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Nel romanzo distopico di Aldous Huxley Brave New World” scritto nel 1932, la gestazione dei bambini avviene al di fuori del corpo della donna. Cosa questa utile per sgravare le donne da questa incombenza e per poter avere totale controllo sui nascitura. L’aria che si respira leggendo le pagine è pura eugenetica. Il romanzo d’altronde è la testimonianza delle idee portate avanti dal fratello maggiore Julian Huxley (biologo) e da quell’élite mondialista di cui entrambi facevano parte.
Julian è stato un celebre biologo tra i più appassionati promotori dell’eugenetica. Nipoti di Thomas Henry Huxley, uno dei più grandi sostenitori e divulgatori delle teorie darwiniste. Quindi cresciuti in un bel brodo culturale...

Il sogno di una società eugenetica (oggi si direbbe transumana) non si è mai assopito e infatti la propaganda mediatica su questo tema è dir poco spaventosa. Anzi, dovrei parlare di “programmazione predittiva”. “Matrix” (1999), "Womb” (2010) e il recentissimo “The Pod Generation” (2023) sono solo alcune delle decine di pellicole (e serie tv) dedicate a questo tema.
Per non parlare di articoli nel mainstream. L’ultimo è stato pubblicato il 2 gennaio 2024 dal Toronto Sun: “Gli uteri artificiali stanno arrivando. I bambini potrebbero presto essere cresciuti fuori dal corpo di una donna?”. Il cui sottotitolo è veramente inquietante: “Un feto non ha diritti legali finché non tira il suo primo respiro. Ma che dire di quando potrebbe essere spostato in un utero fabbricato?”.

Il tema centrale dell’articolo è il caso di un feto a rischio durante la gravidanza. E quindi grazie all’utero artificiale verrebbe rimosso chirurgicamente dal corpo e trasferito nel contenitore esterno per il periodo di gestazione naturale. “L’idea è quella di fornire un ambiente che imiterebbe la placenta umana, un organo temporaneo che si sviluppa durante la gravidanza”.
Tutto di cappello verrebbe da dire.

Sono maestri nel lubrificare la supposta? Avete capito come vi edulcorano l’amarissima pillola del mondo transumano? Tutto viene sempre fatto per scopi nobili e umanitari, come gli impianti neurali di Elon Musk.
Ma le ripercussioni fisiche, etiche e spirituali dell’utero artificiale sono devastanti.
Quando viene fatto il primo respiro: quando esce dal corpo o dalla macchina? Il bambino nasce quando lascia l’utero naturale o quando lascia quello artificiale? E come questo potrebbe modificare le politiche sull’aborto? Se una donna incinta decidesse di sua spontanea volontà di interrompere la gravidanza per far proseguire la maternità alla macchina, chi potrebbe impedirlo? E se un giorno non servisse più nemmeno la donna ma bastasse un ovulo fecondato?
Hanno spalancato la Finestra di Overton per rendere normale tale aberrante disumanizzazione della nascita e quindi della vita! Ma lo scopo è infatti quello di traghettare la società verso il transumano, quindi è tutto perfetto!

Marcello Pamio – 26 marzo 2022

Il termine sempre più di moda Metaverso (dal greco “meta” che significa “all’interno” e “verso” inteso come abbreviazione di “universo”) è nato nel mondo cyberpunk agli inizi degli anni Novanta.
E’ l’evoluzione di Internet ma non la sostituisce: in pratica un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi, popolati da avatar. Attenzione a non confondere il Metaverso con la realtà virtuale: è qualcosa di molto più subdolo e rischioso: un finto universo dove digitale e reale si fondono e si intersecano.
Le persone quindi passeranno intere giornate in questo mondo fittizio, facendo qualunque cosa ma attraverso degli avatar. Potranno stringere rapporti e relazioni, lavorare, dormire e anche svagarsi (e lo scenario pornografico sarà molto allettante). Ma così facendo l’uomo perderà il contatto con la Vita reale, il collegamento con la Natura, perché sarà perennemente proiettato in artificiali esistenze digitali, dove potrà diventare tutto quello che desidera. Siamo nell’antinatura per eccellenza!

Se pensate si tratti di fantascienza vi state sbagliando di grosso: Facebook, la società dell’aschkenazita Mark Zuckerberg ha cambiato nome in Meta, perché il loro obiettivo è quello di incentrare il futuro della compagnia sul Metaverso. Ma guarda caso!

