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Marcello Pamio

La tiroide è una piccola ghiandola del peso di circa 20 grammi che appartiene al sistema endocrino: produce, immagazzina e soprattutto rilascia alcuni ormoni tiroidei nel sangue.
Oggi appartiene all'apparato endocrino ma non è sempre stato così, perché in una precedente fase evolutiva la tiroide e le paratiroidi erano ghiandole esocrine che rilasciavano i loro secreti nel lume intestinale.
L'origine del nome indica anche la sua funzione: Tyro=scudo ed Eido=immagine, e difatti la sua forma ricorda quella di uno scudo.
Si trova nel collo, contigua posteriormente alla trachea, ed è formata da due lobi ghiandolari, uno a destra e uno a sinistra.
La parte funzionale della tiroide è il follicolo costituito da un strato di cellule epiteliali, i tireociti, che sintetizzano gli ormoni iodati.
La tiroide è controllata dall’asse centrale: ipotalamo-ipofisi-tiroide. L'ipofisi anteriore produce l'ormone TSH, che stimola appunto la tiroide. La delicatissima interazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-tiroide mantiene stabile la quantità degli ormoni tiroidei che circolano nel sangue.
Gli ormoni tiroidei sono importantissimi ed infatti interagiscono in pratica con tutto l'organismo:

  • aumentano il consumo di ossigeno e la produzione di calore
  • aumentano il metabolismo del colesterolo
  • aumentano l'assorbimento dei carboidrati
  • diminuiscono il glicogeno epatico,
  • aumentano l'attività del sistema simpatic
  • stimolano il sistema nervoso centrale
  • stimolano la normale crescita e sviluppo corporeo.

La sua principale funzione è però quella di produrre gli ormoni T3 e T4, essenziali per la regolazione del metabolismo.
Quando si parla di tiroide non si può non parlare dello iodio, l'alogeno che rappresenta il materiale primario di questi ormoni, poiché forma il 65% del peso della T4, anche se detto tra noi, per il senso biologico di questa ghiandola lo iodio ha una rilevanza molto marginale...

Derivazione embriologica
La tiroide è costituita da tre foglietti embrionali diversi: la ghiandola è di derivazione endodermica, i dotti tiroidei derivano dall'ectoderma, mentre i vasi ed il connettivo dal mesoderma.
Per questo lavoro ci occuperemo solo della ghiandola (endodermica), che, come abbiamo visto nei precedenti approfondimenti (stomaco, intestino, fegato, prostata), deriva dal tessuto o foglietto embrionale primordiale che gestisce il "boccone vitale", il boccone legato alla sopravvivenza.
La tiroide infatti nasce in risposta alla rapidità di azione nella vita! Il poter afferrare velocemente un boccone (non solo alimentare ovviamente), o il dover espellerlo altrettanto rapidamente perché per esempio è “tossico”, sono funzioni assolutamente vitali.
Si potrebbe obiettare che la ghiandola non è vitale perché se una volta tolta si può vivere lo stesso, e questa osservazione è corretta, ma si vive solo prendendo degli ormoni per bocca, altrimenti sopraggiunge la morte. E' vitale perché in Natura non è contemplato l'Eutirox!
Gli ormoni tiroidei hanno un ruolo importantissimo nell'accelerare la velocità di reazione dell'organismo ed entrano in gioco quando siamo presi da un’urgenza, quando abbiamo necessità di essere molto più veloci. Per essere più precisi, il lobo di destra entra in gioco e viene attivato quando non si è abbastanza veloci da riuscire ad afferrare il boccone e quindi accaparrarsi qualcosa.
Il lobo di sinistra invece si attiva quando non siamo abbastanza veloci nel liberarci da un boccone.
La tiroide è funzionale non solo per afferrare velocemente la preda, ma anche per sfuggire dal predatore. Risponde al classico dilemma biologico "mangiare o essere mangiati".

Per essere veloci nella vita
la natura ha contemplato la tiroide!

Ipertiroidismo
E' la condizione in cui ci sono troppi ormoni in circolo sanguigno, il che indica una iperattività della ghiandola.
Questa cascata ormonale risponde ad una necessità biologica dell'individuo che si trova nella condizione di dover far presto a conseguire ciò che gli è necessario o di rigettare rapidamente ciò che il suo cervello ritiene dannoso o pericoloso.
Come detto prima, siamo nel tessuto del “boccone vitale”, e il sentito è quello di dover far presto a prenderlo o rigettarlo.

