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Marcello Pamio

Il numero crescente di bambini strappati dalle loro famiglie in Italia indica una cosa sola: esiste un vero e proprio Sistema Organizzato di Abusi!
Un Sistema in grado di speculare sulla vita di innocenti creature, in cui tantissime persone e professionisti, anche i più insospettabili, sono coinvolti: medici, psichiatri, psicologi, assistenti sociali, avvocati, magistrati, giudici, ecc.
I numeri sono a dir poco inquietanti.
Da una interrogazione parlamentare[1] del 2014 è emerso che nel solo anno 2010 i minorenni sottratti alle famiglie hanno raggiunto quota 40 mila (39.698)!
Queste creature sono state poi collocate dai Tribunali dei Minori in Centri di Affido Temporaneo o in altre famiglie (spesso amici degli amici), con un trend di crescita del 24% in più rispetto a 10 anni precedenti.

Si tratta di un business enorme: comuni e aziende sanitarie locali pagano per ciascun minore affidato una retta minima giornaliera che parte da 200 euro e spesso arriva a superare i 400 euro!
Tenendo conto di una media di 30.000 bambini all’anno strappati alle famiglie e una diaria di 200 euro (prendendo solo il valore più basso), il risultato è un affare colossale da oltre 2 miliardi di euro ogni anno.
Con cifre a nove zeri, il numero degli avvoltoi pronti a spolpare le piccole prede, cresce...Poco importa se in questo caso le vittime sacrificali sono delle innocenti creature.
Soldi che vengono spartiti appunto da una banda a delinquere in giacca, cravatta e camice bianco…

Gli unici a rimetterci, come sempre, sono i bambini e le famiglie alle quali queste creature vengono strappate con la forza e l’inganno, e il recentissimo caso di Bibbiano è esemplare.
Prima però di capire cosa è successo, si riportano altri casi precedenti molto rilevanti e probabilmente interconnessi: Veleno e Il Forteto.
La prima è un’inchiesta giornalistica di Pablo Trincia e Alessia Rafanelli, che ha ricostruito le vicende di una presunta banda di pedofili (chiamati «Diavoli della bassa modenese») che alla fine degli anni Novanta portò all’allontanamento di 16 bambini dalle loro famiglie.
Molti dei genitori non hanno più rivisto i loro figli, alcuni si sono suicidati, altri sono espatriati, insomma, una storia terribile sotto ogni punto di vista. Nelle sette puntate pubblicate da Repubblica.it a partire dall’autunno 2017, Trincia e Rafanelli ricostruivano i fatti, mettendo in luce i molti dubbi sul ruolo svolto da assistenti sociali, psicologi e ginecologi durante le indagini, criticandone i metodi e ponendo pesantissime domande sulle conclusioni.

Il Forteto del Mugello
Le stesse domande le avremo anche dopo l’ultimo atroce scandalo avvenuto a Bibbiano e quello più datato accaduto a Il Forteto nel Mugello.
Questo ultimo si tratta di una comunità finita al centro di processi per «maltrattamenti» e «abusi sessuali» che hanno coinvolto il fondatore Rodolfo Fiesoli e parecchi suoi collaboratori.


Per moltissimo tempo, dagli anni Settanta in poi, è stata considerata una delle principali comunità di recupero per minori provenienti da famiglie disagiate, che venivano inviati dal Tribunale dei Minori di Firenze.

A questo punto va precisato che In Italia l’organico della giustizia minorile è composto da 782 magistrati, di cui 600 onorari (possono essere psicologi, medici, assistenti sociali, ecc.) che spesso risultano essere anche soci o collaboratori delle strutture di affido che percepiscono una retribuzione dallo Stato.
Quindi non è così strano quello che è emerso dalle indagini e cioè che l’allontanamento dei minori dalla famiglia era stato deciso da giudici onorari che ricoprivano anche la carica di presidente o vicepresidente delle associazioni alle quali tali minori venivano affidati, in un conflitto d’interessi a dir poco spaventoso!
Sapere che un giudice guadagna dal numero di bambini che vengono sequestrati è assai preoccupante per la società.

Tornando a Il Forteto, diverse volte questo centro è finito sotto la lente di scabrose vicende giudiziarie, con tanto di condanne pesantissime, ma nonostante questo ha sempre proseguito la sua attività, ricevendo continuamente fondi dallo Stato.
Come mai un centro in cui accadevano cose orripilanti («rapporti omosessuali obbligatori e disabili costretti a mangiare il proprio vomito»[2]) continuava ad essere sovvenzionato con denaro pubblico?

I politici e i magistrati non potevano non saperlo, eppure hanno taciuto, perché? Forse perché le “orecchie da mercante” fanno intascare soldi?
Non ci sono altre spiegazioni plausibili se non quella che il Sistema è ben ramificato e compenetra i punti nevralgici della politica, dei media, della magistratura, della finanza e ovviamente della sanità.
Non per dare una connotazione partitica, anche perché un ladro o un delinquente lo è di natura o lo diventa a prescindere dal colore della tessera partitica che ha in tasca, ma va detto che le regioni in cui sono avvenuti gli scandali citati sono tutte a gestione della cosiddetta sinistra…
Quindi non è ammissibile e soprattutto accettabile che i dirigenti del Partito Democratico non sapessero nulla, anche perché il detto “in Emilia non si muove foglia che PD non voglia” non l'ho certo inventato io...
Purtroppo il comportamento dei dirigenti del PD in questi ultimi giorni rinforza i cattivi pensieri. Invece di sguinzagliare i cani da guardia alla ricerca delle mele marce all’interno delle sezioni (se ovviamente ce ne sono) vogliono pagare (con i soldi degli iscritti) un pool di avvocati per intraprendere azioni legali nei confronti di chi li critica! Avete capito? Non rischia una denuncia chi maltratta, violenta, stupra i bambini, ma chi scrive in Rete dello scandalo di Bibbiano o del Forteto.
Sembra che a qualcuno non interessi proprio difendere i bambini, ma solo l’immagine del partito.

In effetti i parlamentari chiamati a esaminare le ragioni che hanno portato Il Forteto ad essere accreditato nonostante i provvedimenti giudiziari sono stati ben 40. Risultato? Come sempre il nulla cosmico, a parte la classica Commissione.
Dopo l’ok del Senato a settembre 2018, la Camera ha dato infatti il via libera all’istituzione di una Commissione Parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti a “Il Forteto”.
I media mainstream, come sempre accade su questi temi, ne hanno parlato solo marginalmente! Anche in queste ultime settimane, solo pochissimi quotidiani nazionali ne hanno parlato, uno tra tutti "La Verità" che ha riempito pagine e pagine sul vergognoso accadimento a Bibbiano. Mentre i grandi giornaloni, da "Il Corriere della sera" alla "Repubblica", passando per "La Stampa", erano troppo occupati a osannare la mirabolanti manovre della nave See Wacth-3, per dare spazio alle violenze sui bambini.

