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Marcello Pamio

Continua - nel silenzio tombale dei medici omeopati - l’attacco alla medicina codificata da Samuel Hahnemann a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.
Il medico tedesco, laureatosi con il massimo dei voti, si era accorto che prendendo del chinino, una persona sana manifestava gli stessi sintomi – attenuati, però - della malaria, cioè del disturbo per cui viene usato l’alcaloide.
Tale esperienza fu per lui l’ispirazione che lo portò al famosissimo «simile cura simile» («similia similibus curantur»). Questo principio, dopo oltre due secoli, rimane il fulcro centrale dell’omeopatia.

L’intento profondo di Hahnemann, e quindi della medicina omeopatica, non era quello di garantire la guarigione dalla malattia, ma la guarigione della persona nella sua totalità!
Sembra banale, ma non lo è. Il medico non deve guarire la malattia, cioè non deve fare esattamente quello che stanno facendo oggi i camici bianchi allopati: far sparire e distruggere il sintomo con ogni mezzo (chimico, radioattivo o nucleare).
Il medico dovrebbe puntare alla guarigione dell’Essere umano, invece ahinoi siamo agli antipodi, e il nome «allopatia» è chiarissimo: si fonda sul «contraria contrariis curantur», cioè i contrari si curano con i contrari!

Dopo quanto detto è necessario un ulteriore passaggio storico per ammirare il quadro nella sua interezza…
Agli inizi del secolo scorso la nascente ma potentissima «Industria petrol-chimico-farmaceutica», grazie ad alcune agevolazioni («Rapporto Flexner» del 1910 e la soglia minima di finanziamento alle scuole di medicina), è riuscita a catturare e fagocitare la struttura formativa in medicina.
L’AMA, l’Associazione dei medici americani, finanziata da Big Pharma, assunse il totale controllo del sistema didattico, e in soli 20 anni creò di fatto il monopolio medico, una dittatura che brilla di luce riflessa ancora oggi!

Grazie alla chimica organica e inorganica, potevano alterare le molecole basate sul petrolio, che loro stessi estraevano, trasformandole in ogni sorta di sostanze «farmaceutiche». Stava nascendo il business da mille e una notte...
Da allora si studia medicina nelle loro scuole; si preparano gli esami sui loro testi; si pratica l’arte medica solo iscrivendosi ai loro “ordini”; si devono usare i protocolli decisi dai loro panel e imposti da loro, e infine prescrivere i farmaci brevettati dai medesimi. Sorvoliamo sulla ricerca scientifica che per ovvi motivi viene finanziata con i loro soldi.
Se questo sistema non piace, il laureato in medicina può sempre cambiare lavoro, e siccome non è bello e igienico sputare nel piatto in cui si mangia…ci s’infila il camice, si aggiusta l’anello al naso e…si va a lavoro.

Attacco all’omeopatia
Quello che oggigiorno sta avvenendo nell’ambito medico (ma non solo) è un’operazione voluta dal Sistema per cancellare la concorrenza.
Esattamente ciò che è avvenuto all’inizio del secolo scorso in America, quando le scuole di medicina era circa 650 e venivano insegnate le arti mediche tra cui omeopatia, fitoterapia, ecc.
Entro il 1925 più di 12.000 erboristi avevano smesso di esercitare la loro attività, e in pochi anni più di 1.500 chiropratici sarebbero stati perseguitati a norma di legge per «ciarlataneria». Le 22 scuole di medicina omeopatica, ridotte a 2 nel 1923 e azzerate del tutto nel 1950.
Il numero delle facoltà di medicina passarono da 650 a 50 e in qualche decennio la salute mondiale cadde nelle mani dell’élite finanziatrice: Carnegie, Rockefeller, Mellon, JP Morgan e combriccola.
Così l’intera struttura educativa medica viene formata dall’industria farmaceutica, la quale ha tutti gli interessi che venga universalmente accettata la «Teoria dei germi» di Louis Pasteur e che vengano usati esclusivamente i loro contrari (farmaci). Se poi ricordiamo che la mission delle lobbies non è guarire le persone ma mantenerle in uno stato perenne e cronicizzato di malattia, viene da sé che tutto quello che va fuori dal loro paradigma deve essere abbattuto.

