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Maurizio Blondet

Scandalo a Londra.
Dal Daily Mail: Fine dell’esperimento transgender sui bambini: «dicono i lavoratori che  hanno dato l’allarme dopo essersi licenziati dalla clinica, che trattano pazienti di appena tre anni».
Riassunto:

  • Cinque dipendenti i della clinica GID (Gender Identity Development Service) si sono dimessi;
  • I medici hanno riferito che i bambini stanno ricevendo una terapia per il cambio di genere inutile;
  • Un informatore rimase in servizio solo per impedire a più bambini di farsi curare;
  • Il numero di giovani indirizzati al servizio è passato da 94 nel 2010 a 2.519 l’anno scorso;
  • Cinque lavoratori denunciano irregolarità presso l’unica clinica transgender del Servizio Sanitario Nazionale in Gran Bretagna, si sono dimessi perché impauriti dal fatto che bambini di tre anni stanno subendo senza necessità il trattamento di cambiamento di sesso.

I medici della clinica GID (Gender Identity Development Service) con sede a Londra e Leeds hanno dubbi sui bambini che sono stati diagnosticati erroneamente con «disforia di genere».
Si teme che alcuni bambini gay che hanno problemi con la loro identità sessuale vengano erroneamente diagnosticati come transgender. Gli specialisti temono anche che alcuni dei giovani che hanno subito aggressioni da bulli di tipo omofobico, vengano sottoposti a pressioni per accettare un trattamento di cambiamento di genere.

Secondo il «Times», tutti e cinque gli ex membri dello staff facevano parte della squadra che decideva se ai giovani dovevano essere somministrati i farmaci ormono-bloccanti, per interrompere il loro sviluppo prima della pubertà.
I pazienti vengono sottoposti a un ciclo di ormoni cross-sessuali all’età di 16 anni a seconda che si vogliano sviluppare come maschi o femmine.
Almeno 18 membri dello staff hanno lasciato la controversa clinica negli ultimi tre anni, a causa, hanno detto, del timore che non siano stati effettuati sufficienti controlli per diagnosticare correttamente i bambini.

Uno dei cinque informatori ha anche affermato che l’unico motivo per cui molti sono rimasti nel loro incarico è stato quello di evitare che altri bambini ricevessero il trattamento.
Un professore di Oxford ha detto che i trattamenti erano «esperimenti in vivo non autorizzati sui bambini» con più di una diagnosi non supportata da alcuna evidenza.
Carl Heneghan, direttore del Center of Evidence-based Medicine dell’Università di Oxford, ha dichiarato al Times: «Data la scarsità di prove, l’uso off-label di farmaci [ossia per terapie non   indicate nel foglietto illustrativo] nel trattamento della disforia di genere significa in gran parte un esperimento dal vivo non regolamentato sui bambini.

GIDS, che fa parte del Trust Foundation della Fondazione NHS di Tavistock e Portman, ha negato queste affermazioni e ha insistito che in questi casi complessi sono state fatte diagnosi accurate.
Un portavoce ha dichiarato al Times: «È solo negli ultimi anni che il numero di giovani che frequentano servizi specializzati in tutto il mondo è aumentato drasticamente»
Prima di questo, i numeri erano piccoli e quindi è stato difficile raccogliere prove sufficienti per valutare appieno i percorsi terapeutici.

I pazienti di questo genere che hanno bussato alla clinica, erano 94 nel 2010, ma sono stati 2.519 entro l’anno scorso; il paziente più giovane era di soli tre anni!
Uno dei medici ha dichiarato sempre al Times: «Negli ultimi due anni quello che mi ha trattenuto nel lavoro era il senso che c’era un enorme numero di bambini in pericolo. Ero lì per proteggere i bambini da eventuali danni»
Gli esperti temono che i trattamenti vengano dati senza esplorare la ragione alla base della confusione dei bambini sulla loro sessualità.
A febbraio i medici della clinica dell’identità di genere hanno avvertito che i giovani pazienti   rischiano «danni a lungo termine» a causa di gruppi di pressione e «genitori invadenti».

Cominciamo con qualche semplice domanda….
Un rapporto dell’ex capo dello staff, David Bell, ha detto che alcuni bambini assumono un’identità trans come soluzione «a molteplici problemi come l’abuso storico di minori in famiglia, il lutto, l’omofobia e un’incidenza molto significativa del disturbo dello spettro autistico».
Molti bambini che mettono in discussione la loro identità, ha aggiunto Bell, possono aver «imparato attraverso risorse online [o] ricevendo da genitori o colleghi istruzioni su cosa esattamente dire per ottenere i risultati che vogliono».
Lo psicoanalista ed ex governatore della clinica, il dott. Marcus Evans, si è dimesso a febbraio per timore che i medici cercassero “soluzioni rapide” offrendo la riassegnazione di genere.
Fin qui l’articolo del Daily Mail.  