La tiroide
dà il tempo e il ritmo

Una volta l'uomo doveva far presto a raccogliere il cibo o sfuggire da pericoli e animali predatori, oggi il cervello dell'uomo attiva la ghiandola tiroidea quando si deve essere veloci in una competizione con altri individui - a lavoro per esempio, oppure in famiglia.
La sintomatologia dell'ipertiroidismo è dovuta all'eccesso di ormoni tiroidei: perdita di peso, nervosismo e irritabilità, intolleranza ai climi caldi, eccessiva sudorazione, tremori, debolezza muscolare, tachicardia, palpitazioni, ipereccitabilità emozionale, apprensione, insonnia, perdita di grasso e di massa muscolare, aumento di volume della tiroide, perdita di capelli, amenorrea, tremori delle dita, cute assottigliata, esoftalmo (occhi sporgenti).

Si fa tutto di corsa
come se fosse questione
di vita o di morte!

Sono i sintomi che indicano chiaramente una fase di conflitto attivo, per esempio l'esoftalmo (occhi sporgenti) è illuminante perché rappresenta il classico segnale di paura, per cui la persona spalanca e sporge gli occhi per scovare e vedere meglio e prima il pericolo...
In simili condizioni il cervello attiva la ghiandola, fa aumentare la sua funzione (e quindi anche la massa) perché reputa necessari molti ormoni in circolo per fare presto a risolvere il problema.
Agli esami diagnostici, come per esempio la scintigrafia, la tiroide presenta un nodulo unico detto "caldo".

Biodecodifica
Per aiutare una ghiandola tiroidea iperattiva è necessario fermarsi, PRENDERSI IL TEMPO!
Fermarsi per godere e gioire della Vita, tornare a provare piacere per le cose che si fanno, dimenticandosi la fretta. Se non proviamo piacere perché la nostra vita è costellata solo da impegni e doveri (lavorativi, famigliari, sociali, ecc.), allora diventa di vitale importanza ritagliarsi del tempo per noi stessi: staccare la spina e allontanarsi da tutti quanti, smartphone incluso.
Sarà molto difficile per una donna tiroidea, che viaggia a velocità supersoniche e il cui cervello vive costantemente nella velocità e fretta, ma non ci sono molte altre strade.
Se ci si ferma, alla fine il cervello si renderà conto che NON è così mortale, e alla fine il meccanismo biologico non avrà più senso di continuare. Si formeranno così nel cervello nuove reti neurali...

Ipotiroidismo
Al contrario di quanto appena detto, l'ipotiroidismo è la condizione in cui avviene una ridotta produzione di ormoni tiroidei, oppure la loro mancata utilizzazione.
L'ormone T4 viene prodotto all'interno della tiroide per poi essere convertito nella forma attiva T3 nei tessuti periferici. In alcune condizioni stressogene, la tiroide può produrre una sufficiente quantità di T4 da ottenere un valore plasmatico normale, ma la sua conversione in T3 può essere inibita causando un'insufficienza relativa di T3 attivo. In questo caso i pazienti possono manifestare i sintomi di ipotiroidismo.

