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Marcello Pamio - 6 luglio 2023
Il documento appena pubblicato dagli ashkenaziti di Pfizer assomiglia al bignami degli orrori di Joseph Mengele.
Circa 393 pagine pregne di eventi avversi del diserbante genico in un periodo di soli 6 mesi (19 dicembre 2021 - 18 giugno 2022) e redatto da qualche coraggioso operatore sanitario. Stiamo parlando di farmaco-vigilanza passiva che si basa sulle rarissime segnalazioni riportate da pochi coraggiosi medici.

Sono denunce spontanee, quindi riuscite ad immaginare qual è la reale situazione? Probabilmente dovremo moltiplicare per un fattore 100, dato che le segnalazioni rappresentano una percentuale che va dall'1 al 10% del totale. Potete ora capire come mai nessuno vuole la farmacovigilanza attiva?

Ecco i danni registrati: trombocitopenia (893 persone con il sangue che non coagula); 16.000 miocarditi; 25.000 tachicardie gravi e linfoadenopatie. Quasi 16.000 casi di acufeni (ricordate Piero Peluche?), 5000 paralisi facciali e ben 1783 paresi. Le emicranie (che non passano con niente) sono state 30.000, come pure le ipoestesie (riduzione parziale o totale della sensibilità). Circa 970 persone non possono più vedere la Vita e 700 donne hanno avuto gravi complicanze in gravidanza.
Bastano? Direi più che sufficienti per comprendere i crimini contro l'umanità a cui hanno partecipato Big Pharma, l'intera classe politica, l'intera classe medica e tutti i giornalisti! Colpevoli moralmente e non solo…

Marcello Pamio - 5 maggio 2023

L'Olocausto è una cerimonia religiosa di sacrificio animale e umano che non interessa però solo gli ebrei. Dico questo perché la storia insegna esclusivamente la Shoah (chissà come mai)!
Ci sono stati :

  • Olocausto americano con 100 milioni di morti tra i nativi;
  • Olocausto africano con 50 milioni di morti (forse molti di più);
  • Olocausto armeno con oltre 2 milioni di morti (forse molti di più)
  • e moltissimi altri…
    Ora possiamo aggiungere al triste elenco anche l'Olocausto Covid, causato non certo da un fantomatico virus, ma da politiche criminali, terrorismo mediatico, terapie sbagliate, menefreghismo dei medici, infermieri ballerini e dal diserbante genico sperimentale!
    Dicono 20 milioni di morti, ma saranno molti di più, anche perché la conta delle lapidi continuerà negli anni a venire…
    La storia ricorderà quello che avete fatto!!!
    Disinformazione.it

Marcello Pamio - 4 febbraio 2023
È tempo che la comunità scientifica ammetta che ci sbagliavamo su COVID, e che questo è costato vite umane!
Il mainstream sta facendo mea culpa sulla gestione criminosa della psicopandemenza!
Dopo il Wall Street Journal ora tocca al settimanale a stelle e strisce Newsweek!
Il dottor Kevin Bass critica pesantemente la gestione: "la comunità scientifica (CDC, OMS, FDA) e i loro rappresentanti hanno ripetutamente sopravvalutato le prove e fuorviando il pubblico sulle proprie opinioni e politiche, tra cui l'immunità naturale rispetto a quella artificiale, la chiusura delle scuole e la trasmissione delle malattie, la diffusione dell'aerosol, l' efficacia e sicurezza del vaccino".
Continua il dottor Bass: "Quando voci scientifiche di fama mondiale, come i professori di Stanford, John Ioannidis, Jay Bhattacharya e Scott Atlas, o i professori dell'Università della California di San Francisco Vinay Prasad e Monica Gandhi, hanno lanciato l'allarme, hanno subito censure da parte di folle implacabili di critici e detrattori".
Quindi cominciano con 3 anni di ritardo le prime scuse pubbliche. Ci basta? Assolutamente no. Il dare in pasto alla sudditanza un capro espiatorio non è sufficiente. Se è pur vero che la massima responsabilità nel piano criminale l'hanno avuta i giornalisti dei media mainstream, a partecipare al disastro ci sono stati ovviamente tutti i politici (veri camerieri dei Poteri Forti), tutte le forze del disordine che hanno eseguito ordini contro i diritti umani e i diritti internazionali, e tutta la manovalanza: medici e infermieri con i rispettivi squallidi ordini. E per ultimo, non certo per importanza, le menti diaboliche, i cervelli satanici dietro tutta l'operazione: i Schwab, i Gates, i Fauci, i Bourla, i Von der Leyen, ecc.
Tutti devono pagare per i crimini che hanno commesso contro l'uomo, non bastano certo un paio di articoletti per scusarsi…
https://www.newsweek.com/its-time-scientific-community-admit-we-were-wrong-about-coivd-it-cost-lives-opinion-1776630

