Marcello Pamio
Don Marino Ruggero, parroco di San Lorenzo di Albignasego in provincia di Padova, è balzato alla cronaca per aver denunciato nel bollettino parrocchiale quello che non va nella chiesa di oggi.
Tutto è scaturito dalla copertina vergognosa del settimanale «Famiglia Cristiana» dedicata al Ministro degli Interni, o meglio al demone che lo starebbe possedendo, visto che le parole usate sono ben precise: «Vade retro Salvini».
Quindi Ruggero prendendo spunto dal giornale della CEI, ha modificato la copertina contestualizzandola, e il titolo è diventato: «Vade retro ipocrisia».
Se si fosse limitato a questo, non avrebbe certo ricevuto i riflettori mediatici, ma il don armato di vangelo e penna ha scritto alla chiesa cattolica in generale: «Abbiate il coraggio una buona volta di fare una copertina di Famiglia Cristiana col bel titolo: ‘Vade retro preti pedofili’.
Vade retro preti benestanti che rubate le offerte della gente. Vade retro cardinali e vescovi che predicate a noi la morale dell'accoglienza e voi per primi nei vostri lussuosi mega appartamenti e attici non ospitate nessuno. Vade retro preti del giudizio. Vade retro ipocrita Famiglia Cristiana».
Condivido pienamente queste parole fortissime di don Marino Ruggero.
Il parroco di Albignasego specifica che la goccia che ha fatto traboccare il vaso riguarda il caso del prete di Calenzano accusato di violenza sessuale su una bambina di 10 anni. «Dobbiamo tacere, far finta che non sia successo nulla? E poi vedo Famiglia Cristiana che ospita pomposi editoriali di alti prelati contro il Ministro degli Interni che dicono che non è una questione ideologica o di schieramento politico ma di riaffermare, ad esempio sull'accoglienza, il pensiero della chiesa. Ipocriti».
La sua presa di posizione è stata condivisa dalla stragrande maggioranza dei suoi parrocchiani e sul profilo Facebook ha ricevuto una valanga di sostegno pubblico, il che denota che la gente si sta svegliando.
Don Ruggero è un uomo di chiesa - quindi condizionato - che però vive e combatte ogni santo giorno la Vita in prima linea, dal fronte e non dalle suite o dalle mansarde elegantemente arredate; uno che ha a che fare con i reali problemi della gente (fame, mancanza di lavoro, tradimenti, immigrazione, ecc.) e non come quelli che evangelizzano il mondo da una tavola imbandita pantagruelicamente, serviti e riveriti. Se ci fossero più preti come Ruggero ci sarebbe forse meno ipocrisia all’interno di quella potentissima struttura piramidale creata dall’uomo e chiamata “Chiesa”.
Religione sempre più lontana dalle vere esigenze dell’anima umana, e non a caso la crisi che sta investendo la chiesa negli ultimi anni - anche attraverso assurde prese di posizione politiche e da sempre più scandali sessuali - ne sono la prova…