Il senso biologico
Abbiamo detto che gli ormoni tiroidei servono ad accelerare il metabolismo e la reazione dell'uomo nei confronti a uno o più eventi, per cui la mancata secrezione di questi ormoni ha a che fare con un risentito ben preciso: la persona vorrebbe rallentare, cioè slegarsi dallo scorrere del tempo che appare troppo veloce. Vorrebbe quindi distaccarsi da ciò che la sta coinvolgendo.
L'ipotiroidismo è la soluzione di un lungo periodo di ipertiroidismo, di iperattività della ghiandola. Molto spesso questa condizione non viene diagnosticata perché in una società come la nostra le persone attive e intraprendenti, quelle che dormono poche ore per notte e lavorano 12 ore al giorno, vengono addirittura premiate; ma quando il processo s'inverte e si passa all'ipotiroidismo, arriva la diagnosi perché i disturbi sono importanti e possono destare preoccupazioni: scarsa energia, affaticamento e stanchezza (specialmente al mattino), disturbi del sonno, difficoltà a perdere peso, intolleranza al calore e/o al freddo specie alle mani ed ai piedi, depressione e sbalzi di umore, fobie, lentezza mentale, assenza di memoria, cefalee od emicranie, gonfiore della faccia e ritenzione idrica, acne, pelle secca, unghie fragili, aerofagia e flatulenza, stipsi o diarrea, difficoltà di deglutizione, indigestioni, alterazioni mestruali, problemi di fertilità, ridotta libido, rigidità articolare e crampi muscolari, frequenti infezioni respiratorie, allergie, asma, palpitazioni e/o problemi cardiaci, disturbi visivi.
Quando una persona si sente costantemente stanca, alla fine va a fare gli esami del sangue e spesso torna a casa con la diagnosi di ipotiroidismo. Ma per fortuna le lobbies hanno inventato il farmaco d'elezione...
Va detto che i farmaci come l'Eutirox vanno contro la biologia perché mantengono la persona in perenne conflitto attivo, in pratica mantengono la donna in conflitto attivo per sempre, o almeno fintantoché la prende.

Tiroiditi
Ne esistono di acute, subacute, croniche e autoimmuni (Tiroidite di Hashimoto).
Quella di Hashimoto è la forma più frequente e colpisce di preferenza il sesso femminile con un rapporto di 5 a 1 rispetto a quello maschile.
Per la biologia la tiroidite non è causata da un sistema immunitario che di punto in bianco un giorno, si sveglia iniziando ad attaccare la ghiandola tiroidea, ma rappresenta la fase di riparazione di una attivazione ghiandolare tiroidea recidivata diverse volte.

Conclusione
Abbiamo visto che la tiroide è l'organo del tempo, che dà il tempo, la velocità e anche il ritmo, alla Vita!
Questo è il motivo per cui se si vuole intervenire biologicamente sulla ghiandola per riequilibrarne il funzionamento è necessario fermarsi per ritrovare nel proprio spazio vitale il proprio tempo, iniziando a provare piacere.
Fermarsi deve diventare la parola chiave, e il termine “fermarsi” va preso alla lettera e significa proprio questo: non fare assolutamente nulla!
Non vale fermarsi dal lavoro, per esempio, dedicandosi ad altro. Il senso è fermarsi per far comprendere al cervello che la pausa non è mortale.
Per cui potrebbe essere interessante iniziare prendendosi due o tre giorni, un fine settimana, staccando con il mondo intero, parenti inclusi. Si può andare in un centro benessere, una spa, oppure una baita in montagna, ecc. Il luogo è secondario rispetto all'intento di non fare nulla, a meno che il posto non sia stressogeno per altri motivi (troppa gente, fastidi vari, ecc.).
Così facendo si possono formare nell'encefalo nuove reti neurali che andranno a modificare quelle precedenti e l'imprinting che abbiamo ricevuto da piccini, perché va detto a questo punto che il problema del tempo (quindi della tiroide) nasce come rete neurale nei primi 6 mesi di vita, quando non ci viene dato dalla mamma “il diritto ad esistere” e il “diritto di avere tempo per sé”.
Nasciamo cerebralmente immaturi e rimaniamo in questa condizione per diversi anni, e questo è il motivo per cui quello che ci accade nei primissimi mesi ci condiziona per tutta la vita.
Le reti sinaptiche si formano fuori dall'utero materno e la “programmazione” avviene nei primi 3 anni di vita quando il cervello comincia a confrontarsi con la realtà esterna.
Se per esempio la mamma non si prende il tempo da dedicare esclusivamente al proprio cucciolo, se non se lo tiene strettamente a contatto con la pelle (come avviene normalmente invece nelle popolazioni di colore dove il bimbo è sempre a contatto con la mamma grazie ad una fascia), si possono creare dei conflitti “programmanti” che andranno ad interessare organi specifici come la tiroide e le surreni. Questi bambini crescendo saranno sempre stanchi (surreni) oppure ipercinetici (tiroide).