Marcello Pamio - 7 gennaio 2023
Questo articolo proposto dall'amico Maurizio Blondet è assai interessante e va letto tutto fino alla fine!
Una recente indagine di laboratorio eseguita un patologo americano rivela che per le iniezioni del diserbante, non c'è stato un minimo di controllo di qualità. Fin qui nulla di nuovo direi. Ne hanno analizzate 100!
Alcune fiale erano soluzione salina, mentre altre erano cariche di contaminanti vari, come il tristemente noto PoliEtilenGlicole (PEG) che può causare shock anafilattico e impedire una corretta risposta immunitaria! Mediante la spettrometria di massa ha rivelato la presenza di particelle metalliche: alluminio, silicio, magnesio, cloruro di sodio, calcio, titanio e ferro. In nessuna hanno visto il grafene.
Quindi tutto dipende dal culo che hai (o karma): puoi trovare una fiala carica di PEG con rischio di shock anafilattico e risposta immunitaria disregolata, oppure semplice fisiologica!
Secondo il patologo Ryan Cole, quelli che sembrano microchip o nanotecnologie sono in realtà cristalli di colesterolo, zucchero e sale impilati (placche amiloidi)
Un siero Janssen conteneva quelli che sembrano detriti, inclusa, una scheggia di vetro, mentre tra le fiale Pfizer alcune avevano anche particelle non identificabili, alcune delle quali erano appiccicate tra loro.


“In generale, quando abbiamo esaminato tutti i diversi vaccini, una delle conclusioni a cui siamo giunti è che sono un miscuglio. C’erano vaccini che sembravano non avere particelle, quasi niente, come una iniezione salina [fisiologica, placebo]. E poi il uno era pieno di ogni genere di cose. Hai solo la sensazione che la produzione sia totalmente e completamente incoerente".

Articolo completo https://www.maurizioblondet.it/cosa-ce-nei-vax-spiegato-bene-finalmente/

Marcello Pamio
I media mainstream hanno acceso i riflettori sui primi casi di morte causati dal virus Marbug. E quando i megafoni della dittatura strillano, c'è sempre qualcosa sotto...
Addirittura il Direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus ad una conferenza stampa a Ginevra se n’è occupato, sottolineando come il virus di Marburg sia «molto diverso da quello che causa il Covid 19, ma molti degli elementi di risposta sono gli stessi: isolare e curare le persone infette, tracciare e mettere in quarantena i contatti e coinvolgere le comunità locali nella risposta». Ahinoi, non è soltanto il capo dell’OMS a ipotizzare una possibile prossima pandemia con il Marburg: il tristemente noto GAVI dello psico-filantropo Bill Gates, il 22 aprile del 2021 ha scritto un articolo dal titolo inquietante: “La prossima pandemia: Marburg?”.

Infine negli ultimi mesi molte altre pubblicazioni hanno ipotizzato una simile minaccia imminente: come mai questa particolare attenzione? In fin dei conti il virus di Marburg provoca una febbre emorragica, simile all’ebola.
Una intrigante ipotesi di lavoro arriva da Laura Carosi, la quale ha pubblicato le dichiarazioni di un medico necroscopo (esegue le autopsie in ospedale Covid) mantenuto per sicurezza nell’anonimato.

Questo dottore ha ricevuto una circolare su una probabile infiltrazione della febbre gialla in Venezuela. «Dicono che è arrivata la febbre gialla o peggio il virus di Marburg. Entrambi causano trombosi/microtrombosi ed emorragie nel tratto intestinale. Così incolpano i due virus dei danni nei vaccinati Covid, cioè coprono le morti. Stranamente è in arrivo il test PCR per la febbre gialla e Marburg. Ecco la nuova pandemia». Cospirazione? Sembra proprio di no, anche perché la Primerdesign ha sviluppato un test PCR in tempo reale Genesig® nel 2018 per la febbre emorragica di Marburg. Qualcuno ora mi dovrebbe dire chi è quel pazzo furioso che spende soldi per sviluppare un test per una malattia rara! E sempre casualmente la Soligenix sta affrettando i test di un vaccino contro la febbre emorragica di Marburg. Gli azionisti della Soligenix: BlackRock, Goldman Sachs & Co. ecc.

Forse qualcuno sta pensando alla prossima pandemia per mantenere gli schiavi nell’emergenza sanitaria perenne? O addirittura, dare la colpa al virus Marburg per le morti causate invece dagli effetti collaterali dei vaccini anti-Covid (micro trombosi e micro coaguli). Effetti che cresceranno e si amplificheranno per via dei continui richiami.
O entrambe assieme…

Marcello Pamio

I media ne parlano positivamente. E se gli zerbini del potere accendono i riflettori, invece di scaricare una betoniera di merda, significa solo una cosa: la propaganda per gli encefali è iniziata.
Veniamo alla notizia: secondo la casa farmaceutica MSD (MercK Sharp Dome) il farmaco antivirale Molnupiravir dimezzerebbe il rischio di morte e ricovero di pazienti Covid non vaccinati.
Si tratta di una pillola da somministrare per via orale, quattro al giorno per cinque giorni e avrebbe la capacità di impedire al coronavirus di replicarsi, riducendo la sua circolazione nell’organismo e aiutando il sistema immunitario a tenerlo sotto controllo. Detta così sembra la manna dal cielo.

