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Ha perso 900 milioni di euro in discarica!

È la storia vera di James Howells, un ingegnere di origini gallesi che nel 2013 ha buttato per sbaglio un hard disk contenente la chiave privata di un wallet con dentro 8000 Bitcoin! 😳
Per l'esattezza è stata la sua fidanzata (sicuramente ex) a buttarlo via mentre puliva la scrivania!
Oggi, con il valore di Bitcoin che ha superato i 118.000 dollari, quella disattenzione è costata oltre 900 milioni di euro!!!
Howells da anni prova a recuperare quel disco finito nella discarica municipale della sua città, Newport.
Ha offerto milioni di dollari al consiglio comunale per ottenere l'autorizzazione agli scavi. Ha coinvolto esperti, avvocati, investitori, persino proposto di comprare l'intera area. Tutto inutile.
I rischi ambientali, il regolamento locale e le complessità logistiche hanno sempre bloccato ogni tentativo.
"Ho offerto di donare il 25% o 52,5 milioni di sterline alla città di Newport per distribuirli a tutti i residenti locali", ha dichiarato Howells alla CNN. Ma niente.
Disperato nel 2024 ha anche intentato una causa legale sostenendo che la proprietà del disco non sarebbe dovuta passare al comune, visto che non c'era volontà esplicita di abbandono. Ma la giustizia ha respinto sempre tutto.
Se questa storia è diventata iconica, non è solo per l'ammontare della cifra in gioco, ma per il messaggio che porta in sé. In un mondo dove il denaro digitale è accessibile SOLO attraverso chiavi crittografiche, la sicurezza non è una scelta, ma una responsabilità personale.
Non esistono infatti procedure di recupero, sportelli di emergenza o password secondarie.
La chiave privata è l'unico elemento che consente di firmare una transazione.  Perdere quella chiave equivale a perdere tutto!!!
Molti utenti sottovalutano questo rischio. La fretta, la mancanza di consapevolezza, sono tutte variabili che moltiplicano la possibilità di incidenti, e quando si parla di patrimoni digitali anche un piccolo errore può avere conseguenze irreversibili.
Non a caso ogni anno migliaia di utenti fanno la fine di Howells: dimenticano le seed phrase (parole chiave), smarriscono chiavette hardware, cancellano backup o usano dispositivi compromessi.
La lezione più importante di questa storia è semplice: affidarsi a un unico supporto lasciato sulla scrivania o in un cassetto è una pessima idea.
Esistono strumenti, metodi e buone pratiche che riducono sensibilmente il rischio di perdere l'accesso ai propri fondi. Uno di metodi più affidabili è l'uso di placche in acciaio inossidabile su cui incidere la propria frase di recupero. Sono resistenti al fuoco, all'acqua, alla corrosione, proteggono i dati in caso di disastri. Altri preferiscono creare più copie di backup e distribuirle in luoghi sicuro come casseforti, abitazioni diverse, depositi fiduciari.
Poi ci sono gli hardware wallet, dispositivi fisici esterni progettati per archiviare le chiavi e sono molto sicuri, come vedremo al prossimo articolo.

Tratto dal mensile "Cripto Wallet", luglio 2025

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