Qualsiasi cosa che non contempli armi chimiche, o che esca dai «protocolli», e soprattutto che funzioni deve venire boicottato.
Da questa visione gli attacchi all’omeopatia non sono casuali, ma rientrano in una strategia ben pianificata e lungimirante.
Non sono sprovveduti: per demolire una medicina che ha più di duecento anni e che viene praticata da circa 9-10 milioni di persone in Italia (sicuramente anche di più) e 100 milioni in Europa, ci devono andare con i piedi di piombo e con i guanti felpati. In gergo tecnico «strategia della gradualità».
Fanno parte del Sistema i vari futili personaggetti televisivi geneticamente cikappiani, o i rosiconi scovabufale un tanto all’etto (s’intende il peso encefalico), che continuano ad criticare e smontare tutto e tutti, ma il loro peso condizionante è inconsistente per cui li tralasciamo. Molto indicativo invece è l’attacco da parte della casta dei camici bianchi (Fnomceo), la Federazione degli ordini dei medici che sancisce che «l’omeopatia non ha basi scientifiche, è un placebo». Quando il moloch si muove significa che l’affare si sta ingrossando…
Un altro personaggio che si è speso molto in Italia per smantellare l’omeopatia è il divulgatore televisivo Piero Angela. Il giornalista a pieno diritto nel Sistema, è colui che con i mezzi e i soldi pubblici ha cercato di condizionare scientificamente le menti di milioni di italiani per decenni.
Secondo Angela «l’omeopatia è acqua fresca. Lo dicono sentenze e premi Nobel». Questi grandi premi nobel sarebbero Dulbecco e Montalcini...
Il concetto è questo: se lo dice un Premio Nobel, deve per forza essere vero!

E’ necessario aprire una piccola parentesi sul fatto che i Premi Nobel presi a modello sono solo quelli che sostengono il paradigma, e il caso di Luc Montagnier è illuminante. Il Nobel francese, prima di prendere una posizione chiara sui vaccini, era universalmente riconosciuto come un genio; dopo aver toccato il paradigma vaccinale si è trasformato all'improvviso in un imbecille. Quindi per loro sei un genio solo se supporti le loro verità, altrimenti diventi un ciarlatano.
Lascia un po’ di perplessità il nome di Rita Levi Montalcini, ma d'altronde la senatrice a vita è diventata un mito perché faceva parte del Sistema, non a caso era una dei massimi sponsor di un farmaco rivelatosi poi disastroso come il Cronassial[1] la cui concessione è stata autorizzata nientepopodimeno che da Duilio Poggiolini, quello che si sedeva sul divano pieno di marenghi e dobloni.
Diversi, prima e dopo Piero Angela, hanno concertato attacchi mirati da personaggi televisivi, politici (come l’ex comico Giuseppe Grillo), medici ed ora anche governi di diversi Paesi.
Il più recente caso è quello spagnolo, che presenta addirittura un piano per contrastare l’omeopatia!
A settembre al summit di Vienna dei ministri Ue della Sanità, la Spagna aveva invitato l’Unione europea ad abrogare le norme che riconoscono lo status di medicinale ai preparati omeopatici.
I ministeri spagnoli (Scienza e Salute) hanno presentato un piano d’azione contro le «pseudo-terapie», tra cui figura anche l’omeopatia.
E’ partita perfino una lettera aperta firmata da oltre mille medici e scienziati spagnoli, che esortava il ministro della Sanità a rafforzare la lotta contro le medicine alternative, contro i ciarlatani.
L'azione del governo è volta anche alla proibizione della pubblicità ingannevole
delle pseudoterapie e l'eliminazione di queste nei centri di salute pubblici e privati!