Merck aveva avviato da qualche mese i test clinici per verificare sicurezza ed efficacia e questi sono stati interrotti per passare subito all’autorizzazione di emergenza per manifesta superiorità del farmaco rispetto il placebo. Addirittura Anthony Fauci, consulente della Casa Bianca per la pandemia, ha parlato di «risultati impressionanti». Come impressionante è curva delle azioni della Merck, che il giorno delle dichiarazioni hanno visto una crescita verticale

Venerdì 1 ottobre 2021 le azioni sono schizzate

La cura Molnupiravir costerà la bellezza di 700 dollari a paziente!

Il governo statunitense ha già ordinato alla Merck 1,7 milioni di trattamenti, per un totale di 1,2 miliardi di dollari.

Il costo è altissimo ma comunque tre volte inferiore rispetto agli anticorpi monoclonali (il vero ed enorme business). I vaccini invece costano troppo poco e sono molto più rognosi da effettuare: una pillola invece è la soluzione ideale.

I sieri genici hanno avuto la funzione geniale di far penetrare nel corpo di miliardi di persone sostanze molto utili al Sistema...

Quindi i giochi sono già fatti? La direzione indica che i vaccini hanno le ore contate?
Manterranno sicuramente la punturina annuale per i sudditi impauriti, al posto del desueto anti-influenzale, ma poi per bocca farmaci a gogò…

Perché l’uomo deve essere “curato” sempre, quando è malato ma soprattutto quando è sano. D’altronde uno dei direttori storici della Merck lo ha detto esplicitamente:

“Il mio sogno è fare farmaci per le persone sane.Questo ci permetterebbe di venderli a chiunque”

Henry Gadsden, CEO Merck

Si chiama Aiskom Tower Sentinel ed è prodotto dalla Aiskom, una società italiana che riunisce esperti nel settore degli algoritmi e dei sensori.
Ha l’aspetto di una colonnina o torre (tower) alta circa un metro e mezzo gestita da un iPad il quale controlla un sensore al grafene e un algoritmo sofisticato.
Il sensore interferometrico a base di grafene (un materiale costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio con la resistenza del diamante e la flessibilità della plastica) è in grado di cogliere le alterazioni nelle onde e nei campi elettromagnetici.

Struttura atomica del grafene

Insomma una specie di radar in grado di registrare le onde emesse da un organismo e riconoscere la frequenza specifica. Ma di quali frequenze stanno parlando? Dei nucleotidi che costituiscono la catena di Rna del virus. In pratica la sentinella “annusa” un essere umano e scova (in teoria) i virus!
Il tablet è connesso con le banche dati mondiali dove sono depositate (così ci dicono) le sequenze nucleotidiche conosciute. Poi l’algoritmo in pochissimi nanosecondi da il responso tipo oracolo di Delphi: «Non hai il virus» oppure «Richiedi assistenza e segui l’iter previsto dalle autorità», un modo gentile per dirti che sei infetto e che devi farti ricoverare quanto prima!

Sentinel misura anche la temperatura corporea e se tutto questo non bastasse è in grado di riconoscere il volto di una persona anche se questo fosse coperto da una maschera o addirittura da un casco da moto!
Per fortuna ci sono solo 8 macchine nel mondo, e non lo dico per l’esiguo costo di 12.000€, ma perché una simile tecnologia apre scenari a dir poco inquietanti…

Attualmente è già in dotazione presso un’azienda bresciana con 150 dipendenti, in un ristorante di Varese, in una Rsa e in due uffici milanesi.
Ma cosa accadrà se un domani una torretta venisse piazzata all’entrata di ogni ristorante, bar, centro commerciale, ufficio postale, banca, e perché no lungo le strade principali? Insomma ovunque.

Un naso in grafene pronto a “sniffare” qualunque essere umano gli passi vicino, alla faccia della privacy. E se l’impronta elettromagnetica dovesse collimare con la sequenza registrata nel database? Non potrebbe scattare l’allarme e la persona trovarsi in un attimo dentro un centro di contenimento anti-Covid? Semplici astrazioni? Oppure la realtà potrebbe - come sempre più spesso accade - superare la fantasia più fervida?
Anche perché non ci è dato sapere l’affidabilità di questo sensore ossia la sicurezza nel riconoscimento della frequenza elettromagnetica dei virus, cosa questa estremamente importante visto che può decidere sullo stato di salute o malattia di una persona...

Per maggiori informazioni “La svolta per tenere i locali aperti: c’è una macchina che ti dice se hai il virus”, Costanza Cavalli, “Libero” del 2 febbraio 2021

General view of a copy of the British Medical Journal, or BMJ (Photo by Andrew Matthews/PA Images via Getty Images)

Marcello Pamio

La Verità è figlia del tempo e i filibustieri sono figli di mamma “socialmente impegnata”…
Dico questo perché l’efficacia del vaccino anti-Covid non sarebbe quella che ci hanno raccontato!
Risulterebbero infatti enormi discrepanze tra i dati Pfizer e Moderna.
A denunciarlo al mondo non è certo stato un negazionista no-vax, ma il professor Peter Doshi, editore associato del British Medical Journal ed esperto principe del New York Times.
Il vaccino non andava autorizzato. Ma va tutto bene così!

