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Finalmente è arrivata anche qua. Mio figlio di 9 anni si è appena fatto gli esantemi varicellosi, sotto forma di puntini e bollicine sulla pelle. Dio sia lodato!!! 🎊🎉🎊🎉
Pregavo perché la facesse.
Ricordo che è importante assecondare la magistrale perfezione della Natura per cui gli interventi preventivi con antidoti naturali e/o omeopatici sono ridicoli.
Questa malattia esantematica (come le altre) non va evitata perché ha un ruolo centrale nell'evoluzione spirituale del bambino. Lo ha spiegato perfettamente il filosofo e scienziato Rudolf Steiner: le cosiddette malattie infettive (morbillo, varicella, scarlattina, ecc.), dette esantematiche (da esantemi: sfoghi nella pelle) sono passaggi decisivi per lo spirito del cucciolo, funzionali per far crescere e maturare il corpo fisico, astrale ed eterico.
Servono infatti a bruciare l'ereditarietà genitoriale. Esprimono la lotta che viene compiuta tra le forze dell’ereditarietà (dei genitori) e quelle dell’individualità (l'Io), detto in termini animico-spirituali, fra il corpo eterico e l’Io dell’individuo! Il forte prurito manifesta questa "lotta" portandola in superficie.
Non a caso il bambino dopo lo sfogo è cresciuto, non è più quello di prima!
Ecco perché non possono esistere azioni preventive: se il bambino è pronto per fare tale "passaggio" lo fa e basta!
L'unico serio inghippo sono i vaccini pediatrici perché possono bloccare o addirittura anticipare nel tempo tale processo, e tutto quello che è fuori tempo diventa pericoloso!!!
Detto questo, cosa abbiamo fatto? Oltre a ringraziare gli esantemi, è utile sapere che si tratta di "attivazioni" della pelle (epidermide, tessuto ectodermico controllato dalla Sostanza Grigia che "gestisce e controlla", il contatto, le relazioni e quindi l'identità!) per cui è importante ripristinare il contatto mediante massaggi corporei (di mamma e papà).
Noi abbiamo usato come vettore l'olio di calendula (ma vanno bene anche altri oli) con qualche goccia di olio essenziale bio di lavanda e/o camomilla.
Quello che conta è il con-tatto! L'idrolato di lavanda è eccezionale per rinfrescare, idratare e rigenerare la pelle e va spruzzato su tutto il corpo più volte al giorno. La lavanda è una pianta nota per lenire, ridurre il prurito ed evitare le cicatrici delle bolle. Anche l'idrolato di camomilla ha il suo perché.
Gli esperti dicono di evitare la vasca da bagno. Dato che, come sapete, soffro di "disturbo oppositivo", faccio sempre il contrario dei consigli dei medici, e non sbaglio mai. Per cui abbiamo fatto vasche calde alcaline con 1kg di sale, 2 belle manciate di bicarbonato di sodio e 2 di solfato di magnesio (Sale Epsom).
La lampada ad infrarossi (vedi post precedente) è una cosa in più, ma avendola è stata usata per ripristinare e rigenerare la pelle e il microcircolo.
Non uscire all'aria è l'altro divieto imperante. Avete già capito cosa abbiamo fatto vero? Il piccolo era sempre fuori all'aria e al sole (ovviamente con in testa un cappellino per il sole diretto) ad ossigenarsi per il benessere suo e per quello delle vie biliari dei suoi poveri genitori…
Se mai ci dovesse essere la febbre (pregare che arrivi) è bene lasciarla sfogare gestendola al massimo tramite spugnature con acqua e aceto.
Il resto lo fa la Natura, se non ci facciamo prendere dalla Pauraaaaa e se non ci facciamo condizionare la mente dalle cagate del Sistema!

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Marcello Pamio - 4 maggio 2023

I bambini indeboliti da interventi esterni come le vaccinazioni, sono - guarda caso - molto meno ricettivi alle impressioni del mondo esterno!
Le malattie esantematiche infatti sono processi di sviluppo essenziali per una sana crescita fisica, mentale e psichica! Sono la prima e più importante manifestazione dell'azione spirituale volta a trasformare e personalizzare il corpo ereditato da mamma e papà (non da due mamme o due papà).
Ogni malattia infantile è infatti un cammino nel processo di individualizzazione.

I veleni vaccinali, impedendo l'esplicazione di questo processo, sono un crimine contro l'evoluzione futura dell'umanità!
Ciascuna malattia esantematica si rapporta, non a caso, ad uno dei quattro elementi: il morbillo (acqua), la scarlattina (calore), la pertosse (aria) e la varicella (terra).