Purtroppo la Spagna non è l’unico Paese europeo ad aver avviato campagne contro le terapie non convenzionali. In Inghilterra a dicembre i preparati omeopatici sono stati esclusi dalla rimborsabilità.
Cosa non strana se leggiamo le parole del dottor Simon Stevens, il capo del Servizio sanitario di Sua Maestà «National Health Service» (NHS): «nel migliore dei casi, l’omeopatia è un placebo e un uso improprio di fondi pubblici che potrebbero essere destinati a trattamenti che funzionano davvero».
Sarebbe interessante sapere se i “trattamenti che funzionano” sono per caso quelli che elevano le cause iatrogene, cioè gli effetti avversi dei farmaci, ad una delle prime tre cause di morte al mondo, forse la prima.
In Francia, sempre casualmente, il governo ha annunciato l’avvio di verifiche sui farmaci omeopatici.

L’attacco all’omeopatia (ma toccherà alla fitoterapia, alla medicina antroposofica, ayurvedica, cinese, ecc.) è multiplo e assai pesante.
Stupisce sapere che migliaia di medici usano questa medicina dolce (20.000 medici la prescrivono almeno una volta all’anno, ma erano 12.000 nel 2006 secondo l’Eurispes, e 4000 la esercitano con regolarità) eppure nessuno di loro si sta muovendo, a parte qualche eccezione, per rigettare una simile deriva autoritaria pericolosissima.
Perché, attenzione, l’attacco non riguarda solo la cancellazione della concorrenza: rimedi della tradizione, piante, medicina omeopatica e antroposofica, ma anche l’autonomia e libertà dei medici. Cosa questa gravissima.
Stupisce infine anche l’inerzia, per non dire assenza totale, delle industrie farmaceutiche che producono e vendono rimedi omeopatici. Si stanno accontentando delle propagandistiche aperture di tavoli sul tema, o della conoscenza del politico di turno, ma non hanno focalizzato che a breve, se non s’inverte la rotta, chiuderanno le fabbriche e manderanno a casa migliaia di persone.
Visto l’andazzo ci vorrà pochissimo. Oggi infatti se un medico parla bene delle «Leggi biologiche» o parla male dei vaccini viene sospeso o radiato.
Perché non dovrebbe accadere ai medici che prescrivono omeopatici? In fin dei conti, consigliando ad un malato «acqua fresca che nel migliore dei casi è placebo», si impedisce a quella persona di fruire della cura seria «scientificamente provata». Per l’ordine dei medici questo potrebbe essere interpretato come violazione del codice deontologico.
Esattamente lo stesso meccanismo è in atto per i vaccini. Il paradigma ci spiega che se un medico sconsiglia le vaccinazioni, sta mettendo a rischio la salute dei bambini e degli immunodepressi. Violazione sempre del codice!

Il momento è cruciale e le forze in gioco notevoli. Da una parte il Sistema oramai allo stadio terminale, che sta lottando con le ultime energie ancora a disposizione, e attacca come un animale ferito messo all’angolo. Dall’altra migliaia di medici e milioni di persone che potrebbero invertire il processo e cambiare paradigma se solo ne prendessero seriamente coscienza.
Le persone e i medici hanno paura. Questi ultimi perché rischiano il lavoro, i primi perché non conoscono il senso della malattia. Il paradosso è che se cancellano la medicina omeopatica e/o biologica, la gente saprà sempre meno qual è il senso della propria malattia, del proprio sintomo.