In pratica Pfizer ha riportato 170 casi di Covid-19 confermati con il metodo PCR, suddivisi in gruppi di pazienti alcuni dei quali hanno ricevuto il vaccino e altri invece il placebo.
Ma questi numeri andrebbero rivisti perché contenevano persone con “sospetto Covid-19”, quelle con Covid-19 sintomatico che però NON erano state confermate dalla PCR.
Secondo il rapporto della FDA sul vaccino della Pfizer/BioNTech ci sono stati “3.410 casi totali di Covid-19 sospetti ma non confermati nella popolazione complessiva dello studio, 1.594 nel gruppo del vaccino e 1.816 nel gruppo del placebo”.
Con 20 volte più casi sospetti rispetto a quelli confermati, è ovvio che questi dati non si possono ignorare.
Una stima approssimativa dell’efficacia del vaccino contro lo sviluppo di sintomi, con o senza un risultato positivo della PCR, darebbe come risultato una riduzione del rischio relativo del 19%, cioè molto al di sotto della soglia di efficacia del 50% necessaria per l’autorizzazione!

Avete capito? Questi farmaci sono stati autorizzati nonostante l’efficacia fosse sotto il 20%. Se non è criminalità organizzata questa quanto manca?
Se poi venissero eliminati i casi in cui si sono sviluppati dei sintomi entro 7 giorni dalla vaccinazione (409 sul vaccino Pfizer contro 287 sul placebo), causati dalla reazione vaccinale, l’efficacia aumenterebbe di pochissimo: attorno al 29%!

Per ultimo se teniamo in considerazione i falsi positivi alla PCR, che non mancano mai, l’efficacia del vaccino crollerebbe drasticamente.
Se non fossero colluse con la mafia industrial-farmaceutica, le autorità dovrebbero ritirare immediatamente i farmaci e pretendere risposte chiare a molte domande. Per esempio come mai nel rapporto di 92 pagine di Pfizer non vengono menzionati quei 3.410 casi di “sospetto Covid-19”? Stessa cosa nei rapporti di Moderna Inc., ovviamente.

Un'altra cosa da comprendere è come mai in una tabella di revisione della FDA relativa al vaccino Pfizer ci sono 371 individui esclusi dall’analisi di efficacia per “importanti deviazioni del protocollo entro 7 giorni dopo la dose 2”? Quali erano queste deviazioni dal protocollo? E perché c’erano cinque volte più partecipanti esclusi nel gruppo del vaccino?

Forse hanno cancellato le persone che hanno manifestato effetti collaterali?
E ancora: qual è l’efficacia del vaccino nelle persone che avevano già il Covid?
Gli individui con una storia di infezione da SARS-CoV-2 o una precedente diagnosi di Covid-19 sono stati esclusi dagli studi di Moderna e Pfizer. Eppure 1.125 (3,0%) e 675 (2,2%) rispettivamente Pfizer e Moderna, erano stati considerati positivi per SARS-CoV-2 e hanno partecipato lo stesso agli studi. Come mai?

Le domande sono tantissime e ovviamente le risposte rimarranno insolute, ma nel frattempo milioni di individui si stanno sottoponendo ad una vaccinazione di massa con un farmaco che non avrebbe dovuto essere stato messo in commercio dalle autorità proprio per la sua miserrima efficacia, di cui non sappiamo assolutamente nulla.

Consenso informato
“Il consenso informato è la manifestazione di volontà che il paziente, previamente informato in maniera esauriente dal medico sulla natura e sui possibili sviluppi del percorso terapeutico dà per l’effettuazione di interventi di natura invasiva sul proprio corpo”.
Il consenso informato nel caso del vaccino anti-Covid perde completamente di significato perché i medici non possono “informare in maniera esauriente” su un farmaco di cui NON conoscono sicurezza, copertura, effetti collaterali, ecc.
Quindi stiamo assistendo ad una sperimentazione su cavie umane senza un vero “consenso informato” violando de facto il Codice di Norimberga.
Il Tribunale Internazionale per crimini contro l’umanità attende...

Articolo BJM del dottor Peter Dosh
https://blogs.bmj.com/bmj/2021/01/04/peter-doshi-pfizer-and-modernas-95-effective-vaccines-we-need-more-details-and-the-raw-data/

Efficacia vaccino Pfizer e Moderna? Tra 19%-29%, non il 95%. Lo dice il BMJ
https://www.affaritaliani.it/coronavirus/efficacia-vaccino-tra-19-29-non-il-95-lo-dice-il-british-medical-journal-715851.html?refresh_ce

Corrado Penna

L’articolo Inusuale guarigione precoce di una paziente critica malata di COVID-191 relaziona sulla storia clinica di un’anziana signora di 74 anni con patologie pregresse (ipertensione, obesità, miastenia grave in remissione e artrosi), ricoverata con febbre e problemi respiratori, preoccupanti esiti radiografici (sospetta polmonite) negativa ai test per l’influenza e positiva a quello del COVID.

Uno dei primi trattamenti è stato con idrossiclorochina orale (400 mg una volta e poi 200 mg due volte al giorno), insieme ad azitromicina (antibiotico) per via endovenosa 500 mg una volta al giorno, solfato di zinco 220 mg tre volte al giorno e vitamina C orale (1 grammo due volte al giorno).

