Il titolare del trattamento dei dati del lasciapassare è il Ministero della Salute.
Il gestore dell’attività, in teoria, ha solo l’obbligo di controllare l’esistenza in capo ai suoi clienti di questo documento.
Non può conservarsi una copia del documento, non può segnarsi il nome dei clienti che entrano con o senza il documento, non può fare nessun tipo di conservazione dei dati perché appunto non è il titolare del trattamento. Quindi tutte le attività di gestione dei dati personali non le può fare.
Come comportarsi di fronte alle forze dell’ordine:
Arriva il poliziotto e mi dice: “lei che è il titolare dell’esercizio ha controllato che tutti siano in regola con il lasciapassare?”
Risposta: “ho controllato e tutti i miei clienti sono in regola”
Senza dire “in regola con il lasciapassare”, ma solo “sono in regola” oppure “possono entrare” (usare formulazioni di questo genere)
A quel punto il poliziotto potrà dire: “mi fa vedere la documentazione dalla quale risulta?”
Risposta: “non posso perché l’unico che può controllare l’esistenza del lasciapassare sono io, il gestore dell’attività, nessun altro”.
(Il poliziotto non può perché la legge non glielo permette).
Se il poliziotto chiede ad un cliente “lei ce l’ha il lasciapassare?” Il cliente risponde “ho già visto tutto con il titolare dell’attività”.
E se il poliziotto insiste: “mi faccia vedere il lasciapassare” Il cliente risponde “no perché sono dati sanitari riservati, c’è un titolare del trattamento che è il Ministero della Salute e c’è un controllore che è il gestore dell’attività”
(Anche per i dipendenti la prassi è la stessa).
La norma (DL 105) non prevede sanzioni per i clienti ma solo per il gestore quando il poliziotto dimostri che non ha controllato.
La sanzione più importante è la chiusura dell’attività e avviene alla terza violazione constatata in giorni diversi (non c’è un registro delle sanzioni per cui può capitare se il poliziotto è lo stesso)
In materia di illeciti amministrativi come in questo caso, non di questioni penali, si può sempre mentire.
Nei ristoranti non è richiesto il lasciapassare ai dipendenti, negli altri luoghi si (la legge non lo specifica e quindi si)
A cura dell’avvocato Alessandro Fusillo