La paura è una vibrazione bassissima che blocca e impedisce di vivere la propria vita.
La paura uccide forse anche di più delle malattie.
Esiste un solo antidoto per la paura. Uno solo: la conoscenza!
I medici che sanno, che conoscono, come possono continuare a far parte di questo Sistema? Un medico che conosce i pericoli dei vaccini o della chemioterapia come può continuare a prescriverli ogni giorno, come se nulla fosse, senza oscurare la propria coscienza? E i rimorsi dove li mettiamo?
Anche perché secondo Hahnemann «nella vita ci sono due tesori: una salute perfetta e una coscienza senza rimorsi». Ma mentre l’omeopatia dà la prima, «l’amore di Dio e del prossimo ci offrono la seconda». I due tesori però fanno gola all’establishment: persone malate e coscienze intorpidite...
I tempi però sono maturi per schiacciare il drago e cambiare il paradigma, ma per fare questo serve la partecipazione di TUTTI gli attori e di tutte le comparse.
Il momento è topico per intervenire, in massa, prima che diventi troppo tardi.

[1]Farmaco prodotto dalla società Fidia di Padova, la quale giocò un ruolo cruciale nell’assegnazione del Premio Nobel…

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Articoli per approfondire

«Nascita della dittatura medica: dal Rapporto Flexner alla vaccinocrazia»
https://disinformazione.it/2018/05/29/nascita-della-dittatura-medica-dal-rapporto-flexner-alla-vaccinocrazia/

Beppe Grillo e «Paraculum 100 CH»
https://disinformazione.it/2018/08/15/beppe-grillo-e-il-paraculum-100-ch/

Rimedio per gli omeopati: “Svegliarina 30 CH”
https://disinformazione.it/2018/05/29/rimedio-per-gli-omeopati-svegliarina-30-ch/

Scienziati messi in allerta per un nuovo patogeno mortale: "Disease X"
https://www.corvelva.it/blog/news/109-dal-mondo/287-scienziati-messi-in-allerta-per-un-nuovo-patogeno-mortale-disease-x.html

 

Marcello Pamio -  15 agosto 2018

Lettera all’Ordine degli psichiatri italiani

Alzheimer? Demenza senile precoce? Utilizzo di stupefacenti? Abuso di psicofarmaci? Sostituzione con un clone? O più semplicemente il Re è completamente nudo?
Ai posteri-elettori l’ardua sentenza…
Mi riferisco all’ultima gravissima sparata di Giuseppe Grillo, ex comico, ex padre spirituale del «Movimento 5 stelle», e da ieri anche ex cervello pensante.
Una presa di posizione inquietante, sotto forma di post intitolato «Fate ordine» scritto assieme al suo neurologo. Già questo è un indizio interessante sulla sua attuale situazione...

Grillo e la «scientificità»
Il guru del «finto-cambiamento» parte in tromba sul concetto di scientificità.
Egli (forse assieme al suo neurologo) avrebbe in queste giornate afose e calde «riflettuto molto sulla difficoltà a comprendere il significato della parola scientifico da parte delle persone. E’ stato disorientante, preoccupante e quasi penoso, assistere ad una degenerazione del dibattito così profonda».
Prende immediatamente posizione nei confronti della Scienza, quella con la Esse maiuscola.
Difende quindi a spada tratta la Scienza di SuperQuark, la scienza alla pierino angel e robertino sborion (che lo applaude pubblicamente).
Secondo Grillo il nostro «sistema sanitario è uno dei migliori al mondo, per affidabilità e livello di copertura nei confronti dei cittadini. Agli occhi del SSN siamo tutti uguali nei diritti, indipendentemente da quale patologia ci ha colpiti».
La miopia del nostro è più grave del previsto, ma forse se hai i miliardi che il genovese ha depositato in banca, quello che vedi sono servizi perfetti ed efficienti, se invece i soldi non li hai e fai fatica ad arrivare a fine mese, allora ti devi accontentare di quello che passa il convento.
Ma sappiamo che la scienza non è democratica, come ci ricorda sempre il suo grande estimatore.