Marcello Pamio

Cosa sta succedendo realmente? Come mai sempre più paesi stanno facendo incetta di pillole anti-radiazioni?
L’Ufficio Federale Tedesco per la Protezione dalle Radiazioni qualche giorno fa ha effettuato un ordine da 190 milioni di compresse di iodio a un produttore austriaco.
Ufficialmente le pillole sarebbero pronte per essere distribuite alla popolazione in caso di disastro nucleare, ma l’Ufficio federale ha fatto sapere immediatamente che si tratta solo di un acquisto a scopo preventivo.
Come non crederci? Questi spendono 8,4 milioni di euro per 50 milioni di confezioni (il più grande ordinativo mai ricevuto dal gruppo farmaceutico austriaco Gerot Lannach), solo in via preventiva?

A complicare il quadro generale facendo nascere ancora più interrogativi, c’è il fatto che simili e ambigui acquisti non riguardano solo la Germania ma anche Francia e Russia.
Il governo di Macron ha infatti dichiarato proprio in questi giorni che saranno distribuite gratuitamente compresse di iodio a circa 2,2 milioni di persone, cioè a quelle che vivono in un’area compresa tra 10 e 20 km da una delle 19 centrali nucleari.
Mentre alcune città del nord della Russia hanno fatto incetta del medesimo medicinale in seguito all’incidente nucleare avvenuto alla base militare di Nyonoksa lo scorso 8 agosto.

Come mai oltre ai tedeschi, anche transalpini e russi adottano le stesse misure “preventive”, più o meno nello stesso periodo?
Il motivo è l’incidente avvenuto ad agosto nella base russa, o c’è qualcos’altro che non ci raccontano?

Incidenti nucleari
Gli incidenti alle centrali nucleari sono così numerosi che sarebbe impossibile in questa sede elencarli tutti, ma in ordine cronologico va ricordato l’ultimo, quello a seguito di un’esplosione nella base missilistica militare russa di Nyonoksa.
A denunciare il grave incidente (ovviamente ridimensionato dal governo), che ha causato anche 7 morti, è stata l’agenzia atomica Rosatom. L’esplosione è stata registrata giovedì 8 agosto 2019 nella regione di Arkhangelsk, sul Mar Bianco.
Le autorità locali a 30 chilometri dalla base hanno registrato un breve picco di radioattività, livelli che sono stati definiti però «normali», mentre secondo Greenpeace avrebbero superato di ben «20 volte» tale livello…
Una bella differenza: a chi dobbiamo credere? All’associazione ambientalista o ai gestori della base militare?

Dopo tutto questo sta ritornando ancora lo spettro dell’immane catastrofe globale di Fukushima avvenuta l’11 marzo del 2011. Il ministro dell’ambiente nipponico ha dichiarato qualche giorno fa che la Tepco (Tokyo Electric Power Company Holdings), la compagnia giapponese che gestisce la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, potrebbe vedersi costretta a riversare l’acqua radioattiva nel Pacifico perché lo spazio di stoccaggio starebbe per finire!
La Tepco da anni è alle prese infatti con l’accumulo di acqua radioattiva: hanno stoccato finora oltre 1 milione di tonnellate di acqua contaminata e non sanno più dove metterla, per cui finirà nell’oceano.
Se ovviamente non lo stanno già facendo…

Per non parlare di tutte le navi contenenti rifiuti e/o scorie radioattive che sono finite nel fondo dei mari e degli oceani nel corso degli anni. Dalla fine degli anni Settanta sarebbero almeno 30 le navi affondate solo nel Mediterraneo, con il risultato che il nostro mare è diventato una vera e propria discarica di rifiuti tossici e soprattutto radioattivi.
Il problema però non riguarda solo il Mare Nostrum, ma l’intero pianeta: la radiazione di fondo è aumentata certamente negli ultimi decenni, non solo per via degli incidenti alle centrali o alle navi affondate, ma anche e soprattutto a causa degli esperimenti nucleari in superfice o sottomarini fatti da America, Russia, Francia, India, Pakistan, Israele, Inghilterra e Cina.

