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Marcello Pamio

La StemExpress è una società che pochissime persone conoscono, eppure merita tutto il nostro interesse...
Si tratta del principale fornitore di «materiale biologico umano», cioè midollo osseo, sangue cordonale, sangue periferico, sangue materno, cellule primarie nonché teste di feti.
Riescono ad offrire un servizio completo ai propri ricchi clienti, dall’ordine alla consegna, garantendo la massima purezza e qualità dei campioni umani.
I loro clienti sono case farmaceutiche e università che useranno quei campioni per condurre ricerche e studi, per testare applicazioni e farmaci o per creare nuovi dispositivi diagnostici e chirurgici.

Nonostante sia nata da pochissimi anni (2010), la società sta cambiando l’intero settore globale, accelerando la ricerca e le sperimentazioni cliniche grazie all’implementazione dei loro centri di raccolta delle cellule staminali, ai laboratori di produzione cellulare e creando soprattutto la più grande rete globale di ospedali e cliniche tutte collegate tra loro.
Nel sito ufficiale si vantano dicendo che «riducendo il tempo necessario per raccogliere campioni o isolare le cellule primarie, possiamo aiutare a ridurre mesi e persino anni di un progetto».

La loro mission sarebbe quella di aiutare il mondo intero a guarire da tutte le malattie. Stupendo, ma cosa significa “ridurre il tempo di raccolta” dei campioni biologici, e soprattutto qual è il prezzo?
Dico questo perché qualche giorno fa, giovedì 5 settembre Cate Dyer, amministratrice delegata della StemExpress, ha dovuto ammettere in udienza che la sua azienda biotecnologica «fornisce a ricercatori medici cuori fetali battenti e teste fetali intatte», specificando macabramente che la testa del bambino poteva essere fornita ai ricercatori attaccata al resto del corpo oppure poteva «essere strappata via»…

Indagine giudiziaria
Per comprendere il quadro generale è necessario fare un saltino indietro nel tempo, quando tra il 2014 e il 2015 due giornalisti David Daleiden e Sandra Merritt - che lavorano per il Center for Medical Progress (Cmp) - sotto copertura fecero emergere uno scandalo vergognoso sulla compravendita di organi e tessuti di bambini abortiti. Al centro del mirino la tristemente nota «Planned Parenthood», l’organizzazione fondata nel 1939 che si occupa di fornire assistenza medica alle donne incinte.
Detto così sembra anche un scopo nobile, ma si tratta della potentissima organizzazione di cliniche abortiste americane (circa 860 nel territorio), che “vanta” 330.000 aborti annuali.
Numeri che fanno gongolare i dirigenti, nonostante si tratti di un vero e proprio olocausto!

In pratica Daleiden e Merritt erano riusciti a registrare dei video nei quali i responsabili della Planned Parenthood discutevano candidamente della vendita di organi fetali e pezzi umani vari a società biotecnologiche. Cosa questa vietatissima negli Stati Uniti, dove è possibile donare alla ricerca solo tessuto fetale.
La cosa incredibile è che dopo circa 5 anni dall’inizio delle indagini, sono riusciti a rovesciare il quadro e sotto accusa oggi non ci sono più i venditori di feti ma i giornalisti che hanno fatto lo scoop.
Sono accusati infatti di violazione della privacy e di aver registrato di nascosto, dando false generalità. Avete capito? Nonostante i 14 video che inchiodano questi delinquenti alle loro responsabilità, i colpevoli sono i giornalisti che hanno sputtanato il sistema diabolico...

Nei video si vedono questi venditori privi di anima, soffermarsi sul prezzo dei tessuti o delle teste di feti, mentre sorseggiavano un calice di vino o mentre mangiavano una bella insalatona!
Daleiden e Merritt sono stati sottoposti a una persecuzione giudiziaria: nel procedimento in corso a San Francisco rispondono in totale di 15 accuse di reato, di cui 14 per «registrazioni illegali» e una per «associazione a delinquere». Rischiano fino a 10 anni di prigione in base alla legge sulle registrazioni illegali, ed è la prima volta nella storia della California che un procuratore generale dello Stato (casualmente democratico e abortista convinto) persegue qualcuno ai sensi di quella legge e soprattutto che lo faccia a giornalisti sotto copertura!

In fin dei conti non è così strano l’accanimento nei loro confronti e la protezione del Planned Parenthood, perché questo gruppo fa parte del Sistema e riceve enormi finanziamenti annui da influenti e loschi individui: George Soros, Bill Gates (ha donato 14 milioni di dollari), Ted Turner, la Fondazione Buffet (Warren Buffet avrebbe dato 1,4 milioni), e moltissimi altri tra Fondazione Rockefeller e importanti società.
Recentemente il presidente Donald Trump ha cercato di far togliere i finanziamenti pubblici a Planned Parenthood, ma la “rete della morte” ha rinunciato a buona parte dei fondi federali piuttosto che rispettare la nuova regola imposta dall’Amministrazione che vieta loro di indirizzare le donne a un fornitore di aborto. Chiaro il messaggio?
Continueranno a spingere sempre più donne ad abortire e non certo per motivi etici o morali, o per far rispettare i diritti delle donne, ma solo per procacciarsi pezzi umani, teste, cuori pulsanti e organi vari da vendere alle ditte farmaceutiche e università.