Qualsiasi blocco e/o interferenza in questi processi spirituali può portare ad un livellamento delle coscienze, rendendo i giovani sempre più deboli nella loro personalità, e di conseguenza molto più malleabili e condizionabili dall’esterno! Proprio quello a cui stiamo assistendo e proprio quello voluto dal Sistema.
Disinformazione.it (https://t.me/marcellopamio)

Marcello Pamio 

Fino a qualche anno fa, se una donna avesse detto al proprio medico curante di volere un vaccino trivalente e un vaccino anti-influenzale in gravidanza, probabilmente sarebbe stata internata in manicomio per accertamenti psichici.
Oggi invece i pazzi sono le persone e le donne che rifiutano tale intervento medico invasivo, e per essere onesti è il mondo accademico intero ad essere finito dentro un manicomio criminale.
L’endogestazione, cioè quelle famose quaranta settimane o dieci lune, rappresentano un periodo basilare e delicatissimo perché dentro il grembo materno si sta formando una creatura vivente e ogni squilibrio e/o ingerenza esterna può essere rischiosa per il feto perché può interagire con la formazione di tessuti, organi e apparati.

Ricordiamo che tutto quello che dall’esterno entra e penetra nel corpo della mamma (attraverso aria, cibo, acqua e pelle) può, attraverso la placenta, finire nella vita intrauterina.
Qualsiasi sostanza chimica, l’inquinamento elettromagnetico, i farmaci, fino ad arrivare agli squilibri emozionali, possono interferire con la nuova creatura e nessuno può sapere come e in che modo.
Ecco il motivo per cui in gravidanza sia i medici (sempre più rari) che i terapisti e/o consulenti più evoluti, consigliano vivamente alle future mamme di stare attentissime a cosa mangiano, alle sostanza chimiche che si spalmano sulla pelle, ecc. Si arriva perfino a sconsigliare piante miracolose come la salvia (i cui effetti sarebbero leggermente abortivi) e i miracolosi oli essenziali naturali. Lo scopo è solo quello di salvaguardare e proteggere - fino al limite del possibile - la mamma con la sua creatura.

Il virus della follia sta circolando
Siamo passati dallo sconsigliare alle donne gravide oli essenziali, piante e perfino molti integratori naturali, all’inoculare vaccini contenenti livelli di DNA umano allucinanti, veleni tossici (formaldeide, ecc.) e neurotossici (sali di metalli pesanti), con la scusante della protezione dalle terribili malattie infettive.
Forse il virus della pazzia è fuggito dai laboratori di massima sicurezza e ha infettato le sale che contano….
La prova di questa infezione mentale è che nelle ultime settimane, grazie anche alla Circolare del 7 agosto 2018 del ministro Giulia GrilloVaccinazioni raccomandate per le donne in età fertile e in gravidanza»), i medici stanno vaccinando a tutto spiano in gravidanza. Prima volta nella storia italiana.
A subirne l’impatto più negativo sono soprattutto le donne straniere, che non sapendo bene la lingua, le leggi e soprattutto i propri diritti, vengono bistrattate e tartassate.
Gli esperti (senz’altro “infettati”) in camice bianco, attorno alla 28ma settimana di gestazione, terrorizzano le donne dicendo loro che è OBBLIGATORIO il vaccino DTP (difterite, tetano, pertosse (dTpa), e quello contro l’influenza (se la gestazione cade nel periodo delle epidemie).

Ma non è tutto, perché subito dopo il parto sempre le mamme DEVONO fare anche un bel quadrivalente MPRV (morbillo, partite, rosolia e varicella).
E lo scopo ovviamente è preventivo, cioè proteggere la salute del neonato!
Peccato che sia risaputo perfino dalle nostre nonne (quelle senza l’Alzheimer) che se una donna sana si è fatta una malattia infettiva in maniera naturale, è in grado di trasferire al neonato attraverso il latte quegli anticorpi che gli servono, creando una vera immunità.
Mentre vaccinare prima o durante la gravidanza impedisce tale passaggio mettendo ancor di più a rischio il bambino che risulterà non essere immunizzato naturalmente. Ma forse questo fa comodo a qualcuno…
Quindi oggi la prevenzione consiste nell’intossicare la mamma durante la gravidanza, e meglio farlo anche più volte…

Iperimmunizzazione
Le vaccinazioni appena dette: DTP e influenza, DEVONO ESSERE RIPETUTE ad OGNI gravidanza, e questo anche se la donna è già stata vaccinata o è in regola con i richiami decennali o abbia avuto la pertosse.
Avete capito? Quindi se una donna è stata vaccinata in gravidanza e rimane incinta di nuovo anche solo a distanza di pochissimo tempo, dovrebbe - secondo gli squinternati - rivaccinarsi di nuovo.
Anzi più ne fa e meglio è per tutti.
Ovviamente i rischi gravi di una iper-immunizzazione non vengono contemplati da nessuno.
Serve quanto prima un nuovo vaccino contro questo strano virus che sta letteralmente cancellando la memoria e spappolando il cervello umano….

