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Marcello Pamio - 22 aprile 2023
Il diserbante a mRNA rilasciato a livello globale aveva lo slogan "sicuro ed efficace". I ciarlatani in camice bianco, insolitamente per una nuovissima classe di farmaci (non era mai successo prima), li hanno raccomandati alle donne incinte. 
Grazie al FOIA in Giappone oggi sappiamo che le nanoparticelle lipidiche del vaccino viaggiano in tutto il corpo e non rimangono - come hanno detto - solo nel sito di iniezione, ma in tutti gli organi testati (ovaie, fegato, ghiandole surrenali e milza).
Hanno sempre mentito, sapendo di mentire.
Per non parlare dell'impatto sulla fertilità e sulle anomalie fetali.
Il tasso di perdita preimpianto e il numero di anomalie per feto sono stati significativamente più alti.


Il tasso di perdita per i vaccinati è più del doppio rispetto al gruppo di controllo non vaccinato!

I delinquenti della Pfizer e quelli delle autorità di regolamentazione hanno semplicemente ignorato la tendenza. Insomma tutti sapevano che gli studi sugli animali mostravano segnali di allarme per quanto riguarda sia la perdita in gravidanza che le anomalie fetali (coerenti con la distribuzione sistemica dell'mRNA) e lo hanno tenuto nascosto al pubblico. 
Hanno quindi vaccinato una mole pazzesca di donne gravide (ignoranti, impaurite e incoscienti) con conseguenze drammatiche: aborti, malformazioni, malattie genetiche…

Ma tranquilli nessuno pagherà per questo: la magistratura dorme sogni tranquilli da anni…
Disinformazione.it

Marcello Pamio 

Fino a qualche anno fa, se una donna avesse detto al proprio medico curante di volere un vaccino trivalente e un vaccino anti-influenzale in gravidanza, probabilmente sarebbe stata internata in manicomio per accertamenti psichici.
Oggi invece i pazzi sono le persone e le donne che rifiutano tale intervento medico invasivo, e per essere onesti è il mondo accademico intero ad essere finito dentro un manicomio criminale.
L’endogestazione, cioè quelle famose quaranta settimane o dieci lune, rappresentano un periodo basilare e delicatissimo perché dentro il grembo materno si sta formando una creatura vivente e ogni squilibrio e/o ingerenza esterna può essere rischiosa per il feto perché può interagire con la formazione di tessuti, organi e apparati.

Ricordiamo che tutto quello che dall’esterno entra e penetra nel corpo della mamma (attraverso aria, cibo, acqua e pelle) può, attraverso la placenta, finire nella vita intrauterina.
Qualsiasi sostanza chimica, l’inquinamento elettromagnetico, i farmaci, fino ad arrivare agli squilibri emozionali, possono interferire con la nuova creatura e nessuno può sapere come e in che modo.
Ecco il motivo per cui in gravidanza sia i medici (sempre più rari) che i terapisti e/o consulenti più evoluti, consigliano vivamente alle future mamme di stare attentissime a cosa mangiano, alle sostanza chimiche che si spalmano sulla pelle, ecc. Si arriva perfino a sconsigliare piante miracolose come la salvia (i cui effetti sarebbero leggermente abortivi) e i miracolosi oli essenziali naturali. Lo scopo è solo quello di salvaguardare e proteggere - fino al limite del possibile - la mamma con la sua creatura.

Il virus della follia sta circolando
Siamo passati dallo sconsigliare alle donne gravide oli essenziali, piante e perfino molti integratori naturali, all’inoculare vaccini contenenti livelli di DNA umano allucinanti, veleni tossici (formaldeide, ecc.) e neurotossici (sali di metalli pesanti), con la scusante della protezione dalle terribili malattie infettive.
Forse il virus della pazzia è fuggito dai laboratori di massima sicurezza e ha infettato le sale che contano….
La prova di questa infezione mentale è che nelle ultime settimane, grazie anche alla Circolare del 7 agosto 2018 del ministro Giulia GrilloVaccinazioni raccomandate per le donne in età fertile e in gravidanza»), i medici stanno vaccinando a tutto spiano in gravidanza. Prima volta nella storia italiana.
A subirne l’impatto più negativo sono soprattutto le donne straniere, che non sapendo bene la lingua, le leggi e soprattutto i propri diritti, vengono bistrattate e tartassate.
Gli esperti (senz’altro “infettati”) in camice bianco, attorno alla 28ma settimana di gestazione, terrorizzano le donne dicendo loro che è OBBLIGATORIO il vaccino DTP (difterite, tetano, pertosse (dTpa), e quello contro l’influenza (se la gestazione cade nel periodo delle epidemie).