Mark Zuckerberg con il suo avatar

Inoltre sempre più scuole stanno introducendo questa follia nella didattica. A Milano è nata la prima scuola nel Metaverso: è l’istituto St. Louis School il progetto pilota. La Scuola fa parte dell’Inspired Education Group, gruppo di scuole elitarie, come pure H-FARM International School organizza seminari su questo mondo digitale...
Perché la società ha intrapreso questa direzione? Tutto sta andando verso questo abominio, verso la totale disumanizzazione e l’annichilamento dell’uomo. E ovviamente non è casuale. Lo scopo è preparare la strada al Transumano e al Postumano. Dal Metaverso alla fusione tra uomo e macchina il passaggio sarà più veloce e semplice.

Vogliono l’ibridazione del DNA con le macchine (grazie al DNA e al grafene contenuto nei sieri) per creare un essere senz’anima, controllato da intelligenze artificiali. Detto usando termini oggi di moda: la digitalizzazione dell’intera Vita umana.
Deriva antropologica diabolica! Mirano al simbionte: un essere metà uomo e metà macchina per creare quella post-umanità utile ai loro bassissimi scopi...

Marcello Pamio

A luglio la FDA ha concesso al Neuralink del miliardario Elon Reeve Musk (ideatore delle automobili elettriche Tesla) una “designazione rivoluzionaria” del suo dispositivo consentendo al progetto di avanzare ulteriormente nelle fasi di test.
Elon Musk ha svelato al pubblico un prototipo funzionante di Neuralink: un impianto cranico in grado di comunicare con le cellule cerebrali.
E’ stato presentato come una cura rivoluzionaria per una serie di disturbi importanti (perdita di memoria, cecità, convulsioni, ictus e persino tossicodipendenza) la realtà è che siamo di fronte al preludio di una distopia da incubo!

Musk qualche giorno fa ha mostrato un dispositivo funzionante impiantato nel cervello di un povero maiale. Ecco cosa ha detto in apertura: “sono davvero entusiasta di mostrarvi quello che abbiamo. Penso che vi lascerà a bocca aperta.
La dimostrazione consisteva nel convincere una scrofa di nome Gertrude (con il chip cerebrale impiantato) a lasciare il suo recinto. A un secondo maiale invece avevano rimosso il dispositivo dimostrando che si può vivere benissimo anche dopo averlo tolto, mentre il terzo animale non aveva alcun dispositivo, e quindi fungeva da controllo.

L’ultima versione del Neuralink ha le dimensioni di una “grande moneta” ma è abbastanza sottile da stare attaccato al cranio: “invisibile e tutto ciò che puoi vedere dopo è una minuscola cicatrice", ha precisato Musk.

In effetti, potrei avere un Neuralink in questo momento e tu non lo sapresti - forse lo faccio
Elon Musk

La società spera di rendere il dispositivo accoppiabile con un'applicazione per smartphone tramite Bluetooth, per potenziali applicazioni mediche e persino per convogliare la musica direttamente nel cervello. Avete capito? Potremo ascoltare le canzoni di Sanremo direttamente da dentro l’encefalo.
Musk è dell’idea che sarà possibile installare l'impianto in meno di un’ora: “puoi entrare la mattina e lasciare l'ospedale nel pomeriggio, e senza anestesia generale”.

Lo scopo della sua dimostrazione era però accalappiare persone interessate: “Vogliamo che persone brave a risolvere problemi si uniscano all'azienda e ci aiutino a completare questo dispositivo, a prendersi cura degli animali, scrivere il software, creare i chip e produrre tutto”. E perché no, magari cercano anche cavie umane pronte a farsi aprire il cranio per l’innesto del chip!
Non a caso un utente scherzosamente, o forse no, ha risposto all’appello di Musk: “Se paghi il mio prestito studentesco e il mutuo, violerò le leggi sull'etica medica per far avanzare Neuralink. Posso essere comprato, parliamone”.

Moltissimi film di fantascienza partoriti dalla massonica Hollywood ci stanno programmando mentalmente ad un futuro nel quale uomini e macchine non solo convivono ma interagiscono fino a scambiare i propri ruoli: robot dall’aspetto umanoide e addirittura coscienze umane uploadate in macchine.
Gli organismi cibernetici sono sempre più una realtà perché il confine che separa la specie umana dalle macchine sta per essere superato...
Elon Musk è certamente un ottimo rappresentante di questa distopia che si chiama transumanesimo e postumano!