Tratto da https://www.maurizioblondet.it/curano-per-cambio-di-sesso-bambini-di-tre-anni/ 

Istituto Tavistock
Sull’Istituto Tavistock, da cui questa clinica dipende,  come organismo militare di guerra psicologica per creare “scientificamente” stati d’animo collettivi,  “cambi  di paradigma in intere popolazioni” e “rovesciamento di valori”, abbiamo già scritto numerosi articoli, reperibili in rete.

https://www.maurizioblondet.it/quel-grande-esperimento-contagio-psichico/https://www.maurizioblondet.it/sempre-nuove-conquiste-della-liberazione/

Sul contributo del Tavistock nella trasformazione di individui psichicamente turbati in terroristi, si veda qui https://www.nexusedizioni.it/it/CT/hamas-psichiatrico-5668
Fra l’altro, scrivevo: «Ci troviamo qui di fronte ad una di quelle centrali dell’impero britannico volte a creare gli “états d’esprit” collettivi che servono a maturare in una società delle rivoluzioni culturali, o il “salto di paradigma”.
Altri articoli inerenti:
https://disinformazione.it/2019/03/05/istituto-tavistock-e-il-mutamento-di-paradigma/


Marcello Pamio

Il 25 febbraio scorso è stato ufficializzato nella Gazzetta l’inserimento del medicinale Triptorelina nell’elenco dei farmaci erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale.
La Triptorelina Pamoato è il principio attivo, il nome commerciale è Decapeptyl e appartiene alla categoria farmacologica degli «Analoghi degli ormoni liberatori delle gonadotropine», in pratica agisce causando la soppressione della funzione gonadotropa pituitaria, detto in parole semplici blocca alcuni importantissimi ormoni, come il testosterone, agendo direttamente sulla ghiandola endocrina pituitaria: l’ipofisi!

Attualmente viene somministrato nel carcinoma della prostata e in quello della mammella mediante un’iniezione che viene effettuata tassativamente ogni 3 mesi.
Ma perché un farmaco in uso nei tumori ormono-sensibili viene inserito nella Gazzetta ufficiale?
La risposta è semplice ma inquietante: perché l’impiego sarà allargato ai casi «in cui la pubertà sia incongruente con l’identità di genere (disforia di genere)».[1]
Quindi il Ministero della Salute e l’Aifa hanno autorizzato l’utilizzo di un farmaco ormono-castrante già in uso per il cancro al seno e alla prostata, per i bambini che non riconoscono il proprio corpo e/o la propria sessualità!

Questo è il risultato delle sempre più potenti lobbies pro-trans, le quali non solo aumentano le lettere degli acronimi LGBT, LGBTQ, LGBTQIA, LGBTQIAPK, ma anche la loro pressione sociale.
Associazioni ufficialmente nate per proteggere e sostenere i diritti di Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, Queer, Intersessuali, Asessuati[2], Pansessuali[3] e Kinky[4], ufficiosamente rappresentano invece un formidabile e funzionale strumento di manipolazione mediatica e politica assai rilevante.
Purtroppo è molto triste sapere che l’Italia è il primo paese in Europa per tumori in età pediatrica, il primo anche per obesità infantile, e la priorità del governo (quello del cambiamento) oltre alle vaccinazioni coatte è autorizzare un farmaco che castra i bambini confusi!

Ovviamente, come dietro le vaccinazioni c’è un progetto molto più lungimirante, così anche dietro a tutto questo vi è un piano ben più complesso ed occulto rispetto a quello che si può osservare in superficie…
E quello che sta accadendo in Inghilterra in questi giorni, dovrebbe far riflettere tutti…

Gender Indentity Development Service (GIDS)
Si tratta dell’unico centro britannico che si occupa di bambini che vogliono cambiare sesso.
Fa parte dell’NHS, del servizio sanitario di Sua Maestà e ha sede a Londra dentro il Tavistock.

Negli ultimi 5 anni i pazienti, tutti minorenni, sono cresciuti esponenzialmente da 468 a 2519 all’anno, con un aumento del 400%.
Quello che non viene evidenziato dai media è ciò che sta accadendo all’interno del Centro…
Lo psicanalista David Bell, a capo del personale del GIDS, ha spiegato in un suo report che il servizio per il cambio di sesso dei minorenni NON è in grado di valutare adeguatamente i suoi giovanissimi pazienti. Non solo, è arrivato anche a denunciare che il Centro riceve pressioni enormi in particolare dalle lobbies e dagli attivisti pro-trans. Lo avete letto da qualche parte?
Anche la d.ssa Polly Carmichael, direttrice del GIDS, ha dovuto ammettere pubblicamente che il suo centro riceve parecchie pressioni!
Infine sono arrivate le dimissioni del dottor Marcus Evans, che faceva parte della Fondazione che guida il GIDS. Le motivazioni sono sempre quelle: «il GIDS è stato accusato di essere troppo veloce nell’offrire cure mediche a bambini e ragazzi. Trattamenti (farmaci che bloccano gli ormoni) che hanno conseguenze di vasta portata sconosciute e che, senza una sufficiente esplorazione dei sentimenti e delle motivazioni del bambino, possono avere effetti devastanti sulla sua vita, la sua identità e il suo sviluppo.»[5]

Quindi due figure autorevoli del centro inglese hanno fatto outing, denunciando pubblicamente le enormi pressioni ricevute dalle lobbies sempre più politicizzate, che vorrebbero un mondo costituito da bambini transgender...
Ma perché simili pressioni da parte delle associazioni di settore, della politica e della finanza? Hanno solamente lo scopo di richiedere maggiori libertà, maggiori diritti, o c’è dell’altro?
Purtroppo la verità è a dir poco sconvolgente, e per prenderne coscienza è necessario conoscere la storia occultata dell’Istituto Tavistock…