Dulcis in fundo, lunedì 1 luglio 2019 alle ore 21:23, qualcuno si è preso la briga di cancellare da Wikipedia il file in pdf della «Commissione Inchiesta Forteto», per cui oggi il documento ufficiale nella banca dati non esiste più!

Per quale motivo ci si deve scomodare a cancellare un’inchiesta ufficiale su Forteto?
Forse perché il recente scandalo di Bibbiano potrebbe riportarlo alla memoria? Ma se per qualcuno è un problema riportarlo in luce significa che i delinquenti che stanno dietro a Bibbiano sono gli stessi - o ne usano il medesimo sistema - di quelli che stavano dietro al primo!

Lo scandalo di Bibbiano
Per comprendere il caso di Bibbiano, è necessario fare un salto indietro nel tempo fino al 2015, perché già in quell’anno in Commissione Parità l’allora Garante per l’infanzia e l’adolescenza Luigi Fadiga mise in evidenza numeri che dimostravano come la situazione delle vittime di violenza in Val d’Enza fosse «fortemente critica». Val d’Enza e Bibbiano sono sempre in Reggio Emilia.
Nonostante queste «criticità» sottolineate dal garante, la Regione NON si attivò per risolvere nulla e neppure il successore alla carica di Garante regionale approfondì la questione. Come mai, nonostante le segnalazioni, nessuno mosse un dito?

Lo denuncia forte e chiaro l’interrogazione in Regione di Silvia Piccinini del Movimento 5 Stelle.
In pratica i rappresentanti istituzionali della Regione avevano preso a modello il sistema dell’Unione Val d’Enza per le politiche sociali per i minori.
E chi troviamo a dirigere questi delicatissimi servizi sociali dell’Unione?
Una certa Federica Anghinolfi, sulla quale la Procura sta indagando e che sembra aver giocato un ruolo centrale in tutto il perverso meccanismo.
Sentita in Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza il 14 luglio 2016, la Anghinolfi dice: «Per quanto riguarda la Val d’Enza, è un’Unione che ha 62.000 abitanti, 12.000 dei quali minorenni; in carico come area della tutela ne abbiamo circa 900, di questi circa 90 sono vittime di abusi sessuali, gravi maltrattamenti, violenza assistita e violenza psicologica».[3]
Una percentuale incredibilmente alta di bambini sotto tutela.
Troppo alta per essere vera!

Nel 2015 - si legge sempre nell’interrogazione - il Garante delineò in Commissione una situazione problematica sul distretto, con 13 minorenni vittime di violenza. Presenti a quella seduta c’erano il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, la responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi e l’assistente sociale Francesco Monopoli, tutti e tre oggi agli arresti domiciliari.
Quindi coloro che avrebbero (usiamo il condizionale nell'attesa della Procura) commesso attività illecite a danno dei minori sono gli illustri rappresentanti del settore sociale invitati ad affrontare proprio il tema della violenza sui minori!
Se il controllore e il controllato sono la medesima persona, siamo di fronte alla classica follia all’italiana.

«C’era qualcosa che non andava nei servizi, ma noi avevamo le mani legate», a parlare Natascia Cersosimo infermiera e capogruppo del Movimento 5 stelle nell’Unione Comuni Val d’Enza.
Sia come politico che come infermiera aveva ricevuto segnalazioni da parte di madri e nonne, ma «purtroppo non avevamo prove concrete», racconta.
«Nel luglio 2018 in Consiglio ci è stata sottoposta una variazione di bilancio in cui si spostavano 200mila euro sul capitolo di spesa affidi e case-famiglia. Controllammo i dati e ci sembrò strana l’esplosione negli ultimi due anni dei casi di abuso e dei costi per gli affidi».

La macchina aveva iniziato a macinare strada, cioè a reperire «carne da macello» per essere poi “lavorata”. L’aumento dei casi di abuso nella regione ne era la prova: o di punto in bianco le famiglie emiliane erano diventate tutte violente, oppure qualcuno stava creando ad arte questa violenza...
Ma veniamo alla cronaca vera e propria: cos’è realmente successo a Bibbiano?
In pratica il Sistema metteva in atto un meccanismo diabolico: accusavano i genitori di pedofilia e/o violenza e/o maltrattamenti, con lo scopo di portare via i loro figli, usandoli come merce negli affidi.

Il copione
Il copione era sempre il medesimo: ad una banale segnalazione o ad una minima «rivelazione del bambino all’insegnante» relativa ad una difficile situazione in famiglia seguivano immediatamente una serie di accertamenti e provvedimenti volti a separare definitivamente il minore dalla famiglia.
Il primo passo era quindi l’allontanamento del piccolo per opera dei servizi sociali, poi partivano a raffica le relazioni (false e tendenziose) da parte di assistenti sociali all’autorità giudiziaria minorile e alla Procura della Repubblica.
Una volta messa in moto la locomotiva è assai difficile fermarla, per via della forza inerziale.

Ma affinché il treno corra lungo i binari, cioè tutto proceda nella direzione giusta, il Sistema per forza di cose deve poter contare sull’appoggio e la collusione di molte persone: medici, psicologi, assistenti sociali, avvocati, giudici e magistrati del tribunale dei minori.
La stazione termine è l’orrore, ma durante il lungo viaggio devono dimostrare che i bambini hanno realmente subito violenze: serve quindi una diagnosi di «Disturbo post traumatico da stress» (DPTS), dove lo stress sta per «abuso sessuale», «violenza», «maltrattamenti», ecc.
Una “diagnosi” psichiatrica ufficiale rende il Sistema pressoché perfetto, ed è proprio per questo motivo che nella cerchia devono far parte anche medici, psichiatri, psicologi…

Sottratto il minore in modo illegittimo e violento alle loro famiglie, necessitava fare il lavaggio del cervello ai piccoli, e cioè convincerli della cattiveria e degli abusi subiti dai loro genitori.
Essendo le violenze inesistenti, il lavoro degli esperti psicologici era proprio quello di farglielo credere, di inculcarglielo con le buone o con le cattive.
Intanto falsificavano i disegni dei bambini, creando mostri dove non c’erano e scene raccapriccianti come quella del papà che tocca i genitali alla figlia.
Solo i disegni però non possono bastare, e allora gli psicoterapeuti eseguivano sui bambini delle vere e proprie torture psicologiche: le sedute individuali erano alternate a «lavaggi del cervello mediante l’uso di impulsi elettrici», e lo scopo era «alterare lo stato della memoria in prossimità dei colloqui giudiziari». Si travestivano da personaggi cattivi delle fiabe per creare il massimo del terrore nella psiche e nell’inconscio così da far sembrare mamma e papà i mostri cattivi sempre pronti a far loro del male.