Pillole di iodio
Perchè in medicina si consiglia l’assunzione di pillole di iodio?
Perché lo iodio satura la ghiandola tiroidea impedendo di fatto che si accumuli lo iodio radioattivo.
Infatti, normalmente la tiroide lega lo iodio che noi assumiamo con il cibo per svolgere le sue normali funzioni fisiologiche, ma quando dalle centrali nucleari lo Iodio-131 (radioattivo) passa nell’ambiente e contamina gli alimenti, questo si fissa nella tiroide e può danneggiarla causando tiroiditi, ma anche patologie tumorali.
La dose saturante comunemente accettata per gli adulti è di 100 mg di iodio stabile, e non vi sono vantaggi ad aumentare questa dose giornaliera. Qualora invece sia necessario prolungare nel tempo il blocco della captazione tiroidea, bisogna somministrare giornalmente ma riducendo la posologia a 25 mg/die (quindi un quarto), visto che dopo la dose iniziale di 100 mg sono sufficienti dosaggi nettamente più bassi.
Esistono per fortuna anche sistemi naturali che aiutano a mantenere in salute la ghiandola endocrina, e a tal proposito ringrazio il dottor Roberto Gava* per le interessanti e utili indicazioni omeopatiche sotto riportate.

Consigli naturali in caso di incidente nucleare:

OMEOPATIA
- SULPHUR JODATUM 9CH (persona calorosa, vigorosa e piena di energia):
5 gocce a giorni alterni a stomaco vuoto, dopo aver agitato bene il flacone, per circa 30 giorni;

- RADIUM BROMATUM 9CH (persona debole, stanca, con qualche dolore articolare che migliora col calore):
5 gocce a giorni alterni a stomaco vuoto, dopo aver agitato bene il flacone, per circa 30 giorni.

Il periodo di 30 giorni non casuale ma dipende dall’emivita dello iodio radioattivo I-131 che è di 8 giorni!

INTEGRAZIONE
- LUGOL: questa soluzione è disponibile alla concentrazione del 5% (forte) oppure del 2%. La soluzione al 5% contiene 130 mg di iodio per millilitro (1 ml = 130 mg di iodio, 0,8 ml = 100 mg di iodio).

Esempio pratico con soluzione Lugol al 5%
Per somministrare la dose standard nell’adulto di 100 mg di iodio, sono necessarie 15 gocce suddivise in tre dosi: 5 gocce per 3 volte al giorno
.
La soluzione va diluita in acqua o in un succo e presa durante i pasti per diminuire e ridurre gli effetti irritanti soprattutto nello stomaco.
La somministrazione è unica, ma se si è costretti a prolungarla nel tempo, dal secondo giorno la dose deve diventare un quarto (Lugol al 5%: 3 gocce – Lugol al 2%: 10 gocce e Lugol all’1%: 20 gocce)

INTEGRAZIONE 
- LAPAVIS (del Dr. Giorgini): depurativo e protegge dalle radiazioni: dose 1 cucchiaio 2-3 volte/dì
- NIACINA (detta anche vitamina B3 o vitamina PP): dose individuale
- ZEOLITE: roccia vulcanica in grado di chelare metalli e radioisotopi come il Cesio.

ALIMENTAZIONE
- KELP: alga molto ricca di iodio
- SALE IODATO

IMPORTANTE:
Con lo ioduro di potassio possiamo proteggerci dallo iodio radioattivo liberato dalle centrali nucleari, ma questo radioisotopo ha una emivita di 8 giorni e quindi in poco più di un mese decade. Purtroppo dalle catastrofi nucleari si liberano nell’ambiente anche altri isotopi: Cesio-137, Cesio-134, Stronzio-90.
Tra questi, il Cesio-137 è quello che ha la maggior emivita: 30 anni!
Come facciamo a difenderci da questo?

Per maggiori informazioni

** Roberto Gava: «Come proteggere la tiroide in caso di disastro nucleare
http://www.robertogava.it/ripercussioni-sanitarie-disastro-nucleare

Roberto Gava: «Nube radioattiva: dobbiamo usare lo iodio
http://www.robertogava.it/nube-radioattiva-iodio

https://it.euronews.com/2019/09/18/la-francia-cordone-di-sicurezza-pillole-di-iodio-entro-20km-dalla-centrale-nucleare

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/22/germania-berlino-ordina-190-milioni-di-compresse-di-iodio-anti-radiazioni-acquisto-preventivo-in-caso-di-disastro-nucleare/5402761/

https://www.linkiesta.it/it/article/2019/09/11/fukushima-oceano-veleni-nucleare/43503/