Marcello Pamio

Il 21 settembre 2016 il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, attraverso l’azione e le iniziative promozionali diffuse dal Ministero dello Sviluppo Economico gestito dal piddino Carlo Calenda, ha dato il là a «Industria 4.0», meglio noto come «Piano Nazionale Industria 4.0» stanziando 13 miliardi di euro per supportare la quarta rivoluzione industriale che porterà le aziende italiane a digitalizzare e robotizzare i processi produttivi.
L’anno seguente il «Piano nazionale Industria 4.0» diventa «Impresa 4.0».

Quarta Rivoluzione
Le rivoluzioni industriali del mondo occidentale sono state tre: nel 1784 con la nascita della macchina a vapore e di conseguenza con lo sfruttamento della potenza di acqua e vapore per meccanizzare la produzione; nel 1870 con il via alla produzione di massa attraverso l’uso sempre più diffuso dell’elettricità, l’avvento del motore a scoppio e l’aumento dell’utilizzo del petrolio come nuova fonte energetica; nel 1970 con la nascita dell’informatica, dalla quale è scaturita l’era digitale destinata ad incrementare i livelli di automazione avvalendosi di sistemi elettronici e dell’IT (Information Technology).[1]

Ora tocca alla quarta, e un rapporto pubblicato dalla multinazionale di consulenza McKinsey, spiega dettagliatamente quali saranno gli impatti enormi delle nuove tecnologie digitali.
Quattro saranno anche le direttrici di sviluppo:

  • Utilizzo dei dati, potenza di calcolo e connettività, big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione.
  • Analytics: una volta raccolti i dati, bisogna ricavarne valore.
  • Interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch”, sempre più diffuse, e la realtà aumentata.
  • Passaggio dal digitale al “reale” e che comprende la manifattura additiva, la stampa 3D, la robotica, le comunicazioni, le interazioni machine-to-machine.[2]

Le rivoluzioni a cui assisteremo nei prossimi decenni supereranno la fantascienza hollywoodiana. (Vedi video dell'autore su Transumano e Postumano)
Nella «Fabbrica 4.0» la flessibilità dagli impianti sarà tale da consentire di personalizzare i prodotti in funzione del singolo cliente. I robot lavoreranno a contatto con l’uomo e dall’uomo apprenderanno in modo naturale. Arrivare alla pericolosissima A.I., Intelligenza Artificiale è solo questione di tempo.
La fabbrica, il lavoro, il microchip umano, i robot, ecc. tutto sarà infatti, in una parola, smart (intelligente).

Dall’Industria 4.0 al microchip 2.0
Il Piano industriale 4.0 darà un impulso enorme all’impianto dei microchip nell’uomo.
Non a caso si parla di interazione uomo-macchina, robotica, realtà aumentata, sicurezza, ecc.
La propaganda del Regime, sta cercando da molti anni di indottrinare le masse su tale argomento. Cercano infatti in tutti i modi di farci vedere il microchip sottocutaneo, come una tecnologia intelligente, evolutiva, utilissima e, ovviamente, sicura.
La Finestra di Overton si è aperta e gli articoli sui microchip per uso umano pubblicati nell’ultimo periodo ne sono la prova.

Oltre ai numerosissimi film sfornati da Hollywood negli ultimi decenni, assisteremo sempre più a servizi pseudo-giornalistici e trasmissioni televisive in cui il chip per uso umano, sarà presentato come il futuro e la tecnologia a cui non potremo dire di no.
Ci mostreranno sempre e solo il lato bello e utile: l’interazione del corpo con il mondo esterno, come ad esempio l’accensione del pc semplicemente avvicinando la mano inchippata, o la gestione completa di una casa domotica. Per non parlare della sicurezza: il microchip ci permetterà di uscire da casa senza carta di credito, senza soldi in contanti, perché tutti i dati utili (compresi quelli sanitari) saranno registrati nei byte del microcircuito.
Non parliamo della strepitosa utilità in caso di sequestro di persona o incidente, perché nel primo caso, fungendo anche da GPS sarà possibile trovare il malcapitato in pochi minuti, mentre nel secondo, anche se la persona è incosciente, i medici potranno estrapolare tutti i dati sensibili sanitari posizionando lo scanner sopra il microchip.