Di quale «scienza» Grillo si riempie la bocca?
Forse dovrebbe rivedere un attimo le dichiarazioni del dottor Richard Horton, capo-redattore della rivista «The Lancet» quando spiega come avvengono le pubblicazioni scientifiche, ridotte ad una mera «operazione di marketing travestita da scienza legittima. Le società farmaceutiche hanno trovato il modo di eludere le norme di controllo della revisione paritaria. In troppi casi riescono a seminare letteratura settoriale di lavori scientifici di bassa qualità che possono poi usare per promuovere i loro prodotti presso i medici. Le case farmaceutiche ci stanno imbrogliando. Ci arrivano articoli con su i nomi dei medici e spesso scopriamo che alcuni di loro sanno poco o niente di quanto hanno scritto».
Lo stesso Horton in un redazionale datato 11 aprile 2015 sempre su «The Lancet» ha denunciato pubblicamente che «metà della ricerca medica è falsa!».  Concludendo che «la scienza ha preso una piega verso il buio». Ma forse Grillo si trova più a suo agio nella tenebra, rispetto alla luce…
Oppure, tra un dvd e l’altro, potrebbe leggersi sotto l’ombrellone «Medicine letali e crimine organizzato», l’ultimo libro del dottor Peter C. Gøtzsche, scienziato di fama internazionale, già direttore del prestigioso «Nordic Center della Cochrane Collaboration» di Copenaghen, in cui spiega i requisiti per stabilire se un farmaco è efficace. «Attualmente il solo requisito che viene considerato vincolante per stabilire se un farmaco è efficace è la presenza di un effetto statisticamente significativo in soli due studi clinici randomizzati e controllati (dalle aziende stesse) a confronto con il placebo. Questo obiettivo è facilmente raggiungibile, anche perché se l’azienda non raggiunge il proprio obiettivo può continuare a realizzarne altri, fino al momento in cui ce ne sono almeno due che cedono alle sue insistenze. La comparazione con il placebo non ci dice nulla purtroppo se il nuovo farmaco è migliore o peggiore di un farmaco già in commercio.
Le aziende dispongono di svariate tecniche per manipolare gli studi clinici randomizzati che finanziano. Possiedono vari sistemi per ingannare le agenzie di controllo e far approvare farmaci pericolosissimi per la salute umana».
Ecco la medicina osannata da Grillo: quella che provoca ogni anno milioni di morti e un numero incalcolabile di disabilità, e proprio per questo motivo rientra nelle prime tre cause di morte nel mondo occidentale!
Ma queste ovviamente sono solo Fake News…

Metodologie diagnostiche
«E’ pur vero che non dovremmo stupircene più di tanto se consideriamo la diffusione di trattamenti e metodologie diagnostiche al limite dell’assurdo».
Molto interessante questa affermazione, anche perché Grillo il 26 settembre 2002 era a Bologna in un evento organizzato da Paolo Brunetti della storica casa editrice Andromeda, assieme al compianto professore Gianfranco Domenighetti (Ministro della sanità del Ticino per diversi decenni).
Titolo della straordinaria relazione: «Screening: disinformare per convincere».
Informazioni di vitale importanza per comprendere che gli screening, detti erroneamente «esami preventivi», come vengono praticati oggi, rientrano in un’operazione di marketing delle lobbies: cercare il malato nel sano, e lo trovano sempre.
Questo Grillo lo sapeva perfettamente, anche perché stimava Domenighetti.
Adesso però che il professore non c’è più, ha drasticamente cambiato bandierina…