Un lavoro con i controfiocchi se il tuo scopo è quello di far apparire agli occhi dei figli i propri genitori come il male assoluto! Male da estirpare con la morte, e infatti per devastare ulteriormente la psiche già labilizzata, facevano elaborare il lutto del padre con simbolici funerali. 
Come può un essere umano arrivare a tanto? Costringere con la forza e la violenza delle creature innocenti a vivere la morte di suo padre o di sua madre?
E' intervenuto Lorenzo Fontana il Ministro per le politiche famigliari, dicendo che non ci sono parole per definire quanto accaduto: «siamo di fronte a fatti agghiaccianti, di una gravità inaudita».
Un simile scandalo, di una gravità inaudita, per usare le parole del Ministro, non meritava uno spazio pubblicitario nei media mainstream? Macché, è più importante la nave pirata che sfonda il blocco militare.

La Lega ha presentato una proposta di legge che prevede, tra le altre cose, l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulle case famiglia. Speriamo non rimanga la classica Commissione di carta, il solito porto delle nebbie dove tutto lentamente sfuma e svanisce nel dimenticatoio…
Le sofferenze dei bambini, di qualunque minore, non possono essere cancellate dalla nebbia che il Sistema genera, e neppure con un colpetto di gomma.
Il dovere morale di tutti quanti - a prescindere dalle ridicole bandierine partitiche - è proteggere il presente, per creare un futuro sano alle piccole creature, la cui unica colpa è quella di essere il bersaglio ideale per lo smembramento della famiglia.
Una volta distrutta la famiglia, i bambini sequestrati a norma di “legge” venivano spediti nelle case famiglia o affidati a qualche amico degli amici (individui che gestiscono sexy shop) o a qualche amica lesbica...

Il caso di Katia, la bambina affidata ad una coppia di “amichette” è magistrale.
Di mezzo sempre lei, la psicologa Anghinolfi, la quale dopo aver sottratto la piccola ai genitori naturali, l’aveva affidata ad una coppia di donne, Daniela Bedogni e Fadia Bassmaji (quest’ultima in passato aveva avuto una relazione sentimentale proprio con la Anghinolfi, e oggi è indagata).[4]
Ora la povera Katia è stata allontanata dai giudici per «vessazione» e «maltrattamenti»[5]: si legge nell’ordinanza che le donne avrebbero «imposto un orientamento sessuale» alla bimba, e il Gip descrive questo atteggiamento come un «comportamento ideologicamente e ossessivamente orientato».[6]
Ovviamente nel mondo LGBT tutto tace…

E veniamo al punto cruciale, perché lo scopo di un simile meccanismo non è solo economico ma anche ideologico!
Disintegrare l’ultimo sacro baluardo rimasto: la famiglia come valore, come centro nevralgico della società. Questo significa condannare un intero popolo alla schiavitù assoluta.
Dietrologia? Certo, come l’intervista del 2016 alla Anghinolfi nella quale sosteneva che «in questo paese è ancora troppo forte l’dea della famiglia patriarcale padrona dei figli».
Sottilmente la dirigente ci ricorda che i figli non sono dei genitori ma dello Stato.
Poi si viene a sapere che la dirigente dell’assistenza sociale, dichiaratamente lesbica, è un’attivista del movimento LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali) e tutto torna nell’ordine delle cose.
E’ in atto una vera e propria guerra in cui i bambini sono usati come arma e bersaglio. Dall’utero in affitto alla compravendita di ovuli; dall’ideologia di gender all’ipersessualizzazione dei minori; dall’amore per tutti alla pedofilia.
Alla base c’è sempre una ideologia, una visione dell’uomo altamente distorta, disumanizzata e soprattutto disorientante!

 

Note

[1] Interrogazione parlamentare presentata Francesca Businarolo (Movimento 5 stelle), Tiziana Ciprini (Movimento 5 stelle) e Mara Mucci (Gruppo Misto) il 17 luglio 2014

https://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/54521

[2] «Rapporti omosessuali obbligatori e disabili costretti a ingoiare il proprio vomito: vi racconto i miei 12 anni nella ‘setta’ del Forteto», parla Sergio Pietracito un “fuoriuscito” dopo 12 anni della setta del Forteto

https://www.tpi.it/2018/10/08/forteto-orrori-setta-intervista/

[3] http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/stenografici/html/36/indag/c36_fuori/2016/07/14/indice_stenografico.0028.html

[4] «Attivista lgbt, dava i bimbi a coppie gay: ecco chi è la psicologa degli affidi illeciti», Cristina Gauri, “Il Primato Nazionale”,  https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/attivista-lgbt-coppie-gay-psicologa-affidi-illeciti-123073/

[5] «La piccola Katia “liberata” dalle due mamme che la prendevano a insulti», Francesco Borgonovo, “La Verità”, 2 luglio 2019

[6] «Attivista lgbt, dava i bimbi a coppie gay: ecco chi è la psicologa degli affidi illeciti», Cristina Gauri, “Il Primato Nazionale”,  https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/attivista-lgbt-coppie-gay-psicologa-affidi-illeciti-123073/

 


Marcello Pamio

Il «gender non esiste», «è tutta una bufala», «sono teorie inventate»
Ecco alcune delle frasi che venivano prontamente tirate in ballo non appena qualcuno aveva l’ardire di scrivere qualcosa sulla “ideologia gender”. Se poi si accennava al fatto che dietro a questa teoria si nasconde un’operazione di modifica antropologica dell’uomo stesso, il TSO era automatico.

Oggi purtroppo è un dato di fatto e la realtà, come spesso accade, supera la più fervida immaginazione, anche grazie alla “Finestra di Overton” che si è spalancata sull’argomento, e non a caso oggi è diventato normalissimo sentire parlare in tv e nei media mainstream di cambiamento di genere, di genere fluido, disforia di genere, genderless, ecc. il tutto ammantato e condito ovviamente dalle solite parole passepartout: libertà, uguaglianza e diritti.
Nascondendosi dietro simili termini stanno invece attaccando la natura intrinseca dell’uomo, anche se molti si preoccupano solo del Black-Friday e di come anestetizzarsi l’encefalo davanti alla tv, comodamente fagocitati dal divano di pelle.

Per meglio plasmare le menti e le coscienze di per sé anestetizzate, hanno scomodato perfino il Dizionario Inglese di Oxford, storica e prestigiosa pubblicazione della Oxford University Press. Il dizionario infatti è stato aggiornato con l’aggiunta della definizione “Cisgender”: «un individuo il cui senso di identità personale corrisponde al sesso e al genere attribuitogli/le alla nascita».


Per cui, se il senso di identità di un bambino corrisponde al sesso che il Padreterno e la biologia gli hanno messo a disposizione, è un cisgender, altrimenti è un transgender. Chiaro? Alla fine della fiera ce la giochiamo con i prefissi latini “cis” e “trans”, dove cis indica “al di qua” e transal di là”.
Ahinoi quello che si affaccia all’orizzonte non è un gioco, perché inserire “cisgender” nel dizionario è stata una sottigliezza che contribuirà a cambiare la prospettiva culturale e percettiva. Classificando la cosiddetta «normalità» come cisgender, stanno affermando che non esistono più i «diversi» contrapposti, ma due categorie perfettamente alla pari: cis e trans appunto.

