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GSK: dalla culla alla tomba


Marcello Pamio

Il «Corriere sella Sera» del 5 aprile ha pubblicato un articolo dal titolo «Vaccini, con i bambini ci siamo, ora tocca agli anziani», che sinceramente assomiglia più ad una velina uscita direttamente dai fax della GSK
Non a caso ad essere intervistato è il dottor Rino Rappuoli, ricercatore Chief Scientist della GSK e amministratore delegato della GSK Vaccines Italia.
Personaggio questo assai interessante visto nel 2016 è diventato Socio Onorario del Rotary Club Siena Est[1] e dopo la laurea in Scienze Biologiche oltre alla Harvard Medical School di Boston è stato nientepopodimenoché alla Rockefeller University di New York...

Tornando al Corsera, fin da subito la Glaxo candidamente ammette di essere contenta per aver fatto un ottimo lavoro con i bambini! Ecco la dichiarazione esatta: «Possiamo dire che con i bambini abbiamo fatto un buon lavoro. Ora cominciamo ad occuparci dei vaccini per i vecchi».
Avete letto con attenzione? Ora il bersaglio sono i “vecchi”, della serie: dalla culla alla tomba!

Fa finta di incalzare il giornalista, che ovviamente tira fuori le domande dal cilindro inviatogli col corriere dalla GSK: «ora dobbiamo cominciare a vaccinare anche i vecchi?».
«Sì, questo è l’obbiettivo» risponde il Rappuoli, «in campo pediatrico ora abbiamo difese contro tutte le principali infezioni».
Notizia da Premio Nobel, questa dell’Amministratore della Glaxo. Secondo lui abbiamo tutte le difese contro le principali infezioni. E se non proprio tutte, a brevissimo alcune lacune verranno riempite: «toccherà bloccare lo Stafilococco e gli altri “cocchi”. Sarà un lavoro lungo, ma dobbiamo muoverci adesso. Anzi ci siamo già mossi». E su questo stanno lavorando, guarda caso sempre in Toscana, a Siena, anche altre farmaceutiche: è sempre di oggi la notizia che «Pharma Integration, startup con sede a Siena nell'incubatore di Toscana Life Sciences, specializzata in linee di produzione robotizzate, vuole mettere a punto mettere a punto il vaccino contro lo streptococco».
A questo scopo i finanziamenti pubblici ottenuti si sprecano: ben il 40% del costo del progetto verrà finanziato dai contribuenti italiani!

Le prossime emergenze
I casi di resistenza agli antibiotici sono sempre più frequenti: 500.000 casi in 22 Paesi, più di 30.000 morti in Europa, dei quali un terzo solo in Italia. Qui da noi 10.000 persone muoiono ogni anno per infezioni di questo tipo!
Eppure sembra che il problema numero uno per il ministro Giulia Grillo e per le autorità sanitarie sia il morbillo.


Abbiamo quindi sempre più batteri che diventano insensibili ai farmaci: Escherichia coli, Klebsiella Pneumoniae, Staphyloccus aureo, Streptococcus Pneumoniae, ecc.

«Per il 2050 si prevedono milioni di morti non più evitabili» ammonisce Rappuoli!
Ma fortunatamente per il pianeta, la soluzione è nelle mani della Glaxo!
Ecco che il giornalista prepara il terreno dando un assist magnifico al ricercatore: «si pensa quindi di usare i vaccini là dove gli antibiotici ormai falliscono?».
Rovesciata al volo di Rappuoli e incrocio dei pali: «è l’unica strada percorribile contro questa emergenza!!!». Uno a zero e palla al centro.
Il messaggio è chiarissimo: nessuna società investe soldi nella ricerca di un nuovo antibiotico perché il futuro è nei vaccini e anche nei farmaci anticorpo-monoclonali!
Un futuro a tinte fosche quello dipinto dal dottor Rappuoli, quando afferma che il calendario vaccinale si allungherà in modo impressionante! Chiaro il messaggio?
Specificando che attualmente «solo la GSK produce 25 diversi vaccini, nel 2018 ha distribuito 770 milioni di dosi nel mondo, più di 2 milioni al giorno».
Infine è anche inutile tirare in ballo la sicurezza su questi farmaci, perché ovviamente «c’è poco da discutere. I vaccini sono sempre più sicuri».

Si conoscono benissimo le cause dell’aumento dell’antibiotico-resistenza, e invece di andare a monte del problema cosa fanno? Vogliono vaccinare l’intera popolazione mondiale. E contro cosa? Contro tutto!
Le cause che stanno accompagnando a morte circa 10.000 italiani ogni anno vanno dall’uso eccessivo e sconsiderato degli antibiotici, alla loro somministrazione agli animali per evitare le malattie dovute alle condizioni disumane negli allevamenti intensivi. Strade però che cozzano contro gli enormi interessi economici delle industrie macellatorie e di quelle farmaceutiche, per cui l’alternativa sono le vaccinazioni di massa!

 

[1] Gli ambienti dei Rotary, Lions sono i luoghi dove massoni regolari e irregolari si incontrano. Ma la cosiddetta “cinghia di trasmissione” fra massoneria ufficiale, non ufficiale e associazioni paramassoniche non è da trascurare…
Non a caso la massoneria strizza l’occhietto ad alcuni membri del Rotary e Lion. All’interno di questi due circoli filantropici-culturali si prepara il vivaio da cui scegliere i fratelli...
Non a caso vengono spesso fatti incontri tra il Grande Oriente d’Italia e i membri della Lions e Rotary.

Tratto da https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/19_aprile_05/vaccini-bambini-ci-siamo-ora-tocca-anziani-6fb4b392-57bc-11e9-9553-f00a7f633280.shtml

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