Istituto Tavistock
L’Istituto Tavistock di Londra nacque nel 1920 in Tavistock Square, come clinica psichiatrica ad opera di Cyril Burt, esperto di ricerca sul paranormale e Hugh Crichton-Miller, vicepresidente dell’Istituto C.G. Jung di Zurigo.
Nel 1921 l’undicesimo Duca di Bedford, Marchese di Tavistock donò all’istituto una sede dove furono condotte ricerche sulle psicosi traumatiche da bombardamento nei reduci della Prima Guerra Mondiale. Si trattava di identificare con criteri scientifici la "soglia di rottura" della resistenza di un essere umano sottoposto a sollecitazioni limite.
Il progetto era patrocinato dall’Ufficio per la Guerra Psicologica dell’esercito britannico sotto il comando dello psichiatra John Rawlings Rees.

Nel 1932 divenne direttore del Tavistock un fuoriuscito tedesco, Kurt Lewin, specialista in "dinamiche di gruppo", ovvero tecniche di manipolazione del singolo inserito in un gruppo, tese a fargli acquisire una sua nuova personalità e nuovi valori.
Lewin era fondatore della clinica psicologica di Harvard, che avrebbe avuto una parte di tutto rilievo nel convincere gli americani ad entrare in guerra contro la Germania.
Sviluppatosi come centro di eccellenza per ricerche psichiatriche, il Tavistock, sulla scorta dei successi ottenuti nelle due guerre mondiali, nel 1947 mutava ufficialmente la sua denominazione in "Tavistock Institute of Human Relations".
Grazie ai finanziamenti della Rockefeller Foundation e a qualificanti presenze americane, il nuovo Istituto operava in sinergia con i britannici, fra i quali spiccava il vicedirettore della Clinica Tavistock, il suddetto Rees, cofondatore della Federazione Mondiale della Sanità Mentale.
Va ricordato pure che Rees ebbe per studente un personaggio fuoriuscito dalla Germania che avrebbe fatto una brillante carriera: Heinz (Henry) Alfred Kissinger.

Scopo dichiarato dell’Istituto era, ed è tutt'oggi, «applicare idee e metodi delle scienze sociali a problemi di politica e pratica», sviluppando progetti per l’organizzazione delle istituzioni, dell’industria, del commercio, della salute pubblica e dell’istruzione.
Un campo d’azione multidisciplinare che spazia dall’antropologia, all’economia, alla condotta organizzativa, alle scienze sociali, alla psicoanalisi, alla psicologia e sociologia.
Il progetto era ambizioso: applicare niente meno che al corpo sociale i risultati di quegli studi sul "punto di rottura" messi a punto nel corso delle due guerre mondiali, per distruggere ogni resistenza psicologica dell’individuo e metterlo alla mercé del Nuovo Ordine Mondiale.
Negli anni ‘60 fu lo stesso Tavistock, in collaborazione con i servizi segreti inglesi, a pilotare un esperimento della diffusione e dell’impiego della droga, soprattutto quella prodotta artificialmente, l’LSD, nell’ambito di quel fenomeno socialmente destabilizzante che fu denominato "controcultura", grazie alla larghe sovvenzioni della Fondazione Ford, del Centro Britannico di Studi Ambientali, del Ministero della Difesa britannico, dell’università di Harvard e del Consiglio delle Ricerche di Scienze Sociali della Gran Bretagna.
Personaggio di spicco della controcultura della droga era Gregory Bateson, padre degli hippy californiani, uno dei 5 scienziati di punta del Tavistock che si occupavano di esperimenti di "ingegneria sociale" mediati dalla droga.

Oggi il Tavistock Institute è una sorta di sofisticato laboratorio del RIIA per il controllo sociale, una via di mezzo fra un centro di studi psichiatrici e un centro di ricerche militari, che pubblica un mensile dal titolo Human Relations (Plenum Press).
Obiettivo primario del Tavistock, in ultima analisi, è la ricerca delle modalità per provocare «mutamenti dei paradigmi culturali» nelle società umane, attraverso l’instaurazione di «ambienti sociali perturbati» o la manipolazione delle «dinamiche occulte di gruppo».
A titolo di saggio nel 1989 venne tenuto presso l’Istituto Tavistock un ciclo di conferenze sul tema: «Il ruolo delle Organizzazioni Non Governative nell’indebolire gli stati nazionali», i cui atti vennero pubblicati nel 1991 sulla rivista Human Relations.
Il Tavistock Institute si appoggia a portavoci come la Ditchley Fondation, fin dalla sua fondazione, e a società di pensiero come Club di Roma e ai circoli Bilderberg con i quali collabora strettamente....

Il Tavistock si giova inoltre di una rete americana che include lo Stanford Research Istitute, fondato nel 1946, consulente di multinazionali del calibro della Wells Fargo dei Rothschild, della Bank of America e della Bechtel Corporation.
Ma la vera testa di ponte Tavistock negli Stati Uniti è rappresentata dal maggior "pensatoio" americano, la Rand Corporation, costituita a baluardo del RIIA e quindi del CFR, per il controllo della politica americana ad ogni livello, relazioni internazionali, armamenti, programmi spaziali, politica interna, ecc.
La rete del controllo della mente del singolo e dei comportamenti collettivi mirante a creare, col supporto delle grandi fondazioni, il pensiero unico fondante una nuova scala di valori "politically correct", in pochi decenni si è irradiata in tutto l’Occidente, imponendosi inavvertitamente nelle politiche degli stati, del sistema educativo, nel mondo bancario, degli affari e nei costumi.