I media mainstream in tutto ciò hanno un’enorme responsabilità perché stanno lavorando alacremente e all’unisono in questo sconvolgimento socioculturale.
Un giornale per tutti è il liberale e sempre più fluido Espresso, che cerca continuamente di spiegare ai suoi quattro lettori, che il gender non è un capriccio o peggio ancora una aberrazione, ma «la traduzione dell’idea, complessa ma destinata a imporsi nel futuro prossimo, che l’essere umano non coincida con la sua biologia ma con un articolato algoritmo frutto di vita mentale, esperienze culturali e sessuali, ambiente esterno»[1] .

Quindi se un bambino nasce col pisello, non è detto che sia un maschietto, ma semmai un «articolato algoritmo» frutto delle esperienze che ha vissuto.

Della serie: chissenefrega delle leggi ferree della natura e di una biologia che ha milioni di anni, da oggi possiamo buttare tutto nel cesso, assieme alla carta d’identità. Ebbene sì, il City Council di New York ha recentemente deliberato la possibilità di scegliere il “Gender X” per il proprio figlio eliminando dunque la dicotomia maschio/femmina dalla carta di identità e dai vari certificati burocratici.[2]

Quindi se siete dei genitori indecisi sul sesso del vostro figlio non datevi pena, potete prendere tempo, registrando quella misteriosa creatura, che avete, non si sa bene perché, generato (o comperato affittando un utero) come “Gender X”.

Se però neppure il tempo è galantuomo e le idee sul sesso non si sono ancora chiarite a dovere, siete fortunati perché le industrie farmaceutiche hanno tirato fuori dal cilindro un farmaco in grado di bloccare la pubertà per tutto il tempo necessario alla consapevolezza di emergere.

Adattandoci al nuovo lessico, o per meglio dire alla “neolingua”, dobbiamo essere tutti un po’ più “trans” e andare oltre al fatto che questo farmaco si chiama Decapeptyl[3] (molecola attiva Triptorelina) ed è autorizzato dall’Aifa per il cancro alla prostata e alla mammella.[4]

Avete letto bene: appartiene alla categoria farmacologica dei cosiddetti «analoghi degli ormoni liberatori delle gonadotropine» e agisce causando la soppressione della funzione gonadotropa pituitaria.

Il farmaco ha una sua logica se somministrato ad una persona con un cancro ormone-sensibile, perché appunto sopprime gli ormoni della crescita, ma dato ad un adolescente (etichettato da qualche psichiatra come “disforico”) è follia perché va a castrare quella fase delicatissima chiamata pubertà.

Purtroppo il Comitato nazionale di Bioetica (Cnb) a luglio di quest’anno ha dato parere positivo all’uso del farmaco. Fino a oggi la triptorelina NON era autorizzata da Aifa anche in ragione delle conseguenze irreversibili collegate al suo impiego.

Non esistono infatti studi di sicurezza e dati sufficienti in grado di rassicurare sulla mancanza di effetti collaterali a breve e lungo termine così come non risulta sufficientemente provato se l’interruzione della pubertà fisiologica possa avere conseguenze negative sulla crescita, sulla struttura scheletrica, sull’apparato cardio-vascolare, neurologico e metabolico e sulla fertilità.[5] Non sono state esplorate sufficientemente le conseguenze sull’uomo del blocco dello sviluppo sessuale in rapporto allo sviluppo emotivo-cognitivo.[6]

Nonostante la totale ignoranza viene prescritto lo stesso!

Ma se anche la castrazione ormonale del farmaco anticancro dovesse risultare inutile nella scelta sessuale, è possibile far decidere al destino scegliendo casualmente uno tra i 23 possibili generi sessuali (tanti sono i generi della specie umana censiti dall’Australian Human Rights Commission)[7], andando quindi oltre la tradizionale distinzione «retrograda e materialistica concezione genetico-biologica-fisico-anatomica»[8] del maschio e femmina. Oggi infatti bisogna tenere in considerazione anche: omosessuali, bisessuali, transgender, trans, transessuali, intersex, androgini, agender, crossdresser, drag king, drag queen, genderfluid, genderqueer, intergender, neutrois, pansessuali, pan gender, third gender, third sex, sistergirl e brotherboy.

Anche se ufficialmente si nega che l’ideologia gender è approdata nelle scuole pubbliche, qualche giorno fa a Perugia sono stati fatti dei test per indagare i gusti e le scelte sessuali dei ragazzi delle medie e superiori.

«Sei eterosessuale, omosessuale, bisessuale o asessuale?» Ecco alcune delle domande che il Dipartimento della formazione dell’Università di Perugia ha posto ai ragazzi di scuola media e superiore in appositi test approvati anche dall’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, che sottoporrà il progetto a 54 scuole della Regione.[9]

Ufficialmente lo scopo del quiz sarebbe «la sicurezza, perché bullismo omofobico, razzismo e violenza di genere hanno tutti a che fare con la violenza».[10] Siamo sempre alle solite balle, trite e ritrite: chiaramente il fine è ideologico!

Condivido le parole del primo presidente Cei, Angelo Bagnasco, il quale ha dichiarato che: «il gender si nasconde dietro a valori veri come parità, equità, autonomia, lotta al bullismo e alla violenza ma in realtà pone la scure alla radice stessa dell’umano per edificare un “transumano” in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità».[11]

Esattamente questo è il punto cruciale, perché in gioco c’è la natura stessa dell’uomo: si chiama transumanesimo, cioè oltre l’umano!

Un movimento in costante crescita che vuole applicare le scoperte scientifiche per annullare e cancellare i limiti umani imposti dalla Natura, bloccare l’invecchiamento, cancellare i sessi e infine svincolarsi dalla morte stessa per giungere all’immortalità. Idee folli che però si stanno invece sviluppando velocemente «tra i secchioni informatici della Silicon Valley e delle università come il MIT»[12].

Lo scopo ultimo è creare un superessere (il termine superuomo ha delle connotazioni di genere, quindi non deve essere usato) in grado di superare ogni limite umano grazie alla tecnica (microchip, organi artificiali, ecc.), alla genetica (mutazioni del DNA, ibridazione, ecc.), all’informatica (backup di mente ed emozioni, ecc.), e all’antropologia (modifica e cancellazioni delle differenze e dei generi sessuali).

Ma sarà un essere «nomade privo di meta e a corto di identità».

