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Marcello Pamio - 21 novembre 2025
Il 5 aprile del 1933 era un normalissimo mercoledì mattina.
Quasi normale direi, visto che nelle streets della Grande Mela la crisi del '29 si respirava ancora.
Le banche erano crollate come un castello di carte dopo il passaggio di un gatto e la disperazione dilagava tra i cittadini. Per non parlare della fiducia nel dollaro ridotta ai minimi storici.
Il presidente Franklin Delano Roosevelt voleva risolvere la crisi stampando denaro e tassando il popolo, ma la legge di allora vincolava la stampa di moneta alle riserve auree, che dovevano coprire almeno il 40% della valuta stampata.
Quindi come fare? Ideona: l’Ordine Esecutivo presidenziale 6102, anche se sarebbe più corretto chiamarlo l'infamia presidenziale.
Con la classica scusa emergenziale e per prevenire le speculazioni venne ordinato ai sudditi dell'Impero decadente di consegnare allo Stato tutto l’oro in loro possesso (monete, lingotti e certificati aurei).
Avete capito? Per la crisi che loro stessi avevano causato ci dovevano rimettere gli americani. La consegna dell'oro doveva avvenire entro il 1° maggio pena un salasso di 10.000 dollari (di allora) e il carcere fino a 10 anni.
Molti nascosero giustamente i loro lingotti e le loro monete, certi che il governo non li avrebbe mai trovati.

La FED pagò l’oro rubato solo 20,67 dollari l'oncia, e l’anno seguente il prezzo del metallo venne fissato a 35 dollari l'oncia.

Fu una delle più grandi estorsioni della storia. Un furto legalizzato.
Così facendo il delinquente di Roosevelt trovò magicamente le riserve auree che gli permisero di finanziare grandi spese ed interventi: il famoso New Deal.
Applausi da tutto il mondo, non dai cittadini americani.
Roosevelt aveva promesso in campagna elettorale una riduzione del 25% delle spese, ma grazie alla confisca aurea alla fine del 1936 le spese erano raddoppiate e la moneta svalutata del 50%.
Il 15 agosto 1971 l'altro attore hollywoodiano, Richard Nixon, in diretta televisiva abolì ogni legame tra dollaro ed oro e buttò nel cesso il Gold Standard, permettendo di fatto la stampa senza alcuna riserva aurea della carta igienica chiamata moneta Fiat.
Nixon assicurò che tale manovra non avrebbe causato la svalutazione del dollaro rispetto all’oro. Peccato che dal 1971 ad oggi l’oro è passato da $35 a più di 4.000 dollari l’oncia.

Si stima che con questa misura il governo abbia raccolto circa 5.000 tonnellate d’oro, rafforzando le riserve di Fort Knox.

Nonostante questa vergognosa confisca, Franklin Delano Roosevelt è considerato dalla narrativa ufficiale uno dei migliori presidenti amerikani.
Se tanto mi da tanto figuriamoci gli altri…

Imparare la lezione
Nel 1933 le autorità usarono registri bancari e indagini fiscali per rintracciare ogni oncia d'oro. Il parallelismo odierno con l'oro digitale è interessante e utile.
Così come l'oro custodito nelle casseforti delle banche fu requisito dal governo con una banale giustificazione, anche oggi i BTC lasciati sugli exchange possono essere congelati e sequestrati all'occorrenza. Non sono nostri ma loro (come i soldi in banca). Ricordate il detto: "Not your keys, not your coins", se non possiedi le chiavi non possiedi una minchia!
La custodia autonoma (wallet non custodial) è l'unica strada verso la sovranità finanziaria! Ma tale sovranità richiede molta responsabilità. Non basta acquistare Bitcoin, è necessario custodire le chiavi in modo sicuro.