Ma la paziente ha sempre più difficoltà a respirare e ha sempre più bisogno di ossigeno, la febbre sale a 38, si manifestano la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) e lo shock settico; viene quindi intubata con ventilazione meccanica e al contempo viene somministrata norepinefrina. Il settimo giorno del suo ricovero, il secondo giorno di ventilazione meccanica, su richiesta della famiglia si inizia una terapia a base di altre dosi di vitamina C per endovena (11 grammi nelle 24 ore). Alla vitamina C viene associato il solfato di zinco (orale).

Due giorni dopo, le sue condizioni cliniche iniziano gradualmente a migliorare e i medici interrompono il trattamento di supporto con norepinefrina. Dopo 4 giorni di terapia a base di vitamina C endovena la radiografia del torace mostra che sia la polmonite che l'edema interstiziale sono migliorati notevolmente. Il trattamento con infusione di vitamina C ad alte dosi e solfato di zinco orale è continuato per un totale di 10 giorni.

Interessante è quanto viene scritto nella sezione Discussione (Discussion) e Conclusioni (Conclusions) dell’articolo, laddove leggiamo:

“è stata la prima malata di COVID-19 alla quale si è potuta interrompere precocemente la ventilazione meccanica” (…) Molti decenni di ricerca hanno dimostrato che la vitamina C è un componente essenziale della funzione delle cellule immunitarie e ha un ruolo critico in una varietà di meccanismi del sistema immunitario2 . I pazienti con carenza di vitamina C possono sviluppare una forma fatale di scorbuto e sono altamente suscettibili a una varietà di infezioni, inclusa la polmonite3 . La vitamina C migliora la motilità dei neutrofili, la fagocitosi, l’uccisione dei microbi attivando specie reattive dell’ossigeno e inducendo apoptosi, e previene il danno ossidativo grazie alle sue proprietà antiossidanti4 . Promuove anche la proliferazione dei linfociti B e T e la produzione di anticorpi5 . Dati recenti hanno dimostrato che la vitamina C previene anche la produzione di citochine pro-infiammatorie, compresa l’IL-6, che causa danni ai polmoni e porta all'ARDS; questo è un fattore componente della sindrome da rilascio di citochine che si osserva nei pazienti con COVID-19 in condizioni critiche6 . (…) Una recente meta-analisi di più studi ha dimostrato che la vitamina C riduce la durata della ventilazione meccanica e la durata della degenza in terapia intensiva nei pazienti con sepsi grave e ARDS7 . Questo risultato è stato confermato di recente anche in uno studio clinico randomizzato di Fowler et al. che ha coinvolto 167 pazienti con sepsi e ARDS che hanno ricevuto vitamina C endovenosa ad alte dosi fino a 15 g al giorno e hanno mostrato un miglioramento significativo nella mortalità a 28 giorni e una durata ridotta della degenza in terapia intensiva8 .

Sulla base dei dati di cui sopra, la vitamina C è stata sempre più utilizzata di recente nel trattamento della malattia COVID-19 e Peng et al., dell'Università di Wuhan, hanno avviato uno studio di fase II per studiare l'efficacia dell'infusione di vitamina C nel trattamento dell'ARDS associato a SARS-CoV-2, in cui i pazienti ricevono 24 g di vitamina C per via endovenosa al giorno per un totale di 7 giorni9 (…) La presente paziente ha ricevuto un'infusione di vitamina C ad alte dosi a causa della richiesta della famiglia dopo lo sviluppo di ARDS e l'inizio della ventilazione meccanica. Secondo uno studio di Bhatraju et al., che ha studiato COVID-19 in pazienti critici nella regione di Seattle, la durata mediana della degenza in terapia intensiva e della ventilazione meccanica erano rispettivamente di 14 e 10 giorni10 . Nel nostro caso, la durata della degenza in terapia intensiva e della ventilazione meccaniche sono state rispettivamente di soli 6 e 5 giorni. (…) Anche la durata della degenza in terapia intensiva e la durata della ventilazione meccanica nel paziente attuale erano inferiori rispetto ai pazienti COVID-19 ricoverati nel nostro istituto che non avevano ricevuto l’infusione di vitamina C. Il resto del corso ospedaliero del nostro caso è stato tranquillo e il paziente è stato dimesso a casa in condizioni stabili”.

La morale, ancora una volta, è che la paziente è stata salvata dalla vitamina C, ma soprattutto dalla famiglia che ha imposta la propria salda decisione sui medici (che non potevano utilizzare la terapia a base di vitamina C endovena, come si legge nell’articolo, perché “non è stata approvata come trattamento standard”11 , ovvero perché non rientrava nei protocolli ufficiali).

1 Unusual Early Recovery of a Critical COVID-19 Patient After Administration of Intravenous Vitamin C pubblicato su American Journal of Case Reports. 2020; 21: e925521-1–e925521-6, autori Hafiz Muhammad Waqas Khan, Niraj Parikh, Shady Maher Megala, George Silviu Predeteanu; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7405920/

2 Maggini S, Wintergerst ES, Beveridge S, Hornig DH. Selected vitamins and trace elements support immune function by strengthening epithelial barriers and cellular and humoral immune responses. Br J Nutr. 2007;98(Suppl. 1):S29–35; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17922955.