Grillo Vs Omeopatia
Il senso del suo articolo era appellarsi all’Ordine dei farmacisti affinché nelle loro botteghe non si continui «a confondere i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici».
Il motivo è presto detto, secondo l’esperto genovese «i fortissimi dubbi sulla loro efficacia da parte del mondo scientifico sono di dominio pubblico».
Quale sarebbe il mondo scientifico, e dove sarebbero i documenti ufficiali? Il comico come sempre è un mago nel buttare il sasso nello stagno, nascondendo la mano.
Forse si riferisce al ridicolo documento preparato da un povero ginecologo con la fissa per le bufale? Uno che conosce l’omeopatia esattamente come Burioni conosce il rispetto, ma spinto da una «forza» interiore di moralità ha tentato, con risultati a dir poco pietosi, di demolire una medicina che esiste da circa 250 anni, che viene utilizzata da oltre 600 milioni di persone e prescritta da circa 500.000 medici laureati nel mondo (dati OMS).
Secondo Grillo forse un medico dopo sei anni di laurea universitaria, altri quattro o sei anni di specialistica, e altri tre o quattro anni di Scuola omeopatica è un semplice «guaritore» da strada, un ciarlatano che usa l’acqua fresca «illudendo» e «confondendo» i pazienti?
A questo punto mi auguro che le associazioni di categoria, cioè dei medici omeopati e antroposofi si sveglino dal profondo letargo in cui si sono lasciati coccolare, non solo rispondendo a tono, ma anche denunciandolo nelle sedi opportune.
Le farneticazioni di Grillo continuano e nella sua critica senza fondamenti di nuovo ribadisce che l’omeopatia «è stata più volte messa in discussione, sino a ripetuti quanto implacabili verdetti di inefficacia e inopportunità. Questo sia per quanto concerne la validità come opzione terapeutica che per la possibilità di un ritardo nell’approccio adeguato. Ritardo che potrebbe essere causato proprio dall’abuso di prodotti così a rischio di inefficacia e che, pur essendo in vendita in molte farmacie, farmaci non possono essere definiti».
In questo caso la faraonica ignoranza di Giuseppe è seconda solo alla sua arroganza.
Con il recepimento delle Direttive CE e la regolamentazione del D.l.vo 219 del 24 aprile 2006, che impone l’adeguamento a cui le aziende produttrici stanno facendo fronte, si legittimano totalmente i preparati omeopatici a «medicinali» a tutti gli effetti.
Anche ad ottobre 2017 i medicinali omeopatici sono stati equiparati in tutto e per tutto ai farmaci e le aziende del settore sono state obbligate a depositare i dossier per la registrazione dei prodotti e richiederne l’«Autorizzazione all’Immissione in Commercio» (la famosa AIC).
Non solo, ma i prodotti omeopatici sono definiti medicinali in tutta l’Unione Europea, ed in alcuni Stati sono posti a carico del SSN.
Quindi Beppe dovrebbe cambiare neurologo o dosare diversamente gli psicofarmaci prima di buttare al vento le sue già sconquassate credenziali.
Il livello più basso però lo raggiunge alla fine dell’articolo quando chiede «la sospensione della vendita presso le farmacie italiane di prodotti senza che ne sia stata scientificamente comprovata l’efficacia».
Mi dispiace doverglielo dire usando le parole di Andrea Mendelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti, ma «i rimedi omeopatici sono classificati dalla vigente normativa, sia comunitaria che nazionale, come farmaci. Il farmacista non può rifiutarsi di distribuire nessun farmaco regolarmente in commercio, compresi quelli omeopatici». [1]
Anche perché se Beppe si fosse concentrato un po’di più, e se avesse ascoltato meno consigli del suo «entourage», forse avrebbe raziocinato che i farmacisti guadagnano tantissimi soldi con la vendita degli omeopatici, che funzionino o meno non ha importanza…
Secondo lui i farmacisti smettono di incamerare soldi perché glielo chiede un menestrello di corte?