Bitcoin non ha inflazione, è deflazionistico.
È una frase che si sente spesso, ed è sbagliata.
Ogni volta che un blocco viene validato, nuovi bitcoin vengono creati come ricompensa per il lavoro energetico svolto dai miner.
Questa emissione aumenta la quantità totale in circolazione, proprio come l’emissione di moneta aumenta la base monetaria di uno Stato.
La differenza è che qui non decide nessuno: è tutto scritto nel codice.
L’inflazione di bitcoin è pari al rapporto tra lo stock di bitcoin già esistenti e la nuova quantità emessa in un intervallo di tempo.
Oggi l’inflazione di Bitcoin è circa 0,83% annuo e si dimezzerà dopo il prossimo halving.

Nel sistema fiat, l’inflazione nasce da decisioni politiche e monetarie: tassi d’interesse, emissioni, stimoli fiscali.
Nel protocollo Bitcoin, invece, è una costante algoritmica: ogni 210.000 blocchi (~ 4 anni) la ricompensa si dimezza.
Il risultato converge a 21 milioni di BTC: una curva di offerta finita, deterministica e trasparente fino all’ultimo decimale.

In Bitcoin, l’inflazione non distrugge potere d’acquisto.
È l’incentivo iniziale che permette alla rete di esistere, fino a quando le commissioni delle transazioni diverranno sufficienti a mantenerla.
Non è una tassa invisibile: è una regola uguale per tutti.
Mentre nelle valute fiat l’inflazione redistribuisce ricchezza senza consenso, in Bitcoin essa distribuisce sicurezza in modo equo.
Ogni miner partecipa alle stesse condizioni: nessuno può creare più di quanto il protocollo consenta.

Ad ogni halving, la quantità di nuovi bitcoin cala del 50 %.
Così, la curva d’offerta si appiattisce e la scarsità aumenta in modo matematico, non emotivo.
È una legge di natura digitale: il tempo trasforma Bitcoin da mezzo tecnico in bene sociale.
Nel 2140, l’emissione sarà pari a zero.
L’inflazione si annullerà, ma la rete continuerà a funzionare: l’energia sosterrà la fiducia, non la politica.

Bitcoin non è “deflazionistico”: è un sistema a inflazione decrescente e prevedibile, fondato su energia, codice e trasparenza.
Non promette rendimenti, promette equità temporale: ciò che oggi ricevi è proporzionale al tempo e al lavoro spesi, non a una decisione centrale.
La paura nasce dal disordine, la fiducia dalla prevedibilità.

Tratto dal canale Isola Bitcoin https://t.me/isolabitcoin

Il regista Adam McKay ha girato il film "La grande scommessa" nel 2015 con un cast stellare composto da Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling e Brad Pitt, e la bella Margot Robbie.
Il film racconta la storia di una delle più grandi crisi finanziarie della storia, ma lo fa attraverso gli occhi e l’anima di chi qualche anno prima aveva previsto il disastro: l’esplosione della bolla immobiliare del 2008.
Per comprendere però è necessario conoscere gli antefatti. Dopo il crollo della bolla Dot-com (tra il 1997 e il 2000) che ha riguardato le aziende del settore informatico e il crollo delle Torri Gemelle avvenuto nel 2001, la Federal Reserve abbassò i tassi di interesse dal 6,5 % (2000) al 1% (2003).

Questa decisione portò ad un enorme impulso per l'economia americana che venne trainata dalla forte domanda dell’immobiliare. Ogni americano infatti desiderava possedere la propria casetta.
Fu così che gli USA raggiunsero in breve tempo un livello record di proprietari immobiliari.
Pur di aumentare i propri guadagni, le banche avevano iniziato a concedere mutui anche alle famiglie finanziariamente meno solide, ad alto rischio. Da qui il nome mutui subprime, dove sub sta ad indicare condizioni sotto a quelle ottimali prime.
Le banche che offrivano questi finanziamenti procedettero poi a cartolarizzare i mutui, cioè a rendere carta (liquidi) dei prodotti che tradizionalmente non sono liquidi!