Un individuo privo di direzione nella vita, che non sa dove andare e non sa neppure chi è, rappresenta un essere facilmente manipolabile: il suddito ideale per il Sistema…

[1] "Né maschio, né femmina: sui documenti arriva il Gender X. Perché anche l'identità è migrante”, http://espresso.repubblica.it/visioni/2018/11/21/news/e-sui-documenti-arriva-il-gender-x-1.328830

[2] Idem

[3] Prodotto dalla casa farmaceutica britannica «Ipsen Limited»

[4] http://www.cifav.it/it/farmaco/d/decapeptyl-triptorelina-pamoato

[5]Costa sta accadendo con la Disforia di genere?” http://www.internationalwebpost.org/contents/COSA_STA_ACCADENDO_CON_LA_DISFORIA_DI_GENERE_11051.html?fbclid=IwAR3jnCM9_xfnZ_83oZmzXMNIWm63aM96nqJ_e868G0-4a348bPjzA6DXjw4#.XAaub3A8-Um

[6] Idem

[7] «Maschio e femmina li creò? Ma va là, esistono 23 generi sessuali», https://www.tempi.it/maschio-e-femmina-li-creo-ma-va-la-esistono-23-generi-sessuali/

[8] Idem

[9] «Perugia, test choc per i ragazzi delle scuole medie: "Ti senti omosessuale?"», https://news.fidelityhouse.eu/cronaca/perugia-test-choc-per-i-ragazzi-delle-scuole-medie-ti-senti-omosessuale-382493.html?utm_source=facebook_fb01d&utm_medium=facebook_fb01d_615&utm_campaign=fb01d_382493_615

[10] Idem

[11]Teoria gender, ecco chi si nasconde dietro le parole di condanna di papa Francescohttp://espresso.repubblica.it/attualita/2016/10/04/news/gender-cosa-c-e-dietro-le-parole-di-papa-francesco-1.284857

[12]Il transumano fa progressi. Letali”.  Maurizio Blondet, https://www.altreinfo.org/cultura-e-societa/18201/il-transumano-fa-progressi-letali-maurizio-blondet/

Marcello Pamio

Con la scusa delle libertà l’uomo sta sempre più violentando la parte intima della natura.
Oggi sempre più coppie di genitori fanno crescere i propri figli senza “differenze sessuali”.
Non mi riferisco all’insegnamento del rispetto del diverso ma alla nuova moda, o per meglio dire alla nuova follia, che va sotto il nome di “educazione gender free”.
La Montessori era una vecchia decrepita, per non parlare di Steiner e dell’educazione waldorf: sono visioni dell’uomo antiquate e stantie che non valgono più, perché oggi per far crescere i bambini in salute e libertà è necessario eliminare il sesso.
Ma attenzione a non parlare di “castrazione” o di “violenza” però, perché altrimenti si potrebbero scomodare i “guardiani delle libertà”, le varie lobbies arcobaleno o la sinarchica LGBT...
Nei documenti ufficiali di questi bambini, alla voce “sesso” è riportato: «sconosciuto» o «neutro».
Questa sì che è vera libertà! D’altronde i termini “maschio” e “femmina” sono desueti e vanno abbandonati quanto prima perché ledono il libero sviluppo individuale. Esattamente come la festa del papà e della mamma che vanno cancellate perché violentano i diritti dei bambini che per esempio hanno due mamme o due papà.

Il discorso non fa una piega.
“Libertà di sesso” significa avere la facoltà di decidere come usare quello con cui si è nati. Più semplice e naturale di così… Se nasci col pisellino non è detto che tale “attrezzo” possa servirti in futuro, e la stessa cosa vale se nasci con la vagina. Sono solo organi, né più né meno come un’unghia del piede.
L’organo sessuale di cui la Natura ci ha dotato è infatti casuale e può essere dismesso se ci si convince o se ci convincono che siamo “altro”.
Quindi basta con queste assurdità, oggi non deve più esistere il sesso maschile o femminile, perché tutto deve essere “fluido”. Ma quanto è bello e libertario poter passare da uno all’altro, in maniera fluida, a seconda di come ci si sveglia alla mattina? Ci alziamo la mattina con una maggiore sensibilità? Perfetto, si apre l’armadio e si sceglie una bella gonna colorata. Apriamo gli occhi e avendo dormito male siamo incazzati col mondo? Un bel giubbotto in pelle con le borchie ci farà entrare nella giusta armonia.

Nascendo in famiglie dove i genitori sono due lesbiche o due gay (che hanno affittato un utero) o dove i genitori lasciano nella totale confusione, i segnali ambientali ed evolutivi (epigenetica) che si riceveranno saranno diversi, discrepanti e caotici.
Se nasciamo col pisello tra le gambe, ma i segnali ambientali stimolano verso una femminizzazione, non c’è problema: una operazione e qualche ormone ben assestato e il gioco è fatto.
Nasciamo invece con la vagina ma i segnali ambientali stimolano verso una mascolinizzazione, anche in questo caso chirurgia e farmaceutica fanno miracoli.
E tutto torna nell’ordine delle cose.

Per fortuna inoltre oggi è possibile anche bloccare per tempo con la chimica, bombardando a suon di ormoni di sintesi il bambino/a fino alla pubertà, cioè fino all’adolescenza, lasciando così libera quell’anima di scegliere il sesso che più gli risuona. Che dire: questo sì che è vero progresso scientifico.
Questi poveri genitori sono convinti che facendo crescere il proprio figlio/a senza la confusione del sesso potranno godersi al meglio un’infanzia libera da idee di genere, idee preconcette.
Idee deleterie su come vestirsi, agire, giocare e comportarsi.
Le industrie ovviamente sfruttano tale demenza (non senile) producendo bambole asessuate: la Barbie, anche se è esageratamente anoressica, ricorda troppo le femmine, mentre Ken è troppo maschile, per cui mancava una bambola fluida per non deviare negativamente i piccoli verso uno o l’altro sesso. Avremo bambole dove il sesso sarà intercambiabile e sostituibile esattamente come si cambia un vestitino.

Il livello è così infimo che questi genitori arrivano perfino a celare il sesso del piccino/a perfino ai nonni e agli amici. Non si sa mai che i vecchi possano influenzare negativamente il nipotino/a…
Quindi anche la scelta del nome non è semplice, visto che non si può certo chiamarlo/a Anna o Paolo, d’altronde sono nomi che celano il sesso.
I «gender creative» stanno aumentando nel mondo perché stanno aumentando i decerebrati e mentecatti tra gli adulti che confondono la libertà con l’abominio. Non esistono altri termini per definire al meglio questi scriteriati incoscienti che stanno creando e coltivando veri e propri mostri.
Non a caso uno dei papà ha dichiarato di aspettare con ansia il momento di «vedere i frutti del nostro lavoro».
Questo individuo ovviamente ha le idee un po’ confuse perché si lavora la terra e non certo una creatura spirituale perfetta come un bambino. Siamo noi adulti che apprendiamo dai figli. Sono i figli i veri e grandi maestri, ma solo se vengono lasciati crescere secondo le perfette Leggi della Natura, e non secondo le idiozie di malati di mente.