Conclusione
Va detto per inciso che questa scandalosa operazione di pseudo-immunizzazione, ha una duplice valenza. Una economica e una pedagogica.
Interessando le donne gravide del paese il numero delle vaccinazioni aumenteranno di ben 464.000 unità all’anno, assieme ovviamente agli introiti delle lobbies farmaceutiche. Tanti infatti sono i bambini nati, secondo l’Istat nel 2017.
Dal punto di vista pedagogico l’impatto è ancor più subdolo, perché se passa il messaggio che è NORMALISSIMO e SICURISSIMO inoculare tossine nel corpo di una donna gravida, viene da sé che i vaccini incarneranno sempre più l’aureola di farmaci magici e innocui.
Ci inculcheranno nel cervello che in gravidanza è molto più rischioso bere un bicchiere di acqua che una vaccinazione ripetuta nel tempo.

 

Marcello Pamio

Secondo la visione corrente la tecnologia vaccinale rappresenta il trionfo dell’umanità sui disegni “difettosi” di Madre Natura.
Peccato che a quella scienza autoincensatasi “non democratica”, va ricordato che l’evoluzione naturale non produce meccanismi difettosi, anzi.
L’allattamento al seno per esempio è il metodo di protezione immunologica specificamente adatto a tutte le esigenze del neonato. Oggi sappiamo infatti che numerosi componenti bioattivi contenuti nel latte materno conferiscono una determinata e importantissima protezione immunologica.
Come il latte in polvere non può competere con il latte materno dal punto di vista nutrizionale, così i vaccini non possono competere con il latte materno dal punto di vista dell’immunità.
Questo è assodato, anche se viene sempre dimenticato dalla medicina ufficiale.
Ecco perché la qualità dell’alimentazione (della madre in gravidanza e del neonato) continua ad essere un fattore cruciale nel determinare la funzionalità delle difese immunitarie nei bambini più grandi e negli adulti.

Perdita dell’immunità naturale
Il sistema immunitario dei neonati è immaturo e non è in grado di gestire in modo efficace i virus naturali e nemmeno i virus artificialmente attenuati contenuti nei vaccini.
Le madri naturalmente immuni - ossia quelle che hanno contratto le malattie virali durante l’infanzia - proteggono i loro bambini da queste malattie con il trasferimento passivo della loro immunità tramite la placenta durante la gravidanza e tramite il latte materno dopo il parto.
Se una madre è naturalmente immune, un’eventuale esposizione del bambino al virus durante l’allattamento porterebbe a un’infezione del tutto asintomatica con conseguente immunità a vita per quel particolare virus. Se il bambino invece viene esposto per la prima volta a quel virus soltanto dopo lo svezzamento, egli contrarrà la malattia naturalmente senza tante problematiche e acquisirà comunque una immunità a vita. Così funziona in Natura.
Le malattie virali sono sempre state definite “malattie infantili” proprio perché prima dell’istituzione delle vaccinazioni obbligatorie venivano contratte prevalentemente durante l’infanzia.

I bambini erano protetti dall’immunità materna, mentre gli adulti erano coperti dall’immunità a vita che avevano acquisito durante l’infanzia. Oggi non è più così perché l’impiego dei vaccini ha cambiato drasticamente questo schema!
In Natura l’esposizione naturale ai virus avviene tramite le mucose (bocca, occhi, naso, ecc.), mentre la maggior parte dei vaccini virali vivi attenuati e inattivati viene somministrata mediante una iniezione. Questa via di esposizione totalmente innaturale induce la produzione di anticorpi a livello del siero e non delle mucose. Differenza questa fondamentale per comprenderne i rischi intrinseci.
Poiché solo l’esposizione delle mucose contribuisce alla produzione di anticorpi nella ghiandola mammaria, le madri vaccinate non hanno la capacità di trasferire gli anticorpi indotti dal vaccino ai loro bambini mediante l’allattamento.
Per questi motivi nei primi anni ’90, quando il morbillo era ancora endemico negli Stati Uniti, nei bambini nati da madri vaccinate era stato riscontrato un rischio maggiore di contrarre quella malattia rispetto a quelli nati da mamme naturalmente immuni. Va ricordato che negli Stati Uniti la vaccinazione anti morbillosa obbligatoria era stata avviata nei primi anni Sessanta, quindi negli anni Novanta le donne (vaccinate e non coperte) erano in piena età fertile avendo trent’anni…