Un istituto però doveva attendere 20 o 30 anni per vedersi restituire la somma di denaro prestata, ma con la cartolarizzazione avevano in pratica impacchettato una serie di mutui e li avevano rivenduti alle banche di investimento per avere subito liquidità così da poter concedere altri mutui…
Per comperare questi pacchetti di mutui, le società emettevano delle obbligazioni!
L'idea era diabolica. Acquistare un’obbligazione emessa da una banca e garantita da un mutuo immobiliare è un investimento poco rischioso (i mutui vengono pagati sempre), ma anche poco remunerativo. Se però la banca creava un pacchetto garantito da migliaia di mutui (tra cui i subprime) ecco allora un prodotto con rischi comunque bassi, ma rendimenti alti, che può essere ben valutato dalle agenzie di rating.

Eccolo qua il giochetto finanziario che è costato la casa e il sangue a milioni di americani.
Queste società a loro volta riassemblavano questi prestiti in prodotti ritenuti più sicuri come i Mortgage Backed Securityes (“Obbligazioni assistite da garanzia ipotecaria”), cioè titoli garantiti da un insieme di mutui, tra cui quelli rischiosissimi!
Proprio questi prodotti finanziari avevano attirato l'attenzione nel 2005 del genio finanziario Michael Burry, interpretato da Christian Bale (il protagonista del film) e che saranno al centro della storia.
Il giovanissimo Michael Burry si rese conto che qualcosa non tornava. Aveva scoperto una enorme bolla, così grande che se fosse scoppiata avrebbe trascinato con sé il sistema finanziario americano a causa dell’enorme castello di carte che le banche avevano creato per generare grandi profitti. Cosa realmente accaduta. L’ingordigia e le bugie hanno le gambe corte. E ogni crisi può essere una opportunità…
Non vorrei spoilerare nulla per cui vi consiglio di guardalo. Merita anche solo per comprendere come il Sistema bancario altro non è che un cartello massomafioso che specula sui cittadini, considerati carne da macello, sudditi da spolpare fino all’osso! Prima lo comprendiamo e meglio è.
E non è a caso se il 31 ottobre proprio di quel triste anno 2008, una luce si accese nel buio più totale. Un faro illuminò una strada, forse l’unica, che conduceva fuori dalla dittatura.
Apparve in Rete il White Paper, un documento di sole 9 pagine firmato da uno sconosciuto Satoshi Nakamoto
Non sto a dirvi che quasi nessuno dei banchieri colpevoli della bolla immobiliare che ha piegato le ginocchia non solo all’America ma al mondo intero fu arrestato!
La storia è sempre la stessa…

Sentite un po' cosa dice su Bitcoin la tecnosatanista Christine Lagarde, messa dai nasoni a capo della presidenza della BCE!
Il Bitcoin non ha alcun "valore intrinseco", ma solo nelle relative comunità che credono in esso, per cui non ha nessuna prospettiva! Il suo futuro è segnato…😂😂😂😂
Poi con un triplo salto carpiato cerca di spiegare al mondo (ma come cazzo fa senza ridere mi domando) che nella filosofia della Banca Centrale le riserve devono essere "liquide" e "sicure" e che non debbano essere soggette ad attività criminali. Avete capito bene? Le riserve sicure e non soggette ad attività criminali! 😂
Effettivamente la carta da culo della moneta Fiat che stampano a iosa è estremamente sicura, sì di perdere valore anno dopo anno. La perdita del potere di acquisto della carta-moneta-da-culo è sotto gli occhi di tutti spero!
Per le attività criminali ha ancora ragione Christine: i veri criminali sono a monte della stampa della moneta e non a valle, dove si trovano le mezze cartucce, i pesciolini da acquario tropicale.
Per tutto questo la Lagarde è certa "che i Bitcoin non entreranno a far parte di nessuna riserva bancaria di nessuna banca centrale". 🍾
Magariiiiiii!!!! Questa è la prima volta che sono d'accordo al cento per cento con la presidente della BCE.
Più lontane stanno le banche e più possibilità abbiamo noi di entrare nel nuovo paradigma!
Purtroppo, a parte le cazzate dette da Christine Lagarde, le banche commerciali hanno iniziato a fare incetta di BTC con lo scopo di fare riserva e di vendere le briciole agli schiavi correntisti (che pagheranno poi al padre-padrone oltre il 30% sul plusvalore).
È forse la prima volta nella storia dell'umanità che abbiamo gli stessi strumenti usati per secoli dal Sistema per castrarci e incatenarci. Noi potremo usarli per liberarci dalla schiavitù!!!!
Per uscire dalla dittatura sanitaria ho sempre fatto il contrario di quanto detto dai camici bianchi, e ad oggi non ho mai sbagliato un colpo. Perché dovrebbe essere diverso in ambito economico e/o finanziario?
Solo per le cose dette da Lagarde su Bitcoin andrebbero messi in saccoccia dei Satoshi…

"Nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo" Johann Wolfgang von Goethe

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Il 31 ottobre è una data importante (vedi articolo precedente), non solo per il calendario celtico in quanto è il capodanno, la Festa di Samhain (festa dell'oscurità), ma perché cade il diciassettesimo anniversario della pubblicazione di un documento che molto probabilmente cambierà la storia economica e finanziaria del mondo.
In piena crisi globale infatti, un documento di sole nove pagine intitolato "Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System" fu inviato a una mailing list di nerd ed esperti crittografici.
Il documento era firmato da uno sconosciuto Satoshi Nakamoto.
Questo whitepaper buttava nel cyberspazio una soluzione semplice quanto sconvolgente: transazioni digitali super sicure senza intermediari (banche o istituzioni). 😳
Si apriva il 31 ottobre lo Stargate della prima moneta digitale decentralizzata al mondo.
Al fulcro dello storico documento chiamato "whitepaper" di Nakamoto c’è la sconvolgente idea di un sistema di pagamento peer-to-peer (da persona a persona) in cui ci si può scambiare "moneta" direttamente, senza filtri.
Nakamoto o chi per lui, voleva creare una rete finanziaria interglobale che funzionasse come una specie di Internet: aperta, libera, senza barriere e soprattutto accessibile a tutti.
"Una versione puramente peer-to-peer di denaro elettronico permetterebbe di inviare pagamenti online direttamente da una parte all’altra senza passare per un’istituzione finanziaria".
Uno dei problemi della moneta Fiat, oltre alla continua svalutazione c'è infatti "la fiducia necessaria per farla funzionare".

Nakamoto è riuscito nell'impresa epocale di creare un "sistema per le transazioni elettroniche senza affidarsi alla fiducia". Riuscite a comprendere questo passaggio?
È l’essenza stessa del nuovo paradigma chiamato Bitcoin: trasparente, sicuro, indipendente, dove la fiducia è "incorporata" nell'algoritmo matematico e nella crittografia della rete.
De facto ha eliminato d'emblée la necessità di affidarsi a intermediari massomafiosi, come il cartello bancario, per garantire l'integrità e la sicurezza delle transazioni. Quindi libertà massima.
Il tutto ruota attorno alla blockchain, cioè a quel registro pubblico di Bitcoin, descritto da Nakamoto come una “catena di blocchi” che collega ogni transazione alla precedente.
Un registro pubblico, visibile da tutti, inciso nel marmo della storia.
Tutto pubblicamente distribuito e immutabile: ogni blocco è legato al precedente e tale trasparenza rende la blockchain di Bitcoin resistente a manomissioni e manipolazioni.
A 17 anni dalla sua diffusione, il whitepaper rappresenta non solo un documento tecnico, ma il punto di partenza di un nuovo paradigma finanziario, aperto e accessibile a tutti!
Ripeto: accessibile a tutti quelli che ne sanno cogliere le potenzialità…
Forse è la prima volta nella storia che abbiamo le stesse armi e le medesime potenzialità delle banche!
Una rivoluzione tecnologica e culturale irreversibile e in continua evoluzione. Non importa chi sia stato Satoshi Nakamoto quello che ha tracciato è un solco di un Sistema che sta trasformando il modo di concepire il denaro, la fiducia e il Tempo!!!!
Buon 31 ottobre a tutti.
Buona libertà