3 Hemilä H. Vitamin C and Infections. Nutrients. 2017;9(4):339; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5409678/.

4 Carr AC, Maggini S. Vitamin C and immune function. Nutrients. 2017;9(11):1211; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29099763.

5 Campbell JD, Cole M, Bunditrutavorn B, Vella AT. Ascorbic acid is a potent inhibitor of various forms of T cell apoptosis. Cell Immunol. 1999;194(1):1–5; https://youtu.be/aS1no1myeTM.

6 Portugal CC, Socodato R, Canedo T, et al. Caveolin-1-mediated internalization of the vitamin C transporter SVCT2 in microglia triggers an inflammatory phenotype. Sci Signal. 2017;10(472):eaal2005; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28351945.

7 Hemilä H, Chalker E. Vitamin C can shorten the length of stay in the ICU: A meta-analysis. Nutrients. 2019;11(4):708; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6521194/.

8 Fowler AA, Truwit JD, Hite RD, et al. Effect of vitamin C infusion on organ failure and biomarkers of inflammation and vascular injury in patients with sepsis and severe acute respiratory failure: The CITRIS-ALI Randomized Clinical Trial. JAMA. 2019;322(13):1261–70; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6777268/.

9 Vitamin C Infusion for the Treatment of Severe 2019-nCoV Infected Pneumonia. https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04264533.

10 Bhatraju PK, Ghassemieh BJ, Nichols M, et al. Covid-19 in critically ill patients in the Seattle Region – case series. N Engl J Med. 2020;382(21):2012–22. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7143164/.

11 Letteralmente nell’orginale inglese: “as it has not been approved as a standard treatment”.

Marcello Pamio

Il Laboratorio di Virologia e di Biosicurezza dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma ha rilevato la bassa sensibilità di un test rapido “Standard Q Covid-19 Ag” della SD Biosensor. Stiamo parlando di una sensibilità del 21,95%, rispetto a quella superiore al 80% dichiarata dall’azienda produttrice. Maggiore è la sensibilità e più precise saranno le diagnosi.
All’inizio di questa emergenza (nonostante non sappiamo ancora se il virus sia stato realmente isolato) i tamponi cercavano i 3 geni caratterizzanti il SARS-CoV-2: gene-E, gene-RdRp2, gene-N. Ora con la scusa di velocizzare i tempi, i kit hanno iniziato ad amplificare SOLO UN GENE SU TRE, e questo crea numerosissimi falsi positivi (come ha spiegato il prof. Giorgio Palù, virologo dell’Università di Padova).
Ovviamente se il virus fosse presente nel corpo, dovrebbero trovare tutti e 3 i geni, perché in teoria solo se il virus è integro possiamo parlare di un ruolo “patogeno” e “infettante”…
Quindi tutti osannano il tampone rapido, magari come il fai-da-te del diversamente-statista veneto, ma nessuno sottolinea la pericolosa inaffidabilità. Ricordo ancora una volta che il test è la madre di tutte le zoccole, perché se siamo in questa condizione di follia generalizzata è a causa del numero di falsi positivi (asintomatici) generati da questo esame. Al Sistema il tampone è vitale, perché grazie ai numeri falsi giustificano la loro operazione di distruzione del paese!
Se la gente lo capisse e in massa rifiutasse di fare il tampone (a parte chi ha sintomi impegnativi ovviamente) tutto il castello costruito attorno al Covid crollerebbe miseramente in un baleno…
Invece ogni giorno si vedono sudditi in colonna per ore al drive-in per farsi tamponare comodamente seduti all’interno del proprio abitacolo.

https://www.onb.it/2020/11/26/rapporto-spallanzani-bassa-sensibilita-di-un-test-rapido/

Marcello Pamio

Manca poco più di un mese a Natale, e quasi nessuno se n’è accorto. Gli anni scorsi subito dopo Ognissanti iniziava un massiccio martellamento di prodotti, pubblicità, video, canzoni e jingles natalizi, per non parlare di panettoni, luminarie e stelle filanti. Quest’anno no: come mai?
Semplice, è arrivato l’ordine dall’alto ai vari editori di cancellare la festività dai media.
Ovviamente il motivo è più che valido: il coronavirus!

La realtà è un po’ diversa: ci stanno rosolando lentamente sulla piastra, per prepararci al prossimo anno che inizierà con i botti, e non pensiate al capodanno. Il veglione infatti si farà a casa in totale solitudine senza alcun razzetto o fontanella, perché verranno messi al bando dal prossimo Dpcm in quanto i petardi potrebbero svegliare dal sonno notturno il SarsCoV-2... Che non sia mai!

Mi riferisco al “patentino” e all’ipotesi di obbligo in base alle fasce di età che sta prendendo forma.
A dirlo il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. “Stiamo disegnando un piano dei vaccini, il primo sarà quello di Pfizer e all’Italia arriveranno 3,4 milioni di dosi nella seconda parte di gennaio, che serviranno a vaccinare 1,7 milioni di italiani perché a ogni persona dovranno essere somministrate due dosi”.