Ma non è tutto, perché subito dopo il parto sempre le mamme DEVONO fare anche un bel quadrivalente MPRV (morbillo, partite, rosolia e varicella).
E lo scopo ovviamente è preventivo, cioè proteggere la salute del neonato!
Peccato che sia risaputo perfino dalle nostre nonne (quelle senza l’Alzheimer) che se una donna sana si è fatta una malattia infettiva in maniera naturale, è in grado di trasferire al neonato attraverso il latte quegli anticorpi che gli servono, creando una vera immunità.
Mentre vaccinare prima o durante la gravidanza impedisce tale passaggio mettendo ancor di più a rischio il bambino che risulterà non essere immunizzato naturalmente. Ma forse questo fa comodo a qualcuno…
Quindi oggi la prevenzione consiste nell’intossicare la mamma durante la gravidanza, e meglio farlo anche più volte…

Iperimmunizzazione
Le vaccinazioni appena dette: DTP e influenza, DEVONO ESSERE RIPETUTE ad OGNI gravidanza, e questo anche se la donna è già stata vaccinata o è in regola con i richiami decennali o abbia avuto la pertosse.
Avete capito? Quindi se una donna è stata vaccinata in gravidanza e rimane incinta di nuovo anche solo a distanza di pochissimo tempo, dovrebbe - secondo gli squinternati - rivaccinarsi di nuovo.
Anzi più ne fa e meglio è per tutti.
Ovviamente i rischi gravi di una iper-immunizzazione non vengono contemplati da nessuno.
Serve quanto prima un nuovo vaccino contro questo strano virus che sta letteralmente cancellando la memoria e spappolando il cervello umano….

Conclusione
Va detto per inciso che questa scandalosa operazione di pseudo-immunizzazione, ha una duplice valenza. Una economica e una pedagogica.
Interessando le donne gravide del paese il numero delle vaccinazioni aumenteranno di ben 464.000 unità all’anno, assieme ovviamente agli introiti delle lobbies farmaceutiche. Tanti infatti sono i bambini nati, secondo l’Istat nel 2017.
Dal punto di vista pedagogico l’impatto è ancor più subdolo, perché se passa il messaggio che è NORMALISSIMO e SICURISSIMO inoculare tossine nel corpo di una donna gravida, viene da sé che i vaccini incarneranno sempre più l’aureola di farmaci magici e innocui.
Ci inculcheranno nel cervello che in gravidanza è molto più rischioso bere un bicchiere di acqua che una vaccinazione ripetuta nel tempo.

 

Marcello Pamio

Alla follia, si sa, non c’è mai limite, e stando alla notizia riportata dal britannico «The Guardian», riprendendo le notizie diffuse da media olandesi, sembra proprio che sia vero.
Novantatré donne nei mesi scorsi hanno partecipato volontariamente ad un trial clinico che contemplava l’utilizzo del Viagra in gravidanza. Scopo: favorire lo sviluppo dei bimbi che avevano in grembo! 
Questa sperimentazione da psicolabili - condotta in 10 ospedali dei Paesi Bassi - è stata interrotta in seguito agli esiti agghiaccianti: 17 bambini hanno sviluppato seri problemi polmonari, 11 neonati sono morti per il farmaco, e altri 8 morti per condizioni - dicono - non correlate alla droga.
Risultato finale: 18 neonati deceduti e 17 con problemi respiratori.
Al momento vi sono ancora tra le 10 e le 15 mamme che stanno aspettando con ansia e preoccupazione di sapere se il loro figlio sia stato colpito dal farmaco o meno.

Il Viagra è una droga estremamente pericolosa che dilata i vasi sanguigni, e per questo viene prescritto per la disfunzione erettile negli uomini.
Si è giunti a questo abominio, dopo che la sperimentazione sui ratti aveva incoraggiato l’uso del farmaco nell’uomo, anche in gravidanza. Il migliore afflusso di sangue attraverso la placenta avrebbe promosso una crescita migliore del bambino. Non è andata proprio così.
Siamo di fronte all’ennesima tragedia che dimostra in maniera inoppugnabile che la sperimentazione animale, non solo è folle e disdicevole dal lato morale, ma soprattutto è ascientifica.
L’esperimento contemplava anche un gruppo di controllo formato da 90 donne, che invece del Viagra hanno assunto il placebo. Ai loro figli è andata decisamente meglio: 3 hanno sviluppato problemi polmonari, ma nessuno è morto. Altri 9 invece non ce l’hanno fatta per problemi non collegati - dicono sempre gli esperi - al farmaco.
In un’intervista al quotidiano olandese «De Volkskrant», il capo della ricerca, il dottor Wessel Ganzevoort, un ginecologo, ha dichiarato: «Volevamo dimostrare che questo è un modo efficace per promuovere la crescita del bambino. Ma è successo il contrario. Sono scioccato».

Tutto il mondo accademico dovrebbe essere scioccato.
Tutta le ricerca scientifica, basata universalmente sulla sofferenza animale, dovrebbe essere scioccata.
Ma come sempre, dopo la tristezza iniziale, quando le decine di bare bianche saranno ricoperte di terra e fiori, tutto tornerà nell’ordine delle cose.
Si sperimenterà prima sulle cavie animali, poi sulle cavie umane...