Il grafico mostra la capitalizzazione di mercato di oro e bitcoin in miliardi di dollari USA dal 2013 ad oggi.
L'oro è misurato come il valore totale delle azioni fuori terra. Bitcoin è misurato come il valore totale delle monete estratte (ad agosto 2025 sono state emesse 19,9 milioni su un totale di 21 milioni).
La capitalizzazione dell'oro è circa 29 miliardi mentre quella di Bitcoin è meno di un decimo quindi circa 2 miliardi.
Ovviamente l'oro è più stabile perchè ha qualcosa come 3.000 anni di storia, mentre Bitcoin è minorenne avendo solo 16 anni!
Nell'ultimo secolo il metallo più nobile è passato da 35 $ l'oncia a 4.200$; Bitcoin solo negli ultimi 10 anni è schizzato da 350 $ a 110.000 $ l'uno!!!!
Non so se mi sono spiegato?!
Oggi BTC vale 100K con un decimo della capitalizzazione dell'oro: cosa accadrà al suo prezzo quando la capitalizzazione salirà, come è logico aspettarsi dal sempre più crescente interesse delle persone e purtroppo delle istituzioni?
Riuscite ad immaginarlo? 😳 Secondo me, no!

Ricorderete tutti il 1° giugno 2018 quando milioni di europei si sono trovati improvvisamente impossibilitati di pagare con la carta di credito, da un semplice caffè alla spesa.
Il motivo? Un banalissimo blackout nei server di Visa!
Per circa 6 ore tutti i terminali POS d'Europa non hanno funzionato e i commercianti si sono arrangiati solo con i contanti.
Un singolo blocco ha messo in ginocchio interi settori commerciali alimentando un dibattito che ancora è vivo: è accettabile che i pagamenti di centinaia di milioni di sudditi europei dipendano da infrastrutture statunitensi e soprattutto private?
Questo episodio ha messo in luce un rischio sistemico di dipendenza allucinante dai due colossi americani dei pagamenti: Visa e MasterCard. Ricordo che i pagamenti con queste due carte rappresentano due transazioni su tre!
Non va meglio se ci spostiamo nei wallet centralizzati visto che Apple Pay, sempre amerikana, domina il mercato: è l'opzione preferita dal 30 al 60% degli europei.
La risposta Europea a questa deriva è dir poco inquietante e si chiama euro digitale!🤣🤣🤣
Il progetto guidato dalla BCE è nella fase sperimentale e prosegue da quasi due anni. Il lancio è previsto per ottobre 2025, al quale seguiranno decisioni politiche nel 2026. Quindi siamo prossimi…
Cosa sappiamo del pericolosissimo euro digitale? Ovviamente non sarà basato su una blockchain, avrà limiti di utilizzo e sarà distribuito dalle cartello massomafioso delle banche. Sarà un portafoglio digitale simile a SatisPay che consentirà di pagare tramite QR code NFC. Ma il punto dolente, per chi anela ad una qualche forma di libertà e privacy, è che sarà totalmente centralizzato!
Ecco perché ad oggi l'unica strada rimasta al di là della schiavitù rappresentata dalle carte di credito e dalle monete digitali offerte dal regime si chiama Bitcoin! Non c'è altra possibilità.
Siamo di fronte non solo ad una moneta elettronica, ma a un network e un protocollo informatico!
Bitcoin non è tecnologia ma un nuovo paradigma, un fenomeno in grado di rovesciare tutte le carte in tavola. Un sistema decentralizzato, non controllato da nessuno, incorruttibile, immodificabile, non censurabile con una sicurezza crittografica!
Bitcoin è nato per tutelare la privacy e soprattutto la libertà delle persone, almeno di quelle che ne sanno cogliere tali proprietà!
Ah, per tutti gli altri ci sarà l'euro digitale!!!!

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