Tutto stupendo, ma dopo vedremo i lati oscuri….
Tornando agli articoli di propaganda, l’ultimo articolo è di ieri del quotidiano il «Giornale di Brescia», il cui titolo è inequivocabile: «Da Vinci 4.0, quando un chip sottocutaneo non deve far paura».
Il nome dell’iniziativa, che rende omaggio a Leonardo, sintesi di genio creativo e capacità tecnica, nel cinquecentesimo anniversario della sua morte, deriva anche dal fatto che «lui era ed è l’esempio perfetto della multidisciplinarietà».
Lo stesso saranno gli operatori delle Fabbriche 4.0, i quali dovranno saper interagire con robot, sensori e dati da essi prodotti, piuttosto che con un’intelligenza artificiale o con il microchip impiantato sotto pelle!
Per ben tre mesi, 250 ragazzi di cinque scuole della provincia di Brescia hanno avuto mattinate formative sui temi della «digital transformation».[3]

Ecco le piroette e acrobazie letterarie del Giornale di Brescia per imbonire gli impianti di microchip. «Sebbene il microprocessore sottocutaneo possa intimorire e far sovvenire scene da film in pieno stile Matrix, il suo utilizzo è già diffuso, ad esempio in Germania.
Al suo interno possono essere inserite informazioni come i dati anagrafici, il gruppo sanguigno e persino un abbonamento ad un mezzo di trasporto».[4]
Al «primo impatto non può non spaventare, ma lo stesso si può dire di tutte le invenzioni che hanno trainato le diverse rivoluzioni industriali». In pratica l’esperto paragona la macchina a vapore, l’elettricità con un congegno elettronico, grande come un chicco di riso, che viene posizionato mediante una siringa, dentro il corpo umano
Anche perché la casa che produce l’oggetto il microchip dettagliatamente propagandato in queste scuole si chiama «Dangerous Things», il cui sito ufficiale si apre con la frase: «We believe biohacking is the next phase of human evolution», cioè credono che il «biohacking» sarà la prossima fase dell’evoluzione umana!
Biohacking, unisce la parola «biologia» e «hack» che significa «un approccio o un metodo non convenzionale». In pratica il biohacking è l’insieme di sostanze e/o gadget sviluppate allo scopo di migliorare l’essere umano naturale, per superarne i limiti fisici.

Vendita dei microchip on-line
Il fondatore di Dangerous Things è un certo Amal Graafstra, che dal garage di casa gestisce la microazienda specializzata nella vendita per corrispondenza di chip e altri aggeggi per tutti quei poveri decerebrati che vogliono modificare e potenziare il proprio corpo!


Il microchip, mediante una siringa con un ago da ben 4 mm, si inserisce 2 millimetri sotto pelle, poi si mette un cerottino steri-strip sul buco, e il gioco è fatto.  Il tutto sganciando 90 euro circa per avere a casa il comodo kit.
Nel corso degli anni il prezzo è calato drasticamente e ora è alla portata di tutti, bambini e ragazzini compresi!

Se però il semplice chippetto non ti aggrada, e vorresti andare oltre, puoi sempre ordinare, per una cifra che varia tra i 153.75 e i 222 dollari, il «Cyborg Transformation Kit» (vedi immagine sotto).

«Se sei pronto per aggiornare il tuo sacco di carne con la tecnologia implantare di prossima generazione e iniziare immediatamente a costruire soluzioni informatiche, hai bisogno del kit di trasformazione cyborg per eccellenza»!
Chiaro? Vuoi implementare il tuo corpo diventando come Terminator?

Futuro distopico
Molti scienziati sostengono che il microchip sottocutaneo umano diventerà nel futuro prossimo indispensabile come il telefono cellulare. Nella loro visione distopica, la società del futuro ci metterà in condizione di non poterne fare a meno, addirittura potrebbero renderli obbligatori, esattamente come oggi per i vaccini.
Ricordo che il microchip per uso animale è obbligatorio in Italia dal 5 novembre 2004.
Il chip contiene un codice magnetico di 15 cifre che si possono leggere mediante un apposito lettore per risalire al proprietario del cane. La Regione Friuli a novembre 2018 ha provato a metterlo obbligatorio anche per i gatti, ma hanno dovuto fare dietrofront a causa del malcontento della gente.[5]
Però ci hanno provato, e ci riproveranno più avanti.
Il passaggio dagli animali all’uomo? Solo questione di tempo!

