congiunto, morte SOLO per il virus! Ecco la conclusione del Rapporto: «COVID-19 è la causa direttamente responsabile della morte nell’89% dei decessi di persone positive al test SARS-CoV-2, mentre per il restante 11% le cause di decesso sono le malattie cardiovascolari (4,6%), i tumori (2,4%), le malattie del sistema respiratorio (1%), il diabete (0,6%), le demenze e le malattie dell’apparato digerente (rispettivamente 0,6% e 0,5%)».
Inoltre il «COVID-19 è una malattia che può rivelarsi fatale anche in assenza di concause. Non ci sono infatti concause di morte preesistenti a COVID-19 nel 28,2% dei decessi analizzati» Qualcuno sta forse giocando con i numeri? Dico questo perché stando al rapporto dal titolo “Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia - Aggiornamento del 9 luglio 2020” dell’ISS (basato su 3.857 cartelle cliniche) “la percentuale di deceduti SENZA altre patologie è il 4%”. Com’è possibile che per l’ISS/Istat la percentuale di decessi senza altre patologie è del 28,2% mentre per l’ISS è solo del 4%? Stiamo parlando di un aumento del 700%?
Ecco di seguito le due tabelle messe vicine per meglio vedere le differenze.
Le percentuali in cui una malattia compare come “patologia preesistente” e, rispettivamente, come “concausa” di morte, mostrano vistose differenze. Come mai il diabete per esempio passa dal 30% al 16%, riducendosi di metà; oppure l’ipertensione dal 66% al 21%, con una riduzione di ben tre volte? Quali sono i dati corretti o che più si avvicinano alla realtà? L’affermazione che il 28,2% dei decessi di pazienti con tampone positivo non avessero concause importanti risulta quindi estremamente dubbia, e di sicuro non adeguatamente argomentata.
Conclusione La conclusione è abbastanza scontata: il Covid-19 ha fatto letteralmente sparire moltissime cause di morte “tradizionali”, ha eclissato le morti per il complesso delle similinfluenze, ha fatto sparire le infezioni ospedaliere, i morti per inquinamento e dulcis in fundo ha magicamente eclissato tutti gli errori medici (le cause iatrogene causano circa 45.000 morti all’anno)… Chi può infatti arrogarsi il diritto di stabilire con certezza assoluta che una persona anziana, magari obesa con diabete mellito e una cardiopatia ischemica grave, risultando positiva al tampone è morta sicuramente SOLO per Covid-19? Questa persona avrebbe superato l’inverno indenne se non fosse stata infettata da SARS-CoV-2 o da un altro delle centinaia di virus similinfluenzali circolanti? Nessuno sano di mente può stabilire una simile correlazione, a parte ovviamente la “medicina basata sulle evidenze”. Dove per “evidenze” s’intende il diktat del regime: TUTTI I DECESSI SONO COVID-19! Alla fine era abbastanza scontato che il “matrimonio” forzato e probabilmente imposto dall’alto, tra Istituto Superiore di Sanità e Istat avrebbe difeso a oltranza e a spada tratta tutta la linea governativa, infischiandosene impunemente di tutte le migliaia di persone decedute e dei rispettivi parenti.
Nei dati ufficiali di morti per Sars-CoV-2 qualcosa non torna. Tante sono le cose che non tornano, partendo dai paesi vicini all'Italia.
In Francia (popolazione 67 milioni) i casi totali sono 83.080 con 10.869 morti
In Italia (popolazione 60 milioni) i casi totali sono 139.422 con 17.669 morti.
In Spagna (popolazione 47 milioni) i casi totali sono 152.446 con 15.238 morti.
In Germania (popolazione 83 milioni) i casi totali sono 113.296 con soli 2.349 morti
In Italia su circa 60 milioni di individui ci sono stati oltre 17.000 morti mentre i deceduti in Germania, su una popolazione di 80 milioni, sono stati solo 2300! Rapportando il numero di morti all'intera popolazione risulta che in Germania c'è 1 morto ogni 35.000 persone, mentre in Italia 1 ogni 3400 persone. Com'è possibile una così enorme differenza? Non può certo dipendere da virtuosismi nel contenimento e isolamento delle masse, visto che hanno anche loro tanti positivi, e allora da cosa dipende?
Se oltre 100 mila tedeschi sono risultati positivi al tampone ma ne sono morti solo 2300 le possibili ipotesi sono le seguenti:
L'apparato sanitario tedesco funziona molto meglio del nostro?
Su questo non ci piove, visto che con 28.000 posti letto in terapia intensiva la Germania è la nazione che può contare del rapporto più favorevole rispetto alla popolazione. Stiamo parlando di 6 posti letto per ogni 1.000 abitanti. In Italia con soli 2,6 posti letto per ogni 1.000 abitanti, l'Ocse ci ha rifilati al 19° posto su 23 paesi europei... Ma è solo una questione di posti letto?
Forse i medici teutonici non catalogano tutti i morti come Covid-19 ma solo quelli che quasi sicuramente sono deceduti per il virus?
Questo è un punto cruciale perché se le tantissime persone ricoverate in ospedale e poi morte per gravissime patologie come cancro, malattie cardiovascolari, renali e dismetaboliche venissero registrate come Covid-19, allora starebbero scientemente e delinquenzialmente facendo lievitare i numeri! Se questo fosse vero, e stando ai numeri assurdi italiani probabilmente lo è, la domanda cruciale è per quale motivo lo fanno? Tali manovre sono dovute a semplice ignoranza o c'è invece dolo? Tutto questo baillame qui prodest? A chi giova distruggere completamente il tessuto industriale dell'Italia, facendoci passare per la culla infettiva del pianeta?
