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Prevent e la psicopolizia

Marcello Pamio

Lo abbiamo citato una infinità di volte, ma la responsabilità è tutta di George Orwell: se invece di scrivere “1984” si fosse occupato di giardinaggio nessuno lo avrebbe disturbato.
La sua visione - purtroppo - sta diventando sempre più reale. Orwell ha immaginato un futuro distopico dove le persone commettevano un reato solo pensando a qualcosa che non fosse in linea con i diktat del Grande Fratello. Ecco perché è stato definito “psicoreato”, e lo strumento repressivo usato era appunto la psicopolizia!

Bene, in Inghilterra le cose stanno prendendo una piega che va oltre “1984”...
Mi riferisco al programma CONTEST (Counter-terrorism strategy), la Strategia antiterrorismo del governo britannico.
Lo scopo ufficiale è impedire che le persone diventino terroriste o sostengano il terrorismo.
L’Home Office che lo gestisce lavora con le autorità locali, i dipartimenti governativi e le organizzazioni comunitarie per fornire la Strategia di prevenzione.
CONTEST è costituito da quattro elementi: Prevent (Prevenire), Pursue (Perseguire), Protect (Proteggere) e Prepare (Preparare).
Prevent è quello che più c’interessa...

Prevent Strategy
Si tratta di un programma presentato a giugno 2011 al Parlamento britannico dal Segretario di Stato per il Dipartimento dell’Interno.
Va ricordato che all’epoca l’intelligence (MI5) di Sua Maestà segnalava che un attacco terroristico era “altamente probabile” e che tale minaccia poteva provenire non solo da cittadini stranieri, ma anche da terroristi nati e cresciuti in Gran Bretagna. Da qui l’idea di una strategia antiterrorismo nata per prevenire e fermare la radicalizzazione di aspiranti terroristi.

Ovviamente il programma è nato sotto una brutta stella: il terrorismo islamico.
Molte persone però nel marasma psicoviralmediatico hanno completamente dimenticato i precedenti nemici dell’Occidente: da Osama bin Laden, al’Isis passando per al-Qaeda, solo per citare i più noti. Che fine hanno fatto?
Lasciando perdere la messinscena del finto assassinio del miliardario saudita Laden, il terrorismo islamico è scomparso dalle scene mondiali sostituito dal nuovo pericolo globale: i virus!

Non è un po’ strano che il terrorismo islamico sia stato bloccato da un microscopico frammento di DNA o RNA ricoperto da una proteina, grande 100 nanometri? Quale momento migliore infatti per infierire e punire il Malvagio Occidente di questo, dove sono tutti occupati a gestire l’emergenza sanitaria? E invece di sfruttare la ghiotta occasione i terroristi si sono eclissati…

Proprio per questo motivo Prevent ha iniziato ad occuparsi dei “terroristi 2.0”, cioè quei criminali che non leggono il Corano o il Talmud ma per esempio negano l’esistenza dei virus (negazionisti), negano che la terra sia sferica (terrapiattisti), credono che la terra sia cava (terrabuchisti), non indossano la museruola (no-mask) e non vogliono farsi il vaccino (no-vax).
Loschi e pericolosi individui che mettendo in discussione il verbo commettono uno “psicoreato”.
L’obiettivo dichiarato di Prevent (con un budget di 40 milioni di sterline) è quello di distogliere le persone dal terrorismo prima che queste facciano del male, per cui si occupano di individui che devono ancora varcare la soglia della criminalità.
Prevengono il crimine, esattamente come nel film “Minority Report”...

I critici del programma hanno affermato che Prevent non ha molto a che fare con la salvaguardia della comunità perché si occupa solo di raccogliere informazioni. Esattamente quello che serve al Sistema: schedare i cittadini a “rischio”, individuare magari coloro che non credono al mainstream. Per bloccarli sul nascere.
Uno degli elementi più inquietanti e controversi del programma è il dovere statutario imposto alle scuole, al NHS (National Health Service, il sistema sanitario nazionale), alle carceri, alle autorità locali e ad altri enti pubblici di segnalare qualunque “sospetto che possa essere a rischio di ricorrere al terrorismo”.

Per esempio i dati degli attivisti ambientali e per i diritti degli animali sono stati indirizzati a Prevent. Il grosso problema è che verranno indirizzati al programma tutti coloro che non credono alla narrazione ufficiale degli accadimenti.
Quanto lontani siamo dalla psicopolizia di Orwell?
Prevent “aiuta” quindi tutte le persone dalle “idee strane”. Quali sono queste idee?
Nel sito ci sono molti consigli utili, come quello che dice: “agisci presto e comunicaci le tue preoccupazioni in confidenza”. Della serie, diventa anche tu un delatore!

Il tuo vicino esce di casa senza mascherina o il tuo amico non vuole farsi il vaccino?, è chiaro che hanno dei problemi seri. Ma tranquillo ci pensa Prevent, li devi solo denunciare.
Quindi tutto quello che esce dalla visione ufficiale, dal paradigma potrà essere segnalato al programma!
Lo spiegano benissimo: “più importante di qualsiasi segno specifico è la sensazione che qualcosa non vada bene nella persona”. Avete capito? Basta una semplice e soggettiva “sensazione” per innescare una serie di controlli pericolosi e perniciosi, come succedeva nella caccia alle streghe...

La tendenza globale è quella di esportare nel mondo intero questo sistema di controllo sociale perverso e assolutamente inquietante.
Stanno arrivando alla totale omologazione e al Verbo ufficiale. Pensare con la propria testa e avere idee diverse dalla massa informe di pecore sta diventando sempre più pericoloso e difficile!

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