La cosa interessante è che il prodotto Pfizer richiede condizioni particolari per la conservazione: temperature di circa 70/80 gradi sotto lo zero!
Ma tranquilli i frigoriferi “ci sono”, ha rincuorato Arcuri.

Stanno anche “progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciabilità dei beni sul territorio”, ha detto il Commissario, rispondendo ad una domanda sulla folle ma purtroppo concreta ipotesi di un patentino.

Il “patentino” o “pass” come l’ha definito il diversamente-statista del veneto Zaia, darà diritto ai sudditi di tornare ad una pseudo-normalità, che ovviamente normalità non sarà. Ma come si dice: la cosa importante è crederci.
Quindi vuoi andare ai concerti? Usare i mezzi pubblici? Viaggiare all’estero? E perchè no, mangiarti una pizzetta in compagnia senza il problema del numero di commensali? Bene, lo potrai fare se e solo se ti sarai fatto sparare in vena un po’ di RNA sintetico, un po’ di materiale modificato geneticamente, creato in laboratorio dalle menti più criminali del pianeta!
Buona “normalità” a tutti...

Ce la stanno facendo, ormai. Manca poco.
Hanno incominciato con la balla degli asintomatici infettivi, per continuare con il conteggio di migliaia di persone sane tra i “contagiati” grazie a tamponi farlocchi che non distinguono tra un’influenza normale e Covid19 (abbiamo in corso una denuncia in merito), e che considerano alla stessa stregua - grazie ad un numero di cicli di PCR elevato - chi abbia la malattia e chi abbia un solo innocuo viroma in corpo.

Cristiano Ronaldo, Edin Dzeko, Zlatan Ibrahimovic, Milan Skriniar positivi. Trentenni dal fisico imponente che continuano ad allenarsi da soli, con grande intensità. Ma che sono tecnicamente “contagiati”, che fanno crescere il numero di quelli che, secondo loro, presto intaseranno le terapie intensive.

Perché non ricordano che ogni anno (ma in alcuni di più) le terapie intensive erano al collasso nel momento influenzale di punta.
E non ricordano che ogni anno molti anziani fragili o immunodepressi, obesi o sotto multiterapie farmacologiche non ce l’hanno fatta. Ma allora non c’era da mandare a puttane l’economia di un paese per consegnarlo nelle mani del gruppo Bilderberg, e allora non gliene fregava niente a nessuno, e si girava sull’autobus pieno, con il vicino che ti tossiva sul collo.

Ma i decessi, alla fine erano sempre gli stessi.
Hanno solo trasformato una parte dei 1800 morti giornalieri italiani in morti da Covid19. L’influenza ordinaria è scomparsa, del tutto. E se muori d’infarto o di cancro, puoi star sicuro che ti faranno diversi tamponi, anche post mortem, per dire che sei morto di Covid.

Qualunque persona sana di mente avrebbe dovuto ormai capire che, a partire dal divieto targato OMS (di Bill Gates) di fare le autopsie, fino al seppellimento delle poche intelligenti cure che funzionano (vedi plasmaferesi, eparina, idrossiclorochina) siamo davanti alla più grande presa per il culo dal dopoguerra ad oggi.
Di fronte alla quale le storiche bugie sul colesterolo e sulla chemioterapia sembrano marachelle infantili.

Tutto questo ha uno scopo preciso: distruggere l’economia, uccidendone la sua forza trainante, l’impresa privata. L’unica, checché se la raccontino i tanti dipendenti statali grandi elettori delle forze al governo, a pagare le tasse che pagano il loro stipendio.
Ora hanno chiuso bar, ristoranti, centri estetici, palestre, discoteche, cinema, teatri, stadi, centri sportivi, piscine, negozi di qualunque genere purché non alimentari, aziende turistiche, professionisti e consulenti non medici, attività corsistiche e congressuali, musei. Ma i tabaccai aperti 24h/24. Un segnale chiaro sulle priorità di questo governo che vuol vedere i decessi crescere, non calare.

Ma veramente qualcuno crede alla favoletta dei “15 giorni di sacrificio, così poi facciamo Natale con tutto aperto”? C’è un limite alla presa per il culo?
Chiunque sa che il picco influenzale si ha tra fine dicembre e la metà di febbraio, dunque è evidente che, finché il conteggio dei “contagiati” si continuerà a fare con i tamponi che non distinguono tra influenza normale e COVID, potranno continuare a raccontarci che l’epidemia è in crescita.

Per colpa dei runner e della movida estiva, ovviamente.
Avete capito o no che lo scopo è la distruzione della nostra economia così come la conosciamo oggi? Quali aziende, tra le poche che erano sopravvissute al primo lockdown, reggeranno al secondo? Nessuna.

Chi pagherà lo stipendio agli allegri statali che oggi lo ricevono ancora tutto intero?
Chi credono che lo pagasse? Conte? Con le sue pelose elemosine che non arrivano mai?
Se le partite IVA chiudono (e chiuderanno tutte) lasciando per strada milioni di disoccupati, credete forse che questo possa avvenire senza traumi?
Senza che qualcuno sfasci vetrine e auto della polizia? Siete illusi.
Se “il fuoco ha risparmiato le vostre 1100”, come cantava De André, non crediate di non essere coinvolti.