Nell’uomo il discorso è molto più complesso perché gli impianti sono stati pensati – nonostante le belle parole - solo per il controllo sociale globale!
Cosa faremo infatti quando le banconote cartacee saranno sostituite dalla moneta elettronica e virtuale?
E se per vari motivi il chip non funzionasse correttamente, subisse un danno (o venisse disattivato dall’esterno)? E quando non potremo più comprare nulla, neppure un pezzo di pane, senza sottoporci all’identificazione biometrica tramite microchip?
I delinquenti 2.0 non ruberanno più il portafoglio, come pure non rischieranno neppure di forzare una casa, semplicemente si specializzeranno nel furto dei dati sensibilissimi mediante due strade: la prima si avvale di lettore a radiofrequenze, la seconda nell’estrazione forzata (con bisturi) del chip dalla mano. Indipendente dal metodo usato, una volta in possesso dei dati contenuti nel chip, saranno in possesso di quella vita umana! Non mi riferisco al classico furto di identità, qui l’oggetto del furto è la vita stessa. Nel chip infatti confluiranno tutti i dati sanitari, finanziari, fiscali, (leggasi Big Data) e tutti quelli che non possiamo nemmeno immaginare: per esempio grazie alle tessere fedeltà e agli acquisti fatti online, sapranno (già avviene ora) tutto quello che mangiamo, le preferenze sessuali, la musica che ascoltiamo, la tendenza politica, ecc.


La vita umana sta diventando un concentrato di byte, e coloro che gestiranno questi dati e informazioni saranno i veri Padroni del mondo.

Un esempio per tutti: con gli screening genetici, eseguiti nel periodo prenatale, sapranno quali sono le nostre inclinazioni e/o predisposizioni alle malattie. Se queste informazioni finissero nelle mani di una assicurazione, potremo vederci negata la polizza sulla vita perché loro sanno o ipotizzano che a 30 anni mi verrà un linfoma!
Le persone devono capire che l’intera esistenza di una persona dipenderà dai signori che davanti ad una tastiera controlleranno (o ruberanno) i dati del microchip.
Secondo alcuni visionari arriveremo al punto in cui sarà l’uomo stesso a chiedere l’impianto del microchip volontariamente; vuoi per sicurezza, per comodità (aprire le porte, alzare le tapparelle, accendere il pc o cellulare, uscire senza soldi, ecc.) o perché il numero a 15 cifre diventerà il nostro nuovo «numero di sicurezza sociale», per cui se un domani si vorrà usufruire dei servizi sociali, basterà allungare la mano destra...

 

[1] https://www.economyup.it/innovazione/cos-e-l-industria-40-e-perche-e-importante-saperla-affrontare/

[2] idem

[3] «GdB Da Vinci 4.0, la rivoluzione digitale riparte dagli studenti», Il Giornale di Brescia, 29 gennaio 2019, www.giornaledibrescia.it/rubriche/impresa-4-0/gdb-da-vinci-4-0-la-rivoluzione-digitale-riparte-dagli-studenti-1.3335138

[4] «Da Vinci 4.0, quando un chip sottocutaneo non deve far paura», Il Giornale di brescia, 21 marzo 2019 https://www.giornaledibrescia.it/rubriche/impresa-4-0/da-vinci-4-0-quando-un-chip-sottocutaneo-non-deve-far-paura-1.3348332

[5] «Microchip obbligatorio per i gatti? Norma ritirata, ‘Crea malcontento’», Il Gazzettino, 27 novembre 2018, www.ilgazzettino.it/nordest/trieste/microchip_obbligatorio_gatti_dietrofront_crea_malcontento-4135395.html

Video di Marcello Pamio

Dall'ideologia di genere al transumanesimo per giungere al postumano. Ecco i passaggi cruciali - passando per l'ectogenesi - attraverso i quali si vuole la totale disgregazione dell'essere umano.
Una pericolosissima deriva antropologica che vuole trasformare l'uomo in un essere amorfo, privo di valori, delle radici e di cultura, e soprattutto privo di identità...

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=LmhYAI8R88E[/embedyt]