Casaleggio & vaccini
Un’ultima cosa, per far meglio comprendere quello che ruota attorno e dietro le recenti esternazioni di Grillo è il «Decreto Milleproroghe».
Si tratta di una vera e propria legge nella quale, tra le altre cose, veniva prorogato di un anno la scandalosa Legge Lorenzin (119/2017), permettendo ai bambini di entrare a scuola a settembre, evitando di fatto la “razzista” esclusione.
Il decreto, al momento, è stato approvato dal solo Senato, per cui sarà discusso dalla Camera soltanto al ritorno dalla pausa estiva, quindi a partire dall’11 settembre. Diventa impossibile una approvazione prima dell’inizio delle scuole (le ultime apriranno il 20 settembre). È molto probabile quindi che i bambini non vaccinati non vengano ammessi agli asili nido e alle materne nei primi giorni di scuola, se effettivamente i presidi si rifiuteranno di accogliere la circolare del 5 luglio.
Strano questo comportamento, perché avrebbero potuto tranquillamente legiferare prima e invece non è stato fatto, come mai? E come mai nello stesso preciso momento il Movimento stellato prende le distanza da Davide Barillari, un loro consigliere in Regione Lazio e primo firmatario della proposta di legge sui vaccini?
Forse per quello che Barillari ha scritto su FB? «La politica viene prima della scienza. I politici devono ascoltare la scienza, collaborare, non farsi ordinare dalla scienza cosa è giusto e cosa è sbagliato, accettando le parole della scienza mainstream come dogmi religiosi. Perché la scienza deve essere democratica, e quindi deve ascoltare tutti...compresi ricercatori e scienziati, che con dati alla mano, contestano il dogma ufficiale».
Sante parole condivise da tantissime persone, ma non dai vertici del M5S, che lo sconfessano pubblicamente. 
Ma Barillari ne ha per tutti: «gli scienziati dello stampo di Burioni, cioè legati a doppio filo sia alle multinazionali del farmaco che ai partiti del passato bocciati alle urne dagli italiani, sono davvero convinti di detenere l'unica verità possibile, eterna ed inconfutabile… e sono davvero convinti che la politica si debba inchinare supinamente a loro».
Qui dissento però, perché il sostantivo «scienziato» nei confronti di Burioni è assolutamente fuori luogo e inappropriato!
La risposta secca arriva in un post scriptum al termine di un articolo di Davide Casaleggio: «Il MoVimento 5 Stelle prende totalmente le distanze dalle dichiarazioni del consigliere regionale del Lazio Davide Barillari. La linea sui vaccini è quella messa nero su bianco nel contratto di governo votato dagli iscritti e portata avanti dal ministro della Salute Giulia Grillo».
Chi è Davide Casaleggio e come può decidere lui per l’intero Movimento, la delicatissima linea vaccinale? Perché gli elettori e tutti gli attivisti non insorgono? Questa si può chiamare democrazia?
Infine chi è veramente la «Casaleggio Associati» (leggi qui), a cosa sta giocando, e qual è il suo occulto ruolo dietro le quinte (e le battute) di Beppe Grillo?

Conclusione
Finalmente Grillo (e la Casaleggio) ha gettato la maschera e pure i vestiti diventando il nudo portavoce ufficiale delle lobbies della chimica e farmaceutica.
Ai dirigenti delle industrie chimiche viene infatti la gonorrea quando si parla di omeopatia, fitoterapia, rimedi tradizionali, quindi di prodotti naturali non brevettabili e che aiutano la vera guarigione.
L’intento del Sistema, a cui Grillo (o il suo clone) ha deciso di partecipare, è la distruzione delle medicine non convenzionali e naturali. Metodiche conosciute e usate da millenni vanno cancellate con ogni mezzo lecito e illecito, per far posto alla dogmatica e incontrovertibile «medicina scientifica».
«Nell’augurare - ironizza Grillo alla fine del post - a tutti i farmacisti italiani buon ferragosto mi viene in mente l’uso, almeno preventivo, dell’acqua fresca: bagnarcisi la testa in queste estati sempre più afose».
Nel ricambiare gli auguri a Grillo per un caldissimo ferragosto, mi è venuto in mente un rimedio omeopatico per i disturbi ossessivo-compulsivi: «PARACULUM 100 CH», 10 granuli ogni ora.
E’ il classico rimedio da sotto l’ombrellone, ottimo perché se non dovesse funzionare, può sempre usare i granuli per dolcificare il caffè…

Note

[1] «Omeopatia. Fofi replica a Beppe Grillo: “Per la legge gli omeopatici sono farmaci e i farmacisti non possono rifiutarsi di distribuirli”», 14 agosto 2018, www.quotidianosanità.it agosto