Negare le differenze sessuali è gravissimo e pericoloso, perché è percependo tali differenze che si impara, tra le altre cose, a sviluppare un pensiero sano.
Tutto questo ovviamente rientra in un piano massonico volto a modificare antropologicamente e spiritualmente l’essere umano. Creare un’umanità priva di identità, di valori, di religiosità e di modelli, è estremamente funzionale per il Sistema che vuole controllare il pianeta. Un gregge amorfo di perfetti sudditi.
Nella speranza che non vi siano più dubbi sul fatto che tale abominio va benissimo al Sistema, la prova sta nel fatto che questi genitori non solo non vengono arrestati per crimini contro l’evoluzione e l’infanzia, o visitati da qualche bravo psichiatra, ma addirittura vengono prese in considerazione le loro folli richieste arrivando a modificare i documenti ufficiali.
Mentre i genitori che per il bene del proprio figlio decidono non di castrarlo sessualmente creando danni irreversibili al suo sviluppo, ma di evitare i vaccini vengono perseguitati dalla legge, multati e impedito alle loro creature il diritto di istruzione. Come sempre: due pesi e due misure.
Castrare i propri figli, nel nome delle libertà, è politicamente corretto, evitare che i propri figli subiscano un danno dai vaccini è invece un crimine efferato.
Il mondo sta andando proprio alla rovescia.

Marcello Pamio

Dopo gli ultimi ddl presentati in Parlamento su omofobia, pseudo-diritti delle coppie gay, ecc. vorrei sottolineare la pericolosissima deriva culturale, sociale e quindi spirituale che sta interessando l’Occidente e che contempla, tra le altre cose, la distruzione della famiglia per arrivare in ultima istanza alla legittimazione della pedofilia.
Una deriva che ha l’obiettivo occulto di distruggere in tutti i suoi aspetti l’uomo e la concezione che noi abbiamo di esso, per creare il cosiddetto Uomo Nuovo, un individuo privo di identità.

Ideologia di genere (gender)
I Poteri Forti stanno spingendo e promuovendo a suon di dollari l’idea di genere (gender).
Potremo dire addio all’identità dell’essere umano, nel suo naturale dimorfismo maschile e femminile, perché per l’ideologia gender le differenze sessuali tra maschio e femmina non avrebbero più alcuna importanza, se non dal punto di vista culturale. Pertanto non hanno senso di esistere!

L’obiettivo è rimodellare l’immagine stessa dell’uomo, imponendo a tutti, partendo dai più piccoli, una nuova concezione di sessualità ideologica.
Tra il maschio e la femmina vi sarebbero un numero indefinito di altri “generi” o “orientamenti sessuali”, tra cui l’omosessualità, il lesbismo, la bisessualità e la pedofilia; generi che sarebbero normalissimi né più ne meno come l’eterosessualità.

Questa pericolosa e assai deviante ideologia viene sovvenzionata, foraggiata e promossa dall’élite dominante in una vastissima e immensa operazione socio-culturale.
Il braccio militante di questo processo culturale sono i movimenti gay e omosessualisti.
Questi gruppi, una volta minoritari e soprattutto squattrinati, negli ultimi anni hanno acquisito un potere enorme e visto affluire fiumi di finanziamenti pubblici e privati, da parte di lobbies di altissimo livello. Per quale motivo?
Semplice: l’ideologia di genere funge da “cavallo di Troia” per manipolare e sradicare la natura stessa dell’uomo.

Lo scopo è, come detto prima, creare un Uomo Nuovo, completamente diverso dall’attuale e assolutamente innaturale: privo di ogni identità, sessuale ma non solo…
Il padre ufficiale dell’ideologia di genere è lo psichiatra sessuologo della John Hopkins University, John William Money (1921-2006), secondo il quale “l’identità sessuale è sostanzialmente un prodotto della società e pertanto duttile e malleabile alla nascita”. Il suo sogno era una sorta di democrazia sessuale in cui ogni tipo di rapporto sessuale, compresa la pedofilia, sarebbe stato promosso e legalizzato!

Money scrive: “La pedofilia e la efebofilia (amore per gli adolescenti) non sono una scelta volontaria più di quanto lo sia il fatto di essere mancini o daltonici”.
La pazzia di questo psichiatra ha raggiunto l’apoteosi quando interveniva chirurgicamente nei bambini che avevano dei peni di dimensione ridotta, operandoli per trasformarli in “bambine”. Lo scopo era dimostrare che l’identità sessuale è una “sovrastruttura culturale”.
I suoi allucinanti esperimenti ovviamente sono stati un fallimento su tutta la linea, ma nonostante questo ancora oggi qualcuno azzarda a tirare fuori le sue teorie.
La perversa visione di Money sta diventando tristemente reale, perché dopo 50 anni in cui la pedofilia è sempre stata considerata dalla psichiatria una “malattia”, oggi sembra essere un banale “orientamento sessuale”.

Lo denuncia in America l’A.F.A., l’American Family Association, una organizzazione no-profit fondata nel 1977. Secondo l’Associazione famiglia americana, la potentissima casta degli psichiatri americani (A.P.A.), distingue per la prima volta tra pedofilia e atto pedofilo: solo l’atto sessuale viene considerato “disordinato” per le conseguenze che ha sui bambini.
Possiamo accettare che «il desiderio sessuale verso i bambini è un orientamento» come tutti gli altri? La casta degli psichiatri statunitensi sta cercando di sdoganare e rendere l’atto più tremendo e miserabile che si possa commettere ai danni di un bambino, un banalissimo orientamento, una scelta sessuale? Se non è oggi sarà domani, ma anche questo rientra nel progetto…e le pressioni sono enormi.

La stampa di regime, cioè il cane da guardia che invece di controllare la politica e il potere, controlla il popolo, è stata attivata. Il 9 febbraio scorso il libero quotidiano "La Repubblica" esce con una indagine Ipsos, commissionata da "Save the children" il cui risultato sarebbe agghiacciante, se ovviamente fosse vero: 1 italiano su 3 considera "accettabile" il sesso con minori.
Siamo nella più becera propaganda: far credere alle masse, cioè al gregge disorientato, che la maggior parte degli italiani "accetta" la pedofilia.

I Poteri Forti
I loro nomi li abbiamo già elencati innumerevoli volte.
Il filantropo ebreo ungaro-statunitense George Soros non manca mai, è onnipresente.
Questo pericoloso individuo e la sua Open Society Institute, oltre a elargire quantità industriali di soldi in tutte le primavere arabe, le rivoluzioni colorate e quelle antirusse, da un po’ di anni si è rivolto anche alle organizzazioni gay.
Non potevano mancare i colleghi filantropi Bill Gates, patron della Microsoft e Jeff Bezos, patron di Amazon; il Goldman Fund, della banca ebraica privata più potente al mondo; la Rockefeller Foundation e la Fondazione Ford.
Poi vi sono alcune società molto quotate come Kodak, Chevron, JP Morgan, Toyota, Pepsi, Ubs, Ibm, Johnson&Johnson, Merril Lynch, Apple, AT&T, Nike, Chrysler, Xerox, ecc.
Per quali motivi queste società donano a fondo perduto moltissimi soldi alla causa omosessuale, ai matrimonio tra gay? Lo fanno per un ritorno economico, di immagine, per ripulirsi la coscienza? O forse c’è dell’altro…