Conclusione
Risulta ora più chiara la funzione dell’Istituto: un sofisticatissimo laboratorio di controllo sociale e mentale, ma soprattutto militare, il cui obiettivo è provocare «mutamenti dei paradigmi culturali» nelle società umane.
L’operazione, da far impallidire il diavolo stesso, è il passaggio ultimo che traghetterà l’attuale società verso il porto oscuro del transumano e postumano…

 

Approfondimenti

RIIA, Royal Institute of Internations Affairs
Il primo Istituto Affari Internazionali fu il RIIA fondato il 30 maggio 1919 all’Hotel Majestic di Parigi nel corso della Conferenza di Pace, dal cerchio di iniziati della Round Table, quindi da Cecil Rhodes, Alfred Milner, Arthur Balfour, Albert Grey e Lord Rothschild.
Assieme al CFR americano si trattava di porre in essere sulle due sponde dell’Atlantico un gruppo internazionale, da affiancare ai rispettivi governi per consigliarli e orientarli in tema di politica e affari internazionali.
Il RIIA, noto anche come Chatam House, ha adesso sede al numero 10 di St. James Square a Londra e nel 1979 contava su un Consiglio permanente di 33 persone alla guida di circa 3000 membri.

CFR, council on Foreign Relations
La sua fondazione è descritta nel sito ufficiale del CFR: «si trattò di un club molto discreto di finanzieri newyorkesi e di legali internazionali, organizzato nel giugno del 1918 alla Conferenza di Pace. Sotto la guida di Elihu Root, Segretario di Stato di Theodore Roosevelt e Premio Nobel per la pace, questo gruppo selezionato si chiamò Council of Foreign Relations. Iniziò con 108 membri...funzionari dell'alta banca, di società industriali, commerciali e finanziarie.»
Dalla sua fondazione il CFR ha assunto un ruolo di preminente intermediario fra il mondo dell’Alta Finanza americana, le compagnie petrolifere, le multinazionali e la politica estera del governo degli Stati Uniti. La sua influenza è così profonda e incisiva che può essere considerato il vero motore della politica americana.
Per corroborare tale affermazione si tenga conto che dalle file del CFR sono provenuti: quasi tutti i presidenti americani dopo Franklin Roosevelt, Bush Junior incluso; tutti i Segretari di Stato dopo il 1939; tutti i Segretari alla Difesa; tutti i Direttori della CIA e praticamente tutti i Capi di Stato Maggiore Supremo americano.
Si può affermare che il CFR è l’establishment!

Note

[1] http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/03/02/19A01426/SG

[2] Asessuali sono individui che non presentano caratteristiche che rimandano ad una precisa identità sessuale

[3] Pansessuale è l’individuo che ha la tendenza di porre il sesso al centro della vita psichica, della morale e dei rapporti sociali. https://dilei.it/sesso/cosa-significano-gli-acronimi-lgbtq-lgbtqia-e-lgbtqiapk/455645/

[4] L’aggettivo kinky deriva dal termine kink che descrive una serie di pratiche sessuali non consuete atte ad intensificare il rapporto tra due persone e la loro sessualità. https://dilei.it/sesso/cosa-significano-gli-acronimi-lgbtq-lgbtqia-e-lgbtqiapk/455645/

[5] «Minorenni spinti a cambiare sesso per non urtare gli attivisti LGBT», Francesco Borgonovo, “La Verità”, 5 marzo 2019


Marcello Pamio

L’ossitocina è chiamata l’ormone dell’amore.
Si tratta di una sostanza di natura proteica, formata da 9 aminoacidi, prodotta dall’ipotalamo (una ghiandola posta alla base del cervello) che va ad agire sulla mammella e sull’utero. A livello organico favorisce l’espulsione del feto, ed è proprio per questo che per uso esogeno via endovena viene utilizzata per indurre il travaglio.Durante l’allattamento, la suzione del bambino sul capezzolo ne stimola il rilascio. A differenza però di un altro ormone, la prolattina (che controlla la produzione del latte), l’ossitocina è sensibile a stimolazioni fisiche o psichiche connesse all’allattamento ed indipendenti dallo stimolo sul capezzolo. Per esempio uno spavento o un forte rumore possono bloccare la secrezione riflessa di ossitocina ed ostacolare la produzione del latte durante la poppata. Al contrario la sola vista del neonato o l’udirne il pianto favorisce l’innalzamento dei livelli sierici di ossitocina nella mamma. Da qui la definizione di ormone dell’amore! Cosa c’entra un ormone con il razzismo? Bisogna chiederlo ai ricercatori tedeschi che hanno compiuto uno studio strano e anche un po’ inquietante…

Lo studio tedesco
Lo studio ufficialmente ha avuto origine dalla difficile accettazione del popolo tedesco per l’extracomunitario, in vista delle recenti ondate migratorie che hanno interessato il paese.