L’uso persistente del vaccino trivalente contro morbillo-parotite-rosolia, ma non solo, ha privato una generazione di madri e soprattutto i loro bambini dell’immunità naturale contro le rispettive malattie virali.
I vaccini virali vivi attenuati riducono l’incidenza generale delle corrispondenti malattie virali rendendo il nostro corpo inaccessibile ai virus di tipo selvatico per un periodo che va da 3 a 5 anni dopo la vaccinazione.
Ma così facendo esse impediscono alla maggioranza della popolazione umana di sviluppare l’immunità naturale senza tuttavia eradicare completamente il virus prima che nasca una nuova generazione di bambini privi di immunità naturale.
Queste blande malattie infantili sono diventate pericolose perché noi esseri umani le abbiamo rese tali.

Negli Stati Uniti si è cominciato a vaccinare contro il virus della varicella a metà degli anni Novanta e presto avremo una generazione di madri e bambini senza immunità naturale, prima della completa eradicazione del virus. Dobbiamo porre termine alla vaccinazione di massa contro la varicella prima che capiti questo, altrimenti questa malattia diventerà un morbo pericoloso per la generazione dei nostri nipoti, così come lo è il morbillo per i nostri neonati.
L’interruzione del ciclo naturale del trasferimento di immunità fra la madre e il bambino è una conseguenza pericolosa e irreversibile delle attuali campagne di vaccinazione di massa.
Il paradosso dei vaccini è che riducono l’incidenza generale delle malattie infantili ma le rendono enormemente più pericolose per la generazione successiva…

Vincere le battaglie ma perdere la guerra
Le malattie virali possono causare complicanze mortali solo nei neonati non protetti dall’immunità materna e negli individui gravemente malnutriti o immunodepressi.
Un grave problema che può subentrare dopo una malattia virale o insorgere spontaneamente è una malattia batterica invasiva come la polmonite, la meningite o l’encefalite.
Pochi sanno che i vaccini coprono soltanto una frazione minima della grande biodiversità dei ceppi batterici. Quando si eliminano quelli per i quali i vaccini sono stati creati, altri ceppi prendono il sopravvento e crescono a dismisura.
La pertosse è l’esempio perfetto di una campagna di guerra mal condotta contro i batteri.
Negli Stati Uniti era una malattia in declino negli anni precedenti quando era in uso il vaccino antipertosse a cellule intere. Quest’ultimo però avendo rivelato uno scarso livello di sicurezza, a metà degli anni 90 venne sostituito con il vaccino antipertosse acellulare.
In seguito negli Stati Uniti la pertosse ha cominciato a riemergere nonostante l’estensiva copertura vaccinale.
Il vaccino per la pertosse acellulare include proteine isolate ricavate dal batterio B. Pertussis. Esiste però un altro ceppo batterico che può causare la pertosse il B. Parapertussis.
Il nuovo vaccino acellulare garantisce protezione solo contro il pertussis ma non contro il parapertussis, mentre il vecchio vaccino è efficace contro entrambi i ceppi.

Rischi delle vaccinazioni
In conclusione la tecnologia vaccinale è estremamente rischiosa non solo per il contenuto di adiuvanti (formaldeide, antibiotici, frammenti di DNA animale e/o umano, ecc.) e di metalli tossici (alluminio, sale di mercurio, ecc.) che possono scatenare patologie anche gravissime (allergiche, autoimmunitarie, croniche e neurodegenerative) ma perché stanno trasformando innocue - ma importanti dal punto di vista evolutivo - malattie esantematiche infantili in pericolosi fardelli tossici per i neonati delle nuove generazioni.
Immunizzando i neonati oggi stiamo creando bambini e futuri uomini e donne non immunizzati naturalmente contro le malattie. Il problema serio è rappresentato dalle bambine, le quali saranno delle madri prive di immunità per se stesse e quindi non in grado di passare ai figli gli anticorpi adeguati mettendoli così a rischio.
Vacciniamo oggi per creare danni domani!
Queste sono cose note all’immunologia ufficiale, per cui la domanda che sorge spontanea è: perché continuano imperterriti su questa errata e innaturale strada? Forse le lobbies farmaceutiche vogliono predisporre l’intera umanità futura a gravissimi rischi epidemici?
Ai posteri (non vaccinati) l’ardua sentenza…

Tratto dal libro “I vaccini sono un’illusione” della d.ssa Tetyana Obukhanych, immunologa. Macro edizioni