Presto, nella totale bancarotta statale (già si stima per quest’anno un 50-70% di entrate fiscali in meno) finirete coinvolti anche voi, che tanto inneggiate a nuovi lockdown, perché “con la salute non si scherza”.
Si può scherzare con i 500 morti al giorno cardiovascolari, con i 400 morti al giorno per tumore, ma non con quelli da influenza. Quelli no. Perché per prevenire i primi basterebbe controllare fumo, sedentarietà, obesità, pesticidi.

Per i secondi invece servono i lockdown. Funzionali al loro criminale progetto.
Per impedirci di protestare hanno chiuso le scuole (da sempre laboratorio di protesta) dalla seconda media in su. Hanno vietato raduni, congressi, assembramenti di ogni genere e tipo.

Anche a casa, mai più di sei intorno al tavolo, e ben mascherati. Con la inutile mascherina, simbolo di evidente sottomissione, visibile a tutti.
E allora, amici, facciamo funzionare il cervello: che cosa abbiamo da perdere, ormai?
La soluzione è una sola: pacifica, serena, decisa. Rialziamo la testa e teniamo tutto aperto. Tutti. Tutti insieme.

I deliranti Dpcm ormai settimanali del nostro misero governo, privo ormai di qualunque sostegno popolare, sono tutti, dal primo all’ultimo, illegali e incostituzionali.
Lo hanno stabilito giudici di ogni parte d’Italia, annullando le sanzioni comminate al tempo del primo lockdown. Perché un dpcm è poco più di un atto amministrativo e non può imporre, nemmeno in stato di emergenza, di violare leggi dello stato o addirittura di comprimere i diritti costituzionali su cui si basa la nostra democrazia.

La disobbedienza civile diventa un dovere quando i governanti sono corrotti e perseguono obiettivi diversi da quelli della difesa della nostra costituzione e della nostra, pur fragile, democrazia.
È questa l’Italia che volete, per non rischiare di essere tra quello 0,05% di persone che (magari curate con protocolli errati perché imposti da un’OMS che non vuole guariti, ma morti), una volta incontrato il virus, non gli sopravvivono?

Abbiamo davvero così paura di morire da pretendere, per ridurne il rischio, un’Italia permanentemente in coprifuoco, con i bambini mascherati e distanziati, le famiglie divise, le città chiuse, la polizia a controllarvi la busta della spesa? Come abbiamo potuto accettare tutto questo senza ribellarci? Siamo tutti diventati rane bollite?

La soluzione c’è, ed è dietro l’angolo. Rialziamo la testa. Ora, subito. Teniamo aperte le nostre attività. Da subito. Con le normali cautele che il periodo richiede, ma teniamo aperto. Tutto.
Verranno a sanzionarci, e noi ci faremo multare. Tanto già sappiamo che le sanzioni verranno annullate. Ci minacceranno di farci chiudere. E come? Se siamo tutti aperti, come faranno?
A chi ci sanziona ricordiamo che sta agendo in forza di autorità e non in forza di legge, registrando nome, cognome e titolo di chi ci minaccia. Non è escluso che costui possa pagare di persona, con un salato risarcimento, la propria arroganza.

Solo rialzando la testa tutti insieme potremo ribaltare questa surreale dittatura che sta sconvolgendo le nostre vite. Cosa abbiamo da perdere ormai?
Le nostre attività, i nostri lavori “non essenziali” (come li ha definiti qualche deficiente che non ha mai lavorato un solo giorno nella propria vita) stanno per chiudere. Tutti. Uno dopo l’altro.
I nostri dipendenti finiranno tutti in mezzo ad una strada. E noi con loro, poco prima o poco dopo.
Con che soldi mangeranno? Con le elemosine di Conte che poi, dopo le roboanti promesse televisive, si perdono nei meandri della farraginosa amministrazione statale?

Alla fine, in bancarotta per un introito tasse pari a zero, non riceveranno più alcuno stipendio neppure gli statali, oggi tanto sereni.
Chi ci darà da mangiare? Il nuovo governo unico mondiale, a cui però dovremo cedere tutti i nostri beni e tutte le nostre libertà costituzionali.
Siamo ancora in tempo. Forse. Ma serve reagire subito. Ora.
Chi aveva sperato che con la scomparsa estiva del virus si sarebbe tornati alla normalità ha commesso un grave errore di valutazione. È ora di alzare la testa e di essere uomini, nel senso più pieno della parola. Riappropriamoci della nostra umanità, del nostro sorriso, dei nostri abbracci. E delle nostre vite, del nostro reddito, del nostro lavoro.

Se non facciamo nulla, la strada è ormai tracciata e perderemo tutto.
Che cosa abbiamo dunque da perdere?
È l’ora della disobbedienza civile. Teniamo tutto aperto.
Lavoriamo come abbiamo fatto ogni giorno della nostra vita.
Se siamo in tanti, non potranno fare nulla, se non prendere atto che il loro piano criminale è fallito.
Riprendiamoci la nostra vita e il nostro lavoro, ora.
Domani potrebbe essere davvero troppo tardi.