«Sono stati presi 183 soggetti tedeschi caucasici e ciascuno di loro è stato fatto sedere davanti ad un computer su cui scorrevano le schede di 50 persone in difficoltà e bisognose di un aiuto economico».

Ad ognuno poi sono stati dati 50 euro con i quali si poteva scegliere di donare ai vari bisognosi: la modalità era libera, quindi si poteva dare da un euro a ciascuno fino a 50 ad una sola persona, oppure tenersi in tasca dei soldi e alcuni donarli. Massima libertà.
Le “cavie” del primo gruppo hanno donato un 30% della somma, con il 19% dato in più agli immigrati rispetto ai tedeschi poveri in canna.Nel secondo esperimento, a metà del gruppo è stata somministrato mediante spray nasale l’ormone ossitocina. I risultati sono stati molto interessanti: sono raddoppiate le donazioni a favore dei bisognosi.
Quindi in pratica l’ossitocina ha reso le persone più generose e solidali nei confronti dei meno fortunati. 

Rimaneva però un piccolo problemino tecnico: l’ossitocina funzionava solo con chi era già favorevole al tema delle migrazioni (come è stato compreso da un questionario preliminare), e quindi non agiva nelle persone contrarie all’accoglienza. Come superare questo scoglio difficile?
L’idea è stata quella di somministrare l’ossitocina ai partecipanti, con l’aggiunta però di una informazione sui soldi che in media erano stati donati dagli esperimenti precedenti. Ovviamente una bugia per scopi scientifici.
Ed ecco il colpo di scena raccontato da Nina Marsh, una delle studiose del gruppo: «a quel punto, anche le persone con atteggiamento negativo verso i migranti hanno donato ai rifugiati il 74% in più rispetto all’esperimento precedente».

I test hanno quindi riscontrato tre situazioni diverse: i tedeschi non drogati hanno un dato un risultato, quelli “drogati” con ossitocina un altro, e infine i tedeschi drogati e condizionati mentalmente un altro ancora.
In pratica l’esempio positivo, il sapere che la massa ha fatto una certa azione, spinge il suddito ideale (“drogato” di buonismo) a conformarsi diventando sempre più “buono” e malleabile…

La responsabile del Dipartimento di psichiatria dell’Università di Bonn, Rene Hurlemann ha concluso che «nelle giuste circostanze, l’ossitocina può aiutare a promuovere l’accettazione e l’integrazione degli immigrati nelle culture occidentali».
Quindi in giro per il mondo si stanno sperimentando sostanze chimiche in grado di modificare il comportamento e l’atteggiamento delle masse. Naturalmente il discorso razzismo è solo una scusante, perché gli scopi di studi simili aprono scenari inimmaginabili e inquietanti.
Dietrologia o fantascienza? Oppure grasso che cola nelle mani del Potere che, da una parte, vuole a tutti i costi fare accettare l’invasione di milioni di disperati e dall’altra poter intervenire direttamente sulle emozioni delle masse? Il tutto con il beneplacito di poveri non-pensanti, di gruppi politici come il PD, della sinistra italiana, di enti religiosi e pseudo-caritatevoli, di ricchissime ONG, di cooperative rosse e di tutti quelli che hanno enormi intrallazzi economici con il business dell’immigrazione.

A proposito di fantascienza, quanti sono i film che hanno portato sullo schermo un mondo futuro in cui la popolazione mediante droghe o altre sostanze aveva superato gli scontri, l’odio, le discriminazioni e le guerre?
Un mondo di persone tenute mansuete da dosi quotidiane di….
Ecco solo qualche esempio.

Filmografia
Non si può non partire da «The Giver: il Mondo di Jonas».
Nel mondo del giovane protagonista Jonas gli abitanti sono immemori di sé e della loro storia e vivono una realtà senza colori, senza sogni, senza emozioni, senza intenzioni grazie a iniezioni mattutine di una droga.Tutte le emozioni vengono negate con la scusa di creare un luogo di pace e torpore…
Una società pseudo-evoluta che ha saputo sconfiggere passioni e violenza (almeno in apparenza), votandosi alla conformità, al pensiero unico e soprattutto all’apatia.

Nel futuro proiettato da «Equilibrium» l’aggressività umana era diventata un tale problema da dover essere controllata dalle autorità con la somministrazione obbligatoria di calmanti e la messa fuorilegge di ogni tipo di sentimento. I sudditi di questa nazione-modello, Libria, seguono docili le istruzioni ricevute dal Padre, una sorta di dittatore teocrate, e la legge è garantita da temibili squadre di funzionari-poliziotti.

Arriviamo al meraviglioso «Fahrenheit 451» il film tratto dal romanzo di Ray Bradbury.
Sempre in un futuro non molto lontano, al fine di preservare l’armonia e la felicità della popolazione i pompieri se ne vanno in giro non a spegnere ma a bruciare tutto quello che è considerato uno strumento di cultura (libri, cd, ecc.). La storia e la conoscenza sono pericolosissime per il Sistema, e le persone dipendono dai nuovi media che pervadono la loro vita, se ne stanno infatti a casa davanti a enormi schermi, e ogni mattina prendono una droga.