Distruzione di famiglia e scuola
Lo scopo, come detto, è l’omologazione globale: cancellare le differenze, le diversità per renderci tutti uguali. Demolire le identità sociali, religiose, politiche, culturali e ovviamente sessuali.
Il passaggio che sta avvenendo in questo periodo è la distruzione del concetto di famiglia, perché questa strana e antiquata istituzione è un ostacolo enorme ai loro progetti.
Un uomo privo di valori e senza punti di riferimento è un uomo in balia degli eventi e quindi facilmente manipolabile.
Una raccomandazione del 2010 del Comitato dei Ministri Europeo invita ad introdurre nelle scuole appositi momenti di “sensibilizzazione” degli studenti sulle tematiche della “discriminazione” verso i gay e le lesbiche.
In Francia dall’anno 2013/2014 è stato reso obbligatorio in tutte le scuole di ogni ordine e grado un corso di insegnamento basato sull’ideologia di genere, con lo scopo esplicito di “trasformare la mentalità dei giovani”. Trasformarla in che senso e in quale direzione?

Da noi le cose non sono tanto migliori. A Venezia gli insegnanti saranno affiancati da controllori chiamati a correggere le espressioni ritenute “discriminatorie” e quindi offensive.
Tale progetto ha lo scopo di “promuovere un’educazione oltre gli stereotipi di genere, acquisendo la capacità di coglierli e saper andare oltre”.
In Veneto quindi, se qualche insegnante vorrà parlare di gay e generi sessuali, potrà farlo soltanto con l’assistenza di un tutor deputato a valutarne le parole onde correggere quelle eventualmente considerate non conformi alla linea di principio antidiscriminatoria.

Si è iniziato anche a modificare i termini della lingua italiana, sempre nella direzione del politicamente corretto: in alcuni comuni italiani nei moduli sono misteriosamente sparite le parole “padre” e “madre” per far posto alle parole molto più corrette: “genitore 1”, “genitore 2” o “coppie di fatto”. Nel progetto di legge “Matrimoni e adozione per tutti”, all’articolo V si stabilisce che le parole “marito” e “moglie” saranno sostituti da un più neutro “sposi”, mentre “padre” e “madre” dal termine genitori. Il tutto per non discriminare…

Il ruolo dell’OMS
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o WHO) da un po’ di anni ha iniziato ad occuparsi dello sviluppo sessuale dei bambini europei.
In un documento ufficiale, a cura dell’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS e BZgA (Federal Centre for Health Education, Centro Federale per l’Educazione e la Salute - Germania) intitolato “Standard per l’Educazione Sessuale in Europa”, l’ente sovranazionale prescrive alcune direttive a dir poco inquietanti.
Il documento in italiano, scaricabile in formato pdf, è stato curato della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica.

Da 0 a 4 anni l’OMS prescrive l’apprendimento del “godimento e piacere quando giochiamo con il nostro corpo: la masturbazione della prima infanzia”.
Da 0 a 4 anni è l’età ideale per “la scoperta del corpo e dei genitali”.
Da 0 a 4 anni è l’età ideale per “esprimere i bisogni, i desideri e i limiti, ad esempio nel gioco del dottore”.
Da 0 a 4 anni è l’età ideale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per “consolidare l’identità di genere”.
Da 4 a 6 anni è l’età ideale per la “masturbazione” e si può tranquillamente “parlare di argomenti inerenti alla sessualità”.
Da 6 a 9 anni è l’età ideale per conoscere e difendere i “diritti sessuali di bambini e bambine”.
Da 6 a 9 anni è l’età ideale “l’amicizia e amore verso persone dello stesso sesso”.
Da 9 a 12 anni è l’età ideale per sapere tutto sulla “riproduzione e pianificazione familiare”, oltreché i “diversi tipi di contraccettivi” e i “rischi e conseguenze del sesso non protetto (gravidanze indesiderate)”.

Cambiamento di sesso on demand
Proposta choc: “Blocchiamo la pubertà e indirizziamola”.
Chiesto il via libera alla Regione Toscana per aprire il fronte della diagnosi precoce nei bimbi che manifestano i disturbi. “Nei bimbi si tratta di capire se giocano ad esempio con le bambole o indossano i vestiti della sorella”.
Con questa diagnosi si potrebbe seguire la crescita prima dello sviluppo di tutti gli organi sessuali: “Ci sono farmaci che bloccano la pubertà precoce e abbiamo chiesto di estenderli anche sulla pubertà inadeguata, in modo da indirizzare subito la pubertà verso il sesso che veramente sente il paziente”. In alcuni Paesi europei questo sta già avvenendo.

Il Vu Medical Center alla periferia di Amsterdam per esempio ha sviluppato un metodo che prevede la “sospensione della pubertà” per teenager. Farmaci appositi bloccano la produzione degli ormoni sessuali e dopo un periodo che può arrivare al massimo a 4 anni gli adolescenti possono venire reindirizzati, grazie ad un'altra terapia ormonale, verso la pubertà dell’altro sesso.
In Gran Bretagna i bambini potranno cambiare sesso (sempre grazie a farmaci noti come bloccanti ipotalamici) già all’età di 9 anni.
I medici del Tavistock and Portman NHS Foundation Trust hanno appena completato un esperimento durato tre anni che ha coinvolto ragazze tra i 12 e i 14 anni.
Il marchio più noto di farmaco bloccante è il Gonapeptyl Depot usato nell’uomo per il trattamento per il cancro alla prostata e nella donna per miomi uterini ed endometriosi.

Non tutti sanno che il Tavistock Institute è formalmente una clinica di ricerca psichiatrica ed “è stato il laboratorio della guerra psicologica per l'armata britannica durante la seconda guerra mondiale".
L'oggetto degli studi più accaniti del Tavistock in questi ultimi anni è la creazione di "salti di paradigma" (paradigm shifts), ossia del mezzo per indurre nelle società valori "nuovi", attraverso eventi traumatici collettivi (turbulent environments). Non è tutto, perché l’intelligence britannica ha progettato e creato l’L.S.D. negli anni ‘50 proprio nei laboratori del Tavistock Institute di Londra. Negli anni ’60 tale droga psichedelica fu usata nelle masse per deviare e bruciare il cervello a centinaia di migliaia di persone che proprio in quel periodo si stavano risvegliando…
John Money è morto ma le sue teorie continuano a fare danni.

Vita in affitto
In tutto questo bailamme pochi prendono in seria considerazione un altro problema: l’utero in affitto.
La Vita è la Vita e da che mondo è mondo il bambino nasce da un uomo e una donna. Così avviene in Natura da milioni di anni. Oggi invece l’establishment al potere sta mettendo in discussione questa Verità e ci vorrebbe convincere del contrario, anche e soprattutto grazie a Hollywood. Sono infatti tantissimi i film in cui si vede un futuro oscuro dove i bambini sono scelti a tavolino.
I motivi di questo indottrinamento sono tanti: economico, controllo sociale e instaurazione di un Ordine Internazionale.
Una coppia di gay o una coppia di lesbiche che vogliono avere un figlio dovranno per forza di cose appoggiarsi a banche del seme private, istituti di inseminazione e uteri in prestito. Questo perché tale famiglia non è naturale dal punto di vista biologico e genitoriale.
Questa neofamiglia per le lobbies della chimica-farmaceutica e del biotech è molto più interessante della famiglia tradizionale.