A proposito di università, la Stanford è finita sotto l’occhio del ciclone per le sue ricerche sull’«apparato di perfusione cardiaca di Langendorff», in pratica è una tecnica in vitro usata in farmacologia e fisiologia che permette di esaminare la contrattilità e la frequenza cardiaca.
Per fare questo hanno bisogno di cuoricini caldi e soprattutto pulsanti.

La logica conseguenza di tutto questo è inquietante: se la StemExpress necessita di organi e cuori battenti per venderli, significa che hanno bisogno della materia prima: feti abortiti o feti da far abortire…
Questi guadagnano sulla morte di tantissime vite umane innocenti, come pure le industrie chimiche e le università.
Ma nonostante l'oscurantismo dei media e il boicottaggio delle Procure, non riusciranno a bloccare gli scandali della compravendita di organi e della pedofilia, che anzi continueranno a ritmo battente illuminando sempre quella parte oscura di mondo che di umano non ha più nulla...

 

Per approfondire:

Aborto a processo, venduti cuori e teste di bambini
http://www.lanuovabq.it/it/aborto-a-processo-venduti-cuori-e-teste-di-bambini

Sintomi di felicità. I nostri talenti nascosti, un numero accanto allo zero
https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/sintomi-di-felicitai-nostri-talenti-nascosti-un-numero-accanto-allo-zer-ae7be45c72da47a982899f0dc84ba71d


A cura di Nerina Negrello*

Perché firmando implicitamente accetti il concetto fasullo di “morte cerebrale” a cuore battente.

Perché il modulo omette l'informazione base che l'espianto è su un vivo che ha perso la coscienza dichiarato “morto cerebrale” sulla base di protocolli di Stato utilitaristici.

Perché è contro-legge 91/99 art.5 che prevede un Decreto attuativo per la dichiarazione di volontà, mai emanato da 20 anni ma sostituito con un Decreto temporaneo (Bindi 8 aprile 2000) che ha aperto ad ogni sorta di abusi, tra cui “una scelta in comune”.

Perché sono tuttora in vigore le Disposizioni Transitorie art.23, ovvero è consentito il prelievo salvo dichiarazione autografa d'opposizione personale o esplicita opposizione scritta della famiglia.

Perché la firma in comune è per decreto facoltativa e non obbligatoria, ma nella pratica è richiesta con ricatto: “se non firmi non procede il rilascio della Carta d'Identità”. Si chiama estorsione.

Perché a detta del Garante non firmi una dichiarazione autografa ma un “modulo-ricevuta” !!!!!!! ?

Perché contravviene il diritto alla privacy (art.7 e 8 D.Lgs 196/20) in ambito sanitario, esponendo a tre schedature: SIT (sistema informativo trapianti), FSE (fascicolo sanitario elettr.) e ANAGRAFE.

Perché l'impiegato del comune che impone la firma - SI / NO / Non mi esprimo- può essere un trapiantato, o parente di malati in lista d'attesa o ideologizzato, ovvero in conflitto di interessi.

Perché il NO all'Anagrafe non dà nessuna garanzia: il sanitario verificherà oltre al SIT il possesso di tesserini o dichiarazioni autografe successive, o l'esistenza di volontà espressa ai familiari.

Perché il SI invece è stragarantito in quanto per legge la famiglia non può opporsi al consenso.

Perché le ASL tenute a notificare ai propri assistiti la richiesta di volontà sono state scavalcate.

MA POTREMMO AGGIUNGERE

Perché l'opzione «non mi esprimo» non è contemplata nel modulo dei Ministeri dell'Interno e Salute.

Perché gli impiegati comunali nominati non hanno nessuna competenza. Esecutori acritici?

Perché il Centro Nazionale Trapianti (CNT) ha il compito di procacciare organi ed è di parte.

Perché il modulo firmato è telematicamente trasmesso al SIT con possibili errori non controllabili.

Perché il modulo cartaceo firmato è trattenuto negli archivi dell'anagrafe per approcci successivi.

Perché l'obiettivo vero della «scelta in comune» è la schedatura nel caos più totale, una babele!

L'iniziativa è incostituzionale in quanto basata sul ricatto e l'estorsione aggravati dall'effetto sorpresa sul cittadino impreparato e indignato di fronte al quesito donazionista (SI-NO) fatto a tradimento, ne deriva quindi abuso di potere. Balza all'occhio una contrapposizione vistosa tra ciò che è enunciato nei documenti ufficiali “salva-forma” e la funzione pratica espletata dagli operatori della anagrafe, programmaticamente indottrinati per ottenere a tutti i costi la firma che ci fagocita nel data-base del CNT sotto la dittatura sanitaria di Stato. Corresponsabili i sindaci collaborazionisti.

Se sei caduto nella trappola firmando, puoi cancellarti dal SIT secondo legge della privacy.

Nerina Negrello Presidente Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente - www.antipredazione.org

COMUNICATO STAMPA
ANNO XXXV n. 4
26 Febbraio 2019

24121 BERGAMO Pass. Canonici Lateranensi, 22
Tel. 035-219255 - Telefax 035-235660
lega.nazionale@antipredazione.org