Per arrivare al capolavoro editoriale del futurologo Aldous Huxley, «Il Mondo Nuovo».
Un mondo pervaso dal «Soma», una droga il cui effetto è quello di rendere la gente più docile e disponibile a obbedire alle direttive dello Regime.

Perfino nel mitico «Matrix», all’inizio della trilogia, Morpheus fa scegliere all’eletto Neo tra la pillola rossa e quella blu. Una permette il risveglio della coscienza e la visione reale del mondo, l’altra invece fa continuare tranquillamente il “sonno” nella matrix…

All’appello mancano molti di film sui generis, ma questa seppur breve carrellata dimostra che la massonica Hollywood è impegnata da molti anni a indottrinare e propagandare per creare nell’inconscio collettivo la possibilità e la visione di un futuro distopico in cui il Regime interviene nelle coscienze umane con farmaci o vaccini...
Tale ingerenza ovviamente è per il bene comune, per un mondo migliore, privo di guerre e più buono nei confronti di tutti, soprattutto degli immigrati…
Quanto manca alla realizzazione di simili visioni?

 

Marcello Pamio

Il disease mongering è la strategia principe della creazione di malati e rappresenta un business inimmaginabile per le lobbies del farmaco. Far credere a persone sane di essere malate e di dover prendere farmaci è veramente geniale e altamente lucrativo.
All’interno di questa strategia di marketing figura da non molto tempo anche la medicalizzazione della gravidanza. Il periodo per eccellenza più meraviglioso per una donna è diventato un vero e proprio incubo costellato da esami e controlli, ma soprattutto intriso di paura (malformazioni fetali, toxoplasmi, batteri, carenze di acido folico, ferro, ecc.).
Oltre alla medicalizzazione della gravidanza oggi si assiste anche alla mercificazione della stessa, quindi non solo il periodo magico è diventato una malattia da “curare”, ma si è trasformato in una vacca grassa da mungere….
Partendo dalla vendita di ovuli, dello sperma, della fecondazione in vitro si arriva all’utero in affitto, che se anche vogliono farci credere si tratti di un gesto altruistico in realtà altro non è che la vendita di un bambino: l cessione di un neonato a terzi. Ne più ne meno una merce da scambiare e/o vendere.
In Italia l’utero in affitto è una pratica illegale anche se effettuata a titolo gratuito, però non è punibile se effettuata all’esterno. Quindi sempre più coppie italiane escono dai confini nazionali e vanno all’estero spendendo cifre fra i 30.000 e i 120.000 euro, dove questa pratica è lecita. Paesi dove la disperazione è all’ordine del giorno.

Parola alla giurisprudenza
La letteratura giuridica definisce “maternità surrogata” un accordo fra due o più parti, in forza del quale una donna (definita “madre surrogante”) per soddisfare esigenze di maternità e paternità altrui, dietro un corrispettivo o a titolo gratuito, contrattualmente noleggia il proprio utero a una coppia o a singoli, e si fa fecondare oppure impiantare un uovo fecondato, un embrione. Conduce a termine la gravidanza e si impegna a consegnare ai committenti il figlio, rinunciando a ogni diritto su di esso.
Se l’oggetto in discussione, cioè il bambino nato, ha un legame biologico con l’uomo committente e con la madre surrogante si parla di “maternità surrogata” vera e propria, se invece l’embrione è stato fecondato all’esterno dell’organismo surrogante (ovulo quindi fornito dalla madre committente o da un’altra donna ancora) e successivamente trasferito nell’utero della surrogante si parla allora di “utero in affitto”.
Trattasi di quisquilie giuridiche se si tiene conto che di mezzo c’è la Vita umana, la vita di una creatura innocente e pura che viene venduta al miglior offerente.

Distruzione della figura materna
E’ in atto la distruzione totale della figura materna e dell’atto stupendo del concepimento.
La scintilla di una nuova vita si accende quando lo spermatozoo feconda l’ovulo. Gli ovuli della madre vengono rilasciati dalle ovaie e viaggiano, circa uno ogni mese, attraverso le tube di Falloppio fino all’utero.
Gli spermatozoi del padre si spingono fino alla cervice e attraverso le tube raggiungono l’ovulo.
In un passato recente gli esperti pensarono che la fecondazione avvenisse quando gli enzimi posizionati sulla punta di ogni spermatozoo, agendo come dinamite, facevano esplodere il guscio esterno dell’ovulo in modo da far penetrare in esso il liquido seminale. Oggi sappiamo che ogni uovo seleziona lo spermatozoo con cui vuole avere a che fare compiendo così la prima irrevocabile decisione della vita. L’ovulo invece di partecipare passivamente apre il suo guscio e abbraccia lo spermatozoo dal quale si sente attratto (1).
In pratica l’ovulo sano e maturo, in grado di essere fecondato, “seduce” letteralmente lo spermatozoo disperdendo nell’apparato sessuale sottili molecole. Questo si chiama AMORE!
Il concepimento quindi non è un banale atto meccanico ma è un atto magico, un puro atto di amore cosmico. E’ l’ovulo che viene attratto dalla vibrazione di uno specifico spermatozoo.
Quindi alla fine è la donna che sceglie e non l’uomo, attirando a sé il seme prescelto che gli serve, quello la cui vibrazione è perfetta….
Oggi l’incontro magico e alchemico tra spermatozoo e ovulo è stato trasformato in un protocollo laboratoristico che avviene in una fredda e sterile provetta. Magari dopo un periodo di conservazione nel gelo assoluto dell’azoto liquido (2)
Per questo si parla di bambini venuti dal freddo!