Giro d'affari miliardario
Il giro di affari in miliardi di dollari all'anno è incommensurabile. Secondo Research and Market istituto leader di ricerche, il business della fecondazione artificiale si attesta nel 2012 intorno ai 9,3 miliardi di dollari e potrebbe diventare nei prossimi anni 21,6 miliardi!
Solo negli USA ci sono oltre 400 cliniche per la procreazione assistita. In questo paese il commercio di organi o parti del corpo è vietato, ma chissà come mai spermatozoi e ovuli non rientrano in tale legge…
In Ucraina, con sede a Kiev, c’è la BioTexCom – Center for Human Reproduction, una società privata per la riproduzione umana in cui è possibile scegliere nel catalogo online il tipo di fecondazione artificiale. Sapete quanto costa una Vita umana? Con soli 6.900 euro ti offrono la fecondazione eterologa* con ben due tentativi; se invece siete dei poveri squattrinati c’è il pacchetto economico da 4.900 euro con però un unico tentativo, o la va o la spacca.
Se infine il conto in banca per voi non è un problema c’è la formula “All inclusive”. Qui si va sul sicuro perché si affitta direttamente l’utero di una donna (disperata e disgraziata) che per soldi genera una vita per poi venderla al miglior offerente.
Però state tranquilli! La BioTexCom è una ditta molto seria che si impegna “a controllare che la madre surrogata (detta locataria) non svolga attività che possano mettere in pericolo la gravidanza una volta avvenuta”. Un investimento serio, nulla da dire...

Se avete tantissimi soldi da spendere potete sempre andare negli Stati Uniti e rivolgervi per esempio all’American Society for Reproductive Medicine (ASRM). Qui con 50-60 mila dollari potete anche scegliere gli ovuli di donne belle e intelligenti.
Cosa volete di più? Eugenetica alla portata di tutti!
E’ questa la futura famiglia che tutti i progressisti e democratici anelano? Due gay o due lesbiche padri-padri o madri-madri (?) di un bambino/a, comperato e fatto crescere dentro l’utero di una donna che non lo può amare perché non è suo per contratto, e che dovrà sbarazzarsene dopo nove mesi…
Questi sono i figli arcobaleno, i figli dell’amore? O sarebbe meglio chiamarli i figli dell’egoismo umano?

Conclusioni
Per evitare assurde (o volute e ignoranti) incomprensioni è bene precisare che qui non si stanno discutendo i sacrosanti diritti degli individui, di tutti gli individui. Neppure si sta correlando l'omosessualità con la pedofilia, due cose assolutamente diverse.
Una unione, intesa come famiglia, può essere tranquillamente costituita da persone dello stesso sesso, con tutti i diritti di qualsiasi altra unione, ma quando di mezzo ci sono dei bambini le cose hanno un altro risvolto.
Un bambino, per crescere e diventare un adulto sano e libero, ha bisogno di due figure ben precise: la madre (l’uovo) e il padre (il seme). Questi due ruoli, con tutte le difficoltà dei casi, con tutte le discordanze e i condizionamenti si possono criticare all’infinito, ma da che mondo e mondo sono sempre state le due figure basilari, il modello da trasmettere e che verrà emulato a loro volta dai bambini.

In natura la prole viene partorita e nutrita da una madre e protetta da un padre. La dicotomia maschile/femminile è sempre esistita e sempre esisterà: Luna (madre) / Sole (padre); Terra (madre) / Cielo (padre), ecc.
In Natura non è così semplice osservare due animali dello stesso sesso che prendono in affitto un utero di un altro animale per aumentare il focolare domestico...
Ecco perché nel Disordine Organizzato che ai piani alti stanno instaurando, sarebbe più corretto parlare di antinatura, di antiuomo.
Si sta instaurando passo dopo passo la distruzione completa dell’essere uomo, partendo dalle fondamenta della famiglia stessa, ma arrivando a tutti gli altri ambiti (spirituale, culturale, economico, ecc.).
Un uomo privo di storia e di cultura è un uomo che non conosce il passato e non sa cosa aspettarsi nel futuro, quindi non può vivere bene il presente.
Un uomo scollegato dalla propria vera e unica origine, i mondi spirituali, è un uomo che vive una falsa esistenza proiettata nella materia e per la materia, gestito e manipolato da forze molto basse.

In questo livello attecchiscono benissimo la pornografia e la corruzione delle anime grazie all’illusione del successo e del denaro…
Un uomo sradicato dalla famiglia e privo di identità sessuale è un uomo facilmente controllabile e manipolabile.
Questo Nuovo Uomo è in sintesi il suddito ideale.
Questo mondo è la fotocopia di quello descritto nel romanzo fantascientifico “Il Mondo Nuovo” del 1932, dal visionario Aldous Huxley**.
L’essere umano privato di tutta l’eredità del passato, in cui ogni aspetto della vita è omologato fino dalla nascita, in cui perfino la riproduzione viene separata dal sesso; ogni creatività e ogni spiritualità vengono annegate nella droga o nel mero piacere sessuale, sia etero che dello stesso sesso, e dulcis in fundo, praticato senza limiti di età (pedofilia).
Ecco quello che si sta affacciando al nostro mondo se non interverremo e ci sveglieremo quanto prima.

Note

* Fecondazione o surrogazione eterologa ed omologa
La surrogazione omologa sarebbe in sostanza l'uso dei gameti (ovulo e spermatozoo) della coppia eterosessuale, mentre la surrogazione eterologa è invece l'uso anche di gameti che non appartengono entrambi alla coppia eterosessuale. La surrogazione eterologa è utilizzabile anche per gli eterosessuali tramite la donazione di ovuli da donatrici.

** Aldous Huxley (1894-1963), futurologo britannico, professore al M.I.T. (Massachussetts Institute of Tecnology) di Boston. Uomo della Sinarchia globale.
Nipote di Thomas Huxley (uno dei fondatori della "Round Table", la Tavola Rotonda), fratello di Sir Julian Sorell Huxley (primo direttore dell'UNESCO, e presidente della "Eugenetics Society", la Società Eugenetica britannica).
Aldous fu membro della Fabian Society e della Golden Dawn, sperimentò in prima persona l'uso di droghe allucinogene e descrisse le sue "visioni" in due opere apologetiche: "Le porte della percezione" (1954) e "Paradiso e inferno" (1956).
L’opera più famosa rimane "Il Mondo Nuovo" (1932)

Per approfondire l’argomento:
“Unisex: la creazione dell’uomo senza identità”, Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta, Arianna editrice