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Omocisteina e danni cardiovascolari

Nel contesto delle malattie cardiovascolari la medicina in toto punta il dito contro il colesterolo. Il grasso è la causa di tutto: infarti, ischemie, ictus, ecc.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. La maggioranza delle persone ha paura e non mangia grassi, sfondandosi di carboidrati.
La Verità come sempre è un'altra cosa.
Le membrane cellulari sono costituite da acidi grassi (tra cui colesterolo) che donano stabilità, permettendo alla cellula di svolgere le sue preziose funzioni!
Durante una qualsiasi infiammazione dei vasi la riparazione dell’endotelio richiede colesterolo come materiale da costruzione. Per questo motivo il fegato deve lavorare per produrre i grassi e mandarli sul sito tramite la lipoproteina LDL (il cosiddetto "cattivo"), che ovviamente aumenterà.
I trigliceridi pure essi prodotti dal fegato vengono impacchettati nelle VLDL e mandati sul luogo dell'infiammazione. Infine il fegato sfrutta le HDL che trasportano altri antiossidanti, recuperando il colesterolo e trasportandolo indietro per essere riciclato.
In tutto questo perfetto e magnifico meccanismo, in caso di carenze o di errori nutrizionali si possono creare sostanze dannose che attaccano l'endotelio danneggiandolo, una di queste è l'OMOCISTEINA, un aminoacido che provoca danni, infiammazione e formazione di placca.
Non è il colesterolo il problema, ma semmai l'omocisteina che legandosi ai radicali liberi metallici diventa uno dei principali fattori per l'ossidazione delle lipoproteine, oltre che fattore di rischio cardiovascolare. Infine fa aumentare la coagulazione del sangue
Cosa possiamo fare? Sostenere il fegato con una depurazione, e compensare le carenze di Vitamina B6, B12 e Acido Folico. L'acido folico dovrebbe essere "metilato" così da essere assimilato velocemente e non appesantire il fegato!

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