Non esiste più lo scambio, la relazione, l’amore: viene a mancare completamente il calore affettivo e l’incontro amoroso dei corpi di un uomo e una donna che si amano e che vogliono costruire una famiglia.
Non è un caso infatti che la fecondazione in vitro provochi la morte della quasi totalità degli embrioni. E’ come se la Natura cercasse se non di impedire ma certamente di limitare tale pratica innaturale.
Da che mondo e mondo si nasce nel corpo di una donna: la mamma.
La mamma è tutto: la certezza necessaria ad ogni bambino, la continuità con la sua vita prenatale, un prolungamento di sé da cui man mano impara a staccarsi, prendendo coscienza della propria identità (3).
Oggi la mamma in quanto tale non esiste più, perché ce ne possono essere anche quattro o cinque: due venditrici di ovuli (una il nucleo e una magari il mitocondrio), una che affitta l’utero e porta avanti la gravidanza e infine la committente, la madre legale che sgancia i soldi a tutte le altre.
Se le committenti sono due lesbiche, magicamente le mamme diventano anche cinque, se invece i committenti sono una coppia di omosessuali, il bambino sintetico non ne ha neppure una.
Stiamo inesorabilmente perdendo la basilare figura della madre, e questo non è un caso.

Business da capogiro
La commercializzazione del corpo delle donne e dei bambini rappresenta un business impressionante: uteri in affitto, cellule riproduttive (ovuli e sperma), fecondazione artificiale, fecondazione assistita, cure ormonali, esami, ecc. rappresentano solo la punta dell’iceberg di una industria multimiliardaria. Una industria che gioca in borsa con la Vita, una industria che vende la Vita!
Soltanto in India e soltanto per il mercato dell’utero in affitto il giro di affari supera i 2,3 miliardi di dollari. Solo per l’affitto uterino.
Secondo il Wall Street Journal nel 2000 il solo mercato dello sperma valeva 100 milioni di dollari, oggi molto di più.
L’industria della fecondazione artificiale viaggia a 6,5 miliardi di dollari all’anno.
Diciamo che l’intero mercato sviluppa parecchi miliardi di dollari ogni anno ed è in continua crescita.
Una madre surrogante negli USA viene pagata dai 20.000 ai 130.000 dollari, in Cina da 63.000 a 125.000 euro, in Ucraina 30-40.000 euro, in Messico 7.000 euro e in India tra i 4.500 e i 5.000 dollari. Nell’isola di Creta addirittura la gestazione è fissata per legge a 9.000 euro.
Quasi 40.000 dollari per la donazione degli ovuli.
Un mercato in costante crescita. In Gran Bretagna per esempio, secondo il quotidiano The Indipendent il numero dei bambini nati da madri surrogate è salito negli ultimi 6 anni del 255% e il trend continua a salire.
Digitando su google la parola “surrogacy”, il motore trova oltre 1.3000.000 pagine web collegate.

Eugenetica
Dalla vendita della vita all’eugenetica il passaggio è sottilissimo…
Con il termine eugenetica s’intende lo studio e la disciplina che si prefiggono di favorire e sviluppare le qualità innate di una razza umana attraverso selezioni artificiali operate tramite la promozione di caratteri fisici e mentali ritenuti positivi.
Il termine eugenetica fu coniato da Francis Galton (cugino di Charles Darwin) nel 1883 e non è nata nella Germania nazista ma si diffuse inizialmente proprio nei democratici paesi anglosassoni: Inghilterra e Stati Uniti in primis.
Adolf Hitler venne in contatto con le teorie razziali durante la sua prigionia nel carcere di Landsberg leggendo proprio i trattati razziali dei ricercatori inglesi e americani.
Oggi è possibile visionando un catalogo scegliere i caratteri positivi della mamma surrogata in base alle caratteristiche e qualità genetiche (colore occhi, capelli, pelle, ecc.) o alle caratteristiche mentali (studi, quoziente intellettivo, hobby, ecc.).
Si sta facendo una selezione genetica o eugenetica?

Cataloghi on-line
E’ possibile vedere in cataloghi specializzati i profili delle madri surrogate. Le madri temporanee che porteranno il bambino in pancia per nove mesi e poi lo cederanno per soldi ad altri. Le donne in catalogo sono bionde, more, ricce, lisce, bianche, nere, asiatiche: per ogni donatrice è elencata altezza, peso, scuole frequentate e hobby (4). Un vero e proprio catalogo eugenetico.
Addirittura vi sono le donne “premium”, cioè portatrici che hanno già fatto da surrogata e per questa esperienza il prezzo sale di molto.
Si decide tutto a monte, in un ufficio, magari sorseggiando un caffè bollente. La vita non ha più senso. Si decide se far abortire la surrogata per un qualsiasi motivo, si decide cosa deve mangiare.
Addirittura molti acquirenti preferiscono e scelgono la madre surrogata lesbica per essere sicuri di che questa non abbia rapporti sessuali con penetrazione durante l’attesa! Non si sa mai. Ovviamente il tutto per il bene del nascituro.