Tutti i media mainstream hanno continuato a bombardare per settimane i lettori con numeri devastanti e terrorizzanti sul coronavirus. La Marca trevigiana per esempio è stata toccata da ben cento vittime.
Ma nonostante questo numero, il loro impatto sembra sfuggire alle statistiche... I dati consegnati alla storia dall’Usl 2 dicono che il totale dei decessi negli ospedali trevigiani nei primi tre mesi del 2020 è in linea con quello degli anni scorsi. Dato opinabile ma certamente incontrovertibile.
Il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi è entrato nello specifico confrontando i numeri dei decessi nel periodo fra il primo gennaio e il 29 marzo negli ultimi quattro anni nella provincia veneta:
- 995 persone morte nel 2017
- 895 persone morte nel 2018
- 908 persone morte nel 2019
- 933 persone morte nel 2020
Il bilancio nel 2020 è di 25 decessi in meno rispetto al 2019 e 62 decessi in più rispetto al 2017! Quindi quest'anno sono morte “addirittura” 62 persone in più rispetto tre anni fa.
Interessante è anche la sottolineatura del dottor Benazzi: «tutti i casi tracciati, da noi e dalla Regione, sono stati inseriti fin dall’inizio. Non è stato nascosto alcun decesso, abbiamo lavorato con trasparenza, i tamponi sono stati somministrati a tutti e abbiamo registrato come Covid positivi tutti coloro che, purtroppo, sono deceduti con patologie importantissime e gravi, in cui il virus è stato concausa. Abbiamo avuto pazienti con patologie tumorali, metastasi, scompensi cardiaci».
Sembra quasi che il Dg si stia giustificando per qualcosa. Ma cosa? Forse qualcuno ha messo in dubbio i numeri? Infine conferma che in regione sono stati registrati come “Covid positivi tutti coloro che sono deceduti con patologie importantissime e gravi”. Nonostante stiamo parlando di patologie cardiovascolari, cancro e metastasi varie, sono morte tutte per il virus!
La conclusione è semplice: nonostante il terrorismo instaurato per una pandemia tutta da verificare, il numero dei morti nel primo trimestre del 2020 è esattamente in linea con quello degli anni scorsi.
Scontato è dire che il merito va alle misure stringenti prese dai governanti!
Siamo di fronte ad una dissociazione cognitiva? O qualcuno inizia a ripulirsi la coscienza, parandosi anche il didietro? Forse in vista del fatto che a breve la Verità (figlia del Tempo) verrà fuori...
Chi ha orecchie per intendere in tenda. Capito Zaia?
Siamo di fronte alla più grande PsyOps, operazione psicologica, mai messa in atto nel mondo.
Problema - Reazione - Soluzione
Problema: VIRUS
Reazione: PAURA
Soluzione: DITTATURA (medica, mediatica, sociale, finanziaria, politica e culturale)
Con la scusa di un misterioso virus, arrivato dall'Oriente (forse), il Grande Fratello affina le armi e stringe sempre il cappio attorno alle già risicate libertà.
Isolamento sociale (che fa crescere non solo la paura ma anche rabbia/rancore).
Tracciamento digitale, incrociando tabulati, carte di credito e satellitare dei cellulari.
Per sapere in ogni momento dove siamo e cosa stiamo acquistando.
Telecamere, sensori biometrici e termici per vedere in ogni istante cosa facciamo.
Nell'attesa del microchip e della sparizione del contante, passaggi questi ultimi obbligatori! Nel biochip saranno registrati tutti i dati individuali, sanitari, fiscali, compreso l'ID, l'Identificativo Digitale che tutti avranno.
Il denaro cartaceo dovrà sparire per lasciare il posto alla moneta virtuale, elettronica, facilmente manipolabile e gestibile dalle mani dei manovratori.
Mentre i sudditi impauriti e reclusi in casa attendono il vaccino, le antenne per il 5G spuntano come i funghi, perché tale tecnologia è importantissima per la dittatura (medica, mediatica, sociale, finanziaria, politica e culturale)...
Sentite le parole del dottor Silvio Brusaferro, Presidente dell'ISS alla Conferenza stampa di oggi 13 marzo 2020 a Roma sui morti relativi al coronavirus.
Sono affermazioni che dovrebbero destare, per non dire svegliare, i cervelli anestetizzati dal Sistema...
"I pazienti morti positivi hanno una età media di 80,3 anni e sono prevalentemente maschi. Le donne sono solo il 25,3%. Le fasce più colpite sono dai 70 anni, con il picco tra gli 80 e i 89 anni. La letalità è più elevata nelle persone oltre gli 80 anni SOLO DUE PERSONE MORTE NON AVEVANO PATOLOGIE! La maggior parte delle persone morte (46-47%) avevano 2 o 3 o più patologie. I DUE PAZIENTI CON ETA' INFERIORE AI 40 ANNI, una di 39 anni aveva il cancro, l'altra sempre di 39 anni è deceduta a casa e aveva alcuni fattori di comorbilità, come diabete, obesità e altri disturbi"...
Quindi, nonostante i bollettini di guerra dei scandalosi media mainstream, che hanno creato una vera e propria psicosi collettiva, le persone più colpite sono quelle anziane e con diverse patologie pregresse, quindi persone che erano a rischio di morire ben prima della comparsa del virus!
Video di Marcello Pamio sulla situazione italiana dopo la dichiarazione dell'OMS di Pandemia. Cosa sta succedendo? Cosa possiamo fare? Ha senso farsi prendere dalla paura e dall'angoscia?
I rimedi che la Natura ha contemplato per potenziare il Sistema Immunitario e mantenersi in salute. Dalla fallace "Teoria dei Germi" del chimico Louis Pasteur, alle rivoluzionarie scoperte del grande medico batteriologo Antoine Bechamp cancellato dalla storia...