I vip scelgono l’utero in affitto
I vip sembrano avere la predilezione per l’affitto dell’utero.
Non avendo problemi di soldi il giochetto è semplicissimo, esattamente come fare la spesa al supermercato.
Dopo Sarah Jessica Parker ed Elton John hanno fatto uso della cicogna a pagamento anche gli attori Nicole Kidman e Dennis Quaid. Robert de Niro è stato uno dei primi, perché già nel 1995 aveva pagato per due gemelli maschi.
I cantanti Miguel Bosè e Ricky Martin sono entrambi papà di due gemellini comprati al supermercato della vita, per arrivare al giovanissimo calciatore Cristiano Ronaldo.
Tutti questi testimonial famosi possiedono un potere di persuasione enorme perché le persone li adorano, rispettano ed emulano. Quindi invece di dare segnali educativi ed evolutivi alle masse, mostrano loro che se hai i soldi puoi fare quello che vuoi, anche comprarti un bambino.

Il caso thailandese
Una coppia australiana ha affittato per 12.000 dollari l’utero di una giovane thailandese.
Alla fine della gravidanza, la ventunenne surrogata partorisce una coppia di gemelli, uno dei quali però ha la Sindrome di Down.
Apriti cielo…. Gli acquirenti lasciano alla mamma il bambino down per portarsi in Australia la sorellina sana e senza difetti.
La coppia australiana aveva chiesto alla donna di abortire al quarto mese, dopo la scoperta del difetto cromosomico, ma la mamma per motivi religiosi (è buddista) si è rifiutata e ora il figlio handicappato le è rimasto in custodia.
Quanto lontani siamo dalla legge per “La salvaguardia della salute ereditaria del popolo tedesco”, emanata l’8 ottobre 1935 in cui si autorizzava l’aborto nel caso in cui uno dei genitori fosse affetto da malattie ereditarie?
Questo caso emblematico purtroppo non è certo l’unico: accadono sempre più spesso quando si compra e si vende la vita umana.

Natura docet
La scelta omosessuale, cioè di vivere assieme ad una persona dello stesso sesso va assolutamente rispettata. Della propria vita si è liberi di fare ciò che si vuole, nel rispetto però degli altri e della vita stessa. Proprio per questi motivi non ci si può dimenticare le conseguenze e le responsabilità che questa scelta comporta. Bisogna infatti ricordare e accettare una realtà inequivocabile: il concepimento e quindi la nascita di un figlio richiedono sempre la partecipazione di una donna e un uomo.
Questo avviene in Natura da millenni e avverrà anche in futuro se l’uomo non interverrà modificando e sconvolgendo le leggi perfette.
Si può andare contro le leggi perfette e armoniose della natura, ma bisogna ricordare che il rovesciamento di principi e regole (antinatura) ha sempre conseguenze inevitabili e poco piacevoli…

Conclusione
Quello che manca in tutto il mercato materialistico-egoistico è una concezione spirituale.
Possedere una visione che trascende la mera materia, che trascende l’egoismo umano di avere per forza un figlio, anche quando tutte le condizioni lo impediscono, farebbe comprendere che la Vita è sacra e va rispettata, e il bambino è un essere spirituale frutto dell’amore tra un uomo e una donna.
Dal punto di vista spirituale i genitori (madre e padre) fanno avvicinare e richiamano un’anima piuttosto che un’altra. Ma è l’anima del bambino che dai mondi spirituali decide di incarnarsi e scendere in questa esperienza terrena scegliendo quei genitori in linea con la propria interiorità perché gli servono per fare determinate esperienze di vita.
Se questo è vero, ciò che sta accadendo oggi apre uno scenario molto interessante per non dire inquietante...
Se una donna e un uomo non riescono ad avere un figlio dipende dal caso, dalla sfortuna o ci sono delle motivazioni più sottili? Motivazioni che sempre più spesso non vengono prese in considerazione… Stessa cosa nel caso di due donne lesbiche o due uomini gay che non possono per ovvi motivi avere un figlio naturale.
In questi casi è possibile invertire il processo di incarnazione?
Cosa accadrebbe infatti se le attuali tecniche innaturali di concepimento forzassero la mano e facessero scendere anime non ancora pronte per tale esperienza? Quali sarebbero le conseguenze se queste anime venissero letteralmente strappate e fatte precipitare nel mondo terreno da un uomo e una donna che non erano stati scelti, o addirittura da due uomini o due donne che pagano il noleggiare di un utero inseminato?
Chi ne paga le conseguenze ovviamente sono i bambini che diventano il gioco egoistico di adulti privi di morale.
Non più il calore e l’amore al centro del creato, ma il bisturi, la provetta, gli ormoni, l’utero affittato e il denaro assieme all’egoismo umano che fanno muovere le fila di tutto.
Ecco perché i bambini sintetici venuti dal freddo rappresentano, non per colpa loro, il degrado e il totale allontanamento della società moderna da una sana visione spirituale della Vita.

(1) "Bambini si nasce”, Thomas Verny, ed. Bonomi
(2) "La fine della maternità” Eugenia Roccella, ed. Cantagalli
(3) Idem
(4) “Non si può sdoganare l’utero in affitto. E’ e resta una compravendita di bambini”, Caterina Giojelli, www.tempi.it